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1 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO G. Ungaretti, Vanità Il testo appartiene alla prima raccolta delle poesie di Ungaretti, Il porto sepolto ( 1916 ), poi confluito in Allegria di naufragi ( 1919 ). D’improvviso è alto sulle macerie il limpido stupore dell’immensità E l’uomo curvato sull’acqua sorpresa dal sole si rinviene un’ombra Cullata e piano franta Vallone il 19 agosto 1917 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe di metà foglio protocollo. 2. Analisi del testo 2.1 “il limpido / stupore / dell’immensità”. Con questa perifrasi Ungaretti si riferisce al sole che ritorna nel quinto verso della seconda strofa. Spiega l’appellativo “stuporeriferito al sole, l’aggettivo “limpido”, sempre riferito al sole e l’ “immensitàa cui il sole è detto appartenere. Illustra la funzione simbolica del sole in questa poesia. 2.2 L’avverbio “D’improvviso” è isolato nel verso di apertura della poesia. Quale effetto vuole ottenere il poeta con queste scelte semantiche e formali? 2.3 Nella prima strofa è possibile ricostruire alcune indicazioni di tipo spaziale, secondo l’asse verticale alto/basso. Come sono caratterizzate le due dimensioni? 2.4 I due participi “cullata” e “franta” della terza strofa si riferiscono al termine “ ombra” che chiude la seconda. L’intera espressione rimanda a una situazione oggettiva da cui deve partire l’interpretazione. Prova a ricostruire questa situazione. 2.5 “l’uomo” è il tema della seconda e terza strofa. Il termine generico fa sì che la poesia si riferisca all’uomo in generale: 1) individua e indica tutti i termini che nelle due strofe si riferiscono direttamente o indirettamente all’uomo; 2) ricostruisci il paragone implicito di cui l’uomo è il primo termine; 3) spiega il paragone. 2.6 Nella seconda strofa, il verbo “rinvenire” può essere interpretato nel senso di “scoprirsi”. Che cosa “scopre” l’uomo? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi un’interpretazione complessiva della poesia ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti letti. Riferisciti anche alla situazione storico-politica dell’epoca.

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ... - DOCUMENTO... · Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe di metà foglio

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ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE

SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO

G. Ungaretti, Vanità Il testo appartiene alla prima raccolta delle poesie di Ungaretti, Il porto sepolto ( 1916 ), poi confluito in Allegria di naufragi ( 1919 ). D’improvviso è alto sulle macerie il limpido stupore dell’immensità E l’uomo curvato sull’acqua sorpresa dal sole si rinviene un’ombra Cullata e piano franta Vallone il 19 agosto 1917 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe di metà foglio protocollo. 2. Analisi del testo 2.1 “il limpido / stupore / dell’immensità”. Con questa perifrasi Ungaretti si riferisce al sole che ritorna nel quinto verso della seconda strofa. Spiega l’appellativo “stupore” riferito al sole, l’aggettivo “limpido”, sempre riferito al sole e l’ “immensità” a cui il sole è detto appartenere. Illustra la funzione simbolica del sole in questa poesia. 2.2 L’avverbio “D’improvviso” è isolato nel verso di apertura della poesia. Quale effetto vuole ottenere il poeta con queste scelte semantiche e formali? 2.3 Nella prima strofa è possibile ricostruire alcune indicazioni di tipo spaziale, secondo l’asse verticale alto/basso. Come sono caratterizzate le due dimensioni? 2.4 I due participi “cullata” e “franta” della terza strofa si riferiscono al termine “ombra” che chiude la seconda. L’intera espressione rimanda a una situazione oggettiva da cui deve partire l’interpretazione. Prova a ricostruire questa situazione. 2.5 “l’uomo” è il tema della seconda e terza strofa. Il termine generico fa sì che la poesia si riferisca all’uomo in generale: 1) individua e indica tutti i termini che nelle due strofe si riferiscono direttamente o indirettamente all’uomo; 2) ricostruisci il paragone implicito di cui l’uomo è il primo termine; 3) spiega il paragone. 2.6 Nella seconda strofa, il verbo “rinvenire” può essere interpretato nel senso di “scoprirsi”. Che cosa “scopre” l’uomo? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi un’interpretazione complessiva della poesia ed approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti letti. Riferisciti anche alla situazione storico-politica dell’epoca.

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TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO

ARGOMENTO: La danza: disciplina, movimento, bellezza nella letteratura e nell'arte. E’ dal Quattrocento che i teorici si interrogano su quali siano le qualità essenziali della danza. Guglielmo Ebreo* da Pesaro, nel suo trattato De Pratica seu arte tripudii vulgare opusculum ne elenca sei: misura (abilità di tenere il tempo), maniera (coordinazione), memoria (abilità nel ricordare i passi), partire dal terreno (valutare lo spazio a disposizione, aire (il portamento), e il movimento corporeo. R. BAIOCCHI, Ballerina, Giunti Editore *Guglielmo Ebreo da Pesaro (Pesaro 1420 – 1482 ultima data nota), maestro di ballo, teorico, compositore e coreografo, creatore, preparatore o esecutore delle danze, presso importanti feste di corti italiane. Fu presente a Milano, Pesaro, Ravenna, Urbino.

Ma la Danza […] non è dopotutto se non una forma del Tempo, non è altro se non la creazione di una specie di tempo, o di un tempo di una specie tutta distinta e singolare. Ho tentato di comunicarvi un’idea assai astratta della Danza e di rappresentarla soprattutto come un’azione che si distanzia, poi si distacca dall’azione ordinaria e utile e finalmente vi si oppone. […] Ogni azione che non tenda verso l’utilità e che, d’altra parte, sia suscettibile di essere educata, di perfezionamento, di sviluppo, si collega a questo genere semplificato della danza e, di conseguenza, tutte le arti possono venir considerate come dei casi particolari di questa idea generale, poiché tutte le arti, per definizione, comportano una parte d’azione, l’azione che produce l’opera o che la manifesta. Una poesia per esempio è azione perché una poesia non esiste se non nel momento in cui viene recitata: allora è in atto. Questo atto, come la danza, non ha altro fine se non quello di creare uno stato; […] crea, anche lui, un tempo e una misura del tempo che gli si addicono e che gli sono essenziali […] . Cominciare a pronunciare dei versi significa entrare in una danza verbale. P. VALÉRY*, Philosophie de la danse, in Oeuvres, I, Bibliothéque de la Pléiade

*Paul Valéry (1871-1895), erede di S. Mallarmé e, dopo di lui, esponente importante del Simbolismo francese. Nel brano presentato si propone l’affinità tra danza e poesia, basato sul particolare rapporto che entrambe hanno con il tempo: entrambe infatti si svolgono nel tempo e presuppongono esecuzione e movimento. Un’altra affinità è la mancanza di utilità.

Alcuni istanti prima del ballo corse per la folla un mormorìo d’aspettazione. Io sentivo come allargarmisi il cuore, e aggiustavo macchinalmente il mio cappello sull’ombrello. Improvvisamente apparve una scena incantata, riboccante di suoni, di luce, di veli e di larve seducenti che turbinavano nelle ridde più voluttuose – come una fantasmagoria di sorrisi affascinanti, di forme leggiadre, di occhi lucenti e di capelli disciolti. Poi, quando quella musica fu più delirante, quando tutti gli occhi erano più intenti, e tutti gli occhialetti si affissavano bramosi sulla scena, corse un nuovo sussurrio: – Eva! Eva! – e in mezzo ad un nembo di fiori, di luce elettrica, e di applausi, apparve una donna splendida di bellezza e di nudità, corruscante febbrili desiderii dal sorriso impudico, dagli occhi arditi, dai veli che gettavano ombre irritanti sulle forme seminude, dai procaci pudori, dagli omeri sparsi di biondi capelli, dai brillanti falsi, dalle pagliuzze dorate, dai fiori artificiali. Diffondeva un profumo di acri voluttà e di bramosie penose. Guardavo stupefatto, colla testa in fiamme e vertiginosa; provavo mostruosi desiderii, e invidie, e scoramenti, e alterezze per la mia arte che sentivo abbassarsi sino ai miei desiderii, e pel mio ingegno che mi pareva si elevasse sino a guardarla faccia a faccia, e in fondo a tutto questo, un amaro rammarico di trovarmi in quel meschino posto di platea e senza guanti. Poi tutta quella visione scomparve in un lampo di luce e in un’onda di musica. Tutto tornò bujo. G. VERGA, Fascino e decadenza della bellezza di Eva, da Eva

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2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: Fake news e società della comunicazione

DOCUMENTI

"L'insospettabile ingenuità dei nativi digitali". New York. Nativi digitali: i ragazzi venuti al mondo

quando Internet esisteva già. Abituati a muoversi nelle nuove tecnologie come pesci nell'acqua,

dovrebbero essere i più smaliziati e astuti nel percepire i tranelli della Rete, giusto? Sbagliato. Al

contrario, per la maggior parte non sanno distinguere notizie false o vere, fonti serie o inattendibili,

teorie scientifiche o bufale oscurantiste, rivelazoni credibili o leggende metropolitane. Insomma i

"nativi" sono di un'ingenuità disarmante. E molto pericolosa: per loro stessi, per la società, per la

salute delle nostre democrazie. L'allarme viene dalla Graduate School of Education di Stanford, al

termine di una lunga ricerca sul campo, un'indagine che ha coinvolto studenti della secondaria, dei

licei, e dell'università. [...] Lo studio condotto dallo Stanford History Education Group [...] rivela una

inquietante incapacità degli studenti di ragionare sull'informazione che vedono in Rete, la difficoltà a

distinguere la pubblicità dalle notizie, o a identificare le fonti delle news (...).

F. RAMPINI, La Repubblica, 19/1/2017

"Factchecking ad armi pari". La tecnologia può salvarci dalle fake news? Per i media potrebbe

essere la grande occasione di rilancio del proprio ruolo. L'ultima indagine del Reuters Institute ha

indicato che per il 70% dei professionisti dei media intervistati l'esplosione di notizie non verificate,

possibile grazie alle piattaforme social, potrebbe rafforzare la centralità dei media. Il problema è che

mentre la produzione di un hoax virale in rete richiede spesso più fantasia che tempo, le operazioni

di factchecking condotte da professionisti richiedono in media 13 ore, come ha sottolineato il

fondatore di Storyful, Mark Little, e spesso non sono nemmeno conclusive. [...] Tra gli strumenti

messi in campo da Facebook c'è la possibilità di taggare le notizie che si considerano controverse e

l'isolamento dei produttori di fake news, ma anche sistemi per invitare l'utente a riflettere prima di

condividere notizie già segnalate come controverse (...).

F. ROMEO, Il Sole 24 ore, 22/1/2017

In questo quadro, L’ETOILE del 1878, il pittore impressionista Edgar Degas (1843-1917) fonde la figura della ballerina classica con la realtà circostante attraverso veli di tulle indefiniti . La ballerina classica elegante e leggiadra diviene eterea.

La danza raffigurata da Henri Matisse (1869-1954) nell’omonimo dipinto del 1909, sito all’Hermitage di San Pietroburgo, è un’esecuzione armoniosa ma allo stesso tempo viva. I colori accesi, le figure in movimento e trascinate come a seguire le emozioni, raccontano un rituale che vuole rappresentare la vita e la semplicità di godere dei momenti belli che essa offre.

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"Non credono ai social ma tre giovani su dieci rilanciano le bufale". Roma. Consapevoli che quanto

si legge sui social andrebbe verificato, ma comunque pronti al clic veloce che diffonde la bufala. Ci

sono soprattutto due dati, nell'indagine dell'Osservatorio giovani dell'Istituto G. Toniolo su

"Diffusione, uso, insidie dei social network", capaci di fotografare la società della post-verità: tra i

giovani che hanno dai 20 ai 34 anni circa uno su tre (il 28,5 per cento) ammette di aver condiviso

un'informazione poi rivelatasi falsa. Eppure il pericolo bufala è noto: l'86,6 per cento afferma che i

social non vanno presi troppo sul serio perché "i contenuti che vi si pubblicano possono essere tanto

veri quanto inventati" (...).

C. NADOTTI, La Repubblica, 28/1/2017

"Il giusto rimedio contro le fake news". (...) L'assimilazione dei social a media company è questione

delicata e controversa. E' sicuramente opportuna una responsabilizzazione, in parte già in atto, dei

big tech, rispetto all'uso distorto della rete che determini violazione della dignità, ma un'estensione di

tale sistema al campo delle fake news rischierebbe di degenerare in censura. Per altro verso, la

ricorrente tentazione del penale (incriminando la diffusione di notizie "false, esagerate o

tendenziose") è altrettanto fuorviante. Non solo perché riduce un fenomeno così complesso a mera

questione criminale, ma anche perché rende la magistratura un tribunale della verità, laddove in

democrazia l'esattezza non è conseguibile altrimenti che con il pluralismo dialettico. E con il limite

del rispetto dell'altrui dignità, assistito dalle norme (esse sì penali) su ingiuria, diffamazione,

trattamento illecito dei dati personali. (...).

Dichiarazione pubblica di A. Soro, Presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali 8/3/2017

3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: Il lavoro: tra diritti e possibilità.

DOCUMENTI

Art. 4 della Costituzione italiana: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività' o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. «Precari e con 1500 euro al mese: così lavoriamo noi fisici dell’Infn. Nel giorno della conferma sperimentale della scoperta delle Onde gravitazionali, la cui esistenza Albert Einstein aveva previsto 100 anni fa grazie alla teoria della relatività generale, c’è solo spazio per l’entusiasmo. Eppure tra qualche giorno il sorriso si spegnerà, di fronte alle difficoltà pratiche della battaglia quotidiana. […] Sette anni di stipendi bloccati, nessuna possibilità di carriera, personale precario a rischio di licenziamento, salario accessorio più basso rispetto agli altri enti di ricerca e finanziamenti che arrivano col contagocce. […] Più di 300 su 1900 persone che lavorano nelle 24 sedi sparse per l’Italia. […] Ogni due ricercatori che vanno in pensione se ne può assumere uno solo, ma c’è ancora una vecchia graduatoria a cui attingere. […] Il clima è ottimo, […] il lavoro più bello del mondo, […] e andiamo avanti con spirito di sacrificio e abnegazione.» http://www.corriere.it/scuola/16_febbraio_11/precari-1500-euro-mese-ecco-comelavorano-fisici-dell-infn-4e33bd76-d105-11e5-9819-2c2b53be318b.shtml C) «“ Certo un mondo dove i vecchi lavorano e i giovani dormono, prima non si era mai visto.” Prima non si era mai visto. Ci ho pensato a lungo, nei giorni seguenti. Non ha detto, Stefano, che era giusto o sbagliato, morale o immorale. Ha detto che non si era mai visto, e credo sia perfettamente vero. Possiamo pensare, di te, di Pedro, del vostro sonno diurno nel pieno di un giorno speciale per tutti, ciò che vogliamo, che sia la più imperdonabile delle mancanze, oppure che sia il segno di una nuova e geniale maniera di vivere. Ma non c’è dubbio che “un mondo dove i vecchi lavorano e i giovani dormono” non si era mai visto; e che questo sonno ostinato, pregiudiziale, del tutto indipendente da quanto vi circonda, per giunta pagato dal lavoro altrui (il lavoro dei vecchi), sia un inedito. Una cosa mai vista. Un meccanismo sconosciuto che muta e complica gli ingranaggi della macchina del tempo. » M. SERRA, Gli sdraiati, ed. Feltrinelli, novembre 2013

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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Malattie rare tra ricerca e speranze

DOCUMENTI

"Un milione in lotta con le malattie rare". Roma. Sono ottomila le malattie rare secondo

l'Organizzazione mondiale della sanità, e tre su dieci sono senza nome, niente diagnosi e nessuna

cura. Solo in Italia si stima che siano oltre un milione le persone colpite da malattie rare e sono

circa 600 mila i casi validati. Di loro, delle possibili terapie, delle diagnosi precoci, della ricerca, dei

farmaci troppo costosi, dell'assistenza alle famiglie, si è parlato ieri [28/2/2017] al Quirinale in

occasione della Giornata mondiale delle malattie rare. Celebrare questa giornata, ha detto il

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, «ha un valore speciale. Significa voler far

conoscere e condividere una condizione di sofferenza, per compiere insieme dei passi avanti, per

irrobustire quella rete di solidarietà, fatta di sevizi e di umanità». La ricerca va avanti, continua

Mattarella, ma «non è sempre sostenuta con la necessaria continuità, perché i farmaci sono

anch'essi rari, oppure molto costosi». E tuttavia, continua il capo dello Stato, «il problema dei

pazienti non diagnosticabili è globale. Solo in ambito internazionale si possono trovare maggiori

possibilità di successo. Mai come in questo caso l'impegno comune è indispensabile. E l'auspicio –

ha concluso il Presidente – è che si rafforzi sempre più la cooperazione tra i sistemi sanitari

europei». «Con la ricerca le possibilità sono infinite». Questo è stato lo slogan della giornata, che

coinvolge oltre 85 Paesi nel mondo e 30 milioni di pazienti. Fibrosi cistica, ipoparatiroidismo,

epidermolisi bollosa, fibrosi polmonare idiopatica, immunodeficienze primitive, amiotrofia spinale

infantile, malattia di Stargardt, emofilia: sono solo alcuni dei nomi delle circa 8 mila malattie rare,

spesso croniche e invalidanti.

L. IOSSA, Corriere della Sera, 1/3/2017

La campagna #FIGHTIPF. ‘Oggi è il giorno giusto per sfidare l’Ipf’ è l’iniziativa internazionale di

sensibilizzazione nata per sostenere le persone con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) e

promossa dall’Intergruppo Parlamentare per le Malattie Rare con le principa li associazioni di

pazienti presenti sul territorio. È un invito a fare di più rivolto anche a medici, istituzioni ed opinione

pubblica per migliorare il percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale di questa malattia

difficile da riconoscere, la cui diagnosi arriva in media con un ritardo di circa 2 anni dalla comparsa

dei primi sintomi, a causa della similitudine con quelli di molte altre malattie respiratorie. “Il ritardo

diagnostico unito a quello terapeutico rendono l’IPF una malattia a prognosi infausta, peggiore

rispetto alla maggior parte dei tumori - sottolinea Alfredo Sebastiani, responsabile UOS

Interstiziopatie Polmonari, dell’Ospedale San Camillo Forlanini. “Conoscerla e imparare a gestirla

può però rallentarne la progressione, permettendo alle persone di continuare a fare per più tempo

ciò che amano”. (…) In Italia, il 25% dei pazienti rari attende da 5 a 30 anni per ricevere conferma

di una diagnosi, uno su tre deve addirittura spostarsi in un’altra regione per averne una esatta.

L’80% delle malattie rare è di origine genetica e spesso si tratta di patologie croniche e

potenzialmente mortali. Solo 583 di queste sono ufficialmente riconosciute in Italia, ma alcuni passi

avanti sono stati fatti. “Possiamo dire che è stato un 2016 che ha visto il raggiungimento di

importanti obiettivi – dichiara V. Iorno [Responsabile del Centro Medicina del dolore del Policlinico

di Milano]. La legge sugli screening neonatali allargati, per esempio, che in tema di diagnosi

precoce salverà la qualità di vita di molte persone e la legge sul ‘Dopo di noi’ che finalmente ha

affrontato un tema che sta molto a cuore a chi ha figli con gravi disabilità”. Anche dai Lea [Livelli

essenziali di assistenza, che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini]

finalmente arrivano buone notizie perché si aggiungeranno 110 nuove malattie rare, ma resta la

criticità dovuta alle autonomie sanitarie. “Sono solo dieci regioni, infatti, ad aver recepito il Piano

Nazionale Malattie Rare e il percorso di presa in carico stenta a decollare perché manca un

finanziamento specifico in grado di attivare misure sociosanitarie essenziali ai pazienti e alle

famiglie per affrontare questo tipo di patologie”.

I. D’ARIA, www.repubblica.it 28/2/2017

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“Farmaci orfani”. Sono detti farmaci orfani perché sono farmaci senza padre, né madre, cioè

farmaci di cui nessuno si interessa. Potrebbero essere utili per curare, prevenire o alleviare una

malattia rara, ma non sono disponibili in commercio perché nessuno vuol prendersene cura. Costa

troppo investire e il ritorno economico non è garantito, secondo la logica aziendale del profitto. Per

questo, fino ad oggi, solo 62 farmaci sono disponibili nei Paesi europei per la cura di una o più

malattie rare. Peccato che con queste poche decine di farmaci si possano trattare sì e no una

decina di patologie, mentre le altre migliaia di malattie rare restano senza cure. Le richieste di

designazione di farmaco orfano - una procedura gratuita con la quale un'azienda chiede agli

esperti dell'EMA, l'Agenzia europea dei medicinali, se un principio attivo può essere inserito nella

lista dei potenziali farmaci orfani - sono state più di 1.000 e le risposte positive dell'EMA più di 700,

ma alla fine le molecole realmente immesse sul mercato europeo sono state solo 62, meno del

10% di quelle designate www.altroconsumo.it 1/10/2010

TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Le leggi razziali del ‘38 « Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.» Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi), Editori Laterza, Bari 1996 Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti argomenti:

il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”;

le misure discriminatorie previste in queste leggi;

i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;

le origini storiche dello stereotipo antisemita;

il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate;

le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci. Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali.

TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE

«Essere pessimisti è più saggio: si dimenticano le delusioni e non si viene ridicolizzati davanti a tutti. Perciò presso le persone sagge l’ottimismo è bandito. L’essenza dell’ottimista non è guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo rivendica per sé. Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve disprezzare l’ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all’errore; perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.» Dietrich BONHOEFFER, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline, Milano 1988 Il candidato rifletta sulla citazione tratta da un testo di Bonhoeffer e, sulla base delle sue conoscenze e dei suoi studi sul mondo contemporaneo, esprima le sue considerazioni su un duplice modo di guardare al futuro, quello che privilegia una visione apocalittica e negativa – distruzioni ambientali, crescita demografica incontrollata, espansione dei conflitti e altro – e quello che, facendo leva sull’etica della responsabilità e dell’impegno, sceglie di credere e operare per contribuire a cambiare e migliorare la realtà. _________________ Durata massima della prova: 6 ore. E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

ESAME DI STATO 2018 La famiglia costituisce il primo luogo in cui l’individuo entra in contatto con la realtà sociale. Anche se il processo di socializzazione continua in differenti modi e contesti durante l’arco della vita, il processo avviato nell’infanzia all’interno del gruppo familiare contribuisce in modo efficace a definire il funzionamento globale dell’individuo. La configurazione e le dinamiche del sistema familiare sono strettamente connesse alla situazione socioculturale in cui è inserita. Il sistema familiare è, infatti, definito sia dalle sue caratteristiche intrinseche, sia da fattori esterni sociali, culturali, ambientali, economici, ecc… Nel contesto sociale attuale è possibile individuare diverse tipologie di famiglie in base al numero dei suoi componenti e al tipo di relazione. Il disagio, il malessere e la sofferenza che possono riguardare il singolo o tutti i membri sono spesso l’espressione di un’esigenza di cambiamento. In questo processo di trasformazione che coinvolge le fasi di sviluppo della famiglia può accadere che uno dei membri possa soffrire più degli altri, e che i famigliari possano non percepire o non comprendere tale disagio, così come possano crearsi situazioni generalizzate di sofferenza. E’ possibile quindi che le relazioni all’interno della famiglia diventino problematiche o molto conflittuali. Quando è presente un problema, il sistema familiare stesso produce un tentativo autonomo di soluzione che però a volte non risulta adeguato per la soluzione del problema e al benessere delle persone. Roberta Federico “Famiglie multiproblematiche e relativi interventi”, Associazione Rocco Federico ONLUS. Il candidato, avvalendosi anche delle riflessioni scaturite dalla lettura del brano sopra riportato, tratti l’argomento, prima elaborando un testo e poi rispondendo a due delle quattro domande. Domande: 1)Quali sono i modelli progettuali che affrontano i problemi presenti all’interno di un nucleo familiare? 2) In cosa consiste il ciclo di vita della famiglia?Come si differenziano tra loro i cambiamenti normativi e paranormativi? 3) Cosa intendiamo per famiglie fragili e quali tipologie conosci? 4) In cosa consistono gli interventi più adeguati di un servizio sociosanitario nella famiglia multiproblematica e quali le maggiori difficoltà? E’ consentito l’uso del dizionario.

26th

March 2018 5ASS STUDENT’S NAME……………………………………….. ANSWER THE QUESTIONS WITHIN THE 8 LINES GIVEN. DICTIONARIES ALLOWED

1. What characteristics do autistic kids typically show? ……………………………………………………………………………………………………..........

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2. What are the causes and consequences of the down syndrome as a genetic illness?

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3. How did Hunter Adams decide to call himself PATCH?

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27th

April 2018 5ASS STUDENT’S NAME……………………………………….. ANSWER THE QUESTIONS WITHIN THE 8 LINES GIVEN. DICTIONARIES ALLOWED

1. What dedicated tools did Patch Adams use in his approach to patients? .……………………………………………………………………………………………………….......

.………………………………………………………………………………………………………........

………………………………………………………………………………………………………….....

………………………………………………………………………………………………………….....

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………………………………………………………………………………………………………...

2. What are the physiological and psychological benefits of laughter therapy?

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3. In what areas do elderly people with memory loss have problems?

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1

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA 26 MARZO 2018

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ALLIEVO: _______________________________________ CLASSE 5 A SS

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI PUNTEGGI

Pertinenza delle risposte e conoscenza dei contenuti

1

nulla 2

Ridotta 3

parziale 4

accettabile 5

discreta 6

buona

Uso e correttezza del linguaggio specifico e padronanza delle procedure

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 discreta

5 buona

Chiarezza dell’impostazione e coerenza della trattazione o della risoluzione della prova

0 nulla

1 Ridotta

2 parziale

3 accettabile

4 completa

Punteggio e voto della prova voto in quindicesimi _______ /15

VOTO in decimi :_________ / 10

Per ogni domanda l’estensione della risposta non deve superare il numero massimo di righe predisposte.

SPORT MODERNO:. spiega cosa significano le definizioni di “sport di vertice” e “sport di massa”

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Conversione in decimi

/15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

/10 1 2 2 ½ 3 3 ½ 4 4 ½ 5 5 ½ 6 6 ½ 7 8 9 10

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LO SPORT E L’ECONOMIA sono strettamente legati tra loro e si influenzano vicendevolmente.

Senza entrare nel discorso generale, spiega in modo chiaro il legame tra lo sport ed un settore

dell’economia, a tua scelta. Puoi anche servirti di esempi concreti ed appropriati per chiarire il tuo

pensiero.

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Per DOPING si intende < uso o distribuzione, ad un atleta, di certe sostanze (o metodiche) che

potrebbero migliorarne artificialmente la condizione fisica o mentale, aumentandone il livello di

performance >

Spiega bene il significato di questa affermazione.

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SIMULAZIONE III PROVA D’ESAME

DISCIPLINA: TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE

CLASSE: VASS DATA: 26/03/2018

ALUNNA: ……………………………………………………………………………..

VOTO:

1. SPIEGARE SU QUALI ELEMENTI SI FONDA L’ECONOMIA SOCIALE E RESPONSABILE

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2. SPIEGARE GLI ENTI DI GESTIONE DELLE ASSICURAZIONI SOCIALI

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3. QUALI SONO I LIBRI OBBLIGATORI PER IL DATORE DI LAVORO

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA CLASSE 5ASS

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

Alunno……………………………….

1) Quali sono i principali settori in cui le regioni esercitano le proprie funzioni?

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2) Chi sono i piccoli imprenditori?

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3) Cosa intendiamo per federalismo cooperativo?

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Istituto Superiore “Bonomi - Mazzolari” Simulazione di terza prova. Disciplina: Igiene e cultura medico -sanitaria– Tipologia B

ALUNNO/A:………………………………………………………

1)Dopo aver definito il concetto di bisogno ,spiega perchè è importante l’analisi dei bisogni in ambito s/s di una popolazione e quali sono i due principali metodi utilizzati per tale analisi. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………..- …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………………….... ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………... 2) Descrivi le tue conoscenze sull’ MMG. …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………... ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… 3)Quali possono essere le motivazioni per l’istituzionalizzazione di un anziano? ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………….... ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI CULTURA MEDICO-SANITARIA Corso BSS ALUNNO...................................................................... 1)Spiega cos'è la diagnosi funzionale,chi la redige e perchè è importante.

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2)Il manifesto della riabilitazione del bambino contiene le linee guida, e suddivide la riabilitazione in tre punti fondamentali. Quali sono?

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3)Le aspettative dei genitori per la nascita di un figlio si frantumano davanti alla dura realtà. In che modo la società riesce oggi ad affiancare la famiglia e a rispondere ai bisogni della persona con disabilità e a migliorarne la sua qualità di vita?

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ISTITUTO SUPERIORE “BONOMI - MAZZOLARI” MANTOVA - SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO -

- Classe 5ASS ANNO SCOLASTICO 2017/18

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MATERIA: Matematica CANDIDATO ____________________________________

1) Il Candidato, dopo aver spiegato come si determinano le intersezioni con gli assi, calcoli:

dominio, segno (positività) e intersezione con gli assi per la seguente funzione:

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2) Si consideri la funzione del quesito 1:

- si calcolino i limiti della funzione in corrispondenza agli asintoti verticali

- si calcoli l'eventuale asintoto orizzontale

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3) Sapendo che la derivata della funzione al quesito 1 vale:

si ricavino gli intervalli di crescenza e decrescenza, gli eventuali punti di massimo e minimo e si

disegni l’andamento grafico qualitativo della funzione.