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Dott.ssa Elisabetta Mucci oli HERPES VIRUS IN ETA’ PEDIATRICA

HERPES VIRUS

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HERPES VIRUS. IN ETA’ PEDIATRICA. HERPES VIRUS. Virus a DNA lineare a doppia elica HSV 1 e HSV 2Labiale-Genitale VZVVaricella EBV CMV HHV8Sarcoma di Kaposi. HERPES SIMPLEX. - PowerPoint PPT Presentation

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HERPES VIRUS

IN ETA’ PEDIATRICA

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HERPES VIRUS

Virus a DNA lineare a doppia elica

HSV 1 e HSV 2 Labiale-Genitale VZV Varicella EBV CMV HHV8 Sarcoma di Kaposi

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HERPES SIMPLEX

HSV 1 : trasmissione per contatto diretto o tramite goccioline di saliva, penetra attraverso la cute e le mucose

HSV 2 : trasmesso abitualmente per contatto sessuale, può colpire il neonato per contagio prima, durante o subito dopo il parto

Malattia erpetica Herpes neonatale

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MALATTIA ERPETICA

Quadri clinici a variabile espressione causati da infezione primaria o reinfezione da parte di Herpes Simplex virus (HSV)

Incubazione varia da 2 a 12 giorni

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CLINICA evoluzione bifasica

Infezione primaria– Contatto con persona infetta– Clinica o decorso silente– Sede

cavo orale: gengivostomatite congiuntiva:

cheratocongiuntivite perionichio:patereccio erpetico mucose genitali: vulvovaginite-

balanopostite– Microvescicole a grappolo

associate a dolore, prurito, bruciore

Recidiva– Riattivazione virale– Durata minore rispetto

all’infezione primaria– Fattori scatenanti: stress, sole, …– Classificazione

Herpes labiale recidivante Herpes genitale recidivante Herpes cutaneo disseminato

recidivante associato a immunodepressione

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CLINICA

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DIAGNOSI

Clinica Istologia da vetrino

DD Eritema fisso da farmaco Herpes Zoster Impetigine

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TERAPIA HERPES LABIALE

LOCALE Vectavir crema 1%

– Applicare ogni 2 ore per 4 giorni– Iniziare l’applicazione il prima possibile al primo segno di infezione

poiché è in grado di rallentare la progressione virale

OPPURE Aciclovir crema Nb applicazione unguento oftalmico se compromesso occhio con

vescicole contigue o su palpebre

SISTEMICA Aciclovir per os :20 mg/Kg/dose per 4 volte al giorno per 7-10 giorni Analgesica

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HERPES NEONATALE

HSV2 Trasmissione al neonato

– alla nascita durante il passaggio nelle vie genitali materne infette

– un’infezione ascendente– Post-natale da madre o padre o altro bambino infetto labiale-

mani Clinica

– Generalizzata: sistemica anche fegato e polmoni– Localizzata SNC: encefalite, occhio, cute, bocca– Localizzata: cute, occhio, bocca

Diagnosi: colturale con isolamento virus da vescicole cutanee, bocca, rinofaringe, occhi, urine, sangue, feci, liquor- ricerca Ig specifiche – dircerca DNA con PCR

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TERAPIA

Aciclovir sistemico– 20 mg/Kg/dose per 3 volte al giorno per 14-21 giorni

Lesioni congiuntivali– Aciclovir pomata oftalmica

Profilassi– Osservazione clinica attenta nel postparto– Allattamento al seno controindicato SOLO SE evidenti lesioni

erpetiche cutanee mammarie– Cesareo solo se segni prodromici di infezione o lesioni

erpetiche genitali evidenti

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VZV – VIRUS VARICELLA ZOSTER

Determina quadri clinici di

Varicella Zoster

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VARICELLA

• Patologia ubiquitaria ad elevata contagiosità (90%)• incidenza più elevata nei bambini di età compresa tra 5 e 9 anni.

• L’incubazione 12-21 gg• Risulta contagiosa da un giorno prima a circa 6 giorni dopo

l’esordio dell’eruzione cutanea (i neonati possono acquisire la malattia dalla madre che contrae la varicella alla fine della gestazione).

• La prima infezione da VZV si trasmette attraverso il contatto diretto di soggetti suscettibili con pazienti affetti da varicella

• sorgente di infezione: vescicole cutanee e secrezioni espiratorie.

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RAPPORTI VARICELLA-ZOSTER

• Varicella e herpes zoster possono occorrere insieme nella stessa famiglia e nello stesso bambino dando un’immunita’ crociata.

• La varicella puo’ essere considerata la forma acuta, mentre lo zoster il risultato della riattivazione dalla fase latente del virus nei gangli spinali.

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VARICELLA – QUADRO CLINICO

Periodo prodromico: febbre e malessere generale della durata di circa 24 ore; subito dopo compare l’esantema

Esantema: lesioni inizialmente maculo-papulari che evolvono in vescicole di 2-3 mm. di diametro, circondate da un alone eritematoso, a contenuto dapprima liquido ed in seguito torbido (pustole); entro 4-6 giorni queste lesioni si trasformano in croste che in seguito cadono senza lasciare cicatrici evidenti (a volte cicatrici appena visibili). L’esantema della varicella si manifesta inizialmente alla parte superiore del tronco quindi al volto, al cuoio capelluto ed alle estremità.

“Rush cutaneo a cielo stellato” nella fase di stato sono presenti elementi in tutti i diversi stadi evolutivi, cioe’ esistono gittate successive.

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DIAGNOSI

Clinica Lab: isolamento virus, Ig anti-VZV dopo 4-5

giorni dall’inizio dell’esantema

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TERAPIA

•  Antistaminici per prurito

• Aciclovir, farmaco antivirale attivo sugli Herpesvirus (dose 15 mg/Kg/die e.v.).

• Riduce l’intensità e la durata del quadro clinico e contrasta la disseminazione viscerale dell’infezione. E’ indicato solo nei casi piu’ gravi e quando il paziente e’ immunodepresso: tumori, trapianto d’organo o midollo, steroidi ad alte dosi, malattie immunodeficitarie congenite e acquisite, neonati o in caso di complicanza: polmonite, encefalite.

Profilassi: passiva con gammaglobuline iperimmuni (VZIG) entro 48 ore dall’esposizione.

Il vaccino e’ ancora sperimentale.

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COMPLICANZE

5% impetiginizzazione delle vescicole – superinfezione delle vescicole da stafilococco o altri germi

1% polmonite varicellosa Encefalite (molto rara)

– compare dopo 1-2 settimane dalla fine della malattia segni cerebellari, atonia, tremori, convulsioni, coma

Nevrassite Sindrome di Reye (aspirina come antipiretico!) Glomerulonefrite da immunocomplessi Epatite Cheratite

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ZOSTER

Virosi neurocutanea Riattivazione VZV all’interno dei neuroni e si

trasferisce lungo l’assone fino alla cute dove dà luogo ad una caratteristica manifestazione cutanea a distribuzione dermatomerica

Si manifesta con nevralgie ed eruzione vescicolare distribuita nel territorio periferiso servito dal ganglio sensitivo (Dermatometo)

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Tp zoster

Dose adulto– Famivir cp 250 mg– 1 cp ogni 8 ore per 7 gg

Crema antibiotica locale – Dermomycin crema– 2 volte al giorno sulle lesioni fino a guarigione, almeno per 1

settimana

IMP fare terapia per evitare il formarsi di parestesie e dolori dopo l’evento acuto

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