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GERBERA GERBERA            (Gerbera jamesonii) Famiglia:                Compositae Phytophtora cryptogea (marciume basale) Colletto, apparato radicale e peduncoli fiorali vengono interessati da marciumi bruni più o meno diffusi Si consiglia la sterilizzazione del terreno in preimpianto della coltura. Oltre ad assicurare un ambiente di coltivazione che limiti quanto più possibile ristagni e asfissie, è oppor - Impiegare prodotti specifici. Per es. Dimetomorf ( FORUM 50 WP ) o Propamocarb.  Cliccare qui per maggiori informazioni. Rhizoctonia solani 1 / 8

GERBERA (Gerbera jamesonii)

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GERBERA

GERBERA              (Gerbera jamesonii)

Famiglia:                 Compositae

Phytophtora cryptogea

(marciume basale)

Colletto, apparato radicale e peduncoli fiorali vengono interessati da marciumi bruni più o meno diffusi con sfaldamento dei tessuti parenchimatici. Le piante colpite ingialliscono e avvizziscono, per arrivare, nei casi più gravi, ad un completo e definitivo appassimento. La malattia, legata a condizioni di ristagno idrico, si manifesta nel periodo estivo-autunnale. Si consiglia la sterilizzazione del terreno in preimpianto della coltura.

Oltre ad assicurare un ambiente di coltivazione che limiti quanto più possibile ristagni e asfissie, è opportuno (meglio in maniera preventiva, o comunque alla primissima comparsa di sintomi) intervenire nel periodo critico, con trattamenti al colletto.

- Impiegare prodotti specifici. Per es. Dimetomorf  (FORUM 50 WP ) oPropamocarb.

 Cliccare qui per maggiori informazioni.

Rhizoctonia solani

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(mal del colletto)

La malattia si presenta con un marciume secco e bruno a livello del colletto. Se tirata verso l'alto, la parte aerea tende a staccarsi dalle radici. La crescita diviene stentata e si associa ad avvizzimenti fogliari anche gravi e persistenti. La malattia si manifesta preferibilmente nelle fasi giovanili della pianta. Si consiglia la sterilizzazione del terreno in preimpianto della coltura.

Intervenire nelle fasi di maggiore sensibilità della coltura. Bagnare adeguatamente la zona del colletto.

- Impiegare prodotti a base di Tolclofos-metile 

 Cliccare qui per maggiori informazioni.

Verticillium dahliae

(tracheoverticilliosi)

La manifestazione esteriore della patologia è data da avvizzimenti e clorosi, specie nelle ore e nelle stagioni più calde; che possono evolvere in appassimenti e morte dell'intera pianta. Sezionando la parte basale del fusto si evidenzierà il caratteristico imbrunimento dei tessuti vascolari, conseguentemente all'invasione da parte del fungo. Si consiglia la sterilizzazione del terreno in preimpianto della coltura.

Malattia di difficile contenimento. Si consiglia di eliminare e bruciare le piante infette, provvedendo immediatamente a irrorazioni radicali. 

- Impiegare prodotti a base di Procloraz o di Thiofanate-methil.

 Cliccare qui per maggiori informazioni.

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Botrytis cinerea 

(muffa grigia)

Sugli steli e sui boccioli la malattia si manifesta con marciumi irregolari e molli di colore bruno chiaro. In presenza di forte umidità atmosferica, si svilupperà una caratteristica muffa grigia. Ambienti umidi e vegetazione troppo tenera sono fattori predisponenti la malattia.

Eseguire concimazioni bilanciate ed evitare quanto più possibile le alte umidità ambientali. Ai primi sintomi nebulizzare con prodotti specifici. 

- Intervenire con prodotti a base di Pyraclostrobin + Boscalid (SIGNUM ), Procloraz .

Cliccare qui per maggiori informazioni.

Erysiphe cichoracearum

(mal bianco)

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Il fungo sviluppa un micelio biancastro e polverulento sulla superficie delle foglie (soprattutto di quelle basali). Conseguentemente viene ridotta la funzionalità fotosintetica della pianta. La malattia, che può insorgere anche molto repentinamente, si manifesta con condizioni ambientali ventilate, così come accade per altre specie di Oidio. E' consigliabile intervenire non appena si presentino le condizioni ambientali predisponenti lo sviluppo del fungo e, comunque, alle primissime comparse di sintomi. - Si possono impiegare prodotti a base di Zolfo (KUMULUS ), Pyraclostrobin + Boscalid (SIGNUM ), Metrafenone ( VIVANDO )  o triazoli.

Cliccare qui per maggiori informazioni.

Frankliniella occidentalis

(tripide)

Le loro punture (in genere molto precoci ai primi tepori primaverili) determinano deformazioni e depigmentazioni, su foglie e fiori. I boccioli fiorali possono subire striature e deformazioni così gravi da comprometterne l'antesi. In caso di forti infestazioni tutta la pianta può vedere rallentata (se non bloccata) la sua stessa crescita. Una lente di ingrandimento (5 X) potrà aiutare a diagnosticare con certezza la presenza dell'insetto (che facilmente si rifugia all'interno degli apici fogliari o dei boccioli). Il tripide è vettore di Virus anche molto dannosi.

Intervenire ai primissimi sintomi e/o quando le condizioni ambientali facciano presagire la presenza del parassita (primavera).

- Tra gli altri, si possono impiegare prodotti a base di Spinosad ( TRACER 120 SC ), dimetoato ( PERFEKTHION NEW ), clorpirifos ( TERIAL 75 WG ) .

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Liriomyza trifolii 

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(minatrice)

Sulle foglie si osserva la presenza di microgallerie e piccole punture. Queste sono date dall'attività trofica e ovidepositiva di piccoli ditteri. A volte si possono vedere anche gli adulti, in forma di piccoli moschini scuri. All'interno delle mine, con l'aiuto di una lente di ingrandimento, si potranno osservare delle piccolissime larve verdi.

La lotta deve essere tempestiva, ed attuata preferibilmente nei confronti degli adulti e prima che questi ovidepongano le loro uova. Le larve che ne schiuderanno, infatti, protette nelle mine all'interno dello spessore fogliare, saranno più difficilmente raggiungibili dalla soluzione insetticida. 

- Impiegare prodotti sistemici o citotropici di comprovata efficacia sul dittero.Vanno bene prodotti a base di Ciromazina, Spinosad ( TRACER 120 SC ), dimetoato ( PERFEKTHION NEW ) .

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Trialeurodes vaporarium - Bemisia tabaci

(moscerino bianco)

Sulla pagina inferiore delle foglie si possono osservare colonie più o meno numerose di piccoli individui bianchi nei vari stadi di sviluppo (uova-neanidi-adulti). L'infestazione può essere facilmente evidenziata con un leggero scuotimento della pianta, cui seguirà un rapido volo degli adulti, che torneranno presto a posarsi sulla foglia. Con la loro attività trofica producono punture e avvizzimenti fogliari, nonchè abbondante melata, substrato di sviluppo per successive fumaggini grigiastre. L'insetto (che può essere vettore di Virus fitopatogeni) può essere presente durante tutto il ciclo colturale, ma si sviluppa meglio in presenza di temperature più alte.

Intervenire con prodotti specifici ai primi focolai di infestazione, curando di bagnare anche la parte inferiore delle foglie.

- Impiegare prodotti a base di Clorpirifos ( TERIAL 75 WG ) .

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Tetranycus urticae

(ragnetto rosso)

L'azione parassitaria del ragnetto rosso si manifesta con punteggiature e scolorimenti, anche piuttosto diffusi, che possono conferire un aspetto "bronzato" alle foglie e, nel caso di forti infestazioni, rallentare o bloccare la vegetazione. I ragnetti si evidenzieranno (meglio con l'aiuto di una lente di ingrandimento) preferibilmnete sulla pagina inferiore. L'elevato numero di generazioni annuali e l'accavallamento dei diversi stadi vitali, rendono la lotta a questo parassita particolarmente problematica. Infestazioni sono possibili nella stagione estivo-autunnale. Intervenire con acaricidi specifici miscelando un ovicida con un adulticida. Durante l'irrorazione bisogna curarsi di raggiungere la pagina inferiore delle foglie. - Tra i prodotti ad azione adulticida si possono impiegare: Bifenazate, Fenazaquin. - Tra gli ovicidi si cita Clofentezine.

 Cliccare qui per maggiori informazioni.

Aphis sp.

(afidi)

Individui verdi e/o bruni si sviluppano in colonie più o meno dense e numerose sulle parti più tenere (germogli) della pianta. Oltre al danno diretto dato dall'indebolimento della pianta per sottrazione di linfa, si evidenzia anche la produzione di melata, con conseguente possibile sviluppo di fumaggini, nonchè la potenziale trasmissione di Virus patogeni di vario tipo. Le infestazioni, che si possono verificare durante tutto il ciclo colturale, si presentano di solito "a macchia di leopardo" ed evolvono, poi, più o meno rapidamente nelle zone circostanti. E' utile intervenire alla comparsa dei primi individui.  - Impiegare prodotti a base di Alfametrina ( FASTAC ), dimetoato ( PERFEKTHION NEW )  o aficidi specifici (es. Imidacloprid).

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Nottue

(Larve di lepidotteri)

Le piccole larve (generalmente di colore verde), ad abitudini crepuscolari e notturne, creano erosioni fogliari e della base dei germogli, con possibile stroncamento al suolo delle piante più giovani. La loro presenza si manifesta principalmente nei mesi estivi-autunnali. Intervenire nei periodi critici e preferibilmente nelle ore serali, con adeguati volumi di acqua che consentano una buona bagnatura della chioma e una certa quota di "sgocciolamento" alla base del fusto. - Si indica l'impiego di Piretroidi, di Chitinoinibitori,  Clorpirifos ( TERIAL ), spinosad ( TRACER 120 SC ). 

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Acari Tarsonemidi

(tarsonema)

Questi acari determinano danni simili a quelli provocati dal ragnetto rosso. Caratteristicamente inducono una deformazione "a cucchiaio" del lembo fogliare. Valgono, per il resto, le stesse considerazioni fatte per il tetranycus. Intervenire con acaricidi specifici miscelando un ovicida con un adulticida. Durante l'irrorazione bisogna curarsi di raggiungere la pagina inferiore delle foglie. - Tra i prodotti ad azione adulticida si possono impiegare: Bifenazate, Fenazaquin. - Tra gli ovicidi si cita Clofentezine.

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