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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 150 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 2 maggio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” Ci sono stati lunghi minuti in cui il Siena, domenica scorsa, era già in serie A. Poi il pareggio del Novara ci ha riportato, solo momentaneamente, con i piedi per terra. Ma è quasi fatta. Ora arriva il Torino per una partita di cartello. Si tratta solo di tratternere ancora per un po’ l’urlo. Poi sarà definitivamente la serie A. A pagina 12

Gazzettino Senese n° 150

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Settimanale gratuito di informazione edito da Alsaba Grafiche • Anno IV • numero150 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8aprile 2008 • www.alsaba.it Chiuso in redazione il 2 maggio 2011 • Tiratura 9.000copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”.

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 150 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 2 maggio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

Ci sono stati lunghi minuti in cui il Siena, domenica scorsa, era già in serie A. Poi il pareggio del Novara ci ha riportato, solo momentaneamente, con i piedi per terra. Ma è quasi fatta. Ora arriva il Torino per una partita di cartello. Si tratta solo di tratternere ancora per un po’ l’urlo. Poi sarà definitivamente la serie A.

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a pezzi e bocconi

Reduce dal fallito matrimo-nio con la marchesina Raimon-di, dopo aver saputo che la sposina era incinta di cinque mesi, il 6 maggio 1860 Garibaldi salpò da Quarto verso la Sicilia con i suoi Mille, che an-cora si chiamavano Cacciatori delle Alpi e che per la pre-cisione erano 1008.Le notizie ricevute da Crispi circa una rivolta popolare in atto a Palermo, vere o false che fossero, convinsero il generale e i suoi fedelissimi a organizzare la spedizione. Sui vapori “Piemonte” e “Lombardo” c’erano molti avvo-cati, medici, ingegneri , farmacisti e alcuni giovani di 14, 16 e 17 anni. C’era anche Peppino Marchetti, di 11 anni, insieme col padre, e una donna – Rosalie Montmasson – fidanzata di Crispi. Ciò che scarseggiava era il carbone e le munizioni, ma facendo tappa a Talamone, il primo fu trovato all’iso-la del Giglio e le seconde nella fortezza di Orbetello. A Talamone scesero una sessantina di volontari al se-guito di Callimaco Zambianchi, un tipaccio di Forlì, che avrebbe dovuto creare un diversivo, raccogliendo altri uomini in Maremma e cercando poi di entrare con le armi nello Stato Pontificio.Due senesi invece – Crespino Cavallini e Giovanni Santi-ni – salirono a bordo. Forse, prima di scendere a Marsala, tentarono anche di cantare, sulla musica di un coro della “Norma” di Bellini e su sollecitazione di Garibaldi, i versi che lo stesso generale aveva scritto durante la traversata: «Lo stranier la mia terra calpesta, / il mio gregge macella, il mio onor / vuol strapparmi, ma un ferro mi resta, / un acciar per ferirlo nel cuor. / Non sei stanco di giogo, d’ol-traggi, / di codarde lusinghe, d’inganni ? / Questa terra servili e tiranni / sol porta, ma prodi non più !»Eppure, come tanti altri, anche Cavallini e Santini smen-tirono il poeta di Caprera, dimostrando la loro determi-nazione e il loro coraggio e meritandosi così il ricordo dei concittadini, inciso nelle lapidi murate nelle case natali. Nella prima, in via Salicotto n.108, si legge: «Di plebe in questa casa nasceva nel 1834 Crespino Cavallini. Fu con i Mille a Marsala e combattendo da eroe cadeva al convento dei Benedettini a Palermo il 29 maggio 1860». Nella seconda, in via Val di Montone n.11, affissa dopo la morte del garibaldino nel 1914, è scritto: «In questa casa il dì 2 luglio 1837 aveva i natali Giovanni Santini. Ventenne appena, sentì la voce fascinatrice dell’Eroe dei due mondi e con la schiera dei Mille salpò da Talamone per Marsala con la visione luminosa dei destini immor-tali d’Italia».

due senesifra i mille

Giuliano Catoni

lo stile di leggereun’opera d’arteUn ricordo di LUciano BeLLosi

capitale europea della cultura 2019:i tanti perché di una candidatura

3 –– 2

L’idea di candidare Siena al titolo di Capi-tale europea della cultura per il 2019 – lanciata dalla Giunta Cenni – è stata ben accolta da tutti, ma il sostegno è andato

poco più in là di un entusiasmo da tifo calcistico. La nomina – si sa – sarà effettuata dal Consiglio europeo, dopo una lunga trafila. A fine 2012-inizio 2013 il go-verno italiano emetterà il bando ufficiale per poi rac-cogliere le candidature e da allora si entrerà nel meri-to: sono già molte le città che scalpitano. Su iniziativa del Pd e del candidato sindaco Franco Ceccuzzi si è svolto al Santa Maria della Scala un incontro che ha chiarito termini e implicazioni di un obiettivo tanto importante. Per tentare di raggiungerlo occorrerà una collaborazione concorde tra tutti gli enti rappresenta-tivi ed una convinta partecipazione delle Università, delle forze economiche, delle associazioni culturali. Roberto Barzanti ha tenuto la relazione di apertura, soffermandosi su quattro temi. «In primo luogo – ha precisato – si tratta di dare al progetto una dimen-sione europea, non solo per la qualità delle proposte ma anche per l’estensione della sua geografia». Dal 2006 l’Unione europea ha indicato l’opportunità di costruire questi progetti su una scala regionale, cioè di area vasta, e di puntare alla definizione di coope-razioni non effimere, promuovendo scambi di opera-tori e circolazione mirata di opere. Non solo: mentre all’inizio l’idea lanciata da Melina Mercouri e con-cretizzatasi a partire dal 1985 – prima Città europea della cultura, come allora si diceva, fu Atene – aveva i tratti di un festival, successivamente si è accordato

particolare rilevanza alle ricadute durevoli, alla siste-maticità di rapporti da rendere costanti e fecondi. Per Siena – secondo punto – non sarà difficile elaborare un programma che coinvolga vive realtà della zona di sua più immediata pertinenza e si allarghi a parti della Toscana. Gli ambiti su cui lavorare vengono subito in mente: la Chigiana e le molte iniziative musicali già in atto, le arti figurative con riguardo speciale a quel linguaggio per eccellenza europeo che fu il gotico, la straordinaria produzione teatrale di Accademie che ebbero grande ascolto su scala continentale. Si dovrà portare a compimento il Santa Maria della Scala – ter-zo capitolo – come luogo per eccellenza deputato a conservare e presentare il nucleo più prestigioso delle nostre testimonianze artistiche e, inoltre, intervenire lungo la Via Francigena per farne un moderno trac-

ciato di conoscenza storica e di aperta accoglienza: due obiettivi. «È necessaria, infine – ha sottolineato Barzanti –, una vasta mobilitazione di energie, soprat-tutto giovanili, che rendano il progetto condiviso e contemporaneo». Marcello Flores ha dato notizia dei lavori avviati e ha insistito sulla necessità di seleziona-re le proposte valendosi di rigorosi parametri. Enri-co Da Molo, già amministratore delegato di Genova 2004 s.r.l., ha esposto linee e bilancio di un anno che ha cambiato alla radice la percezione della città ligu-re, portando in primo piano una ricchezza culturale nascosta. Franco Ceccuzzi, concludendo, ha ripreso e illustrato le molti parti del suo programma da collega-re efficacemente con «una prospettiva – ha detto – da perseguire con coraggio comunque, a prescindere dal raggiungimento o meno dell’ambita designazione».

Il 26 aprile è morto a Firenze Luciano Bel-losi, uno dei più grandi storici dell’arte ita-liani degli ultimi decenni. Aveva soltanto 74 anni. Lascia un grande vuoto in coloro

che hanno conosciuto quell’uomo mite e gentile, e un grande vuoto nel mondo della storia dell’ar-te. Il suo lavoro, dedicato principalmente agli ultimi secoli del Medioevo e al Rinascimento, è stato un modello di concreta conoscenza delle opere d’arte e di ampiezza di prospettiva stori-ca, tanto più esemplari in anni di sbandamento della disciplina così come del ‘sistema dell’arte’ (le mostre, il mercato, la politica dei beni cul-turali). Aveva studiato a Firenze con Roberto Longhi, legandosi molto presto in fraterna ami-cizia a Giovanni Previtali, intellettuale militante, storico dell’arte marxista, lui che pure aveva una visione tanto meno politica del mestiere dello storico dell’arte. La fedeltà al maestro Longhi sarebbe stata per Bellosi la fedeltà di una vita, nella pratica del ‘conoscitore’ e nell’esercizio del-la lettura stilistica dell’opera d’arte [...]. Bellosi iniziò la sua carriera presso la Soprintendenza alle Gallerie di Firenze, dirigendo il Museo di San Marco e le Gallerie dell’Accademia. In se-guito, dal 1976, passò a insegnare Storia dell’ar-te medievale all’Università di Siena, chiamatovi appunto da Previtali. Assieme a Fiorella Sricchia e a Giuliano Briganti, i due riuscirono a fonda-re una vera e propria ‘scuola senese’ di storia dell’arte, nel nome della filologia, della critica e della storia, che ha avuto un posto ben riconosci-bile nel panorama nazionale degli studi. Gli anni settanta e ottanta sono anche quelli in cui videro la luce alcuni dei suoi studi più innovativi e me-morabili. In primo luogo il libro su Buffalmacco e il Trionfo della Morte, pubblicato da Einaudi nel 1974 e che gli val-se il premio Viareggio, ormai un classico della storiografia italiana del dopoguerra, nel quale con un geniale colpo da maestro, Bellosi fu in grado di risolvere l’enigma posto da un ciclo di affreschi come quello del Camposanto di Pisa e a dare carne e sangue al pittore Buf-falmacco, figura ormai sfuocata nella leggenda dopo la trasfigurazione letteraria che ne ave-vano fatto Boccaccio

e Franco Sacchetti col suo Trecentonovelle. As-sieme agli studi sulla rinascita della terracotta a Firenze nel primo Quattrocento e al ruolo che ebbero in questa riscoperta Donatello e Bru-nelleschi (un filone di ricerca che è continuato fino ad oggi), la maggiore attenzione di Bellosi fu tuttavia conquistata dal problema dibattutissimo di Giotto e della decorazione della basilica supe-riore di San Francesco ad Assisi. Con il volume La pecora di Giotto, pubblicato ancora da Einau-di nel 1985, si aprì un nuovo modo di guardare alla falsa questione del primato di Roma, oppure di Firenze, nella grande mutazione della pittura italiana a fine Duecento, che ha fatto scuola al-meno per quanto riguarda il ruolo centrale che ebbe proprio la decorazione della basilica di San Francesco (dagli inizi ad opera di un gruppo di maestri inglesi, fino all’inter vento di Cimabue, dei pittori romani e infine di Giotto stesso) per l’elabora zione di una nuova concezione della pittura e per la sua capillare propagazione in tutta Italia. Bellosi ricostruiva questo scenario a date diverse rispetto a quanto la tradizione aveva consegnato. Ha continuato a lavorare su questi temi fino all’ultimo, tra l’altro pubblicando nel 1998 una monumentale monografia su Cimabue, e avendo anche la soddisfazione di veder venire alla luce delle scoperte documentarie che hanno confermato molte delle sue intuizioni.Ai suoi studenti senesi ha consegnato non solo un metodo rigoroso e razionale, ma anche la convizione della dignità della divulgazione scientifica, dando degli esempi luminosi quale il libretto su Giotto pubblicato a Firenze dalla Scala e tradotto in una miriade di lingue, non-ché un’idea molto precisa di come debbano es-

sere concepite le mostre d’arte [...]. Oppure la mostra più recente cui abbia lavorato, quella che Siena ha dedicato a Duccio nel 2003: una capillare ricostruzione storica dell’attività e del contesto in cui operò il grande pittore, entro la quale il visitatore era guidato per mano da una serie di frasi sulle pareti delle sale che Lu-ciano Bellosi stesso ave-va scritto, mostrando la sua concretezza di stori-co, la capacità di parlare a tutti e assieme la sua tenera vena poetica.

RobeRto baRtalini

Sulla recente scomparsa di Luciano Bellosi pubblichiamo alcuni brani di un articolo del suo allievo Roberto Bartalini.

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canile lager

festa rinviata

Panico nel mondo del web. Un principio d’incendio nella web farm di Aru-ba, situata in piazza Garibaldi a Bibbiena, ha causato un temporaneo oscuramento di migliaia di siti. Il principio d’incendio avrebbe coinvolto i gruppi di continuità, causando la sospensione dell’energia elettrica da parte del sistema di sicurezza. I dirigenti assicurano che nessun server (e quindi nessun dato) è stato toccato, ma i danni per le strutture commerciali rimaste oscurate potrebbero essere ingenti.

Ancora sangue nel Nord Africa, ma stavolta la guerra non c’entra. Un attentato in un bar nella piazza prin-cipale di Marrakech, opera, dicono fonti della polizia, di un kamikaze, ha causato decine di morti e feriti. L’esplosione avvenuta in mattinata (poco prima delle 13 italiane) nel caffè Argana sarebbe dunque «conseguen-za di un attentato terroristico» A confermarlo è stato il ministero dell’Interno di Rabat. Tra i morti 11 stranieri ma nessun italiano.

Gheddafi pronto ad attaccare l’Italia?. Pare di sì, a giu-dicare da un duro riferimento al nostro Paese nel discor-so pronunciato dal leader libico in tv. «Tra noi e l’Italia è

guerra aperta. Il governo italiano attua la stessa politica fascista e coloniale dei tempi dell’oc-cupazione» ha detto il colonnello nel discor-so trasmesso dalla tv di stato. «Il mio amico

Silvio Berlusconi ha commesso un crimine autorizzando i bombardamenti italiani sulla Libia» spiega il Colonnello.

Grande giornata a Roma, con due eventi che hanno impreziosito la Festa dei Lavoratori. Se un milione di fedeli hanno assistito con trepidazione ed emozione alla beatificazione di Karol Wojtyla, non sono meno coloro i quali hanno festeggiato i valori del Primo Maggio nel “Concertone” di piazza San Giovanni. Certo i romani hanno dovuto subire qualche disagio per quella che è stata una vera e propria invasione, ma la giornata si è svolta nel migliore dei modi e con l’emozione di tutti.

In un’operazione delle forze statunitensi in Pakistan è stato ucciso Osama Bin Laden, l’uomo che aveva terrorizzato il mondo. Il leader di Al Qaeda era stato individuato dagli americani in un compound di massima sicu-rezza ad Abbottabad, a 75 chilometri da Islama-

bad. Bin Laden è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa durante uno scontro a fuoco. L’annuncio del presidente Barack Obama ha scatenato la gioia negli Usa. Paura per le possibili ritorsioni.

Non riesce ancora a chiudersi la questione del voto alle donne nell’Oca. Lungi da noi voler mettere bocca in quello che è a tutti gli effetti un affare serissimo e che pertanto dev’essere risolto internamente alla Contrada. Sta di fatto che la storia continua ad allungarsi, con capi-toli sempre nuovi. L’ultimo vede protagoniste trenta agguerrite ocaiole che hanno nuovamente citato la Con-trada, con lo scopo di veder riconosciuto da un giudice il di-ritto al voto.

Ci sono casi che riescono a tenere con il fiato sospeso tutti i cittadini. È quanto succede per i due carabinieri vigliaccamen-

te aggrediti nei giorni scorsi dall’ormai tristemente noto gruppo di giovani che si recavano ad un rave party. Le condizioni di Antonio Santarelli restano gravi, non tanto per lo stato fisico, quanto per le lesioni cerebrali riportate dal carabiniere. Il suo collega Marino invece sta meglio ed è tenuto sotto costante con-

trollo dall’equipe del reparto di Oculistica.

Il sintetico di Novara non è il terreno adatto per festeg-giare la promozione, evidentemente. Il Siena ha sprecato l’occasione di chiudere subito il discorso, pur essendo riu-scito a rimontare il vantaggio dei piemontesi grazie alla doppietta di Calaiò e ad un rigore, in verità molto discus-so. Dopo il vantaggio il Siena però ha avuto la colpa di lasciare troppo il pallino al Novara, che ha trovato il pari. Poco male, ora basta un pareggino per stappare finalmen-te lo spumante.

Il Gruppo Stampa Autonomo di Siena ci fa sapere, all’inizio di questa settimana, che sono state rinnovate le cariche sociali per il trienno 2011-2014. Le operazioni di scrutinio hanno ratificato la conferma del pre-sidente Roberto Romaldo che, in questo modo, inizia il suo terzo mandato in questo importante incarico. È proprio il caso di dire «habe-mus presidente». Sono stati confermati anche il vice presidente Andrea Sbardellati e il se-gretario tesoriere Luigi Rossetti. Addetto stampa è Roberta Ferri.

rileggendole notizie della settimana

FUori le mUradentro le mUra

i carabinieri aggrediti

donne alla carica

habemus presidente

sangue in marocco

aruba in fiamme

la sfida di gheddafi

roma invasa

ucciso bin laden

di PietRo Fantacci

30SabaTo

02LUneDi

il personaggio della settimanaFLORI DEGRASSI, LA SANITà È DONNAUna donna schiva e riservata. Molto lavoro e poche chiacchiere, se non quelle che il suo ruolo le impone. Flori Degrassi, nuovo direttore sa-nitario del Policlinico Santa Maria alle Scotte, si presta mal volentieri ad interviste e dichiarazioni, trince-rata dietro un impegno costante ed

importante che forse, in effetti, poco ha a che fare con riflettori e micro-foni. L’abbiamo vista comunque, nelle ultime settimane, rispondere alle domande dei tanti giornalisti appostanti fuori l’ospedale senese, in cerca di notizie sulle condizioni dei due giovani carabinieri aggrediti lo

scorso 25 aprile a Sorano, in provin-cia di Grosseto. Quattro ragazzi, di cui tre minorenni, reduci da un rave party avevano infatti aggredito i due militari che li avevano fermati per sottoporli all’alcol test. Li avevano quindi colpiti con un palo preso da una recinzione, provocando la perdi-

ta dell’occhio per Domenico Marino e gravi lesioni celebrali per Antonio Santarelli, il più grave dei due. Da allora entrambi sono ricoverati al Policlinico Le Scotte di Siena dove proprio la Degrassi, in più di un’oc-casione, ha diffuso i bollettini medici sulle condizioni degli aggrediti.

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da trieste a siena

volontaria tra le volontarie

teoria e pratica

forZae determinaZione

MaRtina cenni

Nonostante i tanti incarichi di prestigio ha da sempre mostrato una grande attenzione per il volontariato. Fin dal conseguimento della laurea si è infatti occupata della problematica del cancro della mammella, fondando nel 1983, il Comitato Riabilitazione Mastectomizzate, oggi ANDOS, Associazione Nazionale

Donne Operate al Seno, comitato di Roma. Nel 2001 è stata eletta coordinatrice nazionale dell’ANDOS nazionale, incarico di coordinamento che prosegue ad oggi, con 56 comitati nazionali da gestire. Dal momento della Fondazione nel novembre 1996, per due mandati triennali, è stata anche membro del consiglio direttivo del Forum Italiano di Europa Donna, movimento d’opinione europeo che riunisce le associazioni di volontariato che si occupano di cancro della mammel-la. È inoltre membro della Commissione ONDA, Osservatorio Nazionale della Salute della Donna per l’analisi delle strutture ospedaliere a dimensione della donna, per l’assegnazione dei bollini rosa nei progetti ospedale-donna. È anche membro del comitato esecutivo della

FAVO, Federazione Italiana di Volontariato in Oncologia, nel triennio 2010-2012.

È stata anche direttore generale dell’Azienda Sanitaria ASL Roma B dal 2005 al 2010, gestendo ben 4 distretti con 2 poli ospedalieri, e direttore

dell’Ospedale Pediatrico, dal 2004 al 2005, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona. Ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario presso l’ASL di Pisa, il San Filippo Neri di Roma, l’ASL di Rieti, l’Ospedale CTO

dell’ASL Roma C. È stata anche docente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata alla Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva per l’insegnamento di Programmazione e Organizzazione sanitaria dal ’92, oltre che all’Istituto Scuola

Infermieri di Roma in Principi di Educa-zione Sanitaria, Epidemiolo-gia e Igiene e Tecnica

Ospedaliera.

Dal 1° novembre dello scorso anno è stata nominata, come detto, alla direzione sanitaria del policlinico Santa Maria alle Scotte e in quell’occasione, una delle poche, ha dichiarato

il suo impegno e la sua volontà di fare bene in questo nuovo incarico nella nostra città. «Siena rappresenta per me un nuovo e stimolante percorso. Metterò a servizio dei pa-

zienti e dei colleghi tutta la mia professionalità». Professionalità quindi, ma anche forza, determinazione e capacità organizzativa, per que-

sta donna dal ruolo maschile, impegnata però al fianco di tutte le donne.

29VeneRDi

28GioVeDi

01DoMenica

Nata a Capodistria, si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Trieste e si è specializzata in Igiene e Medicina Preventiva a

Roma e in Chirurgia generale a Trieste. Prima di approdare a Siena, l’ultimo incarico ricoperto è stato quello di direttore della struttura complessa di

Verifica e Valutazione attività sanitaria interna e responsabile Area sviluppo, controllo e monitoraggio del Sistema Sanitario dell’ASL Roma D. Il suo cur-riculum professionale è ricco di esperienze importanti ed incarichi rilevanti a livello nazionale. «Lavoro in ambito sanitario da oltre trent’anni, per la pre-cisione dal 1977, anno in cui mi sono laureata ed ho ottenuto l’abilitazione

all’esercizio della professione di Medico Chirurgo». La Degrassi ha inoltre al suo attivo numerose pubblicazioni relative all’area igienico-organizzativa, in

qualità di appartenente alla Latium AIDS Collaborative Group, e come unico autore o insieme ad altri, su riviste quali “Igiene e Sanità pubblica”, “Meco-san”, “Annali di Igiene”. Il lavoro scientifico più significativo è certamente

quello sull’A.C.O. S.Filippo Neri di Roma, la cui sintesi compare tra l’altro in alcune importanti pubblicazioni sul management nelle aziende sanitarie.

Un “allevamento dell’orrore” scoperto nella nostra provincia. È stato l’inviato di Striscia la Notizia Edoardo Stoppa a denunciare i maltrattamenti subiti da cani da caccia in un allevamento a Monteroni d’Arbia. La segna-lazione è arrivata dalla proprietaria del terre-no, indignata e inorridita per il trattamento subito dai poveri animali in quello che si può definire come un vero e proprio lager. L’inviato ha mostrato come i ge-stori si siano resi colpevoli di diversi reati.

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– 6 7 –sUccede in città economia

Finita senza alcun risultato la caccia al puma, inizia quella all’ufo. In questo caso per fortuna la caccia è meno affannosa. Si tratta di appostarsi in luogo adatto e armarsi di santa pazienza. Le cronache hanno riportato, giorni fa, che in Val di Merse, zona eminentemente di transito che prende il nome dall’affluente dell’Ombrone e costituisce un ideale ponte ideale tra Siena ed il sospirato sbocco al mare, un giovane in piena salute e non affetto da disturbi oculari, di ritorno a casa dopo una visita alla sua bella, ha visto in cielo e poi planare a pochi passi dalla sua abitazione luci strane: «rosse con un colore giallo al loro interno». «Erano – ha aggiunto – molto più grandi di una stella, avevano una misura intermedia fra una stella e la luna». Le luci non si sono dileguate. Hanno sostato di fronte ad un ristorante presso Ampugnano e, dopo qualche minuto, «si sono alzate verso il cielo in direzione di Tegoia scomparendo dietro un tiglio». Beh! La colorazione era strana fino a un certo punto: il giallo e rosso son colori della Contrada della Chiocciola, che si estende poco lontano. Ma ovviamente nessuno ha pensato di metterle in relazione con qualche bizzarro esperimento del popoloso rione di san Marco. Dà, semmai, da pensare il fatto che avessero scelto come luogo di veloce ispezione Ampugnano. Sarà che le discussioni in ordine all’ampliamento (misuratissimo) dell’aeroporto hanno già avuto cosmiche risonanze? In ogni caso è buon segno questa presenza. Se anche dei probabili ufo sono tanto curiosi, vuol dire che le potenzialità del piccolo scalo vanno ben oltre un normale bacino d’utenza regionale, come sta scritto nei documenti di programmazione della Regione Toscana. Non si sa quanti siano gli ufo in circolazione, ma, stando a stime attendibili, non dovrebbero essere una cifra smodata. La qualità e l’attrattiva non mancano. Un motivo in più per approfondire il problema. Siena può pensare in grande.

aL conTRaRioufo ad ampugnanoRoberto Barzanti

iL caMpo Dei MiRacoLia cura di maura martellucci

La Cooperazione sociale compie vent’anni. Dalla Legge 381/1991 di storia ne è passata molta e il mondo del lavoro, il welfare e l’economia, anche nella nostra provincia, sono radicalmente trasformati. Tuttavia, l’occupazione, come frontiera dell’inclusione, resta una priorità non risol-ta. E proprio mentre cresce in modo esponenziale il numero di lavoratori in stato di svantaggio in cerca di occupazione, assistiamo ad un allentarsi della disponibilità a “sfruttare” tutte le potenzialità di questa legge. Un esempio appare la conoscenza e l’utilizzo dell’art. 5 per l’affi-damento diretto di servizi sottosoglia a cooperative “B”. L’impressione, infatti, è che strumenti come questo siano ancora applicati in misura insufficiente anche dalle amministrazioni, che fin dai primi anni di applicazione della legge, avevano dimostrato interesse e sensibilità. Ap-profittiamo dunque di questo compleanno, che cade in periodo elettorale, per approfondire, soprattutto con i futuri amministratori, ciò che la legge può offrire al mondo cooperativo che, sottolineiamolo, nella sola provincia di Siena offre lavoro a oltre mille persone. E non è poco.

buon compleanno cooperaZione

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i giorni della festaZ OTZ TIGA NEil senese

contattare Marilena Masia [email protected] - 0577 905316

Si è tenuta la settimana scorsa l’assemblea dei soci di Banca Monte dei Paschi di Siena che ha approvato il bilancio 2010: l’istituto senese ha chiuso l’anno con un

utile netto di 985,5 milioni di euro e un dividen-do di 0,0245. Giuseppe Mussari, presidente della Banca, ha sottolineato come «il 2010 sia stato un anno complicato anche in relazione al difficile quadro macroeconomico», ma è stato anche un anno nel quale Banca Monte dei Paschi di Siena ha ripreso «un sentiero sostenibile di crescita dei risultati economici». Per il numero uno di Roc-ca Salimbeni «la sintesi sta nel significativo pro-gresso del risultato operativo netto e dell’utile e nel ritorno al dividendo, un impegno mantenuto nei confronti dei soci e del mercato. I segnali ci dicono che la fase turbolenta non è terminata – continua Mussari – e che anche il 2011 sarà ul-teriormente complicato» e per questo motivo la Banca deve «continuare il percorso di stabilità, rischi consapevoli, ottimizzazione ed efficienza dal lato dell’attivo e del passivo». Il presidente ha poi sottolineato come il bilancio presentato sia stato la «conferma, se mai ce ne fosse stato

bisogno, della capacità della Banca non solo di resistere alla crisi pur avendo pagato, senza alcu-na colpa, un prezzo, ma anche di uscirne raffor-zato, portando avanti la strada sulla quale è stata condotta l’attività del Gruppo nell’ultimo anno». «I risultati della Banca e del Gruppo – ha poi proseguito Mussari – evidenziano i valori posi-tivi in assoluto e in particolare nel confronto con l’anno precedente». L’incremento dei ricavi dell’1,6%, la riduzione del 5,2% dei costi operativi hanno permesso di ottenere un risultato pari a 946 milioni di euro, con un progresso di oltre il 104% sul 2009. Secondo Mussari «questa è stata la base per il significativo in-cremento dell’utile netto che, anche con il bene-ficio di proventi straordinari non marginali, si è attestato a 985,5 milioni contro i 220 omogenei dell’anno scorso».Alle sollecitazioni del presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini, azionista di maggioranza che vede ancora un bilancio in «chiaroscuro», il presidente Mussari ha risposto con fair play asse-rendo che «al suo posto non avrei saputo fare di

meglio». Per quanto riguarda i tempi delle opera-zioni legate all’aumento di capitale, il presidente Giuseppe Mussari e il direttore generale Antonio Vigni non si sbilanciano quando affermano che «serviranno tempi tecnici per partire». Sul percor-so della vendita degli immobili, ormai giunto alla fine, Mussari ha commentato che «il Tier arrivereb-be al 9,2% se adesso dovessimo aggiungere l’ope-razione immobiliare».

mps, il bilancio è buonoma la crisi ancora morde

mancini dalla fondaZioneannuncia «austerità»

democraZiaeconomica

le farmaciea serviZiodei senesi

In occasione della presentazione del bilancio della Banca Mps, anche la Fondazione ha fatto sentire la sua voce con una dichiarazione del suo presidente Gabriello Mancini, nella quale si annuncia un cli-ma di austerità con la riduzione degli emolumenti per gli amministratori e con una richiesta analoga che Mancini avanza nei confronti della banca con-feritaria. Di seguito il testo integrale della dichia-razione di Gabriello Mancini:«La Deputazione Amministratrice della Fondazio-ne Monte dei Paschi di Siena ha valutato positiva-mente nei giorni scorsi l’aumento di capitale an-nunciato da Banca Monte dei Paschi ed avviato l’iter per l’autorizzazione relativa da parte del Ministero dell’Economia.La Fondazione farà quindi la propria parte per sostenere la Banca, per garantirne la non scalabilità e continuare ad assicurare il suo legame con il territorio di riferimento.Tutto questo comporterà due cose:1) La Banca dovrà fortemente im-pegnarsi per tornare a crescere in-

crementando decisamente i ricavi, acquisendo nuovi clienti e mercati, abbattendo ulteriormente i costi, e remunerare adeguatamente gli azionisti. Nel nuovo piano industriale sono stati individuati obiettivi precisi e ritenuti realistici: devono essere raggiunti.2) La Fondazione non verrà meno al proprio com-pito di valorizzare questo territorio, ma dovrà ag-giornare i propri programmi. Rivedere le priorità in un nuovo contesto caratterizzato da minori ri-sorse disponibili. Si impone quindi una saggia po-litica di rigore nell’erogazione delle risorse e nella gestione della Fondazione e della Banca.

Dovendo chiedere sacrifici agli altri – ha an-nunciato il presidente della Fondazione

MPS Gabriello Mancini – abbiamo il pre-ciso dovere di dare l’esempio noi stessi

per primi. Proporrò pertanto alla Depu-tazione Generale di deliberare una si-gnificativa riduzione degli emolumenti per gli amministratori e dei premi di

rendimento per i dirigenti della Fon-dazione e analogo comporta-

mento chiederò an-che alla banca

conferitaria per l’inte-ro Gruppo Mps».

Il candidato del centrosinistra Franco Ceccuzzi, commentando l’attuale fase della Banca Mps, ha dichiarato che «la Fondazione deve mante-nere il 51% dei diritti di voti nell’assemblea del Monte. I numeri forniti in questi giorni da Mps rendono chiare le ricadute di cui beneficiano l’economia e la comunità senese. Benefici non parassitari e che hanno determinato una cresci-ta della competitività del nostro indotto». Ceccuzzi ha dichiarato poi che, se sarà eletto sindaco, si atterrà al mantenimento del 51% dei diritti di voto della Fondazione nell’assemblea del Monte. Il candidato a sindaco ha anche di-chiarato che da Siena possono nascere «nuove forme di democrazia economica».Ha detto Ceccuzzi: «Il mio auspicio è che da Siena possa partire una spinta per ampliare ed innovare le forme di democrazia economi-ca, nonché di responsabilità sociale. In questo senso, auspico che tutti i lavoratori del Monte, già azionisti della Banca, ove intendessero farlo, siano messi nelle migliori condizioni, previste dalla legge, per seguire il prossimo aumento di capitale». Una sorta quindi di azionariato popolare per il terzo gruppo bancario del paese: una impalca-tura complessa che dovrà passare, e di questo Ceccuzzi è ben consapevole, dalle relative auto-rizzazioni della Consob.

Continuano le iniziative organizzate dall’Asp Città di Siena nelle tre Farmacie Comunali, al fine di rendere le stesse un pre-sidio del territorio nel quale il cittadino possa trovare un punto di riferimento che garantisca salute e sicurezza.Quello di maggio sarà in tal senso un momento molto signifi-cativo in quanto la Farmacia Comunale 2 (in Via S. Eugenia) diventerà un punto di riferimento importante per tutta la città nel settore naturale. Durante l’arco di tutto il mese saranno or-ganizzate delle “giornate – evento” dedicate a diverse attività.La prima di queste sarà Giovedì 5 Maggio presso la Farmacia Comunale 1 (viale Vittorio Veneto) dove per l’intera mattinata sarà effettuata gratuitamente l’autoanalisi della glicemia.Martedì 17 Maggio, in occasione della giornata mondiale con-tro l’ipertensione arteriosa, in tutte le tre Farmacie Comunali saranno gratuitamente allestiti spazi dedicati alla misurazione della pressione tramite apparecchiature automatiche. Infine Martedì 31 Maggio si terrà una giornata dal tema “Assistere a domicilio: nuove soluzioni”. Le finalità della giornata sono rivolte ad economizzare le spese di gestione delle incontinenze, facilitare le routine lavorative e ridurre le problematiche fisiche e psicologiche dell’assistito. Il servizio farmaceutico, costituen-do il presidio del territorio rivolto a tutti i cittadini – afferma il Presidente dell’Asp Città di Siena Pier Luigi Corsi – rappre-senta per la nostra Azienda un’opportunità per perseguire al meglio la nostra “vision”, ovvero quella di riconoscersi quale parte attiva in una rete di servizi in grado di contribuire al mi-glioramento della qualità di vita dei cittadini.

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– 8 9 –elezioni elezioni

Una sognatrice? Probabilmente. Ma forse è quello di cui al momento c’è più bisogno. Abbiamo incontrato Giulia Abbagnale, la candidata più giovane al consiglio comunale di Siena per Franco Ceccuzzi. Una ragazza simpatica, sorridente e molto carina, che forse non ci aspetteremo di trovare impegnata in una sfida politica. 24 anni, nata e vissuta a Siena, sportiva e piena di inter-essi, lasciata l’apparenza, Giulia ha davvero l’aria di chi sa quello che vuole e si impegna per ottenerlo. Vuole qualcosa di più per la sua città e vuole poterlo fare. Per questo quando le chiediamo perché ha deciso di candidarsi rispon-de: «potevo andare all’estero come fanno tanti miei coetanei, ma quando c’è stata l’opportunità ho scelto di candidarmi perché voglio almeno provare a cambiare le cose, perché sono convinta che il futuro lo costruiamo con le nostre mani e non possiamo più restare a guardare.» Frequenta la facoltà di Giurisprudenza a Siena e sta preparando una tesi di in brevettistica. Da quattro anni collabora con l’associazione culturale Visionaria di cui è socia da un anno e dal giugno 2010 al dicembre 2010 ha frequentato la Tulane Uni-versity di New Orleans, grazie ad un bando di mobilità internazionale indetto

dall’Università di Siena. «Nel 2010 ho deciso di dare un contributo effettivo alla mia città e sono entrata a far parte dei Giovani Democratici Senesi, l’organizzazione giovanile del Partito Democratico, come responsabile di diritti civili e immigrazione. Faccio parte dell’ Assemblea Comunale del Partito Democratico senese e del circolo Le Logge del Papa. Nello stesso anno sono entrata a far parte dell’associazione culturale Macondo con cui collaboro stabilmente». Giulia ha volontà e voglia di fare, lo si capisce dai mille interessi e dalle tante attività, tra cui il nuoto che ha praticato per anni a livello agonistico. Adora leggere e cita Proust: «ma no, mi rispose, quando un animo è portato al sogno, non bisogna tenervelo lontano, razionarglielo. Finché distoglierete il vostro animo dai suoi sogni, non li conoscerà; sarete in balia di mille apparenze perché non ne avrete capito la natura. Se un po’ di sogno è pericoloso, quel che ce ne guarisce non è sognare di meno, ma di più, fare tutto il sogno».

Una passeggiata per le vie di San Miniato per fare due chiacchiere con la gente, per sondare gli umori dei senesi sulla politica locale e nazionale. A circa due settimane dalla chiusura della campagna elettorale Massimo D’Alema è arrivato sabato scorso a Siena per sostenere la candidatura di Franco Ceccuzzi. Attraversando le vie del

quartiere il presidente del Copasir, che in precedenza aveva fatto visita in forma privata ai due carabinieri ricoverati a Le Scotte, si è intrattenuto insieme a Ceccuzzi a parlare con i cittadini che stavano facendo spesa al supermercato, a scherzare con la fioraia del mercatino rionale e a saluta-re vecchi amici e militanti. Non sono mancate in questo frangente anche battute con i giornalisti locali e nazionali. Secondo D’Alema quella di Ceccuzzi rappresenta «la soluzione giusta per dare la continuità necessaria ad un’esperienza amministrativa positiva, rappresentando allo stesso tem-po l’elemento di innovazione generazionale, culturale e di attenzione alle novità di un’economia più legata alla valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e storico della città.» Concetto questo che lo stesso D’Alema ripeterà poco dopo sul palco improvvisato in mezzo al campo in erba sintetica del quartiere. A chi gli ha chiesto poi cosa ne pensasse delle dichiarazioni di Martelli sul sistema di potere della sinistra a Siena, D’Alema ha dato una delle sue abituali risposte tranchant: «l’ex ministro è la persona meno indicata a dare consigli ai senesi. Credevo avesse chiuso l’esercizio da tempo». Prima di raggiungere l’area degli impianti sportivi si è poi assistito ad un simpatico siparietto tra D’Alema e un militante della Lega. «La lega non ha la piena libertà nei confronti di Berlusconi, – ha detto D’Alema – sta cercando, sulla Libia, di rimpolpettare una mozione che dice e non dice. Insomma il mio giudizio è che la Lega non ha né la forza né la libertà politica per andare ad uno scontro vero col Premier».Dal palco ha poi detto, sottolineando l’importanza nazionale di questa tornata elettorale: «è un voto che vale doppio; sono convinto, e con me lo sono tutti i dirigenti del partito democratico, che queste elezioni sono molto importanti anche per il futuro del nostro paese». Prima di D’Ale-

ma anche il candidato a sinda-co del centrosinistra Franco Ceccuzzi ha preso la parola per esporre pochi ma quali-ficanti punti del programma della sua coalizione, sottoline-ando l’importanza di attirare nuove imprese nel territorio che portino alla creazione di nuovi posti di lavoro. L’inizia-tiva era stata aperta da Elena Elia, segretario del circolo Pd di San Miniato e candidata per il consiglio comunale.

Le foto sono tratte dallaphotogallery di www.sienanews.it

Mancano poco più di dieci giorni al voto e le scher-maglie si intensificano. I sondaggi fin qui pubblica-ti hanno increspato ancor di più le acque: d’ora in avanti però, a sondaggi spenti, i candidati potran-

no avere il polso vero della situazione solo incontrando diretta-mente i propri elettori. Come ha fatto lunedì scorso, con la grande cena in Piazza del Mercato, il candidato a sindaco del centrosini-stra. A poco varranno le mille dichiarazioni dei mille candidati che inondano le redazioni. La sfonderà chi riuscirà a far passare i concetti di fondo, i motivi reali per cui dare un voto a questo o a quello schieramento, a questo o a quel programma.Confronto: ecco una delle parole che ha innescato una delle tante piccole schermaglie. Facciamo un confronto pubblico tra i candi-dati, ha proposto Franco Ceccuzzi. Va bene, hanno risposto quasi in coro gli altri, ma fissiamo le regole. Semplice: basta scegliere dei giornalisti di testate locali di diverso orientamento, capaci di porre, in televisione o anche sulla Rete, domande ai candidati. Non è così complicato. Eppure forse non se ne farà di niente con qualcuno che troverà qualche cavillo per tirarsi indietro. Sorge spontanea una domanda: non è che qualche schieramento non si sente sufficiente-mente garantito (televisivamente parlando, s’intende) dal proprio candidato a sindaco? Vedremo se alla fine qualcuno si deciderà a metterci la faccia.Fondazione (quella del Monte, ovviamente): altra parola che pro-voca più di una schermaglia. Il presidente Mancini dichiara che, in questa situazione di crisi, i vertici dell’istituzione possono dare un contributo «attraverso una significativa riduzione degli emo-lumenti per gli amministratori». Bene, bravo, gli fa eco Franco Ceccuzzi, che propone di allargare questo criterio anche alle altre istituzioni. Gran silenzio da parte degli altri candidati che sono intenti a criticare il criticabile della Fondazione e della Banca. In casa e in trasferta.Ma non è la sola schermaglia. Lorenzo Brenci, candidato del Pd, polemizza con le posizioni della lista di Laura Vigni sulla Fonda-zione, invitando Antonella Bruscalferri, sostenitrice della Vigni, a farsi coerentemente da parte dalla Deputazione dell’Istituzione. Pronta la risposta della dottoressa delle Scotte, che giustamente ha invitato ad una campagna elettorale con meno calunnie, scriven-do: «ma purtroppo la sensibilità e la classe non appartengono più al linguaggio politico di questa città». D’accordo ma vale ricordare a lei e alla sua lista un antico adagio evangelico: chi è senza peccato scagli la prima pietra.La sensazione è che questa campagna elettorale, a meno di quindici giorni dal voto, non trovi il bandolo della matassa e che la disputa tra i diversi schieramenti non avvenga attraverso un confronto sui programmi, ma sulla sistematica riconferma di posizioni e visioni ideologiche della città maturate mesi addietro. I programmi, nel momento in cui ci si propone di governare una città, dovrebbero rappresentare l’asse attorno al quale far girare la politica. Questo ha fatto la coalizione di centro sinistra. Ma così non è. Allora il confronto pubblico tra candidati dovrebbe tenersi proprio sui temi programmatici come il lavoro, la casa, il centro storico, la salute, la scuola, l’università e così via. Allora tutti avrebbero meno tempo da dedicare agli insulti (magari utilizzando l’anonimato) e al ten-tativo di strappare qualche titolo su questo o quel giornale per farsi notare. Ma non è così che si conquista il consenso. Quello vero.

l’importanZa di chiamarsi programmafrancesco tunda

massimo d’alema: «con ceccuZZi tradiZione e rinnovamento»

un volto del cambiamento

la cultura può crescere

Yan Pontis

ilaRia acciai

TaccUino

Anche il segretario del Partito democrati-co Pierluigi Bersani è a Siena per sostene-re i candidati sindaci dei tre comuni della provincia – Siena, Chiusi e Trequanda – che andranno al voto il prossimo 15 e 16 maggio. L’iniziativa si tiena stasera, mer-coledì, presso il Palasport di viale Sclavo, dove Bersani assieme ai candidati sindaci di Siena Franco Ceccuzzi, di Chiusi Ste-fano Scaramelli e di Trequanda Roberto Machetti, interviene sui temi caldi di que-sta campagna elettorale ormai giunta al termine. Economia, università e cultura saranno certamente al centro del dibatti-to introdotto da Elisa Meloni, segretario provinciale Pd.

“È ora, Siena”, è il titolo dell’incontro con Pierferdinando Casini, leader dell’Unione di Centro, giovedi 5 maggio 2011 alle ore 19.30, nella Sala Calvino del complesso museale Santa Maria della Scala (subito dopo il convegno “2019 – La cultura ma-trice dell’etica”).L’incontro è promosso dal Nuovo Polo per Siena, insieme alle Liste Civiche Senesi e alla lista per Corradi sindaco. Interver-ranno: il candidato a sindaco alle elezioni amministrative del prossimo 15 e 16 mag-gio Gabriele Corradi e Simone De Santi, capolista del Nuovo Polo per Siena, segre-tario provinciale UDC.Il massimo esponente dell’Udc darà quin-di la sua piena benedizione a questa lista che vede insieme oltre alle forze del terzo polo, anche i rappresentanti delle liste ci-viche senesi.

Per rispondere ad un governo senza di-gnità che accantona uno dopo l’altro gli strumenti della democrazia e vuole rende-re illegittimo il voto referendario, Sinistra Ecologia e Libertà Di Siena organizza gio-vedì 5 maggio alle 18 e 30 presso La Lizza un evento musicale e teatrale dal titolo “Si scrive referendum si legge democrazia”. Chiediamo l’aiuto di tutti gli artisti Senesi che hanno voglia di difendere il diritto di opporsi al nucleare, alla privatizzazione dell’acqua e al legittimo impedimento.

bersanial palasport

giovedi casinial santa maria

e sel alla liZZaper i referendum

Le pietre, i dipinti, gli scorci di Siena raccontano la glo-ria di chi in questa città ha vissuto, sognato, pensato, creato. La cultura però non è soltanto una tradizione da raccogliere e conservare, ma un futuro da costruire. Non basta accampare diritti di possesso su uno splen-dido patrimonio, e nemmeno pensare di vivere di ren-dita sulla sua conservazione, ma è necessario viverlo al presente per scoprire quanto ancora oggi ci riguarda. Siena è un luogo dove l’associazionismo culturale espri-me una estrema vivacità, sintomo di una cultura diffusa e partecipata. Al di fuori delle istituzioni museali e dei grandi progetti espositivi, questa città brulica di una vita culturale quasi nascosta, che riesce ad esplodere e mani-festarsi in occasione di piccoli e grandi festival, ma che tende a restare marginale nell’agenda politica e ammini-strativa. Le associazioni che si impegnano per riversare

sul territorio i frutti della loro creatività soffrono della carenza di spazi adeguati, ma ancora di più della difficol-tà di gestire l’esistente in un’ottica moderna e sostenibile fatta di aperture verso l’esterno, opportunità di confron-to, collaborazioni e strategie di produzione. L’obiettivo di “Siena Capitale Europea della Cultura 2019” impone alla futura amministrazione comunale un programma per far crescere le competenze delle associazioni cultu-rali, stimolare la progettualità e abituarle a dei rigorosi criteri di valutazione che permettano loro di uscire dalla attuale frammentazione e raggiungere un livello compe-titivo in ambito nazionale e internazionale. Oltre a ciò sarà necessario coinvolgere in questo percorso l’istituzio-ne universitaria che deve tornare ad essere risorsa diretta per la progettazione culturale di questa città.

Stefano Jacoviello – candidato di Sel

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– 10 11 –enogastronomia tecnologie

In clima di campagna elettorale anche il web fa la sua parte. Tutti i

candidati politici che siano per le amministrazioni provinciali o per la guida dei comuni grandi e piccoli che siano, si sono attivati sul web.

Questa stagione elettorale fa notare rispetto alle precedenti un fervore digitale mai registrato. Guardando al panorama nazionale è stata stilata una

classifica che ha coinvolto 230 ricercatori volontari che hanno analizzato solo le singole “persone” e quindi non pagine, gruppi, fan club, media. Questi i 7 parametri adottati: Rapporto tra numero amicizie e contatti, qualità contatti,

numero delle interazioni, autorevolezza percepita, varietà dei post, percentuale media delle visualizzazioni, condivisione. Ecco i dati, tutti classificati a pari

merito, al top della classifica.TOP 35

Niki Vendola - politico; Luca de Biase - blogger; Luca Sofri - giornalista; Mario Adinolfi – giornalista e poltico; Aldo Nove - intellettuale; Concita de

Gregorio - giornalista; Adriano Sofri - Intellettuale; Riccardo Luna - giornalista; Gian Paolo Serino – intellettuale e critico letterario; Beppe Grillo – politico e comico; Pablo Echaurren - pittore; Alfredo Accatino – creativo e scrittore; Anna MariaTesta – esperta di comunicazione; Stefano Disegni - vignettista;

Gianluca Nicoletti – conduttore radiofonico; Andrea Mereu – blogger e scrittore; Ignazio Marino – medico e politico; Paolo Iabichino - creativo; Mario Pischedda

– artista concettuale; Mara Latella - giornalista; Paquale Barbella - creativo; Gino Castaldo – critico musicale; Deborah Serrachiani - politico; Andrea Pezzi – conduttore televisivo; Jovanotti - cantante; Paquale Diaferia - creativo; Alfio

Krancic - vignettista; Claudio Petruccioli; Vittorio Arrigoni - blogger; Paolo Roversi – blogger e scrittore; Lapo Elkann - imprenditore; Andrea Purgatori

- giornalista; Sabina Guzzanti – attrice e regista; Vittorio Sgarbi – storico dell’arte/politico; Paolo Guzzanti – politico e blogger.

F5web, politicae rete

Pagina a cuRa di Rosalba botta

UniStrani WebRadio, la radio online degli studenti di Siena lancia un nuovissimo programma: Casa Babylon, uno spazio radiofonico dedicato all’intercultura e alla lingua italiana in diretta ogni marte-dì dalle 11 alle 12 e riascoltabile in podcast in qualsiasi momento dal sito http://www. spreaker.com/show/unistrani_webradio. Casa Babylon non è un semplice programma radio ma un vero e proprio progetto in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena, da cui la trasmissione andrà in onda. Il titolo, ripreso dalla celebre canzone dei Mano Negra, suggerisce il tema centrale dell’iniziativa: le lingue e le culture del mondo, rappresentate dagli studenti universitari stranieri a Siena.In ogni episodio uno studente di origini straniere racconterà la sua cultura e la sua lingua attraverso canzoni, ricette, arte, saggezza popolare, esperienze di vita. Uno spazio di incontro di culture di-verse, alla scoperta di un mondo in cui l’alterità diventa il terreno principale di arricchimento personale.L’Università per Stranieri di Siena ha deciso di appoggiare l’inizia-tiva ospitando la messa in onda e le registrazioni per il carattere an-che didattico del programma: attraverso un mezzo mediatico qua-le la radio, che permette di estendere l’esperienza della formazione in classe nei campi delle tipologie comunicative contemporanee, il programma si pone come una sorta di laboratorio linguistico, presentando pillole di grammatica italiana, giochi etimologici alla scoperta delle origini della nostra lingua e una rubrica di infor-mazione semplificata intitolata Due Parole, ispirata all’omonima rivista di Tullio De Mauro. A completare il programma anche uno spazio dedicato alla letteratura di immigrazione, il Segnalibro.

Non ci crede-rete mai, ma provate a riflet-terci. Secondo alcuni ricerca-tori dell’Uni-versità Clare-mont negli Stati Uniti, l’uso dei social network da parte di ol-tre 500 milioni

di utenti provocherebbe una reazione nel nostro cervello pari ad una maggiore produzione dell’or-mone della felicità. Stare su Facebook o su Twitter produce maggior-mente ossitocina, la stessa sostanza che si produce quando baciamo qualcuno e contemporaneamen-te diminuirebbero gli ormoni dello stress. Per arrivare a questa conclusione il professore ha fatto dei prelievi del sangue su alcuni soggetti pri-ma e dopo l’uso di Facebook e Twitter. I risultati campione dimostrano che i livelli di ormoni dello stress erano più bassi nella seconda fase, mentre l’ossitocina era cresciuta del 13%. Questo studio, almeno in parte, spiegherebbe la dipendenza dai social network ma non le loro conseguenze negative in altri ambiti della salute e della vita sociale.

Il Vaticano ha ben pensato di adeguarsi ai tem-pi e visto che Facebook è la piazza virtuale più popolata, perché non iscriversi? In vista della beatificazione di Karol Wojtyla è stato creato un profilo che registra più di sei milioni ci ontatti e più di quarantamila iscritti. La redazione della pagina è a cura della Ra-dio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano che pubblicano con regolarità audio e video dei momenti più memorabili del pontificato di Giovanni Paolo II. Nella stessa pagina vengono inseriti tutti i vi-deo che già sono presenti su YouTube. Far conoscere anche attraverso questa nuova piazza questo straordinario personaggio degli anni novanta, permette soprattutto agli adole-scenti sapere almeno di cosa si parla in questi giorni. Non sarà un caso nemmeno aver scelto il 1° maggio come giorno per la beatificazione?Del resto lo stesso Benedetto XVI, nell’ultimo messaggio per la giornata mondiale delle co-municazioni sociali, ha parlato delle «nuove forme di relazione interpersonale» create dai social network, con relativi rischi e opportu-nità: «La verità che è Cristo, in ultima analisi, è la risposta piena e autentica a quel desiderio umano di relazione, di comunione e di senso che emerge anche nella partecipazione massic-

cia ai vari social network». I contatti registrati dal sito nei giorni della beatificazione del papa polacco sono stati centinaia di migliaia, tanto da sorprendere gli stessi promotori dell’inizia-tiva.

unistrani webradio

facebook o bacio? anche papa wojtyla è online

È con un’anteprima eccezionale che il 13 maggio l’Ente Vini inaugura la 45° edi-zione de “La settimana dei vini” di scena a Siena dal 27 maggio fino al 21 giugno.

L’evento promosso da Enoteca Italiana con il con-tributo della Banca Monte dei Paschi di Siena ce-lebra quest’anno i 150 anni d’Italia con un brindisi tutto italiano, da portare anche all’estero, puntando sull’informazione e sulla formazione. Nella Reggia di Venaria (una delle più belle al mondo) il vino tosca-no sarà protagonista dell’evento “Tavole Reali” che fino al 15 maggio diventa il palcoscenico delle ec-cellenze italiane nel mondo. L’inaugurazione vera e propria de “La settimana dei vini” è prevista poi per venerdì 27 maggio con la consegna del premio Paolo Maccherini a Carlo Marroni, giornalista del Sole 24 Ore e senese doc. Il riconoscimento verrà consegna-to nell’ambito del Festival del Documentario curato dall’attore Luca Zingaretti. Dal 6 all’11 giugno l’ec-cellenza italiana sbarcherà a Francoforte sul Meno (Germania) diventando così un’occasione ghiotta per dare un’ulteriore spinta alla “macchina-vino” italiana. Enoteca Italiana anche qui avrà un ruolo guida, facendo conoscere i vini delle aziende asso-ciate al grande pubblico tedesco. Ma non solo eventi istituzionali o all’estero, l’originale format de “La

l’enoteca imbastisce“tavole reali”

Pagina a cuRa di andRea caPPelli

settimana dei vini” è fatto anche di un ricco cartel-lone di eventi, che animeranno il suggestivo edificio storico dell’Ente vini a Siena. Dalle bollicine al bio-logico fino all’Happy Wine con oltre 1600 etichette italiane il filo rauge delle tante le iniziative aperte al pubblico (dalle 18 alle 22). Martedì 7 giugno il Tren-tino è protagonista di un simpatico aperitivo nelle splendide terrazze dell’Enoteca Italiana e martedì 14 giugno Biodivino, il concorso indetto dalle Città del Bio, porta con sé le sue medaglie d’oro e d’argento. In vista dell’estate ecco l’Happy Wine con musica e vini delle aziende associate nella suggestiva rocca-forte senese (martedì 21 giugno). Inoltre, da vener-dì 10 a sabato 11 giugno nella splendida Certosa di Pontignano è di scena l’incontro dal titolo “Il vino nella dieta mediterranea” e a Bettolle (27-29 maggio) i vini italiani sono abbinati alla carne Chianina in oc-casione de “La Valle del Gigante Bianco”. Infine un appuntamento imperdibile per gli operatori del set-tore: Enoteca Italiana lunedì 13 giugno diventa la scuola del vino con il corso “Il patrimonio dei pro-dotti Dop e Igp. Le nuove regole di mercato”. In-somma, vino, esibizioni gastronomiche, cultura, pre-mi, informazione, formazione e assaggi animeranno la manifestazione in programma dal 27 maggio al 21 giugno nella città toscana, ma non solo.

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Pagina a cuRa di nicola PanzieRiPagina a cuRa di nicola PanzieRi

per i biancoverdil’ora della veritàper i biancoverdil’ora della veritàper i biancoverdil’ora della verità

BIANCOBIANCO VeRDe

VeRDe

L’attesa è giunta al termine, ora si fa sul serio. La Montepaschi par-te per Barcellona, con il suo ca-rico di speranze ed entusiasmo.

Il periodo di preparazione è stato lungo, ma cadenzato dagli impegni di campionato che hanno tenuto occupata la Montepaschi quel tanto che basta.La sconfitta nell’ultima recita davanti al pub-blico senese prima della partenza non dimo-stra null’altro se non il fatto che i biancoverdi sono già concentrati in vista dell’impegno europeo. Nessuno si permetterebbe mai di snobbare il campionato, ma è comunque comprensibile che, a meno di una settimana da un appuntamento così fondamentale la testa dei giocatori possa essere da un’altra parte. D’altronde, i tifosi senesi lo hanno ca-pito benissimo, salutando con grandi applau-si e cori d’incoraggiamento i loro beniamini all’uscita dal campo.La prova che attende la Mens Sana è du-rissima. Il Panathinaikos è, per esperienza dell’allenatore e della rosa, la favorita d’ob-bligo per il successo finale, tanto che molti analisti vedono nella sfida tra senesi e ate-niesi la vera finale dell’Eurolega (analisi che, peraltro, non ci vede d’accordo: una finale è pur sempre una partita secca nella quale ogni pronostico può ribaltarsi). Su coach Obradovic c’è poco da dire, basta ricordare il fatto che ha fatto sua la massima compe-tizione continentale per ben sette volte da capo allenatore. Sul campo il gruppo del Pa-nathinaikos è guidato da Dimitris Diaman-tidis. Nominato miglior difensore dell’Eu-

Real Madrid-Maccabi Tel Aviv è una delle grandi classiche, una partita che ha fatto la storia dell’Eurolega. Come detto alcuni analisti la considerano una semifinale “minore”. Grosso-lano errore. Entrambe le squadre hanno dovuto fronteggiare un momento fortemente trau-matico durante la stagione, superandolo brillantemente. Il Real ha dovuto fare i conti con l’abbandono in corsa della sua guida, quell’Ettore Messina che ha trovato il tempo di fare uno scherzetto alla Mens Sana, sostituito in maniera più che degna da un altro italiano, Lele Mo-lin, storico assistente del coach bolognese. Il Maccabi invece ha perso, proprio nel suo mo-mento migliore Doron Perkins, gambe d’acciaio e vera anima dell’asfissiante difesa gialloblu.Entrambe le squadre hanno dimostrato ampiamente di disporre di talento a sufficienza per primeggiare sui palcoscenici più prestigiosi, difettando semmai a volte nella continuità. Ognuna delle due compagini disporrà comunque del sostegno – soprattutto il Maccabi – di un pubblico caldissimo. Guai a sottovalutarle.

ScoUTinG RepoRTl’altra semifinale

rolega, Diamantidis è anche un attaccante dotato di gran classe e il leader indiscusso della squadra, l’uomo dei tiri che contano. I senesi rivedranno con piacere l’amatissimo ex Romain Sato, eroe di molti trionfi mensa-nini, che però sul campo farà come al solito dannare i suoi avversari diretti. Altro punto di forza del Pana è il settore lunghi, com-

posto da giocatori di grande vigore atletico e impatto fisico, ma anche dotati di classe e della cattiveria necessaria nelle battaglie a questi livelli.Insomma, sarà durissima, ma il carattere della Montepaschi, vera forza della squadra, dovrà riuscire a colmare il gap fisico e tecnico. Per-ché non crederci? Forza Mens Sana!

Un pareggio spettacolare a Novara e la festa si rimanda di una settimana, dove le mura amiche del vecchio Rastrello, oggi Monte Paschi Arena, offriranno protezione alla squadra, alla ricerca del punto che bastereb-be a completare la pratica per il ritorno nella massima divisione. Punto

che non sarebbe nemmeno necessario, se le ultime avversarie in corsa, Varese e Novara, non dovessero vincere i propri confronti. Si trascina, insomma, il tempo dolce dell’attesa, cominciata dopo la bella impresa di Grosseto e turbata dalla scon-fitta inattesa col Portogruaro. Con quei tre punti nel carniere a Novara sarebbe stata festa, ma non importa. Il Siena può porsi l’obiettivo del primo posto e trovare motivazioni per questo finale, che altrimenti rischia di essere soltanto (si fa per dire) una lunga passerella sulla strada che porta al paradiso. La squadra ha mostrato tutte le proprie caratteristiche salienti, nel bene e nel male, al cospetto della rivelazio-ne del campionato, drasticamente ridimensionata dopo un avvio da primato. Già all’andata era apparsa chiara la differenza di valori in campo: anche stavolta il Siena ha sgranato il rosario delle occasioni fallite, in quantità industriale, e si è lasciato poi raggiungere dal Novara, arretrando troppo il baricentro una volta in vantaggio. Non per questo il giudizio sulla prestazione si può dire negativo, anzi. Si è segnalato un ottimo Calaiò, che ha interrotto il digiuno firmando una prestigiosa doppietta; un discreto rientro di Troianiello, una buona prestazione collettiva della squadra, che chiude la stagione in ottime condizioni di forma. Il campo sintetico non ha creato difficoltà di sorta. Si spera che il Torino, al culmine di un’annata (al solito) travagliata, non turbi la festa del Siena, alla prossima giornata. Bianchi e compagni alternano buoni risultati a tonfi clamorosi, non riuscendo a trarre il massimo da una rosa all’altezza della situazione. Le polemiche seguite alla gara d’andata potrebbero motivare seriamente il Siena, ma a spingere i bianconeri sarà soprattutto il desiderio di risalire. Con largo anticipo, in serie A.

Pagina a cuRa di PancRazio anFusoPagina a cuRa di PancRazio anFuso

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calaiò si sblocca con una doppietta

già si pensaal mercatoMa questo Siena è attrezzato per fare la serie A? Se lo chiedono in tanti, alcuni con preoccupazione. Ma la domanda è intempestiva, perché la squadra doveva essere attrezzata per vincere la B, e ci sta riuscendo. Con un mese d’anticipo, a lavare l’onta della retro-cessione anticipata dello scorso anno. È una squadra che si è rivelata nettamente superiore alla categoria, passeggiando spesso e volentieri in casa e crescendo in consapevolezza in trasferta. Cosa ci sia da fare, si sa: la squadra va adeguatamente rinforzata in tutti i reparti. Ci sarà da valutare come, anche perché di-versi giocatori rientreranno, anche importanti. Tutti i protagonisti di questo campionato meriterebbero una conferma: saranno però gli incroci del mercato a stabilire chi resterà e chi se ne andrà, alla fine della lunga festa che attende giocatori, ambiente e società. Una festa strameritata.

Calaiò ha rotto il digiuno con una bella doppietta, rilanciando le sorti dell’attacco bianconero. Una pre-rogativa del Siena, che premia il lavoro di Conte, e la capacità di mandare in gol un gran numero di giocatori. Il lavoro degli attaccanti è faticoso, visto che spesso li si vede rientrare profondamente per impostare l’azione d’attacco. Soprattutto Calaiò gioca spesso con le spalle alla porta, creando opportunità per i compagni con le sue ottime capacità tecniche e acrobatiche. Il Siena si posiziona in campo in modo particolare, tenendo quat-tro giocatori in posizione offensiva più o meno stabile. Soprattutto gli ester-ni larghi ricordano le vecchie ali, che erano garanzia di spettacolo. In realtà il Siena cerca di mandare gli esterni più al tiro che al cross, con i dribbling a rientrare di Reginal-do e Brienza che creano pericoli costanti agli avversari, costretti a raddoppiare per non subire gol. Il difetto sta nell’eccesso di leziosità che talvolta prende gli attaccanti. I quali, purtroppo, hanno segnato meno di quanto non potevano. Ma hanno creato tanto, ed è que-sto quello che conta.

12NERO

BIANCO

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Buck è un cane ecce-zionale, una vera forza della natura! Un me-ticcione di taglia me-dio grande di circa 2 anni, robusto e solido, con un meraviglioso pelo e due occhi in-cantevoli, solo un po’ tristi... Perché Buck ha

già tanto sofferto per la cattiveria degli umani che amava, che erano la sua famiglia, e che lo hanno abbandonato per i soliti futili motivi. Ha un grande carattere, ed è eccezionalmente buo-no con le persone (non va però d’accordo con i cani maschi e con i gatti). È sanissimo, esube-rante e giocoso. Guardatelo, perdonando le foto che non gli rendono giustizia!Per informazioni: Rosi 392 2445504rosanna.pilone@[email protected]

da adottarebuck

farmacie

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meteo

Sabato 7 maggio e Domenica 8 maggio

Farmacia ravacciano

viale Lippo Memmi, 240577 280234giornaliero

Farmacia Del campo

piazza Il Campo, 10577 280515giornaliero e notturno a chiamata

Domenica 8 maggio

Q8 via Peruzziagip casini tangenziale San Marcoaci (icm) via Massetana RomanaToTal viale SclavoToTal (anche gpl) via Pescaiaesso tangenziale Ruffolo

mercoleDi 04

gioveDi 05

venerDi 06

saBaTo 07

Domenica 08

lUneDi 09

marTeDi 10

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Il GazzettIno

Direttore responsabile: Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Ilaria Acciai, Pancrazio Anfuso, Roberto Bartalini, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Rosalba Botta, Andrea Cappelli, Giuliano Catoni, Martina Cenni, Anna Maria Di Battista, Claudia Gasparri, Maura Martellucci, Nicola Panzie-ri, Yan Pontis, Francesco Tunda.

Fotografie: Fabio Di PietroGrafica di: Claudia Gasparri

Pubblicità: Marilena MasiaTel. 0577 905316 - [email protected]

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Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

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iL SoneTTo

La MoSTRa

shopper di nuova generaZione

galgano de senis

che novità pe’ anda’ al supermercato!

Da aScoLTaRe

Arrivano sul palco del Sonar il prossimo 6 maggio i Tiromancino per presentare l’Essenziale, l’ultima fatica di Zampaglione & co. L’album, registrato tra Italia e Stati Uniti, è co-prodotto dal bas-sista Saverio Principini, e vede la collaborazione di musicisti della scena di Los Angeles quali Simone Sello alle chitarre e Matt Laug alla batteria. Ovviamente non mancheranno i classici che li hanno resi famosi, da La descrizione di un attimo a Per me è importante. Una cavalcata di pezzi da ascoltare e cantare insieme. La splendi-da accoglienza ricevuta dopo una tournèe teatrale durante i primi mesi dell’anno ha portato ora i Tiromancino ad aggiungere nuove date in aprile e maggio includendo, anche alcuni locali storici della scena club italiana, tra cui il Sonar.Ci sarà sicuramente ressa a Colle per ascoltare uno tra i gruppi più amati dai giovani, reduce da una tourne teatrale in giro per l’intera penisola.

tiromancino06 maggio - sonar, colle val d’elsa

arieteÉ arrivato il momento di far sentire forte la vostra voce, cari ami-ci dell’ariete; evitate, però, di assumere atteggiamenti prepo-tenti o arroganti, per

non correre il rischio di crearvi delle pericolose ini-micizie. Si prevedono discussioni accese ma alquanto utili per chiarire le vostre posizioni. State accorti, ma non troppo. BATTAGLIERI

leoneSiete, come del resto vi succede da qual-che tempo, sovrac-carichi di lavoro. Ma la cosa non sembra assolutamente di-sturbarvi, anzi trova-

te sempre l’occasione per tenervi impegnati su più fronti possibili. Questo vostro atteggiamento proposi-tivo verrà sicuramente premiato in futuro, ma attenti a non strafare. INFATICABILI

sagittarioDopo un lungo perio-do in cui vi siete tenuti a freno è arrivato il momento per voi di lasciarvi andare, sen-za troppi pensieri. De-dicate il vostro tempo alle grandi conquiste

sia nel lavoro, come nella vita privata. L’unico consi-glio che vi si potrebbe dare è quello di essere cauti e di effettuare scelte oculate. VITALI

gemelliCercate di sviluppare la virtù della pazienza. In ogni ambito della vostra vita, cari ami-ci dei gemelli, dalla sfera professionale a quella privata. Avete

da poco cominciato una nuova avventura e già vi la-mentate. Il tempo solamente vi aiuterà ad immedesi-marvi in questa nuova vita. Per il resto stringete i denti e lavorate sodo. FRETTOLOSI

bilanciaDa tempo ormai an-date alla ricerca di un equilibrio che vi per-metta di affrontare le insidie della vita con serenità. Discutete continuamente sul lavoro con soci, colla-

boratori o colleghi. Cercate di recuperare alla svelta il vostro savoir-faire per chiarire ogni incomprensione e ripristinare l’armonia. SCONTROSI

acQuarioCominciate a sentire l’insofferenza di chi vi sta intorno. Il vostro circuito di lamentele comincia a mietere le prime vittime. Di questo passo non

avrete più nessuno cui propinare i vostri sproloqui e i vostri attacchi di vittimismo. Se qualcosa non va bene, non per forza è sempre colpa degli altri. La cusa potreste essere voi! VITTIME

toroNon forzate i tempi per portare avanti un progetto cui tenete, anche se vi sembra il momento giusto. Temporeggiate e

quando l’ora X arriverà tutto procederà nel modo più scorrevole e proficuo. La fretta si sa, non porta da nes-suna parte. Siate giudiziosi anche nella vita privata, potreste essere sorpresi positivamente. CALMI

vergineSembra proprio che questo sia il vostro momento fortunato. Tutto va per il verso giusto, il lavoro, la famiglia e anche nel tempo libero riuscite a trovare soddisfazio-

ni. Non statevi a chiedere a cosa sia dovuto un mo-mento per voi così felice, andate dritti senza guarda-re indietro. SERENI

capricornoDopo un periodo de-cisamente florido in ogni ambito della vostra vita, la fortu-na vi chiede il conto. L’ascesa professiona-le ha un costo, in ter-

mini di responsabilità e tempo, e la vostra vita privata potrebbe risentirne. Dovrete mantenere una calma assoluta e non cedere all’istinto. Solo cosi non butte-rete via tutto! TRANQUILLI!

cancroNon è un periodo particolarmente feli-ce sia nel lavoro sia nella vita privata. In più la famiglia non vi da tregua. Nonostan-te tutto ostentate una

calma e una serenità invidiabili! Ma come fate? Non rischiate di riversare su chi vi sta più vicino tutta la tensione accumulata? Uno sfogo di tanto in tanto non fa mica male, non chiudetevi! TACITURNI

scorpioneMomento particolar-mente fortunato in ambito professionale. Cambiamenti di man-sioni che non vi aspet-tvate e nemmeno desideravate hanno

avuto risvolti positivi sulla vostra vita e anche sulla vostra autostima. Ora si che vi riconoscete. Tuttavia non fatevi prendere dalla foga e marciate dritto. La strada è ancora lunga. GUARDINGHI

pesciAvete finalmente trovato la chiave per una vita serena. Sie-te calmi e affabili, al lavoro come a casa. Tutti i vostri cari hanno notato questo

vostro cambiamento. Che dirvi, continuate così, so-prattutto nel controllo delle emozioni negative, che tanti danni vi avevano causato in passato, soprattut-to nel lavoro. SERAFICI

Addio a la plastica: c’è il Mater-Bi.Praticamente poi vorrebbe di’

che pe’ sforna’ li sciòpper hanno usato

del materiale che è nato a parti’dal màisse. O te, l’avresti mai pensato?!

Sicché è tutto biologico è scontato,è un’invenzione diperrìde’, sì!

Poi si dice: “Il progresso ‘un serve a niente!”Bada… ‘ste buste so’ inimmaginabili:pregi pel clima, l’ozono e l’ambiente,

e se ‘un ti basta… so’ biodegradabili. Basta tu ‘un compri qualcosa che pesa:

tutto fanno, fòrché regge’ la spesa!

Silvia Golini – Laboratorio del sonettowww.sonetto.org

– 14 15 –il mago di oz occhio e orecchio

È stata inaugurata martedì 3 maggio nella facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Siena la mostra “Galgano de Senis Cavaliere Raggiante” dall’artista Paolo De Santoli, appuntamento della rassegna di arte contempo-ranea SANGALGANOSQUARE.La rassegna è curata dal professor Massimo Bignardi e organizzata dalla cat-tedra di Storia dell’arte contemporanea del corso di laurea specialistica in Storia dell’arte dell’Ateneo senese, con il patrocinio del Comune di Siena.L’installazione del “Galgano de Senis Cavaliere Raggiante” è volta a cre-are un’interconnessione di memoria e di luoghi ed evoca la storia del po-sto in cui l’opera è stata pensata, il Chiostro di San Galgano a Siena. La mostra resterà aperta, ad ingresso libero, fino al 15 Maggio. Paolo De Santoli vive e lavora a Terlizzi (Bari). È art director dello spazio d’Arte RA comunicazionetotale, promotore di diverse operazioni d’arte con-temporanea, quali la collezione “TaccoBaldo tra lumi e fiumi” e la rassegna “Federico, i cavalieri, i lega- menti in-crociati” per il parco scultura la Quer-cia dei 99 cavalieri. Ha all’attivo numerosissime mostre collettive e personali, esponendo con regolarità dal 1972 sia in Italia che all’estero. Sue opere si trovano in diverse collezioni pubbliche e private.

Da VeDeRe

Salento. C’è aria di crisi e il Premiato Pastificio Tammaro chiude i bat-tenti. Tutta la squadra di operai addetta allo stoccaggio manuale resta disoccupata. Tra questi c’è Enzo, sposato con Aurora e i loro due figli piccoli. Poi Carmine e infine Bandula, un immigrato indiano, al verde e senza più una casa. La situazione è drammatica, ma proprio in quei giorni, la moglie di Tammaro eredita una collezione d’arte contempo-ranea che viene provvisoriamente sistemata nel vecchio pastificio. A Enzo e Carmine viene offerto, come lavoro temporaneo (in nero), di custodire il magazzino che ospita le opere. Enzo e i suoi amici scoprono sbalorditi l’arte contemporanea. La prima reazione è di rifiuto, di ironia verso una forma d’arte che proprio non capiscono! Ma poi spinti dalla disperazione e dalla voglia di riscatto, decidono di provare a rifare al-cune di quelle opere d’arte. I nostri si ritroveranno a vivere un’esaltante avventura che li porterà ad avvicinare, tra curiosità e primitiva irruenza, il linguaggio dell’arte e il mondo delle gallerie d’arte.

senZa arte né partedi giovanni albanese

Page 9: Gazzettino Senese n° 150