62
il piano triennale dell’offerta formativa GLI “INDIRIZZI” DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PREVISTI DAL NUOVO ART. 3 DEL D.P.R. 275/1999 IL DIRIGENTE SCOLASTICO - visto l’art. 25 del D.L.vo 165/2001 e s.i; - vista la circolare 13/5/2010, n. 7 della presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della funzione pubblica; - visto il comma 4 dell'art. 3 del DPR 275/1999 come modificato dall'art. 1, comma 14 della L. n 107 del 13/7/2015; EMANA I SEGUENTI INDIRIZZI PER LE ATTIVITA' DELLA SCUOLA E DELLE SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE PER IL TRIENNIO 2016 / 2017 - 2017 / 2018 - 2018 / 2019. Nei punti che seguono sono articolati gli indirizzi definiti dal Dirigente scolastico espressamente finalizzati alla elaborazione del piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019. La validità dei contenuti del documento e del piano triennale dell’offerta formativa è subordinata, limitatamente alle compatibilità di organici, alla verifica da parte dell’USR del Piemonte ai sensi dell’art. 1, comma 13 della L. 107/2015. CONVENZIONI TERMINOLOGICHE Ai fini del presente documento si intende: - per “indirizzi” i contenuti del presente documento; - per “legge” la legge n° 107 del 13/7/2015; della predetta legge si riportano esclusivamente i commi senza specificazione dell’appartenenza all’art. 1; - per “decreto” il DPR 275/1999 come modificato dal comma 14 della legge; - per PTOF il piano triennale dell’offerta formativa ex art. 3 del decreto; - per “DPR 80” il DPR n° 80 del 28/3/2013 (autovalutazione e valutazione del sistema istruzione); - per RAV il rapporto di autovalutazione ex art. 6, comma 1 lett. a/2 del DPR 80; - per TU il testo unico ex D.L.vo 297/1994; - per “istituto” l’ Istituto comprensivo “Rita Levi-Montalcini” - Novara; - per OF l’offerta formativa d’istituto; - per DS il dirigente scolastico; per CD il collegio dei docenti; - per DSGA il direttore dei servizi generali e amministrativi; - per “AA” il personale assistente amministrativo; - per “CS” il personale collaboratore scolastico.

GLI “INDIRIZZI” DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PREVISTI DAL ...icritalevimontalcininovara.it/attachments/article/117/PTOF 2016... · fornire, cioè, tutti gli strumenti per “apprendere

  • Upload
    vukhanh

  • View
    225

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

il piano triennale dell’offerta formativa

GLI “INDIRIZZI” DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PREVISTI DAL NUOVO

ART. 3 DEL D.P.R. 275/1999

IL DIRIGENTE SCOLASTICO - visto l’art. 25 del D.L.vo 165/2001 e s.i; - vista la circolare 13/5/2010, n. 7 della presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della funzione pubblica; - visto il comma 4 dell'art. 3 del DPR 275/1999 come modificato dall'art. 1, comma 14 della L. n 107 del 13/7/2015; EMANA I SEGUENTI INDIRIZZI PER LE ATTIVITA' DELLA SCUOLA E DELLE SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE PER IL TRIENNIO 2016 / 2017 - 2017 / 2018 - 2018 / 2019. Nei punti che seguono sono articolati gli indirizzi definiti dal Dirigente scolastico espressamente finalizzati alla elaborazione del piano triennale dell'offerta formativa 2016-2019. La validità dei contenuti del documento e del piano triennale dell’offerta formativa è subordinata, limitatamente alle compatibilità di organici, alla verifica da parte dell’USR del Piemonte ai sensi dell’art. 1, comma 13 della L. 107/2015. CONVENZIONI TERMINOLOGICHE

Ai fini del presente documento si intende: - per “indirizzi” i contenuti del presente documento; - per “legge” la legge n° 107 del 13/7/2015; della predetta legge si riportano esclusivamente i commi senza specificazione dell’appartenenza all’art. 1; - per “decreto” il DPR 275/1999 come modificato dal comma 14 della legge; - per PTOF il piano triennale dell’offerta formativa ex art. 3 del decreto; - per “DPR 80” il DPR n° 80 del 28/3/2013 (autovalutazione e valutazione del sistema istruzione); - per RAV il rapporto di autovalutazione ex art. 6, comma 1 lett. a/2 del DPR 80; - per TU il testo unico ex D.L.vo 297/1994; - per “istituto” l’ Istituto comprensivo “Rita Levi-Montalcini” - Novara; - per OF l’offerta formativa d’istituto; - per DS il dirigente scolastico; per CD il collegio dei docenti; - per DSGA il direttore dei servizi generali e amministrativi; - per “AA” il personale assistente amministrativo; - per “CS” il personale collaboratore scolastico.

A S P E T T I G E N E R A L I

1) FINALITA’ E PRINCIPI ISPIRATORI

Gli indirizzi sono finalizzati alla elaborazione e ottimizzazione del PTOF 2016-2019 in conformità con le disposizioni normative richiamate al successivo paragrafo 3. Gli indirizzi si conformano anche ai criteri della trasparenza, flessibilità, semplificazione, valorizzazione delle competenze, continuità con le esperienze precedenti, attenzione alle sollecitazioni e alle istanze emergenti nell’ Istituto e nel suo contesto. Ne consegue che il presente documento è un documento “aperto”, che interagisce con tutte le elaborazioni, anche non formali, prodotte dai soggetti, interni ed esterni, che concorrono allo sviluppo dell’istituto. A tale fine è definito il crono-programma descritto al successivo punto 4.

2) PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI Il documento è elaborato in conformità con le seguenti disposizioni normative:

a) commi 2, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 57, 124 della legge http://cdn.fiscoetasse.com/upload/Legge-del-13072015-107.pdf b) art. 3 del DPR http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1999-03-08;275 c) art. 6 DPR 80 (RAV) http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2013-03-28;080 d) testo unico delle disposizioni in materia di istruzione D.L.vo 297/1994 per le parti in vigore; http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:1994-04-16;297 e) vigente CCNL comparto scuola https://www.aranagenzia.it/attachments/article/512/CCNL%20SCUOLA%202006-2009.pdf

Istituto Comprensivo “LEVI-MONTALCINI”

NOVARA

PIANO OFFERTA

FORMATIVA TRIENNALE

2016/17 – 2017/18 – 2018/19

Perché Rita Levi-Montalcini?

Per i grandi valori che ha veicolato con la vita e le parole.

Esempio di grande determinazione, di forza e di tenacia, di passione per

ciò in cui si crede, di amore per lo studio e la ricerca.

Modello di bellezza ed eleganza che scardina gli stereotipi della

bellezza oggi imperanti.

Donna che ha conquistato con fermezza il diritto a

realizzarsi in una dimensione appannaggio dell’universo maschile.

Persona che ravvisa nell’istruzione lo strumento più importante

per il riconoscimento della dignità di ogni essere umano e, in modo

particolare, di ogni donna.

Figura di spicco, nel panorama culturale italiano, che ha

dato lustro al nostro Paese nel mondo.

Grande sostenitrice dei giovani, che incita a superare ogni difficoltà e

ad allargare gli orizzonti del proprio sguardo al mondo che li circonda,

spronandoli ad uscire da sé.

Un privilegio per noi legare il suo nome alla nostra scuola. Speriamo di

esserne degni.

“Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che

vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente.”

Rita Levi-Montalcini

A cura di: Roberto Ferro Dirigente scolastico

Rosa Anna Spirito Funzione strumentale POF/Collaboratore Ds

Germana Carnero RLS / Collaboratore Ds

Loretta Bellotti Coordinatrice Scuola primaria

Marilena Scquizzato Direttore servizi generali e amministrativi Si ringraziano tutti i docenti e collaboratori amministrativi che hanno contribuito alla realizzazione del presente rapporto.

Perché intraprendere questo

percorso? ……..

..... “Gatto” – Alice cominciò– “mi diresti, per favore, che strada dovrei fare?” “Dipende da dove vuoi arrivare” disse il Gatto.

(L. Carrol)

“I SOGNI DI OGGI SONO LA REALTÀ DI DOMANI”

Robert Goddart

Presentazione

Sempre di più e in maniera incessante, con più voci e da più parti, si chiede alla scuola di rispondere alle richieste di una società fluttuante, complessa, dove i valori di democrazia, uguaglianza, giustizia e libertà sono messi a dura prova. Tale consapevolezza determina angoscia, smarrimento, incertezza negli adulti, soprattutto quando si pensa al futuro delle nuove generazioni e alla necessità di offrire loro una vita possibile. Tali riflessioni sono alla base della nostra progettazione educativa mediante la quale intendiamo realizzare percorsi carichi di senso, di significati, di valori civili e democratici che potranno costituire validi punti di riferimento per i ragazzi che ci vengono affidati. Soprattutto, con la nostra offerta formativa, vogliamo garantire a tutti gli alunni: - un solido bagaglio di conoscenze, - lo sviluppo di tutte le capacità, - l’acquisizione di tutte le competenze, fornire, cioè, tutti gli strumenti per “apprendere lungo tutto l'arco della vita", come afferma E. Morin, condizione necessaria per sapere affrontare e gestire il continuo processo di cambiamento che non è più descrivibile con le vecchie categorie della sequenzialità e della linearità. Con le nostre azioni formative, pertanto, vogliamo costruire “una testa ben fatta” e non una “testa ben piena”, una persona, cioè, capace di crescere a tutti i livelli, di svilupparsi in umanità e cultura, responsabilità e competenza. Nella progettazione della nostra offerta educativa e formativa, mediante strategie e metodologie adeguate alla molteplicità degli stili cognitivi e di apprendimento degli alunni, cercheremo di far emergere, in modo cosciente e libero, in ogni allievo il meglio di sé mediante l’integrazione e la correlazione di tutti i supporti educativi che aiutano a sviluppare quella necessaria capacità di “imparare a pensare” poiché il pensiero, proiettandosi sulla vita, sarà la base per “imparare ad essere”, ovvero a “saper vivere”. Nel nostro lavoro di educatori, quindi, terremo conto, da un lato, della strutturazione e dello sviluppo dell’intelligenza, del carattere di ciascuno alunno, con attenzione alla sfera cognitiva e socio-affettiva, dall’altro, del bagaglio di conoscenze, esperienze, modelli culturali che ognuno ha maturato nel suo contesto ambientale. Tutte queste dimensioni ispireranno le attività curriculari e progettuali nella prospettiva certa di motivare l’allievo ad apprendere perché la motivazione, quale risorsa energetica, è la base psicologica dell’apprendimento significativo: ”Senza motivazione ciò che apparentemente si apprende è destinato ad essere rimosso o dimenticato a breve

termine” Questa la nostra idea di “fare scuola” mediante la progettazione di un piano dell’offerta formativa che definisca non solo impegni e azioni della scuola, ma l’intero processo didattico, organizzativo, gestionale necessario per realizzare l’obiettivo del successo formativo di tutti e di ciascuno alunno con la collaborazione come scenario di una comune e condivisa azione formativa che coinvolga tutte le componenti, docenti, genitori, alunni e territorio in una scuola dove la qualità si pensa, si costruisce e si vive sul campo nel pieno soddisfacimento dei bisogni e delle necessità rilevate.

Il Dirigente scolastico Prof. Roberto Ferro

Il PIANO TRIENNALE dell’ Offerta formativa

dell’I.C.S. “Rita Levi-Montalcini” di Novara

� costituisce la carta identificativa dell’Istituto

� risponde alle esigenze e ai bisogni dell’utenza scolastica

� rappresenta un grande impegno per gli operatori scolastici per elaborare e realizzare un progetto educativo unitario, condiviso e coerente

� comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche

� valorizza le corrispondenti professionalità La Scuola, nella sua Autonomia, promuove i propri assetti organizzativi e didattici tenendo conto delle richieste di famiglie ed Enti Locali. Partendo da queste considerazioni, il nostro Istituto ha delineato alcuni Indirizzi Generali che caratterizzano il POF:

� interagire con la comunità locale, con enti e associazioni presenti sul territorio

� costruire un percorso formativo coerente e unitario tra i diversi ordini scolastici

� accogliere, rispettare e valorizzare le diversità linguistiche, culturali e fisiche con particolare attenzione per gli alunni stranieri e per gli alunni diversamente abili

� favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie al progetto educativo della scuola nel rispetto dei ruoli di ciascuno

Il presente Piano è in linea con le Indicazioni per il curricolo e con le più recenti elaborazioni collegiali avvenute a diversi livelli. E’ “mettere in prova la progettualità nella quotidianità del lavoro di aula”. E’ elaborato dall’ apposita commissione sulla base degli indirizzi per le attività della scuola deliberati dal Collegio Docenti e delle scelte generali definite dal Consiglio di Istituto.

Ha una durata triennale.

E’ un documento in itinere, aperto; non esaustivo, né conclusivo.

Viene aggiornato ogni anno.

E’ soggetto a cambiamenti per renderlo sempre più funzionale, per elaborare un progetto di scuola fondato sulla

collegialità di tutte le componenti scolastiche

realizzabilità delle proposte didattiche educative

verifica puntuale dei progetti

Il Piano si rivolge:

agli alunni, protagonisti del nostro “essere scuola”

ai genitori, fornendo loro elementi di conoscenza del processo globale d’intervento della scuola sugli alunni

agli operatori della scuola, definendo le finalità, gli obiettivi, la gestione delle risorse e la valutazione alle istituzioni e agli enti cercando forme collaborative per soddisfare obiettivi ed esigenze

Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo Levi-Montalcini di Novara si ispira agli artt. 3, 33, 34 della Costituzione Italiana e, in particolare, ai principi di:

� uguaglianza

� accoglienza ed integrazione

� partecipazione e trasparenza

� libertà di insegnamento

� formazione ed aggiornamento

IL CONTESTO TERRITORIALE

ISTITUTO COMPRENSIVO

RITA LEVI-MONTALCINI

Novara Via Rivolta, 4 – 28100 NOVARA (NO) –

Tel./ fax 0321- 477110

SCUOLE PRIMARIE “I. Calvino” via Gibellini, 56

tel. 0321/472910

“S. Pertini” via Vignale, 46

tel. 0321/471316

“A. Peretti” corso

Risorgimento,237

tel. 0321/471313

“P. Thouar” Via Delle Rosette

tel.0321/477524

SCUOLE INFANZIA “A. Fontana” Veveri

via Santa Caterina, 33

tel.0321/ 471217

“A. Merini” Vignale

via Boves, 9

tel. 0321/56145

“A. Mairati” San Rocco

Largo Cantore

tel. 0321/472785

“A.B. Sabin” Via Fara,80

Tel 0321476266

SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO “G.Pajetta” Novara

Via Rivolta,4

Tel.0321/477110

Sede S. Rocco

Via Parini

Tel.0321472935

NASCITA E IDENTITA’ DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA

Territorio e storia dell’ Istituto

L’Istituto Comprensivo “Rita Levi-Montalcini” – Novara è di recente formazione. La sua nascita risale alla razionalizzazione operata nell’anno scolastico 2011-2012, integrato nel successivo 2012/13 che ha comportato l’accorpamento prima di sette plessi e, successivamente, di altri due provenienti da varie istituzione scolastiche, a loro volta ridimensionate.

L’Istituzione Scolastica Autonoma “Montalcini” di Novara è costituita da nove scuole più una sezione staccata di Scuola secondaria ubicate in nove edifici dislocati in 5 quartieri diversi nella zona Nord del territorio comunale.

Nel quartiere S. Antonio si trovano la Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Pajetta” presso cui ha sede la Dirigenza, e la Scuola dell’Infanzia “A. Sabin”. A S. Andrea, nel centro del borgo storico della zona, è situata la Scuola Primaria “P. Thouar”. Nel quartiere di S. Rocco il fabbricato a due piani accoglie la Sezione staccata della Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Pajetta” e la Scuola Primaria “I. Calvino”; in un edificio di fronte è ospitata la Scuola dell’Infanzia “A. Mairati”. Nei quartieri più lontani di Veveri e Vignale, terre di confine con altri Comuni, trovano collocazione in edifici separati, rispettivamente la Scuola dell’Infanzia “A. Fontana” e la Scuola Primaria “S. Pertini”, la Scuola dell’Infanzia “A. Merini” e la Scuola Primaria “A. Peretti”.

Il territorio nel quale l’I.S.A. opera è molto ampio e si presenta con realtà diversificate, sia per struttura

urbanistica sia per assetto economico-sociale; comprende infatti aree industrializzate e residenziali, zone

popolari e di livello più selezionato. Tali realtà negli ultimi anni risultano in via di sviluppo, caratterizzate da

un forte incremento urbano e da una crescente offerta di Servizi.

La componente sociale si presenta piuttosto eterogenea, in quanto composta dalla comunità tradizionalmente

locale che interagisce con tutte le altre, derivanti da flussi migratori di cittadini provenienti da Paesi europei

ed extracomunitari, agendo in sinergia con tutto il territorio, se pur con gradi di intensità e modalità

diversificati e favorendo la pratica dei processi di responsabilità e autonomia che si pongono alla base

dell’essere cittadino attivo e consapevole.

La complessità che caratterizza il contesto operativo e la diversità esistente nei livelli economici e socio-

culturali determinano una ricca differenziazione dei bisogni formativi degli alunni frequentanti. La Scuola

elabora progetti e strategie nell’ottica di un sistema formativo integrato, sia per la valorizzazione delle

eccellenze che per la prevenzione ed il recupero precoce delle differenze dei livelli di partenza e per

l’integrazione socio-culturale degli alunni svantaggiati, realizzando specifici progetti riguardanti

l’alfabetizzazione degli alunni stranieri e la prevenzione della dispersione scolastica.

Si fa carico di raccogliere e di interpretare i bisogni formativi del territorio, assumendoli nella propria

progettualità, valorizzando il diritto di ciascuno alla diversità, in quanto distinzione dall’altro e integrazione

con l’altro, sviluppando le potenzialità di tutti gli alunni per promuovere la costruzione della “biografia

cognitiva” di ciascuno.

L’Amministrazione Comunale collabora allo svolgimento dell’offerta del servizio scolastico, attraverso l’attuazione del Piano del diritto allo studio. Supporta ed integra le attività didattiche programmate annualmente, contribuendo all’organizzazione del servizio di trasporto e del servizio mensa. Il Comune stipula convenzioni con cooperative e centri di assistenza per favorire la piena integrazione degli alunni disabili. I rapporti tra Scuola e A.S.L. sono regolati da intese già operanti e protocolli in via di definizione.

Nelle diverse realtà territoriali in cui sono ubicate le scuole sono presenti risorse associative, culturali, di volontariato, civiche e sanitarie (consultori, servizi sociali, culturali, sportivi, ricreativi) che coprogettano ed attuano attività annuali e pluriennali condivise con docenti, alunni e genitori.

Le scuole: nascita e identità

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “G. PAJETTA” La Scuola Secondaria di primo grado intitolata a “Gaspare Pajetta”, giovane partigiano novarese, è ubicata nel quartiere S. Antonio sito in una zona semiperiferica, che con le frazioni di Veveri e Vignale costituisce la Circoscrizione Nord della città. Rientrano nel comprensorio della scuola anche i quartieri popolari di S. Andrea e S. Rocco. Tutti insieme questi agglomerati urbani formano il Nord/Est della città, zona piuttosto estesa che fa scolasticamente capo, quasi per intero, all’ Istituto Comprensivo “RITA LEVI-MONTALCINI”. La popolazione scolastica risulta molto variegata; il contesto socio–culturale ed economico risulta abbastanza eterogeneo: sono presenti nuclei familiari di lavoratori avventizi, operai, impiegati e professionisti. Sono presenti famiglie, di origine straniera e non, con problemi economici, situazioni di disagio interne al proprio nucleo e ambientali. Negli ultimi anni si sono iscritti anche diversi alunni che giungono da altre zone di Novara e della Provincia e si sono inseriti diversi allievi extracomunitari (da nuclei familiari recentemente insediati nei quartieri suddetti), per molti dei quali è necessario un intervento di alfabetizzazione. SCUOLA PRIMARIA “I. CALVINO” – NOVARA SAN ROCCO La scuola è stata inaugurata alla fine dell’ a. s. 1969-70 in un quartiere allora di nuova fondazione, a fortissimo processo immigratorio dall’ Italia del Sud. E’ stata la prima scuola che nel Circolo Didattico ha sperimentato l’orario a Tempo pieno, fin dai primi anni della sua apertura e, in seguito, la prima a introdurre l’orario a Tempo modulare, accanto a sezioni di Tempo pieno. Nella città è stata la prima scuola che negli anni ’70 ha sperimentato l’inserimento degli alunni

portatori di handicap, accogliendo chiunque ne facesse richiesta, anche se non residente nel quartiere. Ha accolto per 14 anni numerosi alunni provenienti da diversi campi nomadi, con progetti di prima alfabetizzazione nelle classi, anche per ragazzi che avevano superato l'età scolare. SCUOLA PRIMARIA “P. THOUAR” - NOVARA SANT’ ANDREA La scuola, che sorge in un quartiere popolare, è stata fondata nel 1910 ed intitolata a Pietro Thouar, pedagogista autore di libri per bambini. La scuola è allocata in un edificio storico, restaurato negli anni scorsi. La sperimentazione di Tempo pieno ha avuto inizio nell'anno scolastico 1984-85 e prosegue tuttora. La scuola ha partecipato e partecipa da sempre a progetti significativi e qualificanti in collaborazione con enti pubblici, privati ed organizzazioni nazionali. Da parecchi anni si progettano attività di accoglienza e alfabetizzazione, laboratori che facilitano l'inserimento di bambini stranieri. SCUOLA PRIMARIA “S. PERTINI” - NOVARA VEVERI La scuola elementare di Veveri inizialmente si trovava nell’odierna sede postale in via Verbano ed ospitava due “pluriclassi” ( 1^ e 2^; 3^,4^e 5^ ). Le lezioni si tenevano solo al mattino. Nel 1935 i ragazzi si trasferirono nell’attuale edificio, in via Vignale 46. In quell'anno fu aggiunta una cattedra ( 1° e 2°; 3°e 4°; 5° ). Negli anni ‘50 e '60 vi fu un aumento della popolazione scolastica, per cui si dovette ampliare l’edificio ed aumentare il personale, portando le classi al numero di 5. Nel 1991 - 92 la scuola è stata completamente ristrutturata, assumendo l’aspetto attuale. Diverse volte la scuola ha aderito ad iniziative proposte da vari Enti ed ha partecipato a concorsi banditi da Associazioni e/o Istituzioni, ottenendo lusinghieri risultati. SCUOLA PRIMARIA “A. PERETTI” - NOVARA VIGNALE La scuola elementare è dedicata ad Antonio Peretti, scrittore per ragazzi dell’Ottocento. L’edificio scolastico, costruito intorno alla fine dell’800 e inizio 900, si trovava un tempo al centro del paese, prima della costruzione della chiesa e della piazzetta; era costituito solo da un’unica ala di due piani antistante corso Risorgimento: al piano terra c’era la scuola dell’infanzia e al primo piano si trovavano due aule per accogliere le classi 1°, 2°, 3° e 4° (pluriclassi); la classe 5° era distaccata nel plesso di S. Andrea. Per permettere la ristrutturazione dell’edificio, la scuola si è trasferita negli anni Ottanta presso la sede del dismesso Istituto per sordomuti in Corso Risorgimento, che ne diventa in seguito sede definitiva. SCUOLE DELL’INFANZIA DI

- VEVERI - VIGNALE - S. ANTONIO - S. ROCCO

Le scuole “ A.Fontana” di Veveri (3 sezioni), “A. Merini” di Vignale (2 sezioni) e “A.B. Sabin” (4 sezioni) di Sant’Antonio sono ubicate a nord di Novara in una zona residenziale ; la scuola di S. Rocco (3 sezioni) è situata nella zona nord est , in un quartiere dove vi sono anche case popolari.

Nelle quattro scuole vi è un’utenza eterogenea : accanto a famiglie benestanti vi sono famiglie che vivono situazioni di indigenza e disagio. E’ inoltre rilevante la presenza di famiglie straniere. Veveri, Vignale e S.Rocco hanno sempre fatto parte di un unico circolo didattico, mentre la scuola dell’Infanzia Sabin diventa parte dell’Istituto dall’anno scolastico 2012/2013. Tra queste la prima scuola dell’Infanzia istituita è stata quella di S. Rocco che, fin dai primi anni della sua costituzione nel 1975, proponeva, per far fronte ad una situazione educazionale difficile, modalità educative e didattiche all’avanguardia, come l’utilizzo di laboratori esperienziali . Da sempre è stata una scuola aperta ai bisogni del quartiere e del territorio: nel 1978 è stata tra le prime scuole di Novara ad introdurre il pasto completo, viste le necessità delle famiglie. Nello stesso edificio della scuola dell’infanzia di S. Rocco è situato un asilo nido comunale e ciò ha sempre favorito attività in continuità nido-materna. Alla fine degli anni ’80, il 5° Circolo Didattico di Novara si è arricchito di altre due scuole dell’Infanzia per il quartiere di Vignale e di Veveri. L’esperienza precedentemente vissuta dalla scuola dell’Infanzia di S. Rocco ha aiutato le altre scuole a costruire un’identità e un’immagine comune che le contraddistinguono nelle scelte educative e didattiche, nell’organizzazione, nei rapporti con il territorio. Le tre scuole dell’infanzia hanno aderito , nel corso degli anni a diversi progetti in collaborazione con enti cittadini. La scuola dell’Infanzia di Veveri ha partecipato per quattro anni, negli anni ’90, alla sperimentazione ASCANIO, inerente ai modelli organizzativi dei nuovi ordinamenti ministeriali, portando nelle scuole del Circolo positive esperienze. Negli ultimi anni infatti le tre scuole hanno creato appositi spazi e laboratori ( espressivi, motori-musicali, biblioteca, logico -matematico…) ed hanno aderito a progetti di educazione ambientale e recentemente di educazione multimediale e di intercultura. La scuola dell’ Infanzia Sabin, la più numerosa per popolazione scolastica, è nata intorno agli anni '80 come istituzione comunale, passata allo stato dopo pochi anni. E’ ubicata al limite del quartiere Nord, l'utenza è variegata. Ultimamente le iscrizioni di bambini stranieri è in aumento. Da molti anni le docenti delle quattro scuole programmano insieme, elaborando progetti educativi che pongono come obiettivo primario il benessere dei bambini e delle bambine nell’ambito scolastico. In particolare si stanno sperimentando, unica scuola in tutta la città, percorsi sperimentali di psicomotricità e di tecniche yoga.

ORARIO ATTIVITA’ In tutte le SCUOLE DELL’INFANZIA l'orario di funzionamento è il seguente: dal lunedì al venerdì: Servizio accoglienza su richiesta documentata dalle ore 7,45 alle ore 8,00 Orario d’ingresso dalle ore 7,45 alle ore 16,30 Orario uscita post pasto dalle ore 1200 Orario uscita dalle ore 16,00 alle ore 16,30 Nella SCUOLA PRIMARIA l'orario dei quattro plessi è il seguente: - I plessi CALVINO e THOUAR, con classi a tempo pieno, funzionano con il seguente orario:

dal lunedì al venerdì: Servizio pre-scuola dalle ore 7,30 alle ore 8,20 previa richiesta documentata e contributo da parte delle famiglie Orario ingresso dalle ore 8,20 alle ore 8,30 Orario uscita per il pasto alle ore 12,30 Orario rientro post-pasto dalle ore 13,55 alle ore 14,00 Orario uscita alle ore 16,3 0 - I plessi PERETTI e PERTINI, con classi ad articolazione modulare, funzionano con il seguente orario: dal lunedì al venerdì: Servizio pre-scuola dalle ore 7,30 alle ore 8,20 previa richiesta documentata e contributo da parte delle famiglie dal lunedì al venerdì: Orario ingresso dalle ore 8,20 alle ore 8,30 Orario uscita (per il pasto) alle ore 12,30 Lunedì – mercoledì - giovedì: Orario rientro post-pasto dalle ore 13,55 alle ore 14,00 Orario uscita alle ore 16,30 martedì-venerdì: Orario rientro pomeridiano dalle ore 13,55 alle ore 14,00, facoltativo, gestito da una cooperativa di animazione scolastica (a carico delle famiglie) Orario uscita alle ore 16,30 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’orario delle lezioni è il seguente: dal lunedì al venerdì dalle ore 7,55 alle ore 13,35 (6 moduli di lezioni di 55’). Eventuali rientri pomeridiani (14,30-15,30/16,30): attività laboratoriali, esercitazioni strumento musicale; 2/4 rientri annuali (pomeriggio o sabato mattina) per completamento monte ore annuo di lezione. PRE E POST SCUOLA Per venire incontro alle richieste dei genitori i cui figli minorenni non possono essere o accompagnati a scuola dai famigliari per l’orario di ingresso o affidati in uscita ad un delegato della famiglia maggiorenne e per dare un servizio qualificato all’utenza, è possibile attivare da parte del Comune, su richiesta di almeno 10 unità per plesso, il servizio di pre-scuola e post-scuola nei plessi delle scuole dell’infanzia e primarie. CRITERI PER L’ISCRIZIONE ALLA SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA I criteri di accoglimento delle domande di iscrizione alla scuola dell’infanzia e primaria, adottati dal Consiglio di Istituto, si ispirano a principi di equità e di integrazione sociale. In particolare per l’infanzia tendono a favorire la frequenza di tutti i bambini, prioritariamente degli alunni diversamente abili, dei cinquenni residenti e dei figli di genitori entrambi lavoratori. Tali criteri sono consultabili in Segreteria e sul sito della Scuola.

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

Nelle scuole dell’Istituto le classi vengono formate dagli insegnanti individuati dal Collegio Docenti, tenendo conto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, in base alle proposte deliberate dallo stesso Collegio Docenti e conformi ai seguenti principi (consultabili in Segreteria e sul sito della scuola):

SCUOLA PRIMARIA Distribuzione degli alunni in modo da garantire omogeneità fra classi parallele tenendo conto di:

- fasce di livello individuate mediante colloqui informativi con le insegnanti della scuola dell’infanzia

- valutazione delle indicazioni contenute nella scheda di osservazione - suddivisione omogenea di maschi e femmine - valutazione dei casi problematici e di handicap dichiarati e distribuzione equilibrata fra le

classi - mantenimento dei gruppi provenienti dalla stessa sezione nel limite del rispetto dei criteri

precedenti - equilibrata distribuzione di alunni immigrati nelle classi - accoglimento delle richieste delle famiglie, se debitamente motivate e compatibilmente con

i criteri precedenti. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Distribuzione degli alunni in modo da garantire omogeneità fra classi parallele tenendo conto di:

- fasce di livello - distribuzione casi difficili (su indicazioni dei docenti di Scuola Primaria) - scelta seconda lingua straniera/sezione musicale - distribuzione equilibrata maschi-femmine - riduzione degli elementi di fascia bassa nelle classi con alunni diversamente abili - fratelli frequentanti lo stesso corso - gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe/plesso - ripetenti, di norma, nello stesso corso - richieste delle famiglie

ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

GLI ORGANI DELLA SCUOLA …

… CON COMPITI DI INDIRIZZO E CONTROLLO IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio di Istituto ricopre le seguenti funzioni di indirizzo politico-amministrativo: definizione degli obiettivi e delle scelte programmatiche (PTOF/POF e Programma annuale), verifica dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione rispetto agli indirizzi impartiti, interventi nell'attività negoziale previsti dall'art. 33, D.L. 44/01. Costituito da rappresentanti dei genitori, del personale scolastico e dal dirigente e presieduto da un genitore, si riunisce periodicamente per deliberare gli orientamenti principali dell’istituto, in particolare:

• il piano dell’offerta formativa • il programma annuale e il conto consuntivo • la carta dei servizi • il regolamento d’istituto • le attività connesse all’attuazione del POF • l’assicurazione integrativa • il calendario scolastico • l’adesione a reti di scuole • l’utilizzazione dei locali scolastici • i contratti di sponsorizzazione • le donazioni • la convenzione di cassa

… CON COMPITI DI DIREZIONE E GESTIONE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico è di stimolo alle capacità progettuali del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe e di tutti i gruppi di lavoro, ottimizzando le risorse professionali e finanziarie della Scuola. Al Dirigente competono i compiti di gestione: il D. L.vo 165/2001 prevede che adotti atti e provvedimenti ivi compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse, strumentali e di controllo. Il dirigente scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, assicura il funzionamento generale dell’unità scolastica, nella sua autonomia funzionale entro il sistema di istruzione e formazione, promuove e sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa delle famiglie. (dal Contratto collettivo nazionale del lavoro).

IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISRATIVI (DSGA)

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) sovrintende, insieme al dirigente, alla gestione amministrativa dell’istituto; in particolare ha il compito di sovrintendere all’organizzazione dei servizi amministrativo-contabili, di monitorare la gestione finanziaria delle attività e dei progetti e di coordinare la gestione del personale. Il Personale di segreteria cura l'aspetto amministrativo in modo celere, trasparente e preciso con l'ausilio dei mezzi informatici. Il DSGA è responsabile del Personale non docente e garante del buon funzionamento della segreteria. … CON COMPITI DI PROGETTAZIONE IL COLLEGIO DEI DOCENTI E’ un organo di discrezionalità tecnica, responsabile delle scelte didattiche ed educative dell’istituto; articolato in Gruppi di Progetto, definisce ed attua il processo di insegnamento/apprendimento in modo da garantire il successo scolastico degli alunni; in particolare delibera:

• il POF • i criteri per l’organizzazione del lavoro docenti (responsabili di plesso, gruppi di progetto, funzioni

strumentali, incarichi specifici) • i criteri relativi alla formazione dell’orario, delle cattedre, del calendario scolastico • i criteri di riparto del fondo dell’istituzione scolastica, • il piano delle visite d’istruzione • il piano di formazione e aggiornamento • il piano per il diritto allo studio • l’adozione dei libri di testo • l’intervento di esperti esterni

I Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione programmano le attività sulla base di specifici bisogni. … CON COMPITI DI SUPPORTO

LO STAFF DI PRESIDENZA Il dirigente scolastico per garantire il regolare funzionamento delle attività didattiche e progettuali si avvale del supporto di due collaboratori da lui scelti e quattro responsabili di plesso nominati dal Collegio dei Docenti. l Collaboratori del Capo d'Istituto, i Coordinatori di Plesso supportano il Dirigente scolastico e realizzano le diverse fasi del POF, assicurando l'integrazione dei contributi delle altre unità organizzative.

LE FUNZIONI STRUMENTALI I docenti con funzioni strumentali svolgono attività di supporto e di coordinamento nelle aree definite annualmente dal collegio dei docenti. Sono con il Dirigente Scolastico corresponsabili della totale attuazione del POF; sono di stimolo e di guida ai docenti e al personale. I RESPONSABILI DI LABORATORIO

Hanno il compito di assicurare il funzionamento dei laboratori ed in particolare sovrintendono alla conservazione dei beni, dei materiali e degli strumenti ed inoltre valutano e provvedono alle richieste di acquisto. I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Costituiti dai docenti della medesima disciplina, hanno in particolare il compito di definire i piani di lavoro, le visite guidate, le prove d’ingresso e finali, i temi d’esame, l’utilizzo dei laboratori, i testi da adottare, materiali, strumenti libri e software da acquistare, i criteri di valutazione e le prove di simulazione dei test Invalsi. Organizzano periodicamente le programmazioni, migliorano i raccordi interdisciplinari e uniformano le proposte didattiche. LE COMMISSIONI Le Commissioni promuovono iniziative di carattere curriculare ed extracurricolare e sono di supporto alle attività organizzative relative al POF. … CON COMPITI DI COORDINAMENTO E VALUTAZIONE

CONSIGLI DI CLASSE nella scuola secondaria, CONSIGLI DI INTERCLASSE nella primaria e I CONSIGLI DI INTERSEZIONE nella scuola dell’infanzia provvedono alla realizzazione del coordinamento educativo e didattico e dei rapporti interdisciplinari ed alla valutazione intermedia e finale degli alunni.

… CON COMPITI CONNESSI ALLA SICUREZZA IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE IL MEDICO COMPETENTE I DOCENTI ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE I REFERENTI PER LA SICUREZZA (addetti al primo soccorso, addetti antincendio e alle procedure di evacuazione) IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

SICUREZZA

Si prevedono almeno due prove di evacuazione e simulazioni per incidenti e terremoti . Gli interventi di sicurezza connessi alle strutture vengono richiesti all’Amministrazione Comunale, quelli invece legati alla gestione delle attività e quelli urgenti ed improrogabili sono attuati dalla scuola.

REGISTRO DEGLI INCIDENTI Tutti gli incidenti occorsi agli alunni durante la loro permanenza a scuola vengono annotati a cura del docente di classe in apposite schede e consegnate in segreteria. Annualmente i docenti ASPP analizzano i dati e definiscono gli eventuali interventi di prevenzione, presentando idonea relazione al collegio

Per gli alunni diversamente abili sono attivi:

⇒ il Gruppo Tecnico, responsabile di ogni ragazzo diversamente abile, è formato dai genitori dell'allievo,

dagli insegnanti del Consiglio di Classe, dal referente dell'unità multidisciplinare dell'ASL (o dall'operatore dei Servizi Socio Assistenziali) e da eventuale personale assegnato dall'Ente Locale (art. 12 comma 5 e 6);

⇒ il Gruppo Lavoro per l’Inclusione (GLI) è composto dal Dirigente Scolastico, da tutti gli insegnanti di

sostegno, alcuni insegnanti della scuola, alcuni genitori degli alunni della scuola, gli operatori dei servizi del territorio.

IDEN

TITA’

ISTITU

ZIONALE

“Abbi il coraggio di conoscere”

Rita Levi-Montalcini

PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO L’ Istituto, costituito in comprensivo dal primo settembre 2011, deriva dalla fusione di alcune scuole di un circolo didattico e da alcuni plessi di scuola secondaria si articola in: - 12 sezioni di Scuola dell’ infanzia, distribuite nei quattro plessi di San Rocco (3), Veveri (3) Vignale (2) Sabin (4) - 27 classi di Scuola Primaria, suddivise nei plessi di San Rocco 5 classi a 40 ore settimanali 4 classi a 27 ore settimanali Veveri 5 classi a 27 ore settimanali Vignale 5 classi a 27 ore settimanali Thouar 8 classi a 40 ore settimanali - 11 classi di Scuola secondaria di I grado, di cui 8 nel plesso di Via Rivolta e 3 nel plesso di San Rocco. La consistenza numerica degli alunni (alla data del 01/09/2015) è così distribuita:

C.M. Comune Indirizzo Alunni NOAA825015 NOVARA LARGO CANTORE 81 NOAA825026 NOVARA VIA BOVES 7 50 NOAA825037 NOVARA VIA VIGNALE 10/A 81 NOAA825048 NOVARA VIA FARA 80 98 NOEE82501A NOVARA VIA GIBELLINI 56 175 NOEE82502B NOVARA VIA VIGNALE 46 109 NOEE82503C NOVARA CORSO RISORGIMENTO 237 102 NOEE82504D NOVARA VIA DELLE ROSETTE 7/9 185 NOMM825019 NOVARA VIA RIVOLTA 4 187 NOMM825019 NOVARA VIA GIBELLINI 56 69 Gli alunni che frequentano l’Istituto appartengono a quartieri di zone periferiche, due delle quali erano fino a pochi anni fa considerate frazioni del comune, Veveri e Vignale, ancora oggi comunità con una propria entità quasi paesana. L’ambiente socio-culturale e familiare di provenienza degli alunni è generalmente medio, con tendenze verso il basso, fatta salva la situazione dei plessi di Veveri e Vignale, che ospitano anche alunni provenienti da paesi limitrofi . 3. RISORSE UMANE Oltre al Dirigente scolastico di ruolo, l’organico del personale docente e ATA dell’Istituto risulta essere costituito da 141 unità, così suddivise:

DIRIGENTE SCOLASTICO 1 PERSONALE DOCENTE numero

Insegnanti titolari a tempo indeterminato full-time 74

Insegnanti titolari a tempo indeterminato part-time 10

Insegnanti titolari di sostegno a tempo indeterminato full-time 10

Insegnanti titolari di sostegno a tempo indeterminato part-time 0

Insegnanti su posto normale a tempo determinato con contratto annuale 0

Insegnanti di sostegno a tempo determinato con contratto annuale 0

Insegnanti a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 1

Insegnanti di sostegno a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 10

Insegnanti di religione a tempo indeterminato full-time 1

Insegnanti di religione a tempo indeterminato part-time 1

Insegnanti di religione incaricati annuali 1 Insegnanti su posto normale con contratto a tempo determinato su spezzone orario* 2

Insegnanti di sostegno con contratto a tempo determinato su spezzone orario 1

TOTALE PERSONALE DOCENTE 111

PERSONALE ATA numero

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi 1

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi a tempo determinato 0

Coordinatore Amministrativo e Tecnico e/o Responsabile amministrativo 0

Assistenti Amministrativi a tempo indeterminato 4

Assistenti Amministrativi a tempo determinato con contratto annuale 0

Assistenti Amministrativi a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 1

Assistenti Tecnici a tempo indeterminato 0

Assistenti Tecnici a tempo determinato con contratto annuale 0

Assistenti Tecnici a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 0

Collaboratori scolastici dei servizi a tempo indeterminato 0

Collaboratori scolastici a tempo indeterminato 17

Collaboratori scolastici a tempo determinato con contratto annuale 0

Collaboratori scolastici a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 4 Personale altri profili (guardarobiere, cuoco, infermiere) a tempo indeterminato 0 Personale altri profili (guardarobiere, cuoco. infermiere) a tempo determinato con contratto annuale 0 Personale altri profili (guardarobiere. cuoco, infermiere) a tempo determinato con contratto fino al 30 Giugno 0

Personale A T A a tempo indeterminato part-time 2

TOTALE ATA 29 Tutto il personale è coinvolto nella buona realizzazione delle attività che qualificano l’Istituto e, molto spesso, è richiesto un impegno aggiuntivo rispetto al normale orario di servizio. Gli strumenti per la promozione e la valorizzazione della professionalità sono scarsi e decisamente insufficienti per coprire il reale fabbisogno di un istituto che conta complessivamente 141 lavoratori. Ciò nonostante l’Istituto, grazie all’impegno e all’abnegazione di un corpo docente attivo e responsabile, del personale ATA che ben si integra nell’attività generale della scuola, intende arricchire il servizio scolastico, perseguire le linee programmatiche e gli itinerari didattici e culturali, così come proposti nel Piano dell’ o. f. 4. PROGETTAZIONE DIDATTICA 2015/2016 L’aggiornamento annuale del POF 2015-2016 (progetti didattici annuali) è stato elaborato in forma definitiva dall’ apposita Commissione, approvato dal Collegio dei docenti e, successivamente, adottato dal Consiglio di Istituto. Nella predisposizione della parte di offerta formativa relativa all’ anno scolastico 2015/16 si è proceduto, come nel precedente, ad una aggregazione dei progetti per grandi aree di intervento. Questo tipo di articolazione trova rispondenza anche nell’ impostazione suggerita da documenti nazionali come il RAV, recentemente compilato dalle scuole, e nella prospettiva di elaborazione del POFT da presentare entro il 15/01/16. MACROAREE

1. PROGETTI TRASVERSALI PER TUTTO L’ISTITUTO 2. PROGETTI D’ISTITUTO PER ORDINI DI SCUOLA 3. PROGETTI RIVOLTI AGLI ALUNNI 4. BENESSERE – DISAGIO E PREVENZIONE 5. ATTIVITA’ DI AMPLIAMENTO EDUCATIVO E POTENZIAMENTO DIDATTICO 6. PARTECIPAZIONE A EVENTI E MANIFESTAZIONI

PROGETTI (linee di intervento) Principi ispiratori e prioritari sottesi all’individuazione e realizzazione dei progetti:

1) apertura alle esigenze ed ai bisogni del territorio; 2) coinvolgimento e partecipazione delle famiglie; 3) ricerca-azione;

4) prevenzione alla dispersione scolastica; 5) innovazione metodi e ambienti. 1.a Nell’impostazione del Piano si è tenuto conto, oltre che degli obiettivi educativi e delle strategie metodologico-didattiche deliberati dal Collegio dei docenti, dei bisogni del territorio, delle esigenze delle famiglie e degli studenti. In questo contesto si inseriscono anche le iniziative per effettuare corsi di recupero e di arricchimento dell’Offerta Formativa. 2.b L’arricchimento della progettualità serve a integrare la didattica curricolare, a garantire ulteriori stimoli e spunti di riflessione ai bambini e agli studenti, a sviluppare e/o migliorare le loro competenze.

Istituzioni - Enti locali regionali e nazionali offrono, in corso d’anno, opportunità ed occasioni per tale arricchimento (ad es. inclusione - sostegno e recupero fasce deboli - ambiente - salute alimentazione -

convivenza civile - legalità - affettività ecc…). 3.c La mortalità scolastica sarà combattuta attraverso l’organizzazione di attività di tutoraggio e di recupero, anche nel rispetto dell’O.M. n. 92/07, e mediante una maggiore incisività dei dipartimenti disciplinari e dei Consigli di classe della Scuola secondaria, che lavoreranno nell’ottica della collegialità e della sperimentazione didattico - educativa. Un’occasione di notevole pregio è rappresentata dal “Progetto dispersione scolastica” proposto dall’Ufficio scolastico regione in collaborazione con la Regione Piemonte, per permettere ad alunni di scuola secondaria il recupero della pluriripetenza e l’inserimento nell’istruzione professionale. 4.d L’aggiornamento e la formazione del personale docente avverrà nel contesto della diversificazione dell’offerta formativa, nella valorizzazione del ruolo dei Dipartimenti disciplinari e dei Consigli di classe per favorire processi di insegnamento-apprendimento basati su una programmazione modulare e su modalità di verifica e valutazione innovative, grazie anche ai finanziamenti previsti per la formazione del personale dalla L.107/95. Nella Macroarea 1, trovano collocazione le attività relative all’elaborazione/risistemazione e aggiornamento del Piano dell’Offerta Formativa e quelle propedeutiche alla preparazione, alla somministrazione e svolgimento delle prove INVALSI per le classi seconde e quinte delle scuole primarie e per gli esami di stato delle classi terze della scuola secondaria. Particolari attenzione ed impegno meritano la predisposizione e la realizzazione delle attività attinenti alla continuità orizzontale (tra plessi di scuola dello stesso ordine con famiglie e agenzie del territorio) e a quella verticale (tra diversi ordini di scuola). Una considerevole e significativa parte del progetto ed una speciale attenzione vengono dedicate al raccordo tra scuole primarie e scuola secondaria, l’anello più debole dell’Istituto in termini di continuità e di iscrizioni. Le attività dei progetti della Macroarea 2 sono per lo più connesse al Progetto Continuità e finalizzate alla sua riuscita. L’attività che ne segna l’inizio è l’inserimento nelle scuole dell’infanzia (2.1), quella che connota la fine è l’orientamento scolastico/professionale della classe terza secondaria. Le giornate di Scuola Aperta: I’ insieme degli Open Day, promosso dalle Scuole dell’IC, è un’opportunità promozionale e formativa offerta a tutte le famiglie per il successo delle iscrizioni. È espressamente rivolto a chi utilizza l’Open Day come strumento di contatto nel periodo in cui la domanda da parte delle famiglie è più alta (da novembre a gennaio), cioè quando i genitori vagliano le diverse proposte didattiche, formative ed economiche per iscrivere i propri figli a scuola. Attraverso la diffusione di un’immagine comune, su strumenti tradizionali e digitali, ogni scuola sceglierà di rafforzare la propria comunicazione “dicendo” che fa parte di un sistema di scuole che, pur con caratteristiche, carismi e identità differenti, operano insieme per affermare, attraverso la propria esperienza educativa e didattica, un bene “in azione” per la crescita della persona e soprattutto avrà la possibilità di aprirsi maggiormente al proprio territorio di riferimento per offrire a più famiglie possibili risposte di qualità ai bisogni educativi e scolastici emergenti. Il Progetto Informatica, finalizzato alla modernizzazione della comunicazione e del lavoro quotidiano dei docenti, sia burocratico che didattico, risponde alle precise indicazioni ministeriali di creazione di un sito ufficiale dell’ istituzione scolastica con requisiti definiti e di progressiva dematerializzazione nella comunicazione e nella produzione, diffusione ed archiviazione di atti e documenti. Da questo a.s. verrà ripristinata e resa operante l’aula di informatica della scuola secondaria, dove si terranno specifici corsi pomeridiani.

I progetti della Macroarea 3 che interessano gli alunni di origine straniera (Commissione intercultura – Mediatori linguistici – Mediatori culturali) rivestono importanza particolare nel nostro Istituto, considerato l’alto numero di questa tipologia di ragazze/i. Le risorse umane per questi progetti sono costituite da docenti che hanno acquisito esperienza e conoscenza nell’affrontare i problemi del settore (Commissione intercultura) o da esperti della stessa nazionalità degli alunni con cui “mediare”. La Prima alfabetizzazione, progetto della Macroarea 4, vede alcuni insegnanti impegnati da anni nel settore e/o che si sono specializzati in Italiano/L2. Il corso è rivolto a ragazzi stranieri che vivono da pochissimo tempo in Italia. L’obiettivo è quello di mettere in grado l’alunno di far fronte alle prime situazioni di comunicazione quotidiana in ambiente famigliare e scolastico, fornire i primi strumenti affinché possa esprimersi in modo comprensibile nelle più comuni situazioni di tipo quotidiano, anche al fine di facilitare il suo inserimento scolastico. Anche se non fa parte del POF della Scuola, di cui non è attività connessa, presso i locali della secondaria “PAJETTA” si tiene per gli stranieri in età non più dell’obbligo, la “scuola d’italiano”. Data la peculiarità di alcuni plessi, anche i Progetti per il recupero di abilità di base ed il raggiungimento degli obiettivi minimi sono molto richiesti dai docenti per garantire il successo scolastico di parecchi alunni e contrastare, verso gli ultimi anni del curricolo, l’abbandono e la dispersione scolastica. Il GHI continua a perfezionare e migliorare il proprio intervento (risorse umane ed economiche permettendo) nelle sue dimensioni di incontri plenari o di settore; il GLI, costituito lo scorso a.s., si sta strutturando e sta elaborando strategie di intervento efficace per garantire la migliore inclusione possibile e le migliori condizioni per raggiungere gli obiettivi fissati dal documento ministeriale. Alcuni progetti della macroarea 4 e quelli della macroarea 5 sono attività che integrano i curricoli disciplinari della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. In coerenza con le scelte del Piano dell’Offerta Formativa, l’Istituto, a volte anche in collaborazione con i diversi Comitati dei genitori, organizza attività volte a promuovere e rendere più completa la formazione culturale ed umana dei bambini e dei ragazzi. Tali attività riguardano l’area motoria/sportiva, musicale/coreutica, strumentale, teatrale, linguistica, ambientale/scientifica. Le attività si svolgono nei locali della scuola in orario curricolare od extracurricolare, vengono condotte da docenti dell’istituto o da insegnanti qualificati.

Situazione docenti al 01/01/2016

S E D E

NUMERO

DOCENTI IN

SERVIZIO NEL

PLESSO

DI CUI

DOCENTI IN COMUNE

conta docenti

nomi doppi esclusi

Pajetta 27 10 27 SCUOLA SECONDARIA I GRADO

n. 30 totale docenti +

n. 2 docenti potenziamento San Rocco 13 10

BOCCUTI, CERINA, FERRARIS, GHITTINO, GIROMINI, LIOTTI, PAGELLA, RANZA, RIZZO, SEMPIO 3

Calvino SR 23 2 CILIA, COPETA 23

Pertini VE 10 2 AINA, CARNEVALE 10

Peretti VI 14 4 AINA, CARNEVALE, COPETA, RUGGIERO

11

SCUOLA PRIMARIA

n. 60 totale docenti +

n. 4 docenti potenziamento

Thouar SA 19 3 AINA, CILIA, RUGGIERO 16

Mairati SR 8 1 LENTI 8

Fontana VE 8 0 8

Merini VI 6 1 LENTI 5

SCUOLA DELL'INFANZIA

n. 33 totale docenti

Sabin 13 1 LENTI 12

DATI GENERALI

DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. Ferro Roberto COLLABORATORE DEL DIRIGENTE CON FUNZIONE DI VICARIO: Prof.ssa Spirito Rosa Anna COLLABORATORE DEL DIRIGENTE: Maestra Carnero Germana REFERENTE SC.PRIMARIA Maestra Bellotti Loretta DSGA: Signora Scquizzato Marilena COORDINATORI DI PLESSO: Bertoncelli Isabella

Carnero Germana Raineri Antonella Leonardi M. Luisa Monsù Monica Paggi Maria Chiara Quadro Laura Capuzzi Luigina

Ranza Cristina REFERENTE SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO:Bergantin Roberto Sede G. Pajetta

•••• Alunni N. 179 •••• Classi: N. 8 •••• Docenti N.25 + 7 con doppia sede •••• Personale A.T.A. N. 3/4 bidelli •••• Classi 1, 2, 3 A-2,3 B: lingua inglese e francese •••• Classi 1, 2, 3 D : lingua inglese e tedesco •••• Classe 1, 2, 3 C: lingua inglese e francese (S. Rocco)

Infanzia A. MairatiS. Rocco

•••• Alunni N. 76 •••• Sezioni: N. 3 •••• Docenti N.8 •••• Personale A.T.A. N. 2 bidelli

Infanzia A. Fontana Veveri •••• Alunni N. 70 •••• Sezioni: N. 3 •••• Docenti N.8 •••• Personale A.T.A. N. 2 bidelli

Infanzia A. Merini Vignale

•••• Alunni N. 49 •••• Sezioni: N. 2 •••• Docenti N.5 +1 con più sedi •••• Personale A.T.A. N. 2 bidelli

Infanzia A.B. Sabin Novara

•••• Alunni N. 93 •••• Sezioni: N. 4 •••• Docenti N.12 + 1 con più sedi •••• Personale A.T.A. N. 2 bidelli

Primaria I. Calvino S. Rocco

•••• Alunni N. 172 •••• Classi: N. 9 •••• Docenti N.23 •••• Personale A.T.A. N. 2 bidelli •••• Classe 1,2,3,4,5 A •••• Classe 1,3,4,5 B

Primaria S. Pertini Veveri •••• Alunni N. 109 •••• Classi: N. 5 •••• Docenti N.10 •••• Personale A.T.A. N. 2 bidelli •••• Classe 1,2,3,4,5 A

Primaria A. Peretti Vignale •••• Alunni N. 100 •••• Classi: N. 5 •••• Docenti N.11 + 3 con più sedi •••• Personale A.T.A. N. 3 bidelli •••• Classe 1,2,3,4,5 A

Primaria “P. Thouar” Novara

•••• Alunni N. 177 •••• Classi: N. 8 •••• Docenti N.16 + 3 con più sedi •••• Personale A.T.A. N. 2 bidelli •••• Classe 1,2,3,4,5 A •••• Classe 1,2,3 B

RIEPILOGO TOTALE

• Alunni n.1092 • Classi n. 47 • Docenti n.124

PERSONALE ATA: Addetti segreteria n. 4 + 2 a tempo parziale

Collaboratori scolastici n. 20

PRINCIPI FONDAMENTALI ALLA BASE DELLA NOSTRA SCUOLA

L'UGUAGLIANZA per garantire a tutti le stesse opportunità, esperienze e risorse culturali necessarie per la crescita della persona umana;

L'IMPARZIALITÀ E LA REGOLARITÀ per garantire obiettività ed equità nelle procedure didattiche, educative, formative, amministrative;

L'ACCOGLIENZA E L'INTEGRAZIONE per favorire il processo di sviluppo di ogni allievo;

L'OBBLIGO SCOLASTICO E LA FREQUENZA per prevenire e controllare l’evasione e la dispersione scolastica;

LA PARTECIPAZIONE, L'EFFICIENZA E LA TRASPARENZA per suscitare la condivisione del progetto educativo, la collaborazione attiva e partecipata di tutte le componenti, ciascuno secondo le proprie competenze;

LA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E L'AGGIORNAMENTO per avere un confronto aperto di posizioni culturali e per promuovere la crescita professionale dei docenti;

LA FLESSIBILITÀ per realizzare un'attività didattica in risposta ai reali bisogni degli allievi; per organizzare i servizi nel pieno soddisfacimento dei bisogni e delle aspettative di tutti gli utenti;

LA CONTINUITÀ per eliminare tutte le discontinuità ed i salti esistenti fra i tre gradi della scuola di base mediante l'articolazione di un percorso formativo ispirato alla continuità educativa e didattica in verticale; per favorire il dialogo educativo in continuità orizzontale con le famiglie e con la società medianti opportuni incontri, immediati contatti, valide sinergie.

Finalità dei vari ordini scolastici

Scuola dell’infanzia

Superare l’egocentrismo per una prima apertura alla conoscenza della realtà vicina al bambino.

La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini, promovendone in particolare lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza; nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con gli altri servizi all’infanzia e con la scuola primaria.

Scuola primaria Partendo dall’esperienza personale, acquisire gli strumenti per indagare la realtà, via via più lontana nello

spazio e nel tempo.

La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. Scuola secondaria di primo grado Fornire conoscenze, abilità e competenze, disciplinari e sociali, che consentano di leggere ed interpretare la

complessità del reale.

La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione Europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione.

Nella scuola dell’infanzia e primaria la programmazione coinvolge, a seconda delle necessità e dei momenti dell’anno, gli insegnanti delle singole classi o sezioni, i gruppi di classi parallele all’interno dei singoli plessi o dell’intero Istituto. Nella scuola secondaria di primo grado la programmazione viene redatta dai singoli docenti. Nella programmazione dell’intervento si parte dalle esperienze e dagli interessi degli alunni, cercando di creare intorno a loro un clima sociale favorevole e positivo, che possa facilitare ogni tipo di apprendimento. Nella scuola dell’Infanzia la valutazione si basa essenzialmente sull’osservazione occasionale e sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento. Nella scuola primaria la valutazione in itinere è concordata dai team-docenti, monitora il percorso degli alunni e consente un costante adeguamento della programmazione, per offrire a ciascuno possibilità di recupero e/o rinforzo e si conclude con la valutazione quadrimestrale degli apprendimenti. La scuola secondaria di primo grado continua ad accompagnare il percorso di crescita dell’alunno iniziato nella scuola dell’Infanzia e proseguito nella Scuola Primaria e si caratterizza per essere formativa ed orientativa. − Formativa: in quanto è finalizzata allo sviluppo in ogni allievo delle competenze linguistiche, logiche, operative, creative, motorie ed al raggiungimento di un adeguato ed autonomo metodo di lavoro. − Orientativa: in quanto si prefigge di sviluppare in ogni allievo la migliore conoscenza della propria personalità, delle personali potenzialità ed attitudini in funzione di una consapevole scelta della scuola successiva. La Scuola Secondaria di primo grado Via Rivolta propone un’offerta formativa articolata secondo diverse possibili di scelte di attività integrative opzionali per tutte le classi iscritte a partire dal presente anno scolastico 2013 – 2014. Nella scuola vengono insegnate la lingua inglese in tutte le classi e francese o tedesco come seconda lingua straniera. Qual è lo scopo prioritario del POF? Il POF è l’insieme delle strategie consapevoli che la scuola mette in essere per conseguire il suo scopo prioritario (MISSION): il successo formativo di ogni studente, ovvero lo sviluppo armonico e integrale della persona, nella promozione della conoscenza e nella valorizzazione delle diversità individuali. Cuore del POF (VISION) è, allora, l’attenzione prestata ad ogni singolo alunno, con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disagio o di svantaggio. L’Istituto realizza, così, pienamente, la propria funzione pubblica, impegnandosi per il successo scolastico di tutti gli studenti, così come richiesto nella Costituzione italiana che all’art. 34 prescrive che l’istruzione inferiore è obbligatoria e gratuita e all’art. 3 che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana; la stessa pone, altresì, le premesse dell’esercizio effettivo del diritto-dovere di partecipare alla vita sociale e di svolgere, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società (art. 4). Come si intende perseguire la finalità più importante, cioè il successo formativo degli alunni? Tale finalità prioritaria non può prescindere dalla presa di consapevolezza che la realtà nella quale i ragazzi oggi vivono è sempre più complessa; l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono; appare attenuata nella società la capacità adulta di essere presidio delle regole e del senso del limite; il contesto sociale si caratterizza per la molteplicità di culture e di lingue; bambini e adolescenti sono “nativi digitali” calati nelle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Gli studenti necessitano, quindi, di strumenti per imparare a crescere e ad affrontare la realtà. In tale contesto la scuola:

- assume il compito di promuovere la capacità di dare senso alla varietà delle esperienze di bambini e adolescenti, cercando di ridurne la frammentazione e la episodicità;

- si propone come luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise, consapevole di dover rispondere sia alla domanda dell’apprendere, sia a quella di imparare a “stare al mondo”;

- guarda all’Intercultura come modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e l’espressione dell’identità di ciascuno;

- si confronta con i nuovi media e le nuove tecnologie della comunicazione e l’informazione, utilizzandole per promuoverne il corretto uso e l’apprendimento scolastico;

- cura negli alunni l’acquisizione di un solido apprendimento dei saperi e dei linguaggi di base; - orienta la didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.

Cosa ci caratterizza? Il nostro Istituto si pone nel territorio, come LABORATORIO PEDAGOGICO in grado di operare una riflessione continua su metodologie e strategie educative, di rinnovarsi per essere in stretto collegamento col tempo storico in cui opera, di recepire, con un aggiornamento permanente, le nuove proposte per rendere più efficace l’insegnamento, migliorare i livelli di apprendimento e di competenza dei ragazzi per favorirne il successo formativo. Qualità Presupposti della qualità educativa ed organizzativa raggiunta in questi anni grazie all’impegno e al lavoro dei tantissimi che hanno operato nella nostra scuola, irrinunciabili: - omogeneità e la coerenza di un progetto formativo condiviso, volto al perseguimento di livelli di competenza comuni a tutti gli alunni, pur nella necessaria individualizzazione dei percorsi; - definizione di tempi-scuola necessari e distesi per l’attuazione del progetto formativo organico, in continuità fra discipline ed educazioni, fra attività curricolari ed extracurricolari; - predisposizione di attività progettuali tendenti ad approfondire alcune delle materie curriculari quali ad esempio le lingue straniere e la lingua italiana, utilizzando risorse interne; - prosecuzione dei progetti che hanno caratterizzato l’Istituto, connotati da un elevato livello partecipativo e qualitativo quali ad esempio il Laboratorio musicale, la psicomotricità, le attività integrative, iniziative volte a promuovere la legalità/a contrastare il bullismo; - utilizzo di metodologie di insegnamento/apprendimento attive e laboratoriali, attente ai diversi aspetti della relazione educativa, alla diversità degli stili cognitivi e dei tempi di apprendimento dei discenti; - pariteticità dei componenti del gruppo docente, coinvolto collegialmente in ogni aspetto dell’attività: progettualità, didattica, valutazione, rapporti con le famiglie, orientamento; - strategie della valutazione e dell’orientamento finalizzate alla promozione e non alla selezione; - collaborazione partecipata con le famiglie, che non si riduca alla scelta di segmenti dell’offerta formativa, ma che veda il Collegio Docenti mediatore delle garanzie di eguaglianza delle opportunità formative per tutti, anche attraverso l’interazione con il territorio e la società. In conclusione, si reputa di fondamentale importanza lavorare sull’unitarietà di intenti tra Scuola e famiglia, con il collegamento alle altre agenzie educative presenti nel contesto territoriale. L’unitarietà di intenti, in continuità tra i tre ordini di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria), è un parametro che si vuole valorizzare e consolidare per far crescere la nostra realtà scolastica in un clima di accoglienza, nella forte consapevolezza che chi accoglie debba, in primo luogo, sentirsi egli stesso accolto secondo linee comuni che, se partecipate e condivise, potranno essere sempre più efficaci. FIGURA DELL’INSEGNANTE Poiché gli alunni, oggi, vivono in un mondo complesso, in cui sono andati in crisi i modelli monoculturali del passato, l’ insegnante sarà un semplificatore della complessità per attrezzare i ragazzi a dominarla; presenterà percorsi differenziati non lineari, per permettere di operare relazioni, di cogliere connessioni tra un’esperienza e l’altra, interrogando il mondo; sarà portatore di una pluralità di metodologie, per permettere a ciascuno di apprendere a seconda delle proprie modalità e di sviluppare tutto il potenziale fantastico e creativo che attende di essere liberato attraverso vissuti ricchi di stimolazioni;

- promuoverà l’educazione integrale - l’acquisizione di strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni - l’autonomia di pensiero - l’orientamento per collocarsi nel mondo - l’identità personale, valorizzando l’esperienza e le conoscenze degli alunni - la ricerca della motivazione del proprio agire - lo sviluppo delle competenze legate ai campi d’esperienza (per la Scuola dell’Infanzia) - l’acquisizione di solide competenze di base nelle aree disciplinari (per la Scuola Primaria e Secondaria si primo grado) - la prevenzione di forme di disagio e il recupero degli svantaggi socio-culturali - la consapevolezza del proprio modo di apprendere - le relazioni educative attraverso l’apprendimento cooperativo METODO DI LAVORO Per poter raggiungere questo obiettivo i docenti si propongono di lavorare in modo collegiale: - curando le relazioni interpersonali per creare un clima positivo in cui si esplichino e valorizzino tutte le risorse professionali; - elaborando progetti condivisi; - migliorando continuamente la formazione attraverso aggiornamento e ricerca; - documentando l’operato di ciascuno per pervenire da conoscenze singole e personali a un sapere comune, che ne comprovi i risultati e si ponga come punto di partenza per ulteriori cambiamenti nel patrimonio culturale della comunità scolastica. In questo percorso lo studente viene posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi. Ogni strategia educativa e didattica tiene conto della singolarità e complessità della persona, della sua identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

DIDATTICA PROGETTUALE I progetti, intesi come filo conduttore e arricchimento delle discipline, costituiscono parte integrante del curricolo scolastico e sono realizzati secondo una logica di continuità, trasversalità, interdisciplinarità. Essi rappresentano una chiave di lettura approfondita di una realtà sempre più complessa ed articolata e favoriscono l’integrazione dei ragazzi con il territorio. Attraverso la didattica progettuale gli studenti affrontano e risolvono problemi attivando una serie di capacità quali: selezionare informazioni, prendere decisioni, prefigurare soluzioni, applicare procedure, realizzare un prodotto, documentare in modo corretto il lavoro svolto e comunicare i risultati. La proposta progettuale dell’ Istituto si ispira al concetto di benessere, inteso come promozione dell’agio e della motivazione, oltre che prevenzione di situazioni di disagio. Promozione della salute e valorizzazione della persona sono un binomio imprescindibile; per questo i docenti dei tre ordini di scuola nell’ampliare l’offerta formativa indirizzano le proprie scelte sulle seguenti aree di intervento: 1. promuovere stili di vita positivi attraverso una sana alimentazione e la prevenzione delle dipendenze 2. rispettare e vivere l’ambiente per una migliore qualità della vita 3. promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva a scuola per essere sportivi consapevoli e non violenti 4. sostenere la diversità come valore di identità, comunicazione e relazione 5. promuovere la cultura della legalità ed educare alla cittadinanza attiva 6. prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori la scuola 7. attivare percorsi di educazione stradale 8. promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie ATTIVITÀ LABORATORIALI

L’insegnante organizza, in alcuni momenti, all’interno della classe, esperienze operative per confrontare situazioni, porre problemi, costruire ipotesi, elaborare e confrontare schemi di spiegazione; in definitiva, per attivare le adeguate strategie di pensiero. L’insegnante, attraverso una regia equilibrata ed attenta, guida l’alunno a prendere coscienza di sé e delle proprie risorse, ad adattarsi creativamente alla realtà e a conoscerla, controllarla e modificarla in base alle sue esigenze. La didattica laboratoriale stimola l’autonomia di scelta e di azione e allarga l’apprendimento ad una dimensione comunitaria attraverso forme di interazione e collaborazione come l’apprendimento tra pari, l’apprendimento cooperativo all’interno della classe e, dove possibile, attraverso formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi parallele e verticali .

LA NOSTRA MISSION

"GARANTIRE A CIASCUNO ALUNNO

IL SUCCESSO FORMATIVO”

con la progettazione di un curricolo flessibile, dinamico, organico in una scuola libera democratica, aperta alla multiculturalità, al soddisfacimento dei bisogni, organizzata con laboratori di ricerca, di approfondimento, di recupero per offrire agli allievi l’opportunità di costruire il proprio progetto formativo e orientarsi in modo consapevole in una società in continua evoluzione."

Favorire, pertanto,

FORMAZIONE DELL’UOMO E DEL CITTADINO

FORMAZIONE DELL’UOMO E DEL CITTADINO RESPONSABILE E CONSAPEVOLE

FAVORIRE: • L’ACQUISIZIONE • IL CONSOLIDAMENTO • L’AMPLIAMENTO

CRITERI METODOLOGICI

condivisi

COMPETENZE SOCIALI (1)

COMPETENZE CULTURALII (2)

ACQUISIZIONE-CONSOLIDAMENTO-AMPLIAMENTO

per tutti…… a ciascuno secondo le proprie capacità e possibilità.

“Vision” e “Mission “ dell’Istituto Comprensivo

Rita LEVI-MONTALCINI di Novara

Con i termini vision e mission si intendono: a) L’identità e le finalità istituzionali della scuola (come si vede e si percepisce la scuola); b) Il “mandato” e gli obiettivi strategici della scuola (cosa intende fare per adempiervi)

“Vision”

“Mission “

DELLE

ATTRAVERSO

ACQUISIRE e

INTERPRETARE INFORMAZIONI

Valori

(sui quali si fonda l’azione educativa del nostro Istituto)

Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.

� Identità � Relazioni con l’altro e

con l’ambiente/rispetto � Collaborazione � Solidarietà � Responsabilità � Senso di appartenenza

alla comunità

IMPARARE AD

IMPARARE

PROGETTARE

COMUNICARE

COLLABORARE

e PARTECIPARE

AGIRE IN MODO

AUTONOMO E RESPOSABILE

RISOLVERE

PROBLEMI

INDIVIDUARE

COLLEGAMENTI

e RELAZIONI

• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. • Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,

ASSE STORICO

- SOCIALE

cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

GLI ASSI CULTURALI

Competenze di base a conclusione dello obbligo di istruzione L’ASSE DEI LINGUAGGI Padronanza della lingua italiana:

ASSE

MATEMATICO

ASSE DEI

LINGUAGGI

ASSE

TECNOLOGICO

- SCIENTIFICO

• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;

• Leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali L’ASSE MATEMATICO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. Confrontare ed analizzare le figure geometriche, individuando varianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzioni dei problemi. Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. L’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicati. L’ASSE STORICO-SOCIALE

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

COMPETENZE DEGLI ASSI CULTURALI

COMPETENZE DELL’ASSE DEI LINGUAGGI

Padronanza della lingua italiana. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi di vario tipo.

Produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.

COMPETENZE DELL’ASSE MATEMATICO

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,

rappresentandolo anche sotto forma grafica. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi . Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con

l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente strumenti di calcolo e potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico.

COMPETENZE DELL’ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia

a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale

in cui vengono applicate.

COMPETENZE DELL’ASSE STORICO - SOCIALE

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto

fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei

diritti della Costituzione, della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi

nel tessuto produttivo del proprio territorio. METODOLOGIE-TECNICHE-STRATEGIE LEZIONE FRONTALE FINALITA’: far acquisire competenze a un maggior numero di alunni e contribuisce a sollevare e chiarire dubbi. DIDATTICA LABORATORIALE

FINALITA’: far acquisire agli studenti conoscenze, metodologie, competenze ed abilità didatticamente misurabili. COOPERATIVE LEARNING FINALITA’: coinvolgere attivamente gli studenti nel processo di apprendimento attraverso il lavoro in un gruppo con interdipendenza positiva fra i membri. PROBLEM SOLVING FINALITA’: migliorare le strategie operative per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data. PEER EDUCATION FINALITA’: la peer education riattiva la socializzazione all’interno del gruppo classe attraverso un metodo di apprendimento che prevede un approfondimento di contenuti tramite discussione, confronto e scambio di esperienze in virtù di una relazione orizzontale tra chi insegna e chi apprende.

TUTORING

FINALITA’: favorire la responsabilizzazione; sul piano dell'insegnamento, rendere più efficace la comunicazione didattica BRAIN STORMING FINALITA’: Migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee, fattive e realizzabili, posto un argomento dato. Favorire, inoltre, l’abitudine a lavorare in team e a rafforzarne le potenzialità. INDIVIDUALIZZAZIONE FINALITA’: raggiungere gli obiettivi fondamentali del curricolo attraverso strategie mirate.

LE COMPETENZE DI BASE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA (Indicazioni Ministeriali)

� Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.

� Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.

� Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.

� Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.

� Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.

� Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.

� Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.

� Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

� Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

� È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.

� Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE Il nostro Istituto delinea il profilo dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione, ispirandosi alle Indicazioni per il Curricolo ma, nel contempo, individuando alcuni elementi fondamentali per il progetto educativo e didattico calato nella realtà della nostra scuola. Ci proponiamo di favorire negli alunni l’acquisizione di una pluralità di competenze ma con diversi tempi di padronanza e nel “rispetto dei tempi individuali di maturazione della “persona”, considerando che ogni discente è una realtà a sé stante, con il suo bagaglio di esperienze, situazioni e contingenze, dalle quali non si può prescindere nella costruzione di un percorso educativo. Partendo dalla ricchezza delle variabili che concorrono a dare identità all’Istituto alle sue componenti, la nostra scuola si propone di promuovere processi formativi mirati all’educazione integrale della persona adoperando il sapere e il fare come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, operative, ecc.) per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile. A conclusione del Primo Ciclo di istruzione i nostri alunni potranno essere nella condizione di:

� Avere strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri.

� Riflettere su esperienze personali ed altrui cercando con gli altri soluzioni razionali.

� Padroneggiare strumenti, tecniche disciplinari e codici di comunicazione.

� Elaborare in un quadro organico le conoscenze utilizzando le abilità in modo consapevole ed autonomo.

� Esprimere il proprio pensiero ed interagire con gli altri nel rispetto delle diversità della cultura dell’umanità.

� Affrontare problemi ed esperienze con la consapevolezza dei propri diritti e doveri.

� Rispettare l’ambiente adottando comportamenti di conservazione, difesa e tutela.

� Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e

razionale consapevoli della loro interdipendenza e integrazione.

� Avere consapevolezza sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, gettando le basi con appropriate assunzione di responsabilità.

� Pensare criticamente, individuare situazioni problematiche e operare scelte consapevoli.

I BISOGNI RILEVATI

STUDENTI

� hanno un forte bisogno di stabilire relazioni amicali, di creare opportunità ludico ricreative;

� hanno bisogno di essere ascoltati da un adulto significativo;

� hanno bisogno di stimoli creativi che li aiutino a superare immagini stereotipate;

� hanno bisogno di essere aiutati ad incrementare le attitudini all’ascolto, all’attenzione, alla concentrazione che molteplici stimoli esterni rendono difficoltose;

� hanno bisogno di essere aiutati al rispetto delle regole;

� chiedono di star bene nell’ambiente scolastico che individuano non solo come luogo di apprendimento, ma anche come spazio in cui fare amicizie e sperimentare nuove opportunità.

GENITORI

� auspicano che i loro figli:

• vengano educati ed istruiti tenendo conto delle loro esigenze, bisogni e

capacità

� chiedono che a scuola

• si incoraggi la socializzazione e la capacità di collaborare proficuamente

• si sostenga il rispetto delle regole della civile convivenza

• si impari ad avere rispetto degli adulti e delle strutture comuni

� ritengono importante che a scuola

• si acquisiscano adeguate competenze disciplinari

• si possano diversificare le esperienze (nuoto, animazione, uscite didattiche, …)

• i docenti coinvolgano maggiormente gli alunni nell’apprendimento

• sia garantita la continuità didattica

� sottolineano l’importanza

• della collaborazione scuola - famiglia

• dell’organizzazione di incontri e confronti su tematiche educative

• di tempestive comunicazioni scolastiche o disciplinari relative ai propri figli

� sollecitano che la scuola

• tenga conto di un tempo scolastico commisurato anche con la propria organizzazione familiare

• si organizzi con un servizio mensa

INSEGNANTI E PERSONALE della scuola

Gli insegnanti chiedono

• Strumenti efficaci e strutture adeguate

• Maggiore collaborazione scuola-famiglia e condivisione valori educativi

• Formazione permanente

• Condivisione di regole e di iniziative

• Valorizzazione confronto e scambio delle competenze professionali

• Favorire le migliori condizioni di lavoro e dove è possibile una relazione di benessere

ENTE LOCALE

Chiede alla scuola l’impegno congiunto per sviluppare competenze di cittadinanza

ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO

Chiedono alla scuola, offrendo la loro collaborazione, di sostenere l’aggregazione giovanile soprattutto attraverso lo sport, le attività culturali e ambientali.

UN CURRICOLO VERTICALE:

dalla SCUOLA DELL’INFANZIA

alla SCUOLA SECONDARIA

Il curricolo verticale si realizza in un percorso costruito per gli alunni, al fine di offrire occasioni di apprendimento attivo, secondo una didattica che stimoli i diversi tipi di intelligenza, attento alla dimensione interattiva e affettiva oltre che disciplinare; un percorso in cui l’alunno possa imparare attraverso il fare e l’interazione con i compagni. Gli insegnamenti si basano su un apprendimento ricorsivo, tenendo conto delle diverse metodologie didattiche impiegate nei diversi ordini di scuola. Si tratta di sistematizzare progressivamente osservazioni che in momenti o cicli precedenti possono aver avuto carattere occasionale, reimpiegare le categorie apprese in contesti via via più articolati. E’ stata curata la continuità tra gli ordini, sottolineando l’importanza di evidenziare quanto si è svolto nell’ordine scolastico precedente per costruire un effettivo percorso che non soffra di immotivate cesure didattiche e che permetta di realizzare un itinerario progressivo e continuo, come viene sottolineato nel documento normativo relativo alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo Ciclo di istruzione. Per rendere più concreto, operativo ed effettivamente condiviso il lavoro di costruzione del curricolo verticale, i docenti hanno esplicitato anche i contenuti della programmazione del loro quotidiano lavoro didattico, contenuti organizzati all’interno di aree di apprendimento generali dette nuclei tematici. I contenuti scelti e indicati nel curricolo sono i veicoli attraverso i quali gli alunni in generale possono conseguire gli obiettivi di apprendimento prescritti, finalizzati al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze da conseguire in tempi lunghi, ossia in uscita ad ogni ordine di scuola. L’avere dettagliatamente indicato, per ogni anno e per ogni disciplina, i contenuti serve per definire meglio quali sono gli argomenti principali da affrontare, funzionali, nella specificità dei bisogni e delle

caratteristiche di ogni alunno, ad una conoscenza e ad una capacità applicativa che siano sempre meditate, consapevoli e critiche, tali da fornire competenze nel senso di saper applicare quanto imparato in situazioni molteplici, anche diverse dall’ordinario impegno scolastico. Il lavoro collettivo di tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo ha permesso di indicare, per ogni ambito disciplinare, gli elementi di raccordo tra gli ordini, in modo tale da rendere più fluido il passaggio degli alunni dalla scuola primaria a quella secondaria, passaggio che spesso presenta notevoli criticità e difficoltà, oltre a permettere di poter lavorare su una base condivisa rispettando così i criteri di progressività e di continuità.

l Curricolo del nostro Istituto, definito sulla base dei documenti nazionali ed europei, intende tradurre in azioni efficaci le nostre scelte didattiche e si propone di:

• valorizzare gli elementi di continuità , la gradualità degli apprendimenti e le conoscenze

pregresse; • presentare una coerenza interna; • avere una funzione orientativa in ciascun ciclo in modo particolare alla fine della secondaria.

Il raccordo tra le scuole L’ Istituto presta una particolare attenzione all’esigenza di raccordare il lavoro dei diversi ordini scolastici nei quali è articolato, in modo da dare continuità e coerenza agli aspetti relativi alla dimensione pedagogica, alla valenza orientativa dell’attività scolastica, ai contenuti culturali, alle strategie metodologiche, alle soluzioni organizzative. Il raccordo consiste, quindi, nella strutturazione di un percorso unitario e verticale – che si snoda, cioè, dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di primo grado - centrato sulla continuità degli apprendimenti e dello sviluppo delle competenze del bambino. Gli alunni vengono in questo modo “accompagnati”, attraverso attività e strumenti di osservazione condivisi, da un segmento scolastico all’altro e la continuità nei diversi processi formativi e la condivisione dei progetti permettono loro di conoscere e comprendere meglio se stessi e la realtà esterna e di sviluppare progressive capacità di auto-valutazione e di riflessione. Gli elementi di continuità tra le scuole L'Istituto ha avviato l'attuazione di esperienze di continuità che si sono rivelate particolarmente efficaci. La possibilità di realizzare attività di accoglienza diviene, nell'Istituto Comprensivo, più organica e continua, in quanto i docenti dei tre ordini di scuola, riuniti in unico Collegio, predispongono e condividono il medesimo progetto educativo e gli strumenti di lavoro. Tali attività vengono programmate e condivise nel mese di settembre prima dell’inizio delle attività didattiche. Il rapporto di continuità tra la scuola dell'infanzia e la prima classe della scuola primaria, tra la quinta classe della scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria di primo grado, diviene più stretto, prevedendo più attività da condurre insieme per l'intero arco dell'anno o in periodi stabiliti dai docenti. Nello stesso modo viene facilitata la reciproca conoscenza tra gli alunni e gli insegnanti chiamati a collaborare per un periodo più lungo di tempo.

ACCOGLIENZA,, INCLUSIONE, INTEGRAZIONE

Il testo delle “INDICAZIONI 2012” (D.M. 16 novembre 2012) afferma che “La scuola realizza in pieno la propria funzione pubblica impegnandosi per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio.” … “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.” Sulla base della Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” è stata emanata la Circolare ministeriale n. 8 datata 6 marzo 2013 con lo scopo di “realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà”. Tale documento allarga il campo di intervento non solo agli alunni titolari di certificazione, ma all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) che comprende studenti in svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La Direttiva estende in modo definitivo a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, usufruendo di misure dispensative e strumenti compensativi, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni.

IL NOSTRO ISTITUTO E LA DIDATTICA INCLUSIVA PREMESSA L’accoglienza è per la nostra scuola un impegno importante che investe sia il “ saper essere” dell’insegnante, cioè il suo rapporto nei confronti del bambino, che il “saper fare”, cioè le scelte organizzative e la mediazione didattica per garantire all’alunno esperienze di apprendimento attive e significative. Mettere al centro la persona significa confrontarsi con la diversità, in quanto ogni persona è diversa dall’altra. La didattica inclusiva può essere definita come un complesso di interventi tale da rendere possibile la piena e attiva partecipazione di ciascun bambino alla vita, alle attività e alle relazioni della scuola, in modo da sviluppare nel modo più elevato per lui possibile, le competenze che consentono la piena realizzazione di sé, la partecipazione alla vita sociale e l’esercizio della cittadinanza attiva. Sul versante sociale si tratta di creare un clima di accoglienza e di accettazione, caratterizzato da relazioni interpersonali positive e collaborative. Sul versante emotivo e affettivo occorre incoraggiare ogni alunno a sviluppare sentimenti di autostima, sicurezza e fiducia in sé, in modo che senta di potercela fare, di essere adeguato alle situazioni. Le due strategie metodologiche che stanno alla base della didattica inclusiva sono l’individualizzazione e la personalizzazione:

• l’individualizzazione consiste nel mantenere obiettivi comuni a tutti i componenti del gruppo-classe, adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo; • la personalizzazione può porsi obiettivi diversi per ciascun discente, con l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI

Le varie tipologie di BES sono individuate sulla base di elementi oggettivi (es. una segnalazione degli operatori socio-sanitari), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Allo scopo di favorire un contesto educante basato sulla centralità degli alunni viene predisposto il “Piano Annuale per l’Inclusività”. INTEGRAZIONE degli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Per gli alunni certificati ai sensi della Legge 104/92 si opera in concerto con le altre Istituzioni preposte (E.M.T., La Nostra Famiglia, Servizi Sociali e Famiglie) per contribuire alla creazione di un progetto di vita adeguato alle potenzialità, alle abilità ed alle necessità di ciascuno. Si attuano tutte le strategie idonee all’integrazione scolastica degli alunni certificati soprattutto nelle aree affettivo relazionale e dell’autonomia personale. E’ stato istituito, con decreto del Dirigente Scolastico, il GLI (Gruppo di Lavoro di Istituto), previsto dall’art. 15 comma 2 della L.104 /1992, con il compito promuovere e coordinare i progetti e le azioni positive messe in atto nella Scuola, al fine di potenziare l’integrazione e di collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal Piano Educativo Individualizzato ( PEI) degli alunni. ACCOGLIENZA ed INCLUSIONE degli ALUNNI STRANIERI Per sostenere la frequenza e l’inclusione degli alunni stranieri, il nostro Istituto si attiva per realizzare iniziative volte a: - facilitare l’apprendimento linguistico; - attingere dal patrimonio culturale del paese o dall’area di riferimento, per valorizzare il luogo d’origine. La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche un’ occasione importante per favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà. In considerazione del progressivo e costante aumento del numero di alunni di nazionalità non italiana presente nelle nostre scuole, tutti i docenti attuano un’ educazione tesa a favorire la valorizzazione delle diversità e la cultura dell’accoglienza. Le scuole dell’Istituto, nei limiti delle risorse a disposizione, si avvalgono dell’intervento di mediatori culturali e linguistici. Il “Protocollo di accoglienza e di inserimento degli alunni stranieri” costituisce un irrinunciabile strumento di lavoro deliberato dal Collegio dei docenti e come tale dovrà essere rivisto e integrato annualmente sulla base delle esperienze realizzate e delle nuove esigenze, delle risorse disponibili e delle eventuali modifiche della normativa. È un documento che si propone di definire pratiche condivise rispetto all’accoglienza degli alunni stranieri all’interno delle scuole dell’Istituto. INCLUSIONE scolastica degli ALUNNI con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI In ottemperanza alla normativa vigente, si opererà per rilevare precocemente situazioni di difficoltà di apprendimento (disturbi evolutivi specifici) utilizzando strumenti didattici e metodologici idonei alle particolari esigenze degli alunni, sia nelle attività curricolari che progettuali. Sempre in collaborazione con le famiglie e le strutture istituzionali presenti sul territorio, l'Istituto pone particolare attenzione a situazioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, con strumenti e strategie adottate all’interno dell’Istituto (osservazioni sistematiche, schede di segnalazione, questionari, interventi mirati e monitoraggio) e con la partecipazione dei docenti ad iniziative di aggiornamento e formazione organizzate sul territorio, che prevedono la collaborazione con altre istituzioni scolastiche e socio – assistenziali.

FIGURE DI RIFERIMENTO DELL’ISTITUTO NELLE PRATICHE DI INTERVENTO - Dirigente Scolastico - Funzione Strumentale per DSA e BES - Funzione Strumentale per Alunni Stranieri

- Coordinatore del Gruppo Tecnico per il Sostegno - Docente di Sostegno - Docente Referente Alunno con BES Nel nostro Istituto, come previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92 sono stati istituiti e sono funzionanti: - Il Gruppo di Lavoro di Istituto (GLI) con il compito di promuovere e di coordinare i progetti e le azioni positive messe in atto nella Scuola, al fine di favorire l’integrazione. - Il Gruppo Tecnico per il Sostegno (GLH) con il compito di individuare e programmare modalità operative (PDF, PEI, Progetto di Integrazione, Progetto di Continuità…), strategie, interventi e strumenti necessari all’integrazione dell’alunno diversamente abile. Come previsto dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) ha il compito di sovraintendere, di coordinare tali gruppi e di provvedere alla realizzazione di progetti e azioni positive, al fine di favorire l’inclusione, l’integrazione e l’orientamento. Tale Gruppo è costituito dai componenti del GLI e dalle Figure Strumentali afferenti all’area dei BES. RAPPORTI CON ISTITUZIONI LOCALI Vengono curati i rapporti con le diverse istituzioni locali (ASS, Comune, Enti Locali) per: - la realizzazione di eventuali “Progetti integrati” con la presenza a scuola di Educatori o Assistenti all’handicap; - il supporto a casa degli alunni in situazione di svantaggio o con certificazione DSA; - la stesura congiunta della documentazione necessaria a supporto degli alunni BES.

PROGETTI D’ISTITUTO

I Progetti e le attività costituenti l’arricchimento dell’Offerta Formativa sono definiti all’inizio dell’anno scolastico in base alle esigenze dell’utenza, alle strutture ed alle risorse professionali e realizzati in base alle risorse economiche disponibili. Quadro generale di tutte le attività che sono parte integrante del POF 2015/16

Attività di arricchimento del curricolo Arricchimenti

Contenuti Destinatari

Attività di recupero e potenziamento dell’offerta formativa

Ogni classe promuoverà attività per il recupero e il potenziamento delle abilità di base.

tutte le classi dell’ Istituto

Biblioteca

Motivare alla lettura per promuovere capacità cognitive e il piacere di leggere

tutte le classi

“Accoglienza”: raccordo primaria – infanzia secondaria di primo grado – primaria

Incontri sui campi d’esperienza: espressivo, motorio, musicale e manipolativo. Incontri sul curricolo verticale ed attività laboratoriali

classi “ponte” dell’Istituto

Attività di raccordo

Prove ingresso ed uscita.

primaria e secondaria di primo grado: tutte le classi dell’ Istituto

Teatro

Sperimentazione e fruizione di diversi linguaggi

tutte le classi e sezioni della primaria e dell’infanzia

Lingue straniere Avviamento/approfondimento/recupero dello studio delle lingue orali/scritte

classi di tutti gli ordini di scuola

Multimedialità

Allestimento di laboratori digitali, dotati di LIM, computer portatili, tablet per ogni studente.

Almeno un’aula per ogni plesso della scuola, di ogni ordine e grado

Giochi sportivi studenteschi

Partecipazione alle varie fasi dei giochi sportivi studenteschi

tutte le classi della secondaria di primo grado

Progetti didattici afferenti le educazioni trasversali (cittadinanza, ambiente, salute, affettività……) Progetto Contenuti Destinatari Sportello d’ascolto

Prevenzione del disagio e favorire lo “stare bene” a scuola

tutti i docenti, gli alunni e le famiglie dell’Istituto

Percorso di alfabetizzazione nella lingua italiana per alunni stranieri

Inserimento alunni stranieri Percorsi di alfabetizzazione per l’acquisizione delle competenze di base per la comprensione e l’uso della lingua italiana.

tutte le classi

Educazione stradale

Acquisizione delle prime competenze per circolare sulle strade a piedi o in bici

tutte le classi

Lo sviluppo sostenibile

Sviluppo della conoscenza e del rispetto dell’ambiente attraverso la didattica laboratoriale e il lavoro cooperativo

classi della primaria e della secondaria di primo grado

Percorso di educazione all’affettività

Si affronta il tema dell’affettività e della sessualità sotto gli aspetti non solo biologici e fisiologici,

classi della scuola secondaria di primo grado

ma anche psicologici, sociali, affettivi, relazionali e culturali

Orientamento

Sviluppo dell’autonomia e della capacità di autovalutazione, conoscenza di sé, del proprio stile di apprendimento, dei propri interessi ed attitudini

tutte le classi della scuola secondaria di primo grado

Ogni plesso potrà aderire ad eventuali progetti gratuiti proposti durante il corso dell’anno scolastico da Enti territoriali .

Progetti attinenti alle aree disciplinari Progetto Contenuti Destinatari Educazione musicale

Ascolto e conoscenza dei parametri musicali; lettura e scrittura musicale; pratica strumentale; uso e controllo della vocalità

classi della scuola primaria

Educazione alla creatività Manipolazione, tecniche di coloritura e pittura

sezioni dell’infanzia – classi della primaria

Corpo e movimento Psicomotricità, yoga, attività motoria, giochi sportivi

sezioni e classi dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado

Happy English

Prime conoscenze nell’ambito della lingua inglese

tutti i bambini di 5 anni delle sezioni dell’infanzia

KET Rafforzamento della capacità comunicativa in L2 ai fini del conseguimento della certificazione europea

alunni della secondaria di primo grado

• Attività ludico-ricreative In collaborazione con le famiglie e con le associazioni presenti sul territorio: Saggi natalizi - Feste a tema Mostre del libro – Mercatini Giochi – camminate – cori – concerti Rappresentazioni teatrali Feste di chiusura dell’ anno scolastico – Manifestazioni dell’intero Istituto.

• Altre importanti iniziative

• Educazione ambientale a scuola L’educazione ambientale, dato l’ambito sempre più ampio che abbraccia, copre un raggio di azione vasto e articolato, che investe diversi settori e discipline didattiche, per cui è più corretto parlare di educazione alla sostenibilità ambientale. Per questo il compito della scuola è quello di attivare un processo interdisciplinare che comporti l’attivazione di reti di collaborazione che coinvolgano nell’azione educativa le famiglie, gli Enti e le Associazioni che possono fornire un supporto all’azione didattica. Perché il progetto di mobilità sostenibile abbia sugli alunni una ricaduta positiva e duratura è necessario che la scuola si inserisca tra i protagonisti del progetto stesso, condividendo gli obiettivi di fondo e organizzando attività che siano da stimolo al processo educativo.

FINALITA’ Promuovere attività di educazione e formazione tese a sviluppare nei bambini/e il senso di appartenenza all’ambiente, affinché il loro ruolo come cittadini diventi davvero decisivo nella protezione dell’ambiente stesso.

OBIETTIVI • Favorire comportamenti di autonomia ed atteggiamenti di disponibilità nella relazione e collaborazione con gli altri. • Promuovere una ”lettura” socio-ambientale del paese come scenario della propria vita, per la formazione ad una cittadinanza attiva e responsabile. • Conoscere ed analizzare da un punto di vista geografico e scientifico l’ambiente in cui si vive, individuandone le maggiori problematiche. • Cercare diverse proposte di soluzione e realizzare interventi con le collaborazioni opportune. • Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso e nelle diverse situazioni di vita. • Potenziare la pratica dell’attività motoria cercando di coinvolgere le famiglie e le realtà locali. • Mantenere comportamenti corretti in qualità di cittadino.

MODALITA’ DI ATTUAZIONE All’interno della progettazione didattica si sviluppano con coerenza e continuità temi di educazione alla cittadinanza, alla salute, ambientale, stradale, attraverso esperienze concrete, incontri con esperti, iniziative di approfondimento teorico. Si attivano inoltre laboratori legati ad iniziative quali: • Riscoperta paesaggistico/storico/artistica dei luoghi della proprio paese • Fruibilità degli spazi naturali e loro valorizzazione • Uso razionale delle risorse e lotta allo spreco • Salute e benessere del proprio corpo • Mobilità stradale e relativi comportamenti • Traffico e inquinamento

VALUTAZIONE Il progetto viene condiviso all’interno delle assemblee di classe e di interclasse, valutato dalla scuola su criteri stabiliti con relazione al Collegio dei Docenti.

• BEN…essere a scuola

Il Servizio è stato attivato per far fronte a specifiche esigenze di supporto specialistico ad alunni, famiglie e ai docenti. Ha come obiettivi di prevenire il disagio ed affrontare una riflessione guidata sulle tematiche tipiche dell’infanzia e della adolescenza, anche attraverso l’attivazione di uno sportello di consulenza per i genitori e gli alunni delle scuole dell’Istituto.

• Imparare viaggiando Le attività riferite ai viaggi e visite di istruzione rappresentano un momento didattico a tutti gli effetti; sono regolamentate dall'apposita normativa emanata dagli organi centrali di legislazione. • Le uscite hanno come finalità un arricchimento delle esperienze didattiche condotte in classe e una migliore e reciproca conoscenza tra compagni ed insegnanti.

• Settimana bianca e soggiorni-studio all’estero sono i momenti di più alto valore.

RAV (RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE) E PDM (PIANO DI MIGLIORAMENTO): priorità e traguardi. Atto prodromico all’elaborazione del PTOF è il RAV (Rapporto di autovalutazione), visionabile nel dettaglio all’albo on line dell’istituzione scolastica e sul portale <scuola in chiaro> del MIUR e il PDM (Piano di miglioramento), di cui all’art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80, da cui evincere criticità, priorità, traguardi, ed obiettivi di processo. Nel PTOF basterà indicare le due o più (se si ritiene) priorità e traguardi con relativi obiettivi di processo provenienti dal RAV.

PRIORITA’ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI STUDENTI Priorità

Descrizione del traguardo

RISULTATI SCOLASTICI Migliorare il livello di conoscenze, abilità, competenze

Riduzione del numero di alunni che raggiunge gli obiettivi minimi – Ottimizzazione dei risultati di ciascun alunno

RISULTATI A DISTANZA Incrementare le attività disciplinari e interdisciplinari per arrivare al raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza

Sviluppo, per tutte le classi, di un adeguato livello di competenze chiave e di cittadinanza

Le priorità su cui la scuola ha deciso di concentrarsi riguardano gli esiti scolastici raggiunti dagli alunni sia in merito ai risultati del primo ciclo d’istruzione, sia in esito ai risultati a distanza. Entrambe le priorità sono finalizzate a migliorare il successo formativo degli alunni e l'acquisizione di competenze funzionali al contesto territoriale di riferimento in funzione di un proficuo inserimento nel mondo dell’ avviamento professionale o del secondo ciclo d’istruzione. Poiché il successo formativo non può prescindere dall'acquisizione di adeguate competenze di cittadinanza sarà necessario riprogettare il curricolo d'istituto in

funzione di tali istanze. Indispensabile sarà anche implementare un sistema di raccolta sistematica dei dati in esito ai risultati a distanza al fine della costituzione di una banca dati.

OBIETTIVI DI PROCESSO AREA DI PROCESSO

DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE

Progettazione di un curricolo sempre più funzionale al profilo dello studente in uscita e alle richieste del territorio.

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

Declinare criteri di valutazione personalizzati per gli alunni DSA e BES riconducibili al curricolo di scuola.

CONTINUITA’ Costruzione del curricolo verticale

Le strategie che la scuola intende mettere in atto per migliorare la performance dei propri alunni non possono prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale a ciò che il mondo della scuola chiede alla figura dello studente in uscita. La scuola intende programmare il proprio intervento formativo tenendo conto dei risultati degli scrutini e di quelli restituiti dall'INVALSI per migliorare il successo formativo dei propri alunni agendo sull'ambiente di apprendimento che tenga sempre più presente le esigenze di un'utenza che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di contesto. La scuola inoltre si prefigge di assicurare il successo formativo di tutti favorendo nel contempo le eccellenze, ma senza trascurare gli alunni BES o DSA. In vista di questi risultati intende inserire criteri di valutazione organici e sistematici e non solo occasionali delle attività curriculari ed extracurriculari in cui gli alunni sono coinvolti a pieno titolo. In questo processo la scuola intende avvalersi di risorse interne alla scuola, ma anche esterne, nonché di input provenienti dal territorio.

Risultati PROVE INVALSI

Le strategie metodologico-didattiche da mettere in campo dovranno tener conto dei risultati degli scrutini di fine anno, ma anche dei risultati dei test INVALSI(ricavabili dalla sezione 2.2 del RAV). ESITI In particolare i suddetti test INVALSI hanno evidenziato che gli esiti delle prove nazionali, sia in italiano che matematica, sono comparativamente in linea con quelli riferiti alla regione, macro area di appartenenza e all’Italia, ma con una forte varianza interna. Esiste, infatti, una variabile elevata all'interno delle classi sia per matematica che italiano rispetto ai dati di riferimento. STRATEGIE METODOLOGICHE Determinante sarà la capacità di implementare metodologie didattiche che mettano gli allievi in situazioni di contesto e di fronte alla soluzione di casi concreti, dando continuità logica alla programmazione per competenze già collaudata negli anni trascorsi, specie nellas cuola secondaria. Lo stesso E.Q.F. - European Qualification Framework definisce come “competenza” la “comprovata capacita di utilizzare conoscenze,

abilità e capacita personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo

professionale e personale” descritta in termini di ‘responsabilità e autonomia’ e con l’obiettivo di

‘promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne l’apprendimento permanente”. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

L’elaborazione del PTOF dovrà svilupparsi in maniera coerente con le azioni di miglioramento declinate nel PDM per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti di cui all’art.1, comma 7 della Legge 107/2015: OBIETTIVI FORMATIVI SCUOLA

DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

a)Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea

Ampliare l’aspetto comunicativo della lingua italiana e prime conoscenze della lingua inglese, anche attraverso la metodologia CLIL

Potenziare l’aspetto comunicativo della lingua italiana e conoscenza più completa della lingua inglese, anche attraverso la metodologia CLIL

Potenziare l’aspetto comunicativo della lingua italiana e delle lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco) anche attraverso la metodologia CLIL

b)Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

Primi rudimenti di logica e conoscenze scientifiche

Sviluppo di conoscenze matematico-scientifiche e avvio ai processi logici

Migliorare i risultati dei test INVALSI attraverso una didattica improntata allo sviluppo di competenze in situazioni di contesto.

h)Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

Approccio guidato all’uso di strumentazioni digitali

Avvio all’uso consapevole di nuove tecnologie e del linguaggio informatico, matematico e scientifico nel processo di insegnamento-apprendimento

Potenziare l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggio informatico, matematico e scientifico nel processo di insegnamento-apprendimento

i)Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Strutturare semplici laboratori esperienziali

Insegnamento-apprendimento con metodologie laboratoriali

Progettare per competenze anche attraverso la simulazione

l)Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre

Personalizzazione nell’approccio educativo; abituare ad una convivenza pacifica e civile, rispettosa di tutti e di tutto

Valorizzare una didattica personalizzata a favore dei soggetti con particolare svantaggio socio-culturale, ivi compresi i BES ed i DSA attraverso una didattica laboratoriale

Valorizzare una didattica personalizzata a favore dei soggetti con particolare svantaggio socio-culturale, ivi compresi i BES ed i DSA attraverso una didattica laboratoriale

2014; q)Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

Valorizzare le qualità di ciascuno per farne emergere il meglio

Valorizzare le eccellenze attraverso percorsi di approfondimento e qualificazione

Valorizzare le eccellenze con progetti qualificati, anche a respiro nazionale ed europeo

s)Definizione di un sistema di orientamento

Conoscere se stessi e l’ambiente circostante

Approfondire la coscienza di sé e vedere in modo critico il mondo circostante

Valorizzare la valenza orientativa della didattica in maniera trasversale per tutte le discipline

FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

FABBISOGNO TRIENNIO

ORGANICO SCUOLA primaria

A.S. POSTI COMUNI POSTI DI SOSTEGNO

POSTI ORGANICO POTENZIATO

MOTIVAZIONI

16/17

51 10 9 comuni 4 sostegno

Ripristino t.p. in 2 plessi Sviluppo/approfondimento in 2 plessi- Recupero,alfabetizzazione nei 4 plessi.

17/18

51 10 9+4 Mantenimento t.p. Sviluppo/approfondimento Recupero e alfabetizzazione

18/19

51 10 9+4 Mantenimento t.p. Sviluppo/approfondimento Recupero e alfabetizzazione

FABBISOGNO TRIENNIO

ORGANICO SCUOLA secondaria

A.S. POSTI COMUNI POSTI DI SOSTEGNO

POSTI ORGANICO POTENZIATO

MOTIVAZIONI

16/17

32 + 4 spezzoni da 6 h

9 1 L2 1 SC./MAT 1 E.MUS 1 TEC

Approfondimento Potenziamento/consolidamento Coro, strumento Avviamento pratica digitale

17/18 32 + 4 spezzoni 9 1 L2 Approfondimento

da 6 h 1 SC./MAT 1 E.MUS 1 TEC

Potenziamento/consolidamento Coro, strumento Avviamento pratica digitale

18/19

32 + 4 spezzoni da 6 h

9 1 L2 1 SC./MAT 1 E.MUS 1 TEC

Approfondimento Potenziamento/consolidamento Coro, strumento Avviamento pratica digitale

FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO

SEDE/PLESSI N.CLASSI N.ALUNNI N.UNITA’ POSTI

ORG. POTENZIATO

Collaboratori scolastici Sede 3 n.1 per 1 = 1 n.2 per8 plessi= 16

47 1092 8

....................

Assistenti amministrativi Sede :6 47 1092 2 ....................

Assistenti tecnici

Sede: 0 47 1092 1

FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI

PLESSO/SEDE STACCATA e/o COORDINATA

TIPOLOGIA DOTAZIONE TECNOLOGICA

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA

FONTE DI FINANZIAMENTO

TUTTO L’ISTITUTO

Realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie e nel processo di insegnamento-apprendimento;

MIUR - EELL

TUTTO L’ISTITUTO

Realizzazione ambienti digitali open source

Progettare per competenze.

MIUR - EELL

SEDE Adeguamento e ristrutturazione

Creare uno spazio per l’educazione teatrale ad

MIUR - EELL

AUDITORIUM uso della scuola e di Enti Culturali, aperto alla fruizione della cittadinanza.

PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI

Il piano di formazione del personale docente, che l’art.1, comma 124 della legge 107/2015 definisce come obbligatoria, permanente e strutturale, dovrà inevitabilmente recepire le criticità emerse dal RAV e le istanze rivenienti dal PDM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed evidenziati nel suddetto documento, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le istituzioni scolastiche, che circoscritti alle singole realtà. Se ne citano alcuni, per esempio, legati alla tipologia d’istituto preso a riferimento:

� Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate allo studio dei casi, all’apprendimento in contesti formali, non formali ed informali;

� Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate all’uso delle nuove tecnologie applicate alla didattica;

� Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento finalizzate alla gestione delle dinamiche relazionali e comportamentali all’interno dei gruppi classe;

� Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento sulla didattica per competenze; ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Per tutti i progetti e le attività previste nel PTOF saranno elaborati strumenti di monitoraggio e valutazione tali da rilevare i livelli di partenza, gli obiettivi di riferimento nel triennio, ed i conseguenti indicatori quantitativi e qualitativi per rilevarli.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Roberto Ferro