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CENTRO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE HEALTH PROMOTING HOSPITALS DELL’EMILIA – ROMAGNA AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE 1 HPH mfh “MIGRANT-FRIENDLY HOSPITAL” Un modello per le reti HPH Antonio Chiarenza Coordinatore della WHO-HPH Task Force on MFCCH Centro Coordinamento della Rete HPH Emilia - Romagna AUSL di Reggio Emilia – Direzione Generale – Staff 1° Conferenza regionale HPH FVG Ass n.2 Isontina Monfalcone (GO), 1° Dicembre 2005 Abstract

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CENTRO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE HEALTH PROMOTING HOSPITALS DELL’EMILIA – ROMAGNAAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE

1

HPH

mfh“MIGRANT-FRIENDLY HOSPITAL”

Un modello per le reti HPH

Antonio ChiarenzaCoordinatore della WHO-HPH Task Force on MFCCHCentro Coordinamento della Rete HPH Emilia - RomagnaAUSL di Reggio Emilia – Direzione Generale – Staff

1° Conferenza regionale HPH FVG

Ass n.2 Isontina

Monfalcone (GO), 1° Dicembre 2005Abstract

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HPH

mfh

Diversità come caratteristica strutturale della società

• Globalizzazione e allargamento della Comunità europea

• Accelerazione del fenomeno migratorio (alta mobilità)

• Diversificazione delle origini

• Piccole comunità etniche

• Anche a livello locale le comunità sono differenziate

• Migrazioni femminili

• I migranti sono diversi fra loro (Status, esperienze di migrazione…

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HPH

mfh

Migrazione, diversità, salute

Rischi per la salute correlati alle condizioni di vita • nei paesi di provenienza

• durante il trasferimento

• nei paesi di destinazione

Rischi per la salute correlati a fattori psico-sociali• Condizione sociale svantaggiata (esclusione)

• Difficoltà di comunicazione

• Scarsa conoscenza del sistema sanitario

• Sistemi di cura culturalmente non adeguati

• Livelli qualitativi di cura inferiori

Rischi per la salute correlati a fattori politico-economici• Assenza di politiche di integrazione

• Politiche sanitarie inadeguate

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HPH

mfh

4CENTRO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE HEALTH PROMOTING HOSPITALS DELL’EMILIA – ROMAGNAAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE

L’impatto sui servizi sanitari• Crescente diversità come problema per i servizi

sanitari; (bisogni diversi per comunità diverse)• Necessità di rendere i servizi sanitari più

adeguati e di migliorarne la qualità (aumento della complessità);

• Ospedali come primo punto di accesso;

• Sfide e opportunità per i servizi e i pazienti

• Barriere linguistiche e culturali

• Bassa health literacy dei pazienti/immigrati

• Scarsa consapevolezza e competenza interculturale del personale

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HPH

mfh

The Migrant-Friendly Hospital. A European Initiative to Promote Health and Health Literacy Migrants and Ethnic Minorities

SCOPO GENERALE:

1. Identificare, sviluppare e valutare modelli di buone pratiche volte a:

• Rafforzare la promozione della salute e health literacy dei migranti e minoranze etniche mediante misure di empowerment:

• Migliorare i servizi ospedalieri per questi gruppi di pazienti

2. Sviluppare modelli nazionali di ospedali MF e delle Raccomandazioni a livello europeo.

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HPH

mfhStrategie del progetto

•Realizzare una Rete di Ospedali Pilota coinvolti in un progetto di benchmarking

•Avviare e valutare un processo generale di sviluppo organizzativo, creando strutture, processi e servizi che rispondano adeguatamente alle diversità culturali.

•Sviluppare, implementare e valutare interventi efficaci (evidence based) rivolti a specifici aspetti dei bisogni di salute degli immigrati.

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HPH

mfh

Migrant-friendly Hospital project 12 Ospedali Pilota Europei

Kaiser-Franz-Josef-Spital, Vienna, AustriaImmanuel-Krankenhaus GmbH, Rheumaklinik Berlin-Wannsee, Berlin, GermanyKolding Hospital, Velje-Kolding, DenmarkHospital ”Spiliopoulio Agia Eleni”, Athens, GreeceHospital Punta de Europa, Algeciras-Cádiz, SpainTurku University Hospital, Turku, Finland Hôptial Avicenne, Paris, FranceJames Connolly Memorial Hospital, Dublin, IrelandPresidio Ospedaliero della Provincia di Reggio Emilia, Reggio Emilia, ItalyAcademic Medical Center, Amsterdam, The NetherlandsUppsala University Hospital, Psychiatric Centre, Uppsala, SwedenBradford Hospitals NHS Trust, Bradford, U.K.

AT

DE

DK

EL

ES

FIFR

IT

NL

SV

UK

IR

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HPH

mfh

Struttura del Progetto Europeo

Coordinamento europeo

Ludwig Boltzmann-Institute for the Sociology of Health and Medicine (LBISHM), Viennasupported by European partners: WHO-HPH Europe, HOPE, IUHPE, IOM etc.

Financial SupportThe European Commission,DG “Health and Consumer Protection” + Austrian Ministry for Education

12 Ospedali Pilota

Appartenenti agli stati membri della CE

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HPH

mfh

Tappe principali del progetto

Step 1: Ottobre 2002 - Avvio del progetto europeo

Step 2: Novembre 2002 - Attivazione progetti pilota

Step 3: Novembre 2002 - Kick-off meeting (VIENNA)

Step 5: Marzo 2003 - Revisione dei modelli „evidence-based“

Step 6: Marzo 2003 - Selezione delle aree prioritarie

Step 7: Maggio 2003 –Sviluppo dei sottoprogetti

Step 8: Settembre 2003 – Training workshop (REGGIO EMILIA)

Step 9: Novembre 2003 - Implementazione dei sottoprogetti

Step 10: Febbraio 2004 - Benchmarking meeting (CADICE)

Step 11: Luglio 2004 – 2° valutazione progetto complessivo

Step 12: Settembre 2004 - meeting di chiusura (DUBLINO)

Step 13: Novembre 2004 – Valutazione sottoprogetti/Raccomandazioni

Step 14: Dicembre 2004 - Conferenza conclusiva (AMSTERDAM)

Step 15: Marzo 2005 – Chiusura del progetto

Step 4: Febbraio 2003 - Analisi bisogni/1° valutazione progetto complessivo

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HPH

mfh

struttura del progetto locale

Progetto complessivo

Direzione aziendale

Sotto progetto 1

Comunicazione

Sotto progetto 2

Empowerment

Sotto progetto 3

Formazione

Project Manager 1Vice Project Manager 1

Gruppo di progetto 1

Project Manager 2Vice Project Manager 2

Gruppo di progetto 2

Project Manager 3Vice ProjectManager 3

Gruppo di progetto 3

„Sviluppare un‘organizzazione Migrant friendly“

Coordinatore del progetto/Vice coordinatore

Gruppo di Pilotaggio

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HPH

mfhIl percorso dei 3 sottoprogetti

CREAZIONE DI GRUPPI DI SOTTO-PROGETTOCon i principali stakeholders

VALUTAZIONE DEI BISOGNI

Analisi dati statistici e interviste pazienti e operatori

INDIVIDUAZIONE DEI REPARTI TESTQuelli a maggiore contatto con immigrati e minoranze etniche

ATTIVAZIONE DELLE MISURE

•Nuovi servizi, processi, procedure•Formazione/educazione personale e pazienti•Materiale a stampa

VALUTAZIONE DELLE MISURE ADOTTATEInterviste al personaleInterviste ai pazienti

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HPH

mfh

Cosa vuol dire essere un ospedale migrant-friendly?

Includere i principi che descrivono l’essere “migrant friendly” come parte integrante della politica aziendale e del sistema qualità.

Essere rispondente e sensibile verso le diversità nei confronti dei bisogni dei pazienti nei confronti dei bisogni del personale

Fornire competenze specifiche al personale/organizzazionePer essere in grado di rapportarsi con un’utenza multietnica e multiculturale (competenza culturale/diversità)

MFH = Orientamento al

personale

MFH = Miglioramento della

qualità delle cure

MFH = Orientamento al

paziente

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HPH

mfh

2 aree principali di intervento

Parte A. Attenzione ai pazienti immigrati in tutti i principali processi dei servizi ospedalieri

Accesso, accoglienza / cura e assistenza / servizi alberghieri / dimissioni / continuità delle cure / comunicazione / empowerment

Parte B. Sistema di supporto specifico integrando principi e competenze che descrivono l’ospedale “interculturale” dentro il sistema qualità

Politica / Budget / infrastruttura di gestione / monitoraggio /

formazione del personale / coinvolgimento degli stakeholders

Progetto sviluppo organizzativo complessivo

Migrant-friendly Quality Questionnaire

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HPH

mfh

The overall project: MFQQ baseline results

AT DE DK EL ES FI FR IR IT NL SV UK

Services

30. Culturally competent nursing service 25 25 25 75 25 75 75 2731. Transcultural mental health service 75 25 50 25 25 18

34.

Services for migrant-specific health problems (e.g.sickle cell disease, thalassemia) 100 75 50 50 75 29

35.Services accessible for irregular and/or undocumented (”illegal”) migrants 75 25 100 75 100 100 50 47

36.

Service to care for traumatised refugees (refugee trauma, war experiences, torture, etc.) 25 50 25 50 25 15

37.Culturally specific travel clinic for migrants returning to their country of origin 75 25 25 10Provisions

29.

Provisions for patients to be treated by a doctor and nurse of same gender (if they choose) 75 25 25 100 75 25 75 33

38.

Provision for ensuring that patients are able to consent to treatment in a language they understand 25 75 25 25 25 100 25 75 100 40

39.

Provision for ensuring that patients are able to read/ understand their medical and nursing record to be oriented about their progress 25 50 25 25 50 75 21

Degree of implemen-

tation Medical / nursing treatment

PART A: MF services : Medical + nursing treatment

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HPH

mfh

The overall project: MFQQ baseline results

Part B: Quality assurance: MFH policies

AT DE DK EL ES FI FR IR IT NL SV UK

55.Migrant-friendliness as an explicit aim + value in the mission statement. + + 2

56.

Formulated MF strategic policy document, specifying MF core strategies and policies to reach them + + 2

57. (Annual) MF action plan + + + 3

58. MF written process regulations + 1

59.Reference to migrant-friendliness in general process regulations + + 2

60.Hiring policies aimed at actively recruiting staff with a migrant background + + 2

61.Policies for the training and development of staff with a migrant background + + 2

62. Policies how to handle discrimination + + + + 4

63.White book on health assistance for migrants in the region or country + + 2

Written MF policy n +

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HPH

mfh

Il management dell’ospedale

Il personale

1. Interviste con primari2. Interviste con operatori (per

aspetti clinici: medici + infermieri)

3. Discussione di gruppo (in occasione riunioni)

I pazienti immigrati

1. Interviste con „pazientiesperti“

2. Brevi interviste al momento delle dimissioni

3. Focus Groups4. Interviste a persone

chiave nella comunità

1) Interviste con i coordinatori del progetto locale

2) Gruppo di pilotaggio3) Problemi già rilevati

immigrati/servizi

Rilevazione locale dei bisogni

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HPH

mfh Risultati analisi comparata dei bisogni

5

6

10

7

12

12

0 5 10 15

1. Lingua e Comunicazione

2. Informazione + educazione del paziente.

3. Barriere culturali/mancanza dicompetenze

4. Visite delle famiglie

5. Menu adeguati alle diverse culture

Numero di ospedali dove il problema è stato segnalato

6. Sostegno sociale e spirituale

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HPH

mfh

Barriere linguistiche e culturali nella comunicazione clinica• Limitazioni nell’accesso ed uso appropriato ai servizi

• Livelli inferiori nella qualità delle cure e dell’assistenza

• Bassa soddisfazione del paziente

• Risultati di salute peggiori

CONSEGUENZE:

• Errori di tipo diagnostico e trattamenti inappropriati

• Numero superiore alla norma di esami e di ricoveri

• Asimmetrie informative nella relazione paziente-medico

• Difficoltà a gestire le dimissioni e la continuità delle cure

• Difficoltà a fare prevenzione: meno screening, mammografie, e pap test

• Difficoltà a fare promozione della salute (stili di vita…)

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HPH

mfh

Criticità nella comunicazione clinica

Beate Schulze, Improving interpreting in clinical communication: Resouce Kit

Accesso adeguato

Anamnesi:

Storia del paziente

Stato di salute del paziente

Descrizione dei sintomi da parte del paziente

Comprensione dei sintomi da parte del medico

Esami diagnostici impropri

Consenso informato

Compliance medico-paziente:

-Comprensione da parte del paziente

-Consenso informato

-Cooperazione

-Alleanza terapeutica

-Uso dei farmaci

Informazioni al momento delle dimissioni

Follow-up

Gestione della malattia

Comportamenti e stili di vita

ora

lesc

ritt

a

Traduzioni scritte di informazioni, materiali, documenti, e risorse audiovisive riguardanti: es. moduli consenso informato, prescrizioni di farmaci, istruzioni al momento delle dimissioni, ecc.

Accesso Diagnosi Trattamento Dimissioni

Mediazione linguistico-culturale

Ser

vizi

di

sup

po

rto

li

ng

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tico

-cu

ltu

rale

Cri

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ica

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HPH

mfh

Bassa informazione ed educazione del paziente

• Conoscenza limitata dei percorsi d’accesso, sul funzionamento dei servizi e sulle procedure di dimissione (in particolare dei servizi per la donna, di pediatria, di emergenza e di pronto soccorso).

• Insufficiente compliance e cooperazione durante le cure e dopo le dimissioni (assunzione dei farmaci, visite successive, cure domiciliari)

• Poco coinvolgimento dei pazienti e delle comunità immigrate nel valutare i bisogni e sviluppare soluzioni.

CONSEGUENZE• Difficoltà ad utilizzare in modo appropriato i servizi; • Minore autonomia del paziente;• Minore partecipazione alle decisioni terapeutiche, ai processi

di cura; • Scarsa capacità e motivazione ad assumere un ruolo attivo

nella gestione della propria malattia e nella conduzione di stili di vita sani.

• Scarsa partecipazione delle comunità immigrate

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HPH

mfh

Barriere culturali / Bassa competenza interculturale degli operatori

• Presenza di pregiudizi e stereotipi culturali al posto di conoscenze sulla migrazione e sulle culture diverse

• Non considerare che l’esperienza di migrazione e la condizione di immigrato hanno un impatto diretto sulla salute e le modalità d’accesso ai servizi sanitari

• Non sapere/capire che vi sono diverse concezioni di salute e diversi modi di percepire la salute e la malattia

CONSEGUENZE

• Difficoltà ad agire efficacemente come professionista e come organizzazione in un contesto multietnico e multiculturale

• Difficoltà a stabilire l’alleanza terapeutica Consenso informato Scelta appropriata del medico in base alle esigenze del

paziente Diversa concezione del dolore, della sofferenza e della morte

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HPH

mfh

3 sotto-progetti per migliorare la qualità dei servizi nelle aree individuate

La selezione degli interventi è stata fatta sulla base dei: Risultati dell’analisi dei bisogni (quali priorità)Revisione di modelli “evidence based” (quali buone pratiche)

Obiettivi dei 3 sotto-progetti:

A. Migliorare i servizi di assistenza linguistica e culturale in supporto alla comunicazione clinica

B. Sviluppare attività educative e informative rivolte ai pazienti adeguate alle diverse culture nell’area materno infantile

C. Migliorare l’attenzione e la competenza del personale riguardo alle diverse culture attraverso percorsi formativi specifici.

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HPH

mfh Migliorare i servizi di assistenza linguistico-culturale in supporto alla comunicazione clinica

• Poca disponibilità di servizi di interpretariato e di mediazione interculturale

• Eccessivo utilizzo di parenti (figli-mariti) o personale non-qualificato come interprete

• Difficoltà di gestione delle richieste urgenti di interpreti/mediatori

• Mancanza di materiale a stampa multilingue• Necessità di migliorare il coordinamento del servizio• Scarsa capacità di lavorare con i mediatori da parte

del personale.

Problemi affrontati

Sotto-progetto A

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HPH

mfh

Quali risorse sono utilizzate per facilitare la comunicazione? (%sempre o spesso)

35

3,8

14,7

58,1

10,2

5,5

0

10

20

30

40

50

60

70

interpreti / mediatoriculturali

banca dati dipendentistranieri

colleghi bilingui parenti o amici adultidel paziente

ragazzi sotto i 18 anni

da soli

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HPH

mfh

• Attivazione e valutazione di servizi di interpretariato e mediazione interculturale, o loro potenziamento.

• Modalità organizzative del servizio (interne, esterne, in partnership).

• Percorsi formativi (per gli operatori e per le mediatrici).

• Produzione di materiale a stampa multilingue in supporto alla comunicazione (questionari anamnestici, informazioni sui servizi, dimissioni/follow up, segnaletica, ideogrammi)

• Produzione di manuali, linee guida e regolamenti.

Misure adottate nei vari paesi

Sotto-progetto A: Migliorare i servizi di assistenza linguistico-culturale in supporto alla comunicazione clinica

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HPH

mfh Educazione e informazioni rivolte ai pazienti adeguate alle diverse culture nell’area materno infantile

Problemi affrontati

• Il periodo post-parto come momento critico per la madre, il neonato e la famiglia sul piano fisico, emozionale e sociale.

• Salute della madre e del bambino (basso peso alla nascita, mortalità infantile, morbilità della madre).

• Mancanza di reti sociali di sostegno e separazione dalle usanze tradizionali relative al parto e post-parto.

• Problemi di adempimento delle aspettative riguardanti il ruolo femminile definito dalla cultura d’appartenenza.

• Scarsa conoscenza delle questioni relative al post-parto e dei servizi esistenti.

Sotto-progetto B

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CENTRO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE HEALTH PROMOTING HOSPITALS DELL’EMILIA – ROMAGNAAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE

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HPH

mfh

• Strategie di coinvolgimento e reclutamento delle donne.

• Modalità organizzative dei corsi rivolti alle donne immigrate: tempi, spazi, contenuti, metodi, sostegno ai partecipanti..

• Percorsi formativi per le donne (e mariti): accesso e utilizzo dei servizi; igiene del puerperio e del bambino; allattamento, svezzamento e alimentazione; educazione sanitaria sulle malattie più frequenti; depressione post-parto..

• Produzione di materiale informativo multilingue: Salute donna e bambino, informazioni sui servizi, DVD, video, opuscoli, ideogrammi…

• Produzione, linee guida e raccomandazioni.

Misure adottate nei vari paesi

Sotto-progetto B: Educazione e informazioni rivolte ai pazienti adeguate alle diverse culture nell’area materno infantile

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CENTRO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE HEALTH PROMOTING HOSPITALS DELL’EMILIA – ROMAGNAAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE

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HPH

mfh

• Scarsa sensibilità, conoscenza e competenza del personale.• Comprensione dei sintomi percepiti dal paziente.• Diversa concezione di salute e malattia.• Diversa consapevolezza del corpo e idea di intimità • Scelta appropriata del medico in base alle esigenze del

paziente.• Compliance e cooperazione medico paziente (Consenso

informato, scelta consapevole…)• Diversa concezione del dolore, della sofferenza e della

morte.• Possibili interferenze fra religione e trattamento.

Problemi affrontati

Migliorare la competenza del personale riguardo alle diverse culture attraverso percorsi formativi specifici.

Sotto-progetto C

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CENTRO DI COORDINAMENTO REGIONALE DELLA RETE HEALTH PROMOTING HOSPITALS DELL’EMILIA – ROMAGNAAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA – DIREZIONE GENERALE

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HPH

mfh

• Strategie di coinvolgimento e reclutamento del personale• Modalità organizzative dei corsi (Moduli, durata, docenti)• Contenuti dei corsi formativi:

• Sviluppo consapevolezza: come agire in modo sensibile in un contesto multiculturale, stereotipi e pregiudizi, concetti di salute e credenze…

• Sviluppo conoscenze: Esperienza migratoria; Migrazione e salute, Integrazione culturale, Politica e legislazione, Disuguaglianze, Antropologia medica…;

• Sviluppo abilità: come gestire una relazione interculturale,

• Produzione di materiale a stampa su specifici temi: cultura e sistemi sanitari di altri paesi, informazioni su religione, menu,..

• Produzione di manuali, linee guida e regolamenti.

Misure adottate nei vari paesi

Sotto-progetto C: Migliorare la competenza del personale riguardo alle diverse culture attraverso percorsi formativi specifici.

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HPH

mfh1. Conferenza finale (Amsterdam 9-11 Dicembre2004)

• Presentazione dei risultati dei progetti• Dichiarazione di Amsterdam (Raccomandazioni per l‘Europa)

2. Pubblicazione dei Risultati dei Progetti• Atti della conferenza• Documenti sul sito Web: www.mfh-eu.net• Rapporto finale su CD ROM• Altre pubblicazioni su riviste scientifiche

3. Il Futuro • WHO-HPH Task force on migrant-friendly hospitals

• Diffusione risultati, esperienze, conoscenze• Collaborazioni nazionali e internazionali

Esiti del progetto mfh

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HPH

mfh

Task Force on MFCCH all’interno della rete HPH dell’OMS-Europa

1. Proposta dalla Rete HPH Emiliano-Romagnola

2. Formalizzata ufficialmente a Mosca al 10° Workshop dei coordinatori con l’approvazione dell’OMS-Europa

3. Coordinamento della Rete HPH Emilia-Romagna

4. Advisory Board (20 componenti)5. Gruppi di lavoro su sei aree prioritarie6. Rete di comunicazione internazionale

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HPH

mfh

Come entrare a far parte della TF MFCCH

• La partecipazione alla TF è libera;• Chi partecipa alla TF nel “Communication

network” entra in un circuito informativo • Chi entra nei 6 “Working groups” è attivamente

coinvolto; • Verrà creato un sito web specifico connesso al

sito HPH di Copenhagen e del Boltzmann • È stato creato un gruppo guida (Advisory

board) che si incontra 3 volte l’anno;• Lo Advisory board, insieme al coordinatore

della TF, organizza meetings, workshops, proposte di progetti, convegni…;

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HPH

mfh

Sei Gruppi di lavoro internazionali

1. Service policy and quality development• To frame MF issues in quality care, identify overall best policies

2. Professional training and development• To identify and develop policies and practices for culturally

competent staff

3. Patient and community empowerment• To identify existing knowledge and develop best practices and

policies to improve health literacy

4. Intercultural communication• To identify and develop best practices and policies to improve

interpreting and intermadiation services

5. Research and project planning• Identify key research questions, evaluation, epidemiological and

service research…

6. Trans-cultural psychiatry• To identify and develop best practices and policies to manage

traumatic migration experiences, refugees,…

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HPH

mfh

1. 14° Conferenza internazionale HPH (Palanga, Lituania 24-26 Maggio 2006)

• Workshop TF su Migrant-friendly hospitals

• Presentazione di progetti nella sessione parallela

2. Aderire ai gruppi di lavoro della TF MFCCH

3. Strutture di supporto:

• Progetti interaziendali HPH sul modello MFH?

• Gruppo internazionale Task force su MFCCH

• Progetto nazionale Bando Ministeriale di ricerca Finalizzata 2005.

Prossime tappe e opportunità future

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HPH

mfhRiferimenti ed iniziative in corso nella rete HPH

Progetto europeo MFH :

Sito web: www.mfh-eu.net

WHO-HPH Task Force on MFCCH della Rete HPH internazionale.

Sito: www.euro.who.int/eprise/main/WHO/progs/hph/

Sito web rete HPH: www.retehphitalia.it/

Informazioni: [email protected]