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Personale di Paolo Vitale Per dieci minuti

I Colori dell'Alba

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Magazine di Cultura-Curiosità-Attualità-Eventi *n°3 Anno1 Marzo 2014*

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Page 1: I Colori dell'Alba

Personale di Paolo Vitale

Per dieci minuti

Page 2: I Colori dell'Alba

2 | L’edi tor ia le | Marzo 2014

I COLORI DELL’ALBA

MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’

ATTUALITA’ - EVENTI

N° 3 - Anno 1 - Marzo 2014

Direttore Responsabile

Gennaro Coppola

Redazione:

Gennaro Coppola, Annamaria Terliati, Dario D’Alema, Laura Santo-ro, Marco Gambardella, Marianna Paduano, Raffaele Coppola, Ersilia Raffone, Francesco Di Lorenzo, Fabiana Caldo, e Carmen Percontra

Graphic Design:

Marco Gambardella

[email protected]

SEDE AMMINISTRATIVA

CENTRO DI INIZIATIVE CULTURALI

“L’ALBA”

Via Aldo Moro, 28 MASSA DI SOMMA

80040 - NAPOLI

Info: [email protected]

L’EDITORIALE

Apro il terzo numero del mensile “I Colori dell’Alba” parlando di una vittoria tut-

ta italiana alla cerimonia degli Oscar 2014, con il film di Sorrentino “La Grande

Bellezza” che si aggiudica la statuetta d’oro come miglior film straniero. La sta-

tuetta torna in Italia dopo 15 anni dalla vittoria di Benigni con “La vita è bella” nel

1999. Accanto a Sorrentino c’è Toni Servillo, che nel film interpreta magistral-

mente Jep Gambardella, il giornalista che vive una crisi esistenziale e critica

dall'interno una Roma troppo caciarona e festaiola, di cui però non riesce a fare a

meno. Nel gongolarci di aver ricordato al mondo intero che, nonostante le nostre

innumerevoli problematiche, l’Italia è viva e vegeta, vi ricordo, in ultimo, che le

proposte d’articolo su questo magazine, sono da inviare all’indirizzo mail:

[email protected].

Vi abbraccio

Il Direttore

Gennaro Coppola

Page 3: I Colori dell'Alba

Pag. 4 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le

Pag. 10 | I Mit i

Pag. 13 | Pietra M i l iare

Pag. 14 | Eventi

Pag. 16 | La Foto del Mese

Pag. 18 | Salute & Benessere

Pag. 22 | I Grandi P i t tor i Nordic i

Pag. 23 | Teatro San Car lo d i Napol i

Pag. 24 | Musica

Pag. 26 | Cinema

Pag. 28 | Amici An imali

Pag. 30 | Almanacco B is lacco

Pag. 31 | L’ 8 Marzo…

Pag. 32 | Par l iamo di L ibr i

Pag. 33 | Poesia de l Mese

Pag. 32 | Danza de l Ventre

Marzo 2014 | Sommario| 3

Page 4: I Colori dell'Alba

N apoli - In una bellissima giornata di

sole, così strana da vedersi in questo

bizzarro inverno napoletano, insieme ai

miei amici Marco e Laura, incontro Paolo

Vitale alla Fonoteca di via Morghen, nel

quartiere Vomero di Napoli, per la sua per-

sonale dal titolo “Oltre” inaugurata il 18

febbraio scorso. Comincio a scrutare con

curiosità i suoi scatti e, data la mia passio-

ne sfrenata per la capitale francese, mi ac-

corgo che tutta la mostra ha come location

La Dèfense, un distretto composto da grat-

tacieli di uffici, condomini e centri com-

merciali, che sorge su parte dei comuni di

Nanterre, Courbevoie e Puteaux (tutti nel

dipartimento dell'Hauts-de-Seine), ad ovest

di Parigi. Tutto ciò però resta un puro det-

taglio, in quanto, come recita il titolo della

personale, l’occhio dello spettatore va de-

cisamente oltre. Ci accomodiamo sui diva-

ni bianchi della Fonoteca e comincio la

piacevole chiacchierata con Paolo Vitale.

Dalle mie domande, vien fuori un artista

molto carismatico nel suo essere semplice

e garbato, mai sopra le righe, sempre umi-

le, disponibile e sorridente, che gli conferi-

sce un valore aggiunto che pochi maestri

conservano nel mondo dell’arte. Parlando

della sua personale dice “Dopo qualche

anno di pausa torno a mettermi in mostra

con una personale dal titolo “OLTRE”.

Dieci opere sul filo conduttore dell'oltre,

nelle quali accompagnare idealmente lo

spettatore alla ricerca, all'incontro o alla

scoperta del proprio oltre che viene rap-

presentato dal bianco intenso. Bianco ri-

4 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le | Marzo 2014

Page 5: I Colori dell'Alba

corrente che troviamo tra strutture mini-

mali, specchi riflettenti del reale, che è

già storia, e figure umane in un ipotetica

linea di confine tra noi e il nostro io, tra

quello che siamo e quello che vorremmo

essere, fare, sperimentare… perché l'esse-

re umano non è solo vita reale.....va molto

oltre”. Scopro con interesse che Paolo,

sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ha

errato in lungo e in largo, arrivando anche

nella bellissima città di San Paolo in Bra-

sile e non posso fare a meno di notare la

meravigliosa luce che brilla nei suoi occhi

mentre mi descrive i suoi viaggi, le sue

esperienze e le sue impressioni fatte di

luci, forme e fisionomie. Mentre conti-

nuiamo la nostra chiacchierata, Paolo ci

tiene a ringraziare, non solo il sindaco di

Napoli, Luigi de Magistris, per essere in-

tervenuto al vernissage, ma soprattutto il

curatore della sua mostra, Gianni Nappa,

il quale nella sua presentazione della mo-

stra dice “Paolo Vitale demarca il concre-

to con lo scatto, il momento visivo, l’atti-

Dieci opere sul filo

conduttore dell'ol-

tre, nelle quali accom-

pagnare idealmente lo

spettatore alla ricerca,

all'incontro o alla sco-

perta del proprio oltre

che viene rappresentato

dal bianco intenso.

Marzo 2014 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le| 5

Page 6: I Colori dell'Alba

mo in cui l’immagine si compie con la men-

te che l’immagina, e l’idea del divenire che

l’artista pone come ricerca visiva. Siamo

tutti seduti sui gradini del mondo, a rimem-

brare l’orizzonte dei sogni, delle aspettati-

ve, dei desideri, della speranza, e oltre c’è

la luce. Un bianco intenso, netto, che rac-

chiude in se tutto. La pura essenza dell’e-

nergia, fatta atomi, dove si compone il dna

della nuova vita, e dove l’artista offre uno

spazio immenso per ricostruire, reinventare,

ricollocare il nostro vivere. Sulla linea in

fuga, sulla quadratura di un disegno archi-

tettonico, c’è il pensiero di chi l’ha immagi-

nato e poi realizzato, e c’è l’artista che ne

coglie l’essenza dei materiali, delle riflet-

tenze, dello stesso desiderio di stupirsi e

stupire. Ma noi ci stupiamo dinanzi alla

grandezza del mondo, della natura, e non

sempre questo ci è dato di viverlo diretta-

6 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le | Marzo 2014

Page 7: I Colori dell'Alba

mente, lo facciamo solo di riflesso, come le

persone che vivono una vita e ne pensano

un'altra, le immagini che Vitale costruisce

sono il pieno e il vuoto, la materia e il pen-

siero, l’energia e l’assenza, la vita e il suo

riflesso. In gioco di specchi, come nel luna

park della quotidiana vicenda, c’è un oc-

chio che vede per noi, è quello di Paolo Vi-

tale, con scatti che vivono oltre, anche nella

seconda battuta dello studio, ma è così che

come proposta si affacciano oltre i vostri

sguardi, come ipotesi di condivisione del

sogno.” Il tempo sembra fermarsi, forse

perché quando si ha davanti una persona

deliziosa come Paolo, non riesci a non viag-

giare insieme a lui con la fantasia, a non im-

mergerti nei suoi colori e nella lunga ricerca

del suo oltre. Ci alziamo e ci avviamo all’u-

scita e il mio sguardo ricade su un suo scat-

to, un bianco che invade lo spazio e forse ha

invaso prepotentemente anche me… nel

mio oltre.

Page 8: I Colori dell'Alba

8 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le | Marzo 2014

Page 9: I Colori dell'Alba

Marzo 2014 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le| 9

Page 10: I Colori dell'Alba

10 | I Mit i | Marzo 2014

LUCIO DALLA

L ucio Dalla, nato a Bologna il 4 Marzo

1943, è stato uno dei cantautori italiani più

importanti degli ultimi decenni. Suo padre è

stato direttore del club di tiro a volo, e sua ma-

dre sarta casalinga, dove appare nella copertina

del suo album " Cambio" del 1990. A sette anni

Dalla perde suo padre a causa di un tumore e

sua madre lo inserisce in un collegio di Trevi-

so, dove lì frequenta le scuole elementari. Sin

da giovane la musica diviene la sua passione,

inizia ad imparare a suonare la fisarmonica e il

clarinetto ed inizia ad esibirsi anche in pubbli-

co. Più tardi trasferitosi a Roma, entra anche a

far parte di vari gruppi jazz come Reno Jazz

Gang, poi la Second Roman New Orleans Jazz

Band e infine nel 1960 si esibisce dal vivo con

i Flippers. Nel 1963 sarà Gino Paoli a scoprir-

lo e a condurlo alla carriera da solista. Nel

1964 esce il suo 45 giri, primo disco da soli-

sta, " Lei (non è per me) Ma questa sera", pubbli-

cato dalla casa discografica ARC e distribuita

dalla RCA, dove Dalla incide i suoi primi 45

giri e il primo album "1999" pubblicato nel

1966. Nello stesso anno si esibisce al Cantagiro

cantando " Lei", scritta da Gino Paoli, dove però

l'esibizione si dimostra un vero fiasco, il suo

modo di cantare e di vestirsi non piacque molto

al pubblico, infatti sul palco gli vengono lan-

ciati pomodori e vari ortaggi. Ma Lucio non si

lascia abbattere, infatti lo rivediamo l'anno

successivo sempre al Cantagiro con la canzone

"L'ora di piangere", scritta da Sergio Bardotti,

ma anche stavolta con scarso successo. Succes-

sivamente forma una sua band con musicisti

bolognesi "Gli Idoli" dove incide appunto il suo

primo album "1999", dove troviamo alcune can-

zoni quali "Quando ero soldato" e Paff... bum!,

presentata anche a Sanremo nel 1966 con gli

yardbirds. Nello stesso anno Dalla incide un 45

giri con la sua band "The Group" dove riscuote

molto successo. Nel 1967 ritorna a Sanremo

con la canzone "Bisogna saper perdere", canta-

ta in coppia con i Rokes di Shel Shapiro. Nel

1970 compone una canzone per Gianni Mo-

randi "Occhi di ragazza" che lo porta subito in

vetta alle classifiche e nello stesso anno esce il

suo album "Terra di Gaibola", dove possiamo

trovare canzoni come " Il fiume e la città", " Syl-

vie", una reiventazione di "Occhi di ragazza" e

"Dolce Susanna" scritta per Ron. Nel 1971 ritor-

na a Sanremo con il grande successo "Piazza

Grande", scritta insieme a Ron e al duo Gian-

franco Baldazzi e Sergio Bardotti. Nello stesso

anno lo troviamo impegnato con un altro gran-

de album "Storie di casa mia", dove troviamo

"La casa in riva al mare", "Per due innamorati", "Il

gigante e la bambina", "Un uomo come me", "Il

bambino di fumo", "Itaca", "4 marzo 1943" ed infi-

ne "Piazza Grande". Dal 1974 al 1977 collabora

con Roberto Roversi producendo tre album

quali "Il giorno aveva cinque teste", "Anidride

solforosa" e "Automobili". Nel 1977 scrive la can-

zone "com'è profondo il mare" e l'anno successi-

vo produce l'album "Lucio Dalla" che contiene

I MITI

Page 11: I Colori dell'Alba

classici come "Anna e Marco" e "L'anno che

verrà". Gli anni 80 sono un punto di svolta per

Lucio, collabora insieme a Francesco De Gre-

gori ed insieme si esibiscono dal vivo con il

tour "Banana Repuplic". Nel 1980 esce l'album

"Dalla", con "Balla balla ballerino", "La sera dei

miracoli", "Cara" e"Futura". Nel 1981 esce il Q

Disc "Lucio Dalla", nel 1983 esce "1983" e l'anno

successivo l'album "Viaggi organizzati". Nel

1985 esce l'album "Bugie" con "Se io fossi un an-

gelo", "Luk" e "Navigando”, e nel 1986 la prima

raccolta dei suoi più grandi successi

"Dallamericaruso", dove troviamo "Balla balla

ballerino", "La sera dei miracoli", "Anna e Marco",

"Futura", "Stella di mare" e "L'anno che verrà" e in

più tre inediti quali "Caruso" il suo più grande

capolavoro, vendendo più di otto milioni di

copie, incisa in trenta versioni, tra queste ricor-

diamo quella di "Luciano Pavarotti", "Grande fi-

glio di puttana" e "4/3/1943”. Nel 1988 troviamo

la grande accoppiata Lucio Dalla e Gianni Mo-

randi dove incidono insieme un disco chiaman-

dolo appunto "Dalla/Morandi" e successivamen-

te si esibiscono in una grande tournée in tutta

Italia. Gli anni 90 non lo sono da meno, nel

1990 esce l'album "Cambio", dove troviamo un

altro grande successo di Dalla "Attenti al lupo"

e nel 1991 l'album "Geniale?". Nel 1992 esce

"Amen", un documentario sul suo tour "Cambio

Tour". Nel 1993 esce l'album "Henna", pubbli-

cato dalla "Pressing", la sua etichetta discogra-

fica, e distribuito dalla "BMG" e nel 1994 si

esibisce a Milano per VideoMusic Acustica

con "Le canzoni più belle" cantando "La casa in

riva al mare", "Piazza Grande", "L'anno che verrà",

"Caruso" e "Com'è profondo il mare". Nel 1996

esce l'album "Canzoni" dove riesce a vendere più

di 1.300.000 copie. Nelle Estati del 1998, 1999

è in concerto reinterpretando i suoi brani più

famosi in versione sinfonica, accompagnato

dall'Orchestra di Musica Sinfonica di 76 ele-

menti, diretti dal Maestro Beppe D'Onghia. Il 9

settembre 1999 esce l'album "Ciao", vende

200.000 copie concquistando il doppio disco di

platino. Questo album contiene 11 brani quali

appunto "Ciao" diventando il tormentone dell'E-

state 1999, "Non vergorgarsi mai", "Hotel" e "1999".

Siamo negli anni 2000, e nel 2001 esce "Luna

Matana" con la canzone "kamikaze", dove fu cri-

ticata in quanto sembrava una reazione agli at-

tacchi dell' 11 Settembre, tanto che "Il corriere

della sera" pubblica un articolo il 23 Settembre

dichiarando "No della casa discografica al Ka-

mikaze di Dalla", Ma Dalla interviene dichia-

rando che il brano in questione non si riferisce

agli attacchi dell' 11 Settembre ma alla Secon-

da Guerra Mondiale, motivo per il quale è stata

incisa la canzone. Comunque la canzone ebbe

molto successo come anche "Siciliano" dove pos-

siamo ascoltare anche la voce di "Carmen Con-

soli". L'album è stato registrato alle Isole Tre-

miti dove sono situati la casa e lo studio dell'ar-

tista. Il 2003 è l'anno dei cambiamenti per Lu-

cio, dandosi alla lirica e componendo la sua

"Tosca Amore disperato" inserita poi nell' al-

bum "Lucio". Nel 2006 pubblica un altra raccolta

dei suoi più grandi successi "12.000 lune" com-

posto da 3 cd e la copertina ritrae Lucio, creata

da "Milo Manara". Nel 2007 pubblica l'album

Marzo 2014 | I Mit i | 11

Page 12: I Colori dell'Alba

12 | I Mit i | Marzo 2014

"Il contrario di me", uscendo nei negozi di dischi

e contemporaneamente anche in edicola con

"La Repubblica", l'album contiene "Due dita

sotto il cielo" dedicata a Valentino Rossi,

"Malinconia d'Ottobre" e Rimini. L'11 Gennaio

2009 partecipa alla trasmissione "Che tempo

che fa", celebrando i 10 anni della scomparsa

di Fabrizio De Andrè, cantando assieme all'at-

tore Marco Alemanno " Don Raffaè”. Nel 2010

pubblica l'album " Angoli nel cielo" con "Puoi

sentirmi", "Questo amore", " Gli anni non aspetta-

no" e " Fiuto", cantata assieme a Toni Servillo.

Nel 2010 Lo vediamo di nuovo in concerto con

il suo "Work in progress", assieme a Francesco

De Gregori registrando il tutto esaurito della

prevendita dei biglietti. Era il suo desiderio

quello di esibirsi ancora una volta con il suo

più grade amico De Gregori dopo il " Banana

Republic", anche se già si esibirono nel 1998 al

Capodanno di Assisi trasmesso dalla Rai. Il

tour " Work in progress" continua per tutto il

2010 e anche nel 2011, partecipando anche al

concerto del "1 Maggio 2011". Il " Work in pro-

gress" viene anche pubblicato in un doppio cd

con ventinove tracce e tre inediti " Non basta

saper cantare", " Gran Turismo" e " Gigolò". L'8

Novembre 2011 esce l'ultimo album e raccolta

di canzoni di Lucio Dalla "Questo è amore" con

due cd e trentuno tracce e tre brani inediti ed

una nuova versione di " Meri Luis", cantata assie-

me a Marco Mengoni. Il 14 Febbraio 2012 ri-

torna sul palco di Sanremo, cantando assieme

al giovane cantautore Pierdavide Carone la

canzone " Nanì", e questa sarà la sua ultima ap-

parizione televisiva dell'artista. Successiva-

mente il 27 Febbraio parte per il suo ultimo

tour facendo tappa a anche a Zurigo e Mon-

treux. Purtroppo il nostro Lucio durante il suo

tour muore improvvisamente nella sua camera

d'albergo a Montreux, in Svizzera, il 1 Marzo

2012, per un infarto. I funerali si svolgono il 4

Marzo, il giorno del suo 69esimo compleanno.

Dopo la sua morte, il 28 Novembre 2012 viene

pubblicata una raccolta dei suoi più grandi suc-

cessi " Qui dove il mare luccica...", una raccolta

di quattro cd, con le voci di Francesco De Gre-

gori, Gianni Morandi, Ron, Mina, Francesco

Guccini, Ornella Vanoni, Tiromancino e tanti

altri. Dopo un anno, il 19 Novembre 2013, esce

l'ultima raccolta " Nevica sulla mia mano", con

quattro cd, dove viene ricordata la sua colla-

borazione con Roberto Roversi.

Page 13: I Colori dell'Alba

Marzo 2014 | Pietra M i l iare | 13

L'uomo Senza Passato

L'uomo senza passato è un film del 2002 di-

retto da Aki Kaurismäki, vincitore del Grand

Prix Speciale della Giuria e del premio per la

migliore interpretazione femminile (a Kati Ou-

tinen) al 55º Festival di Cannes.

Un operaio giunge di notte in treno a Helsinki.

Mentre riposa su una panchina, viene aggredito

da tre delinquenti che, dopo averlo tramortito

con una mazza da baseball, lo derubano e poi

lo bastonano pesantemente. Portato in ospedale

pare che debba morire ma malgrado

l'elettroencefalogramma sia piatto, si risveglia,

si sistema il naso sotto le bende, si riveste e

viene ritrovato in riva del mare da due bambini

figli di baraccati. Medicato e accolto da questa

famiglia povera, scopre di aver perso la memo-

ria. Trova alloggio in un altro container, per il

quale deve pagare una cifra esosa ad un guar-

diano corrotto il quale possiede un cane che

dovrebbe essere ferocissimo ma che si rivelerà

invece particolarmente mansueto. Grazie

all'aiuto e alla complicità di altri diseredati, si

installa nel container sistemandolo alla meglio.

Una sera che va "fuori a cena" alla mensa

dell'Esercito della Salvezza, si infatua di Irma,

una delle volontarie. Trova lavoro presso il

magazzino dell'Esercito della Salvezza e fa co-

noscere alla loro band – che accompagna la

distribuzione dei pasti – il Rock and roll e la

musica ritmica. Casualmente, scopre che pro-

babilmente nella sua vita passata era stato un

saldatore, ma per essere assunto nel cantiere

navale deve aprire un conto in banca – possi-

bilmente "cifrato, come in Svizzera", visto che

non ricorda il proprio nome. Durante tale ope-

razione viene coinvolto in una rapina di un im-

prenditore fallito e con il conto bloccato per

colpa della disonestà della banca, la quale sta

per chiudere i battenti. Da testimone si ritrova

ben presto in galera, accusato per non aver for-

nito le proprie generalità, ma grazie al brillante

avvocato dell'Esercito della Salvezza, viene

liberato prima che le cose finiscano male. Non

appena esce, viene contattato dal rapinatore,

che gli chiede di distribuire i soldi ai suoi ope-

rai che non avevano avuto gli arretrati a causa

del fallimento dell'azienda. Sempre per via del-

la rapina, la foto del nostro personaggio senza

nome finisce sui giornali dove viene ricono-

sciuta dalla moglie. Egli è pronto a tornare, suo

malgrado, a quella vita che non gli appartiene

più e che non riesce a ricordare, ma quando

incontra la moglie scopre di essere divorziato e

torna a Helsinki dalla sua amata Irma. Mentre

sta rientrando nella sua baracca, viene di nuo-

vo affrontato dai tre aggressori dell'inizio, ma

questa volta gli vengono in soccorso gli altri

diseredati del porto, che le suonano di santa

ragione ai tre teppisti.

Nel settembre 2009 la sceneggiatura del film,

tradotta in italiano, è stata pubblicata integral-

mente da Iperborea.

Pietra Miliare

Page 14: I Colori dell'Alba

14 | Eventi | Marzo 2014

IL CARNEVALE PONTESE

2 Marzo 2014 ore 16:00: iniziano i festeggia-

menti per il carnevale, ma non quello

“classico” svolto in località rinomate, come

Venezia, Viareggio o Bari. Piuttosto, la festa

organizzata nel piccolo paese di Ponte in pro-

vincia di Benevento. Il piccolo nucleo abitativo

di questo delizioso centro risale all’epoca ro-

mana: “Con molta probabilità il nome della

cittadina deriverebbe da un ponte in pietra co-

struito dai romani sul corso del torrente Alen-

ta, i cui resti sono ancora oggi visibili.” (cit.

www.wikipedia.org). L’associazione che ha

dato vita all’evento è stata quella di un gruppo

di giovani che, nei giorni precedenti, hanno

raccolto fondi coinvolgendo i cittadini e crean-

do così un carnevale di giovani per i giovani e

piccini. Così alle ore 16:00 del giorno stabilito,

adulti e bambini in maschera si sono riversati

nel boulevard accanto alla stazione ferroviaria

che attraversa il paesino. Lungo la via sono sta-

ti sistemati i vari stands sia di generi alimentari

che di attrazioni come le graziose fate che

provvedevano al trucco artistico per ogni bim-

EVENTI

Page 15: I Colori dell'Alba

bo che lo desiderava. Per i banchetti di generi

alimentari sono state preparate pizzette e rustici

del luogo tra i quali le deliziose “frittelle di me-

le”. Inoltre si sono esibiti i vari artisti da strada:

trampolieri, mangiafuoco e giocolieri. La mani-

festazione si è poi conclusa con uno spettacolo

organizzato da una palestra che ha coinvolto

varie scolaresche e la parrocchia del paese. In-

fatti giovani e bambini si sono cimentati in vari

spettacolini: si è potuto assistere all’affascinan-

te esibizione di taekwondo tenuta da ragazzi di

varie cinture che si sono esibiti con Katà ese-

guiti all’unisono fino ad arrivare all’esibizione

spettacolare dei maestri che con calci in aria

hanno tagliato in due tavolette di legno e mele

poste sulla testa degli inermi allievi. Dopo ci

sono stati i vari “balletti” sia dei bambini che

delle adolescenti vestite anni ’50 sulle musiche

del musical “Grease”. Il divertimento, la sem-

plicità e la voglia di stare insieme nonché lo

scenario suggestivo del piccolo paesino hanno

reso questo carnevale, forse, prezioso e specia-

le rispetto a tanti altri più noti ma, già visti e

scontati.

Marzo 2014 | Event i| 15

Page 16: I Colori dell'Alba
Page 17: I Colori dell'Alba

In Foto: DOMENICO VUOLO

© Photography Art

Page 18: I Colori dell'Alba

18 | Salute & Benessere | Marzo 2014

SALUTE & BENESSERE

DOLCE DORMIRE “BENE”

N on esiste una definizione scientifica preci-

sa del sonno, possiamo dire che è uno sta-

to fisiologico complesso, ritmico e vitale e de-

finirlo come uno stato di veglia diverso, transi-

torio e reversibile di disconnessione con l’am-

biente circostante. Esso permette un rapporto di

armonia tra ambiente esterno ed esigenze bio-

logiche interne dell’organismo. Passiamo circa

1/3 della vita a dormire e il sonno ci permette

di recuperare energie fisiche e psichiche, nono-

stante alcune zone del cervello durante una fase

del sonno (R.E.M) abbiano un’ attività 5 volte

maggiore della veglia. Abbiamo 5 fasi del son-

no di cui 4 non R.E.M. (circa il 75%) di cui le

prime 2 del sonno leggero e la terza e la quarta

di sonno profondo caratterizzate da diminuzio-

ne della pressione arteriosa (p.a.), della fre-

quenza cardiaca (f.c.) e respiratoria (f.r.), rilas-

samento muscolare e produzione di GH

(ormone della crescita). La quinta fase è la

R.E.M. (rapid eye movement), circa il 25%,

caratterizzata da bruschi movimenti degli oc-

chi, aumento dell’attività di tutti i muscoli in-

volontari (cuore, cervello e polmoni), quindi

aumenta p.a., f.c., f.r. mentre i muscoli volonta-

ri si rilassano sempre di più ed inoltre in questa

fase si sogna. Ogni fase dura circa 20 minuti ed

ogni ciclo (5 fasi) dura circa 90 minuti. Un

buon sonno ristoratore, indisturbato, alterna

circa 4/5 cicli a notte.

Meccanismi omeostatici e circadiani

Il sonno è influenzato da fattori individuali,

ambientali, antogenetici e meccanismi omeo-

statici e circadiani. L’omeostasi è l’insieme dei

fenomeni di auto-regolazione dell’organismo.

Page 19: I Colori dell'Alba

Marzo 2014 | Salute & Benessere | 19

Quella del sonno ci fa sentire sonnolenti quan-

do abbiamo bisogno di dormire e svegli quando

abbiamo dormito abbastanza. Mentre il ritmo

circadiano varia a seconda dell’ora (giorno/

notte), quindi dormendo bene si dovrebbe sen-

tire benessere e forza al mattino e stanchezza

alla sera. Il ritmo circadiano è una sorta di oro-

logio biologico interno di 24 ore, sincronizzato

con il ciclo naturale del giorno e della notte.

Questo ritmo regola la quasi totalità delle fun-

zioni umane (temperatura corporea, p.a, f.c. ,

umore, produzione ormonale e funzionamento

renale, tono muscolare, resistenza alla fatica,

funzioni endocrine e il ritmo sonno-veglia

strettamente collegato al ciclo luce-buio).

La qualità del sonno

Ecco perché soffriamo molto del rapido cam-

biamento del fuso orario o anche del passaggio

dall’ora legale all’ora solare e viceversa, per

non parlare di chi lavora di notte (fornai, turni-

sti, ecc). Dalla qualità e dalla quantità di sonno

possono dipendere i buoni rapporti con gli altri,

la nostra capacità e salute mentale (ansia, de-

pressione, irritabilità, diminuito apprendimen-

to), infatti gran parte della memoria a lungo

termine si forma durante il “primo sonno”. La

salute è strettamente legata al sonno, dormen-

do poco e/o male, si abbassano le difese immu-

nitarie, si diventa ipertesi, aumenta il colestero-

lo, si rischiano altre patologie cardiovascolari,

disturbi gastrointestinali (gastrite ecc), si in-

vecchia precocemente, si diventa obesi, infatti

dormendo poco si produce la grelina,

“ormone della fame”, e diminuisce la produzio-

ne di peptina, ormone che blocca l’appetito,

aumenta l’insulina e le cellule diventano meno

sensibili (insulinoresistenza) ed ecco il diabete

mellito II.

Il sonno come medicina

Il sonno è una medicina delle 24 ore perché la

sua qualità e durata incide sulla veglia diurna.

La perdita di sonno è un veleno e le sue vittime

sono le ultime ad accorgersene. Se non dormia-

mo abbastanza non siamo in pieno possesso

delle facoltà mentali. Infatti si stima che circa il

30% degli incidenti più gravi sono dovuti al

sonno o alla stanchezza. Il ritmo e la tensione

della vita moderna accrescono l’importanza di

Page 20: I Colori dell'Alba

dormire a sufficienza. Tutti gli esseri umani

hanno bisogno di dormire almeno 6 ore ogni 24

ore. La durata ideale del sonno è di 20 ore per

i neonati, 14 asilo nido, 13 prima infanzia, 8/10

adolescenti, 7/8 adulti, 6/7 anziani. Purtroppo

la loro qualità del sonno è molto frammentaria

dovuta a veglia per patologie (prostatiche, car-

diorespiratorie, reumatiche ecc.) e sono più su-

scettibili a disturbi ambientali. Gli studenti che

studiano di notte dopo alcune notti insonni ve-

dono il loro rendimento scendere drasticamen-

te. Alcuni accorgimenti che possono aiutare a

migliorare la qualità del sonno sono: mettersi a

letto ogni sera più o meno allo stesso orario

(ideale 22-22:30) esercitare attività fisica du-

rante il giorno per scaricare la tensione accu-

mulata ma evitarla 3-4 ore prima di andare a

letto perché aumenta l’attenzione, allestire un

habitat comodo, buio, silenzioso e con giusta

temperatura, scegliere materassi rigidi, evitare

biancheria troppo stretta scegliendo pigiama e

lenzuola in fibra naturale (cotone, lino, seta)

che permettono una buona traspirazione, evita-

re la doccia prima di andare a letto ma preferire

un bagno caldo, dedicare un po’ di tempo ad

attività distensive, non fumare almeno 2 ore

prima di coricarsi perché la nicotina stimola la

veglia e deionizza l’ambiente rendendo l’aria

della stanza insalubre. E’ importante anche il

risveglio più o meno alla stessa ora e in pieno

relax magari con una sveglia che risveglia un

po’ tutti i sensi con aroma, cromo e musicote-

rapia per poi passare anche al mitico rock ad

alto volume e alla carica del caffè.

L’alimentazione e il sonno

Anche l’alimentazione è in stretto rapporto con

il sonno quindi prima di passare all’artiglieria

pesante con cure farmacologiche per l’insonnia

(benzodiazepine, ipnotici, antidepressivi ecc) vi

ricordo che la battaglia contro l’insonnia si può

vincere a tavola scegliendo cibi ricchi di tripto-

fano, aminoacido precursore della serotonina,

la quale lavora in coppia con la melatonina

20 | Salute & Benessere | Marzo 2014

Page 21: I Colori dell'Alba

(ormone del sonno) per regolare il sonno.

Quindi preferire cibi che contengono melatoni-

na o loro precursori, calcio, magnesio come

latticini freschi, evitando quelli stagionati per-

ché contengono tiramina che tiene svegli, uova,

carne (pollo, manzo, maiale, tacchino) e pesce,

evitando i cibi in scatola per i conservanti e af-

fumicati perché ricchi di sodio, cereali, soprat-

tutto integrali ed avena, frutta e verdura, zucca,

ciliegie, semi di zucca, arachidi, aglio, cipolla,

lattuga, patate, radicchio, miele, cacao. Il cacao

da una parte stimola il sonno per la serotonina

ma dall’altra parte è eccitante e tiene svegli per

il contenuto di teobrina e tirosina. Farsi un in-

fuso e/o decotto di camomilla, fiordaliso, escol-

zia, passiflora, lavanda, erba di San Giovanni

(iperico), melissa, tiglio, valeriana, fiori di

arancio, malva. Fare una cena leggera ed anda-

re a letto almeno 2-3 ore dopo cena, evitando

cibi salati, pesanti, stimolanti come the, gin-

seng, guarana’, energy drink con taurina, carni-

tina ecc. Bere minime quantità di alcol perché

nelle prime ore agisce da sonnifero ma dopo

qualche ora abbassa la glicemia e provoca so-

gni agitati e qualche visita al frigorifero. Una

scelta oculata dei cibi favorisce il sonno in mo-

do molto più fisiologico.

Conclusioni

L’ insonnia è un deficit quantitativo e/o quali-

tativo del sonno. Può essere caratterizzata da

difficoltà iniziale ad addormentarsi (insonnia

iniziale), difficoltà a mantenere una continuità

del sonno con numerosi risvegli (intermittente),

risvegli precoci al mattino (insonnia terminale),

oppure può essere caratterizzata da un sonno

non ristoratore. Inoltre il 30% della popolazio-

ne russa ed è anche causa di divorzi, il rumore

viene prodotto dalle vibrazione delle prime vie

aeree durante il sonno al passaggio dell’ aria.

Essendo una patologia’ indicata come

“roncopatia”, l’ approccio deve essere medico

per inquadrarne le cause. Alcuni rimedi per

russare meno sono dormire sul fianco, alzare

la testa del letto, tenere l’ aria della stanza pu-

lita, mantenere il peso forma, bere molta ac-

qua e niente alcol, fare appositi esercizi per

rinforzare le prime vie aeree come ad es: il

canto. Cadere nelle braccia di morfeo ci fa

belli e felici.

Marzo 2014 | Salute & Benessere | 21

Page 22: I Colori dell'Alba

ARTE:

I GRANDI PITTORI NORDICI

P er la prima volta a Palazzo Roverella a

Rovigo, la mostra sarà dal 22 febbraio

al 22 giugno 2014 i grandi pittori nordici mes-

si a confronto con gli italiani per il racconto

della storia di una grande, pacifica conquista

intellettuale ed emotiva, di una fascinazione

che cambiò l’arte in Italia. E non solo.

L’arte nordica fu protagonista della Biennale

di Venezia sin dalla nascita, nel 1895. In un

mondo dell’arte ancora pregno dei residui

dell’arte pompier e delle manifestazioni dell’

ufficialità accademica internazionale, i nordici

erano l’elemento di novità, la vera svolta ver-

so la modernità e, a volte, la rivoluzione dei

linguaggi. Bocklin , Hodler, Klimt, Klinger,

von Stuck, Khnopff e poi gli Scandinavi di

varie tendenze come Zorn, Larsson e

Munch, hanno profondamente influenzato,

come quelle prime Biennali dimostrarono,

scelte, linee artistiche e culturali pur andando

a incrociare le differenti tendenze nell’arte ita-

liana del primo Novecento. Fu una meravi-

gliosa epidemia che, come questa mostra spet-

tacolarmente racconta, contagiò più di una ge-

nerazione di artisti italiani da de Chirico a De

Carolis o De Maria. E Sartorio, Morelli,

Previati, Laurenti, Fortuny, Wolf Ferrari,

tra i tanti.

22 | I Grandi P i t tor i Nordic i | Marzo 2014

Page 23: I Colori dell'Alba

Marzo 2014 | Omaggio a C laudio Abbado | 23

Teatro di San Carlo di Napoli

“OMAGGIO A CLAUDIO ABBADO”

Giovedì 27 febbraio alle ore 20.30, l’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da John

Axelrod, ha reso omaggio al grande direttore con un concerto a ingresso gratuito. A poco

più di un mese dalla scomparsa di uno dei più importanti e amati musicisti degli ultimi cin-

quant’anni, giovedì 27 febbraio 2014 ore 20.30, il Lirico di Napoli ha invitato la città e il

pubblico a un ultimo, commosso ricordo del grande maestro milanese, scomparso lo scorso

gennaio dopo una lunga malattia. Un concerto a porte aperte, a ingresso libero fino a esau-

rimento posti, in memoria di un artista famoso non solo per il suo talento ma anche per la

sua generosità, la sua capacità di trasmettere speranza ai giovani, la sua determinazione

nell'indirizzarli a questo mestiere, la sua indiscutibile forza morale. Claudio Abbado ha

frequentato fin dagli anni Sessanta il podio del Massimo napoletano, regalando al pubbli-

co partenopeo esecuzioni che restano indelebili nella mente e nel cuore di chi le ha ascolta-

te, come la sera dell’indimenticabile concerto straordinario, a un anno dal terremoto del

1980. Per quest’ultimo addio in musica al Maestro, l’Orchestra del Teatro di San Carlo

diretta da John Axelrod ha eseguito l’Eroica, terza sinfonia di Ludwig van Beethoven. La

Fondazione ha ringraziato tutti coloro che attraverso la loro generosa disponibilità arti-

stica e tecnica hanno reso possibile questo omaggio.

Page 24: I Colori dell'Alba

Rocco Hunt

R occo Hunt, nome d'arte di Rocco Paglia-

rulo, in precedenza conosciuto anche co-

me Hunt MC (Salerno, 21 novembre 1994), è il

rapper italiano, vincitore del Festival di Sanre-

mo 2014 nella sezione "Nuove proposte" con

Nu juorno buono, ma anche vincitore del Pre-

mio Emanuele Luzzati e il Premio Assomusica.

A 11 anni Rocco Hunt muove i primi passi nel

mondo dell'hip hop, e in seguito alla partecipa-

zione a varie jam e gare di freestyle arriverà nel

2010 a pubblicare il suo primo mixtape, 'A mu-

sic' è speranz', sotto l'etichetta Dint Records.

Nel 2011 pubblica sotto la Honiro Label il

mixtape Spiraglio di periferia[3], disco conte-

nente collaborazioni con artisti di fama come

Clementino e 'Ntò, che riscuoterà un buon suc-

cesso nella scena rap underground italiana so-

prattutto grazie al singolo 'O mar e 'o sole (in

collaborazione proprio con il rapper avellinese

Clementino) il cui video musicale ha raggiunto

oltre 7.000.000 di visualizzazioni su YouTube.

In seguito al successo di Spiraglio di periferia,

verrà pubblicata nel 2012 anche una Deluxe

edition di quest'ultimo contenente quattro trac-

ce inedite. Nel 2013 il rapper firma per la ma-

jor discografica Sony BMG e pubblica Poeta

urbano, primo album ufficiale interamente pro-

dotto da Fabio Musta. Dall'album vengono

estratti i singoli Io posso, Fammi vivere e

L'ammore overo. Nel 2014 partecipa alla 64ª

edizione del Festival di Sanremo e vince nella

sezione "Nuove proposte" con il brano Nu

juorno buono (prima vittoria di un brano rap

nella storia delle "Nuove proposte" del Festi-

val). Il 17 febbraio 2014 esce su Itunes "Nu

Juorno Buono EP" il nuovo progetto che antici-

pa la sua partecipazione al festival di Sanremoe

il suo prossimo album ufficiale che verrà pub-

blicato il 25 marzo 2014 dal titolo " 'A verità" e

vedrà come ospiti i rapper Clementino, Noyz

Narcos e Ensi e i cantautori Federico Zampa-

glione ed Enzo Avitabile.

24 | Musica | Marzo 2014

MUSICA

Page 25: I Colori dell'Alba

. MONDOVISIONE

LIGABUE

. 20 THE GREATEST HITS

LAURA PAUSINI

. L’ANIMA VOLA

ELISA

. SENZA PAURA

GIORGIA

. GIOIA… NON E’ MAI ABBASTANZA

MODA’

Marzo 2014 | Musica | 25

CONCERTI

I Modà, dopo aver fatto registrare 30 sold out per un totale di 300.000 spetta-

tori con il “Gioia Tour 2013”, superano i confini dell’Italia per iniziare il primo

tour internazionale che toccherà le più prestigiose venue di tutte Europa, fino

a concludersi negli Stati Uniti con la tappa di New York.

Le date:

3 Maggio —> Barcellona, Razzmatazz

5 Maggio —> Monaco, Theaterfabrik

7 Maggio —> Zurigo, Volkshaus

12 Maggio —> Parigi, Olympia

14 Maggio —> Bruxelles, Cirque Royal

18 Maggio —> Londra, Koko

21 Maggio —> New York, Highline Ballroom

A luglio i Modà torneranno poi ad esibirsi in Italia con un altro importante

esordio, quello negli Stadi: venerdì 11 luglio all’Olimpico di Roma e sabato 19

luglio a San Siro, Milano.

Page 26: I Colori dell'Alba

26 | Cinema| Marzo 2014

Page 27: I Colori dell'Alba

Marzo 2014 | Cinema| 27

CINEMA

. Sole a catinelle

. Cattivissimo Me 2

. La grande bellezza (2 DVD)

. Planes

. Shadowhunters. Città di ossa

. Sotto assedio. White House Down

. Harry Potter Collection (Cofanetto 8 DVD)

. Monsters University

. Bling Ring

. Love Actually. L'amore davvero

Da non perdere

300 - L'alba di un impero

Tratto dall'ultimo romanzo a fumetti di Frank Miller, Xerxes e raccon-

tato nello stesso stile visivo mozzafiato del campione d'incassi “300”,

questo nuovo capitolo della saga epica sposta l'azione su un nuovo

campo di battaglia - il mare - dove il generale greco Temistocle tenta

di unire tutto il suo popolo, alla testa di una carica che cambierà il

corso della guerra. 300 - L'Alba di un Impero vede il ritorno di Temi-

stocle contro la massiccia invasione da parte delle forze Persiane,

guidate dall'uomo trasformato in Dio, Serse e da Artemesia, vendica-

tiva comandante della Marina persiana.

Page 28: I Colori dell'Alba

28 | Amici Animali| Marzo 2014

Origine del criceto dorato

I l primo esemplare di criceto fu scoperto in

Medio Oriente nella prima metà dell'Otto-

cento e descritto come nuova specie dall'ingle-

se Waterhouse. Per molto tempo non fu più

trovato e venne dato per... estinto! Quasi un

secolo più tardi, nel 1930, durante una spedi-

zione archeologica in territorio siriano fu sco-

perta una tana abitata da una femmina e ben

dodici cricetini. I quattro esemplari che arriva-

rono in Inghilterra furono sufficienti come ca-

postipiti di un nuovo beniamino dei bambini:

basti pensare che in un solo anno dai quattro

superstiti si ottennero ben centocinquanta nati

in cattività! Molti sostengono che tutti i criceti

dorati oggi viventi discendano da quei piccoli

trovati casualmente dagli archeologi inglesi,

per altri invece si tratta di una leggenda e co-

munque nel corso degli anni vi sarebbero state

nuove catture di individui selvatici per rinvigo-

rire le linee di sangue domestiche.

Carattere

In genere, quando diciamo "criceto" facciamo

riferimento al Criceto Dorato o Criceto Siria-

no, che è stato il primo criceto in assoluto ad

essere allevato. Per anni è stato uno degli ani-

mali domestici più diffusi e sostanzialmente

l'unico roditore nelle case: negli anni Sessanta

e Settanta se ne contavano decine di milioni di

esemplari ed erano ben pochi i bambini che

potevano lamentarsi di non averne mai avuto

uno. Oggi il Criceto Dorato ha dei concorrenti

agguerritissimi nel cuore delle famiglie, come

ad esempio il Criceto Russo o Siberiano, ma

resta comunque uno degli animaletti domestici

più diffusi, anche grazie al lavoro effettuato

dagli allevatori che stanno operando attente

selezioni, anche caratteriali, per evitare che, se

spaventato, possa dare dei piccoli morsi inno-

cui ma comunque indesiderabili. Il Criceto Do-

rato è leggermente più grande di tutte le altre

razze domestiche. A differenza del minutissi-

mo Criceto Russo, può arrivare anche ad una

lunghezza di 17-18 cm. In genere pesa 80/120

grammi circa, ma alcuni possono superare an-

AMICI ANIMALI:

IL CRICETO

Page 29: I Colori dell'Alba

Marzo 2014 | Amic i Animali| 29

che i 150 grammi. Anche se più grande dei

suoi "colleghi" criceti, rimane comunque un

animaletto piccino e relativamente facile da

gestire.

La sua gabbia

La gabbia per un criceto singolo (evitiamo di

prendere una coppia perchè questo animaletto

sta bene da solo ed è molto territoriale) deve

essere almeno 40x40x30 centimetri. E'consi-

gliabile un modello con sbarre di ferro ben rav-

vicinate, che sia facile da smontare e da pulire

(un fondo removibile in plastica è l'ideale).

Evitiamo il legno che il nostro amico rosicchie-

rebbe di sicuro. Come fondo igienico utilizzia-

mo uno strato abbondante di lettiera per rodito-

ri o di tutolo di mais; evitiamo i trucioli di le-

gno e la segatura, perchè le polveri possono

entrare nelle narici e negli occhi del criceto

causando infiammazioni. Il Criceto ha bisogno

di svago: attrezziamo la sua gabbia anche con

dei giochi, come ad esempio una ruota o qual-

che scala. Evitiamo di affollargli troppo la gab-

bia. Dato che ha abitudini notturne, non con-

viene mettere la sua gabbietta nella camera da

letto, perchè potrebbe svegliarci.

Alimentazione

Il Criceto Dorato è piuttosto goloso, quindi

dovremo stare attenti noi che mangi soltanto

ciò che gli fa bene e in quantità non eccessive,

perchè altrimenti la sua salute ne risentirà. Co-

me base dell'alimentazione è ideale un buon

mangime di pellettati e semi misti specifico per

criceti. Possiamo inoltre dargli frutta e verdure

fresche a temperatura ambiente e biscottini per

roditori. E' importante che abbia sempre a di-

sposizione acqua fresca nel beverino a rotella

tipico per criceti. A volte può essere utile l'inte-

grazione con sali minerali, ma è sempre meglio

discuterne con il veterinario.

I cibi che gli fanno male:

Cioccolato: può causare disturbi intestinali,

eczemi e danni al fegato.

Foglie di gelso: sono troppo astringenti.

Fagioli: sono tossici.

Piccioli dei pomodori: sono tossici.

Germogli delle patate: sono velenosi.

Qualsiasi cibo contenente zucchero: non è

adatto al suo metabolismo.

Page 30: I Colori dell'Alba

MARZO

SANTO DEL MESE

San Suite della California

Nomi curiosi:

Battistero-Chiaro-Procolo

Stranezze dal mondo

Alla Bagongo University alcuni ricercatori Zulù, hanno scoperto,

dopo anni di studi inutili, come si ottiene l’acqua calda!!

Oroscopo:

Il segno del mese è il SEGNO DELLA CROCE.

I nati sotto questo segno sono ferventi credenti!!

Compleanni VIP:

PUFFETTA-ZORRO-MACISTE-GABIBBO

Andiamo al CINEMA:

L’ENORME BRUTTEZZA

E’ la storia di un signore di mezza età che dopo aver vissuto na chiavica, si spende tutto in

trattamenti cosmetici e operazioni di chirurgia plastica… ma si mette nelle mani di un chi-

rurgo che si è laureato con i punti del latte… e gli combina un servizio di lota (schifo).

Film introspettivo sulla frase… MA CHI CAZZ ME L’HA FATT FA’!!

Raffaele Coppola

ALMANACCO BISLACCO

30 | Almanacco Bis lacco | Marzo 2014

Page 31: I Colori dell'Alba

Raffaele Coppola

© Graphics Art

Page 32: I Colori dell'Alba

C hiara. È la prima volta che scrivo per

un giornale. Sembra divertente per cui

divertiamoci, in fondo le cose più belle so-

no della vita, sono quelle che inizi a fare

per curiosità.

Amo molto la lettura, spesso e volentieri

trascorro i miei pomeriggi alla Feltrinelli.

Posso dire che la maggior parte dei miei

soldi li spendo in libri e sigarette ovvia-

mente.

In facebook ho un contatto che non cono-

sco personalmente né frequento, non è di

Napoli. Ci sentiamo poco, e ogni volta par-

liamo di libri consigliandoci a vicenda, un

giorno le chiesi qualche consiglio, avevo

voglia di leggere qualcosa di nuovo, speri-

mentare nuove emozioni. Tra i tanti spun-

ta il nome di Chiara Gamberale e il suo Per

dieci minuti e una volta trovatomi in libre-

ria lo cerco subito tra gli scaffali.

Mi colpisce la copertina, un bellissimo co-

lore azzurro e una ragazza con la testa tra

le nuvole e penso che la protagonista sia un

po' svampita come me, lo compro convinta

che mi piaccia. Chiara, la protagonista, è in

psicoterapia e la dottoressa le chiede se p

disposta a fare un gioco: per dieci minuti al

giorno e per un mese dovrà fare una cosa

mai fatta prima. L' obiettivo è quello di

combattere la paura, la paura della solitudi-

ne. Chiara inizia a cucinare, ascoltare la

madre e rendersi disponibile verso di lei e

a cimentarsi nel ballo. Chiara decide di ri-

cominciare, lo fa a piccoli passi, mettendo-

si finalmente in discussione per essere me-

no egoista e capire se stessa. Leggendo il

libro possa dare una mia interpretazione e

cioè che la donna deve imparare ad essere

autonoma, a non appoggiarsi ad un uomo

(soprattutto se questo è un insicuro), libe-

rarsi dagli stereotipi culturali che la rendo-

no vittima di una società ancora maschili-

sta. Leggendo il libro una frase mi è rima-

sta impressa e mi piace ricordarla anche

qui: Da quando la mia vita è vuota non mi

ero accorta che fosse cosi piena.

Si è capito? Sì, questo libro lo consiglio e

lo promuovo a pieni voti, è un romanzo an-

che allegro nonostante la nostra affronti nel

libro il dolore di una perdita e della consa-

pevolezza di aver fallito, ma attraverso

questo gioco o metodo riesce a tornare alla

vita.

32 | Par l iamo di L ibr i | Marzo 2014

PARLIAMO DI LIBRI

Page 33: I Colori dell'Alba

Marzo 2014 | Poesia De l Mese| 33

POESIA DEL MESE

Nu m’ ‘o dicerie

Nu m’ ’o dicere stasera… cu’ st’uocchie ca guardano e parlano cu’ ’o silenzio.

Nu m’ ’o dicere stasera…

nun m’accidere a ’stu mumento, ’a luna chiara sta spianno st’ammore.

Nu m’ ’o dicere stasera…

cu’ ’stu mare ca pare ’na canzone, che canta chesta pena amaramente.

Nun m’ ’o dicere stasera…

aspietta ’n’atu poco…

fatte guarda, fatte vasa’, astrigneme ancora, si pure è l’ùrdema vota.

Ma nun m’ ’o dicere stasera.

Carmen Percontra

Percontra Carmen nasce a Palermo nel 1956 è vissuta per diversi anni a Roma per poi trasferirsi e

stabilirsi a Napoli da circa 40 anni. Attualmente abita a Massa di Somma, Napoli. La sua passio-

ne più grande è la poesia. Le sue liriche trattano argomenti come: l’amore, la fede, i drammi, pro-

blemi sociali e temi personali. Scrive anche copioni teatrali e piccoli sketck comici. Prende parte

a una serie di concorsi promossi da centri culturali, nonché da associazioni ed accademie a livello

nazionale. Molteplici sono gli inserimenti delle sue poesie in antologie prestigiose, tra cui

“L’Altra faccia della Luna” (Raccolta di Liriche); organizza e conduce un salotto letterario, ha

fatto parte di compagnie teatrali, pratica attivamente tammorra e balli popolari, inoltre fa parte di

un gruppo di musica popolare Gli “AMMESCAFRANCESCA”.

( email [email protected])

Page 34: I Colori dell'Alba

La danza del ventre:

l’espressione dell’essere donna

La danza del ventre è l’espressione più com-

pleta della femminilità e della sensualità. La

sinuosità dei movimenti, sia con musiche rit-

mate che lente, è esaltata per tradizione dal

corpo della donna, simbolo di grazia ed ele-

ganza.

L’immaginario occidentale è ricco di danzatri-

ci del ventre che si esibiscono per gli uomini,

generando e diffondendo la convinzione che

lo scopo di questa danza sia di pura sensualità

e attrazione. In realtà quest’arte delle donne

nasce per le donne stesse, derivando da antichi

culti religiosi praticati in Mesopotamia per

propiziare la fertilità.

Lo scopo era stabilire un feeling con i ritmi

della natura. Di fatto molti sinuosi movimenti

ricordano elementi naturali: le onde del mare,

la forma della luna, un flessuoso serpente, un

cammello o ancora l’atto sessuale e il parto

stesso.

Secondo la cultura araba la danzatrice orienta-

le ha il diritto di essere in carne, anzi, le dan-

zatrici formose sono le più apprezzate, e ciò

rende possibile esercitare tale arte a tutte le

età.

Praticarla costantemente aumenta la flessibili-

tà e la tonicità del seno, delle spalle, delle

braccia, del bacino e della pancia: gli addomi-

nali, infatti, sono profondamente coinvolti nei

movimenti, modellando la linea. Inoltre, per-

mette di consumare circa 400 calorie in un’ora

e tonifica le cosce, migliorando l’agilità delle

articolazioni. Il suo esercizio assottiglia la vita

grazie ai numerosi movimenti rotatori, che do-

nano beneficio anche alle parti interne dell’ap-

parato femminile.

I vantaggi ottenibili praticando la danza del

ventre non si limitano al corpo, ma sono estre-

mamente evidenti anche per la mente, poiché

guidano verso il risveglio e la rinascita della

propria femminilità. Aumentano, infatti,

l’autostima e di conseguenza rendono le dan-

zatrici più consapevoli della propria seduttivi-

tà e più abili nell’esercitarla. Inoltre, ballare

aiuta ad allentare le tensioni giornaliere e

combattere lo stress.

Le proprietà benefiche di tale disciplina pos-

sono essere collegate alla musicoterapia: i rit-

mi orientali hanno effetto sui nostri ritmi fisio-

logici generando serenità, gioia e fiducia in se

stessi. Si può, quindi affermare che la pratica

della danza del ventre può contribuire ad al-

lungare la vita.

LA DANZA DEL VENTRE

34 | La Danza de l Ventre | Marzo 2014

Page 35: I Colori dell'Alba
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