59
103 I Facoltà di Ingegneria La I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino si caratterizza da un lato come scuola di ingegneria industriale e dall'altro come scuola di inge- gneria civile e ambientale per l'uso e la salvaguardia del territorio. È una struttura didattica versatile e di grande adattabilità, che propone un'ampia offerta formativa e ti offre una preparazione adatta a un inseri- mento rapido e proficuo nel mondo del lavoro. Sono stati infatti ampliati e potenziati i rapporti col sistema socio-economico, inserendo nei piani di studi tirocini e insegnamenti di cultura aziendale. Le pagine che seguono descrivono i corsi di laurea proposti dalla I Facoltà di Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi, consultabile sul sito www.didattica.polito.it. La prima Facoltà di Ingegneria sta attualmente avviando una profonda riorganizzazione dell'offerta didattica, con l'intento di migliorare la prepara- zione dei laureati ampliando lo spazio dedicato alle materie di base che costituiscono il fondamento della formazione dell'ingegnere. Il laureato potrà così acquisire una maggior flessibilità che gli garantirà più ampie opportunità di occupazione nell'industria, nella professione e nella ricerca. Gli studenti che frequenteranno il primo anno presso le sedi decentrate potranno iscriversi agli anni successivi presso la sede centrale di Torino senza debiti formativi. I Facoltà di Ingegneria

I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

103

I Facoltà di IngegneriaLa I Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino si caratterizza da unlato come scuola di ingegneria industriale e dall'altro come scuola di inge-gneria civile e ambientale per l'uso e la salvaguardia del territorio.È una struttura didattica versatile e di grande adattabilità, che proponeun'ampia offerta formativa e ti offre una preparazione adatta a un inseri-mento rapido e proficuo nel mondo del lavoro. Sono stati infatti ampliati epotenziati i rapporti col sistema socio-economico, inserendo nei piani distudi tirocini e insegnamenti di cultura aziendale.Le pagine che seguono descrivono i corsi di laurea proposti dalla I Facoltàdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualchebreve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,consultabile sul sito www.didattica.polito.it.

La prima Facoltà di Ingegneria sta attualmente avviando una profondariorganizzazione dell'offerta didattica, con l'intento di migliorare la prepara-zione dei laureati ampliando lo spazio dedicato alle materie di base checostituiscono il fondamento della formazione dell'ingegnere. Il laureatopotrà così acquisire una maggior flessibilità che gli garantirà più ampieopportunità di occupazione nell'industria, nella professione e nella ricerca.Gli studenti che frequenteranno il primo anno presso le sedi decentratepotranno iscriversi agli anni successivi presso la sede centrale di Torinosenza debiti formativi.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 2: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria aerospaziale

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n.10)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria aerospaziale si occupa di tutto ciò che riguarda ivelivoli sia commerciali che militari e, in un ambito più specialistico, di tuttociò che riguarda i sistemi spaziali (stazioni abitate, satelliti, lanciatori).Oltre che nella progettazione, l’ingegnere aerospaziale interviene quindinella produzione, nella gestione e nella organizzazione, nella manutenzio-ne e nell’assistenza e in aspetti tecnico-commerciali. Il denominatorecomune di tutte queste attività è una visione integrata del prodotto aero-nautico o spaziale. Grazie a questa visione, l’ingegnere aerospaziale nonè una figura specialistica (come il nome invece può portare a credere), maun professionista capace di indirizzare verso un fine unitario conoscenzee abilità di diversa origine e capace di dialogare con tecnici ed esperti deipiù svariati settori.

Aspetti qualificantiDa sempre l’ingegneria aerospaziale si caratterizza per un’altissima qua-lificazione tecnologica. Per questa ragione chi si occupa di ingegneriaaeronautica, e soprattutto di ingegneria spaziale, è coinvolto nel trasferi-mento di conoscenze dai laboratori di ricerca alla produzione, e si trovaquindi a lavorare costantemente a contatto con i prodotti più avanzati dellaricerca scientifica.A dare ulteriore prestigio alla professione si aggiungono alcune specificheconoscenze (di aerodinamica e di strutture leggere) e abilità acquisite (l’at-titudine alla progettazione ottimale), assieme all’attenzione ai problemidella qualità, dell’affidabilità e della sicurezza.Altro punto di forza è l’elevatissima esposizione sul piano internaziona-le e in particolare su quello europeo, contesto privilegiato per le attivitàaerospaziali che coinvolgono il nostro Paese. La capacità di confrontar-si con culture diverse all’interno di progetti comuni, costruita progressi-vamente durante la carriera (spesso già a partire dall’università grazieai programmi di mobilità internazionale), rende l’ingegnere aerospazia-le particolarmente versatile e adattabile a tutti i più moderni campi diattività.

104

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 3: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Possibilità di lavoroL’ingegnere aerospaziale trova impiego innanzitutto nelle grandi industrieaeronautiche e spaziali, della motoristica e della propulsione, e nelle indu-strie minori che di queste costituiscono l’indotto. Può lavorare in ambito siaregionale piemontese (dove queste industrie sono tutte ben rappresenta-te), sia nazionale, sia europeo.Altre possibilità di impiego sono offerte dai centri di ricerca, dalle agenzie spa-ziali nazionali ed europee, dagli enti per la sperimentazione e certificazionedei prodotti, dai servizi tecnici delle compagnie di trasporto aereo e dagli entiche tale trasporto gestiscono, dalle società di manutenzione, dall’AeronauticaMilitare e dai settori aeronautici di altre Armi.Inoltre è possibile trovare impiego presso altri settori industriali che per illoro ruolo di spiccato orientamento tecnologico ricercano proprio le pecu-liarità dell’ingegnere aerospaziale.

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiIl primo anno di questo corso di laurea comprende prevalentemente inse-gnamenti scientifici di base (matematica, fisica, chimica), ma anche infor-matica, lingua inglese e disegno tecnico, mentre nel secondo anno si con-centra il denominatore comune dell’ingegneria industriale (Meccanicaapplicata, Elettrotecnica, Scienza dei materiali,Termodinamica applicata etrasmissione del calore, Fondamenti di meccanica strutturale). Nel secon-do semestre del secondo anno si inizia a fornire la base generale dell’in-gegneria aerospaziale: Meccanica del volo, nonchè Impianti e sistemi.Comune a tutti i percorsi sono inoltre un insegnamento di economia, unodi elettronica e uno di macchine al terzo anno.

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiIl Percorso generalista ha carattere formativo e mira quindi all’approfon-dimento e al consolidamento delle conoscenze di base in vista di studisuccessivi. Per questa ragione, il percorso si caratterizza per contenuti for-temente teorici. Gli insegnamenti comprendono le matematiche applicate,la meccanica analitica, la teoria dell’elasticità e la fluidodinamica teorica.Compaiono inoltre materie a carattere aeronautico, perlopiù propedeuti-che a insegnamenti successivi. Non è previsto tirocinio industriale. Chisegue il Percorso generalista e si ferma alla laurea di primo livello, unavolta inserito in ambito lavorativo, avrà senz’altro bisogno di ulteriori nozio-

105

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 4: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

ni applicative, ma la sua formazione gli permetterà di acquisire questenozioni in modo autonomo.Il Percorso professionale JAR 66 forma un ingegnere compiuto sulpiano professionale e pronto ad assumere le funzioni richieste dal mondodel lavoro, anche se in forma inizialmente assistita. Gli insegnamenti sonoquindi di natura applicativa, sia di tipo tecnico (Tecnologie e costruzioniaerospaziali, Aerodinamica applicata, Integrazione di sistemi avionici,Propulsione aeronautica) che di contesto (Legislazione aeronautica,Fattore umano). Compaiono inoltre contenuti di pratiche di manutenzionee di componentistica, richiesti per soddisfare la norma internazionale JAR66 che regola l’ottenimento della Aircraft Maintenance Licence Class C.Con il Percorso professionale si può infatti contare sul riconoscimentodella formazione acquisita da parte del RAI-ENAC (Registro AeronauticoItaliano - Ente Nazionale per l’Aviazione Civile): dopo la laurea di primolivello, per ottenere le licenza basta svolgere un’attività lavorativa praticadi sufficiente durata nel campo della manutenzione aeronautica (il soloPolitecnico di Torino in Italia e poche altre università europee godono diquesto riconoscimento).Il Percorso ingegneria sistemistica aerospaziale ed avionica insegnaa gestire le interfacce tra gli elementi del sistema globale o dei suoi sotto-sistemi. In pratica, fornisce gli strumenti e la mentalità necessaria per“vedere l’insieme” più che i suoi singoli componenti. Questo percorso sirivolge a un limitato numero di studenti (circa 20) e si avvale di un fortesupporto di docenza di Alenia Aeronautica ed Alenia Spazio che sosten-gono il percorso.Il Percorso ingegneria della propulsione aerospaziale fornisce unavisione di sistema, ma limitatamente all’aggregato propulsore (che pre-senta però una particolare complessità) e focalizza l’attenzione sul proget-to assistito e sulla gestione degli apparati propulsivi e, in particolare, di tur-bine e turbocompressori. Anche questo percorso si rivolge a un limitatonumero di studenti (circa 10). L’intero terzo anno si svolge presso i labo-ratori di Avio con contributi misti di docenti del Politecnico e di Avio SpAche sostiene il percorso.

I laboratoriPer tutti i percorsi sono previsti laboratori sperimentali di Aerodinamica, diStrutture e di Impianti, presso il Politecnico e aziende del settore.

Altre attivitàFin dai primi anni sono previste visite a laboratori di Alenia Aeronautica e

106

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 5: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Spazio e a campi volo, conferenze di esperti, e altre attività decise di annoin anno.L’adesione del Politecnico all’iniziativa Communauté des Villes d’Arianepermette di partecipare a corsi e stage estivi internazionali su tematiche dinatura spaziale. Questa possibilità è riservata a un selezionato numero distudenti brillanti che abbiano concluso almeno il 2° anno.

Domande frequenti

Esiste una specializzazione in Astronautica? Sia nella laurea che nellalaurea specialistica vengono impartite anche nozioni a carattere spaziale,ma una vera specializzazione in Astronautica non può essere fornita all’in-terno di una laurea in Ingegneria aerospaziale, trattandosi di un campoche ha ormai internazionalmente acquisito una fisionomia abbastanzadistinta dall’aeronautica. Il Politecnico ha comunque allo studio un Mastereuropeo in Ingegneria dei sistemi spaziali di un anno o un anno e mezzo,che seguirà la laurea specialistica, con corsi in lingua inglese e svolto incollaborazione con altre università estere.Con la Laurea in Ingegneria aerospaziale si può diventare astronau-ta? Non specificatamente, anche se molti astronauti sono ingegneri aero-spaziali. La loro selezione, tuttavia, avviene sulla base di criteri più gene-rali.Si può svolgere mobilità internazionale SOCRATES all’interno dellalaurea di 1° livello? In generale nel mondo aerospaziale la mobilità euro-pea (intesa come frequenza di corsi o svolgimento di tesi all’estero) si con-centra sul livello della laurea specialistica. Nel caso dei percorsi professio-nalizzanti, tuttavia, ai più bravi potrebbe essere offerto un limitatissimonumero di tirocini presso aziende aerospaziali estere.

Informazioni sulla laurea specialistica

Seguendo il Percorso generalista, si può accedere senza debiti formativialla laurea specialistica in Ingegneria aerospaziale. Seguendo gli altri per-corsi si può accedere alla laurea specialistica con un numero minimo didebiti.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria aerospazialeLa laurea specialistica in Ingegneria aerospaziale approfondisce le disci-pline tecnico-scientifiche tipiche del settore: aerodinamica, sistemi eimpianti, meccanica del volo, propulsione, costruzioni e strutture. Il primoanno e parte del secondo sono comuni a tutti gli studenti, mentre la sezio-

107

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 6: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

108

ne conclusiva è ripartita in percorsi che approfondiscono ciascuno uno deitemi sopra elencati. La focalizzazione è sulle capacità progettuali, chedevono divenire autonome, e sulle capacità critiche, sorrette da un meto-do rigoroso d’analisi. Il laureato specialistico deve essere in grado di assu-mere la responsabilità delle sue scelte tecniche e di gestire l’innovazione.Il livello di internazionalizzazione è più elevato che nel corso di laurea diprimo livello, e si traduce in una forte offerta di sedi universitarie esterepresso cui svolgere la tesi, frequentare semestri e, in qualche caso, acqui-sire il doppio titolo di studio. Il Politecnico di Torino fa inoltre parte dellarete PEGASUS (composta da 23 università europee accomunate nell’of-ferta di corsi di studio di 2° livello in ingegneria aerospaziale) la quale rila-scia ai suoi laureati (specialistici o con titoli equivalenti di altre nazioni) unattestato di comune livello di qualità. Gli sbocchi lavorativi sono in generegli stessi di quelli del laureato triennale con l’aggiunta di possibili impieghinel campo della ricerca. Le funzioni affidabili, tuttavia, sono di livello piùelevato e caratterizzate da maggiore autonomia decisionale.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 7: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria biomedica

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria biomedica si occupa di gestione delle apparecchia-ture biomediche; di sviluppo e adattamento di protesi; di supporto tecnicoalla vendita, alla progettazione, alla produzione e alla valutazione funziona-le di strumentazione, dispositivi e impianti medicali, materiali naturali edartificiali, tessuti, apparati e organismi; di biomateriali; di informatica medi-ca. Al termine della laurea specialistica è inoltre in grado di inserirsi all’in-terno di centri di ricerca nel settore della bioingegneria.

Aspetti qualificantiLe apparecchiature biomediche, grazie allo sviluppo tecnologico degli ulti-mi anni, sono in grado di fornire una quantità sempre maggiore di informa-zione e di supporto al medico in tutte le sue attività. Le prestazioni semprepiù sofisticate si accompagnano però a un aumento di complessità delleapparecchiature, che richiedono così un intervento specialistico sia per lagestione (acquisto, manutenzione, sostituzione) che per l’addestramentoall’uso. L’ingegnere biomedico è la figura professionale in grado di svolge-re queste attività tanto all’interno delle strutture sanitarie quanto all’internodelle aziende del settore.Bisogna poi considerare che la “richiesta di salute” è in crescita, per viadell’aumento della durata media della vita (oltre gli ottant’anni) e delmiglioramento della qualità della vita.Tutti questi elementi concorrono a spiegare il costante aumento dellarichiesta di ingegneri biomedici, rilevato da numerosi studi a livello inter-nazionale.

Possibilità di lavoroIl laureato in Ingegneria biomedica trova impiego nelle strutture sanitariepubbliche e private, nelle officine ortopediche, nelle industrie e nelle azien-de che svolgono attività tecnico-commerciale nel settore.

Percorso formativo

Gli insegnamentiLa professione dell’ingegnere biomedico richiede l’apprendimento di unampio spettro di materie scientifiche di base (matematica, fisica, chimica,

109

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 8: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

disegno, informatica di base, fisiologia): tutti questi insegnamenti sonoproposti al primo anno del percorso formativo. Il secondo anno è dedica-to allo studio delle materie ingegneristiche di base che vanno dall’elettro-nica alla meccanica. La fine del secondo anno e il terzo anno sono dedi-cati agli argomenti specifici, quali i biomateriali, la strumentazione biome-dica, l’informatica medica, la biomeccanica, l’ergonomia. Inoltre, all’inter-no del percorso formativo lo studente può scegliere due insegnamenti tramaterie di bioingegneria elettronica e informatica (Strumentazione biome-dica, Informatica medica) e di bioingegneria industriale (Biomeccanica,Biomateriali, Meccanica cellulare ed Ingegneria tissutale). Il percorso for-mativo è completato da materie gestionali e dalla lingua inglese.

I laboratoriQuasi tutti gli insegnamenti prevedono attività di laboratorio.

Altre attivitàSono previste visite guidate presso aziende del settore. Inoltre, grazie allaconvenzione tra Politecnico e Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista,gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, possono visitare reparti e assisteread interventi chirurgici all’interno delle sale operatorie dell’ospedale.

Domande frequenti

Con la laurea in Ingegneria biomedica ci si può occupare di ingegne-ria genetica? No, l’ingegneria genetica è patrimonio prevalente di altrefigure professionali (genetisti e biologi). Al termine della laurea specialisti-ca l’ingegnere biomedico sarà però in grado di sviluppare strumentazione(ad esempio micro-array per l’analisi del DNA), utilizzabili nell’ambito del-l’ingegneria genetica.Come si integrano le competenze dell’ingegnere con quelle del medi-co? L’ingegnere biomedico di qualsiasi livello deve essere in grado dicapire e di parlare il linguaggio del medico. Inoltre deve saperlo assisterenella scelta e nell’uso corretto della tecnologia. Al termine della laureaspecialistica l’ingegnere biomedico è anche in grado di collaborare con ilmedico per aspetti di ricerca.L’ingegnere biomedico ha rapporti diretti con i malati che usufruisco-no, per esempio, delle protesi da lui progettate? In generale l’ingegne-re biomedico non ha rapporti diretti con i pazienti, ma in alcuni casi puòtrovarsi a interagire con essi. Un esempio è quello delle ortesi (ad esem-pio i plantari): ogni ortesi deve essere adattata all’individuo che la dovràportare, per cui si parte da un prototipo che viene poi modificato in funzio-

110

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 9: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

ne delle caratteristiche specifiche del soggetto. Questo compito può esse-re svolto dall’ingegnere biomedico. Un altro caso in cui l’ingegnere biome-dico può trovarsi a interagire con il paziente è nella fase di addestramen-to all’uso di un nuovo strumento. Parecchi strumenti sono così complessida richiedere una fase più o meno lunga di addestramento del personalemedico e paramedico per essere utilizzati al meglio: questo addestramen-to è un possibile compito dell’ingegnere biomedico.Perché tra gli insegnamenti non ci sono medicina o biologia? Leconoscenze necessarie all’ingegnere biomedico per interagire con ilmondo della medicina vengono fornite inizialmente nel corso di Fisiologiacon elementi di anatomia, e successivamente all’interno degli insegna-menti specifici.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea in Ingegneria biomedica si può accedere senza debiti forma-tivi al corso di laurea specialistica in Ingegneria biomedica.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria biomedicaLa laurea specialistica prevede un insieme di insegnamenti comuni cherappresentano l’approfondimento delle conoscenze interdisciplinari (bio-materiali, analisi di segnali e dati biomedici, sistemi di supporto alla vita,...). Esistono due percorsi formativi: uno che approfondisce gli aspetti dellabioingegneria elettronica e informatica, e l’altro che approfondisce gliaspetti della bioingegneria industriale. Entrambi i percorsi prevedono treinsegnamenti a scelta che consentono allo studente, compatibilmente coni moduli attivi, di personalizzare il proprio percorso in funzione degli inte-ressi personali.Gli ambiti professionali tipici per i laureati specialisti sono quelli della pro-gettazione, della innovazione, della produzione e della gestione della tec-nologia biomedica.I laureati che provengono dal Percorso bioingegneria industriale hanno lecompetenze necessarie per lavorare sia nell’ambito della progettazione edella valutazione funzionale di strumenti, dispositivi ed impianti medicali,sia in quello della progettazione, dell’affinamento e delle applicazioni dimateriali naturali e artificiali. Sono inoltre in grado di occuparsi dello studiodell’interazione uomo-macchina e uomo-ambiente di lavoro, studio checostituisce il principale campo di interesse dell’ergonomia.I laureati che hanno seguito il Percorso bioingegneria elettronica ed infor-matica hanno sviluppato conoscenze e competenze negli ambiti dei micro-sistemi, dell’analisi di bioimmagini, dei microsensori, dell’informatica medi-

111

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 10: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

112

ca, e possono occuparsi di gestione, progettazione sicura e sperimenta-zione clinica della strumentazione biomedica.In alcuni casi è prevista anche la possibilità di conseguire un titolo di dop-pia laurea con altre università europee.I laureati specialisti possono trovare occupazione in industrie del settorebiomedico e farmaceutico, produttrici e fornitrici di sistemi, apparecchiatu-re e materiali per diagnosi, cura e riabilitazione; in aziende ospedalierepubbliche e private; in società di servizi per la gestione di apparecchiatu-re e impianti medicali, in aziende che producono sistemi informativi sani-tari e strumenti per la telemedicina, in laboratori clinici specializzati, in cen-tri di ricerca.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 11: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria chimica

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria chimica ha competenze professionali che riguar-dano la produzione industriale di sostanze chimiche e nello stesso tempocoprono un ampio campo di tecnologie di trasformazione tipiche di tuttal’industria manifatturiera: dalla trasformazione degli alimenti alla produzio-ne e distribuzione dei combustibili, dall’industria farmaceutica all’abbatti-mento di prodotti inquinanti, per citare solo alcuni esempi. L’ingegnere chi-mico è dunque un professionista in grado di operare tanto nel settore indu-striale quanto in quello dei servizi, svolgendo funzioni di natura tecnica, dipianificazione e coordinamento per quanto riguarda la ricerca e sviluppodi nuovi processi, il progetto, la gestione e l’ottimizzazione degli impianti.

Aspetti qualificantiL’ampio spettro di competenze del laureato in Ingegneria chimica gli con-sente di operare in settori estremamente diversificati, conferendogli unagrande versatilità professionale. La capacità di gestire i processi azienda-li delle imprese che sviluppano nuovi procedimenti industriali di produzio-ne e trasformazione risponde bene alle esigenze di un mondo del lavoroin continua e rapida trasformazione.

Possibilità di lavoroIl laureato in Ingegneria chimica ha opportunità d’impiego presso:• industrie chimiche e petrolchimiche, di produzione e trasformazione di

materie plastiche, siderurgiche, metallurgiche, farmaceutiche, agro-ali-mentari, produzione di cellulosa e carta, produzione e formulazione divernici e pigmenti;

• società d’ingegneria specializzate nel progetto, installazione e avvia-mento di impianti industriali, analisi di affidabilità, analisi dei rischi indu-striali e ambientali, analisi del ciclo di vita;

• centri di ricerca e innovazione tecnologica;• società di servizi industriali (ambiente, energia e sicurezza);• società di distribuzione di gas combustibile e acqua potabile;• enti pubblici e agenzie operanti nel settore ambientale e della valuta-

zione dei rischi;

113

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 12: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

• organismi sovranazionali che si occupano di sviluppo tecnologico e delcontrollo dei rischi associati alla produzione, al trasporto e all’uso diprodotti chimici.

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiNei primi tre semestri del corso di laurea prevalgono contenuti formativi dibase (come la matematica, la fisica, la chimica) e quelli comuni al settore del-l’ingegneria industriale, con in più gli insegnamenti di Chimica organica,Termodinamica e Fenomeni di trasporto che sono caratterizzanti il corso dilaurea. A partire dalla seconda metà del secondo anno acquistano un maggiorpeso gli insegnamenti specifici dell’ingegneria chimica, come Separazioni chi-mico fisiche, Reattori, Impianti chimici, Chimica industriale, Dinamica e con-trollo dei processi, Sicurezza e protezione ambientale nei processi industriali.

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiPercorso ambientale: prevede insegnamenti come Catalisi ambientale eIngegneria chimica ambientale.Percorso industriale: prevede insegnamenti come Sviluppo dei processie sperimentazione industriale, Impianti per l’industria alimentare.

I laboratoriSono previsti laboratori di Chimica delle soluzioni, di Ingegneria chimica,di Analisi e simulazione dei processi industriali ed Esercitazioni pratiche diprogetto. Nei singoli insegnamenti i docenti possono proporre esercitazio-ni e laboratori specifici.

Altre attivitàDurante il corso possono essere organizzate visite a siti industriali o eser-citazioni antincendio.

Domande frequenti

Che cosa distingue un laureato in Ingegneria chimica da un laureatoin Chimica? Nell’ingegnere chimico si coniugano una cultura chimica dibase, necessaria per comprendere la natura dei processi e delle sostan-ze trattate, e un approccio ingegneristico alla soluzione dei problemi, cheha come obiettivo primario la realizzazione in scala industriale. Nel suolavoro, l’ingegnere chimico considera, oltre ai fenomeni chimici, i moltepli-ci aspetti di un processo: dal trasferimento di materia ed energia ai fattorigestionali ed economici, dalle problematiche di sicurezza a quelle di carat-tere ambientale.

114

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 13: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

115

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laurea spe-cialistica in Ingegneria chimica.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria chimicaLa laurea specialistica in Ingegneria chimica prevede un approfondimentosia delle discipline di base che della formazione professionale specificanell’ambito della chimica industriale, dello svipluppo e del controllo avan-zato dei processi, dei materiali per l’industria di processo e della tecnicadella sicurezza ambientale. I percorsi formativi sono due: Sviluppo compa-tibile dei processi (riciclo nell’industria di processo, generatori elettrochimi-ci di energia) e Progettazione di prodotto (tecnologie dei materiali polime-rici, prodotti e processi biotecnologici, sistemi reattivi per micro e nano tec-nologie).In alcuni casi è prevista anche la possibilità di conseguire un titolo di dop-pia laurea con altre università europee.I settori di impiego sono analoghi a quelli del laureato di primo livello, mala formazione professionale superiore consente l’accesso a posizioni dimaggiore responsabilità.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 14: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria civile

Classe delle lauree Ingegneria civile e ambientale (n. 8)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria civile si occupa di progettazione, controllo, esecu-zione e gestione delle opere civili in vari settori operativi, come quelli del-l’idraulica (per esempio acquedotti, fognature e canalizzazioni), della geo-tecnica (per esempio gallerie e opere in terra), dei trasporti e delle infra-strutture di trasporto (per esempio strade, ferrovie, aeroporti e impianti afune), della topografia, delle strutture e dell’edilizia.

Aspetti qualificantiL’ingegnere civile viene riconosciuto e apprezzato per la capacità di affron-tare tematiche specifiche e allo stesso tempo trasversali nel settore dellecostruzioni e delle opere presenti sul territorio. Quello dell’ingegneria civilepoi è anche un settore vitale e in crescita: oggi a questa figura professiona-le sono attribuiti compiti e funzioni di estrema importanza, perché è inaumento la richiesta sia di opere infrastrutturali di collegamento sul territorio(strade, ferrovie e corsi d’acqua), sia di interventi di recupero e riabilitazionedi opere esistenti, con particolare riferimento al campo strutture. Dati i pre-supposti si comprende la forte richiesta di questi professionisti, in grado dioperare sul territorio nei diversi ambiti di competenza.

Possibilità di lavoroL’ingegnere civile trova impiego:• nelle imprese di costruzione di strutture (edifici) e infrastrutture civili

(strade, ferrovie, aeroporti, canali, opere di protezione del territorio);• negli enti pubblici e privati preposti alla costruzione e alla gestione di

opere civili (ad esempio amministrazioni pubbliche, società concessio-narie, società di gestione);

• negli studi professionali che si occupano di progettazione e direzionedei lavori;

• nelle strutture di ricerca operanti nel settore dell’ingegneria civile che sioccupano di strutture e materiali.

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiL'area di formazione in Ingegneria civile ha predisposto un iter formativoche risulta comune ai quattro percorsi previsti (Geotecnica, Idraulica,

116

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 15: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Strutture, Infrastrutture e sistemi di trasporto) ad eccezione di soli 10crediti. In tal modo si ritiene di poter fornire agli studenti una solida edomogenea preparazione di base che consenta loro di individuare in unsecondo tempo l'area di specializzazione di maggiore interesse.La didattica dei primi due anni fornisce le conoscenze di base dell'inge-gneria attraverso gli insegnamenti delle materie formative (matematica,fisica, chimica, disegno, informatica, lingua straniera, diritto ed economia)e di materie ingegneristiche di base (scienza delle costruzioni, tecnologiadei materiali, topografia, architettura tecnica). Nel terzo anno vengonoaffrontate in maniera unitaria tutte quelle tematiche prettamente ingegne-ristiche che riguardano i quattro percorsi. Queste verranno poi approfon-dite nella laurea specialistica ove è prevista una maggiore differenziazio-ne dei percorsi di studio.

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiLa precisa caratterizzazione dei diversi percorsi è rimandata alla laureaspecialistica. Nel terzo anno gli studenti hanno tuttavia l'opportunità diorientare il percorso di studi attraverso la scelta di uno o due insegnamen-ti di settore per un totale di 10 crediti.

I laboratoriOltre ai laboratori di sintesi finale dei quattro percorsi – in cui attraversol’esecuzione di un progetto si consolidano le conoscenze acquisite nei variinsegnamenti – all’interno degli stessi insegnamenti sono organizzate visi-te ai laboratori specialistici. In queste occasioni gli allievi assistono all’ese-cuzione di prove su materiali e strutture e acquisiscono utili informazionisugli strumenti e sulle tecniche di prova per la costruzione, l’analisi e ilmonitoraggio delle opere.

Altre attivitàSono previste visite a cantieri, ad esempio quelli autostradali, dell’altavelocità ferroviaria, della metropolitana, delle opere per le Olimpiadi inver-nali del 2006.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra il corso di laurea in Ingegneria civile e il corsodi laurea in Ingegneria edile?La laurea in Ingegneria civile offre competenze generali e specialistichenei settori della progettazione, della costruzione, del controllo e dellagestione di opere di tipo “puntuale”, come edifici, ponti, dighe, ma anchedi opere cosiddette “lineari”, come strade, ferrovie, aeroporti, impianti afune, gallerie, acquedotti, fognature.

117

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 16: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

La laurea in Ingegneria edile invece ha per oggetto l’edificio che vienevisto sia nei suoi aspetti funzionali, strutturali, impiantistici e architettonici,sia nel rapporto con il contesto urbano e territoriale in cui è inserito.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea in Ingegneria civile si può accedere senza debiti formativi alcorso di laurea specialistica in Ingegneria civile.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria civileLa laurea specialistica in ingegneria civile si propone di completare la for-mazione della laurea di primo livello fornendo agli studenti gli strumentinecessari per operare nei settori della geotecnica, dell'idraulica, dellestrutture e delle infrastrutture e sistemi di trasporto.Così come nel percorso formativo della laurea, in quello della laurea spe-cialistica esiste per i vari percorsi una base comune piuttosto ampia (di 75crediti sui 120 totali). Vengono infatti integrate le conoscenze relative agliinsegnamenti di base e vengono proposti insegnamenti ingegneristici chesono indispensabili per la completa formazione culturale di un ingegnerecivile.I 45 crediti che differenziano i quattro percorsi consentono la formazionedi ingegneri qualificati e dotati di competenze specialistiche che sianoimmediatamente inseribili nel mondo del lavoro - sia nel settore pubblicosia in quello privato - e che possano assumersi autonomamente respon-sabilità di progettazione e/o di direzione di lavori per realizzare interventistrutturali ed infrastrutturali anche complessi. La preparazione conseguitaal termine della laurea specialistica consente di interpretare in modoampio e autorevole il ruolo dell'ingegnere civile anche all'estero, in parti-colare per realizzare grandi opere.Il Percorso geotecnica forma un ingegnere con competenze specificheriguardanti l'interazione tra struttura e terreno, la stabilità degli ammassi edei versanti, sia in terra sia in roccia.Il Percorso idraulica forma un ingegnere con competenze diffuse nellagestione delle risorse idriche.Il Percorso strutture forma un ingegnere con competenze specifiche nel cal-colo delle strutture ordinarie e speciali per le costruzioni civili ed industriali.Il Percorso infrastrutture e sistemi di trasporto forma un ingegnere concompetenze integrate riguardanti la geometria delle infrastrutture, le carat-teristiche fisico-meccnaiche dei materiali da costruzione, la gestione deicantieri, la gestione della circolazione e dei sistemi di trasporto pubblico.

118

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 17: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria Civile per la gestione delle acque

Classe delle lauree Ingegneria civile e ambientale (n. 8)Sede Mondovì

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria civile per la gestione delle acque ha le conoscen-ze e le competenze professionali per affrontare il problema della carenzaidrica e della salvaguardia del territorio. Si può occupare, ad esempio,della protezione delle risorse idriche dall’inquinamento, del ciclo idrologicointegrato dell’acqua (captazione, convogliamento nei serbatoi, regolazio-ne, distribuzione, depurazione, scarico nei corpi idrici), della gestione dellerisorse idriche su scala regionale.

Aspetti qualificantiRifornirsi di acqua è diventato un problema di rilevanza mondiale e lo saràancora di più negli anni futuri, poiché l’aumento della popolazione mondia-le richiede di moltiplicare le risorse idriche al momento disponibili. Inoltre, particolare importanza sta acquisendo il binomio acqua-territorio:la protezione dalle alluvioni e la loro prevenzione, la corretta gestione deifiumi, la salvaguardia del territorio e l’approfondimento dei temi ambienta-li legati all’acqua ne sono esempi. Il laureato in Ingegneria civile per lagestione delle acque si trova quindi a operare come tecnico di alto profiloprofessionale in un settore di grande importanza e attualità.

Possibilità di lavoroGli ambiti professionali tipici nei quali il laureato può trovare collocazionesono essenzialmente due: da un lato vi sono gli enti pubblici che hannocompetenza sulle acque, sul territorio e sull’ambiente; dall’altro lato visono gli studi professionali e le società private che operano nelle applica-zioni ingegneristiche legate all’acqua.

Percorso formativo

Gli insegnamentiIl percorso didattico ha come obiettivo la formazione di una figura profes-sionale in grado di difendere le risorse idriche dall’inquinamento e di gesti-re il ciclo idrologico integrato dell’acqua. Per conseguire tale obiettivo si dàampio spazio a una solida preparazione di base incentrata sulle disciplineda sempre patrimonio di tutta l’ingegneria, ossia alle discipline che appar-tengono agli ambiti della matematica, della fisica, della chimica e dell’in-formatica. A tale base si aggiunge una preparazione completa sui temi

119

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 18: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

specifici dell’ingegneria civile e della gestione delle acque, con particolareattenzione alle misure dei principali parametri di funzionamento delle reti,degli impianti e degli acquiferi, e al controllo a distanza.

I laboratoriNella sede è allestito un laboratorio per l’idraulica di base ed è in proget-tazione un laboratorio di analisi delle acque per uso potabile, civile, indu-striale e per quelle di superficie.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra il corso di laurea in Ingegneria civile e il corsodi laurea in Ingegneria civile per la gestione delle acque?L’architettura di base dei corsi di laurea in Ingegneria civile e in Ingegneriacivile per la gestione delle acque è molto simile: infatti la laurea inIngegneria civile per la gestione delle acque comprende tutti gli insegna-menti fondamentali dell’Ingegneria civile. Su tale base comune si innestapoi, nel caso della laurea in Ingegneria civile per la gestione delle acque,una preparazione completa sui temi specifici del settore.

Informazioni sulla laurea specialistica

Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laureaspecialistica in Ingegneria civile per la gestione delle acque (sede diMondovì). In alternativa, si possono proseguire gli studi nell’ambito dellelauree appartenenti alla classe Ingegneria civile e ambientale (classe dellelauree n. 8), presso la sede di Torino, colmando l’eventuale debito forma-tivo.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria civile per la gestionedelle acque (Mondovì)La laurea specialistica in Ingegneria civile per la gestione delle acque cural’approfondimento teorico dei problemi di questo settore e fornisce stru-menti concettuali che consentono al laureato di affrontare questioni com-plesse e di progettare interventi sul territorio. Le diverse problematichesono trattate sia dal punto di vista ingegneristico-progettuale, sia dal puntodi vista ambientale.Il percorso formativo prevede un primo periodo dedicato al completamen-to della formazione di base acquisita con la laurea di primo livello e unsecondo periodo dedicato agli insegnamenti di specializzazione, nel qualesi affronta l’ampio campo delle applicazioni idrauliche.I laureati specialistici trovano il loro naturale impiego negli enti che si occupa-no di acque e di territorio, negli studi professionali, e nell’attività di ricerca.

120

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 19: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria dei materiali

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria dei materiali opera nell’ambito della produzioneindustriale con competenze specifiche: selezione delle materie prime eprogettazione dei processi industriali di trasformazione, controllo dellaqualità, controllo dell’impatto ambientale dei processi industriali, riciclag-gio di manufatti e sottoprodotti, tecnologie per lo smaltimento delle scorie.Ha inoltre competenze nel settori dei servizi (trasporti, produzione di ener-gia ecc.), della ricerca applicata e sviluppo (progettazione di materialiinnovativi e dei relativi processi di produzione e trasformazione), della con-servazione del patrimonio edilizio storico.

Aspetti qualificantiL’ingegneria dei materiali trova applicazione in ogni tipo di attività di pro-duzione di manufatti, nei settori dei servizi e della ricerca e sviluppo.L’innovazione tecnologica nelle attività industriali produttive svolge, edancor più svolgerà in futuro, un ruolo chiave nella competizione tra lenazioni più industrializzate e quelle che dispongono di manodopera abasso costo. L’esperienza degli ultimi decenni dimostra che qualsiasi tec-nologia innovativa può svilupparsi solo sulla base della disponibilità dimateriali di nuova concezione e dei processi dedicati alla loro trasforma-zione. Per questi motivi il settore dei materiali è considerato di interessestrategico nei documenti programmatici dell’Unione Europea, la qualericonosce a questo settore un ruolo trainante per l’intera economia. Leprospettive di crescita sono particolarmente promettenti: per esempio il VIFramework Programme della Unione Europea prevede nei prossimi anniingenti finanziamenti dedicati alla ricerca di base e alla ricerca applicata,e all’espansione di questo specifico segmento industriale. Per contro, leuniversità italiane ed europee formano un numero di laureati specializzatiin ingegneria, scienza e tecnologia dei materiali insufficiente a soddisfarele richieste dell’attuale mercato del lavoro.

Possibilità di lavoroUn’indagine statistica condotta su un campione che costituisce l’80% dei lau-reati in Ingegneria dei materiali negli ultimi anni (1997-2003) fornisce un qua-dro della collocazione di questa figura professionale nel mondo del lavoro:

121

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 20: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

• il 68% dei laureati è impiegato presso l’industria;• il 32% dei laureati è impiegato nel settore terziario.

Percorso formativo

Gli insegnamentiIl percorso formativo, che per questo corso di laurea è unico, prevedecorsi di base di matematica, fisica, chimica, informatica, disegno, linguainglese e scienza dei materiali. È inoltre previsto l’apprendimento di cono-scenze relative all’ingegneria di base, ai dispositivi meccanici, elettrici edelettronici. Gli insegnamenti caratterizzanti (tenuti principalmente duranteil secondo anno e terzo anno) sono dedicati alla presentazione delle diver-se classi di materiali di interesse per l’ingegneria: metallici, polimerici,ceramici e compositi.

I laboratoriSono previsti laboratori su materiali metallici, polimerici, ceramici, compo-siti e su metodi di misura delle proprietà dei materiali.

Altre attivitàNell’ambito degli insegnamenti sono previsti seminari tenuti da espertiesterni al mondo accademico.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea in Ingegneria dei materiali si può accedere senza debiti for-mativi al corso di laurea specialistica in Ingegneria dei materiali.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria dei materialiNel corso di laurea specialistica sono approfondite le conoscenze dibase di tipo matematico, ingegneristico, e quelle relative alla strutturadella materia. Sono introdotte conoscenze di base di tipo economico egiuridico.Gli studenti possono conseguire una specializzazione con riferimento aparticolari classi di materiali nell’ambito di due possibili percorsi didattici:Materiali strutturali e Materiali funzionali per l’elettronica e le telecomuni-cazioni.In alcuni casi è prevista anche la possibilità di conseguire un titolo di dop-pia laurea con altre università europee.

122

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 21: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria dell’autoveicolo

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria dell’autoveicolo è un tecnico che si occupa delsistema complesso che ruota attorno all’autoveicolo. Tale sistema com-prende non solo la progettazione e le tecnologie di produzione, ma anchela gestione dei processi produttivi e delle risorse umane, l’economia e l’or-ganizzazione aziendale, la gestione e il controllo di qualità, il marketing ei problemi dell’ambiente e della sicurezza.

Aspetti qualificantiAncora per molti decenni gli autoveicoli costituiranno un insostituibilemezzo di trasporto di persone e merci. Un autoveicolo è un dispositivo digrande complessità, con prestazioni che dipendono dalla qualità della pro-gettazione, dalle tecnologie di produzione, dai materiali utilizzati, dallacomponentistica elettronica, dai controlli automatici adottati, dalle modali-tà di assemblaggio dei componenti. Chi si laurea in Ingegneria dell’auto-veicolo ha nel suo bagaglio culturale tutte queste conoscenze di naturatecnica, alle quali si aggiungono le competenze che riguardano la gestio-ne dei processi industriali e commerciali, e una spiccata sensibilità per loscenario tecnologico e per il mercato autoveicolistico globale.

Possibilità di lavoroIl laureato in Ingegneria dell’autoveicolo trova impiego:– nelle aziende che producono autoveicoli– nelle aziende che producono componenti per autoveicoli– nelle società di progettazione di autoveicoli e di componenti– nei laboratori e nei centri di ricerca dedicati agli autoveicoli

Vista la forte globalizzazione dei processi produttivi e del mercato dell’au-toveicolo, i laureati in molti casi potranno compiere significative esperien-ze internazionali.La formazione ad ampio spettro che caratterizza questo corso di laureagarantisce inoltre l’inserimento nel mondo del lavoro anche al di fuori delcampo autoveicolistico.

123

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 22: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Percorso formativo

Gli insegnamentiL’obiettivo del corso di laurea è formare tecnici con una conoscenzaapprofondita delle caratteristiche costruttive e delle tecnologie di fabbrica-zione dell’autoveicolo, e che siano in grado, dopo un breve periodo diesperienza pratica, di partecipare all’impostazione di progetti, allo svilup-po competitivo dei prodotti, allo svolgimento di ricerche applicate in campoautoveicolistico, alla gestione di progetti industriali e commerciali.Questo obiettivo è reso possibile anche dalla significativa presenza di docen-ti di provenienza extra-accademica, che costituiscono circa il 20% del totale.Il percorso formativo (che per questo corso di laurea è unico) prevede unasolida preparazione di base, impostata su discipline appartenenti agli ambi-ti della matematica, della fisica, della chimica, dell’informatica e del disegno,e una grande attenzione alle discipline fondamentali dell’ingegneria indu-striale che riguardano la meccanica, le macchine, i materiali e il loro com-portamento meccanico, l’elettrotecnica, l’elettronica, le tecnologie meccani-che, la costruzione di macchine, i controlli automatici. Già dal primo annosono inserite tra gli insegnamenti materie professionalizzanti concernentil’autoveicolo e la sua evoluzione, il progetto dell’autoveicolo, le tecnologiedi produzione di elementi di carrozzeria e le tecnologie di assemblaggio, ela gestione dei sistemi di produzione dell’autoveicolo. In questo modo,anche grazie a visite a impianti e laboratori, gli studenti possono percepirefin da subito la complessità degli studi che dovranno affrontare e del siste-ma in cui si troveranno a operare una volta inseriti nel mondo del lavoro.

I laboratoriSono previsti laboratori di fisica, di chimica e di tecnologia dei materiali, ditecnologia meccanica, di informatica e di lingue, presso la sede delLingotto. Si svolgono inoltre attività didattiche sperimentali presso i dipar-timenti della sede centrale e presso aziende e centri di ricerca.

Altre attivitàSono previste, nell’ambito di moduli didattici professionalizzanti, visite gui-date ad aziende, a laboratori industriali, a circuiti di prova degli autoveicoli.

Altre notizie

Il corso è a numero programmato: possono accedervi al massimo 120 stu-denti. La selezione avviene in base al voto dell’esame di maturità, al risul-tato della prova di ammissione per Ingegneria, e al risultato di un test spe-cifico su argomenti autoveicolistici.

124

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 23: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Questo corso di laurea è unico in Italia, e anche a livello europeo oextraeuropeo non esiste un analogo percorso universitario dedicato com-pletamente all’autoveicolo.Per le attività didattiche, il corso dispone di una sede propria completamen-te nuova situata presso il comprensorio del Lingotto, in Via Nizza, 230.Questa sede è dotata delle più moderne attrezzature per quanto riguardaaule, biblioteca e laboratori. Vi si trova inoltre una segreteria decentrata checoncorre alla gestione delle carriere didattiche degli allievi.

Domande frequenti

Perché iscriversi oggi a questa laurea? La progettazione, la realizzazio-ne e la diffusione degli autoveicoli richiederà per molti anni la disponibilitàdi tecnici preparati, indipendentemente dalle difficoltà nazionali o interna-zionali che temporaneamente può incontrare questo importante settoreindustriale.Ci sono vincoli per passare dalla laurea di primo livello in Ingegneriadell’autoveicolo alla laurea specialistica in Ingegneria dell’autoveico-lo? Non sono per ora previsti vincoli.Dopo la laurea di primo livello in Ingegneria dell’autoveicolo è possibi-le iscriversi al corso di laurea specialistica in Ingegneria meccanica o aun altro corso di laurea specialistica? È possibile iscriversi ad altri corsi dilaurea specialistica in Ingegneria, colmando l’eventuale debito formativo.L’entità del debito formativo dipende dal tipo di laurea specialistica.Questo corso di laurea è idoneo per chi intende occuparsi di designdel veicolo? Il corso di laurea non tratta, se non marginalmente, il designdel veicolo. È però possibile che a breve venga attivato un indirizzo dellalaurea specialistica dedicato al design, oppure uno specifico Master. Se con il test per l’ammissione non si rientra nel numero programma-to, è possibile inserirsi nel corso di laurea successivamente? È pos-sibile, se si liberano posti in seguito ad abbandoni. I nuovi inserimentirispetteranno la graduatoria e il limite di non più di 120 allievi per anno. Ainuovi inseriti verranno riconosciuti in toto o in parte i crediti acquisiti in altricorsi di laurea di Ingegneria.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea in Ingegneria dell’autoveicolo si può accedere senzadebiti formativi al corso di laurea specialistica in Ingegneria dell’autovei-colo.

125

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 24: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

126

Corso di laurea specialistica in Ingegneria dell’autoveicoloGli obiettivi specifici della laurea specialistica in Ingegneria dell’autoveico-lo sono quelli di formare personale di alto profilo, particolarmente attentoall’innovazione, alla competitività dei prodotti e allo sviluppo internaziona-le delle imprese. Il laureato sarà in grado, dopo un breve periodo di espe-rienze pratiche, di contribuire allo sviluppo e alla gestione di sistemi auto-veicolistici integrati, o di altri sistemi a forte complessità; saprà coordina-re, con tecniche e metodologie costantemente aggiornate, attività di ricer-ca, progettazione, sviluppo, fabbricazione, fino alla gestione dei servizi diassistenza tecnica ai clienti.Per raggiungere questi obiettivi, il piano di studi della laurea specialisticaassicura, anche attraverso il ricorso a docenti provenienti dal mondo delleimprese, una solida preparazione tecnico-scientifica generale, estesa atutte le conoscenze utili per l’impostazione di progetti tecnici e per la ricer-ca applicata in campo autoveicolistico.Viene inoltre curata la formazione tecnologica e organizzativa, finalizzataa fornire strumenti per sviluppare prodotti e gestire processi industriali ecommerciali con costante riferimento allo scenario tecnologico e al merca-to autoveicolistico mondiale. Vengono infine fornite conoscenze di basedei criteri, delle tecniche e delle metodologie in uso nell’ingegneria dei pro-dotti e dei sistemi produttivi, per consentire un rapido ed efficace inseri-mento dei laureati specialistici in posizione di rilievo nei ruoli specifici diattività.Il primo anno della laurea specialistica è uguale per tutti gli studenti, men-tre il secondo anno si differenzia in due percorsi dedicati rispettivamenteallo sviluppo del sistema propulsore e allo sviluppo del sistema veicolo.Entrambi i percorsi si concludono con tirocini aziendali e con lo svolgimen-to di una tesi sperimentale.Il numero dei percorsi potrà essere aumentato nei prossimi anni perrispondere a esigenze di formazione specialistica segnalate dal sistemadelle imprese o a esigenze di una formazione più mirata agli aspetti eco-nomici e organizzativi. Altre possibilità di nuovi percorsi riguardano il dise-gno industriale o, più in generale, il problema della mobilità delle personee delle merci.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 25: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria della protezione del territorio

Classe delle lauree Ingegneria civile e ambientale (n. 8)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria della protezione del territorio si può occupare diprevisione e prevenzione delle diverse forme di calamità naturali, e dellaloro gestione mediante le tecniche più adeguate di protezione civile; puòinoltre progettare interventi di recupero del territorio e delle risorse colpitida eventi catastrofici.

Aspetti qualificantiLa gestione delle emergenze generate da eventi alluvionali, movimenti dimassa, inquinamenti e altre calamità naturali richiede interventi professio-nali e coordinati. Inoltre è estremamente importante comprendere lenuove problematiche legate alle risorse idriche, al loro corretto sfruttamen-to, alla loro corretta destinazione d’uso e, soprattutto, alla loro protezione.L’attualità e l’importanza di queste esigenze sono testimoniate anche dalleleggi sulla difesa del suolo, dalle leggi che riguardano l’istituzione dei ser-vizi di protezione civile, e dai recenti decreti a tutela delle risorse idriche:un insieme di provvedimenti che definiscono operatività, azioni e compe-tenze nei diversi campi.Da ciò discende l’importanza di un corso di laurea che prepari nuove figu-re professionali adatte allo studio e alla raccolta ed elaborazione dei datiinerenti al territorio, per procedere a pianificazioni, progettazioni e inter-venti di tipo sia strutturale che non strutturale.

Possibilità di lavoroIl laureato in Ingegneria della protezione del territorio può trovare impiegonelle amministrazioni pubbliche d’ogni ordine e grado (Stato, Regioni,Autorità di bacino, Province, Comunità montane, Agenzie ambientali, ecc.)per la sorveglianza e la raccolta dei dati di monitoraggio di qualsiasi pro-duttore di rischio: dai fiumi ai laghi anche artificiali, dalle pendici montanefranose alle zone soggette a valanghe, dai siti industriali ad alto rischio allearee agricole a forte supporto chimico, ecc.Altro settore d’impiego è quello della valutazione e della cartografia dellearee a rischio (d’alluvione, di frana, d’inquinamento, di valanga, sismico,vulcanico, d’incendio, ecc.). Inoltre, il laureato ha gli strumenti per creare

127

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 26: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

un sistema di protezione civile capillare, in grado di intervenire efficiente-mente ed efficacemente nell’immediato post-evento; ma anche e special-mente ha la competenza per definire piani di previsione e prevenzione,per progettare opere, per controllare l’applicazione delle norme e delleleggi che tutelano il suolo, il territorio e le sue risorse.

Percorso formativo

Gli insegnamentiL’obiettivo del corso di laurea è quello di formare una figura professionalein grado di analizzare la vulnerabilità del territorio rispetto alle diversecalamità naturali e antropiche, e di progettare gli interventi di difesa e ripri-stino.Il percorso formativo prevede che i primi quattro semestri e parte del quin-to siano dedicati quasi esclusivamente alla formazione di base e alle atti-vità formative specifiche (per esempio Piani di protezione civile). Il terzoanno è dedicato principalmente alle metodologie di acquisizione, valuta-zione e rappresentazione dei dati nei settori propedeutici ai diversi percor-si formativi nei quali si articolerà la laurea specialistica.

I laboratoriMolti insegnamenti prevedono attività di laboratorio.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra il corso di laurea in Ingegneria per l’ambiente eil territorio e il corso di laurea in Ingegneria della protezione del ter-ritorio? Il corso di laurea in Ingegneria della protezione del territorio forni-sce le competenze relative all’analisi della vulnerabilità del territorio, alletecniche di salvaguardia e difesa del suolo e delle acque, alla previsione,prevenzione e controllo degli eventi estremi. Il corso di laurea inIngegneria per l’ambiente e il territorio fornisce le competenze relative allaprevenzione, al controllo e alla minimizzazione degli inquinamenti di natu-ra antropica, alla coltivazione e gestione delle risorse liquide e solide, alletecniche di scavo e di gestione dei cantieri.

Informazioni sulla laurea specialistica

Dopo la laurea si può accedere al corso di laurea specialistica inIngegneria della protezione del territorio.

128

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 27: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

129

Corso di laurea specialistica in Ingegneria della protezionedel territorioLa laurea specialistica in Ingegneria della protezione del territorio prevedeuna specializzazione per settori, con particolare riguardo per la protezionedelle risorse idriche superficiali e sotterranee e per quanto attiene alla dife-sa del suolo e dalle catastrofi idrogeologiche (piene, alluvioni, frane, inqui-namento delle acque e del suolo). Particolare attenzione è rivolta alla pre-visione dell'inquinamento idrico al livello locale ed al livello regionale; allastima ed alla ricognizione dei siti inquinati ed ai relativi problemi tecnicirelativi alla bonifica.Il percorso formativo prevede, dopo un primo anno dedicato al completa-mento della formazione di base acquisita con la laurea di primo livello, l’ar-ticolazione in due percorsi: il primo riguarda la protezione delle risorse idri-che territoriali; il secondo la difesa del suolo e del territorio dalle catastro-fi d'origine naturale ed antropica.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 28: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria delle materie plastiche

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Alessandria

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria delle materie plastiche può operare all’interno diun gruppo di ricerca con mansioni non direttive; nella produzione, concompiti di gestione di cicli produttivi o di loro parti; nell’assistenza al clien-te, fungendo da supporto agli utilizzatori; nella manutenzione, anche concompiti di coordinamento; come supporto tecnico al settore commercialeo amministrativo (preparazione di capitolati, preparazione della documen-tazione per gare di appalto, ecc).

Aspetti qualificantiIn cinquant’anni di vita, la produzione industriale delle materie plastiche haavuto uno sviluppo eccezionale raggiungendo in volume la produzionedell’acciaio. Tutte le nostre tecnologie attuali – sia quelle tradizionali chequelle più avanzate – dipendono in modo molto stretto dalla disponibilitàdi materie plastiche sintetiche. E, per quanto riguarda il futuro, la produ-zione di questi materiali continuerà ad aumentare.Chi si occupa di materie plastiche ha bisogno di una formazione spiccata-mente interdisciplinare. Per questa ragione il Politecnico di Torino ha crea-to questo specifico corso di laurea, rispondendo così alle richieste del set-tore produttivo e cioè, in particolare, alle richieste dei produttori di polime-ri, dei costruttori di macchine per la trasformazione, dei trasformatori, degliutilizzatori, eccetera.

Possibilità di lavoroIl corso in Ingegneria delle materie plastiche prevede due percorsi forma-tivi: le possibilità di lavoro dipendono dal percorso formativo scelto.Con il Percorso chimico-processistico il laureato trova naturale colloca-zione nell’industria produttiva di materie plastiche, nell’ambito della qualepuò occuparsi di ricerca e sviluppo applicati, della produzione, del control-lo di processo e di qualità, della manutenzione, della post-lavorazione delmateriale per esigenze commerciali specifiche, del servizio tecnico e com-merciale per produttori e distributori.Con il Percorso tecnologico-packaging, le possibilità di impiego vannodall’area tecnica e progettuale nel settore dei manufatti, degli stampi e deicomponenti per i macchinari, al controllo di produzione e messa a punto

130

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 29: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

dei processi; dalla manutenzione alla qualità; dal servizio tecnico all’areacommerciale.

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiL’obiettivo del corso di laurea è formare tecnici dotati di approfondita cono-scenza sia dei processi di produzione industriale dei materiali polimericisia dei processi di produzione di manufatti in materiale plastico per impie-ghi civili e tecnologici. I laureati dovranno avere approfondite conoscenzesulle materie plastiche, sui meccanismi che portano alla loro realizzazio-ne, sulle tecnologie e sugli impianti coinvolti nei processi di produzione deimateriali polimerici, sulle tecnologie e sulle problematiche progettuali erealizzative connesse alla fabbricazione di componenti utilizzando talimateriali.Nella parte comune a tutti i percorsi formativi, il corso di laurea propone leconoscenze necessarie per l’impostazione generale matematica dei feno-meni fisici e delle leggi della chimica, la conoscenza dell’informatica conl’uso concreto dei calcolatori, la conoscenza di concetti di economia e diorganizzazione applicati ai processi produttivi. Propone inoltre insegna-menti tecnico-scientifici orientati alla conoscenza di base della meccanicadei solidi e dei fluidi, della componentistica meccanica, dell’analisi dinami-ca dei sistemi meccanici, delle trasformazioni e della trasmissione dell’e-nergia, dei materiali, delle macchine, delle tecnologie e degli impianti diproduzione.

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiIl Percorso chimico-processistico fornisce una conoscenza dei polime-ri più vicina alla chimica dei processi produttivi e all’ingegneria chimicaimpiantistica, con particolare attenzione alle problematiche e alle grandez-ze caratteristiche e significative di un impianto. Gli insegnamenti caratte-rizzanti sono: Processi di separazione, Controllo dei processi chimici,Elementi di progettazione di impianti chimici, Reattori chimici.Il Percorso tecnologico-packaging è particolarmente orientato allo stu-dio delle materie plastiche come materiale per la realizzazione di manufat-ti, con particolare interesse per le tecnologie trasformative, la progettazio-ne e l’ottimizzazione dei processi. Gli insegnamenti caratterizzanti sono:Principi di packaging, Packaging e ambiente, Post-lavorazione di parti inmaterie plastiche, Progettazione di manufatti e packaging in materie pla-stiche, Stampi e attrezzature per materie plastiche.

131

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 30: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

132

Entrambi i percorsi prevedono, al terzo anno, due stage obbligatori pres-so le aziende del settore.

I laboratoriSono previsti un laboratorio di materie plastiche e dimostrazioni di labora-torio in molti degli insegnamenti a contenuto sperimentale.

Altre attivitàSono previste visite di studio, guidate da professori del corso di laurea,presso strutture produttive e centri di ricerca di industrie del settore.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laurea spe-cialistica in Ingegneria dei materiali (sede di Torino).

Corso di laurea specialistica in Ingegneria dei materiali (Torino)Nel corso di laurea specialistica sono approfondite le conoscenze di basedi tipo matematico, ingegneristico, e quelle relative alla struttura dellamateria. Sono introdotte conoscenze di base di tipo economico e giuridi-co.Gli studenti possono conseguire una specializzazione con riferimento aparticolari classi di materiali nell’ambito di due possibili percorsi didattici:Materiali strutturali e Materiali funzionali per l’elettronica e le telecomuni-cazioni.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 31: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria del tessile

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Biella

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria del tessile si occupa del progetto, dello sviluppo edella gestione dei processi innovativi all’interno delle aziende tessili emeccano-tessili, nelle aziende di produzione di apparecchiature di servizioe di impianti per l’ambiente, e nelle aziende chimiche per la produzione dimateriali che riguardano il settore tessile.Può inoltre svolgere attività professionale presso le società e gli enti terri-toriali che forniscono servizi nei settori dell’ambiente (Provincia, ARPA,ecc.), della qualità e della sicurezza.La laurea, accompagnata dall’esperienza aziendale, permette infine disvolgere attività di consulenza alle aziende circa le problematiche di pro-cesso, di sicurezza, di risparmio idrico ed energetico e di contenimentodell’impatto ambientale.

Aspetti qualificantiForse non tutti sanno come vengono realizzate le tute degli astronauti percamminare sulla luna, quanti chilometri di filo ci sono sull’autostradaMilano-Torino, o cosa ci fa una fibra tessile nella scocca di un’auto diFormula 1. Ingegneria del tessile è un corso di laurea innovativo e speci-fico che permette di rispondere a tutte queste domande.L’impiego delle fibre Hi-Tech in numerosi settori è ormai una realtà conso-lidata. Gli imprenditori che guardano al futuro, con la convinzione che ser-vano professionisti competenti per dare continuità ad una tradizione indu-striale famosa in tutto il mondo, trovano nel laureato in Ingegneria del tes-sile la risposta alle loro esigenze. L’ingegnere tessile è infatti una figuraprofessionale in grado di gestire i processi aziendali sia delle imprese chesviluppano nuovi procedimenti industriali per produrre e trasformare imateriali, sia delle imprese che operano nel settore del tessile-abbiglia-mento.

Possibilità di lavoroLe aziende del settore tessile, meccano-tessile e chimico-tessile in Italiasono più di 40 mila (1300 nel solo Biellese), mentre i laureati in Ingegneriadel tessile sono attualmente solo qualche decina. Data questa situazione,

133

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 32: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

la principale e naturale collocazione dell’ingegnere tessile è all’internodelle aziende di questo settore (soprattutto in quelle a maggiore contenu-to innovativo) dove può ricoprire ruoli di elevata qualificazione tecnica,progettuale, o di ricerca e sviluppo.Può inoltre trovare impiego presso le strutture tecniche della pubblicaamministrazione, oppure svolgere attività di consulenza industriale pressole piccole e medie imprese tessili, una volta che abbia maturato una ade-guata esperienza aziendale.

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiGli insegnamenti del primo anno hanno contenuti comuni a quelli di basedelle lauree triennali del settore dell’ingegneria industriale, eccetto dueinsegnamenti (Chimica II ed Elementi introduttivi di ingegneria del proces-so) che sono caratterizzanti invece per l’ingegneria chimica. Al secondoanno si prevedono quattro insegnamenti per ognuna delle seguenti aree:ingegneria industriale, ingegneria chimica, chimica e tecnologia tessile. Alterzo anno, la formazione di base viene completata con insegnamenti dimeccanica, economia e impiantistica generale, mentre la formazione tes-sile viene ulteriormente sviluppata con insegnamenti di contenuto chimico-tessile e meccano-tessile.

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiIl Percorso abbigliamento e moda fornisce le competenze per metterein relazione le caratteristiche che un manufatto tessile deve avere per sod-disfare le esigenze del gusto della moda e le caratteristiche legate invecealla tecnologia di produzione. Questo percorso formativo prevede tre inse-gnamenti caratterizzanti: Mercato e prodotto moda (connessioni tra stili-smo e produzione), Organizzazione e servizio della confezione e maglie-ria (aspetti organizzativi e gestionali dei segmenti produttivi terminali delciclo tessile), Complementi di tecnologie e qualità (valutazione delle pro-prietà dei manufatti e controllo qualità).Il Percorso impiantistica ambientale approfondisce i processi e gliimpianti connessi alle problematiche ecologiche industriali. Questo percor-so formativo prevede tre insegnamenti caratterizzanti: Chimica degli inqui-nanti (aspetti ambientali connessi con le produzioni tessili), Ingegneria chi-mica ambientale (processi e impianti di trattamento dei reflui), Acustica einquinamento acustico (analisi, valutazione e controllo del rumore, proble-ma tipico delle lavorazioni tessili).

134

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 33: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Se vi sarà un sufficiente numero di studenti iscritti, saranno attivati anchei percorsi formativi Tessili tecnici e Laniero. Il primo percorso analizzerài sistemi di produzione e di utilizzo di nuovi manufatti tessili per uso tecni-co, mentre il secondo risponderà alle esigenze della principale attività del-l’industria locale.

I laboratoriSono previste esercitazioni di laboratorio relative all’analisi e al riconosci-mento di fibre, all’esecuzione di tinture in laboratorio, alla valutazione di soli-dità tintoriali (insegnamenti di Chimica delle fibre tessili e di Chimica indu-striale tessile). Altre esercitazioni di laboratorio sono previste nell’ambito del-l’insegnamento di Operazioni unitarie fisiche. Inoltre, molti insegnamentiprevedono esercitazioni di calcolo con l’utilizzo del laboratorio informatico.

Altre attivitàNell’ambito degli insegnamenti specifici dell’area tessile sono previste visi-te guidate ad aziende del settore.

Domande frequenti

Questo corso di laurea è adatto a chi intende lavorare come stilistanel mondo della moda? Anche se il corso in sé non ha l’obiettivo di crea-re uno stilista, l’ingegnere tessile può comunque lavorare nel mondo dellamoda, poiché è l’esperto che ha il compito di realizzare industrialmente laproposta dello stilista. L’ingegnere tessile infatti possiede le competenzeper definire le caratteristiche che un tessuto deve avere per soddisfare daun lato le esigenze del design e dall’altro quelle della tecnologia di produ-zione. È la persona che collabora con lo stilista e di cui uno stilista non puòfare a meno. Il Percorso abbigliamento e moda intende fornire proprioqueste competenze e prevede l’intervento in aula di stilisti e tecnici cheillustrano le loro esperienze spiegando come un modello deve essere pro-gettato anche pensando alla sua realizzazione tecnica.Che differenza c’è tra la laurea di primo livello in Ingegneria del tes-sile e la laurea di primo livello in Ingegneria chimica? In entrambi icorsi di laurea la formazione di base è quella dell’ingegneria industriale, acui si aggiunge l’approccio metodologico tipico dell’ingegneria chimica. Lalaurea in Ingegneria del tessile si distingue però per i contenuti professio-nalizzanti attinenti al settore tessile. In questo specifico settore, l’ingegne-re tessile può quindi contare su un bagaglio culturale maggiormente qua-lificato.

135

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 34: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

136

Informazioni sulla laurea specialisticaNon esiste per ora una laurea specialistica in Ingegneria del tessile. Conla laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laurea specia-listica in Ingegneria chimica della sede di Torino.Il debito formativo per passare ai corsi di laurea specialistica in Ingegneriameccanica, Ingegneria dei materiali, Ingegneria per l’ambiente e il territo-rio, Ingegneria energetica, Ingegneria elettrica e Ingegneria gestionalenon supera i 40 crediti.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 35: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria edile

Classe delle lauree Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile (n. 4)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria edile si colloca nel settore edilizio con competen-ze indirizzate specialmente agli aspetti procedurali, estimativi e realizzati-vi dell’intero processo. La sua preparazione gli permette di recepire egestire l’innovazione, coerentemente con lo sviluppo scientifico e tecnolo-gico, negli ambiti disciplinari dell’architettura e dell’edilizia. Ha una solidaformazione di base, rivolta in particolare agli aspetti metodologico-opera-tivi, e possiede capacità progettuali e competenze adatte all’inserimentonei profili professionali aziendali medio-alti.

Aspetti qualificantiLa sempre maggiore attenzione rivolta dal mondo produttivo alla qualitàdel progetto, della realizzazione, del mantenimento, della gestione e dellasicurezza dei manufatti si concretizza nella richiesta di competenze di altoprofilo professionale. L’ingegnere edile laureato, e quello laureato specia-listico, rispondono a questa richiesta offrendo un largo spettro di compe-tenze nell’ambito della progettazione e della gestione del processo edili-zio, sia nel campo degli interventi di nuova costruzione che in quello delrecupero del patrimonio esistente. In entrambi i casi l’ingegnere edile è ingrado di operare con una visione sintetica che tiene conto delle diverseproblematiche tecniche ed estetiche, grazie alla padronanza della basecomune del linguaggio e delle metodologie progettuali relative a diversisettori tecnici specialistici e alla capacità di svolgere (nel caso del laurea-to specialistico) attività di progettazione e di coordinamento di sistemicomplessi del settore edilizio.Inoltre, intorno al tema della qualità del prodotto edilizio e del suo conte-sto è prevedibile un significativo, e non episodico, ulteriore sviluppo diinteresse scientifico e professionale.

Possibilità di lavoroIl laureato in Ingegneria edile trova occupazione sia nel settore pubblico(enti per il governo del territorio, centri di ricerca, scuole), sia in quello pri-vato (imprese di costruzione, uffici tecnici di enti erogatori di servizi, socie-tà di ingegneria, studi professionali). Tra le altre, può svolgere le seguen-ti attività: direzione dei cantieri complessi, sia di nuovo impianto sia di

137

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 36: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

ristrutturazione; coordinamento tra i vari settori in cui si articola il proces-so produttivo; valutazione economica e di fattibilità degli interventi; respon-sabilità delle verifiche amministrativo-burocratiche.

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiIl primo biennio di questo corso di laurea propone discipline con un ruoloformativo di base, per impostare la mentalità metodologica e operativanecessaria a svolgere attività di gestione e di ausilio alla progettazioneedilizia. Oltre agli insegnamenti di matematica, fisica, chimica e disegno,sono previsti insegnamenti di Architettura tecnica, Cartografia, Idraulica,Estimo, Scienza e tecnica delle costruzioni, Fisica tecnica, Tecnologia deimateriali, Storia dell’architettura e Progettazione edile.

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiIl Percorso cultura generale offre una preparazione finalizzata alla pro-secuzione degli studi nella laurea specialistica in Ingegneria edile.Prevede quindi insegnamenti diretti all’approfondimento delle competenzeprogettuali.Il Percorso costruzione intende formare esperti in fattibilità tecnica del-l’oggetto edilizio, grazie alla conoscenza delle tecniche costruttive storichee contemporanee, dei metodi e processi della progettazione edilizia, e gra-zie alla capacità di valutare e comprendere l’impatto dell’intervento nelcontesto fisico, ambientale e sociale.Il Percorso gestione e organizzazione intende formare tecnici espertinelle fasi del processo edilizio, con particolare riferimento agli aspetti nor-mativi e procedurali, alla conduzione del cantiere e alla gestione di impre-sa, anche alla luce del nuovo quadro normativo sui lavori pubblici e deisistemi qualità.Il Percorso rilievo e gestione del patrimonio edilizio intende formaretecnici esperti nel campo del rilievo e della modellizzazione dei manufat-ti architettonici, e della valutazione immobiliare. Questo obiettivo didatti-co include la conoscenza dell’architettura nei suoi aspetti storici, costrut-tivi, tecnologici e di rappresentazione, e le sue relazioni con il contestourbano.

I laboratoriSono previste attività di progettazione nel campo dell’edilizia, distribuite sudiversi insegnamenti. In queste attività entrano in gioco competenze infor-matiche, per le quali sono disponibili laboratori dedicati.

138

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 37: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Altre attivitàSoprattutto al terzo anno, sono previste visite guidate per verificare leconoscenze nel campo della progettazione e della realizzazione (studi euffici tecnici, cantieri relativi a opere magistrali, manufatti esemplari e lorocontesti).

Domande frequenti

Che cosa distingue il corso di laurea in Ingegneria edile dal corso dilaurea in Ingegneria civile? La laurea in Ingegneria edile ha per oggettospecifico l’edificio, visto come sistema complesso, nei suoi aspetti funzio-nali, strutturali, impiantistici e stilistico-formali, anche nel loro rapporto conil contesto urbano e territoriale.Che cosa distingue un laureato in Ingegneria edile da un laureato inScienze dell’architettura? Il laureato in Ingegneria edile ha una forma-zione culturale basata su discipline dei settori scientifici chimico, fisico,matematico e della rappresentazione, patrimonio comune dei laureati inIngegneria. Su tale fondamento sviluppano un metodo di lavoro che, attra-verso discipline finalizzate, realizza una cultura applicativa di tipo proget-tuale, costruttivo e gestionale in ambito edilizio.Dopo aver conseguito il titolo di primo livello è possibile iscriversiall’Albo degli Ingegneri? Quale tipo di progetti è possibile firmare?L’iscrizione all’Albo degli Ingegneri è prevista dopo il superamento dell’e-same di stato. La laurea di primo livello in Ingegneria edile consente diiscriversi alla sezione B, come Ingegnere iunior.Secondo la legge (DPR 328 del 5.6.2001), l’Ingegnere iunior può eseguire:• le attività basate sull’applicazione delle scienze, volte al concorso e

alla collaborazione alle attività di progettazione, direzione dei lavori,stima e collaudo di opere edilizie comprese le opere pubbliche;

• la progettazione, la direzione dei lavori, la vigilanza, la contabilità e laliquidazione relative a costruzioni civili semplici, con l’uso di metodolo-gie standardizzate;

• i rilievi diretti e strumentali sull’edilizia attuale e storica e i rilievi geome-trici di qualunque natura.

Informazioni sulla laurea specialistica

Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laureaspecialistica in Ingegneria edile.

139

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 38: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

140

Corso di laurea specialistica in Ingegneria edileIl corso di laurea specialistica prevede percorsi formativi in Costruzione egestione, Progettazione edilizia e urbanistica, Recupero e conservazione.Il laureato specialistico è in grado di progettare le opere di costruzione, tra-sformazione e modificazione dell’ambiente fisico, con piena conoscenzadegli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi,gestionali, economici e ambientali, e con attenzione critica ai mutamenticulturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea. Può inoltredirigere la realizzazione di progetti coordinando altri specialisti e operato-ri nei campi dell’architettura, dell’ingegneria edile, dell’urbanistica e delrestauro architettonico.La formazione metodologica e culturale acquisita con la laurea specialisti-ca consente di svolgere funzioni di elevata responsabilità in istituzioni edenti pubblici e privati (enti istituzionali, enti e aziende pubblici e privati,studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi dellacostruzione e trasformazione delle città e del territorio.Il laureato specialistico può inoltre svolgere la libera professione (dopo ilsuperamento dell’esame di stato) con l’assunzione di responsabilità previ-sta dalla legge.Con la laurea specialistica in Ingegneria edile è possibile accedere, con unpercorso semplificato concordato tra le facoltà di Architettura e diIngegneria del Politecnico di Torino, alle lauree specialistiche della classe4/S attivate nella Prima e nella Seconda Facoltà di Architettura.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 39: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria elettrica

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino, Alessandria e a distanza

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria elettrica si occupa di studiare, progettare e realiz-zare sistemi e componenti per la produzione, trasmissione, conversione euso dell’energia elettrica. In particolare, sfruttando le sue conoscenze teo-riche e professionali, è in grado di stabilire come dimensionare un compo-nente elettrico, come progettare un impianto elettrico o controllare un azio-namento e come utilizzare i componenti elettronici di potenza per l’auto-mazione, la conversione o il controllo.

Aspetti qualificantiL’energia elettrica rappresenta, nelle società avanzate, la forma più impor-tante e diffusa di impiego dell’energia. La sua disponibilità costituisce ilrequisito fondamentale per il funzionamento e la crescita di un paese.Dell’importanza dell’energia elettrica ci si accorge soprattutto quandomanca (basti pensare agli effetti dei blackout che si sono verificati direcente in varie parti del mondo). Per tale motivo la richiesta di ingegnerielettrici è sempre molto elevata nei settori della produzione, della trasmis-sione e della distribuzione dell’energia elettrica, oltre che della gestione eimpiego dell’elettricità in ambito civile e industriale. Attuali e importantisono anche altre questioni che coinvolgono l’ingegneria elettrica: l’usodelle fonti rinnovabili dell’energia (solare, eolica ecc.), la conversione con-trollata dell’energia mediante componenti elettronici di potenza e segnale(elettronica di potenza e azionamenti elettrici), nonché l’impiego dell’ener-gia elettrica nel settore della trazione (ferrovie, auto elettriche ecc.). Diparticolare interesse poi per il laureato in Ingegneria elettrica sono le pro-blematiche di recente evoluzione: risparmio energetico, gestione competi-tiva del mercato elettrico, sicurezza e compatibilità elettromagnetica, con-tinuità e qualità dell’alimentazione elettrica, monitoraggio e bonificaambientale.

Possibilità di lavoroÈ un dato oggettivo che i laureati in Ingegneria elettrica si inseriscano confacilità nel mondo del lavoro e la loro versatilità ne facilita l’evoluzione pro-fessionale, anche attraverso la variazione dell’occupazione nel tempo.Inoltre, il numero relativamente basso dei laureati in Ingegneria elettrica –

141

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 40: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

a fronte della richiesta da parte dei diversi settori – assicura l’immissionenel mercato del lavoro in tempi decisamente rapidi e la possibilità di cam-biare attività anche più volte rimanendo nel settore e seguendo i propriobiettivi personali. Il laureato in Ingegneria elettrica trova impiego soprat-tutto presso:• imprese ed enti per la produzione, trasmissione e distribuzione dell’e-

nergia elettrica e operatori del mercato elettrico competitivo;• industrie per la produzione di apparecchiature e macchinari elettrici e

sistemi elettronici di potenza, per l’automazione industriale e la robotica;• industrie la cui produzione non riguarda specificatamente macchinari

elettrici ma richiedono competenze per la progettazione avanzata (per.es. settore automobilistico) oppure la gestione di processi produttivi(per es. industria siderurgica);

• imprese ed enti per la progettazione, la pianificazione, l’esercizio ed ilcontrollo di sistemi elettrici per l’energia;

• imprese ed enti per la progettazione e gestione di sistemi elettrici di tra-sporto;

• scuole e istituti per la formazione tecnica e professionale;• università ed enti di ricerca.

Percorso formativo

Gli insegnamentiL’obiettivo del corso di laurea è quello di offrire sia una preparazione plu-ridisciplinare che garantisce l’effettiva versatilità, sia una competenza spe-cifica sulle tematiche dell’energia, dell’impiantistica e dell’automazioneindustriale. Il percorso formativo al primo anno prevede insegnamenti cheforniscono la base scientifica (come la matematica, la fisica, la chimica) ela base ingegneristica (il disegno tecnico, l’informatica), oltre ad aspetti dieconomia e insegnamenti integrativi a scelta. Al secondo anno proseguela formazione di base con contenuti di Metodi matematici, Energetica,Meccanica e Comportamento dei materiali, e una introduzione ai fonda-menti delle materie elettriche (Elettrotecnica ed Elettronica, Macchine emisure elettriche). Il terzo anno è dedicato alla preparazione degli aspettipiù energetico-impiantistici o legati alla progettazione di macchine (moto-ri) ed azionamenti elettrici, e all’elettronica di potenza.Presso la sede di Alessandria il percorso è orientato ad approfondireaspetti relativi all’alettronica industriale e all’automazione. È frequente ilricorso a strutture di laboratorio, anche dedicate alla compatibilità elettro-magnetica.

142

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 41: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

I laboratoriSono previsti laboratori riguardanti le misure elettriche, le macchine e gliazionamenti elettrici, l’impiantistica elettrica, la valutazione della qualitàdell’elettricità. Attività di calcolo, simulazione e progettazione vengono dif-fusamente svolte nei laboratori informatici.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra il corso di studi in Ingegneria elettrica e il corsodi studi in Ingegneria elettronica?L’Ingegneria elettronica si occupa di applicazioni che coinvolgono valori dicorrente e tensione relativamente piccoli, per applicazioni di segnale e ditrasmissione dell’informazione. L’Ingegneria elettrica studia invece leapplicazioni di potenza in cui i valori di corrente e tensione sono relativa-mente elevati, per la conversione dell’energia elettrica in diverse forme eper il suo controllo.C’è in genere una grande confusione fra i due termini elettrico ed elettro-nico, diffusa dai luoghi comuni e spesso dai mezzi di comunicazione. Moltipensano, a sproposito, che elettronico sia il sinonimo moderno di elettrico.Così capita che un motore elettrico, spesso controllato da dispositivi elet-tronici di potenza, venga erroneamente definito come “elettronico”. Nonmolti sanno invece che l’ingegnere elettrico ha una forte competenza inter-disciplinare nell’area delle applicazioni industriali.Come si diventa liberi professionisti nel settore elettrico? Per diven-tare liberi professionisti occorre superare l’esame di stato e iscriversiall’Ordine degli Ingegneri, nel settore industriale. L’iscrizione all’Ordinedegli Ingegneri avviene in due sezioni distinte: la sezione A per chi haconseguito la laurea specialistica, la sezione B per i laureati triennali. Ladifferenza tra le due sezioni consiste nelle prestazioni per le quali vieneconseguita l’abilitazione, come disciplinato dalle leggi nazionali. Anchedopo l’iscrizione all’Ordine, per effettuare prestazioni di particolare rile-vanza occorrerà ottenere le abilitazioni o certificazioni previste.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea in Ingegneria elettrica si può accedere senza debiti formati-vi ai corsi di laurea specialistica in Ingegneria elettrica e in Ingegneriameccatronica.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria elettricaIl corso di laurea specialistica in Ingegneria elettrica combina le conoscen-

143

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 42: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

144

ze elettriche di carattere componentistico con le conoscenze di caratteresistemistico, attraverso una formazione interdisciplinare che comprendevari aspetti dell’elettronica, dell’informatica, della meccanica e della termo-tecnica, in modo da potersi proiettare in modo più flessibile verso il mondodel lavoro e della ricerca.La laurea specialistica include un primo semestre di completamento e appro-fondimento della cultura ingegneristica non elettrica, con particolare riferi-mento alle tecniche matematiche e all’ingegneria del costruire (uso dei mate-riali, aspetti costruttivi e funzionali delle macchine). Successivamente la spe-cializzazione elettrica assume un ruolo dominante con particolare attenzioneagli aspetti progettuali nell’ambito degli impianti elettrici, dell’automazioneindustriale e della conversione statica dell’energia elettrica.Relativamente agli impianti elettrici, vengono affrontati i temi riguardanti lagestione dei sistemi di produzione e trasmissione, il mercato elettrico com-petitivo, la continuità dell’alimentazione e gli aspetti dinamici dei sistemi elet-trici. Nel campo dell’automazione, vengono affinate le capacità di analisi pro-gettuale, che possono richiedere l’analisi dinamica dei sistemi di attuazionecosì come l’uso di moderni codici di calcolo, oppure l’impiego della piùmoderna componentistica elettronica (di potenza come di segnale) per rea-lizzare catene di controllo. In ambito industriale come anche civile, tali capa-cità possono venire impiegate sia nella effettiva progettazione dei singolicomponenti (macchine, azionamenti, apparati di conversione) sia nella pro-gettazione e gestione di sistemi più complessi che includono le diverse tipo-logie di componenti. Si pensi ad esempio ad una cartiera oppure alla com-plessa azionamentistica delle macchine da stampa. In conclusione, gli sboc-chi professionali dell’impiego elettrico, tradizionalmente molto ampi, sonocollegati al ruolo centrale che l’elettricità svolge in tutte le attività umane ealla flessibilità della formazione ricevuta. Tali sbocchi risentono in modomolto positivo dell’evoluzione del mondo elettrico, con le nuove possibilitàofferte dalla liberalizzazione dei mercati elettrici e con le possibilità impostedalla legislazione, che ha esteso l’obbligo di progettazione e di certificazionea una grande parte dei sistemi elettrici. Allo stesso modo, l’uso sempre cre-scente di attuatori e azionamenti elettrici sofisticati, motivati dalla domandadi migliori prestazioni così come da considerazioni di risparmio energetico,non fa che aumentare la richiesta di competenze specifiche del settore, e, diconseguenza, le opportunità di impiego.In alcuni casi è prevista anche la possibilità di conseguire un titolo di dop-pia laurea con altre università europee.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 43: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria energetica

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino

Profilo della professione

L’ingegnere energetico si occupa dell’uso razionale dell’energia nei setto-ri industriale e civile, delle tecnologie, della ricerca e dell’innovazioneriguardanti le fonti energetiche fossili (petrolio, carbone, gas), le energierinnovabili e l’energia nucleare.La sua attività si svolge sia nell’applicazione di tecnologie mature che nellosviluppo di tecnologie innovative (ad esempio celle a combustibile, fusionenucleare). Particolare attenzione è rivolta alla pianificazione e gestione degliusi finali, alla ricerca e alle prospettive di sviluppo di nuovi sistemi e vettorienergetici (idrogeno) e alle problematiche di impatto ambientale.

Aspetti qualificantiIl problema energetico ha un ruolo cruciale nello sviluppo globale, soprattut-to in relazione alla sostenibilità ambientale e alla compatibilità con lo sfrutta-mento delle risorse naturali. L’ingegnere energetico si trova quindi a opera-re come tecnico in un settore che ha grande importanza strategica, in accor-do con gli obiettivi delineati dai programmi nazionali e europei.Grazie alla sua formazione, l’ingegnere energetico può occuparsi di ricer-ca avanzata di tipo applicato e industriale, lavorando negli ambiti dell’inno-vazione tecnologica e della ricerca scientifica, ambiti di notevole rilievo nelsettore energetico.

Possibilità di lavoroI laureati in Ingegneria energetica trovano impiego nelle aziende dei ser-vizi municipalizzati per i problemi gestionali dell’energia; negli enti pubbli-ci e privati operanti nel settore dell’approvvigionamento dell’energia; nelleistituzioni di ricerca applicata e tecnologica; nelle aziende che produconoe commercializzano macchine e impianti energetici; negli studi di proget-tazione, di installazione e di collaudo degli impianti di riscaldamento e con-dizionamento e degli impianti termotecnici. Possono inoltre lavorare cometecnici responsabili per la conservazione e l’uso razionale dell’energia(energy manager).All’ingegnere energetico saranno affidati la promozione e lo sviluppo di ini-ziative per ottimizzare e valorizzare i sistemi e le risorse energetiche terri-toriali.

145

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 44: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiL’obiettivo formativo di questo corso di laurea è quello di fornire una solidapreparazione di base che permetta sia la gestione delle tecnologie esisten-ti sia un rapido adattamento all’innovazione tecnologica, particolarmentepresente nel settore energetico. L’ingegnere energetico deve possedereun’ampia preparazione nelle discipline di matematica e fisica, che sarannoquindi particolarmente curate. Per quanto riguarda la formazione specifica,si affrontano dapprima i principi fenomenologici delle trasformazioni energe-tiche e poi gli aspetti ingegneristici tipici di tecnologie, impianti e sistemienergetici. Notevoli sono gli aspetti interdisciplinari, poiché la formazionedell’ingegnere energetico deve comprendere conoscenze che riguardano isistemi meccanici, elettrici, l’ingegneria dei materiali e le problematiche dimodellizzazione e di gestione ottimale dei sistemi.

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiIl Percorso generalista approfondisce la formazione di base fornendo lecompetenze per affrontare problematiche avanzate nel settore dell’ener-getica. Comprende quindi insegnamenti a carattere formativo, che com-pletano la formazione di fisica-matematica e di termodinamica(Termodinamica applicata, Metodi computazionali per l’energetica, Fisicadei sistemi energetici innovativi) e sono utili per la prosecuzione nel corsodi laurea specialistica. Offre inoltre la scelta di insegnamenti a carattereapplicativo che permettono l’inserimento nel mondo del lavoro.Il Percorso professionalizzante è finalizzato alla formazione di un tecni-co in grado di affrontare applicazioni ingegneristiche industriali e profes-sionali. Si caratterizza quindi per un numero maggiore di insegnamenti ditipo applicativo (Metodi per l’uso razionale dell’energia, Termofisica dell’e-dificio e climatizzazione).

I laboratoriNumerosi insegnamenti prevedono attività di laboratorio, con l’utilizzazio-ne di apparecchiature sperimentali e informatiche disponibili presso idipartimenti.

Altre attivitàSono previsti seminari e conferenze ai quali partecipano esperti esterniappartenenti al mondo della produzione e della ricerca nel settore energe-tico. Sono inoltre organizzate visite tecniche in Italia e all’estero, pressoimpianti di generazione, stabilimenti di produzione di componenti e siste-mi, aziende energetiche e centri di ricerca.

146

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 45: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Domande frequenti

Come si differenzia il corso in Ingegneria energetica dagli altri corsiappartenenti al settore dell’ingegneria industriale? L’Ingegneria ener-getica fornisce le stesse basi ingegneristiche degli altri corsi del settoreindustriale. Se ne differenzia per l’approfondimento delle problematicheenergetiche e delle tecnologie per la produzione, conversione e utilizza-zione dell’energia ai fini dell’uso ottimale delle risorse e nel rispetto del-l’ambiente.Il corso di Ingegneria energetica ha qualche relazione con l’ingegne-ria nucleare? Il corso di laurea in Ingegneria energetica è il corso di lau-rea privilegiato per gli studenti interessati ai temi dell’ingegneria nucleare.Al terzo anno è infatti possibile seguire corsi introduttivi sull’ingegnerianucleare e successivamente accedere al corso di laurea specialistica inIngegneria energetica e nucleare, all’interno del quale si può completarela formazione seguendo il Percorso tecnologie e applicazioni nucleari.

Informazioni sulla laurea specialistica

Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laureaspecialistica in Ingegneria energetica e nucleare, anche provenendo dalpercorso professionalizzante.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria energetica e nucleare Il corso di laurea specialistica in Ingegneria energetica e nucleare appro-fondisce le conoscenze scientifiche che sono alla base delle applicazioniingegneristiche specifiche del settore energetico e nucleare.L’obiettivo è quello di creare una figura professionale che sia in grado disvolgere compiti di progettazione impegnativi; che sia capace di identifica-re, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessiche spesso richiedono un approccio multidisciplinare; che sia infine dota-ta delle competenze necessarie per affrontare problematiche di ricercascientifica nel campo dell’energetica tradizionale e dello sviluppo dellafonte nucleare.Durante il corso di studi è possibile svolgere periodi di formazione all’este-ro, sia per seguire corsi sia per preparare la tesi. Esiste anche la possibi-lità di conseguire un titolo di doppia laurea con altre università europee.Il corso di laurea specialistica prevede due percorsi: Tecnologie energeti-che e Tecnologie e applicazioni nucleari.Il Percorso tecnologie energetiche si propone di fornire le competenze peril calcolo, la progettazione e la gestione di componenti, impianti e sistemi

147

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 46: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

148

per la generazione di energia termica, meccanica e elettrica, con fonti siafossili che rinnovabili, anche al fine di perseguire soluzioni tecniche inno-vative.Il Percorso tecnologie e applicazioni nucleari affronta la progettazione e lagestione degli impianti di produzione di energia nucleare; le problematichedi impatto ambientale, affidabilità, sicurezza e radioprotezione; il ciclo delcombustibile nucleare e la fusione nucleare. Chi segue questo percorsopuò trovare impiego anche nel settore delle industrie nucleari, nei centri diricerca nazionali e internazionali e nelle industrie che utilizzano particellee radiazione per processi produttivi e applicazioni mediche. Inoltre, insie-me alla laurea specialistica, chi ha seguito questo percorso può ottenereun master europeo in Ingegneria nucleare, seguendo un adeguato curri-culum formativo e trascorrendo un semestre presso un’università stranie-ra in Europa.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 47: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria meccanica

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino, Alessandria, Mondovì, e a distanza

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria meccanica svolge la sua professione nell'ambitotecnologico dei sistemi meccanici e delle tecnologie di produzione. Si puòoccupare di progettazione esecutiva di macchine e impianti per varieapplicazioni; dell'esercizio, della gestione e della manutenzione di impian-ti produttivi; di attività tecniche in aziende di servizi; di installazione e/o col-laudo di macchine e impianti; di verifiche tecniche e attività di controllo; diconsulenza nei settori della qualità e della sicurezza; di aspetti tecnico-commerciali riguardanti la vendita e l'assistenza di prodotti e impianti.

Aspetti qualificantiL'ambito della tecnologia dei sistemi meccanici e delle tecnologie di pro-duzione è estremamente vitale nella società moderna. L'ingegneria mec-canica offre quindi una vasta gamma di opportunità professionali.Grazie alla flessibilità che gli deriva da una solida cultura tecnica e scien-tifica ad ampio spettro, non finalizzata ad un particolare prodotto o funzio-ne aziendale, l'ingegnere meccanico ha la capacità di adattarsi rapida-mente alle diverse esigenze professionali dei diversi contesti di lavoro, èin grado di aggiornare la propria formazione e di seguire e gestire l'inno-vazione tecnologica nel comparto in cui opera, e sa affrontare problemati-che nuove con metodo e rigore.

Possibilità di lavoroIl laureato in Ingegneria meccanica trova impiego, con diverse funzioni,principalmente in industrie che progettano e producono gruppi e compo-nenti meccanici, in industrie di trasformazione che si avvalgono di sistemidi produzione meccanici ed elettromeccanici, in aziende di servizio e diconsulenza industriale, e nel campo tecnico-commerciale.Può inoltre lavorare presso enti pubblici con funzioni di tipo tecnico.

Percorso formativo

Gli insegnamentiIl percorso proposto fornisce una solida formazione di base nell'ambitodella matematica, della chimica e della fisica, dell'informatica e del dise-

149

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 48: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

gno tecnico. A questa base si aggiungono discipline tecnico scientifiche dibase nell'ambito dell'ingegneria industriale quali la fisica tecnica, l'elettro-tecnica e le macchine elettriche, i materiali, la meccanica applicata, lameccanica strutturale, le macchine a fluido. Sono inoltre previsti insegna-menti tipici dell'ingegneria meccanica nell'ambito del disegno meccanicoassistito, delle tecnologie di produzione, della tecnologia dei materiali,degli impianti industriali, dell'oleodinamica, della progettazione di macchi-ne anche con metodi numerici.Il percorso, attivo sia presso la sede di Torino sia presso la sede diMondovì, grazie alla solida preparazione di base prevista, permette sia unproficuo inserimento nel mondo del lavoro sia la prosecuzione nellaLaurea Specialistica.Presso la sede di Alessandria il percorso è indirizzato verso i processi diautomazione indusriale e le tecnologie di trasformazione dei materiali pla-stici, ma la preparazione ricevuta permette l'inserimento anche in altricomparti produttivi nonché la prosecuzione degli studi nella laurea specia-listica.

I laboratoriAll'interno di singoli insegnamenti sono previste attività sia di laboratoriosperimentale sia di laboratorio informatico.

Altre attivitàAlcuni insegnamenti prevedono visite guidate presso aziende e impiantiproduttivi.

Altre notizie

È prevista l'opportunità di conseguire la "doppia laurea" con importantiUniversità della Unione Europea, con le quali il Politecnico ha, o sta perperfezionare, accordi bilaterali.

Domande frequenti

Che differenza c'è fra il corso di laurea in Ingegneria meccanica e ilcorso di laurea in Ingegneria meccatronica? La differenza fra le duelauree è profonda, tant'è che che sono rilasciate da due diverse facoltà diIngegneria. La laurea in Ingegneria meccatronica, rilasciata dalla Facoltàdi Ingegneria dell'Informazione, ha un forte contenuto di informatica, elet-tronica e controlli automatici, mentre il contenuto industriale è limitato acirca 30 crediti su 180.

150

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 49: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Informazioni sulla laurea specialistica

Il percorso formativo consente l'accesso senza debiti formativi al corso dilaurea specialistica in Ingegneria meccanica.Il percorso della laurea specialistica prevede un primo anno comune e unsecondo anno di specializzazione in un particolare ambito culturale.Il primo anno comune è attivo sia presso la sede di Torino sia presso quel-la di Mondovì, dove è previsto un secondo anno di specializzazione nelcampo agroalimentare.È inoltre possibile accedere senza debiti formativi alla laurea specialisticain Ingegneria meccatronica (Torino), con un percorso al primo anno stu-diato appositamente per colmare le carenze formative nell'ambito cultura-le dell'ingegneria dell'informazione.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria meccanica (Torino)La laurea specialistica in Ingegneria meccanica intende creare una figuraprofessionale capace di inserirsi in ambito industriale, anche con assunzionedi responsabilità, in compiti di progettazione impegnativi, nella gestione disistemi complessi e nelle attività dei reparti di Ricerca e Sviluppo.L'ingegnere specialistico può trovare impiego anche in aziende di servizisia pubbliche sia private e ha la possibilità di intraprendere la libera pro-fessione in attività di progettazione e di consulenza.Il corso specialistico prevede un primo anno di completamento e approfon-dimento delle discipline fondamentali dell'ingegneria meccanica, e unsecondo periodo, nel quale l'insegnamento si specializza in differenti per-corsi formativi.Attualmente sono previsti i seguenti percorsi: Automazione, Progettazionedegli impianti, Progettazione e produzione, Propulsione terrestre, Trasportie Agroalimentare (presso la sede di Mondovì). È inoltre attivo, per unnumero limitato di studenti, un percorso nel campo termomeccanico coninsegnamenti in lingua inglese, che consente l'acquisizione, oltre che deltitolo di laurea specialistica, del Master of Science in MechanicalEngineering dell'University of Illinois at Chigago.Inotre sono attivi progetti di scambio con diverse univeristà europee che inalcuni casi permettono di ottenere il doppio titolo.I percorsi si concludono con una tesi che implica attività progettuali impe-gnative o attività di ricerca sperimentale o teorica.Grazie alla preparazione acquisita, il laureato specialistico avrà la capaci-tà di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi

151

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 50: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

152

complessi, sia in modo autonomo sia inserendosi in gruppi multidisciplina-ri; sarà inoltre in grado di adattarsi velocemente alle problematiche di areeculturali diverse da quella approfondita nell'ambito del percorso formativoseguito.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 51: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Ingegneria per l’ambiente e il territorio

Classe delle lauree Ingegneria civile e ambientale (n. 8)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Ingegneria per l’ambiente e il territorio pianifica, progetta, rea-lizza, gestisce e valuta i sistemi di salvaguardia dell’ambiente, le struttureproduttive e le infrastrutture di servizio, con particolare attenzione alle con-dizioni di sicurezza del lavoro e alla protezione ambientale.Può occuparsi in particolare di:• uso razionale e compatibile delle risorse minerarie, idriche e geo-

ambientali, primarie e di trasformazione;• analisi dell’impatto ambientale di opere, processi, impianti, prodotti;• progettazione e costruzione di gallerie, realizzazione di scavi minerari

e civili, stabilizzazione e bonifica di pendii;• progettazione e gestione di impianti di trasformazione e di trattamento

ambientali;• valutazione di eco-compatibilità dei processi e recupero delle aree con-

taminate;• realizzazione di sistemi informativi e reti di monitoraggio per acquisire

e gestire i dati ambientali.

Aspetti qualificantiL’esigenza di armonizzare lo sviluppo produttivo del Paese con la tute-la dell’ambiente, la pianificazione e la corretta gestione del territorio èdi estrema attualità. Le normative internazionali, europee e italianesono sempre più attente a definire regole che permettano uno sviluppocompatibile con la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente. Parteimportante di questo sviluppo sono le opere che intervengono sul terri-torio: dalle grandi infrastrutture alle imprese estrattive e agli impianti dismaltimento di rifiuti. È proprio sulla progettazione, sulla gestione e sulcontrollo di tali opere che può intervenire con competenza la figura pro-fessionale formata dal corso di laurea in Ingegneria per l’ambiente e ilterritorio.

Possibilità di lavoroI laureati in Ingegneria per l’ambiente e il territorio trovano impiego:• in enti pubblici di programmazione, gestione e controllo (Ministeri,

Regioni, Province, Comuni);

153

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 52: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

• nelle società di servizi, nelle società di ingegneria e nelle imprese perla valutazione ambientale e tecnica di opere e aziende che interagisco-no con il territorio;

• nelle imprese che progettano opere, processi e impianti di trasforma-zione e trattamento ambientali.

Percorso formativo

Gli insegnamenti comuni a tutti i percorsi formativiNei primi due anni, il corso di laurea prevede insegnamenti di base e forma-tivi per un avvicinamento scientifico ai problemi (Analisi matematica, Fisica,Chimica, Disegno, Statistica); insegnamenti delle principali discipline inge-gneristiche della classe civile e ambientale (Scienza delle costruzioni,Idraulica, Topografia, Economia); insegnamenti più specifici che trattano conparticolare attenzione i problemi ambientali e cantieristici (Geologia applica-ta, Geotecnica, Geofisica ambientale, Meccanica dei fluidi nel sottosuolo,Scavi e cantieri, Elementi di chimica ambientale, Elettrotecnica, Elettronica).

Gli insegnamenti caratterizzanti i diversi percorsi formativiIl Percorso tutela ambientale offre gli strumenti per operare nel campodell’analisi e della gestione di problemi ambientali.Il Percorso geoingegneria forma una figura professionale esperta in can-tieri di scavo di piccole e grandi infrastrutture. Approfondisce quindi letematiche inerenti ai lavori di scavo e di apertura di spazi sotterranei.

I laboratoriSono previsti un laboratorio di telerilevamento e un laboratorio di fisicaambientale.

Altre attivitàSono previste visite a cantieri di grandi opere e sopralluoghi in aree di par-ticolare interesse geologico tecnico.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra il corso di laurea in Ingegneria per l’ambiente eil territorio e il corso di laurea in Ingegneria della protezione del ter-ritorio? Il corso di laurea in Ingegneria per l’ambiente e il territorio forni-sce le competenze relative alla prevenzione, al controllo e alla minimizza-zione degli inquinamenti di natura antropica, alla coltivazione e gestionedelle risorse liquide e solide, alle tecniche di scavo e di gestione dei can-tieri. Il corso di laurea in Ingegneria della protezione del territorio forniscele competenze relative all’analisi della vulnerabilità del territorio e alle tec-niche di salvaguardia e difesa del suolo e delle acque.

154

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 53: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

155

Informazioni sulla laurea specialistica

Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laureaspecialistica in Ingegneria per l’ambiente e il terrirorio.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria per l’ambientee il territorioLa laurea specialistica in Ingegneria per l’ambiente e il territorio si ponecome obiettivo la formazione di tecnici specialisti in grado di pianificare,progettare ed eseguire la manutenzione straordinaria di processi, opere einfrastrutture che comportano la modificazione della biosfera e del territo-rio, tenendo sotto controllo i principi della eco-sostenibilità e della qualitàestetica.Più in dettaglio, il corso degli studi forma competenze professionali com-plete nei settori dell’ambiente, del territorio, delle infrastrutture che intera-giscono con il territorio (cave e gallerie) e delle georisorse.Il laureato specialistico ha il compito di interagire e dialogare sia con glispecialisti degli altri settori dell’ingegneria, sia con le pubbliche ammini-strazioni e gli enti per la gestione territoriale, su temi ingegneristici come:• impianti di trasformazione e di trattamento ambientali; • caratterizzazione e bonifica dei siti inquinati;• discariche;• gallerie;• grandi scavi civili e minerari;• opere e interventi per la bonifica e la stabilizzazione dei pendii;• uso razionale e compatibile delle risorse minerarie, idriche e geo-

ambientali, primarie e di trasformazione.

Sono attualmente previsti percorsi di Tutela ambientale, Geoingegneria,Ingegneria del petrolio, Gestione del territorio.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 54: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Matematica per le scienze dell’ingegneria

Classe delle lauree Scienze matematiche (n. 32)Sede Torino

Profilo della professione

Il laureato in Matematica per le scienze dell’ingegneria non è un ingegne-re ma un laureato nelle scienze matematiche. Deve essere in grado di svi-luppare metodologie matematiche adeguate alla trattazione dei probleminuovi che si pongono continuamente nella gestione dell’innovazione tec-nologica, nella produzione industriale e nei servizi sociali. Può far parte digruppi di modellizzazione e simulazione matematica in ambito industrialee in particolare nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni, aerospa-ziale, e della produzione di mezzi di trasporto.

Aspetti qualificantiLo sviluppo dei vari settori dell’ingegneria, dovuto alla richiesta di innova-zione tecnologica proveniente dal mercato, ha bisogno oggi di conoscen-ze di tipo matematico sempre più vaste e approfondite. I gruppi di proget-tazione hanno infatti necessità di matematici applicati, dotati di preparazio-ne di base di tipo ingegneristico. Il laureato in Matematica per le scienzedell’ingegneria associa solide conoscenze matematiche con la capacità didialogare con gli ingegneri e con tutti gli altri attori del processo di innova-zione tecnologica, allo scopo di dare un adeguato trattamento matemati-co alle scienze applicate e di trasferire i risultati ottenuti agli utilizzatori.

Possibilità di lavoroIl laureato in Matematica per le scienze dell’ingegneria può trovare impie-go in centri di ricerca e sviluppo di enti pubblici e privati, e in uffici di pro-gettazione pubblici e privati.

Percorso formativo

Gli insegnamentiGli insegnamenti del percorso formativo (che per questo corso di laurea èunico) appartengono agli ambiti matematico e fisico-ingegneristico.È previsto che il 50% dei crediti formativi universitari sia conseguito nel-l’ambito delle discipline matematiche, come per esempio Analisi matema-tica, Analisi numerica, Calcolo delle probabilità, Fisica matematica,Geometria, Statistica. Il restante 50% è costituito da insegnamenti di fisi-ca, informatica, ingegneria, lingue straniere. Oltre all’inglese, è previsto lostudio di una seconda lingua europea.

156

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 55: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

157

I laboratoriSono previsti i laboratori di Calcolo delle probabilità, Chimica A,Elettrotecnica, Fisica, Fondamenti di informatica, Meccanica Razionale,Metodi numerici I, Modelli probabilistici e statistici, Termodinamica appli-cata.

Domande frequenti

Con la laurea in Matematica per le scienze dell’ingegneria si conse-gue il titolo di Ingegnere? La laurea in Matematica per le scienze dell’in-gegneria non è una laurea in ingegneria. Dal punto di vista legale essa èequivalente a tutte le lauree della classe delle Scienze matematiche.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea si può accedere senza debiti formativi al corso di laurea spe-cialistica in Ingegneria matematica.

Corso di laurea specialistica in Ingegneria matematicaLa laurea specialistica in Ingegneria matematica appartiene alla classedelle lauree 50/S: Modellistica matematico-fisica per l’ingegneria.La novità, rispetto alla laurea di primo livello, è la formazione nell’ambitomodellistico-numerico, dove l’approccio matematico e quello fisico-inge-gneristico sono fortemente integrati. Durante il corso di studi è possibilesvolgere periodi di formazione all’estero, sia per seguire corsi sia per pre-parare la tesi (programma Socrates). Esiste anche la possibilità di conse-guire un titolo di doppia laurea con altre università europee.L’obiettivo di quest’ultimo segmento formativo è lo sviluppo di una menta-lità di problem solver nell’ingegneria mediante strumenti matematici avan-zati. Il percorso formativo conduce alla preparazione di una figura profes-sionale completa e autonoma, in grado di sviluppare argomenti di ricercae di progettazione anche in assenza di un team.Il laureato specialistico può trovare impiego in uffici di progettazione e cen-tri di ricerca e sviluppo, dove sarà chiamato a definire e mettere a puntostrumenti matematici innovativi nella fase di progettazione di nuove tecno-logie, nell’analisi del comportamento di sistemi ad alta complessità, nellaelaborazione di nuove strategie di gestione.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 56: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Produzione industriale

Classe delle lauree Ingegneria industriale (n. 10)Sede Torino-Parigi, Torino-Barcellona, Torino-Athlone

Profilo della professione

Il laureato in Produzione industriale, avendo seguito un corso di studiinternazionale che fornisce competenze sia tecnologiche che gestionali,ha la capacità di comprendere il contesto tecnico-economico del settoreindustriale sia in Italia che all’estero. Gli ambiti professionali in cui operasono inerenti all’organizzazione aziendale, all’organizzazione e gestionedelle risorse, alla valutazione economica delle attività produttive, al com-mercio nazionale e internazionale, alla consulenza organizzativa, allavalutazione dei rischi di investimento in aziende finanziarie e assicurative,agli acquisti e al marketing in aziende di produzione o di servizi.

Aspetti qualificantiIl Politecnico di Torino gestisce il corso di laurea in collaborazione con treimportanti Business School straniere: Il Pole Lèonard de Vinci a Parigi,l’Universitat Internacional de Catalunya a Barcellona, e l’Athlone Instituteof Technology in Irlanda.Le collaborazioni con le università straniere permettono di aggiungere alcorso alcune caratteristiche particolari che lo differenziano dagli altri corsidi laurea del Politecnico. Infatti il percorso di studi forma dei laureati conuna forte visione internazionale del contesto produttivo ed economico, concompetenze flessibili e trasversali (management e tecnologia).

Possibilità di lavoroIl laureato in Produzione industriale trova impiego:• nelle piccole e medie imprese di produzione, in Italia e all’estero;• nel settore dei servizi di supporto alle imprese industriali;• nel commercio nazionale e internazionale;• nel settore della consulenza gestionale e finanziaria in ambito naziona-

le ed internazionale;• in attività di lavoro autonomo d’impresa in Italia e all’estero.

Percorso formativo

Gli insegnamentiLo studente, al momento della preimmatricolazione, deve scegliere e indica-re il percorso che intende frequentare: Torino/Parigi, Torino/Barcellona oppu-

158

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 57: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

re Torino/Athlone. Il piano di studi, unico, comune a tutte le sedi, e prede-finito, è così articolato:

1° annoOgni studente seguirà le lezioni presso l’università in cui è iscritto. Ladidattica del 1° anno è incentrata su insegnamenti di base di matematica,informatica, economie e lingue.

2° annoGli studenti italiani si trasferiranno all’estero: nel 1° semestre seguirannole lezioni insieme agli studenti dell’università partner prescelta; nel 2°semestre gli studenti effettueranno un tirocinio presso un’azienda situatanel paese dell’univeristà prescelta. Durante il 2° anno gli insegnamentiriguarderanno il business, il marketing e gli studi europei seguiti da un tiro-cinio da svolgersi presso un’ azienda all’estero.

3° annoTutti gli studenti, italiani e stranieri (spagnoli/francesi/irlandesi) frequente-ranno insieme le lezioni a Torino. Nel 3° anno verranno impartiti insegna-menti di carattere tecnologico.

Anno MasterNel 1° semestre tutti gli studenti (italiani e stranieri) effettueranno unostage presso aziende in Italia.Nel 2° semestre tutti gli studenti (italiani/francesi – italiani/spagnoli – italia-ni/irlandesi) si trasferiranno all’estero per seguire un semestre di lezionipresso l’università partner.Durante l’anno di master sarà previsto un secondo tirocinio da svolgersipresso un’ azienda in Italia; la didattica del 2° semestre comprenderàargomenti di business internazionale, sviluppo e innovazione del prodottoe management.

I laboratoriIn Italia saranno previsti laboratori di informatica, meccanica, tecnologia,CAD/CAM, lingua. Presso le università partner saranno previsti laboratoridi informatica, lingua, marketing, micro – e macroeconomia, ricerca e svi-luppo.

Altre attivitàGli studenti svolgeranno all’estero un primo tirocinio durante il 2° annopresso aziende del settore. In questo periodo saranno impegnati su unaattività concordata tra le aziende e l’università partner. Al termine di dettoperiodo lo studente redigerà una relazione sull’ esperienza in azienda.

159

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 58: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

Durante l’anno di master gli studenti svolgeranno presso un’azienda inItalia un secondo tirocinio con le stesse modalità del precedente. Sonoprevisti, prima del tirocinio, incontri e lezioni di introduzione al sistemaindustriale, organizzati dall’Associazione per lo Sviluppo della Scuola dellaProduzione Industriale (ASSEPI), che si è costituita nel 1986 per sostene-re il decollo e le attività del corso e il raccordo con il mondo aziendale.

Altre notizie

Il corso di laurea è a numero programmato, a tempo pieno, e la frequen-za è obbligatoria tanto al Politecnico di Torino quanto presso le universitàpartners. Oltre alla lingua inglese, è obbligatorio lo studio della lingua par-lata nel paese dell’università straniera prescelta.Gli studenti iscritti al corso in Produzione industriale partecipano alProgetto Socrates/Erasmus che finanzia la mobilità degli studenti univer-sitari in Europa con un buon numero di borse di studio. Inoltre, grazieall’ASSEPI, verranno erogate annualmente borse di studio per i miglioristudenti italiani.

Domande frequenti

Per iscriversi, occorre conoscere l’inglese, il francese o lo spagno-lo? Le lezioni si svolgono in italiano al Politecnico, in francese a Parigi, inspagnolo a Barcellona e in inglese ad Athlone. Al momento dell’iscrizionenon è necessario conoscere la lingua del paese prescelto, poiché tale lin-gua verrà studiata al Politecnico, in modo intensivo, fin dal primo semestredel primo anno.Come sono gli studi all’estero? Lo studio all’estero richiede allo studen-te un impegno serio e un motivato interesse. Studiare in un ateneo esterocomporta l’accettazione dei suoi regolamenti: ad esempio in Francia nonè ammesso accumulare un debito di esami oltre un certo limite (circa 20crediti). In ogni caso, prima di iscriversi, lo studente può prendere visionedei regolamenti degli atenei stranieri.

Informazioni sul Master in Produzione industriale

Il corso di studi completo in Produzione industriale è articolato nella lau-rea triennale e in un master in Produzione industriale della durata di unanno. I laureati in Produzione industriale accedono a questo mastersenza debiti formativi, mentre gli studenti che hanno conseguito unadiversa laurea di primo livello devono farne richiesta alla segreteria delCorso.

160

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria

Page 59: I Facoltà di Ingegneria - polito.itdi Ingegneria, mentre ai corsi di laurea specialistica si fa solo qualche breve accenno. Maggiori informazioni si trovano sul Manifesto degli Studi,

161

Il master non è obbligatorio, e quindi si può decidere di terminare gli studicon la laurea; tuttavia l’esperienza dei quasi vent’anni di vita del corsosuggerisce di continuare l’esperienza accademica con il quarto anno, poi-ché il master completa il corso e conclude il percorso didattico e, oltre altitolo italiano, permette di ottenere il titolo dell’ateneo straniero in cui sisono seguiti i corsi.Durante l’anno di master, in Italia sono previsti incontri di preparazione eseminari introduttivi al sistema industriale italiano.

Informazioni sulla laurea specialistica

Con la laurea in Produzione industriale non è previsto un passaggio diret-to a un corso di laurea specialistico particolare. Per la continuazione deglistudi in un corso di laurea specialistico si valuterà caso per caso l’even-tuale debito formativo. Il proseguimento più naturale è comunque allaFacoltà di Economia all’Università degli Studi oppure alla IV Facoltà diIngegneria al Politecnico di Torino.

I F

aco

ltà

di

Ing

egn

eria