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giochi di una volta

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Percorso di didattica laboratoriale delle classi 1^ e 2^-scuola primaria, finalizzato alla scoperta dei giochi del passato.

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SCUOLA PRIMARIA” G. RODARI” 7^ CIRCOLO POTENZAPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA LABORATORIALE “GIOCHI DI UNA VOLTA”Analisi situazione di partenza: In occasione del bicentenario della città di Potenza le insegnanti Rosaria Bifolco e Rosa Massaro intendono sviluppare un progetto nell’ ambito dell’ attività

motoria per le classi prima e seconda della scuola primaria “G. Rodari”.Obiettivi: • Conoscere il territorio nelle sue varie funzioni: i giochi del passato• Promuovere la capacità di stabilire rapporti spaziali e temporali• Sviluppare la capacità di mettere in relazione passato e presente come strumento essenziale per l’ articolazione del pensiero• Favorire la conoscenza storica attraverso il coinvolgimento emotivo dei bambini a partire da interessi concreti legati all’ esperienza della propria vita

reale• Sperimentare la conoscenza storica attraverso le attività ludiche• Organizzare il movimento in funzione della presenza di altri e dei movimenti• Comprendere e rispettare le regole di un gioco e osservare un atteggiamento cooperativo con i compagniContenuti e Attività: Tutte le attività saranno rivolte alla scoperta dei giochi del passato attraverso la fonte orale e la ricerca di attrezzi e materiali di recupero.Giochi di una volta:Gioco della campana, gioco delle monete, Mazza e pizzico,Gioco del barattolo,Gioco dei tamburelli, palla a muro(NOLE),Giocodelle“Pignate”, Gioco degli

ambasciatori, Corsa nei sacchi, le cinque pietre , giochi con la corda, gioco del pugno, Ecc…“Museando”: attività di laboratorio con esperti , visita al Museo archeologico Dinu Adamesteanu di Potenza, caccia al tesoro per sperimentare i giochi dei

coetanei dell’ antichità attraverso percorsi ad ostacoli (gioco delle noci ecc.)Raccolta ed archiviazione di oggetti, stampe e foto d'epoca, illustrazioni, giochi, testi, riproduzioni di artisti ed altro materiale del patrimonio ludico .Rappresentazione grafico-pittorica, fotografie e riprese con videocamera.Calendario: per ogni mese descrizione, rappresentazione grafico-pittorica di un gioco e produzione di un calendario cartaceo mensile.Produzione di un CD multimediale

Metodologia: L’ attività laboratoriale sarà basata sull’approccio ludico, valorizzando gli aspetti caratteristici di libertà, piacere, movimento, spirito di imitazione,

sperimentazione e manipolazione. Le informazioni sui giochi di un tempo e la raccolta dei materiali, avverrà tramite la formulazione delle ipotesi necessarie e attraverso l’ analisi di fonti orali,

( i ricordi delle insegnanti e le interviste ai nonni) , attraverso i reperti ( vecchi giocattoli) attraverso documenti e immagini ricercati in Internet.

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IL LEPROTTINOl leprottino è un gioco di gruppo, che, un tempo, si giocava nelle strade e nei vicoli della città.

Ci si dispone in cerchio, uno dei giocatori, il leprottino, sta al centro e uno, il cane, sta fuori dal cerchio.Si canta questa filastrocca:Cosa fai nel bosco, o leprottino?Sei malato dimmi su, perchè mai non salti più?Salta, salta o leprottino (Fa dei salti)Guardati dal cane o leprottino!Corri, corri, corri!!

A questo punto il cane rincorre il leprottino dentro e fuori del cerchio, seguendo lo stesso percorso del leprottino, mentre i bambini in cerchio alzano le braccia per fali passare.

Questo gioco è stato sperimentato in palestra con i bambini di classe prima e seconda, che inizialmente hanno avuto qualche difficoltà nell' eseguire il percorso, ma poi si sono divertiti. E' un gioco che oltre a contribuire alla formazione delle capacità e delle abilità motorie, rinforza le capacità condizionali, la rapidità e l' orientamento spazio-temporale.

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Mosca ciecaGiochiamo a mosca cieca

Età dei partecipanti: dai 5 anni in su Numero dei giocatori: tanti Dove si gioca: ovunque Cosa serve: un fazzoletto Regole e svolgimento del gioco Un bambino prescelto dalla conta viene bendato con il fazzoletto e fatto giare su se stesso, dopo di che deve cercare di prendere gli altri che gli corrono intorno. Se riesce a prendere qualcuno, egli deve riconoscerlo al tatto. Se indovina, chi è stato preso diventa la "mosca cieca".

Roberta classe seconda

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GIOCO DELL’ ELASTICOOccorrono 6-7 metri di elastico per le mutande ( si rubava alla mamma). E' un gioco di gruppo che si faceva all' aperto. Due giocatori tengono l'elastico teso tra le loro gambe divaricate, un terzo giocatore esegue una sequenza di saltelli prestabilita e in successione. Partenza laterale, a piedi pari: - piedi pari (PP) dentro l.elastico - i due piedi esterni all'elastico, ritorno PP dentro l.elastico - piede dx fuori e piede sx dentro, ritorno PP - piede sx fuori e piede dx dentro, ritorno PP - i due piedi sopra l'elastico, ritorno PP - dall'interno saltellare divaricando l.elastico, ritorno PP - all'esterno dell'elastico divaricando le gambe - sempre dall’esterno saltello e avvicinare i lati dell’elastico - PP dentro l’elastico - PP fuori dall’elastico Altezza dell' elastico: caviglie . polpacci . ginocchia . cosce

E' un gioco molto divertente che impegna la coordinazione dei movimenti e le abilità motorie.

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N O L EQuesto gioco consiste nel lanciare la palla contro il muro e riprenderla in dieci modi diversi, cantando questi comandi: NOLESENZA MUOVERSI

SENZA RIDERE

SU UN PIEDE

CON UNA MANO

BATTI BATTI

ZIGO ZAGO

UN VIOLINO

UN BACINO

GIRAVOLTA TORNA DA ME

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Gioco: gli ambasciatori

Gioco di gruppo per i bambini più piccoli.Ci si divide in due gruppi: il gruppo meno numeroso rappresenta gli ambasciatori e chiede in dono all’ altro gruppo uno dei “figli”, con la promessa di un regalo. Se il prescelto si accontenta del regalo passa all’altro gruppo. Tutto si svolge cantando una filastrocca.

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IL DRAGO

Si gioca in due o tre giocatori. Ogni giocatore deve lanciare un tappo a corona (turturedda) lungo un percorso disegnato per terra, ha diritto a tre lanci..Chi esce fuori, torna all’inizio; vince chi riesce a terminare per prima.

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Gioco delle noci

Per giocare è necessario avere delle noci. Si gioca per terra. Si gioca mettendo delle noci posizionate così: tre per terra e una sopra. Con un’altra noce si tira, a turno o tutti insieme, sulle quattro disposte in gruppo, e vince chi riesce a buttare giù più noci. Se mentre si tira si rompe una noce, si può mangiarla.

I Romani usavano spesso le noci, in alternativa alle biglie. Divertirsi con le noci era usuale. L’espressione “relinquere nuces” (lasciare le noci) significava lasciare l’infanzia, una svolta importante per un giovane romano. Scrive Marziale: “era triste lo scolaro perché aveva lasciato le noci”.

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Fornaio- fornaio

Si gioca con almeno 6 bambini, di più è ancora meglio Ci si prende per mano e chi sta ai due capi deve dire queste parole: D)Fornaio, fornaio è cotto il pane? R)No, è bruciato! D)Chi l'ha bruciato? R)L'ha bruciato........... qui si nomina il bambino/a vicino a chi domanda) Povero..... sarà incatenato (cantano tutti) con cento catene sarà legato (cantano tutti) dentro per un buco fuori per quell'altro (si passa sotto le mani in modo che il bambino si ritrovi voltato al contrario con le braccia incrociate) Si procede finchè rimangono i due capifila a fronteggiarsi

con gli altri bambini legati e si continua dicendo: Fornaio fa un nodo l'ho già fatto fanne un altro lo farò tira la tela che tirerò. I capifila tirano finchè qualcuno lascia le mani dei compagni. Volendo si ricomincia il gioco cambiando i capifila.

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LA CORSA CON I SACCHI

Nel passato si facevano molti giochi all'aperto e uno tra questi era la corsa con i sacchi, che si giocava in due squadre.

Chi finiva per primo il tragitto, vinceva. Si usavano i sacchi di iuta, quelli però rovinati, che non servivano più ai contadini. Era ungioco che si svolgeva nelle piazze, durante le feste.

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IL GIOCO DEI CERCHIETTI

Questo gioco era fatto interamente di legno e si usava nell'aia. Per giocare servivano quattro asticciole ed un cerchietto. Si usava così: due bambine si mettevano di fronte; una metteva le braccia incrociate e alte, tenendo in mano due asticciole anch'esse incrociate. Sulle asticciole c'era un cerchietto che volava quando la bambina dava lo slancio, aprendo le braccia. Quando la bambina tirava il cerchio, l'altra doveva riprenderlo infilandolo con un'asticciola.

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GIOCO DEL TAMBURELLO

Il gioco del tamburello è molto antico, infatti, veniva praticato anche dagli antichi Greci e Romani . La palla, di cuoio, veniva colpita con lo "scanno", sorta di pala con una striscia di cuoio intorno all'impugnatura, utilizzata per rendere più salda la presa. Nel tempo l'attrezzo si è modificato fino a divenire un telaio di legno su cui viene tesa una pelle animale. Oggi è un tuttoplastica molto resistente, la cui tela è in grado di sopportare le fortissime sollecitazioni della palla, una sfera di gomma semipiena di 82 grammi con 61 mm di diametro. Nel 1890 il gioco del tamburello viene riconosciuto come sport da parte della Federazione Ginnastica d'Italia. Quando io ero bambina, ero un’appassionata di questo gioco e le strade del mio paese rimbombavano del toc-toc dei tamburelli, perché veniva praticato da tutti i ragazzi di quel tempo. Si può giocare da soli o in coppia e il gioco consiste nel far rimbalzare la palla sul tamburello, senza farla cadere a terra.

 

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Il gioco del pugno

Il gioco del pugno consiste nel mettersi tutti in cerchio, un solo bambino rimane fuori dal cerchio e deve correre intorno. Ad un certo punto, quest’ultimo dà un pugno al bambino che preferisce. Il bambino che ha preso il pugno nella schiena deve correre dalla parte opposta cercando di arrivare per primo al posto vuoto. Se non ce la fa ad arrivare al posto vuoto prima del compagno continua a restare fuori dal cerchio e deve dare nuovamente un pugno ad un altro bambino.

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La camicia del topo

Per poter giocare servono cinquanta centimetri di spago abbastanza fine. E’ necessario giocare in due persone. Per eseguire il gioco occorre molta abilità nelle mani. In fondo allo spago si deve fare un nodo molto stretto. Lo spago si deve incastrare tra le mani e usando le dita si dovranno formare delle figure diverse: la caramella, la culla, lo stendino.....

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GIOCHI CON LA CORDA Una volta ci si divertiva con delle piccole cose. Bastava un pò di corda per farci saltare e improvvisare giochi di gruppo, nelle strade del paese. Se riuscivamo a procurarci una corda di parecchi metri, si giocava preferibilmente in gruppo, minimo tre giocatori. Due dovevano girare la corda, gli altri cercavano di saltarla, senza inciampare. Si poteva saltare in due modi: a piedi uniti o alternati, si doveva saltare la corda quando sbatteva sul terreno. Durante il gioco si dovevano dire due parole “pepe” per far girare la corda più veloce, “sale” per farla andare più lenta, oppure " arancia- limone- mandarino" . Scopo del gioco era di non inciampare con la corda, altrimenti si veniva eliminati. Un passatempo abbastanza facile, ma bisognava essere concentrati.

Se si aveva a disposizione un pezzo di corda più corto si improvvisavano salti a piedi uniti o alternati, facendo girare la corda intorno al proprio corpo.

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I quattro cantoni

Età dei partecipanti: dai 7 anni in su Numero dei giocatori: si gioca in 5 Dove si gioca: all'aperto

Regole e svolgimento del gioco 4 bambini occupano 4 posti eventualmente segnati da birilli, ai 4 angoli di un immaginario quadrato, mentre il quinto bambino sta al centro. Al via, i 4 bambini cercano di cambiare posto, mentre il bambino che sta in mezzo prova ad occupare prima di un altro uno dei posto lasciati liberi. Se ci riesce, chi non ha occupato alcuno dei 4 posti, va in mezzo e il gioco inizia daccapo. Gli scambi possono avvenire in senso orario, antiorario e in diagonale.

 

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La sfida dei galletti

Gioco a coppie: due bambini, su un solo piede, uno di fronte all' altro; si spinge il compagno in modo da fargli perdere l'equilibrio.

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La danza del serpente

Gioco di gruppo per i più piccoli. ETA': 4- 8 anni

Il gruppo dei bambini è disposto in riga. Il serpente è rappresentato da un bambino che canta questa canzoncina: -Questa è la danza del serpente che vien giù dai monti e ha perduto la sua coda, scendendo giù dai monti, (a questo punto si ferma vicino ad un bambino) se fossi tu, se fossi tu il pezzettin del mio codin? Quest' ultimo si mette dietro al serpente e si ricomincia fino a quando il serpente ha recuperato tutti i compagni, che si dispongono dietro di lui, per formare il serpente.

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TIRO ALLA FUNE

Si formano due squadre (ad esempio: squadra Rossa e squadra Blu) con lo stesso numero di partecipanti in entrambe le squadre. Le squadre, al via, devono tirare la fune verso la propria metà del campo, contrassegnata da una linea. Il gioco termina quando una squadra riesce a tirare la fune fino a che il pezzo di stoffa è in modo evidente nella propria metà del campo. Lo scopo del gioco è battere l'altra squadra e quindi tirare la fune nella propria metà campo, oltrepassando la linea. Il gioco del tiro alla fune è un gioco più di forza che di abilità.

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La corsa dei barattoli

Numero giocatori: minimo 6

Dove si gioca: all'aperto

Cosa serve: Barattoli bastone e sedia

Regole e svolgimento del gioco Dividete i giocatori in due squadre e fateli disporre su una fila in fondo alla stanza; dall’altro capo mettete una sedia attorno alla quale si possa girare.Ad un segnale il numero uno di ogni squadra deve tentare di spingere con la punta di un bastone un barattolo di latta vuoto attorno alla sedia e quindi nuovamente fino alla propria squadra, dove il numero due prende in consegna il barattolo.Vince la squadra i cui componenti avranno portato a termine il loro compito nel tempo minore.

 

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PIGNATARO

Gioco di gruppo Alcuni bambini stanno accovacciati e fanno finta di essere le "pignate ". Un bambino è il "Pignataro", il venditore delle pignate, un altro bambino è il compratore. Ogni "Pignata" sceglie un nome di un legume, o di una pianta, o di un colore .... Il compratore deve indovinare il nome della pignata e può prendersela se ci riesce, perchè la pignata opporrà molta resistenza, ma se avrà comprato altre pignate....queste lo aiuteranno a trasportare le pignate, che sono PESANTISSIME!.

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CINQUE SASSOLINI ( CINQU' PRET')

Ciottoli levigati dall'acqua di un fiume, scabri frammenti di piastrelle, sassolini raccolti lungo la strada, per dar vita ad un gioco antico e diffusissimo, praticato anche in tutta la Basilicata, con diverse denominazioni e varianti. Cinque pietre che con abilità di giocoliere debbono essere lanciate in aria ed in aria riprese al volo, una per volta o tutte assieme, che si deve anche cercare di far passare sotto un arco formato da indice e pollice o da indice e medio della mano sinistra appoggiata in terra.

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UNA RUOTA PER GIOCO ( u CIERCH' pa' MANIGLIA)

Forse uno dei giochi che più efficacemente simboleggia l'esperienza ludica; non a caso il cerchio è spesso presente nelle vecchie foto di famiglia tenuto in mano da un bambino, od esibito pure da adolescenti e giovanotti che non disdegnavano di usarlo in occasione di scampagnate e piccole competizioni di paese. Definito un percorso delimitato da paletti e con alcuni "passaggi" difficili, curve strette, buche, salite, vinceva chi era in grado di compierlo facendo cadere il cerchio il minor numero di volte. (PIT Vald'Agri)

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IL DADO DI IERI ( u' NOX)

Al posto del dado un osso, quello breve del tarso di capre e montoni, per un gioco, verrebbe di dire, vecchio come l'uomo, praticato con regole diverse ed alle volte anche piuttosto complesse, sin dall'antichità, in Grecia, ad esempio, menzionato da Omero, ma pure in Persia, in Turchia, in Spagna, in molte e distanti contrade dell'Impero romano. In Italia è stato ed è alle volte ancora impiegato, soprattutto in area meridionale, in ambito rurale e pastorale. (Pit Val d' Agri)

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GIOCATTOLI DEI NOSTRI NONNI

I nostri nonni e bisnonni si ingegnavano a costruirsi i loro giocattoli con materiali che trovavano per strada, come pezzetti di metalli, di legno o di spago e si divertivano.

1 - Le trottole: si facevano ruotare tirando violentemente un cordino avvolto intorno ad esse. 2 - Fuciletto ad arco: si armava la canna inarcando l'arco; si introduceva il "proiettile"e si faceva scattare il congegno...e attenti agli occhi. 3 - Le biglie 4 - Altro tipo di trottola con tiraggio del cordino sul perno. 5 - Carrettino 6 - La fionda: arma relativamente potente; si uccidevano con una certa facilità anche uccelli di piccole dimensioni. 7 - La raganella: facendo ruotare il rettangolo di legno si produceva un rumore simile al gracchiare delle rane. 8 - Lo schioppetto: simile a una pompa di bicicletta, facendo pressione, si provocava un piccolo colpo.

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FINE