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Scuola di Alta Formazione per lo sviluppo sostenibile Scuola di Alta Formazione per lo sviluppo sostenibile Rijeka, 23 aprile 2009 Rijeka, 23 aprile 2009 I contenuti della normativa europea sulla I contenuti della normativa europea sulla Valutazione d Valutazione d incidenza per la tutela delle incidenza per la tutela delle biodiversit biodiversit à à la normativa italiana e della la normativa italiana e della Regione del Veneto Regione del Veneto La valutazione d La valutazione d Incidenza per i siti della Incidenza per i siti della rete Natura 2000 rete Natura 2000 Maria Cristina Molon - libero professionista 2000- Consulente tecnico esperto in VIA e V.Inc.A. Regione del Veneto Maria Cristina Molon - libero professionista 2000- Consulente tecnico esperto in VIA e V.Inc.A. Regione del Veneto

I contenuti della normativa europea sulla Valutazione d ... · Valutazione d’incidenza per la tutela delle biodiversità – la normativa italiana e della ... Regione del Veneto

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Scuola di Alta Formazione per lo sviluppo sostenibileScuola di Alta Formazione per lo sviluppo sostenibile

Rijeka, 23 aprile 2009Rijeka, 23 aprile 2009

I contenuti della normativa europea sulla I contenuti della normativa europea sulla Valutazione dValutazione d’’incidenza per la tutela delle incidenza per la tutela delle biodiversitbiodiversitàà –– la normativa italiana e della la normativa italiana e della

Regione del VenetoRegione del Veneto

““La valutazione dLa valutazione d’’Incidenza per i siti della Incidenza per i siti della rete Natura 2000rete Natura 2000””

Maria Cristina Molon - libero professionista2000- Consulente tecnico esperto in VIA e V.Inc.A. Regione del Veneto

Maria Cristina Molon - libero professionista2000- Consulente tecnico esperto in VIA e V.Inc.A. Regione del Veneto

“Quando un sistema muta, e semplicemente quando cresce, la sua nuova dimensione, complessità e funzione

esigono un ordine corrispondentemente modificato”Rudolf Arnheim, “Entropia ed arte” - 1971

Convenzioni InternazionaliSi riassumono le convenzioni relative alla tutela delle

biodiversità e per lo sviluppo sostenibile:Convenzione di Rasmar - 02/02/1971

• Questa convenzione parte dal presupposto del riconoscimento dell'importanza della corretta gestione dell'ambiente in particolare.

Convenzione di Bonn – 23/06/1979• Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie

appartenenti alla fauna selvatica, con allegati, adottata a Bonn il 23 giugno 1979.

Convenzione di Berna – 19/11/1979• Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica dell'ambiente naturale in

Europa, firmata a Berna il 19/11/79, ratificata in Italia con legge n. 503 del 05/08/81. • Le parti contraenti riconoscono l'importanza degli habitat naturali ed il fatto che flora e

fauna selvatiche costituiscono un patrimonio naturale che va preservato e trasmesso alle generazioni future.

Convenzioni InternazionaliConvenzione di Rio de Janeiro – 5/6/1992• Ratifica ed esecuzione della convenzione sulla biodiversità, con annessi, fatta a Rio

de Janeiro il 5 giugno 1992. Le convenzioni sono:• Convenzione sulla diversità biologica• Convenzione contro la desertificazione• Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici

Carta di Aalborg – 27/5/1994• Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (Approvata dai

partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca il 27 maggio 1994. si sottoscrive l’impegno locale per l’attuazione di Agenda 21

Direttive Unione Europea• Direttiva 79/409/CEE DEL CONSIGLIO del 2 aprile

1979• concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

• DIRETTIVA 92/43/CEE DEL CONSIGLIO del 21 maggio 1992

• relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche

Leggi Italia• Il recepimento in Italia della Direttiva Uccelli è avvenuto

attraverso la Legge n. 157 dell'11 febbraio 1992 integrata dalla Legge 3 ottobre 2002, n.221

• Il Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 modificato dal D.P.R. 120 del 12 marzo 2003, integra il recepimento della Direttiva Uccelli.

Con queste normative lo stato italiano istituisce la procedura per realizzare la rete NATURA 2000

Oggi il 20% del territorio nazionale è inserito nella rete Natura 2000

D.Lgs. 16 gennaio 2008, n°4ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.L. 3 aprile 200,

n°152 recante norme in materia ambientale

• Art. 3bis, comma 3 - i principi ambientali possono essere modificati o eliminati soltanto mediante espressa previsione di successive leggi della Repubblica italiana, purché sia comunque sempre garantito il corretto recepimento del diritto europeo

• Art. 3ter - il principio dell’azione ambientale – la tutela deve essere garantita da tutti (anche dalle persone fisiche e giuridiche). Viene richiamato il concetto: “CHI INQUINA PAGA” dell’art. 174, comma 2 del Trattato delle unioni europee.

D.L. 16 gennaio 2008, n°4art.6: Oggetto della disciplina

art.10: Norme per il coordinamentoart.12: Verifica dell’assoggettabilità

• L’art.6 richiama l’art.5 del DPR 08/09/1997 n° 357 e di conseguenza le norme regionali

• L’art.10, comma 3, richiama la V.Inc.A. come compresa in ogni VAS e VIA

• L’art.12 individua nell’autorità competente la verifica all’assoggettabilità di VAS e VIA in collaborazione con l’autorità procedente

Normativa Veneto

DGRV 3173/06 del 10/10/2006• Nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva

comunitaria 92/43/CEE e D.P.R. 357/1997. Guida metodologica per la valutazione di incidenza.Procedure e modalità operative

Ogni PIANO, PROGETTO, INTERVENTOdove richiesto deve contenere la Valutazione d’IncidenzaLa Valutazione Ambientale Strategica deve contenere al suo interno anche la Valutazione d’IncidenzaQualsiasi progetto assoggettato a VIA deve contenere la Valutazione d’Incidenza PERTANTO La Valutazione d’incidenza. è UN ELABORATO di PROGETTO

In ottemperanza all’art.6 della Direttiva Habitat 92/43/CEE: La V.Inc.A. è la misura tecnico-amministrativa per evitare che nelle ZPS e SIC il degrado di habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate.

A cura di: Regione del Veneto A cura di: Regione del Veneto Servizio Reti Ecologiche e BiodiversitServizio Reti Ecologiche e Biodiversitàà -- 20062006

La Valutazione di IncidenzaLa Valutazione di IncidenzaLa valutazione d'incidenza rappresenta uno strumento di PROGETTAZIONE finalizzato alla prevenzione che analizza gli effetti di interventi che, seppur localizzati, vanno collocati in un contesto ecologico dinamico.

Ciò in considerazione delle correlazioni esistenti tra i vari siti e del contributo che portano alla coerenza complessivae alla funzionalità della rete Natura 2000, a livello regionale, nazionale e comunitario.

La Valutazione di Incidenza si configura come uno strumento di salvaguardia che si cala nel particolare contesto di ciascun sito e che, al tempo stesso, lo inquadra nella funzionalità dell’intera rete.

A cura di: Regione del Veneto A cura di: Regione del Veneto Servizio Reti Ecologiche e BiodiversitServizio Reti Ecologiche e Biodiversitàà -- 20062006

• La relazione di valutazione d’incidenza DEVE essere elaborata da professionalità con dimostrate ed effettive competenze in materia dichiarate mediante autocertificazione nelle forme previste dal DPR 445/2000 (eventualmente integrata dal curriculum)

• E’ preferibile che la relazione di valutazione d’incidenza venga predisposta da un gruppo interdisciplinare di esperti in campo biologico, naturalistico, ambientale e/o dal progettista in possesso di equivalente competenza

NB: Per quanto riguarda la determinazione delle professionalità idonee per la redazione del documento di valutazione di incidenza, risulta opportuno, riprendendo un orientamento già vigente a livello comunitario, fare riferimento al possesso di comprovate effettive competenze in materia, piuttosto che all’appartenenza a specifici ordini o categorie professionali.

Allegato A DGR 3173/2006Allegato A DGR 3173/2006

PROFESSIONALITÀ COMPETENTI

“Tutti hanno bisogno di bellezza come il pane, luoghi in cui giocare e pregare, ove la Natura

possa curare e rallegrare e dare forza all’animo e al corpo insieme”

Jhon Muir 1838-1914

Valutazione d’incidenza Rete NATURA 2000

Strumenti di lavoro:

1. Formulario standard2. Dettaglio minimo di riferimento progetto CORINE

Land Cover scala 1:100.0003. Cartografia degli habitat (se disponibile)4. Cartografia in scala adeguata dei luoghi

d’intervento5. Sopralluoghi tecnici6. Bibliografia

Lo studio per laValutazione d’Incidenza

• Lo studio deve contenere:1. descrizione dettagliata del progetto2. analisi delle interferenze con il

sistema ambientale

Le fasi per laValutazione d’Incidenza

• Fase 1: Screening (verifica) identifica la possibile incidenza significativa negativa su un sito della rete Natura 2000

• Fase 2: Valutazione appropriata (opportuna), analizza le incidenze individuate e le azioni sul sito, individua le precauzioni progettuali

• Fase 3: analisi delle soluzioni alternative• Fase 4: definizione delle misure di

compensazione

• Il concetto di incidenza significativa deve essere interpretato in relazione alle particolarità ed alle condizioni ambientali del sito protetto tenendo conto degli obiettivi di conservazione

• La valutazione di incidenza viene attivata non da una certezza ma da una possibilità di incidenze significative

PossibilitPossibilitàà di incidenze significativedi incidenze significative

A cura di: Regione del Veneto A cura di: Regione del Veneto Servizio Reti Ecologiche e BiodiversitServizio Reti Ecologiche e Biodiversitàà -- 20062006

A cura di: Regione del Veneto A cura di: Regione del Veneto Servizio Reti Ecologiche e BiodiversitServizio Reti Ecologiche e Biodiversitàà -- 20062006

Allegato A DGR 3173/2006Allegato A DGR 3173/2006

valutare la significatività delle incidenze

Di seguito vengono elencati alcuni indicatori per l’individuazione delle possibili incidenze significative negative sui siti della rete Natura 2000 (tali esempi di indicatori di importanza non sono da considerarsi esaustivi).

A cura di: Regione del Veneto A cura di: Regione del Veneto Servizio Reti Ecologiche e BiodiversitServizio Reti Ecologiche e Biodiversitàà -- 20062006

All. III Fase 1 – AA. Criteri di valutazione del sito per un tipo di habitat

naturale determinato dell'allegato I

a. Grado di rappresentatività del tipo di habitat naturale sul sito.

b. Superficie del sito coperta dal tipo di habitat naturale rispettoalla superficie totale coperta da questo tipo di habitat naturale sul territorio nazionale.

c. Grado di conservazione della struttura e delle funzioni del tipo di habitat naturale in questione e possibilità di ripristino.

d. Valutazione globale del valore del sito per la conservazione del tipo di habitat naturale in questione.

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All. III Fase 1 - BB. Criteri di valutazione del sito per una specie determinata di cui all'allegato II

a.Dimensione e densità della popolazione della specie presente sul sito rispetto alle popolazioni presenti sul territorio nazionale.

b.Grado di conservazione degli elementi dell'habitat importanti per la specie in questione e possibilità di ripristino.

c.Grado di isolamento della popolazione presente sul sito rispetto all'area di ripartizione naturale della specie.

d.Valutazione globale del valore del sito per la conservazione della specie in questione.

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All. III Fase 1 – C e D

C. In base a questi criteri, gli Stati membri classificano i siti che propongono sull'elenco nazionale come siti atti ad essere individuati quali siti di importanza comunitaria secondo il lorovalore relativo per la conservazione di ciascun tipo di habitatnaturale o di ciascuna specie che figura rispettivamente nell'allegato I o II ad essi relativi.

D. Questo elenco evidenzia i siti che ospitano i tipi di habitatnaturali e le specie prioritari che sono stati selezionati dagli Stati membri secondo i criteri elencati ai punti A e B.

Elenco dei siti

Classifica dei siti

Metodi emergenti:SISTEMA APERTO

e dellaVALUTAZIONE DEL

RISCHIO

• DGRV 3173 del 10.10.2006

• Linea guida per le istruttorie valutative di piani e progetti;

• Nelle aree naturali protette l’istruttoria deve raccogliere anche il parere dell’ente gestore;

• All. A punto 3 a-b individua i casi di esclusione alla valutazione;

1 ° coinvolge piùprofessionalità esperte e mira a codificare le conoscenze e verificarle con un sistema analitico riducibile ad un software dedicato;

2° individua il rischio in causa ed effetto sulla valutazione delle esposizioni e dei rischi associati per l’ambiente e per la salute dell’uomo;

Documento di orientamento dei servizi della Commissione Europea

gennaio 2007Conclusioni negative della valutazione d’incidenza preliminare

VALUTAZIONE OPPORTUNA• Possibilità di risalire a tutte

le alternative;• Evidenziare gli elementi che

contribuiscono all’integritàdel sito, con dati scientifici aggiornati;

• Individuare tutti gli impatti anche quelli cumulativi;

• Valutare gli effetti in modo scientifico;

• Mitigazioni;• Monitoraggio;

• Motivi d’imperante interesse pubblico

• Inclusi i motivi di natura sociale ed economica

• Valutazione opportuna

Le autorità competenti hanno il compito di valutare soluzioni alternative. Tale valutazione va fatta

con riferimento agli obiettivi di conservazione del sitoImperativo interesse

pubblico: Esempi della CE e Veneto• Sanità pubblica• Sicurezza pubblica• Ambiente• Progetti di organismi

privati solo se sono d’interesse pubblico

• A28• Piano di sviluppo di

Rotterdam• TAV/AC• Estensione della Daimler

Chrysler Aerospace Amburgo

• Diga La Brena II Spagna• Briglie Brenta

Le misure compensative

Misure di attenuazione Misure compensazione• Ridurre gli effetti;• Eliminare gli effetti;• Fanno parte integrante

del piano o progetto

• Indipendenti dal progetto• Finalizzati a contrastare

l’impatto per mantenere la coerenza ecologica globale della rete Natura 2000

• Devono andare oltre le misure standard richieste per la tutela e la gestione dei siti di Natura 2000

• Costituiscono “un’ultima spiaggia”

Procedura d’Infrazione

ITER AmministrativoCHI & QUANDO• lo Statuto della Comunità

(2003) permette a chiunque di fare la segnalazione;

• L’amministrazione competente deve rispondere entro 60 giorni;

• Nel caso ciò non avvenga è possibile adire la Corte di Giustizia

• Lo Stato membro documenta l’accaduto;

• La Commissione valuta ed esprime un parere;

• Lo Stato membro pone osservazioni al parere;

• La Commissione rivaluta il caso;

• La Corte di Giustizia si esprime

pareri espressi nel 2008 circa n.600 istruttorie2009: n.75 pareri espressi – n.80 istruttorie c.a.DGRV 3173/06SCREENING

Fase 1 – verifica di assoggettabilitàFase 2 – descrizione degli interventiFase 3 – Valutazione della significatività delle incidenzeFase 4 – Espressione del giudizio

Eventuale valutazione opportuna

Il compito dell’istruttore amministrativo….

• Di solito cosa manca?:

• Dichiarazione di professionalità

• Fotocopia del documento• Firme su tutti i documenti• Il procedimento logico della

valutazione• Il Linguaggio semplice• Le osservazioni oggettive• Analisi sul sito non interessato

dall’intervento

• Cosa è utile?:• Descrivere in maniera

sintetica, ma efficace il progetto o la progettazione

• Cartografia adeguata• Specificare la tipologia degli

interventi ed il livello di progettazione

• Dati stereometrici, individuazione dell’area topografica, il cronoprogramma, la documentazione fotografica

• Prendere visione dei piani di gestione

Regione VenetoSegreteria Ambiente e Territorio

Direzione pianificazione territoriale e parchiServizio reti ecologiche e biodiversità

Organigramma del servizioDirigente dott. for. Graziano Martini Barzolai

Parte amministrativa: due personeParte tecnica: tre tecnici interni (1 architetto + 2 naturalisti)

due tecnici a contratto (1 geologo, 1 naturalista)Consulenti esperti esterni: due tecnici (1 architetto + 1 geologo)

Totale 10 persone

Competenze del servizio:• Realizzazione della rete Natura 2000 in tutto il territorio del Veneto• Coordinamento e approvazione della cartografia degli habitat• Realizzazione dei piani di gestione• Seguire e rispondere alle segnalazioni• Istruire e rispondere alle procedure d’infrazione• Coordinare l’attività con il ministero e la CE• Istruire tutte le pratiche di Valutazione d’incidenza di piani, progetti

ed interventi per tutte le direzioni e servizi regionali• Supporto tecnico alle procedure in itinere ove richiesto dalle varie

direzioni, servizi ed enti distaccati della regione• Monitoraggio dei siti• Informazione e formazione con realizzazione di convegni,

pubblicazioni…

“Nulla è più terribile di un’ignoranza attiva”Johann Wolfgang von Ghoete (1749-1832)

ALCUNI ESEMPI

Esempio applicato ad una variante al

PRG

• schema di immediatavisualizzazione del sito

• Scarsità d’informazioni ambientali

• Commenti soggettivi

Asseverazione che genera dubbio per la valutazione

Il linguaggio è importante

Esempio di V.Inc.A. per PAT• Elaborazione complessa• Utilizzo di definizioni poco corrette• Attenzione alle sole azioni di piano riferite all’uomo

Esempio di legenda per P.A.T.

Terminologianon corretta

Esempio d’informazione che può generare dubbi

Viabilitàinterregionale

Corridoio ecologico

Esempio di planimetria per P.A.T.

Informazione non

esaustiva

Esempio per variante al PRGutilizzo dell’ortofoto per individuazione dell’area

d’intervento

Riepilogo dei sopralluoghi effettuati

Per ogni sezione è stata fatta la visualizzazione grafica e descrizione

degli habitat

Esempio di visualizzazione grafica del risultato del sopralluogo

Sintesi delle sezioni di rilievo

Identificazione del codice rete Natura 2000

ESEMPIOProgettazione urbanisticaortofoto

ESEMPIORilievo vegetazione

ESEMPIONuova proposta in alternativa alle prescrizioni regionali

Grazie per la Vostra Attenzione Grazie per la Vostra Attenzione Arch.Maria Cristina Molon