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SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
INFORMAZIONI DI BASEE
RISCHI SPECIFICI
NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE
«Sono sempre pronto a imparare, sebbene non sempre gradisca che altri mi insegnino»
(Winston Churchill)
FORMAZIONE DEI LAVORATORI
SOMMARIO
RIFERIMENTI NORMATIVI
LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
CONCETTI E DEFINIZIONI
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
LE FIGURE CHIAVE DELLA SICUREZZA
ORGANISMI DI VIGILANZA E SANZIONI
I SERVIZI DI EMERGENZA
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RIFERIMENTI NORMATIVI
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PREMESSA
Con l’emanazione degli Accordi approvati dalla “Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le
Province Autonome di Trento e Bolzano” il 21 dicembre 2011
(Gazzetta Ufficiale n. 8, 11 gennaio 2012) e delle Linee
Applicative del 25 luglio 2012 (Gazzetta Ufficiale n.192,
18/08/2012), si completa la disciplina prevista dagli artt. 34
e 37 del D. Lgs. 81/2008 per la formazione alla sicurezza sul
lavoro di lavoratori, preposti, dirigenti e datori di lavoro RSPP.
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ENTRATA IN VIGORE DEGLI ACCORDI
o Al fine di dissipare la confusione creatasi negli Accordi del 21 dicembre 2011laddove si indicava per un verso “data di approvazione” ed in altra parte “data dipubblicazione”, Governo e Regioni convengono di identificare sempre la data dientrata in vigore con quella dell’11 gennaio 2012.
o Termine ultimo dei corsi per i lavoratori nel caso in cui non sia possibile dimostrare edocumentare l’avvenuta formazione nell’ultimo quinquennio: 11 gennaio 2013.
o Il primo aggiornamento quinquennale deve essere svolto entro l’11 gennaio 2017.
o Termine dei corsi per Dirigenti e Preposti: 11 luglio 2013.
o Lavoratori, Preposti o Dirigenti se neoassunti devono svolgere i corsi di formazioneprima o contestualmente all’assunzione o qualora non sia possibile entro e non oltre60 giorni dalla data di assunzione.
o Nel caso di inizio di nuova attività il Datore di Lavoro che assume direttamentel’incarico di R.S.P.P. dovrà svolgere il corso di formazione previsto dall’Accordo entroe non oltre 90 giorni dalla data di inizio della propria attività.
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FINE SEZIONE
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LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI
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LA FORMAZIONE DEI PREPOSTI
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FINE SEZIONE
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IL DECRETO LEGISLATIVO N° 81 DEL 2008
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SICUREZZA E SALUTESUL LAVORO
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
Sicurezza e salute sul lavoro sono beni essenziali.Troppi infortuni accadono ancora oggi per lamancanza di un’adeguata cultura della prevenzionedel rischio ma anche perché non sono rispettatenorme e procedure di sicurezza.
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SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
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Sicurezza e salute nei luoghi di lavoronon si improvvisano!
È necessaria una formazione adeguata che porti allacreazione di una coscienza della sicurezza:questo significa conoscere i rischi e comportarsi inmodo adeguato per prevenirli o ridurli il più possibile.
IL DECRETO LEGISLATIVO N° 81 DEL 2008
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Nel 2008 è stato emanato il decreto legislativo81 che, riordinando le norme precedenti (tracui D.Lgs. 626/1994) ha delineato un nuovoassetto della salute e sicurezza sul lavoro.
Un unico testo normativo chepone l’accento sulla gestione dellasicurezza, mettendo al centro laprevenzione.
Per la prima volta è stabilito un unicotesto normativo che pone l’accentosulla gestione della sicurezza,mettendo al centro della prevenzionel’impegno coordinato di datore dilavoro, dirigenti, preposti e lavoratori.
IL DECRETO LEGISLATIVO N° 81 DEL 2008
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Ognuno, dal datore di lavoro, al dirigente, al preposto e al lavoratoredeve essere un soggetto attivo della prevenzione e della gestione dellasicurezza in azienda.
FINE SEZIONE
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CONCETTI E DEFINIZIONI
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PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
Proprietà o qualità intrinseca di undeterminato fattore avente il potenzialedi causare danni
In altre parole:la presenza di sostanze chimiche, agenti biologici, fenomeni fisici,oggetti, azioni o relazioni caratterizzati dalla possibilità di nuocerequando raggiungono una certa dimensione o cinetica
• Ambiente• Materiali• Attrezzature• Impianti• Metodo di
lavoro
CONCETTI E DEFINIZIONI
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Probabilità di raggiungimento del limite potenziale di danno nellecondizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agenteoppure alla loro combinazione.
RISCHIO
In altre parole:Condizione che può causare effetti sfavorevoli alle persone, danni agliimpianti o alle strutture .Quando un rischio è presente, esiste una possibilità che si verifichino questieffetti negativi
CONCETTI E DEFINIZIONI
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Evento non voluto potenzialmente in grado diprovocare danni a cose o persone
Convenzionalmente: infortunio mancato
INCIDENTE
CONCETTI E DEFINIZIONI
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Evento lesivo accaduto per causa violenta in occasione di lavoro….dal quale possono derivare:• morte• inabilità permanente, parziale o assoluta• inabilità assoluta temporanea che comporta l’astensione dal
lavoro (definizione assicurativa)
… nel quale si riconoscono tutte le seguenti caratteristiche:
• RILEVANZA CLINICA (criterio di gravità)• NESSO CAUSA-EFFETTO (criterio di causalità)• DANNO A BREVE DISTANZA DI TEMPO (criterio cronologico)
INFORTUNIO
LA PIRAMIDE DEGLI EVENTI
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1
MORTALE
10
INVALIDITA’ PERMANENTE
50
INFORTUNI
500
OCCASIONI DI INFORTUNIO
L’INFORTUNIO PER DATI
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06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
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Perché tutte queste leggi sulla sicurezza?
… perché lo richiede il sistema economico europeo, giustamenteimperniato su di una pari competitività delle aziende che non pregiudichi inalcun modo la salute e la sicurezza sul lavoro
… perché ogni anno, in Italia si verificano ancora circa1.200 morti,1.000.000 di infortuni sul lavoro e 50.000 nuove malattie professionali
con costi sociali elevatissimi
COSTI SOCIALI DEGLI INFORTUNI
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IN UN GIORNO
da circa 260 € a circa 775 €
IN UN ANNO
3 % del PIL sul totale inferiore
(circa 28 miliardi di €)
+
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Costi indiretti
Carico amministrativo
Conflittualità
Minor rendimento complessivo e Tempi morti (es. ispezioni)
Spese e tempo dedicato per aspetti legali
Spese per eventuali risarcimenti
Perdita di immagine, ecc.
Costi diretti
Pagamento della retribuzione dei giorni in franchigia
Integrazione dell’indennità per assicurazione sociale
Aumento del premio INAIL
Risanamento e messa a norma di macchine, impianti, strutture o ambientali, ecc.
Ogni infortunio ha un costo per l’azienda, che poi ricade sul lavoratore e/o sulla società
CONCETTI E DEFINIZIONI
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Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale,non consistente solo in un’assenza di malattia o diinfermità (OMS, 1946 e TU)
SALUTE
La Repubblica tutela la salute come fondamentalediritto dell’individuo e interesse della collettività(Costituzione art. 32 )
CONCETTI E DEFINIZIONI
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Qualsiasi alterazione dello stato fisiologico dell’organismo,capace di ridurre, modificare negativamente o persinoeliminare le funzionalità normali del corpo
MALATTIA
Ogni alterazione della salute chenon dipende da un infortunio
ovvero
CONCETTI E DEFINIZIONI
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Tutte le azioni che possono essere messe in atto allo scopo di evitare ilverificarsi di un evento dannosoIl complesso delle disposizioni o misure necessarie per evitare o diminuire irischi professionali nel rispetto della salute della popolazione edell’integrità dell’ambiente esterno (TU)
PREVENZIONE
La prevenzione è:• Primaria - eliminazione/contenimento dei fattori di rischio per malattia o
infortunio• Secondaria - diagnosi precoce del danno alla salute, prima che si
manifestino i sintomi e il danno diventi irreversibile• Terziaria - misure per impedire che un danno, già presente, possa
aggravarsi
CONCETTI E DEFINIZIONI
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
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Insieme di misure e dispositivi, collettivi o individuali, idonei aridurre l’esposizione al rischio
PROTEZIONE
In altri termini:la misura di prevenzione tende ad abbattere la probabilità chesi verifichi il danno, mentre la misura di protezione tende aridurre la gravità del danno stesso (entrambe concorrono adiminuire il rischio)
I PERICOLI IN AZIENDA
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Tutti si sentono sicuri nell’ambienteconosciuto: ma in questo modo ipericoli possono essere “annebbiati”dal senso di sicurezza.
Conoscere i fattori di rischio significa invece mantenerli sottocontrollo proprio perché si è consapevoli del modo corretto perprevenirli.
I PERICOLI IN AZIENDA
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 30
Un infortunio sul lavoro può essere causato da un errorenella percezione dei rischi.
I PERICOLI IN AZIENDA
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 31
FORMAZIONE e ADDESTRAMENTOforniscono un insieme di conoscenze e capacità chepermettono di comportarsi in modo appropriato rispetto allavoro da fare.
Formazione e addestramentopermettono di percepire correttamente irischi, quindi di prevenirli.
FINE SEZIONE
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
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S. P. P.
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IL SERVIZIO DIPREVENZIONE E
PROTEZIONE
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 34
Il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (SPP): aiuta datore dilavoro, dirigenti, preposti e lavoratori a ridurre al minimo le probabilità diun incidente e a evitare che si creino le condizioni che possano mettere inpericolo la salute dei lavoratori.
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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Il Servizio di Prevenzione eProtezione dai rischi coinvolge ildatore di lavoro, il medicocompetente, parte del personale edeventuali consulenti esterni.È coordinato da un Responsabile(RSPP)
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
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Gli addetti del servizio devono esserein grado di percepire in modo corretto ipossibili fattori di rischio, valutarli econtrollarli con competenza.
Il servizio di prevenzione e protezione deve effettuarepreventivamente una valutazione dei rischi ed un programmadegli interventi per rendere sicuri gli ambienti di lavoro.
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI – DVR –
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L’azienda è tenuta ad elaborare un documento chevaluti tutti i rischi per la sicurezza e la salute deilavoratori all’interno dell’attività.
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 38
Esame di tutti i luoghi di lavoro e dei pericoli connessi adognuno di questi luoghi.
Obiettivo: eliminare i rischi o, quando non è tecnicamentepossibile, ridurli al minimo, indicando le priorità delle misureda adottare.
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
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È obbligatorio definire il programma di miglioramento neltempo, le procedure e i soggetti obbligati a mettere in attoqueste misure di prevenzione.
IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
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I rischi da esaminare sono tutti quelliche possono essere causa diinfortunio o di un danno alla salute.
Quando si verifica un cambiamento in azienda il documento deve essereaggiornato.
I RISCHI SPECIFICI
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L’azienda deve esaminare i rischi specifici cui sono sottoposti isingoli addetti in rapporto alle loro attività.
Ogni intervento deve cercare di eliminare o ridurre i rischi allafonte, dando quindi la precedenza agli interventi di protezionecollettiva.
FINE SEZIONE
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 42
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 43
LE FIGURE CHIAVE DELLA SICUREZZA
IL LAVORATORE
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 44
«lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolgeun’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblicoo privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere,un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.
Al lavoratore così definito è equiparato:…..l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi diformazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature dilavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese leapparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cuil’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori inquestione…..(art. 2 D.Lgs 81/08)
IL DATORE DI LAVORO
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E’ il soggetto titolare del rapporto di lavoro con illavoratore o, comunque il soggetto che ha laresponsabilità dell’organizzazione ovvero dell’unitàproduttiva, in quanto titolare del potere decisionale edi spesa
Nelle pubbliche amministrazioni di cui all’art.1, comma 2, del decretolegislativo 30 marzo 2001, n. 165, per DL si intende il dirigente al qualespettano poteri di gestione e autonomi poteri decisionali e di spesa.(art. 2 D.Lgs 81/08)
Nella scuola il Datore di Lavoro è identificato con il Dirigente Scolastico
IL DIRIGENTE
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 46
«DIRIGENTE»: persona che, in ragione delle competenze professionali edi poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incaricoconferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attivitàlavorativa e vigilando su di essa. (art. 2 D.Lgs 81/08)
Nella scuola dirigente è:• Il vicario• Il DSGA• Il responsabile di plesso
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 47
Il Servizio di Prevenzione e Protezione e in particolare ilsuo Responsabile hanno il compito di valutare i rischi inazienda, individuando le misure per eliminarli o ridurli alminimo. Il R.S.P.P. è nominato dal Datore di Lavoro.
IL MEDICO COMPETENTE
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 48
Il “medico competente”, visita gliambienti di lavoro, gestisce il piano disorveglianza sanitaria e collabora conl’RSPP all’individuazione dei rischi,alla proposta di contromisure e allagestione del servizio di primosoccorso. Collabora inoltre all’attivitàdi formazione e informazione deilavoratori.
IL PREPOSTO
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 49
Il preposto ha l’obbligo di sovrintendere, vigilare e controllare che i lavoratoriapplichino le misure di sicurezza aziendali previste per la tutela della salute e sicurezzasul lavoro.
Inoltre, segnala al datore di lavoro anomalie o guasti delle attrezzature di lavoro,problemi nell’applicazione delle procedure di sicurezza, ogni altra condizione dipericolo che si verifichi durante le attività lavorative e anche l’inosservanza da partedei lavoratori delle procedure di sicurezza. La violazione di tutti questi obblighi puòportare a sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, anche all’arresto. Per svolgerequeste attività, il preposto ha diritto a ricevere un’adeguata e specifica formazione eun aggiornamento periodico.
IL PREPOSTO
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 50
Nella scuola il preposto è:
• Il Responsabile di Laboratorio• L’assistente tecnico• Il docente tecnico-pratico• Il docente teorico quando opera in laboratorio• Il docente di educazione fisica o il coordinatore dei docenti
di educazione fisica• Il collaboratore del Dirigente Scolastico• Il coordinatore del personale amministrativo• Il coordinatore dei collaboratori scolastici
IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 51
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, eletto dai dipendentidell’azienda, rappresenta e risponde a tutti i lavoratori.
Il rappresentante dei lavoratori partecipa alle riunioni periodiche diprevenzione e protezione e deve essere consultato nelle decisioni inmateria di sicurezza e salute sul lavoro, in particolare sulle nomine degliaddetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.
RIUNIONE PERIODICA (ART. 35)
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 52
La riunione è organizzata per esaminare ildocumento sulla valutazione dei rischi,l’andamento degli infortuni e delle malattie,l’idoneità dei mezzi di protezione individuale ela completezza dei programmi di informazione eformazione dei lavoratori.
Alla riunione prendono parte:• Datore di Lavoro• RSPP• RLS• Medico Competente
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO (ART. 17)
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
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Articolo 17 - Obblighi del datore di lavoro non delegabili
1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:
a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documentoprevisto dall’articolo 28;
(ammenda da 2.000 a 4.000 euro in assenza degli elementi di cui all’articolo 28,comma 2, lettere b), c) o d), o senza le modalità di cui all’articolo 29, commi 2 e 3)(ammenda da 1.000 a 2.000 euro in assenza degli elementi di cui all’articolo 28,comma 2, lettere a) primo periodo ed f)b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai
rischi;(arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400)
OBBLIGHI DEI LAVORATORI (ART. 20)
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 54
Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute esicurezza e di quella dei colleghi su cui ricadono gli effettidelle proprie azioni.
OBBLIGHI DEI LAVORATORI (ART. 20)
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 55
Ogni lavoratore deve sempre e immediatamentesegnalare ogni dispositivo di protezionedanneggiato o non correttamente funzionante.
OBBLIGHI DEI LAVORATORI (ART. 20)
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PROF. GIUSEPPE NARDONE 56
I lavoratori devono partecipare ai programmi diformazione e di addestramento e sottoporsi aicontrolli sanitari previsti.
La violazione di tutti questi obblighi può portarea sanzioni amministrative o, nei casi più gravi,anche all’arresto.
Articolo 59 - Sanzioni per i lavoratori1. I lavoratori sono puniti:a) con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 200 a 600 euro per la violazionedegli articoli 20, comma 2, lettere b), c), d), e), f), g), h) ed i), e 43, comma 3, primoperiodo;b) con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 euro per la violazionedell’articolo 20, comma 3.”.
FINE SEZIONE
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ORGANISMI DI VIGILANZA
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La vigilanza intesa come funzione di esame e verifica dei corretti comportamenti aziendali è uncompito istituzionalmente riservato ad organi con funzioni pubbliche.
Attualmente i principali organismi preposti alla vigilanza in materia di sicurezza e salute suiluoghi di lavoro sono:
• Presidi multizonali di igiene e prevenzione (dipendenti dalle Regioni)• Azienda sanitaria locale (dipendenti dalle Regioni)• Direzione provinciale del lavoro (dipendenti dal Ministero del Lavoro)• Ispesl (dipendenti dal Ministero della Sanità)• Vigili del fuoco (dipendenti dal Ministero dell’Interno)• Inail (dipendenti dal Ministero del Lavoro)• Corpo delle miniere (dipendenti dal Ministero dell‘Industria)• Anpa (dipendenti dal Ministero dell'Ambiente)
DISPOSIZIONE
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 59
La disposizione è il provvedimento amministrativo con il quale
l’organo di vigilanza impone, nei casi espressamente previsti
dalla legge e nei limiti da questa stabiliti, nuovi obblighi o
divieti che si aggiungono a quelli sanciti dal legislatore con le
norme di prevenzione dallo stesso emanate.
PRESCRIZIONE
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 60
La prescrizione consiste in un atto scritto con il quale l’organodi vigilanza impartisce al contravventore (datore di lavoro,dirigente, preposto o medico competente) le direttive perporre rimedio alle irregolarità riscontrate.
Essa deve indicare, nel modo più completo e specifico possibile:• le operazioni da eseguire per eliminare la contravvenzione
accertata;• un termine per la regolarizzazione, non eccedente il periodo di
tempo tecnicamente necessario all’adempimento e comunquenon superiore a 6 mesi.
SANZIONI
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 61
In caso di adempimento:
• il reato si estingue e il procedimento si chiude con il pagamento, entro 30 giorni dallaverifica, di una sanzione amministrativa (pari ad un quarto del massimo dell’ammendastabilita per la contravvenzione).
• l’adempimento e il pagamento della somma sono comunicati dall’organo di vigilanza alpubblico ministero entro 120 giorni dalla scadenza del termine fissato nella prescrizione edil procedimento è archiviato.
In caso di inadempimento:
• l’organo di vigilanza ne dà comunicazione al pubblico ministero e al contravventore stessoentro 90 giorni dalla scadenza del termine fissato nella prescrizione;
• la sospensione del procedimento penale viene meno;• riprendono a decorrere i termini per le indagini preliminari ed il pubblico ministero
definisce la posizione processuale dell’indagato.
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 62
Il Dlgs 81/08 e s.m.i. prevede 4 tipologie di sanzioni:
arresto o ammenda
ammenda
sanzioni amministrative
arresto
IL SISTEMA SANZIONATORIO
FINE SEZIONE
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 63
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 64
LOTTA ANTINCENDIO PRIMO SOCCORSO EVACUAZIONE D’EMERGENZA
I SERVIZI DI:
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 65
Per affrontare in modo efficaceun’emergenza, sono necessarie preciseprocedure di primo soccorso, lottaantincendio e di evacuazione e addettiaddestrati.
I SERVIZI DI EMERGENZA
Per questo il datore di lavoro nomina il coordinatore e gliaddetti del servizio antincendio e di primo soccorso.
Questi addetti devono essere in grado di gestire le operazioni di emergenza, compresol’evacuazione del personale in caso di pericolo.
I SERVIZI DI EMERGENZA
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 66
Solo la conoscenza delle procedure di primosoccorso, lotta antincendio e di evacuazionepermette di affrontare in modo efficace unaemergenza.
PREVENZIONE E PROTEZIONE
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 67
ANTINCENDIO
PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 68
La prevenzione e la protezione antincendio inizia soprattutto con la costantemanutenzione degli impianti e con un controllo delle vie di fuga e delle uscite diemergenza!
PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 69
Prevenzione significa anche informazione sulla posizione di estintori e idranti.
Controllare che siano sempre al loroposto e liberi da intralci per poter essereraggiunti e adoperati con rapidità.
PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 70
E se un incendio scoppia davvero? Cosa bisogna fare?
1. Mantenere la calma, ragionare senza farsi prendere dal panico esoprattutto non improvvisare!
NO!
PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO
06/03/2016NOTE INFORMATIVE A CURA DI
PROF. GIUSEPPE NARDONE 71
2. Dare immediatamente l’allarme solo secondole procedure del piano di emergenza,(solitamente premendo un pulsante di allarmeincendio).
3. Successivamente avvertire la squadraantincendio, a voce o telefonando al numeroprevisto, descrivendo dettagliatamente lasituazione.
COME SI UTILIZZA UN ESTINTORE?
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1. Controllare i simboli per evitare di utilizzare un estintore non adattoal tipo di fuoco.
COME SI UTILIZZA UN ESTINTORE?
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2. Rimuovere la sicura per sbloccare la leva di comando.3. Impugnare il tubo di scarica.4. Mettersi con il vento alle spalle, avvicinarsi al fuoco e premere la leva di
comando dirigendo il getto esclusivamente alla base delle fiamme, facendooscillare il tubo in orizzontale.
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COME SI UTILIZZA UN ESTINTORE?
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La durata di funzionamento di unestintore è molto breve, in generepochi secondi...
La sua azione è pertanto utile solo se siinterviene sul focolaio di incendio in modoappropriato secondo una precisa sequenzadi operazioni.
COME SI UTILIZZA UN IDRANTE?
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ATTENZIONE:per evitare folgorazioni intervenirecon l’acqua solo in assenza ditensione elettrica.
COME SI UTILIZZA UN IDRANTE?
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Estrarre la lancia e sistemarla in unaposizione comoda.
Estrarre la manichetta arrotolata ed effettuareun lancio deciso in modo che si distendainteramente!
COME SI UTILIZZA UN IDRANTE?
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• Controllare che la valvola della lancia sia chiusa• Aprire il rubinetto dell’acqua.• Raggiunta la zona di azione, puntellarsi con i piedi e aprire l’acqua
Se invece l’incendio è esteso e non è facilmente controllabile, è meglioattendere gli addetti del servizio antincendio o dei vigili del fuoco edevitare rischi inutili.
PREVENZIONE E PROTEZIONE
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EVACUAZIONE
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Il piano di emergenza deve essere diffuso in modo evidente.
EMERGENZA
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Se si crea panico o se l’evacuazione avviene in modocaotico, aumenta il rischio per le persone coinvolte ela probabilità di gravi infortuni.
Al segnale di evacuazione, tutti devonoabbandonare il posto di lavoro seguendo SOLO ipercorsi predisposti dal piano di evacuazione.
EVACUAZIONE
L’ordine di evacuazione è dato da un segnale di allarme prestabilito, da una campanache suona o da un messaggio diffuso tramite altoparlanti.
Fondamentale è che in questa fase ognuno conservi il più possibile la calma,cercando anche di tranquillizzare e aiutare coloro che hanno difficoltà o che nonconoscono le procedure.
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Prima di uscire, è opportuno mettere insicurezza macchinari e attrezzature.
Uscendo, è doveroso chiudere la portaalle spalle per evitare che l’incendio sipropaghi.
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
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Attenzione:di fronte a una porta chiusa, prima di aprirla, èopportuno verificare che non nasconda un fuococontrollando la temperatura con la mano.
NON usare gli ascensori:in mancanza di energia elettrica potrebberobloccarsi.
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
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Raggiungere il punto di raccolta e attendere iresponsabili, senza allontanarsi.
Rimanere nel punto di raccolta fino a quando il coordinatore dell’emergenzaaccerta la presenza di tutte le persone coinvolte nell’evacuazione.
NELLA NOSTRA SCUOLA
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PRIMO
SOCCORSO
PRIMO SOCCORSO
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• Chiamare immediatamente gli addetti aziendali del primo soccorso o il 118• Comunicare:
luogo e numero da cui si chiama, gravità degli infortunati.
ATTENZIONE: solo una comunicazionecomprensibile permette un intervento efficacedei soccorsi.
MAI IMPROVVISARE: ogni decisione personale o,peggio, indecisione può causare gravi ritardinell’intervento!
PRIMO SOCCORSO
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Non muovere l’infortunato, se si ha il sospetto cheabbia subito un trauma alla colonna vertebrale, ameno che non sia in immediato pericolo di vita.
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In ogni luogo di lavoro, la segnaletica indica il punto in cui ècustodita la dotazione di presidi medici e i dispositivi diprotezione individuale necessari per gli interventi di primosoccorso.
LE DOTAZIONI DI PRIMO SOCCORSO
PRIMO CONTROLLO DELL’INFORTUNATO
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Controllare se l’infortunato è cosciente. Se è incosciente controllare la presenzadel respiro.
Inclinare indietro con delicatezza latesta dell’infortunato e sollevare ilmento.
Attenzione: la lingua di una persona incosciente cade indietrobloccando il passaggio dell’aria.
RIANIMAZIONE
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Ascoltare per 10 secondi vicino alla bocca se c’èpresenza di respiro guardando anche imovimenti del torace.Se il respiro non è presente è necessario iniziareimmediatamente la manovra di rianimazionecardiopolmonare.
Questo intervento può essere attuato in modo efficace esicuro solo da personale addestrato.
SVENIMENTI
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Slacciare gli eventuali indumenti stretti e,prima di muovere l’infortunato, controllareche non abbia subito lesioni nella caduta.
Se respira, sdraiarlo con le gambe alzate per far affluire più sangue alleparti vitali.
FERITE ED EMORRAGIE
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Disinfettare con soluzioneantisettica e garza sterile, nondell’ovatta che può lasciareresidui sulla ferita.
In caso di semplici ferite superficiali lavare consoluzione fisiologica.
FERITE ED EMORRAGIE
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Attenzione: nel caso di ferite causate da un corpo estraneo ose l’osso è fuoriuscito non fare alcun movimento, potrebbeaggravarsi l’emorragia!
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Controllare se sono presenti ferite oemorragie.Lasciare che l’infortunato trovi laposizione meno dolorosa e, senecessario, usare qualcosa dimorbido per sostenere l’arto.
Usare del ghiaccio in sacchetti monouso per attenuare il dolore eridurre il gonfiore.
CONTUSIONI, LUSSAZIONI E FRATTURE
USTIONI LEGGERE
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In caso di ustioni leggere (nonprofonde), bagnare con acqua freddapulita per diversi minuti.
USTIONI GRAVI
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Se anche gli strati sottostanti la pelle sono bruciati, bisogna fare moltaattenzione al rischio di infezioni.
NON toccare la ferita aperta e, in attesadei soccorsi, coprirla con un telo pulito distoffa compatta bagnata o, meglio ancora,con una garza sterile.
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In presenza di schegge o altri frammentievitare di toccare gli occhi e non tentare dirimuovere il corpo estraneo.
Coprire entrambi gli occhi con una benda sterile non stretta e avvertire i soccorsi.
LESIONI AGLI OCCHI
LESIONI AGLI OCCHI
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In caso di sostanze irritantisciacquare immediatamentecon acqua per almeno 15minuti.
FINE SEZIONE
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