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S M  I M 2004 S , VII , L M M S , . I . U . I , , , . S , . Q , , M . D : , , ; , O : L T. L T G: T 3 , S , H T H . I 3 P, M, , . L H 3 C P, , T . N P P, , 0 , . Q C, T . E O , , , . L , . I , VIII I , A G : R , R S A A R E. O R S R, A R, R , R S, A P R M M, R F I, R S I. L , . I 24 1717, 4 L G L G M, M I, . M . A 6 L G L A, A, M. S , , 1813 U G L E, . F , R, 1813 1816 , S E.

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Massoneria. la storia e le procedure per l'affiliazione. Da domani grembiulino e compasso. Indispensabile.

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  • Simbolica Massonica del terzo millennio

    Irne Mainguy - 2004

    Prefazione di Paolo Lucarelli

    Sin dalla sua nascita, nel XVII secolo, la Libera Muratoria moderna o Massoneria Simbolica si presenta

    come un luogo privilegiato di riflessione, condotta in comune da uomini che sentirono prepotentemente la

    necessit di trovare risposte alle fondamentali domande esistenziali.

    I massoni speculativi avevano ereditato un ambiente singolare dai loro predecessori operativi. Un modo

    particolare di riunirsi. I muratori si incontravano in logge, e avevano la consuetudine di iniziare e terminare i

    loro incontri, detti lavori, con unapertura e una chiusura cerimoniale. Sistema gerarchico che si percorreva

    tramite speciali rituali di ammissione, che prevedevano un giuramento di obbedienza. Questo modo di

    operare in una ricerca spirituale, e di tradurne i risultati in un sistema rituale e simbolico, ha costituito

    nellarco di poco pi di un secolo lattuale struttura della Massoneria moderna.

    Due leggende: la prima sostenere che i muratori, cio le maestranze di mestieri delle gilde medievali,

    possedessero arcani misteri esoterici che erano stati dati loro in deposito di gloriose e illustri; e che questi

    misteri trasmessi by immemorial time, costituirono e costituiscono ancora il deposito sapienziale e

    iniziatico dellOriente massonico: Linvenzione della Tradizione. Laltra nota come la leggenda del Terzo

    Grado: si narra di come ledificazione del Tempio fosse diretta da 3 maestri, Salomone stesso, Hiram re di

    Tiro e Hiram larchitetto. I 3 possedevano la conoscenza di una particolare Parola, detta di Maestro, che

    aveva la caratteristica di poter essere pronunciata e trasmessa solo se tutti e tre erano presenti, e in modo

    molto singolare. Larchitetto Hiram fu assassinato da 3 Compagni che volevano farsi comunicare la Parola,

    per cui rimasti solo in due a conoscerla, questa diventava non pi trasmissibile e la costruzione del Tempio

    nella sua forma perfetta si interruppe. Nasce qui il dramma della Parola Perduta, e il compito, l0obiettivo

    dei fratelli massoni, diventa quello di partire alla sua ricerca. Questo racconto la descrizione di una

    tragedia che ha impedito il perfezionamento di tutta la Creazione, di cui la costruzione del Tempio

    simbolo e allegoria. E possibile nellOrdine muratorio, grazie alla ricerca e al lavoro che i fratelli conducono

    in comune, ritrovare la parola perduta e quindi ricondurre il mondo sulla via della giustizia e della

    perfezione, passare dal caos allordine.

    La ricerca port a evoluzioni successive, e quindi a gradi superiori al terzo. I fratelli si divisero, creando nel

    corso del XVIII secolo e parte del XIX secolo vari sistemi di gradi superiori, regimi o Alti Gradi costituirono

    quelli che oggi definiamo riti: Rito francese, Rito Scozzese Antico ed Accettato e Rito Emulation. Oltre a

    questi esistono ancora il Rito Scozzese Rettificato, lArco Reale, Rito di York, Rito Svedese, lAntico e

    Primitivo Rito di Menphis e Misraim, il Rito Filosofico Italiano, il Rito Simbolico Italiano. Limportante la

    riflessione, non lo strumento che serve a riflettere.

    Il 24 giugno 1717, 4 logge di Londra si riunirono per fondare la prima Grande Loggia ed eleggere un Gran

    Maestro, nacque la Massoneria moderna come Istituzione, come struttura organizzata e accentrata. Molte

    logge inglesi rimasero indipendenti. Anni dopo 6 di queste fondarono sempre a Londra unaltra Grande

    Loggia che si defin degli Antients, degli Antichi, per differenziarsi dalla prima che chiamavano Moderns. Si

    trascin a lungo, con molta asprezza, finch fu creata nel 1813 la United Grand Lodge of England, quella

    attuale.

    Fu anche creata una loggia ad hoc, detta of Riconciliation, che oper dal 1813 al 1816 dove sorsero subito

    due logge cosiddette di istruzione, la Stability e lEmulation.

  • Una Grande Loggia regolare se la Gran Loggia Unita dInghilterra lo afferma e la riconosce. I suoi membri

    non devono essere atei, ma devono credere nellesistenza di un Essere Supremo, le logge devono operare

    alla presenza di un libro sacro aperto, non devono accettare donne e non devono trattare n politica n

    religione. Ce ne sono, come il Grande Oriente di Francia, che non si adeguano a tutti questi punti, e che

    hanno comunque dei riconoscimenti internazionali.

    Il segreto inviolabile in fondo una leggenda massonica che dura da molti secoli e consiste nellemozione,

    tutta personale, di una cerimonia vissuta intensamente, nellesperienza di un incontro fraterno e

    affettuoso, nel senso di quieta pace di una serata di meditazione condivise. Tutti i massoni possono

    affermare che nel loro percorso sono partiti inevitabilmente dallaffermazione di SantAgostino, inquietum

    est cor nostrum, inquietudine che talvolta i pi fortunati hanno potuto placare con seriet, senno, benefizio

    e giubilo nel lavoro di loggia.

    Prefazione

    Il libro, la simbologia massonica, de Jules Boucher del 1948, ha fatto la felicit di diverse generazioni di

    massoni. Boucher si sforzava di insegnarci la via di mezzo passando tra le opposizioni apparentemente

    contraddittorie di caselle bianche e nere. Limmaginazione dei giovani massoni, quelli di ieri come quelli di

    domani, corre al passo di un cavallo a briglia sciolta.

    Con questa nuova Simbolica massonica, unaltra donna contribuisce con una nuova pietra, una pietra di

    coronamento, alledificio del quale Jules Boucher pose le fondamenta.

    Luso dei simboli alla base di ogni nostro insegnamento: esso consente il gioco delle analogie e delle

    corrispondenze. Ma il simbolismo mal compreso pu trasformarsi in un ostacolo o, peggio ancora, in un

    dogma ancora pi avvilente di quelli che condanniamo. Lezione di Rabelais: la scienza senza coscienza la

    rovina dellanima.

    Narcisse Flubacher: Or di Ginevra, giugno 2001.

    Premessa

    Nel 1948, Jules Boucher scrisse: se il nostro lavoro stimoler altri studi che lo correggano o lo completino,

    ne saremo felici. Questo importante di Boucher ha fortemente segnato il mezzo secolo passato, facendo

    seguito allopera di altri pioneri: Oswald Wirth, Edouard Plantagener, Amlie Gdalge, Marcel Spaeth,

    Edmond Gloton.

    I tre primi gradi, massoneria azzurra, da soli contengono e potenzialmente riassumono tutti gli altri (definiti

    superiori).

    Il simbolo suggerisce, lasciando a tutti la possibilit di percepirlo e svilupparlo allinfinito, a seconda delle

    proprie capacit.

    Questa guida intende fornire a ogni lettore basi sicure che consentano di trovare un filo dArianna coerente

    nel dedalo labirintico di quella foresta di simboli che deve e pu essere progressivamente decifrata.

    I. Considerazioni preliminari

    Linguaggio analogico universale. Un simbolo non impone nulla: piuttosto, invita a scoprire, a comprendere

    e a meditare. E definito da un termine, del quale quindi importante ricercare letimologia, per valutarne il

  • significato completo. Diceva Goethe: diventano una finestra spalancata sullineffabile realt. A Ciascuno

    di noi aspetta lo sforzo di aprire questa finestra. Il simbolismo forma un tutto coerente, poich tutti i

    simboli sono legati tra loro.

    II. Introduzione per lapprendista

    Prima di essere introdotti nel Gabinetto di Riflessione, si viene spogliati di tutti i metalli che significa, tra

    laltro, che si devono abbandonare preconcetti, giudizi di valore, passioni e interessi venali, orgoglio e cos

    via. (semplicit evangelica: beati i poveri di spirito, poich loro il regno dei cieli) E in questo ambiente di

    preparazione e di meditazione che diviene possibile prepararsi a morire a se stessi, redigendo un

    testamento filosofico. Sempre con gli occhi bendati, si effettuano subito dopo tre viaggi nella loggia, e si

    viene sottoposti a tre prove purificatrici, per mezzo dellaria, dellacqua e del fuoco. Lordine, i segni, i

    toccamenti, let e la batteria costituiscono elementi nuovi. Virtualmente iniziati, si ricevono gli strumenti

    necessari al perfezionamento, per procedere nella conoscenza di se stessi. La costruzione dellopera da

    avviare, aiutati dal Secondo Sorvegliante e dal padrino.

    Lapprendista viene sempre a Nord, il luogo meno illuminato della Loggia, in cui tenuto a osservare il

    silenzio.

    III. Introduzione per il Compagno

    Si passa dalla perpendicolare alla livella. Nuovi strumenti di questo grado sono il regolo, compasso, leva,

    livella, in grado di permettergli di realizzare un capolavoro. Lopera da compiere su se stessi, uno stato di

    perfezione umana da realizzare. Il percorso del compagno innanzi tutto interiore.

    Sei un compagno? Ho visto la stella fiammeggiante.

    Si tratta evidentemente di una visione interiore, percepita dallocchio del cuore. Vedere con locchio

    interiore significa conoscere, e conoscere vuol dire identificarsi con loggetto della Conoscenza, perch si

    diventa ci che si vede realmente. La virt essenziale di questo simbolo era il numero aureo o Divina

    Proporzione, che regola il pentagono stellato e si manifesta anche in tutte le forme viventi delluniverso,

    disponendo le leggi di Armonia, Bellezza ed Equilibrio, al contrario del caos informe di ci che sparso.

    Le due sfere, la terrestre e la celeste, diventano da questo momento il suo campo di ricerca. E n periodo

    ricco di presa di coscienza, di lavoro costruttivo e di trasformazioni, chiarite e guidate dalla sua buona

    stella.

    IV. Introduzione per il maestro

    Dopo la notte pi nera torna sempre la luce. E ci che insegna il mito di Hiram. Si potrebbe essere colti da

    un salutare sgomento realizzando la brevit della vita, di fronte al lavoro da compiere, a questonere

    immenso, mentre con ogni respiro ci si avvicina ineluttabilmente alle porte dellOriente eterno. In ognuno

    di noi dimora la possibilit di operare una metanoia, fino a che sussista un soffio di vita. Avendo ormai

    varcato la porta della morte, conosco lacacia.

    Possiamo paragonare ciascun maestro a un capitano, il solo responsabile a bordo della nave, che tenta di

    attraversare il mare delle passioni per trovare la terra della serenit, quella dellUnit originaria. E la

    volont spirituale di ciascuno che deve servire da timone alla nave. Il viaggio lungo e non bisogna perdere

    di vista le motivazioni iniziali, quelle che ci hanno fatto bussare alla porta del tempio. Il magistero

    rappresenta il passaggio dallesterno allinteriorit, che anche passaggio dalla molteplicit allUnit.

  • Ora beneficiare della pienezza dei diritti massonici, che in contropartita comportano dei doveri. Il difficile

    cammino del maestro massone impone di operare per riunire ci che sparso, nella speranza di ritrovare,

    un giorno lontano, forse, la parola perduta!

    V. Abbreviazioni

    In Massoneria labbreviazione sempre unapocope, seguita da tre punti.

    VI. I tre punti

    Ignorato dai paesi anglosassoni, questo simbolo ha unorigine puramente latina e corporativa.

    Avviene per ricordare che il massone cerca di tendere verso il giusto mezzo (tesi, antitesi, sintesi) in tutte le

    cose. I due punti inferiori rappresentano le opinioni opposte, mentre il terzo attesta il superamento di

    quelle opposizioni che le sintetizza mediante la via di mezzo.

    Rappresentano un richiamo al ternario.

    Contrassegnano la manifestazione del Verbo.

    Ricordano alluomo che egli nasce, vive e muore.

    Possiamo pensare alle tre celebri frasi della Scrittura: Chiedete a vi sar dato, bussate e vi sar aperto,

    cercate e troverete.

    Principi Generali

    1. Liniziazione

    Iniziazione designa lammissione di un apprendista. Comparve per la prima volta nel 1801 e diviene ufficiale

    nel 1826.

    Significa sia inizio che avviamento.

    Essere iniziati significa rinascere a se stessi in modo diverso. Liniziazione corrisponde a un processo

    volontario di tirarsi fuori dal mondo profano e caotico della materia per ricevere, grazie a una catena

    ininterrotta, uninfluenza spirituale.

    Il neofita (la nuova pianta) prende coscienza del carattere effimero della vita, della relativit del tempo, da

    cui la necessit di trovare il proprio posto in questa ricerca di unit.

    Secondo Benoist, le condizioni pi imperative per ricevere liniziazione possono riassumersi in 4 punti:

    purit del corpo, nobilt dei sentimenti, lampiezza di orizzonti intellettuale e la dignit dello spirito.

    2. Il simbolismo

    Dal greco Symbolon, vuol dire segno, nel senso di rappresentazione concreta di unidea astratta. Se ci

    riferiamo alla parola latina symbolus, il senso viene ampliato per indicare un segno di riconoscimento che

    viene consegnato a due persone che vogliono separarsi.

    Analizzare intellettualmente un simbolo come sbucciare un frutto per scoprirne il nocciolo. Il linguaggio

    simbolico profondamente coerente. Il simbolo invita a scoprire una realt che sta oltre le apparenze. Luc

  • Benoist considera che nellordine delle idee, un simbolo costituisce tra laltro un elemento di relazione ricco

    di meditazione e di analogia. Esso compone le contraddizioni e concilia gli opposti.

    Il simbolismo appare come un linguaggio universale, un insieme di segni e codici che ognuno percepisce in

    funzione del proprio intelletto, della propria facolt di ragionamento analogico e dello stato di risveglio

    interiore della propria coscienza. Le parole non possono esprimere il contenuto, non pi di quanto possano

    esprimere la totalit dellarte pittorica o dellarte musicale. Definire un simbolo significa limitarlo e

    attribuirgli un significato riduttivo. Un simbolo rivela velando e vela rivelando.

    Il simbolo pu essere paragonato anche a un cristallo che rifrange la luce in modo diverso, a seconda della

    faccetta che la riceve. I simboli hanno un aspetto pluridimensionale. Ogni simbolo adempie una funzione di

    mediazione: getta dei ponti, riunisce elementi separati, la realt sensibile e soprasensibile (informale), la

    ragione umana e la realt essenziale, la terra e il cielo, la materia e lo spirito.

    Non deve essere idolatrato, deve unicamente servire quale strumento di comprensione e di esplorazione

    cos che possa essere trasmesso anche ad altri ricercatori.

    La funzione del Simbolo consiste nel collegare ci che in alto con ci che in basso. Vi differenza

    fondamentale da stabilire tra il simbolo e le allegorie, che rappresentano lespressione di unidea astratta

    per mezzo di una immagine concreta. Lallegoria rinvia a un concetto preciso che non lascia alcuna libert di

    interpretazione.

    Benoist precisa che ogni simbolo suscettibile di almeno due interpretazioni opposte che devono essere

    unite per ottenere il senso completo. M.M. Davy osserva che sul piano sacrale il simbolo resta polivalente,

    rivelando significati diversi, anzi contrari, presentati a coppie.

    3. Riti e rituali

    Quattro segni principali caratterizzano i Liberi Muratori: Gutturale, Manuale, Pettorale, Relativo ai Piedi.

    Il rito , dal punto di vista etimologico, ci che viene compiuto conformemente allordine.

    I quattro principali riti praticati in Francia, secondo lordine cronologico della loro fondazione: 1) Rito

    Scozzese Rettificato (1778-1790); 2) Rito Francese (1780 1801); 3) Rito Scozzese Antico ed Accettato

    (1805 1820); 4) Rito Inglese di stile Emulation (1813 1823) nato dalla riconciliazione degli Ancients e dei

    Moderns)

    Tre tipi di simboli: figurati (quadro di loggia, decorazioni, gioielli); sonori (colpo di maglio, parola di passo,

    parole sacre, leggende dei gradi, suoni prodotti durante i viaggi); agiti ( rappresentano i riti propriamente

    detti).

    I rituali rappresentano un mezzo di accesso in quanto veicoli di simboli. Ogni fase del rituale (colpi di

    maglio, parole, gesti) prepara un clima di ricettivit e di apertura interiore.

    La comprensione del rituale da parte di un ufficiale di loggia viene evidenziata dalla qualit dellapplicazione

    che ne fa. Vivere il rituale significa vivere attivamente la Massoneria e accedere a una delle sue pi

    profonde ricchezze.

    Commissione dei rituali: un poco ovunque si manifesta la volont di restaurare i testi dorigine, di tornare

    alla fonte.

  • 4. Il ritmo e i suoni nel rituale

    Ogni forma ed ogni movimento che abbia origine in un numero o in una figura si inscrive di conseguenza in

    un ritmo.

    5. La Tradizione

    Termine tradizione deriva dal latino traditio, che indica lazione di consegnare, di trasmettere. La

    tradizione trascende le nozioni di spazio e di tempo. La tradizione abramica si suddivise in tre rami

    (Giudaismo, Cristianesimo, Islam). La tradizione cerca di trasmettere della modalit di accesso alla

    conoscenza dellUniverso. Il termine viene impiegato comunemente per designare un uso, unabitudine,

    addirittura un costume.

    6. Lesoterismo

    Viene dal greco esoterikos, io apro una porta e faccio passare dallesterno (esoterismo) allinterno

    (esoterismo), con ci svelando delle verit nascoste. Questo concerto stabilisce una gerarchia tra due livelli

    di insegnamento, uno destinato a tutti (esoterismo), laltro riservato a pochi (esoterismo). Lesoterismo

    permette di comprendere la verit interiore da tutte le vie tradizionali. Lesoterismo si pone al di l di tutte

    le forme dogmatiche, rappresentando per il ricercatore una ricerca della conoscenza di se stesso.

    Lesoterismo favorisce la conoscenza di ci che nascosto nellorigine di tutte le cose. Ci che la religione

    chiama mistero, viene definito segreto nellesoterismo. La Cabbala lesoterismo del Giudaismo, lEsicasmo

    del Cristianesimo e il Sufismo dellIslam.

    La parola occultismo comparsa sotto la penna di Eliphas Lvi nel 1856, definito come credenza in forze

    occulte e la pratica delle scienze occulte, come la magia, lastrologia, la medicina occulta, la divinazione o

    mantica, lutilizzazione della Cabbala e dellAlchimia per acquisire potere sugli esseri e sulle cose. Agli occhi

    degli esoteristi non vi sono misure comuni.

    7. Sacro e profano

    Laggettivo che ha come contrario la parola sacro profano, chi non iniziato. Luomo materialista che

    dimentica la volta stellata sopra la sua testa possiede un senso assai marcato dellindividualit, e ne

    rendono assai spesso testimonianze le arti, la letteratura e la filosofia contemporanee, improntate ad

    incoerenza e assurdit.

    Sacro deriva dal latino sacer, termine che ritroviamo nella parola sacerdote e che significa messo da

    parte.

    Ogni loggia massonica rappresenta uno spazio sacro, consacrato durante i lavori, la quale compendia il

    cosmo. Essere sensibile ad esso significa possedere il senso del sacro e, per ci stesso, la consapevolezza

    dellonnipresenza di un Principio motore di tutte le cose.

    E il dominio sacro che deve essere il centro del lavoro massonico. I riti di apertura e di chiusura favoriscano

    la manifestazione di una Presenza spirituale tra gli iniziati riuniti, mentre nello stesso tempo creano una

    sacralizzazione del tempo, dello spazio e del luogo. Andare sempre pi avanti nella via della Luce e della

    Conoscenza, in uno sviluppo la cui remunerazione o ricompensa sono anchesse di ordine sacro.

    8. Sapere e conoscenza

  • Il sapere appartiene al dominio dellerudizione, riguarda una somma di conoscenze acquisite con lo studio;

    il lavoro mentale analitico si effettua in un secondo momento e la comprensione frammentaria che ne

    risulta forma ci che chiamiamo personalit cognitiva acquisita di un individuo. E legato alla nozione di

    avere: si possiede un sapere.

    La conoscenza appartiene a un ambito diverso. Conoscere nascere con, aprire agli occhi sulla natura di

    una cosa come se si nascesse con essa, in modo tale che questa percezione risvegli la coscienza a ci che

    abbiamo di analogo in noi. La conoscenza non dunque una scienza, un sapere, ma uno stato: lo stato di

    identificazione, o lidentificazione a qualcosa, significa unificarsi con quella cosa, fondersi con essa. Meister

    Eckart afferma che la conoscenza pura sconosciuta a quanti non siano spogliati del proprio ego e di tutte

    le cose materiali. La conoscenza precede il sapere, poich lo ingloba completamente.

    Il sapere comunicabile, mentre la conoscenza il pi delle volte incomunicabile.

    Il sapere appartiene al dominio dellavere, la conoscenza a quello dellessere.

    9. Il Segreto

    Il segreto iniziatico non pu mai essere rivelato, in quanto per definizione inaccessibile e incomunicabile,

    e non potrebbe essere penetrato dai profani, poich la sua conoscenza legata alla stessa iniziazione. La

    natura del segreto massonico legata alluso dei riti e dei simboli, che suggeriscono pi di quanto

    esprimano, e costituiscono lessenza stessa dellinsegnamento iniziatico. Il segreto massonico una facenda

    tra se stessi e il S, tra se stessi e noi, se stessi e Lui.

    Leggere opere sulla Massoneria non riveler mai lessenziale al lettore, poich esso risiede nel dinamismo

    proprio del vissuto. La Massoneria innanzi tutto una societ iniziatica che trasmette ai suoi membri un

    soffio di vita interiore.

    Definizione del segreto data dalla Masonry Dissectea: Quali sono i segreti dei Massoni? Segni, toccamenti e

    molte parole. Dove conservate i vostri segreti? Sotto il mio seno sinistro. Avete una chiave per i vostri

    segreti? Si. Dove la tenete? In una scatola dosso che non si apre n si chiude se non con chiave davorio: La

    lingua la bocca e la chiave davorio sono i denti.

    10. Il Silenzio

    Proviene dal latino silentium, silentiosus (da silere: tacere). Se interiore diviene meditazione.

    Costituisce la prima disciplina iniziatica. Lo si trova in tutte le tradizioni, dai 7 anni di silenzio osservati dai

    discepoli di Pitagora, ai 12 anni che si era imposto colui che sarebbe poi divenuto Rabbi Akiba. Il primo

    insegnamento del Buddha : Fai silenzio in te stesso, e ascolta.

    11. La loggia e il tempio

    Il tempio un grande edificio elevato in onore di qualche Dio, in cui il popolo si riunisce per onorarlo.

    Dal latino templum, un termine di origine specificamente romana, che indica il settore del cielo delimitato

    dallaugure romano con laiuto di un bastone, nel quale venivano osservati sia i fenomeni naturali, sia il

    passaggio di uccelli. In seguito esso diviene il luogo o ledificio sacro in cui si praticava questa osservazione

    del cielo e al quale venne attribuito il termine tempio: luogo di congiunzione tra il cielo e la terra, il riflesso

  • del mondo divino. Il tempio massonico rappresenta una ierofania (luogo sacro o sacralizzato) soltanto per la

    durata dei lavori e dei rituali.

    La loggia il luogo in cui i massoni si incontrano per lavorare. La loggia viene considerata come un simbolo

    del mondo o del cosmo. Cos una loggia giusta e perfetta? Il centro di un cuore sincero.

    Il tempio pu dunque designare il locale che ospita il lavoro dei massoni, mentre la loggia pu

    rappresentare il raggruppamento vivente che si riunisce in questo luogo chiamato tempio, ma il valore

    intrinseco del termine loggia lentit che essa illustra.

    12. La gerarchia

    13. Legregoro

    La parola egregio di origine greca e significa vegliare, colui che veglia. E nel 1860 che Eliphas Levi avrebbe

    ripreso questo termine di egregio, scritto con due g, ammodernandolo e definendo questo termine nel suo

    Dogma dellaltra magia come guardiani della notte. Esso corrisponderebbe a una forza, una presenza

    sintetica, che realizza la comunione armoniosa e positiva di una assemblea, eventualmente di massoni. E

    necessario distinguere due tipi di egregio: il primo considerato qualitativamente positivo, il secondo

    qualitativamente negativo.

    I Gesti Rituali

    1. Il segno dordine

    Il segno dordine corrisponde al segno penale e ricorda: preferirei farmi tagliare la gola piuttosto che

    rivelare i segreti che mi sono stati confidati.

    Questo segno separa la testa dal resto del corpo, lintelletto dalla sfera emotiva. Il segno dordine favorisce

    il risveglio della coscienza e la concentrazione necessaria ad ogni lavoro di ordine interiore.

    2. Lordine

    Ordine si traduce in greco con la parola kosmos. Questi gesti rituali possiedono tre virt: ordinano il corpo,

    assicurano il potere dello spirito e collegano alluniversale. Essi unificano il corpo, lanima e lo spirito.

    3. Il toccamento

    Nel primo grado, il toccamento ternario, e riproduce la batteria del grado secondo il ritmo, continuo o

    discontinuo, del rituale praticato.

    4. La batteria e lacclamazione

    Ogni batteria preceduta dal segno dordine e seguita dallacclamazione. Simbolo sonoro e manuale della

    Massoneria. Annuncia lapertura e chiusura dei lavori, tracciando un limite, un confine, ma essa serve

    anche a celebrare un evento importante: onore di un nuovo Venerabile, esultanza per celebrare un

    avvenimento lieto, lutto quando un massone passa allOriente Eterno. Rappresenta insieme un mezzo di

    espressione e di riconoscimento.

    Nel R.S.A.A. la batteria composta da colpi eguali, seguiti dalla parola Houz; nel Rito Francese segue la

    parola Vivat.

  • Libert Uguaglianza Virt Onore) insieme allinvocazione al Grande Architetto dellUniverso.

    5. La marcia

    Ogni volta che il piede avanza, si riunisce allaltro formando una squadra. I tre passi vengono effettuati da

    colui che chiede di entrare nel tempio. La marcia ha un ritmo regolare, che allude al significato degli sforzi

    costanti e delle lotte che lapprendista deve condurre contro se stesso per avanzare in direzione della luce.

    6. Catena dunione

    Tale catena unisce i liberi muratori al di fuori dello spazio e del tempo. Questa catena, formata da persone

    di buona volont, rappresenta una comunit di cuore e di pensiero. Tutti i massoni del mondo formano una

    sola famiglia nel tempo e nello spazio. Nel termine catena si percepisce anche una nozione di legame

    indissolubile, come quello che unisce ogni massone, mediante il giuramento prestato, alla catena dunione

    fraterna su tutta la superficie del globo.

    Questa catena appare essenzialmente come il simbolo della solidariet umana, o pi della riconciliazione

    universale. Si ritiene che la mano destra comunichi alla sinistra, che viene considerata ricettiva, lenergia

    ricevuta e trasmessa dal Venerabile. Essa include simbolicamente nella sua memoria tutti i membri della

    loggia e, per estensione, dellOrdine, fin dalla sua fondazione.

    Tutti gli anelli della catena sono sullo stesso piano: il Venerabile come lapprendista, lintellettuale come chi

    esegue lavori manuali. In una presenza indispensabile alla solidit della catena, e tutti sono individualmente

    responsabili della sua continuit.

    7. La circumambulazione (circolazione nel tempio)

    Circumbambulare significa camminare girando intorno, della preposizione latina circum, che significa

    intorno e deambulazione. Marcia effettuata intorno a un elemento sacro.

    Guenn osserva che in Massoneria, nella sua forma attuale, il senso delle circumbambulazioni solare, ma

    in origine, nellantico rituale operativo, esso era probabilmente polare.

    Labito

    1. N nudo, n vestito

    E in questo stato che il candidato viene preparato fisicamente alliniziazione, vale a dire n nudo, n

    vestito, ma in stato di decenza, spogliato in parte dei suoi abiti: braccio e seno sinistro scoperti, gamba e

    ginocchio destri messi a nudo, piede sinistro scalzo, con una lunga corda intorno al collo che termina con un

    nodo scorsoio e gli occhi coperti da una spessa benda.

    Al secondo grado, la spalla e il seno destro vengono scoperti, con i capelli sciolti e la bavetta del grembiule

    alta.

    Al terzo grado, il compagno deve essere scoperto fino alladdome. E legato con un triplice corda tenuta

    dallEsperto; inoltre, egli porta sul braccio destro una piccola squadra, indossa il grembiule di compagno e

    porta i capelli sciolti.

    2. Il grembiule

  • Il grembiule dei tagliapietre era di pelle, di un candore straordinario, simboleggia la purit, lo stato di

    virginit virtualmente posseduto dal neofita. Vi ricorder incessantemente che luomo condannato al

    lavoro, e che un massone deve condurre una vita attiva e laboriosa.

    Il ruolo del grembiule consiste nel proteggere il massone durante il lavoro, evitando che resti ferito dalle

    schegge che si distaccano dalla pietra grezza. Simbolicamente le sue imperfezioni, i suoi vizi e le sue

    passioni.

    Il grembiule dellapprendista ha cinque lati (con la bavetta alzata) che possono essere messi in

    corrispondenza con i cinque sensi. E costituita da due parti di forme geometriche diverse: una triangolare,

    simbolo del Principio spirituale, e una quadrangolare simbolo della Materia prima. Il triangolo, si

    sovrappone al quadrato, delimitando cos la zona di attivit dellinfluenza spirituale. Ricordano il

    quaternario della materia sormontato dal ternario dello spirito, il quale rappresenta lapice della coscienza

    umana. Nel grado di compagno, la bavetta ripiegata esprime il lavoro di spiritualit della materia.

    3. I guanti bianchi

    Suggeriscono che le mani di un massone devono restare da ogni atto deprecabile, simbolo della purezza

    delle opere e del cuore. Sono un simbolo, ma anche un oggetto rituale, ricevuti il giorno delliniziazione,

    serviranno a rammentare gli impegni solennemente presi.

    4. La tunica

    Diverse obbedienze femminili francesi hanno adottato una tunica nella loro tenuta. Questo uso presenta,

    tra gli altri vantaggi, quello di mettere i partecipanti allunisono e allo stesso livello, dal punto di vista

    dellabbigliamento, permettendo loro di nascondere reciprocamente, alloccorrenza, eventuali metalli.

    LApprendista

    1. Privarsi dei metalli

    IN origine questo spogliarsi dai metalli corrispondeva a una vera rinuncia ai propri beni, di cui il candidato

    veniva spossessato, in prefigurazione delle opere di beneficenza che avrebbe praticato in seguito. Si prende

    coscienza che si nel mondo senza essere del mondo.

    Questo rito sta pertanto a significare che il neofita deve abbandonare passioni, orgoglio, eroismo, opinioni

    e pregiudizi. Privandosi dei propri valori, lessere ridiventa virtualmente semplice, da molteplice che era.

    Semplicit significa anche ritorno allo stato di innocenza. Alla fine della cerimonia di iniziazione, i metalli

    che appartenevano al profano vengono restituiti allapprendista, e queste due operazioni di spoliazioni e

    restituzione dei metalli esprimono la sintesi delle operazioni alchemiche.

    2. Libero e di buoni costumi

    Libero viene dal latino liber. Socialmente libero, non schiavo; affrancato da doveri; libero nel senso di

    vacante, non occupato, indipendente, padrone. Libert di scelta, che agisce senza ostacoli, senza

    opposizioni e senza subire controlli arbitrari, libero delle proprie azioni. Pu disporre della propria persona.

    La qualit consiste in una disposizione personale interiore, che possiede la volont di liberarsi sempre di pi

    da tutto ci che non essenziale alla propria realizzazione, e ci impone di trovare il tempo necessario a

    procedere in vista di questo obiettivo.

  • Si elevano templi alla virt e si scavano oscure e profonde pigioni al vizio.

    3. La luce

    Perch avete volute essere ammesso alla Massoneria? Perch ero nelle tenebre e desideravo vedere la

    luce.

    La luce simboleggia le influenze celesti e spirituali, costituisce la parte pi importante dellinsegnamento

    iniziatico. Le frontiere tra la luce/simbolo e la luce/metafora restano indefinite. Ad ogni fase di oscurit, di

    tenebra. Segue una fase di luce, di purit e di rigenerazione. Si pu pensare, con Mircea Eliade, che il

    significato della Luce sia in definitiva una scoperta personale e, daltra parte, ognuno scopre di essere stato

    spiritualmente preparato a scoprirlo.

    Secondo il prologo del Vangelo di Giovanni, la luce primordiale si identifica con il Verbo.

    La conoscenza della Luce indica linsieme di tutte le virt, simbolo del Grande Architetto dellUniverso.

    Il punto ottimale della Luce corrisponde a mezzogiorno pieno, listante in cui simbolicamente si aprono i

    lavori, che si chiuderanno invariabilmente a mezzanotte in punto.

    Le tre Luci dirigono la loggia, cinque la illuminano e sette la rendono giusta e perfetta.

    4. La corda al collo / Le catene

    5. La porta bassa o stretta

    La porta pu essere definita come una superficie piatta, in genere rettangolare, corrispondente a un piano

    verticale che scivola su uno orizzontale. La porta stretta, o porta bassa, non ha lo stesso significato della

    porta solstiziale. Al profano viene chiesto di attraversare una porta che non vede. Per tale motivo egli deve

    abbassarsi, con ci dando prova di umilt.

    La porta del tempio bassa per indicare le difficolt di passaggio del mondo profano al mondo iniziatico.

    Questa porta fa pensare alle porte della nascita e della morte. La porta degli Dei il solstizio dinverno, il

    San Giovanni invernale, il periodo natalizio. La porta degli uomini corrispondeva invece al solstizio estivo, a

    Giovanni Battista, rappresenta insieme il giorno pi lungo e la notte pi corta.

    6. La benda

    Simboleggia le tenebre in opposizione alla luce, invita a fare il vuoto su tutto ci che si crede di sapere.

    Rappresenta un fattore di concentrazione e un catalizzatore delle percezioni esterne, annullando luso

    della vista, gli altri sensi si fanno pi vigili. Serve anche per impedirgli di vedere il tempio e i presenti, per

    scrupolo di discrezione e di protezione.

    7. La coppa e la bevanda amara

    Dopo avergli fatto bere un poco dacqua e chiesto di impegnarsi, egli berr di nuovo e scoprir lamarezza

    contenuta nel calice, nella cui acqua pura e stata versata a sua insaputa una dose di liquido amaro.

    Bere alla coppa significa impegnarsi fermamente nel cammino della conoscenza di se stessi; Bere il calice

    fino in fondo significa accettare di perseverare fino alla fine, quale che sia la natura delle prove da

    sopportare, e impegnarsi a trionfare delle proprie tenebre interiori.; Prestare giuramento sulla coppa

    significa impegnarsi nella via iniziatica con la ferma determinazione di liberarsi da tutti gli ostacoli.

  • Boucher considera le tre fasi che caratterizzano la bevanda delliniziato: la prima come liquido insipido,

    senza sapore, simbolo della vita del profano nella quale lo spirito non stato risvegliato; la seconda amara

    simboleggia la vita delliniziato che ha intrapreso la ricerca e la scoperta di se stesso; la terza rappresenta la

    vita delladepto, essa gli conferisce serenit, profonda pace interiore, la quiete assicurata dalliniziazione.

    8. Il giuramento

    Termine giuridico: deposito dedicato agli dei a garanzia della propria buona fede. Il giuramento viene

    richiamato in occasione di ogni tornata con il segno dordine: preferirei farmi tagliare la gola piuttosto che

    rivelare i segreti che mi sono confidati, tradendo il mio giuramento.

    9. Lara dei giuramenti

    Le Tre Grandi Luci della Massoneria formano simbolicamente un Tutto. Il Volume della Legge Sacra

    contiene il messaggio di una Tradizione atemporale, espressione del rapporto tra la Verit e la Saggezza; un

    livello inferiore, tuttavia, esso contiene la norma morale che deve sostenere ogni massone.

    10. I tre viaggi o purificazioni

    La terra limmagine del concreto. Il neofita esce dunque dal concreto per trovarsi di fronte a

    manifestazioni di energia pi astratta. Nel piano dellaria, che corrisponde a quello delle idee, del mondo

    intermedio.

    Pellegrino: viaggiatore esterno che deve coprire senza sosta il tragitto che va dallignoranza alla

    Conoscenza. I luoghi di pellegrinaggio sono costituiti da stazioni. Pellegrinus, da cui deriva pellegrino,

    significa straniero. Il vero viaggio consiste nel dirigersi dalla periferia verso il centro di se stessi, per

    accedere al proprio cuore e aprire il tempio interiore paragonabile a un Santo dei santi individuale, in tutto

    e per tutto assimilabile allUnico.

    Prova dellaria: questo piano aereo corrisponde a quello delle idee, della psiche, del regno intermedio.

    Landatura del recipiendario, in queste condizioni, non pu essere che zigzagante, e senza sostegno si

    troverebbe nellincapacit di trovare una direzione. Laria evoca idee di ascensione, di elevazione,

    materializzate dalla tavola basculante. Chi non stato sottoposto a una solida preparazione ne ricava la

    misura nella propria mediocrit. Credendo di avere acquisito un briciolo della suprema scienza, egli

    potrebbe credersi per tale motivo superiori ai fratelli, ma rapidamente si ritrova a terra, riportato alla

    realt, bruscamente disceso dalla vetta della sua presunzione. Questo primo viaggio, o prova di

    purificazione dellaria, corrisponde al lavoro dellapprendista.

    Prova dellacqua: lacqua non ha forma, ma si adatta allelemento solido che la contiene; vita e

    movimento. Fonte di vita, mezzo di purificazione e sorgente di rigenerazione. Questo secondo viaggio

    corrisponde allopera del compagno che passa dalla perpendicolare alla livella, acquistando la conoscenza

    di se stesso e del cosmo.

    Prova del fuoco: deve svolgersi nel pi grande silenzio, in una calma e una serenit che prefigurano la

    grande Pace alla quale dovr un giorno accedere il futuro maestro, cercando in ogni cosa la misura e

    lequit. Il fuoco indispensabile alla vita delluomo ambivalente, poich pu riscaldare e anche bruciare. E

    attraverso il fuoco che il futuro massone brucia le ultime scorie del suo ego, prima di rinascere in un essere

    deciso a cercare il Bello, il Bene e il Vero in tutte le cose.

    11. Il pavimento a mosaico

  • Due luci: quella del giorno e della realt, quella della notte con le sue illusioni e sogni. Simboleggiano la

    contrapposizione degli opposti. Il nero non considerato un colore, ma lassenza di luce. In senso

    superiore, il non manifestato, la sostanza indifferenziata e anche le tenebre inferiori. Il bianco

    rappresenta lunit; il simbolo della divinit, di tutto ci che manifesto e principio del manifesto. E

    costituito dalla fusione di tutti i colori.

    Nella figura di yin/yang, il punto chiaro al centro dello yin scuro e il punto scuro al centro dello yang chiaro

    indicano che ogni elemento del binario racchiude il suo contrario: la vita nella morte, la morte nella vita; la

    vittoria nella sconfitta, la sconfitta nella vittoria; la forza nella debolezza, la debolezza nella forza e via

    dicendo. Lopposizione una condizione del divenire. Su un piano relativo, si pu considerare che nella

    condizione umana non c niente di assolutamente nero o assolutamente bianco, poich la visione

    dellAssoluto che tutto trascende sorpassa le nostre capacit.

    12. Le due colonne

    Due colonne situate a Occidente segnano la separazione tra il mondo sacro e il profano. La luce totale come

    la notte totale rendono egualmente ciechi. E per essere percepito e realizzato, lAssoluto deve scindersi in

    due o in parti costituenti che, opponendosi, si affermano La materia e lo spirito, come le tenebre e la

    luce, sembrano formare la prima dualit discernibile. Le due colonne B e J possono essere assimilate alle

    due porte solstiziali: Boaz per il solstizio dinverno, Giovanni Evangelista; Jakin per il solstizio destate,

    Giovanni Battista. Il nome delle colonne serve come parola sacra allapprendista e al compagno. Essere

    sulle colonne significa prendere posto in loggia. LUno manifestato si sdoppia nel Due.

    13. Le melagrane

    La melagrana pu essere assimilata alla Libera Muratoria. Gli alveoli possono essere paragonati a logge

    massoniche. I chicchi sono solidali gli uni con gli altri, come saldati tra loro. Un chicco di melagrana non si

    stacca facilmente. La melagrana simboleggia la vita. Il sapore dei chicchi rossi, racchiusi sotto una scorza

    amara, fa pensare alla Conoscenza esoterica che nessun iniziato pu ottenere se non dopo essersi

    emancipato da tutte le prove della via iniziatica. Il rosso il simbolo del calore e della luce. La melagrana

    rientra propriamente nellambito dei simboli della dualit, dalla radice del melograno, che velenosa,

    mentre il frutto zuccherino.

    Cantico spirituale, san Giovanni della Croce: le melagrane rappresentano i misteri pi alti di Dio, i suoi pi

    profondi giudizi e le sue pi sublimi grandezze. I chicchi della melagrana sono simbolo degli innumerevoli

    effetti della perfezione divine. La forma rotonda esprime leternit di Dio che non ha, come il cerchio, n

    inizio n fine. Il succo di melagrana indica il godimento dellanima, per mezzo della conoscenza e

    dellamore, della natura degli attributi di Dio, e la mirabile letizia che essa trae da tale possesso.

    Nellinfinit dei chicchi si pu discernere anche limmagine di un insieme di esseri in apparenza tutti simili,

    giunti un giorno a bussare alla porta del tempio, ma tutti diversi nella ricerca e nellespressione della Verit.

    14. Il bordo dentellato del tappeto di loggia

    15. La corda con i nodi o nappa dentellata

    Cordone che contorna il tappeto di loggia su tre lati. Essa formata da un numero variabile di nodi e lacci

    damore e termina ad ogni estremit con un grosso fiocco o nappa sfrangiata. Rappresenta il limite del

    mondo manifestato. Ogni esistenza complessa, fatta di legami e di nodi, e se i primi rappresentano la vita,

  • i secondi rappresentano linsidia. Lo scopo di ognuno di noi quello di liberarsi per accedere infine alla

    conoscenza del Bello, del Buono e del Vero. Ogni nodo simboleggia una stazione, un incrocio, un crocevia,

    simile alle svolte che cambiano lesistenza. Il laccio damore un nodo lento, non stretto, e la sua forma

    particolare evidenzia la facilit di scioglierlo. La nappa terminale pu rappresentare la collettivit, formata

    da fili individuali, che richiama a ciascuno dei suoi membri la responsabilit del singolo.

    16. I tre pilastri (o candelabri)

    La saggezza rappresentata dallordine ionico, la Forza dallordine dorico e la Bellezza dallordine corinzio. I

    tre pilastri (colonnine) portano ciascuno una candela accesa, definita stella. E possibile riconoscere e

    identificare ogni ufficiale dal pilastro che lo rappresenta. Il pilastro del Venerabile si chiama Saggezza;

    quello del Primo Sorvegliante si chiama Forza e quello del Secondo Sorvegliante si chiama Bellezza. I tre

    pilastri, Luci su cui si sostiene la loggia e si costituisce il tempio, simboleggiano la realizzazione spirituale

    delliniziato. La Saggezza inventa, la forza sostiene e la Bellezza adorna. La Saggezza possiede la capacit di

    concepire lopera, la Forza di costruirla e la Bellezza di conferirle armonia e di esprimere allesterno ci che

    contiene interiormente. La Saggezza ne simboleggia lessenza, la forza la potenza infinita e la Bellezza

    esprime la perfezione e leccellenza delle opere di Dio.

    I pilastri sono proprio tre e non quattro perch, pur sostenendo in qualche modo la volta della loggia (il suo

    cielo) il piano sul quale poggiano celeste e non terrestre. Si tratta di tre pilastri celesti che sostengono il

    mondo terrestre. Sul piano celeste la loro posizione sarebbe quella di un triangolo equilatero e sul piano

    terrestre vengono disposti a squadra.

    La Saggezza viene definita come una piena conoscenza, un perfetto discernimento delle cose. Tutto il

    mondo opera della saggezza infinita di Dio. La si chiama anche Verbo, saggezza incarnata.

    Forza significa Virt, la facolt naturale di fare qualcosa. La Forza una delle quattro Virt cardinali, e

    consiste in una grandezza danimo e di coraggio che conferisce la fiducia per sopportare le afflizioni o

    laudacia per compiere grandi imprese.

    La Bellezza allude figurativamente a cose spirituali e morali. La Bellezza dello spirito e dei sentimenti pi

    pregevole di quella del corpo. La Bellezza della Virt opposta alla mostruosit del vizio.

    Nessuna di esse pi importante delle altre.

    17. Il sole

    18. La luna

    Essa simbolo dellanima del mondo, dei riflessi, dellapparenza sottile dellessere. La Luna associata

    allacqua come il Sole lo al fuoco. Essendo la sua luce indiretta essa simbolo di dipendenza, ma anche di

    rinnovamento, in virt della sua periodica ricomparsa.

    19. Il delta luminoso

    E la rappresentazione simbolica pi significativa di uno degli aspetti del Principio; locchio che tutto vede.

    Simboleggia la coscienza permanentemente risvegliata. Locchio frontale simbolo di trascendenza.

    Rappresenta la proiezione del cuore e delleternit in un eterno presente. Questunico occhio frontale che

    vede tutto e discerne lUnit della molteplicit la superiore intelligenza pensante della Sefirah Binah. Il

    Delta, quarta lettera dellalfabeto greco, formato da un triangolo. Sotto forma di triangolo equilatero, il

  • Delta rappresenta la prima delle figure geometriche. I tre lati del triangolo sono tradotti con la formula

    pensare bene, dire bene, fare bene, o ancora con il motto repubblicano Libert Uguaglianza Fraternit.

    Luce Tenebre Durata. Esso anche un simbolo di equilibrio.

    20. La volta stellata

    Volta deriva dal latino volvere, che ha il senso di girare, ruotare. I tempio massonico non ha tetto, al

    coperto sul piano orizzontale con la porta chiusa, scoperto sul piano verticale. La scala spirituale si

    estende dalla terra al cielo, aprendosi sulla scoperta della Conoscenza, paragonabile a un oceano senza

    sponde.

    21. Il colore delle logge azzurre

    Tale appellativo ricorda che i primi tre gradi riguardano il lavoro su un piano cosmico che non possibile

    oltrepassare finch si rimane su questo livello. Essa a cielo aperto, sotto la volta stellata, che indica le

    possibilit di elevazione spirituale alle quali ogni massone pu tendere.

    22. Le tre finestre

    Sul tappeto di loggia vediamo tre finestre con grate, la prima a Oriente, la seconda a Mezzogiorno, la terza

    a Occidente. Non troviamo finestre a Nord, poich non vi luce, ed la colonna dellapprendista a trovarsi

    nel freddo e nelloscurit, o meglio a ricevere la luce per riflesso. Le finestre nel grado di apprendista hanno

    le grate.

    23. I tre gradini

    Troviamo la presenza di questi tre gradini anche nelle rappresentazioni del tappeto di loggia. Ai piedi

    dellOriente, i tre gradini formano una frontiera ascensionale che conduce verso il punto pi illuminato del

    tempio massonico. La scala partecipa del simbolismo della verticalit, dellasse del mondo, e permette la

    circolazione nei due sensi, quello della salita e quello della discesa. Quando il massone sar divenuto

    maestro, potr accedere al terzo gradino, e se ha ben compreso il senso della sua missione, sapr

    ridiscendere i tre gradini per illuminare e trasmettere la luce ricevuta.

    24. La pietra grezza

    La materia minerale rappresenta nelluniverso il regno pi lontano dal Principio, daltronde, se ci riferiamo

    alle leggi dellanalogia, secondo le quali ci che in basso come ci che in alto, possiamo considerare

    che la pietra il simbolo del Principio. Simboleggia la natura umana allo stato bruto, ma perfettibile. E il

    simbolo dellapprendista appena entrato.

    Lo scalpello rappresenta la facolt di discernimento, la pietra rappresenta lelemento passivo e gli

    strumenti lelemento attivo. Lo scalpello, attivo nei confronti della pietra, passivo nei confronti del

    maglietto.

    Nel silenzio della concentrazione, lapprendista si mette allopera e sgrossa la pietra grezza, al fine di uscire

    dalla cava, di trovare la norma che gli permetter di incorporarsi alledificio con armonia e anche di trovare

    il suo posto nel cantiere.

    25. Fare una tavola

  • Lavoro di architettura: si chiama cos ogni discorso pronunciato in loggia e ogni scritto sui misteri della

    Massoneria.

    Tavola di disegno: il registro sul quale sono scritte le deliberazioni della loggia.

    Tavola tracciata: una lettera/missiva indirizzata alla loggia, e in genere ogni scritto di questa natura.

    Le tavole presentate in loggia sono saggi simbolici elaborati. Ogni argomento di riflessione richiede un

    approccio preliminare alla documentazione, che si attua con la ricerca delle fonti. Il massone deve stabilire

    una riflessione personale a partire degli elementi di documentazioni riuniti. Gli scambi di opinioni, i diversi

    punti di vista devono permettere di ampliare la riflessione e di assicurare, in base a una tavole presentata in

    loggia, una visione globale del soggetto.

    26. Il numero tre

    Le cifre (dieci arabe e sette romane) sono innanzitutto i segni grafici che permettono di comporre i numeri.

    Ma ogni cifra possiede anche le qualit di un numero. La cifra: lo scheletro del numero. La etimologia latina

    numerus indica che ha come funzione quella di partecipare, distribuire, dividere.

    Lo studio dei numeri uno dei pi utili sul cammino della Conoscenza, poich ci fa scoprire la genesi e la

    struttura delluniverso, i rapporti tra gli esseri e le cose.

    Pitagora insegnava che i numeri sono forze viventi. Platone sosteneva nel Timeo che la matematica forma

    la base dellarmonia universale. Zoroastro afferma che il numero regna nelluniverso.

    Ogni numero rappresenta unespressione diversa della stessa unit primordiale, che si divide come la

    cellula di un organismo per moltiplicarsi.

    Il numero 2 non unaddizione di due unit distinte,ma la divisione in parti uguali dellunit, dalla quale

    nascono tutte le coppie di opposti e di complementari. La chiave dei numeri si situa tra l1, che insieme

    essere e non essere, sostanza ed essenza, e il 2, che rappresenta due met o due poli della medesima

    realt.

    Se lapprendista ha tre anni, lessere che vive nelluniverso possiede tre dimensioni: fisica, psichica e

    spirituale. Il tre un numero archetipico: rappresenta il Principio, lUnit che contiene la molteplicit;

    rappresenta la manifestazione: i contrari, gli estremi, il cielo e la terra, ecc; rappresenta il ritorno allunit e

    lessere primordiale.

    L1 non ha forma, il simbolo dellAssoluto, il punto, il germe. Il 2 la linea, il dominio dellinformale; il 3,

    numero creatore per eccellenza, genera la prima figura geometrica possibile, il triangolo. Tra i ternari pi

    importanti possiamo citare il ternario del tempo (passato, presente e futuro), dellesistenza (nascere, vivere

    e morire), le tre dimensioni dello spazio (lunghezza, larghezza, altezza).

    Ternari massonici: si riconoscono con un segno, una parola e un toccamento; il toccamento triplo; i tre

    punti che caratterizzano la firma, un terzo termine che mostra la via di mezzo; i tre grandi colpi: bussate e vi

    sar aperto, chiedete e vi sar dato, cercate e troverete; i tre percorsi in loggia del candidato; le tre grandi

    luci dei Moders; tre grandi luci della Massoneria: la squadra, il compasso e il Volume della Legge Sacra;

    Oriente dal delta, dal sole e dalla luna; i tre pilastri: Saggezza, Forza e Bellezza; la marcia si fa per tre passi;

    la loggia tridimensionale; il segno ternario. Esso si fa con la squadra, la livella e la perpendicolare, che

    rappresentano i tre gioielli mobili o le tre luci della loggia: Venerabile, Primo e Secondo Sorvegliante; alla

  • richiesta della parola sacra, la risposta viene fornita in tre tempi: non so n leggere/n scrivere/posso solo

    compitare; il primo lavoro si fa su una pietra grezza per mezzo di due strumenti; tre gradi: apprendista,

    compagno e maestro; lapprendista ha tre anni.

    27. La parola di passo nel rito francese

    28. Non so leggere, n scrivere, posso solamente compitare

    La parola sacra dellapprendista si riferisce al nome dato nella Bibbia a una delle due colonne situate

    allentrata principale del Tempio di Salomone. Linsegnamento consiste nel modo di compitare lettera per

    lettera il nome della prima colonna. Su un piano iniziatico, imparare a leggere e scrivere consiste nel

    ritrovare la traccia del Principio nelle fasi sparse della manifestazione.

    29. Il quadro del grado di apprendista

    Rettangolo 1:2 che corrisponde quindi a due quadrati sovrapposti. Allinizio della Massoneria speculativa

    non esisteva un locale massonico vero e proprio: il locale prescelto doveva permettere di non essere n

    visti, n compresi. Il fratello Esperto tracciava con il gesso o con un carboncino i simboli principali del grado

    al quale doveva lavorare la loggia, per poi cancellarli diligentemente alla chiusura dei lavori. Questo modo

    di fare aveva il vantaggio di permettere a tutti membri della loggia di conoscere lordine di successione dei

    simboli. Inoltre, al momento dellesecuzione del tracciato, lattenzione dei massoni veniva attirata su

    ognuno dei simboli, il che favoriva unautentica meditazione sui possibili significati.

    Si presa labitudine di rappresentare il quadro su una tela dipinta. Sintesi figurata dei simboli.

    Il Gabinetto di riflessione (o prova della terra)

    La prova della terra, vissuta nel Gabinetto di Riflessione, sarebbe stata introdotta probabilmente verso il

    1765-1770. Ci nonostante, il Gabinetto di Riflessione sembra essere un elemento antico dei rituali

    delliniziazione massonica. Questa prova figura solo nei rituali massonici di origine latina.

    Durante questo isolamento, egli deve affrontare quattro fattori ambientali: il silenzio, la solitudine,

    limmobilit e loscurit. Questi fattori dovranno favorire il confronto con se stesso, poich si trover

    bruscamente proiettato in un universo sconosciuto, che potrebbe percepire come ostile.

    Questo luogo permette a ciascuno di fare unincursione nella tomba prima che giunga la sua ora.

    Simboleggia una discesa interiore al centro della terra. Il Gabinetto di Riflessione invita il postulante a

    morire a se stesso per rinascere, e lo incita a proseguire il percorso della sua esistenza, rettificandola, al fine

    di risvegliare la sua coscienza a unaltra dimensione, per dare un senso diverso alla sua vita.

    I simboli del Gabinetto di Riflessione, possiamo classificarli in 5 categorie: natura fisica, temporali, natura

    intellettuale, luminosi, ermetici.

    Naturali: Lacqua e il pane rappresentano gli elementi solidi e liquidi. Il pane evoca anche il simbolismo del

    chicco di grano che sepolto nella terra rappresenta soltanto la prima fase delliniziazione. Lacqua simbolo

    dellanima, mutevole quanto la forma del recipiente che la contiene.

    Temporali: la clessidra simbolo del tempo che scorre tra nascita e morte, la sterilit della sabbia evoca qui

    la nullit delle cose omogenee che scivolano via, come la vita senza ideale, senza realizzazione, un semplice

    accidente terreno. Larresto del suo movimento suggerisce larresto dei battiti di un cuore. Il passaggio tra i

  • due compartimenti si effettua attraverso uno stretto orifizio che si pu assimilare alle difficolt che lessere

    sperimenta per passare da uno stato a un altro. Il movimento di deflusso della sabbia da un compartimento

    allaltro impercettibile allinizio della sua discesa e accelera gradualmente. Girare la clessidra significa

    avviare un nuovo ciclo di possibilit.

    Intellettuale: il cranio viene messo al posto dello scheletro come simbolo della fine di un ciclo vitale.

    Rappresenta la brevit della vita e luomo ridotto alla sua pi semplice espressione. Ci rammenta quanto la

    vita in questo mondo sia relativa e la carne sia apparenza: tutto passeggero e transitorio.. Il testamento

    significa nella etimologia greca, patto, e in ebraico alleanza. E una disposizione che si redige in previsione

    di una morte prossima. Quali sono i doveri delluomo verso Dio?, verso i suoi simili? Verso se stesso?. E

    anche un punto di passaggio verso un altro divenire, una nuova qualit dellessere.

    Luminosi: la candela costituita da tre elementi: lo stoppino, la sostanza grassa e la fiamma. La candela si

    spegne soltanto quando arriva alla fine dello stoppino: analogamente, per effetto della vecchiaia, luomo

    arriva al termine della sua vita. Ogni candela accesa paragonabile a una vita. Un soffio sposta la fiamma,

    ama essa si risolleva. Una forza ascensionale la ristabilisce. La candela ci che illumina il mondo (mitsvah),

    e la Tor la Luce.

    Avvertimenti a caratteri profetico: se una vana curiosit ti ha condotto qui, vai via; se temi di essere

    illuminato sui tuoi difetti, non sei benvenuto tra noi; se sei capace di dissimulare, trema, perch verrai

    trafitto; se tieni alle distinzioni umane, esci da questo luogo, qui non ve ne sono; se la tua anima ha provato

    spavento, non andare pi oltre; se tu perseveri, sari purificato dagli elementi, verrai fuori dallabisso delle

    tenebre, vedrai la luce; si potranno esigere da te i pi grandi sacrifici, anche quello della vita. Sei pronto?

    Ermetici: lo zolfo simbolo dello spirito, il mercurio dellanima, il sale della sapienza e del sapere. Essi sono

    disposti in una coppa, essa stessa simbolo ideografico della discesa al centro, tronco di cono rovesciato; in

    fondo alla coppa che si deposita il sedimento. Questo ternario alchemico sale, zolfo e mercurio secondo

    lermetismo, ogni cosa composta da questi tre principi posti in relazione: - con la sfera di equilibrio che

    risulta dalla neutralizzazione dellazione sulfurea centrifuga e della reazione mercuriale centripeta,

    penetrante e compressiva. Il ternario alchemico pu essere messo in corrispondenza con quello di spirito,

    anima e corpo. Lo zolfo il principio attivo maschile, il mercurio il principio passivo femminile e il sale

    neutro.

    Al canto del gallo ciascuno si risveglia dopo un periodo di sonno per riprendere lattivit cosciente.

    Simboleggia la forza e il coraggio. Per combattere lignoranza, vincere le passioni e i pregiudizi, lerrore e

    lipocrisia, per padroneggiare infine le pulsioni degli istinti inferiori. Il canto del gallo annuncia con certezza

    il giorno che nasce.

    V.I.T.R.I.O.L. labbreviazione di un motto alchemico latino composto da 7 parole: Visita Interiora Terrae

    Rettificando Invenies Occultum Lapidem. Potrai alfine trovare la pietra nascosta dei Saggi. Discendi nelle

    viscere della terra, nellintimo di te stesso e troverai il nucleo indivisibile sul quale potrai costruire unaltra

    personalit, un uomo nuovo. E anche il nome dellacido solforico che permette agli alchimisti di produrre il

    sale a partire da determinati metalli.

    Il Compagno

    1. La mano, strumento del pensiero in azione

  • Aristotele: la mano lo strumento degli strumenti. Gli consentono di realizzare concretamente ci che la

    sua intelligenza concepisce. La mano lagente di esecuzione della mente. Quando si parla dello strumento

    della mano, pi che altro si pensa alla destra del latino dextra, da cui deriva destrezza. In matematica i segni

    e i simboli orientati verso destra sono positivi, mentre quelli orientati a sinistra negativi. Ogni essere unico

    nella molteplicit; cos anche la sua mano riflette il carattere unico della sua personalit, come

    ulteriormente confermato dalle impronte digitali.

    Il nome di Dio, Allah, si scrive con cinque lettere, e la sua grafia corrisponde alla posizione delle cinque dita

    della mano aperta. Nella tradizione ebraica la parola Yada, che significa conoscenza, si costruisce sulla

    radice Yad, che significa mano.

    2. I Cinque Viaggi

    Primo viaggio: Maglietto e Scalpello. Perfezionamento nella pratica del taglio della pietra secondo le

    dimensioni volute. Primo anno dedicato alle istruzioni.

    Secondo viaggio: Compasso e Regolo. Larte di tracciare linee sui materiali sgrossati e levigati. Secondo

    anno dedicato ad acquisire gli elementi.

    Terzo viaggio. Regolo e Pinza. Conduzione, trasporto e posa dei materiali lavorati. Terzo anno dedicato al

    trasporto delle pietre e dei materiali tagliati.

    Quarto viaggio: Squadra e Regolo. Elevazione delledificio, orientamento dellinsieme, verifica della posa e

    squadra dei materiali per terminare lopera massonica. Quarto anno dedicato alle costruzione e

    allelevazione delledificio.

    Quinto viaggio: Mani Libere. Istruito a sufficienza nelle pratiche manuali, il compagno deve dedicare

    lultimo anno allo studio della teoria. Quinto anno nello studio della teoria.

    3. La marcia del Compagno

    E composta da cinque passi. Il compagno scopre di proseguire la marcia avviata nel grado di apprendista

    effettuando un passo a squadra a destra. Il quinto passo gli permetter di tornare sullasse iniziale che non

    deve mai perdere di vista. Il quarto passo, detto passo di lato, invita il compagno ad agire, a viaggiare.

    4. Il segno dordine

    Si fa con lazione delle due braccia a squadra. Il braccio destro a squadra, la mano poggiata sul cuore.

    5. La stella fiammeggiante

    Con la sua misteriosa lettera G stia al compagno come il Delta sta allapprendista. Tre gioielli: il pavimento a

    mosaico, la stella fiammeggiante e il bordo dentellato. Il mondo appare come un grande uomo, luomo

    come un piccolo mondo. Una parte importante del simbolismo massonico derivata direttamente dai

    Pitagorici.

    Il numero 5 anche quello dellarmonia nella salute e nella bellezza realizzate nel corpo umano. La stella

    appare agli occhi del compagno soltanto al termine del quinto viaggio, come la quintessenza della

    Conoscenza che egli deve trovare.

  • Siete un compagno? Ho visto la stella fiammeggiante. Questultima corrisponde alla visione interiore con

    locchio del cuore. Vedere con locchio interiore significa conoscere.

    6. Il numero aureo

    Numero onnipresente in tutte le opere dellAntichit. Abbandonato a partire dal XVII secolo. Sotto

    linfluenza del metodo analitico di Cartesio. E insieme matematico e simbolico. Il numero aureo

    contenuto in tutte le proporzioni del suo corpo. I rapporti 3 e 5 sono sufficienti quando non si cerca una

    precisione rigorosa.

    7. La lettera G

    La si vede menzionata per la prima volta solo nel 1730: Geometria, Gravitazione, Generazione, Genio,

    Gnosi.

    Geometria: la quinta delle arti liberali; Gravitazione: forza attrattiva che si esercita tra tutti i corpi forniti

    di massa; Generazione: riguarda let o la vita delluomo; Genio: capacit straordinaria che supera i limiti

    umani abituali, lo spirito divino che presiede alla nascita; Gnosi: significa conoscenza sacra, che insieme

    conoscenza e sapienza.

    8. La spiga di grano

    Per essere ammesso in loggia come compagno, il massone pronuncia la parola di passo Shibboleth, che

    significa spiga.

    Nulla viene dato gratuitamente alluomo senza la sua partecipazione attiva. Il chicco di grano diventer

    spiga grazie agli sforzi continui e attenti del coltivatore, alleati con quelli della natura.

    Ognuno matura secondo il proprio ritmo, le proprie capacit di crescita. Lopera del compagno un lavoro

    di realizzazione e di ricerca della Conoscenza.

    9. Parola di passo

    La parola di passo Shibboleth significa spiga, o torrente.

    10. La parola sacra

    Boaz si compita in ebraico con 3 lettere: beth, ain, zain. La forza in lui

    Jachin si compita in ebraico con 4 lettere: iod, caph, iod, nun. Agli stabilir. Stabilire viene dallomonimo

    verbo latino che significa sistemare con forza, fissare, costruire. Stabile vuol dire fermo, solido, durevole.

    Boaz e Jachin totalizzarono in ebraico 7 lettere. Il loro significato congiunto (con forza egli stabilir) fornisce

    al compagno un primo approccio al settenario.

    11. Il colore rosso

    La loggia di compagno deve essere tappezzata di rosso. Questo colore presente sul tappeto di loggia. Puro

    colore del fuoco, anche il colore della conoscenza e dellamore, dei cuori avidi di conoscenza spirituale,

    del fuoco interiore della Conoscenza. Il rosso colore del sangue, del principio vitale, pone laccento

    sullimportanza della vita e della realizzazione del vivente.

  • 12. I cinque sensi

    Udito intelletto.

    Vista chiaroveggenza.

    Gusto apprezzamento dei valori spirituali e di ci che sottile

    Tatto prudenza e discernimento

    Olfatto intuito

    13. Gli ordini architettonici

    Il tema del secondo viaggio larchitettura. Simmetria, di origine greca, significa con misura. Fa appello al

    senso dellarmonia e dellequilibrio.

    Tre ordini attribuiti ai tre pilastri: Saggezza, Maestro Venerabile, Ionico Forza, Primo Sorvegliante, Dorico;

    Bellezza, Secondo Sorvegliante, Corinzio.

    Allausterit dellordine dorico succede la grazia dellordine ionico; il corinzio lordine romano per

    eccellenza. Lordine toscano un ordine romano derivato dal dorico portato in Italia. Lordine composito

    rappresenta una sorta di miscela ibrida dei tre ordini greci per ornare gli archi di Trionfo.

    14. Le Sette Arti Liberali

    Vi sono 7 scienze liberali: grazie ad esse sono state inventate tutte le scienze e le tecniche di questo mondo.

    Ed la scienza della geometria, fondamento di tutte le altre.

    Il Trivio delle Arti della parola: E composta dalla Grammatica, dalla Retorica e dalla Logica. Sono da

    mettere in correlazione con il Verbo creatore e ordinatore del caos descritto nella genesi.

    Grammatica origine greca: gramma significa lettera, da cui il latino grammatica, larte di leggere e scrivere

    lettere. Larte che insegna a parlare e scrivere correttamente, e che si articola in tre parti: morfologia

    (vocabolario), sintassi (regola di accordo delle parole tra loro), stile (arte di servirsi della morfologia e della

    sintassi, applicandole alla composizione). La saggezza sinonimo di sapere, la forza proviene dallordine e

    dalla logica della sintassi, e la bellezza larte di disporre le frasi secondo le leggi dellarmonia. La

    Grammatica indicava linterpretazione dei racconti e delle favole della mitologia.

    Retorica larte del ben dire e di parlare qualcosa in modo conveniente.

    Logica scienza che insegna a perfezionare il ragionamento. Aristotele viene considerato il padre della

    Logica. Logikos viene da logos. Secondo Platone, il logos dio, considerato come la ragione e il verbo del

    mondo.

    Da questo trivio deriva il quadrivio: Aritmetica, Geometria, Astronomia che conducono allapprofondimento

    della conoscenza dei numeri, della terra, del cielo, coronata dallarte delle nove muse, la Musica.

    Aritmetica e soprattutto la scienza dei numeri, dei rapporti e delle proporzioni, o ritmologia. Tutti gli

    esseri temporali possiedono due numeri, uno per la loro esistenza, laltro per la loro azione. La Cabbala

    ebraica si nutre in gran parte della scienza dei numeri nonch di quella delle lettere. Lespressione di

    scienza dei numeri per evitare ogni confusione con laritmetica profana ritmologia e rifiuta quello di

  • numerologia, termine di invenzione recente che speso designa una sorta di arte divinatoria che non ha

    quasi nessun rapporto con la vera scienza tradizionale dei numeri.

    Geometria geo, terra e metron misura. E una scienza che ha per oggetto la misura della terra, la

    dimensione considerata nei suoi tre aspetti: linea, superficie e volume. Le 7 arte liberali si basano sulla

    Geometria, inventata da Euclide.

    Musica i teorici medievali distinguevano nella musica quattro diversi gradi: musica celesti, musica

    mundana, musica humana, musica instrumentalis.

    Astronomia scienza che insegna a osservare e conoscere il movimento e la disposizione degli astri.

    15. Grandi iniziati

    Socrate iniziava sempre con lesaminare le opinioni della persona con cui discuteva, per poi portarla

    progressivamente a constatare di essere in realt ignorante sullargomento e di aver bisogno di imparare.

    Questa prima fase del dialogo si chiamava ironia socratica, poich egli la manifestava fingendo sempre

    ammirazione dinanzi alla risposta piena di sicurezza data alla domanda che aveva appena posto

    sullargomento del Vero, del Bello, del Bene e della Virt. Nessuno volontariamente cattivo, la cattiveria

    ignoranza, perch conoscere il bene significa fare il bene. La Temperanza era per Socrate una delle prime

    virt.

    Pitagora la comunit pitagorica era chiamata eteria o sinedrio, e contava al massimo 300 membri, dei

    quali Pitagora era il maestro incontestato. Letica pitagorica fondata sullarmonia delluniverso. Pitagora

    considerava lUno come numero completo. Le serie dei 4 primi numeri (1+2+3+4=10) costituisce la decade,

    la quale, composta con i quattro primi numeri, forma il quaternario che genera tutti gli altri numeri. Il

    quaternario, fonte delleterna disposizione del mondo, non altro che Dio stesso, lOrganizzatore supremo.

    Il quaternario racchiude tutta la potenza della decade e perci stesso di tutti i numeri. Tra i Pitagorici si

    distinguevano tre grandi classi: i Matematici (si applicavano allapprofondimento delle scienze geometriche

    e astronomiche, chiamati anche esoterici); i Venerabili (si dedicavano alla contemplazione); i Politici (si

    consacravano agli affari umani). Come in tutte le confraternite iniziatiche, i Pitagorici si riconoscevano per il

    tramite di simboli e segni di riconoscimento.

    Maometto nacque verso il 570 alla Mecca, in Arabia. Orfano da giovanissimo. Si ritirava spesso per

    meditare in una grotta del deserto. La sua devozione era rivolta verso il Principio. Allet di 40 anni, nella

    grotta di Hira, ricevette una prima rivelazione da parte dellArcangelo Gabriele, giunto ad annunciargli che

    Dio laveva scelto come messaggero presso gli uomini. Si mise a predicare il messaggio tra i suoi compatrioti

    della Mecca, in seguito a una rivelazione si decide di eludere questo clima di persecuzione e di lasciare la

    Mecca per cercare rifugio a Medina. Maometto significa colui che lodato. Ogni fondatore di una nuova

    tradizione exoterica, si tratti di Mos, Ges o Maometto, rappresenta un aspetto del verbo divino, del logos

    universale. La parola Islam significa sottomissione a Dio e pace. Questa tradizione si fonda sulla pratica di 5

    pilastri: la shahada o professione di fede; le cinque preghiere rituali quotidiane; lo zakat, imposta o

    elemosina legale; il digiuno annuale durante il Ramadan; lhadj o pellegrinaggio alla Mecca almeno una

    volta nella vita.

    16. La glorificazione del lavoro

    La maggior parte delle persone lavora spesso in condizioni difficili, che generano stress, fretta, pressioni di

    ogni sorta, assoggettate a ritmi legati alla remunerabilit. Questo marcia o muori profondamente

  • contrario al ritmo naturale, che tende al benessere e allarmonia. Solo uninfima minoranza di privilegiati

    gode di ci che viene prodotto dallo sforzo della maggioranza che lavora. Conviene scegliere

    assennatamente strumenti di lavoro adeguati, adatti al progetto considerato e maneggiarli con la massima

    efficacia, vale a dire con arte e abilit, in perfetta conformit con la natura del lavoro, cercando di

    procedere di pari passo con la forza e la bellezza. Il lavoro diviene un dovere vissuto come un piacere.

    Glorificare il proprio lavoro significa caratterizzarlo con una qualit di stato danimo, un modo di essere e di

    vivere che si manifestino nellarte e nel modo in cui si fanno le cose.

    17. Le due sfere

    Tutti i punti della sfera si trovano a eguale distanza dal centro. Essa non ha destra, n sinistra, n alto, n

    basso. E considerata un simbolo di perfezione e di totalit, al punto che un essere concepito come perfetto

    sarebbe rappresentato simbolicamente con una sfera. La sfera anche simbolo dellandrogine, lunione di

    Yin/Yang, ovvero del principio femminile e di quello maschile. Pitagora considerava luniverso come un

    Tutto animato che definisce con la parola greca kosmo, per esprimere la bellezza, lordine e la regolarit

    che vi regnano. I Latini tradussero questa parola con mundus. DallUnit considerata come principio del

    mondo deriva il nome di universo. Al grado di compagno le colonne sono sormontate da globi, al posto

    delle melagrane. Uno rappresenta il globo terrestre, laltro la sfera celeste.

    18. La pietra cubica

    Lassoluta regolarit delle sei facce di ogni pietra assicura la perfetta stabilit delluna sullaltra. Il cubo la

    forma ultima della manifestazione, mentre la sfera ne rappresenta la forma primordiale. La sfera e il cubo

    corrispondono, rispettivamente, ai due punti di vista dinamico e statico. Le sei facce del cubo sono

    orientate secondo le tre dimensioni dello spazio. Il cubo non pu n rotolare, n scivolare. La pietra cubica

    rappresenta la stabilit assoluta e in tal senso un riflesso del Principio. Il cubo comporta sei facce e dodici

    spigoli. Se distese, le sei facce del cubo danno limmagine della croce latina, che simboleggia luomo

    universale nella sua pienezza. Quando si osserva un cubo, possibile vedere solo tre facce. Il cammino

    iniziatico conduce al passaggio del manifestato al non manifestato, dal visibile allinvisibile, partendo dal

    relativo per accostarsi allAssoluto. Se il compagno rimanesse allo stadio di una semplice pietra cubica, non

    vi sarebbe progresso, mentre in realt il capolavoro da realizzare la pietra cubica a punta.

    19. La pietra cubica a punta

    Un cubo sormontato da una piramide con quattro facce. Questa piramide individua un punto di

    convergenza delle quattro direzioni dello spazio. La piramide solidamente unita alla terra con la sua base

    quadrata, e si eleva come una montagna verso il cielo; in tal senso veniva considerata dagli Egiziani come il

    tempio sacro per eccellenza. La pietra cubica a punta suscettibile di comprendere in modo armonico e

    ordinato 26 punti, vale a dire il valore numerico delle lettere che formano il tetragramma ebraico (iod he

    vav he), che egli definisce come uno dei nomi del Grande Architetto dellUniverso. La pietra cubica a

    punta simboleggia la pietra filosofale.

    20. Il numero cinque

    Il cinque un numero dispari, somma del primo numero pari e del primo numero dispari: 2 + 3. Si chiama

    sferico. Sintesi del 3, o principio maschile, e il 2 o principio femminile.

    21. Il tappeto di loggia

  • Al grado di compagno il tappeto di loggia deve essere rosso. Gli elementi del tappeto di loggia si classificano

    in tre gruppi:

    I simboli rappresentati sul tappeto del primo grado: le due colonne, il pavimento a mosaico, la

    squadra e il compasso (talvolta il Volume della Legge Sacra), la luna e il sole, la pietra grezza a

    sinistra, la pietra cubica (o pietra cubica a punta) a destra, la perpendicolare, la livella, il simbolo

    della tavola da disegno dei maestri, lindicazione dei quattro punti cardinali.

    Gli elementi del secondo grado che troviamo modificati: cinque gradini sostituiscono i tre

    precedenti, la stella fiammeggiante sostituisce il delta luminoso, le tre finestre sono aperte e non

    pi chiuse da griglie, la sfera terrestre e la sfera celeste sostituiscono le melagrane in cima alle due

    colonne, la squadra e il compasso sono intrecciati tra loro, con lasticella di destra che passa sulla

    squadra.

    I simboli specifici del grado di compagno: il colore rosso dominante del grado, la spiga di grano, la

    stella fiammeggiante con la lettera G al centro, le due sfere terrestre e celeste, il regolo e la leva,

    (nel rito Francese) la rappresentazione della cazzuola.

    Gli strumenti

    Appartengono a tre categorie:

    a) 5 utensili di tracciato e di controllo: il calibro di 24 pollici; il filo a piombo/la perpendicolare; la

    livella; la squadra; il compasso.

    b) 3 utensili di lavorazione: lascia, il maglietto, lo scalpello.

    c) 2 utensili di posa: la leva; la cazzuola.

    Le associazioni principali in Massoneria sono:

    La perpendicolare e la livella

    La squadra e il compasso

    IL maglietto e lo scalpello

    Il regolo e la leva

    Il regolo o calibro di 24 pollici: corrisponde al tempo immutabile. La rettitudine e il rigore devono applicarsi

    alla mente, cos da acquisire la padronanza del comportamento quotidiano. Farne uso per trovare la

    misura, lordine inerente in tutte le cose, la disciplina nel quotidiano, la presenza nellistante, lattenzione a

    tutto ci che fa, la costanza in una linea di condotta liberamente scelta per ledificazione del suo Tempio

    interiore.

    Il filo a piombo, la perpendicolare: il termine appiombo designa parimenti il fatto di presentarsi o di parlare

    con sicurezza, senza timore. La perpendicolare ci invita a discendere in noi stessi. Questo strumento ci

    invita a cercare in profondit, ma anche a trovare un equilibrio e una stabilit nel mantenimento di tutte le

    attitudini nel nostro essere.

  • La livella: assicura lorizzontalit. Tutto ci che si produce di essenziale nella nostra vita parte da un incrocio

    di percorsi, o arriva ad esso. Il compagno si situa al punto di congiunzione di questi due assi, quello verticale

    e quello orizzontale, La livella ci consente di trovare la misura del quotidiano, o giusto mezzo, di tendere

    allequit e allequilibrio, nel momento in cui si realizza lunione perfetta della verticale e dellorizzontale.

    Essa invita ad appianare gli ostacoli generati dallego, per accedere alla liberazione interiore.

    La squadra: si chiama in latino norma, che significa regola, modello o esempio. Tardo latino exquadra,

    deriva dal verbo squadrare che significa squadrare, rendere quadrato. E possibile vedere nella squadra un

    doppio regolo che d la misura dei piani orizzontali e verticale. La squadra utensile che armonizza i

    contrari. Il maneggio della squadra richiede una costante rimessa in discussione di se stessi, delle proprie

    azioni e del mondo. Lutilizzazione della squadra permette di dare alle parole il loro senso appropriato,

    affinch non esprimano altro che idee precise, ragionamenti confortati da basi solide e giuste. Le sue aste

    devono essere di lunghezza ineguale: 3,4,5. Io voglio lorientamento creatore determinante di ogni opera

    in cantiere, Io devo significa accettare i vincoli e gli obblighi propri della condizione umana per rispettare i

    legami tra tutti i fratelli umani.

    Il compasso: dal latino compassare, che significa misurare con il passo. Permette simbolicamente di

    valutare la portata e le conseguenze degli atti di ciascuno di noi. Simboleggia il dinamismo costruttore del

    pensiero, la sua libert creatrice, nonch la capacit di invenzione, di concezione e di realizzazione dello

    spirito. Concezione circolare della vita, ciclica dalla nascita alla morte. Il cerchio la figura che risulta dalla

    sua proiezione nello spazio. Richiama in forma diversa la concezione della ruota, fattore di sviluppo delle

    civilt.

    Lascia: simboleggia la forza in movimento. La massoneria ci insegna che le armi sono anche utensili e che

    gli utensili possono essere utilizzati come armi.

    Il maglietto: corrisponde alla volont spirituale che attualizza e stimola la conoscenza sottointesa dal gesto.

    Strumento di potere sulla materia, il maglietto simboleggia lenergia e la potenza, come pure la costanza

    nel lavoro. Corrisponde alla presenza di spirito, al controllo di se stessi, alla perseveranza e al coraggio. E

    anche un simbolo di potere e di autorit per ogni maestro che adempie alla funzione di direzione

    dellofficina.

    Lo scalpello: simbolo di determinazione, vettore della realizzazione dellobiettivo scelto. E simbolo di una

    conoscenza distintiva, della facolt di scegliere volontariamente in base a motivazioni serie, il cui

    fondamento sia oggettivamente verificabile. Strumento del discernimento, virt essenziale in ogni ricerca in

    cui vi sia la volont di pervenire a unopera compiuta.

    La leva: simboleggia la forza e il movimento, e per tale motivo pu essere utilizzata solo con grande cautela.

    Permette di manipolare cariche molto pesanti. Serve a sollevare, muovere, sostenere un corpo troppo

    pesante per luomo, le cui forze sono insufficienti per sollevare il peso considerato, senza laiuto di uno

    strumento. Un intermediario che offre la possibilit di sollevare un carico pesante moltiplicando la forza

    umana. La leva consente di issare in altezza le pietre le une sulle altre, permette il passaggio a uno stadio

    superiore, consentendo al massone un lavoro di integrazione nella collettivit, di assemblaggio delle pietre

    che, unite le une alle altre, erigono le mura del tempio. Archimede disse: datemi un punto dappoggio e

    sollever il mondo. Definire il punto di fede che si dato. La leva permette al massone di utilizzare la sua

    forza, che poggia sulla conoscenza che egli ha delluniverso, di controllare la sua energia nellazione e nello

    sforzo, e di agire coscientemente secondo la legge delle interazioni causa/effetto. Offre il metodo per

    superare ostacoli, la resistenza materiale, fisica o morale, ma ci possibile solo sapendo utilizzare i propri

  • punti di appoggio con la volont di superare ci che sembra essere superiore alle proprie forze. La buona

    utilizzazione della leva si fonda sulla conoscenza e sulla padronanza delle forze messe in movimento. Essa

    rappresenta la tenacia di una volont stabile, la fedelt ai propri impegni nel proseguire il cammino

    prescelto fino al termine.

    La cazzuola: serve a spalmare il cemento che unisce tutte le parti di un edificio. Ci insegna ad applicare il

    cemento dellaffetto e della bont per unire tutti i membri della famiglia massonica, ovunque si trovino,

    dispersi nel mondo, in una sola comunit di amore fraterno. La cazzuola pu essere considerata insieme al

    cemento come lagente e il legame tra una pietra e laltra. E simbolo di unit. E lo strumento di lavoro per

    la ricerca del Bello. Del Bene e del Vero nella costruzione della nostra opera, che consiste in unesistenza

    alla ricerca dellEternit, nonch della vita e dellarmonia tra tutti noi.

    Dalla perpendicolare alla livella: questo passaggio contribuisce al lavoro di trasformazione e trasmutazione

    avviato nel Gabinetto di riflessione con lesortazione della formula Vitriol.

    La squadra e il compasso: se la squadra rappresenta la terra, il compasso il simbolo del cielo; il loro

    incrociarsi si richiama allo stretto intreccio tra microcosmo e macrocosmo. Pu trattarsi solo di un

    passaggio dallo stato umano, rappresentato dalla terra, agli stati sopraumani, rappresentati dal Cielo (o dai

    Cieli). Al primo grado, lapertura del compasso deve essere fissata a 30. Al secondo sar di 45. Al terzo

    grado sar di 60, limite ottimale delle nostre possibilit. Deve essere sempre un equilibrio nel rapporto tra

    squadra e compasso, e questo equilibrio ci mostra i limiti da non superare, poich il compasso aperto a pi

    di 90 diventa uno strumento instabile e inefficace. Al primo grado, aperto a 30 viene posto sotto la

    squadra, a significare che lo spirito sotto il moggio, con la predominanza delle contingenze del mondo

    profano. Al secondo grado, i progressi del compagno sono simboleggiati dallintreccio del compasso e della

    squadra sullara dei giuramenti. I rapporti materia/spiritualit si equilibrano. Il compagno fa un passo di lato

    verso mezzogiorno prima di tornare in asse, esplorando quindi la superficie del globo terrestre. Al terzo

    grado il compasso a 60 si sovrappone completamente alla squadra, allinverso del primo grado. La materia,

    conosciuta e dominata, diretta dallo spirito. Il maestro fa i suoi passi in semicerchio, tracciando un volume

    per scavalcare il feretro di Hiram.

    Il maglietto e lo scalpello associati: il maglietto corrisponde allutilizzazione della gravit nella mano del

    massone, la forza centripeta intorno a un punto, mentre lo scalpello corrisponde alla rottura, alla forza

    centrifuga che fa sparire la materia superflua. Luomo, per, non pu agire direttamente sulla materia, ed

    allora che lo scalpello servir da intermediario. Spesso questultimo dovr essere affilato, ovvero rivedere

    continuamente le conoscenze acquisite, per non lasciarle smussare.

    Il regolo e la leva: il regolo, statico, liscio e graduato, e d la distanza tra due punti che pu essere definita

    come porzione di linee, divisione definita dello spazio, del tempo e della materia, principio di ogni misura.

    La leva pu essere considerata come un regolo in movimento nello spazio e nel tempo. Il regolo graduato

    indica alla potente leva il senso e la portata utile della sua forza. Al fine di riunire tutti questi dati, possiamo

    approntare un quadro riepilogativo del simbolismo degli strumenti, definendone laspetto attivo e passivo.

    Il Maestro

    1. La parola di passo nel R.S.A.A.

    Tubalcain, d accesso alla Camera di Mezzo. E il nome di colui che per primo seppe lavorare i metalli.

    Questo termine significa possesso del mondo e, di fatto, la scoperta di metalli utili come ferro o rame

  • assicur alluomo il possesso di tutti i beni della terra. Il maestro pu viaggiare da Oriente a Occidente, da

    Mezzogiorno a Settentrione e viceversa. Egli libero e sovrano, libero massone in una libera loggia. Il

    termine ebraico Tubalcain si trova una sola volta nella Bibbia e si scrive con sette lettere. Significa anche

    asse del mondo.

    2. La parola di passo nel R.F.

    Giblim, il nome degli abitanti del Monte Gibel, che estraevano le pietre dalla casa e sagomavano i cedri

    per la costruzione del tempio.

    3. La marcia a ritroso

    Questa marcia a ritroso permette al recipiendario di non