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DUGENTA DUGENTA DUGENTA DUGENTA DUGENTA DUGENTA DUGENTA DUGENTA PRO LOCO DUGENTA

Guida Pro Loco DUGENTA

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Pro Loco Dugenta

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Page 1: Guida Pro Loco DUGENTA

DUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTA

P R O L O C O D U G E N T A

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DUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTA

Pro Loco Pro Loco

DUGENTA DUGENTA

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DUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTADUGENTA

Pro Loco Pro Loco

DUGENTA DUGENTA

è una pubblicazione edita dalla

Si ringrazia particolarmente: Sellitto Gennaro e Marotta Agnese per il materiale iconografico

La famiglia Ulino e Marotta Domenico per i racconti del fiume Volturno

L’amministrazione comunale per la cronologia dei sindaci

Di Cerbo Angioletto per le notizie riguardo il cinema

Le ragazze del servizio civile 2008/2009 Di Caprio Carmen, Barletta Monica e Di Stasio Tonia

Stampa:

Tipografia Melluso

Benevento

Finito di stampare nel maggio 2009

Senza il consenso degli autori e dell’associazione Pro Loco Dugenta è vietata la riproduzione

anche parziale in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo digitale, elettronico e meccanico.

A cura dei giovani del servizio civile 2007/2008

DI CERBO MARIAROSARIADI CERBO MARIAROSARIA

FEDELE DOMENICOFEDELE DOMENICO

GRASSO ERICAGRASSO ERICA

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A chi desidera visitare questa terra.A chi desidera visitare questa terra.

A chi di qui ci passa solo per caso.A chi di qui ci passa solo per caso.

A chi in Dugenta vive, A chi in Dugenta vive,

ma non la vive…..ma non la vive…..

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Page 7: Guida Pro Loco DUGENTA

PREFAZIONEPREFAZIONEPREFAZIONE

La guida “DUGENTA”

è stata realizzata dai giovani del servizio civile

nell’ambito del progetto VISITIAMO IL SANNIO

il cui obiettivo generale è estendere le conoscenze

dei propri patrimoni e la fruibilità di essi a tutta la

comunità, ma soprattutto sviluppare nei giovani e

giovanissimi la consapevolezza che le tradizioni co-

stituiscono un bene e un potenziale di turismo cul-

turale.

E’ un lavoro organico e articolato che ha permesso

ai giovani del servizio civile di “imparare facendo”,

suscitando amore per il proprio paese.

E’, inoltre, uno strumento di facile consultazione

che raccoglie le peculiarità e le preziose testimo-

nianze disseminate sul territorio con un paesaggio

rurale, bello e suggestivo che può regalare al turista

valori semplici della natura e dell’agricoltura e nel-

lo stesso tempo offre la possibilità di ripercorrere la

storia e la cultura delle grandi civiltà.

Il presidente

Gerarda Mirra

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INDICEINDICEINDICE

• Dati generali

Itinerario StoricoItinerario Storico--ReligiosoReligioso

Vi presento Dugenta Vi presento Dugenta

p. 14p. 14

p. 15 p. 15

p. 16 p. 16

p. 17 p. 17

p. 18 p. 18

p. 19 p. 19

p. 19p. 19

p. 20 p. 20

p. 20p. 20

p. 21 p. 21

• Cenni storici

• I resti di una storia

• Il Castello normanno svevo-angioino

• Il Palazzo Vanvitelliano

• I sentieri della fede

• La Chiesa madre

• La Cappella di S. Maria in Pesole

• La Chiesa di San Nicola

• La Chiesa di S. Andrea Ap.

• Recapiti

p. 13 p. 13

Page 10: Guida Pro Loco DUGENTA

• Da coltura a cultura

• Le associazioni culturali

INDICEINDICEINDICE

88 Itinerario EconomicoItinerario Economico

• La produzione di tabacco

• I nostri vini

• Le olive

• La mela annurca

• L’allevamento di cinghiali

• La tradizione contadina e artigianale

• Le attività commerciali

Itinerario CulturaleItinerario Culturale

Itinerario NaturalisticoItinerario Naturalistico

• Le traversate nel Volturno

• Telecomunicazione e ambiente

• I percorsi nel verde

p. 22p. 22

p. 23 p. 23

p. 24 p. 24

p. 25 p. 25

p. 26 p. 26

p. 27 p. 27

p. 28p. 28

p. 30p. 30

p. 31p. 31

p. 32p. 32

p. 34 p. 34

p. 35p. 35

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INDICEINDICEINDICE

Itinerario EnogastronomicoItinerario Enogastronomico

• Le masserie

• Azienda agrituristica

‘A MASSERIA VECCHIA

• Azienda agricola MEOLI

• Azienda agrituristica

FONTANA DEL CARPINO

• Azienda agrituristica LANZI

• Torre Gaia WINE RESORT

• Torre Gaia WINERY

• Ristorante - Pizzera La Bruschetta

• Ristorante - Pizzera da Pasquale

• Pizzeria da Aldo

Manifestazione ed eventiManifestazione ed eventi

• Le feste religiose

• Le manifestazioni della Pro Loco

• Feste e sagre

• La sagra del cinghiale

• Festa salsiccia e porchetta

p. 46 p. 46

p. 47 p. 47

p. 48 p. 48

p. 49 p. 49

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p. 38 p. 38

p. 39 p. 39

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p. 42p. 42

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p. 44p. 44

p. 45p. 45

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• I 50 anni di autonomia

• La Madonna di Fatima

INDICEINDICEINDICE

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Un confronto tra Un confronto tra

• Ieri e oggi

CuriositàCuriosità

Eventi straordinariEventi straordinari

• Il cinema

• Il costume tipico

• Lo stemma

• I sindaci dall’autonomia ad oggi

• Cronologia dei parroci di Dugenta

• I cognomi più comuni

• Le strade più curiose

• I collegamenti ferroviari

• Contatti e numeri utili

p. 68p. 68

p. 69 p. 69

p. 69p. 69

p. 70p. 70

p. 71 p. 71

p. 71 p. 71

p. 72 p. 72

p. 73 p. 73

p. 74 p. 74

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p. 77p. 77

p. 50p. 50

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INDICEINDICEINDICE

Dove siamoDove siamo

Bibliografia Bibliografia

SitografiaSitografia

p. 79p. 79

p. 79p. 79

p. 78p. 78

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VI PRESENTO DUGENTA

• Abitanti: 2706 • Denominazione abitanti: dugentesi • Sup. urbana: 6 Km2 • Sup. territoriale: 15 km2 • Densità degli abitanti: 178 ab./km2 • Altitudine s.l.m.: 55 m • Distanza dal Capoluogo: 45 km • Distanza da Caserta: 20 km • Distanza da Napoli: 50 km • Frazioni: San Nicola, S. Maria in Pesole • Comuni contigui: Castel Campagnano (CE)

Frasso Telesino (BN)

Limatola (BN)

Melizzano (BN)

Sant’Agata dei Goti (BN) • Cap: 82030 • Prefisso telefonico: 0824 • Codice ISTAT Dugenta: 062/027 • Codice catasto: D 380 • Santo Patrono: S. Andrea Apostolo • Giorno festivo: 30 novembre

Dati generali Dati generali

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ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

Cenni StoriciCenni Storici

AA ccogliente cittadina alle porte del Sannio, Dugenta è crocevia tra la valle Caudina e la Telesina, la comuni-tà del Taburno e Terra di lavoro. È situata in riva al torrente San Giorgio, affluente del Volturno. Sorta in una posizione pressoché equidistante dagli

opposti contrafforti del Matese e del Taburno, Dugenta sembra quasi avere la funzione di un avamposto, di una sentinella posta lì per sorvegliare l’ingresso della valle. Questa posizione spiega la sua importanza storica. Il toponimo si riconduce al numerale latino “ducenta” con probabi-le riferimento a iugera antica misurazione agraria, dalla estensione del suo territorio. Tuttavia diverse sono le ipotesi avanzate dai vari studiosi riguardo l’etimologia della parola Dugenta e della sua variante più antica Ducenta. Una prima ipotesi è quella espressa da Mons. Pasquale De Rosa, secondo cui Ducenta starebbe per duecento, ossia il numero degli abitanti che ripopolarono il luogo, precedentemente distrutto da un forte terremoto. Secondo lo storico Gleijeses invece, il toponimo Dugenta deriverebbe da duae gentes, in nome dell’unione avvenuta in questi luoghi tra i Romani e i Sanniti, durante l’espansione roma-na. Viene citata per la prima volta in un diploma dell’833 di Sicardo, principe di Benevento, con le seguenti parole: “ab uno latere via antiqua que venit de Ducenta”, per via antiqua si intendeva la via latina che da Roma conduceva a Benevento per Alife e Telese. E’ situata alle pendici del Monte Taburno in prossimità del fiume Volturno. Nel Medioevo è stato teatro di aspre lotte, specialmente nei secoli XII-XV durante la guerra tra gli Angioini ed Aragonesi. Nel 1648 nel castello angioino venne rinchiuso il Duca di Guisa catturato mentre fuggiva da Napoli. Esso appartenne a vari feudatari, quali i Sangro, i Gaetani, i Corsi. Nel 1734 Carlo III di Borbone passò per Dugenta col suo esercito di spagnoli prima di recarsi a Napoli. Il suo territorio fu teatro di aspri combattimenti tra i Borboni e truppe garibaldine nel processo di unificazione nazionale. Si ricorda in particolare la celebre battaglia del Volturno. Dugenta dopo l’Unità d’ Italia diviene frazione di Melizzano e nel 1956 conquistò la propria autonomia.

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11I resti di una StoriaI resti di una Storia

II l visitatore che giunge a Dugenta può percorrere le tracce della sua storia visitando il suggestivo e acco-gliente centro storico dove troviamo il Castello

normanno svevo-angioino, fondato intorno all’anno 1000, a scopo esclusivamente difensivo e l’Arcipretale di Sant’Andrea Apostolo dei primi secoli cristiani, con il campanile in tufo di epoca posteriore. Di fronte al Castello interessante è il palazzo Marotta o

Vanvitelliano con le sue antiche cantine.

ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

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ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

Il Castello normanno svevoIl Castello normanno svevo--angioinoangioino

FF ondato intorno all’anno 1000, il Castello normanno svevo–angioino è sorto su una precedente fortificazione romana piena di trabocchetti e gallerie sotterranee ancora non esplorate del tutto, che lo collegano con i castelli vicini di Limatola e Maddaloni. Ricco di storia e di raccon-

ti leggendari che lo vedono protagonista di alcuni avvenimenti bellici e strategici fondamentali per la formazione del Regno napoletano. Fu donato da Carlo I d’Angiò a Guglielmo di Belmonte nel 1268. Fu costruito a scopo difensivo infatti sorse in posizione baricentrica, come fabbrica difensiva della Valle, nei pressi della confluenza del Calore con il Volturno. È appartenuto a vari feudatari quali Sangro, Gaetani e Corsi. Il complesso della struttura può essere definito come espressione dell’architettura militare: per il gioco dei volumi, l’articolazione degli spazi interni, la scelta del sito, che presenta una massiccia parete tufacea, sorgente dal torrente S. Giorgio, su cui si innesta la cinta muraria rivolta a Sud Est. Il castello di Dugenta dovette essere collegato mediante “ideali ponti aerei” con altre fortezze che si scambiavano segnali con fumate di giorno e fuochi di notte, secondo veri e propri codici per la teletrasmissione delle notizie, in particolare degli allarmi. Nelle lunghe notti invernali venivano, inoltre, praticati numerosi giochi. Oggi dell’antico maniero restano pochi ruderi, anche a causa delle demolizioni apportate nei decenni scorsi. Si possono apprezzare, tuttavia, ancora i tratti originari delle cortine murarie, in conci quasi regolari di tufo giallo e soprattutto l’alto basa-mento a scarpa, che, una volta, girava intorno alla fabbrica e rendeva i due piani nobili praticamente irraggiungibili dall’esterno. Attualmente è ancora visibile anche una delle quattro torri angolari cilindriche.

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ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

LL a sua costruzione fu ordinata nel 1734 a Luigi Vanvitel-li da Carlo D’Angiò. Il palazzo, sorto in vicinanza del castello e del fiume S.Giorgio, è nato come postazione militare con delle scuderie per i cavalli e come rifugio

dei cittadini dugentesi in occasione degli eventi bellici dell’ultimo conflitto mondiale. Successi-

vamente gli edifici furono adibiti a stabilimenti vinicoli con la costituzione delle “cantine vanvitelliane” in cui si produceva-no vini pregiati destinati al mercato del Nord Italia. L’edificio ha subìto nel corso del tempo una serie di notevoli rimaneg-giamenti. Attualmente il palazzo è formato da un piano terra e da un primo piano, le cui aperture, parzialmente modificate da interventi recenti, sono decorate da una serie di timpani mistilinei racchiudenti una decorazione in stucco di pregevole fattura. Sulla facciata destra dell’atrio, si trova un pozzo in pietra, parzialmente coperto, di linee settecentesche. Dal cortile, sul quale si aprono i locali di servizio del piano terra, una scala, originariamente coperta con volte a crociera, conduce agli appartamenti del piano nobile, consistenti in ampi vani coperti a volte. Sempre dal cortile si accede a tre grotte di lunghezza variabile. Oltre ai pregi intrinseci, l’edificio riveste un notevole interes-se urbanistico essendo situato dirimpetto ai ruderi del castello medievale di Dugenta, insieme al quale concorre a qualificare il tessuto urbano.

Il Palazzo VanvitellianoIl Palazzo Vanvitelliano

Page 20: Guida Pro Loco DUGENTA

1818 I sentieri della fedeI sentieri della fede

II nserita all’interno del suggestivo centro storico di Dugenta si er-ge, quasi a protezione degli abi-t a n t i , l ’ A r c i p r e t a l e d i

Sant’Andrea Apostolo dei primi secoli cristiani, comunemente battezzata dai dugentesi CHIESA MADRE . Spostandosi in altre zone si possono visitare diverse chiese, ricche di storia passata e recente: la Cappella rurale

di S. Maria in Pesole dotata di messa-le a stampa, la chiesetta di S. Nicola

di Mira, e la moderna chiesa parroc-

chiale di Sant’Andrea Apostolo in stile gotico moderno con l’annessa Biblioteca Parrocchiale.

ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

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11La Chiesa MadreLa Chiesa Madre

ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

DD i stile semplicissimo, a navata unica, la Chiesa di S. Andrea, è una delle più anti-che di tutta la Diocesi. È dedicata fin dalla sua consacrazione (1110-1112) a S. Andre-a, patrono di Dugenta ma non è più chiesa

parrocchiale dal sisma del novembre dell’80. La costruzione è stata in passato oggetto di diversi restauri. L’esterno, dominato da un bellissimo campanile visibile da ogni angolo del paese, presenta una facciata con un affresco raffigurante l’apostolo della Croce, una gradinata in ciottoli e un antico portone in legno.

La Cappella di S. Maria in Pesole La Cappella di S. Maria in Pesole

UU bicata nella fertile campagna dugentese è stata costruita da alcune famiglie e privati per venerare un’immagine lignea della Madonna assisa sul

trono con il Bambino poggiato sulle gambe all’altezza del grembo, statua recentemente restaurata. La stessa denomi-nazione “In Pesole” sta ad indicare Maria sopraelevata, in alto, Assunta in cielo. L’antica cappella rurale non aveva rendita e la messa si celebrava a spese dei massari.

Page 22: Guida Pro Loco DUGENTA

ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

La chiesa di San NicolaLa chiesa di San Nicola

DD i recentissima costruzione, progettata negli anni settanta dall’architetto Scocca, in stile neoromani-co, a forma esagonale è immersa nel verde in una frazione del paese. Al suo interno, accoglie la statua di S. Nicola

recentemente restaurata, a cui i fedeli della zona sono profonda-mente devoti. Ogni anno all’inizio di settembre si svolge la tradizionale festa civile-religiosa in onore del Santo che prevede la suggestiva sfilata dei carri. La buona sistemazione del giardino e l’ampio piazzale esterno ne esaltano lo spirito vivo, predisponendola con forza a divenire meta festiva dei fedeli. Il primo parroco della locale comunità di S. Nicola è stato Mons.

Romano Igino, sacerdote dugentese e predecessore dell’attuale parro-co Mons. Renzi Ettore.

La chiesa di S. Andrea Ap.La chiesa di S. Andrea Ap.

N ell’anno 1966 fu messa la prima pietra. La costru-zione alta 17 metri ( raggiunge la sua massima altezza all’ingresso) è dominata da due pareti in cemento armato che sostituiscono la cupola con un'unica guglia neogotica. Le navate laterali,

molto più basse rispetto a quella centrale, contribuiscono ad esaltarne l’altezza. Grande, imponente, in stile gotico moderno con un suggestivo crocifisso in legno dello scultore Müsner. I dipinti dell’artista locale Valdelli raffigurano la natività, la crocifissione e la resurre-zione. Particolare è la recente cronotassi degli arcipreti di S. An-drea Apostolo dal 1300 al 2007. La chiesa ha ospitato la Madonna pellegrina di Fatima nel giugno del 2003 e le spoglie mortali di Santa Maria Goretti nel febbraio 2008.

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ITINERARIO STORICO-RELIGIOSO

Recapiti Recapiti

Chiesa di San NicolaChiesa di San Nicola

INDIRIZZO Dugenta, Via San Nicola TEL E FAX 0824 978082 PARROCO Don Ettore Renzi

Chiesa di S. Andrea Ap.Chiesa di S. Andrea Ap.

INDIRIZZO Dugenta, Via Stazione CELL 347 1320041 PARROCO Don Gennaro Barbieri

Chiesa di S. Maria in PesoleChiesa di S. Maria in Pesole

INDIRIZZO Dugenta Via S. Maria in Pesole CELL 347 1320041 PARROCO Don Gennaro Barbieri

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Page 24: Guida Pro Loco DUGENTA

ITINERARIO ECONOMIICO

La produzione di tabaccoLa produzione di tabacco

UU n importante storico dell’architettura del secolo scorso diceva : “dimmi dove vivi e ti dirò chi sei.” si può aggiungere: “dimmi cosa produci e ti dirò come vivi e cosa pensi.” La vita di una comunità è determinata in massima parte dalle risorse del territorio e dalle capacità

produttive di chi l’abita. Dugenta è un centro a vocazione prettamente agricola: per cinquant’anni ha valorizzato le risorse naturali della propria terra producendo tabacco. Oggi questa coltivazione è in forte calo per varie ragioni: la fine del consistente contributo comunitario, la produzione di tabacco in altre realtà geografiche a costi molto più contenuti, la lotta contro il fumo, la priorità conquistata da altre produzioni e colture. L’economia di Dugenta per tutti questi anni si è basata su questa produzione che non richiedeva particolari o speciali competenze professionali. Sebbene il lavoro richiesto, sia nella fase produttiva che in quella trasformativa, fosse faticoso, esso però non ha mai richiesto speciali competenze professionali, né corsi di formazione. Questa genericità di compiti ha dato a tutti facile accesso al lavoro: per alcuni decenni, dal 1960 al 1990, dal punto di vista occupazio-nale Dugenta è stata così, per uomini e donne, un’isola felicissima. Merita menzione il tabacchificio di Dugenta nato nel 1955 un anno prima che il paese conquistasse l’autonomia da Melizzano. L’attività nello stabilimento iniziò con la lavorazione del tabacco chiaro di varietà Bright; successivamente si introdussero altre varietà chiare: Burley e Maryland. Nei primi anni sessanta si avviò un nuovo tipo di attività: la produzione di tabacco sotto garza, una specie di serra che creava un clima caldo ed umido, quasi tropicale, idoneo a produrre quel tabacco leggero ed elastico, adatto ad essere usato per la fascia esterna dei sigari Avana. In quegl’anni così Dugenta raggiunse il più alto indice di occupazione e si classificò al primo posto in Italia e tutte le maggiori aziende manifattiere di sigari pregiati europee presero contatto con il tabacchificio di Dugenta.

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Page 25: Guida Pro Loco DUGENTA

ITENERARIO ECONOMICOITENERARIO ECONOMICOITENERARIO ECONOMICOITENERARIO ECONOMICO

ITINERARIO ECONOMIICO

DD ugenta è divenuta città del vino nel 2003. Già nel XVIII secolo, nel cortile del Palazzo Vanvitelliano erano presenti tre grotte di lunghez-za variabile scavate nel tufo, inizialmente create sotto direzione di Vanvitelli al fine di allevare suini ad uso della casa reale, e successivamente

adibite a cantine. Con l’acquisto da parte dell’ing. A. Fucci , le grotte furono definiti-vamente destinate a stabilimenti vinicoli con la costituzione delle “cantine vanvitelliane”, in cui si producevano dei vini pregiati, come il noesis rosso e il charis bianco, destinati al mercato del nord Italia, che per molti anni ha apprezzato la bontà del prodotto delle terre sannitiche. Se si considera inoltre il ritrovamento, nei pressi del Volturno di strutture pertinenti ad una officina per la produzione di anfore vinarie, si deve supporre che la piana dugentese in passato abbia rappresentato un centro produttivo completo: viticoltura, produzio-ne vinicola, creazione dei contenitori e organizzazione della vendita e del trasporto. Tra le attuali aziende vitivinicole di Dugenta troviamo l’azienda Torre Gaia, l’azienda agricola Meoli, la Cantina del Taburno, la Cantina Cinquelance di Tedesco F. e la Cantina Ciervo.

I nostri viniI nostri vini

Le cantine vanvitelliane

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Page 26: Guida Pro Loco DUGENTA

NN elle zone collinari si ricorda la produzione dell’olio d’oliva. La raccolta avviene tra novembre e dicembre quando l’oliva ha raggiunto la giusta maturazione ed è tale da dare il miglior olio possibile. Il metodo tradizionale prevede la battitura delle

fronde degli ulivi con bastoni, in modo da provocare la caduta dei frutti che poi si raccolgono a mano; una tecnica più moderna prevede l’utilizzo di abbacchiatori meccanici che scuotono i rami senza danneggiare la pianta e fanno cadere le olive su una rete predisposta a terra che permette poi di raccoglierle più rapidamente e con minore fatica. Non meno importante, al fine di ottenere un olio vergine esente da difetti, è il metodo di stoccaggio delle olive. L’ideale è che le olive vengano raccolte in apposite “cassette areate” in plastica, che queste cassette vengano conservate lontano da fonti di calore e che esse vengano “frante” nel giro di 18-24 ore dalla raccolta. La produzione dell’olio d’oliva si basa su processi di estrazione esclusivamente meccanici. In generale, la linea di produzione di un oleificio comprende cinque fasi fondamentali: molitura; estrazione del mosto d’olio; separa-zione dell’olio dall’acqua; stoccaggio, chiarificazione e imbottigliamento.

Le olive Le olive

ITINERARIO ECONOMIICO

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Page 27: Guida Pro Loco DUGENTA

LL e alture di Dugenta si distendono verso la Valle Telesina. Attorno ad esse si possono rivivere, tra i rami degli alberi di loto e nelle file di mele annur-che distese a rosseggiare, i ricordi di un’agricoltura ordinata che ha dato abbondanza a questa terra

fertilissima. Tra le colture di frutta certamente degna di nota è la mela annurca. È definita la “regina delle mele”per le sue peculiari caratteristiche estetiche ed organolettiche che contribuiscono fortemente a deline-arne la tipicità. È un frutto piccolo di forma rotondeggiante, con epidermide rossa striata e presenta una polpa bianca, di consistenza compatta, dolce, succosa e aromatica. Contiene vitamina B1, B2, PP e C, potassio, fosforo, ferro, manganese, zolfo e cobalto. È altamente nutritiva, ricca di fibre, diuretica e particolarmente adatta ai bambini. Non matura sull’albero: la raccolta viene effettuata in autunno, quando le mele sono ancora acerbe e uno degli elementi fondamen-tali che caratterizzano questa coltura è l’arrossamento a terra delle mele nei cosiddetti “melai”, un tempo coperti di strati di canapa detti “cannutoli” oggi sostituiti da aghi di pino e trucioli di legna. Viene spesso coltivata in aziende di piccolissima dimensione, talora in coltura promiscua, con ortaggi per la vendita diretta e viti.

La mela annurca La mela annurca

ITINERARIO ECONOMIICO

2525

Page 28: Guida Pro Loco DUGENTA

II n una strada di campagna (via S. Domenico) troviamo una sorta di fattoria dove vengono alle-vati -dalla famiglia Di Caprio- i cinghiali. Si tratta di animali simili ai maiali con la particola-rità della testa a forma di piramide allungata, con fronte piana, proboscide spessa, dietro cui sporgo-

no le forti e aguzze zanne. Le orecchie sono piccole e dritte, le zampe abbastanza corte, ma graziose, la coda arrotolata con lungo ciuffo terminale. Il corpo porta rade setole nere, con la punta gialla, che sul collo si drizzano in una criniera. Il colore generale è grigio cupo, perché la superficie della pelle è nera. I cinghiali sono animali cauti ed attenti, ma non timorosi, dal momento che molto confidano nella propria forza e nelle proprie formidabili armi. Dispongono di un udito e di un odorato eccellente, ma hanno la vista debole. Se non è molestato, il verro più robusto non tenta minimamente di attaccare l'uomo; affronta solo il cane, il suo più accanito nemico, tentando in ogni modo di nuocergli. Nella stessa zona troviamo anche animali che fanno le uova dalle comuni galline ai colorati pavoni e si possono ammirare svariati quadrupedi come i conigli, i cavalli, i caprioli e i lama.

L’allevamento di cinghialiL’allevamento di cinghiali

ITINERARIO ECONOMIICO

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Page 29: Guida Pro Loco DUGENTA

AA nche se non più frequente come una volta, la cultura contadina è ancora ben radicata nelle famiglie dugen-tesi. Molti sono gli uomini che dedicano gran parte delle loro giornate ad allevare il bestiame al fine di ricavare prodotti destinati all’alimentazione propria e

delle proprie famiglie, come carne, uova e latte. Diffusa è, infatti, la bovinicoltura: i contadini allevano bovini da latte e da carne, in stalle ereditate dai propri genitori o costruite da loro stessi e site prevalen-temente nelle masserie di Dugenta o in periferia. I bovini da carne vengono cresciuti e successivamente macellati dagli stessi agricoltori, e venduti poi al macellaio che a sua volta rivende i tagli. Le razze bovine che producono latte, conosciute ai più come mucche, sono essenzialmente due: la Frisona e la Bruna; oggi come oggi il lavoro è molto facilitato grazie all’introduzione della mungitrice automatica.

È presente in paese anche l’ovinicoltura che si sostanzia nell’allevamento delle pecore e delle capre, della pollicoltura, e della suinicoltura, conosciuta ai più come l’allevamento “dell’amico maiale”, pratica antichissima (pare che risalga al tardo periodo Neolitico) ma ancora diffusissima. Altri agricoltori si dedicano invece alla coltivazione del suolo, alla cura e alla raccolta delle piante coltivate: oltre alle già citate produzioni di tabacco, di viti e di ulivi troviamo la coltura di alcuni cereali come il mais, l’orzo e la segale.

Un’altra pratica molto diffusa è l’orticoltura e la frutticoltura che non richiede grandissimo lavoro fisico e che permette di portare in tavola verdura e frutta di stagione, genuina, e di poterla consumare senz’altro con un alto margine di sicurezza. C’è chi invece coltiva frutta e verdura non solo per consumazione propria ma anche per rivenderla ai mercati e ai privati, come i fratelli Grasso.

Otre a quello del contadino, si sono tramandati altri antichi mestie-ri: troviamo a Dugenta ancora qualche artigiano tra cui si annovera-no vari falegnami, restauratori di mobili, diversi carpentieri, alcuni fabbri, dei vetrai, qualche imbianchino, dei ciabattini, diverse sarte, orafi, parrucchieri e barbieri.

La nostra speranza è che i padri mettano ancora il loro sapere a disposizione dei propri figli, affinché questi mestieri non vadano scomparendo.

La tradizione contadina e artigianaleLa tradizione contadina e artigianale

ITINERARIO ECONOMIICO

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Page 30: Guida Pro Loco DUGENTA

ITINERARIO ECONOMIICO

Le attività commercialiLe attività commerciali

33 000 000 abitanti, un paese dalle piccole dimen-sioni. Tuttavia a Dugenta si può trovare tutto ciò di cui il cittadino necessita per vivere la propria quotidianità. Certo sono botteghe dalle modeste dimensio-

ni, relazionate alla numerosità degli abitanti, ma varie-gate nel genere e nel numero. Il commercio che prevale è senz’altro quello alimenta-re: ciò si evince dai numerosi minimarket e botteghe alimentari. Sono presenti diverse macellerie in ognuna delle quali si possono acquistare tagli di “carni paesane” grazie ai contadini dugentesi che ancora praticano l’attività dell’allevamento. Chi invece non preferisce le pietanze a base di carne può surrogarle recandosi in pescheria o al caseificio. Il pane, cibo da sempre essenziale sulle nostre tavole; è possibile consumare pane fresco e suoi derivati nei vari panifici che offrono tanti altri prodotti come taralli, dolci secchi, brioche, rustici e pizzette. E per completare il pranzo, l’immancabile frutta, acquistabile nelle botteghe ortofrutticole. A proposito di dietologi, per chi ha problemi alimenta-ri, è possibile seguire un’adeguata dieta alimentare designata opportunamente da una dottoressa dietologa e nutrizionista dugentese. Ma il dietologo non è l’unico specialista che svolge attività a Dugenta: è possibile, infatti, eseguire anche visite oculistiche, dentistiche e pediatriche. Ritornando al mercato alimentare, per i più golosi sono disponibili diverse pasticcerie e numerosi bar, punto d’incontro specialmente per i giovani e i pensio-nati. Altro ritrovo per giovani e giovanissimi è la sala giochi. Oltre ai bar e ai circoli, troviamo alcuni tabaccai, ricevitorie e un’edicola.

2828

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ITENERARIO ECONOMICOITENERARIO ECONOMICOITENERARIO ECONOMICOITENERARIO ECONOMICO ITINERARIO ECONOMIICO

2929

Per il vestiario si annoverano vari negozi di abbiglia-mento di vario genere, d’intimo, di articoli sportivi e un atelier di abiti per sposi. È presente in paese anche una lavanderia. C’è poi uno spazio commerciale dedicato ai bambini dove si possono trovare -oltre all’abbigliamento- giocat-toli di vario genere e articoli di cancelleria. Per gli accessori troviamo negozi di calzature, profume-rie, gioiellerie e oreficerie, e un’ottica. Sono presenti due fiorai in uno dei quali è disponibile il servizio interflora che permette la consegna a domici-lio di piante e fiori e la spedizione in tutti i paesi d’Italia. Numerosi anche i negozietti di articoli casalinghi, di elettrodomestici, di computer e accessori. Vi è inoltre una ferramenta. È presente anche il settore automobilistico, basti pensare all’auto salone o anche ai negozi di autoricam-bi, ai gommisti, agli elettrauto, ai carrozzieri, ai mecca-nici, ai rifornimenti di carburante e per finire alle varie compagnie di assicurazioni automobilistiche. Vi è poi una bottega, dove è possibile acquistare e riparare biciclette. A Dugenta ci si può rivolgere a tre agenzie immobiliari per affittare o comprare case. Chi invece vuole costruirle, può servirsi nel negozio di materiale edile o in quello di ceramiche. Fornita di grande clientela è la farmacia, che ha la particolarità di essere una delle poche a carattere veterinario e di avere un laboratorio galenico erboristi-co . E per gli animali e i terreni troviamo anche un negozio di mangimi e concimi. Oltre ai succitati prodotti sono messi a disposizione servizi e consulenze: tra i liberi professionisti di Dugen-ta eccellono avvocati, geometri, ingegneri e dottori commercialisti. E in ultimo -forse un po’ per scaramanzia- citiamo le agenzie di onoranze funebri.

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ITINERARIO CULTURALE

LL a scuola è stata attrice della straordinaria trasforma-zione della piccola società dugentese, tesa a costrui-re con l’autonomia una propria identità. Alla scuola dobbiamo molto, allorché, aprendo le porte a strati sociali sempre più ampi, ha sconfitto

l’analfabetismo. L’istituto comprensivo di Dugenta è intitolato a Pasquale Di Cerbo, l’aviatore morto in seguito ai bombardamenti. Tra i personaggi che hanno lasciato una traccia nella memoria ricordiamo il poeta Palmieri Enzo e il maestro Nicolella che ha innalzato il livello di scolarizzazione dei giovani di Dugenta e che vide i primi laureati. Una menzione particolare va all’arciprete Don Pasquale De Rosa che, come emerge dall’Archivio parrocchiale, è la personalità più importante che caratterizzò la vita religiosa, sociale e civile della prima metà del Novecento a Dugenta. A lui si deve la crescita religiosa della comunità attraverso la costituzione di scuole catechi-ste, del circolo giovanile dei Luigini, gli odierni chierichetti, delle figlie di Maria e Madri Cristiane, e istituendo nuove funzioni religiose che la comunità dugentese non conosceva prima, quali il Mese di Maggio- Ottobre– Giugno, l’adorazione, le novene, la meditazione quotidiana prima della messa. Fu il fondatore dell’Unione Popolare Cattolica e durante le guerre mondiali istituì un Segretariato Parrocchiale dei parenti dei soldati in guerra, mantenendo costante contatto con il Ministero della Guerra, con la Croce Rossa e la Segreteria di Stato Vaticano. A lui Dugenta deve inoltre l’ottenimento di un mercato settimana-le, della caserma dei carabinieri, dell’asilo infantile, del medico condotto, della farmacia, della fontana con l’acqua potabile e della luce elettrica. Ma in cima ai pensieri del “prete sociale”, come testimoniano i suoi scritti, vi era la lotta per l’autonomia comunale.

Da coltura a culturaDa coltura a cultura

Il parroco

Don Pasquale De Rosa Gli insegnanti della scuola

elementare

Gli alunni della scuola

elementare

L’aviatore

Pasquale Di Cerbo

3030

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LLLLLLLL a Pro loco

IIIIIIII l Forum Giovanile

LLLLLLLL ’ Agorà

LLLLLLLL ’’ A.S.D. Dugenta calcio

LLLLLLLL ’’ Atletica Dugenta

IIIIIIII l Circolo sportivo il Calabrone

IIIIIIII l coro parrocchiale Maria Cristina Brando

Le associazioni culturali Le associazioni culturali

ITINERARIO CULTURALE

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ITINERARIO NATURALISTICO

II l Volturno è, con una lunghezza di 175 Km e un bacino esteso per 5.550 km², il principale fiume dell' Italia meridio-nale sia per lunghezza sia per portata. Nel medioevo Dugenta divenne famosa

anche per la pesca, infatti il tratto del fiume Volturno che tutt’ora l’attraversa era molto pescoso. Dai registri della Cancelleria Angioina si viene a conoscenza della pratica della pesca dello storio-ne, il più grande pesce d'acqua dolce e salmastra diffuso in tutta Europa, famoso per offrire carni pregiate e caviale. Degno di nota è l’importantissimo ruolo che svolgeva il tratto del fiume che attraversa Du-genta: fino agli anni sessanta era possibile attra-versare il fiume ed andare a Squille. A pensarci è curioso che un tratto di pochi me-tri a linea d’aria possa fare da confine tra la provincia di Benevento e quella di Caserta. Più curioso è pensare che solo quarant’anni fa per passare da un paese all’altro, per meglio dire da una provincia all’altra, ci si servisse di un tratto d’acqua e di una sorta di zatterone di dimensioni 4x6 mt, chiamata scafone. Questa imbarcazione, chiusa ai lati e aperta alle due estremità per permettere l’ascesa e la disce-sa, riusciva a trasportare grandi gruppi di perso-ne e persino carri carichi di merci traspostati da buoi.

Le traversate e la pesca nel Volturno Le traversate e la pesca nel Volturno

LO SCAFONE

IL LONTRO

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Page 35: Guida Pro Loco DUGENTA

La maggior parte delle persone raggiungevano Dugenta per partecipare al mercato, per vende-re e acquistare animali e prodotti agricoli. Fino ai primi anni sessanta il mercato di Dugenta che si svolgeva anche allora il mercoledì, era una sorta di grande fiera, essendo l’unico della zona. Lo scafone era un vero e proprio mezzo di tra-sporto pubblico e in quanto tale bisognava pa-gare una quota allo scafaro, proprietario e “autista” dello scafone, la quota prevista negli anni 50-60 era di £ 1000. Il primo ad avere questa idea e a concretizzarla tanto da farne un mestiere da tramandare da padre in figlio e una rendita per la vita fu un antenato della Famiglia Ulino. Un’altra barchetta di legno dalle dimensioni più modeste veniva chiamata lontro e riusciva a trasportare solo quattro o cinque persone. Il motore che faceva muovere le imbarcazioni da una riva all’altra del fiume erano le braccia umane, che si aggrappavano a una corda di acciaio collegata sulle due sponde e di portava-no avanti. Giù al fiume si andava spesso a trascorrere la Pasquetta, ma anche d’estate a prendere il sole sui ciottoli.

ITINERARIO NATURALISTICO

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Page 36: Guida Pro Loco DUGENTA

Telecomunicazione e ambienteTelecomunicazione e ambiente

II l Consorzio Antares ha realizzato di recente a Dugenta la Stazione di terra Orbcomm per telecomunicazioni denominata “Dugenta Gateway”.

L’iniziativa rientra nel quadro degli investimenti per il PIT Protofiliere è stato promosso dalla provincia di Benevento, e dovrebbe consentire l’occupazione per un elevato numero di tecnici ed altre professionalità con un indotto di notevo-le interesse.

La suddetta Stazione permette di fornire, sfruttando una rete di 29 satelliti geo-stazionari, una nuova tipologia di servizi della logistica dei trasporti grazie alla trasmissione di dati in tempo reale (o leggermente in differita), i quali a loro volta li riceveranno dai sensori piazzati su navi, veicoli a motore, e altri mezzi, ai fini del monitoraggio della logistica dei trasporti. Nelle foto è raffigurata la stazione satellitare di Dugenta specializzata nelle telecomunicazione. Nella foto in basso si può osservare il rivestimento in tufo per ridurre l’impatto visivo integrando maggiormente la struttura nel territorio. L’altezza è minore di un edificio di due piani.

ITINERARIO NATURALISTICO

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Page 37: Guida Pro Loco DUGENTA

SS ono previsti dei percorsi naturalistici per gruppi di turisti o per gruppi di scuole . Un primo percorso è sulla strada che conduce al fiume Volturno, ricca di vegetazione e animali che pascolano.

La strada del Frasso che conduce a via Lamia è ideale per lunghe e rilassanti passeggiate, in quanto poco trafficata da automobili, e spesso è meta di corridori. Un altro tragitto preferito dai podisti è la via San Domenico, la via Santa Maria in Pesole e la via Cavacone. Altri percorsi nel verde sono previsti in alcune aziende agrituristi-che come lo sporting club di Torre Gaia luogo ideale per trascorrere intere giornate all'insegna dello sport della natura e del relax. L’azienda agrituristica A Masseria Vecchia prevede dei percorsi didattici sia per enti pubblici come le scuole sia per famiglie e privati. I percorsi sono otto: quello del latte, del pane e della pasta, dell’orto, dell’olio, del vino, delle piante, della carne di maiale, della corretta alimentazione. Prima di ogni percorso vengono forniti dei cenni sulla vita del contadino di ieri e oggi. Anche l’agriturismo Lanzi riceve gruppi di scuole ed ospiti, per una visita di poche ore o per soggiorni durante i quali si offre la possibi-lità di conoscere gli aspetti specifici dell’attività produttiva agricola, attraverso la visita alle coltivazioni, agli allevamenti e alle attrezzatu-re agricole.

I percorsi nel verde I percorsi nel verde

ITINERARIO NATURALISTICO

3535

Page 38: Guida Pro Loco DUGENTA

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

Le masserieLe masserie

AA testimoniare la vocazione agricola del paese sono anche numerose “masserie”. Il manso, nel medioevo, era una divisione agraria e corri-spondeva ad un appezzamento di terreno dato in affitto ad una famiglia di coloni, chiamati manenti per l’obbligo che

avevano di risiedere sul fondo, o anche massari o massai, dietro pagamento di un censo per lo più consistente nella corresponsione di una parte di prodotti e nella prestazione di servizi e lavori personali. Oggi di quelle masserie rimangono antichi edifici rurali, che evocano gli usi e i costumi di un tempo e gli antichi sapori (infatti alcune si sono trasforma-te in agriturismo) e testimoniano altresì il duro lavoro dei contadini alle dipendenze dei baroni e dei duchi. L’attività agricola veniva infatti svolta dai coloni e dai massari ed era preva-lentemente la semina con i buoi in pianura e lungo il percorso del fiume, le cui condizioni geomografiche erano tali da non permettere altre attività. Le masserie si espandevano lungo la strada principale che collegava il territorio di San Nicola con la zona detta “Orcoli” e proseguiva lungo la direttrice di Frasso, per poi giungere nella zona di Squille fino al fiume Volturno. Lungo questo percorso si inserivano le masserie: quella dello Capitolo chiamata lo Piano nasceva poco distante dalla masseria delli Sassi in prossimità della chiesa di Santa Maria in Pesole; nella contrada “alli Fossi”, sorgeva la masseria dell’illustre Marchese di Chiazzo, G.Corsi Salviati. Tra le altre masserie ricordiamo la masseria Pozzillo proprietà di Torregaia; la masseria Campellone venduta da Perlingieri a Pisanti; la masseria Cusano attualmente di proprietà Buzzo costruita da due coloni; la masseria Lamia, ubicata su un costone tufaceo che collega la strada di S. Maria In Pesole e la strada del Frasso, di proprietà Marotta e Tebano; la masseria Germinesi, dotata di una cappella votiva, che affaccia sul fiume Volturno con vista panoramica su Squille di Castel Campagnano, già proprietà dei Renzi, appartenente attualmente a Cesare Antonio; la masseria Fossi, caratteristica per il passaggio pedonale a guisa di ponte, di proprietà Cice, Cesare e D’Amico; la masseria Viscusi Armando, edificata su tre livelli con veranda e con parco verdeggiante, posseduta attualmente da Giosuè e Michelino Viscusi; la masseria Vecchia, attualmente agriturismo di proprietà Di Cerbo Giuseppina in Stellato; la masseria Viscusi Giuseppe e Innocenzo, acquistata dal marchese Campos nel 1800 insieme alla cappella di S. Maria In Pesole, poi proprietà dei Merrone e infine di Viscusi; la masseria Selvolella, appartenete ai nobili Micillo, fu quartiere generale degli americani nel ‘45.

3636

Page 39: Guida Pro Loco DUGENTA

FF u costruita a Sala di Dugenta nella seconda metà del 500 da uno dei tre fratelli Di Cerbo provenienti dalla Spagna e stabilitisi nella valle telesina. Fu poi acquistata due secoli dopo dalla contessa Banana, la quale in seguito ad un periodo di crisi,

vendette la proprietà alla nobile famiglia Picone di Frasso. Alla fine del secolo scorso la casa e i terreni ad essa connessi tornarono di proprietà degli eredi Di Cerbo che la occupano tuttora. Nell’azienda, che si estende nella fertile campagna dugentese, gli ospiti possono sperimentare la vera vita contadina e possono trova-re guide per visitare il circondario e fare passeggiate lungo il fiume Volturno. L’azienda utilizza esclusivamente prodotti tipici della zona. La pasta è prodotta in casa in varie specialità: curriuli, spiga, tagliarielli, scisciole, pacche, viccilli, pasta del pecoraro, cavatelli. Per quanto riguarda le carni si possono assaporare: arrosto di maiale alla frutta, arrosto di vitello al latte, tipiche brasate dugentesi (salsicce, capicollo, pancetta). I formaggi sono prodotti con latte delle mucche allevate in azienda. Il vino è prodotto internamente con procedimenti che ne garanti-scono l’autenticità del sapore. Una curiosità è la cantina a damigiana con un cunicolo che la collega al vecchio pozzo, corredato dai classici lavatoi in pietra. Per il pernottamento sono disponibili cinque camere doppie con servizio privato corredate con terrazzini indipendenti che affacciano sulla ridente campagna e arredate in arte povera. A Masseria Vecchia è aperta tutti i giorni ad orari pasti sia a privati che ad enti pubblici per percorsi didattici.

Azienda agrituristica Azienda agrituristica

‘A MASSERIA VECCHIA‘A MASSERIA VECCHIA

INFOINFO Stellato Andrea Stellato Andrea Via S. Maria Impesole, 12Via S. Maria Impesole, 12

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel e fax tel e fax 0824 9782520824 978252

CELLCELL 347 / 1745184347 / 1745184

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

3737

Page 40: Guida Pro Loco DUGENTA

Azienda agricola MeoliAzienda agricola Meoli

INFO INFO Meoli Alessandro Meoli Alessandro

via Cocola, 32 via Cocola, 32

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel & fax tel & fax 0824 9780910824 978091

cell.cell.347/5243581347/5243581

ee--mail: mail: [email protected]@aziendameoli.com

sito web sito web www.aziendameoli.comwww.aziendameoli.com

LL ’azienda Meoli ha un’estensione di circa dodici ettari di cui quattro di vigneto coltivato a Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Piedirosso, Agliani-co,Falanghina e Uva di Troia. Si completa con un ettaro di oliveto situato nella

rigogliosa terra dell’olio di San Lorenzo Maggiore. I vigneti sono coltivati seguendo le normative del PSR e la vinifica-zione avviene esclusivamente secondo i fondamenti enologici classici, basati su tecniche volte alla massima valorizzazione delle caratteristiche di pregio delle uve. Gli oliveti sono condotti secondo le regole dell’agricoltura integra-ta, la raccolta è effettuata in parte “brucando” le olive a mano sulla pianta. Per eliminare al massimo i tempi morti tra raccolta e frangi-tura, si ricorre anche alla raccolta meccanizzata, in modo tale da preservare la sanità e l’integrità delle olive fino alla consegna al frantoio. Le cure colturali e la difesa delle olive e dell’uva dagli insetti vengono eseguite secondo tecniche ecocompatibili e control-late prima da noi e poi da Organismi specializzati.

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

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Page 41: Guida Pro Loco DUGENTA

SS ituato ai piedi del monte Taburno, tra vigneti ed ulive-ti, si trova un antico casale di campagna, risalente ai primi anni del “900, restaurato e trasformato nell’agriturismo “Fontana del Carpino”. I prodotti ricavati dal fondo aziendale, che si estende

per circa quattro ettari, si trasformano in piatti dal gusto ineguaglia-bile che affondano nella tradizione di questa terra, riscoprendo antichi sapori. In azienda, inoltre, si possono acquistare i prodotti realizzati dalla stessa famiglia: la falanghina del Sannio, l’aglianico invecchiato in botte, l’olio extravergine d’oliva ottenuto da molitura a freddo. La prima garanzia della bontà di tali prodotti si fonda nella tradizio-ne di una famiglia di viticoltori che da diverse generazioni nel rispetto del passato, ancora utilizza metodi artigianali di coltivazio-ne e produzione. Il posto offre numerose occasioni di interesse e di svago in un territorio che comprende interessanti percorsi culturali nel centro storico di Sant’Agata dei Goti, le attrattive naturalistiche e storiche dei paesi della Valle Telesina, le acque termali di Telese, le testimo-nianze di cultura contadina nelle antiche cantine dove la produzio-ne del vino ha radici millenarie. Fontana del Carpino mette a disposizione dei visitatori una veran-da-giardino e un’ampia zona relax posizionata tra le vigne e l’uliveto per prendere il sole e far giocare i bambini in libertà e sicurezza.

Azienda agrituristica Azienda agrituristica

FONTANA DEL CARPINOFONTANA DEL CARPINO

INFO INFO Via Fontana del CarpinoVia Fontana del Carpino

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel e fax tel e fax 0823 9574160823 957416

CELLCELL 320 / 8528352320 / 8528352

ee--mail: mail: [email protected]@fontanadelcarpino.it

sito web sito web www.fontanadelcarpino.itwww.fontanadelcarpino.it

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

3939

Page 42: Guida Pro Loco DUGENTA

Azienda agrituristica LanziAzienda agrituristica Lanzi

INFO INFO

via Lanzi, 11 via Lanzi, 11

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel & fax tel & fax 0824 9782250824 978225

cell.cell.340/3952588340/3952588

ee--mail: mail: [email protected]@virgilio.it

LL ’’azienda Lanzi, distante 1 km dal centro del paese, si estende in una verde vallata a 55 m.l.m. per circa tre ettari di superficie.

La cucina agli “antichi sapori”, ha riscoperto piatti tipici della popolazione contadina del luogo. L’antipasto agrituristico è composto da circa dieci degustazioni di prodotti aziendali e dell’agricoltura locale, mentre tra i primi piat-ti primeggiano tagliatelle con funghi porcini, pacche e fagioli, fagioli con verdure, cannello-ni, zuppa di fagioli con funghi porcini e zup-pa alla contadina, tutti ottenuti con pasta fatta in casa. I secondi comprendono carni d’agnello da pascolo, maiale, coniglio, pollo, manzo, cin-ghiale, tutti cresciuti in allevamenti “estensivi” tipici della zona. La particolarità dell’azienda agrituristica Lanzi è la disponibilità della cucina senza glutine.

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

4040

Page 43: Guida Pro Loco DUGENTA

L’azienda utilizza, per la preparazione delle pietanze, produzioni tipiche dell’agricoltura locale come l’olio extra vergine d’oliva di varie-tà “Ortice” e “Ortolana”, formaggi pecorini di “Laticauda”, pasta preparata con farina di gra-no duro, vino “Aglianico” e “Falangina” del Taburno. Anche l’agriturismo Lanzi riceve gruppi di scuole ed ospiti, per una visita di poche ore o per soggiorni durante i quali si offre la possibi-lità di conoscere gli aspetti specifici dell’attività produttiva agricola, attraverso la visita alle colti-vazioni, agli allevamenti e alle attrezzature agri-cole. Tra le varietà di uva impiantate a filari ed a raggiera vi sono il Barbera, il Trebbiano, la Malvasia di Candia, ed altri ecotipi tipici della zona. L’ impianto di meleto di varietà “Annurca” è innestato su franco ed allevato a vaso aperto. Il meleto segue un programma di coltivazione “integrato” attraverso l’assistenza tecnica di un agronomo specializzato. All’interno dell’azienda vi è un’ esposizione permanente di quadri del maestro Luciano Barletta e del maestro Corrado Graniglia.

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

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Page 44: Guida Pro Loco DUGENTA

Torre Gaia WINE RESORTTorre Gaia WINE RESORT

INFO INFO

via Boscocupo, 11 via Boscocupo, 11

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel tel 0824 9781720824 978172

fax fax 0824 9783370824 978337

ee--mail: mail: info@[email protected]

sito: sito: www.torrewww.torre--gaia.comgaia.com

TT orre Gaia è l’azienda che occupa un posto di primo piano nel panorama enogastronomico del paese: rap-presenta una tappa irrinunciabile per l’enoturista che si reca nel Sannio alla scoperta di antichi sapori. Apparte-nente al circuito delle Dimore storiche della Campania e

immersa in ben 113 ettari di vigne, la splendida villa padronale sorge alle pendici del Parco Regionale del Taburno, vantando il titolo di una delle aziende più belle di tutto il Mezzogiorno. Fu fondata agli inizi del 1900 dal dr. Federico Perlingieri che costituì una delle prime società di capitali della provincia di Benevento, la Società Agricola Sannite S.p.a., tuttora proprietaria della tenuta. Questa maestosa dimora nobiliare , immersa in un’atmosfera suggesti-va, è stata completamente riportata agli antichi splendori e ristruttura-ta in perfetto stile Country House, per accogliere gli ospiti in ambienti raffinati ed eleganti che si affacciano sullo splendido paesaggio, ospita-no conferenze, meeting, serate di gala e cerimonie. Sono inoltre presenti otto casolari distribuiti su tutto il territorio aziendale. Nel ristorante “Donna Giulia” si ricercano i piatti tradizionali che meglio esaltano l’eccellenza dei vini: paccheri ripieni con brunaise del Tirreno; astice al vapore in bellavista nappata con fumetto di crostacei”;

scottadito di agnello paesano; babaronata con crema con cubetti di patate al

rosmarino leggera a limone e zoccolo di scarola uvetta & pinoli.

A Torre Gaia è stabilita la segreteria campana del Movimento Turismo

del Vino, organo che si propone di disegnare una mappa del territorio vitivinicolo, individuando percorsi di interesse turistico, culturale e di rilevante tradizione gastronomica e promuovervi manifestazioni e convegni. Numerosi sono gli eventi di rilievo nel corso dell’anno come il Sannio Wine and Music Festival, la Vendemmia Notturna, Cantine Aperte, la festa del Novello. Nella splendida cornice di Torre Gaia lo Sporting Club è il luogo ideale per trascorrere indimenticabili giornate all'insegna dello sport, della natura e del relax.

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

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Page 45: Guida Pro Loco DUGENTA

NN el 1985 fu inaugurato il moderno Impianto Enologico con la costruzione del moderno stabilimento che attualmente si trova al centro della tenuta, dove avviene la trasformazione delle uve negli eccellenti vini della fattoria. Già fin dai primi anni cinquanta, fu fra le prime aziende in

Campania a produrre ed esportare vini fini in bottiglie da tre quarti di litro. Dopo un periodo di inattività durato circa dieci anni, la allora Società Agricola Sannite S.p.a. avviò un ambizioso programma di investimento che vide l’acquisto di nuovi vigneti. Oggi Torre Gaia è riemersa distinguendosi tra le aziende specializzate nel settore vinicolo è ciò è stato possibile attraverso la razionalizzazione degli impianti esistenti e all’introduzione dei metodi di lotta integrata a basso impatto ambientale per la difesa dei parassiti. Da una decina d’anni, circa venti ettari di vigneto sono destinati alla produzione biologica, regolarmente certificata dal Consorzio di Controllo per la Produzione Biologica. L'attenzione al progresso tecnologico si fonde con la cura per le antiche tradizioni, come testimonia la splendida bottaia: costruzione completamen-te sotterrata rispetto al livello di campagna che ospita botti in rovere di Slavonia di capacità diverse impiegate per la maturazione dei vini rossi in particolare dell’Aia vecchia. Torre Gaia produce un ottimo spumante a base di Asprinio, mentre il grosso delle uve prodotte va dal Sangiovese al Trebbiano Toscano, dalla Malvasia di Candia alla Falanghina ed Aglianico. Da qualche tempo, oltre all’inserimento di alcune vigne di Greco e di Fiano, si sono aggiunti vigneti di Merlot e Chardonnay. Ciò ha portato alla realizzazione di vini doc di grande pregio come l’Opera (Falangina doc), l’Elogio (l’aglianico doc), il Koinè (il Sannio Greco doc), il Gradualis Sannio Fiano doc e da quest’anno, il Cortinolfi (Solopaca Rosso Superiore) ed il Solis Pagus (Solopaca bianco Classico); ma il fiore all’occhiello dell’azienda è senza dubbio l’AIA VECCHIA 2000, una riserva di aglianico e Montepulciano. La cura che l’azienda dedica alla ricerca e allo sviluppo per il miglioramento della qualità dei prodotti è dimostrata dalla costante collaborazione con università ed istituti di ricerca,e dall’ottenimento della certificazione ISO9002. Negli ultimi anni l’azienda ha continuato a promuoversi attraverso la partecipazione a fiere e manifestazioni ottenendo numerosi riconoscimenti; si possono citare, tra gli ultimi, tre Gran Menzioni ricevute al Vinitaly 2003 e d i l p r e m i o “ S e l e z i o n e d e l S i n d a c o ” . L’azienda ha ricevuto inoltre la certificazione per l’accoglienza in cantina con il massimo riconoscimento: le cinque foglie d’oro; Nel punto vendita è possibile acquistare i vini della Fattoria Torre Gaia: aperto tutti i giorni, compresa la domenica, di mattina dalle 9.00 alle 12.30, di pomeriggio dalle 13.30 alle 18.00.

Torre Gaia WINERYTorre Gaia WINERY

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

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Page 46: Guida Pro Loco DUGENTA

Ristorante Ristorante -- Pizzeria La Pizzeria La ruschetta ruschetta

INFO INFO

via Fossi, 29 via Fossi, 29

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel tel 0824 9780280824 978028

CELL CELL 334 / 82216940334 / 82216940

II mmerso nel verde, ad un Km dall’uscita di Dugenta sulla Fondo Valle Isclero, il ristorante - pizzeria La Bruschetta gode di sale e di ampi spazi esterni, dove la propria clientela

può assaporare i gustosi piatti della casa anche durante le serate estive. Tra le diverse specialità sono previsti l’antipasto della casa, la pasta fresca con porcini del Taburno, la tagliata fiorentina servita su pietra lavica, e dell’ottima pizza anche al metro. Aperto tutti i giorni anche a pranzo, tranne il martedì.

Pizzeria da Pizzeria da asquale asquale

INFO INFO

via Campellone via Campellone

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel tel 0824 9787170824 978717

OO ttima anche a domicilio, la pizza di Pasquale, può essere degustata in sala o trasportata in appositi contenitori e riscaldata nel forno di casa.

Le specialità del pizzaiolo sono la dama bianca, la primavera, la bianca al formaggio sardo, la dragon ball, la mimosa, la Carmen Russo, la completissima. Si può inoltre degustare l’antipasto della casa, il tutto accompa-gnato da ottimo vino. Aperto tutte le sere tranne il lunedì.

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

4444

Page 47: Guida Pro Loco DUGENTA

Pizzeria da Pizzeria da ldo ldo

LL ’ambiente rustico, situato al centro del paese, offre alla clientela numerose varietà di pizza al piatto e al taglio, preparate con abilità e maestria da Aldo: la trevigiana, la

pizzaiola, la valtellina, la ghiottona, la pizza rapa, la contadina. e la pizza all’americana.

Tra i servizi offerti vi è la consegna a domicilio. Aperto tutte le sere tranne il mercoledì.

INFO INFO

via Nazionale, 119 via Nazionale, 119

82030 Dugenta (BN) 82030 Dugenta (BN)

tel tel 0824 9785730824 978573

CELL CELL 334 / 82216940334 / 82216940

ITINERARIO ENOGASTRONOMICO

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Page 48: Guida Pro Loco DUGENTA

MANIFESTAZIONI ED EVENTI

Le feste religiose

LL e feste più antiche hanno carattere religio-

so. La più significativa ricorre il 30 Novembre: la festa patronale di Sant’Andrea Apostolo.

Le altre feste religiose organizzate dalla parrocchia di S. Andrea Ap. sono quella di Sant’Anna il 26 luglio e la festa del Corpus Domini con la tradizionale infio-rata in giugno. Di antichissima tradizione è la festa di Santa Maria in

Pesole festeggiata il 15 Agosto e venerata con profon-da affezione. Questa ricorrenza vede ogni anno il ritorno degli emigrati, soprattutto dalla Svizzera e dalle Americhe, per partecipare ai festeggiamenti. All’inizio di settembre la parrocchia di San Nicola organizza la tradizionale festa civile-religiosa in onore del Santo a cui i fedeli della zona sono profondamen-te devoti. La festa prevede la suggestiva sfilata dei carri che è un richiamo per tutta la comunità di Dugenta.

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Page 49: Guida Pro Loco DUGENTA

LL a Pro loco ogni anno organizza

varie manifestazioni e attività a caratte-re culturale.

GENNAIOGENNAIO

La giornata della memoria La Tombolata per la pace per i bambini con premi FEBBRAIOFEBBRAIO

Il Carnevale dei bambini con la realizza-zione di maschere storiche MARZOMARZO

La Giornata della donna MAGGIOMAGGIO

Il Camper donna GIUGNOGIUGNO

La Giornata dell’anziano LUGLIOLUGLIO

Il Campo scuola per bambini L’Estate Dugentese con le Serate al Bor-go; La manifestazione Gli Antichi Sapori con cena nelle strade e nelle Masserie DICEMBREDICEMBRE

Il Presepe vivente e il concerto di Natale che vede protagonisti i bambini delle scuole elementari; La mostra di presepi con premiazione Babbo Natale e lo zucchero filato

La manifestazione Terre Antiche del

Nocciolo

Le manifestazioni della Pro loco

MANIFESTAZIONI ED EVENTI

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Page 50: Guida Pro Loco DUGENTA

Feste e Sagre Feste e Sagre

CC

ross Trofeo Torre Gaia gara campestre regionale FIDAL (gennaio-febbraio);

CC

antine aperte (ultima domenica di maggio);

FF

esta salsiccia e porchetta di cinghiale (maggio-giugno);

FF

esta della Repubblica (2 giugno) . Comune di Dugenta

FF

esta della pizza (giugno);

GG ara podistica regionale di 10 Km (giugno);

SS

agra dei prodotti tipici (S.Maria Impresole, inizio agosto);

CC

alici di stelle (10 agosto);

SS

agra del cinghiale (settembre-ottobre);

BB

envenuta vendemmia (ottobre);

FF

esta del Novello (novembre) .

F

esta del 4 novembre (novembre) .

MANIFESTAZIONI ED EVENTI

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LL a SAGRA DEL CINGHIALE a Dugenta ha la durata più lunga tra le sagre della Campania: da settembre ad ottobre durante tutti i weekend si

approntano delle vere e proprie accoglienti trattorie all'a-perto, per chi ha voglia di gustare la carne di cinghiale, in un'atmosfera di festa campestre. Tra balli e canti folkloristici si possono degustare i piatti tipici realizzati con la prestigiosa carne di cinghiale e serviti in piatti di terracotta che si possono portare via come souvenir. Questa sagra prende il via nel Settembre del 1980 grazie alla Famiglia Di Caprio che ha portato avanti negli anni la propria passione ed il gusto di continuare una antica tradi-zione.

La sagra del cinghialeLa sagra del cinghiale

AA nche questa festa è organizzata dalla famiglia Di Caprio. Si tiene solitamente tra maggio e giugno e si svolge all’aperto dove vengono attrezzati degli

stand sotto i quali si può scegliere di degustare pappardelle e strozzapreti al sugo di cinghiale, la salsiccia e la porchetta di cinghiale, formaggi e svariati contorni, piatti tipici della festa a cui ben si abbinano aglianico e falanghina.

Festa salsiccia e porchetta di cinghiale Festa salsiccia e porchetta di cinghiale

MANIFESTAZIONI ED EVENTI

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UN CONFRONTO TRA

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UN CONFRONTO TRA

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EVENTI STRAORDINARI

I 50 anni di autonomiaI 50 anni di autonomia

II l 1° Gennaio 2006 Dugenta ha festeggiato i suoi cinquant’anni di autonomia comunale.

Sin dalla fine dell’800 molti dugentesi hanno lottato per realizzare quest’obiettivo, in primis il parroco Don Pasquale De Rosa e il “maestro” Vincenzo Nicolella, e insieme a loro molti altri semplici cittadini convinti dell’importanza e della necessità di un’autonomia comunale. All’inizio del 1956 Dugenta si avviava a vivere la sua esperienza di autonomia amministrativa che permise di ridurre l’emorragia migratoria locale favorendo concrete possibilità di nuovi inse-diamenti abitativi, di attività economiche ed imprenditoriali, sia pure tutte legate all’agricoltura. Grazie alle pubblicazioni di “Dugenta ha cinquant’anni”, si sono potuti ricostruire alcuni tratti di questo mezzo secolo di auto-nomia. I tre opuscoli, sono stati realizzati infatti al fine di “riallacciare “riallacciare

fili della memoria spazzati dal tempo o dall’incuria, verificare dei fili della memoria spazzati dal tempo o dall’incuria, verificare dei

dolorosi vuoti dimenticati, ma anche rinnovare le proprie radici, dolorosi vuoti dimenticati, ma anche rinnovare le proprie radici,

incollare altri fotogrammi, ipotizzare nuovi percorsiincollare altri fotogrammi, ipotizzare nuovi percorsi”.

LA PIAZZA COMUNALELA PIAZZA COMUNALE

IL COMUNEIL COMUNE

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UU n evento che procurò grande apprensione nell’intera diocesi unifica-ta di Cerreto Sannita, Telese e Sant’Agata de’Goti fu l’arrivo a Dugenta della venerata effigie della beata Vergine di Fatima .

Le comunità parrocchiali di S. Andrea ap. e di S. Nicola ad Orcula hanno mostrato immensa gioia e gratitudine nell’accogliere la Madonna Pellegrina del Santuario di Fatima. Era una domenica esattamente il 1 giugno del 2003 quando la Madonna di Fatima atterrò con l’elicottero nello spiazzale del Consorzio Agrario, accolta da tantissimi fedeli e salutata dal parroco e dalle autorità. Fu accompagnata nella chiesa di S. Andrea ap. da una lunga processione circondata da una grande catena umana fatta da un gran numero di giovani volontari impegnati nel servizio d’ordine. All’ingresso in chiesa seguì l’intronizzazione, la deposizione nelle mani della Vergine della Corona del Rosario donata dal Santo Padre Giovanni Paolo II e l’accensione della lampada. Da quel momento numerosis-sime furono le visite da ogni parte della Campania, ammalati, disabili, anziani, fanciulli, insegnanti, mentre si susseguivano celebrazioni eucaristiche, di lodi e vespri, rosari meditati, canti liturgici. Venerdì 6 giugno la statua della Vergine fu traslata alla parrocchia di S. Nicola e il giorno seguente, dopo l’ultima concelebrazione presieduta da S. E. Mons. Michele De Rosa e l’ultima Via Crucis per le strade del paese la Vergine ripartì per raggiungere la parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo in Pogliano Milanese.

La Madonna di FatimaLa Madonna di Fatima

Santa Maria GorettiSanta Maria Goretti

AA ltrettanto entusiasmo per il più recente arrivo delle spoglie mortali di Santa Maria Goretti (22– 24 febbraio 2008). Nata a Corinaldo (AN) il 16 ottobre 1890 da Assunta Carlini e Luigi

Goretti, fu ferita a morte in un tentativo di violenza da parte di Alessandro Serenelli all’epoca diciottenne. Dopo aver perdonato il suo uccisore morì a Nettuno il 6 luglio 1902. Venne beatificata il 27 aprile 1947 da Papa Pio XII e canonizzata il 24 giugno 1950 dallo stesso Papa con il nome di Santa Maria Goretti. Marietta - così veniva chiamata in casa– è considerata la Santa dei giovani. Alessandro Serenelli fu condannato a 30 anni di reclusione. Secondo quanto da egli stesso raccontato anni dopo, avrebbe tentato una riconciliazione con la famiglia e i propri dettami religiosi dopo avere sognato la sua vittima che gli offriva dei gigli che si trasformavano in fiammelle. Nel 1929, dopo 27 anni di reclusione, Serenelli fu scarcerato e chiese il perdono dei familiari di Marietta. La madre glielo accordò. Dopo tale episodio, Serenelli trascorse il resto della sua vita come lavorante laico in un convento di Cappuccini ad Ascoli Piceno e morì il 6maggio 1970, a 88 anni, in un convento di Macerata.

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EVENTI STRAORDINARI

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CURIOSITA’

Il cinemaIl cinema

II l 10/03/1956 venne aperto a Dugenta dal l 10/03/1956 venne aperto a Dugenta dal Sig. Angioletto Di Cerbo il cinema Sig. Angioletto Di Cerbo il cinema “URBITANIA” dal nome di una vecchia “URBITANIA” dal nome di una vecchia cittadina romana “URBITANIUM” citata cittadina romana “URBITANIUM” citata da Tito Livio. da Tito Livio.

Il primo film ad essere proiettato fu: “Totò medico Il primo film ad essere proiettato fu: “Totò medico dei pazzi” ma il film che fece incassare di più dei pazzi” ma il film che fece incassare di più fu:”Genoveffa di Brabante”.fu:”Genoveffa di Brabante”. Ogni due o tre anni veniva organizzata una recita, Ogni due o tre anni veniva organizzata una recita, come ad esempio “Natale in casa Cupiello”. Venne come ad esempio “Natale in casa Cupiello”. Venne rappresentata probabilmente negli anni ‘66 o ‘68 rappresentata probabilmente negli anni ‘66 o ‘68 con attori quali Alfonso Cesare e Anna Massaro che con attori quali Alfonso Cesare e Anna Massaro che svolgeva il ruolo di protagonista.svolgeva il ruolo di protagonista. Il cinema fu chiuso il 31 dicembre 1972. Il cinema fu chiuso il 31 dicembre 1972. Purtroppo non siamo riusciti a rinvenirne una testi-Purtroppo non siamo riusciti a rinvenirne una testi-monianza fotografica.monianza fotografica.

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Page 73: Guida Pro Loco DUGENTA

Il costume tipicoIl costume tipico

LL a litografia raffigura il costume popolare tradizionale del 1700. Come si può notare la donna ha al collo una collana a due fili di grani di corallo e vaghi (sfere cave) zigrinati in

oro. I capelli sono raccolti nella tovaglia, fazzoletto di canapa rigato marrone, piegato a triangolo con i lembi rialzati e annodati sul capo. Il fazzoletto da collo è invece di lino bianco a righe rosa. Il bustino di velluto nero ha sottili bretelle e i davanti allacciati con stringhe rosse. Sotto il bustino indossa una camicia bianca dalle maniche larghe a basso giro e rimboccate sui gomiti; lo scollo tondo e profondo è fermato da due bottoncini a sfera di filigrana d’oro riportata. Gonna di dobletto (panno di lino e cotone) rosa è ampia e arriccia-ta. Il grembiule celeste, rimboccato in vita, orlato di trenetta bianca. Sotto le scarpe nere si intravedono calze di colore giallo. Accessorio del costume è lo scialle grigio a righe nere, con frangia ai bordi, ampio tanto da avvolgervi l’intera persona. Il bambino ha un cappello a testa larga e abbassata; sulla camicia bianca altra camicia blu; brache rosse.

ÈÈ uno scudo tripartito. In alto a sinistra troviamo sull’azzurro la “D” maiuscola di Dugenta; in alto a destra sul rosso ci sono cinque spighe di

grano legate da una fascia bifida azzurra; in basso sul marrone occupa metà dello scudo il castello rosso turrito con merli alla guelfa su prato verdeggiante. Lo scudo è stato ornato da una corona e da ramoscelli di quercia ed ulivo.

Lo stemma Lo stemma

CURIOSITA’

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Page 74: Guida Pro Loco DUGENTA

I sindaci dall’autonomia ad oggiI sindaci dall’autonomia ad oggi

CC

OMMISARIO P. RAG. RADASSO LUIGI dal 1957 al 1960

EE

SPOSITO GIUSEPPE dal 1960 al 1964

VV

ISCUSI MICHELE dal 1964 al 1970

DD

I CERBO CARLO dal 1970 al 1975

DD

I CERBO MICHELE dal 1975 al 1980

EE

SPOSITO GIUSEPPE dal 1980 al 1983

EE

SPOSITO GIUSEPPE dal 1983 al 1988

EE

SPOSITO GIUSEPPE dal 1988 al 1993

DD

I CERBO CLEMENTE dal 1993 al 1997

DD

I CERBO CLEMENTE dal 1997 al 2001

VV

ISCUSI MIGUEL dal 2001 al 2006

RR

ENZI ADA dal 2006 ad oggi

CURIOSITA’

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Cronologia dei parroci di DugentaCronologia dei parroci di Dugenta

CURIOSITA’

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Page 76: Guida Pro Loco DUGENTA

frequenzafrequenza CognomeCognomeCognome

138 Di Cerbo

117 Renzi

60 Ciervo

57 Fusco

42 Iannotti

39 Di Caprio

34 Gallo

33 Iannotta

29 Aldi

28 Calvano

I cognomi più comuniI cognomi più comuni

CURIOSITA’

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Page 77: Guida Pro Loco DUGENTA

Le strade più curioseLe strade più curiose

VV

IA CALABRONI da “callapruni”, nome dialettale dei rovi che crescevano ai lati della strada.

VV

IA CERZE MAIORANE dalla presenza sul luogo di grandi querce.

VV

IA FONTANA DEL CARPINO da una sorgente d’acqua circondata da carpini.

VV

IA MOLINO VECCHIO

dal ruscello S. Giorgio che alimentava un vecchio mulino.

VV

IA NOTAR IGNAZIO dal nome di un antico proprietario.

VV

IA ORCOLI da orci di epoca romana rinvenuti in questa zona.

VV

IA POZZO VALLONE dalla vicinanza al ruscello S. Giorgio.

VV

IA ZIA ROSA dal nome di un’antica proprietaria.

CURIOSITA’

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I collegamenti ferroviariferroviari

CURIOSITA’

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Contatti e numeri utiliContatti e numeri utili

PP RO LOCO Via Nazionale 108

tel 0824 906019 e-mail [email protected]

CC OMUNE Via Nazionale 139

tel 0824 978003

fax 0824 978489

e-mail [email protected]

CC RABINIERI Via Nazionale 25

tel 0824 978002

SS CUOLA ELEMENTARE E MARTERNA Via San Nicola

tel 0824 978025

SS CUOLA ELEMENTARE E MARTERNA Via Nazionale

tel 0824 978051

SS CUOLA MEDIA STATALE Via Nazionale

tel 0824 978188

AA SILO INFANTILE SUORE ESPIATRICI Via Stazione

tel 0824 978070

FF ARMACIA dr. D’AVICO COSIMO Via Nazionale 11

tel 0824 978883

DD R. RENZI ADA Via Nazionale 108

tel 0824 978023

DD R. LANDOLFI RAFFAELLO Via del Frasso 8

tel 0824 978162

GG UARDIA MEDICA tel 0824 979320

PP OSTE ITALIANE ufficio postale di Dugenta

Via Nazionale tel 0824 978791

BB ANCA DI ROMA Via Nazionale

tel 0824 978006

BB ANCA POPOLARE DI LODI SOC.COOP. Via Nazionale 55

tel 0824 978888 / 0824 978889

CURIOSITA’

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DOVE SIAMODOVE SIAMO 7878

Page 81: Guida Pro Loco DUGENTA

BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA

� Antonio Gisondi “Dugenta ha

cinquant’anni” n.41 ottobre 2005 Edizioni Il Chiostro (BN)

� Antonio Gisondi “Dugenta ha

cinquant’anni” n.42 ottobre 2005 Edizioni Il Chiostro (BN)

� Antonio Gisondi “Dugenta ha

cinquant’anni” n.44 aprile 2006 Edizioni Il Chiostro (BN)

� Ept di Benevento “Sannio in touring” 2005 Editrice Duna Srl

SITOGRAFIASITOGRAFIA

� www.prolocodugenta.com

� www.comune.dugenta.bn.it

� www.wikipedia.it

� www.campania.indettaglio.it

� www.ilquaderno.it

� www.torre-gaia.com

� www.google.it

� www.sagradelcinghiale.com

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COMUNE DI DUGENTA

REGIONE CAMPANIA

PROVINCIA DI BENEVENTO

ENTE PARCO TABURNO-CAMPOSAURO