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F ACOLTà DI GIURISPRUDENZA Aula Magna “Galileo Galilei” - Padova, 17 maggio 2011 - Palazzo del Bo Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

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Page 1: Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

Facoltà di Giurisprudenza

Aula Magna “Galileo Galilei” - Padova, 17 maggio 2011 - Palazzo del Bo

Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

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Sala delle Lauree | Palazzo del Bo, Padova

Presidenza della Facoltà di GiurisprudenzaPalazzo del Bo | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 PadovaTel. 049 8273458www.giuri.unipd.it | email: [email protected]

Il presente documento è scaricabile all’indirizzo: http://www.giuri.unipd.it/giurisprudenza/GFG17_05_2011.pdf

TESTI DIAndrea GattiniGherardo BergonziniMarco De Cristofaro, Chiara ValsecchiRoberto KostorisSilvia PertegatoUmberto Vincenti

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICAMichele Magon

REDAZIONELuana Girotto, Silvia Pertegato

RACCOLTA DATIDaniela Scocco, Diego Possamai, Sara Caon, Silvia Baraldo, Valeria Mantovani

PROGETTO GRAFICO E STAMPAProgetto grafico Marta MasatoStampa Cartomarket srl

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Cortile antico | Palazzo del Bo, Padova

Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

17 maGGio 2011Padova, Palazzo del Bo

Aula Magna “Galileo Galilei”

Sommario

Giornata della Facoltà Programma 6

La Facoltà di Giurisprudenza a Padova Sede 7 La Facoltà di Giurisprudenza si presenta 8 La Facoltà di Giurisprudenza tra passato e presente 15 Personale docente della Facoltà 49 Insegnamenti attivati nell’a.a.2010/2011 51 Scuola di Dottorato in Giurisprudenza 55 Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali 57

La Facoltà di Giurisprudenza a Treviso Sede 60

Libri pubblicati dai Docenti della Facoltà di Giurisprudenza dal 2005 ad oggi Elenco 64

La Facoltà di Giurisprudenza per i suoi studenti I servizi offerti 75 Polo Bibliotecario giuridico 78 Laboratorio informatico e Wi-Fi 81 Iniziative culturali 83 Le visite fuori sede 88 Borse integrative di studio 90

Cosa dicono di noi Testimonianze di ex studenti 91

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza6

La Facoltà di Giurisprudenza a Padova

Programma

ore 9.00 Prof. Umberto Vincenti Preside della Facoltà di Giurisprudenza “La Facoltà giuridica patavina tra passato, presente e futuro”

ore 9.15 Prof. Paolo Grossi Giudice Costituzionale, Accademico dei Lincei “Il giurista, oggi”

ore 9.45 Avv. Alarico Mariani Marini Presidente della Scuola Superiore dell’Avvocatura, Componente del Consiglio Nazionale Forense “Diritto e cultura”

ore 10.15 Prof. Salvatore Settis Dottore honoris causa in Giurisprudenza dell’Università di Padova,

Accademico dei Lincei “Il diritto visto da un cittadino”

ore 11.00 Presentazione dello stato delle ricerche dei Docenti della Facoltà di Giurisprudenza

ore 12.30 Conclusioni a cura del Magnifico Rettore

Presidenza – IV pianoPreside Prof. Umberto VincentiPalazzo del Bo | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 PadovaTel. 049 8273458 | Fax 049 8273349 | e-mail: [email protected] - corridoio AuleTel. 049 8273347 | e-mail: [email protected]

Dipartimento di Diritto Privato e del LavoroDirettore Prof. Giuseppe Amadio Palazzo del Bo – III piano | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 PadovaTel. 049 8273435 | Fax 049 8273399 | e-mail: [email protected]

Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e ComunitarioDirettore Prof. Patrizia Marzaro Seminari di Diritto Amministrativo, Costituzionale, Processuale civile, Tributario, Penale Palazzo del Bo – II piano | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 PadovaSeminario di Diritto InternazionaleVia Anghinoni, 3 | 35122 PadovaTel. 049 827337 | Fax 049 8273359 | e-mail: [email protected]

Dipartimento di Storia e Filosofia del Diritto e Diritto CanonicoDirettore Prof. Sandro Gherro Palazzo del Bo | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 PadovaTel. 049 8273420 | Fax 049 8273419Sede distaccataVia del Risorgimento, 9 | 35137 Padova Tel. 049 8273846 | Fax 049 8273835 | e-mail: [email protected]

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza8 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 9

La Facoltà di Giurisprudenza si presentaLa Facoltà di Giurisprudenza padovana ha una storia antica e prestigiosa; e si intreccia indissolubilmente con la cifra culturale di un Ateneo illustre, noto in tutto il mondo e la cui valenza ha consentito – e ancora consente – di annoverare Padova, a dispetto delle sue dimensioni, tra le grandi città dell’Italia. Nell’Atlante della letteratura italiana, uscito da Einaudi alla fine del 2010, Padova è elevata addirittura a capitale culturale del Paese in un’età storica per noi particolarmente significativa, compresa tra l’anno 1222 e, grosso modo, il primo trentennio del Trecento: in questo secolo l’umanesimo sarebbe precocemente fiorito sulle rive del Bacchiglione prima di trasferirsi definitivamente (e magnificamente) su quelle dell’Arno. In effetti, tra il Duecento e il Trecento, si registrerà a Padova il passaggio, spesso il prolungato soggiorno, di intellettuali del calibro di Giotto, Dante, Boccaccio, Petrarca (e nel Quattrocento verrà Pico della Mirandola e nel Cinquecento Torquato Tasso).

Già nel corso del XII secolo erano attive in Città, nel contesto del nascente libero Comune, scholae professionali di notai,

The Faculty of Law: a presentation The history of the Law Faculty in Padua is a prestigious one and goes back a very long way. It is intimately linked with the cultural renown of a famous university, known world-wide and whose greatness is such that Padua, notwithstanding its size, has been and continues to be considered one of the great Italian cities. In the Atlante della letteratura italiana, published by Einaudi at the end of 2010, Padua has been considered the Italian capital of learning between 1222 and the first three decades of the XIVth century (a historical era which is particularly meaningful for us), during which time Humanism flowered along the Bacchiglione before transferring definitively (and magnificently) along the Arno. And, in fact, between the XIIIth and XIVth centuries, intellectuals of the calibre of Giotto, Dante, Boccaccio, Petrarca (Pico della Mirandola in the XVth and Torquato Tasso in the XVIth) passed through Padua, often sojourning here at length.

In the XIIth century, in the context of the nascent free Comune, professional “scholae” of notaries, lawyers and judges were already active. Moreover there were also lay teaching centres, capable of spreading ways of

avvocati, giudici, centri di istruzione laica capaci di trasmettere i modi di misurare e di ordinare normativamente la materia incandescente dei nuovi affari, delle nuove corporazioni, delle nuove istituzioni. Nel 1220 “Padova Repubblica” aveva inaugurato il Palazzo della Ragione, il tribunale del Comune, il luogo istituzionale della pratica esplicazione di una professionalità giuridica da tempo coltivata nelle contrade cittadine. La Res publica Patavinorum stava assumendo il carattere del Comune popolare, governato dalla libertà e dalla virtù, entrambe romanamente intese nei lavori letterari volti a recuperare le testimonianze della classicità civica e istituzionale, lavori in cui si segnalano poeti-giuristi quali Lovato Lovati e il suo discepolo Albertino Mussato.

Non fu, dunque, un caso l’evento che si concretizzò l’anno 1222: la fondazione dell’Università ad opera di un gruppo di professori e studenti fuoriusciti dall’Ateneo bolognese, tutti impegnati nella lettura e nell’esegesi della letteratura giuridica romana contenuta nei famosi Digesta dell’altrettanto famoso imperatore Giustiniano; tutti desiderosi di creare, nel libero Comune popolare dei padovani, una sede di organizzazione del sapere istituzionale non gravato da condizionamenti e controlli provenienti dai centri del potere politico e religioso,

measuring and ordering that incandescent matter that was the new commerce, with new corporations and institutions. In 1220, “Padova Repubblica” inaugurated its “Palazzo della Ragione”. It was the law court of the Comune, the institutional place where the legal profession, which for some time had been cultivated in the various districts of the town, was practically carried out at that time. The res publica Patavinorum was acquiring the same features of the People’s Comune: Roman liberty and virtue ruled, as they were understood in the literary works of poet-jurists like Lovato Lovati and his disciple Albertino Mussato, aimed at restoring testimonials of civil and institutional Classicism.

Therefore, it was not by chance that a certain event occurred in 1222: the foundation of the University, thanks to a group of professors and students from the University of Bologna, all engaged in the reading and interpretation of the Ancient Roman literature contained in the famous Digesta of the equally famous Emperor Justinian. They were all desirous of creating a centre for the organization of institutional knowledge in the free People’s Comune of Padua, that would be free from undue influence or control by political and religious powers. Moreover, that University would respect all the prerogatives which are naturally the lot of a community of

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rispettosa di quelle prerogative che naturalmente competono a una comunità di studiosi disposti a dipendere solo dagli esiti della loro ricerca. Per questo lo Studium patavino, sorse, a differenza degli altri Atenei, senza avere previamente ottenuto licenza da una delle due massime autorità del tempo, l’impero tedesco e il papato romano: sarà questa primigenia libertas a connotare per sempre l’Università di Padova, destinata davvero ad essere avvertita, nell’Europa dei secoli successivi, come una capitale della ricerca, dove, anzi, si sarebbe inventato il metodo scientifico. Nemmeno fu un un caso allora che, nel XVI secolo, le nationes, cioè le consociazioni che raggruppavano gli studenti secondo la loro varia provenienza, siano salite a ben ventidue proprio presso le scuole giuridiche, sempre animate da docenti famosi e di straordinaria competenza.

L’Università dei giuristi ha dunque generato l’Università padovana: una generazione a cui ancor oggi l’Ateneo continua a dare pubblico riconoscimento nel cerimoniale ufficiale che, nell’Aula Magna, colloca il preside di Giurisprudenza seduto alla destra del Magnifico Rettore. D’altronde, solo nel 1399 gli artisti riusciranno a dividersi dai giuristi per comporre quell’altra università comprensiva degli studi di astronomia, dialettica, filosofia, grammatica, medicina e retorica. Ed è dal

scholars prepared to depend solely on the results of their own research. For this reason, unlike other universities, the Padua Studium was established without having previously received a licence from one of the two highest authorities of the time: the German Empire and the Papal State. This first libertas was to become an enduring connotation of the University of Padua, that would have been considered in Europe in the following centuries as a centre of first rank for research. It was there, indeed that the scientific method would have been later invented, as well. Neither it was by chance that, in the XVIth century, the number of nationes (i.e. the confraternities that grouped together students of various origins) increased to 22 within the law schools themselves, inspired, as they were, by famous and extraordinarily competent teachers.

Hence, the university of jurists generated the University of Padua - a generation that is still officially and publicly mentioned and recognized by the university in the Official Ceremony where, in the Aula Magna, the Dean of the Law Faculty sits on the right-hand side of the Rector. Nevertheless, it was only in 1399 that the artists managed to separate from the jurists and make up another distinct university including studies in astronomy, dialectics, philosophy, grammar, medicine and rhetoric. And it was

1493 che le scuole dei giuristi padovani, sparse nelle varie contrade della Città, hanno stabilito la loro sede unica nel palazzo del Bo, l’Hospitium bovis, fino ad allora una locanda contrassegnata da un’insegna raffigurante la testa del bue: nel 1539 anche artisti e medici furono ammessi a tenervi alcune lezioni, ma saranno poi i giuristi che dal Bo non se ne andranno più. Alla legge del 12 maggio 1872 risale l’attuale denominazione ufficiale di Facoltà di Giurisprudenza, accanto alla quale si collocarono altre tre Facoltà (Medicina e chirurgia, Scienze fisiche, matematiche e naturali, Lettere e filosofia), ciascuna con a capo un preside; ma il termine facoltà era già in uso dagli inizi dell’Ottocento, quando venne meno la tradizionale distinzione tra Università giurista e Università artista e si distinsero appunto tre facoltà: legale, medica e fisico-matematica.

La Facoltà di Giurisprudenza mantenne alto il nome degli studi giuridici a Padova anche nei secoli a noi più vicini. Ce lo ha ricordato qualche mese fa, all’inaugurazione del 789° anno accademico, il Magnifico Rettore che ha testimoniato il perpetuarsi di una tradizione di eccellenza fino all’oggi: «la Facoltà di Giurisprudenza ha dato allo Stato unitario ministri e alti dirigenti ministeriali, come Angelo Messedaglia,

just in 1493 that the legal schools in Padua, which had been scattered across the various districts in the city until then, came together and joined in one centre in Palazzo del Bo ( the Hospitium Bovis, which had been an inn with the painted sign of an ox head). In 1539, artists and doctors were admitted to give a few lessons there, but later only the jurists stayed on at the Bo.

The current official denomination of “Faculty of Law”, together with the other three Faculties of Medicine and Surgery, Physical, Mathematical and Natural Sciences and Letters and Philosophy (each having their own dean) stems from the law of May 12th, 1872. But the term “Faculty” was already properly in use at the beginning of the XIXth century, when the traditional distinction between “jurist” and “artist” was removed and, as mentioned above, three faculties (legal, medical and physico-mathematical) were created.

In centuries closer to us, the “Faculty of Jurisprudence” also kept up the renown of law studies in Padua. We were reminded of this just a few months ago during the opening of the 789th Academic Year, conducted by the Rector. He described the continuation of that tradition of excellence by saying: “The Faculty of Law gave the Unitary State ministers and high dignitaries like Angelo Messedaglia, Luigi Luzzati,

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza12 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 13

Luigi Luzzatti, Emilio Morpurgo, Carlo Francesco Ferraris, e nel Novecento eminenti personalità politiche come Giuseppe Bettiol, Luigi Carraro e Livio Paladin e oggi offre competenze e professionalità per dare corpo alla riorganizzazione in senso federale del nostro Stato». Ma, occorre aggiungere, il supporto offerto dalla Facoltà giuridica patavina – all’Italia e all’Europa – non ha occupato solo lo studio tecnico degli apparati normativi funzionali alla disciplina delle istituzioni e della vita sociale in genere. L’impegno è stato anche culturale, segnato dalla volontà di costruire un sapere capace di leggere in profondità la dinamica delle relazioni interpersonali, nel desiderio di guidarla verso uno sviluppo ordinato e il più possibile conforme alle idee, alle grandi idee, che hanno consentito il costante progresso civile ed economico, dai tempi della “Repubblica dei Patavini”, il libero Comune popolare, a quelli della Repubblica democratica nata dalla catastrofe del secondo conflitto mondiale: fin dall’inizio ha preso forma ed è stata sensibilmente alimentata una tradizione di alta sapienza giuridica, un intreccio di tecnica legale e di cultura umanistica che tuttora connota gli studi giuridici a Padova.

Ora una legge criticatissima (penso a ragione e per molte ragioni), la n. 240 del 30 dicembre 2010, ha decretato

Emilio Morpurgo, Carlo Francesco Ferraris. In the XXth century it produced eminent political figures such as Giuseppe Bettiol, Luigi Carraro and Livio Paladin. Today it offers professional competence that will help reorganize our State in a federal sense”.However, we should add, the support offered by our Law Faculty to Italy and Europe has not only meant the technical study of legal systems geared to institutional discipline or social life in general. It has also meant an overall cultural commitment, marked by the desire to create a body of knowledge capable of an in-depth reading of the dynamics of interpersonal relations and moving towards orderly development, as close as possible to the ideas -those great ideas- that have guaranteed constant civil and economic progress, from the era of the Repubblica dei Patavini, the free People’s Comune, to that one of the democratic Republic arisen from the catastrophe of the Second World War. And from the very beginning a high tradition of legal knowledge took form and grew, weaving together legal technique and Humanist values, which are still peculiar of law studies in Padua.

Today, a law (highly criticized and, I believe, quite rightly so), Law nr. 240 dated December 30th 2010 has hurriedly and somewhat amateurishly decreed the end of this long academic experience, comprising

frettolosamente (e con un certo dilettantismo) la fine di questa lunga esperienza accademica, fatta di Facoltà e di Presidenze. Così anche la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova chiuderà i suoi battenti prevedibilmente il 30 settembre 2012. Ma con lodevole perspicacia il nostro Ateneo ha ritenuto di utilizzare al meglio quella che nella legge Gelmini resta una previsione di mera eventualità; e così si sta disponendo, affinchè alle Facoltà abbiano a succedere, sia pur con competenze in parte diverse ma certo non irrilevanti, le Scuole. Dal prossimo anno l’organizzazione degli studi giuridici dell’Università di Padova farà dunque capo alla Scuola di Giurisprudenza a cui si affiancheranno due Dipartimenti, l’uno già esistente, l’altro conseguente alla fusione del Dipartimento di diritto privato con quello di Storia e filosofia del diritto e diritto canonico. V’è da augurarsi e, soprattutto, da impegnarsi affinchè tutto ciò non crei eccessivo disorientamento; ma sono certo che, al di là delle parole (che pur hanno sempre un valore non indifferente e per questo ben si sarebbe potuto denominare Facoltà anche la nuova struttura didattica), i giuristi che comporranno la realtà umana della neonata Scuola giuridica patavina saranno all’altezza dell’illustre tradizione di cui pur sono espressione; e che l’eccellenza continuerà ad essere perseguita con

Faculties and deans. Thus the Faculty of Law at the University of Padua will close, presumably on September 30th 2012. But with laudable foresight, our University has opted to benefit from what, in the Gelmini Law is still only a vague future possibility. It has decided to organize its teaching into Schools (using terminology that is already part of our tradition) that will take the place of the Faculty with slightly different, but no less important functions. As from next year the organization of law studies at the University of Padua will depend on the Law School which will be flanked by two Departments, one is already existing, the other one will be the result of a merger between the Private Law Department and the Department of History and Philosophy and Canon Law. It is to be hoped, and above all, we should do our best for this to be the case, that all this will not create too much confusion. But I am sure, beyond words (which are however of no small value), that jurists who make up the human element of the newly-born Padua Law School will be up to the illustrious tradition of which they are an expression themselves - that excellence will continue to be sought, passionately and selflessly, both at the didactic and scientific level, especially in the search for ideas and techniques that will allow experimentation of juridical experience consonant with a community desiring to progress above all in the construction of the institutional

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza14 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 15

passione e abnegazione a livello didattico come scientifico, specialmente nella ricerca delle idee e della tecnica che consentono la sperimentazione di un’esperienza giuridica adeguata a una comunità e a un Paese che vogliono progredire innanzi tutto nella costruzione di quegli assetti istituzionali in grado di assicurare una convivenza sempre più civile e onesta.

Allora questo opuscolo vuole essere quasi una testimonianza a futura memoria, un omaggio, modesto ma deferente, a quel che fino a oggi è stato; e al contempo un augurio colmo di fiducia verso il futuro che verrà.

La Facoltà diGiurisprudenza tra passato e presente1. Giurisprudenza deriva da iuris prudentia, che significa in latino conoscenza del diritto. Il richiamo alla lingua latina riporta alle radici delle discipline giuridiche, che si collocano nella grandiosa opera di speculazione e sistemazione operata dai giuristi romani classici. Infatti, pur esprimendo il diritto un’esigenza connaturata delle società umane, di affidare la regolamentazione della convivenza civile ad un insieme di norme (e proprio il conflitto tra le norme arcaiche ed ancestrali e le prepotenti nuove necessità della polis fa da sfondo alla tragedia di Antigone), è con il diritto romano che le discipline giuridiche divengono oggetto di una vera e propria scientia, destinata ad influenzare tutte le epoche successive ed a tramandare sino al giorno d’oggi le basi teoriche che caratterizzano gli ordinamenti giuridici dei Paesi occidentali. Il patrimonio di questa plurisecolare elaborazione fu racchiuso nel Corpus Iuris Civilis dell’imperatore Giustiniano, e venne riscoperto in età medioevale da grandi giuristi come Irnerio, Accursio, Baldo degli Ubaldi e Bartolo di Sassoferrato, che lo resero oggetto di rinnovato studio ed approfondimento,

framework needed to ensure an ever more civil and honest society.

This booklet then is, in some sense, a record for future recall, a modest but respectful tribute to what has been in the past and at the same time, an expression of all the good wishes, full of confidence for the coming future.

The Law Faculty in Padua - past and present1. The word “jurisprudence” derives from the Latin “ iuris prudentia” meaning “knowledge of the law”. This reference to Latin takes us back to the roots of the jurisprudential disciplines which are to be found in that great opus of speculation and organization put together by the great Classical Roman jurists.While law is a natural need on the part of human societies to entrust the regulation of civil cohabitation to a series of norms (and it is precisely the conflict between archaic, ancestral norms and the aggressive new needs of the polis which is the backdrop for the tragedy of Antigone), it is with Roman law that juridical disciplines become a true “scientia”, destined to influence all successive periods, leaving us as a legacy the theoretical base which is characteristic of the law systems in western countries.

The richness of this centuries-old process was integrated into the Emperor Justinian’s Corpus Iuris Civilis, rediscovered in the Middle Ages by great jurists such as Irnerio, Accursio, Baldo degli Ubaldi, and Bartolomeo di Sassoferrato,who studied and further developed the concept, taking it as existing law in a context where juridical

Umberto VincentiPreside della Facoltà di Giurisprudenza

Dean of the Law Faculty

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza16 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 17

avvicinandosi ad esso come se si trattasse di diritto vigente, in un contesto in cui la disciplina giuridica veniva ritrovata nella tradizione del diritto romano prima ancora che nelle leggi volta a volta emanate dal potere costituito (potere che, in quell’età, era del resto talmente frammentato, in Comuni, Principati, Stati e Staterelli, da richiedere uno ius commune, appunto la tradizione del diritto romano, come una sorta di “lingua” di dialogo universale).È solo con l’età delle codificazioni, che si apre nel 1700 dopo il consolidamento dei primi Stati unitari e conosce il suo frutto più maturo con il Code civil di Napoleone il Grande, che l’importanza della tradizione dei giuristi romani classici comincia ad appannarsi: anche se il diritto romano continua ad essere diritto vigente in Germania sino all’entrata in vigore del codice civile unitario tedesco all’alba del XX secolo, poco più di cent’anni fa.All’età medievale, al 1222, risale la fondazione dell’Università di Padova, nella cui storia lo studio e l’insegnamento del diritto hanno sempre avuto un ruolo centrale. Lo Studium Patavinum è stato infatti per secoli suddiviso in Universitas Artistarum, cui appartenevano scienziati e medici, ed Universitas Iuristarum, che fu il luogo deputato dalla Serenissima Repubblica di Venezia alla formazione dei giuristi, essendosi visto assicurato dal Senato veneziano, il 31 aprile 1407,

il monopolio dell’istruzione universitaria nell’intero Dominio (come è ben noto anche alla letteratura mondiale grazie al Mercante di Venezia di Shakespeare, dove il dramma di Antonio, tenuto per contratto a compensare Shylock con una libbra di carne dal proprio petto per non aver restituito il danaro dato a mutuo, viene risolta da Porzia, travestita da Dottore in Diritto inviato dallo Studio di Padova, con la trovata per cui il contratto doveva bensì essere rispettato, ma il creditore non poteva versare alcuna goccia di sangue cristiano sul terreno della Repubblica Serenissima, a pena di confisca di tutti i suoi averi).Di questa gloriosa storia è dunque frutto la Scuola dei giuristi a Padova, che nella propria storia ha visto all’opera grandi Maestri (a partire dal già ricordato Baldo degli Ubaldi, e, con lui, tra i civilisti, Paolo di Castro, Raffaele Fulgosio, Giason del Maino, Bartolomeo Cepolla, Bartolomeo Socini, e tra i canonisti Francesco Zabarella e Bartolomeo Selvatico). La sede di Padova venne così conservata, accanto a Bologna e Pavia, quale una delle tre Università del Regno d’Italia, per effetto del decreto di Saint Cloud del 25 luglio 1806, di riorganizzazione amministrativa degli Stati veneti annessi per volontà perentoria di Napoleone imperatore, il 30 marzo precedente, pochi mesi dopo il trionfo di Austerlitz. A tale decreto risale anche la

discipline was to be found in the tradition of Roman Law rather than in the extant laws that were being promulgated by the governing powers (powers that, at the time, were broken up into Comunes, Principalities, major and minor States needing a ius commune -i.e., following the tradition of Roman Law - as a sort of universal “language”).

It was only with the age of codification, from 1700 onwards, after the establishment of the first unitarian States and reaching a peak with Napoleon the Great’s Code Civil that the importance of the tradition of the Classical Roman legislators began to wane (although Roman Law continued to hold sway in Germany until the adoption of the German Unitarian Civil Code at the beginning of the XXth century, just over a hundred years ago).

The University of Padua was founded in the Middle ages, in 1222 and historically, the study and teaching of law have always played an important role. For centuries, the Studium Patavinum was divided into Universitas Artistarum comprising scientists and doctors,and Universitas Iuristarum, adopted by the Serenissima Republic of Venice as the appropriate place for the formation of jurists, since the Venetian Senate on April 31st 1407 granted it the monopoly for university teaching

throughout the whole Dominion (this fact is well-known to the world thanks to Shakespeare’s Merchant of Venice, where Antonio’s dilemma - to have by contract to compensate Shylock with a pound of flesh from his breast for an unpaid debt - is resolved by Portia dressed up as a Doctor of Law sent by the Studio in Padua. She finds a loophole whereby the contract must be respected but the creditor may not shed a drop of Christian blood on Serenissima territory, under penalty of all his property being confiscated).

So this is the glorious history of the Law School on Padua which has seen great masters at work (starting from the above-mentioned Baldo degli Ubaldi, and together with him the civil lawyers Paolo di Castro, Raffaele Fulgioso,Giasin del Maino, Bartolomeo Cepolla,Bartolomeo Socini and, of the canonists, Francesco Zabarella and Bartolomeo Selvatico). Padua was thus kept, together with Bologna and Pavia, as one of the three universities of the Regno d’Italia following the decree of Saint Cloud on July 25th 1806 which reorganized the administration of the Venetian States which had just been annexed by Napoleon the Emperor on March 30th, a few months after the triumph of Austerlitz.This same decree reorganized the School of Jurists into the Faculty of Law (together with the Faculty of Medicine and the newly-created Faculty

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza18 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 19

strutturazione della Scuola dei giuristi in Facoltà di Giurisprudenza (accanto alla Facoltà di Medicina ed alla neo-istituita Facoltà di Scienze fisico-matematiche). Facoltà di Giurisprudenza che ha visto all’opera, nell’ultimo secolo, altri insigni Maestri degni dei predecessori: Enrico Allorio, Tullio Ascarelli, Alberto Asquini, Aldo Attardi, Giuseppe Bettiol, Walter Bigiavi, Norberto Bobbio, Alberto Burdese, Giuseppe Capograssi, Francesco Carnelutti, Luigi Carraro, Vezio Crisafulli, Donato Donati, Enrico Guicciardi, Giambattista Impallomeni, Vincenzo Manzini, Enrico Opocher, Livio Paladin, Vittorio Polacco, Francesco Santoro Passarelli, Adolfo Ravà, Salvatore Satta, Alberto Trabucchi, Pasquale Voci; nonché, tra gli economisti, Tullio Bagiotti e Marco Fanno.Nell’ultimo decennio, per far fronte al notevole incremento degli iscritti ed alla conseguente grave sperequazione tra il numero dei docenti e dei discenti, la Facoltà ha avuto l’occasione di aprire a Treviso – grazie ad una generosa convenzione con la Fondazione Cassamarca – una propria sede staccata che nella sostanza duplica l’intero Corso di Laurea: in un magnifico contesto urbano ed architettonico che, nel rinnovare la tradizione degli studi giuridici trevigiani (risalente al XIII secolo), ha già consentito ad una generazione di studenti di seguire con profitto ed entusiasmo il proprio corso di studio sino alla laurea.

2. Studiare giurisprudenza significa dunque conoscere il diritto, un elemento della cultura umana antico appunto quanto l’uomo e inscindibilmente connesso alla vita di qualunque società umana organizzata. Senza diritto, anzi, le società umane non potrebbero esistere.Esagerato? Proviamo a riflettere su questo punto.È diritto, nel senso più ampio del termine, l’insieme di tutte le regole che consentono agli uomini di vivere tra loro pacificamente: regole non necessariamente imposte da una autorità superiore ma anzi, in via di principio, accolte e riconosciute, più o meno consciamente. La necessità di ‘regole’ per i rapporti tra gli esseri umani è, si può dire, innata e tutti noi la riconosciamo spontaneamente. Ecco perché lo studio del diritto ha molto, tutto, a che fare con l’essere umano in quasi tutti i momenti e gli aspetti della sua vita quotidiana.Nella Facoltà di Giurisprudenza si insegna dunque il diritto. Cominceremo con il darne un’idea elementare. Vediamo che gli uomini vivono in comunità più o meno grandi. Nell’ambito di queste comunità – di varia grandezza, dallo Stato al condominio, dagli ordinamenti sportivi o delle associazioni private alle comunità sovranazionali ed all’ordinamento internazionale – si stabiliscono rapporti di ogni genere, e ogni cittadino si aspetta dall’altro, in date circostanze, dati comportamenti:

of Physical and Mathematical Sciences). The Law Faculty over the last century has seen masters of the same calibre as their predecessors: Enrico Allorio., Tullio Ascarelli, Alberto Asquini, Aldo Attardi, Giuseppe Bettiol, Walter Bigiavi, Norberto Bobbio, Alberto Burdese, Giuseppe Capograssi, Francesco Carnelutti, Luigi Carraro, Vezio Crisafulli, Donato Donati, Enrico Guicciardi, Giambattista Impallomeni, Vincenzo Manzini, Enrico Opocher, Livio Paladin, Vittorio Polacco, Francesco Santoro Passarelli, Adolfo Rava, Salvatore Satta, Alberto Trabucchi, Pasquale Voci, together with the economists Tullio Bagiotti and Marco Fanno.

In the past decade, to meet the growing numbers of students and the resulting disproportion between the number of professors and students, the Faculty, thanks to the generous agreement with the Fondazione Cassamarca, has opened another university centre in Treviso which, in effect, duplicates the whole Degree Course. It is set in magnificant urban and architectural surroundings, renewing an old tradition of legal studies in Treviso (going back to the XIIIth century), and has already enabled one generation of students to enthusiastically complete their entire degree course with positive results.

2. To study jurisprudence therefore means to know the law, a cultural element which is as old as man, indissolubly connected with the life of any organized society. Without law, no human society could exist.

Excessive? Let us consider this point.

In the widest sense of the term, law is that set of rules that allows people to live peacefully with one another.These rules are not necessarily imposed by a higher authority but are, on the contrary, accepted and acknowledged more or less consciously. The need for “rules” in interpersonal relationships is, we may say, innate and recognized by all of us. This is why the study of law has a lot, indeed everything, to do with human beings in almost every aspect and moment of their lives.

Law, therefore, is taught in the Faculty of Jurisprudence. Let us start with a basic idea.We see that men live in small societies and large societies and within these societies of varying sizes, from the State to the condominium, from sporting or private association rules to supra-national communities and international regulations, all sorts of relationships are forged and each citizen expects of every other citizen a certain sort of behaviour under certain circumstances.Thus regulations are born, which we may call “social”, which tell every

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sorgono così le prescrizioni che possiamo dire sociali, e che dicono a ognuno, ogni momento, ciò che deve fare o omettere. Non tutte le prescrizioni hanno però la stessa importanza, e quindi le stesse conseguenze. Ogni società deve assicurarsi, per prima cosa, la sua stessa esistenza, e poi i mezzi per progredire ordinatamente: si pone così dei fini che deve necessariamente conseguire. Li può conseguire con la collaborazione – maggiore o minore, diretta o indiretta – di ciascuno: una collaborazione ch’è dunque necessaria e che perciò è imposta anche a chi non vorrebbe prestarla. Le prescrizioni relative hanno in sé, per questo motivo, l’elemento della coazione: cioè procurano a chi disobbedisce conseguenze spiacevoli di vario genere, di cui l’esempio maggiore è dato dalle pene. Le prescrizioni che, nel senso ora chiarito, stabiliscono quanto necessariamente debba essere fatto o non fatto, sono le prescrizioni giuridiche: il diritto è dunque l’imposizione di un ordine sociale. Con questo abbiamo anche circoscritto il campo proprio del diritto. Tutti siamo stretti da una serie pressoché infinita di prescrizioni: alcune di poco momento (come, per es., le regole dell’etichetta e della moda); altre di contenuto morale anche grande (come, per es., la gratitudine per il beneficio ricevuto): però la società non rende coattiva ogni prescrizione, ma

solo quelle dalla cui osservanza conta di ottenere lo svolgersi e il progredire pacifico e ordinato della vita comune. Così il campo delle prescrizioni giuridiche sta tra il campo in cui il diritto non cura e il campo in cui il diritto non osa intervenire.Entro questo confine il diritto, nell’offrire la garanzia dell’ordine sociale, assicura anche la pienezza e la certezza degli interessi dei consociati. Quale essenziale argine all’homo homini lupus, le norme giuridiche si impongono a tutti i consociati, nessuno dei quali è o può vantarsi di essere «al di sopra» del diritto. È proprio questa l’essenza dello «Stato di diritto», ove il rispetto delle norme è regola anche per lo Stato, nelle sue emanazioni ed altresì nella veste di coloro che pro tempore sono i detentori del potere costituito e che debbono – non diversamente da tutti i cittadini e dall’ultimo dei cittadini – sottostare all’impero della norma giuridica: della rule of law, come dicono gli anglosassoni (la sacralità del principio della rule of law, coessenziale all’idea di Stato di diritto, la si trova così scolpita, con inattesa preveggenza, ancora da Shakespeare, sempre nel Mercante: «non c’è a Venezia alcuna autorità ch’abbia il potere di modificare un decreto in vigore: questo potrebbe essere invocato come un pericoloso precedente e dietro quell’esempio molti abusi potrebbero infiltrarsi nel corpo dello Stato»).

person, at any time, what they must do or not do. Not all regulations have the same importance, and therefore the same consequences. Each society must, first and foremost, guarantee its own survival and then the means with which to progress in an orderly fashion.Thus certain aims are established which the society itself must necessarily follow. These aims can be reached with the cooperation, to a greater or lesser degree, directly or indirectly, by each person.This collaboration is therefore necessary and is thus imposed even on those members of society who are unwilling to cooperate. These rules, therefore, hold an element of coercion, i.e., they cause unpleasant outcomes of various kinds to those who disobey (the most serious outcome being a sentence). In this sense, these rules determine how much must,of a necessity, be done or not done, and are juridical prescriptions. Law is therefore the imposing of a social order.

We have thus circumscribed the field of law.We are all constrained by an almost infinite number of rules. Some are of little account (rules of etiquette or fashion), others have to do with an element of morality, such as thanks for a favour received. Society, however, does not force all prescriptions, only those that are important to maintain a pacific and orderly living together. Thus the field of juridical prescription lies between

the field in which law does not pay heed and the field where the law does not dare intervene.

Within these confines, in offering a guarantee for social order, law also guarantees the fullness and certainty of co-partners’ interests. As an essential bulwark against homo homini lupus,,juridical norms apply to all associates, not one of whom can boast of “being above the law”. And this is precisely the essence of this “Legal State”, where respect for the norms is a regulation for the State, too- in its promulgations- or for those who pro tempore detain established power and who must, exactly like all other citizens, obey the juridical norm: the “rule of law”, as the English say.We find reference to the sacredness of the principle of the rule of law (co-essential to the “legal state”) described with extraordinary foresight in Shakespeare’s “Merchant of Venice”:“... There is no power in Venice can alter a decree established: Twill be recorded for a precedent and many an error, by the same example, will rush into state. “ (Act IV.1).

In this regard, it should be remembered that the guarantee of a legal state, as envisaged at the end of the XVIIIth century during the great Revolutions in America and France, is based on the existence of a free and independent magistrature, as an

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A questo riguardo, non va dimenticato che, come è stato percepito alla fine del ‘700 all’epoca delle Grandi Rivoluzioni americana e francese, la garanzia dello Stato di diritto come lo si è descritto è offerta dall’esistenza di una magistratura libera ed indipendente, quale autonomo ordine dello Stato, cui ciascuno può rivolgersi per veder realizzata la uguale soggezione di tutti al primato della legge. Grazie alla riflessione di Montesquieu, ma anche all’apporto di Alexander Hamilton e Thomas Jefferson quanto alla teoria del bilanciamento dei poteri, l’Illuminismo porta con sé, quale frutto maturo, la percezione di questo ruolo centrale dei giudici nella fondazione dello Stato di diritto. Il diritto, per le esigenze stesse della vita, si divide in vari rami. La più famosa e antica divisione è quella tra diritto pubblico e diritto privato. Ogni Stato ha bisogno di un ordinamento che stabilisca le specie, le forme, i limiti della sua attività: stabilisca cioè chi faccia le leggi; chi le faccia rispettare; chi provveda ai compiti ch’è impossibile siano lasciati all’iniziativa e alla cura dei privati. Né lo Stato può rinunciare a regolare i suoi rapporti con i cittadini, cioè stabilire quali doveri imponga e quali diritti assicuri. Tutto questo è dominio del diritto pubblico, il quale regola, fondamentalmente, l’organizzazione dello Stato e il sistema dei rapporti tra lo Stato e gli individui.

Entro il campo della libertà lasciata dallo Stato, ogni individuo persegue interessi suoi propri, o si associa con altri per perseguirne di simili, ma di maggiore importanza: è il campo della vita e degli interessi privati; e vediamo ogni giorno come ognuno venda o compri qualche cosa, presti o commissioni servizi, o ancora organizzi un’impresa all’uopo magari fondando una società, si procuri un contratto di lavoro o un’abitazione in locazione, veda non soddisfatti i propri crediti o lesa la propria incolumità fisica per l’azione imprudente o negligente di altri, ecc. Tutta questa serie di innumerevoli rapporti, frutto dell’iniziativa o dell’azione dei privati e proiettati in una dimensione essenzialmente bilaterale, ossia in una relazione coinvolgente un soggetto che ha una pretesa ed un altro gravato dal corrispondente obbligo, sono regolati dal diritto privato.C’è poi un’altra distinzione fondamentale: quella tra il diritto sostanziale e il diritto processuale. Il diritto esiste per non rimanere formula scritta nella legge, ma per essere attuato nella pratica. L’attuazione può essere spontanea: l’uomo fa ciò che la legge gli detta. Se non c’è l’attuazione spontanea, occorre tuttavia che il risultato, che la legge si proponeva di conseguire, sia conseguito egualmente, o comunque sia perseguita la disobbedienza del trasgressore: è infatti solo grazie alla

autonomous order of the State to which each person can apply and where everyone is equally subordinate before the law. Thanks to Montesquieu’s reflections and the contribution given by Thomas Jefferson and Alexander Hamilton as regards the theory of the balance of power, the Enlightenment carries within itself, like a ripe fruit, the perception of this central role of judges in the foundation of the Legal State.

Law is divided into various branches, according to the needs of life itself. The oldest and best-known division is that between Public Law and Private Law. Each state needs a system which establishes types, forms and limits to its activity, i.e., it establishes who will create laws, who will enforce them, who will carry out tasks that cannot be left to private initiative. Neither can the State renounce regulating its relations with its citizens, i.e., deciding which duties must be imposed and which guaranteed. All this comes under Public Law which basically regulates the organization of the State and individuals.

Within the field of freedom allowed by the State, individuals pursue their own interests or associate with other individuals to pursue similar but larger affairs. This is the field of private life and interests and daily we see how each person buys or sells something, gives commissions or services, organizes

an enterprise with a particular purpose, perhaps creating a company, procuring a work contract or leasing a house, receiving payment where due or perhaps being injured through imprudent or negligent behaviour on the part of others, etc.All these innumerable relations, the result of private action or initiative and bi-lateral in essence (i.e., relations where there is one subject with a claim and another with the corresponding obligation), are regulated by Private law.

There is also another fundamental distinction: that between Substantial Law and Trial Law. Law exists, not to be relegated to a formula but to be put into practice. This practice can be spontaneous, i.e., a person does what the law tells him to do. If this does not happen spontaneously, we must however have the same result that the law sought to bring about or punish disobedience on the part of the transgressor.And it is in fact only thanks to the prospect of coercion, against or not withstanding, the will of the person under obligation, that society lives in an orderly fashion and the law is obeyed.Otherwise, the attribution of a substantial advantage would simply remain “flatus vocis” if there were not also the guarantee that if spontaneous obedience does not come about then the State will step in and ensure full upholding of Substantial Law. And this Substantial Law will tell me,

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prospettiva dell’attuazione coartata, contro o a prescindere dalla volontà del soggetto gravato dell’obbligo, che la società vive ordinatamente e la norma viene rispettata. Altrimenti l’attribuzione di un vantaggio sostanziale rimarrebbe un mero flatus vocis, se non vi fosse la garanzia che, in difetto di obbedienza spontanea, subentri l’intervento dello Stato ad assicurare la piena soddisfazione del diritto sostanziale. E così il diritto sostanziale dirà a me, debitore, di pagare il mio debito al creditore; ma se io non adempirò il mio obbligo, il creditore potrà condurmi davanti al giudice: si apre così un processo, il cui svolgersi e chiudersi è regolato dal diritto, appunto, processuale.A tanto servono i giudici e i tribunali: cioè l’organizzazione della giustizia. La giustizia, in una società civile moderna, è funzione dello Stato, che assume per sé il monopolio dell’esercizio della forza – onde evitare l’homo homini lupus, e per ciò irrogando il divieto di “farsi ragione da sé” –, ma al contempo mette a disposizione dei cittadini gli organi della giurisdizione, che, se del caso anche ricorrendo a strumenti coercitivi della sfera di libertà o di proprietà dei singoli, assicurano la tutela e la soddisfazione dei diritti. All’uopo è indispensabile l’apporto di un giudice imparziale che, considerati i fatti e studiate le norme di legge che sono da applicare, pronunci una decisione che

attribuisca il diritto ed il torto, accerti le pretese e gli obblighi. Questa decisione, che è emanazione di un organo ufficiale e ha dunque per sé l’autorità dello Stato – accanto all’apparato amministrativo della cd. “esecuzione forzata” che si rende necessario in caso di mancata cooperazione spontanea –, assicura l’attuazione coattiva del diritto, poiché la necessità di rispettare la legge ha il suo corrispettivo nella necessità di subire le conseguenze della decisione giudiziale in caso di trasgressione.L’ordinamento che regola lo svolgersi dei processi si chiama dunque diritto processuale. Non c’è bisogno di aggiungere che si tratta di una branca essenziale del diritto, sia perché la funzione della giustizia è oggi una delle funzioni essenziali dello Stato; sia perché nel processo il diritto si presenta nel suo aspetto dinamico, ove – per il tramite di una decisione che è sempre “creativa” di significato, e così di diritto – le formule “morte” delle leggi (“generali ed astratte”) si tramutano in regolamentazione di relazioni intersoggettive concrete tra individui viventi (o soggetti immateriali ma a loro volta fittiziamente “viventi”, quali le società di capitali): vuoi individuando uno specifico significato della proposizione normativa per ogni singolo caso; vuoi plasmando la norma in funzione dei superiori valori iscritti nella Costituzione; vuoi creando la regola per il caso non

a debtor, to pay my creditor. But if I do not settle my obligation, the creditor will be able to take me in front of a judge, thus putting into motion a trial which will come about and conclude via Law of Procedure.This is the purpose that judges and law courts serve, i.e., the organization of justice. Justice, in a modern civil society is that function of the state which takes upon itself the responsibility of exercising force so as to avoid homo hominis lupus, thus also prohibiting the “taking of the law into one’s own hands”. But at the same time it offers citizens organs of jurisdiction which guarantee protection and the upholding of laws even if coercive methods are adopted in the spheres of freedom and private property. To this end, an impartial judge is indispensable and must be one who, having considered the facts and studied the legal norms that are to be applied, will pass sentence apportioning right and wrong and ascertaining claims and obligations.This sentence, which has been pronounced and therefore holds State authority (together with the administrative apparatus in the case of so-called “compulsory enforcement which is necessary when spontaneous cooperation is lacking) guarantees the compulsory putting into effect of the law. For the need to respect a law is reflected in the need to pay the consequences of the judge’s decision in the case of a transgression.

The system that regulates trial proceedings is therefore called Law of Procedure. There is no need to add that this is an essential branch of law both because nowadays the functioning of justice is one of the essential functions of the state and because in a trial, the law is seen in its dynamic aspect.Via a decision which is always “creative” in significance - and therefore in law - the “lifeless” formulae of laws which are both “general “and “abstract”, are transformed into regulations for concrete inter-subject relations between living individuals (or immaterial objects which are fictitiously “alive”, such as limited companies), either by a) highlighting one specific meaning of the regulating proposal for each single case; or b) by moulding the regulation according to the superior values of the Constitution; or c) creating the rule where the case is not regulated in detail, invoking recognized general international principles (as in the Englaro case) and this because the trial must always offer a solution through the jurists who are working on it and who are called to give citizens a knowledge of their rights as a premise to their full satisfaction.

It is thanks to this capacity for transformation and transfiguration that the trial has always been present in literature - immortalised in Rabelais’ Gargantua, in Alice in Wonderland (The Knave of Hearts’

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dettagliatamente disciplinato invocando principi generali ed internazionalmente riconosciuti (come nel caso Englaro), poiché il processo deve sempre offrire una risposta grazie al ruolo dei giuristi che nel processo operano, e che si vedono chiamati ad offrire ai cittadini la consapevolezza dei propri diritti, quale premessa per il loro pieno godimento.È per questa capacità di trasformazione e trasfigurazione che il processo ha attirato da sempre l’attenzione della letteratura (e poi anche del cinema), venendo raffigurato – oltre che in Shakespeare – in pagine immortali del Gargantua di Rabelais, di Alice nel paese delle meraviglie (con il processo del fante di cuori), del Circolo Pickwick di Dickens (con il processo tra Mr. Pickwick e Mrs. Bardell) e dell’omonima opera di Kafka, divenendo persino strumento di comprensione sociologica della complessità delle società moderne (quale fondamento di legittimazione del potere decisionale ai vari livelli della società, nella riflessione di Niklas Luhmann).Dovendo poi stabilire se il diritto processuale fa parte del diritto pubblico o del diritto privato, si può dire che, se è indiscusso che – là dove il processo serva ad accertare i reati ed irrogare pene – esso rientra nel diritto pubblico, tale inquadramento è molto più opinabile allorché il processo sia strumento

di tutela ed attuazione dei diritti civili tra privati, attinenti alla sfera patrimoniale o personale (famiglia, minori, etc.). In queste ipotesi il processo è bensì regolato da norme che disciplinano l’attività di organi statali (non necessariamente peraltro: si pensi alla possibilità ampiamente riconosciuta alle parti di far decidere le controversie da “giudici privati”, ricorrendo all’arbitrato), ma è strumento dinamico che assicura l’esistenza di diritti a contenuto essenzialmente privatistico: ed in quanto tale ha una funzione strettamente ricollegata alla natura dei diritti che in tal modo vengono presidiati.

3. Ora vediamo come il diritto viene studiato in una facoltà giuridica. Il campo del diritto è vastissimo; le esigenze di un insegnamento, che voglia essere razionale, sono numerose; la durata degli studi – i cinque anni previsti per l’ordinamento della Laurea Magistrale – è breve. Tenuto conto di tutto questo, l’insegnamento tratta la materia giuridica secondo certi criteri fondamentali, cui daremo, a scopo di orientamento, un nome: gradualità; integrazioni; distinzioni.

GRADUALITÀ Non c’è studio senza iniziazione: prima si apprendono le cose più facili, poi le più difficili. Nel campo del diritto, l’iniziazione è affidata ai corsi di Istituzioni, di diritto

trial), in the Pickwick Papers by Dickens (with the lawsuit between Mr. Pickwick and Mrs. Bardell), and then the work of the same name by Kafka - and becoming a way to give a social reading of the complexity of modern society (and as the basis for legitimizing ruling power at the various levels of society, according to Niklas Luhmann).

Having thus to establish whether Law of Procedure is part of Public or Private Law, we may say that it is clear that where the trial serves to ascertain crime and mete out punishment, it has to do with Public Law. This, however, becomes a moot point when the trial is a measure of safeguard and enforcement of civil rights among private citizens, with regard to property or the personal sphere (family, minors, etc.). In this case, the trial is also regulated by norms which regulate the activity of the body of the State (although this is not always true if we consider the widely-recognized possibility of both sides submitting the matter to arbitration, asking a “private judge” to settle the dispute). So the trial is a dynamic instrument which guarantees the existence of essentially private laws the function of which is strictly related to the nature of the laws which are thereby protected.

3. Let us now see how law is studied in a law faculty. The field of law is vast and the subject itself has various needs. The period of study, however, is brief (5 years for the Laurea Magistrale). So keeping these facts in mind, the subject of law is treated according to certain criteria which we will call: gradualness, integration and distinctions.

GRADUALNESSThere is no study without initiation. We learn easy things first and then more difficult ones. In the field of law, initiation occurs in the Institution courses, particularly

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romano e diritto privato anzitutto. Parola e cosa di antiche origini: instituere significava in latino ammaestrare offrendo i rudimenti di una disciplina; e di Institutiones furono i libri da cui per secoli i giovani del 1° anno appresero gli elementi del diritto privato. Apprendere gli elementi significa acquistare la conoscenza sommaria di una materia, che preluda a uno studio più intenso, e successivo, della stessa materia o di una parte di essa.Analoga all’esigenza della gradualità è quella della propedeuticità. Certe cose non si possono intendere bene se non se ne conoscono già altre: si comprende, allora, che occorra studiare prima certe discipline, poi altre. Propedeutico appunto è un insegnamento preliminare rispetto a un altro. La propedeuticità è stabilita, talvolta tassativamente, dagli ordinamenti universitari. Propedeutiche sono, per loro natura, le discipline istituzio¬nali; ma anche le discipline sostanziali rispetto a quelle processuali, poiché non si può intendere il processo se prima non si è appreso qual è la disciplina sostanziale che nel gioco processuale diviene oggetto di dibattito.

INTEGRAZIONE Si potrebbe dire, richiamandoci a Socrate, che chi conosce una cosa sola non ne conosce nessuna. La «cosa sola», cui qui intendiamo riferirci, è l’ordinamento legislativo del nostro Paese. Il buon

senso ha da sempre riconosciuto che la conoscenza delle norme del proprio paese ha da essere integrata da altre conoscenze, di varia specie. Distingueremo, perciò, quattro campi di studi integrativi.

Studi storico-giuridici La storia è una forma di autocoscienza: l’uomo non può avere autentica coscienza di se stesso se, insieme col presente, non conosce anche il passato. All’ufficio generale della storia nel campo generale della cultura corrisponde l’ufficio della storia giuridica nel campo degli studi giuridici. Nel nostro ordinamento le discipline storiche studiate sono il Diritto romano e la Storia del diritto italiano. La limitazione a questi due ambiti – a parte la funzione educativa che le opere dei giuristi romani e talvolta medioevali hanno avuto nel campo soprattutto del diritto privato – è dovuta alla necessità di preferire campi più vicini alla nostra cultura giuridica, anzi gli antecedenti stessi di essa.

Studi comparativistici Non si può avere una giusta opinione dei propri ordinamenti se non si conoscono quelli degli altri. Le soluzioni, che i popoli contemporanei danno a problemi simili ai nostri, vanno confrontate con le nostre: l’esperienza altrui può esserci preziosa, per aiutarci soprattutto a comprendere il nostro ordinamento, ed eventualmente anche a mutarlo (con la dovuta prudenza, poiché

in Roman and Private Law. “Instituire” is a Latin word meaning “to teach by giving the rudiments of a discipline”, and has ancient origins. For centuries, students in their first year would learn the elements of Private Law from books of “Institutiones”.To learn the elements meant having a general knowledge of the subject and was the prelude to more intensive study of the same topic, or a part of it.

Together with the need for gradualness, there is also a need for propaedeutics, There are certain things that cannot be properly understood unless we already know other things and so it is necessary to first study certain things and then other things. A teaching is propaedeutic when it comes before another. Propaedeutic order is established (absolutely, at times) by university statutes. By their very nature, institutional disciplines are propaedeutic but also substantial, as compared to Trial Law for it is impossible to understand a trial if we do not understand precisely what substantial discipline is being discussed.

INTEGRATIONWe could say, citing Socrates, that he who knows only one thing knows nothing. The “one thing” we are referring to is the legislation system of our country. Common sense has always held that knowledge of

the laws of one’s country must be integrated with other knowledge of various kinds. We will therefore highlight four fields of supplementary study.

Historico-juridical studies History is a form of self-consciousness.People cannot have a true consciousness of themselves if, together with the present, they do not have a knowledge of the past. The function of juridical history in the field of juridical studies corresponds to the general role of history in the field of learning.In our system, the historical disciplines studied are Roman Law and History of Italian Law. This limitation to only two spheres (apart from the educational role that the works of the Roman, and at times, medieval jurists have had in the field of Private Law in particular) is due to the need to choose fields closer to our juridical culture rather than anything antecedent to it.

Comparative studies It is impossible to have a proper opinion of one’s own system if one does not know the systems of others. The solutions that contemporary societies give to problems similar to our own should be compared to our solutions. Other people’s experiences can be precious for us, to help us above all, to understand our own system and to change it, if necessary (with all due prudence, for - just as experiments to

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– così come sono falliti gli esperimenti di “esportazione della democrazia” – il puro e semplice trapianto porta sempre con sé il rischio che l’elemento “straniero” viva come un “corpo estraneo” nell’organismo che lo riceve: così è accaduto con il nuovo processo penale, ridisegnato nel 1989 su di un modello, quello statunitense, che non è riuscito ad attecchire nel nostro Paese). Il campo della comparazione è immenso: ma è limitato con accorgimenti che il buon senso suggerisce; e la pluralità degli argomenti trattati nel seguirsi dei corsi, o nell’ambito di un corso stesso, può proporre una serie di utili esperienze. Alla comparazione si prestano, com’è naturale, il diritto pubblico quanto il privato, il diritto penale quanto quello processuale.

Studi filosofici A uno studio del diritto, condotto sotto tanti aspetti – il diritto proprio e l’altrui, il diritto d’oggi e quello di ieri –, non può non accompagnarsi uno studio che sintetizzi le varie esperienze, cercando l’unità sotto la molteplicità, cioè l’essenza del diritto. Questo è il compito della Filosofia del diritto: che logicamente è il coronamento degli studi giuridici; ma che per motivi di indubbio valore didattico può essere preposta allo studio del diritto, e assume allora il significato di introduzione filosofica agli studi giuridici.

Studi economici L’economia è parte vitale della vita pubblica e privata: nella maggior parte delle sue norme, il diritto regola operazioni economiche. La vita contemporanea è testimone di un ingigantirsi di istituti economici, col mondo che è divenuto pressoché un mercato unico. La conoscenza di una realtà così molteplice e vasta è essenziale al giurista; e solo la necessità di contenere i programmi giustifica l’uso di mantenere l’approfondimento entro limiti minimali.Il giurista, del resto, è chiamato a conoscere il cammino, la vita delle norme: sa da dove vengono e dove vanno o potrebbero portare (sa cioè prevedere in una certa misura anche i possibili effetti di una certa disposizione, sulla base della sua esperienza e della sua capacità di discernere i meccanismi). Per questo nella formazione del giurista, appunto nella nostra Facoltà, non si studia soltanto il cosiddetto diritto ‘positivo’ cioè stabilito, posto, dallo Stato e dagli altri organismi, ma fin dal primo anno si studiano materie che concorrono appunto a formare una più vasta cultura, ad esempio tramite la comparazione con il diritto degli altri Stati e approfondendo i fondamenti ‘teorici’ della scienza giuridica, oltre che il “gioco” delle forze economiche che il diritto è chiamato a regolare.Di qui l’importanza delle materie da ultimo richiamate. La conoscenza del

“export democracy” have failed - a simple transplant always carries with it the risk that the “foreign” element will be lived as a “foreign body” within the host organism. And indeed this very thing has happened with the new Criminal Trial, redesigned on an American model in 1989 and which has not been successful in our country).The field of comparison is immense but limited by details dictated by common sense and the many different aspects of themes addressed during the courses, or within any one particular course, can provide a series of useful experiences.As is only to be expected, Public Law and Private Law, Criminal Law and Trial Law are suitable fields for comparative studies.

Philosophical studies A study of law carried out bearing in mind various aspects (one’s own laws and that of others, contemporary law and that of the past) cannot but entail a synthesis of the various experiences, seeking unity beneath multiplicity i.e., the essence of law. This is the task of Law Philosophy which is the natural high point of juridical studies but which can also be applied to the study of law (for unquestionable reasons of didactic value) and thus assumes the significance of a philosophical introduction to juridical studies.

Economics Economy is a vital part of public and private life and the law regulates economic operations in most of its norms.Contemporary life has seen the growth of financial institutes with the world more or less becoming a unified market.It is essential that a jurist know this multi-faceted and vast reality and it is only the fact that programmes need to be contained that justifies the need to keep the investigation within certain limits.

The jurist, of course, must have a knowledge of the development, the life of the norms - where they come from and where they could lead to - (i.e., s/he must also know how to anticipate, to a certain point, the possible effects of a given provision on the basis of personal experience and a capacity to clearly discern underlying mechanisms). For this reason, in our Faculty, the future jurist does not only study so-called “Positive” Law (i.e., law established by the State or other organisms) but from the first year studies subjects that all lead to vaster knowledge, for example, comparing other countries’ law systems and researching into the “theoretical” bases of juridical science, together with the interplay of economic forces and the law which is called to regulate them.

And thus the importance of the above-mentioned subjects. After all, a knowledge

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passato, del resto, è una chiave di lettura fondamentale per acquisire uno sguardo critico e consapevole anche sul presente. Il giurista preparato conosce le origini fondamentali della nostra società e dei suoi meccanismi giuridici, affondati ancora in gran parte nel diritto dell’antica Roma (per molti aspetti avanzatissimo) e poi costruiti ed elaborati in una dimensione (forse per molti insospettatamente attuale) europea nel corso del medioevo e dell’età moderna. Proprio grazie a questa conoscenza, si è infatti in grado di non farsi cogliere del tutto ‘sprovveduti’ o impreparati anche di fronte a problemi che talora appaiono ‘nuovi’ e come tali difficili da risolvere tramite opportuni strumenti anche legislativi, e che in realtà non di rado si sono già presentati nel passato ed hanno già trovato soluzione.

DISTINZIONIQuelle di cui abbiamo parlato sono le partizioni fondamentali del diritto. Ma ciascuna di esse, poi, si distingue in parti minori: sono suddivisioni che corrispondono al modo vario di svolgersi della vita e di cui l’insegnamento deve tener conto, suddividendosi a sua volta. Di qui il numero, piuttosto esteso, degli insegnamenti, che ora la nostra esposizione cercherà di seguire. Non sembra inopportuno un chiarimento preliminare, di carattere terminologico:

noi parliamo, per esempio, di diritto costituzionale, e il termine andrebbe inteso, a rigore, come l’insieme delle norme di diritto costituzionale; ma per brevità si usa indicare con lo stesso termine la disciplina che studia il Diritto costituzionale; e lo studente, per esempio, non parlerà mai «della materia che studia il diritto costituzionale», ma, semplicemente, «del Diritto costituzionale». Seguiremo quest’uso di brevità e, salvo che non risulti il contrario, i nostri termini si riferiranno alle varie discipline, il cui insegnamento – salvo per le due discipline del Diritto processuale civile e penale – si svolge in un arco di tempo semestrale.

Diritto pubblico Il diritto pubblico è quello che concerne lo Stato nel suo funzionamento e nei suoi rapporti con i cittadini. Le discipline fondamentali sono: Diritto costituzionale; Diritto amministrativo; Diritto penale. La disciplina introduttiva è costituita dalle Istituzioni di diritto pubblico.

Diritto costituzionale Studia le linee fondamentali dell’ordinamento dello Stato: quelle appunto che ne determinano la costituzione. Se uno Stato sia repubblicano o monarchico, se abbia un parlamento o no, se il parlamento abbia una o due camere, il bill of rights, l’enumerazione dei diritti di libertà

of the past is fundamental in order to have a critical and informed approach to the present. The well-prepared jurist knows the basic origins of our society and its juridical mechanisms still largely based on Ancient Roman Law (extraordinarily advanced in many ways) and built upon and elaborated into a European dimension (perhaps surprisingly, for many people) throughout the Middle Ages and the Modern Era. And it is thanks to this knowledge that we are not caught unprepared in the face of problems which at times would seem to be “new” and therefore difficult to resolve through suitable legal means but which actually have often already cropped up and been resolved in the past.

DISTINCTIONSThese are the fundamental divisions of the law but each of these is further divided into sections which refer to various aspects of life and this is reflected in how the teaching is structured. We have considered it necessary to give a preliminary explanation of terms. We speak, for example, of Constitutional Law and this term should be understood as that set of norms that make up the Constitutional Law, but for brevity’s sake, we call the discipline that studies Constitutional Law by the same name. The student,

for example, will never speak of “the subject that studies Constitutional Law” but simply call it by the same name. We shall follow this concision and our terminology will refer to the various disciplines which are taught, unless otherwise stated, within one semester, apart from the two disciplines of Civil and Criminal Trial Law.

Public Law Public Law deals with the State and its functions and relations with the citizen. The basic disciplines are Constitutional Law, Administrative Law and Criminal Law. The introductory discipline is Institutions of Public law.

Constitutional Law This studies the basic characteristics of the State system, those which determine its Constitution, i.e., whether a state is Republican or a Monarchy, whether it has a parliament or not, whether it has one House or two, a Bill of Rights (that list of those intangible rights of freedom which citizens have) - these are

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza34 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 35

intangibili di cui godono i cittadini: ecco esempi dei tratti dell’ordinamento di uno Stato che, per essere essenziali, rientrano nell’ambito del Diritto costituzionale. Il diritto costituzionale si occupa in primo luogo di stabilire le specie, le forme, i limiti dell’attività dello Stato stesso. Definisce ad esempio quelli che sono chiamati i ‘poteri’: legislativo – chi fa le leggi, esecutivo – chi governa, giudiziario – chi fa rispettare le leggi.

Diritto amministrativo Il diritto pubblico si occupa poi di regolamentare il modo di agire delle strutture stesse dello Stato (inteso sia come ente nazionale che con riferimento agli enti pubblici minori, come le Regioni, province, comuni, etc.) in tutte le attività e servizi che lo Stato stesso non può o non intende lasciare all’iniziativa privata: vale a dire regola il modo di agire della Pubblica Amministrazione in tutte le sue sfaccettature – istruzione, comunicazioni (strade, ferrovie, etc) la difesa militare, la finanza e la riscossione dei tributi etc. È compito del Diritto amministrativo esporre l’ordinamento dei vari servizi pubblici; e poiché essi sono gestiti in parte dallo Stato, ma in parte anche da enti pubblici minori (come le Regioni, le Province, i Comuni) anche gli ordinamenti di questi enti rientrano nell’ambito del Diritto amministrativo. L’estensione della disciplina ha consigliato

di dividerla in più corsi. Di solito al Diritto amministrativo come tale si lasciano due compiti, cui corrispondono due distinti insegnamenti: l’esposizione dei princìpi generali e della giustizia amministrativa. La finanza è affidata a una disciplina apposita: Scienza delle finanze e diritto finanziario in cui si studiano i principi economici dell’attività finanziaria pubblica. Anche il Diritto regionale può avere una trattazione a sé. Utili complementi, riguardanti l’attività economica dello Stato, sono il Diritto tributario e il Diritto urbanistico.

Diritto penale Le trasgressioni più gravi all’ordinamento dello Stato sono dette reati, e vengono perseguite mediante pene. Per esempio, altra cosa è che non si paghi un debito, altra è che uno ferisca o derubi altri. Nel primo caso il debitore è tenuto a risarcire al creditore il danno che a lui viene dal mancato adempimento. Nel secondo, l’autore del reato subisce il carcere. Il Diritto penale attiene dunque ai reati e alle pene relative. Anche la materia penalistica è molto estesa. Vi è un primo insegnamento dedicato allo studio delle teorie generali, e quindi una trattazione monografica di una o più classi di reati. Quest’ultima specie di studio è anche oggetto di discipline a sé, tra cui ha lunga e feconda tradizione a Padova l’insegnamento del Diritto penale commerciale. È buona occasione ricordare qui, per quanto abbia attinenza con vari

just a few examples of the elements of a State system which come under the heading of Constitutional Law. Constitutional Law is concerned above all with establishing types, forms and limits of the activities of the State itself. For example, it defines what is known as “powers”, i.e., legislative (that makes the laws), executive (that governs) and judiciary (that enforces the law).

Administrative Law Public Law also deals with the regulation of the behaviour of State structures (considered both as a national body or referring to minor public bodies such as Regional, Provincial and Local Authorities) in all those activities and services that the State itself cannot, or will not, leave to private enterprise. This means that it regulates all spheres of public administration: education, communications (roads, trains, etc.) military defence, finance, tax collection, etc..It is Administrative Law that explains the regulations of the various public services and since these are governed partly by the State but also in part by minor public bodies (such as the Regional, Provincial and Local Authorities), the regulations of these bodies are also part of the course. Because of the wide range of this discipline, it has been divided into several courses. Usually, Administrative Law as such has two

purposes which correspond to two distinct subjects: the description of general principles and administrative justice. Finance is treated separately, in Financial Science and Financial Law, where economic principles of public financial activity are studied. Regional Law can also be treated separately and Tributary Law and Urban Planning Law are useful further subjects as regards the economic activity of the State.

Criminal Law Serous illegal acts against the State system are called crimes and are punished by the State.For example it is one thing not to pay back a debt and quite another to wound or rob someone.In the first case, the debtor will have to compensate his creditor for damages incurred by the fact of his not having paid the debt. In the second, the author of the crime will be put into prison.m Criminal Law, therefore, deals with crimes and their relative punishment. Here, too, the field is vast. There is a first course dedicated to the study of general theories and then a monographic treatment of one or more categories of crime.This sort of study is also the subject of separate disciplines, among which the teaching of Commercial Criminal Law, which has a long tradition in Padua. This is a good moment to mention Legal

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza36 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 37

rami del diritto, la Medicina legale, che ha lo scopo di fornire al giurista nozioni tecniche che gli sono spesso necessarie: la materia penalistica offre molte occasioni; ma non minori ne presenta quella delle assicurazioni.

Diritto processuale Vi abbiamo già accennato. Ora aggiungiamo che pressoché ogni ramo del diritto sostanziale ha un regime processuale che gli corrisponda. Al diritto privato corrisponde il processo civile. Al diritto penale il processo penale. Al diritto costituzionale o amministrativo il processo costituzionale o amministrativo. Questa molteplicità si riflette nella molteplicità dei tribunali: nell’esperienza comune, e antica, rientrano i tribunali civili e penali; più recenti i tribunali amministrativi e quell’unico giudice costituzionale che è la Corte Costituzionale. La tradizione influisce molto sul modo di impartire gli insegnamenti. Il Diritto processuale civile – l’archetipo di tutte le discipline processuali non penalistiche –, il Diritto processuale penale e la Giustizia amministrativa sono previsti come discipline a sé. Quel particolare tipo di processo, ch’è il processo tributario, viene trattato nel Diritto tributario). Il Diritto processuale costituzionale viene trattato dal Diritto costituzionale.

Diritto privato È chiamato invece diritto privato tutto l’insieme di regole che riguardano non tanto i rapporti dello Stato o degli altri enti pubblici con i cittadini, ma i rapporti dei cittadini (appunto i ‘privati cittadini’) tra loro. Anche questo campo è vastissimo e ci coinvolge quotidianamente senza quasi che ce ne rendiamo conto. Il variegato ambito del diritto privato comprende infatti ad esempio:1) Tutta la materia dei rapporti personali

che abbiano ‘conseguenze giuridiche’ cioè che facciano nascere per ciascuno di noi diritti e/o doveri (la nostra stessa nascita è in questo senso un fatto che ha forti conseguenze giuridiche: impone ai genitori dei diritti ma soprattutto dei doveri, ed anche a noi attribuisce diritti e allo stesso tempo impone doveri). Di questi diritti e doveri si occupano il diritto delle persone e della famiglia, il diritto delle successioni (cioè delle eredità, del passaggio di beni e interessi da una persona che muore ad altre persone), etc.

2) Tutto il campo, davvero sterminato, di quelli che chiamiamo contratti ed obbligazioni, cioè tutti gli accordi che ogni giorno mille volte utilizziamo per regolare i nostri grandi e piccoli affari economici (compravendita, trasporto, locazione), etc.

3) Le regole che ci attribuiscono la possibilità di impadronirci di beni e di

Medicine which has a connection to various branches of law and which aims to provide the jurist with technical knowledge which s/he very often needs. Criminal Law offers many opportunities, as does Insurance Law.

Trial Law We have already mentioned this but add that almost every branch of substantial law has a corresponding trial system. Criminal Law has a criminal trial. Constitutional Law and Administrative Law have a constitutional and administrative trial. This multiplicity is reflected in the law courts.Civil and criminal courts are part of a common and ancient past experience. More recently, we have the administrative law courts and that sole constitutional judge which is the Constitutional Court.Tradition also greatly influences the teaching. Civil trial Law (the archetype of all non-criminal trial disciplines), Criminal Trial Law and Administrative Justice are treated as separate subjects.The fiscal trial, which is a particular sort of trial, is addressed in Financial Law. Constitutional Trial Law is covered in Constitutional Law.

Private Law Private Law is that set of rules that address not only the relation between the State (or other public bodies) and its citizens but also the relation between the citizens themselves(i.e., “private citizens”). This field, too, is vast and touches us daily, almost without our realizing it. The many-faceted sphere of Private Law comprises, for example:

1) The whole subject of personal relations that have “juridical consequences”, i.e., that give each one of us rights and duties (and in this sense, even our birth is a fact of great juridical consequence for it gives our parents rights but above all obliges them to duties, also giving us rights and duties at the same time).

2) The truly endless field of what we call contracts and obligations, i.e., all those agreements that we make every day, thousands of times, to regulate our financial affairs both big and small (transactions, transport, rent etc.).

3) The rules that grant us the possibility of owning things and to use them at our discretion (property and so-called “real” rights, i.e., rights over ”things”).

The fundamental disciplines are Civil Law and Commercial Law, the introductory subject being Institutions of Private Law.

Commercial Law comes closest to the financial activities of production enterprise,

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza38 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 39

sfruttarli ed usarli a nostra discrezione (la proprietà e i cosiddetti diritti reali, cioè diritti sulle cose).

Le discipline fondamentali sono il Diritto civile e il Diritto commerciale. La disciplina introduttiva è costituita dalle Istituzioni di diritto privato.Nel Diritto commerciale rientra quanto attiene più da vicino alle attività economiche delle imprese di produzione, di scambio, di trasporti, di assicurazioni, di credito, nonché al regime delle varie specie dei titoli di credito. Come dire che vi si tratta del regime delle varie operazioni che costituiscono la caratteristica dell’economia moderna, poiché è il diritto che regola più specificamente il mondo degli affari e del commercio, delle banche, la concorrenza e lo sfruttamento dei prodotti e delle invenzioni industriali.Distinzioni rigorose non sono possibili: vi sono discipline che considerano più rami del diritto. A questa categoria appartengono il Diritto ecclesiastico, il Diritto del lavoro, il Diritto internazionale.

Diritto ecclesiastico Tratta dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa. I rapporti sono tra due potestà sovrane, e questo fa che molta parte del Diritto ecclesiastico rientri nell’ambito del Diritto pubblico. Si pensi, però, a questo esempio: per volontà dei privati il matrimonio può essere celebrato secondo il rito canonico, appunto per

effetto di accordi esistenti tra lo Stato e la Chiesa; si vede allora come una parte del Diritto ecclesiastico appartenga al Diritto privato. Sono evidenti i motivi di utilità che consigliano di unire in una stessa disciplina punti di natura diversa, ma di eguale attinenza. Utile complemento del Diritto ecclesiastico è il Diritto canonico, dedicato alla complessa e secolare esperienza dell’ordinamento della Chiesa.

Diritto del lavoro Le condizioni della vita moderna hanno reso pressoché universale la figura del lavoratore dipendente: di colui, cioè, che ricava i suoi mezzi di vita dal lavoro svolto alle dipendenze di un imprenditore privato, a capo di una azienda. Il rapporto di dipendenza, e la conseguente disparità di forza in cui si trovano le due parti, fa sì che il contratto di lavoro privato abbia un suo regime tutto particolare volto a bilanciare la situazione strutturale di squilibrio in cui si trova il lavoratore. C’è poi tutta la materia che attiene all’attività dei sindacati, e la cui importanza cresce sempre di più; e c’è il campo, assai esteso, della previdenza e assistenza sociale. Da noi il Diritto sindacale è trattato in un apposito corso, così come l’insegnamento della Diritto della previdenza sociale è oggetto di insegnamento specifico. È attivo anche un insegnamento di Diritto comunitario del lavoro.

of exchange, transport, insurance and credit, together with the various operations that make up the characteristics of modern economy, since this is a law that specifically regulates the world of business and commerce, of banks, competition and the utilization of industrial products and inventions.

Clearcut distinctions are not possible as there are disciplines that embrace more than one branch of law, such as Ecclesiastical Law, Work Law and International Law.

Ecclesiastical Law This deals with the relations between the State and the Church. The nature of the relations is that between two sovereign states and this means that much of Ecclesiastical Law has to do with Public Law. Let us however consider this example: private citizens can decide to celebrate their marriage following

the Canonical rite and this because of agreements that exist between the State and the Church.This is an example of how one part of Ecclesiastical Law belongs to Private Law. It is obviously very useful to put elements of a different, but equally pertinent nature, within the same discipline.Canon Law is a useful complementary subject and deals with the complex secular experience of Church regulations.

Labour Law The figure of the employee i.e. the persons who earns a fixed salary in change of a personal activity directed by somebody else, the entrepreneur, is common and prevalent in the modern society. Being an employee means to be a person in a position of subordination in respect of the opposite part of the contract and also means to be in a position of economic weakness in the market. Labour and Employment Laws scope is the corrections of this unbalanced situation. In the Padua Law School, Employment Law, the Law relating to the Employment contract content, and Labour Law, the Law describing Trade Unions activity, are taught in different courses, but the School also offers a course of Social Security Law and course of EC Employment Law.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza40 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 41

Diritto internazionale Qui la distinzione tra diritto internazionale pubblico e diritto internazionale privato è tradizionale. La parte pubblicistica tratta dei rapporti tra gli Stati. La parte privatistica tratta della condizione ch’è fatta a una persona, nella sua capacità e negli atti che compie, in uno Stato che non è il suo proprio: in altre parole, la situazione privatistica dello straniero. Gli ultimi decenni ci hanno fatto assistere alla sempre maggiore centralità che hanno assunto le organizzazioni collettive internazionali. Qui ovviamente il ruolo più importante è svolto dalle istituzioni che tendono all’unità economica, e nelle speranze anche politica, dell’Europa, e che hanno visto di recente l’entrata in vigore di quel Trattato di Lisbona che, dal 1°.12.2009, ha affiancato alla disciplina dei rapporti tra gli Stati e delle istituzioni europee anche una carta dei diritti, un bill of rights comune a tutti gli Stati europei, sulla base di quel modello di particolare successo che è stata la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

4. La tradizione plurisecolare degli studi giuridici universitari si giustifica per il fatto che tuttora la laurea in giurisprudenza è presupposto indispensabile per essere ammessi al percorso professionalizzante che consente di accedere alle tre professioni forensi

classiche: la magistratura, l’avvocatura ed il notariato. Previo svolgimento di un periodo di pratica almeno biennale, ovvero – per la magistratura – previa ulteriore qualificazione (con l’acquisizione del titolo di dottore di ricerca, di avvocato o del diploma di scuola di specializzazione), sarà possibile sostenere l’apposito esame di Stato, diverso per ciascuna delle tre professioni, e si completerà in tal modo il percorso di formazione del giurista. Una figura, quella del giurista, che ha una specifica e nitida missione: al di là dei casi in cui viene chiamato a tutelare la libertà personale dell’accusato, il giurista è ancor più decisivo (contrariamente alla percezione dei mass media) per ciò che attiene alla possibilità di beneficiare dei propri diritti civili, patrimoniali e personali. In questo contesto, il ruolo del giurista si realizza non certo nell’essere veicolo per il mantenimento di un ordine sociale costituito o nell’essere garanzia di un determinato rapporto di forza tra le classi sociali, bensì nell’essere strumento per tutti i cittadini della conoscenza e, conseguentemente, della libera e piena soddisfazione dei propri diritti.Una funzione delicatissima e di grande responsabilità, ma essenziale per il buon funzionamento della società.«Il giurista … non è uno scettico e piccolo bottegaio del diritto, cui sono familiari solo il calcolo, i trucchi e l’interesse. Per lui non

International Law Here, by tradition, a distinction is made between Public International Law and Private International Law. The public part deals with the relation between states while the private part covers the conditions that are given to an individual, in his capacity and in the acts he carries out, in a State which is not his own: in other words, the private situation of a foreigner.In these past decades, we have seen the ever-growing importance of international collective organization. Here, obviously, the major role is that of institutions that tend toward economic and hopefully, political unity that have recently seen the declaration the Lisbon Treaty which, as from 1.12.2009 has added a Bill of Rights to the relations between European institutions, common to all member states,and is based on the particularly successful model of the European Convention of Human Rights and Fundamental Liberties.

4. We can explain the centuries-old tradition of University law studies by the fact that a degree in law is still indispensable in order to be accepted for the specialist course which will allow access to the three classical legal professions: the judiciary, the legal profession and the profession of

notary public.After at least two years of training for the magistracy (after further qualifications, i.e., research graduate, qualification as a lawyer or a diploma from the School of Specialization), one sits the State Examination which is different for each of the three professions, thus completing the formation course of a jurist. This is a professional figure which has a clearly defined and specific mission.Apart from cases where they called to protect the personal safety of the accused, the role of jurists is even more decisive (contrary to how they are seen by mass media) when it comes to the possibility of benefiting from civil, estate and personal rights. In this context, the role of the jurist is not so much a means of maintaining the established social order or a guarantee of a certain power relation among social classes, but as a means for all citizens to know their rights and the complete fulfilment thereof. It is an extraordinarily delicate function, bearing great responsibility but is essential for the proper functioning of society.

“ The jurist..... is not a sceptical little shopkeeper of the law, who knows only calculation tricks and self-interest. It is not only riches, power or success that give sense to his professional life. And a well-educated jurist (conscious of the fact that his technical instruments come from an extraordinary deposit of knowledge of the rules of justice

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza42 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 43

sono unicamente la ricchezza, il potere e il successo a dar senso alla vita professionale. È un giurista colto, avvertito che il suo strumentario tecnico è tratto da un prodigioso deposito sapienziale di regole di giustizia che una ultramillenaria tradizione europea di esercizio della ragione giuridica ha messo a disposizione dell’uomo contemporaneo … si sente portatore di una giurisprudenza critica, in grado di supplire alle mancanze del mediocre legislatore odierno». Per questo il giurista è colui che lavora «per costruire un diritto positivo che egli ritenga il più possibile – il più umanamente possibile – prossimo alla giustizia. Ed è giustizia tutto ciò che è ordinato alla crescita della persona umana: è questo umanesimo il valore più alto conservato nel deposito bimillenario della sapienza giuridica occidentale». «Anche la società del presente – se vuole essere pienamente democratica ed evitare ogni assolutismo in versione moderna – deve riservare al giurista compiti e responsabilità essenziali conservandone la figura di garante della libertà individuale» (A.Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, 2, Milano 2005, pp. 8-9).Accanto agli sbocchi professionali “classici”, la laurea in giurisprudenza offre infatti gli strumenti tecnica di analisi e la chiave di lettura per la comprensione della struttura dello Stato e delle dinamiche dei fenomeni

sociali. Essa pertanto garantisce le conoscenze indispensabili per accedere ad impieghi nella pubblica amministrazione o nella carriera diplomatica o delle forze di polizia, nel giornalismo, tra i quadri dirigenti di società commerciali, banche od assicurazioni.

5. Infine alcune informazioni, nonché alcune avvertenze di carattere generale.

INFORMAZIONILa Scuola di giurisprudenza patavina ha 2 sedi: Padova e Treviso.

Nella sede di Padova: • 2 corsi di laurea • triennale in CONSULENTE DEL LAVORO• quinquennale (laurea magistrale a ciclo

unico) in GIURISPRUDENZA

Nella sede di Treviso vi è soltanto il corso di laurea quinquennale (laurea magistrale a ciclo unico) in GIURISPRUDENZA.

La laurea in giurisprudenza si consegue raggiungendo un totale di 300 crediti formativi, cioè in concreto 30 esami (partendo da un minimo di 6 cfu ad esame) più una prova di lingua:• 22 esami obbligatori • 1 esame a scelta tra due obbligatori

e alternativi • 5 affini o integrativi (cioè sempre

that a European tradition of using legal reasoning over 1000 years old has placed at modern man’s disposal), feels that he is the bearer of a crucial jurisprudence, compensating for the mediocre legislator of today”.

It is for this reason that the jurist is s/he who works “to construct a positive law that s/he considers to be as close as humanly possible to justice. And justice is everything that is established for the growth of the person; and this humanity is the supreme value preserved in the two thousand-year old storehouse of western juridical knowledge” “ Society today, if it wishes to be completely democratic and avoid all absolutisms in a modern key, must give jurists the essential tasks and responsibility while maintaining their characteristic as guarantors of individual liberty,” (A.Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico. 2, Milan, 2005 pp8-9).Together with the “classical” work opportunities, a law degree also offers technical instruments of analysis and a key to understanding the structure of the State, together with the dynamics of social phenomena. It therefore guarantees all the knowledge required to work in public administration, diplomacy, the police force, journalism,at executive level in trading companies, banks and insurance companies.

5. Finally, some information and general remarks.

INFORMATION

The Law School in Padua has two university centres: Padua and Treviso.

In Padua there are 2 Degree Courses:• a three-year course in WORK

CONSULTANCY• a five-year course in JURISPRUDENCE

In Treviso there is only the 5-year Degree Course in Jurisprudence.

The Degree in Jurisprudence requires total of 300 credits (“cfu”), i.e., 30 exams starting from a minimum of 6 cfu’s per exam plus a language exam:• 22 compulsory exams• 1 exam chosen from 2 obligatory

alternative exams• 5 related or integrative exams (of the

courses activated by the faculty)• 2 exams of the student’s own choice

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza44 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 45

insegnamenti attivati dalla Facoltà)• 2 a scelta libera (purché rispondano a

certi criteri di coerenza: siano cioè materie giuridiche, economiche, sociali e simili)

• 1 lingua straniera• più tesi finale (15 cfu)Come in ogni edificio, si comincia a costruire dalle fondamenta. Cioè da quelle che sono chiamate ‘istituzioni’ (di diritto pubblico, privato1, romano), dall’economia politica e dalla Filosofia del diritto. Si prosegue ancora completando il quadro delle istituzioni di diritto privato, con il diritto canonico, costituzionale, Internazionale e dell’Unione europea, una materia comparata, e la Storia del diritto medievale e moderno. Al III anno si apprendono il diritto amministrativo, commerciale, del lavoro, tributario e la prima parte del diritto penale. Al IV civile, penale 2, processuale civile, giustizia amministrativa. Infine processuale penale, romano, un’altra materia legata alla filosofia del diritto, e le diverse materie integrative ed affini.Per tutte le materie non obbligatorie (5 esami affini più 12 crediti a scelta libera) lo studente è libero di formare un proprio piano di studi. La Facoltà però propone alcuni PERCORSI CONSIGLIATI che aiutano ad acquisire una preparazione più specializzata in diversi settori.

AVVERTENZEa) La funzione di una scuola giuridica non

è quella di insegnare tutte le leggi, che sono per loro conto molte ed estese. Allo studente deve essere bensì esposto, in porzione più o meno estesa, il contenuto della legislazione, ma soprattutto deve essere insegnato il metodo del ragionare giuridico: come a un marinaio non deve essere mostrato tutto il mare, ma deve essere insegnato il modo di navigarvi.

b) Qui veniamo a un punto fondamentale. Ci sono da un lato le nozioni, dall’altro il criterio. Le nozioni sono necessarie e più se ne possiedono e meglio è: è vana la pretesa di parlare di problemi di cui non si conoscono i termini. Le nozioni bisogna però saperle usare: cioè si deve fare buon uso del ragionamento giuridico. Giacché nella legge si trovano previsioni generali, ma nella vita fatti veri, accaduti: occorre che la legge divenga viva nella soluzione dei fatti e che la soluzione, rispettando la legge, risponda alle esigenze della vita e della giustizia (affinché non capiti, e ci si perdoni quest’ultima citazione del Mercante di Shakespeare, che chi vuole giustizia ne abbia «più di quanta desideri»).

c) Può essere vero che, in ciò ch’è stato detto finora, il diritto e gli studi giuridici siano stati descritti, più che come sono,

(which must correspond to certain criteria i.e., judiciary, financial or social etc. subjects)

• 1 foreign language exam• + the final dissertation (15 cfu’s)

As with every building, one must start from the foundations,.ie., from what is known as the ”Istituzioni” (Public Law, Private 1 and Roman Law), from Political Economics and Philosophy of Law. One then continues with the “institutions” of Private Law, with Canon Law, Constitutional Law, International and EU Law, one comparative study and History of Law, Medieval and Modern. In the third year, the student takes Administrative Law, Commercial Law, Work Law, Tax Law and Criminal Law1. In the fourth year, Civil Law, Criminal 2, Civil Trial Law and Administrative Justice.Finally, Criminal Trial Law, Roman Law, another subject linked to Law Philosophy and the various other correlated supplementary subjects.

For all non-compulsory subjects(5 thematically related exams plus exams for 12 free credits),students may devise their own plan of studies.The Faculty does, however, propose RECOMMENDED STUDY PLANS which lead to a more highly specialized preparation in various fields.

GENERAL REMARKSa) The function of a law school is not to

teach each and every one of the myriad laws that exist. Students must receive a clear knowledge of a certain portion of the content of the legislation but above all, they must be taught the method of legal reasoning - just as a sailor must not be shown the whole sea but must be taught how to navigate it.

b) And here we come to a basic point. On the one hand, we have notions, and on the other, criteria. Notions are necessary, and the more we have, the better. But we must know how to use these notions i.e., we must know how to make good use of legal reasoning. Since we find general predictions within the law but in real life we find facts, the law must take on life in the solution to the facts, and that solution, respecting the law, must fulfil the demands of life and of justice.So that, to quote from the Merchant of Venice again, he who seeks justice does not get “more than he desired”.

c) It may be true that in everything that has been said so far, the Law and juridical studies have been described not as they actually are, but as they should be. And it could not have been otherwise. The idea of a thing as it should be clearly shows us

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come dovrebbero essere. Non poteva essere altrimenti. L’idea di una cosa come dovrebbe essere ci fa vedere i limiti della cosa com’è nella sua vita reale. A questo proposito è però indispensabile non dimenticare che occorre conoscere bene, nei suoi elementi, la cosa su cui si vuole esprimere un giudizio e che occorre perciò evitare il giudizio aprioristico, il preconcetto. Se la Facoltà di Giurisprudenza ti avrà insegnato solo questo, che devi conoscere prima di giudicare e che devi giudicare senza fanatismo, ti avrà già dato molto, perché avrà fatto di te un uomo civile.

the limits of that thing as it actually is in true life. To this effect, we must however remember that it is essential that we have a very clear idea of the thing we are called to pronounce upon, in all its many facets, and we must therefore avoid any pre-judgement or prejudice. And if this is the only thing that the Law Faculty teaches you, that you must know all the facts before judging and that you must judge without fanaticism, then it will have done much, for it will have made a civilized person of you.

Presidi dal 1866 ad oggiGiampaolo Tolomei (1866-73); Giambattista Pertile (1873-75); Giacomo Silvestri (1875-81); Giampaolo Tolomei (1881-93); Antonio Pertile (1893-95); Giacomo Silvestri (1895-96); Vittorio Polacco (1896-1905); Biagio Brugi (1905-10); Giovanni Tamassia (1910-19); Lando Landucci (1919-20); Ageo Arcangeli (1920-25); Lando Landucci (1925-30); Vincenzo Manzini (1930-32); Giovanni Salgemi (1932-35); Aldo Checchini (1935-41); Gaetano Pietra (1941-43); Enrico Guicciardi (1943); Giuseppe Bettiol (1943-45); Enrico Guicciardi (1945-47); Mario Enrico Viora (1947); Aldo Checchini (1947-55); Enrico Opocher (1955-59); Pasquale Voci (1959-65); Luigi Carraro (1965-68); Aldo Attardi (1968-72); Livio Paladin (1972-77); Alberto Trabucchi (1977-79); Francesco Gullo (1979-89); Francesco Gentile (1989-95); Alberto Burdese (1995-2001); Francesco Gentile (2001-2007); Gherardo Bergonzini (2007-2010); Umberto Vincenti (2010-...).

Pasquale Voci †, Marco De Cristofaro, Chiara Valsecchi

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Perugia, Palazzo Baldeschi, Sala dei Legisti

Personale docente della FacoltàProfessori di I fascia: ordinari e straordinari

Professori di II fascia: associati confermati e associati

1 Bergonzini Gherardo2 Muraro Gilberto3 Cavalla Francesco4 Fois Candido5 Todescan Franco6 Checchini Aldo7 Gherro Sandro8 Ronco Mauro9 Pellanda Anna10 Consolo Claudio11 Cester Carlo12 Bertolissi Mario13 Kostoris Roberto E.14 Tremolada Marco15 Vincenti Umberto16 Garofalo Luigi17 Rumiati Rino *18 Amadio Giuseppe

19 Schiavolin Roberto20 Leondini Gabriele21 Delle Monache Stefano22 Antonini Luca23 De Cristofaro Marco24 Maggiolo Marcello25 Valsecchi Chiara M.26 Gattini Andrea27 Ambrosetti Enrico M.28 Volpe Francesco29 Marzaro Patrizia30 Cacciavillani Chiara31 Miele Manlio32 Paulesu Pier Paolo33 Lambrini Paola34 Topo Adriana *35 Riondato Silvio *36 Moro Paolo *

1 Migliarese Caputi Francesca2 Lorenzetto Peserico Annalisa3 Biagi Federico G.S.4 De Poli Matteo5 Giardini Federica6 Pagliarin Carola7 Cerdonio Chiaromonte Giuliana8 Vianello Riccardo9 Solari Stefano10 Minnei Enrico

11 Daniele Marcello12 Menti Paolo13 Cortese Bernardo14 Negri Marcella15 De Nardi Sandro16 Zanon Giorgia17 Greco Luciano G.18 Pomini Mario19 Trivellin Mauro20 Girolami Matilde

* in servizio nel corso del prossimo anno accademico

Baldo degli Ubaldi (1327-1400)Uno dei più grandi maestri dello ius commune europeo, professore a Padova nell’Università dei giuristi

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza50 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 51

Assistenti ordinari, ricercatori confermati e ricercatori universitari

1 Ferrata Marsilio2 Frasson Sandro3 Fragasso Emanuele4 Barel Bruno5 Cospite Nicola6 Ambrosi Andrea7 Gasparini Silvia8 Marino Fabio9 Tagliapietra Susanna10 Bullo Lorenza11 Casa Federico12 Schiavano Maria L.13 Carcereri De Prati Claudio14 Padula Carlo15 Pasqualetto Elena16 Calegari Alessandro17 Gioia Gina18 Gramola Mariangela19 Bertocco Silvia20 Corvaja Fabio

21 Zanuzzi Annachiara22 Berardi Alberto23 Giampieretti Marco24 De Mozzi Barbara25 Caruso Giovanni26 Bertolini Giacomo27 Abatangelo Chiara28 Zambusi Angelo29 Sarra Claudio30 Tasso Torquato31 Pin Andrea32 Borsari Riccardo33 Scevola Roberto G.F.34 Antonietti Roberto35 Bianchini Maurizio36 Viaro Silvia37 Zuffi Beatrice38 Benetazzo Cristiana39 Buoso Elena40 Ceolin Matteo

Insegnamenti attivati nell’a.a. 2010/2011Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza (cl. LMG/01) Sedi di Padova e TrevisoBanking Law - Diritto bancario ling. ingleseContabilità pubblicaDiritti greciDiritti umaniDiritto amministrativoDiritto canonicoDiritto civileDiritto civile (avanzato)Diritto commercialeDiritto commerciale 2Diritto comunitario del lavoroDiritto costituzionaleDiritto costituzionale regionaleDiritto costituzionale tributarioDiritto dei beni culturali e del paesaggioDiritto dei consumatoriDiritto dei mercati finanziariDiritto dei singoli contrattiDiritto del commercio internazionaleDiritto del lavoroDiritto del lavoro 2Diritto dell’esecuzione penaleDiritto dell’Unione EuropeaDiritto dell’Unione Europea (avanzato) Diritto dell’esecuzione civileDiritto della previdenza socialeDiritto ecclesiasticoDiritto fallimentareDiritto internazionaleDiritto internazionale (avanzato)

Diritto internazionale privatoDiritto penale 1Diritto penale 2Diritto penale commercialeDiritto penale comparatoDiritto penale comparato (avanzato)Diritto penale militareDiritto privato comparatoDiritto privato delle Comunità europeeDiritto processuale civileDiritto processuale del lavoro e delle tutele differenziateDiritto processuale penale 1Diritto processuale penale 2Diritto pubblico comparatoDiritto pubblico dell’economiaDiritto regionaleDiritto romanoDiritto sindacaleDiritto tributarioDiritto urbanisticoEconomia aziendaleEconomia dei beni culturaliEconomia delle istituzioniEconomia internazionaleEconomia politicaEifuerung ins privatrecht - Diritto privato ling. tedescaEsegesi delle fonti del diritto romanoFilosofia del diritto

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza52 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 53

Fondamenti del diritto europeoGiustizia amministrativaGiustizia costituzionaleInformatica (base)Informatica giuridicaInglese giuridicoIstituzioni di diritto privato 1Istituzioni di diritto privato 2Istituzioni di diritto pubblicoIstituzioni di diritto romanoLingua francese (base)Lingua inglese (base)Lingua tedesca (base)Medicina legaleMetodologia della scienza giuridicaNuovo diritto dei contratti

Ordinamento giudiziario e forenseScienza delle finanzeScienza delle finanze (avanzato)Strafrecht - Diritto penale ling. tedescaStoria del diritto medievale e modernoStoria del diritto medievale e moderno 2Storia del diritto romanoStoria del diritto venezianoStoria del pensiero politico dei diritti umani Storia delle codificazioni moderneTeoria generale del dirittoVoelkerrecht Diritto internazionale ling. tedescaZivilrecht - Diritto civile ling. tedesca

Corso di Laurea in Consulente del Lavoro (cl. L-14) | Sede di Padova

Diritto amministrativoDiritto commercialeDiritto comparato del lavoroDiritto comunitario del lavoroDiritto costituzionaleDiritto dei singoli contrattiDiritto del lavoroDiritto del lavoro (avanzato)Diritto del lavoro nelle P.A.Diritto della previdenza socialeDiritto penale del lavoroDiritto processuale del lavoroDiritto sindacaleDiritto tributario

Economia aziendaleEconomia politica e del lavoroFondamenti del diritto europeoInformaticaInformatica giuridicaIstituzioni di diritto privatoLingua francese (base)Lingua inglese (base)Lingua tedesca (base)Organizzazione del lavoroSociologia del lavoroStoria del diritto moderno e contemporaneoTeoria generale del diritto

Studiare all’estero – Opportunità

Delegato per le relazioni internazionaliProf. Andrea Gattini

Corso di laurea in Diritto italiano dell’Università di InnsbruckAttivo dal 1985, è un corso integrato di laurea in Giurisprudenza che conferisce sia la laurea austriaca che quella italiana: il titolo di Magister conferito dall’Università di Innsbruck è infatti riconosciuto in Italia come equipollente a quello di dottore magistrale in Giurisprudenza. Lo studio, in lingua italiana e in lingua tedesca, porta lo studente alla perfetta padronanza delle due lingue, alla conoscenza di culture giuridiche diverse e fornisce gli strumenti per una vita professionale di respiro europeo.

I corsi estivi della Wake Forest School of LawUna collaborazione tra la Facoltà e la Wake Forest School of Law (NC) permette a studenti selezionati di approfondire la conoscenza dell’ordinamento giuridico statunitense comparandolo con l’ordinamento italiano, il diritto europeo e di altri Paesi stranieri. Questa collaborazione si articola in due corsi intensivi, riconosciuti dalla Facoltà, che sono tenuti in lingua inglese nel quadro del Comparative Law Program, su materie che variano di anno in anno.Dall’a.a. 2011/2012 è prevista la possibilità, per quattro studenti della Facoltà, di trascorrere un periodo di studio alla Wake Forest di 3 – 6 mesi, con una riduzione della tasse di iscrizione della Wake Forest e con la possibilità di riconoscimento degli esami ivi sostenuti.

International and European Law and Policy on Investment and Environment (IELPIE) Summer SchoolCome già nel precedente anno, nel settembre 2011, la Facoltà organizza una Summer School della durata di una settimana, dedicata ai temi della tutela internazionale degli investimenti e dell’ambiente. L’accesso alla Summer School è consentito anche agli studenti in possesso di 180 ECTS. La frequenza al corso consente l’ottenimento di 4 ECTS.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza54 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 55

Scambi bilateraliLa Facoltà partecipa al programma di scambio internazionale Erasmus grazie ad accordi con università di tutta Europa, principalmente Austria, Francia, Germania, Polonia e Spagna. Ogni anno vengono messe a concorso più di cento borse di studio.La Facoltà partecipa, altresì, alla maggior parte degli scambi bilaterali dell’Ateneo, che prevedono mobilità studenti, sia con destinazioni europee (Università di Freiburg, Università di Würzburg) sia con destinazioni negli Stati Uniti (University of California, Boston University College).Dall’a.a. 2011/2012 sarà attivo anche uno scambio bilaterale con la Facoltà di Giurisprudenza di Heiderlberg, che prevede scambi di dottorandi.

European Law Student AssociationPresso la Facoltà è attiva dal 1994 l’associazione europea ELSA (European Law Student Association) un circolo di studenti che organizza occasioni di studio e di incontro – anche con le istituzioni – viaggi e scambi di formazione giuridica e professionale tra studenti di numerose università europee, in Italia e all’estero.

Scuola di Dottorato in Giurisprudenza

Direttore Prof. Roberto E. Kostoris

ImpostazioneNata sei anni fa, la Scuola rappresenta il “terzo livello” degli studi universitari, mirando a coniugare formazione e ricerca, ovvero i due elementi fondanti del concetto europeo di Università. La Scuola raggruppa quasi tutti i Settori scientifico-disciplinari presenti nella laurea magistrale in Giurisprudenza. La compresenza coordinata di una tale pluralità di discipline consente di impostare un programma comune in grado di aprire al massimo gli orizzonti scientifici e culturali dei giovani che si affacciano al mondo della ricerca, valorizzando il carattere interdisciplinare della loro formazione, preparandoli ad essere, per metodo e per conoscenze acquisite, giuristi d’elite, in grado di penetrare criticamente i più diversi aspetti della multiforme esperienza giuridica. Forti di questa impostazione, i dottorandi potranno al contempo sviluppare un percorso formativo mirato ad uno specifico approfondimento delle discipline a loro più congeniali, relative al piano di ricerca finalizzato alla preparazione della tesi dottorale.

InternazionalizzazioneSoprattutto in quest’ultima prospettiva, acquista una particolare importanza l’apertura internazionale. La Scuola favorisce la partecipazione ad iniziative scientifiche e di ricerca transnazionali, la mobilità dei dottorandi, con periodi di studio e ricerche all’estero, i dottorati in cotutela, ampiamente sperimentati con numerose Università europee e dell’America Latina. Nella direzione di una sempre più marcata vocazione internazionale è poi prevista la partecipazione di docenti stranieri alle attività didattiche, con cicli di lezioni e seminari, anche in lingua inglese, e va soprattutto segnalato l’ accordo in via di perfezionamento tra l’Università di Padova e l’Università di Innsbruck per l’istituzione, già da quest’anno, nell’ambito della Scuola, di un dottorato internazionale in materie giuridiche, che potrà conferire un doppio titolo accademico (Dottore di ricerca/Doctor of Philosophy).

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza56 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 57

Prospettive di inserimento professionaleLa Scuola mira a formare studiosi altamente qualificati nel campo della ricerca scientifica, che potranno intraprendere la tradizionale carriera accademica in Italia e all’estero, ma anche affrontare con titoli preferenziali e più solida preparazione l’accesso alle professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato) ed inserirsi con ottime prospettive di carriera nelle istituzioni internazionali e nei ranghi della Pubblica amministrazione come dirigenti o funzionari di particolare qualificazione.

Scuola di Specializzazione per leProfessioni Legali

Direttore Prof. Gherardo Bergonzini

Il d.lgs. 17 novembre 1997 n.398 (e successive modifiche) ha previsto l’attivazione, su tutto il territorio nazionale, di Scuole di specializzazione per le professioni legali.Ciò rappresenta un’iniziativa qualificante tale da completare l’offerta didattica per gli studenti iscritti alle Facoltà di Giurisprudenza, perfezionando le conoscenze e, soprattutto, impartendo un insegnamento anche pratico ai laureati che aspirano alle tradizionali professioni legali. Tale è la ragione per cui, oltre che da professori universitari, il corpo docente è composto anche da avvocati, magistrati e notai.In particolare, per le Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, di Padova e di Trieste e il Dipartimento giuridico della Facoltà di Economia di Ca’ Foscari (Venezia), tra loro consorziati, sono stati assegnati, mediamente, 180/200 posti ogni anno: l’attribuzione dei quali avviene tramite concorso per titoli ed esame.Sede amministrativa della Scuola fin dall’a.a. 2001/2002, suo primo anno di attivazione, è la Facoltà di Giurisprudenza di Padova. Gli attuali componenti del Consiglio Direttivo della Scuola sono: i professori Gherardo Bergonzini e Giuseppe Amadio (ordinari presso l’Università di Padova), Andrea Graziosi e Franco Pellizzer (ordinari presso l’Università di Ferrara), Maria Fausta Maternini e Luigi Menghini (ordinari presso l’Università di Trieste), le dottoresse Paola Cameran e Clotilde Parise (magistrati ordinari), gli avvocati Andrea Franco e Mauro Pizzigati e i notai Carlo Bordieri e Ernesto Marciano.

La Scuola è rivolta a tutti coloro che siano in possesso della laurea quadriennale o biennale specialistica o magistrale quinquennale in Giurisprudenza. In attesa dell’emanazione del D.M. di adeguamento dell’ordinamento didattico della scuola alla durata annuale per coloro che conseguono la laurea specialistica sulla base degli ordinamenti didattici adottati ai sensi del D.M. n. 509/99 o del DM 270/2004, attualmente la durata del corso rimane biennale.

Condizione di ammissibilità al concorso di ammissione alla Scuola è il conseguimento della laurea entro il termine della data della prova di ammissione. Data stabilita con Decreto interministeriale.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza58

Prof. Umberto Vincenti | Preside della Facoltà di Giurisprudenza

Le lezioni si svolgono nei giorni di giovedì e venerdì, dalle 9.30 alle 17.15, e il sabato mattina, dalle 9.30 alle 12.45 presso la Facoltà di Giurisprudenza, al piano terra del Palazzo del Bo’- via VIII febbraio,2 in Padova.

Dopo un primo anno comune (Area A), gli studenti del II anno di corso possono optare tra un indirizzo giudiziario-forense (Area B) o un indirizzo notarile (Area C). Secondo quanto disposto dal D.P.R. 537/1999 “Regolamento recante norme per l’istituzione e l’organizzazione delle Scuole di Specializzazione per le professioni legali” la frequenza alle attività didattiche è obbligatoria.

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Complesso ex Ospedale S. Leonardo | TrevisoLa Facoltà di Giurisprudenza a Treviso

Segreteria studenti e Segreteria didatticaComplesso S. Leonardo - “Palazzo della Dogana”Riviera Garibaldi, 13/E | 31100 TrevisoTel. 0422 513608 | fax 0422 513609 | e-mail: [email protected]

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza62

Complesso ex Ospedale S. Leonardo,Treviso

La Fondazione Cassamarca ha acquistato dall’ULSS di Treviso il complesso immobiliare denominato ex Ospedale S.Leonardo per destinarlo a sede universitaria.Nell’ottobre 1999, l’inaugurazione dei corsi universitari è coincisa con la consegna della prima parte del complesso, il Palazzo della Dogana, restituito alla città, insieme all’Università, dopo 700 anni.Nell’area universitaria - che ha una superficie di 9.617 metri quadrati, di cui 5.965 coperti - per oltre 600 anni, aveva trovato sede l’ospedale cittadino di Santa Maria dei Battuti, fondato dalla “scuola” dei Flagellanti o Battuti, nata a Treviso tra il 1261 e il 1269.Storicamente, di università, a Treviso si parla già nel 1262 e nel 1318. Dai documenti esistenti possiamo risalire ad un insediamento universitario probabilmente situato presso il convento di S. Nicolò. Vi si tenevano lezioni di legge e medicina, due discipline che, insieme alla teologia, costituivano il sommo sapere del tempo. L’istituzione godeva inoltre di alcuni privilegi concessi da Federico d’Austria, che riguardavano la libertà di insegnamento e lo status giuridico degli studenti e degli insegnanti. Scrive il Marchesan, nel suo libro intitolato “L’Università a Treviso nei secoli XIII e XIV” del 1892: “Fu esso [lo Studio Trevigiano]..., e questo diciamo schiettamente, una delle tante belle ed utili istituzioni d’una fra le più gloriose epoche della storia di Treviso...”. Il complesso dell’ex Ospedale, nella sua forma originale, consisteva in un corpo principale, nella Chiesa di Santa Croce, nell’ex Casa Bortolan e nell’edificio dell’ex Dogana, realizzato in corrispondenza del porto di Treviso alla confluenza tra Sile e Cagnan, che per la Serenissima costituiva un nodo di collegamento per i traffici commerciali in nord Europa.Gli edifici del comparto, opportunamente restaurati e ristrutturati, e solo in parte di nuova costruzione, ospitano i corsi universitari degli atenei di Padova e Venezia e i relativi uffici.

Complesso ex Ospedale S. Leonardo | Treviso

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza64 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 65

Libri pubblicati dai Docenti della Facoltà di Giurisprudenza dal 2005 ad oggi

Abatangelo C.• Intermediazione nel pagamento e ripetizione dell’indebito, Cedam, Padova 2009.

Amadio G.• (con Checchini A.), Lezioni di diritto privato, Giappichelli, Torino 20107.

Ambrosetti E.M.• (a cura di) Manuale di Diritto penale. Parte Speciale. I reati contro le persone, Cedam,

Padova 20102.• (a cura di) Manuale di Diritto penale. Parte Speciale. I reati contro i beni pubblici. Stato,

amministrazione pubblica e della giustizia, ordine pubblico, Cedam, Padova 2010.• (con Mezzetti E. e Ronco M.), Diritto penale dell’impresa, Zanichelli, Bologna 20092.

Antonini L.• L’imposizione ambientale nel quadro del nuovo federalismo fiscale, Jovene, Napoli 2010.• (a cura di) Il traffico dei diritti insaziabili, Rubettino, Catanzaro 2007.• Prospettive della sussidiarietà: la fiscalità regionale di vantaggio, Oet, Napoli 2006. • (con Guerini), Sussidiarietà fiscale. La frontiera della democrazia, Guerini, Milano 2005.

Barel B.• Le notificazioni nello spazio giuridico europeo, Cedam, Padova 2008. • (con Armellini S.), Manuale breve di diritto internazionale privato, Giuffrè, Milano 20105.• (con Fabris V.), Il “”Piano Casa”” del Veneto. La legge della Regione Veneto, Corriere del

Veneto, RCS Quotidiani s.p.a., Padova 2010.

Benetazzo C.• Contratti della P.A. e annullamento dell’aggiudicazione, Cedam, Padova 2008.

Berardi A.• (a cura di) Il processo e la conversione del conflitto. Relazioni ed interventi dell’incontro di

studi, nel trentesimo anniversario dell’omicidio di Fulvio Croce (14.11.2007) Cedam, Padova 2009.

• Il diritto e il terrore. Alle radici teoriche della ”finalità di terrorismo”, Cedam , Padova 2008.

Bertolini G.• Intenzione coniugale e sacramentalità, vol. I, Il dibattito contemporaneo, Cedam, Padova 2008. • Intenzione coniugale e sacramentalità, vol. II, Approfondimenti e riflessioni, Cedam, Padova 2008.

Bertolissi M.• Autonomia e responsabilità - sono punti di vista, Jovene, Napoli 2011.• Gazzettino addio, Jovene, Napoli 2010.• Un giorno dopo l’altro, Jovene, Napoli 2010.• Libertà e “ordine delle autonomie” - la lezione di Silvio Trentin, Jovene, Napoli 2010.

Borsari R.• Diritto punitivo sovranazionale come sistema, Cedam, Padova 2007.

Bullo L.• Nomina et debita hereditaria ipso iure non dividuntur: per una teoria della comunione

ereditaria come comunione a mani riunite, Cedam, Padova 2005.• Il pegno di partecipazioni sociali in “Il pegno nei rapporti commerciali”, Giuffré, Milano 2005.

Buoso E.• Proporzionalità, efficienza e consensualità nell’azione amministrativa. I. Una comparazione

tra ordinamenti, Cedam, Padova 2009.

Calegari A.• La sorte degli atti amministrativi assunti in esecuzione delle sentenze del giudice

amministrativo annullate o riformate in grado di appello, in Atti del Convegno “I sistemi di giustizia amministrativa in Austria, Francia, Germania, Italia e Spagna: ordinamenti dualisti e monisti a confronto; effettività della giustizia amministrativa ed esecuzione delle sentenze del giudice amministrativo”, Biesse editirice, Venezia, 2007.

• Voce Piano di Recupero, in Enciclopedia degli Enti Locali: Urbanistica edilizia espropriazioni, a cura di V. Italia, Giuffrè, Milano, 2007.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza66 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 67

• Voce Ricorsi amministrativi (Dir. amm.), in Il Diritto, Enciclopedia giuridica del Sole 24 ore, diretta da S. Patti, vol. 13, Il Sole 24 ore, Milano, 2007.

• Guida al Piano Casa del Veneto. Commento organico alla legge regionale 8 luglio 2009, n. 14, a cura di S. Dal Prà e A. Calegari, Logos editore, Padova, 2010.

Carcereri De Prati C.• La biblioteca di Carlo Maria Micheli: causidico veronese del seicento, A.A.S.L., Padova 2006.

Caruso G.• La discrezionalità penale. Tra ‘tipicità classificatoria’ e ‘tipologia ordinale’, Cedam, Padova 2009.• Delitti di schiavitù e dignità umana nella riforma degli articoli 600, 601 e 602 del codice

penale, Cedam, Padova 2005.

Cavalla F.• (a cura di), Retorica processo verità. Principi di filosofia forense, FrancoAngeli, Milano, 2007

Ceolin M.• Manuale del notaio (prefazione di G. Amadio), Torino, Giappichelli, 20102

• Destinazione e vincoli di destinazione nel diritto privato. Dalla destinazione economica all’atto di destinazione ex art.2645 ter c.c., Cedam, Padova 2010.

Cerdonio Chiaromonte G.• L’obbligazione del professionista intellettuale. Tra regole deontologiche, negoziali e legali,

Cedam, Padova 2008.

Cester C.• La norma inderogabile: fondamento e problema del diritto del lavoro, Giuffrè, Milano 2009.• (con De Cristofaro M. e Suppiej G.), Diritto del lavoro. Il rapporto di lavoro, Cedam, Padova 2008.• La diligenza del lavoratore, Giuffrè, Milano 2007.

Checchini A.• (con Amadio G.), Lezioni di diritto privato, Giappichelli, Torino 20107.

Consolo C.• Spiegazioni di diritto processuale civile - vol. I - Tutele di merito, sommarie ed esecutive,

Giappichelli, Torino 2010.• Spiegazioni di diritto processuale civile - vol. II - Profili generali, Giappichelli, Torino 2010.• Spiegazioni di diritto processuale civile - tomo III - Il processo di primo grado e le

impugnazioni delle sentenze, Giappichelli, Torino 2010.• Spiegazioni di diritto processuale civile - tomo III - Il processo di primo grado e le

impugnazioni, Cedam, Padova 2009.• Il processo di cognizione in primo grado, la trattazione e le prove, CLEUP, Padova 2008.• Il processo civile di cognizione in primo grado, CLEUP, Padova 2008. • Le impugnazioni delle sentenze e dei lodi, Cedam, Padova, vol. I 2006, vol. II 2008.• (con Buzzelli P. e Bona M.), Obiettivo class action: l’azione collettiva risarcitoria, IPSOA,

Milano 2008.• (con Chiarloni S.), I procedimenti sommari e cautelari, Utet, Torino 2005.• (con Glendi C.), Commentario breve alle leggi del processo tributario, Cedam, Padova 2005.

Cortese B.• Il trasferimento di teconologia nel diritto internazionale privato. Licenza e cessione

di privattive industriali e know-how. Cedam, Padova 2003.

Daniele M.• Regole di esclusione e regole di valutazione della prova, Giappichelli, Torino 2009.• Profili sistematici della sentenza di non luogo a procedere, Giappichelli, Torino 2005.

De Cristofaro M.• (con Troker N.), Civil Justice in Italy, Jigakusha Publishing Corp., Tokyo 2010.• (a cura di), La riforma del c.p.c. Commentario, in “Le Nuove Leggi Civili Commentate”,

Cedam, Padova 2010.• (a cura di), Il diritto processuale civile nell’avvicinamento internazionale, vol. II, CLEUP,

Padova 2009.• (a cura di), Codice di procedura civile commentato – La riforma del 2009, IPSOA, Milano 2009.

De Nardi S.• La libertà di espressione dei magistrati, Jovene, Napoli 2008.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza68 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 69

De Poli M.• La Rescissione del contratto, in “Trattato di Diritto civile del Consiglio Nazionale del

Notariato”, ESI, Napoli 2011• (con Amorosino-Annunziata-Antonucci-Capriglione-Di Gaspare-Morera-Sepe) La nuova

normativa MIFID”, Cedam, Padova 2009.

Delle Monache S.• Responsabilità Civile. Danno non patrimoniale, Utet, Torino 2010.• (con Roppo, Cafari e Panico), Aktuelle Entwicklungen im europäischen Vertrag s- und

Gesellschaftsrecht, Heidelberg, C.F. Müller 2010.• (a cura di), Scritti in onore di Giorgio Cian, voll. I e II, Cedam, Padova 2010.• Successione necessaria e sistema di tutele del legittimario, Cedam, Padova 2008.• Tradizione e modernità nel diritto successorio: dagli istituti classici al patto di famiglia,

Cedam, Padova 2007.• Testamento. Disposizioni generali, in Commentario al Cod. Civ., Giuffrè, Milano 2005.

Garofalo L.• (a cura di), Questioni vecchie e nuove in tema di responsabilità, Jovene, Napoli, 2011.• (a cura di). Ius dicere: ritualità e verità nel giudizio, IVSLA, Venezia, 2011.• (a cura di), La demanialità tra presente e futuro, IVSLA, Venezia, 2011.• (a cura di), Scambio e gratuità. Confini e contenuti dell’area contrattuale, Cedam, Padova, 2011.• (a cura di), Actio in rem e actio e in personam, tomi I e II, Cedam, Padova, 2011.• Rubens e la devotio di Decio Mure, Jovene, Napoli, 2011.• (a cura di), Obbligationi senza prestazione e obbligazioni naturali, Cedam, Padova, 2010.• (diretto da), Trattato delle obbligazioni, volumi I, tomi 3 e 5; III; IV, tomo 1; V, Cedam, Padova,

2010-2008.• Biopolitica e diritto romano, Jovene, Napoli, 2009.• Giurisprudenza romana e diritto privato europeo, Cedam, Padova, 2008.• Piccoli scritti di diritto penale romano, Cedam, Padova, 2008.• (a cura di), La compravendita e l’interdipendenza delle obbligazioni nel diritto romano, tomi

I e II, Cedam, Padova, 2007.• (a cura di), Scopi e metodi della storia del diritto e formazione del giurista europeo, Jovene,

Napoli, 2007.

• (a cura di), L’eccezione di dolo generale. Diritto romano e tradizione romanistica, Cedam, Padova, 2006.

• (a cura di), L’eccezione di dolo generale. Applicazioni giurisprudenziali e teoriche dottrinali, Cedam, Padova, 2006.

• (a cura di), Riflessioni su storia e diritto di Roma antica, Cedam, Padova, 2005.• Fondamenti e svolgimenti della scienza giuridica. Saggi, Cedam, Padova, 2005.• Studi sulla sacertà, Cedam, Padova, 2005.

Gasparini S.• (a cura di), Dizionario del diritto comune e veneto di Marco Ferro, Padova, Imprimitur 2007.• (a cura di), La Temi veneta, contenente magistrature, reggimenti ed altro per l’anno 1787,

Padova, Imprimitur 2009.

Giardini F.• La protezione contro lo spamming: un’analisi comparata tra l’approccio europeo e quello

statunitenze, Giuffrè, Milano 2010.

Gioia G.• La decisione sulla questione di giurisdizione, Giappichelli, Torino, 2009.

Girolami M.• Le nullità di protezione nel sistema delle invalidita negoziali. Per una teoria della moderna

nullità relativa, Cedam, Padova 2008.

Kostoris R. E.• Atti convegni Associazione Studiosi processo penale, raccolti da ”Processo penale e

giustizia europea”, Giuffrè, Milano 2010.• Atti convegni Associazione Studiosi processo penale,raccolti da “Le intercettazioni di

conversazioni e comunicazioni. Un problema cruciale per la civiltà e l’efficienza del processo e per le garanzie dei diritti”, Giuffrè, Milano 2009.

• (a cura di), Giurisprudenza europea e processo penale italiano, Giappichelli, Torino 2008.• Atti convegni Associazione Studiosi processo penale, raccolti da “Le impugnazioni penali:

evoluzione o involuzione? Controlli di merito e controlli di legittimità”, Giuffrè, Milano 2008.

Page 36: Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

Giornata della Facoltà di Giurisprudenza70 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 71

• (a cura di), “Il diritto di difesa e le pretese civilistiche dei soggetti privati” in “Il diritto processuale penale nella giurisprudenza costituzionale”, ESI, Napoli 2006.

• (a cura di), Contrasto al terrorismo interno e internazionale, Giappichelli, Torino 2006.• (a cura di), Libro II, Commentario breve al codice di procedura penale, Cedam, Padova 2005. • La ragionevole durata del processo. Garanzie ed efficienza della giustizia penale,

Giappichelli, Torino 2005.

Lambrini P.• Dolo generale e regole di correttezza, Cedam, Padova 2010.• La novazione. Pensiero classico e disciplina giustinianea, Cedam, Padova 2006.• La novazione. Lineamenti romanistici e dottrine attuali, Cedam, Padova 2006.

Leondini G.• Le associazioni tra autonomia privata e controlli pubblici, Cedam, Padova 2005

Maggiolo M.• (a cura di), La liberazione del debitore, nel Trattato delle obbligazioni, Vol. I, tomo V, Cedam,

Padova 2010.

Marzaro Gamba P.• L’amministrazione del paesaggio, profili critici ricostruttivi di un sistema complesso,

Giappichelli, Torino 2011.• La denuncia d’inizio attività edilizia. Profili sistematici, sostanziali e processuali, Giuffrè,

Milano 2005.

Menti P.• Ex chartula. Nozioni introduttive ai titoli di credito, Giappichelli, Torino 2011.• Socio d’opera e conferimento del valore nella s.r.l., Giuffrè, Milano 2006.

Miele M.• (con S. Gherro), Corso di diritto ecclesiastico, Cedam, Padova 2006.• (con S. Gherro), Corso di diritto ecclesiastico, II ed., Cedam, Padova 2007.• Il primiceriato marciano al tramonto della Repubblica di Venezia, Cedam, Padova 2008.• (con S. Gherro), Lezioni di diritto ecclesiastico, Matrimonio ed enti ecclesiastici, Cedam,

Padova 2009.

• (con S. Gherro), Corso di diritto ecclesiastico, III ed., Cedam, Padova 2009.• Il primiceriato marciano al tramonto della Repubblica di Venezia. La visita pastorale di Paolo

Foscari (1790-1796). – I.- Basilica Ducale, Cedam, Padova 2010.• A proposito di povertà francescana, in Il Santo 50 (2010).

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Giuffrè, Milano, 2011.• (a cura di), Etica Informatica Diritto, FrancoAngeli, Milano, 2008 – pp. 256 .• L’informatica forense. Verità e metodo, San Paolo Mi 2006.• (a cura di), Scrittura forense. Manuale di redazione del parere motivato e dell’atto giudiziale,

Utet, Torino, 2008 – pp. 250.

Muraro G.• (a cura di), Nuove istituzioni per l’assistenza socio-sanitaria, Angeli F. editore, Milano 2009.• (a cura di), Il finanziamento del settore pubblico, Angeli F. editore, Milano 2006.

Negri M.• Giurisdizione e amministrazione nella tutela della concorrenza, Giappichelli, Torino 2006.

Padula C.• L’asimmetria nel giudizio in via principale - La posizione dello Stato e delle Regioni davanti

alla Corte Costituzionale, Cedam, Padova 2005.

Pagliarin C.• Autonomia, efficienza, responsabilità. Lineamenti costituzionali, Giappichelli, Torino 2007.

Paulesu P.P.• La presunzione di non colpevolezza dell’imputato, Giappichelli, Torino 20092.

Pellanda A.• Microeconomia elementare, Cedam, Padova 20062.• (a cura di, con Agnati, Marangoni, Montesano), Dinamica economica ed istituzioni, Cedam,

Padova, 2005.

Page 37: Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

Giornata della Facoltà di Giurisprudenza72 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 73

Pin A.• Laicità e islam nell’ordinamento italiano. Una questione di metodo, Cedam, Padova 2010.

Pomini M.• Quale buono scuola?, Erikson, Trento 2006.• La teoria neoclassica della crescita in una prospettiva storica, Giappichelli, Torino 2005.

Riondato S.• Un diritto penale ragionevole, Cedam, Padova 2005.

Ronco M.• (con Ambrosetti E.M. e Mezzetti E.), Diritto penale dell’impresa, Zanichelli, Bologna 20092.• (a cura di), Codice Penale commentato, Utet, Torino 2009. • (a cura di), Leggi penali complementari commentate con banca dati, Utet, Torino 2009.• (a cura di), Codice Penale annotato con la giurisprudenza, Utet, Torino 20083.• Commentario sistematico del Codice Penale, Zanichelli, Bologna: I volume: La legge penale. 20102

II volume: I e II tomo: Il reato. 2007 III volume: Persone e sanzioni. 2006 • (a cura di), Codice Penale Ipertestuale, Commentario Sistematico di Dottrina, Utet,

Torino 20072.• (a cura di), Codice Penale Ipertestuale e leggi complementari. Commentario con banca dati

di giurisprudenza e legislazione, Utet, Torino 2007.

Rumiati R.• (con Ferretti R. e Rubatelli E.), La mente finanziaria, Il Mulino, Bologna 2011• (con Bonini N.), Le decisioni manageriali, Il Mulino, Bologna 2010.• Decidere, Il Mulino, Bologna 20092.• (con Savadori L.), Rischiare, Il Mulino, Bologna 2009.• (a cura di), Psicologia economica, Carocci, Roma 2008.• (con Pietroni D.), La mente che negozia, Edizioni Il Sole24 Ore, Milano 2008.• (a cura di), Psicologia del giudizio e della decisione, Il Mulino, Bologna 2008.• (a cura di), Introduzione alla psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna 2007.• (con Nicoletti R.), I processi cognitivi, Il Mulino, Bologna 2006.• (con Savadori L.), Nuovi rischi, vecchie paure, Il Mulino, Bologna 2005.

Sarra C.• Lo scudo di Dioniso. Contributo allo studio della metafora giuridica, FrancoAngeli, Milano,

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Scevola R.• La responsabilità del ‘iudex privatus’, Milano, Giuffrè, 2004/5.• ‘Venditio nummo uno’, in La compravendita e l’interdipendenza delle obbligazioni in diritto

romano, a cura di L. Garofalo, I, Padova, Cedam, 2007, pp. 413-597.• ‘Negotium mixtum cum donatione’. Origini terminologiche e concettuali, Padova, Cedam,

2008.

Schiavolin R.• L’imposta regionale sulle attività produttive. Profili sistematici, Giuffrè, Milano 2007.

Solari S.• (a cura di), Humanism and Religion in the History of Economic Thought, Angeli F. editore,

Milano 2009. • (a cura di), Aggregazione Industriale e Internazionalizzazone della Produzione -

L’Evoluzione del Modello Veneto, Cedam, Padova 2009. • Istituzioni e Organizzazione dei Processi Economici, Giuffrè, Milano 2005.

Todescan F.• (a cura di), U. Grozio Il diritto della guerra e della pace, Prolegomeni e Libro primo, Cedam,

Padova 2010.• (a cura di), F. Suárez - Trattato delle leggi e di Dio legislatore, Libro secondo, Cedam,

Padova 2010.• (a cura di), Percorsi contemporanei del diritto naturale, Cedam, Padova 2010.• Compendio di storia della filosofia del diritto, Cedam, Padova 2009.• (a cura di), F. Suárez - Trattato delle leggi e di Dio legislatore, Libro primo, Cedam,

Padova 2008.• (a cura di), Iustus ordo e ordine della natura, Cedam, Padova 2007. • (a cura di), Marsilio da Padova, Cedam, Padova 2007.• (a cura di), Guglielmo di Ockham, Cedam, Padova 2007.• (a cura di), Lezioni metafisiche sul diritto, Cedam, Padova 2005.• (a cura di), Egidio Romano, Cedam, Padova 2005.

Page 38: Giornata della Facoltà di Giurisprudenza

Giornata della Facoltà di Giurisprudenza74 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 75

Topo A.• Legge e autonomia collettiva nel lavoro pubblico, Cedam, Padova 2008.

Trivellin M.• Il principio di buona fede nel rapporto tributario, Giuffrè, Milano 2009.

Vianello R.• Previdenza complementare e autonomia collettiva, Cedam, Padova 2005.

Viaro S.• Corrispettività ed adempimento nel sistema contrattuale romano, Cedam, Padova 2011.

Vincenti U.• Premia il dovere. Una ragionevole critica dei diritti umani, Jovene, Napoli 2011.• La repubblica virtuosa. Una proposta per l’Italia, Bruno Mondadori, Milano 2011.• (a cura di), Codice dei diritti umani fondamentali inviolabili, Plus, Pisa 2011. • I fondamenti del diritto occidentale, Laterza, Roma-Bari 2010.• (a cura di), Diritto e clinica 2, Jovene, Napoli 2010.• (a cura di), Cinquecento in biblioteca. Le edizioni del XVI secolo nella biblioteca del

Dipartimento di Storia e filosofia del diritto e diritto canonico, Jovene, Napoli 2010.• (con Schiavone A.), Diritto privato romano, Einaudi, Torino 20102.• Diritti e dignità umana, Laterza, Roma-Bari 2009.• Categorie del diritto romano. Corso di Istituzioni, Jovene, Napoli 20082.• Metodologia giuridica, nuova edizione, Cedam, Padova 2008.• Diritto senza identità. La crisi delle categorie giuridiche tradizionali, Laterza, Roma-Bari 2007.• (con Boniolo G.), Individuo e persona, Bompiani, Milano 2007.• La giustizia di Giotto, Jovene, Napoli 2006.• (con Schiavone A.), Storia del diritto romano, Giappichelli, Torino 20053.• (a cura di), Inchiesta sulla legge nell’Occidente giuridico, Giappichelli, Torino 2005. • (a cura di), La ricostruzione della volontà testamentaria, Cedam, Padova 2005.

Zanuzzi A.• (con Rondinelli-Vergari), Guida alla valutazione medico-legale del grado di sofferenza

morale e della componente dinamico relazionale del danno biologico, Cedam, 2009.

Zanon G.• Indicazioni di metodo giuridico dalla Consultatio veteris cuiusdam iurisconsulti, Jovene,

Napoli 2008.• (a cura di), Consultatio veteris cuiusdam iurisconsulti. Consultazione di un vecchio

avvocato, Jovene, Napoli 2006.• (a cura di), Zibaldone. Riflessioni su persone cose e giustizia, Jovene, Napoli 2008.

Zuffi B.• (con Consolo C.), Lineamenti processuali dell’azione di classe ex art. 140-bis cod. cons.,

Cedam, Padova 2011.• (a cura di), La riforma del 2009, Ipsoa, Milano 2009.• L’arbitrato nel diritto inglese. Studio comparatistico sulla natura dell’arbitrato e

sull’imparzialità dell’arbitro in Inghilterra, Giappichelli, Torino 2008.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 77

La Facoltà di Giurisprudenza per i suoi studenti

Lo studente al centro

I servizi offertiSegreteria Didattica e Front-Office La Segreteria Didattica Corsi di Studio offre un servizio di informazioni legate alla carriera dello studente: pre-iscrizioni, piani di studio, trasferimenti, esame di laurea.La Segreteria Didattica Post-Lauream si occupa dei servizi a supporto delle attività post-lauream, in particolare della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.Il Front Office, ubicato al piano terra, cura l’utilizzo delle aule didattiche a seconda delle varie necessità, fornisce agli studenti informazioni didattiche di carattere generale, quali: orari delle lezioni e i calendari degli esami, delle sessioni di laurea e di diploma, presta assistenza nell’uso del servizio informativo UNIWEB.

Polo di Facoltà dell’Ufficio StageÈ stato creato un polo dell’Ufficio stage presso la Presidenza della Facoltà.Tale servizio favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro di studenti e laureati attraverso un qualificato supporto per la ricerca e lo svolgimento dello stage. In particolare l’Ufficio si propone di:• collegare domanda e offerta di stage;• monitorare l’efficienza ed efficacia di stage e tirocini;• orientare al lavoro e alle professioni;• fungere da Osservatorio del mercato locale del lavoro;• svolgere intermediazione al lavoro.

Grazie ad due recenti convenzioni con la Corte d’Appello di Venezia e con il Tribunale di Padova, da aprile 2011 è attiva l’offerta di stage per ciascuno di questi organi giudiziari. L’annuncio è rivolto a studenti/laureati del Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza, specializzandi della Scuola Forense e dottorandi della Scuola di Dottorato dell’Università degli studi di Padova.

Servizio Sportello Erasmus di FacoltàLo sportello Erasmus presta supporto agli studenti che si recano all’estero nell’ambito di programmi o accordi internazionali. In particolare fornisce:

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza78

Biblioteca Luigi Chiereghin | Treviso

Biblioteca Marsilio da Padova | Palazzo del Bo, Padova

• informazione e orientamento sul Programma LLP/Erasmus e su altri programmi di mobilità bilaterale;

• assistenza agli studenti nelle procedure amministrative previste dal programma (compilazione dell’application form per il soggiorno all’estero, compilazione del Learning Agreement e di eventuali modifiche);

• informazione e orientamento per le attività nelle sedi all’estero;• supporto amministrativo per la compilazione delle pratiche al rientro dall’estero.

Tutor juniorUn gruppo di laureati è a disposizione degli studenti per informarli sui servizi dell’Università, aiutarli ad ambientarsi nel mondo universitario e consigliare sul metodo di studio (testi da consultare, questioni complesse da approfondire). Con i tutor si può elaborare il piano individuale di studio e si possono concordare programmi di ripasso e veridica in vista degli esami.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza80 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 81

Polo Bibliotecario giuridicohttp://pologiuridico.cab.unipd.it/

Il Polo bibliotecario giuridico comprende le seguenti biblioteche

Dip. Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario | via VIII FebbraioBIBLIOTECA Diritto Amministrativo | I° piano del palazzo Bo, sopra le AuleBIBLIOTECA Diritto Costituzionale | I° piano del palazzo Bo, sopra le AuleBIBLIOTECA Diritto Processuale civile | I° piano del palazzo Bo, sopra le AuleBIBLIOTECA Diritto e Procedura Penale | III° piano del palazzo Bo, sopra le AuleBIBLIOTECA Diritto Tributario | III° piano del palazzo Bo, sopra al BarBIBLIOTECA Diritto Internazionale e Comunitario | via Anghinoni, 3 - III° piano

Dip. Storia e Filosofia del Diritto e Diritto CanonicoBIBLIOTECA di Diritto Romano | Via VIII Febbraio, 2 - II° piano del palazzo Bo, sopra le AuleBIBLIOTECA di Filosofia del Diritto | Via del Risorgimento, 9

Dipartimento di Diritto Privato e di Diritto del LavoroBIBLIOTECA di Diritto Privato e Diritto del Lavoro | Via VIII Febbraio, 2 - III° piano del Palazzo Bo, sopra al Bar

Servizi bibliotecariLe biblioteche, situate presso le sedi dei tre Dipartimenti dell’area giuridica, attraverso il coordinamento del Polo bibliotecario Giuridico, offrono agli studenti diversi servizi: • informazioni bibliografiche;• consultazione del materiale librario e documentale posseduto dalla biblioteca:

° oltre 200mila volumi collocati nelle diverse biblioteche del Polo Giuridico, con incremento di oltre 4mila nuovi titoli ogni anno;

° oltre 700 abbonamenti a periodici specialistici di varie aree del diritto;

° accesso a un centinaio di periodici elettronici;

° accesso a numerose banche dati specializzate ; • consultazione del sistema informativo bibliografico-documentale:

° accesso ai cataloghi di ateneo;

° pagina Web informativa del Polo Giuridico http://pologiuridico.cab.unipd.it/• prestito del materiale librario e documentale consentito, come da regolamento

http://pologiuridico.cab.unipd.it/node/9/a#prestito• riproduzione dei documenti a disposizione dell’utenza, nel rispetto delle norme sul

diritto d’autore; • prestito interbibliotecario (su prenotazione e a pagamento) attraverso il quale è possibile

prendere a prestito - oppure ottenere le fotocopie, nel caso di articoli - documenti non posseduti dalla biblioteca, ma disponibili presso biblioteche italiane o estere.

• document delivery (fornitura di articoli con richiesta ad altre biblioteche esterne l’ateneo)

• corsi di istruzione all’utenza sulle risorse informative della biblioteca e sulla loro utilizzazione, precisamente corsi introduttivi all’utilizzo del catalogo elettronico (OPAC) e delle varie banche dati;

• servizio di ricerca bibliografica assistita su prenotazione.

Tali servizi vengono erogati secondo le modalità indicate nel regolamento delle biblioteche del Polo Giuridico.

Per i suddetti servizi sono adibite sale per la consultazione, postazioni per la consultazione del catalogo on-line OPAC, postazioni per la consultazione di banche dati, fotocopiatrici self-service funzionanti con tessera ricaricabile. In alcune biblioteche è attivo il servizio di connessione wireless Padova WI FI.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 83

L.I.F. Laboratorio informatico di Facoltà | Palazzo del Bo, Padova

Laboratorio informaticoIl Laboratorio informatico della Facoltà è ubicato in Aula Omizzolo, piano terra, corridoio delle aule didattiche. La struttura è dotata di 24 personal computer,1 scanner e stampanti a disposizione degli studenti della Facoltà per la battitura delle tesi di laurea e di diploma. Inoltre vi sono altri 6 personal computer a disposizione degli studenti della Facoltà nell’Ufficio studenti che si trova a fianco del laboratorio.

Wi-FiÈ attivo il servizio di connessione wireless Padova WI FI per gli studenti che offre la possibilità di navigare su internet gratuitamente all’interno del palazzo del Bo e precisamente in:• Aula studio Valente (piano terra)• Biblioteca Carraro (Dipartimento di Diritto Privato, III piano)• Biblioteca Carnelutti (Dipartimento di Diritto Privato, III piano)• Biblioteca Dir. Costituzionale, Sala lettura (Dipartimento di Diritto Pubblico, II piano)• Biblioteca Dir. Tributario, Sala lettura (Dipartimento di Diritto Pubblico, III piano)• Biblioteca Dir. Penale, Sala lettura Bettiol (Dipartimento di Diritto Pubblico, III piano

lato aule)• Biblioteca Dir. Romano, Sala lettura (Dipartimento di Storia e Filosofia del Diritto,

II piano lato aule)

Laboratorio informatico e Wi-Fi

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Foto Matteo DanesinGiornata della Facoltà di Giurisprudenza 85

Sala Baldo Degli Ubaldi | Palazzo del Bo, Padova

Iniziative culturali e didatticheLa Facoltà di Giurisprudenza è da sempre impegnata ad offrire supporto alle attività culturali legate alla didattica. In particolare, il suo impegno si concretizza nel sostegno economicoa iniziative e progetti specifici di particolare importanza e valenza culturale.Nel 2010 è stato stanziato un fondo che ha consentito di fornire supporto economico e logistico a molteplici richieste: dalle manifestazioni organizzate dagli studenti, ai convegni e seminari organizzati dai docenti, alle visite didattiche fuori sede, iniziative promosse dall’associazione Elsa (European Law Student Association) della sede di Padova e Treviso.

Iniziative culturali promosse nel 2010

65%

35%

Iniziative proposte dagli studenti

Iniziative proposte dai docenti

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza86 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 87

Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza a Salvatore Settis

Il 20 novembre 2007 il Prof. Salvatore Settis ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza dal Rettore dell’Università di Padova, Prof. Vincenzo Milanesi e dal Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Prof. Gherardo Bergonzini.La produzione scientifica del Prof. Settis è vastissima e spazia dal suo campo specifico, la Storia dell’arte e dell’Archeologia classica, al campo economico e a quello giuridico. I numerosi scritti con cui egli ha condotto in questi ultimi anni un’appassionata battaglia in difesa del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese si sono rivelati di particolare rilievo e originalità anche in vista della elaborazione di una valida ed efficace disciplina di tutela giuridica dei beni storici, artistici ed ambientali.

Targa in memoria di Pomponio De Algerio

Il 20 Febbraio 2008 è stata scoperta una targa in memoria di Pomponio De Algerio studente dell’Università giurista tratto in arresto per le sue idee religiose nel maggio del 1555 mentre assisteva alle lezioni dell’insigne civilista Matteo Gribaldi Mofa. Processato dall’Inquisizione, arso vivo a Roma, in Piazza Navona il 19 agosto 1556.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza88 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 89

Cinquecento in biblioteca

La Biblioteca del Dipartimento di Storia e Filosofia del diritto e Diritto canonico possiede, nelle sue tre sezioni, un patrimonio di edizioni incunabole e cinquecentine pari a 132 volumi.Dal 20 gennaio al 10 febbraio 2011 è stata realizzata una mostra presso l’Aula Nievo dell’Ateneo, per la quale sono stati selezionati quindici volumi, uno per ciascuna delle sezioni della Biblioteca: cinque sono attinenti alle discipline canonistiche, cinque a quelle filosofiche, cinque a quelle romanistiche.Gli esemplari sono stati scelti per il loro valore di testimonianza dello sviluppo, lungo il medioevo e l’età moderna, del pensiero giuridico nell’ambito del sistema del diritto comune europeo.

Fondo Catellani

Enrico Catellani (1856-1945) fu titolare per oltre quarantacinque anni della cattedra di Diritto Internazionale della Facoltà di Giurisprudenza. Grande maestro, ma anche grande intellettuale a livello italiano e internazionale, contribuisce in maniera profonda al prestigio dell’Ateneo patavino negli anni successivi l’Unità d’Italia.

Grazie all’iniziativa della Prof.ssa Parizia Marzaro, Direttrice del Dipartimento di Diritto Pubblico, nel maggio 2010 Antonella De Robbio, coordinatore del Polo delle biblioteche giuridiche e Silvia Giacomazzi, hanno iniziato ad occuparsi del lavoro di recupero del materiale librario depositato in alcuni scatoloni che riportavano l’iscrizione “Fondo Catelani” e che giacevano da oltre mezzo secolo in alcune sale del Dipartimento di Diritto Pubblico. L’obiettivo era quello di riportare alla luce e alla memoria il prezioso contributo intellettuale del giurista Enrico Levi Catellani.

In seguito ad un trattamento di pulizia e spolveratura sono stati recuperati 1565 libri che ora si trovano in una delle sale della biblioteca di Diritto Internazionale e Comunitario. A questi 1565 libri, privi di inventario e catalogazione, vanno a sommarsi 1512 volumi del fondo che effettivamente sono entrati a far parte del sistema bibliotecario e per i quali abbiamo regolare registrazione d’ingresso e inserimento nel catalogo Aleph di Ateneo, e precisamente: • 908 a Diritto pubblico, • 524 a Filosofia del diritto, • 80 a Diritto romano.I 1512 volumi etichettati nei registri come “donazione Catellani” sono quindi visibili nell’OPAC e disponibili alla consultazione e si riferiscono agli anni dal 1947 al 1979.Sommando le due anime, quella relativa ai 1565 volumi recuperati e quella relativa ai libri registrati e distribuiti nelle varie biblioteche, la biblioteca Catellani è stata virtualmente ricomposta in un insieme di 3077 volumi.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza90 Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 91

Le visite didattiche fuori sedeDa alcuni anni la Facoltà offre la possibilità agli studenti di partecipare alle visite didattiche fuori sede che si inseriscono come attività di supporto al programma didattico del corso frequentato.Il contributo assegnato ad ogni singola visita è inteso a coprire una parte delle spese previste, precisamente la copertura dei costi complessivi delle attività oscilla tra il 40% e il 90%.

Dati delle visite didattiche anno 2010 Insegnamento Nr. partecipanti

Visita Corte CostituzionaleROMA 10 e 11 maggio 2010

Prof. Padula20 studenti sede Treviso

Visita Corte CostituzionaleROMA 22 e 23 giugno 2010

Prof. Bertolissi20 studenti

sede Padova

Visita Corte CostituzionaleROMA 10 e 11 maggio 2010

Proff. Consolo, De Cristofaro, Cacciavillani

87 studenti sede Padova-Treviso

Visita Istituzioni dell’Unione EuropeaBRUXELLES 3-5 maggio 2010

Prof. Cortese45 studenti sede Padova-Treviso

Visita didattica a Roma, 24 e 25 maggio 2010,

Corte Suprema di Cassazione. Partecipazione all’udienza pubblica

delle Sezioni Unite, su invito del Primo Presidente

dr. Vincenzo Carbone.

Visita didattica a Bruxelles e Lussemburgo, 3-5 maggio 2010, (Sala Riunioni Parlamento Europeo)

Visita organizzata dall’Associazione ELSA alle istituzioni spagnole Madrid, 1-3 marzo 2010, Corte Suprema di Cassazione

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza92

Cosa dicono di noi

Borse integrative di studioDal 2005 la Facoltà mette a disposizione un fondo che viene utilizzato per assegnare borse di studio integrative a quelle attribuite dall’Ateneo agli studenti che vanno all’estero attraverso gli accordi Erasmus o altri accordi internazionali. La borsa di Facoltà costituisce un sostegno economico pari a 100 euro al mese per un massimo di 9 mesi, fino ad esaurimento del fondo messo a disposizione. L’assegnazione viene effettuata sulla base della graduatoria di merito e la percentuale di studenti beneficiari corrisponde al 25% circa sul totale.

Nr. Studenti partiti con Erasmus o altri accordi

N. Borse integrativepagate

45

40

35

30

25

20

15

10

5

0

a.a. 2

005/0

6

a.a. 2

006/0

7

a.a. 2

007/0

8

a.a. 2

008/0

9

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza 95Giornata della Facoltà di Giurisprudenza94

Daniela Stradiotto

Dirigente Superiore della Polizia di Stato

Avevo dieci anni quando ho deciso “cosa farò da grande”. Non avevo alcun dubbio: riforma legislativa permettendo, sarei diventata una poliziotta.E con questo obiettivo mi sono iscritta alla facoltà di giurisprudenza all’Università di Padova.Non sarei sincera se dicessi che ho avuto un percorso di studi in discesa. Anch’io sono stata tra le vittime del prof. Burdese; ed assicuro che l’insuccesso ad “Istituzioni di Diritto Romano” al 1° anno non ha rappresentato certamente un avvio grintoso e deciso. Anzi, tutt’altro!!! Se avessi potuto (divieto assoluto dei miei genitori in merito) avrei probabilmente fatto parte anch’io della lunga processione dei tantissimi studenti che, dopo l’impatto con gli esami del 1° anno, emigravano per altre sedi universitarie.E quale grande errore sarebbe stato, non tanto sotto il profilo della preparazione in senso stretto, quanto per quella “palestra” a tutto tondo che è stato il mio percorso universitario; I codici si modificano, le procedure processuali cambiano, ma la capacità di impostare il ragionamento, la forma mentis, il metodo di lavoro acquisiti attraverso lo studio ritengo siano strumenti indispensabili nel percorso umano e professionale di ognuno di noi, quel valore aggiunto che ti “accompagna” in tutte le prove della vita.Sono entrata nella Polizia di Stato il 2 maggio1985, vincitrice di concorso per vice commissario. Oggi sono Dirigente Superiore della Polizia di Stato. Dopo un’esperienza maturata nel settore investigativo (Squadra Mobile-Sezione Omicidi della Questura di Roma e Servizio Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione), nel 2002 sono stata coordinatrice dell’Ufficio di Staff del Vice Capo Vicario della Polizia di Stato per l’implementazione del programma della “Polizia di Prossimità” e la realizzazione del progetto del poliziotto di quartiere.Dal 1°marzo 2006 sono Direttore del Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine, l’Ufficio che, a livello centrale, ha la responsabilità dell’attività di analisi, indirizzo ed aggiornamento di tutti i servizi di prevenzione generale, controllo del territorio e pronto intervento (Volanti, poliziotti di quartiere, sale operative, servizio 113 delle Questure) nonché la pianificazione ed impiego sul territorio nazionale del Reparto Prevenzione Crimine, più di mille unità che costituiscono la Task Force della Polizia di Stato.

Federico Prato

Consigliere giuridico presso la Rappresentanza Permanented’Italia presso l’ONU

In ben otto della mia classe del Tito Livio, la III E del 1977 della Prof. Elena Indri, scegliemmo di iscriverci alla Facoltà di Giurisprudenza. Seguivo le orme del mio nonno materno che si era laureato a Padova alla fine degli anni ’20, compagno di studi di Enrico Guicciardi ed allievo dei Professori Rocco e Carnelutti. L’altro mio nonno si era laureato con il Prof. Filomusi Guelfi a Roma, dopo aver ripreso gli studi al termine della Grande Guerra, che aveva combattuto da giovanissimo ufficiale. Ricordo che il primo impatto con l’ambiente austero della Facoltà ci fu facilitato dal fatto di essere un gruppo affiatato d’ex compagni di liceo. Abbiamo avuto il privilegio di frequentare l’Università in una stagione d’indimenticabili professori come Carraro, Trabucchi, Bettiol e Paladin. Il corso degli studi richiedeva la frequenza delle lezioni ed uno studio costante. Abbiamo appreso una solida base di nozioni sia di diritto sostanziale che di procedura, ma soprattutto il metodo per affrontare le questioni giuridiche che avremmo incontrato nel corso della nostra vita professionale. Grazie a questo intenso tirocinio, non ho trovato difficoltà a superare gli esami di avvocato od i concorsi in Italia e in sede europea. Per noi laureati a Padova non vi era nulla d’improvvisato nella preparazione degli esami post-universitari. Pur essendo assorbiti dal ritmo intenso dello studio e degli esami che si susseguivano, all’interno della Facoltà era molto forte l’emozione per le notizie delle azioni terroristiche che in quegli anni si susseguivano quasi quotidianamente. Ricordo che mi trovavo a lezione nell’aula Ederle quando fu annunciato il 16 marzo del 1978 il sequestro dell’On. Moro e la strage della sua scorta. Mi sono laureato con tesi in Diritto Internazionale e fu la Prof. Elisabeth Back a seguirmi nella redazione dopo avermi indotto a frequentare un corso presso l’Accademia di Diritto Internazionale dell’Aja. Dopo la laurea mi ha sempre seguito con il suo consiglio ed incoraggiamento nei vari passaggi della mia carriera nelle Istituzioni Europee ed Internazionali. Mi capita molto spesso di incontrare in riunioni ONU giuristi stranieri che la ricordano con stima e che mi chiedono sue notizie. Devo alla mia esperienza universitaria padovana un gruppo, piccolo, ma compatto, di amici che mantengo da allora. Variamente e alternativamente sparsi nel mondo tra le professioni forensi e non solo, ogni occasione d’incontro vale a rinvigorire un legame nato allora e cresciuto tra le aule di studio, le occasioni sportive i divertimenti che offre Padova, città piccola, ma aperta da sempre al mondo, alla cultura ed alla gioventù soprattutto grazie alla nostra antica e gloriosa Universitas.

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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza96

Graziana Campanato

Presidente della Corte d’appello di Brescia

Sono entrata all’Università di Padova, iscritta al primo anno di Giurisprudenza, nel 1960 e mi sono laureata nel luglio del 1964.Sono stati quattro anni di studio intenso perché gli esami a Padova non sono mai stati facili, ma anche anni molto belli per il clima di amicizia che si è venuto a creare tra alcuni di noi.Io vivevo a Mestre ed ogni giorno prendevo il treno: ricordo la lunga fila di studenti che dalla stazione ferroviaria raggiungevano il Bo verso le nove di mattina, una sensazione di appartenenza che ho provato poche altre volte.I professori erano quasi tutti personaggi illustri, la cui fama era indiscussa: Carraro, Burdese, Opocher, Voci, Oppo, Crisafulli, Bettiol, Zuccalà, Attardi, Arangio Ruiz, Guicciardi.Ma quello che ci teneva legati alle sue lezioni era soprattutto Trabucchi, il quale era solito fare l’appello di alcuni, a caso, e non avrebbe consentito di presentarsi all’esame con buone speranze di riuscita se le assenze fossero state troppe. Perciò dal secondo al quarto anno ci trovavamo in tanti, se non tutti, ad apprendere e a impegnarci nella risoluzione di casi giuridici, attraverso un metodo maieutico che ci ha insegnato a ragionare e a percorrere le strade del pensiero giuridico esaminando le varie possibili soluzioni, scartandole ad una ad una, sino a formulare quella giusta.Donne eravamo poche a giurisprudenza e non avremmo mai potuto immaginare il boom di iscrizioni al femminile che questa facoltà avrebbe avuto in anni più recenti.L’ingresso in magistratura, quando mi iscrissi, non era consentito alle donne, ma al momento della laurea le norme erano cambiate. Io non ebbi dubbi ed affrontai il primo concorso possibile.Lo superai senza molti sforzi perché – occorre dirlo- la preparazione che avevo raggiunto all’università fu una base di partenza molto valida e mi ha permesso di destreggiarmi in ogni settore di lavoro, sia pure con i necessari aggiornamenti ed approfondimenti.Sono sempre stata orgogliosa di essermi laureata a Padova e che anche le mie figlie si siano laureate presso la stessa facoltà e sono ancora sempre felice quando torno nelle vecchie aule per insegnarvi o partecipare a qualche dibattito. Non è solo perché rappresenta un luogo della memoria, ma perché mi ha forgiata al rigore, al senso del dovere, senza i quali la mia vita sarebbe stata certamente diversa.

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Manuela Romei Pasetti

Presidente della Corte d’Appello di Venezia

Al liceo Maffei a Verona ero una studentessa che galleggiava sulla sufficienza. Qualche luce in italiano, filosofia e storia dell’arte ma niente di eccezionale. La maturità nell’estate del 1961, già con l’idea di diventare magistrato: alle donne allora era precluso. Padova Facoltà di Giurisprudenza: la prima folgorazione culturale: Vezio Crisafulli, con le lezioni di diritto costituzionale, rendeva inebriante il mondo dei valori che compongono l’essenza dello Stato e del cittadino.Lo rivedevo, allampanato e sorridente, pensavo ai suoi insegnamenti pacati ma fermi quando, come componente del CSM, dovevo affrontare delicate questioni di equilibri costituzionali.E poi il professor Carraro: alle lezioni di diritto privato staccava le parole l’una dall’altra come perle di un ragionamento palpabile e ineludibile. Con il professor Trabucchi, entrai nel tempio di diritto civile. Alle lezioni di sabato pomeriggio l’appello per lettera a salto: se mancavi più di tre volte non partecipavi all’esame scritto (il premio!), senza il quale il tuo voto sarebbe stato comunque bassissimo. L’affascinante Guicciardi con la sua architettura amministrativa, Opocher, Oppo, Zuccalà e Burdese: il massimo della scienza: sono stata fortunata!Intanto, nel 1963, le donne furono ammesse in magistratura.La discussione della tesi in diritto civile, al giugno del quart’anno (1965). La affrontai senza relatore perché il professor Trabucchi non condivideva la mia costruzione sull’acquisto in buona fede dall’erede apparente. Mi fu controrelatore: “e per tua gloria basti il poter dire che contro a me pugnasti” scrisse sul frontespizio del mio lavoro di laurea.Effettivamente molto pugnai perché a Padova tutti i miei professori erano eccellenti quanto severi, pretenziosi e poco inclini a largheggiare nei giudizi e nei voti. Ma utilmente pugnai riversando poi nella professione di magistrato, che esercito dal 1969 (dopo una altrettanto gratificante esperienza di avvocato), la mia formazione, figlia di quella cultura, di quel metodo, di quell’aura, esaltante e insieme rigida e timorosa, che per quattro anni ho respirato a Padova, al Bo, tra bucrani e stemmi antichi, con fantastici compagni di corso tra i quali voglio qui ricordare Augusto Cerino Canova, Paolo Zatti, Francesco Moschetti, Antonio Scarso, Cesare Ianna, Mario Migliorini.

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Massimo Carraro

President & CEO di Morellato S.p.A.

Mi sono laureato in Giurisprudenza a Padova nel 1982 e vi sono poi rimasto, come assistente alla cattedra di Diritto Amministrativo, fino alla fine del 1986, quando ho lasciato per dedicarmi alla mia avventura imprenditoriale. Non avevo competenze specifiche in materia economico-finanziaria, però la Facoltà di Giurisprudenza di Padova mi ha sempre accompagnato con un patrimonio di cultura, formazione all’analisi razionale dei problemi, abitudine ad affrontare questioni complesse cercandone la semplificazione. Ancor più, il diritto studiato con il rigore metodologico tipico della Facoltà padovana, mi ha sempre aiutato e mi aiuta a vedere i problemi anche dalla parte dell’interlocutore che ho di fronte: nel business, capire il punto di vista degli altri è condizione per arrivare a soluzioni positive e a costruire partnership a lungo termine.

Specie a partire dagli anni 2000, il mio lavoro mi ha portato a fare i conti con culture e modi di pensare diversi in Cina, India, Sud America, Medio Oriente. Solide basi della propria cultura penso siano lo strumento migliore per aprirsi a culture diverse, rispettarle e valorizzarle, cercare percorsi di crescita comuni. Devo questo bagaglio culturale alla Facoltà di giurisprudenza di Padova: anche di questo le sono grato.

Il mondo del lavoro richiede oggi una capacità continua di apprendere e cambiare: è la cultura il presupposto di questa capacità, non la mera formazione tecnica, per quanto utile e necessaria. La Facoltà dei miei studi a Padova si caratterizzava allora, anche rispetto ad altri Atenei, per la capacità di coniugare efficacemente questi due aspetti: cultura umanistica e tecnica giuridica. È quanto mi ha sempre consentito di interpretare il cambiamento in maniera positiva.

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Michelangelo Casciano

Notaio

Non è passato moltissimo tempo da quando ho lasciato l’Università di Padova, eppure ho avuto modo più volte di apprezzare la qualità dell’insegnamento da essa ricevuto.Nella mia vita ho esercitato per alcuni anni la professione forense prima di vincere il Concorso per nomina a Notaio indetto nel 2006: la bontà dell’insegnamento patavino si è dimostrata nel consentirmi di affrontare professioni sensibilmente diverse fra loro con un identico bagaglio culturale di base, di volta in volta adattabile alle specifiche esigenze proprie di ciascuna funzione.Se, come credo, la funzione di una Facoltà di Giurisprudenza è quella di formare dei buoni giuristi, ritengo che l’Università di Padova assolva mirabilmente a questo scopo, fornendo, non tanto le cognizioni tecniche minime necessarie per affrontare una mediocre esperienza pratica, ma una visione d’insieme del sistema giuridico, su cui innestare progressivamente le nozioni richieste dalla specifica professione prescelta.Nell’Ateneo patavino questo primo risultato è associato ad un altro, a mio parere non meno importante, che consiste nel trasmettere agli allievi l’importanza dello studio del diritto attraverso l’esame concreto della casistica: non bisogna dimenticare, infatti, che il diritto è nato e si è sviluppato nei secoli come ricerca della soluzione più adeguata a risolvere le singole questioni controverse e che questa indagine costituisce tutt’oggi l’essenza di tutte le professioni giuridiche; da questa considerazione credo non possano prescindere neppure quei professionisti che, come i Notai, sono istituzionalmente preordinati ad evitare l’insorgere delle liti.Conclusivamente credo che la Facoltà di Giurisprudenza dell’università di Padova possa offrire molto ai giuristi del futuro, dotandoli di strumenti necessari per affrontare con competenza e consapevolezza le funzioni alle quali saranno chiamati.

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Andrea Pasqualin

Componente del Consiglio Nazionale Forense

Sono entrato a Giurisprudenza nel 1974 e della mia esperienza universitaria patavina conservo un bel ricordo.Non eravamo in molti e l’ambientamento è stato veloce. D’altra parte la frequenza delle lezioni al mattino ed al pomeriggio, lo studio ed il lavoro nelle biblioteche (quanti pomeriggi passati, specie ai tempi della tesi di laurea in diritto pubblico dell’economia con il prof. Gullo, in quella dell’Istituto di pubblico, dove c’era una segretaria dell’Alpe di Siusi che raccontava le meraviglie di quei luoghi che solo molti anni dopo avrei conosciuto), le giornate passate insieme ai compagni di corso, avevano creato un ambiente gradevole, nel quale, da pendolare quotidiano sulla tratta Venezia - Padova, mi trovavo a mio agio. Sono orgoglioso di aver avuto ed ascoltato Maestri come Trabucchi, Paladin, Attardi e Carraro, per citarne alcuni, che hanno reso più facile e proficuo il mio personale dialogo con il diritto. Non è stata una passeggiata, ma impegno e determinazione sono stati formativi ed indispensabili compagni di viaggio. Tuttavia solo dopo la laurea, a contatto con le prime esperienze professionali, ho capito quale sia stata l’importanza di un’esperienza universitaria vissuta con partecipazione diretta e costante all’attività didattica, che mi ha aiutato non solo nell’apprendimento, ma anche – e soprattutto – nel prendere confidenza con le categorie del diritto e con il ragionamento giuridico. Infatti la formazione professionale, per poter essere adeguatamente fruttuosa, presuppone di principio un’adeguata preparazione universitaria.Ma non solo: in un contesto professionale quale quello di questi tempi, nel quale l’esagerata proliferazione del numero degli avvocati e l’abbassamento del livello medio di qualità deontologica e professionale rendono disagevole ai giovani praticanti la ricerca di buoni maestri, ed un mercato sempre più competitivo e selettivo richiede il possesso di talenti significativi, assume particolare importanza la formazione universitaria, che rappresenta, se curata con la dovuta attenzione, una cospicua chance in più nell’accesso alle professioni legali. Io mi considero fortunato: nell’apprendimento della professione ho trovato un eccellente Maestro, ma prima ancora ho vissuto a Padova un’esperienza universitaria importante, in un ambiente formativo serio e rigoroso, che mi ha grandemente aiutato nel non facile ingresso nella professione forense.

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Oliviero Pessi

General Counsel di Assicurazioni Generali S.p.A.

La prima vera decisione sulla “pianificazione strategica” della mia vita professionale e da adulto. A distanza di circa venticinque anni è così che ricordo di aver considerato la scelta di iscrivermi alla Facoltà di Giurisprudenza di Padova. E non si è trattato di scelta superficiale, anzi, è stata probabilmente la prima volta in cui ho percepito che mi stavo mettendo in gioco senza alibi e assumendomi totalmente e in prima persona rischi e responsabilità di una decisione. A quell’epoca Giurisprudenza a Padova era lo spauracchio di tutti gli (aspiranti) studenti che ne temevano la nomea e tradizione di particolare severità e selettività. Amici, parenti e conoscenti tutti schierati e provvidi di consigli (internet e i blog ancora non esistevano, ma la sostanza era la stessa), con un comune denominatore: “Non iscriverti a Padova, è troppo difficile, non ce la hanno fatta (Tizio, Caio e Sempronio) e quindi non ce la potrai fare neanche tu! Scegli un’altra facoltà, più facile e meno stressante”. Sin troppo ovvia, ma non così scontata, la mia valutazione quando si è trattato di prendere la decisione finale. Mi sono detto: “Se sarò tra i pochi che ce la faranno dove è più difficile partirò avvantaggiato nella competizione sul mercato”. Valutazione corretta? Senz’altro si. Se non altro per la dozzina di proposte di lavoro di ottima qualità, ricevute dopo la laurea e in un periodo in cui già si discuteva con giusta preoccupazione di disoccupazione giovanile, e tutte merito della mia sudatissima laurea a Padova. Ciascun potenziale datore di lavoro mi dava atto di aver ottenuto un certificato “DOC” di alcune qualità, fondamentali per chi si affaccia al mondo del lavoro: capacità di organizzazione, forza mentale, determinazione e spirito di sacrificio finalizzati al raggiungimento dei risultati. Le basi essenziali per una riuscita in qualunque attività professionale (il caso e la fortuna sono parimenti importanti, ma senza le basi non si è in grado di sfruttarli a dovere!). Da allora sino ad oggi, nella vita professionale, ho incontrato tanti neo laureati, e posso darvi la mia parola sul fatto che il “marchio di fabbrica” della laurea a Padova tiene ancora molto bene, ed è quasi sempre garanzia di una qualità superiore alla media. In prospettiva futura vale ancora lo stesso ragionamento e le valutazioni che io e tanti altri colleghi studenti facemmo venticinque anni orsono? Non avrei dubbi. La competizione si è allargata e un corso di laurea che, per tradizione e consolidato avviamento sul mercato, è riconosciuto come selettivo e qualificante, è un investimento su me stesso che rifarei tale e quale, direi quasi una scelta obbligata.

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Sala delle Lauree | Palazzo del BoSigillum Universitatis Iuristarum (1627)

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Sala delle Lauree | Palazzo del Bo