25
Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1 Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il Rischio Elettrico ai sensi dellart.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione divisione “Sicurezza” reg. Carrà, 19/2b 17031 Albenga (SV) tel. 0182.559636 solo per info amministrative fax. 0182.571209 e-mail per info tecniche ed organizzative: [email protected] rev. 1.0 Spegnere il Telefonino !! E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 2 INTRODUZIONE ALL’IMPIANTO ELETTRICO DESCRIZIONE DEI RISCHI DI ORIGINE ELETTRICA PROTEZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO VALUTAZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO (cenni)

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 1

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 1

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro

il Rischio Elettricoai sensi dell’art.37 del D.Lgs. 81/08

Accordo Stato Regioni del21.12.2011 e 22.02.2012

Ente Ligure di Formazionedivisione “Sicurezza”reg. Carrà, 19/2b17031 Albenga (SV)tel. 0182.559636 solo per info amministrativefax. 0182.571209e-mail per info tecnicheed organizzative: [email protected]

rev. 1.0

Spegnere il Telefonino !!

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 2

INTRODUZIONE ALL’IMPIANTO ELETTRICO

• DESCRIZIONE DEI RISCHI DI ORIGINE ELETTRICA

• PROTEZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO

• VALUTAZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO (cenni)

Page 2: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 2

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 3

I RISCHI

• Incendio

• Esplosione

• Shock elettrico

• Altri rischi

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 4

Gli incendi di origine elettrica

• Sovracorrenti nei cavi

• Dispersioni e correnti di guasto verso terra

• Cattivi contatti

• Guasti nelle apparecchiature

• Archi elettrici

Page 3: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 3

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 5

Le sovracorrenti

Ogni componente elettrico ha un valore dicorrente nominale I n, specificato dal costruttore, che può essere sopportato per un tempo indefinito, in condizioni stabilite.Le sovracorrenti sono tutte le correnti di valore superiore a In.

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 6

Le sovracorrenti negli impianti

SovraccarichiSu circuiti integri

CauseErrato dimensionamento dei cavi

Condizioni di funzionamento diverse da quelle di progetto

ConseguenzeEffetti termici

Corto circuitiContatto tra due parti a tensione differente: guasto

CauseRotture meccaniche, invecchiamento dell’isolante,interposizione di solidi o liquidi, ecc.

ConseguenzeEffetti termici

Effetti elettrodinamici

Page 4: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 4

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 7

IL SOVRACCARICO

Dal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 8

IL CORTO CIRCUITO

Un effettoDal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel

Ha effetti immediati

Deve essere interrotto istantaneamente

Page 5: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 5

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 9

Dispersioni e correnti di guasto a terra

Cause•Guasti o riduzioni dell’isolamento (es. umidità, inquinamento superficiale)

Dinamica•Surriscaldamenti localizzati

•Corrente insufficiente all’intervento delle protezioni

Conseguenze•Effetti termici

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 10

Cattivi contatti

Cause•Connessioni difettose o allentate

Dinamica•Surriscaldamenti localizzati

•Corrente insufficiente all’intervento delle protezioni

Conseguenze•Effetti termici

Page 6: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 6

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 11

Cattivi contatti

Dal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 12

Archi elettriciArco : Passaggio di corrente attraverso canali di particelle ionizzate (scarica) per effetti termici o per effetto della tensione

Rigidità dielettrica : massimo valore di campo elettrico sopportabile dall’isolante prima di originare la scarica

L’isolamento deve esser correttamente dimensionato per la tensione nominale e le condizioni di installazione.

Cause dell’arco : sovratensioni, riduzione delle distanze, riduzione delle proprietà isolanti

Page 7: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 7

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 13

Archi elettrici

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 14

Guasti nelle apparecchiature

Hanno cause, dinamiche e conseguenze simili a quelle dei guasti negli impianti.

Le protezioni degli impianti intervengono solo occasionalmente

Page 8: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 8

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 15

Guasti nelle apparecchiatureLe protezioni dell’impianto, anche se a norma, possono non intervenire

Dal supplemento di gennaio 2005 della rivista Tuttonormel

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 16

EFFETTI DELLA CORRENTE SULL’UOMO

•Effetti fisiologici

•Tetanizzazione

•Arresto respiratorio

•Fibrillazione ventricolare

•Ustioni

Page 9: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 9

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 17

Resistenza elettrica del corpo umano

Il valore di corrente che attraversa il corpo umano durante un contatto con parti in tensione è:

I=Vc/ Zc

con

Vc: tensione tra le parti toccate Zc : impedenza del corpo umano

L'impedenza è una grandezza fisica vettoriale che rappresenta la forza di opposizione di un

bipolo al passaggio di una corrente elettrica

La resistenza totale dipende da:

•percorso della corrente

•stato della pelle

•superficie di contatto

•pressione di contatto

•tensione di contattoEsistono curve statistiche per i diversi valori di tensione

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 18

E’ PERICOLOSA LA CORRENTE o LA TENSIONE ?

Il danno è provocato dal passaggio di correnteattraverso il corpo umano

La corrente è determinata dalla tensione con cui si entra in contatto (visto che la resistenza del corpo

umano ha un valore determinato)

Si può provare a cercare dei limiti di tensione ammissibili?

Page 10: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 10

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 19

SI! CON LA PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI ED INDIRETTI

Limiti di Sicurezza

Tensione massima CA 50 VoltTensione massima CC 100 Volt

Corrente massima 30/50 mATempo di Esposizione 500 mS

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 20

CONTATTI DIRETTI: DEFINIZIONI

CONTATTO DIRETTO: si definisce contatto diretto quando un individuo entra in contatto direttamente con parti attive .

PARTE ATTIVA: parte conduttrice di un impianto elettrico normalmente in tensionedurante il funzionamento.

Page 11: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 11

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 21

CONTATTI INDIRETTI: DEFINIZIONI

CONTATTO INDIRETTO: si definisce contatto indiretto quando un individuo

entra in contatto con una massa o con una parte conduttrice connessa ad una

massa durante un cedimento dell’isolamento.

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 22

ElettrocuzioneContatto diretto

Contatto indiretto

ElettrocuzioneContatto diretto

Contatto indiretto

contatto con parti normalmente in

tensione

contatto con parti normalmente in

tensione

contatto con parti conduttrici di

componenti elettrici che normalmente non sono in tensione ma possono assumere

potenziale a causa di guasto

contatto con parti conduttrici di

componenti elettrici che normalmente non sono in tensione ma possono assumere

potenziale a causa di guasto

Effetti della corrente elettrica sul corpo umanoEffetti della corrente elettrica sul corpo umano

Page 12: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 12

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 23

• Elettrocuzione– Contatto diretto

• Elettrocuzione– Contatto diretto

Effetti della corrente elettrica sul corpo umanoEffetti della corrente elettrica sul corpo umano

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 24

• Elettrocuzione– Contatto indiretto

• Elettrocuzione– Contatto indiretto

Effetti della corrente elettrica sul corpo umanoEffetti della corrente elettrica sul corpo umano

Page 13: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 13

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 25

• Effetti della corrente elettrica– Tetanizzazione

– Arresto della respirazione

– Fibrillazione (arresto cardiaco)

– Ustioni

• Effetti della corrente elettrica– Tetanizzazione

– Arresto della respirazione

– Fibrillazione (arresto cardiaco)

– Ustioni

Effetti della corrente elettrica sul corpo umanoEffetti della corrente elettrica sul corpo umano

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 26

• Fattori che influiscono sulla pericolosità della corrente elettrica– Percorso della corrente nel corpo

• Fattori che influiscono sulla pericolosità della corrente elettrica– Percorso della corrente nel corpo

Effetti della corrente elettrica sul corpo umanoEffetti della corrente elettrica sul corpo umano

Page 14: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 14

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 27

CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI: DEFINIZIONICONTATTO DIRETTO: con parti attive .

PARTE ATTIVA: parte conduttrice di un impianto elettrico normalmente in tensionedurante il funzionamento.

CONTATTO INDIRETTO: con una massa o con una parte conduttrice connessa ad una massa durante un cedimento dell’isolamento.

ISOLAMENTO FUNZIONALE: ha lo scopo di far funzionare l’apparecchio o l’impianto.

ISOLAMENTO PRINCIPALE : realizzato per proteggere dalla folgorazione .

ISOLAMENTO SUPPLEMENTARE: si aggiunge all’isolamento principale per garantire la protezione dai contatti elettrici anche in caso di cedimento dell’isolamento principale.

MASSA: 1) parte conduttrice 2) di un impianto elettrico , che 3) può essere toccata , che 4) non è in tensione nel funzionamento normale , ma che 5) può andare in tensione per cedimento dell’isolamento principale . Non è una massa una parte conduttrice generica che può andare in tensione solo perché in contatto con una massa.

MASSA ESTRANEA: parte conduttrice , non facente parte dell’impianto elettrico, in grado di introdurre un potenziale , generalmente quello di terra.

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 28

CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA TENSIONE

La NORMA CEI 64-8 classifica i sistemi elettrici in base al livello di tensione:sistemi di categoria 0 , con tensione nominale minore o uguale a 50 V , se a corrente alternata, e 120 V, se a corrente continua;sistemi di I categoria , con tensione nominale superiore a 50 V ma non superiore a 1.000 V, se a corrente alternata, e superiore a 120 V ma non superiore a 1500 V, se a corrente continua;sistemi di II categoria , con tensione nominale superiore a 1.000 V , se a corrente alternata, e superiore a 1500 V, se a corrente continua, ma comunque non superiore a 30.000 V;sistemi di III categoria , con tensione superiore a 30.000 V .

Nella PRATICA si utilizzano spesso le seguenti definizioni:alta tensione : 30.000 V < Vnmedia tensione : 1.000 V < Vn ≤ 30.000 Vbassa tensione : Vn ≤ 1.000 V

Il DPR 547/55, fissava semplicemente la differenza tra alta tensione e bassa tensione, prendendo come limite massimo per la bassa tensione i valori di 400 V, in corrente alternata, e 600 V in corrente continua.

Page 15: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 15

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 29

CLASSIFICAZIONE IN BASE AL COLLEGAMENTO A TERRA ( CEI 64-8)

Prima lettera:T = neutro collegato direttamente a terraI = neutro isolato da terra o a terra tramite impedenza

Seconda lettera:T = masse collegate a terraN = masse collegate al neutro

SistemaTT

SistemaTN-S SistemaTN-C SistemaIT

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 30

CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI

Interessa il campo di l’applicazione di alcune leggi, norme, prescrizioni specifiche. Es.:

Norma CEI 64-8Locali ordinariAmbienti a maggior rischio in caso di incendioLocali contenenti bagni e docceLocali adibiti ad uso medicocantieriAltri

Norme CEI CT 31Luoghi con pericolo di esplosione

Direttive ATEXLuoghi con presenza di atmosfere esplosive

DPR 462/2001Ambienti a maggior rischio in caso di incendiolocali ad uso medicocantieri verifica enti notificati imp terra

Page 16: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 16

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 31

PROTEZIONE DALLE SOVRACORRENTI

Si effettua mediante dispositivi in grado di aprire i circuiti e interrompere la corrente :

Interruttori automatici

Fusibili

Relè termici e contattori

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 32

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI

Con interruzione automatica

Senza interruzione automatica

Page 17: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 17

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 33

Effetti della messa a terra delle masse

aumenta la corrente totale di guasto IG (può far aprire gli interruttori) e si manifesta anche in assenza di contatto della persona;

diminuisce la corrente che attraversa la persona IP;

diminuisce la tensione di contatto a vuoto VCO(funzione del rapporto tra i valori di RT e RTN).

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 34

Metodi con interruzione dell’alimentazione

Elementi fondamentali dell’impianto di terra

Page 18: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 18

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 35

Metodi con interruzione dell’alimentazione

L’interruttore differenziale (protegge da contatti con parti in tensione)

È sensibile alla corrente di guasto a terra!

Sono importanti i tempi di intervento

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 36

Metodi senza interruzione dell’alimentazione

Doppio isolamento

Bassissima tensione di sicurezza o protezione (SELV - PELV)SELV (Safety Extra Low Voltage o in italiano bassissima tensione di sicurezza): al imentazione da fonte autonoma ( batteria ) o trasformatore con doppio isolamento di sicurezza. Non deve assolu tamente esistere il collegamento verso terra e deve essere garantito l'isolamento da ogni altro circuito tramite doppio isolamento o schermo metallico messo a terra . Per questi ultimi due motivi deve essere impossibile connettere la spina di un sistema SELV ad una presa di qualunque altro sistema. PELV (Protective Extra Low Voltage): molto simile al precedente con la differenza di avere un punto del circuito connesso al potenziale di terra. Meno sicu ro del precedente, si rende necessario dove per mot ivi funzionale sia indispensabile la messa a terra.

Separazione dei circuiti

Locali isolanti

Collegamento equipotenziale locale

Page 19: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 19

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 37

Tipologie di Isolamento e Masse

ISOLAMENTO PRINCIPALE : realizzato per proteggere dalla folgorazione .

ISOLAMENTO FUNZIONALE : ha lo scopo di far funzionare l’apparecchio o l’impianto.

ISOLAMENTO SUPPLEMENTARE: si aggiunge all’isolamento principale per garantire la protezione dai contatti elettrici anche in caso di cedimento dell’isolamento principale.

MASSA: 1) parte conduttrice 2) di un impianto elettrico , che 3) può essere toccata , che 4) non è in tensione nel funzionamento normale , ma che 5) può andare in tensione per cedimento dell’isolamento principale . Non è una massa una parte conduttrice generica che può andare in tensione solo perché in contatto con una massa.

MASSA ESTRANEA: parte conduttrice , non facente parte dell’impianto elettrico, in grado di introdurre un potenziale , generalmente quello di terra.

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 38

PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI

Protezione totaleisolamento delle parti attiveinvolucri e barriere

Protezione parzialeostacoli e distanziamenti

Protezione con interruttore differenziale (addizionale)

Page 20: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 20

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 39

TIPOLOGIA TIPICA DI IMPIANTO CON EROGAZIONE DA MISURATORE ENEL in BT

(2P+T oppure 3P+N+T) norma CEI 64/8Prima lettera:T = neutro collegato direttamente a terraI = neutro isolato da terra o a terra tramite impedenza

Seconda lettera:T = masse collegate a terraN = masse collegate al neutro

SistemaTT

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 40

Fase

Neutro

Fase

Neutro

Fase

N

F

N

Interruttore MagnetotermicoDifferenziale 30 mA

SistemaTT

ENEL ha il Neutroa Terra in Cabina

Utilizzatore Collegato adImpianto di Terra

Esempio su

Page 21: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 21

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 41

Fase

Neutro

Fase

Neutro

Fase

N

F

N

Interruttore MagnetotermicoDifferenziale 30 mA

Cosa si RischiaToccando la Fase?

SistemaTTEsempio su

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 42

Neutro

Fase

Neutro

FaseInterruttore MagnetotermicoDifferenziale 30 mA

Neutro

Fase

SistemaTTEsempio su

Page 22: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 22

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 43

• Fattori che influiscono sulla pericolosità della corrente elettrica– Intensità della corrente e durata del contatto

• Fattori che influiscono sulla pericolosità della corrente elettrica– Intensità della corrente e durata del contatto

Zone tempo/corrente relative alla corrente

sinusoidale a 50/60 Hz.

IEC 479-1 IEC 479-2

Zone tempo/corrente relative alla corrente

sinusoidale a 50/60 Hz.

IEC 479-1 IEC 479-2

Curva a : soglia di sensibilitàCurva b : limite di pericolosità convenzionaleCurva c 1: soglia della fibrillazione ventric.Curva c 2: soglia della fibrillazione ventric. con probabilità del 5%Curva c 3: soglia della fibrillazione ventric. con probabilità del 50%

Zona 1 : assenza di reazioni apprezzabiliZona 2 : assenza di effetti pericolosiZona 3 : effetti fisiopatologici in genere reversibiliZona 4 : probabile innesco di fibrillazione

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 44

• Intensità della corrente e durata del contatto– Zona 1. E’ delimitata dalla retta a 0,5 mA che

rappresenta la soglia di percezione. Normalmente non ci sono reazioni al passaggio della corrente.

• Intensità della corrente e durata del contatto– Zona 1. E’ delimitata dalla retta a 0,5 mA che

rappresenta la soglia di percezione. Normalmente non ci sono reazioni al passaggio della corrente.

• Intensità della corrente e durata del contatto– Zona 2. Normalmente nessun effetto fisiopatologico

pericoloso. L’asintoto verticale a 10 mA indica che tale valore risulta convenzionalmente non pericoloso qualsiasi sia la durata del contatto.

• Intensità della corrente e durata del contatto– Zona 2. Normalmente nessun effetto fisiopatologico

pericoloso. L’asintoto verticale a 10 mA indica che tale valore risulta convenzionalmente non pericoloso qualsiasi sia la durata del contatto.

Page 23: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 23

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 45

• Intensità della corrente e durata del contatto

– Zona 3. Compresa tra la curva b e la curva c1 soglia di fibrillazione ventricolare. In questa zona si manifestano effetti fisiopatologici generalmente reversibili quali contrazione muscolare, difficoltàdi respirazione, disturbi cardiaci. Pericolosa perché la tetanizzazione può aumentare la durata del contatto facendo attraversare la curva c1 oltre la quale si entra nella zona di fibrillazione cardiaca.

• Intensità della corrente e durata del contatto

– Zona 3. Compresa tra la curva b e la curva c1 soglia di fibrillazione ventricolare. In questa zona si manifestano effetti fisiopatologici generalmente reversibili quali contrazione muscolare, difficoltàdi respirazione, disturbi cardiaci. Pericolosa perché la tetanizzazione può aumentare la durata del contatto facendo attraversare la curva c1 oltre la quale si entra nella zona di fibrillazione cardiaca.

• Intensità della corrente e durata del contatto

– Zona 4. Delimitata dalla curva c1 soglia di fibrillazione ventricolare. In essa si innesca la fibrillazione ventricolare con probabilità crescente allontanandosi dalla curva c1. La curva c2 rappresenta la probabilità di fibrillazione del 5%. La curva c3 la probabilità del 50%.

• Intensità della corrente e durata del contatto

– Zona 4. Delimitata dalla curva c1 soglia di fibrillazione ventricolare. In essa si innesca la fibrillazione ventricolare con probabilità crescente allontanandosi dalla curva c1. La curva c2 rappresenta la probabilità di fibrillazione del 5%. La curva c3 la probabilità del 50%.

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 46

• Fattori che influiscono sulla pericolosità della corrente elettrica

– Condizioni fisiche del soggetto (Rcorpo = 3 kΩ)

– Forma d’onda della corrente

– Frequenza della corrente

– Fase del ciclo cardiaco

• Fattori che influiscono sulla pericolosità della corrente elettrica

– Condizioni fisiche del soggetto (Rcorpo = 3 kΩ)

– Forma d’onda della corrente

– Frequenza della corrente

– Fase del ciclo cardiaco

• Soglia di pericolosità

– Corrente continua

• 100 mA

– Corrente alternata

• 1 mA (formicolio)

• I < 10 mA

• 10 mA < I < 50 mA

• 50 mA < I < 500 mA

• I > 500 mA

• Soglia di pericolosità

– Corrente continua

• 100 mA

– Corrente alternata

• 1 mA (formicolio)

• I < 10 mA

• 10 mA < I < 50 mA

• 50 mA < I < 500 mA

• I > 500 mA

Page 24: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 24

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 47

• Alta Tensione ( oltre 1000 Volt )– L’infortunato viene scagliato lontano

– Frequenti ustioni gravissime e diffuse

• Alta Tensione ( oltre 1000 Volt )– L’infortunato viene scagliato lontano

– Frequenti ustioni gravissime e diffuse

• Bassa Tensione ( meno 1000 Volt )– Il pericolo maggiore è costituito da danni al

cuore ; una scossa elettrico può provocare l’arresto cardiaco

• Bassa Tensione ( meno 1000 Volt )– Il pericolo maggiore è costituito da danni al

cuore ; una scossa elettrico può provocare l’arresto cardiaco

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 48

Provvedere subito a staccare la correnteProvvedere subito a staccare la corrente

•Interruttore generale•Spina•Fusibili

•Interruttore generale•Spina•Fusibili

Allontanare l'infortunato dalla fonte di corrente elettricaAllontanare l'infortunato dalla fonte di corrente elettrica

Usare materiale isolanteUsare materiale isolante

ogni secondo di contatto con la sorgente di elettricitàriduce le possibilità di sopravvivenza del folgorato

Stare su superficie asciuttaStare su superficie asciutta

Toccare solo cose asciutteToccare solo cose asciutte

Folgorazione Nozioni di primo soccorsoFolgorazione Nozioni di primo soccorso

Page 25: Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro il ... › wp...rischio_elett_rev_10.pdf · Materiale ad Uso Didattico E.L.Fo. - Albenga (SV) 1 E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile

Materiale ad Uso Didattico

E.L.Fo. - Albenga (SV) 25

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 49

ATTENZIONEATTENZIONE Se la tensione è elevata

ARCO FOTOVOLTAICOARCO FOTOVOLTAICO

La SCOSSA può avvenire anche senza CONTATTO DIRETTO

Anche a parecchi metri di distanza

NON AVVICINARSI FINCHE’ L’IMPIANTO NON E’ SPENTONON AVVICINARSI FINCHENON AVVICINARSI FINCHE ’’ LL ’’ IMPIANTO NON EIMPIANTO NON E ’’ SPENTOSPENTO

Folgorazione Nozioni di primo soccorsoFolgorazione Nozioni di primo soccorso

E.L.Fo. Sicurezza - Responsabile Formazione: Francesco IMBESI 50

Verificare i PARAMETRI VITALIPARAMETRI VITALI dell'infortunato

VERIFICARE LO STATO GENERALE

POLSO RESPIRO

ATTENZIONE !!nei casi di folgorazione i muscoli masticatori sono fortemente contratti e la bocca tenacemente chiusa

ATTENZIONE !!ATTENZIONE !!nei casi di folgorazione i muscoli masticatori sono fortemente contratti e la bocca tenacemente chiusa

cercare sia l’ustione di entrata, sia quella di uscita

FERITE FRATTURE TRAUMI

SONO USTIONI GRAVISONO USTIONI GRAVI

Folgorazione Nozioni di primo soccorsoFolgorazione Nozioni di primo soccorso