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PERIODICO MENSILE ITALIA 6,00BELGIUM 9,00• DEUTSCHELAND 11,00• ESPAÑA 14,50• FRANCE 13,00• ÖSTERREICH 8,50• PORTUGAL (CONT) 8,50• CANTON TICINO 24,00 chf • SVIZZERA 14,50 chf Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) - art. 1 - comma 1 - DCB Milano

Funboard 133

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Il più prestigioso mensile italiano di windsurf.

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PERIODICO MENSILE ITALIA 6,00€ BELGIUM 9,00€ • DEUTSCHELAND 11,00€ • ESPAÑA 14,50€ • FRANCE 13,00€ • ÖSTERREICH 8,50€ • PORTUGAL (CONT) 8,50€ • CANTON TICINO 24,00 chf • SVIZZERA 14,50 chf Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) - art. 1 - comma 1 - DCB Milano

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Using strictly Maui Fin Company Original Fins

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Fin FFinFiniin boxboxboxboxbo USUSUSUSUSS

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R·S·R·S·R·S SSSS 4,4,4,4,,,,,5/5/5/5/6,26,226,26,2

www.robertoriccidesigns.com - info@ robertoriccidesigns.com

“4 Wheel Drive Sailing”

Using strictly Maui Fin Company Original Fins

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5

ANNO XVI - NUMERO 133AGOSTO/SETTEMBRE 2010

DIRETTORE RESPONSABILECristiano Zanni • [email protected]

REDATTORE CAPOFabio Calò • [email protected]

ART DIRECTORGianpaolo Ragno • [email protected]

GRAFICA E DTPCarlo Alfieri • [email protected]

IN REDAZIONEMarco Melloni • [email protected]

FOTOGRAFO SENIORRaffaello Bastiani • [email protected]

INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

testi: Marco Begalli, Manu Bouvet, Fabio Calò, Silvia Calò,

Cesare Cantagalli, John Carter, Valentina Crugnola, Florian Jung,

Raimondo Gasperini, Giuseppe Lizzari, Mattia Pedrani, Simone Pierini,

Francesco Prati, Matt Pritchard, Kevin Pritchard, Emiliano Ridolfini,

Andrea Rosati.

immagini: Cataldo Albano, Franck Berthuot, John Carter, FotoFiore,

Thorsten Indra, Gianluca Gambardella, Peter Garzke, Bjorn Gottschall,

Jimmie Hepp, Giordano Masala, Valerio Pedrani, Kevin Pritchard,

Emiliano Ridolfini, Daniele Stanisci, Benjamin Thouard, Darrell Wong,

Felice Zompanti.

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srlvia Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087fax +39.02.48022901 - [email protected] - www.johnsonsmedia.it

AMMINISTRATORE DELEGATOCristiano Zanni • [email protected]

SERVIZI GENERALILuisa Pagano • [email protected]

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIAA&G Marco - Via De Amicis 53 - 20123 Milano.

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTEROJohnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano

SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTEROJohnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milanotel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - [email protected] attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.

MODALITA' DI PAGAMENTOBonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 MilanoBanca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 67 o 03069 09529 0724 0265 0199

Funboard è una testata della casa editrice

JOHNSONS MEDIA, che pubblica anche

gli annuari Surfing (surf, windsurf, kite),

Snowb (snowboard) e le riviste

Surf Latino (surf), Kite Magazine Stance (kite)

Entry (snowboard), 4Skiers (sci freestyle)

6:00AM (skateboard), GirLand (femminile),

SupTime (stand up paddle).

Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva

autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non

espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui,

nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di

riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso

essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati

dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista.

Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.

PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00

ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA (8 NUMERI) euro 38,00

PERIODICITÀ mensile: febbraio/marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre, dicembre/gennaio

ISSN 1124-0261registrazione Tribunale di Milano n.5 del14.01.1995 ROC - Registro Operatori diComunicazione - 1234

STAMPAAlfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)

>ECCETERA

Andre Paskowski è conosciuto da tutti, è uno di queirider talentuosi, Campione Europeo di Freestyle 2006 e2007, che si è sempre mosso bene in questo mondo,facendo della sua passione il proprio lavoro eproducendo da alcuni anni video professionali di altaqualità. Ora Andre sta lottando su un altro campo gara,lontano dall’acqua e dal vento, ma siamo sicuri chetornerà presto più carico che mai! This is for you myfriend… BE STRONG!RIDER Andre Paskowski | PLACE Maui, Hawaii

FOTO DI John Carter

Esattamente un anno fa esponevo in questo

spazio i miei pensieri circa la scelta tra i vari set up di

pinne, ovvero fra Single, Twinzer, Thruster o Quad. Mi

chiedevo nel 2011 a che punto saremmo arrivati, quante pinne o

scasse avremmo avuto sotto le nostre tavole da wave. Ebbene, a distanza di un anno posso dire che

la soluzione adottata da molti brand è il multi-fin convertibile con tavole Quad che diventano Twinzer

e con Thruster che si trasformano in Single. Prevedo quindi che nelle nostre sacche degli accessori

avremo per il prossimo anno un gran numero di pinne da gestire; pensate solo ad un “semplice”

board quiver di due tavole wave Quad convertibili in Twinzer che come leggerete nell’articolo

dedicato alle nuove tavole 2011 saranno la moda… Facciamo due calcoli, se questo tipo di multi-fin ci

venisse consegnato dal nostro negoziante di fiducia con il suo equipaggiamento di serie, avremmo 4

pinne per il Quad più altre due pinne per il Twinzer, per un totale di 6 pinne. Quindi con un paio di

tavolette wave per il nostro viaggio tanto sognato o un week-end alla ricerca di onde ecco che

improvvisamente dovremmo gestire 12 pinne! E se ne rompessimo una?!? Dovremmo ricomprarci

tutto il set? Spero proprio di no. Altra domanda lecita: con il dollaro che sta riprendendo quote

sull’euro e tutte queste pinne di serie a che prezzi arriveranno le tavole da wave? Certo bisogna

ammettere che da anni gli shape delle tavole da onda rimanevano abbastanza standardizzati, al

contrario degli slalom e dei freestyle, mentre ora c’è solo l’imbarazzo della scelta! Potete però essere

sicuri che questi nuovi giocattolini multi-fin sono davvero formidabili e ultra divertenti, in qualunque

condizione! Provare per credere…

Finalmente agosto è arrivato, molti di voi stanno partendo o sono già in vacanza, da quello che ho

sentito in giro c’è un notevole ritorno di interesse verso le Canarie, grazie anche ai prezzi delle

compagnie low cost che offrono biglietti a meno di 300 euro per Tenerife o Gran Canaria (se

acquistati per tempo), oppure il Marocco con un fantastico A/R per Agadir da Malpensa in pieno

agosto a soli 160 euro! Ci potete credere, è il costo del mio biglietto per una settimana in Moulay ma

attenzione all’extra baggage, con loro non si scherza… non mi resta che augurare a tutti voi buone

vacanze e se avete l’occasione provate un multi-fin tra le onde, non ve ne pentirete!

Ci rivediamo in edicola a ottobre. Stay tuned…

Fabio I-720

© Francesca LaCroce

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6

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Oberalp - tel. 0471.242874 - [email protected]

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99NOVENOVE FPM Francisco Porcella Pro Model: Il 99 FPM è una signature board custom made sviluppata e progettata

con Francisco Porcella. Si tratta di un QUAD “with no compromise”, un vera e propria Pro-board

disegnata da Gianni Valdambrini senza alcun compromesso nelle linee d’acqua e nel roker-line, per

assecondare le esigenze di un top rider come Francisco. Quella tavola pure down-the-line che "dovete"

avere nei vostri surf trip in Sud-Africa, Mauritius, Hawaii, Marocco, Baja, Canarie e tanti altri.

“Sviluppare un prodotto così tecnico e destinato ad un pubblico che cerchi la top-performance come

un Pro-Rider, è motivo di grande soddisfazione e motivazione. Finalmente posso esprimere il massimo

su una tavola senza limiti, quel prodotto che ormai oggi non troviamo più nei programmi delle aziende

perché estremamente di nicchia... this is pure 99 Custom Boards expression!” Gianni Valdambrini.

Features:

• Shape estremamente compatto, full rocker per una manovrabilità fuori da ogni immaginazione, su

ogni size d'onda.

• Carena "concave into double concave", per accelerazioni immediate sia in planata che nei bottom turns.

• Capacità di risalire il vento superiore a altre tavole twin o single, e di conseguenza la possibilità di

surfare un numero maggiore di onde e di posizionarsi sempre nel punto migliore del line up.

• Coperta che concentra il volume nella zona centrale garantendo un perfetto equilibrio ed assetto in

andatura, caratterizzata da una zona centrale "flat” per una maggiore stabilità quando non si è in planata.

• Super thin rails nella parte posteriore per poter inserire la tavola più velocemente nei turns.

• Costruzione full sandwich , premium PVC e carbon/vectran, leggera e iper robusta con l'utilizzo di

scasse in carbonio per contenere il peso del prodotto finale.

Il look, decisamente accattivante e unico nel suo genere, si ispira a un tatoo design che Francisco si

è fatto pochi mesi fa a Maui. Un Flying-fish caratterizzato da motivi tipicamente polinesiani ma con

alcuni dettagli che richiamano le due isole che lo legano nella sua vita: Maui e Sardegna. Questa

grafica è la dimostrazione di quella creatività e passione tipica di Cesare Cantagalli che, nella

realizzazione di questo modello, esprime grande motivazione. “Ho disegnato questa grafica immedesimandomi nel tatuatore, cercando di riportare il tatoo di Francisco

sulla tavola e personalizzarlo con alcuni dettagli che unissero il brand 99, lo spirito di Francisco e l’espressione del tatoo stesso. Ho anche pensato di integrare il numero

9 all’interno delle ali del pesce (in sostituzione delle 2 isole). Mi è piaciuto inserire un richiamo al surf da onda: un pinn-line nero tipicamente di origine surfboard-look

unito ad un moderno motivo tratteggiato per creare un abbinamento di effetto outline che si distinguesse dal classico. La complessità della grafica richiede che venga

singolarmente prodotta per ciascuna delle misure/modello FPM.” Cesare Cantagalli. Le tavole sono equipaggiate con Footstraps Da Kine Primo e pinne Gas Fins (pinne su

richiesta). Il modello 99 NoveNove / FPM custom, sarà disponibile a partire da Settembre su ordinazione. Per info e contatti: ACME srl. Via Ippolito Nievo 10/L Prato - (PO);

Infoline: +39 339 6414914; [email protected]; www.99international.it

Il 99 QUAD FPM è rappresentato da una

gamma di 4 modelli nelle misure:

• 71lt. 223.5 x 52.5

• 75lt. 224.5 x 53.5

• 79lt. 225.5 x 54.5

• 83lt. 226.5 x 55.5

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SURFSEGNANA CON BRUNOTTIChe al SurfSegnana (Torbole, Lago di Garda) l’immagine sia sempre

ben curata è cosa risaputa. Quest’anno è il marchio Brunotti che ha

deciso di legare il suo nome al più famoso network sportivo di

Torbole vestendo da capo a piedi tutti gli istruttori e lo staff

dell’ufficio con un abbigliamento davvero trendy. Il SurfSegnana

ricorda che tra le proposte più richieste vi sono i pacchetti Blue Week

che a partire da 299 Euro offrono 6 pernottamenti con colazione, 3

lezioni di windsurf (per un totale di 9 ore), 7 giorni di noleggio di

windsurf e 7 giorni di noleggio di una bike. Gli stessi pacchetti sono

disponibili in formula Week End, a partire da 169 Euro, con inclusi 3

pernottamenti con colazione, 2 lezioni di windsurf (per un totale di 6

ore), 3 giorni di noleggio di windsurf e 3 giorni di noleggio di una bike.

Se volete la certezza del vento e una location incantevole dove poter

recuperare l’energie in vista della ripresa delle attività lavorative a

settembre vi consigliamo di trascorrere una vacanza presso il

SurfSegnana di Torbole, agosto è il mese ideale! La segreteria del SurfSegnana è a vostra disposizione 7 giorni su 7 dalle 8:30 alle 18:30 per organizzarvi la vostra vacanza

relax all’insegna dello sport sul Lago di Garda. SurfSegnana – Foci del Sarca – Torbole (TN) – www.surfsegnana.it – [email protected]; Tel. 0464.505963 – Fax 0464.505498

Wind67wide è un nuovo portale di windsurf che, con un pizzico di ambizione ma anche “italianità” che ci

distingue, si vuole imporre sul mercato nazionale come portale di riferimento del settore. Non a caso il loro pay-

off è: “tutto il windsurf con un click!”. Il sito affronta a 360 gradi l’universo windsurf, con articoli inediti.

Attraverso le ultime tecnologie wind67wide vuole regalare all’utente o al semplice visitatore un’esperienza

multimediale che si identifica in un format preciso così sintetizzato: Vedo - Leggo - Guardo - Ascolto. Massima

cura viene data alla stesura degli articoli, alle immagini e alla ricerca di video coinvolgenti. Wind67wide è una

esperienza che vi lascierà piacevolmente stupiti. Un database, con più di 2.700 link è a vostra disposizione per

catapultarvi nel fantastico mondo del windsurf! Stay tuned, wind67wide.it

WIND67WIDE

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WINDSURFZONE.ITCari amici, poche righe per presentare a chi non lo conosce ancora Windsurfzone.it. Il sito nasce con il presupposto di offrire a

noi, che scrutiamo il cielo, che osserviamo dalle finestre del nostro posto di lavoro il movimento delle foglie degli alberi

aspettando la telefonata di chi sta già partendo, che consultiamo freneticamente gli anemometri per partire alla ricerca dello

spot migliore e godere di quella sensazione di libertà che vento ed acqua ci riescono a trasmettere, un punto di incontro per

poter condividere la passione per il windsurf, guardare gli ultimi video, inserire i report e le immagini delle nostre uscite, essere

sempre aggiornati sulle condizioni dei nostri spot… e molto altro ancora! Online ormai da tre anni ha trasmesso da subito la

stessa motivazione agli utenti che lo stanno frequentemente visitando. Nel corso dei mesi si è creata una vasta ragnatela di

collegamenti e scambi tra Windsurfzone e i più importanti siti internazionali che aggiornano quotidianamente la community di

appassionati e di atleti professionisti sulle novità dal mondo del windsurf. Vi aspettiamo sulle nostre pagine e seguiteci anche

su Facebook, Twitter e sul canale video di Vimeo. www.windsurfzone.it. Uno sport, una passione…molto di più! Un ringraziamento

a Fanatic, North Sails, Reptile, Al360, Oakley, GoPro Italia per il supporto.

AICW E WINDSURF NATIONI responsabili dell’as-

sociazione Windsurf Nation

ci tengono a fare una

precisazione per quanto

riguarda la collaborazione

tra loro e la AICW in

occasione del Sardinia

Grand Prix EFPT svoltosi a

Coluccia (Sardegna) i

primi di giugno: “Si ricorda

che Windsurf Nation opera

e agisce in autonomia per

conto e sotto egida della

Associazione Nazionale di Classe di cui è parte operativa e integrata.

Un ringraziamento particolare a Carlo Cottafavi per la costante collaborazione ed il

continuo sostegno.”

KAI KATCHADORIANLa redazione di Funboard ringrazia

l’hawaiiano Kai Katchadorian che con le sueparole ci ha raccontato la gara e i retroscena

della funambolica Essaouira Wave Classicpubblicata sul numero scorso.

© FotoFiore/Canon

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SIROLO WATERMAN CONTEST Wakeboard, Windsurf , Sup, Surf - SIROLO 4-5 Settembre 2010, Riviera del Conero (Ancona) - Il primo evento multi disciplinare del Conero.

La località di Sirolo, splendido paesino medievale arroccato sul monte Conero che sovrasta lo specchio

d’acqua, sarà il palcoscenico di tutte le sfide. Le gare e la festa nella piazzetta del centro di Sirolo

saranno i protagonisti di questo weekend all’insegna del mare, del gesto agonistico e del divertimento.

Obiettivo delle due giornate è decretare il miglior “waterman”, cioè colui che totalizzerà il miglior

punteggio sommando i risultati di tutte le discipline disputate. Come tutti gli eventi legati a doppio filo

con Madre Natura, saranno le condizioni meteo-marine a decidere quale disciplina aprirà la giornata:

si arriverà ad una classifica finale dopo aver disputato anche una sola manche di una sola categoria,

o se “gli Dei ci assisteranno” disputando più manches di una stessa disciplina, con quattro risultati

utili da sommare per avere la classifica definitiva. Sarà la splendida baia, composta dalle spiagge di

“Urbani”, “San Michele” e “Sassi Neri” fino ai faraglioni delle “Due Sorelle” e lo specchio d’acqua

antistante, la location dove potremmo trovare la situazione adatta per lo start di ogni gara:

• Long distance sup con partenza da “Spiaggia Urbani” con passaggi attorno a boe naturali decise dalla giuria a seconda delle condizioni.

• Surf nello spot del “Sasso”.

• Wakeboard davanti alla spiaggia di “San Michele”.

• Windsurf: con il maestrale termico dalle 12:00 alle 16:00 presso “Urbani”, con lo scirocco, spostamento presso la baia di “Portonovo”.

Queste giornate di azione sportiva potranno essere ammirate sia in primo piano dalla spiaggia che dall’alto della piazzetta del paese di Sirolo. La stessa piazzetta che poche ore

dopo diventerà protagonista della festa più surf style della riviera Adriatica, sulle note del gruppo rock “Varnelli’s”, il tutto in diretta radio e web. Non puoi mancare al weekend

più gioviale, sportivo, ecosostenibile e godereccio (anche grazie all’altissimo livello dell’enogastronomia locale) di tutto l’Adriatico. Avrai la possibilità di dimostrare anche al

grande pubblico come, in qualunque condizione, il mare possa essere il tuo habitat naturale, ma soprattutto la tua fonte di energia esplosiva! Lasciato in un angolo l’eccesso di

tecnicismi agonistici, ritroviamoci a gareggiare con il sorriso… Per informazioni evento: [email protected]; www.turismosirolo.it; contacts: 335.6918705/ 348.3896639.

YOUNG SURFESTIVAL 2010Da Vasco Renna 2° edizione dello Young Surfestival 2010. Dopo il successo dello scorso anno

il Vasco Renna Professional Surf Center in collaborazione con il Circolo Surf Torbole organizza

a Torbole dal 4 al 5 settembre, la seconda edizione dello Young Surfestival. Si tratta di due

giorni dedicati ai bambini dagli 8 ai 14 anni caratterizzati dai seguenti appuntamenti per i

giovani surfisti:

• corsi test gratuiti di windsurf per tutti i bambini;

• regata advanced per coloro che surfano con tavole senza deriva;

• regata beginner per coloro che surfano con tavole con deriva;

• check level gratuito con stesura di specifico profilo surfistico con l’indicazione di capacità

acquisite obiettivi da

raggiungere e programmi

da realizzare.

Non mancate, Vasco e il suo

team vi aspettano a Torbole

per due giorni di grande

divertimento sulla tavola.

Per info: Vasco Renna

Professional Surf Center

Parco della Pavese 9,

38069 Torbole sul Garda (Tn)

tel. 0039 0464 505993;

[email protected]

www.vascorenna.com

OTC E MAVERXGli alberi MaverX sono disponibili presso i centri OTC di

El Medano, Tenerife, e Weymouth, UK. OTC è uno dei più

prestigiosi centri test del mondo che mette a disposizione dei

propri clienti un gran

numero di tavole e

vele della stagione in

corso di quasi tutti i

brand. E da ora c’è

anche la possibilità

di poter provare le

vele che troverete nei

centri OTC con gli

alberi MaverX per

poter effettuare un

test personale e

comparativo tra

l’albero “originale”

della vela scelta e un

albero della linea

MaverX per poterne

apprezzare la qualità

e le caratteristiche di

questi motori.

Per info www.maverx.it, www.tenerife.otc-windsurf.com

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LONG RIDER CUPDomenica 4 luglio in una

caldissima giornata di luglio si è svolta l'avvincente gara amatoriale Long

Rider Cup alla sua seconda edizione presso il windsurf center Kia Orana nel

Parco dei Renai a Signa appena fuori Firenze; avevamo la sensazione che

sarebbe però stata un'edizione destinata a passare in sordina, infatti molti

"affecionados " avevano ceduto alla tentazione della termica estiva di

Talamone, ma poi con grande sorpresa e soddisfazione, grazie sicuramente

allo spazio che ci hanno riservato tutte le riviste di settore e l'informatore

COOP., ha fatto toccare i 24 iscritti, di cui 3 bambini dodicenni, 2 ragazze e una

giovanissima bambina di 10 anni. Il format ormai consolidato prevedeva

l'utilizzo per tutti della stessa tavola, il Long Rider RRD, ideale per questo

genere di competizioni, il rig era invece a scelta dalla 9.0 in giù. Le previsioni

facevano sperare in una decina di nodi abbondanti ed in effetti alle 13.00 già

il vento ha iniziato a soffiare portando sollievo alla forte calura. Si crea il

tabellone con 6 batterie da 4 concorrenti, ovviamente tutti estratti a sorte, e

fin da subito si capisce che nessun ci stà a perdere, ma soprattutto già nelle

prime batterie i giovanissimi si fanno valere avanzando prepotentemente nel

tabellone, Iacopo arriverà ai quarti perdendo per un soffio l'accesso alle

semifinali, Francesco ed Antonio verranno eliminati nelle semifinali ed anche

la piccola Camilla stupisce tutti arrivando seconda in boa alla prima bolina,

perdendo purtroppo tutto il suo vantaggio a causa della sua inesperienza

proprio sul giro della boa. Michele Cicerone, consumato regatante, che

impossibilitato ad andare a Cagliari per le regate di formula si è prestato a

questa giocosa competizione, avanza di batteria in batteria. Nelle altre

batterie avanzano il sempre presente Silvano Cappellini, che vince ogni

batteria con il suo passo deciso, il ritrovato Massimo Tacconi, che nonostante

si sia dato al golf, forse si è nuovamente contagiato col virus del windsurf ed

il local Luca Landi che fa valere la sua con conoscenza del campo di regata.

Siamo giunti alla finale nessuno vuole perdere si sorteggia la posizione delle

tavola alla partenza, i concorrenti scattano dalla spiaggia si gettano in acqua

e schizzano via alla boa di bolina, Silvano sopravvento a tutti sfrutta la sua

posizione vantaggiosa coprendo Cicerone, che appena liberatosi viene

nuovamente coperto da Landi. Per la finale era stato stabilito di effettuare un

giro in più e quindi nulla è ancora deciso: Cappellini non cede il passo e

Tacconi pur impegnandosi al massimo non riesce ad agganciarlo, ma

Cicerone pompando come un forsennato riduce ad ogni bordo il suo distacco,

arriverà terzo perdendo allo scatto per tagliare il traguardo in spiaggia. Si da

il via alla premiazione con il trofeo e le coppe, un bel rinfresco ed estrazione

per tutti i partecipanti dei bellissimi premi messi a disposizione dagli

sponsor: Rdf, Ma ranghi, Billabong, Point-7, rrd.

Classifica assoluta:

1° Silvano Cappellini

2° Massimo Tacconi

3° Michele Cicerone

4° Luca Landi

Classifica Youth:

1° Ferretti Francesco

2° Gangale Antonio

3° Iacopo Sani Melani

4° Camilla Bufalari.

Classifica donne:

1° Isabella Carelli

2° Ela Czapla

3° Camilla Bufalari

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PARA PART Y 2010Sabato 10 luglio, ore 18.30. Nella cornice del rinnovato Circolo Surf Torbole comincia a diffondersi

un invitante profumo di salamelle alla griglia. Analogamente ai fasci di luce delle fotoelettriche

proiettati nel cielo notturno che indicano la presenza di una discoteca, quel profumo diventa la

stella cometa che guida i partecipanti verso il Parassiti Party 2010. L’evento clou dell’ASD

iParassiti.com ha richiamato quest’anno oltre 350 amici che hanno aderito all’invito di Oscare &

C. per festeggiare soci e simpatizzanti dell’associazione. Un lungo serpente umano è rimasto

costantemente presente ai banconi dove venivano distribuiti insalata di pasta e carni alla griglia,

mente le due giovani pulzelle al gazebo non hanno smesso un minuto di spillare birra. La colonna

sonora della serata è stata mixata dai para-dj Nikyta e Ginolatino, mentre gli ospiti hanno cenato

in allegria, ritrovandosi magari fianco a fianco con chi, per una ragione o per l’altra non può

frequentare assiduamente il lago di Garda, ma con la zecca impressa nel cuore, non manca mai almeno a questo appuntamento.

Al termine della cena sono stati proclamati i vincitori delle tre onorificenze assegnate ogni anno. Parassita “ad honorem” è stato nominato Cataldo Albano (che tra l’altro

in occasione della festa ha proiettato in anteprima il suo nuovo video pieno di immagini spettacolari del lago di Garda e dei suoi locals in action). Il titolo di Parasurfer

dell’anno (l’associato che è più progredito dal punto di vista tecnico nella stagione) è andato a Manuel Salvetti (noto come MB), mentre il riconoscimento più importante

ed ambito al tempo stesso, quello di Parassita dell’anno, è stato assegnato a Marco Cattelan (detto Marco.cat). A seguire ha avuto luogo il doveroso tributo ai tre

fancaz**isti dell’anno (i tre associati col maggior numero di uscite nella stagione), dopodiché il cuore della festa si è trasferito nel salone principale del Circolo, dove i

nostri dj avevano allestito una discoteca con tutti i crismi e dove si è ballato, nonostante il caldo di questi giorni di piena estate, fino a notte inoltrata.

Il tempo di un tuffo rinfrescante nel lago e di un’ultima piadina con la nutella e poi il sipario è calato su questo evento, che ha riscosso anche quest’anno un successo di

partecipanti senza precedenti e che ha lasciato in tutti, organizzatori e ospiti, la sensazione di una gran bella serata in compagnia da ricordare.

LE PINOCCHIATE1. “Mangia la mozzarella… tanto è un formaggio magro…!!”

NON È VERO! La mozzarella contiene circa il 22% di lipidi (grassi), e non è poco! Non facciamoci ingannare dal suo aspetto candido e innocente…

2. “Sono a pezzi… ho male dappertutto: ieri ho passato la giornata sulle onde ed ora ho l’acido lattico ovunque…!”

FALSO! L’acido lattico (che è il prodotto di scarto della glicolisi) viene metabolizzato dal corpo subito dopo l’esercizio fisico. I dolori post allenamento (D.O.M.S.:

delayed onset muscle sorenes, indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata) sono causati principalmente da infiammazioni del tessuto connettivo.

3. “Vorrei fare un esercizio che tonifichi gli addominali bassi!”

NON ESISTONO GLI ADDOMINALI BASSI! Il retto addominale è un unico muscolo che ha la sua origine in prossimità della 5ª-7ª costola e dello sterno, ed ha la sua inserzione

sul margine superiore del pube.

A cura di Giuseppe Lìzzari e Silvia Calò

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DROPS 2011QUAD

Drops presenta le sue nuove tavole da wave con

fin-set Quad per il 2011. I modelli sono due, da 75

e 85 litri, e dovranno coprire un range molto

ampio di condizioni; entrambe sono state

sviluppate in maniera differente in funzione delle

condizioni e dei target di riferimento. La

configurazione scelta è quella con due scasse US

in poppa per le pinne più grandi e due mini Tuttle

per le anteriori. Il 75 punta ad essere il più

efficiente wave side shore del mercato mentre

l'85 è una tavola meno cattiva e più adattabile alle

condizioni europee con un range di azione molto

ampio, capace di esprimere un grande potenziale

sia in condizioni on-shore che side-shore. Le pinne

sono state studiate e testate per dare il massimo

risultato in collaborazione con Gas Fins in G 10,

mentre la costruzione custom finish garantirà un

risparmio di peso di circa 300 grammi rispetto

alla migliore concorrenza.

DROPS QUAD 85 230,8 cm x 57 cm x 85 lt

DROPS QUAD 75 228 cm x 54,2 cm x 75 lt

KRANZ

Le novità di Drops non sono ancora terminate e

dalle abili mani di Mario Vinti è nato un nuovo

puro sangue Slalom da vento forte che completa

la gamma, il piccolo Kranz 58.

DROPS KRANZ 58 241 cm x 58 cm x 89 lt QUAD KRANZ

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Il premio come Best Rookie, nelle ultime edizioni finito sempre nelle mani di

Francesco Cappuzzo, quest’anno è andato al romano Gianluca Giuliano. Notevoli i

progressi mostrati nel corso di questi dodici mesi, contraddistinti da grande

precisione nelle manovre e serietà negli allenamenti. Come Best Attitude, colui che

più di tutti ha mostrato impegno e passione il giovane di Olbia Andrea Brigaglia. Tra

le ragazze vince il Best Rookie Woman la Stefania Fumagalli, 18enne di Lecco, che in

soli quattro giorni ha imparato Ely Tack, Nose Tack, Push Tack, Duck Jibe e Duck Tack.

Un premio che va condiviso con Silvia Rava, premiata come Best Attitude, rivale

amica di Stefania.

IL GRINCH WINCH – Oltre alle performance degli stagisti a recitare il ruolo di

protagonista è stato il Grinch Winch, la prima ed unica vera alternativa in caso di

poco vento. Il verricello meccanico prodotto dalla Black Hole ha “trainato” gli atleti a

tutta velocità in move spettacolari come le Flaka One Hand di Raimondo Gasperini, i

Ponch di Gabriele Varrucciu e gli Spock e Grubby di Alvin Panzera, Francesco

Cappuzzo e Gianluca Giuliano.

LA RAMPA REDBULL – Per gran parte dello stage il vento non è stato amico

come di solito avviene a Murta Maria, ma la sola presenza della Rampa Redbull ha

acceso animi ed entusiasmi dei presenti. Per i partecipanti all’Xray Talent Factory

sono stati provati ingresso nel canale della rampa per migliorare l’approccio in

proiezione futura. Un primo passo verso i voli acrobatici i cui ricordi della scorsa

edizione restano ancora vivi nella mente degli appassionati.

Un evento bello quanto impegnativo, reso possibile grazie al contributo degli sponsor

Redbull, Windjeri, Chilisurfers e Powerbalance ed alle aziende partner come Neil

Pryde e MaverX, Gaastra e Vandal, Naish, Al360, Pat Love, Severne e Starboard, Amex,

Prolimit, Black Hole che hanno messo in palio premi di rilievo impressionante come

vele, alberi, boma ed accessori vari ed Fca per il bellissimo Volkswagen Transporter

Kombi per gli spostamenti da uno spot all’altro. Un segnale importante questo per la

crescita e la valorizzazione della disciplina in ambito giovanile.

Il gruppo dell’X Ray Talent Factorysulla rampa RedBull.

Carlo Rava, 9 anni, con il grinch.

Silvia Rava prova l’ingressodella rampa RedBull.

Raimondo spiega come si fa.

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Al Porto Lisca Surf Club di Stefano “Steddu” Pisciottu, sede

alternativa al centro surf Marina Maria di Anotine Garrucciu, i

migliori interpreti del freestyle giovanile italiano si sono dati

battaglia in acqua ponendo la prima pietra verso il titolo di

campione nazionale AICW. Domenica 4 luglio, ultimo giorno utile

per disputare la gara dopo due giorni di vento debole, alle 10:30

circa della mattina sono partite le prime batterie. A trionfare in

questo primo round nella categoria Juniores, la più grande in

lizza, è stato il milanese Jacopo Testa (Starboard-Severne), il

più grande dei due fratelli Testa, capace di superare nella heat

finale il romano, e favorito della vigilia, Vittorio Mazzocca (Rrd-

Rrd). Notevoli i progressi mostrati dai partecipanti che hanno

dato spettacolo grazie anche al ponente che ha soffiato con

buona intensità, intorno ai 18/20 nodi, a conferma della

costante crescita del nostro vivaio. Terzo Matteo Romeo (Rrd-

Rrd) che nella finalina per il terzo/quarto posto ha sconfitto

Matteo Todeschi (Rrd-Hot Sails), autore con una perfetta

Chacchoo Switch di una delle manovre meglio eseguite di tutta

la giornata. Quinto posto a pari merito per Gianluca Giuliano

(Starboard-Severne) e Matteo Todeschi (Tabou-North Sails).

Nella Super Groommets bellissimo il “man to man” che ha

deciso la classifica. Alla fine l’ha spuntata il biondissimo Alvin

Panzera (Starboard-Severne), atleta della Black Hole, che

proprio sul filo di lana, e dopo un’accurata consultazione dei

giudici ha avuto la meglio sul “piccolo”, radicalissimo con il suo

Flare 72 lt, Matteo Testa (Starboard-Severne). Al terzo posto

Federico Cannamela, all’esordio assoluto in una competizione

di questo livello.

Nei Groommets è arrivata l’annunciata vittoria di una delle

grandi speranze del windsurf italiano Francesco Cappuzzo

(Rrd-Rrd-MaverX). Il tredicenne siciliano continua a stupire con

il suo indubbio talento e ha dominato le sue heat mettendosi

alle sue spalle il dodicenne di Torbole Andrea De Lillo, il

compaesano e amico Giuseppe Rallo e la new entry

romana Alessio Agnello.

I ringraziamenti per coloro che hanno permesso

questo magnifico evento vanno in primis al Comune

di Olbia ed in particolare all’Assessorato Sport e

Ambiente. A RedBull, Windjeri, Chilisurfers e

Powerbalance per il sostegno alla manifestazione

ad Antoione Garrucciu di Marina Maria e a Steddu

del Club Porto Liscia per aver messo a disposizione

le loro splendide location. Ai partner Neil Pryde e

Maverx, Gaastra e Vandal, Naish, Al360, Pat Love,

Severne e Starboard, Amex, Prolimit, Black Hole ed

Fca per il bellissimo Volkswagen Transporter Kombi

per gli spostamenti da uno spot all’altro.

Jacopo Testa in Grubby.

La premiazione degli Juniores.

Francesco Cappuzzo, Spock No Hand, 13 anni!

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In questa prima edizione dell’European Freestyle Pro kid’s Tour IFCA, Reggio

Calabria ha rappresentato ufficialmente il Windsurf Italiano e lo ha fatto nel più bel

chilometro d’Italia, sullo sfondo il meraviglioso Stretto di Messina. La tappa,

organizzata dal Circolo locale Windsurf dello Stretto con Windsurf Nation - AICW, si è

svolta dal 15 al 18 luglio al Lido Comunale di Reggio Calabria. L’evento ha visto la

partecipazione di atleti dai 13 ai 19anni. Per l’occasione è stato organizzato uno stage

di freestyle al quale hanno preso parte i giovani atleti del WindSurf dello Stretto ed

il Presidente del circolo Windsurf dello Stretto, Roberto Raffa, ha messo a

disposizione il proprio bagaglio di surfista e di primo freestyler reggino. Gli atleti e

il comitato di Giuria di Windsurf Nation – AICW sono stati accolti da un clima caldo e

da una organizzazione perfetta. Subito si sono immersi nell’accogliente villaggio

allestito per la gara e in quello organizzato sulla Via Marina, all’insegna non solo

dello sport ma anche di una gara di solidarietà per i bambini dell’Africa che ha visto

come protagonista l’Associazione Onlus Novissi che in sinergia con il WindSurf dello

Stretto ha organizzato diversi eventi di musica e la sfilata per la partecipazione a

Miss Mondo. Alla vigilia della gara Eolo ha dato subito segnali positivi. Gli atleti hanno

dato dimostrazione delle loro capacità e hanno messo a punto le attrezzature. Il

primo giorno di gara si presenta con vento teso e costante. Skippers' meeting e si

parte! Ma la gara viene purtroppo annullata proprio sul finale della prima heat. Nulla

di fatto per il resto della giornata. Il secondo giorno scorre tra i mille passatempi nel

villaggio e nei 35 gradi di temperatura ma in completa assenza del protagonista

principale: il vento. Terzo giorno: si scende in acqua con vento dai 18 ai 22 nodi e via

a sfoggiare le migliori manovre, heat dopo heat. Senza pausa si gareggia e parte il

tabellone dei looser, le heat si concludono una dopo l'altra con enorme

soddisfazione da parte degli atleti e dei giudici di gara oltre che degli organizzatori.

Lo spot di Reggio Calabria ha regalato una giornata di vento impeccabile.

CLASSIFICA PER CATEGORIA

CAT. JUNIOR U171. Francesco Cappuzzo

2. Alvin Panzera

3. Antonio Siclari

4. Nicolas SliJk

CAT. YOUTH U201. Mattia Fabrizi

2. Matteo Todeschi

3. Marco Liuraghi

4. Francesco Cappuzzo

Francesco Cappuzzo, 13 anni,partecipa nella categoria

superiore e vince!

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Ciao Italia! Spero che vi stiate tutti divertendo un sacco e stiate passando ogni giorno che potete in acqua… Questo periodo dell’anno è inassoluto uno dei miei preferiti, sebbene anche le onde qui Maui vadano in vacanza, il vento spinge a manetta praticamente ogni giorno,quindi se ti annoi di andare alla ricerca delle onde, basta prendersi il materiale da slalom e volare sull’acqua! È stato tutto abbastanza

tranquillo in questo periodo, tutti i pros sono in giro per il mondo e non ci sono neanche un sacco di turisti in visita… penso che lasituazione economica mondiale abbia influito parecchio.

TESTO DI Matt Pritchard

LUGLIO 2010

Le Maui Race Series sono alcune delle competizioni migliori della zona, il vento è

praticamente assicurato e sono le condizioni perfette per sistemare il materiale

per il tour di racing. I nomi famosi sono sempre in cima alla lista ed utilizzano

queste gare come primo campo di test delle nuove impostazioni. Micah Buzianis

combatte ormai da anni con Peter Bijl ed il vecchio lupo di mare, Phil McGain che

viene ogni weekend per accrescere sempre più il suo enorme bagaglio

d’esperienza! Il motto di Phil è mai dire mai, anche quando parte in ultima

posizione, è impressionante come riesca a migliorare nel corso della gara. Kai

Hopf, designer North Sails, ha passato parecchio tempo in acqua con gli altri, è un

ragazzotto ben piazzato ed uno dei più veloci là fuori! Ha ancora bisogno di

sistemare le sue strambate ma una volta che lo farà, potrà veramente gareggiare

ad armi pare con Antoine e Bjorn...

Mentre sto scrivendo, qui a Maui non si parla altro che di un evento eccezionale

per la scena windsurfistica. La prima del “Windsurfing Movie II” è stasera! La prima

proiezione sarà nel MainLand al Gorge, ed un sacco di protagonisti sono volati

direttamente da Maui al Gorge per supportare il movimento. Sarà sicuramente uno

spettacolo senza precedenti! Ci sono un sacco di grossi nomi nel film ma penso che

uno sopra a tutti sia Kai Lenny. Questo ragazzino è praticamente uscito dal nulla ed

è diventato una star in men che non si dica, entrando già nell’olimpo dei top

“watermen” al mondo. Vivere a Maui sicuramente l’ha aiutato parecchio a

raggiungere il suo obiettivo. La sua famiglia ed amici poi l’hanno sempre

supportato ed incoraggiato. È davvero bello vedere un giovane ottenere quello che

vuole ancora all’inizio della sua carriera. Ha già lasciato il suo segno e lo ho fatto

in pochissimo tempo. Personalmente lo definirei il Polakow del ventunesimo

secolo. Ha un talento immenso in qualsiasi cosa faccia. Riesce ad avere pazienza e

capire che ogni cosa venga a suo tempo. Conosce l’Oceano come le sue tasche e

spacca tutto sia sul surf da onda, che sul windsurf, che in kite che sulla sua tavola

da SUP e scommetto che è anche bravissimo a golf. Se sommi il tutto, hai davvero

una superstar. Il tour PWA sfortunatamente non ha però dei veri e propri eventi di

wave per permettere a Kai di esprimersi al meglio. È già andato in spot come Gran

Canaria e Sylt ma queste condizioni sono molto diverse e difficili. Potrebbe far bene

anche in questi spot ma non se ne preoccupa troppo, sicuramente però farebbe

spavento ad eventi in spot come Hookipa o Fiji o Tahiti… Sarebbe un sogno fare un

evento in un posto del genere!

Sulle orme di Kai, c’è anche Bernd Roediger, anche lui teamrider Naish che a soli

13 anni spinge i limiti all’inverosimile e continua ad accrescere il suo enorme

talento. Ha un ottimo mix tra manovre freestyle e wave, come vuole la new school

e sicuramente farebbe paura ad Hookipa, semmai ci sarà ancora un evento! È

anche un avido rider di SUP e spacca tutto sulle tavole più piccole che abbia mai

visto. Ha un ottimo approccio allo sport e sicuramente farà strada nel mondo del

windsurf, quindi tenetelo d’occhio! Qui c’è una piccola intervista al giovane rider:

www.windsport.com

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Un altro giovane rider da controllare è Morgan Noireaux, è un ragazzino NP/JP ed è

in acqua e sulla scena da qualche anno ormai. È stata una delle rivelazione alla gara

di Pistol River lo scorso mese. L’ho visto a Maui gli scorsi anni crescere e migliorare

sempre di più. è un aficionado di Hookipa e farebbe sicuramente bene se avessimo

un evento in questo spot famoso in tutto il mondo. Ha bisogno di farsi un po’

d’esperienza in gara ma sicuramente ha tutto il tempo necessario.

Per quanto riguarda il PWA, i ragazzi sono andati giù pesante qui alle Canarie… La

notizia shock è stato che Gran Canaria non avrebbe avuto lo Slalom… eh?!?!?! Questo

spot è perfetto per fare slalom estremo, a parte il dover entrare in acqua con uno

shorebreak di 2metri proprio sui macigni che rotolano… un vero toccasana per i

vostri piedi! Un vero peccato. I wavesailors hanno comunque fatto spettacolo anche

se le condizioni erano abbastanza marginali, ma l’evento è stato comunque un

successo anche senza aver disputato 15 round di slalom... È stato bello vedere Victor

in cima al podio, sono sempre rimasto impressionato dalle sue capacità e

professionalità.

I freestyler si sono annoiati a Lanzarote. C’è stato abbastanza vento per completare

una sola single, anche se sembra che il livello continui ad aumentare. Gollito è venuto

fuori in cima ancora una volta e sembra davvero inarrestabile, non ci sono così tanti

eventi nel tour freestyle, quindi è fondamentale che questi rider continuino a

spingere al massimo per far crescere il livello con costanza.

È tutto per adesso, buona estate… spero che venti caldi riempiano la vostra vela

facendovi volare ogni giorno!

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Una premessa è d’obbligo: tutto quello che vi dirò di seguito ha un solo unico fine:

YES YOU CAN!!!

Qualche anno fa ho fatto un test in azienda. Era uno di quei test attitudinali dove, in

base a una serie incrociata di domande del tipo “ti piacciono i fiori“, “cosa guardi

nelle donne”, “che pensano di te i tuoi amici“, etc etc, si delineava il tuo profilo, i tuoi

skills, le tue predisposizioni e quant’altro potesse essere utile all’Human Resorce

per indirizzarti verso un percorso di crescita piuttosto che un altro… Di questo test

mi sorprese una cosa, per migliorare le mie performance, dovevo parlare

apertamente dei miei successi, cosa che non facevo. Non lo facevo un po’ per

rispetto nei confronti dei “secondi” e anche un po’ perchè non avevo mai visto di

buon occhio chi ostenta i propri risultati. In realtà era questo il nocciolo della

questione parlare e spiegare il raggiungimento del successo del singolo faceva

bene al raggiungimento del successo del gruppo. Da quel momento, esagerato

come sono, non solo ho iniziato a parlare dei miei successi ma ho anche iniziato a

parlarne in anticipo e a strutturare dei progetti che portassero al successo

dandone la massima evidenza. Uno di questi, che ci ha accompagnato e ci

accompagnerà per il 2010 è stato il Real Power con Marco Begalli. Era infatti

settembre 2009 quando con Marco decidemmo di metterci in gioco e di cambiare

tutto di nuovo consapevoli che non sarebbe stato facile, soprattutto per la

considerevole età del Begalli. Il fattore età incideva non poco nella nostra S.W.A.T.

analysis ed è stato proprio per questo motivo che abbiamo voluto trasformare

quello che era il punto di debolezza (Weaknesses) nel punto di forza (Strengths):

dietro ogni problema si nasconde, in realtà, la più grande opportunità! I 44 anni di

Marco sono diventati il fulcro del nostro progetto, sono ora l’elemento intorno al

quale abbiamo ripensato di ripensare tutto: allenamenti, dieta, comunicazione,

attrezzatura, fisioterapia.

Inoltre, quando si parte per un viaggio, bisogna sapere un’altra cosa

importantissima... sembra scontato ma... si deve conoscere la meta. Per

raggiungere il successo, infatti, dovevamo definire il concetto di cosa era per noi “Il

Successo” e per fare questo bisognava avere obiettivi chiari e precisi, perchè da li

in poi, ogni singola giornata di allenamento, era finalizzata al raggiungimento del

nostro goal. Con Marco e con 12 mesi di anticipo comunicammo ai media i nostri

obiettivi: avremo vinto tutti i titoli assoluti e saremo stati tra i primi 20 nel PWA...

obiettivi decisamente ambiziosi. L’ultimo argomento da affrontare era finanziario,

per affrontare un anno con 6 tappe di PWA e oltre 100 giorni di regata in calendario

ci volevano soldi, tanti soldi. Così, viste le tante sfide abbiamo realizzato che, quello

di cui più avevamo bisogno per il 2010, era una forte motivazione. Credere in quello

che stavamo per fare... Stava nascendo il “ Real Power, Vera Forza“ di raggiungere

qualsiasi obiettivo prima di tutto con il potere di idee vincenti, le nostre!

Da quando siamo partiti con il “Real Power”, 10 mesi fa, Marco ha vinto:

- Italiano assoluto Formula;

- Italiano assoluto Slalom;

- trofeo Paolo Neirotti;

- primo in classifica all’Italian Slalom Tour

- titolo mondiale Master Slalom IFCA.

Come dicevo un ruolo importantissimo lo hanno ricoperto gli sponsor che hanno

condiviso la nostra mission: dimostrare che per vincere oggi il fattore età non è più

un problema.

Il primo tra tutti, con il quale ci siamo trovati immediatamente allineati è stato la

Garmin Italia con la quale è nata una collaborazione che sta andando ben oltre le

aspettative. La Garmin Italia ci sta mettendo a disposizione tutto il know-how tecnico

scientifico di anni di maratone e di ciclismo professionistico internazionale per

sviluppare le aree perfettibili del Begallone. Dai test affrontati presso il Marathon

Sport Center di Brescia con il dott. Hubert Rossi, dove hanno smontato il povero

Marco rigirandolo come un calzino tra continui test ed approfondite analisi, è

emerso che abbiamo ancora davanti ben 5 anni di miglioramento. Questo dato

importantissimo è stato forse la vittoria più importante del 2010: possiamo fare

ancora meglio e conosciamo la strada per farlo. L’utilizzo di sistemi di navigazione

satellitare unito ai dati cardiaci ha messo a disposizione di tutti dati

importantissimi dai quali, tanto a livello amatoriale quanto professionistico, oggi

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non si può più prescindere. Credo sia l’innovazione più importante degli ultimi

decenni, parlando di sport, ovviamente. Un’altra azienda che ha contribuito ai

successi di Marco e che è entrata in corsa 2010 è stata la Enerme Tecnology, un

azienda italiana produttrice di sistemi che migliorano l’equilibrio tra i quali i famosi

braccialetti che abbiamo un po’ tutti al polso questa estate. Michele Biguzzi, l’A.D. di

Enerme ha voluto sviluppare su Marco un Bite di prossima commercializzazione

particolarmente indicato per chi fa sport dove la concentrazione e la forza sono

elementi essenziali. Sono infatti emersi dati a sostegno dell’esistenza di una

effettiva correlazione esistente tra equilibrio dell’apparato masticatorio e apparato

locomotore. L’occlusione dentale svolge un ruolo importante sulla postura del

corpo. Negli atleti di alto livello variazione di equilibrio anche se di modesta entità

possono indurre a scompensi fisici, calo delle forze e mancato coordinamento,

incidendo sulla prestazione sportiva. Il Bite è una soluzione naturale e poco invasiva

che consente di ripristinare il perfetto assetto del corpo quando è sottoposto a

sforzi, diminuendo gli stress mandibolari, dolori cervicali, emicranie,

ammortizzandole vibrazioni e rilassare le fasce muscolari.

Insomma al di la del Begalli ora è agosto e stiamo tutti il più possibile in acqua,

magari stiamo perdendo anche qualche chiletto accumulato durante l'inverno e ci

sentiamo bene... volgiamoci bene, è possibile stare anche meglio di ora a novembre

o a febbraio basta non mollare e sapere che si può, stare meglio si può! Una

corretta alimentazione, fare sport 2 o 3 volte a settimana, fare un check up per

vedere dove si è e farsi aiutare per capire dove si può arrivare e la vita sarà

migliore! E poi fate come me, iniziate a parlare dei successi e delle cose belle, della

vostra prima beach start di questa estate o del vostro primo Forward e su questi

vostri successi importanti costruiteci il vostro Real Power, l'entusiasmo e la

positività aiutano la vita!

“Gli aspetti innovativi del Real Power sono quelli che personalmente apprezzo di più.

Mi piace prendere parte a progetti di ricerca e sviluppo da parte delle aziende e mi

piace dimostrare, con il raggiungimento dei risultati, che abbiamo ragione. L’ho

sempre fatto per il windsurf nello sviluppo delle attrezzature tecniche e farlo oggi

fuori settore, in campi di più ampio utilizzo (fitness, running, bici, etc etc), mi dà

un’enorme soddisfazione: condividere con tutti la strada percorsa per raggiungere

un successo è il più nobile dei miei successi.” Marco Begalli.

Marco Begalli

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32

Potresti raccontarci qualcosa sulla tua adolescenza in Giappone?

Sono cresciuta nella città di Kobe, circondata sia da

oceano che da montagne. Ho giocato a tennis,

pallavolo, nuoto, suonato svariati strumenti; ho

praticato diverse attività con i miei genitori e

mio fratello, un anno più grande di me.

Siamo stati spesso in campeggio durante

le vacanze estive e a sciare durante

quelle invernali. Mi sono poi laureata in

Ingegneria Meccanica.

Come hai scoperto il windsurf? Nel 1996, ho cominciato esattamente quando mi sono

iscritta all’università in Giappone. C’era un club di windsurf dove alcuni amici mi

davano lezioni. Sino a quel momento nemmeno sapevo che esistesse questo sport.

Come è successo che ti sei “innamorata” del wave? Quando ho iniziato ero quasi

sempre su acqua piatta, non sapevo niente riguardo le onde; persino durante i miei

primi tempi di vita a Maui, il windsurf che praticavo era esclusivamente su acqua

piatta. Per questo ero più interessata allo slalom che ad altre discipline. Un giorno

mi trovavo ad Hookipa durante una competizione. Guardavo i riders dalla scogliera.

Non ero particolarmente impressionata da alcun atleta, perchè davvero non sapevo

cosa guardare. Poi sul lato sinistro ho visto Robby Naish, era li per riscaldarsi. Lui

© Jay Buzianis

Page 35: Funboard 133

33

stava davvero cavalcando onde, surfava e mi dava l’impressione di divertirsi

moltissimo! Quel giorno la mia mente ha cominciato a “fare wave”. Può sembrare

strano, ma osservando alcuni top riders come Robby Naish, o qualsiasi altro che

veramente si divertiva tra le onde mi sono innamorata di questa disciplina!

Come e quando hai deciso di trasferirti a Maui? Ho cominciato a venire a Maui

nell’estate 1997. La prima volta fu solo per il vento. Volevo uscire ogni giorno con il

windsurf. Poi ho deciso di fare gare di Slalom vista l’assenza di onde in periodo estivo.

L’anno successivo mi sono allenata molto duramente per poter fare più gare locali. Alla

fine del 1998 ho deciso di trasferirmi a Maui, senza dubbio quest’isola è l’ideale per chi

desidera diventare un buon windsurfer.

Potresti riassumerci una tua tipica giornata a Maui? Mi sveglio all’alba e lavoro circa

un’ora. Sono impiegata, due volte a settimana alla fattoria di Kuia, il resto dei giorni

mi occupo della nostra azienda agricola. Dopodiché sono libera per fare windsurf!

Mi informo su condizioni di vento ed onde, e mi dirigo verso lo spot migliore per le

condizioni che ci sono. Dopo la “dura” sessione di windsurf, spesso prendo un caffè

con amici o altrimenti vado subito a casa. Una buona cena con mio marito, controllo

le mie e-mail, scrivo sul mio blog, guardo la televisione o qualche video, poi vado a

letto…questa è la mia routine.

Ti piace e pratichi anche surf? Si ma se c’è vento la mia priorità rimane il windsurf.

Junko a Hookipa, il suo spot preferito.

© Franck Berthuot, Maui Watershoot

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È anche un bel po’ che sei nel Tour Professionale, come vivi il lato agonistico di

questo sport? Ti piace competere? Il mio primo evento PWA è stato nel 2000, ma fino

al 2005 ho preso una lunga pausa. Dal 2005 ad ora seguo completamente il Tour

Professionale. Penso che partecipare a competizioni serva molto per migliorare

rapportandosi a riders più forti e completi. Inoltre si incontrano condizioni così

diverse tra loro che è molto stimolante. Si mi piace molto competere.

Sei supportata molto dai tuoi sponsor? Devo dire si in questi “tempi stretti”. Non

proprio in modo economico, ma sicuramente a livello di materiale ho tutto ciò di cui

ho bisogno per allenarmi in wave e freestyle. Compro alcune piccole cose come le

pinne o qualche albero per le competizioni.

Qual è il tuo spot wave preferito a Maui? Hookipa sicuramente. Quando diventa

mostruoso vado a Kanaha. Qualche volta anche Kanaha diventa epico.

Consiglieresti Maui ai windsurfer che desiderano iniziare a fare wavesailing? Ci sono

spot semplici? Si. Sotto vento a Kanaha credo sia il luoogo più facile per imparare.

C’è anche un guardaspiaggia pronto ad intervenire fino le 3 del pomeriggio. Per

saltare, Sprecks o Camp One sono molto carini.

Qual è fino ad ora lo spot più bello dove sei mai uscita? Hookipa.

Cosa significano per te le Onde? Libertà e Rispetto per la Natura.

Senza cosa non potresti vivere? Passione.

Tra i professionisti sei legata a qualcuno in particolare? Tutti coloro in grado di

trasmettermi emozioni, passione e che cercano di imparare manovre nuove

significano molto per me. Il solo osservarli mi porta a surfare ancora con più grinta.

Qualche rimpianto? Non proprio.

Qualche consiglio per waver alle prime armi? Quale dovrebbe essere il primo passo

secondo te per entrare in confidenza con le onde? Imparare a strambare prima di

tutto. Poi non acquistare tavole troppo piccole fino a che non si ha pieno possesso

del materiale. Provare a sentire la forza delle onde. Consiglierei anche di cominciare

con slalom o freestyle proprio ai fini di entrare in confidenza con il materiale. Poi non

pensare e non parlare troppo, ma Fare.

Qualche sogno nel cassetto? Mi piacerebbe atterrare la “Shaka nell’onda”. Lavorerò

sodo per chiuderla quest’anno!

Surf o windsurfing: windsurfing.

Freestyle o wave: wave naturalmente. Ma pratico freestyle quando è piatto,

sono sicura che questa disciplina aiuti molto nelle onde.

Mure a sinistra o mure a destra: destra.

Tavola e vela preferite: Tabou DaCurve 67 e Simmer MissionX.

Cibo preferito: adoro il cibo asiatico. Giapponese, Thai, Vietnamita.

Un must per il tuo ragazzo: deve avere un cuore grande ed essere

intelligente.

Musica preferita: latina.

Libro preferito: riviste di windsurf!

Film preferito: Windsurfing Movie.

Lingua preferita: Giapponese

Rider preferito: ognuno con uno stile personale e bello. Levi Siver, Jason

Polakow, Keith Taboul, Philip Koster, Tonky Frans, così tanti!

Hobby: giardinaggio, lavori d’artigianato, cucinare, ogni attività che mi

mantiene in salute ed ogni tipo di sport.

Manovra preferita: Back Loop e Shaka.

Junko in un Aerial radicale.

© Jimmie Hepp

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Come ci si sente ad uscire con un pazzo scatenato come JP?

Bhè, tanto per cominciare non c’è mai un momento di noia con Jason. C’è sempre

qualcosa da fare, posti dove andare o cose da vedere. Sempre in movimento. Ci

equilibriamo. Io sono molto tranquilla quindi lui mi propone di fare un sacco di

attività che per me sono una sfida. Io invece lo aiuto in tutte quelle attività nel mondo

reale che non comportino perdere la vita. In ogni relazione è fondamentale aver

equilibrio. Siamo sia amanti che migliori amici.

Hai paura quando esce con quelle onde enormi a Jaws?

Inizialmente non mi preoccupavo più di tanto perchè è davvero bravissimo nel suo

campo. Ultimamente però, da quando ha davvero rischiato di morire nell’inverno

2009 dopo esser stato sott’acqua a Jaws per un minuto di fila e 3 onde sulla testa,

mi sono davvero spaventata. Penso che indipendentemente da quanto un atleta sia

bravo, madre natura a volte decide di far qualche scherzo per ricordarci quanto

siamo piccoli. Ogni volta che esce a Jaws io e la mia famiglia preghiamo per lui. Non

mi scorderò mai la mattina di Natale quando è partito da Kauai e io speravo che le

condizioni non fossero buone. Ma tutto questo fa parte di lui e bisogna accettarlo

quando si esce con un waterman.

Cosa fai a Maui?

Facevo la manager per MAC cosmetics ed ho recentemente aperto una mia attività

chiamata Maui Makeup Artistry. Sono una truccatrice ed estetista. A volte per

divertimento faccio anche la modella. La maggior parte del mio lavoro è ai matrimoni

e assieme ai local di Maui. Ho frequentato anche la Spa Luna, la scuola migliore dove

imparare i massaggi e la cura della pelle.

Come vi siete conosciuti e da quanto tempo state assieme?

Il nostro fotografo comune, Charles Oreve ci ha fatto conoscere. Ai tempi Charles e

Jason lavoravano molto assieme. Ha chiesto a Charles come stavo e se stessi ancora

lavorando con lui. Ci siamo poi incontrati per caso a Paia e siamo diventati amici.

Dopo sei mesi poi ci siamo messi insieme e adesso sono 3 anni.

Ti aggreghi mai a Jason nei suoi viaggi per visitare nuovi posti esotici?

Quando lavoravo a tempo pieno in azienda non potevo viaggiare molto con lui. I suoi

viaggi poi sono sempre abbastanza imprevedibili perché su previsione ed io dovevo

chiedere le ferie in anticipo. Adesso invece, che ho una mia attività, riesco a gestire

meglio il mio tempo e posso viaggiare con lui. In questo momento infatti siamo in

Australia, aspettando che entri una mareggiata per fare una storia per le riviste.

Fai surf o windsurf?

No, mi piacerebbe imparare a fare windsurf, appena torno a Maui. Faccio SUP con

onde piccole. Lo Stand up paddling mi piace molto.

Cosa fai per divertirti?

Per divertimento faccio yoga. È fondamentale per trovare il mio equilibrio interiore

tra mente, corpo e spirito. Adesso in Australia sto facendo un po’ di boxe e mi piace

un sacco, un ottimo sfogo. Adoro anche la musica, ballare, dipingere e andare in

bicicletta. Ah, adoro anche cucinare pasti organici e qui in Australia ho fatto tutto io!

Jason è davvero un pazzo. È più un romantico o un uomo duro con te?

È davvero un duro in acqua o sulla moto da cross ma è anche un lover. È molto umile,

un animo gentile. Ha un cuore d’oro ed a volte fa anche il furbetto, facendoti credere

a tutte le sue storie, anche quelle inesistenti.

Dicci qualcosa che il mondo del windsurf non conosce di JP?

È un patito di film, ogni volta che andiamo in un negozio a noleggiarne uno, lo ha già

visto. Quando viaggiamo andiamo spesso in parchi di divertimento come Disneyland o

i parchi acquatici. Adora gli animali, specialmente i gatti. Non abbiamo un gatto perché

siamo sempre in viaggio ma spesso andiamo a trovarne uno al canile. Quando va a

Capo Verde conserva gli avanzi della cena per poi darli ai gatti randagi locali. Una cosa

strana di Jason è che gli piacciono un sacco le lenzuola pulite e ben tirate. Comprava

perfino gli aghi per tendere le lenzuola. Quando li lavavo, sembravano un colabrodo.

Se fosse per lui sicuramente vorrebbe le lenzuola lavate e tirate ogni singolo giorno!

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Ci puoi raccontare un gesto romantico che JP ha fatto per te?

Jason è molto romantico all’occasione giusta. Per il mio compleanno appena

uscivamo insieme mi ha mandato un mazzo di fiori al lavoro con un biglietto che

diceva di scusarlo perchè era dall’altra parte del mondo. La prima volta che sono

venuta in Australia mi ha portato sulla costa a vedere il posto segreto in cui si

nascondeva da piccolo. Abbiamo acceso un fuoco e ci siamo mangiati i

marshmallows sotto le stelle. Facciamo versi di animali strani quando vogliamo

richiamare l’attenzione dell’altro. Sì, sembra stupido ma ogni coppia ha dei suoi

nomignoli ed espressioni per il partner.

Liz e Jason si divertono con il SUP.

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IMPARANDO DAL PASSATOQuest’anno lo sviluppo dei Quad è stato ancora una volta fra le priorità di casa

Starboard. Il processo di miglioramento è partito dal feedback ottenuto dalla versione

precedente della stessa tavola che è stata anche la prima quad in assoluto presentata

nel 2010. Scott McKercher, a capo della sezione di ricerca e sviluppo delle tavole wave,

si è assolutamente innamorato della spinta e potenza che riuscivano a produrre i

Quad di prima generazione e non ha mai smesso di elogiare l’accelerazione in Cut

Back quando la tavola impatta il lip, accelerazione assolutamente superiore alla

spinta generata da qualsiasi altra tavola che il team abbia mai provato. Bisognava

però migliorare il raggio di curvatura ed il rocker, in modo che la tavola potesse

girare più bruscamente andando ad impattare il lip in verticale, senza ingavonarsi

successivamente. Si aveva l’impressione che la tavola volesse sempre accelerare a

tutta velocità in uscita dal Cut Back. Un altro aspetto fondamentale è che tutta la presa

assicurata in curva dal rail tendeva a rendere un po’ più difficoltose le manovre

slashate new school come Taka e Backside 360.

I PRIMI PROTOTIPIPartendo da questi presupposti, l’obiettivo di Scott era quello di creare una tavola che

avesse un outline più morbido senza spigoli, mantenendo però costante il setup di

pinne. Sumbawa è stato il primo spot per testare i nuovi prototipi, sulle onde pulite e

cattive di Lakey Pipe. Il team però ha scoperto ben presto che l’eliminazione degli

spigoli sul rail rendeva la tavola troppo rigida e bisognava quindi bilanciare il tutto

aggiungendo un po’ di rocker anche nella zona delle strap.

Dopo essere tornati a Bangkok per modificare il rocker del primo prototipo, i ragazzi

sono ripartiti per l’isola di Reunion. Dopo un paio di session sull’isola, Scott sentiva

ancora una certa rigidità, confermata dalle immagini video delle curve tracciate, il

rocker successivo è stato realizzato in modo da ottenere quel perfetto mix ricercato

tra potenza e proiezione, che significa tra le altre cose tracciare traiettorie pulite ed

armoniose. Le sensazioni di Scott erano corrette, ma adesso sembrava che la poppa

fosse un po’ troppo larga tra i piedi e dietro al piede posteriore. Sono tornati quindi

a Bangkok per fare delle altre modifiche all’outline della tavola ed ecco che finalmente

Scott ha cominciato a intuire di essere vicino al mix ideale che avrebbe fatto impazzire

tutti i rider. Tavole che permettono di spaccare tutto col minimo sforzo.

WEST OZÈ stato durante il test in Australia che il team R&D ha anche cominciato a

giocherellare un po’ con la posizione delle pinne, cambiando leggermente angoli e

posizioni per studiare le differenze nelle varie condizioni, ottenere una maggior

capacità di risalita e curve più potenti e spinte per poi cambiare e rendere la tavola

un perfetto wave down the line con una sensazione in curva molto più morbida ed

armoniosa. Tiesda (shaper Starboard) ha cominciato a scervellarsi per trovare un

nuovo sistema di scasse che permettesse di regolare anche le pinne del Quad. Fino a

quel momento, tutto il processo di sviluppo era stato fatto sull’82 litri, il passo

successivo era applicare le nuove conoscenze anche alle altre misure, riproducendo

il tutto nella giusta scala. Nulla è stato lasciato al caso. Questo ha dato il via ad una

serie infinita di viaggi tra Bangkok, Perth e la zona nordoccidentale della costa

australiana. Essendo già fine settembre, bisognava guidare almeno per 13 ore verso

nord per trovare le condizioni ideali di vento e onda. È difficile valutare quante volte è

stato effettivamente fatto, ormai era quasi diventata una routine. I tester hanno

passato un’infinità di ore in macchina per testare le tavole nuove, ma ne è valsa

assolutamente la pena quando sono usciti a Gnaraloo, che offre due onde molto

diverse sullo stesso picco e nella stessa onda: più sopravento al centro è abbastanza

side-shore, e richiede un sacco di spinta e proiezione in avanti per riposizionarsi alla

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perfezione e colpire il lip in verticale. Più sottovento invece, dopo aver passato la

sezione più morbida e choppata c’è la sezione più pulita e critica con vento che gira

più da terra. Jaeger Stone si è unito al gruppo per aiutare con i test e farsi un po’ di

ore dietro il volante, il suo feedback è stato fondamentale. Scott ormai ha imparato

che l’aspetto principale del nuovo Quad, col sistema di regolazione IQ è di poter

sistemare il setup e la tavola stessa in modo che sia perfetta per ogni condizione, in

qualsiasi spot in giro per il globo. Ciò che funziona alla perfezione per alcuni non

funziona altrettanto bene per altri, quindi è fondamentale avere opinioni e pareri

differenti. Anche l’olandese Svein Akerboom si è unito al gruppo durante un paio di

viaggi, assieme al product manager Severne, Simon Hurrey. Entrambi sono rider

molto competenti con punti di vista interessanti. Essendo quasi la fine dell’estate

australiana, il team di R&D Starboard si è potuto finalmente spostare in spot come

Margaret River ed Esperance, per finalizzare tutte le varie misure. “Un range

completo di tavole davvero mozzafiato”, lo ha definito Scott. È stato a questo punto che

Ben Severne ha cominciato a chiedere se avessero bisogno di aiuto per sperimentare

un po’ con le varie combinazioni e regolazioni delle pinne. Questa collaborazione è

stata la ciliegina sulla torta, ha permesso di creare un prodotto che ha davvero

sconvolto chiunque lo abbia provato ad Esperance. La tavola era ormai pronta e

girava con una facilità disarmante, Scott era convinto al 100% di mandarla in

produzione così com’era.

PRONTI PER LA PRODUZIONEÈ così che i Quad IQ 74, 77, 82, 87 e 92 sono stati mandati in Cobra per la produzione.

Anche Phillip Koster e Iballa Ruana Moreno erano giù in Australia, per beccarsi

probabilmente la piatta peggiore nella storia della Western Australia, proprio durante

il periodo del photoshoot Starboard. Il risultato di questa situazione è stato comunque

positivo, infatti i rider si sono trovati in uno spot che ricordava Vargas a Gran Canaria.

Philip si è abituato al Quad IQ 82 in men che non si dica ed il risultato è stato

devastante. 360 backside e frontside ed entrate verticali con Bottom a vela bassa in

condizioni onshore e choppatissime. Gli spettatori non credevano ai loro occhi, anche

il team di R&D si è convinto che questo nuovo concetto può veramente dare il meglio

in qualsiasi condizione. Questa sensazione è stata successivamente confermata anche

durante il photoshoot a Maui in primavera. Il team è rimasto a bocca aperta quando

ha provato la nuova combinazione di tavole e pinne. L’unico assente a Maui era il più

piccolo della gamma, il Quad IQ 69 che è stato poi portato e lasciato da provare al

team, dal wavesailor e

designer svedese Ola

Helenius,. I rider più

leggeri del team (Boujmaa

ed Anne Marie) si sono

innamorati follemente di

questa tavola e la versione

più piccola del Quad IQ, il

69 progettato da Ola,

rispondeva a tutte le

richieste di Iballa e Daida.

Disponibile al più tardi

verso settembre, il Quad IQ

69 completerà il nuovo

range. Scott Mc Kercher ha

riassunto un anno intero di

meticoloso lavoro di

ricerca e sviluppo dicendo:

“Sono sicuro che

renderemo un sacco di

gente felice appena avrà la

possibilità di mettere i

piedi su una delle nostre

nuove tavole!”.

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WINDSKATEHo provato per la prima volta questa nuova manovra lo scorso anno qui in

Germania durante una manifestazione di WindSkate. Con quel tipo di attrezzo

ogni manovra risulta essere più facile da eseguire e da imparare perché hai

meno velocità e pressione nella vela. Così ho deciso di sperimentare qualche

manovra nuova per impressionare maggiormente i giudici. Alex Lehmann è stato

il primo a provare questa manovra utilizzando una rampa e con atterraggio in

una profonda piscina. È stato pazzesco e non così pericoloso. La manovra è stata

chiamata Ocean Jump dopo la chiusura dell’evento di WindSkate.

MAROCCOUn giorno di questa primavera mi trovavo in Marocco e le condizioni di vento e

onda erano perfette per provare qualche nuova manovra. Ho cominciato

prendendo qualche onda ed ero leggermente soprainvelato con la mia 4.2. Mi è

venuto in mente che avrei potuto iniziare a provare l’Ocean Jump. Per prima cosa

dovevo navigare spalle alla vela ma qui ero abbastanza avvantaggiato grazie al

mio passato di freestyler e quindi so bene come mettermi in switch stance e in

blind (spalle alla vela).

Ho avuto bisogno di molti tentativi prima di trovare un buon feeling per

l’atterraggio perchè la rotazione continuava ad essere troppo difficile. È una

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sensazione molto strana saltare ma non avere idea di quello che sta succedendo

alle tue spalle perché non lo puoi vedere! Alla fine della giornata, dopo qualche

estremo wipe out, ho finalmente chiuso il mio primo Ocean Jump!!!

Buon divertimento…

HOW TO DO• Mettetevi in switch stance e spalle alla vela, come la manovra di freestyle

Gozada.

• Cercate una piccola rampa ma ripida in modo da darvi il giusto impulso per

salire abbastanza in alto.

• Impattate la rampa alla massima velocità e al lasco.

• Provate a saltare impostando la rotazione di un Cheese Roll con schiena alla vela.

• Cercate di guardare in avanti attraverso l’acqua.

• Appena sentite che la vela ha attraversato il vento cambiate la posizione delle

mani sul boma per tornare in posizione “normale”. Questo movimento deve essere

fatto molto velocemente ed è importante per controllare l’atterraggio. Non dovete

colpire l’acqua in posizione blind, potreste seriamente farvi male alle spalle.

• Provate a finire la rotazione chiudendo la vela.

• Atterrate in switch stance con la poppa della tavola, come un Forward in Switch

Problema: atterrate di schiena sulla vela in acqua.

Soluzione: cercate di ruotare più velocemente per finire la rotazione

leggermente prima. Provate ad acquisire un po’ di altezza nel salto prima di

iniziare a girare.

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Re-designed with the help or wave specialist John Skye, the new wave vogue has been refined in both outline, window designs and overall shape. The bullet proof construction of this heavy-duty surf sail is achieved through the use of 3 different type of top quality x-ply materials in different weights/strengts for different areas of the sail. No compromise with cost effective panel layouts, only pure performance and top notch design oriented choices.

“Luxury top performance surf sail”

ModModMododModModMo eleleleel BooBooBooBooBooBo m (m (m (m (m (cmscmscmscmscmsms)))))) LufLuLufLufLufuu f (f (f (f (f (cmscmscmscmscmscms)))))) BatBatBatBatBatBatBattententententent ssssss RecRecRececRecRecom.om.om.om.om.om BoB Bo BoBoomomomomm RecRecRecom.om.om Ma Mastst HeaHeaHeaddd

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www.robertoriccidesigns.com · [email protected]

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QUADIl nuovo Quad di Fanatic introduce una nuova dimensione del waveriding, grazie

alla potenza e presa delle 4WD che assicurano un controllo e trazione senza

precedenti in qualsiasi condizione, tutti gli aspetti positivi del single fin sono stati

riproposti in questo nuovo pacchetto esplosivo!

Caratteristiche principali:

• Pinne laterali leggermente angolate per assicurare presa e spinta al massimo.

• Nuova linea Scoop-Rocker con ingresso più alto e anche più rocker in uscita a

poppa.

• Profili corti e compatti con poppe più larghe per permettere di ridurre

ulteriormente il raggio di curva.

• Poppe squash/quadrate smussate.

• Shape della chiglia realizzato in Concave/Double Concave analizzato a CAD.

NEW WAVE T WIN TEUna tavola wave Twinzer per tutti coloro che vogliono esplorare un nuovo mondo

fatto di curve strette nella sezione critica dell’onda e linee tipiche del surf da

onda; la linea NewWave Twins è sicuramente la scelta vincente.

Caratteristiche principali:

• Poppa più larga per migliori performance con poco vento.

• Concavo più avanzato per un ingresso in planata anticipato.

• Doppio concavo ridotto per creare meno turbolenza alle alte velocità.

• Perfetta combinazione del rocker tra performance e manovrabilità in surfata.

NEW WAVE TEMolti top rider preferiscono ancora utilizzare il single fin per condizioni

disparate. Da onde pulite e perfette in down the line a tutta velocità ai mari

tempestosi. Il NewWave garantisce il massimo in ogni condizione!

Caratteristiche principali:

• Più corto, compatto e largo.

• Rail più pieni e morbidi nella zona centrale con un bordo più arrotondato.

• Doppio concavo modificato per aver massima velocità e proiezione.

• Tail rocker più accentuato per curve più veloci e strette.

• Distribuzione uniforme del volume per maggior controllo sia con vento leggero

che forte.

FREEWAVEIl FreeWave è un mix vincente nei test di freestyle, wave e puro freeride a tutta

velocità in qualsiasi posto al mondo. Uno degli shape più versatili e più venduti

con uno stile multi-purpose.

FreeWave Textreme

Per il 2011 Fanatic ha anche introdotto il nuovo ed esclusivo modello in

costruzione leggera 95l TeXtreme©. Grazie all’innovativa tecnologia iperleggera

TeXtreme© Carbon Weave Technology, questa fibra assicura una finitura, peso,

durata e rigidità senza precedenti. Probabilmente il FreeWave più leggero e

rigido che sia mai stato messo in commercio. Assieme ad una grafica mozzafiato,

questa tavola è davvero un giocattolo ideale per chiunque voglia passare

giornate intere in acqua, con onde o piatta!

Caratteristiche principali:

• Shape più corto e compatto.

• Prua più larga per facilitare l’ingresso in planata.

• Poppa a 70° e prua arrotondata.

• Nuovo scoop rocker line progettata a CAD.

• Rail più pieni per un massimo controllo anche con vento forte.

• Rail più pieno ed arrotondato verso prua, con spigolo più alto.

SKATE TEGrazie al 3x Campione del mondo Freestyle di casa Fanatic, Gollito Estredo e ai

consigli di Andre Paskowski, la linea di Skate è saltata direttamente in una nuova

dimensione creando una nuova generazione di tavole che vincono ogni test.

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Caratteristiche principali:

• Prua più arrotondata con un leggero aumento di larghezza massima.

• Rail più sottili nella zona dei piedi per facilitare i trick freestyle in carvata.

• Rail più morbidi e pieni a prua per una slidata senza intoppi.

MODEL LENGTH (cm) WIDTH (cm) VOLUME (L) SAIL RANGEQuad TE 72 226 53,5 72 3.7 - 5.3

Quad TE 79 227 55,5 79 4.0 - 5.8

Quad TE 86 228 57,5 86 4.2 - 6.2

Quad TE 93 229 59,5 93 4.5 - 6.5

NW Twin TE 72 230 53,5 72 3.7 - 5.3

NW Twin TE 79 232 55,5 79 4.0 - 5.8

NW Twin TE 86 234 57,5 86 4.2 - 6.2

NW Twin TE 93 236 59,5 93 4.5 - 6.5

NW TE 69 232 53 69 3.3 - 5.4

NW TE 76 234 55 76 3.5 - 5.8

NW TE 83 236 57 83 3.7 - 6.0

NW TE 91 243 59,5 91 4.2 - 6.4

FW 75 235 56 75 3.7 - 6.0

FW 85 238 58,5 85 4.2 - 6.5

FW 95 240 61 95 4.5 - 6.7

FW 105 242 63,5 105 4.7 - 7.0

FW 115 244 66 115 5.0 - 7.3

Skate TE 90 232 60 90 4.0 - 6.6

Skate TE 100 235 63,5 100 4.5 - 7.0

Skate TE 110 237 66,5 110 5.0 - 7.5

Page 52: Funboard 133

50

POLAKOW T WINSER QUADFollia. La nuova linea personale di Jason ora offre anche una nuova tavola con setup

Quad. Per tutti i riders che sono assuefatti all’adrenalina dei giorni grossi in cui c’è

quasi da avere un po’ di paura. Jason Polakow dice: “Quando ti trovi in down the line

a tutta velocità davanti alla sezione che tuba e la tavola vola sull’acqua, l’unica cosa

che puoi fare è colpire la sezione di un albero e saltare via il lip, togliendoti dai guai,

pregando dio che i rail e la pinna non perdano minimamente aderenza. Sbam! Ora sei

decollato e voli talmente alto ed atterri così pesante che se non avessi un Polakow

Quad sotto i piedi, sicuramente non torneresti a riva tutto intero! Controllo e stabilità

anche nelle situazioni più critiche. Una sensazione pazzesca…”. I Polakow Twinser

Quad sono preparati con setup a quattro pinne (2 Twinser + 2 pinnette laterali) ma

possono anche essere utilizzati come twinser, utilizzando pinne almeno 2cm più

lunghe di quelle usate per il quad setup. Le pinne twin non sono incluse. In breve.

Queste tavole son ben lungi dall’essere limitate all’onda grossa ed infatti offrono un

potenziale eccellente anche con onda medio-piccola, sia sideshore che onshore. Sono

state progettate per tutti quei riders che seguono il sogno di Jason di spingere al

massimo su onde potenti ed aggressive. Offrono una capacità di curvare e controllo

davvero eccezionali, rendendo questi Quad la scelta ideale anche per onda grossa.

T WINSER QUADLa prima linea di tavole Quad di Kauli è uscita nei negozi nel 2009. I vantaggi offerti

in termini di performance sono così accessibili ed evidenti che chiunque abbia

provato le tavole non voleva più tornare indietro. Questa nuova linea rappresenta un

ulteriore passo avanti, spingendo le capacità dei rider a nuovi livelli. Kauli è un

perfezionista e non smette mai di pensare a come poter migliorare il suo materiale

e continua ad avere idee sempre innovative e brillanti. Il suo background in surf da

onda poi gli dà anche una conoscenza e visione più profonda, riportando dei concetti

e design dal surf al windsurf. I nuovi Twinser Quad sono preparati con setup a

quattro pinne (2 Twinser + 2 pinnette laterali) ma possono anche esser utilizzate

come twinser. Le tavole risultano più radicali che mai. In breve. L’aspetto migliore

dei nuovi Twinser Quad è che permettono di approcciare il lip con una verticalità,

velocità e controllo senza precedenti. Le pinne laterali offrono una presa sicura e ti

tirano nuovamente lungo la parete dell’onda in uscita dal cutback, facendoti

accelerare all’inverosimile. È proprio questa sensazione di controllo totale ed

assoluto che rende queste tavole eccezionali. Questa nuova generazione di Twinser

Quads di JP-Australia vi porterà a nuovi livelli di riding, in questo nuovo stile di

waveriding progressivo.

SINGLE THRUSTERUna tavola wave per ogni condizione. La “Single Thruster” è la tavola all-rounder di

JP, progettata appositamente per dare il meglio in ogni condizione, dall’utilizzo della

pinna singola in acqua piatta o condizioni di bump & jump alle difficili condizioni di

vento completamente da mare, fino ad arrivare alle condizioni idilliache di down the

line wavesailing montando il set up a tre pinne. Lo shaper Werner Gnigler ha lasciato

gli shape della tavola identici ai “Wave” dell’anno scorso e ha poi aggiunto altre due

pinne laterali. Questo allarga notevolmente il range di condizioni e permette al rider

di surfare molto meglio in qualsiasi condizione possibile.

THRUSTER SETUP: Il setup thruster a tre pinne dà alla tavola una nuova reattività,

rendendola molto più libera e morbida. Con condizioni sideshore specialmente, la

tavola riesce a fare curve molto più strette e lip slide radicali vengono naturali. Il

Single Thruster ha una chiglia più larga e le pinne laterali quindi tendono a

stabilizzare i rail rendendo la tavola molto più stabile e morbida anche durante i

bottom turn più aggressivi. Con onda grossa poi, le pinnette laterali assumono

davvero un ruolo fondamentale, aumentando notevolmente il controllo e stabilizzando

i rail anche ad alta velocità, in un range di condizioni che cresce esponenzialmente!

In poche parole gira stretta quanto un Twinser o Quad anche in condizioni on-shore.

OPZIONE SINGLE FIN: L’opzione single fin (usando una pinna centrale di 2cm più

grossa) la rende una gran tavola anche per condizioni onshore e spot con vento forte

e corrente, quanto un ottimo giocattolo per le condizioni di bump & jump. In questo

modo ottieni un grande range di opzioni sempre sulla stessa tavola. JP ha sviluppato

Page 53: Funboard 133

51

nuovi shape per la nuova linea di pinne Wave. Un profilo e linea completamente nuovi

che rendono la tavola molto più reattiva e diretta. La pinna da sola rende la tavola

più radicale sotto ogni aspetto, cambiandone il comportamento sia in single che in

thruster. La pinna è più veloce della precedente e ti permette di passare la zona

d’impatto più tranquillamente. In breve. Un prodotto eccezionale che offre due

diverse tavole in un solo shape. Basta aggiungere le pinne. La Pro Edition è già

equipaggiata con tri fin thruster. Per usarla come single fin si deve prendere una

pinna wave che sia almeno 2cm più grossa di quella centrale del thruster. La Full

Wood Sandwich invece viene venduta con una pinna singola e copriscasse laterali.

Per usare questa tavola come Thruster si ha bisogno di due pinne laterali almeno 2

cm più corte della pinna centrale. Semplicemente la miglior tavola all-round wave

che JP abbia mai fatto. Funzionano ovunque e con qualsiasi regolazione.

FREESTYLESalta, slasha, gira a velocità spaziale e carva senza il minimo sforzo. Tutti requisiti

fondamentali di una moderna tavola da freestyle. Planata anticipata e velocità di punta

elevata per iniziare ogni trick a manetta, assicurando massimo controllo ed

esplosività. Il Freestyle di coppa del mondo s’è evoluto in una disciplina davvero

spettacolare e radicale, anche grazie all’introduzione del nuovo format in cui si

contano solo manovre pesanti. Le batterie con tantissime manovre semplici e tecniche

sono ormai storia. Proprio come nello slalom, i rider devono ora utilizzare tavole di

serie in tutte le tappe di coppa del mondo PWA. Questo non ha cambiato nulla per i

rider JP che già da prima usavano le tavole di serie. Per chiudere le nuove manovre

di power freestyle le tavole devono avere un’accelerazione immediata, uno stacco

esplosivo per tutte le nuove manvore aeree. È stata migliorata la capacità di stacco e

reso la slashata più morbida. In breve. Le tavole da freestyle da competizione son ora

fatte per chiudere le manovre più estreme e radicali. Accelerazione incredibile,

velocità di punta notevoli, manovrabilità senza precedenti e stacco immediato,

necessario per tutte le manovre new school. Queste tavole JP sono davvero il

pacchetto completo e sono divertenti e accessibili a tutti!

MODEL LENGTH (cm) WIDTH (cm) VOLUME (L) SAIL RANGEPOLAKOW TWINSER QUAD 74 229 54,5 74 <5.5

POLAKOW TWINSER QUAD 82 233 56,5 82 4.2 - 6.0

TWINSER QUAD 68 227 53,0 68 <5.2

TWINSER QUAD 74 229 55,0 74 <5.5

TWINSER QUAD 82 230 57,0 82 4.2 - 6.0

TWINSER QUAD 92 230 59,0 92 4.4 - 6.2

SINGLE THRUSTER 69 228 53,5 69 <5.4

SINGLE THRUSTER 75 229 55,5 75 <5.8

SINGLE THRUSTER 83 230 57,5 83 4.0 - 6.0

SINGLE THRUSTER 93 232 60,5 93 4.4 - 6.2

SINGLE THRUSTER 99 234 62,0 99 4.7 - 6.5

FREESTYLE 89 232 59,5 89 4.0 - 6.1

FREESTYLE 98 237 64,5 98 4.7 - 6.5

FREESTYLE 107 238 67,0 107 5.0 - 6.9

Page 54: Funboard 133

52

WAVE: Le tavole wave Naish vengono testate e sviluppate da Robby Naish in persona,

assieme agli altri team rider tra cui Kai Lenny e Julien Taboulet, che le utilizzano ogni

volta che vanno in acqua, i custom sono vietati. Per il 2011, è stata introdotta una nuova

linea di rocker combinata con una sezione monoconcava e poppa a V-tail che poi esce

direttamente con un tail kick dietro la strap posteriore. I rail sono stati ammorbiditi

verso prua e verso l’area centrale della tavola, rendendoli però più fini e taglienti a

poppa. Le tavole assicurano la versatilità di un single fin e la morbidezza e curve

strette dei setup multi-pinna. È equipaggiato con due set di pinne – o si usa come un

single fin oppure come un thruster a tre pinne – il rider può customizzare la tavola a

seconda delle sue necessità e del suo stile di surfata e/o le condizioni del giorno.

KONCEPT: Le scelta perfetta per la massima versatilità: wave, freemove e flatwater

tutti in una sola tavola. Il Naish Koncept combina i migliori aspetti di un wave, bump e

jump e tavole da acqua piatta con vento medio-forte in un unico prodotto che può fare

tutto. Veloce, morbido e dalla planata facile, il Koncept è estremamente moderno,

sebbene derivi dalla lunghissima esperienza di Naish nel realizzare tavole all-around.

Rail morbidi verso prua e tipici rail wave a poppa assicurano curve senza il minimo

sforzo, perfette per surfare o strambare a tutta velocità. Altre caratteristiche come un

profilo compatto ed un rocker e step tail per ridurre il volume a poppa, la rendono più

accessibile anche ai rider meno esperti. La maggior parte dei Koncept sono

equipaggiati con due pinne che permettono al rider di sistemare la tavola a seconda

delle condizioni e/o stile, rendendola ideale per chi cerca una soluzione unica.

FREESTYLE/FREESTYLE WAVE: La classica tavola freestyle del giorno d’oggi.

Il Naish Freestyle è la tavola perfetta sia per quei rider che vogliono sfruttare al meglio

anche l’acqua piatta che per coloro che devono far gare. Questa tavola offre un

ingresso in planata ed accelerazione senza precedenti, anche grazie alla forma della

coperta che è perfetta per le manovre moderne stile skateboard. È anche la perfetta

piattaforma per tutti coloro che esplorano il freestyle per la prima volta. È realizzato

in 4 misure per coprire in vari pesi dei rider e condizioni sul vostro home spot.

NITRIX/NITRIX AST: Planata immediata, accelerazione morbida, strambate

facili e velocità di crociera alta. Realizzata per un freeride senza preoccupazioni e

strambate in libertà, la Nitrix fonde un rocker che ricorda quello di una una tavola

slalom con un outline più arrotondato ed accessibile. Il risultato è un range di

tavole che offrono comfort a gogo – planano in men che non si dica e ad alta

velocità – ma sono perfettamente gestibili anche in condizioni di vento forte. La

Nitrix è la scelta perfetta per quei rider che cercano sia la velocità in andatura

rettilinea che l’accelerazione in strambata come uno slalom.

MODEL LENGTH (cm) WIDTH (cm) VOLUME (L) SAIL RANGEWAVE 55 215 50 55 2.2 - 4.2

WAVE 64 228 53 64 3.0 - 5.0

WAVE 74 225 56 74 3.4 - 5.3

WAVE 80 227 56 80 3.7 - 5.7

WAVE 87 229 59 87 4.2 - 6.2

KONCEPT 70 231 55 70 3.4 - 5.3

KONCEPT 80 234 58 80 3.7 - 5.7

KONCEPT 90 236 61 90 4.0 - 6.0

KONCEPT 100 240 62 100 4.0 - 7.0

KONCEPT 110 244 64 110 4.2 - 7.5

FS/FREESTYLE WAVE 75 223 56 75 2.6 - 4.5

FS/FREESTYLE WAVE 90 240 62 90 3.7 - 6.0

FS/FREESTYLE WAVE 100 232 63 100 4.2 - 6.5

FS/FREESTYLE WAVE 115 237 68 115 4.5 - 7.0

NITRIX/NITRIX AST 105 244 64 105 4.5 - 7.0

NITRIX/NITRIX AST 115 246 67 115 4.7 - 7.0

NITRIX/NITRIX AST 125 250 69 125 5.0 - 7.0

NITRIX/NITRIX AST 255 70 135 5.5 - 7.5

NITRIX/NITRIX AST 260 74 145 5.5 - 8.8

NITRIX/NITRIX AST 264 78 155 5.7 - 10.0

Page 55: Funboard 133

53

WAVEIl Quatro Wave Single Fin è la scelta ideale per quei rider che cercano una

sensazione più morbida e stabile tipica di questo setup. Accelerazione immediata

e velocità spaventosa, combinate alla varietà di condizioni che solo il single fin

riesce a gestire. Queste tavole sono molto facili da far curvare e performare in

qualsiasi condizione di onda al mondo. La planata anticipata e la maggior

stabilità sono i concetti fondamentali alla base di questa linea, che garantisce il

comfort e controllo in qualsiasi spot al mondo, come se fossi a casa tua.

QUAD KTIl pro model di Keith Teboul a 4 pinne… Il wave sailing Hard Core s’è trasformato

e i design di Keith Teboul sono in prima linea. Il Quad KT è la realizzazione effettiva

delle preferenze personali e stile di Keith e rappresenta l’essenza del vero wave

hardcore. Quello che inizialmente era una rarità ora è divenuto un nuovo

standard di qualità. Il nuovo design dei Quad KT permette alle tavole di muoversi

nell’acqua come una moderna tavola da surf da onda, con curve strette, veloci e

con tutto il rail in acqua. La forma particolare e arrotondata dei rail permette di

accelerare durante le curve quando la tavola morde l’acqua, piazzando hit

spaventose e veloci anche nelle sezioni peggiori. La spinta e velocità che senti su

un Quad KT ti darà un’enorme sicurezza, permettendoti di entrare anche nelle

sezioni più difficili ed aggressive. Il concetto di Quad poi permette di usare una

tavola con circa 5 litri in più di volume rispetto al normale, permettendoti di

sfruttare la tavola al meglio anche con poco vento. Incredibilmente anche con

maggiore volume la tavola risulta eccezionalmente morbida e manovrabile,

anche di più rispetto a tavole single fin di volume minore.

QUAD LSLa tavola Quad firmata da Levi Siver. Il Quad LS rappresenta la tavola da sogno di

Levi Siver per tutte le condizioni. Levi ha chiesto una tavola che avesse una presa

eccezionale in curva per raggi strettissimi e che planasse anche con poco vento.

Considerando il vasto range di

condizioni in cui Levi surfa, ha

voluto anche che la tavola avesse ottime capacità di bolina per muoversi

agevolmente sul picco. Il Quad LS è la materializzazione dell’enorme

passione e dedizione di Levi alla massima performance ed innovazione

nel mondo del windsurf. Questa linea di tavole è stata realizzata per

qualsiasi tipo di condizioni wave, in tutto il mondo.

T WINFIN TEMPOIdeale per all around wave sailing, la linea di tavole Tempo Wave Twin Fin offre

il perfetto equilibrio tra planata anticipata, velocità, stabilità e sensibilità

incredibile, tipiche di tutte le tavole twin fin. La tavola è stata progettata per dare

una reattività eccezionale anche con poco vento ed onda piccola e poco potente,

rendendola la perfetta tavola per le varie condizioni in giro per il globo.

MODEL LENGTH (cm) WIDTH (cm) VOLUME (L) SAIL RANGEQUATRO QUAD KT 69 225,3 53,3 69 3.0 - 5.0

QUATRO QUAD KT 76 227,9 55,2 76 3.3 - 5.3

QUATRO QUAD KT 83 231,6 57,1 83 3.7 - 5.7

QUATRO QUAD LS 75 227,5 54,4 75 3.3 - 5.3

QUATRO QUAD LS 85 230,0 56,9 85 3.7 - 5.7

QUATRO QUAD LS 95 233,5 58,9 95 4.0 - 6.2

QUATRO WAVE 64 232,1 52,1 64 3.0 - 5.0

QUATRO WAVE 72 237,5 53,6 72 3.3 - 5.3

QUATRO WAVE 78 240,5 55,8 78 3.7 - 5.7

QUATRO WAVE 86 242,3 57,9 86 4.0 - 5.7

Page 56: Funboard 133

54

TAVOLEHARDCORE WAVE LTD V4 Single Fin – Quad. La nuova linea di tavole

Hardcore wave vanta shape completamente nuovi e va ad affiancarsi alle altre linee

di tavole wave, rendendo la gamma wave RRD la più completa ed ampia del mercato.

Questa certezza ha permesso ad RRD di sviluppare tavole wave al alte prestazioni,

capaci di esprimersi al meglio in condizioni radicali come quelle di Hookipa e capaci

pertanto di soddisfare le esigenze dei rider più radicali che in genere avevano

bisogno di utilizzare tavole custom per esprimersi al meglio sulle onde potenti e

ripide di Maui. Le tavole hardcore Wave sono disponibili in due diverse

configurazione di pinna:

• Single Fin, per massimizzare grip e controllo

• QUAD, per esaltare loose bottom turn e top turn radicali e precisi.

La carena è caratterizzata da un design completamente monoconcavo da bordo a

bordo e da prua a metà della poppa, con un biconcavo che va da metà della prua a

poppa. Una zona di piatto e un leggero V a poppa, in combinazione con un rocker

generoso garantiscono un perfetto flusso in uscita e il bilanciamento della tavola nei

momenti critici del bottom e top turn. La larghezza massima spostata 15 cm più

avanti combinata con l’ampia prua ha permesso di disegnare linee bilanciate e

proporzionali nella sezione medio/posteriore di questi gioielli, che pur essendo

molto stretti non risultano mai troppo radicali o dritti. L’outline filante e la

distribuzione del volume sono un vero piacere per gli occhi così come per tutto il

tempo in cui surferete su questi giocattoli, capaci di garantirvi i migliori giorni della

vostra esperienza di wave rider. Tecnologia di costruzione: Exclusive Custom-made

full sandwich con Biaxial Glass, tecnologia che ha già dimostrato di dare i migliori

risultati in termini di rapporto peso/resistenza. La carena di tutte le misure è

rinforzata con stringers Epoxy/Herex 100.

WAVE CULT LTD V4 Le nuove Wave Cult V4 sono tavole dallo shape

completamente ridisegnato e assieme alle sorelle “Harcore Wave” vanno a completare

il range delle innovative tavole wave RRD disegnate per le condizioni che si possono

trovare tutti i giorni nella stragrande maggioranza degli spot del mondo. Precise, veloci,

istintive e molto sensibili alla pressione dei piedi, queste tavole non vi abbandoneranno

mai nemmeno quando il vento comincerà ad essere rafficato e le onde cominceranno

a schiumare… e continueranno ad eccellere quando le condizioni cominceranno di

nuovo a pompare! Sono le tavole col range di utilizzo più ampio in collezione.

Le tavole Wave Cult sono disponibili in due diverse configurazione di pinna:

• Single Fin, per massimizzare grip e controllo.

• QUAD, per esaltare loose bottom turn e top turn radicali e precisi.

La carena è caratterizzata da un disegno rail to rail completamente piatto a prua che

si sviluppa in un disegno full V da metà tavola fino a poppa. Un leggero biconcavo a

metà della carena aiuta a migliorare la stabilità della tavola. La larghezza massima

spostata 10 cm verso prua in combinazione con l’ampia prua hanno permesso di

disegnare linee armoniche e bilanciate nella sezione centrale e linee che a poppa

diventano molto armoniche e mantengono una curva costante fino alla fine della tavola.

Lo shape con bordi pieni e TUE generosi nella sezione di prua permettono di creare una

combinazione perfetta fra grande maneggevolezza e perfetto controllo sia in condizioni

particolarmente ruvide sia in condizioni al limite della planata.

FIRE RACE V2 La linea FireRace V2 ha gli stessi shape della gamma X-Fire 2010,

ovvero puri shape da Coppa del Mondo, costruiti con una tecnologia in legno e vetro

che permette di mantenere prestazioni e sensazioni di altissimo livello, con una

tecnologia dalla durata garantita. Ogni tavola è caratterizzata da un differente outline

e misura. Più larga e corta per il 135, per diventare più allungata nel 112, via via fino

ad arrivare al 90. Le linee scoopline sono state sviluppate proporzionalmente per

creare un bilanciamento perfetto fra comodità in andatura e potenziale di velocità.

VELEWAVE VOGUE Riprogettata grazie all’aiuto dello specialista del wave, John Skye,

la nuova wave Vogue ha un outline molto più definito e finiture più curate sia nel

design della finestra centrale che nel profilo generale. La costruzione a prova di

Page 57: Funboard 133

55

proiettile di questa vela con costruzione heavy-duty, si ottiene con l’utilizzo di 3

diversi tipi di x-ply di altissima qualità con consistenza e peso specifici per le varie

distribuzioni di carico e potenza nelle varie zone della vela. Zero compromessi grazie

alla disposizione efficace dei pannelli, solo pura performance e design al top. Pura

wave sideshore la Vogue è la vela scelta dai rider che ricercano performance al top

anche nelle condizioni più aggressive. La Wave Vogue è anche una scelta perfetta per

tutti quei rider più leggeri che la possono usare in qualsiasi condizione, grazie al

boma corto, sensazione di morbidezza e maneggevolezza immediata.

SUPER STYLE La Super Style MKIII è stata riprogettata partendo dal grande

successo dei modelli 2009 e 2010. La nuova vela è stata creata per funzionare alla

perfezione nei vari spot in giro per il mondo con condizioni wave comuni ed è anche

eccellente per le manovre di freestyle. La vela è interamente realizzata in X-ply,

rendendola un’ottima opzione heavy-duty per condizioni proibitive. Maggiore potenza

nelle misure più piccole dalla 4.9 in giù, grazie ad un boma più lungo, albero più corto

e materiale più morbido. Il profilo pieno e potente della Super Style garantisce un

sacco di potenza e controllo per partire in planata, carvare e volare in cielo.

FIRE La nuova arrivata tra le vele RRD. Una vela molto richiesta dagli ”aficionados”

di RRD. Una vela molto potente e stabile che permette di sfruttare anche il minimo

refolo al massimo del suo potenziale. Accelerazione immediata anche all’uscita di

strambate e virate. Una rivale senza pietà e probabilmente la vela a camber più

all’avanguardia. Ideale per un utilizzo Freeride/Freerace. La vela è stata progettata

per performare al meglio nelle misure più grosse, quando la portanza e la potenza

sono gli aspetti fondamentali per determinare le proporzioni della vela e la sua

forma. Una vela con 7 stecche, un profilo molto pieno, un cutout molto secco e una

balumina a rilascio graduale, con un twist molto accentuato da centro vela fino alla

penna che assicura un twist progressivo e graduale con un’ottima gestione della

potenza anche nella parte bassa. La vela raggiunge la velocità massima in pochi

secondi e rimane molto stabile anche nelle condizioni di sovrainvelatura più

estrema, rimanendo leggera tra

le mani. Un vero must per tutti quei

rider che sono dipendenti dalla velocità e vogliono una vela veloce e potente,

ma che sia comunque maneggevole e leggera tra le mani.

MODEL LENGTH (cm) WIDTH (cm) VOLUME (L) RANGE SAILSHardcore Wave 68 LTD V4 229 53 68 3.2 - 4.7

Hardcore Wave 76 LTD V4 229 54 76 3.7 - 5.3

Hardcore Wave 84 LTD V4 229 55,5 84 4.2 - 5.6

Wave Cult 75 LTD V4 230 56 75 3.7 - 5.2

Wave Cult 83 LTD V4 231 58 83 4.0 - 5.7

Wave Cult 92 LTD V4 232 60 92 4.5 - 6.2

Fire Race 135 V2 230 85 135 8.0 - 10

Fire Race 122 V2 230 77 122 7.0 - 9.0

Fire Race 112 V2 235 69,5 112 6.0 - 8.0

Fire Race 102 V2 235 65 102 5.5 - 7.5

Fire Race 90 V2 240 59 90 5.0 - 7.0

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)Vogue 3.5 349 138

Vogue 4.0 371 144

Vogue 4.2 383 149

Vogue 4.5 390 151

Vogue 4.7 406 156

Vogue 5.0 412 160

Vogue 5.3 427 164

Vogue 5.6 436 167

Fire 7.5 479 208

Fire 8.0 495 214

Fire 8.5 509 224

Fire 9.0 519 232

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)SuperStyle 3.7 365 148

Super Style 4.1 381 156

Super Style 4.5 405 160

Super Style 4.9 420 166

SuperStyle 5.3 429 172

Super Style 5.8 455 179

Super Style 6.3 477 186

Super Style 6.8 488 189

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QUAD IQIl nuovo Quad IQ è una tavola con 5 settaggi integrati per sfruttare al meglio qualsiasi

condizione di vento e onda vogliate surfare. Scott McKercher commenta: “La cosa

davvero bella è che ora hai una tavola che può essere regolata e adattata per

sfruttare al meglio le condizioni proprio sul tuo homespot, oppure sui vari spot in giro

per il mondo. Se esco nel mio giardino a Margaret River, Australia o scorrazzo su e

giù per la costa alla ricerca di onde perfette, basta che cambi l’assetto tra Sideshore

e Skate, a seconda delle condizioni e del tipo di curve che voglio tracciare. Con

l’impostazione Sideshore ho una presa ed una spinta davvero eccezionali. Questo

settaggio è perfetto per fare quelle curve profonde e gettare secchiate d’acqua

quando colpisci il lip, lasciando comunque la poppa libera di partire per lo slash. Se

invece voglio delle curve più arrotondate e slashate, e più vicine al lip, allora metto la

tavola in assetto Skate. Ormai non vado più a Sylt ma se dovessi tornarci sicuramente

utilizzerei l’impostazione Onshore, per risalire più facilmente e passare lo shorebreak

assissino, senza il minimo sforzo.”

Tiesda You: “Il Quad IQ è la prima tavola intelligente con possbilità integrata di

regolazione. Ha la capacità singolare di dare il meglio in qualsiasi condizione, grazie

ai vari assetti già preparati. Io adoro l’assetto Onshore e lo utilizzo in quasi tutte le

condizioni perché rende il waveriding molto più facile ed accessibile. Se il vento

aumenta e le onde diventano più pulite, allora cambio nel settaggio Skate.”

• Assetto Onshore: (le due pinne più grandi davanti alle due più piccole) proiezione

e potenza massima, una presa salda e risalita assicurata. È anche perfetto per saltare

in condizioni onshore. Le pinne posteriori possono essere spostate in avanti per

rendere la tavola più morbida e libera o più indietro per stabilizzare maggiormente

la tavola.

• Assetto Sideshore: (le due pinne più piccole davanti alle due più grandi) curve più

morbide con potenza controllata e manovrabilità millimetrica. Si possono regolare le

pinne posteriori avanti o indietro per trovare il perfetto equilibrio tra stabilità e

morbidezza.

• Assetto Skate: (due pinne Twinzer) scelta vincente per surfate veloci, potenti con

una manovrabilità impressionante. La regolazione delle twin fins permette di far

rilasciare la poppa con facilità per partire in manovre come top turn slashe e taka.

• Nuovi Slot Box: il nuovo sistema della scassa Slot Box è il concetto fondamentale alla

base dell’IQ. Questa nuova scassa è stata realizzata appositamente per essere extra

leggera, 70% più leggera di una tradizionale scassa US. Offre anche una scanalatura

di 3cm che permette di far scivolare le pinne in posizione e anche le attuali pinne US

possono esser tagliate per venire usate in questa nuova scassa. Le viti realizzate

appositamente hanno la stessa testa della valvola e delle viti delle strap, ciò consente

di usare un solo cacciavite e resistono senza problemi a sabbia e acqua.

• Costruzione: WoodCarbon – chiglia in legno, coperta in carbonio. La costruzione più

leggera e rigida in assoluto. Wood – extra leggera e rigida. La preferita del team di test.

EVO IQL’Evo IQ allarga ulteriormente l’ampia compatibilità degli Evo classici, facendoli

diventare ora anche dei Twin fin, in modo da ottenere uno stile più skate. Venduto con

una single fin di serie e twin fin setup come optional, l’Evo dà maggiore priorità

soprattutto alla velocità in rettilineo e all’accelerazione immediata, combinandole con

un’ottima presa della pinna in curva. Sulla parete dell’onda il comportamento è tipico

dell’Evo: scorre libero in curve perfette e ti proietta in enormi Aerials off the lip.

• Assetto Single fin: velocità in rettilineo con ottima presa della pinna. Classica

performance dell’Evo.

• Assetto Skate: scelta vincente per una tavola veloce con onde potenti, con una

grande maneggevolezza.

• Costruzione: WoodCarbon, Wood, oppure Technora (leggero e rigido, ha il miglior

rapporto qualità/prezzo).

KODEMacchine da wave e freestyle, che mescolano potenza aggressiva con alta velocità e

manovrabilità. Dai 68 litri ai 123 litri i Kode sono disponibili in 8 diverse misure che

coprono ogni condizione possibile.

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57

Quale Kode?

• Kode 68. Il Kode più piccolo della gamma. Progettato da Boujmaa Guilloul per

soddisfare la sua necessità di wave riding e salti in condizioni bump n’ jump, dai venti

fotonici del Marocco alle potenti onde Hawaiiane, per riders dai 60 ai 75kg.

• Kode 74 e 80. Sono dei puri classici wave che possono anche trasformarsi in tavole

da freestyle da vento forte o da bump n’jump. Veloci, con shape da wave down-the-line

e poppe strette e rockerline molto veloci. Queste tavole sono le preferite di Kevin

Pritchard da ormai 3 anni consecutivi. Lo shape del 74 è rimasto invariato. Il nuovo 80

invece presenta più tail kick per una maggior manovrabilità, una prua più corta ed un

rocker più morbido per una risposta più immediata.

• Kode 86, 94 e 103. Il mix a 50/50 tra wave e freestyle. Sempre veloce, sempre

potente, sempre aggressivo, ma con maggiore larghezza e volume a poppa per

garantire più pop ed aver un utilizzo più freestyle. Ci sono anche due nuovi shape: il

94 e 103 hanno un profilo laterale più sottile con un centro di gravità più basso che si

traduce in maggior controllo, reattività e manovrabilità.

• Kode 113 e 123. Le due tavole più grosse della gamma aggiungono un po’ di freeride

all’equazione precedente tra wave e freestyle. Compatti e veloci, questi Kode hanno un

grosso range di vento e portano tranquillamente anche le vele più grosse. Novità per

il 2011: volume extra su rail e poppa per permettere alla tavola di planare ancora

prima, dando maggior presa al piede posteriore e perdonare maggiormente

all’uscita dalla strambate.

FLAREI nuovi Flare fluorescenti. La famiglia dei Flare torna a dar spettacolo con un nuovo

carattere aggressivo e dando il bentornato al classico shape del Flare 88. Il risultato

del team di R&D di Starboard sono cinque versatili modelli per un freestyle veloce,

aggressivo e divertente. In questo momento sei rider Starboard occupano i primi 9

posti in classifica del tour mondiale PWA Freestyle. I Flare sono tavole da freestyle che

hanno il perfetto mix tra manovrabilità, facilità di stacco e controllo. La velocità e

potenza derivano dalle lunghe e scorrevoli linee di rocker piatto con poppa e sezione

centrale molto larga. Un tail kick

molto armonioso, prua sottile e

profilo centrale ridotto assicurano, assieme alla poppa larga, una

manvorabilità e facilità di stacco senza rivali. Grazie alle innovative

scanalature sotto i talloni sulla coperta, il piede avvolge perfettamente il

pad, assicurando un controllo ed una presa perfetti.

MODEL LENGTH (cm) WIDTH (cm) VOLUME (L) SAIL RANGEQuad IQ 74 227 57 74 3.0 - 5.0

Quad IQ 77 228 57,5 77 3.5 - 5.5

Quad IQ 82 234 58,5 82 4.0 - 6.0

Quad IQ 87 235 59,5 87 4.5 - 6.5

Quad IQ 92 235 60,5 92 4.7 - 6.7

Evo IQ 71 223 56 71 3.0 - 5.0

Evo IQ 76 228 57,5 76 3.5 - 5.5

Evo IQ 81 233 58 81 4.0 - 6.0

Evo IQ 86 234 60,5 86 4.5 - 6.5

Kode 68 228 53,5 68 3.0 - 5.0

Kode 74 234 54 74 3.3 - 5.3

Kode 80 232 56 80 3.5 - 5.5

Kode 86 237 58,5 86 4.0 - 6.0

Kode 94 237 60,5 94 4.5 - 6.5

Kode 103 237 64,5 103 5.0 - 7.0

Kode 113 237 68 113 5.2 - 8.5

Kode 123 236 72 123 5.5 - 9.0

ProKids Flare 60 214 54,5 60 2.0 - 4.7

ProKids Flare 72 230 57 72 2.5 - 5.5

Flare 88 239 60 88 4.5 - 6.0

Flare 98 237 62,5 98 5.0 - 6.8

Flare 106 239 65 106 5.2 - 7.0

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58

DA CURVE T WIN Progettato prendendo spunto dal setup di pinne proposto dal

rinomato surfista degli anni ’90, Martin Potter, questo “Twinzer” utilizza 4 pinne per

guadagnare in termini di spinta e presa sull’onda. Fabien Vollenweider ha studiato il

setup ideale per riadattare il concetto ad una tavola da windsurf. Le linee di rocker

son state ritoccate e l’outline è stato modificato per compensare la portanza delle 4

pinne. Questa tavola rappresenta l’ultima rivoluzione nel design di tavole wave

radicali. Il concetto di Quad garantisce transizioni da rail to rail senza il minimo sforzo,

bottom turn più stretti e molta velocità. Questa tavola è più compatta per restare più

vicini al picco, con concavi profondi che assicurano una presa eccezionale in curva.

Grazie allo stile improntato sul surf da onda, il Da Curve Team ha un passo più largo.

Le linee di rocker sono molto veloci e, combinate con le 4 pinne, assicurano un’ottima

capacità di bolinare. La tavola può essere anche usata come twin fin, togliendo le due

pinnette anteriori e comprando due pinne twin più grosse, garantendo una

sensazione iper-morbida su onde piccole.

POCKET TRI FIN I Pocket di quest anno raccolgono le informazioni degli scorsi

anni e triplicano la performance! La primissima tavola “Thruster” marchiata Tabou

offre una planata facile e veloce grazie al rocker appiattito. Le curve sono perfette con

il minimo sforzo, grazie alla combinazione tra un outline perfetto e la nuova opzione

a tre pinne che permette al rider di scegliere tra vari setup, a seconda delle

condizioni. Questo setup a 3 pinne è affiancato da un rocker scorrevole che permette

di volare anche nelle condizioni più rafficate e marginali. L’outline più pieno conferisce

maggiore stabilità e un’ottima capacità di transizione rail to rail, come in surf da

onda. La tavola può essere tranquillamente utilizzata anche come single fin, togliendo

i thruster e mettendo una pinna di dimensioni tradizionali (non inclusa).

T WISTER TEAM Performance e risalita senza rivali, con una slashata che rende

il Twister una delle tavole più invidiate e di successo nel Freestyle Tour. La tecnologia

Twin permette al rider di planare e restare sopravento col minimo sforzo. Le rotazioni

risultano più facili e tutti i trick sono più radicali, facendo schizzare il fattore

divertimento alle stelle! Commenti sullo sviluppo da parte di Fabien Vollenweider.

“I ragazzi del team freestyle richiedono sempre più facilità in rotazione, maggiore

velocità e maggiore stacco… abbiamo acquisito tutte queste informazioni negli scorsi

anni col 100 – tutti lo adorano e adesso anche il nuovo 90 deriva da questo successo.

Siamo sempre alla ricerca delle innovazioni che fanno la differenza, in modo che i

nostri rider possano esprimersi come nessun’altro! Il concetto di twin fin continua a

dare prova della sua validità permettendo di risalire con una facilità disarmante, che

semplicemente non è disponibile con un piccolo single fin”. Il Twister 90 è stato rifatto

completamente. Il nuovo outline è più largo, come anche quello del suo fratello

maggiore, il 100, la poppa è più stretta e curva in modo da facilitare notevolmente sia

lo stacco che la rotazione delle manovre. La nuova poppa permette anche di rilasciare

l’acqua con meno turbolenze e, grazie anche ad un rocker molto veloce, permette di

giocare con un’arma letale del freestyle. Gli altri fratelli, 80, 100 e 107 sono rimasti

invariati grazie al notevole successo già consolidato.

MODEL LENGTH (cm) WIDTH (cm) VOLUME (L) SAIL RANGEDa Curve 67 Team 220 53 67 3.0 - 5.0

Da Curve 74 Team 222 54,4 74 3.5 - 5.2

Da Curve 79 Team 224 56 79 3.7 - 5.7

Da Curve 85 Team 226 57,5 85 4.2 - 6.1

Da Curve 91 Team 229 59 91 4.5 - 6.2

Pocket Tri Fin 69 224 54 69 3.0 - 5.0

Pocket Tri Fin 75 225 55 75 3.5 - 5.2

Pocket Tri Fin 80 230 56,5 80 3.7 - 5.7

Pocket Tri Fin 85 233 58 85 4.2 - 6.1

Pocket Tri Fin 93 237 61 93 4.2 - 6.6

Twister 80 Team 233 58 80 4.0 - 6.0

Twister 90 Team 240 62 90 4.5 - 6.5

Twister 100 Team 233 62 100 4.5 - 7.4

Twister 107 Team 238 64 107 4.5 - 7.8

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60

FREEGLe nuove FreeG 2011 sono state sviluppate per tutto il periodo invernale in

Australia (da cui deriva il design aborigeno) da Federico Radicioni e,

soprattutto nelle misure dalla 4.7 in giù, sono state messe sotto pressione e

portate al loro potenziale limite da Valter Scotto alle Canarie. Rispetto alla

precedente versione, tutte le misure hanno 4 stecche. La nuova linea

comprende le seguenti superfici: 3,7- 4,2- 4,7- 5,0- 5,3- 5,7- 6,3. La caratteristica

primaria di questa linea di vele è la leggerezza abbinata ad una grande

potenza in accelerazione e nello stesso tempo mantengono una grande

neutralità e facilità d’uso. Specifica per un uso Wave/Frestyle. Sicuramente

una vela che sarà apprezzata da un pubblico sempre più vasto di appassionati

del windsurf acrobatico.

BASHDa sempre la vela preferita di Cesare Cantagalli, continua ad affermarsi come

la vela wave più completa e amata dagli italiani. La Bash si ripropone nel 2011

con le stesse caratteristiche e gli stessi parametri di progettazione studiati

per funzionare anche in condizioni di vento da mare e onda corta. Modifiche

apportate ad un re-styling della pannellatura, mantenedo la finestra in

monofilm per un effetto clear-vision. Un look rinnovato, caratterizzato dalla

nuova stella integrata nel novo logo CHS. Una vela decisamente potente,

robusta, bilanciata, morbida, col suo nuovo profilo ancora più performante,

ulteriormente migliorata nella maneggevolezza e visibilità, sarà uno step

ancora in avanti. Super-soft-feel adatta a rider amanti delle wave-power,

facile da regolare, rinforzata al pari della K-Onda, la Bash ha una costruzione

"hard-core" in X-Ply. Prestazioni, comfort e manovrabilità, restano i suoi

cavalli di battaglia.

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)FreeG 3.7 351 141

FreeG 4.2 373 149

FreeG 4.7 400 157

FreeG 5.0 412 163

FreeG 5.3 424 169

FreeG 5.7 435 174

FreeG 6.3 449 179

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)Bash 4.1 371 150

Bash 4.5 390 158

Bash 4.7 399 162

Bash 5.0 407 168

Bash 5.3 418 173

Bash 5.7 430 178

Page 63: Funboard 133

61

BOLT La nuova Bolt 2011 è ancora più leggera e controllabile ma non ha perso

quella esplosività che l’ha da subito contraddistinta: massima libertà di movimento!

I ferzi sono stati ridisegnati per ottenere un profilo stabile rendendo la vela pulita e

libera da qualsiasi piega. La disposizione dei materiali ha reso la vela ancora più

leggera della riduzione realmente ottenuta mentre la costruzione completamente in

X-ply assicura solidità e resistenza, qualità da sempre perseguite. Il boma ancora più

corto toglie tensione dal leech rendendo la Bolt ancora più dinamica. Nelle misure

più grandi sono aumentate potenza e accelerazione mentre in quelle più piccole è

aumentato il controllo.

SUPER FREAK La SuperFreak MAUI EDITION è una versione speciale, concepita

nelle uniche misure 4.2, 4.7 e 5.3. Il classico quiver per Maui! È stata creata per avere

una moderna vela wave super performante con la costruzione in dacron delle SF. Il

risultato è sorprendente, ecco le modifiche che sono state fatte:

• Riduzione della vela in altezza.

• La bugna è stata abbassata nelle misure 4.2 e 4.7.

• Il leech nella zona della stecca sulla base della vela è stato alzato di circa 20cm.

• L’angolo in penna della stecca più alta è stato ridotto.

• La finestra è stata allargata per una migliore visuale tra le onde.

• Riduzione della superficie della vela sul top e diminuzione del numero dei pannelli

(motivo per cui la vela viene prodotta solo in tinta unita).

• Aumento della superficie sotto la stecca della base della vela.

Il risultato è una vela ancora più morbida, super manovrabile, leggerissima. Il meglio

che si possa desiderare per il wave riding e anche per il freestyle dato che aumenta

lo spazio per il movimento del corpo nelle manovre estreme. Inoltre il leech così

morbido facilita l’atterraggio nei back loop. La potenza è stata leggermente ridotta,

ma non così tanto come si pensava mentre la tenuta in sovra-invelatura sembra

illimitata!

FIRE La Fire 2011 mantiene invariate performance e feeling con qualche modifica.

Lo shape nella parte bassa della vela è stato corretto rendendo la vela più pulita e

riducendo al minimo le pieghe. Il leech è stato costruito con l’X-ply super leggero

X166 mentre in penna è stato

aggiunto un pannello dalla parte del

luff per ridurre lo stress sul ferzo in X-ply C524. Leech, mini-batten, tutto è stato

alleggerito, le cuciture sono state ri-disegnate per ridurre il peso e

aumentare la resistenza. Se parliamo di wave riding aggressivo down the

line o di salti radicali la Fire è la scelta migliore!

SMACK La Smack 2011 è stata ottimizzata per renderla ancora più

leggera, potente e versatile. Il peso è stato ridotto incrementando l’utilizzo

del super leggero X-ply X166 e ri-disegnando tutte le cuciture in maniera da

aumentarne la resistenza all’usura. Outline e geometrie sono state leggermente

variate. La stecca sulla base della vela è stata ruotata verso l’alto per ottimizzare

l’area sotto al boma avendo più libertà di movimento senza comprometterne la

potenza. È stata ruotata leggermente anche la stecca sopra il boma ottenendo una

finestra leggermente più grande. Nelle misure più grandi è stata abbassata la bugna.

La Smack si pone come lo standard tra le vele potenti e stabili!

MODEL LUFF cm BOOM cmBolt 3.4 367 135

Bolt 3.7 383 141

Bolt 4.1 398 152

Bolt 4.5 410 156

Bolt 4.7 417 161

Bolt 5.0 423 166

Bolt 5.3 429 171

Bolt 5.6 433 175

Bolt 5.9 436 184

Bolt 6.2 439 186

S. Freak 4.2 395 152

S. Freak 4.7 402 160

S. Freak 5.3 424 175

MODEL LUFF cm BOOM cmFire 3.5 349 147

Fire 3.7 357 149

Fire 4.0 381 155

Fire 4.2 392 156

Fire 4.5 408 161

Fire 4.7 418 164

Fire 5.0 425 169

Fire 5.3 432 175

Fire 5.8 443 183

Fire 5.0 P 427 170

Fire 5.5 P 439 179

Fire 6.0 P 451 185

Fire 6.5 P 468 192

MODEL LUFF cm BOOM cmSmack 2.8 319 132

Smack 3.3 346 140

Smack 3.8 366 145

Smack 4.0 376 149

Smack 4.3 396 153

Smack 4.5 405 157

Smack 4.8 411 162

Smack 5.0 413 166

Smack 5.3 425 173

Smack 5.5 437 176

Smack 5.8 446 179

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62

LEGEND La Legend 2011 è la vela perfetta per il puro waveriding side-shore.

La sensazione di morbidezza e transizione perfetta da potenza in spinta a fluida

neutralità sono davvero mozzafiato, perfette per il wave riding. La tensione del

caricabasso è molto progressiva e graduale, dalla bugna fino alla penna per

assicurare un’ottima reattività ed immediatezza, senza però perdere in termini

di flessibilità. Quest’anno sono state anche aggiunte due nuove misure al range,

2.9 e 3.5, progettate appositamente per soddisfare anche i rider nei posti più

ventosi al mondo.

GHOST-XT Le nuove Legend e Ghost-XT rappresentano entrambe l’eccellenza

in termini di performance e finitura quando si tratta di wavesailing in condizioni

difficili. Il look molto aggressivo e accattivante è integrato con lo shape della vela,

utilizzando materiali in X-Ply al 100%, comprese le finestre centrali, per massima

longevità e resistenza anche in caso di caduta. Un terzo colore rende poi la

grafica più vibrante ed eccitante, aggiungendo un look mozzafiato per

pareggiare la performance eccezionale. Il range della Ghost-XT è stato allargato

dalla 4.7 alla 6.7. Evoluto direttamente dalla Legend, la Ghost-XT presenta uno

shape abbastanza simile, con l’utilizzo estensivo del leggerissimo e resistente

tessuto Technora™. La Ghost-XT offre il meglio in tecnologia d’avanguardia.

GLOBAL La nuova Global fa il suo ritorno nel 2011 come la vela wave per quei

rider che vogliono sentire più potenza tra le mani avendo più potenza nel braccio

posteriore. Peter Volwater le ha descritte come: “Semplicemente perfette… non

si può migliorare più niente”. Le misure sono state realizzate appositamente per

soddisfare pienamente le esigenze di ogni rider. La vela è più resistente che mai,

con una costruzioni in 100% X-ply per resistere anche alle condizioni onshore più

cattive. I piccoli dettagli come le nuove pulegge in ottone, materiali resistenti

sulla balumina ed ulteriori rinforzi in Kevlar™, la rendono la vela perfetta per

qualsiasi condizioni in ogni spot in giro per il mondo.

LOCO Le Loco sono state profondamente apprezzate quest anno, grazie al

lavoro eccezionale assieme a Taty Frans, il mago di freestyle direttamente da

Bonaire e vincitore di svariate tappe di PWA. È stato realizzato anche un nuovo

design della 4.0 e 4.4 sviluppate su un albero 370, permettendo di completare il

range anche per quando le condizioni diventano più aggressive e si rischia di

perdere il controllo sotto raffica. Le altre misure ormai sono già rinomate ad

apprezzate in tutte le condizioni. Il profilo leggermente più piatto nella parte

superiore e twist più progressivo sono in perfetta sincronia con le moderne

manovre di freestyle, facilitate notevolmente da una vela così equilibrata.

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)Legend 2,9 344 132

Legend 3,3 358 140

Legend 3,5 364 142

Legend 3,7 372 144

Legend 4,0 388 149

Legend 4,2 396 155

Legend 4,5 406 160

Legend 4,7 408 163

Legend 5,0 419 168

Legend 5,3 429 175

Legend 5,7 443 183

Legend 6,1 455 191

GhostXT 4,7 408 163

GhostXT 5,0 419 168

GhostXT 5,3 429 175

GhostXT 5,7 443 183

GhostXT 6,1 455 191

GhostXT 6,7 467 202

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)Global 4,0 383 153

Global 4,2 391 158

Global 4,5 400 161

Global 4,7 406 167

Global 5,0 416 173

Global 5,4 425 177

Global 5,8 444 186

Global 6,2 450 196

Global 6,8 467 205

Loco 4,0 383 151

Loco 4,4 397 157

Loco 4,8 416 165

Loco 5,2 428 172

Loco 5,6 442 177

Loco 6,0 459 186

Loco 6,4 466 193

Page 65: Funboard 133

63

FORCE La vela wave Naish storica. L’obiettivo primario della vela personale di

Robby è di garantire performance al massimo in tutte le condizioni. I set risultanti

stabiliscono un nuovo standard per le vele wave potenti che vengono anche

realizzate con una costruzione iperleggera. L’erogazione della potenza è distribuita

sul profilo accentuato delimitato dai due pannelli tramati, ciò produce una spinta

costante su entrambe le mani, funzionando alla grande sia in condizioni offshore che

onshore. La potenza della Force la rende anche una perfetta vela per il bump and

jump, e le finiture rispecchiano il voto di Naish all’eccellenza. La Force, vincitrice di

numerosi test è la scelta ideale per quei rider più pesanti e coloro che vogliono

sentire potenza sempre.

SESSION Classica vela wave da purista, ora anche in misure all-terrain. La Naish

Session è una vela wave per puristi dalla 3.7 - 5.3, per poi diventare una perfetta arma

da all-round wave/bump e jump/freestyle dalla 5.7 fin su alla 6.7. L’intero range è

caratterizzato da una spinta piuttosto avanzata e aspect ratio moderato. Il risultato è

una sensazione di morbidezza e maneggevolezza con poca pressione sulla mano

anteriore ma un sacco di potenza a disposizione per continuare a surfare senza

fermarsi. Il risultato è una vela ideale sia per il down-the-line wavesailing che all-around

per i rider più piccoli e leggeri, le nuove misure sono anche ideali per il bump and jump.

BOXER Vela wave/freestyle compatta all’avanguardia. La Naish Boxer ha ridefinito

le moderne vele wave e ha anche creato un nuovo stile di riding. Il suo profilo

compatto è la scelta perfetta per chiudere tutte le manovre new school ed è infatti

la preferita di rider come Kai Lenny e Julien Taboulet. Grazie alla costruzione high

tech e boma corto, con lunghezze d’albero ridottissime che implicano un peso in

rotazione minimo, la Boxer è perfetta per il moderno stile di curve strette e slashate,

che riportano al surf da onda. La forma interna unica e geometria della vela

assicurano un’erogazione costante della potenza simile alla Force ma con la

maneggevolezza immediata della Session, ed un look mozzafiato. L’arma vincente per

tutti i rider wave e freestyle della new school.

RALLY Potenza a gogò senza

camber per misure fino alla 1.4. La

versatilità fatta vela. Dalla 7.9 alla 6.4, la Rally è un’ottima vela freeride senza

camber, una discendente diretta della leggendaria Sprint. Dalla 6.0 alla 4.0,

è stato modificato lo shape per anticipare la planata ed offrire una vela

freeride veloce con un profilo ideale anche per il freestyle e addirittura il

wavesailing. Dalla 4.6 alla 2.6 è ottimizzata invece per principianti ed i rider

più piccoli. Per finire poi, le misure più piccole dalla1.8 alla 1.0, sono le

misure ideali per far imparare i bambini. Il profilo è stato rifinito in anni di

sviluppo con un singolo pannello in scrim che la rende molto reattiva e potente

anche con vento leggero e una nuova geometria interna che copre un range di

condizioni più ampio anche con vento forte. La Rally è un mix perfetto tra

performance, maneggevolezza e resistenza. La scelta ideale per freemove/freeride

di tutte le dimensioni e capacità.

MODEL MAST(cm)BOOM(cm)Force 3.0 340 125

Force 3.4 340 135

Force 3.7 370 145

Force 4.0 370 146

Force 4.2 370 150

Force 4.5 400 155

Force 4.7 400 160

Force 5.0 400 165

Force 5.3 430 170

Force 5.7 430 174

Force 6.2 430 183

MODEL MAST(cm)BOOM(cm)Session 3.7 370 138

Session 4.0 370 145

Session 4.2 370 148

Session 4.5 400 153

Session 4.7 400 155

Session 5.0 400 160

Session 5.3 430 165

Session 5.7 430 171

Session 6.1 430 183

Session 6.7 460 193

MODEL MAST(cm)BOOM(cm)Boxer 3.6 340 144

Boxer 4.0 340 150

Boxer 4.4 370 158

Boxer 4.7 370 160

Boxer 5.0 400 168

Boxer 5.4 400 175

Boxer 5.8 430 179

Boxer 6.2 430 183

MODEL MAST(cm)BOOM(cm)Rally 1.4 - 95

Rally 2.0 - 110

Rally 2.6 340 118

Rally 3.4 340 135

Rally 4.0 370 144

Rally 4.6 400 158

Rally 5.2 400 175

Rally 5.8 430 185

Rally 6.4 430 195

Rally 7.1 460 208

Rally 7.9 490 218

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64

ATLASPotenza da vendere e leggerezza da piuma, è vela per le condizioni wave onshore.

Con la sua potenza e spinta è fatta apposta per garantire la massima

performance anche in condizioni onshore e ovviamente anche in altre condizioni.

Plana molto velocemente e ha un’ottima capacità di risalita per essere una vela

wave. Offre anche un sacco di spinta in salto grazie all’erogazione costante della

potenza che permette di sfruttare ogni onda al meglio.

• Alta tensione superficiale per un’ottima reattività e stabilità del profilo.

• Profilo abbastanza profondo per garantire la maggior spinta tra tutte le vele

wave NeilPryde.

• La potenza in questa vela è disposta più verso la parte alta rispetto alle altre

vele wave per generare maggiore spinta e farti risalire velocemente anche in

condizioni onshore.

• Il baricentro è perfettamente bilanciato tra le mani per combinare un profilo

potente con un feeling neutrale.

COMBATPerformance e durata in qualsiasi spot. Questa è la vela più versatile nella

gamma NeilPryde wave ed è perfetta per tutti quei rider nel mondo che cercano

una longevità senza precedenti. La Combat permette di sfruttare al meglio tutte

le condizioni di wave.

Le novità principali sono:

• Lunghezza dell’albero ridotta, aspect ratio più basso per portare la potenza

nella zona più bassa della vela.

• Lunghezza del boma: leggermente aumentata per abbassare ancora di più il

baricentro di potenza.

• Curva dell’albero: aumentata per migliorare la stabilità del profilo ed erogare

potenza con costanza.

• Confronto tra profili: più piatto per permettere alla vela di diventare neutra più

facilmente quando c’è poco vento.

THEFLY2Vela wave per wave riding classico e puro. Se cerchi una pura vela Wave la

TheFly2 è la scelta giusta, manovrabilità al top e potenza morbida. Perfetta per

surfare e saltare, la TheFly2 è perfettamente bilanciata e si controlla facilmente

sia in salto che in surfata, anche durante le manovre new school grazie al peso

ridotto al massimo e potenza nella zona bassa della vela. Risulta più neutrale e

bilanciata sull’onda rispetto alla TheFly dello scorso anno, offre anche un sacco

di slancio per tutte le manovre aeree!

Le novità principali sono:

• Lunghezza dell’albero ridotta, aspect ratio più basso per portare la potenza

nella zona più bassa della vela.

• Curva dell’albero: aumentata parecchio per aver maggior stabilità e reattività

della vela.

• Lunghezza della balumina: aumentata leggermente a causa dell’abbassamento

della bugna.

• Altezza della bugna: molto più bassa per permettere un migliore twist alla penna.

• Confronto tra profili: più piatto in modo che sia più neutrale quando c’è poco vento.

• Sensazione di maggior neutralità, più simile alla Zone 2010.

FIREFLYFreestyle/wave performance. Una vela freestyle leggera, maneggevole e potente

che accelera velocemente e permette di arrivare alla massima velocità per

staccare un altro trick. Adatta sia al freestyle classico che new school, la FireFly

è pronta all’azione. Puoi perfino usarla tra le onde e si comporterà alla grande.

Questa vela riempie veramente lo spazio tra wave sailing, acqua piatta e freestyle

grazie alla sua reattività immediata e manovrabilità, per non parlare poi della

potenza che permette di decollare, con o senza onde.

Le novità principali sono:

• Lunghezza dell’albero ridotta, aspect ratio più basso per portare la potenza

nella zona più bassa della vela.

Page 67: Funboard 133

65

• Lunghezza del boma: leggermente più lungo con un aspect ratio più basso per

portare la potenza nella zona più bassa della vela.

• Curva dell’albero: aumentata per dare maggior stabilità al profilo.

• Confronto tra profili: leggero aumento del profilo nella zona del boma per dare

maggiore potenza.

FUSION Crossover per riunire tutte le discipline in una vela. È una pura vela x-over che

permette di surfare in qualsiasi condizione, dall’acqua piatta a tutta velocità al

bump n’jump con piccole onde. Questa vela plana senza il minimo sforzo e si

lascia manipolare in manovra senza la minima resistenza che siate principianti

o pro. Ha una reattività immediata e fissa con estrema versatilità e facilità di

utilizzo. È disponibile anche la versione Fusion HD. Questa vela è realizzata in

Dyneema al 100% per maggiore longevità.

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)Atlas 4.0 366 155

Atlas 4.2 374 159

Atlas 4.5 384 163

Atlas 4.7 394 167

Atlas 5.0 408 172

Atlas 5.4 420 177

Atlas 5.8 434 184

Atlas 6.2 448 189

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)Combat 3.7 356 147

Combat 4.0 366 151

Combat 4.2 374 155

Combat 4.5 382 159

Combat 4.7 390 163

Combat 5.0 404 166

Combat 5.3 416 170

Combat 5.6 428 174

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)TheFly2 3.2 334 137

TheFly2 3.6 348 142

TheFly2 3.9 362 148

TheFly2 4.2 372 153

TheFly2 4.5 382 158

TheFly2 4.8 396 163

TheFly2 5.1 408 167

TheFly2 5.4 420 171

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)FireFly 4.9 404 165

FireFly 5.3 418 171

FireFly 5.7 430 177

FireFly 6.1 442 185

FireFly 6.5 454 194

FireFly 6.9 468 200

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)Fusion 4.9 422 165

Fusion 5.5 431 179

Fusion 6.1 439 193

Fusion 6.7 457 201

Fusion 7.2 469 209

Page 68: Funboard 133

66

DUKEPower wave-freestyle. Nel 2011 l’evoluzione della Duke ha fatto un passo enorme!

L’ultima generazione arriva ad un nuovo livello, grazie ad una curva d’albero

ottimizzata attentamente, profilo delle stecche migliorato e diversa tensione

superficiale della vela. Le nuove Duke quindi risultano perfino più leggere tra le mani

e ti permettono una maggior flessibilità per esprimere il tuo stile al meglio e

chiudere ogni manovra senza sforzo. Molto importante: sebbene tutte le Duke diano

il meglio con alberi RDM, sono ancora 100% compatibili con alberi SDM! Nessun’altra

vela riesce a coprire un range così vasto, dal wave al freestyle in acqua piatta. Questa

regola è ormai risaputa da anni e il modello 2011 è stato ulteriormente ottimizzato

per essere come un camaleonte che si adatta all’ambiente circostante quasi

immediatamente. I requisiti per una vela Power Wave ed una vela Freestyle sono

molto simili: ottimo potenziale di planata combinato con ottima maneggevolezza ed

un controllo perfetto. Fino alla 5.4 quindi la Duke è stata progettata come una vela

wave molto potente. Per le misure dalla 5.9 in su Kai Hopf ha migliorato la nuova Duke

basandosi strettamente sui consigli del tre volte campione del mondo freestyle PWA,

Jose “Gollito” Perez e del campione EFPT Andre Paskowski. 5 stecche e un disegno

unico della balumina, per facilitare il controllo durante le difficili manovre di

freestyle.

ICEWorld Cup wave. Il look aggressivo della nuova Ice rivela che è stato fatto davvero un

sacco di lavoro di sviluppo e ricerca che si trasforma automaticamente in ottima

performance. Questa vela da World Cup wave è perfetta per dare il meglio in

qualsiasi situazione. L’evoluzione è un processo costante. Passo a passo, anche il

prodotto migliore può esser migliorato. Kai Hopf ha quindi deciso di curare ogni

minimo dettaglio della Ice. Dalle finiture sulla curvatura dell’albero all’ottimizzazione

della tensione superficiale della vela, fino al nuovo profilo delle stecche. Il risultato è

davvero impressionante da qualsiasi punto di vista: le Ice 2011 sono molto più

leggere tra le mani e anche più radicali e dirette! Per completare l’opera gli aspetti

vincenti della Ice vecchia sono stati mantenuti. La maneggevolezza perfetta dovuta

alla perfetta geometria della balumina, la performance impressionante su un ampio

range di vento e le reazioni istantanee. Il sistema iMODULAR.DESIGN è stato

ottimizzato per aumentare notevolmente la maneggevolezza. Tutte le misure delle ICE

sono state progettate per alberi RDM ma sono anche compatibili con alberi SDM. È

per questo che la nuova ICE è molto più morbida e permette di pompare con

efficienza per planare prima. Queste capacità sono state anche accentuate dalla

curva dell’albero modificata e dalla tensione d’albero ottimizzata. L’Ice è anche

disponibile in versione senza monofilm, interamente in X.Ply, l’Ice HD.

EGOCocept wave. Proposta per la prima volta nel 2009, La Ego ha introdotto un nuovo

concetto di vele wave che possono fare molto più del previsto e delle normali vele

Wave. Questo concetto si applica anche alla Ego 2011 l’arma definitiva per quei

waverider innovativi. La Ego ha inaugurato la nuova era delle Concept Wave Sails,

costruita con materiali eccezionali per mostrare le nuove mode nella progettazione

delle vele. Per il 2011 Kai Hopf si è attenuto strettamente ai requisiti e ha anche

migliorato notevolmente la performance, i dettagli e specialmente la

maneggevolezza della nuova Ego. Kai Hopf ha sviluppato il BALANCED.LUFF.LENGTH,

una proporzione delicata tra lunghezza dell’albero e del boma. Più corto e compatto

possibile per aumentare la maneggevolezza ma comunque sufficientemente lungo

per aver un twist ottimale e assicurare un grande range di condizioni. Per

raggiungere questo obiettivo sulle misure critiche Kai ha utilizzato il sistema

consolidato della NORTH SAILS CROSS.BATTEN.CONCEPT combinandolo alla

CUTAWAY.CLEW, ottenendo enormi vantaggi in termini di maneggevolezza.

Aggiungendo poi la migliore tensione superficiale e profilo delle stecche, le nuove

Ego sembrano molto più leggere tra le mani. Importante: la EGO è la nostra prima

vela di North Sails esclusivamente per alberi RDM per le sue caratteristiche

particolari. Il diametro ridotto dell’albero è perfetto per rendere la vela ancora più

morbida e maneggevole.

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)DUKE 4,7 418 168

DUKE 5,0 426 174

DUKE 5,4 440 178

DUKE 5,9 454 183

DUKE 6,4 459 191

DUKE 6,9 472 198

ICE 3,4 360 141

ICE 3,7 376 146

ICE 4,0 388 153

ICE 4,2 397 156

ICE 4,5 408 160

ICE 4,7 411 166

ICE 5,0 421 171

ICE 5,3 436 173

ICE 5,7 439 179

ICE 6,2 458 188

EGO 3,0 332 136

EGO 3,4 350 142

EGO 3,7 365 147

EGO 4,0 381 152

EGO 4,2 387 155

EGO 4,5 399 160

EGO 4,7 408 168

EGO 5,0 412 169

EGO 5,3 417 172

Page 69: Funboard 133

67

BLADEVela wave performance orientata al controllo ed alla potenza ideale per qualsiasi

tavola wave. L’idea alla base della creazione della Blade è un mix perfetto tra

potenza e controllo. Questa vela è stata realizzata in modo da continuare a dare

potenza alla tavola durante ogni singola curva. La maneggevolezza rimane senza

confronto durante un ampio range di vento e può essere regolata per funzionare

perfettamente in ogni condizione.

Novità per il 2011:

• Riduzione del peso grazie all’impiego del leggerissimo materiale eM3 al di

sopra della stecca di penna, che riduce anche le oscillazioni e turbolenze.

• Lunghezza del boma ridotta anche nelle vele più grosse per ridurre il peso e

aumentarne la maneggevolezza.

• Bugna più bassa che riduce la lunghezza del boma nelle misure più grosse,

garantendo una sensibilità maggiore e più uniformità nell’intero range con

differenza di lunghezze di bugna molto ridotta da una metratura all’altra.

• Nuovo anello di bugna più leggero

S1Vela Wave new school e freestyle ideale per tutte le tavole wave o freestyle. La

nuova S-1 è leggera, manovrabile e racchiude tutte le tecnologie e scoperte

innovative in termini di materiale e la conoscenza di Severne nella realizzazione.

Presenta un profilo più piatto per una maggior tensione superficiale in modo che

la vela abbia una reattività immediata e permetta di piazzare il rig intero

esattamente dove si vuole con precisione assoluta. Per il 2011 la S-1 è stata

anche spogliata al minimo mantenendo solo i componenti fondamentali,

rendendo la vela leggerissima, rendendola una piuma nelle mani dei rider più

dedicati.

Novità per il 2011.

• La S-1 è più leggera grazie all’utilizzo estensivo del nuovo materiale e5 che

assicura un peso senza precedenti.

• Durabilità aumentata grazie

all’utilizzo di un unico pannello in

monofilm che permette alla vela di offrire massima visibilità.

• Ridotta lunghezza di bugna anche sulle misure più grosse per diminuire

l’ingombro in rotazione.

• Bugna più bassa che riduce la lunghezza del boma nelle misure più

grosse.

SWATCompact wave ideale per tutte le tavole wave e freeride. La Swat è stata

progettata per essere leggera, manovrabile e compatta. Costruita in X-ply al

100%, questa vela offre una qualità eccezionale. La Swat è un’arma letale nelle

mani dei rider più agguerriti.

Novità per il 2011:

• Più rigida, più reattiva grazie ad una maggiore tensione superficiale e shaping

più raffinato.

• Boma più corto anche per le vele più grosse per una maggior manovrabilità e

ingombro ridotto in rotazione.

• Longevità migliorata con la riduzione delle cuciture nella parte bassa della vela.

• Anello di bugna più leggero.

• Puleggia a 3 rimandi.

MODEL LUFF(cm) BOOM(cm)BLADE 3.0 333 137

BLADE 3.3 350 140

BLADE 3.7 367 145

BLADE 4.0 386 152

BLADE 4.2 398 155

BLADE 4.5 404 156

BLADE 4.7 408 158

BLADE 5.0 416 163

BLADE 5.3 432 169

BLADE 5.7 442 176

BLADE 6.2 458 182

S1 3.7 376 147

S1 4.0 388 155

S1 4.3 398 158

S1 4.5 402 160

S1 4.7 403 162

S1 5.0 417 167

S1 5.3 424 172

S1 5.6 432 182

S1 5.9 454 183

S1 6.3 463 187

SWAT 3.3 351 141

SWAT 3.7 382 145

SWAT 4.2 399 156

SWAT 4.7 404 162

SWAT 5.2 424 168

SWAT 5.7 433 175

Page 70: Funboard 133

68

MISSION La perfetta combinazione tra sensibilità, manovrabilità, stabilità e

resistenza. La nuova Mission offre un controllo e maneggevolezza senza rivali, ora

anche con maggiore potenza e peso ridotto, per garantire ancora più reattività

rispetto ai suoi predecessori. La morbidezza del nuovo Q-Ply in penna rende il twist

più morbido, rendendo la vela più reattiva e viva tra le mani del rider. Progettata

per il wave sailing down the line è perfetta anche per i rider più leggeri. Una vela

wave orientata ai trick new school con reattività diretta e risposta immediata. La

nuova Mission ha un peso d’oscillazione molto ridotto e perdona molto. Eccellente

abilità di sventare, permettendo di restare in pieno controllo anche nel momento

critico della manovra. Visibilità cristallina. Tecnologia all’avanguardia in termini di

materiale, realizzazione e costruzione. Costruita per durare.

Misure disponibili: 3.0 / 3.3 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 6.1

MISSION X La Mission X ritorna nella nuova gamma più resistente e rinforzata

che mai, per essere perfettamente a suo agio anche negli spot più hardcore al

mondo, dove chi sbaglia paga. Il profilo è identico alla Mission, vengono però

utilizzati solo pannelli in X-Ply e la fidata finestra in PVC, che permette di star

tranquillo anche quando vieni macinato. La Mission X è la vela perfetta per quei

rider che ricercano performance al top e la longevità massima della vela a

prescindere dalle condizioni.

Misure disponibili: 2.7 / 3.0 / 3.3 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 6.1

ICON Vincitrice di numerosi test su riviste ed una delle vele più vendute in

assoluto. La vela più versatile della Simmer ora presenta anche un profilo più

pieno ed una lunghezza di boma contenuta, ciò permette alla Icon di dare un

sacco di potenza al rider permettendogli di spostarsi sullo spot senza fare il

minmo sforzo, gestendo la vela alla perfezione anche in condizioni di

sovrainvelatura notevole. Per il 2011 è stato ridotto il peso d’oscillazione

utilizzando il nuovo Q-Ply più leggero nel terzo superiore della vela. Il profilo

risulta anche più compatto e funzionale. Profilo potente per un’ottima versatilità

e adattabilità ad ogni condizione. Una vela wave orientata ai trick new school con

reattività diretta e risposta immediata. Costruzione molto forte e duratura.

Grande versatilità nelle regolazioni; maggior tensione di boma per potenza più

brutale e nervosa, mentre minore tensione assicura una maggior morbidezza e

leggerezza tra le mani.

Misure disponibili: 3.4 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 5.9 / 6.2

IRON La nuova Iron ha sia la potenza che il controllo per essere aggressiva in

qualsiasi tipo di condizioni. Grazie alla penna più leggera e stretta, è aumentata

notevolmente la manovrabilità e maneggevolezza della vela nella mani del rider. Il

nuovo low aspect ratio della Iron rende la vela molto stabile con un enorme

potenziale per saltare e surfare in qualsiasi condizione. Potenza con poco vento,

controllo con tanto. Ampia possibilità di regolare la vela per ottenere performance

ideali anche in spot con condizioni nella media. Perfetta per un ampio range di

rider, specialmente quelli più pesanti, ma anche ideale per i rider più piccoli che

possono usare metrature più piccole grazie alla maggiore potenza.

Misure disponibili: 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.7 / 6.2 / 6.7

BLACK TIP La nuova BlackTip è una vela iperleggera a 4 stecche perfetta per il

wave e freestyle. Progettata e realizzata da Thomas Persson in stretta

collaborazione con Klaas Voget. Grazie al profilo compatto, un profilo scalato

progressivamente e la nuova costruzione rettangolare delle stecche, la BlackTip

rappresenta alla perfezione il nuovo atteggiamento, manovrabilità e reattività della

new school. Una versatile vela wave/freestyle che genera potenza e manovrabilità

per disintegrare ogni onda e spostarsi sul picco, avendo tra le mani una vela

leggerissima, perfetta anche per le manovre slashate di freestyle. Ottima potenza

con condizioni marginali per assicurare una planata anticipata e ottima

maneggevolezza anche grazie al taglio della balumina più alto, per passare sotto

la vela senza problemi.

Misure disponibili: 3.3 / 3.6 / 3.9 / 4.2 / 4.5 / 4.8 / 5.1 / 5.4 / 5.7 / 6.0

Page 71: Funboard 133

The Pleasure of Challenge

Carv

ico’s

green vision

eccellente protezionedai raggi UV

ultra cloro resistente resistente alla sabbia ultra sottile leggerissimo

ottima copertura

asciugatura rapida non arrotola mantenimento della forma

Page 72: Funboard 133

70

Page 73: Funboard 133

71

Vista aerea del CST. Sotto: unadelle 4 partenze della Wind's Cup.

© Massimo Bregani

© Alessandro Giovannelli

Wind’s Bar life style!

Alberto Menegatti, vincitoreincontrastato della Wind’s Bar Cup 2010

in strambata davanti a Torbole.

Page 74: Funboard 133

72

Dopo il successo della prima edizione del 2008, per quest’anno il Wind’s Bar ha voluto

strafare, organizzando al meglio questo incredibile evento con un unico scopo: far

divertire tutti sia in acqua che a terra, cosa che è riuscita veramente bene. L’evento

ha preso il via sabato 26 giugno, colorando Torbole con bandiere, striscioni e poster

per tutto il paese fino ad arrivare alla base dell’evento, il Circolo Surf Torbole.

Quest’anno oltre alla tanto attesa gara di windsurf non poteva mancare la gara di

SUP, sport ormai diventato famoso anche sulle rive dell’Alto Garda. Per la gara di

windsurf si prospetta una bella battaglia con percorso downwind dal Corno di Bò

fino alla spiaggia di Torbole, con un totale di 5 strambate e tutte quanti visibili dalla

spiaggia!

DAY 1 Alla partenza non manca proprio nessuno, 50 atleti pronti a dare il massimo

tra cuoi tanti professionisti come Alberto Menegatti, Marco Begalli e molti altri. Dopo

il via Alberto Menegatti conquista subito la testa dimostrando di essere il numero

uno in Italia e andando a tagliare il traguardo dopo una decina di minuti, davanti alla

spiaggia di Torbole gremita di spettatori! A seguire il forte romano Marco Begalli che

precede Matteo Iachino, che dopo una brutta partenza riesce a sorpassare

Francesco Prati arrivando terzo. Finita la regata non ci si ferma di certo, ma si

continua con l’aperitivo e serata direttamente al Wind’s Bar, dove i mitici cocktails di

Marco Cattoi, la musica reggae dal vivo e il resto dello staff rendono la serata

indimenticabile. Chi c’era può confermare e per chi non c’era ci sono le foto che ne

dimostrano il grande successo della festa e del Wind’s Bar stesso. Tutte le foto sono

visibili sul sito www.windsbar.com o su facebook!

DAY 2 La gara di SUP è prevista per le ore 9:00 di domenica 27 giugno, ma vista la

serata devastante per molti atleti si decide di aspettare un po’ fino all’arrivo di tutti

i concorrenti. Una volta radunati si da il via alla prima gara di SUP, con partenza

dalla spiaggia di Torbole, giro di boa presso la Conca d’Oro e ritorno, con batterie

da 10 atleti al colpo. Svolte le qualificazioni a colpi di pagaiate, per la finale il

percorso viene cambiato, posizionandolo molto più vicino a riva e accorciandolo di

molto (i postumi della serata si fanno sentire sempre di più). Con una partenza

spettacolare dalla spiaggia prende il via la tanto attesa finale, con Marco Lang che

Marco Begalli stramba davanti al molo Paradiso.

Fast & furius...

Page 75: Funboard 133

73

Matteo Iachino mantienela terza posizione.

Francesco Prati e Marco Cattoi,l'organizzatore dell'evento.

Momenti di gara. La giovanissima GretaMarchegger sorride prima di entrare in acqua.

Page 76: Funboard 133

brucia tutti dopo poche pagaiate distaccando Romano Luigi e il mitico Robert

Hofmann. Dopo 3 giri di boa, tra cadute e sorpassi nelle retrovie, le prime posizioni

rimangono invariate e l’austriaco Lang va ad aggiudicarsi questa prima incredibile

gara di SUP del Garda! Ma ancora non è finita! Lasciate andare le pagaie si torna

immediatamente al windsurf, pronti per la partenza a Corno di Bò, complice l’arrivo

puntuale della mitica Ora del Garda (il vento termico da Sud per chi ancora non lo

sapesse). Il vento non è forte come ieri, comunque abbastanza costante per dare il

via al secondo giorno di gara. Menegatti dopo una partenza perfetta stramba in

testa alla prima boa e mantiene nuovamente la testa della corsa fino alla fine,

dando filo da torcere a tutti gli avversari. Dopo un’ora di pausa si ritorna in acqua

per l’ultima prova di questa edizione, vinta ancora una volta dal torbolano seguito

sempre da Begalli e dal giovane Iachino. Le prime tre posizioni rimangono quindi

invariate. Le gare sono finite ma la festa procede fino alle premiazioni che vedono

come vincitore della regata windsurf Alberto Menegatti (Starboard/Simmer), che si

porta a casa un assegno di 1000 euro, e per il SUP l’austriaco Lang. Tra lo

champagne per i vincitori, premi per tutti, musica live dei Moonlight Circus e dopo

una dimostrazione di ballo hip-hop si conclude l’edizione 2010 di questo strepitoso

evento! Non ci resta che aspettare il video ufficiale della gara in uscita a fine estate

e attendere la prossima edizione 2011 ancora più grande e ancora più divertente!

Intanto se volete guardatevi il trailer del video su youtube a questo link:

http://www.youtube.com/watch?v=nJ5L9peBE2k

Un ringraziamento particolare a Franklin and Marshall, BMW, Smith, Red Bull,

Gaastra, Burton, Warsteiner, Pepsi, il comune di Nago-Torbole, il C.S.T. e Lagorair per

aver messo a disposizione l'elicottero per foto e riprese!!!

WIND'S BAR CUP 26-27 GIUGNO 2010CLASSIFICA FINALE DOPO 4 PROVE E 1 SCARTO.Prime 15 posizioni (seguono altri 36 atleti).

COGNOME NOME N.VEL. CIRCOLO FIV TOTALE1 MENEGATTI ALBERTO ITA 4 CIRCOLO SURF TORBOLE

(SIMMER - STARBOARD - QUIKSILVER - TECNOLIMITS - CST - PATLOVE - TRENTINO) 2,12 BEGALLI MARCO ITA 415 WIND. CLUB CAGLIARI

(STARBOARD - NEIL PRYDE) 63 IACHINO MATTEO ITA 140 LNI ALBISOLA

(JP - GAASTRA - AL 360 - GLORYRY - LNI ALBISOLA - MOSTYC) 94 MARCHEGGER LUIS ITA 6 CIRCOLO SURF TORBOLE (OBERALP - JP - GAASTRA - AERON - GLORYFY) 115 PRATI FRANCESCO ITA 10 CIRCOLO SURF TORBOLE (RRD - POINT 7 - TORBOLERULES.COM) 166 FAUSTER THOMAS ITA 106 CIRCOLO SURF TORBOLE (NORTH SAILS - ION) 187 HOFMANN ROBERT ITA 11 CVD ROMA (RRD - NORTH SAILS) 218 SEIDEL WOLFGANG AUT 3 CST - 239 ROMANO LUIGI ITA 911 COMP.VELA GROSSETO (RRD - SIMMER) 2410 LANG MARCO AUT 66 AUSTRIA - 3111 RIGHI ROLANDO 17 CIRCOLO SURF TORBOLE - 3712 CAMOZZI NICOLA ITA 993 CIRCOLO SURF TORBOLE (POINT 7) 3713 BRIZIO GIORGIA ITA 8 CIRCOLO SURF TORBOLE - 3914 LIGNOLA CARLO ITA 98 CANOTTIERI NAPOLI - 4115 SLIJK NICHOLAS ITA 346 CIRCOLO SURF TORBOLE (NAISH - SHAKA - CHOCO FINS) 42

74

L’arrivo è stato posizionato proprio davanti alla spiaggia di Torbole e del CST.

La crew del Wind’s Barche ha intrattenuto i

ragazzi!

Il podio: A. Menegatti,M. Begalli, M. Iachino.

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Page 78: Funboard 133

76

Page 79: Funboard 133

77

Manu Bouvet in action.

Page 80: Funboard 133

78

IL PRIMO CONTATTO• Mozambico…? Vai in Mozambico? Dove di preciso?

• In qualche villaggio vicino a Inhambane.

• Ci potrebbe essere una delle onde migliori di tutta

l’Africa in zona! Se c’è vento da Sud è windsurfabile,

dovreste andare a dare un’occhiata!

Guardando una vecchia foto che Manu aveva

scannerizzato sul suo computer, mi sono reso conto

del potenziale del posto. Una destra perfetta che si

srotola lungo un point roccioso per poi finire proprio

su una bellissima spiaggia di sabbia bianca.

Questo episodio risale a fine dicembre 2008 mentre

sono a Maui a lavorare con Manu e Carine ad Haiku.

Sto per andare a visitare mio fratello Pier, capo

dell’organizzazione Positivo Mozambique, che vive in un

piccolo villaggio proprio davanti all’onda. Sentendo

Manu sono ancora più eccitato, infatti ha deciso di

portare il suo materiale da windsurf per entrare in

acqua!

La mia missione ormai è chiara: provare a vedere se il

posto è windsurfabile ed ovviamente, provarlo!

Appena scendo dall’aereo a Johannesburg, chiedo a

mio fratello della reputazione dell’onda che si trova

dietro casa. Lui mi risponde: “È davvero un’onda

famosa e magnifica, come fai a non saperlo?”. Ok,

sembra che l’unico a non saper di questo break sia io!

Mentre stiamo organizzando il nostro viaggio verso

Nord diretti in Mozambico, guardo perplesso il 4x4 che

dovrebbe portarci fino a destinazione; non ho

assolutamente nessuna fiducia nel nostro mezzo anche

perchè il motore fa un rumore davvero poco piacevole.

Questa è l’Africa, quindi ci proviamo lo stesso…

Sfortunatamente però, dopo poco, mi sono reso conto

di aver ragione. Il motore s’è fuso dopo un paio d’ore

ed ora eravamo nel posto peggiore, con un’enorme

sacca: downtown Jobourg (soprannome di

Johannesburg). Questo posto è stato riconosciuto

come la “capitale più pericolosa sulla terra”, quindi

mio fratello ed io abbiamo deciso immediatamente di

comprare due biglietti aerei per Inhambane, senza

nemmeno guardare il prezzo. La pelle prima di tutto!

Dopo un viaggio di 4 giorni da Maui, sono finalmente

riuscito a vedere il Mozambico ed i suoi magnifici

paesaggi. La visuale dall’aereo vale la pena di tutti i

problemi dei giorni precedenti: labirinti di estuari che

fanno slalom tra enormi dune di sabbia, punteggiate

da foreste di palme da cocco che ondeggiano sospinte

dal vento. In lontananza vediamo l’Oceano Indiano che

diventa color smeraldo. Non so ancora come siano le

onde, ma ho un ottimo presentimento. I primi due

giorni che passiamo con i ragazzi di Positivo mi fanno

entrare nel loro mondo africano. Durante i concerti

tipici, l’atmosfera s’infuoca, proprio come durante il

giorno. Qui è piena estate, è quasi il primo dell’anno e

le feste sembrano non finire mai. Sono davvero

contento quando poi è finito tutto un paio di giorni

dopo. Il villaggio torna alla sua calma originale. Sono

Carine Camboulives veleggia con la tavolada SUP in uno scenario mozzafiato.

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79

anche contento che coincida con un bello swell che

dovrebbe far rompere l’onda! Riesco a far surf da onda

tutti i giorni nell’acqua più cristallina che abbia mai

visto! Quando poi il vento finalmente aumenta riesco

finalmente a rispondere alla domanda di Manu: “Sì,

l’onda è windsurfabile!”. Il vento è perfettamente side-

shore sul picco, per poi girare più offshore man mano

che l’onda entra nella baia. Giudicando dalle facce della

gente che ci guarda dalla spiaggia, non penso che

nessuno abbia mai visto un windsurf prima,

specialmente dietro casa loro! Ora sono in paradiso. Se

l’onda è così perfetta in estate, figuriamoci se torniamo

tutti assieme durante la stagione delle mareggiate

(maggio - settembre)!

Dopo un paio di mesi, eccomi ancora qui all’aeroporto

di Maputo (capitale del Mozambico) aspettando Manu,

Carine ed il fotografo Benjamin Thouard. Ora passo a

Manu la parola per raccontarvi la sua esperienza…

MANU BOUVETAppena usciti dal terminal noto che la solita faccia

allegra di Charly oggi non è presente: “Invece di essere

andato a farmi un giretto negli Strip Clubs di Maputo,

mi sono ritrovato a dover andare in chiesa con una mia

amica del Mozambico! Ho sfruttato l’occasione per

pregare che il resto del viaggio vada meglio dell’inizio.”

Charly continua. “All’aeroporto Charles de Gaulle,

Etihad Airways mi ha fatto pagare 750 ¤ di bagaglio

extra! Ho dovuto perfino abbandonare metà della mia

roba sul posto, altrimenti avrei dovuto pagare il

doppio! Assicuratevi quindi di evitarli come la peste.

Come se non bastasse poi, hanno riempito la mia

tavola di buchi ed ora assomiglia ad un colabrodo!”.

Finalmente però l’euforia di esserci riuniti tutti insieme

per partire per un viaggio su cui avevamo lavorato

duramente, prende il sopravvento. Positivo! Questo è il

motto del viaggio e l’atteggiamento corretto in

generale, specialmente qui in Africa! Il nostro

fotografo, Benjamin Thouard, stava cominciando

altrettanto male il suo viaggio quando un passeggero

sbadato è partito a manetta da Maputo con in mano la

sua valigia per la custodia subacquea della macchina

fotografica, pensando che fosse la sua scatola degli

attrezzi! Fortunatamente siamo riusciti a

riacchiapparlo prima che fosse troppo tardi. Abbiamo

trascorso i primi due giorni girando per Maputo, io e

Carine c’eravamo già stati 5 anni prima durante il

nostro primo viaggio in Mozambico. È cambiato ben

poco, il mercato è ancora pieno di vita e di colori e le

strade sono ancora sporchissime. La “terra de boa

gente”, (terra della brava gente) soprannome del

Mozambico dato da Vasco de Gama quando è

approdato qui, definisce perfettamente i locali.

Sebbene possa sembrare un cliché già sentito, la gente

mozambicana è molto tranquilla e sinceramente

disinteressata alla ricchezza materiale del viaggiatore

bianco. Avevamo già notato questo rapporto genuino

tra locali e turisti 5 anni prima. Questa volta però

Poco vento e onde? Con il SUP ildivertimento continua.

Carine Camboulives

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siamo diretti verso nord, dove dovremmo incontrarci

con Pierre Dufloo, fratello di Charly e capo di Positivo

Mozambico.

MAMMA AFRICA“Mi sono laureato ad HEC (l’equivalente francese di

Harvard) e mi dispiace” è il titolo di un libro di successo

scritto da un intelligente laureato che è amareggiato

perché la sua rinomata Università non l’ha

minimamente preparato ad affrontare la vita reale.

Pierre potrebbe dire lo stesso ma si è dimenticato di

tutto quando ha deciso di abbandonare i fogli di

contabilità per la sua tavola da surf ed il suo sassofono.

Potrebbe non essere uno studente modello ma lui e la

sua associazione sono molto rispettati e conosciuti in

Mozambico. Sebbene l’obiettivo primario del suo lavoro

e dei suoi sforzi non sia più uguale a quello di quando

era un vero “business man”, Pierre si dedica alla causa

al 100%. Lavora duramente per raccogliere fondi,

organizzare tour musicali e creare posti di lavoro in

giro per il paese, in modo anche da diffondere maggior

conoscenza nella lotta contro l’AIDS. Non c’è

assolutamente alcuna drammatizzazione o sensi di

colpa nel messaggio di Positivo; nessuna paura, solo

amore e belle canzoni: un tocco di Femi Kuti per il tipico

sound africano, un ritmo Congas per la popolazione

latina e dei rif di sax con testi in portoghese. Agita bene

il mix e servilo “quente”! Pierre si trova completamente

a suo agio sullo stage, balla assieme ai membri

mozambicani, austriaci ed inglesi di Positivo. Per

conoscere meglio il loro operato, decidiamo di unirci a

loro per andare a costruire un workshop in un villaggio

disperso nella foresta. Ma che fine ha fatto l’Oceano? Ve

lo state domandando, vero? Bhè, mi tengo il meglio per

la fine in quanto ora ci aspettano 5 ore di macchina su

sentieri bucherellati per arrivare sotto un enorme

tendone dove ci attendono 50 bambini tra i 3 e 13 anni,

in attesa di esser intrattenuti alla grande,

trasmettendo loro l’importanza dell’igiene personale e

conoscenza dell’HIV. Tutti i bambini cantano assieme

alla banda, in modo che possano fare da coro per il

nuovo CD di Positivo. Ognuno di noi si deve presentare

al megafono dicendo quelle poche parole di portoghese

che sappiamo. Quando arriva il turno di Lou, la nostra

bambina di 4 anni, comincia a canticchiare delle

stupide canzoncine in francese che parlano di buchi nei

pantaloni ed altre robe simili… solo noi capiamo cosa

stia dicendo ma tutti i bambini si divertono un sacco

anche solo a vederla cantare! Finiscono perfino per

provare a cantare in francese, dopo averci ascoltato

performare in portoghese. L’esperienza intera è

spettacolare, l’atmosfera è piena di gioia e felicità.

Regaliamo un po’ di cappellini e magliette della Oxbow

e Neil Pryde, ma a fine giornata ci chiediamo

effettivamente chi abbia dato di più a chi.

Da quando vivo questa magnifica vita sempre in viaggio

e facendo esperienze sempre nuove in giro per il

mondo, continuo a chiedermi come poter dare di più e

80

Page 83: Funboard 133

meglio. Ho sentito che dare agli altri significa

innanzitutto dare a sé stessi, e questo è un modo per

essere a posto con la propria coscienza, specialmente

qui in Africa Occidentale. Poi mi giro e vedo che Lou

regala la sua maglietta ad una bambina della sua età.

La piccola ha giocato con la maglietta per un po’,

provando ad infilare la testa in un buco alla volta,

riuscendo poi ad infilarla correttamente. In quel

momento mi sono reso conto che il modo migliore è

proprio quello di seguire il proprio cuore ed istinto,

quello più spontaneo, senza pensare troppo. Ho anche

realizzato durante questo viaggio che una donazione è

uno strano patto che viene stipulato inconsapevolmente

ed il beneficiario poi prima o dopo salderà il suo

“debito”. È come creare una situazione con una parte

debole ed una parte forte. Non sono sicuro io da che

parte stia ma tutti i sorrisi che ci vengono regalati ogni

giorno sono difficili da dimenticare. Condividiamo tutti

dei momenti indimenticabili.

ACTION!“Esta Listu!” dice Paolo, il nostro cuoco. Il menù di

stasera è gamberoni alla griglia e riso. Ben fa una

pausa dal selezionare le foto ed io colgo l’occasione

per dire a Lou di smetterla di ripetere “Tudo bom”

all’infinito e di venire a cena. Nel frattempo Carine si

assicura che la mousse al cioccolato che aveva chiesto

a Paolo la sera prima fosse nel frigo. Credeteci o meno,

Paolo è davvero un esperto di questa ricetta. Siamo

come re in questa casa ed apprezziamo ogni piccola

cosa al massimo. Fuori ora fa freddo, essendo in pieno

inverno australe. Un sistema di bassa pressione in

arrivo dalla punta meridionale del Sud Africa sta

portando venti tempestosi, umidi e freddi verso

l’Oceano Indiano! La cosa positiva è che il vento è ormai

una settimana che spira costante da Sud sui 20 nodi,

perfettamente side shore, e l’onda per cui siamo

venuti, sta funzionando alla perfezione! Charly aveva

ragione.

Comincia a rompere su un point roccioso molto

insidioso, ma una volta passata la prima infame

sezione, l’onda si srotola perfettamente sull’acqua

turchese! Alla fine dell’onda devi uscire prima che

chiuda su un banco di sabbia dove non c’è più una bava

di vento. Risalire sul picco è abbastanza difficile a

causa della forte corrente laterale, ma la compagnia di

balene e delfini rende il tutto più piacevole.

È un po’ difficile partire dalla spiaggia bianca a causa

della parete a strapiombo che copre il vento. Il timing

è vitale! Dopo un po’ di tentativi falliti, Charly decide di

buttarsi direttamente dalla scogliera, una buona idea

ma bisogna buttarsi proprio quando entra il set di

onde… come ha fatto lui… bel tentativo Charly!

Una volta che il sistema di bassa pressione si avvicina,

il vento diventa più offshore o muore completamente, e

l’onda diventa incredibile. Un cilindro turchese che si

srotola alla perfezione su sabbia! È talmente perfetta

che non riusciamo più ad uscire dall’acqua! Entriamo

anche col SUP mentre aspettiamo che il vento rinforzi

per poi entrare in windsurf tutto il giorno e poi andare

a fare una session di surf la sera. Questo è il

programma per i nove giorni. “Non mi sarei mai

immaginato che fosse così perfetta” dice Ben dopo una

veloce session di surf mattutina. Detta da qualcuno che

abita proprio vicino a Teahupoo a Tahiti, è una

dichiarazione rilevante!

NUOVI ORIZZONTI“E se cercassimo un po’ più lontano?”.

Tutti si stanno davvero rilassando adesso, forse anche

un po’ troppo… quest’anno mi ero promesso di

spingermi più lontano di dove fossi già stato 5 anni

prima, arrivando fino all’arcipelago di Bazaruto. Quel

nome mi frulla in testa da quando siamo arrivati qui in

Mozambico e mi sembra che stia cominciando a dar

sui nervi a tutti col mio progetto. “Dai, lascia perdere il

tuo viaggio in barca tra le isole, siamo perfettamente

sistemati qui dove siamo, proprio davanti ad un’onda

perfetta mentre ci mangiamo gamberoni alla griglia e

mousse al cioccolato! Come se non bastasse poi,

dovremmo anche farci 9 ore di autobus per arrivare a

prendere la barca!” continuavano a ripetermi…

“Avete ragione ragazzi! Dovremmo perfino svegliarci

alle 4 domattina per arrivare in tempo…” poi saliremmo

a bordo della Dhow (tipica barca portata nell’Oceano

Indiano da mercanti arabi nel 15esimo secolo) dove

dovremmo restare per evitare di spendere una fortuna

nei costosissimi alberghi! (500 Euro a notte è la sola

opzione in quella zona!). “Ti prometto che vedrai un

bellissimo arcipelago”. Continuo a ripetermelo mentre

carichiamo il materiale sull’autobus al buio. Dopo un

paio d’ore sulle peggiori strade che abbia mai visto,

decido di andare a fare un giro; Carine e Lou cercano

un cespuglio per fare i loro bisogni ma subito qualcuno

dalla strada urla allarmato “Minas, minas” (mine anti-

uomo)! Oups, c’è mancato poco…

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Manu Bouvet pennella il lip.Uno spot con un’onda perfetta ma conun difficilissimo accesso.

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Arriviamo finalmente a Vilanculos, il porticciolo di

partenza dove vediamo un’anteprima del colore

mozzafiato dell’acqua. Una distesa immensa di

turchese che sembra congelare l’orizzonte per poi

sciogliersi assieme al cielo. Sembra di guardare in un

enorme specchio. In lontananza vediamo le isole

Bazaruto che sembrano galleggiare per aria. La nostra

barca scivola lungo l’acqua cristallina mentre

rimaniamo tutti senza parole. Rogiero, uno dei 3

membri dell’equipaggio, indossa un cappello di lana e

grossi occhiali tondi. Sembra che Peter Tosh sia a

bordo con noi. Lui si occupa del BBQ, un piccolo fuoco

alla base della nave. Il pranzo è a base di granchio, riso

ed insalata mista. Buttiamo l’ancora a Mangaruque,

l’isola più vicina. Credo che l’hotel lì vicino offra un

ottimo servizio ma che per un prezzo del genere non ne

valga assolutamente la pena. “Dovresti diventare lo

schiavo del tuo schiavo” ha scritto una volta

Krishnamurti. Non vogliamo diventare la prova vivente

di questo detto, ed in ogni caso non ci sentiamo a

nostro agio a venir serviti. Sfortunatamente l’Africa è

ancora piena zeppa di vecchi ignoranti bianchi che

suonano il campanello per farsi portare la cena e si

lamentano sempre con le numerose donne delle

pulizie. Per quello che ci riguarda, ci godiamo ogni

singolo momento del pranzo sotto il sole, nella bellezza

più calma e totale. Questa è stata la sensazione

durante tutto il tempo passato a bordo. Il nostro tempo

sta quasi per finire ed è ora di andare ad esplorare un

reef che sembrava esposto bene guardando la mappa.

Non riusciamo ad ottenere alcuna informazione dagli

esperti sulla barca o anche dalla gente che lavora negli

hotel della zona. “Onde qua intorno? Non ne ho idea, qui

di solito si fanno solo immersioni…” Non capisco però

perchè sia coperta da testa a piedi da abbigliamento

da surf da onda. Non credo alle coincidenze. Dovremmo

ritornare per assicurarcene…

DIARIO DI VIAGGIO

Come arrivarci: dall’Europa al Mozambico ci sono voli

diretti o via Johannesburg o Lisbona. Air France, TAP,

South African Airlines. Costo dei biglietti attorno agli

800 Euro. Richiesta Visa per il soggiorno.

Quando andare: da maggio ad ottobre è inverno.

I sistemi di bassa pressione sono spesso in zona,

spingendo vento ed onde. Vele da 4.2 a 5.5. Tavola

strettamente Wave.

Dove andare:per andare all’isola di Inhaca hai bisogno

di ottimo materiale da campeggio, un caldo sacco a

pelo e vestiti (la notte fa freddo). A Ponta Do Ouro,

“Café Del Mar” è un ottimo alloggio a 40 Euro/giorno

con mezza pensione.

Per info: [email protected]. Tel:

(09258.1.) 650048. Fax: (09258.1.) 650049. Altre

informazioni ed ottime destinazione windsurfistiche

su www.fun-and-fly.com.

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Page 87: Funboard 133
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HOW TO DOVai al traverso a tutta velocità, con buona potenza nella

vela ma preferibilmente non sovrainvelati. Per eseguire

correttamente una Matador è fondamentale saper far il

passaggio della Duck Tack ad occhi chiusi, in modo da

potersi trovare sottovento alla vela con i piedi nellE

straps ancora in posizione normale. Altro requisito

fondamentale è aver dimestichezza con la Bob One

Hand, in quanto dopo lo stacco in blind, la rotazione è

identica. Lasca leggermente fino ad arrivare a circa 45°

tra traverso e lasco e sbilanciati leggermente in avanti,

in modo che la tavola mantenga una buona velocità.

Cazza la vela con il braccio posteriore, spingendo

l’albero in avanti e leggermente sopravento con quello

anteriore, in modo che l’albero si abbassi leggermente

verso l’acqua. Molla la mano anteriore facendola

passare sopra a quella posteriore, andando a prendere

la fine del terminale del boma in modo da avere

controllo maggiore sulla vela al momento del

passaggio. Continua a spingere la vela in avanti col

braccio posteriore, per poi lasciarlo andare e tirare il

rig verso poppa e sottovento con la mano anteriore che

era andata a prendere la bugna. Così facendo, la vela

non scenderà troppo e galleggerà magicamente

sopravento a voi per qualche secondo, prima di tornarvi

in mano (o in faccia o nell’acqua sopravento, a seconda

di come l’avete lanciata…). Fino qui la Matador è identica

alla Bob One Hand. Una volta che vedi che la vela sta

tornando su, metti la mano destra (se mure a destra,

sinistra se mure a sinistra) davanti alle cime del

trapezio, verso la maniglia del boma. Metti la mano

sinistra dietro le cime del trapezio verso il terminale, in

modo da trovarti sottovento alla vela e continuare a

planare in blind, cioè schiena alla vela!!! Dopo aver

ritrovato il giusto assetto, fletti le ginocchia per

caricare lo stacco. Spingi l’albero in avanti con la mano

anteriore, spingendo leggermente sulla bugna per far

staccare la tavola col braccio posteriore. Rannicchia la

gamba posteriore per far staccare la tavola, girando

testa e spalle sottovento e spingendo la gamba

anteriore, in modo che la prua tocchi l’acqua. Una volta

che la prua ha fatto da perno, rimani in blind il più a

lungo possibile durante la parte slashata della

rotazione, per poi invertire nuovamente le mani sul

boma e completare la rotazione come una normale

Spock o Bob. In questa manovra è fondamentale restare

centrali con il peso ed all’interno della rotazione, per

rendere lo stacco e la rotazione il meno traumatici e

fluidi possibili, altrimenti si rischia di slogarsi una

spalla! Continua a seguire la rotazione con le spalle ed

a tenere la testa girata sottovento, fino a completare

l’intera manovra. A dir la verità, avevo già pensato

anch’io a questo trick, ed anzi io pensavo di fare tutta la

manovra in blind, dalla stacco fino alla fine della

rotazione, uscendo in Pippa anziché in Spock. Gollo però

mi ha subito zittito, facendo una Pippa, cioè una Spock

schiena alla vela e poi staccando nuovamente in

Matador. Questo trick mi ha sconvolto. Pippa into

Matador. La seconda parte da sola, però, la Matador è

già sufficiente a sbigottire chiunque ti stia guardando.

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STEP BY STEPFoto 1-3: Vai leggermente al lasco spostando il peso

sulle punte, e inizia a spingere l’albero verso prua e

sopravento come per una Duck Tack, restando però

coni piedi normali e nelle straps. Sbilanciati in avanti

e cerca di far tutto velocemente. Molla la mano

anteriore e vai a prendere la bugna, continuando a

spingere in avanti con quella posteriore. Tira poi la

bugna dietro alla tua testa verso poppa e sottovento,

in modo da poter riafferrare il boma sottovento alla

vela. Resta centrale col peso ed abbassati

leggermente per prepararti allo stacco.

Foto 4-5: Questa fase è vitale per lo stacco. Metti la

mano destra verso la maniglia del boma, girandoti

completamente di schiena alla vela ed afferra il boma

con la mano sinistra. In questo momento sei

effettivamente sottovento alla vela, in blind. Cerca di

restare centrale col peso ed abbassati sulle ginocchia

per cominciare a staccare.

Foto 6: Se sei riuscito a fare il passaggio

correttamente ed hai ancora velocità, la potenza nella

vela ti aiuterà sia nello stacco che nella rotazione

della fase aerea, dove sei ancora schiena alla vela.

Spingi leggermente l’albero sottovento col braccio

anteriore spingendo leggermente sulla bugna col

braccio posteriore. Gira la testa e le spalle verso

poppa, rannicchiando la gamba posteriore e

stendendo quella anteriore, in modo che la prua

faccia da perno. Resta centrale col peso e continua a

tenere la testa girata verso poppa e non cercare di

forzare lo stacco spingendo sulla mano posteriore,

altrimenti rischi seri conseguenze alla spalla.

Foto 7: Questa foto è il marchio inconfondibile della

Matador. Tieni la testa ed il busto verso l’interno della

curva, restando nel baricentro della rotazione onde

evitare traumi e permettendo anche d’innescare

correttamente la parte slashata della manovra.

Foto 8-11: Se hai fatto tutto correttamente, avrai

ancora abbastanza velocità per completare la

seconda parte della manovra senza intoppi, come se

fosse una normale Spock 540. Cerca di restare

schiena alla vela il più a lungo possibile, ma appena

senti che stai cominciando a rallentare a circa 270° di

rotazione, riafferra il boma con presa normale.

Adesso resta centrale col peso e continua a girare

testa e spalle sottovento per completare la rotazione

di 540°.

DRITTE ED ERRORIPer questa manovra è importante trovare le

condizioni di acqua giuste, possibilmente con vento

non troppo forte. Se c’è l’acqua choppata è difficile

riuscire a far girare la tavola senza intoppi e risulta

particolarmente difficile trovare il giusto assetto

quando si è schiena alla vela.

Non staccare troppo al lasco altrimenti non avrai

abbastanza potenza nella vela per completare la

rotazione e ricorda di non forzare troppo i movimenti.

Meglio fare un tentativo in più piuttosto che una visita

dal chiropratico.

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Prima di tutto dobbiamo avere un po' di

dimestichezza con il salto vero e proprio e cioè con

il Table Top. Questo vi aiuterà notevolmente a gestire

al meglio la fase di volo.

1) Partiamo dalla prima fase. L'approccio all'onda è

importantissimo e conta al 50% per una buona

riuscita. Non tutte le onde sono fatte per l'Aerial T.T.

Infatti è fondamentale che il vento sia molto off

shore e che l'onda dia alla carena della tavola un

vero e proprio calcio. Più l'impatto è violento e più

riceveremo una spinta contraria che ci consentirà di

torcerci al meglio per il nostro Table Top.

La velocità deve essere elevatissima e non possiamo

permetterci di rallentare a metà curva, quindi già

prima di impostare il Bottom dobbiamo aver visto

bene quale sarà il punto dell'onda che ci farà volare.

2) Importante è arrivare un po' in ritardo, sempre

puntando la prima parte dell'onda che frangerà, è lì

che ci sarà più potenza e più violenza di impatto, per

essere pronti a caricare all'orza la tavola ed

imprimere alla tavola un rotazione facendo tanta

pressione con il piede posteriore, come se

all'improvviso ci volessimo ruotare in senso

antiorario.

3) A questo punto è opportuno bloccare la rotazione

altrimenti andremmo completamente contro vento e

quindi dopo che abbiamo caricato tutta la spinta sul

piede posteriore e lanciato la nostra tavola in aria

dobbiamo immediatamente aprire la vela

mantenendola in posizione orizzontale e subito dopo

scalciare con le gambe in modo tale da bloccare il

tutto ed eseguire il Table Top. La gamba anteriore è

tesa mentre è quella posteriore che comanda.

4) Ci siamo, ci appendiamo il più possibile al boma e

cerchiamo di tirare sulla nostra testa la tavola. Il

peso è tutto arretrato. È per questo motivo che

dobbiamo fare tutto correttamente perchè poi dopo

non c'è più possibilità di rimedio se vogliamo

atterrare davanti all’onda.

Stiamo volando e l'onda è lontana alle nostre spalle

e la guardiamo in faccia girandoci dietro mentre le

pinne della nostra tavola sono pronte ad affilare

qualsiasi uccello ci voglia fermare!!!

5) È ora di rientrare e di tirare fuori il carrello. Basta

ricomporci in posizione centrale un attimo prima

dell'atterraggio con un energico sforzo di reni e

siamo pronti per l'urlo finale!

Mi raccomando cercate sempre la bolla, l'emozioni

che vi regalerà saranno infinite e senza prezzo... e

vorrei chiudere con una frase mitica del mio amico

Bia che vive in Sud Africa: “Una vita nella bolla!!!”.

Alla prossima... bolla...

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90

Goiter a Paracuru

Page 93: Funboard 133

91

Foward session pomeridiana

In Brasile, all’aeroporto di Fortaleza, ci arriviamo grazie

alla nostra compagnia aerea di fiducia Air Italy, appena

sbarcati sentiamo subito il caldo e il vento forte sulla

faccia! Sono impaziente, non vedo l’ora di arrivare a

destinazione per fare windsurf!

Caricata tutta l’attrezzatura sui gipponi, io e Daniele,

per questo viaggio il nostro fotografo di fiducia,

salutiamo alcuni compagni di viaggio diretti a Jeri e

partiamo alla ricerca dell’onda perfetta da cavalcare e

fotografare.

Dopo circa un’ora e mezza di macchina da Fortaleza

arriviamo a Paracuru, dove ci accoglie il mio caro

amico Marco che grazie alla passione per il windsurf e

la voglia di viaggiare ha scoperto questo magnifico

posto e ci ha costruito una pousada, la “Wind

Paracurù”, facendola diventare punto d’incontro per

molti windsurfisti.

Appena disfatte le valigie, Marco ci fa notare che in

piazza c’è una splendida festa, dove non esitiamo ad

andare! Dopo qualche caipirinha e tanta bella musica

folcloristica decidiamo di andare a letto, perchè la vera

L’arrivo alla pousada Wind Paracuru.

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festa la vogliamo fare in mare in acqua domani!

L’indomani mattina ci sveglia il vento! Dopo

un’abbondante colazione a bordo piscina a base di

prodotti tipici locali e tanta frutta esotica finiamo di

caricare l’attrezzatura sulla macchina e via di corsa

verso lo spot: il Quebra Mar.

Siamo più carichi che mai, anche perchè abbiamo

saputo che un grosso swell ha colpito la costa,

portando belle onde. Nel tragitto per arrivare in

spiaggia si incominciano a vedere tra una duna e l’altra

le onde frangersi. Appena arrivati in spiaggia

scendiamo dal pick up con l’entusiasmo alle stelle,

aspettiamo di vedere il primo set in arrivo. Le

condizioni sono buone, vento side, side off sui 20-25

nodi, vedo sulla destra un reef a circa 200 metri dove

rompono onde che superano i due metri, ottime per

surfare e saltare!

Preparo immediatamente la mia 4.7 e la tavola wave da

80 litri mentre Daniele monta i suoi gioielli fotografici e

controlla i punti più belli dove appostarsi per

fotografare.

Dopo pochi bordi fatti per studiare lo spot, inizio a

surfare sul serio e faccio divertire anche Daniele che

mi scarica una moltitudine di scatti con il suo

92

La tranquilla vitanotturna di Paracuru.

Page 95: Funboard 133

teleobbiettivo. Le onde sono belle, ripide e potenti e la

marea è perfetta! Anche Marco entra in acqua,

purtroppo con il kite! Passo circa tre ore in mare e cosi

sarà anche nei giorni seguenti.

Intanto con la marea che si alza, il vento cala

leggermente e così decido di montare la 5.0 per una

Jump Session, prima che il sole tramonti del tutto.

Arrivati in pousada, dopo una doccia, ci mettiamo

subito a controllare le foto della giornata!

Questo spot mi ha colpito positivamente, soprattutto

per la facilità con cui le onde possono superare i 2

metri sul reef esterno e anche per il poco affollamento

in acqua, pochi windsurfisti e tutti i giorni vento da 4.5-

4.7. Altro fattore molto importante è la temperatura

dell’acqua: calda, come in tutta questa zona del Ceara.

Paracuru è uno spot ideale per allenarsi, dove il vento

soffia con una intensità leggermente inferiore a Jeri

ma dove comunque tre o quattro ore di vento forte al

giorno sono assicurate! Paracuru può accontentare

tutti coloro che vogliono dedicarsi un po’ di più al wave

in questa fantastica zona del Brasile.

AFTER WINDSURFDopo una giornata di windsurf solitamente la sera ci si

ritrova tutti sulla piazza centrale di Paracur. Il paese è

grande e conta circa 32000 abitanti, i turisti sono per

la maggior parte surfisti e non ci sono discoteche o

locali trendy, Jericoacoara in questo è molto più

fornita e turistica, però è decisamente ben frequentata

da giovani ragazze locali, una cosa che sicuramente

farà piacere ai surfisti single che non cercano solo

onde.

LO SPOT.Lo spot principale si trova nella spiaggia di Quebramar,

una spiaggia adatta ad ogni livello. Il momento migliore

per surfare è al mattino quando il vento è più side off,

poi gira side fino a dopo pranzo. A pomeriggio inoltrato

gira side on shore fino a sera. Quindi è un ottimo spot

sia per surfare al mattino presto che per saltare nel

pomeriggio. Da tenere sempre sotto controllo la

marea, lo spot lavora bene con la bassa marea, ma non

bassissima altrimenti potrebbero esserci rocce

affioranti, e durante il passaggio tra le due maree, con

l’alta invece il mare è choppato e le onde sono poco

potenti. In tutte le altre situazioni di marea si può

surfare senza alcun problema. La laguna centrale, con

bassa marea diventa un’ottima palestra per il

freestyle, ma noi siamo qui per le onde e le migliori si

trovano al secondo reef.

Ulteriore nota di merito della spiaggia è quella di avere

93

Raimndo arma la sua vela sulcomodo prato dello spot.

Page 96: Funboard 133

anche un buon bar ristorante a soli 50 metri dallo spot,

dove poter gustare dell’ottimo pesce locale e altro cibo

o caipirinha a prezzi decisamente bassi.

Unica nota dolente è la forte presenza di kiter che qui

sono più dei windsurfisti, principalmente però stanno

nella laguna e non superano il primo reef, comunque lo

spazio è ampio e spostandovi sopravvento surferete in

solitudine e con le migliori onde!

La frequenza del vento è molto alta soprattutto nei

mesi autunnali.

Attrezzatura consigliata.

Tavola Wave o Wave Freestyle sui 76 - 86 litri a seconda

del vostro peso e vele da 4.2 a 5.3.

Centri surf.

Da poco tempo c’è un nuovo centro ben attrezzato, il

Paracurusurfcenter, con possibilità di affitto e

rimessaggio. Info: www.paracurusurfcenter.com

Info generali.

Per il vostro transfert, alloggio, prenotazioni varie

contattate Marco Rossetti. Mail: [email protected]

Sito: www.windparacuru.com.br

Cell.: 00558599750180

Moneta.

1Euro = 2.5 circa Reais. Vi consiglio di cambiare il

vostro denaro all’arrivo in aeroporto. Sono accettate

carte di credito quasi ovunque.

Periodo migliore.

Luglio-agosto-settembre, poi novembre (periodo di

onde) fino a gennaio.

Per arrivare in Brasile abbiamo scelto Air Italy,

con un comodissimo volo diretto Roma/Fortaleza

alla cifra eccezionale di 650 euro più 100 euro

per il trasporto sacca tavola che non deve superare

i 30 kg.

Arrivati a Fortaleza, con 150 Reais (circa 50 Euro)

potrete arrivare in taxi direttamente nella vostra

pousada. Noi siamo stati ospitati da Marco di Wind

Paracuru, uno dei primi italiani a scoprire sia Jeri

che Paracuru, una bravissima persona che

accontenterà tutte le vostre esigenze per un

soggiorno piacevole… dal transfert all’alloggio a

suggerimenti sugli spot e affitto macchina e tanto

altro ancora. La sua bellissima pousada dispone di

piscina, campo da tennis e molto altro.

A Paracuru se vi volete spostare vi servirà una

macchina, per affittarla potete chiedere

direttamente a Marco, i costi variano dai 70 ai 150

Reais al giorno.

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Vento side-off al mattino perfetto per surfare!

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