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Magazine di Cultura-Curiosità-Attualità-Eventi *n°3 Anno1 Marzo 2014*
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Personale di Paolo Vitale
Per dieci minuti
2 | L’edi tor ia le | Marzo 2014
I COLORI DELL’ALBA
MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’
ATTUALITA’ - EVENTI
N° 3 - Anno 1 - Marzo 2014
Direttore Responsabile
Gennaro Coppola
Redazione:
Gennaro Coppola, Annamaria Terliati, Dario D’Alema, Laura Santo-ro, Marco Gambardella, Marianna Paduano, Raffaele Coppola, Ersilia Raffone, Francesco Di Lorenzo, Fabiana Caldo, e Carmen Percontra
Graphic Design:
Marco Gambardella
SEDE AMMINISTRATIVA
CENTRO DI INIZIATIVE CULTURALI
“L’ALBA”
Via Aldo Moro, 28 MASSA DI SOMMA
80040 - NAPOLI
Info: [email protected]
L’EDITORIALE
Apro il terzo numero del mensile “I Colori dell’Alba” parlando di una vittoria tut-
ta italiana alla cerimonia degli Oscar 2014, con il film di Sorrentino “La Grande
Bellezza” che si aggiudica la statuetta d’oro come miglior film straniero. La sta-
tuetta torna in Italia dopo 15 anni dalla vittoria di Benigni con “La vita è bella” nel
1999. Accanto a Sorrentino c’è Toni Servillo, che nel film interpreta magistral-
mente Jep Gambardella, il giornalista che vive una crisi esistenziale e critica
dall'interno una Roma troppo caciarona e festaiola, di cui però non riesce a fare a
meno. Nel gongolarci di aver ricordato al mondo intero che, nonostante le nostre
innumerevoli problematiche, l’Italia è viva e vegeta, vi ricordo, in ultimo, che le
proposte d’articolo su questo magazine, sono da inviare all’indirizzo mail:
Vi abbraccio
Il Direttore
Gennaro Coppola
Pag. 4 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le
Pag. 10 | I Mit i
Pag. 13 | Pietra M i l iare
Pag. 14 | Eventi
Pag. 16 | La Foto del Mese
Pag. 18 | Salute & Benessere
Pag. 22 | I Grandi P i t tor i Nordic i
Pag. 23 | Teatro San Car lo d i Napol i
Pag. 24 | Musica
Pag. 26 | Cinema
Pag. 28 | Amici An imali
Pag. 30 | Almanacco B is lacco
Pag. 31 | L’ 8 Marzo…
Pag. 32 | Par l iamo di L ibr i
Pag. 33 | Poesia de l Mese
Pag. 32 | Danza de l Ventre
Marzo 2014 | Sommario| 3
N apoli - In una bellissima giornata di
sole, così strana da vedersi in questo
bizzarro inverno napoletano, insieme ai
miei amici Marco e Laura, incontro Paolo
Vitale alla Fonoteca di via Morghen, nel
quartiere Vomero di Napoli, per la sua per-
sonale dal titolo “Oltre” inaugurata il 18
febbraio scorso. Comincio a scrutare con
curiosità i suoi scatti e, data la mia passio-
ne sfrenata per la capitale francese, mi ac-
corgo che tutta la mostra ha come location
La Dèfense, un distretto composto da grat-
tacieli di uffici, condomini e centri com-
merciali, che sorge su parte dei comuni di
Nanterre, Courbevoie e Puteaux (tutti nel
dipartimento dell'Hauts-de-Seine), ad ovest
di Parigi. Tutto ciò però resta un puro det-
taglio, in quanto, come recita il titolo della
personale, l’occhio dello spettatore va de-
cisamente oltre. Ci accomodiamo sui diva-
ni bianchi della Fonoteca e comincio la
piacevole chiacchierata con Paolo Vitale.
Dalle mie domande, vien fuori un artista
molto carismatico nel suo essere semplice
e garbato, mai sopra le righe, sempre umi-
le, disponibile e sorridente, che gli conferi-
sce un valore aggiunto che pochi maestri
conservano nel mondo dell’arte. Parlando
della sua personale dice “Dopo qualche
anno di pausa torno a mettermi in mostra
con una personale dal titolo “OLTRE”.
Dieci opere sul filo conduttore dell'oltre,
nelle quali accompagnare idealmente lo
spettatore alla ricerca, all'incontro o alla
scoperta del proprio oltre che viene rap-
presentato dal bianco intenso. Bianco ri-
4 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le | Marzo 2014
corrente che troviamo tra strutture mini-
mali, specchi riflettenti del reale, che è
già storia, e figure umane in un ipotetica
linea di confine tra noi e il nostro io, tra
quello che siamo e quello che vorremmo
essere, fare, sperimentare… perché l'esse-
re umano non è solo vita reale.....va molto
oltre”. Scopro con interesse che Paolo,
sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ha
errato in lungo e in largo, arrivando anche
nella bellissima città di San Paolo in Bra-
sile e non posso fare a meno di notare la
meravigliosa luce che brilla nei suoi occhi
mentre mi descrive i suoi viaggi, le sue
esperienze e le sue impressioni fatte di
luci, forme e fisionomie. Mentre conti-
nuiamo la nostra chiacchierata, Paolo ci
tiene a ringraziare, non solo il sindaco di
Napoli, Luigi de Magistris, per essere in-
tervenuto al vernissage, ma soprattutto il
curatore della sua mostra, Gianni Nappa,
il quale nella sua presentazione della mo-
stra dice “Paolo Vitale demarca il concre-
to con lo scatto, il momento visivo, l’atti-
Dieci opere sul filo
conduttore dell'ol-
tre, nelle quali accom-
pagnare idealmente lo
spettatore alla ricerca,
all'incontro o alla sco-
perta del proprio oltre
che viene rappresentato
dal bianco intenso.
Marzo 2014 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le| 5
“
”
mo in cui l’immagine si compie con la men-
te che l’immagina, e l’idea del divenire che
l’artista pone come ricerca visiva. Siamo
tutti seduti sui gradini del mondo, a rimem-
brare l’orizzonte dei sogni, delle aspettati-
ve, dei desideri, della speranza, e oltre c’è
la luce. Un bianco intenso, netto, che rac-
chiude in se tutto. La pura essenza dell’e-
nergia, fatta atomi, dove si compone il dna
della nuova vita, e dove l’artista offre uno
spazio immenso per ricostruire, reinventare,
ricollocare il nostro vivere. Sulla linea in
fuga, sulla quadratura di un disegno archi-
tettonico, c’è il pensiero di chi l’ha immagi-
nato e poi realizzato, e c’è l’artista che ne
coglie l’essenza dei materiali, delle riflet-
tenze, dello stesso desiderio di stupirsi e
stupire. Ma noi ci stupiamo dinanzi alla
grandezza del mondo, della natura, e non
sempre questo ci è dato di viverlo diretta-
6 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le | Marzo 2014
mente, lo facciamo solo di riflesso, come le
persone che vivono una vita e ne pensano
un'altra, le immagini che Vitale costruisce
sono il pieno e il vuoto, la materia e il pen-
siero, l’energia e l’assenza, la vita e il suo
riflesso. In gioco di specchi, come nel luna
park della quotidiana vicenda, c’è un oc-
chio che vede per noi, è quello di Paolo Vi-
tale, con scatti che vivono oltre, anche nella
seconda battuta dello studio, ma è così che
come proposta si affacciano oltre i vostri
sguardi, come ipotesi di condivisione del
sogno.” Il tempo sembra fermarsi, forse
perché quando si ha davanti una persona
deliziosa come Paolo, non riesci a non viag-
giare insieme a lui con la fantasia, a non im-
mergerti nei suoi colori e nella lunga ricerca
del suo oltre. Ci alziamo e ci avviamo all’u-
scita e il mio sguardo ricade su un suo scat-
to, un bianco che invade lo spazio e forse ha
invaso prepotentemente anche me… nel
mio oltre.
8 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le | Marzo 2014
Marzo 2014 | Oltre: Personale d i Paolo Vi ta le| 9
10 | I Mit i | Marzo 2014
LUCIO DALLA
L ucio Dalla, nato a Bologna il 4 Marzo
1943, è stato uno dei cantautori italiani più
importanti degli ultimi decenni. Suo padre è
stato direttore del club di tiro a volo, e sua ma-
dre sarta casalinga, dove appare nella copertina
del suo album " Cambio" del 1990. A sette anni
Dalla perde suo padre a causa di un tumore e
sua madre lo inserisce in un collegio di Trevi-
so, dove lì frequenta le scuole elementari. Sin
da giovane la musica diviene la sua passione,
inizia ad imparare a suonare la fisarmonica e il
clarinetto ed inizia ad esibirsi anche in pubbli-
co. Più tardi trasferitosi a Roma, entra anche a
far parte di vari gruppi jazz come Reno Jazz
Gang, poi la Second Roman New Orleans Jazz
Band e infine nel 1960 si esibisce dal vivo con
i Flippers. Nel 1963 sarà Gino Paoli a scoprir-
lo e a condurlo alla carriera da solista. Nel
1964 esce il suo 45 giri, primo disco da soli-
sta, " Lei (non è per me) Ma questa sera", pubbli-
cato dalla casa discografica ARC e distribuita
dalla RCA, dove Dalla incide i suoi primi 45
giri e il primo album "1999" pubblicato nel
1966. Nello stesso anno si esibisce al Cantagiro
cantando " Lei", scritta da Gino Paoli, dove però
l'esibizione si dimostra un vero fiasco, il suo
modo di cantare e di vestirsi non piacque molto
al pubblico, infatti sul palco gli vengono lan-
ciati pomodori e vari ortaggi. Ma Lucio non si
lascia abbattere, infatti lo rivediamo l'anno
successivo sempre al Cantagiro con la canzone
"L'ora di piangere", scritta da Sergio Bardotti,
ma anche stavolta con scarso successo. Succes-
sivamente forma una sua band con musicisti
bolognesi "Gli Idoli" dove incide appunto il suo
primo album "1999", dove troviamo alcune can-
zoni quali "Quando ero soldato" e Paff... bum!,
presentata anche a Sanremo nel 1966 con gli
yardbirds. Nello stesso anno Dalla incide un 45
giri con la sua band "The Group" dove riscuote
molto successo. Nel 1967 ritorna a Sanremo
con la canzone "Bisogna saper perdere", canta-
ta in coppia con i Rokes di Shel Shapiro. Nel
1970 compone una canzone per Gianni Mo-
randi "Occhi di ragazza" che lo porta subito in
vetta alle classifiche e nello stesso anno esce il
suo album "Terra di Gaibola", dove possiamo
trovare canzoni come " Il fiume e la città", " Syl-
vie", una reiventazione di "Occhi di ragazza" e
"Dolce Susanna" scritta per Ron. Nel 1971 ritor-
na a Sanremo con il grande successo "Piazza
Grande", scritta insieme a Ron e al duo Gian-
franco Baldazzi e Sergio Bardotti. Nello stesso
anno lo troviamo impegnato con un altro gran-
de album "Storie di casa mia", dove troviamo
"La casa in riva al mare", "Per due innamorati", "Il
gigante e la bambina", "Un uomo come me", "Il
bambino di fumo", "Itaca", "4 marzo 1943" ed infi-
ne "Piazza Grande". Dal 1974 al 1977 collabora
con Roberto Roversi producendo tre album
quali "Il giorno aveva cinque teste", "Anidride
solforosa" e "Automobili". Nel 1977 scrive la can-
zone "com'è profondo il mare" e l'anno successi-
vo produce l'album "Lucio Dalla" che contiene
I MITI
classici come "Anna e Marco" e "L'anno che
verrà". Gli anni 80 sono un punto di svolta per
Lucio, collabora insieme a Francesco De Gre-
gori ed insieme si esibiscono dal vivo con il
tour "Banana Repuplic". Nel 1980 esce l'album
"Dalla", con "Balla balla ballerino", "La sera dei
miracoli", "Cara" e"Futura". Nel 1981 esce il Q
Disc "Lucio Dalla", nel 1983 esce "1983" e l'anno
successivo l'album "Viaggi organizzati". Nel
1985 esce l'album "Bugie" con "Se io fossi un an-
gelo", "Luk" e "Navigando”, e nel 1986 la prima
raccolta dei suoi più grandi successi
"Dallamericaruso", dove troviamo "Balla balla
ballerino", "La sera dei miracoli", "Anna e Marco",
"Futura", "Stella di mare" e "L'anno che verrà" e in
più tre inediti quali "Caruso" il suo più grande
capolavoro, vendendo più di otto milioni di
copie, incisa in trenta versioni, tra queste ricor-
diamo quella di "Luciano Pavarotti", "Grande fi-
glio di puttana" e "4/3/1943”. Nel 1988 troviamo
la grande accoppiata Lucio Dalla e Gianni Mo-
randi dove incidono insieme un disco chiaman-
dolo appunto "Dalla/Morandi" e successivamen-
te si esibiscono in una grande tournée in tutta
Italia. Gli anni 90 non lo sono da meno, nel
1990 esce l'album "Cambio", dove troviamo un
altro grande successo di Dalla "Attenti al lupo"
e nel 1991 l'album "Geniale?". Nel 1992 esce
"Amen", un documentario sul suo tour "Cambio
Tour". Nel 1993 esce l'album "Henna", pubbli-
cato dalla "Pressing", la sua etichetta discogra-
fica, e distribuito dalla "BMG" e nel 1994 si
esibisce a Milano per VideoMusic Acustica
con "Le canzoni più belle" cantando "La casa in
riva al mare", "Piazza Grande", "L'anno che verrà",
"Caruso" e "Com'è profondo il mare". Nel 1996
esce l'album "Canzoni" dove riesce a vendere più
di 1.300.000 copie. Nelle Estati del 1998, 1999
è in concerto reinterpretando i suoi brani più
famosi in versione sinfonica, accompagnato
dall'Orchestra di Musica Sinfonica di 76 ele-
menti, diretti dal Maestro Beppe D'Onghia. Il 9
settembre 1999 esce l'album "Ciao", vende
200.000 copie concquistando il doppio disco di
platino. Questo album contiene 11 brani quali
appunto "Ciao" diventando il tormentone dell'E-
state 1999, "Non vergorgarsi mai", "Hotel" e "1999".
Siamo negli anni 2000, e nel 2001 esce "Luna
Matana" con la canzone "kamikaze", dove fu cri-
ticata in quanto sembrava una reazione agli at-
tacchi dell' 11 Settembre, tanto che "Il corriere
della sera" pubblica un articolo il 23 Settembre
dichiarando "No della casa discografica al Ka-
mikaze di Dalla", Ma Dalla interviene dichia-
rando che il brano in questione non si riferisce
agli attacchi dell' 11 Settembre ma alla Secon-
da Guerra Mondiale, motivo per il quale è stata
incisa la canzone. Comunque la canzone ebbe
molto successo come anche "Siciliano" dove pos-
siamo ascoltare anche la voce di "Carmen Con-
soli". L'album è stato registrato alle Isole Tre-
miti dove sono situati la casa e lo studio dell'ar-
tista. Il 2003 è l'anno dei cambiamenti per Lu-
cio, dandosi alla lirica e componendo la sua
"Tosca Amore disperato" inserita poi nell' al-
bum "Lucio". Nel 2006 pubblica un altra raccolta
dei suoi più grandi successi "12.000 lune" com-
posto da 3 cd e la copertina ritrae Lucio, creata
da "Milo Manara". Nel 2007 pubblica l'album
Marzo 2014 | I Mit i | 11
12 | I Mit i | Marzo 2014
"Il contrario di me", uscendo nei negozi di dischi
e contemporaneamente anche in edicola con
"La Repubblica", l'album contiene "Due dita
sotto il cielo" dedicata a Valentino Rossi,
"Malinconia d'Ottobre" e Rimini. L'11 Gennaio
2009 partecipa alla trasmissione "Che tempo
che fa", celebrando i 10 anni della scomparsa
di Fabrizio De Andrè, cantando assieme all'at-
tore Marco Alemanno " Don Raffaè”. Nel 2010
pubblica l'album " Angoli nel cielo" con "Puoi
sentirmi", "Questo amore", " Gli anni non aspetta-
no" e " Fiuto", cantata assieme a Toni Servillo.
Nel 2010 Lo vediamo di nuovo in concerto con
il suo "Work in progress", assieme a Francesco
De Gregori registrando il tutto esaurito della
prevendita dei biglietti. Era il suo desiderio
quello di esibirsi ancora una volta con il suo
più grade amico De Gregori dopo il " Banana
Republic", anche se già si esibirono nel 1998 al
Capodanno di Assisi trasmesso dalla Rai. Il
tour " Work in progress" continua per tutto il
2010 e anche nel 2011, partecipando anche al
concerto del "1 Maggio 2011". Il " Work in pro-
gress" viene anche pubblicato in un doppio cd
con ventinove tracce e tre inediti " Non basta
saper cantare", " Gran Turismo" e " Gigolò". L'8
Novembre 2011 esce l'ultimo album e raccolta
di canzoni di Lucio Dalla "Questo è amore" con
due cd e trentuno tracce e tre brani inediti ed
una nuova versione di " Meri Luis", cantata assie-
me a Marco Mengoni. Il 14 Febbraio 2012 ri-
torna sul palco di Sanremo, cantando assieme
al giovane cantautore Pierdavide Carone la
canzone " Nanì", e questa sarà la sua ultima ap-
parizione televisiva dell'artista. Successiva-
mente il 27 Febbraio parte per il suo ultimo
tour facendo tappa a anche a Zurigo e Mon-
treux. Purtroppo il nostro Lucio durante il suo
tour muore improvvisamente nella sua camera
d'albergo a Montreux, in Svizzera, il 1 Marzo
2012, per un infarto. I funerali si svolgono il 4
Marzo, il giorno del suo 69esimo compleanno.
Dopo la sua morte, il 28 Novembre 2012 viene
pubblicata una raccolta dei suoi più grandi suc-
cessi " Qui dove il mare luccica...", una raccolta
di quattro cd, con le voci di Francesco De Gre-
gori, Gianni Morandi, Ron, Mina, Francesco
Guccini, Ornella Vanoni, Tiromancino e tanti
altri. Dopo un anno, il 19 Novembre 2013, esce
l'ultima raccolta " Nevica sulla mia mano", con
quattro cd, dove viene ricordata la sua colla-
borazione con Roberto Roversi.
Marzo 2014 | Pietra M i l iare | 13
L'uomo Senza Passato
L'uomo senza passato è un film del 2002 di-
retto da Aki Kaurismäki, vincitore del Grand
Prix Speciale della Giuria e del premio per la
migliore interpretazione femminile (a Kati Ou-
tinen) al 55º Festival di Cannes.
Un operaio giunge di notte in treno a Helsinki.
Mentre riposa su una panchina, viene aggredito
da tre delinquenti che, dopo averlo tramortito
con una mazza da baseball, lo derubano e poi
lo bastonano pesantemente. Portato in ospedale
pare che debba morire ma malgrado
l'elettroencefalogramma sia piatto, si risveglia,
si sistema il naso sotto le bende, si riveste e
viene ritrovato in riva del mare da due bambini
figli di baraccati. Medicato e accolto da questa
famiglia povera, scopre di aver perso la memo-
ria. Trova alloggio in un altro container, per il
quale deve pagare una cifra esosa ad un guar-
diano corrotto il quale possiede un cane che
dovrebbe essere ferocissimo ma che si rivelerà
invece particolarmente mansueto. Grazie
all'aiuto e alla complicità di altri diseredati, si
installa nel container sistemandolo alla meglio.
Una sera che va "fuori a cena" alla mensa
dell'Esercito della Salvezza, si infatua di Irma,
una delle volontarie. Trova lavoro presso il
magazzino dell'Esercito della Salvezza e fa co-
noscere alla loro band – che accompagna la
distribuzione dei pasti – il Rock and roll e la
musica ritmica. Casualmente, scopre che pro-
babilmente nella sua vita passata era stato un
saldatore, ma per essere assunto nel cantiere
navale deve aprire un conto in banca – possi-
bilmente "cifrato, come in Svizzera", visto che
non ricorda il proprio nome. Durante tale ope-
razione viene coinvolto in una rapina di un im-
prenditore fallito e con il conto bloccato per
colpa della disonestà della banca, la quale sta
per chiudere i battenti. Da testimone si ritrova
ben presto in galera, accusato per non aver for-
nito le proprie generalità, ma grazie al brillante
avvocato dell'Esercito della Salvezza, viene
liberato prima che le cose finiscano male. Non
appena esce, viene contattato dal rapinatore,
che gli chiede di distribuire i soldi ai suoi ope-
rai che non avevano avuto gli arretrati a causa
del fallimento dell'azienda. Sempre per via del-
la rapina, la foto del nostro personaggio senza
nome finisce sui giornali dove viene ricono-
sciuta dalla moglie. Egli è pronto a tornare, suo
malgrado, a quella vita che non gli appartiene
più e che non riesce a ricordare, ma quando
incontra la moglie scopre di essere divorziato e
torna a Helsinki dalla sua amata Irma. Mentre
sta rientrando nella sua baracca, viene di nuo-
vo affrontato dai tre aggressori dell'inizio, ma
questa volta gli vengono in soccorso gli altri
diseredati del porto, che le suonano di santa
ragione ai tre teppisti.
Nel settembre 2009 la sceneggiatura del film,
tradotta in italiano, è stata pubblicata integral-
mente da Iperborea.
Pietra Miliare
14 | Eventi | Marzo 2014
IL CARNEVALE PONTESE
2 Marzo 2014 ore 16:00: iniziano i festeggia-
menti per il carnevale, ma non quello
“classico” svolto in località rinomate, come
Venezia, Viareggio o Bari. Piuttosto, la festa
organizzata nel piccolo paese di Ponte in pro-
vincia di Benevento. Il piccolo nucleo abitativo
di questo delizioso centro risale all’epoca ro-
mana: “Con molta probabilità il nome della
cittadina deriverebbe da un ponte in pietra co-
struito dai romani sul corso del torrente Alen-
ta, i cui resti sono ancora oggi visibili.” (cit.
www.wikipedia.org). L’associazione che ha
dato vita all’evento è stata quella di un gruppo
di giovani che, nei giorni precedenti, hanno
raccolto fondi coinvolgendo i cittadini e crean-
do così un carnevale di giovani per i giovani e
piccini. Così alle ore 16:00 del giorno stabilito,
adulti e bambini in maschera si sono riversati
nel boulevard accanto alla stazione ferroviaria
che attraversa il paesino. Lungo la via sono sta-
ti sistemati i vari stands sia di generi alimentari
che di attrazioni come le graziose fate che
provvedevano al trucco artistico per ogni bim-
EVENTI
bo che lo desiderava. Per i banchetti di generi
alimentari sono state preparate pizzette e rustici
del luogo tra i quali le deliziose “frittelle di me-
le”. Inoltre si sono esibiti i vari artisti da strada:
trampolieri, mangiafuoco e giocolieri. La mani-
festazione si è poi conclusa con uno spettacolo
organizzato da una palestra che ha coinvolto
varie scolaresche e la parrocchia del paese. In-
fatti giovani e bambini si sono cimentati in vari
spettacolini: si è potuto assistere all’affascinan-
te esibizione di taekwondo tenuta da ragazzi di
varie cinture che si sono esibiti con Katà ese-
guiti all’unisono fino ad arrivare all’esibizione
spettacolare dei maestri che con calci in aria
hanno tagliato in due tavolette di legno e mele
poste sulla testa degli inermi allievi. Dopo ci
sono stati i vari “balletti” sia dei bambini che
delle adolescenti vestite anni ’50 sulle musiche
del musical “Grease”. Il divertimento, la sem-
plicità e la voglia di stare insieme nonché lo
scenario suggestivo del piccolo paesino hanno
reso questo carnevale, forse, prezioso e specia-
le rispetto a tanti altri più noti ma, già visti e
scontati.
Marzo 2014 | Event i| 15
In Foto: DOMENICO VUOLO
© Photography Art
18 | Salute & Benessere | Marzo 2014
SALUTE & BENESSERE
DOLCE DORMIRE “BENE”
N on esiste una definizione scientifica preci-
sa del sonno, possiamo dire che è uno sta-
to fisiologico complesso, ritmico e vitale e de-
finirlo come uno stato di veglia diverso, transi-
torio e reversibile di disconnessione con l’am-
biente circostante. Esso permette un rapporto di
armonia tra ambiente esterno ed esigenze bio-
logiche interne dell’organismo. Passiamo circa
1/3 della vita a dormire e il sonno ci permette
di recuperare energie fisiche e psichiche, nono-
stante alcune zone del cervello durante una fase
del sonno (R.E.M) abbiano un’ attività 5 volte
maggiore della veglia. Abbiamo 5 fasi del son-
no di cui 4 non R.E.M. (circa il 75%) di cui le
prime 2 del sonno leggero e la terza e la quarta
di sonno profondo caratterizzate da diminuzio-
ne della pressione arteriosa (p.a.), della fre-
quenza cardiaca (f.c.) e respiratoria (f.r.), rilas-
samento muscolare e produzione di GH
(ormone della crescita). La quinta fase è la
R.E.M. (rapid eye movement), circa il 25%,
caratterizzata da bruschi movimenti degli oc-
chi, aumento dell’attività di tutti i muscoli in-
volontari (cuore, cervello e polmoni), quindi
aumenta p.a., f.c., f.r. mentre i muscoli volonta-
ri si rilassano sempre di più ed inoltre in questa
fase si sogna. Ogni fase dura circa 20 minuti ed
ogni ciclo (5 fasi) dura circa 90 minuti. Un
buon sonno ristoratore, indisturbato, alterna
circa 4/5 cicli a notte.
Meccanismi omeostatici e circadiani
Il sonno è influenzato da fattori individuali,
ambientali, antogenetici e meccanismi omeo-
statici e circadiani. L’omeostasi è l’insieme dei
fenomeni di auto-regolazione dell’organismo.
Marzo 2014 | Salute & Benessere | 19
Quella del sonno ci fa sentire sonnolenti quan-
do abbiamo bisogno di dormire e svegli quando
abbiamo dormito abbastanza. Mentre il ritmo
circadiano varia a seconda dell’ora (giorno/
notte), quindi dormendo bene si dovrebbe sen-
tire benessere e forza al mattino e stanchezza
alla sera. Il ritmo circadiano è una sorta di oro-
logio biologico interno di 24 ore, sincronizzato
con il ciclo naturale del giorno e della notte.
Questo ritmo regola la quasi totalità delle fun-
zioni umane (temperatura corporea, p.a, f.c. ,
umore, produzione ormonale e funzionamento
renale, tono muscolare, resistenza alla fatica,
funzioni endocrine e il ritmo sonno-veglia
strettamente collegato al ciclo luce-buio).
La qualità del sonno
Ecco perché soffriamo molto del rapido cam-
biamento del fuso orario o anche del passaggio
dall’ora legale all’ora solare e viceversa, per
non parlare di chi lavora di notte (fornai, turni-
sti, ecc). Dalla qualità e dalla quantità di sonno
possono dipendere i buoni rapporti con gli altri,
la nostra capacità e salute mentale (ansia, de-
pressione, irritabilità, diminuito apprendimen-
to), infatti gran parte della memoria a lungo
termine si forma durante il “primo sonno”. La
salute è strettamente legata al sonno, dormen-
do poco e/o male, si abbassano le difese immu-
nitarie, si diventa ipertesi, aumenta il colestero-
lo, si rischiano altre patologie cardiovascolari,
disturbi gastrointestinali (gastrite ecc), si in-
vecchia precocemente, si diventa obesi, infatti
dormendo poco si produce la grelina,
“ormone della fame”, e diminuisce la produzio-
ne di peptina, ormone che blocca l’appetito,
aumenta l’insulina e le cellule diventano meno
sensibili (insulinoresistenza) ed ecco il diabete
mellito II.
Il sonno come medicina
Il sonno è una medicina delle 24 ore perché la
sua qualità e durata incide sulla veglia diurna.
La perdita di sonno è un veleno e le sue vittime
sono le ultime ad accorgersene. Se non dormia-
mo abbastanza non siamo in pieno possesso
delle facoltà mentali. Infatti si stima che circa il
30% degli incidenti più gravi sono dovuti al
sonno o alla stanchezza. Il ritmo e la tensione
della vita moderna accrescono l’importanza di
dormire a sufficienza. Tutti gli esseri umani
hanno bisogno di dormire almeno 6 ore ogni 24
ore. La durata ideale del sonno è di 20 ore per
i neonati, 14 asilo nido, 13 prima infanzia, 8/10
adolescenti, 7/8 adulti, 6/7 anziani. Purtroppo
la loro qualità del sonno è molto frammentaria
dovuta a veglia per patologie (prostatiche, car-
diorespiratorie, reumatiche ecc.) e sono più su-
scettibili a disturbi ambientali. Gli studenti che
studiano di notte dopo alcune notti insonni ve-
dono il loro rendimento scendere drasticamen-
te. Alcuni accorgimenti che possono aiutare a
migliorare la qualità del sonno sono: mettersi a
letto ogni sera più o meno allo stesso orario
(ideale 22-22:30) esercitare attività fisica du-
rante il giorno per scaricare la tensione accu-
mulata ma evitarla 3-4 ore prima di andare a
letto perché aumenta l’attenzione, allestire un
habitat comodo, buio, silenzioso e con giusta
temperatura, scegliere materassi rigidi, evitare
biancheria troppo stretta scegliendo pigiama e
lenzuola in fibra naturale (cotone, lino, seta)
che permettono una buona traspirazione, evita-
re la doccia prima di andare a letto ma preferire
un bagno caldo, dedicare un po’ di tempo ad
attività distensive, non fumare almeno 2 ore
prima di coricarsi perché la nicotina stimola la
veglia e deionizza l’ambiente rendendo l’aria
della stanza insalubre. E’ importante anche il
risveglio più o meno alla stessa ora e in pieno
relax magari con una sveglia che risveglia un
po’ tutti i sensi con aroma, cromo e musicote-
rapia per poi passare anche al mitico rock ad
alto volume e alla carica del caffè.
L’alimentazione e il sonno
Anche l’alimentazione è in stretto rapporto con
il sonno quindi prima di passare all’artiglieria
pesante con cure farmacologiche per l’insonnia
(benzodiazepine, ipnotici, antidepressivi ecc) vi
ricordo che la battaglia contro l’insonnia si può
vincere a tavola scegliendo cibi ricchi di tripto-
fano, aminoacido precursore della serotonina,
la quale lavora in coppia con la melatonina
20 | Salute & Benessere | Marzo 2014
(ormone del sonno) per regolare il sonno.
Quindi preferire cibi che contengono melatoni-
na o loro precursori, calcio, magnesio come
latticini freschi, evitando quelli stagionati per-
ché contengono tiramina che tiene svegli, uova,
carne (pollo, manzo, maiale, tacchino) e pesce,
evitando i cibi in scatola per i conservanti e af-
fumicati perché ricchi di sodio, cereali, soprat-
tutto integrali ed avena, frutta e verdura, zucca,
ciliegie, semi di zucca, arachidi, aglio, cipolla,
lattuga, patate, radicchio, miele, cacao. Il cacao
da una parte stimola il sonno per la serotonina
ma dall’altra parte è eccitante e tiene svegli per
il contenuto di teobrina e tirosina. Farsi un in-
fuso e/o decotto di camomilla, fiordaliso, escol-
zia, passiflora, lavanda, erba di San Giovanni
(iperico), melissa, tiglio, valeriana, fiori di
arancio, malva. Fare una cena leggera ed anda-
re a letto almeno 2-3 ore dopo cena, evitando
cibi salati, pesanti, stimolanti come the, gin-
seng, guarana’, energy drink con taurina, carni-
tina ecc. Bere minime quantità di alcol perché
nelle prime ore agisce da sonnifero ma dopo
qualche ora abbassa la glicemia e provoca so-
gni agitati e qualche visita al frigorifero. Una
scelta oculata dei cibi favorisce il sonno in mo-
do molto più fisiologico.
Conclusioni
L’ insonnia è un deficit quantitativo e/o quali-
tativo del sonno. Può essere caratterizzata da
difficoltà iniziale ad addormentarsi (insonnia
iniziale), difficoltà a mantenere una continuità
del sonno con numerosi risvegli (intermittente),
risvegli precoci al mattino (insonnia terminale),
oppure può essere caratterizzata da un sonno
non ristoratore. Inoltre il 30% della popolazio-
ne russa ed è anche causa di divorzi, il rumore
viene prodotto dalle vibrazione delle prime vie
aeree durante il sonno al passaggio dell’ aria.
Essendo una patologia’ indicata come
“roncopatia”, l’ approccio deve essere medico
per inquadrarne le cause. Alcuni rimedi per
russare meno sono dormire sul fianco, alzare
la testa del letto, tenere l’ aria della stanza pu-
lita, mantenere il peso forma, bere molta ac-
qua e niente alcol, fare appositi esercizi per
rinforzare le prime vie aeree come ad es: il
canto. Cadere nelle braccia di morfeo ci fa
belli e felici.
Marzo 2014 | Salute & Benessere | 21
ARTE:
I GRANDI PITTORI NORDICI
P er la prima volta a Palazzo Roverella a
Rovigo, la mostra sarà dal 22 febbraio
al 22 giugno 2014 i grandi pittori nordici mes-
si a confronto con gli italiani per il racconto
della storia di una grande, pacifica conquista
intellettuale ed emotiva, di una fascinazione
che cambiò l’arte in Italia. E non solo.
L’arte nordica fu protagonista della Biennale
di Venezia sin dalla nascita, nel 1895. In un
mondo dell’arte ancora pregno dei residui
dell’arte pompier e delle manifestazioni dell’
ufficialità accademica internazionale, i nordici
erano l’elemento di novità, la vera svolta ver-
so la modernità e, a volte, la rivoluzione dei
linguaggi. Bocklin , Hodler, Klimt, Klinger,
von Stuck, Khnopff e poi gli Scandinavi di
varie tendenze come Zorn, Larsson e
Munch, hanno profondamente influenzato,
come quelle prime Biennali dimostrarono,
scelte, linee artistiche e culturali pur andando
a incrociare le differenti tendenze nell’arte ita-
liana del primo Novecento. Fu una meravi-
gliosa epidemia che, come questa mostra spet-
tacolarmente racconta, contagiò più di una ge-
nerazione di artisti italiani da de Chirico a De
Carolis o De Maria. E Sartorio, Morelli,
Previati, Laurenti, Fortuny, Wolf Ferrari,
tra i tanti.
22 | I Grandi P i t tor i Nordic i | Marzo 2014
Marzo 2014 | Omaggio a C laudio Abbado | 23
Teatro di San Carlo di Napoli
“OMAGGIO A CLAUDIO ABBADO”
Giovedì 27 febbraio alle ore 20.30, l’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da John
Axelrod, ha reso omaggio al grande direttore con un concerto a ingresso gratuito. A poco
più di un mese dalla scomparsa di uno dei più importanti e amati musicisti degli ultimi cin-
quant’anni, giovedì 27 febbraio 2014 ore 20.30, il Lirico di Napoli ha invitato la città e il
pubblico a un ultimo, commosso ricordo del grande maestro milanese, scomparso lo scorso
gennaio dopo una lunga malattia. Un concerto a porte aperte, a ingresso libero fino a esau-
rimento posti, in memoria di un artista famoso non solo per il suo talento ma anche per la
sua generosità, la sua capacità di trasmettere speranza ai giovani, la sua determinazione
nell'indirizzarli a questo mestiere, la sua indiscutibile forza morale. Claudio Abbado ha
frequentato fin dagli anni Sessanta il podio del Massimo napoletano, regalando al pubbli-
co partenopeo esecuzioni che restano indelebili nella mente e nel cuore di chi le ha ascolta-
te, come la sera dell’indimenticabile concerto straordinario, a un anno dal terremoto del
1980. Per quest’ultimo addio in musica al Maestro, l’Orchestra del Teatro di San Carlo
diretta da John Axelrod ha eseguito l’Eroica, terza sinfonia di Ludwig van Beethoven. La
Fondazione ha ringraziato tutti coloro che attraverso la loro generosa disponibilità arti-
stica e tecnica hanno reso possibile questo omaggio.
Rocco Hunt
R occo Hunt, nome d'arte di Rocco Paglia-
rulo, in precedenza conosciuto anche co-
me Hunt MC (Salerno, 21 novembre 1994), è il
rapper italiano, vincitore del Festival di Sanre-
mo 2014 nella sezione "Nuove proposte" con
Nu juorno buono, ma anche vincitore del Pre-
mio Emanuele Luzzati e il Premio Assomusica.
A 11 anni Rocco Hunt muove i primi passi nel
mondo dell'hip hop, e in seguito alla partecipa-
zione a varie jam e gare di freestyle arriverà nel
2010 a pubblicare il suo primo mixtape, 'A mu-
sic' è speranz', sotto l'etichetta Dint Records.
Nel 2011 pubblica sotto la Honiro Label il
mixtape Spiraglio di periferia[3], disco conte-
nente collaborazioni con artisti di fama come
Clementino e 'Ntò, che riscuoterà un buon suc-
cesso nella scena rap underground italiana so-
prattutto grazie al singolo 'O mar e 'o sole (in
collaborazione proprio con il rapper avellinese
Clementino) il cui video musicale ha raggiunto
oltre 7.000.000 di visualizzazioni su YouTube.
In seguito al successo di Spiraglio di periferia,
verrà pubblicata nel 2012 anche una Deluxe
edition di quest'ultimo contenente quattro trac-
ce inedite. Nel 2013 il rapper firma per la ma-
jor discografica Sony BMG e pubblica Poeta
urbano, primo album ufficiale interamente pro-
dotto da Fabio Musta. Dall'album vengono
estratti i singoli Io posso, Fammi vivere e
L'ammore overo. Nel 2014 partecipa alla 64ª
edizione del Festival di Sanremo e vince nella
sezione "Nuove proposte" con il brano Nu
juorno buono (prima vittoria di un brano rap
nella storia delle "Nuove proposte" del Festi-
val). Il 17 febbraio 2014 esce su Itunes "Nu
Juorno Buono EP" il nuovo progetto che antici-
pa la sua partecipazione al festival di Sanremoe
il suo prossimo album ufficiale che verrà pub-
blicato il 25 marzo 2014 dal titolo " 'A verità" e
vedrà come ospiti i rapper Clementino, Noyz
Narcos e Ensi e i cantautori Federico Zampa-
glione ed Enzo Avitabile.
24 | Musica | Marzo 2014
MUSICA
. MONDOVISIONE
LIGABUE
. 20 THE GREATEST HITS
LAURA PAUSINI
. L’ANIMA VOLA
ELISA
. SENZA PAURA
GIORGIA
. GIOIA… NON E’ MAI ABBASTANZA
MODA’
Marzo 2014 | Musica | 25
CONCERTI
I Modà, dopo aver fatto registrare 30 sold out per un totale di 300.000 spetta-
tori con il “Gioia Tour 2013”, superano i confini dell’Italia per iniziare il primo
tour internazionale che toccherà le più prestigiose venue di tutte Europa, fino
a concludersi negli Stati Uniti con la tappa di New York.
Le date:
3 Maggio —> Barcellona, Razzmatazz
5 Maggio —> Monaco, Theaterfabrik
7 Maggio —> Zurigo, Volkshaus
12 Maggio —> Parigi, Olympia
14 Maggio —> Bruxelles, Cirque Royal
18 Maggio —> Londra, Koko
21 Maggio —> New York, Highline Ballroom
A luglio i Modà torneranno poi ad esibirsi in Italia con un altro importante
esordio, quello negli Stadi: venerdì 11 luglio all’Olimpico di Roma e sabato 19
luglio a San Siro, Milano.
26 | Cinema| Marzo 2014
Marzo 2014 | Cinema| 27
CINEMA
. Sole a catinelle
. Cattivissimo Me 2
. La grande bellezza (2 DVD)
. Planes
. Shadowhunters. Città di ossa
. Sotto assedio. White House Down
. Harry Potter Collection (Cofanetto 8 DVD)
. Monsters University
. Bling Ring
. Love Actually. L'amore davvero
Da non perdere
300 - L'alba di un impero
Tratto dall'ultimo romanzo a fumetti di Frank Miller, Xerxes e raccon-
tato nello stesso stile visivo mozzafiato del campione d'incassi “300”,
questo nuovo capitolo della saga epica sposta l'azione su un nuovo
campo di battaglia - il mare - dove il generale greco Temistocle tenta
di unire tutto il suo popolo, alla testa di una carica che cambierà il
corso della guerra. 300 - L'Alba di un Impero vede il ritorno di Temi-
stocle contro la massiccia invasione da parte delle forze Persiane,
guidate dall'uomo trasformato in Dio, Serse e da Artemesia, vendica-
tiva comandante della Marina persiana.
28 | Amici Animali| Marzo 2014
Origine del criceto dorato
I l primo esemplare di criceto fu scoperto in
Medio Oriente nella prima metà dell'Otto-
cento e descritto come nuova specie dall'ingle-
se Waterhouse. Per molto tempo non fu più
trovato e venne dato per... estinto! Quasi un
secolo più tardi, nel 1930, durante una spedi-
zione archeologica in territorio siriano fu sco-
perta una tana abitata da una femmina e ben
dodici cricetini. I quattro esemplari che arriva-
rono in Inghilterra furono sufficienti come ca-
postipiti di un nuovo beniamino dei bambini:
basti pensare che in un solo anno dai quattro
superstiti si ottennero ben centocinquanta nati
in cattività! Molti sostengono che tutti i criceti
dorati oggi viventi discendano da quei piccoli
trovati casualmente dagli archeologi inglesi,
per altri invece si tratta di una leggenda e co-
munque nel corso degli anni vi sarebbero state
nuove catture di individui selvatici per rinvigo-
rire le linee di sangue domestiche.
Carattere
In genere, quando diciamo "criceto" facciamo
riferimento al Criceto Dorato o Criceto Siria-
no, che è stato il primo criceto in assoluto ad
essere allevato. Per anni è stato uno degli ani-
mali domestici più diffusi e sostanzialmente
l'unico roditore nelle case: negli anni Sessanta
e Settanta se ne contavano decine di milioni di
esemplari ed erano ben pochi i bambini che
potevano lamentarsi di non averne mai avuto
uno. Oggi il Criceto Dorato ha dei concorrenti
agguerritissimi nel cuore delle famiglie, come
ad esempio il Criceto Russo o Siberiano, ma
resta comunque uno degli animaletti domestici
più diffusi, anche grazie al lavoro effettuato
dagli allevatori che stanno operando attente
selezioni, anche caratteriali, per evitare che, se
spaventato, possa dare dei piccoli morsi inno-
cui ma comunque indesiderabili. Il Criceto Do-
rato è leggermente più grande di tutte le altre
razze domestiche. A differenza del minutissi-
mo Criceto Russo, può arrivare anche ad una
lunghezza di 17-18 cm. In genere pesa 80/120
grammi circa, ma alcuni possono superare an-
AMICI ANIMALI:
IL CRICETO
Marzo 2014 | Amic i Animali| 29
che i 150 grammi. Anche se più grande dei
suoi "colleghi" criceti, rimane comunque un
animaletto piccino e relativamente facile da
gestire.
La sua gabbia
La gabbia per un criceto singolo (evitiamo di
prendere una coppia perchè questo animaletto
sta bene da solo ed è molto territoriale) deve
essere almeno 40x40x30 centimetri. E'consi-
gliabile un modello con sbarre di ferro ben rav-
vicinate, che sia facile da smontare e da pulire
(un fondo removibile in plastica è l'ideale).
Evitiamo il legno che il nostro amico rosicchie-
rebbe di sicuro. Come fondo igienico utilizzia-
mo uno strato abbondante di lettiera per rodito-
ri o di tutolo di mais; evitiamo i trucioli di le-
gno e la segatura, perchè le polveri possono
entrare nelle narici e negli occhi del criceto
causando infiammazioni. Il Criceto ha bisogno
di svago: attrezziamo la sua gabbia anche con
dei giochi, come ad esempio una ruota o qual-
che scala. Evitiamo di affollargli troppo la gab-
bia. Dato che ha abitudini notturne, non con-
viene mettere la sua gabbietta nella camera da
letto, perchè potrebbe svegliarci.
Alimentazione
Il Criceto Dorato è piuttosto goloso, quindi
dovremo stare attenti noi che mangi soltanto
ciò che gli fa bene e in quantità non eccessive,
perchè altrimenti la sua salute ne risentirà. Co-
me base dell'alimentazione è ideale un buon
mangime di pellettati e semi misti specifico per
criceti. Possiamo inoltre dargli frutta e verdure
fresche a temperatura ambiente e biscottini per
roditori. E' importante che abbia sempre a di-
sposizione acqua fresca nel beverino a rotella
tipico per criceti. A volte può essere utile l'inte-
grazione con sali minerali, ma è sempre meglio
discuterne con il veterinario.
I cibi che gli fanno male:
Cioccolato: può causare disturbi intestinali,
eczemi e danni al fegato.
Foglie di gelso: sono troppo astringenti.
Fagioli: sono tossici.
Piccioli dei pomodori: sono tossici.
Germogli delle patate: sono velenosi.
Qualsiasi cibo contenente zucchero: non è
adatto al suo metabolismo.
MARZO
SANTO DEL MESE
San Suite della California
Nomi curiosi:
Battistero-Chiaro-Procolo
Stranezze dal mondo
Alla Bagongo University alcuni ricercatori Zulù, hanno scoperto,
dopo anni di studi inutili, come si ottiene l’acqua calda!!
Oroscopo:
Il segno del mese è il SEGNO DELLA CROCE.
I nati sotto questo segno sono ferventi credenti!!
Compleanni VIP:
PUFFETTA-ZORRO-MACISTE-GABIBBO
Andiamo al CINEMA:
L’ENORME BRUTTEZZA
E’ la storia di un signore di mezza età che dopo aver vissuto na chiavica, si spende tutto in
trattamenti cosmetici e operazioni di chirurgia plastica… ma si mette nelle mani di un chi-
rurgo che si è laureato con i punti del latte… e gli combina un servizio di lota (schifo).
Film introspettivo sulla frase… MA CHI CAZZ ME L’HA FATT FA’!!
Raffaele Coppola
ALMANACCO BISLACCO
30 | Almanacco Bis lacco | Marzo 2014
Raffaele Coppola
© Graphics Art
C hiara. È la prima volta che scrivo per
un giornale. Sembra divertente per cui
divertiamoci, in fondo le cose più belle so-
no della vita, sono quelle che inizi a fare
per curiosità.
Amo molto la lettura, spesso e volentieri
trascorro i miei pomeriggi alla Feltrinelli.
Posso dire che la maggior parte dei miei
soldi li spendo in libri e sigarette ovvia-
mente.
In facebook ho un contatto che non cono-
sco personalmente né frequento, non è di
Napoli. Ci sentiamo poco, e ogni volta par-
liamo di libri consigliandoci a vicenda, un
giorno le chiesi qualche consiglio, avevo
voglia di leggere qualcosa di nuovo, speri-
mentare nuove emozioni. Tra i tanti spun-
ta il nome di Chiara Gamberale e il suo Per
dieci minuti e una volta trovatomi in libre-
ria lo cerco subito tra gli scaffali.
Mi colpisce la copertina, un bellissimo co-
lore azzurro e una ragazza con la testa tra
le nuvole e penso che la protagonista sia un
po' svampita come me, lo compro convinta
che mi piaccia. Chiara, la protagonista, è in
psicoterapia e la dottoressa le chiede se p
disposta a fare un gioco: per dieci minuti al
giorno e per un mese dovrà fare una cosa
mai fatta prima. L' obiettivo è quello di
combattere la paura, la paura della solitudi-
ne. Chiara inizia a cucinare, ascoltare la
madre e rendersi disponibile verso di lei e
a cimentarsi nel ballo. Chiara decide di ri-
cominciare, lo fa a piccoli passi, mettendo-
si finalmente in discussione per essere me-
no egoista e capire se stessa. Leggendo il
libro possa dare una mia interpretazione e
cioè che la donna deve imparare ad essere
autonoma, a non appoggiarsi ad un uomo
(soprattutto se questo è un insicuro), libe-
rarsi dagli stereotipi culturali che la rendo-
no vittima di una società ancora maschili-
sta. Leggendo il libro una frase mi è rima-
sta impressa e mi piace ricordarla anche
qui: Da quando la mia vita è vuota non mi
ero accorta che fosse cosi piena.
Si è capito? Sì, questo libro lo consiglio e
lo promuovo a pieni voti, è un romanzo an-
che allegro nonostante la nostra affronti nel
libro il dolore di una perdita e della consa-
pevolezza di aver fallito, ma attraverso
questo gioco o metodo riesce a tornare alla
vita.
32 | Par l iamo di L ibr i | Marzo 2014
PARLIAMO DI LIBRI
Marzo 2014 | Poesia De l Mese| 33
POESIA DEL MESE
Nu m’ ‘o dicerie
Nu m’ ’o dicere stasera… cu’ st’uocchie ca guardano e parlano cu’ ’o silenzio.
Nu m’ ’o dicere stasera…
nun m’accidere a ’stu mumento, ’a luna chiara sta spianno st’ammore.
Nu m’ ’o dicere stasera…
cu’ ’stu mare ca pare ’na canzone, che canta chesta pena amaramente.
Nun m’ ’o dicere stasera…
aspietta ’n’atu poco…
fatte guarda, fatte vasa’, astrigneme ancora, si pure è l’ùrdema vota.
Ma nun m’ ’o dicere stasera.
Carmen Percontra
Percontra Carmen nasce a Palermo nel 1956 è vissuta per diversi anni a Roma per poi trasferirsi e
stabilirsi a Napoli da circa 40 anni. Attualmente abita a Massa di Somma, Napoli. La sua passio-
ne più grande è la poesia. Le sue liriche trattano argomenti come: l’amore, la fede, i drammi, pro-
blemi sociali e temi personali. Scrive anche copioni teatrali e piccoli sketck comici. Prende parte
a una serie di concorsi promossi da centri culturali, nonché da associazioni ed accademie a livello
nazionale. Molteplici sono gli inserimenti delle sue poesie in antologie prestigiose, tra cui
“L’Altra faccia della Luna” (Raccolta di Liriche); organizza e conduce un salotto letterario, ha
fatto parte di compagnie teatrali, pratica attivamente tammorra e balli popolari, inoltre fa parte di
un gruppo di musica popolare Gli “AMMESCAFRANCESCA”.
( email [email protected])
La danza del ventre:
l’espressione dell’essere donna
La danza del ventre è l’espressione più com-
pleta della femminilità e della sensualità. La
sinuosità dei movimenti, sia con musiche rit-
mate che lente, è esaltata per tradizione dal
corpo della donna, simbolo di grazia ed ele-
ganza.
L’immaginario occidentale è ricco di danzatri-
ci del ventre che si esibiscono per gli uomini,
generando e diffondendo la convinzione che
lo scopo di questa danza sia di pura sensualità
e attrazione. In realtà quest’arte delle donne
nasce per le donne stesse, derivando da antichi
culti religiosi praticati in Mesopotamia per
propiziare la fertilità.
Lo scopo era stabilire un feeling con i ritmi
della natura. Di fatto molti sinuosi movimenti
ricordano elementi naturali: le onde del mare,
la forma della luna, un flessuoso serpente, un
cammello o ancora l’atto sessuale e il parto
stesso.
Secondo la cultura araba la danzatrice orienta-
le ha il diritto di essere in carne, anzi, le dan-
zatrici formose sono le più apprezzate, e ciò
rende possibile esercitare tale arte a tutte le
età.
Praticarla costantemente aumenta la flessibili-
tà e la tonicità del seno, delle spalle, delle
braccia, del bacino e della pancia: gli addomi-
nali, infatti, sono profondamente coinvolti nei
movimenti, modellando la linea. Inoltre, per-
mette di consumare circa 400 calorie in un’ora
e tonifica le cosce, migliorando l’agilità delle
articolazioni. Il suo esercizio assottiglia la vita
grazie ai numerosi movimenti rotatori, che do-
nano beneficio anche alle parti interne dell’ap-
parato femminile.
I vantaggi ottenibili praticando la danza del
ventre non si limitano al corpo, ma sono estre-
mamente evidenti anche per la mente, poiché
guidano verso il risveglio e la rinascita della
propria femminilità. Aumentano, infatti,
l’autostima e di conseguenza rendono le dan-
zatrici più consapevoli della propria seduttivi-
tà e più abili nell’esercitarla. Inoltre, ballare
aiuta ad allentare le tensioni giornaliere e
combattere lo stress.
Le proprietà benefiche di tale disciplina pos-
sono essere collegate alla musicoterapia: i rit-
mi orientali hanno effetto sui nostri ritmi fisio-
logici generando serenità, gioia e fiducia in se
stessi. Si può, quindi affermare che la pratica
della danza del ventre può contribuire ad al-
lungare la vita.
LA DANZA DEL VENTRE
34 | La Danza de l Ventre | Marzo 2014