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GUIDA STATI UNITI D'AMERICA

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Guida informativa a cura della Agenzia Viaggi Arcadelphi Palestrina

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G li Stati Uniti d’America sono una repubblica fe-derale democrat ica dell’America settentrio-

nale composta da 50 stati e un di-stretto federale. Confinano a nord con il Canada e a sud con il Messi-co, mentre ad est e ad ovest sono bagnati rispettivamente dall’oceano Atlantico e dall’oceano Pacifico. Le acque territoriali dell’Alaska - lo stato più vasto - confinano con la Russia (Stretto di Bering). Lo stato delle Hawaii è formato da un arcipe-lago local izzato nel centro dell’oceano Pacifico. Il paese pos-siede anche alcuni territori e zone insulari, sparsi tra il mar dei Caraibi e il Pacifico.Il nome in lingua orgi-nale e’ United States of America , abbreviato USA.

CUCINACUCINA

Gli Stati Uniti offrono una vasta of-ferta di cucina, dal semplice fast food in cui si consumano prevalen-temente hamburgers e hot-dog, ai ristoranti più raffinati al mondo, che si trovano soprattutto nelle grandi

metropoli. La colazione (breakfast) è quella tipica all’inglese, abbondan-te e ricca, il pranzo (lunch) è gene-ralmente veloce e leggero e la cena (dinner) è invece il pasto principale della giornata. Inoltre, grazie alla presenza delle numerose comunità di immigrati, in tutti gli States si possono provare i più disparati piatti delle cucine del mondo, vastissima è infatti l’offerta italiana, indiana, ci-nese, francese, giapponese, thai, messicana e cubana.Grande protago-nista della tavola è sicuramente la carne bovina, spesso di grosso taglio e preparata grigliata con salse più o meno piccanti, accanto a quella di maiale, a quella di bisonte, al tacchi-no (soprattutto nel Giorno del Rin-graziamento), al pesce e ai crosta-cei (questi soprattutto negli stati del nord-est). Tra le bevande, oltre natu-ralmente alla Coca-Cola (negli Stati Uniti, più precisamente ad Atlanta, si trova naturalmente la sede della diffusissima bevanda) trovano larga diffusione la birra, il sidro, e il Bar-boun Whiskey, orgoglio del Ken-tucky e del Tennesee. Discorso a parte meritano i vini, molto apprez-

zati dagli americani, in cui assieme al top della produzione italiana (Brunello, Barolo e Amarone), francese (Bordeaux,Borgogna e Alsazia), spagnola, cilena, australia-na, sudafricana e argentina, meritano sicuramente una citazione i vini del-la California, come lo Chardonnay, il Sauvignon, il Cabernet Franc e Sauvignon e lo Zinfandel, parente stretto del nostro Primitivo pugliese.

FESTIVITA’FESTIVITA’

Le feste americane COLUMBUS DAY Ricorda il giorno della «scoperta» dell' America, tradizio-nalmente avvenuta il 12 ottobre del 1492 con lo sbarco di Cristoforo Colombo sull' isola di San Salvador. Dal 1971 viene celebrato ogni se-condo lunedì del mese di ottobre THANKSGIVING DAY È il giorno del «Ringraziamento» che cade il quarto giovedì di novembre. Ricorda il primo raccolto dei Pellegrini che sbarcarono nel 1620 nell' attuale Stato del Massachusetts. Tra i suoi simboli, il tacchino e il mais INDE-PENDENCE DAY Il giorno dell'

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indipendenza dalla Gran Bretagna. Il 4 luglio del 1776 il Congresso dei rappresentanti delle ex 13 colonie dell' America del Nord adotta il testo finale della «Dichiarazione di Indi-pendenza»

DIVERTIMENTIDIVERTIMENTI

Halloween l’oramai popolare Festa delle Streghe!!

Antica tradi-zione del po-polo america-no, si festeg-gia ogni anno la notte del 31 ottobre, la notte in cui streghe, sche-letri, diavoli vagano per le strade delle città! Dalle finestre di ogni casa le immancabili zucche dallo sguardo sinistro veglia-no sulle abitazioni scacciando gli spiriti maligni! Ma Halloween è so-prattutto la festa dei bambini che girovagano per le strade bussando in ogni casa, travestiti a tema, presen-tandosi con la parola d’ordine “ Re-galo o dispetto!” per ricevere dolcet-ti e caramelle, chiunque si rifiutasse di regalare loro qualcosa si aspetti un simpatico scherzetto in cambio!

CULTURACULTURA

La cultura degli Stati Uniti d'Ameri-ca nasce dalla fusione di numerose culture, sebbene la frangia dirigente provenga in maggioranza dall'Inghil-terra (i primi coloni giunsero sulla costa Est degli attuali Stati Uniti a seguito della repressione dei Puritani dopo la restaurazione stuartia-na):tedeschi, nativi americani (o in-diani d'america), neri africani, bri-

tannici, fran-cesi, spagnoli. Si è spesso usato l'acroni-mo WASP (White Anglo-S a x o n -Protestant) per indicare una tipologia di a m e r i c a n o specifica, sen-za errori: Bianco, An-

glosassone, Protestante. Non senza intenti dispregiativi verso gli altri gruppi etnici, provenienti da Irlanda, Svezia, Germania, Olanda, Francia, Italia. Basti pensare al fatto che della cultura nel senso più ampio fanno parte gli usi alimentari, e che questi ultimi dovettero essere adattati, da parte dei coloni di origine nordeuro-pea, ai prodotti disponibili sul nuovo territorio in cui s'insediavano man mano. Inoltre, non si può non tener

conto dell'importanza delle cosiddet-te captive narratives nella genesi della letteratura e più in generale della cultura degli Stati Uniti: in queste storie si raccontavano le espe-rienze di bianchi catturati e tenuti prigionieri dai nativi americani. Tra le più famose, quella della principes-sa Pocahontas. Un altro importante fattore nell'evoluzione della cultura statunitense è quello religioso. Molti dei coloni di provenienza inglese e tedesca si recavano in America per fondare comunità nelle quali profes-sare liberamente il loro credo religio-so. È il caso dei puritani, una chiesa di matrice calvinista fondamentali-sta, che s'insediò nel Massachusetts; ma anche dei quaccheri (anche detti amish omennoniti), che fondarono la Pennsylvania. L'identità culturale delle colonie inglesi che diventeran-no alla fine del XVIII secolo gli Stati Uniti si distingue anche per questo aspetto da quella dalla madrepatria.

CLIMACLIMA

A causa della grande estensione in latitudine, della presenza di catene montuose, che hanno un andamento nord sud e quindi ostacolano la cir-colazione dei venti oceanici, e dell’influenza di correnti marine cal-de e fredde, l’America presenta una grande varietà di climi, che vanno dal clima polare della Groenlandia fino a quello tropicale del Rio delle

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tutto nelle grandi metropoli. Le Au-torità americane hanno annunciato in varie occasioni di aver adottato o di essere in procinto di adottare un’ampia gamma di misure di pre-venzione, che vanno dai controlli alle frontiere, alla sicurezza degli aeroporti e dei porti, dagli attacchi con mezzi chimici e batteriologici, alla protezione di centrali nucleari, delle infrastrutture civili ecc.Gli in-tensificati controlli di sicurezza po-tranno inoltre comportare tempi più lunghi e difficoltà maggiori nelle operazioni in aeroporto (check-in, passaggio al metal detector etc.), nonché per l’accesso a musei, edifici pubblici etc.

Amazzoni. Nell’America settentrio-nale, spostandosi da nord a sud, il clima di tipo polare lascia il posto al clima subpolare e poi al boreale freddo. Si passa poi alla zona tempe-rata, che presenta una grande varietà climatica dovuta alla diversa intensi-tà delle precipitazioni: più abbon-danti a est e lungo la costa atlantica, via via più scarse man mano che si va verso ovest, fino a che si giunge negli altopiani, posti tra le catene montuose, dove si ha un clima deser-tico. Lungo la costa del pacifico le precipitazioni sono nuovamente ab-bondanti. L’America centro-m e r i d i o n a l e , a t t r a v e r s a t a dall’equatore, ha un clima di tipo subtropicale o tropicale, che solo nella parte più meridionale diventa temperato. Le precipitazioni sono abbondanti, ma in alcune aree il cli-ma da umido diviene sempre più secco per la corrente fredda che ri-duce l'evaporazione marina. Sulle Ande ed all’estremità meridionale del continente il clima e molto più freddo.

COME COME

MUOVERSIMUOVERSI Il Paese è raggiungibile dall'Italia e da quasi tutte le località del mondo. Per quanto riguarda gli spostamenti interni, la rete aerea funziona ottima-mente e grazie alla spietata cocncor-renza si possono trovare prezzi mol-to modici. La rete ferroviaria è gesti-ta dalla società Amtrak, tuttavia il servizio è scomodo e poco pratico. Nelle grandi città c'è il servizio di taxi e metropolitana, che sono il mo-do più veloce per spostarsi. Comodi e molto utilizzati sono gli autobus che, oltre ad offrire il servizio nelle città, raggiungono a prezzi accessibi-li quasi tutte le località del Paese. La rete stradale è in ottime condizioni; l'unico problema saranno le enormi distanze fra la costa ovest e la costa est. Ad attraversare il Paese in tutta la sua lunghezza c’è comunque la famosa e romanzesca Route 66, ora-mai meta di pellegrinaggio per av-venturieri di tutto il mondo!

SICUREZZASICUREZZA In linea generale, occorre adottare particolare cautela, soprattutto du-rante le ore serali e notturne, in alcu-ne zone considerate non sicure, si-tuate all’interno dei grandi centri urbani. Al riguardo, va ricordato che la vita lavorativa e sociale americana termina prima di quell’italiana e che spesso i centri delle città si spopola-no già intorno alle 18.00-19.00 cre-ando difficoltà nel trovare mezzi di pubblici etc.

L’attuale situazione di sicurezza in-terna degli Stati Uniti presenta, a seguito degli atti terroristici dell’11 settembre 2001, potenziali ed accre-sciuti rischi di nuovi attentati soprat-

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Paese, in esenzione di visto “Visa Waiver Program” o con visto USA di una delle seguenti categorie: B1/B2 affari o turismo per periodi di permanenza superiori ai 90 gior-ni o per sanare precedenti situazioni irregolari; - F/M/J/Q -studenti, studiosi, ricer-catori, scienziati, anche in ambito di scambi culturali; - H/L/O/P- lavoratori temporanei; - C1- in transito verso paesi terzi; - C1/D -equipaggi d’aerei o navi; - R- (religiosi); - I - (giornalisti); - E - (operatori economici e com-merciali) sono soggetti nell’ambito del programma “US-VISIT” all’acquisizione delle impronte di-gitali (indice sinistro e destro) e della fotografia digitale all’arrivo alle frontiere americane (aeroporti e porti e in futuro anche alle frontiere terrestri). Nei maggiori scali aero-portuali degli Stati Uniti sono stati introdotti per il controllo passeggeri veri e propri “body scanners”, siste-mi accurati di controllo elettronico a bassa emissione di raggi X. I pas-seggeri che non intendano sottopor-si a tale tipo di controllo possono chiedere di essere sottoposti a quel-lo “pat down” ( cioè perquisizione fisica manuale). Si consiglia inoltre di verificare attentamente la lista degli articoli ammessi o vietati a bordo consultando la compagnia aerea utilizzata. La U.S. Customs and Border Pro-tection (CBP) informa che - a parti-re dall’8 settembre 2010 - i viaggia-tori dei Paesi aderenti al Visa Wai-ver Program (WVP) dovranno pa-gare l’importo di $ 14 all’atto della

re il visto. Si ricorda che il passa-porto deve essere in corso di validi-tà e che la data di scadenza deve essere successiva alla data prevista per il rientro in Italia. La permanen-za nel Paese oltre i 90 giorni, può

compromettere la possibilità di usa-re nuovamente il programma. Si attira l’attenzione sul rigore con cui viene applicata la normativa vigen-te: anche pochi giorni di

“Overstay” (permanenza oltre i 90 giorni consentiti dal VWP) possono comportare l’intervento delle Autorita’ americane e la deportazio-ne. Se si prevede una permanenza superiore ai 90 giorni, e’ necessario richiedere il visto ai consolati ame-ricani prima della partenza dall’Italia. Va tenuto presente che il soggiorno negli Stati Uniti sulla base del “Visa Waiver Program” non dà alcun titolo a svolgere attivi-tà lavorativa, anche saltuaria, se non in possesso di uno specifico visto. Queste attività sono conside-rate illegali e possono comportare l'espulsione e l'iscrizione nelle ru-briche di frontiera, pregiudicando futuri ingressi nel Paese. Tutti i cittadini italiani che entrano nel

DOCUMENTIDOCUMENTI

NECESSARINECESSARI Passaporto: necessario. A parti-re dal 12 gennaio 2009 è obbligato-rio ottenere un'autoriz-zazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization) per potersi recare negli Stati Uniti nell’ambito del programma "Viaggio senza Vi-sto" (Visa Waiver Program). L'autorizza-zione va ottenu-ta prima di salire a bor-do del mezzo di tra-sporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti. I cittadini di paesi aventi diritto a partecipare al program-ma "Viaggio senza Visto" possono già da tempo richiedere tale autoriz-zazione anticipata accedendo trami-te Internet al Sistema Elettronico per l’Autorizzazione al Viaggio (ESTA) (Electronic System for Tra-vel Authorization). Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" (Programma di Viaggio in esenzione di Visto) è necessario: • viaggiare esclusivamente per affa-ri e/o per turismo; • rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni; • possedere un biglietto di ritorno. In mancanza anche di uno dei sud-detti requisiti, è necessario richiede-

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In tal caso occorrerà rivolgersi al Consolato americano per richiedere un visto per gli Stati Uniti; 3) “Authorization Pending”, nel caso in cui siano necessarie ulteriori informazioni ai fini del rilascio dell’autorizzazione.

SANITA’SANITA’ Non sussistono particolari difficoltà per eventuali rimpatri d’emergenza sanitaria. Essendo le spese medico-ospedaliere negli Stati Uniti molto elevate, si raccomanda di dotarsi, prima della partenza, di una polizza assicurativa che copra le spese me-diche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario.

NOTE VARIENOTE VARIE Formalità valutarie e doganali: è opportuno dichiarare somme supe-riori a 2.500 Euro al fine di evitare contestazioni alla partenza.

richiesta dell’autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Au-thorization). Tale pagamento dovrà essere effet-tuato tramite carta di credito al mo-mento della richiesta sul sito https://esta.cbp.dhs.gov. Attualmente, il sistema ESTA ac-cetta soltanto le seguenti carte di credito: Mastercard, Visa, Ameri-can Express e Discover. Il sistema potrà finalizzare le richieste solo quando tutte le informazioni relati-ve al pagamento on-line saranno state ricevute. Si ricorda che ESTA è un’autorizzazione elettronica che i cittadini dei Paesi aderenti al Visa Waiver Program devono ottenere prima di imbarcarsi su un vettore aereo o marittimo diretto negli Stati Uniti. L’autorizzazione ESTA è obbligatoria dal 12 gennaio 2009 ed ha durata di due anni, o fino a sca-denza del passaporto. Si precisa che le autorizzazioni ESTA appro-vate prima dell’8 settembre 2010 rimarranno valide fino alla data del-la loro scadenza e che la loro modi-fica rimane gratuita. Al contrario, al rinnovo del passaporto, i viaggiatori dovranno effettuare una nuova regi-strazione ESTA soggetta al paga-mento di $ 14. Si consiglia in ogni caso di consul-tare direttamente il sito Internet del Dipartimento di Stato U-SA: www.cbp.gov/travel Le risposte che verranno fornite dal sistema “ESTA” potranno essere di tre tipi: 1) “Authorisation Approved”, nel caso di concessione dell’autorizzazione. L’autorizzazione sarà valida per due anni o fino a quando il passa-porto del viaggiatore non scade e consentirà la possibilità di effettua-re più viaggi negli Stati Uniti senza che per ognuno di essi sia necessa-ria una nuova registrazione on-line ed una conseguente nuova autoriz-zazione; 2) “Travel not Authorized”, nel caso di diniego dell’autorizzazione.

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