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il CROTONESE GIOVEDÌ 22 MARZO 2012 N. 34 11 GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE CI BASTEREBBE UN’ALTRA TAV TRENI AD ACCETTABILE VELOCITÀ L’ appuntamento è per il prossimo 22 aprile. In quella data sarà celebra- ta la ‘Giornata delle ferrovie dimentica- te’ e Italia Nostra intende arrivarci con la più ampia partecipazione di cittadini, coinvolgendo innanzitutto i lavoratori di oggi e di ieri del trasporto su rotaia. Non a caso la conferenza stampa di sa- bato scorso, nel corso della quale è stata presentata l’iniziativa, si è tenuta nei lo- cali del Dopolavoro ferroviario di Cro- tone. Per Italia Nostra sono intervenuti la consigliera nazionale Teresa Liguori, la vicepresidente della sezione crotone- se Caterina Cattaneo e il componente del direttivo e responsabile del gruppo di studio sulle ferrovie Giulio Grilletta. Li affiancavano l’ex capo reparto terri- toriale movimento delle Fs Pasquale Gallo, i dirigenti sindacali Gaetano Li- peroti (Cgil) e Olivo Tonolli (Ugl) e il vi- cepresidente del dopolavoro Vincenzo Romano. La ‘Giornata delle ferrovie dimentica- te’, giunta quest’anno alla quinta edizio- ne, avrebbe dovuto essere celebrata do- menica 4 marzo, ma, come ha spiegato Teresa Liguori, l’organizzazione del- l’evento si è scontrata con l’inesistenza di collegamenti utili in un giorno festivo e, malgrado fosse stata rinviata a dome- nica 18 marzo con l’impiego di un’auto- motrice speciale in partenza da Croto- ne, l’esorbitante richiesta di circa cin- quemila euro da parte di Trenitalia ha motivato l’ulteriore rinvio della mani- festazione al 22 aprile. Il programma, che in qualsiasi modo Italia Nostra è de- terminata a concretizzare, prevede l’ar- rivo dei partecipanti a Sibari e il prose- guimento per Trebisacce, dove si terrà un incontro-tavola rotonda. Alla stazione di Sibari verrà scoperta una targa marmorea posta a ricordo del transito dello scrittore inglese George Gissing, autore di “By the Ionian Sea” (Sulle rive del mar Ionio) e appartenen- te alla schiera di personaggi illustri che hanno indissolubilmente legato i loro nomi alla storia, alla letteratura e al tu- rismo archeologico e antropologico in terra di Calabria. Si tratta di un’inizia- tiva che richiama quanto già fatto nella passata edizione della ‘Giornata delle ferrovie dimenticate’, celebrata da Ita- lia Nostra nella stazione di Crotone con l’inaugurazione di una targa marmorea dedicata a Giuseppe Garibaldi e, oltre a Gissing, agli altri viaggiatori del Grand Tour, François Lenormant e Norman Douglas. R icordando le antiche origini della ferrovia ionica, iniziata nel 1865 e giunta a ‘Cotrone’ nel 1874, la consiglie- ra nazionale di Italia Nostra ha afferma- to che, oltre ad avere rappresentato un importante fattore di unificazione tra Nord e Sud, quei binari hanno dato un grande contributo allo sviluppo sociale, commerciale ed industriale della nostra città e offerto occupazione a generazio- ni di ferrovieri e di altri lavoratori im- piegati nell’indotto. Riferendosi al pre- sente e alle prospettive future del tra- sporto locale, ha anche aggiunto che se Trenitalia ha deciso di investire risorse solo sull’alta velocità, abbandonando nell’isolamento una parte del territorio nazionale, ben venga una diversa ge- stione, pubblica o privata che sia, fina- lizzata ad un servizio pubblico più effi- ciente e rispettoso dei cittadini-utenti. Per la vicepresidente Caterina Catta- neo suona come uno schiaffo morale l’e- sosa offerta di Trenitalia per consentire il collegamento speciale tra Crotone e Sibari-Trebisacce richiesto da Italia Nostra. Considerato il valore stori- co-culturale che l’associazione attribui- sce alla manifestazione della ‘Giornata delle ferrovie dimenticate’, sembrereb- be che la fredda logica del profitto e del- l’efficientismo aziendale sia ormai an- teposta da Trenitalia a qualsiasi altro argomento, ivi incluso un simbolico ge- sto di disponibilità, soltanto per un gior- no, verso un gruppo di cittadini di que- sto angolo del Meridione. In quest’area, secondo quanto afferma- to da Giulio Grilletta, la gente non chiede trasporti supertecnologici né tanto meno treni ad alta velocità. A noi, come ha sottolineato con amarezza e ironia, basta e avanza un altro genere di Tav, da intendere come “treni ad accet- tabile velocità”. E invece, oltre alla con- trazione dell’offerta ferroviaria, nel cor- so dei decenni ci siamo ritrovati con tempi di percorrenza più lunghi e tra- gitti più disagiati. Anche la mancata va- lorizzazione della stazioncina di Isola Capo Rizzuto come capolinea di un col- legamento intermodale treno-bus na- vetta da e per l’aeroporto Sant’Anna ap- pare, secondo Grilletta, un segnale di ar- retramento del trasporto ferroviario lo- cale. I l declino subìto dalla linea ionica e dalla stazione di Crotone è incontro- vertibile. Pasquale Gallo ha fatto os- servare come fino alla prima metà degli anni Novanta la stazione fosse la più redditizia per il traffico merci nell’inte- ro compartimento di Reggio Calabria e anche il traffico passeggeri non era di poco conto. Transitavano da Crotone cento treni ogni giorno e sessanta vet- ture erano dirette al Nord. Con il dra- stico ridimensionamento dei collega- menti, soprattutto di quelli a lunga per- correnza, inevitabilmente l’organico ha subìto tagli proporzionali. Il quadro tracciato dai sindacalisti Gae- tano Liperoti e Olivo Tonolli è deso- lante: dodici unità lavorative sono state messe in cassa integrazione e per molti altri addetti, se vogliono mantenere l’impiego, la prospettiva è il trasferi- mento. In pratica stazione e ferrovia, co- me già industrie e porto, hanno smesso di assorbire lavoratori. Anche il Dopo- lavoro ferroviario di Crotone, un tempo brulicante di persone, si è ridimensio- nato. Nelle parole di Vincenzo Roma- no c’era nostalgia del tempo andato e il rammarico che, scomparendo i treni, stia venendo meno anche un servizio pubblico di primario valore umano e so- ciale. (n.ser.) Teresa Liguori (sopra), consigliera nazionale di Italia Nostra e Giulio Grilletta (sotto), responsabile del gruppo si studio sull ferrovie della sezione crotonese di Italia Nostra. Nella foto grande la vecchia stazione di Crucoli Organizzata dalle sezioni Italia Nostra di Crotone e Trebisacce con il Dopola- voro ferroviario di Croto- ne, la manifestazione del 22 aprile per celebrare la ‘Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate’ s’inquadra nella serie di eventi promossi da Como- do (Confederazione per la mobilità dolce). COMODO riunisce varie associazioni: Italia No- stra, Legambiente, Wwf, Associazione italiana cit- tà ciclabili, Greenways, Associazione italiana gui- de ambientali escursioni- stiche, Associazione utenti trasporto pubbli- co, Camminacittà, Cai, Federazione italiana ami- ci della bicicletta, Federa- zione italiana turismo equestre, Federparchi, Ferrovie turistiche italia- ne, Inventario vie di co- municazione storiche. OBIETTIVO è la promo- zione di una rete naziona- le di mobilità dolce basata sul recupero delle infra- strutture territoriali di- smesse, la compatibilità e l’integrazione fra diversi utenti, la separazione o la protezione dalla rete stra- dale ordinaria, l’integra- zione con i trasporti pub- blici locali e la rete dell’o- spitalità diffusa. LA LINEA ferroviaria io- nica, ridotta a infrastrut- tura marginale della mo- bilità in Calabria, rischia di finire nel novero delle tratte dismesse e abban- donate. Rilanciarla, in un contesto di storia, cultura e ambiente tutto da valo- rizzare, è una scelta che richiede un forte impegno di politici e amministra- tori ai vari livelli. COMODO Quei binari giunti a ‘Cotrone’ nel 1874 unificarono il Nord al Sud contribuendo allo sviluppo C’erano una volta cento treni al giorno, ora il personale è in cassa integrazione o trasferito CRONACA

GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE CI ......ilCROTONESE GIOVEDÌ 22 MARZO 2012 N. 34 11GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE CI BASTEREBBE UN’ALTRA TAV TRENI AD ACCETTABILE VELOCITÀ

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Page 1: GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE CI ......ilCROTONESE GIOVEDÌ 22 MARZO 2012 N. 34 11GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE CI BASTEREBBE UN’ALTRA TAV TRENI AD ACCETTABILE VELOCITÀ

il CROTONESE GIOVEDÌ 22 MARZO 2012 N. 34 11

GIORNATA DELLE FERROVIE DIMENTICATE

CI BASTEREBBE UN’ALTRA TAVTRENI AD ACCETTABILE VELOCITÀ

L’appuntamento è per il prossimo 22aprile. In quella data sarà celebra-

ta la ‘Giornata delle ferrovie dimentica-te’ e Italia Nostra intende arrivarci conla più ampia partecipazione di cittadini,coinvolgendo innanzitutto i lavoratoridi oggi e di ieri del trasporto su rotaia.Non a caso la conferenza stampa di sa-bato scorso, nel corso della quale è statapresentata l’iniziativa, si è tenuta nei lo-cali del Dopolavoro ferroviario di Cro-tone. Per Italia Nostra sono intervenutila consigliera nazionale Teresa Liguori,la vicepresidente della sezione crotone-se Caterina Cattaneo e il componentedel direttivo e responsabile del gruppodi studio sulle ferrovie Giulio Grilletta.Li affiancavano l’ex capo reparto terri-toriale movimento delle Fs PasqualeGallo, i dirigenti sindacali Gaetano Li-peroti (Cgil) e Olivo Tonolli (Ugl) e il vi-cepresidente del dopolavoro VincenzoRomano.La ‘Giornata delle ferrovie dimentica-te’, giunta quest’anno alla quinta edizio-ne, avrebbe dovuto essere celebrata do-menica 4 marzo, ma, come ha spiegatoTeresa Liguori, l’organizzazione del-l’evento si è scontrata con l’inesistenzadi collegamenti utili in un giorno festivoe, malgrado fosse stata rinviata a dome-nica 18 marzo con l’impiego di un’auto -motrice speciale in partenza da Croto-ne, l’esorbitante richiesta di circa cin-quemila euro da parte di Trenitalia hamotivato l’ulteriore rinvio della mani-festazione al 22 aprile. Il programma,che in qualsiasi modo Italia Nostra è de-terminata a concretizzare, prevede l’ar -rivo dei partecipanti a Sibari e il prose-guimento per Trebisacce, dove si terrà

un incontro-tavola rotonda.Alla stazione di Sibari verrà scopertauna targa marmorea posta a ricordo deltransito dello scrittore inglese GeorgeGissing, autore di “By the Ionian Sea”(Sulle rive del mar Ionio) e appartenen-te alla schiera di personaggi illustri chehanno indissolubilmente legato i loronomi alla storia, alla letteratura e al tu-rismo archeologico e antropologico interra di Calabria. Si tratta di un’inizia -tiva che richiama quanto già fatto nellapassata edizione della ‘Giornata delleferrovie dimenticate’, celebrata da Ita-lia Nostra nella stazione di Crotone conl’inaugurazione di una targa marmoreadedicata a Giuseppe Garibaldi e, oltre aGissing, agli altri viaggiatori del GrandTour, François Lenormant e NormanDouglas.

Ricordando le antiche origini dellaferrovia ionica, iniziata nel 1865 e

giunta a ‘Cotrone’ nel 1874, la consiglie-ra nazionale di Italia Nostra ha afferma-to che, oltre ad avere rappresentato unimportante fattore di unificazione traNord e Sud, quei binari hanno dato ungrande contributo allo sviluppo sociale,commerciale ed industriale della nostracittà e offerto occupazione a generazio-ni di ferrovieri e di altri lavoratori im-piegati nell’indotto. Riferendosi al pre-sente e alle prospettive future del tra-sporto locale, ha anche aggiunto che seTrenitalia ha deciso di investire risorsesolo sull’alta velocità, abbandonando

nell’isolamento una parte del territorionazionale, ben venga una diversa ge-stione, pubblica o privata che sia, fina-lizzata ad un servizio pubblico più effi-ciente e rispettoso dei cittadini-utenti.Per la vicepresidente Caterina Catta-neosuona come uno schiaffo morale l’e-sosa offerta di Trenitalia per consentireil collegamento speciale tra Crotone eSibari-Trebisacce richiesto da ItaliaNostra. Considerato il valore stori-co-culturale che l’associazione attribui-sce alla manifestazione della ‘Giornatadelle ferrovie dimenticate’, sembrereb-be che la fredda logica del profitto e del-l’efficientismo aziendale sia ormai an-teposta da Trenitalia a qualsiasi altroargomento, ivi incluso un simbolico ge-sto di disponibilità, soltanto per un gior-no, verso un gruppo di cittadini di que-sto angolo del Meridione.In quest’area, secondo quanto afferma-to da Giulio Grilletta, la gente nonchiede trasporti supertecnologici nétanto meno treni ad alta velocità. A noi,come ha sottolineato con amarezza eironia, basta e avanza un altro genere diTav, da intendere come “treni ad accet-tabile velocità”. E invece, oltre alla con-trazione dell’offerta ferroviaria, nel cor-so dei decenni ci siamo ritrovati contempi di percorrenza più lunghi e tra-gitti più disagiati. Anche la mancata va-lorizzazione della stazioncina di IsolaCapo Rizzuto come capolinea di un col-legamento intermodale treno-bus na-vetta da e per l’aeroporto Sant’Anna ap-

pare, secondo Grilletta, un segnale di ar-retramento del trasporto ferroviario lo-cale.

Il declino subìto dalla linea ionica edalla stazione di Crotone è incontro-

vertibile. Pasquale Gallo ha fatto os-servare come fino alla prima metà deglianni Novanta la stazione fosse la piùredditizia per il traffico merci nell’inte -ro compartimento di Reggio Calabria eanche il traffico passeggeri non era dipoco conto. Transitavano da Crotonecento treni ogni giorno e sessanta vet-ture erano dirette al Nord. Con il dra-stico ridimensionamento dei collega-menti, soprattutto di quelli a lunga per-correnza, inevitabilmente l’organico hasubìto tagli proporzionali.Il quadro tracciato dai sindacalisti Gae -tano Liperoti e Olivo Tonolli è deso-lante: dodici unità lavorative sono statemesse in cassa integrazione e per moltialtri addetti, se vogliono mantenerel’impiego, la prospettiva è il trasferi-mento. In pratica stazione e ferrovia, co-me già industrie e porto, hanno smessodi assorbire lavoratori. Anche il Dopo-lavoro ferroviario di Crotone, un tempobrulicante di persone, si è ridimensio-nato. Nelle parole di Vincenzo Roma-no c’era nostalgia del tempo andato e ilrammarico che, scomparendo i treni,stia venendo meno anche un serviziopubblico di primario valore umano e so-ciale.

(n.ser.)

Teresa Liguori (sopra),consigliera nazionale diItalia Nostra e GiulioGrilletta (sotto),responsabile del gruppo sistudio sull ferrovie dellasezione crotonese di ItaliaNostra. Nella foto grande lavecchia stazione di Crucoli

Organizzata dalle sezioniItalia Nostra di Crotone eTrebisacce con il Dopola-voro ferroviario di Croto-ne, la manifestazione del22 aprile per celebrare la‘Giornata nazionale delleferrovie dimenticate’s’inquadra nella serie dieventi promossi da Como-do (Confederazione per lamobilità dolce).

COMODO riunisce varieassociazioni: Italia No-stra, Legambiente, Wwf,Associazione italiana cit-tà ciclabili, Greenways,Associazione italiana gui-de ambientali escursioni-stiche, Associazioneutenti trasporto pubbli-co, Camminacittà, Cai,Federazione italiana ami-ci della bicicletta, Federa-zione italiana turismoequestre, Federparchi,Ferrovie turistiche italia-ne, Inventario vie di co-municazione storiche.

OBIETTIVO è la promo-zione di una rete naziona-le di mobilità dolce basatasul recupero delle infra-strutture territoriali di-smesse, la compatibilità el’integrazione fra diversiutenti, la separazione o laprotezione dalla rete stra-dale ordinaria, l’integra -zione con i trasporti pub-blici locali e la rete dell’o-spitalità diffusa.

LA LINEA ferroviaria io-nica, ridotta a infrastrut-tura marginale della mo-bilità in Calabria, rischiadi finire nel novero delletratte dismesse e abban-donate. Rilanciarla, in uncontesto di storia, culturae ambiente tutto da valo-rizzare, è una scelta cherichiede un forte impegnodi politici e amministra-tori ai vari livelli.

COMODOQuei binari giunti a‘Cotrone’ nel 1874unificarono il Nord al Sudcontribuendo allo sviluppo

C’erano una volta centotreni al giorno, ora ilpersonale è in cassaintegrazione o trasferito

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