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Qualche anno fa su questo periodico avevamo scritto un articolo dal titolo significativo: “Teatro: una straordina- ria avventura sulla strada della riabi- litazione”. L ’avventura era cominciata, e continua, per gli ospiti adulti della nostra Comunità Kalorama di Osimo - tutti non vedenti, alcuni non udenti, con disabilità intellettiva, tanti con gravi problemi motori - e fa parte del loro percorso riabilitativo globale, inve- stendo tutte le aree di intervento edu- cativo, dall’autonomia personale alla comunicazione, dall’orientamento all’a- rea socio-affettiva e ricreativa. Un cammino non sempre facile Una delle difficoltà maggiori incontrate da questi ospiti è riuscire a... Attività teatrale: un progetto riabilitativo che ottiene notevoli successi ATTUALITÀ CONTINUA A PAG. 2 STORIE DI VITA SEGUE A PAG. 5 Luigina Carrella, direttore educativo- riabilitativo che segue Roberto fin dal primo giorno del suo approdo nel Centro socio-residenziale di Lesmo – eravamo nel 2004 e la struttura... L’editoriale di Rossano Bartoli Cari amici, nonostante i momenti difficili dovuti alla grave situazione economica, durante tutto l’an- no scorso abbiamo visto i nostri sostenitori restare sem- pre vicini alla nostra Asso- ciazione con generosità e fidu- cia. A loro, come sempre, va il nostro grazie! Negli ultimi mesi si sono anche concretizzate nuove e significati- ve opportunità di collaborazione con il mondo imprenditoriale e bancario, che ci fanno guardare più serenamente al futuro. Il 2012 vedrà il raggiungimento di due traguardi molto impor- tanti per l’Ente. Da un lato l’a- pertura e l’avvio dell’attività del nuovo Centro socio sanitario residenziale di Modena, dopo molti anni di lavoro e di attesa. Dall’altro, l’avvio del progetto di costruzione della nuova sede del Centro di Osimo, che consentirà di migliorare la nostra operati- vità e i nostri servizi e che ci vedrà impegnati a lungo, sia in termini di raccolta fondi, sia di coinvolgimento delle risorse umane, vista la notevole entità dell’opera e dell’investimento. NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro.Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a:Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) Gennaio - Febbraio n.1/2012 Notiziario ufficiale DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) Dal 1964 Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi DALL’ASSOCIAZIONE AVVENIMENTI Da Osimo a Lesmo per trovare una nuova serenità Avviata ormai da diversi anni, l’esperienza di recitazione si è rivelata importante per imparare a comunicare e a socializzare, per conquistare migliore mobilità e orientamento, per acquistare coesione, rispetto e comprensione reciproca Sport e solidarietà, un binomio vincente Durante i mesi di gennaio e febbraio il nostro Ente ha avuto la grande opportunità di svolgere una vasta attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi, attraverso diverse iniziative organizzate all’interno di 22 campi di calcio, grazie a “B Solidale”, il progetto promosso dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B a favore di cinque Associazioni non profit tra cui la nostra. Così il mondo dello sport ha voluto, una volta di più, portare un significativo messaggio di concreta solidarietà. LE RAPPRESENTAZIONI DELLA COMUNITÀ KALORAMA COINVOLGONO OSPITI , OPERATORI , VOLONTARI ED EMOZIONANO IL PUBBLICO IL SALUTO DEL NOSTRO PRESIDENTE FRANCESCO MARCHESI 2012, un anno ricco di progetti impegnativi “A tutti i lettori del nostro periodico, ai generosi sostenitori che sempre ci aiutano, ai nostri numero- si amici desidero rivolgere un sentito ringraziamento. Conosciamo tutti le grandi difficoltà che il nostro Paese sta attraversando, ma è dai momenti di crisi che possono nascere le migliori opportunità. La vostra solidarietà e la vostra fiducia ci hanno consentito, nel tempo, di raggiungere numerosi traguardi. Ora che ci attendono nuove sfide, sono certo che potremo contare ancora su di voi, che ben sapete come il nostro impegno cerchi di migliorare la vita di tante persone”.

Gennaio - Febbraio n.1/2012 - Lega del Filo d'Oro · 2014. 2. 28. · con il mondo imprenditoriale e bancario, che ci fanno guardare più serenamente al futuro. Il 2012 vedrà il

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Page 1: Gennaio - Febbraio n.1/2012 - Lega del Filo d'Oro · 2014. 2. 28. · con il mondo imprenditoriale e bancario, che ci fanno guardare più serenamente al futuro. Il 2012 vedrà il

Qualche anno fa su questo periodicoavevamo scritto un articolo dal titolosignificativo: “Teatro: una straordina-ria avventura sulla strada della riabi-litazione”. L’avventura era cominciata,e continua, per gli ospiti adulti dellanostra Comunità Kalorama di Osimo- tutti non vedenti, alcuni non udenti,con disabilità intellettiva, tanti congravi problemi motori - e fa parte delloro percorso riabilitativo globale, inve-stendo tutte le aree di intervento edu-cativo, dall’autonomia personale allacomunicazione, dall’orientamento all’a-rea socio-affettiva e ricreativa.

Un cammino non sempre facileUna delle difficoltà maggiori incontrateda questi ospiti è riuscire a...

Attività teatrale:un progetto riabilitativo che ottiene notevoli successi

A T T U A L I T À CONTINUA A PAG. 2

S T O R I E D I V I TA SEGUE A PAG. 5

Luigina Carrella, direttore educativo-riabilitativo che segue Roberto fin dalprimo giorno del suo approdo nelCentro socio-residenziale di Lesmo –eravamo nel 2004 e la struttura...

L’editorialedi Rossano Bartoli

Cari amici,nonostante i momenti difficilidovuti alla grave situazioneeconomica, durante tutto l’an-no scorso abbiamo visto inostri sostenitori restare sem-pre vicini alla nostra Asso-ciazione con generosità e fidu-cia. A loro, come sempre, va ilnostro grazie! Negli ultimi mesi si sono ancheconcretizzate nuove e significati-ve opportunità di collaborazionecon il mondo imprenditoriale ebancario, che ci fanno guardarepiù serenamente al futuro.Il 2012 vedrà il raggiungimentodi due traguardi molto impor-tanti per l’Ente. Da un lato l’a-pertura e l’avvio dell’attività delnuovo Centro socio sanitarioresidenziale di Modena, dopomolti anni di lavoro e di attesa.Dall’altro, l’avvio del progetto dicostruzione della nuova sede delCentro di Osimo, che consentiràdi migliorare la nostra operati-vità e i nostri servizi e che civedrà impegnati a lungo, sia intermini di raccolta fondi, sia dicoinvolgimento delle risorseumane, vista la notevole entitàdell’opera e dell’investimento.

NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)

Gennaio - Febbraio

n.1/2012

Notiziario ufficialeDELLA LEGA DEL FILO D’ORO

Lega del Filo d’Oro - ONLUSvia Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)

Dal 1964Una lunga storia

di solidarietàper i sordociechi

DALL’ASSOCIAZIONE AVVENIMENTI

Da Osimo a Lesmoper trovareuna nuova serenità

Avviata ormai da diversi anni, l’esperienza di recitazione si è rivelata importante per imparare a comunicare e a socializzare, per conquistare migliore mobilità e orientamento,

per acquistare coesione, rispetto e comprensione reciproca

Sport e solidarietà, un binomio vincenteDurante i mesi di gennaio e febbraio il nostro Ente ha avuto la grande opportunità di svolgere una vvaassttaaaattttiivviittàà ddii sseennssiibbiilliizzzzaazziioonnee ee ddii rraaccccoollttaa ffoonnddii, attraversodiverse iniziative organizzate all’interno di 22 campi di calcio, grazie a ““BB SSoolliiddaallee””,, il progetto promossodalla LLeeggaa NNaazziioonnaallee PPrrooffeessssiioonniissttii SSeerriiee BB a favore di cinque Associazioni non profit tra cui la nostra. Così il mondo dello sport ha voluto, una volta di più,portare un ssiiggnniiffiiccaattiivvoo mmeessssaaggggiioo ddii ccoonnccrreettaa ssoolliiddaarriieettàà..

LE RAPPRESENTAZIONI DELLA COMUNITÀ KALORAMA COINVOLGONO OSPITI,OPERATORI, VOLONTARI ED EMOZIONANO IL PUBBLICO

IL SALUTO DEL NOSTRO PRESIDENTE FRANCESCO MARCHESI

2012, un anno ricco di progetti impegnativi

“A tutti i lettori del nostroperiodico, ai generosisostenitori che sempre ciaiutano, ai nostri numero-si amici desidero rivolgereun sentito ringraziamento.Conosciamo tutti le grandidifficoltà che il nostroPaese sta attraversando,ma è dai momenti di crisiche possono nascere lemigliori opportunità. La vostra solidarietà e lavostra fiducia ci hannoconsentito, nel tempo, di

raggiungere numerosi traguardi. Ora che ci attendononuove sfide, sono certo che potremo contare ancora sudi voi, che ben sapete come il nostro impegno cerchi dimigliorare la vita di tante persone”.

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P A G I N A 2 N.1/2012

A T T U A L I T À

... immaginare una realtàdiversa dal loro vissuto edalle loro esperienze quoti-diane, le uniche in cui siidentificano. NicolettaMarconi, psicologa pressoil Centro di Riabilitazionedi Osimo, spiega: “Da que-sta premessa è partita la sfidadi misurarsi con il “recitare”,entrare cioè in una dimensio-ne “altra” da sé: noi eravamosupportati dalla profondaconvinzione che l’espressioneartistica sprigioni potenzialitàimmense del proprio io. Unodegli obiettivi è stato pertantoquello di offrire la possibilitàdi giocare un ruolo nella fin-zione, di rispettare i tempi, iritmi e i contenuti di una con-versazione a volte “innatura-le” ma spontanea nella forma.La scelta dei temi e dellemodalità della rappresenta-zione non è mai predetermi-nata, ma nasce da quantospontaneamente emerge daipartecipanti nel corso degliincontri settimanali di labora-torio, che si svolgono neglispazi abitualmente frequenta-ti dagli ospiti, per consentireun adattamento immediatoall’ambiente, anche se, inalcuni casi, è stato possibilefrequentare un teatro vero edeffettuare laboratori prope-deutici alla successiva rappre-sentazione in loco”. Gli idea-tori del “progetto teatro”, glioperatori e i volontari che vicollaborano sono ferma-mente convinti che l’imma-ginazione umana riesca asuperare molti limiti intel-lettivi, fisici, sensoriali edemotivi e che il mettere in

scena qualcosa, il recitarerisvegli negli ospiti chevivono questa “straordina-ria avventura” curiosità,voglia di crescere, di impa-rare cose nuove, di diventa-re “attori protagonisti” diruoli diversi da quello abi-tuale di persone disabili: larealtà dà loro ragione.

Tante volte “in palcoscenico”

Gli spettacoli organizzatifinora sono stati davveronumerosi e hanno condottola “troupe” in luoghi diver-si. Ricordiamo, fra i piùrecenti, “Il circo immagina-rio”, messo in scena nelmese di settembre sulsagrato della Basilica diLoreto in occasione delCongresso EucaristicoNazionale e ripreso aSenigallia durante i lavoridella 6^ ConferenzaNazionale delle PersoneSordocieche con grandeentusiasmo: “Siamo arrivatidi buon’ora da Osimo e dietrole quinte il primo ingredienteè stato il nostro divertimento -racconta Paola, una delleprotagoniste, ospite dellaComunità Kalorama – che èstato veramente al mille permille… Le prove sono iniziatealle sedici, abbiamo creatouna bella scenografia, pienadi oggetti e colori, e tutto èstato contornato da una bellamusica e da belle canzoni dicui due cantate da Milena(anche lei ospite del Kalora-ma, n.d.r.). Alla fine abbia-mo coinvolto anche tutto ilpubblico attraverso le bolle disapone, i palloncini e gliombrelli colorati…”. E Gio-vanna dalla Comunitàaggiunge: “Avevamo prepa-rato lo spettacolo da tempo,facendo numerosissime provee io facevo la “strega di zuc-chero”, ero vestita di bianco ein testa avevo un bel cappellocon il tulle…”. E poi la par-tecipazione al “Festivaldella Musica impossibile”,un momento diverso nell’a-

bituale attività di musicote-rapia: “Abbiamo cantato esuonato con musicisti veri – èancora Paola che racconta– che ci hanno accompagnatonei nostri suoni e canti conarmonia: io mi sono divertitaun mondo, anche gli strumen-ti sembravano esseri che sidivertivano allegri e felici;

abbiamo anche inventato unnostro ritmo molto carino. Ilmio carattere è fatto un po’così, dà sul “testardo andante”e la musica in generale,soprattutto quella conFiammetta (l’insegnate dimusicoterapica, n.d.r.) miaiuta molto: per me la musicaè bella come una giornata disole con annesso canto degliuccellini che completano ilmondo!”. Lo spettacolo piùrecente, ma non certo l’ulti-mo, è andato in scena aOsimo in occasione dellafesta di Natale: la parodiadello storico “Lascia o rad-doppia” con un bravissimoAngelo del Kaloramanelle vesti e con lavoce perfettamenteimitata di MikeBuongiorno, che po-neva divertenti do-mande ad allegri ospi-ti “concorrenti”, e chedistribuiva premi congrande gioia di tutti.Come ogni anno, imomenti di commozionenel pubblico non sonocerto mancati, soprattuttovedendo la bravura rag-giunta da “attori” magariconosciuti ragazzi pieni digravissimi problemi e oraadulti, più consapevoli di sée tanto cresciuti “dentro”. Econstatando l’affetto, ladedizione, la disponibilitàdegli operatori e deinumerosi volontari che liaiutano a conquistare la vitaanche attraverso l’attivitàteatrale, partendo tantotempo prima con la sceltadi un argomento; prose-guendo con la realizzazionedi costumi, scenografie,locandine, biglietti d’invito,che porta allo sviluppodelle abilità manuali; dandoampio spazio all’espressio-ne corporea e abituandoognuno a movimenti, rea-zioni, emozioni, ambientiben diversi da quelli quoti-diani.“La preparazione è guidatada un’operatrice – concludeNicoletta - con la collabora-

zione di altri colleghi delCentro di Riabilitazione e dinumerosi volontari… Il “pro-getto teatro”, nella sua com-plessità e pur passando attra-verso molte difficoltà, ha con-sentito ai partecipanti di spe-rimentarsi in una situazionenon comune, di divertirsi, diarricchire le proprie compe-tenze sociali, psico-emotive ecomunicative”.

TestimonianzeAbbiamo voluto ascoltare levoci di chi vive in primapersona l’esperienza teatralecon i nostri attori ed eccocosa ci hanno raccontato.

Jessica, operatrice allaComunità Kalorama (nellafoto con Nicoletta e Carlo,uno degli ospiti): “I nostrilaboratori settimanali (talvoltadiventano bisettimanali graziealla presenza e all’aiuto deipreziosissimi volontari) comin-ciano sempre con i movimentidi riscaldamento delle diverseparti del corpo; poi si passa alriscaldamento della voceattraverso gli scioglilingua tra-dizionali usati dagli attori veri,e a questo punto inizia il diver-timento, tra risate e prese ingiro, proprio come quandosono gli stessi nostri ospiti adecidere le battute del copione.Così il teatro va incontro airagazzi, perché gli spettacolivengono scelti e organizzatisecondo le loro caratteristichee le loro esigenze. Il nostrocavallo di battaglia è “Il circoimmaginario”: pochissimo ilparlato, tanti il movimento asuon di musica e vibrazioni, lamimica, i colori, le sensazionitattili e, soprattutto, il contattodiretto con il pubblico inmezzo al quale i protagonisti

agiscono, cosa che li porta acomunicare, a socializzare e,naturalmente, a divertirsi. Unpo’ come la festa di fine anno“interpretata” dalla ComunitàKalorama al Centro diRiabilitazione e diversa daquella di Natale, che coinvolgel’intera Lega del Filo d’Oro,dai suoi rappresentanti a tuttigli ospiti, dai volontari aiparenti e a tanti amicidell’Associazione. Ora stiamolavorando alla sceneggiaturadi una commedia in un atto diAnton Cechov: è una nuovasfida per tutti noi, ma la rap-presentazione del testo, cheprevede un momento di vitadomestica, consentirà ai prota-gonisti di dimostrare quali equante abilità residue sianostate recuperate durante il loropercorso riabilitativo. E spe-riamo che anche questo spetta-colo sia fonte di serenità, didivertimento e di nuove con-quiste”.Silvano, nostro volontarioda diversi anni: “L’esperienzateatrale è completamentediversa dagli altri momenti vis-suti con gli amici sordociechiperché noi volontari siamo le“spalle”: i veri attori sono loro,anche se si realizza uno scam-bio vicendevole di emozioni edivertimento che passano dagliuni agli altri su un filo diretto.Ogni spettacolo è una verasfida: si sa come si comincia,ma non si sa come e quando sifinisce perché i ragazzi sonomolto emozionati – anche se lonegano -, ci mettono l’impegnodi veri professionisti e, allafine, vanno a ruota libera,aggiungendo battute non pre-viste e difficili da arrestare!Ma, quando tutto si conclude,ci rendiamo conto di avercostruito tanto “con” e “per”loro. Ora dobbiamo cercare dicoinvolgere sempre più il pub-blico, perché questo teatrodiventi davvero di tutti noi”.Nunzia, mamma di Milena,giovane amica seguita damolti anni con trattamentodiurno alla Comunità Ka-lorama e cantante ufficialedel gruppo teatrale perchédotata di una voce davveronotevole: “Mia figlia è moltoincentivata e gratificata daquesta nuova esperienza, chel’aiuta tanto a sviluppare lesue abilità residue e a socializ-zare. Nel gruppo Milena riescea dare moltissimo e io ognivolta che la vedo e la sento nonriesco a trattenere una com-mozione infinita! Tutti noigenitori siamo davvero soddi-sfatti e ringraziamo operatorie volontari che sanno faretanto per i nostri figli”.

SEGUE DA PAG. 1

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... lo scorso mese di settem-bre Fondazione VodafoneItalia ha chiesto ai propriclienti di scegliere un campodi intervento sociale su cuiconcentrare il sostegno del-l’azienda. E i clienti hannoscelto l’ambito della CURA:undici progetti che si collo-cano in una delle aree dimaggiore importanza per lavita di tutti, quella della salu-te, in particolare quella deigiovani. Tra questi l’aperturadel nostro nuovo Centrosocio sanitario di Modena.Dal 4 ottobre i clientiVodafone possono sostenerein prima persona i progettiattraverso “Ricarica Insie-me”, un nuovo taglio di rica-rica da 20 euro che permettedi donare 1 euro per l’assi-stenza di giovani e bambini;in più, Fondazione VodafoneItalia aggiungerà 1 euro alladonazione del cliente: unsemplice gesto per contri-buire insieme al futuro diuna nuova generazione.

e perché...... un semplice, ma per noiprezioso gesto ci fa ringrazia-re di vero cuore amici vecchie nuovi che hanno aderitoalla nostra campagna “SMSSolidale” e, attraverso il tele-

fono cellulare o fisso, fra gen-naio e febbraio (il numerodel nostro “SMS Solidale” èrimasto attivo dal 21/1 al12/2) ci hanno inviato nume-rosi messaggini che si sonotrasformati in concreto aiutoper migliorare i nostri servizi.I fondi raccolti saranno per-ciò destinati al sostegno del-l’attività di fisioterapia eidroterapia che si svolge alCentro di Riabilitazione diOsimo e che è particolar-mente importante per il recu-pero della mobilità dei nostriospiti.

P A G I N A 3 N.1/2012

A T T U A L I T À

Modena: un’altra tappa raggiunta,Osimo: una nuova, impegnativa sfida

MODENA

Sono terminati i lavori di costruzione del nostro nuovo Centro socio sanitario, articolato su tre edifici e con ampi spaziesterni, destinato a ospiti residenti giovani e adulti che potranno trovare anche qui, come negli altri nostri Centri, personalequalificato e strutture adeguate per affrontare i loro numerosi problemi e migliorare la qualità della loro esistenza. Ora si stan-no completando gli arredi, appositamente studiati, e gli adempimenti burocratici necessari per poter finalmente e a breveavviare l’attività.

OSIMO

Come anticipato dal nostro Presidente nella sua relazione all’Assemblea dei Soci 2011 e sulle pagine di un precedente nume-ro di “Trilli nell’Azzurro”, stiamo da qualche tempo lavorando a un importante progetto per la realizzazione della nuova sededel Centro di Osimo, che sorgerà su un terreno di proprietà dell’Ente. L’obiettivo è quello di adeguare le nostre strutturegarantendo gli stessi standard degli altri Centri, di accorpare tutte le attività dell’Associazione – attualmente dislocate in ben15 diversi edifici del territorio comunale, molti dei quali in affitto – e di incrementare significativamente la capacità operati-va. Ora si sta finalmente avvicinando il momento di dare avvio ai lavori, che confidiamo di iniziare entro quest’anno: il nuovoprogetto, infatti, è stato presentato al Comune di Osimo peril rilascio del permesso a costruire.Per un’opera così impor-tante sarà indispensabile ricorrere a finanziamenti sia pubbli-ci che privati, ma soprattutto sarà fondamentale, come sem-pre, la solodarietà di tutti i nostri sostenitori: privati, aziende,fondazioni. Fin dal prossimo numero del nostro periodicocontinueremo a parlare di questa realizzazione, che ci vedràimpegnati nei prossimi anni e che sarà presto presentata alleautorità e alla pubblica opinione.

La solidarietà arriva via

telefono perché...

L’inizio del nuovo anno hadato il via all’impegno nelsociale che la Banca CARIMha deciso di assumere versola nostra Associazione, rico-noscendo così la validità dellavoro che svolgiamo in aiutodi bambini, giovani e adulticon pluridisabilità psicosen-soriali. Il concreto sostegnoche la Banca CARIM ci offreè la donazione di 25 euro peralcuni conti correnti a pac-chetto che verranno sotto-scritti nel corso dell’anno:un’iniziativa davvero importante per noi e per tutte le per-sone alle quali, così, potremo fornire servizi sempremigliori. Grazie!

Un’importante iniziativa per sostenerci

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P A G I N A 4 N.1/2012

Dopo gli auguri, il consueto consuntivo delle tante attività svolte dagli ospiti e dagli amici che seguiamo nelle diverse regioni

Centri e sedi della nostra Associazione:feste, visite, incontri e molto altro

Le festività natalizie sono da sem-pre, per utenti della Lega del Filod’Oro, genitori, operatori e volonta-ri appuntamenti attesi. Non solocome occasione per far festa tuttiinsieme con relativo scambio diauguri e di doni, ma come un’ulte-riore opportunità per un proficuoconfronto di idee e di impressionisulle attività svolte durante l’annonei Centri e nelle sedi della nostraAssociazione. Unendo, come sidice, l’utile (la possibilità di farenuove esperienze sensoriali, diapprofondire quelle già provate e disocializzare) al dilettevole (checomunque comporta nuovi stimoli)i nostri amici sordociechi, con ope-ratori e volontari si danno da farecon sempre crescente entusiasmo.

NAPOLIPer i nostri amici, in occasione del

Natale la sede ha organizzato alcunilaboratori al fine di costruire gliaddobbi per l’albero: momenti didivertimento, ma anche di sviluppodelle abilità manuali dei partecipanti.Un’altro Museo, ma questa volta diimpronta archeologica, per gli amiciseguiti dalla sede campana. Il per-corso tattile “Armi greche e armiitaliche” è stato seguito con lo stes-so interesse dimostrato dal nostrogruppo durante le edizioni prece-denti degli incontri organizzati dalservizio educativo della Soprin-tendenza Speciale per i BeniArcheologici di Napoli e Pompei,sotto la direzione del Ministero peri Beni e le Attività Culturali. La visi-ta, durante la quale i componentidel gruppo hanno potuto toccare ireperti originali (elmi in bronzo,scudi e armi di vario genere), è stataintrodotta dalla professoressa Fio-renza Grasso e ha assunto caratteredi vivace dibattito (a dimostrazionedelle valenze interattive di questeattività) quando i nostri StefanoCiccarelli e Antonio Russo hannodiscusso con la professoressa su usie costumi delle antiche societàà

DAI CENTRI E DALLE SEDI

guerriere greca e romana o comequando, incontrando un altro grup-po di visitatori, ne è nato un nutri-to scambio di impressioni sul per-corso. Nel 1992 l’ONU (Organizzazionedelle Nazioni Unite) istituiva laGiornata Internazionale dellePersone Disabili. Sulla scorta diquesta ricorrenza, nel dicembre del2011 l’Assessorato alle PoliticheSociali del Comune di VicoEquense ha organizzato una giorna-ta di riflessione e di approfondi-mento sul tema “Tutti insieme perun mondo migliore, includendo lepersone con disabilità”. All’ini-ziativa, insieme ad altre associazio-ni, enti locali, Asl e scuole è statainvitata a prendere parte anche lanostra sede di Napoli, che presso ilchiostro SS. Trinità e Paradiso hagestito uno stand per la promozione

di iniziative concreteatte a raggiungereobiettivi condivisi dieducazione, forma-zione e inclusionedelle persone conbisogni speciali.

LESMOAlcuni ospiti sonopartiti di buon’oradal Centro socio-residenziale, si sonouniti ad altri amicisordociechi prove-nienti da diversezone della

Lombardia e, su invito dell’ENS(Ente Nazionale Sordi) sono appro-dati al Museo del Risorgimento diTorino per una visita che loro stessihanno definito “patriottica”, inoccasione del 150° anniversariodell’Unità d’Italia. Un percorso gui-dato, denso di emozioni tra cimeli enarrazione delle vicende che hannodato vita a una nazione. L’ospitalità

dell’ENS si è conclusa con il pranzoe il rituale scambio di regali e diauguri.

MOLFETTAMolto nutrito il calendario delleattività del nostro Centro socio

sanitario, a cominciare da “Ri-scoprire l’ideale per vivere ilreale”, il Meeting del Volontariato,rivolto anche a insegnanti, istituzio-ni e cittadini, che si è svolto pressola Fiera del Levante di Bari. Oltrealla “Lega”, erano rappresentatealtre 150 Associazioni non profit,impegnate in una serie di convegnisu varie tematiche sociali. IlMeeting, organizzato dal Centro diServizio al Volontariato “SanNicola”, con l’obiettivo di celebrare

il 150° anniversario del Principio diSussidiarietà, che caratterizza ilnostro Stato Sociale, non ha trascu-rato il lato ludico, che ha visto, tragli altri spettacoli e occasioni diintrattenimento, anche lo showdella cantante Paola Turci, da sem-pre coinvolta in diversi progetti divolontariato. A fine anno, la pineta del nostroCentro pugliese ha ospitato il cam-peggio invernale del Gruppo Scout“Agesci 3” di Terlizzi. Una trentinadi ragazzi desiderosi di viveremomenti di socializzazione con inostri utenti, animando gli incontrie partecipando, insieme con lefamiglie degli ospiti al rito dellaMessa. La Festa di Natale del 21 dicembreè stata anche occasione per varare il

numero zero di “Millecolori”, il neonato perio-dico informativo curatodai familiari dei nostriutenti, con la supervi-sione di alcuni membridell’équipe della Legadel Filo d’Oro diMolfetta: un foglio sucui fissare notizie, idee eriflessioni sull’attivitàdel Centro.

ROMAUn tuffo nel mondo del-l’arte, la visita ai Musei

Vaticani, effettuata dal gruppo deinostri amici sordociechi seguitidalla sede laziale, che nelle saledella Pinacoteca sono entrati incontatto con alcuni dei capolavoridella pittura di tutti i tempi. Il per-corso ideato per i non vedenti eradavvero “dedicato”, dal momentoche la disponibilità del personale diassistenza si è spinto fino al puntodi annullare la visita di alcuni grup-pi per accogliere i nostri ragazzi inun’unica tranche.

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P A G I N A 5 N.1/2012

STO R I E D I VITA

Roberto, a Lesmo con tanta tranquillità

... era stata aperta da poco –lo definisce un ospite dalcarattere piuttosto deciso.Mamma Maria, che lo hamesso al mondo trentanoveanni fa (quest’anno lui necompie quaranta) aggiungescherzosamente un “ex pre-potente” diventato in seguito“dolce e buono come unacamomilla”. «Alla “Lega” sonoriusciti a modificare sensibil-

mente il carattere di mio figlio– ci racconta – anche se glirimangono quella determina-zione e quella vivacità chefanno parte della sua indole.Mio figlio è sordocieco pratica-mente dalla nascita, avvenutacon parto prematuro, dopo cheal terzo mese di gravidanzaavevo avuto la rosolia, se sieccettua quel residuo visivo chegli era stato salvato dall’opera-zione alla cataratta e che all’e-tà di ventinove anni è svanitodel tutto».

“Gli altri non lo volevano”

Dal 1983, anno in cui fece

È stato tra i primi a trasferirsi da Osimo nell’allora appena aperto Centro lombardo della Lega del Filo d’Oro

ingresso per la prima voltanel Centro di Riabilitazione,a Osimo, Roberto ha trascor-so almeno due terzi della suaesistenza con la Lega del Filod’Oro. «La ritengo una grande fortu-na – commenta la signoraMaria a proposito del suoincontro con la “Lega” – unafortuna che merita un sacrificioda parte di noi genitori avere inostri figli lontani, con tutti idisagi che occorre sopportareper poterli frequentare, puòessere davvero molto pesante.Ci consola e ci dà forza il pen-siero che sono seguiti con com-petenza e amore». È compito istituzionale dellaLega del Filo d’Oro garantirea loro un’esistenza dignitosa,da persone aventi pienodiritto alla qualità della vita eai genitori la certezza del“dopo di noi”. «A questo proposito, pensi cheRoberto è stato anche vittimadi discriminazione da parte digenitori che non gradivano chestesse insieme ai loro bambini.È accaduto quando Robertoaveva tre anni e fu rifiutato daun asilo in quanto disabile...»Purtroppo accade anchequesto.«Si vede che doveva accadere,perché abbiamo trovato un’al-tra sistemazione per Roberto aMilano, in viale Zara. Lì uninsegnante, che aveva preso acuore le condizioni di nostrofiglio, ci segnalò l’esistenza diun istituto per persone disabilia Cannero, sul lago Maggiore,che poteva accoglierlo per unperiodo di un anno e mezzo.Roberto ci restò solo un anno:l’istituto, che è per sordomuti,

non era adatto per il suo tipo didisabilità. A Cannero, però,prestava servizio un medicoche aveva lavorato alla Legadel Filo d’Oro, così, dietro suosuggerimento, facemmo do-manda e fummo accolti aOsimo dopo che Roberto avevafrequentato la scuola per di-sabili di Rho».

“Nuova vita a Lesmo”

Quasi sette anni fa la “Lega”inaugura il Centro di Lesmo,la prima delle strutture terri-toriali all’avanguardia per l’o-spitalità, l’assistenza e lariabilitazione delle personesordocieche e pluriminoratepsicosensoriali residenti inLombardia e, com’è naturale,Roberto viene trasferito vici-no a casa sua, non senzaqualche preoccupazione pereventuali disagi di adatta-mento al nuovo ambiente.«Invece lui se l’è cavata benis-simo. Inutile sottolineare quan-ti problemi questo trasferimen-to mi abbia risolto. Adessoposso andare e trovare miofiglio tutte le settimane e qual-che volta portarmelo a casa,anche se per pochi giorni. Io emio marito siamo separati da20 anni, ma abbiamo mante-nuto un ottimo rapporto colle-gato all’assistenza di questo no-stro unico figlio. Ho imparatoche quando le cose non duranooccorre andare oltre e nonfarne un dramma, tanto piùche il padre di Roberto è atten-tissimo a tutto ciò che loriguarda. Lo ritengo un piccolomiracolo che questi ragazzimeravigliosi riescono a fare,pur gravati dalla loro disabili-tà, o forse proprio per via diquesta. Certo senza il sostegnodella “Lega” le cose sarebberoandate ben diversamente.Roberto, per esempio, puressendo vivace, determinato e

per fortuna senza problemimotori, tende ad essere pigro,non ama impegnarsi, ma nem-meno stare troppo fermo. Nonessendo portato per le attivitàludiche, come le gite e i giochi,che presumono la partecipazio-ne attiva in compagnia di altri,Roberto beneficia del program-ma di attività quotidiana chenel Centro di Lesmo lo porta adalternare piscina e fisioterapia.L’esercizio fisico stabilito per luidagli operatori della “Lega” èindispensabile, anche perchéquello che gli piacerebbe di piùè starsene a letto. Lo si capiscequando, già alle ore 20, si sten-de tra le coltri con un sorriso di

beatitudine dipinto sul volto.Adesso sono felice che viva lì, alCentro socio-residenziale della“Lega”, dove trova tutto ciò dicui ha bisogno, dalle terapieadeguate alle carezze che lui,quando ha voglia di “coccole”,invoca in un modo tutto parti-colare, portando le mani dellepersone da cui desidera rice-verle sul proprio viso. Un gestoche fa tanta tenerezza, perchéquesti ragazzi riescono ad esse-re straordinari, a sorprenderecontinuamente...»

“Qualcosa di speciale”

Preferenze particolari?«Hobby non ne ha, anche per-ché gliene manca il concetto.Come dicevo, dopo la toelettadel mattino, svolge le attivitàriabilitative che in un adultocome lui servono soprattutto anon perdere le abilità acquisite.Roberto si esprime a gestisoprattutto per segnalare leproprie necessità, come man-giare e bere o come quando èstanco e desidera smettere uncerto lavoro. La sua giornata siarticola tra i trattamenti fisiote-rapici e le piccole autonomieconquistate a Osimo, tra cui

suonare il campanello se habisogno di aiuto, ritirare la bian-cheria in lavanderia e sparec-chiare la tavola a mezzogiorno.Amo molto questo mio figlio, unmetodico che non gradisce lesorprese, e non considero il suostato una disgrazia, ma qualco-sa da cui imparare molto. E rin-grazio la “Lega” per aver creatoCentri come quello di Lesmo:una grande e fantastica famigliadove questi ragazzi stupendivivono con grande dignità, gra-zie alle cure di persone speciali».

SEGUE DA PAG. 1

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Una tombola, un calendario, tanta solidarietàUn filo d’oro con i giovanissimi

I bambini della Scuolad’Infanzia di Collevecchio(Ri) sono davvero generosi ehanno imparato molto beneil significato della parola“solidarietà”. Così, in occa-sione del Natale, si sono datiappuntamento con tantinonni al Centro Anzianidella città per un’allegratombolata e per far cono-scere a tutti la nostraAssociazione attraverso la

ATTUALITÀ

“Premio Socialis”: così si sottolinea l’importanza della sinergia fra le aziende e il mondo non profit

distribuzione di materialeinformativo. E ancora unavolta, come già in passato, idisegni di questi nostri piccoli

“Premio Socialis”, ideato epromosso da Errepi Comu-nicazione di Roma e uniconel suo genere in Italia, èdestinato alla migliori tesidi laurea dal titolo “Re-sponsabilità Sociale d’Im-presa e Sviluppo Soste-nibile”. Un argomento,questo, di grande attualitàperché sono sempre piùnumerose le aziende, lebanche e altre istituzioniche decidono di sostenereconcretamente enti e asso-ciazioni senza fini di lucroche operano a favore di chiha bisogno di assistenza edi aiuto.La Lega del Filo d’Oroguarda con speranza allosviluppo della collaborazio-ne con il mondo imprendi-toriale, che può garantireun futuro più serenosoprattutto in questi mo-menti difficili.

Aiuti numerosi e diversiLe modalità di intervento anostro favore sono davverotante: dalla donazione unatantum alla raccolta fondifra i dipendenti, dall’asse-gnazione a noi dei premi-concorso non ritirati daiclienti o di una percentualesulle vendite dei prodottidelle aziende all’istituzionedi conti bancari finalizzati emolto altro ancora. Così cihanno sostenuto nel temposupermercati e centri com-merciali in tutto il Paese,

aziende e imprese che rico-noscono la validità delnostro impegno, bancheche vogliono aiutare insie-me a noi tante persone congravi problemi.

Esempi significativiDue le importanti iniziativerecentemente realizzate checi hanno portato sostegnimolti preziosi. La BPPB, Banca Popolaredi Puglia e Basilicata, hapromosso una serie diinterventi per raccogliere i

fondi necessari all’acquistodi un pulmino attrezzatoda donare al nostro Centrodi Riabilitazione diMolfetta (Ba), che ne avevadavvero bisogno, e “adesso– dicono con soddisfazio-ne i responsabili dellastruttura – gli ospiti e gliamici pugliesi che seguiamoe che hanno problemi motori

possono finalmente affronta-re spostamenti e brevi viaggicomodamente, con serenità esicurezza”.Il Gruppo Gabrielli diAscoli Piceno, leader dellagrande distribuzione con leinsegne “Oasi” e “Tigre”, hacoinvolto i propri dipen-denti in una donazione anostro favore: tutti hannorinunciato al tradizionaleregalo di Natale da partedel Gruppo che, con il con-tributo aggiuntivo dei suoiMagazzini, ha devoluto così

l’intera somma alla nostraAssociazione. “Avevamo sen-tito parlare molto della Legadel Filo d’Oro – ci hannodetto alcuni dipendenti arri-vati a Osimo per parteciparealla nostra festa di Natale econoscere la nostra realtà –ma lo spettacolo che avetesaputo organizzare con i vostriospiti, i loro sorrisi e il loro

divertimento, l’affetto e la dedi-zione di cui sapete circondarli,quello che gli operatori e ivolontari hanno saputo inse-gnare e trasmettere ci hannofatto comprendere come lanostra piccola rinuncia siastato il dono natalizio più belloche abbiamo mai fatto!”. E sisono allontanati commossi,con la promessa di racconta-

re ai colleghi l’esperienza vis-suta e di tornare in tanti pervisitare il Centro di Riabi-litazione.A queste imprese generose esensibili e alle tante che cihanno aiutato e continuanoa farlo va il nostro “grazie”,con la speranza che il loroesempio possa essere segui-to da molte altre.

Da sempre sensibile e attenta al tema della responsabilità sociale, anche quest’anno la nostra Associazione è stata partner ufficiale del prestigioso evento giunto alla nona edizione

IL RICONOSCIMENTO È STATO ASSEGNATO A ROMA DURANTE UNA CERIMONIA PRESSO IL SENATO DELLA REPUBBLICA

amici hanno dato vita al“calendario della solidarie-tà”, presentato durante laFesta di Natale ai genitori e aiparenti: tutti hanno moltoapprezzato l’iniziativa che,come la tombolata, ci haofferto un prezioso sostegnoperché i bambini hanno deci-so di devolverci parte dei rica-vati. Grazie di cuore dainostri ospiti a cui voi aveteregalato un sorriso!

A Osimo per lapresentazione delsuo libro “L’uomoimmobile”, ini-ziativa organizza-ta dal Circolo cul-turale “JU-TER”della città, loscorso 4 dicem-bre Enrica Bonaccorti è voluta tornare al Centro diRiabilitazione per incontrare gli ospiti, gli operatori e ivolontari. Sono stati momenti emozionanti: grazie, Enrica,adesso abbiamo ritrovato una cara amica!

La visita di un’amica

Il Gruppo Gabrielli ha partecipato alla nostra festa di Natale a Osimo

Gli ospiti del Centro di Molfetta inaugurano con soddisfazione il nuovo pulmino

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DALL’ASSOCIAZIONE

Un’azienda dolciaria fra lepiù conosciute, tante pre-stigiose cariche pubblichericoperte negli anni, unagrande passione per il cal-cio, un grande amore per lafamiglia, una profondacapacità di riconoscere eapprezzare le doti di alcunepersone incontrate nellavita. Questo è GiampaoloGiampaoli detto Palì,anconetano, classe 1941,titolare dell’azienda difamiglia nata nel 1900,nella quale è entrato nel1968, che oggi segue insie-me al figlio Gabriele e allanipote Gioia e dove è statocreato l’ottimo Panciocc, ilprimo panettone al ciocco-lato in Italia. “La scelta diabbandonare il pallone perl’azienda è stata molto diffici-le – racconta Palì – ma con-tinuando ad allenarmi e agiocare non riuscivo a farebene né il calciatore né l’im-prenditore, così ho appeso lescarpe al chiodo”. Anche sela domenica mattina ci vaancora adesso sul campoper una partita con gliamici! E anche se, anni fa,ha giocato più che benenella squadra della Lega delFilo d’Oro contro laNazionale Cantanti. Come ha conosciuto lanostra Associazione? “Ne avevo molto sentito par-lare, nella nostra zona eranota già molti anni fa. Peròritenevo che fosse un Entepuramente assistenziale, un

po’ chiuso in se stesso perrispettare la privacy degliospiti così sfortunati. Poidiventai consigliere dellaFondazione Cariverona,attenta, sensibile e pronta aconcreti interventi nel sociale.In questa veste entrai in con-tatto con diverse strutturenon profit e arrivai anche alCentro di Riabilitazione diOsimo, dove incontrai ilsegretario generale, RossanoBartoli, e alcuni responsabilie dove visitai le strutture.Così ho scoperto una Lega delFilo d’Oro per me sorpren-dente: assistenza e volonta-riato sì, con grande professio-nalità, umanità e dedizione.Ma anche uno staff di diri-genti, Bartoli in testa, davve-ro eccezionale, lungimirante,ricco di idee e di progetti,pronto a raccogliere fondi percreare nuovi centri, sviluppa-re e migliorare la qualità deiservizi, rispondere a doman-de sempre più numerose dipersone in cerca di aiuti vali-di. Ho capito che il “sociale”dell’Ente non è legato a un

concetto di “elemosina”, madi solidarietà e di sviluppocontinuo, un concetto portatoavanti da persone “sane den-tro”, alle quali si deve ricono-scere il grande merito diimpegnarsi con vero amore etanta serietà. E’ un onore perme avere la “Lega” a soli 20chilometri di distanza, micreda”.Alcune di queste personeci hanno raccontato chelei è sempre disponibilead accogliere le lororichieste, è così?“Ma come si fa a dire di no,quando ti chiedono magari ibiscotti da mettere nei cestiniforniti ai ciclisti che corronoper loro o qualche panettoneper le feste di Natale? Lochiedono così gentilmente,sembrano quasi timidi, ma soche sono tutte cose di cuihanno veramente bisogno enon voglio certo che spenda-no soldi preziosi per andarlea comperare! Quelle gare,quelle manifestazioni, quellefeste a cui anch’io posso con-tribuire a loro servono perraccogliere fondi, e so chequei fondi verranno utilizzatial meglio, così cerco di fare lamia parte”.Palì, (ci permetta di chia-marla così, come fanno isuoi più cari amici) qualè oggi il suo più grandedesiderio? “Stare bene insalute, per me, ma soprattut-to per le persone care che hoaccanto, compresi tutti voidella Lega del Filo d’Oro”.

Palì, l’imprenditore dal cuore grandeVISTI DAL VICINO

: con noi, ogni giornoTutti i giorni, in ogni momento della giornata, educatori, psicologi, fisioterapisti e gli altri pro-fessionisti della Lega del Filo d’Oro si prendono cura con amore e professionalità delle perso-ne sordocieche e pluriminorate psicosensoriali per aiutarle a vivere una vita più dignitosa eserena.Oggi, per continuare a lavorare con i livelli di attenzione e qualità a cui i nostri ospiti hannodiritto, abbiamo sempre più bisogno del supporto di tutti e il sostegno regolare gioca un ruolofondamentale perché ci consente di:• pianificare le attività e gestire meglio gli investimenti;• ridurre i costi di comunicazione e destinare maggiori risorse all’attività istituzionale.RID è, per il sostenitore, semplice (basta una firma), comodo (mai più file in banca o in posta), economico (nessuna commissioni per le banche che ade-riscono alla campagna «RIDanch’io»).Come racconta la signora Giovanna della provincia di Teramo: “ Dopo tanti anni accanto alla Lega del Filo d’Oro, da circa un anno ho scelto il RID perché avevopaura di dimenticare di mandarvi il mio contributo annuale e so invece quanto sia importante per voi e per i ragazzi sordociechi poter contare su un sostegno costante! Cosìmi sento tranquilla.”Italo, un altro amico della provincia di Milano che ha voluto esserci vicino con questa modalità, aggiunge: “Ho scelto la donazione periodica perché è il modo piùsemplice per far sentire la mia vicinanza a voi della Lega del Filo d'Oro. Ho deciso la cadenza e l’importo che desideravo e so che, se ne avrò la necessità, potrò disdire omodificare il mio “impegno” in qualunque momento.”Aderire è semplice: basta compilare il coupon allegato a “Trilli nell’Azzurro”, sapendo che si tratta comunque di una scelta non vincolante “per sempre”: in ognimomento, infatti, si può revocare o modificare e si può controllare lo stato dei propri versamenti con una semplice telefonata al numero verde 800.90.44.50.

Non si tratta di donare di più, ma di farlo in modo diverso!

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I N I Z I ATIVE

L A PO STA

Carissimi,alla Lega del Filo d’Oroesprimo tutta la mia ammi-razione per il lavoro chesvolge verso i bambini natisordociechi. Ho avuto lafortuna di lavorare per 40anni con bambini fortunati;tuttavia si incontravanodelle difficoltà perché pre-sentavano problemi disocializzazione, di appren-dimento e quant’altro.Pertanto era grande l’im-pegno da parte mia,soprattutto quando dietro aqualche bambino non c’erala famiglia che camminavadi pari passo con la scuola.Quindi immagino le diffi-coltà degli operatori e deigenitori di fronte a casicome quelli che raccontatenei vostri messaggi. Non cisono parole per esprimeretutta la mia gratitudine

Per garantire la privacyI dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato cartaceo che elettronico, da Responsabili ed incaricati a ciò preposti e possono essesre comunicati a società di marketing diretto che effettuano l’invio di nostro materiale.

Per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 (tra cui modificare o cancellare i dati ) scrivere al Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi ( Responsabile del trattamento) presso Lega del Filo d’Oro Onlus Via Montecerno,1 60027 Osimo - AN (Titolare del trattamento).

Trilli nell’AzzurroNotiziario ufficialedella Lega del Filo d’OroAssociazione Nazionale riconosciutacon D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 ONLUS(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale)Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)tel. 07172451 - fax 071717102c/c postale 358606

INTERNET:www.legadelfilodoro.it

POSTA ELETTRONICAE-Mail: [email protected]

Direttore editoriale Francesco MarchesiDirettore responsabile Rossano BartoliRedazione Maria Giulia Agostinelli,Gianluca de Tollis, Lorenzo Gatto, Antonio Mellone, Alessandra Piccioni, Elena Quagliardi, Daniela Ruini.Segreteria di redazione Anna Maria Catena,Maria Laura Volpini

Progetto grafico R.C.D. & PartnersCoordinamento editoriale, stampae distribuzione Postel S.p.A.Impaginazione Margaret Ferro - Proart s.a.s.

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 08/02/2012 ed è stato tirato in 395.500copie. Autorizzazione del Tribunale diAncona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - PosteItaliane SpA - Spedizione in A.P. D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)art.1, comma 2 - DCB Milano

Questo periodico è associato alla UnioneStampa Periodica Italiana

● Maxi Garden - Osimo (An)

● Tabaccheria Marica - Corridonia (Mc)

● CRAL ACI - Roma

● Scuola elementare “Don Piero Pappagallo” - Terlizzi (Ba)

● Scuola elementare “Don Cosma Azzollini” IV Circolo didattico

Molfetta (Ba)

● Leo Top Styling - Mestre (Ve)

● FISAC CGIL - Campania

● S.r.l. Fiesta - Roma

● Gruppo Motoraduno di solidarietà - Sant’Agata Militello (Me)

● Leroy Merlin - Palermo Mondello

● S.C.D. Alma Juventus Fano - Fano (Pu)

● Gambini Group Industrie Ceramiche - Modena

● Istituto Italiano Sicurezza dei giocattoli S.r.l. - Cabiate (Co)...

... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi

o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore

CI HANNO AIUTATO

verso il personale che si pro-diga 24 ore su 24 versoognuno dei bambini a voiaffidati! Non so cosa potreifare... speriamo che ilNatale con la nascita diGesù rinnovi in ogni cuorela forza, il coraggio e l’amo-re per andare avanti, perchéquesti bambini possano sen-tirsi rassicurati dal vostrocontatto, dal vostro caloreche dà loro la capacità dimigliorare la vita. Sono daanni in pensione, ho duenipoti che reputo fortunatisotto tutti i punti di vista eche sono la luce dei mieiocchi e la forza delle miebraccia. Colgo l’occasioneper inviare a tutti infinitiauguri e un forte abbraccioai vostri bambini… Contanto affetto.

RossellaRozzano (Mi)

La Sua lettera, arrivataproprio poco prima diNatale, ci ha davverocommosso, cara signoraRossella: la sensibilità el’affetto che Lei dimostranei nostri confronti sonoper noi un forte stimolo aproseguire con “forza,amore e coraggio” nelnostro lavoro. Grazie perle Sue parole e per il Suoaiuto concreto: entrambihanno regalato un grandesorriso ai bambini checerchiamo di aiutare!

Gent. Direttore,giorni fa vi ho spedito uncontributo, non perché io siaun capitalista, ma per faredel bene alla vostra comuni-tà che io e mia moglie,prima di fare la prima offer-ta 24 anni fa, venimmo aconoscere per vedere come

funzionava la vostra grandefamiglia. Allora facevatepubblicità con un ragazzinoche si chiama Alberto: guar-da caso anch’io mi chiamoAlberto e quando venni lì davoi, lì fuori mi incontrai pro-prio con una ragazza cheaccompagnava Alberto! Poimi recai in ufficio, feci lamia offerta e dissi al ragio-niere di non farmi la ricevu-ta. Lui mi disse questetestuali parole: “Qui nonentra una lira e non esce unalira senza la ricevuta!” ecapii che i miei soldi li avevoconsegnati in buone mani e agente seria... Non sono ricco,sono un autotrenista in pen-sione, ma siccome il 26 otto-bre 2011 ricorrevano 50anni del nostro matrimonioe non l’abbiamo festeggiato,la cifra che dovevamo spen-dere per il ristorante l’abbia-

mo mandata a voi: vi augu-ro che altri facciano quelloche abbiamo fatto noi, perfar sì che questa vostrafamiglia diventi sempre piùgrande. Un forte abbraccioa tutti i bambini che sono davoi e a tutto il personale.

Alberto(Ascoli Piceno)

A Lei, caro amico, e a Suamoglie gli auguri più affet-tuosi per le Vostre bellissi-me Nozze d’Oro e un“grazie” di vero cuore perla Vostra generosità! Voisiete venuti a conoscercitanto tempo fa: perchénon tornate a trovarci e avedere quello che abbia-mo fatto con l’aiuto ditanti amici preziosi comeVoi? Vi aspettiamo, cosìpotrete abbracciare “dav-vero” i nostri bambini.

Per Nataleuna grande festa……quella organizzataal Teatro “La Fenice”di Osimo da Conf-commercio e Ma-nageritalia di Anconaper i soci e tantissimiamici. Una serata spe-ciale, un evento-spet-tacolo dal titolo“Ciao, come sto?”molto applaudito dalfolto pubblico presen-te, invitato a versarecontributi a favoredella nostra Associa-zione. Un’iniziativagenerosa per sostener-ci voluta da dueimportanti Organiz-zazioni che più volteci sono state vicine,un aiuto prezioso pernoi, che ringraziamodi cuore.

…e un suggestivoconcerto……durante il qualehanno cantato tantibambini e ha suonatola Banda Municipaledi Torrigiana di TorreCajetani (Fr). E gliorganizzatori ci hannoscritto: “Vogliamo farvisapere che l’Associa-zione Musicale Torri-giana, come semprequando presenta concer-ti, raccoglie fondi SOLOed esclusivamente per la

perché questi giovanigenerosi hanno pro-messo di dar vita infuturo ad altre manife-stazioni a nostro favo-re. Grazie a tutti!

“ ’na parola ”pensando a noiLe parole, per la veritàsono molte e compon-gono le trenta poesiecontenute nel libro invernacolo montefane-se “Tanto pe’ di’ ‘naparola” di RobertoEgidi, presentato alTeatro la Rondinella diMontefano (Mc) loscorso mese di dicem-bre. E Roberto, grandeamico del papà di unbambino seguito dalnostro Centro diRiabilitazione di Osi-mo, ha dimostrato diessere grande e gene-roso amico anche ditutta la nostra As-sociazione perché hadeciso di devolvere anoi l’intero incassodelle vendite della suaopera!

Una tradizioneche ci sostiene da vent’anni E’ il Torneo dal titolo“Giochiamo una bellapartita di solidarietà”organizzato dallaFederazione Italiana

Lega del Filo d’Oro”. Losappiamo, cari amici:anche questa voltaavete saputo offrirci uncontributo di cui tuttinoi vi siamo profonda-mente grati!

Quando il gioco è solidarietà

I soci del RotaractClub Palermo, in col-laborazione con ilRotary Club e l’In-teract Club Palermo,hanno organizzatopresso il CountryTime Club di Mondello(Pa) il “Torneo di bur-raco autunnale deigiovani rotariani” perraccogliere fondi eacquistare attrezzatureda donare al nostronuovo Centro di Ria-bilitazione di TerminiImerese.L’iniziativa ha riscossonotevole successo e harappresentato nonsolo una significativaoccasione per far co-noscere meglio e dipiù la nostra attività e inostri scopi, ma anchel’inizio di una nuova,importante amicizia

Bocce in collaborazio-ne con i ComitatiRegionali e con il pa-trocinio dell’Assem-blea Legislativa delleMarche, a favore delnostro Ente. Le gare,che hanno visto anchequest’anno una foltapartecipazione di gio-catori, si sono svolte intutte le province mar-chigiane e si sono con-cluse lo scorso 21 gen-

naio con la cerimoniadi premiazione dei vin-citori a cui ha parteci-pato un piccolo grup-po di nostri ospiti,accompagnati dai vo-lontari e da Guido DeNicola, per 21 annipresidente e ora consi-gliere dell’Associazio-ne, a cui è stato conse-gnato il significativocontributo raccolto. Il Torneo rappresentaper noi una bellissimatradizione e la confer-ma di una preziosaamicizia che dura davent’anni e che ci au-guriamo prosegua an-cora a lungo.

Informarsi ora è

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