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I FENOMENI MIGRATORI

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I FENOMENI MIGRATORI

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Definizione e classificazione delle migrazioni

Le migrazioni sono spostamenti di popolazioni da un luogo ad un altro.

Classificazione in base alle distanze:- regionali- internazionali- intercontinentali

Classificazione in base al tempo:- temporanee- definitive

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Dati sui fenomeni migratori mondiali

● oltre 230 milioni di persone vivono in un paese diverso da quello di nascita.

● gli emigranti corrispondono al 3% della popolazione mondiale.

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Le principali migrazioni odierne

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Principali destinazioni per ogni paese di emigranti

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Principali direzioni dei fenomeni migratori

● dai paesi del Sud del mondo a quelli del Nord del mondo (dai paesi poveri verso i paesi ricchi)

● dai paesi più poveri del Sud del mondo verso quelli più sviluppati del Sud del mondo

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Cause dei fenomeni migratori

● squilibri demografici ed economici

● desiderio di conseguire un migliore livello di vita

● ricerca di un lavoro

● guerre

● persecuzioni politiche e religiose

● catastrofi naturali

● di tipo sentimentale

● per istruzione

● di tipo criminale

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Fattori che favoriscono le grandi migrazioni

● Lo sviluppo del trasporto aereo di massa● L'informazione: i canali satellitari dei paesi

sviluppati trasmettono modelli di vita e di consumo che nutrono le speranze degli abitanti più poveri

● Le rimesse, cioè le somme di denaro inviate dagli emigrati in paesi stranieri alle famiglie di origine

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Conseguenze positive dei fenomeni migratori nei paesi dove arrivano gli

immigrati

● aumento della popolazione in situazioni caratterizzate dal decremento naturale della popolazione

● contributo al ringiovanimento della popolazione

● aumento della disponibilità di manodopera

● contributo importante alla produzione del PIL

● contributo per mantenere in equilibrio i sistemi pensionistici

● aumento delle entrate fiscali

● aumento dei consumi

● scambio culturale

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Conseguenze negative dei fenomeni migratori nei paesi dove

arrivano gli immigrati

● parziale aumento della disoccupazione● parziale aumento della criminalità● aumento della spesa pubblica● difficoltà nella convivenza tra popolazione

locale e immigrati● difficoltà degli stati ospitanti a controllare le

frontiere e l'immigrazione irregolare

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Conseguenze positive dei fenomeni migratori nei paesi da dove partono

gli emigranti

● le rimesse degli emigranti● parziale riduzione dell'eccesso di popolazione● parziale riduzione della disoccupazione● riduzione della spesa pubblica

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Conseguenze negative dei fenomeni migratori nei paesi da

dove partono gli emigranti

● riduzione della forza lavoro● riduzione della componente giovanile della

popolazione● fuga dei “cervelli”● perdita degli investimenti che gli stati avevano

destinato per l'istruzione e la formazione dei giovani

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L'immigrazione in Italia

● L'Italia, per gran parte della sua storia dall'unità in poi, è stato un paese di emigrazione e si stima che tra il 1870 e il 1985 partirono circa 30 milioni di persone (con una punta massima nel 1913 di oltre 870.000 partenze), al punto che oggi si parla di grande emigrazione o diaspora italiana

● L'immigrazione in Italia è un fenomeno relativamente recente, che ha cominciato a raggiungere dimensioni significative all'incirca nei primi anni settanta del '900, per poi diventare un fenomeno caratterizzante della demografia italiana nei primi anni del XXI secolo.

● Dagli anni '90 del '900 si è registrato in Italia l'afflusso costante di circa 150-200.000 immigrati all'anno

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Dati sugli immigrati in Italia

● All'inizio del 2013 gli stranieri residenti in Italia erano circa 4,5 milioni, pari al 7,5% della popolazione totale

● Le regioni col maggior numero di stranieri risultano la Lombardia, il Veneto ed il Lazio

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Paesi di provenienza degli immigrati in Italia

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Provenienza dei migranti sbarcati inItalia nel 2015

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Gli arrivi di immigrati sulle coste italiane da gennaio a maggio del 2015

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Altri dati sugli immigrati in Italia

● Gli stranieri sono una popolazione giovane:

l'80% ha meno di 45 anni● Le donne hanno un tasso di fecondità elevato

(2,5 figli a testa)● Oltre la metà degli immigrati è appartenente a

religioni cristiane, circa un terzo a confessioni islamiche e il resto a religioni orientali

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Il contributo degli immigrati all'economia italiana

● gli immigrati forniscono un apporto pari a quasi il 10% del reddito nazionale

● Il 19% degli immigrati extracomunitari lavorano nell'industria

● il 18% degli immigrati è impegnato nell'edilizia● il 13% nell'agricoltura● il 10% nei servizi (lavori domestici,assistenza

agli anziani, ristorazione)● Il 10% sono imprenditori

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Il lavoro dei migranti nell'agricoltura

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Gli italiani all'estero

I cittadini italiani residenti fuori dei confini nazionali sono 4.341.156, il 7,3% della popolazione residente in Italia.

La maggior parte degli emigranti italiani si trova in Europa (2,3 milioni) seguita dall'America (1,7 milioni), Oceania (137.000), Africa (57.000) e Asia (45.000).

Nell'ultimo triennio l'aumento più vistoso si è verificato in Asia (+ 18,5%).

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Immigranti italiani negli Stati Uniti all'inizio del XX secolo

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Le principali comunità di cittadini italiani all'estero.

Le comunità maggiori sono quella argentina (691.000 persone), tedesca (652.000), svizzera (559.000), francese (373.000)

Negli Stati Uniti vivono 223.000 italiani,

nel Regno Unito 209.000.

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Il diritto di cittadinanza in Europa

● Tutte le nazioni dell'UE prevedono la ius sanguinis (diritto del sangue), la trasmissione della cittadinanza dai genitori ai figli, se nati in patria

● Nell'UE è anche prevista la ius soli (diritto del suolo), se si nasce su un determinato territorio, si acquisisce il diritto di assumerne la cittadinanza

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Il diritto di cittadinanza in Italia

● In Italia i figli di stranieri,sebbene vi siano nati e cresciuti, non sono cittadini italiani: possono però richiedere la cittadinanza dopo il compimento dei 18 anni

● L'ottenimento della cittadinanza, sia in Europa che in Italia,può dipendere anche dalla presenza prolungata nel paese: in Italia vengono richiesti 10 anni di permanenza

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