GLI ANGELI”GLI ANGELI” - comunegrottaglie.itcomunegrottaglie.it/museo/it/wp-content/uploads/2016/06/catalogo... · 8 dicembre 2010 - 9 gennaio 2011 grottaglie/castello episcopio

Città di GrottaglieAssessorato alla Cultura

GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO8 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 20118 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 2011

“ G L I A N G E L I ”“ G L I A N G E L I ”

catalogocatalogoa cura di Daniela De VincentisDaniela De Vincentis

Ringraziamenti:La complessità della XXXI Mostra del Presepe ha richiesto l’impegno di numerose professionalità rispondenti a diversi profi li e funzioni specifi che.Il coordinamento scientifi co e organizzativo della Mostra è stato facilitato dalla generosa disponibilità di quanti hanno

In I di copertina:Manifesto della XXXI Mostra del Presepe ispirato al presepe in pietra policroma di Stefano da Putignano.Grottaglie, Chiesa del Carmine.

Nel risguardo di I e IV di copertina:“Vozza” con angeli, opera in maiolica di Angelo Pio De Siati, Carmelo e Mimmo VestitaAngelo, opera in terracotta policroma di Luciano Testa

Segreteria organizzativa Mostra del Presepe:Tel. 099.562.02.51 – 099.562.38.66Fax 099.562.38.66 – 099.562.02.23

e-mail: [email protected]:[email protected]

collaborato fattivamente per la buona riuscita dell’iniziativa.

8 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 2011 GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO

XXXI Mostra del Presepe

“Gli Angeli”“Gli Angeli”

4 GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO 8 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 2011


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Nel presepe di Grottaglie, gli angeli d’argilla non sono fi gure di pietra.

Le loro ali sono come le foglie degli alberi. Se si affi dano al vento, imparano a volare.E quando si posano, ci circondano di straordinaria bellezza.

Le loro vesti sono come le preghiere degli umili.Se si off rono al cielo, diventano candide speranze.E quando si adagiano crespe, ci avvolgono di bene.

I loro volti sono come la luce del sole.Se si guardano negli occhi, abbagliano la vista.E quando si rivolgono a noi, allora ci sorridono.

Raff aele BagnardiSindaco della Città di Grottaglie

Il Progetto “Mostra del Presepe” avviato molti anni fa e tenuto saldamente in vita con i più interessati accorgimenti organizzativi e di contenuto invia un nuovo, aff ascinante messaggio culturale: “Gli Angeli”, messaggeri di Benessere e di Pace.La ritrovata collaborazione con il locale Liceo Artistico ha reso suggestiva la scenografi a rendendo protagonisti gli studenti, generazione futura che deve sensibilizzarsi sempre più ai nobili sentimenti.

L’Assessore alla Cultura di Grottaglie



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I lavori per l’allestimento della “Mostra del Presepe”, anziché rappresentare una fatica sono sentiti dagli alunni del vecchio ISTITUTO D’ARTE e del nuovo

LICEO ARTISTICO di Grottaglie, come un momento di festa, un momento in cui poter sfoggiare un nuovo abito, delle conoscenze più approfondite, una capacità artistica più elevata. E’ questa la sensazione che si avverte in tutta la Scuola nel periodo della preparazione per l’allestimento, e non si tratta di un escamotage per saltare un’ora di una materia più teorica. Si percepisce, invece, una sensazione che manifesta, di volta in volta,

la passione, l’amore per quell’impegno, la voglia sfrenata di fare, il desiderio di far emergere dal profondo della propria capacità creativa la consapevolezza che, intorno alle tante opere d’arte che parteciperanno alla Mostra, occorre creare un ambiente culturale che conferisca loro il più alto signifi cato artistico.

Non credo che questi sentimenti nascano dal nulla; credo invece che gli insegnamenti teorici e pratici posti in essere dai docenti del LICEO ARTISTICO e dell’ISTITUTO D’ARTE di Grottaglie e di Massafra stiano contribuendo in modo chiaro e determinato a creare nei

giovani una coscienza artistica tale da far ritenere che sia giunto il momento di far uscire la produzione artistica dall’immaginario per collocarla nella vita. Non si tratta di un semplice convincimento fi losofi co, ma di un contagio vero e proprio che ha infettato tutto il territorio, se si considera che, quest’anno, parteciperanno alla mostra anche i tantissimi e lodevoli lavori realizzati nel nostro LICEO dai piccoli allievi dei Circoli Didattici di Grottaglie, avvicinati al mondo dell’arte con un Corso di Manipolazione Ceramica off erto dai nostri docenti.

Forse, inconsapevolmente, la Scuola sta mettendo in

atto una raccomandazione del Consiglio d’Europa, tesa a valorizzare il patrimonio culturale del proprio popolo, quale elemento essenziale della storia della civiltà.

Siamo convinti di poter lavorare con competenza accanto ai nostri giovani per costruire con loro una formazione concreta, non astratta e senza rapporti con la realtà o priva di suffi cienti basi teoriche. Il Dirigente scolastico Prof. Luigi Pranzo



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via di contemplazione e di trasformazione, una culla del Figlio di Dio (FF 3062).Il Natale rappresenta la salvezza allo stato nascente.L’annuncio degli angeli dato ai pastori prosegue con una espressione non felicemente tradotta: “Pace in terra agli uomini di buona volontà”. Letteralmente la parola greca “eudokia” dovrebbe tradursi: “Agli uomini che sono benvoluti da Dio, che sono oggetto della benevolenza divina”. Praticamente l’annuncio vuol dire: la salvezza portata da questo bambino è per tutti gli uomini, perché tutti gli uomini sono oggetto della benevolenza divina.Questa interpretazione è confermata da altri passi evangelici. L’angelo dice che la gioia di questa lieta notizia non è riservata solo ai pastori, ma “è per tutto il popolo” (Lc., 2, 10). Simeone proclama che il bambino è “luce delle Genti” e la salvezza da lui portata “è per tutti i popoli” (Lc., 2, 31 s.).Inoltre lo stesso Gesù dirà che il Padre ama tutti gli uomini; “fa sorgere il sole sopra i buoni e cattivi e fa piovere sui giusti e gli ingiusti” (Mt., 5, 45).Il Natale si presenta come festa della bontà di Dio, della universalità di questo amore e della salvezza. Ad ognuno approfi ttarne.Ognuno di noi è affi dato ad un angelo, che per questo si chiama “custode”, perché ci custodisce nella vita ed al quale noi dobbiamo dare ascolto.San Bernardo, nel commentare la frase del salmo “Dio darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti

i tuoi passi” (Ps., 90, 11), così si esprime: “Queste parole quanta riverenza devono suscitare in te, quanta devozione recarti, quanta fi ducia infonderti! Riverenza per la presenza, devozione per la benevolenza, fi ducia per la custodia. Sono presenti per proteggerti, sono presenti per giovarti. Anche se gli angeli sono semplici esecutori di comandi divini, si deve essere grati anche a loro perché ubbidiscono a lui per il nostro bene. Siamo dunque devoti, siamo grati a protettori così grandi, riamiamoli, onoriamoli quanto possiamo e quanto dobbiamo”.Il nostro Padre S. Francesco, nutriva un grande amore, venerazione e per gli angeli, in particolare, per S. Michele Arcangelo, si preparava giorni addietro nella penitenza, nel digiuno, nella solitudine e nella preghiera, per off rirgli il miglior ossequio a Lode di Dio che ce li ha donati. FF197 Diceva Francesco ai suoi frati “dobbiamo venerare questi compagni che ci seguono ovunque e allo stesso modo invocarli come custodi. Insegnava che non si deve off endere il loro sguardo.Il presepe con le loro presenze angeliche, sia messaggio vivo ed autentico da portare a tutti gli uomini.Auguri di cuore per un Santo Natale e felice Anno Nuovo 2011

E timologicamente la parola “angelo” deriva dal greco “angelos” che vuol dire “messaggero”. Essi sono i messaggeri di Dio e il loro Cielo è sulla Terra perché

è qui che ciascuno di essi compie il lavoro che Dio loro affi da. Ognuno di noi è abituato a vivere in un mondo materiale ed è facile dimenticare quello spirituale che ci vive attorno Non riusciamo e “vedere”, a “sentire” ma Loro esistono Gli Angeli non ci abbandonano mai Sta a noi riattivare i canali di comunicazione sepolti dal fragore della nostra quotidianità, pervasa dalla brama e dai desideri inutili. Essi sono i nostri amici, i nostri protettori, coloro che ci aiutano nella battaglia contro il “male”. Gli Angeli sono puri spiriti, intelligentissimi, con ognuno una personalità ben distinta. Si può dire che l’angelo è l’Io nel suo più pieno signifi cato, la completa coscienza di sé; più reale, di ogni realtà materiale, esso è concentrazione, nucleo, vetta suprema. Sono creature delicate e sottili, dotate della stessa potenza degli Arcangeli. Sono pura essenza d’amore, invulnerabili, incorruttibili e privi del decadimento che caratterizza l’uomo. Vivono in un?altra dimensione e sono dotati di libero arbitrio.Gli Angeli non hanno un involucro materiale come noi, ma sono occhi che vedono, mani che toccano, cuori che amano…Qual è il messaggio che gli angeli inviano ai pastori?: “Vi annuncio una grande gioia: oggi a voi è nato il Salvatore Gloria a Dio, pace agli uomini” (L.; 10-14). Gioia, gloria, pace. Dalla pace scaturisce la gioia; ma ci

sarà pace solo quando prima c’è stata l’attribuzione della gloria.Qual è l’anelito più forte nell’uomo? La pace. Ma la vera pace è conseguenza della virtù della giustizia, prima di tutto verso Dio. Non si può avere la pace quando non si rispettano i diritti altrui. La “pace” evangelica non è frutto di guerra o di intrighi politici, ma è un rifl esso e partecipazione di quella felicità che Dio possiede in maniera totale e perfetta.Dovere dell’uomo è quello di mettere Dio al primo posto, di glorifi care Dio. Di rifl esso, diritto di Dio è quello di essere glorifi cato dalla sua creatura. Non che Dio abbia bisogno di questa lode: è completo ed appagato in sé, nel contesto della famiglia divina (Trinità). Ma è giusto e doveroso che la creatura lodi il suo creatore, lo ringrazi e glorifi chi.S. Chiara, chinata in contemplazione sul Bambino di Betlemme, così esorta: «Poiché questa visione di lui è splendore dell’eterna gloria, chiarore della luce perenne e specchio senza macchia, ogni giorno porta l’anima tua in questo specchio Mira la povertà di Colui che fu deposto nel presepe e avvolto in poveri pannicelli. O mirabile umiltà e povertà che dà stupore! Il re degli angeli, il Signore del cielo e della terra, è adagiato in una mangiatoia!» (Lett. IV, 14. 19-21: FF 2902-2904).Ella neppure s’accorge che anche il suo grembo di vergine consacrata e di «vergine poverella» attaccata a «Cristo povero» (cfr. Lett. II, 18: FF 2878) diviene, per

Gli AngeliSplendidi esseri di luce, nostri compagni di sempre…

Le Sorelle Clarisse



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I contenuti

Dopo le edizioni dedicate a Gesù Bambino ed ai Mestieri, quest’anno si è pensato di dedicare la Mostra del Presepe agli Angeli, per approfondire questo tema

così radicato nella cultura popolare, spesso calato in una dimensione sospesa tra il reale e l’immaginario.

Il tema degli angeli nell’arte, infatti, rappresenta uno dei soggetti più rappresentati nel tempo, capace di rendere visibile e percepibile la presenza salvatrice di Dio. La mostra è arricchita da una sezione speciale costituita da angeli tratti dalla cultura presepiale napoletana e salentina, con opere realizzate dai diversi maestri dell’arte del presepe meridionale.

Composizioni miniaturistiche con angeli policromi, fi nemente modellati; angeli svolazzanti, impreziositi da drappi variopinti ma anche angeli annunzianti, in atteggiamento ieratico e gioioso, tutti ispirati alla cultura aulica del Settecento partenopeo.

Il presepe grottagliese, tradizionalmente realizzato in terracotta policroma, viene rielaborato mediante l’uso di forme tradizionali utilizzate come supporto, tra le quali spiccano le ciarle, le vozze e le acquasantiere tratte dalla tradizione fi gulina grottagliese, arricchite da applicazioni plastiche o da delicati angeli cherubini.

Il concorso ospita opere di impronta tradizionale ma anche composizioni dal linguaggio moderno ispirate al tema proposto, ben rappresentate dal ricco repertorio di forme, smalti e decori presentati nelle sezioni del concorso.

La XXXI Mostra del Presepe“Gli Angeli”di Daniela De VincentisResponsabile Settore Cultura-Turismo-Musei della Città di Grottaglie

Un ricco repertorio caratterizzato dalla presenza di mattonelle ceramiche con decori stilizzati, angeli svolazzanti e cromatismi intensi; vasi antropomorfi arricchiti da delicate fi gure angeliche, fi nemente decorate con tralci vegetali sfumati e ornati con elementi plastici; gruppi plastici e composizioni miniaturistiche, evocanti candide e poetiche atmosfere mistiche.

La cornice espositiva:sulla scia dell’angelo.

Come nella passata edizione della Mostra, anche quest’anno l’allestimento della mostra è stato affi dato alla vivacità creativa ed alla professionalità dello storico Istituto Statale d’Arte della città, da quest’anno Liceo Artistico Statale.

Nell’impostazione globale dell’esposizione emergono alcune scelte originali che stimolano l’osservazione attraverso i sensi: il profumo e i colore.

Ogni ambiente, infatti, risulta contraddistinto da una particolare profumazione e da un discreto e tenue colore azzurro, chiara allusione al passaggio dell’angelo, da sempre immagine meravigliosa della bontà, della soavità e della purezza.

In questo modo i docenti e gli alunni della Scuola d’Arte alludono sensorialmente alla presenza angelica, accompagnando la ricercatezza delle opere in ceramica con nuovi apporti immersi nella sfera cristiana, tra eterno e infi nito.



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Gli Angeli

Non è questo certamente il luogo per esporre gli elementi complessi e discussi dell’angelologia sulla quale esiste una vasta letteratura; ma, rifacendoci sostanzialmente a quanto in proposito ha sancito la teologia cattolica e, particolarmente il grande teologo del Medioevo S. Tommaso d’Aquino nella Summa Teologica (l’Aquinate è noto

anche come Doctor Angelicus, appunto per il suo prezioso contributo teologico sugli angeli), ricorderemo i punti fonda-mentali riguardanti la natura e il ruolo degli angeli.Essi sono creature spirituali intermediarie tra Dio e gli uomini. La S. Scrittura li presenta comunemente come messagge-ri di Dio (in greco Àngheloi o Angeli, cioè annunciatori). Sono membri del Corpo Mistico di Cristo, in quanto, come scri-veva Bossuet “Tutte le creature, visibili e invisibili, appartengono alla Chiesa. Gli angeli sono i ministri della sua salvezza: per mezzo della Chiesa sono reintegrate le legioni angeliche spopolate dalla diserzione di Satana e dei suoi complici. In questo reclutamento non siamo propriamente noi ad essere incorporati agli Angeli, ma sono piuttosto gli Angeli mede-simi che vengono ricollegati alla nostra unità: ciò a causa di Gesù, il quale è nostro Capo comune, e più nostro Capo che

il loro”.1 Gli angeli, intermediari tra Dio e il mondo, sono gli strumenti preziosi di cui si serve il Creatore per il governo dell’universo e, più particolarmente, degli uomi-ni. Per la Chiesa Cattolica è dottrina di fede l’esistenza degli Angeli, creati da Dio, veri esseri personali. Ciò è provato dalla Sacra Scrittura e dall’unanime accordo della tradizione. D’altra parte nel Credo o simbolo niceno-costantinopolitano, il cristiano recita: « Credo in unum Deum... factorem coeli et terrae, visibilium et invisibilium ». Il Concilio Lateranense IV, ripreso letteralmente dal Concilio Vati-cano I, defi nisce: « Dio all’inizio del tempo ha tratto simultaneamente dal nulla l’una e 1’altra creatura, ossia la creatura spirituale e quella corporea, 1’angelica e la terrestre; dopo di che [trasse] la creatura umana composta di spirito e di cor-po». Sono pure di fede le seguenti verità: gli Angeli adorano, lodano e servono Dio, custodiscono e difendono gli uomini (dottrina proposta dal magistero uni-versale e ordinario della Chiesa); gli Angeli subirono una prova; gli Angeli cattivi caddero per propria colpa e furono condannati alla pena eterna.Per la Chiesa Cattolica si devono, inoltre, ritenere come prossime alla fede: l’im-mortalità degli Angeli; l’esistenza degli Angeli custodi, ai quali è affi dato lo spe-ciale incarico di proteggere gli uomini; la venerazione e implorazione dell’aiuto degli Angeli.Vi sono poi delle sentenze accolte comunemente come certe, insegnate dai te-ologi cattolici e contenute implicitamente nelle verità rivelate: il numero eleva-tissimo degli Angeli; la loro gerarchia e il loro libero arbitrio; il fatto che essi non

1 R. VERARDO, Angeli, in Somma del cristianesimo, a cura di RAIMONDO SPIAZZI, Vol. I, Edizioni Paoline, Roma 1960, pp. 379-386.

GLI ANGELI E IL NATALERosario Quaranta

“G li angeli” costituiscono il tema aff ascinante di questa XXXI Mostra del Presepe di Grottaglie. Una scelta felice che gli organizzatori hanno proposto all’attenzione e alla sensibilità dei partecipanti per svariati motivi. Come è noto, gli angeli rappresentano un argomento ben vivo e presente nella società attuale che, per la ve-

rità, non sembra particolarmente attratta dalle tematiche religiose. Eccoli così far capolino non solo nella letteratura o nelle arti (pittura, scultura, musica, architettura), ma anche nell’attuale frenetica produzione dei mezzi di comuni-cazione della stampa e dell’etere (giornali, televisione, cinema, web...): si assiste a un vero e proprio revival del tema angelico (e, per converso, di quello demoniaco) grazie alle innumerevoli pubblicazioni, ai libri, ai servizi giornalistici, alle trasmissioni televisive, agli specifi ci siti che corrono in Internet e che non sempre off rono un buon servizio alla corretta interpretazione dell’argomento. Inoltre, occorre rilevare che oggi nuove forme di religiosità, nuovi movimenti alterna-tivi, come la New Age, si interessano in maniera evidente alla tematica degli angeliSi può aff ermare che gli angeli non hanno abbandonato l’uomo e che l’uomo, nonostante l’esaltazione della ma-teria e del consumismo, manifesta un inconscio desiderio di spiritualità che si traduce in una ricerca che in qualche modo possa condurli alla divinità attraverso esseri interme-di come gli angeli, queste entità eteree, misteriose, presen-ti comunque nelle grandi religioni monoteiste, ma anche in altre religioni antiche e lontaneA noi interessa, in questa circostanza legata a una mostra presepiale, off rire al cortese Lettore alcune rifl essioni sul rapporto che intercorre tra gli angeli e le varie rappresenta-zioni della nascita del Salvatore, partendo, ovviamente da alcuni cenni di angelologia, indispensabili per poter com-prendere il loro signifi cato e ruolo nell’Evento fondamen-tale del Mistero della Salvezza, ossia dell’Incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo, specifi catamente nel momento della Nascita a Betlemme.



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Molti punti riguardanti gli angeli sono tuttora oggetto di libera discus-sione, come la dimostrabilità razionale della loro esistenza; il momento della loro creazione ed elevazione all’ordine soprannaturale; la natura, il momento e la durata della prova; la divisione degli Angeli in gerarchie e cori; la natura e i limiti della conoscenza e della volontà, nonché del loro potere sul mondo materiale; il modo con cui gli Angeli comunicano fra di loro e con gli uomini, ecc… C’è da dire che, specie nel Medioevo, molti te-ologi si esercitarono lungamente e largamente su queste tematiche, ec-cedendo probabilmente alquanto, al punto che proverbialmente ancora oggi se ne ricorda la puntigliosità, se non una certa inutilità dimostrati-va (ad es. le polemiche de sexu angelorum, ossia del sesso degli angeli!). Scriveva acutamente sant’Agostino: «Quando si discute intorno a questi problemi e ognuno off re, come può, una spiegazione, non inutilmente si esercitano le menti, purché la discussione sia moderata e non si cada nell’errore di coloro che credono di sapere quello che non sanno».3

Piace riportare qui un sonetto sull’angelo del grande poeta barocco Giuseppe Battista (Grottaglie 1610 – Napoli 1675), del quale ricorre quest’anno il IV centenario della nascita. Il poeta, che possedeva una profonda preparazione teologi-ca, riesce a compendiare egregiamente in versi ricolmi di sapienza e di grazia letteraria le caratteristiche e le qualità proprie di questo essere che accompagna discretamente e continuamente la vita dell’uomo. Immagina il Poeta che sia l’Angelo stesso a ricordarci la sua natura: il sommo Dio, (chi l’Iride colora e move Arturo, cioè colui che dà luce e colore al cielo e muove le stelle) non mi diede un corpo fragile (materia frale); io sono comunque una sostanza ben defi nita (compita), sono spirito puro e abito nel cielo (stellate sale). Non ho alcuna inclinazione al male e conosco il linguaggio degli altri angeli. Non ho bisogno di ragionamenti contorti (Uopo non ho del sillogismo impuro) poiché già dalla mia na-scita mi è stato dato di cogliere la verità. Ho però apparenza e fattezza corporea allorché rivelo all’uomo i divini segreti come annunciatore di colui che impera sugli astri. Sono inaff errabile, non ho consistenza e quando voglio mi muovo liberamente nel cielo e sono immortale (e ‘l dì del viver mio non giunge a sera).

3 Ivi, p. 386. La bibliografi a sugli angeli è imponente. Ne diamo solo alcuni titoli: Septem Principum Angelorum orationes cum antiquis imaginibus, opera Antonii Ducae Cephaludensis, Neapoli ex offi cina Horatii Salviani 1594; Trattato della custodia ch’hanno i beati Angeli de gli uomini, di Andrea Vittorello, Venezia, appresso Mario Valentini, 1610; Pratica divota in onore de’ Santi Angeli Custodi…proposta dal Padre Antonfrancesco Mariani della Compagnia di Gesù, in Bologna per Lelio della Volpe, 1729; Disputatio teologica de offi ciis angelorum circa hominem…Stephanus Weberus, Magonza, excudebat Ioannes Albinus, 1603; Horologium auxiliaris tutelarii Angeli authore Hieremia Prexelio e societate Jesu, Monachii per Raphaelem Sadderum 1622; Historiae Sanctorum Angelorum epitome Authore R. P. Bonifacio, Lugduni, sumptibus Ph. Borde, 1652; Syntagna Theologicum bipartitum de peccato Angelorum Authore M. F. Emmanuele Navarro, Salmanticae ex offi cina Gregorii Ortiz Gallardo 1703; J. DANIELOU, Gli angeli e la loro missione. Pescara 1957; O. HOPHAN, Gli Angeli, Roma 1958; R. LAVATORI, Gli angeli, Marietti, Genova 1991; G. SANTAMBROGIO, Gli angeli del Natale. I messag-geri dell’incarnazione interpretati da sei grandi pittori, ed. Àncora, Milano 2000: HEINRICH KRAUSS, Angeli. Tradizione, immagine, signifi cato, Einaudi, Torino 2003; P. OLIVIER – A. PENNA – SURABHI E. GUASTALLA, Il grande libro degli angeli, De Vecchi editore, Firenze 2009; M. STANZIONE, Gli angeli, Libreria Editrice Vaticana, Roma 2010.

sono onniscienti e non conoscono i misteri divini. Nel Vecchio Testamento vi sono molti passi scritturistici dove si parla degli Angeli, presentati come esseri personali, potenti e intelligenti, distinti dagli nomini e da Dio. La spiritualità degli Angeli, per quanto non esplicitamente aff ermata, sembra presupposta dal fatto che il loro corpo è soltanto una par-venza. Gli Angeli compaiono nei vari libri della Genesi. Nel paradiso terrestre si presenta il tentatore sotto forma di serpente. In seguito alla caduta dei proge-nitori Dio «pose ad oriente del giardino dell’Eden i cherubini, che roteavano da ogni parte una spada fi ammeggiante». Gli Angeli formano la corte dell’Altis-simo, sono numerosissimi e costituiscono le armate poste a servizio di Jahvè. Si conoscono soltanto i nomi di tre Angeli: Michele, Gabriele, Raff aele. Fedeli strumenti nell’attuazione del grande piano della Provvidenza, gli Angeli han-no la particolare missione di preparare il popolo eletto alla venuta del Messia. Sono pertanto frequenti le loro manifestazioni nella vita dei patriarchi e dei profeti. Intermediari tra Dio e gli uomini, recano a questi i messaggi di Dio e off rono al Signore le preghiere degli uomini. Hanno il compito di proteggere gli uomini e le stesse nazioni Nel Nuovo Testamento gli Angeli sono subordinati a Gesù, Verbo Incarnato; ricevono da Dio l’ordine di adorare il Cristo e si aff rettano a servirLo; dodici legioni di Angeli potrebbero essere mobilitate, se Gesù ne facesse richiesta al Padre. Si trovano gli Angeli nelle circostanze più salienti dell’opera redentrice, come la predizione a Zaccaria della na-scita del Precursore (Luca 1,11); l’annunciazione a Maria dell’Incarnazione e richiesta del suo consenso (Luca 1,26-38); le apparizioni a San Giuseppe per rivelargli le circostanze misteriose della nascita di Gesù e ammonirlo di fuggire in Egitto (Mat. 1,20; 2,13). L’annuncio ai pastori a Betlemme da parte di un Angelo della nascita del Salvatore: «una moltitudine dell’esercito celeste» rende gloria a Dio augurando pace agli uomini (Luca 2, 9-15). Gli Angeli sono ancora presenti al momento della passione, della risurrezione, dell’ascensione al Cielo.Fedeli servitori del Cristo, gli Angeli sono pure suoi effi caci collaboratori nell’esecuzione del piano provvidenziale predi-sposto per la redenzione; si rallegrano pertanto per la conversione del peccatore. Agli Angeli viene affi dato 1’incarico di liberare gli apostoli e Pietro dal carcere; per loro suggerimento Cornelio si reca da Pietro. Protettori degli uomini, accom-pagnano i giusti al trono di Dio al momento della morte. Saranno ancora presenti al giudizio fi nale e parteciperanno al trionfo defi nitivo della gloria celeste. Si deve allo Pseudo-Dionigi (secolo V-VI) la prima monografi a sugli Angeli; il suo pensiero esercitò un infl usso profondo su tutta le speculazione scolastica e tomistica successiva. Egli divide gli Angeli in nove cori (angeli, arcangeli, principati, potenze, virtù, dominazioni, troni, cherubini, serafi ni), distribuiti in tre gerarchie. Gli angeli, secondo il pensiero di molti Padri della Chiesa (San Basilio, San Gregorio Nazianzeno, Sant’Agostino, San Gregorio Magno, San Giovanni Damasce-no) si distinguono da Dio, purissimo spirito, in quanto dotati di una certa materialità eterea e sottilissima.2

2 R. VERARDO, Angeli, cit. pp. 383.



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ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stu-pirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornaro-no, glorifi cando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.5

Da questa narrazione derivano le molteplici rappresentazioni icono-grafi che così cariche di suggestione tanto nelle arti visive quanto nella letteratura. Al canto degli angeli sulla grotta di Betlemme ha dedicato recente-mente alcune profonde rifl essioni il papa Benedetto XVI, nell’omelia di Natale del 2008: “San Luca ci racconta inoltre che i pastori stessi erano “avvolti” dalla gloria di Dio, dalla nube di luce, si trovavano nell’intimo splendore di questa gloria. Avvolti dalla nube santa ascoltano il canto di lode degli angeli: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini del-la sua benevolenza”. E chi sono questi uomini della sua benevolenza se non i piccoli, i vigilanti, quelli che sono in attesa, sperano nella bontà di Dio e lo cercano guardando verso di Lui da lontano? Nei Padri della Chiesa si può trovare un commento sorprendente circa

il canto con cui gli angeli salutano il Redentore. Fino a quel momento – dicono i Padri – gli angeli avevano conosciuto Dio nella grandezza dell’universo, nella logica e nella bellezza del cosmo che provengono da Lui e Lo rispecchiano. Avevano accolto, per così dire, il muto canto di lode della creazione e l’avevano trasformato in musica del cielo. Ma ora era accaduta una cosa nuova, addirittura sconvolgente per loro. Colui di cui parla l’universo, il Dio che sostiene il tutto e lo porta in mano – Egli stesso era entrato nella storia degli uomini, era diventato uno che agisce e soff re nella storia. Dal gioioso turbamento suscitato da questo evento inconcepibile, da questa seconda e nuova maniera in cui Dio si era manifestato – dicono i Padri – era nato un canto nuovo, una strofa del quale il Vangelo di Natale ha conservato per noi: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli - e pace in terra agli uomini”. Possiamo forse dire che, secondo la struttura della po-esia ebraica, questo doppio versetto nei suoi due brani dice in fondo la stessa cosa, ma da un punto di vista diverso. La gloria di Dio è nell’alto dei cieli, ma questa altezza di Dio si trova ora nella stalla, ciò che era basso è diventato sublime.

5 Traduzione dalla Bibbia della CEI (2008). Il testo latino recita: Et pastores erant in regione eadem vigilantes et custodientes vigilias noctis super gregem suum. Et ecce angelus Domini stetit iuxta illos, et claritas Domini circumfulsit illos, et timuerunt timore magno. Et dixit illis angelus: Nolite timere; ecce enim evangelizo vobis gaudium magnum quod erit omni populo, quia natus est vobis hodie Salvator qui est Christus Dominus in civitate David. Et hoc vobis signum: invenietis infantem pannis involutum et positum in praesepio. Et subito facta est cum angelo multitudo militiae caelestis laudantium Deum et dicentium: Gloria in altissimis Deo, et in terra pax hominibus bonae voluntatis. Et factum est ut discesserunt ab eis angeli in caelum, pastores loquebantur ad invicem: Transeamus usque Bethlehem et videamus hoc verbum quod factum est, quod Dominus ostendit nobis. Et venerunt festinantes et invenerunt Mariam et Ioseph et infantem positum in praesepio. Videntes autem notum fecerunt verbum quod dictum erat illis de puero hoc. Et omnes qui audierunt mirati sunt de his quae dicta erant a pastoribus ad ipsos: Maria autem conservabat omnia verba haec conferens in corde suo. Et reversi sunt pastores glorifi cantes et laudantes Deum in omnibus quae audierant et viderant sicut dictum est ad illos (Lc, 2, 8-20).

Gli angeli e il Natale

La presenza e il ruolo degli angeli nel Natale e, quindi, nel presepe vengono chiaramente narrate nel Vangelo di Luca (2, 8-20): C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliava-

no tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si pre-sentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fa-sce, adagiato in una mangiatoia”. E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:“Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”.Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: “Andiamo dunque fi no a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”. Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono

L’ANGELONon diede all’esser mio materia frale

Chi 1’iride colora e move Arturo. Son compita sostanza e spirto puro,

abitator delle stellate sale.La volontà non ho rivolta al male,

nè d’altro alato il favellar m’è scuro. Uopo non ho del sillogismo impuro,

ch’ogni oggetto mirai nel mio natale.E corpo e spoglie ho dall’aereo velo,

quando nunzio di Chi su gli astri impera i divini secreti all’uom rivelo.

Mi stringo in punto ed ampia ho la mia sfera, dal mio voler riceve moto il Cielo,

e ‘1 dì del viver mio non giunge a sera.4

4 G. Battista. Opere. A cura di GINO RIZZO, Congedo editore, Galatina 1991, p. 184.



“Gli Angeli”



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Storia del pastore Marinello e dell’AngeloMarinello si chiamava,era fi glio abbandonato,ogni cosa che cominciavala portava a termine alla stessa ora.Pane mangiava e tanta era la fame repentinache perfi no il pasto rubava ai cani.Si domandava:“Il massaro Rocco tiene la mamma,il fattore tiene la mamma.Ma io dove ho la mamma mia?”E un giorno così pensòe alla massara domandò:“Dimmi un po’, massara Caterina,Come ti sei alzata stamattina?”“Mi son alzata un po’ aff annata,con la testa tutta crampi.Cosa mi devi dire, cosa mi vuoi fare?Non puoi andare subito a lavorare?”“Le pecore ho messe nel recinto,in luogo sicuro le ho condotte.Ma io proprio stamattinaVoglio ragionare con massara Caterina”“Cosa mi devi dire? non farneticare,dimmelo subito e non ci pensare!”“Tutti hanno la mamma! Ma chi era la mamma mia?”“Tu qua nascesti,dentro una mangiatoia venisti;ma ti accogliemmocome un Bambinoe ti affi dammo al tuo destino.Ti chiamammo MarinelloE ora ti chiamiamo “favino”Non sappiamo come fare,questa è la casa tua e qua tu devi stare.”Egli se ne andòe le pecore mise al sicuro,si sedette sopra un troncone

Štoria t‘lu paštori Mariniéddu e ti l’Àncilu6

Mariniéddu si chiamava, era fi gghiu ti manciatòra, ogni cosa ca cccuminzavala spicciava sémpre alla štess’ora.Pane manciava e tanta era la fame primaca rrubbava alli cani la canina.Si ddummannava: “lu massaru Róccu téne la mamma, lu fattòre téne la mamma,e iu la mamma mea?”E nnu ggiùrnu sci ppinsò e alla massara ddummannò:“timmi a me, massara Catarina,comu t’è zatu štamatina?”“M’agghiu zatu faurata,cu lla capu rampicata.Ce’ m’è ddìciri, ce m’è fai, no’ puè scèi sùbbutu a fatiài?”“Li pécre l’àgghiu štrazzatu, intra llu varcu l’àgghiu minatu.Iu própria štamatìna vògghiu rraggiònu cu massara Catarina.”“Ce mmè dìciri? no’ farnuticài,tìmmulu sùbbutu e no’ pinsài.”“Tutti ténunu la mamma! Ci era la mamma mea?”“Tu qua nascišti,intra nna manciatòra viništi;ma ti pigghiàmmu comu nnu Mmammìnue ti ffi dammu allu dištinu.Ti chiamammo Marinùddu e mo’ ti chiamàmu Faùddu.No sapìmu comu ma ff ài,Quešta è casa tòa, e qua te štai.”Iddu si nni scìuE li pécri mmattìuSi ssitìu sobbra nnu pitinghòne

6 Antica storia inedita, raccolta il 25 novembre 2010 dalla viva voce del maestro Emanuele Esposito, ceramista valente, cultore e depositario prezio-so delle tradizioni popolari grottagliesi. Si ringrazia per la gentile concessione.

La sua gloria è sulla terra, è la gloria dell’umiltà e dell’amore. E ancora: la gloria di Dio è la pace. Dove c’è Lui, là c’è pace. Egli è là dove gli uomini non vogliono fare in modo autonomo della terra il paradiso, servendosi a tal fi ne della violenza. Egli è con le persone dal cuore vigilante; con gli umili e con coloro che corrispondono alla sua elevatezza, all’elevatezza dell’umiltà e dell’amore. A questi dona la sua pace, perché per loro mezzo la pace entri in questo mondo”. Gli angeli avvolgono e accompagnano la nascita e la vita del Dio fatto Uomo, così come l’intera Storia della Salvezza: dalle prime vicende della creazione alla caduta dell’uomo, alla sua redenzione, alla vita della Chiesa in Cristo. Ecco, quindi, le innumerevoli rappresentazioni legate ai momenti e alle fi gure più signifi cative dell’antico e del Nuovo Testa-mento, ma anche della storia della Chiesa: si pensi alla loro presenza nell’intera vita di Gesù, della Vergine Santissima, dei Santi, dei comuni fedeli (la devozione verso l’angelo custode, la vita sacramentale e liturgica, ecc…) nei momenti della gioia e della tribolazione, della serenità e dell’angoscia, della vita e della morte. Rappresentazioni angeliche affi -date ai mezzi più semplici e quotidiani (si pensi ai santini e alle pie pratiche devote della religiosità popolare), ma anche alle espressioni più ricercate e auliche della pittura, della scultura, della musica.Tra queste espressioni si inserisce la presenza soave e rasserenante degli angeli nel presepe e nella natività del Signo-re, al punto che essi costituiscono un elemento indispensabile dello scenario evangelico, proprio per la loro funzione di raccordo tra divinità e umanità nell’annuncio della buona novella (evangelizo vobis gaudium magnum), con il canto del Gloria e con l’instaurazione della pace per tutti gli uomini di buona volontà (Gloria in altissimis Deo, et in terra pax hominibus bonae voluntatis).

Testimonianze angeliche a Grottaglie

Anche a Grottaglie, come in tutta la cristianità, si registra questa presen-za discreta e confortante degli angeli: li ritroviamo nella tradizione po-polare, ma anche nelle molteplici testimonianze pittoriche e scultoree

di chiese rupestri e urbane, cappelle, oratori ed edicole, nelle stesse case, nella tradizione ceramica locale, e, cosa ancor più importante ai fi ni del nostro discor-so, nel famoso e importante presepe di Stefano da Putignano (1530) conservato nella chiesa del Carmine. Proponiamo anzitutto due testimonianze della tradizione grottagliese: la prima è un’antica storia popolare narrante la vicenda di un pastorello di nome Marinel-lo che, cresciuto in una masseria, un giorno vuole conoscere la propria madre e ne parla con la massara Caterina che lo aveva allevato. Scopre di essere così un trovatello. Mentre è al pascolo e rimugina tanti pensieri, vede passare un an-gelo, bianco ed evanescente, che lo invita a seguirlo per recarsi alla capanna di Betlemme e rendere omaggio al nato Gesù. Qui Marinello, confuso e sbalordito per la luce sfolgorante, per la frotta di pastori e per gli angeli che cantano in coro, cade in ginocchio davanti alla Sacra Famiglia. La Vergine Santissima off re fi nalmente la risposta alla sua domanda: “Marinello, la Mamma tua sono Io!”



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La seconda testimonianza è una suadente poesia redatta in versione dialettale e italiana, venata di puro lirismo, di Michele Ignazio D’Amuri (Grottaglie 1910 - Bari 1986). In Alla porta della Notte, il Poeta, con effi cacissimo contrasto ideale e reale, tratteggia l’incanto, la dolce musica degli angioli e la felicità dell’universo per la venuta del Salvatore in cui “cantato / hanno gli angeli canto mai udito, / su accordi d’arpa, e così dolce come / solo si canta in cielo: / “Gioia a voi! Pace in terra!”. Un evento “ch’è luce sul cammino / d’ogni diletto a Dio”. Ma “quando il sole bussa coi suoi raggi d’oro / all’uscio della notte / gli uomini gli sbarrano l’accesso”: l’uomo cioè non vuol vederlo, col risultato che “gli diventa / così la notte sua sempre più notte.”

ALLA PÒRTA T’LA NÒTTE

‘Nna nótte cchjù ff elice e ff urtunata mai no vvitìu lu munnu:ti quèr’ora ‘ncantata lu prufunnu villutu mai vitìu cchjù rricamatu ti štelle e d’ali t’àncili.

Cantatuònu l’àncili cantu mai sintutu, cu accuérdi t’arpa ccussì dduci, còmu sulu si canta ‘nciélu:

“Gioia a vvui! Pace ‘ntérra!Ve nnatu int’a ‘nna crótta lu Mamminu,ca è salute, ca è lluce allu caminut’ogni amatu ta Diu.Sòbb’ alla pàgghja, int‘a ‘nna manciatòra è scinnutu lu Soli ‘mmiénzu a vvui!”.

Ma la superba nóscia no llu vète;ca la superba è štót’ca, e ghjute l’uécchj,puru ca Diu li si pprisénta.

Quannalu soli tuzza cu lla ràscia t’òrualla pórta tla nótte e l’uémmini no vvólunu cu ttrase, ccé lluce póte ave sènza la LUCE štu munnu sbinturatu? Nisciuna! E lli ddivénta la nótte sòa ccussì sempre cchjù nnótte.

ALLA PORTA DELLA NOTTE

Notte più avventurata e più felice giammai non vide il mondo; in quell’ora incantevole, il velluto del ciel non vide mai più imbrillantato di stelle e d’ali d’angeli.

Cantatohanno gli angeli canto mai udito, su accordi d’arpa, e così dolce come solo si canta in cielo:

“Gioia a voi! Pace in terra!Vi è nato in una grotta un Pargoletto,ch’è salvezza, ch’è luce sul camminod’ogni diletto a Dio. Su poca paglia, in una mangiatoia è a voi disceso il Sole”.

Ma la superbia nostra non lo vede; che la superbia è sciocca, e chiude gli occhi, anche se un Dio ci si disveli.

Quandoil sole bussa coi suoi raggi d’oro all’uscio della notte gli uomini gli sbarrano l’accesso, qual luce mai può aver senza la LUCE lo sciagurato mondo? Nessuna. E gli diventa così la notte sua sempre più notte.

Comu pi fa’ nn’orazione.“Vulè sapèa, Signore,Quìru ca lu privóštu mi tice Quanna n’acchiàmu quer’ora.Tu ca tlu ciélu s’è vvinùtu,e a mme comu m’è avùtu?”Sintìu rumore sòbb’la štrataE vitùu nnu ggiuviniéddu:Scea vištùtu tanta štranu, non c’era nnu signuriéddu.No ppurtava cazòne, ma nna tónaca a cantòne, tuttu biancu e vvilàtu,tissi: “ddo è sce’, fratòne amatu?Marinùddu, è lu dištino ca tu acchi lu Mmamminu.Non ci lu sei? no’ ti pare ca štasera è Natale?”“Sì, mi l’ònu tittu, tantavvéro ca ona ff à li pèttli e la cocuzza fritta”Iddu rispunnìu: “Cce uè viéni cu mme, Marinu Mia?”“E lli pécri ddo vònu?” “No ti preoccupàe” li tissi l’àncilu, e si nni scèrunu chianu chianuné vicinu, né luntanu.Passàra tanta štrate, tanta lame, tanta vósche e tanta pézze simminàte.Ma pó rrivàra a nna casòdda, era nna nótte frèdda e tòrvaMa la luce ca assèa! ogni ccosa si vitèa.Štàvunu com’a iddu tanta pašturi ca cantàvunu a còri lóro.Štàvunu l’àncili ti lu ciélu ca cantàvunu “Gloria a Ddeo”.Iddu no ssapèa, no sapèa ddo s’acchiàvaE ccussì si scinucchiò. La Matonna rispunniu:“Marinùddu… la Mamma tòa so’ Iu!”

come per fare un’orazione.“Vorrei sapere, Signore,quello che il prete mi dice sempre quando ci ritroviamo a una certa ora.Tu che dal Cielo sei venuto, dimmi,io al mondo come son venuto?Sentì un rumore sulla stradae vide un giovinetto:era vestito in maniera strana,non era un signorino,non portava calzoni,ma una lunga tonaca,tutto bianco ed evanescente,disse: “Dove vai, fratello amato?Marinello, è destinoche tu trovi il Bambino.Non lo sai? Non ti sembrache stasera è Natale?”“Sì, me l’hanno detto, tanto è vero che devono farele pèttole e la zucchina fritta”.Egli rispose: “Vuoi venirecon me, Marino mio?”“Ma le pecore dove vanno?”“Non ti preoccupare” gli disse l’angelo,e se ne andarono piano piano,né vicino, né lontano.Attraversarono tante strade, tante valli,tanti boschi e terre seminate.Ma poi arrivarono a una capanna:era una notte fredda e torva.Ma quanta luce usciva!Ogni cosa si vedeva.Stavano come lui tanti pastoriche cantavano a modo loro in coro.Stavano gli angeli in cieloche cantavano “Gloria a Dio”.Egli non sapeva, non sapeva dove si trovavae così si inginocchiò.La Madonna gli rispose:“Marinello… la Mamma tua sono Io!”.



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Splendidi pure i grandi angeli tedofori in marmo bianco, della scuola napoletana del Settecento, anch’essi con fun-zione di capoaltare, che si ammirano nella bella chiesa di Santa Chiara.10

L’antico santuario della Madonna di Mutata, posto a sei chilometri da Grottaglie nella cosiddetta Selva Tarentina, conserva ancora le volte aff rescate con spigliata vena po-polaresca da un autore locale del secolo XVII, in cui sono raffi gurati, tra le altre cose, moltissimi angeli, tra i quali vanno segnalati quelli della cupola che rendono l’apoteo-si della Vergine Assunta particolarmente felice e festante con la raffi gurazione di molti angioli musicanti.11

Ma è la chiesa del Carmine il luogo eletto per ammirare gli angeli inseriti nell’importante scenario del presepe ri-nascimentale (1530), scolpito in pietra dura da Stefano da Putignano, uno dei massimi rappresentanti della scultura pugliese del primo Cinquecento.12 Il mirabile gruppo scul-

toreo è considerato la sua ultima e più matura realizzazione, in cui la maestria tecnica ormai perfettamente acquisita e non priva di certe accurate raffi natezze formali, riscatta le caratteristiche popolaresche di questo tipo di composizioni. Il presepe della chiesa del Carmine di Grottaglie costituirà la tipologia di una lunga tradizione che troverà continuatori nella regione fi no al ‘700. Nell’interno della grotta sono rappresentati mirabilmente la Madonna, S. Giuseppe, Gesù Bambino, gli animali tradizionali e ben sei angeli dei quali quello centrale regge un drappo per avvolgere il Bambino e i due laterali sono in atto di suonare antichi strumenti a corda. Più in basso un altro angelo molto più piccolo, suona invece l’antichissimo strumento musicale del serpentone. Accanto alla culla i due angeli del Gloria: quello a sinistra mostra la scritta del Gloria in excelsis Deo (Gloria a Dio nel più alto dei cieli); l’altro a destra completa con Pax hominibus bonae voluntatis (Pace in terra agli uomini di buona volontà). All’ester-no e nella parte superiore si notano le pecore e i pastori, i re magi accompagnati da paggi, personaggi e altri tre angeli. Al centro l’angelo dell’annuncio ai Pastori con la scritta: Annuncio vobis gaudium magnum quia natus est hodie Salvator mundi (Vi annuncio una grande gioia, perché oggi è nato il Salvatore del Mondo); alla sua sinistra l’angelo con la scritta Venite et invenietis (Venite e troverete); alla sua destra l’altro completa il messaggio evangelico: Infantem in praesepio (il Bambino nel presepio). Come si può osservare, attraverso i vari elementi si propone al visitatore il completo racconto dell’evento più signifi cativo e bello della cristianità: il Verbo che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. Insomma in questa impegnativa opera, l’artista è stato capace di off rire una vera e propria “esegesi” del testo di Luca svelandone il mistero profondo e trasfi gurando le sue parole in una epifania di luce, perché noi che celebriamo il Natale non dimen-tichiamo di attualizzare il messaggio del Cristo nascente nella fede, nella pace e nell’amore.

10 Ivi, pp. 96-97- 11 Ivi, pp. 95-96 12 Ivi, pp. 88-89.

Innumerevoli sono poi le testimonianze visive, pittoriche e scultoree relative agli angeli. Non ne faremo la rassegna; ci limiteremo a ricordare che molti angeli e arcangeli e perfi no qualche natività vennero aff rescati in epoca medievale nelle chiese cripte delle varie gravine grottagliesi, in particolare in quella di Lama dei Pensieri e in quella di Riggio. Di esse, purtroppo, non esiste che qualche resto evanescente che ben attesta, comunque, la relativa devozione7. Sulla facciata romanica della chiesa madre è possibile ancora vedere, poco al di sotto del rosone romanico, una minuscola scultura raffi gurante l’arcangelo Gabriele, dalle fattezze così rudi che denotano una antichità anteriore alla si-stemazione data da Domenico De Martina nel 1381. All’interno, invece, si può ammirare lo straordinario altorilievo dell’Annunciazione della Vergine, con la splendida raffi gurazione di Maria in trono e dell’arcangelo Gabriele: un vero e proprio capolavoro della scultura rinascimentale pugliese. L’opera doveva essere colorata, come mostra il residuo azzurro e il verde della veste della Vergine che, assorta e con le braccia incrociate, pare immergersi nell’arcano mistero dell’In-carnazione del Verbo. È assisa su trono riccamente lavorato, avvolta la persona in amplie vesti; ai suoi piedi la scritta «Ave M». L’atteggiamento dell’arcangelo Gabriele colpisce ugualmente per lo sforzo dimostrato dall’ignoto autore nella descrizione analitica delle complicate vesti, della fl uente capigliatura a cascata e della grande ala destra. Sempre in questo tempio, e precisamente nell’abside, trova posto una grande

tela (ora temporaneamente rimossa) raffi gurante l’Annunciazione della Vergine, titolare della chiesa e datata 1674. L’autore, rimasto ignoto, si inserisce nell’ambito della fi orente esperienza pittorica napoletana del Seicento. L’analisi delle parti, in particolare dell’Arcangelo Gabriele e di Maria, è minuziosa: drappeggi, ampie vesti, pavimento e motivi architettonici, un leggio ricoperto da un panno rabescato sul quale si apre il libro delle preghiere e, fi nanche, in fondo a destra, un gatto dall’atteggiamento misterioso. Di un certo rilievo anche gli angeli ai capi dell’altare della cappella del Santissimo Sacramento fi rmati dal marmoraro napoletano Francesco Cimafonte nel 1754: due pregevoli sculture in atto di sorreggere palme, spighe e grappoli di uva, simboli d’abbondanza e dell’Eucarestia.8

Nella chiesa di San Francesco di Paola si può ammirare una interessante statua dell’arcangelo Michele in pietra scolpita e decorata con vivace policromia; ma molti angioli, è possibile vedere anche negli elementi scultorei ed architettonici, come pure in molte tele e in particolare nella grande pala dell’abside; notevoli le sculture dei capialtare in forma di ele-gantissimi puttini, risalenti alla scuola marmorara del Settecento napoletano, come pure i grandi angeli in funzione di cariatide nelle prime cappelle a destra e a sinistra della scuola del Manieri.9

7 Vengono ricordate in C. D. FONSECA, Civiltà rupestre in Terra Jonica, Bestetti editore, Milano-Roma, 1970, pp. 78-83; e specialmente in M. PELUSO-P. PIERRI, Cripte, aff reschi nell’agro di Grottaglie, Tiemme, Mandria 1981, pp. 18, 20-22, 37, 39.8 Cfr: R. QUARANTA, Grottaglie nel tempo, Tiemme, Manduria 1995, pp. 77-83.9 Ivi, p. 90


“Gli Angeli”



“Gli Angeli”


Per quanto riguarda lo sviluppo del tema degli angeli nella ceramica presepiale grottagliese, coltivato in passato in modo signifi cativo dalla storica famiglia dei Peluso e da tanti altri artigiani, ricordiamo soltanto che esso è stato tenuto ed è ben presente ancora oggi da diversi rappresentanti di questo eletto settore dell’arte ceramica. Se ne può avere una buona testimonianza e una ricca documentazione visitando il Museo del Presepe annesso al Museo della Ceramica sito nel castello episcopio e ricorrendo alla relativa splendida pubblicazione realizzata dall’Amministrazione Comunale nel 2005, in occasione della XXV edizione della Mostra del Presepe.13

Non si può, tuttavia, non registrare in particolare l’impegno di due autentici maestri, presenti in questo catalogo, che privilegiano, ovviamente in forme e modalità diverse, questa tematica nell’ambito della più generale aff ascinante at-tività ceramica, e cioè Angelo Pio De Siati ed Emanuele Esposito che più di tutti contribuiscono a far riscoprire e a far rivivere la vera spiritualità e la suggestione aff ascinante della festa più bella dell’anno.

13 Il Museo della ceramica di Grottaglie. I. I Presepi. A cura di DANIELA DE VINCENTIS. Stampasud, Mottola 2005.

SEZIONE SPECIALE


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Opere Vincitrici

Pietro CarettaAngeli Premiata con la seguente motivazione:“Per la fusione e l’armonia della tradizione con la modernità, per il fi ne modellato plastico e per la ricercatezza dei delicati accordi cromatici della decorazione”.

Gianfranco BudiniGazebo fi oritoPremiata con la seguente motivazione:“Per lo sviluppo del tema realizzato con estro, originalità e raffi nata sensibilità e per la collocazione spaziale dei soggetti della Natività che esaltano il messaggio n un contesto di armonia”.

Pasquale LiguoriAngeli illuminatiPremiata con la seguente motivazione:“Per l’originalità del cromatismo, per l’agilità espressiva delle fi gure ispirate al tema e per l’interpretazione della Sacra Famiglia aperta al mondo, in un gesto di protezione ed accoglienza”.

Grottaglie – Puglia

Manipolazione ceramicaProgetto realizzatodal Liceo Artistico Statale di GrottaglieI°Circolo Didattico Edmondo De AmicisII° Circolo Didattico Sant’EliaIII° Circolo Didattico Don Bosco



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LA PUGLIAGrottaglie (Ta), Bitetto (Ba), Cisternino (Br), Conversano (Ba),

Francavilla Fontana (Br), Gravina (Ba), Lecce, Manduria (Ta), Statte (Ta), Taranto, Villa Castelli (Br)

LA CALABRIAPaola (Cs), Villa San Giovanni (Rc)

LA CAMPANIAAvellino, Castellammare di Stabia (Na), Vietri sul Mare (Sa)

L’EMILIA ROMAGNAFaenza (Ra)

LA LIGURIASavona

LA LOMBARDIALodi

IL PIEMONTETorino

IL VENETOVillafranca di Verona (Vr)

IL CATALOGOOpere SEGNALATE

Mariagrazia RuggieriCollana con angeloSegnalataCon la seguente motivazione:“…………………”.

Vincenzo Del MonacoZenitSegnalata con la seguente motivazione:“Per l’originalità dell’idea e l’attenzione all’interpretazione del tema”.

Classe 5ª A ceramica Gli angeli avvicinano l’universoPremiata con la seguente motivazione:“Per la rappresentazione del tema mistico e l’utilizzo delle tecniche, dei materiali ceramici e dei contrasti cromatici, che esaltano il tema della creazione e la missione ottimista degli angeli che infondono una visione di pace e costruzione di futuro”.

Classe 3ª B Prof.ri Viviana Lusso e Francesco D’EliaAnnunciazioneSegnalata con la seguente motivazione:“Per la ricerca didattica e per l’azione formativa delle opere”.



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5


Markus CalabreseNatività con angeliAlt. cm 60; largh. 35Terracotta patinataPresepe nella tradizione

Nell’opera la scena della Natività è collocata in uno scenario rupestre, ricreato mediante fi gure in terracotta policroma.


Markus CalabreseNatività con angeli

Alt. cm 60; largh. 35Terracotta patinata

Presepe nella tradizione

Nell’opera la scena della Natività è collocata in uno scenario rupestre,

ricreato mediante fi gure in terracotta policroma.


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Claudio CapozziTradizione nell’innovazione

Alt. cm 65Maiolica con lustri

Presepe nella contemporaneità

L’elemento ceramico dalla forma conica è arricchito dall’applicazione plastica di

elementi dal valore universale.


Salvatore Caraglia e Emiliano Miale Angeli nel mondoAlt. cm 60; largh. max cm 35; diam. cm 35Maiolica Presepe nella tradizione

L’opera elabora simbolicamente l’immagine del mondo con i suoi abitanti, resi miniaturisticamente, che circondano il gruppo della Sacra Famiglia.



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Grottaglie – Pugla

Mariarosaria CaramiaNatività

Alt. cm 37; largh. max cm 30Terracotta policroma


Il gruppo della Sacra Famiglia è reso attraverso un vigoroso

modellato plastico, arricchito in superfi cie da segni incisi.

Grottaglie – Pugla

Pietro CarettaAngeli Alt. max cm 45; largh. max cm 30Maiolica policromaPresepe nella tradizione

L’insieme compositivo è costituito da un insieme di elementi antropomorfi ispirati ai decori e alle forme della cultura fi gulina grottagliese.

Premiata con la seguente motivazione:“Per la fusione e l’armonia della tradizione con la modernità, per il fi ne modellato plastico e per la ricercatezza dei delicati accordi cromatici della decorazione”.



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Centro diurno Porto Franco DASTAggiungi un posto “in Paradiso”

Alt. max cm 45; largh. max cm 70Maiolica policroma


La composizione è caratterizzata dalla ricca policromia e dal modellato plastico delle fi gure riproducenti la sagoma

degli angeli.


Ceramica di Antonio Monteforte L’adorazione degli angeli Diam. cm 43Terracotta graffi ta dipinta e invetriataPresepe nella tradizione

L’opera, imperniata sulla gamma cromatica degli azzurri, ospita in posizione centrale la rappresentazione iconografi ca del Gesù Bambino circondato da putti alati.



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Giovanni Cerbino Benvenuto

Alt. max cm 42Terracotta graffi ta e invetriata


L’insieme compositivo è costituito da quattro elementi fi nemente

graffi ti riproducenti Gesù Bambino con angeli.

Grottaglie – Pugllia

Cocci d’ Autore di Emanuele Patronellie Simona Mitrangolo Le luci del Signore Alt. cm 60; largh. max cm 25Maiolica Presepe nella tradizione

Il trittico di angeli si caratterizza per la superfi cie monocroma, esaltata dagli elementi plastici sovrapposti, riccamente modellati.



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Antonio D’AmicisLa festaDiam. cm 40

Maiolica policromaPresepe nella tradizione

Il piatto riproduce una scena tradizionale della Sacra Famiglia circondata da angeli musicanti e

putti alati in festa.


Michelangelo De VincentisAngeli musicantiAlt. cm 35; largh. cm 25Immagine su pietraFuori concorso

L’opera rielabora, attraverso la tecnica della riproduzione fotografi ca su pietra, una scena di angeli tratta dal repertorio iconografi co rinascimentale.



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Vincenzo Del MonacoZenit

Alt. cm 50; largh. max cm 50Maiolica


La composizione ceramica elabora in modo simbolico e concettuale la rifl essione sul ruolo svolto dal network e il suo infl usso sulla coscienza e

sensibilità umana.

Segnalata con la seguente motivazione:“Per l’originalità dell’idea e l’attenzione all’interpretazione del tema”.


Michele GrecoAngeli nel mareAlt. cm 50; largh. max cm 40PietraPresepe nella contemporaneità

L’elemento scultoreo ricrea un’atmosfera insolita in cui la scena della Natività, resa mediante fi gure stilizzate, evoca ambientazioni marine.



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Rita IntermiteNel segno degli angeli

Alt. cm 70; largh. max cm 70Terracotta e colori acrilici


L’opera elabora il tema della Natività in modo simbolico, riproducendo la sagoma della stella cometa che si

staglia sul fondo argenteo.


La Terra IncantataTra fantasia e realtàAlt. max cm 50; largh. max 40Terracotta dipintaPresepe nella contemporaneità

L’insieme compositivo ripropone il tema del presepe in forma fantastica, mediante forme plastiche rotondeggianti, vivacemente decorate.



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Grottaglie –Puglia

Francesca LocorotondoAngeli tra di noi

Diam. cm 40Terracotta graffi ta e dipinta


La composizione elabora motivi iconografi ci ispirati al tema della

Natività, resi mediante una vivace policromia.

Grottaglie –Puglia

Giovanni LonoceAnnunciazioneAlt. cm 50; largh. max cm 35Maiolica policroma Presepe nella tradizione

L’acquasantiera si caratterizza per il ricco modellato plastico che permea la composizione e per la fi ne decorazione ispirata all’Annunciazione.



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Grottaglie Puglia

Santina MaraAngeli

Alt. cm 30; largh. max cm 40Terracotta dipinta


L’opera raffi gura il tema angelico attraverso sagome stilizzate ed una gamma cromatica simbolicamente

ispirata alla pace universale.

Grottaglie– Puglia

Antonio MasellaNatale: la festa?!Alt. cm 70; largh. max cm 30Maiolica policroma con lustriPresepe nella contemporaneità

L’opera si caratterizza per lo sviluppo conico ascensionale arricchito da una moltitudine di fi gure plastiche che partecipano all’Evento.



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Grottagle – Puglia

Francesco NisiIl mio angelo custode

Alt. cm 25; diam. cm 42Mista



Maria PappadàL’angelo custodeAlt. cm 32; largh. cm 23Maiolica policromaPresepe nella tradizione

L’acquasantiera è arricchita da applicazioni plastiche e da un ricco intervento decorativo ispirato ai colori e ai decori di stampo tradizionale.

?è questala foto



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Annamaria QuarantaLa spirale del tempo

Diam. cm 42Raku


L’opera è caratterizzata dal piatto che funge da supporto

compositivo, con l’immagine della Sacra Famiglia stilizzata, arricchita

da piccoli elementi plastici che alludono al tema.

Grottagie – Puglia

Massimiliano QuarantaSenza titolo

Alt. cm 70; largh. max cm 70Maiolica incisaPresepe nella contemporaneità

L’insieme compositivo è costituito da un insieme di elementi ceramici utilizzati come supporti ideali per la rappresentazione di sagome e profi li ispirati al tema della Natività.



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5


Mariagrazia RuggieriCollana con angelo

Alt. cm 30; largh. cm 18Terracotta, argento e perle


La collana di perle è completata dall’inserto plastico raffi gurante un angelo in terracotta, munito

di delicate ali d’argento che impreziosiscono l’insieme.

SegnalataCon la seguente motivazione:

“…………………”.

Gottaglie – Puglia

Giuseppe RussoAngeliche visioniAlt. cm 50; largh. max cm 43Terracotta ingobbiata, incisa e decorataPresepe nella contemporaneità

L’insieme compositivo riproduce plasticamente la nota rappresentazione iconografi ca dedicata al pittore austriaco Gustave Klimt.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5


Cosimo Salamina Senza titolo

Alt. cm 30; largh. max cm 34 Maiolica e terracotta


L’elemento ceramico elabora il tema presepiale mediante una

forma tradizionale resa mediante fi lamenti plastici.


Paolo SantoroNativitàAlt. cm 35; diam. cm 18 Maiolica Presepe nella tradizione

Il vaso biansato con coperchio tratto dalla tradizione grottagliese è arricchito dall’applicazione plastica del gruppo della Sacra Famiglia.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5


Pietro Sibilla MUNDA ME DOMINE

acquasantieraAlt. cm 6,5; largh. cm 17

Terracotta invetriata e argentoPresepe nella tradizione

L’acquasantiera è elaborata mediante la realizzazione dei due angeli che

sorreggono la vaschetta centrale nel tradizionale verde rame tratto dalla

tradizione fi gulina grottagliese.


Francesco e Antonio SpagnuloAlma Mater – memoria di un annuncioDiam. cm 61 Maiolica con smalto a eff etto rugiadaPresepe nella contemporaneità

L’opera si caratterizza per la resa monocromatica e per gli eff etti ceramici che elaborano un’immagine eterea e trascendente del tema mistico.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5


“Terra acqua e fuoco”di Vincenza Marchesotti

L’angelo custodeAlt. cm 50; largh. max cm 70

Terracotta invetriataPresepe nella tradizione

La composizione è costituita da un insieme di fi gure plastiche ispirate al presepe tradizionale, arricchito

dall’immagine dell’angelo posto sul fono.


“U.d.E.L.” Università dell’età libera (docente Attilio Lenti)Il Natale popolare a Grottaglie: oggi come ieri il mondo ha bisogno di uomini generosi Diam. max cm 30Maiolica policromaPresepe nella tradizione

La composizione è costituita da un insieme di piatti decorati, ognuno dei quali ospita scene e personaggi del presepe



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5


Francesco VenzaAngelo

Alt. cm 40; largh. max cm 25Maiolica con lustri metallici


L’angelo si caratterizza per il ricco trattamento cromatico della

superfi cie, illuminata dagli inserti doati.


Immacolata Zabatti Presepe nel mio paeseDiam. cm 30Ceramica Presepe nella tradizione

Il piatto raffi gura una scena paesaggistica della città di Grottaglie ponendo in primo piano la Sacra Famiglia entro un tradizionale contenitore grottagliese.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Bitetto (Ba) – Puglia

Natale GattiGesù nel rudereAlt. cm 65; largh. cm 55

Garze, gesso e stucco decoratiPresepe nella tradizione

Il presepe rielabora il presepe secondo schemi tradizionali,

calando i personaggi in un’atmosfera campestre.

Cisternino (Br) – Puglia

Giulio MarchioliDall’alto dei cieliDiam. cm 40Maiolica graffi taPresepe nella contemporaneità

La rappresentazione mistica è caratterizzata dalla presenza del fondo azzurro sul quale si stagliano i profi li e le sagome degli angeli svolazzanti



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Conversano (Ba) – Puglia

Francesco Narracci Angeli

Alt. max cm 25Terracotta policroma


Franavilla Fontana (Br) – Puglia

Antonio CannalireGli angeli in festa nella nativitàAlt. cm 63; largh. max cm 70Terracotta e vetroPresepe nella contemporaneità

L’opera è composta da un insieme di fi gure plastiche modellate, sorrette da piani d’appoggio in vetr.


?è questala foto


“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Gravina (Ba) – Puglia

Stefano De PascaleNatività meridionale

Alt. cm 32; largh. cm 30Terracotta policroma e legno

Fuori concorso

Il presepe elabora il tradizionale presepe con piccole fi gure e con la

scena della Natività ambientata in un paesaggio cmpestre.

Lecce – Puglia

Marcella DonnoAngelo in voloAlt. cm 80Cartapesta e terracotta Presepe nella tradizione



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Manduria (Ta) – Puglia

Gregorio PrudenzanoAdorazione angeli

Alt. cm 80; largh. max cm 100Cartapesta e terracotta


La composizione elabora il tema della Natività attraverso

la rappresentazione classica della Sacra Famiglia, calata in

un’ambientazione di delicata pregiera.

Statte (Ta) – Puglia

Domenico RossanoBambino che porge una colomba a Gesù Alt. cm 41; largh. max cm 25Legno e gessoFuori concorso

La Sacra Famiglia è calata in un’atmosfera intima e familiare e immersa in uno scenario naturaistico.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Taranto – Puglia

Enrico BlasiIl riposo degli angeli

Alt. cm 25; largh. cm 25; diam. cm 30Argilla atomizzata e compatta


L’elemento plastico ricrea la delicata fi gura di un angelo avvolto

da un mantello e con gambe e braccia accvallate.

Taranto – Puglia

Maria Teresa Di NardoIn voloAlt. cm 50; largh. max cm 30Argilla dipintaPresepe nella contemporaneità

L’opera rappresenta il volo delle ali dell’angelo, cromaticamente rappresentate dalle sfumature azzurre argentee.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Taranto – Puglia

Romeo LeonePacem in terris


Fuori concorso

La tipica acquasantiera tratta dalla cultura fi gulina grottagliese diviene

supporto ideale per ospitare il messaggio di pace.

Villa Castelli (Br) – Puglia

Gruppo artistico La Tela BluIntreccio d’aliAlt. cm 28; largh. max cm 25Terracotta dipintaPresepe nella contemporaneità

L’elemento plastico rappresenta l’intreccio delle ali in modo stilizzato, arricchito da una delicata policromia di colori pastellai.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Villa Castelli (Br) – Puglia

Enza SchiavoniVibrazione



Il movimento vibrante del volo d’ali viene rappresentato mediante

il modellato plastico di forme tilizzate.

Paola (Cs) – Calabria

Francesco SuraciSacra famiglia

Alt. cm 45; diam. cm 25Maiolica policroma Presepe nella contemporaneità

L’opera rappresenta la Sacra Famiglia in un abbraccio avvolgente e con un modellato delle superfi ci, plastico e vibrante.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Villa San Giovanni (Rc) – Calabria

Aurora CalìMichael, Raphael, Gabriel

Alt. max cm 30; largh. max cm 10Gres


Il trittico ispirato alla rappresentazione dei tre Arcangeli,

presenta superfi cie plastica riccamente modellata con element

stilizzati.

Avellino – Campania

Augusto AmbrosoneAngeli 2010Diam. cm 35 Maiolica policromaPresepe nella contemporaneità

L’opera ceramica rappresenta simbolicamente la Sacra Famiglia resa attraverso sagome e profi li stilizzati.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Avellino – Campania

Enzo AngiuoniAngeli

Diam. cm 35 Maiolica policroma


L’opera rappresenta in modo sintetico e stilizzato le sagome di angeli che si stagliano sul fondo

policromo.

Castellammare di Stabia (Na) – Campania

Catello PalumboL’angelo del Signore sulla famiglia

Alt. cm 38; largh. cm 31 TerracottaPresepe nella contemporaneità

La Sacra Famiglia è avvolta dall’angelo posto alle spalle, caratterizzato dalle grandi ali traforate.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Vietri sul Mare (Sa) – Campania

Antonio D’AcuntoAngeli

Alt. max cm 45; largh. max cm 35 Maiolica con lustri


I due elementi plastici elaborano in forma stilizzata la Sacra Famiglia resa mediante superfi ci plastiche

iridescenti.

Vietri sul Mare (Sa) – Campania

Pasquale LiguoriAngeli illuminatiAlt. max cm 40; largh. max cm 40Smalto pietrifi cato Presepe nella contemporaneità

L’opera si caratterizza per l’insieme iconografi co di angeli svolazzanti che si stagliano sul fondo rosso e per la Sacra Famiglia in posizione centrale.

Premiata con la seguente motivazione:“Per l’originalità del cromatismo, per l’agilità espressiva delle fi gure ispirate al tema e per l’interpretazione della Sacra Famiglia aperta al mondo, in un gesto di protezione ed accoglienza”.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Faenza (Ra) – Emilia Romagna

Gianfranco BudiniGazebo fi orito

Alt. cm 25; largh. max cm 25Terracotta e maiolica policromaPresepe nella contemporaneità

Nell’opera la grotta si trasforma in festoso gazebo arricchito dall’applicazione plastica di delicati elementi fl oreali e dal Gesù bambino cullato dagli angeli.

Premiata con la seguente motivazione:“Per lo sviluppo del tema realizzato con estro, originalità e raffi nata sensibilità e per la collocazione

spaziale dei soggetti della Natività che esaltano il messaggio n un contesto di armonia”.

Savona – Liguria

Laura RomanoDonato al mondoAlt. cm 49; largh. max cm 33Semirefrattario smaltato con lustriPresepe nella contemporaneità

L’opera è caratterizzata dalla sovrapposizione di due elementi plastici costituiti dalla sfera che ospita la Natività in basso e dall’angelo posto alla sommità.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Lodi – Lombardia

Eleonora Vittoria Ghilardi

Il volo degli angeli Alt. max cm 35; largh. max cm 39

Porcellana ingobbiataPresepe nella contemporaneità

L’elemento ceramico dalla forma irregolare elabora in forma plastica

i volo di un angelo.

Torino – Piemonte

Nandos di Franca BaralisBattito d’aliAlt. max cm 57; largh. max cm 26; prof. cm 26RefrattarioPresepe nella contemporaneità

L’opera interpreta mediante elementi plastici policromi il battito delle ali, chiara allusione all’immagine del’angelo.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Villafranca di Verona (Vr) – Veneto

Gianpaolo StellaArrivano gli angeli

Alt. cm 15; lungh. max cm 21Terracotta ingobbiata


Il bassorilievo ospita una descrizione paesaggistica

tradizionale e pone la Sacra Famiglia nella piccola grotta

laterale.

Sezione didattica

Liceo Artistico Satale “V. Calò” - Grottaglie

Classe 3ª A ceramicaGli angeli camminano con noiAlt. max cm 67; largh. cm 131Maiolica con lustri metalliciSezione didattica

Il trittico ospita una ricca decorazione policroma di ispirazione rinascimentale con la Vergine con Bambino in posizione centrale ed i due angeli ai lati.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Liceo Artistico Statale “V. Calò” - Grottaglie

Classe 4ª A ceramicaalunne Vincenza Biandolino

e Vittoria De FazioAngeli nell’immenso

Diam. cm 55Maiolica con lustri metallici

Sezione didattica

La superfi cie ceramica rappresenta due angeli stilizzati ai lati ed una

candela in posizione centrale.

Liceo Artistico Statale “V. Calò” - Grottaglie

Classe 4ª A ceramicaalunna Laura De MilitoAngeli messaggeri di DioLargh. max cm 85Maiolica policromaSezione didattica

La composizione ceramica presenta una delicata decorazione policroma con il Bambinello in posizione centrale, attorniato da due angeli inginocchiati.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Liceo Artistico Statale “V. Calò” - Gottaglie

Classe 4ª A ceramicaalunno Pio Galeone

La preghiera degli angeliDiam. cm 35

Decorazione sotto verniceSezione didattica

Il piatto presenta una ricca decorazione policroma

caratterizzata da segni, sagome e forme stilizzzate.

Liceo Artistico Statale “V. Calò” - Grotaglie

Classe 4ª A ceramicaalunna Nicole InvidiaAgli angeli tutto è possibileAlt. cm 13; largh. max cm 30Maiolica con lustriSezione didattica

L’opera ceramica si caratterizza per il supporto a forma di ali che ospita Gesù Bambino e per il piano dorato posto alla base.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Liceo Artistico Statale “V. Calò” -Grottaglie

Classe 4ª A ceramicaalunna Alessia MeoIl trionfo degli angeli

Alt. cm 27; largh. cm 65Maiolica con lustriSezione didattica

Le due ali dal ricco modellato plastico ospitano in posizione

centrale un involucro di forma ovoidale all’interno del quale è

custodito il Bambinello.

Liceo Artistico Statale “V. Calò” -GrottaglieClasse 4ª A ceramicaalunna Irene NisiL’abbraccio degli angeliAlt. cm 30; diam. cm 35Maiolica con lustri Sezione didattica

L’opera si caratterizza per il delicato incrocio delle ali nelle quali è ospitato Gesù Bambino, illuminato da preziosi inserti aurei.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

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Liceo Artistic Statale “V. Calò” - Grottaglie

Classe 5ª A ceramica Gli angeli avvicinano l’universo

Largh. cm 95Terracotta invetriata, maiolica con lustri

Sezione didattica

L’opera si caratterizza per la presenza dell’angelo composto da elementi plastici assemblati, sorretto dalla superfi cie ceramica illuminata da inserti dorati.

Premiata con la seguente motivazione:“Per la rappresentazione del tema mistico e l’utilizzo delle tecniche, dei materiali

ceramici e dei contrasti cromatici, che esaltano il tema della creazione e la missione ottimista degli angeli che infondono una visione di pace e costruzione di futuro”.

Liceo Artistico Statale “V. Calò” -Grottaglie

Classe 5ª A ceramicaalunno Angelo IngrossoRifl esso Alt. cm 21; diam. cm 55Terracotta e maiolica con lustriSezione didattica

La composizione è caratterizzata dall’angelo che si rifl ette nello specchio, reso mediante un vigoroso modellato plastico.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Scuola Media Annessa al Liceo Artistico “V. Calò” - Grottaglie

Classe 3ª B Prof.ri Viviana Lusso e Francesco D’Elia

AnnunciazioneAlt. max cm 400; largh. max cm 500

Maiolica (installazione)Sezione didattica

Nell’opera la scena mistica dell’annunciazione è rappresentata attraverso un insieme di piume maiolicate

sorrette da invisibili fi li trasparenti.

Segnalata con la seguente motivazione:“Per la ricerca didattica e per l’azione formativa delle opere”.

Scuola Media Annessa alLiceo Artistico “V. Calò” - Grottaglie

Classe 3ª A - 3ª B Prof. Francesco D’EiaLa luce dell’angeloAlt. max cm 80; largh. max cm 28Maiolica policromaSezione didattica

La superfi cie dell’opera dalla forma conica si caratterizza per l’applicazione plastica policroma ispirata al piumaggio dell’angelo.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

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Liceo Artistico Statale - Laterza

Class 5ª A Angeliche apparizioni dal Sacro al Profano …

Alt. max cm 65; largh. max cm 65Maiolica policroma

Sezione didattica

La composizione ceramica elabora il tema angelico attraverso catini

arricchiti dall’applicazione di ali modellate plasticamente.

Liceo Artistico “V. Calò” – Grotaglie

Lavoro eseguito per il progetto:“Dalla Scuola oltre la Scuola”Anna Paola Camarola, 3ª A pittoricaPreghieraAlt. cm 25; largh. cm 18TerracottaSezione didattica

La rappresentazione della Sacra Famiglia è resa mediante la sovrapposizione sul supporto circolare in terracotta.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

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Liceo Artistico “V. Calò” - Grotaglie

Lavoro eseguito per il progetto:“Dalla Scuola oltre la Scuola”

Roberto Chirico, 3ª A ceramicaLa veglia degli angeli

Diam. cm 45Maiolica, terracotta ingobbiata,

graffi ta e decorata Sezione didattica

La composizione è realizzata mediante la descrizione iconografi ca della Vergine con

Bambino e gli angeli che defi niscono l’insieme.

Liceo Artistico “V. Calò” - Grotaglie

Lavoro eseguito per il progetto:“Dalla Scuola oltre la Scuola”De Cantis e Marinelli, 5ª A grafi caLa Natività con l’angelo

Alt. max cm 18; largh. max cm 11TerracottaSezione didattica

L’opera è composta da tre angeli in terracotta modellati plasticamente con delicati decori in superfi cie.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5

Liceo Artistico “V. Calò” – Grottaglie


Federica Fornaro, Sara Barletta,Lucia Grottoli e Tiziana Montanaro

3ª A ceramicaNatività

Alt. cm 30, largh. 40Terracotta e maiolica

Sezione didattica

L’opera è caratterizzata dal supporto in terracotta sul quale sono variamente distribuite fi gure miniaturistiche ispirate al tema della Natività.

Liceo Artistico “V. Calò” - Grottaglie

Lavoro eseguito per il progetto:“Dalla Scuola oltre la Scuola”Giovanna Marinelli e Tiziana Montanaro4ª B grafi ca e 4ª A ceramicaLa FamigliaDiam cm. 30Terracotta e maiolicaSezione didattica

Il trittico di angeli è realizzato mediante un delicato modellato plastico che descrive profi li e dettagli di angeli.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

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Lucia Miccoli, Antonio Marinelli e Lucia Grottoli4ª B grafi ca, 5ª A grafi ca e 3ª A ceramica

AdorazioneAlt. cm 30; largh. cm 36

Terracotta e maiolicaSezione didattica

Il supporto in terracotta a forma di stella ospita le sagome di due angeli e pone sul

fondo l’immagine di Gesù Bambino.

Liceo Artistico “V. Calò” - Grttaglie

Lavoro eseguito per il progetto:“Dalla Scuola oltre la Scuola”Lucia Miccoli e Anna Paola Camarola4ª B grafi ca e 3ª A pittoricaMaria e gli angeliAlt. cm 27; largh. cm 28Terracotta Sezione didattica

La formella quadrata descrive con brevi segni la scena mistica animata dalla presenza del Gesù Bambino e dell’angelo.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5



Raff aele Piergianni e Tiziana Montanaro4ª A ceramica e 3ª A ceramica

Gesù e l’angeloAlt. cm 37; largh. cm 39

Terracotta e maiolicaSezione didattica

L’opera con supporto a forma di stella descrive iconografi camente l’angelo con Gesù Bambino.

Liceo Artistico “V. Calò” – Grttaglie

Lavoro eseguito per il progetto:“Dalla Scuola oltre la Scuola”Denise Pitarra2ª A pittoricaL’angelo sulla mangiatoiaDiam. cm 29Maiolica policromaSezione didattica

Il piatto è interessato da un decoro semplice ispirato alla Natività con angeli musicanti e cielo stellato.



“Gli Angeli”



“Gli Angeli”

5



Tiziana Montanaro, Lucia Grottoli,Sara Barletta e Federica Fornaro

3ª A ceramicaL’avvento

Alt. cm 30; largh. cm 36Terracotta e maiolica

Sezione didattica

La composizione ceramica con l’angelo posto in alto è composta da un piano d’appoggio animato da piccole fi gure in terracotta e in miolica.

Realizzazione Liceo Artistico Statale “V. Calò” - Grottaglie

Progetto grafi co Scuola Media Statale “F. G. Pignatelli”AngeliCm 70 x 50Ceramica smaltata e patinataSezione didattica

Il pannello ritrae un insieme di angeli musicanti realizzati con una vivace e intensa polcromia.



“Gli Angeli”

4 8 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 2011 GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO


“Gli Angeli”

5


Progetto grafi coScuola Media Statale

“Madre Teresa Quaranta”Angeli

Cm 70 x 50Ceramica smaltata e patinata

Sezione didattica

Nell’opera la descrizione dell’angelo è resa con particolare vigore plastico, arricchita dal

particolare paesaggistico posto sul fondo.


Progetto grafi coScuola Media Statale “Don Luigi Sturzo”AngeliCm 70 x 50Ceramica smaltata e patinataSezione didattica

Il pannello è interessato dalla fi gura dell’angelo, descritta analiticamente, che investe l’intera superfi cie.



“Gli Angeli”

4


“Gli Angeli”

5


Progetto grafi coScuola Media Statale

annessa all’Istituto Statale d’Arte

AngeliCm 70 x 50

Ceramica smaltata e patinataSezione didattica

La rappresentazione iconografi ca dell’angelo è descritta all’interno di

un ambiente dal quale si scorgono particolari paesaggistici.

8 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 2011 GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO8 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 2011 GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO

art. 1. La Mostra si svolgerà a Grottaglie nel Castello Episcopio dall’ 8 Dicembre 2010 al 9 gennaio 2011;art. 2. La Mostra sul tema “Gli Angeli”, si articola in tre sezioni: a) IL PRESEPE NELLA TRADIZIONE (rivolto ai modelli morfologici, tecnici e stilistici della tradizione); b) IL PRESEPE NELLA CONTEMPORANEITA’ (rivolto alla ricerca di nuove forme di rappresentazione). c) SEZIONE DIDATTICA (rivolta agli alunni delle scuole di II grado ad indirizzo artistico quali Istituti Statali d’Arte e

Licei Artistici).art. 3. Le sezioni a) e b) del Concorso sono riservate ad artisti accreditati o ad associazioni che operano nel settore ceramico. La

sezione didattica è riservata agli studenti delle Scuole Secondarie di II grado ad indirizzo artistico (Istituti Statali d’Arte e Licei Artistici).

art. 4. Le schede di adesione dovranno pervenire presso la sede del Museo della Ceramica entro il 3 novembre 2010, tramite fax ai nn. 099-5623866 - 099-5620223;

art. 5. La direzione artistica, a suo insindacabile giudizio, deciderà sull’ammissibilità al Concorso delle opere pervenute.art. 6. Le spese di trasporto delle opere sono a carico dell’espositore.art. 7. Le opere dovranno pervenire improrogabilmente entro il 22 novembre 2010 e saranno coperte da assicurazione da parte

dell’Amministrazione Comunale che provvederà anche ad un servizio di vigilanza diurno e notturno.art. 8. Ogni autore può presentare un massimo di due opere, la cui esposizione sarà sottoposta al vaglio dei curatori della Mostra. art. 9. Le opere dovranno essere realizzate in ceramica. Saranno comunque ammesse opere realizzate con l’uso di altri materiali,

seppure in modo non prevalente. Non saranno comunque ammesse al concorso opere realizzate in plastica e sughero.art. 10. La selezione delle opere ammesse a concorso è svolta ad insindacabile giudizio dei curatori della Mostra di cui sarà data

formale comunicazione ai partecipanti, non suscettibile di ricorso.art. 11. Solo per le opere premiate o segnalate si procederà a formale motivazione del giudizio.art. 12. Le opere non dovranno superare le misure di cm 70x70x70 (h-l-p). art. 13. Per opere aventi dimensioni superiori sarà necessario un contatto preventivo con la Segreteria Organizzativa, che risponde

ai nn° 099 5623866 e 099 5620251.art. 14. La Giuria che dovrà assegnare il premio sarà composta da personalità scelte nel campo dell’arte, della tecnica e della critica,

nominata con delibera della Giunta Municipale di Grottaglie.art. 15. La Giuria, insindacabilmente, valuterà le opere in concorso ed assegnerà i seguenti premi: - IL PRESEPE NELLA TRADIZIONE – 1° premio di €. 2.000,00; - IL PRESEPE NELLA CONTEMPORANEITA’ - 1° premio di €. 2.000,00;. - SEZIONE DIDATTICA - premio di €. 1.000,00;art. 16. Gli importi dei premi sono comprensivi di eventuali ritenute e saranno liquidate al netto delle stesse. I premi saranno

corrisposti entro 60 gg. dal verbale di proclamazione dei vincitoriart. 17. Nell’eventualità in cui la Giuria attribuisca premi ex aequo la somma prevista in ciascuna sezione sarà divisa tra le opere

scelte.art. 18. Le opere premiate diverranno di proprietà del Comune di Grottaglie, il quale ha facoltà di acquisire altre opere in concorso.art. 19. Gli artisti partecipanti hanno facoltà di donare la propria opera in concorso al Comune di Grottaglie, che confl uirà nel Museo

dei Presepi.art. 20. La mostra relativa al XXXI Concorso del Presepe sarà corredata da un Catalogo.art. 21. L’espositore dovrà provvedere personalmente o tramite ditta da lui designata all’imballaggio ed al ritiro dell’opera in

concorso. L’organizzazione conserverà, per gli imballaggi di fi ne mostra, solo le casse di legno.art. 22. Le opere non premiate dovranno essere ritirate dagli interessati entro 10 giorni dalla chiusura della mostra, la cui Segreteria

Organizzativa risponde ai nn° 800.545.333 -099.562.38.66 – 099.562.02.51.

Città di GrottaglieProvincia di Taranto

REGOLAMENTO


“Gli Angeli”



“Gli Angeli”


PUGLIA

GROTTAGLIE (TA)· Badella PaolaVia Catalani, 45/A - Cell. [email protected]· Calabrese MarkusVia Dante, 31 - Cell. 328-9127240· Capozzi ClaudioVia Lecce, 38 - Cell. 328-6733543 - [email protected]· Caraglia Salvatore e Miale EmilianoVia Gramsci, 89/C - Cell. 346-3632499 / [email protected]· Caramia MariarosariaVia delle Torri, 5 - Cell. 348-0341798 - [email protected]· Caretta PietroVia Crispi, 20 - Cell. 340-2302825 - [email protected]· Centro diurno Porto Franco DASTVia F.lli Cervi - Tel. 099-5638426 - [email protected]· Ceramica di Monteforte AntonioVia Leone XIII, 7 - Tel. 099-5661741· Cerbino GiovanniVia Cecere, 21 - Cell. 347-5565211ceramiche@labottegadelgraffi to.it· “Cocci d’Autore” di Patronelli Emanuele e Mitrangolo Simona Via S. Sofi a, 11 - Tel. 099-5628101· D’Amicis AntonioVia Arciprete Maranò, 47 - Tel. 099-4504061 - Cell. [email protected] · De Vincentis MichelangeloVia Bellini, 3 - Cell. 338-5475452 - [email protected] · Del Monaco VincenzoVia Colombo- Cell. 339–[email protected]· Greco MicheleVia Portofi no, 12· Intermite RitaVia Calabria, 2 - Cell. 347-2698108 - 14165@fi aip.it· La Terra IncantataVia S. Sofi a, 67 - Tel. 099-5663545 - Cell. [email protected]

GLI INDIRIZZI DEI PARTECIPANTI ALLA XXXI MOSTRA DEL PRESEPE

· Locorotondo FrancescaVia Sardegna, 42- Cell. 333-9243460· Lonoce GiovanniVia S. Francesco d’Assisi, 40 - Cell. [email protected]· Mara SantinaVia B. Cirino, 7 - Tel. 099-5668019 - Cell. [email protected]· Masella Antonio Via Gramsci, 30 - Cell. 349-7233387· Nisi FrancescoVia Savarra, 44 - Cell. 347-3491733 - [email protected]· Pappadà MariaVia Arciprete Maranò, 63/A - Cell. 347-8356625· Patronelli GiuseppeVia Crispi, 21/23 - Tel. 099-5628139· Quaranta AnnamariaVia Molise, 74 - Cell. 320-6891635 - [email protected]· Quaranta MassimilianoVia Molise, 74 - Cell. 340-3525943- [email protected] · Ruggieri MariagraziaVia Einstein, 38 - Cell. [email protected] · Russo GiuseppeVia Cagliari, 7 - Tel. 099-5637859 - [email protected]· Salamina CosimoVia Caracciolo, 100 - Tel. 099-5626063· Santoro PaoloVia Paritaro, 67 - Tel. 099-5666308· Sibilla PietroP.zza Regina Margherita, 26 - Cell. 328-6584689 - [email protected]· Spagnulo Francesco e AntonioVia Paganini, 70 - Cell. 333-3578101 / [email protected]· “Terra, acqua e fuoco” di Marchesotti Vincenza Via Campania, 69 - Cell. 380-3152761 - [email protected]· “U. d. E. L.” Università dell’età libera – presidente Lenti Annamaria, docente Lenti Attilioc/o scuola secondaria Don Luigi Sturzo - Cell. 338-5985112· Venza FrancescoVia Pordenone, 5 - Cell. 339-1302690

La Giuria composta dall’Ass. Maria Patruno, su incarico del Sindaco dott. Raff aele Bagnardi, impossibilitato a partecipare, la quale assume le funzioni di Presidente; dal dr. Domenico Palmiotti, Capo Redattore Gazzetta del Mezzogiorno di Taranto; da Padre Salvatore Discepolo, gesuita, Direttore Biblioteca “S. Francesco De Geronimo”; dal prof. Domenico Pinto, Maestro ceramista di Grottaglie; dalla dott.ssa Daniela De Vincentis, Capo settore Cultura-Turismo e Musei di Grottaglie, dopo aver apprezzato l’originalità dell’allestimento, ha così espresso il suo giudizio:

Premio Presepe nella tradizione1) Pietro Caretta – Grottaglie (Ta) “Angeli”“Per la fusione e l’armonia della tradizione con la modernità, per il fi ne modellato plastico e per la ricercatezza dei delicati accordi cromatici della decorazione”.

Premio ex-aequoPresepe nella contemporaneità1) Gianfranco Budini – Faenza (Ra)“Gazebo fi orito”“Per lo sviluppo del tema realizzato con estro, originalità e raffi nata sensibilità e per la collocazione spaziale dei soggetti della Natività che esaltano il messaggio in un contesto di armonia”.2) Pasquale Liguori – Vietri sul Mare (Sa)“Angeli illuminati”“Per l’originalità del cromatismo, per l’agilità espressiva delle fi gure ispirate al tema e per l’interpretazione della Sacra Famiglia aperta al mondo, in un gesto di protezione ed accoglienza”.

Premio sezione didattica1) Liceo Artistico Statale “V. Calò” Classe Vª A ceramica – Grottaglie (Ta)“Gli angeli avvicinano l’universo”“Per la rappresentazione del tema mistico e per l’utilizzo delle tecniche, dei materiali ceramici e dei contrasti cromatici, che esaltano il tema della creazione e la missione ottimista degli angeli che infondono una visione di pace e costruzione di futuro”.

SEGNALAZIONI“Per l’originalità dell’idea e l’attenzione dell’interpretazione del tema”: - “Zenit” realizzata da Vincenzo Del Monaco – Grottaglie (Ta)- “Collana con angelo” realizzata da Mariagrazia Ruggieri – Grottaglie (Ta)- “Per la ricerca didattica e per l’azione formativa alle opere”:- “Annunciazione” realizzata dalla Scuola Media Annessa al Liceo Artistico “V. Calò” classe 3ª B– Grottaglie (Ta):

La GiuriaMaria PatrunoDomenico PalmiottiSalvatore DiscepoloDomenico PintoDaniela De Vincentis

Verbale di premiazioneXXXI Mostra del PresepeGROTTAGLIE 8 DICEMBRE 2010 – 9 GENNAIO 2011“Gli Angeli” Grottaglie, 6 dicembre 2010


“Gli Angeli”



“Gli Angeli”


· Angiuoni EnzoVia Luigi Imbimbo, 20 - Tel. 0825-62468 - Cell. [email protected]

CASTELLAMMARE DI STABIA (NA)· Palumbo CatelloVia Caio Longinio Prisco, 12 - Tel. [email protected]

VIETRI SUL MARE (SA)· D’Acunto AntonioVia Mazzini, 152 - Tel. 089-211143· Liguori PasqualeVia S. Vito, 49 - Tel. 089-212468 - Cell. 338-1389231liguori.pasquale@infi nito.it

EMILIA ROMAGNA

FAENZA (RA)· Budini GianfrancoVia Sarti, 36 - Tel. 0546-55121 - Cell. [email protected]

LIGURIA

SAVONA · Romano LauraCorso Ricci, 58 - Tel. 019-806419 - Cell. [email protected]

LOMBARDIA

LODI· Ghilardi Eleonora VittoriaVia M. D’Azeglio, 14 - Cell. [email protected]

PIEMONTETORINO · “Nandos” di Baralis FrancaCorso Sacco e Vanzetti, 9 - Tel. 011-726780 - Cell. 347-9762428

eff [email protected]

VENETO

· VILLAFRANCA DI VERONA (VR)· Stella GianpaoloVia Isonzo, 16 - Cell. 333-5249143 - [email protected]

SEZIONE DIDATTICA

GROTTAGLIE· Liceo Artistico Statale “Vincenzo Calò”Via Jacopo della Quercia, 1 - Tel. 099-5666521· Scuola Media Annessa al Liceo Artistico Statale Via Ennio, 181 - Tel. 099-5666521

LATERZA (TA)· Liceo Artistico Statale “G. B. Vico”Via della Conciliazione - Tel. 099-8296643 - [email protected]

· Vestita Carmelo e MimmoVia Santa Sofi a, 23 - Cell. 346-1572422 - [email protected]· Zabatti Immacolata Viale Ariosto, 10 - Tel. 099-5637328

BITETTO (BA)· Gatti NataleVia Madre Teresa di Calcutta, 3 - Tel. 080-9921889 Cell. 347-5559910

CISTERNINO (BR)· Marchioli GiulioC.da Tanzarella, 26 - Cell. 328-6149027

CONVERSANO (BA)· Narracci FrancescoVia Meucci, 12 - Tel. 080-4951945

FRANCAVILLA FONTANA (BR)· Cannalire AntonioVia Monte Grappa, 21 - Cell. [email protected]

GRAVINA (BA)· De Pascale StefanoVia Teano, 43 - Tel: 080-3266915

LECCE· Donno Marcella Corte dei Carnesecchi, 3 - Cell. [email protected]· “La casa dell’artigianato leccese” di Ratta Maria ArconaVia G. Matteotti, 20 - Tel. / Fax. 0832-306604 - Cell. 347-1005141www.artigianatoleccese.com - [email protected]· Malecore UgoVia degli Alami· Riso ClaudioVia Vecchia S. Cesario, 3 - Tel. 0832-243410

MANDURIA (TA)Prudenzano Gregorio

Vico della Creta, 20 - Tel. 099-9711576 - Cell. [email protected]

STATTE (TA)· Rossano DomenicoVia Lulli, 16 - Cell. 331-4355881

TARANTO · Blasi EnricoVia Regina Elena, 80 - Cell. 347-8109036· Di Nardo Maria TeresaVia Elio, 45 - Tel. 099-339867 - [email protected]

VILLA CASTELLI (BR)· Gruppo artistico La Tela BluVia De Amicis, 64 - Cell. [email protected]· Schiavoni Enza Via Abruzzi, 18Cell. [email protected]

CALABRIA

PAOLA (CS)· Suraci FrancescoVia Giacontesi, 9 - Tel. 0982-582029 - Cell. 347-5442778surraff [email protected]

VILLA SAN GIOVANNI (RC)Calì Aurora Via Gondar, 4 trav. B - Tel. 0965-812774 - Cell. [email protected]

CAMPANIA

AVELLINOAmbrosone AugustoVia L. di Capua, 67 - Tel. 0825-21669 - Cell. [email protected]


“Gli Angeli”



“Gli Angeli”


1980 PREMIO UNICO Leonardo Petraroli, Grottaglie1981 PREMIO UNICO Giuseppe Anti, Grottaglie1982 PRIMO PREMIO Angelo Pio De Siati, Grottaglie SECODO PREMIO Oronzo Mastro, Grottaglie TERZO PREMIO Emanuele Esposito, Grottaglie1983 PRIMO PREMIO Emanuele Esposito, Grottaglie SECONDO PREMIO Luca D’Abramo, Grottaglie TERZO PREMIO EX-AEQUO Vito Cofano, Grottaglie Angelo Carlucci, Grottaglie1984 PRIMO PREMIO Domenico Caretta, Grottaglie SECONDO PREMIO Carmelo Carriero, Grottaglie TERZO PREMIO Luca D’Abramo, Grottaglie1985 PRIMO PREMIO Angelo Pio De Siati, Grottaglie SECONDO PREMIO EX-AEQUO Emanuele Esposito, Grottaglie Domenico Caretta, Grottaglie TERZO PREMIO Giuseppe Caraglia, Grottaglie 1986 PRIMO PREMIO Leonardo Petraroli, Grottaglie SECONDO PREMIO EX-AEQUO Cosimo Vestita- Vittorio Calabrese, Grottaglie Giuseppe De Tommasi, Lecce TERZO PREMIO EX- AEQUO Ciro De Vincentis- Cesare Cardinale, Grottaglie Giovanni De Vincentis- Domenico Pinto, Grottaglie 1987 PRIMO PREMIO Studio 2 DN (Luigi Di Palma – Giacomo D’Elia), Grottaglie

SECONDO PREMIO Sergio Valeri, Tuturano TERZO PREMIO Angelo Pio De Siati, Grottaglie1988 PRIMO PREMIO Studio 2 DN (Luigi Di Palma – Giacomo D’Elia), Grottaglie SECONDO PREMIO Marcello Chiarenza, Antonino Negri, Antonio Sales, Lodi TERZO PREMIO Coop. Modulo Zero, Grottaglie1989 PRIMO PREMIO Marcello Chiarenza, Antonino Negri, Lodi SECONDO PREMIO Nunzio Basile, Francesco Farina, Grottaglie TERZO PREMIO EX-AEQUO Maria Corallo, Grottaglie Paolo Santoro, Grottaglie1990 PRIMO PREMIO Domenico Pinto, Grottaglie SECONDO PREMIO EX-AEQUO Ciro De Vincentis, Grottaglie Ciro Esposito, Grottaglie TERZO PREMIO EX- AEQUO Eligio Nigro, Grottaglie Carmelo Carriero, Grottaglie 1991 PRIMO PREMIO Studio 3M (Pio Nono Mazza – Antonio Mannaro), Grottaglie SECONDO PREMIO Ornella Bernazzani, Fosso TERZO PREMIO EX- AEQUO Carmela Cofano, Montemesola Gabriele Tobia Pulone, Mazzara del Vallo1992 PRIMO PREMIO Giancarlo Piani, Faenza SECONDO PREMIO EX-AEQUO Salvatore Trani, Grottaglie Giampiero Schirano, Pulsano TERZO PREMIO EX- AEQUO Michele Greco, Grottaglie

MOSTRA DEL PRESEPE DI GROTTAGLIE:ALBO DEI VINCITORI DALLA I ALLA XXXI EDIZIONE (1980-2010)

Romeo Leone, Taranto 1993 PREMIO UNICO (Sez. Opere in ceramica) Leonardo Petraroli, Grottaglie PREMIO UNICO (Sez. Opere in materiali diversi) Augusto Bruschi, Taranto1994 PREMIO UNICO (Sez. Opere in ceramica) Romeo Leone, Taranto PREMIO UNICO (Sez. Opere in materiali diversi) Franco Miccoli, Taranto1995 PREMIO UNICO (Sez. Opere in ceramica) Angelo Pio De Siati, Grottaglie PREMIO UNICO (Sez. Opere in materiali diversi) Masciullo Simeone, Taranto1996 PREMIO UNICO Studio 3M (Pio Nono Mazza – Antonio Mannaro), Grottaglie1997 PREMIO UNICO Giuseppe Patronelli, Grottaglie1998 PREMIO EX-AEQUO Emanuele Esposito, Grottaglie Francesco Paolo Quaranta, Grottaglie1999 PREMIO EX-AEQUO Angelo Martino Battista, Grottaglie Marcello Mastro, Grottaglie2000 PREMIO EX-AEQUO Giuseppe Filomeno, Grottaglie Simona L’Assainato, Grottaglie2001 PREMIO UNICO Strudio 2 DN (Giacomo D’Elia- Luigi Di Palma), Grottaglie2002 PREMIO EX-AEQUO Francesco Motolese- Francesco Carbotti, Grottaglie Lucio Liguori, Vietri sul Mare2003 PREMIO EX-AEQUO Fratelli Monteforte, Grottaglie

Francesco Narracci, Conversano2004 PRIMO PREMIO Attilio Lenti, Taranto SECONDO PREMIO Marcello Mastro, Grottaglie TERZO PREMIO Alessandro Mautone, Cava De’ Tirreni2005 PREMIO EX-AEQUO SEZ. PRESEPE CONTEMPORANEO Patrizia Marchi, Cava De’ Tirreni Antonio Masella, Grottaglie

2005 PREMIO EX-AEQUO SEZ. PRESEPE NELLA TRADIZIONE Vittorio Calabrese, Grottaglie Ciro D’Elia, Grottaglie2006 PREMIO EX-AEQUO SEZ. PRESEPE CONTEMPORANEO Studio 3M (Pio Mazza – Antonio Mannaro), Grottaglie Domenico Galeone, Grottaglie2006 PREMIO EX-AEQUO SEZ. PRESEPE NELLA TRADIZIONE Gianfranco Budini, Castel Bolognese Anna Bernasconi, Gavirate2007 PREMIO SEZ. PRESEPE CONTEMPORANEO Domenico Pinto, Grottaglie2007 PREMIO SEZ. PRESEPE NELLA TRADIZIONE Fasano Nicola S.r.l., Grottaglie2008 PREMIO SEZ. PRESEPE CONTEMPORANEO Giovanni Cerbino, Grottaglie2008 PREMIO SEZ. PRESEPE NELLA TRADIZIONE Salvatore Caraglia- Emiliano Miale, Grottaglie2009 PREMIO SEZ. PRESEPE CONTEMPORANEO Antonio Masella, Grottaglie2009 PREMIO EX-AEQUO SEZ. PRESEPE NELLA TRADIZIONE


“Gli Angeli”



“Gli Angeli”


Francesco Narracci, Conversano Francesco Suraci, Paola2010 PREMIO EX-AEQUO SEZ. PRESEPE CONTEMPORANEO Gianfranco Budini, Faenza Pasquale Liguori, Vietri sul Mare2010 PREMIO SEZ. PRESEPE NELLA TRADIZIONE Pietro Caretta, Grottaglie

Sezione Didattica

2008 PREMIO UNICO Roberta Campisi, Valentina Cavalera, Annalisa Milito Proff . Pasquale Chianura e Francesco Maggio 5^ A Sezione Ceramica - Istituto Statale d’Arte , Grottaglie 2009 PREMIO UNICO Istituto Statale d’Arte, Grottaglie2010 PREMIO UNICO Liceo Artistico Statale “V. Calò” classe Vª A ceramica, Grottaglie

Sezione Cadeau

2000 PREMIO EX-AEQUO Francesco Paolo Quaranta, Grottaglie Salvatore Esposito, Santo Stefano di Camastra Domenico Caretta, Grottaglie2001 PREMIO UNICO Francesco Paolo Quaranta, Grottaglie2002 PREMIO EX-AEQUO Francesco Fasano, Grottaglie Ceramiche Val Demone, Santo Stefano di Camastra2003 PREMIO EX-AEQUO Mirta Morigi, Faenza Giovanni Lenti, Treviso Alunni dell’Istituto Statale d’Arte (Federica Gallone, Tania Lombardi, Fabrizio Santoro), Grottaglie2004 PREMIO UNICO Geco Generi Contemporanei (Francesco e Antonio Spagnulo), Grottaglie

INDICE


“Gli Angeli”


Si ringrazia per la collaborazione off ertal’Assessorato al Turismo

Progetto scenografi co e allestimentoXXXI Mostra del PresepeLiceo Artistico Statale “V. Calò” – Grottaglie

Servizio di accoglienza e assistenza ai visitatoriSportello Informativo Turistico – Società Sistema Museo

Realizzazione multimediale e supporti tecnologiciAssociazione Social Lab – Grottaglie

Strumentazione tecnica per eff etti scenografi ciAngelo Lapesa Service

Progetto grafi co e stampaGrafi ca Fonsor srl - Gragnano (Na) Finito di stampareDicembre 2010

GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO8 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 20118 DICEMBRE 2010 - 9 GENNAIO 2011GROTTAGLIE/CASTELLO EPISCOPIO

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GLI ANGELI”GLI ANGELI” - comunegrottaglie.itcomunegrottaglie.it/museo/it/wp-content/uploads/2016/06/catalogo... · 8 dicembre 2010 - 9 gennaio 2011 grottaglie/castello episcopio