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TRIESTE 15 APRIL 2011 CLIL NETWORK FRIULI VENEZIA GIULIA IL CASO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

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TRIESTE 15 APRIL 2011

CLIL NETWORK FRIULI VENEZIA GIULIA

IL CASO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

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TRIESTE 15 APRIL 2011

SINERGIE E NETWORKING

L. NEGRISIN - D.S. LICEO GALILEI - TRIESTE

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• Rete neurale o neuronale RNB

“È un insieme funzionale di neuroni biologici connessi fra loro o connessi nel sistema nervoso periferico o centrale”.

NETWORKING

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DOCENTI CLILDENDRITI = ramificazioni per segnali di INPUT

COORDINATORI PROVINCIALIASSONE = ramificazione per segnale di OUTPUT

SCUOLESOMA = Corpo cellulare

DIRIGENTI SCOLASTICISINAPSI = Connessioni fra dendriti e assoni

NETWORKING

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NETWORKING• La rete di scuole concepita come RNB

VANTAGGI

Plasticità Flessibilità Velocità di risposta Condivisione dei processi Multidirezionalità dei flussi comunicativi Multidirezionalità dei processi d’apprendimento

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NETWORKING

• La rete di scuole concepita come RNB

L’esperienza dell’apprendimento è propria di ogni attore del processo di rete

Qualsiasi soggetto coinvolto nel processo di rete è un soggetto che apprende

Studenti Docenti Dirigenti Stakeholders

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SINERGIA

• La rete di scuole RNB produce ENERGIA

• In forza della relazione di rete si trasforma in SINERGIA

• “Azione combinata di due o più elementi che risulta di efficacia potenziata rispetto a una loro semplice sommatoria.”

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SINERGIA

• E’ la forza dell’organizzazione di rete

Consolida i legami Accelera i processi Produce accumuli di energia Consente la moltiplicazione

dell’esperienza d’apprendimento Determina l’estensione della copertura di rete sul

territorio

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STANDARDIZZAZIONE E QUALITA’

P. TARSIA - CLIL Network FVG – TRIESTE

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aspetti di progettazione e pianificazione dei percorsistages dell’ apprendistato cognitivo

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LA DIMENSIONE OPERATIVA CONCRETIZZATA IN UN MODELLO

DI GOVERNO A RETE PER:

supportare la partecipazione

definire lo scenario progettuale

sostenere la formazione diffusa

sostenere gli interventi delle singole scuole

fornire i momenti di accompagnamento scientifico

favorire i processi di accesso, gestione, condivisione e applicazione delle conoscenze

KM/KS (Knowledge management/Knowledge sharing )

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SCANDIRE LA STANDARDIZZAZIONE DEL PERCORSO NELLE

DIVERSE DISCIPLINE CHE UTILIZZANO LA METODOLOGIA CLIL AL FINE DI :

Individuare e fare emergere gli elementi comuni di qualità Stabilire i principi e le pratiche didattiche che regolano la

metodologia Produrre la scelta dei materiali Determinare i tempi di somministrazione del materiale da

impiegare Evidenziare gli obiettivi ed i criteri di valutazione delle unità

didattiche impiegate Valutare e semplificare la trasferibilità delle competenze acquisite

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monitoraggio e riflessione sugli outputs osservazione dei docenti sperimentatori etero formazione e controlli da parte di soggetti esterni maggiori prescrizioni per il miglioramento dell’efficacia della formazione linguistica monitoraggio livello di soddisfazione dei soggetti coinvoltitentativi di estensione delle misurazioni al sistema di gestione, ai processi ed al prodotto strutturazione di dispositivi di verifica e valutazione del processo di apprendimento in CLIL

 

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QUALITY ASSURANCE ATTRAVERSO IL MIGLIORAMENTO CONTINUATIVO

approccio per processi   approccio di sistema 

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LA VERTICALIZZAZIONE DEL CLIL I PROGETTI PILOTA “ IL CLIL PER L’EUROPA ”

M.T. ESPOSITO, CLIL Network FVG - PORDENONE

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• I.T.A.S . “ BRIGNOLI “ Gradisca d’Isonzo - Gorizia

• Liceo Scientifico “GRIGOLETTI” Pordenone

• Liceo Scientifico “GALILEI” Trieste

• I.T.C. “ZANON” Udine

• I.T.I.S. “MALIGNANI” Udine

I PROTAGONISTI

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GLI AUTORI

• Rete C.L.I.L. Friuli Venezia Giulia

• Ufficio Scolastico Regionale

• Università “Cà Foscari” Venezia

• Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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• Classe prima : 10%

• Classe seconda: 20%

• Classe terza: 30%

• Classe quarta: 40%

• Classe quinta: 50%

LA STRUTTURA

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L’INSEGNAMENTO CLIL NEL I CICLO DI ISTRUZIONE

C. TOSORATTI CLIL Network FVG - GORIZIA

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QUALI BISOGNI PROFESSIONALI?

Richiesta di formazione diffusa

Esigenza di un progetto formativo complessivo:

Sviluppo competenza linguistico-comunicativa in L2

Sviluppo competenze metodologiche CLIL

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MODELLO DI FORMAZIONE

Modalità di conduzione e tipologie di attività dei corsi riflettono quanto proposto in classe

Corsi di lingua (interazione, comprensione, riflessione linguistica)

+Laboratorio di metodologia CLIL (progettazione, ricerca e adattamento materiali, microlessons, group work)

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TRIESTE 15 APRIL 2011

UNA COMUNITA’ ...

Benefici:

Maggiore esposizione a L2 in una fase ideale per lo sviluppo linguistico

“Immersione” linguistica

Interdisciplinarietà

Atteggiamento positivo nei confronti dell’apprendimento di L2

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...DI APPRENDIMENTO

Criticità:

Incoraggiare una diffusione omogenea della formazione e del progetto su tutto il territorio

CLIL come prassi didattica dell’istituto

Curricolo verticale

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IL CLIL E LA DIMENSIONE PLURILINGUE

V. DI NARDA, CLIL Network FVG- UDINE

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CARATTERISTICHE DELLA PROVINCIA DI UDINE

Realtà diversificata geograficamente e storicamente

Connotazione fortemente transfrontaliera

Plurilinguismo di base (Sloveno, tedesco, friulano, ladino…)

Progetti transfrontalieri condivisi, anche con finanziamenti Regione FVG

Necessità di elementi unificatori e di diffusione non solo di tipo progettuale

Forte vitalità

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VANTAGGI

Progetti di educazione transfrontaliera (Comenius, Interreg, Cromo…)

Possibilità di sviluppare le competenze: a. Basic interpersonal communications skills b. Cognitive academic language proficiency

Possibilità di sviluppare percorsi scolastici transfrontalieri

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LA DIMENSIONE PLURILINGUE

Insegnamento Clil apre a metodologie eterogenee anche tra sistemi scolastici diversi

Apre ad utenza eterogenea: vengono facilitati studenti di varie origini linguistiche e culturali

Nella provincia di Udine: 4 lingue utilizzate per Clil, 10 le materie maggiormente coinvolte (arte, scienze, materie tecniche…)

I docenti possono impiegare la propria provenienza linguistica e culturale (Austria, Slovenia….)

Se ben impiegato il Clil diventa un modo di essere docenti e non solo di fare lezione

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LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO

L. NEGRISIN - D.S. LICEO GALILEI - TRIESTE

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• Comunità di pratica e apprendimento situato(Lave J., Wenger E., 2006)

“L’apprendimento situato è l’esperienza d’apprendimento che sisviluppa mediante specifiche forme di compartecipazione socialeche generano il contesto appropriato per il compiersi dell’apprendimento stesso”

HIGHER AIMS AHEAD

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• Comunità di pratica e apprendimento situato(Lave J., Wenger E., 2006)

Caratteristica della rete di scuole Caratteristica del tessuto sociale regionale Caratteristica di tutti i livelli di

governo locale Caratteristica degli ordini

del sistema d’istruzione del territorio

HIGHER AIMS AHEAD

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• Formalizzazione e implementazione di un modello di formazione

Capitalizzare l’esperienza decennale delle scuole in rete e fare sistema:

Regione Autonoma FVG USR – FVG Università di Trieste Università di Udine Rete di scuole

HIGHER AIMS AHEAD

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• Formalizzazione e implementazione di un modello di formazione

Nell’alveo dello schema MIUR (nota 10872, 9 dicembre 2010)

Contenuti di qualità Pratiche di qualità Expertise di qualità

“practice oriented”Made in Friuli Venezia Giulia

HIGHER AIMS AHEAD

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THANK YOU