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1 Master STRUMENTISTA E RESPONSABILE DI SALA OPERATORIA VIAGGIO VIRTUALE ALL’INTERNO DI UNA SALA OPERATORIA I . P. ESPOSITO GIUSEPPE A. O. MONALDI - Napoli La Sala operatoria La sala operatoria è l”insieme delle installazioni ad alta tecnologia necessarie per un intervento chirurgico. IL numero complessivo delle sale operatorie viene definito per ogni singola struttura in funzione alla complessità delle prestazioni erogate.

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1

Master STRUMENTISTA E RESPONSABILE

DI SALA OPERATORIA

VIAGGIO VIRTUALE ALL’INTERNO DI UNA SALA OPERATORIA

I . P.ESPOSITO GIUSEPPE

A. O. MONALDI - Napoli

La Sala operatoria

La sala operatoria è l”insieme delle

installazioni ad alta tecnologia necessarie

per un intervento chirurgico.

IL numero complessivo delle sale operatorie

viene definito per ogni singola struttura in

funzione alla complessità delle prestazioni

erogate.

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Qualӏ il primo decreto emanato dal

governo per la progettazione e

costruzione del Blocco Operatorio?

Decreto Capo Governo 20/07/1939

Stabilisce i criteri da rispettare per la

costruzione del Blocco Operatorio.

Quante sale occorrono?

Secondo la delibera Governativa i

requisiti minimi strutturali e tecnologici

per l”esercizio delle attività sanitarie

dicono che:

Occorrono 2 S.O. fino a 50 posti letto

ch ed un ulteriore S.O. per ulteriori 50

posti letto ch.

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Requisiti strutturali

Il B.O. deve essere strutturato in zone progressivamente meno contaminate.

Devono essere garantiti percorsi interni differenziati per “sporco” e “pulito”

La s.o. per piccoli interventi deve avere una superficie non inferiore a 25 mq

La s.o. per medi interventi una superficie non inferiore a 30 mq

La s.o. per grandi interventi una superficie non inferiore a 36 mq.

Requisiti tecnici impiantistici le linee guida per gli standard di sicurezza e igiene ambientale dei

reparti operatori possono essere ricondotte alla peculiare definizione dei seguenti requisiti

1. Ambienti e passaggi

2. Sicurezza antincendio

3. Segnaletica di sicurezza

1. Porte di accesso

2. Locali

3. Depositi

4. Architettura funzionale

5. Sale operatorie

1. Impianto elettrico

2. Impianto gas med ed ed anest.

3. Impianto idrico

4. Impianto di climatizzazione

5. Impianto di rete telematica e controllo

accessi

Le apparecchiature

elettromedicali devono

rispondere al D.lg. 46/97 e

modifiche e costruite secondo le

norme CEI

• Sala operatoria mobile

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Caratteristiche tecniche

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Particolare della punta di un Ago Chirurgico

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Suture I fili di sutura di si dividono in due grandi

categorie: 1) Assorbibili

2) Non assorbibili.Alla prima categoria appartengono i seguenti:

Vicryl: copolimero di acido glicolico e lattico (Polyglactin 910)

Monocryl: Poliglecaprone

PDS II: Polidiossanone

Alla seconda categoria appartengono i seguenti : Prolene : Polipropilene

Ethibond : Poliestere

Mersilene : Fibra di Poliestere

Ethilon : Poliamide 6 o Poliamide 66

Neurolon : Poliamide 6.6

Seta : fibra proteica naturale ricavata dai bozzoli di larve

Lino : fibra di lino a fiocco lungo.

Acciaio : lega acciaio - nichel – cromo.

Calibrazione Fili Sutura

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Divaricatore addominale

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LAME

DA

BISTURI

Poiché la pancia della lama costituisce la superficie tagliente ;il bisturi n°22 risulta adeguato alle incisioni cutanee addome-torace.

Le lame 10-20 per interventi al collo arti e in situazioni in cui l’impugnatura del bisturi varia da utilizzare minore pancia della lama.

Le lame 15 per incisioni delicate(ch facciale)

Le lame 12 per incisione del dotto biliare comune

Le lame 14 risultano perfette per praticare incisioni strato dopo strato in quelle strutture longitudinali che risiedano in profondità nel campo operatorio.

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Pinza Emostatica di Halsted

Pinza emostatica di Criliè curva

Pinza emostatica Mayo-Pean Curva

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Pinza emostatica di Westphal

Particolare del morso

Ambiente e passaggi(le presenti disposizioni sono contenute nei D.P.R. 547/55, 303/56° d:lgs. N.626/94)

A). Le vie di circolazione edi emergenza, insieme alle relative uscite, devono risultare

sgombre da qualsiasi ostacolo od impedimento.

B). I luoghi di lavoro, gli impianti ed i dispositivi devono essere sottoposti a

manutenzione tecnica programmata in modo da eliminare quei difetti che possono

interessare la sicurezza e la salute. . .

C).I luoghi di lavoro, gli impianti . ed i dispositivi devono essere sottoposti a pulizia

secondo un programma prefissato

D). Gli impianti ed ì dispositivi che interessano la sicurezza devono essere controllati e

sottoposti a manutenzione periodica.

E). Porte e portoni

- larghezzaminima:80 cm. (-2%) fino a 25 persone;

- qualora siano apribili nei due versi devono essere trasparenti o muniti di pannelli

trasparenti,

- qualora siano trasparenti deve essere apposto un segno indicativo all'altezza degli

occhi sui due Iati;

- le superfici trasparenti o traslucide devono essere costituite da materiali di

sicurezza owero, quando necessario, protette contro lo sfondamento.

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Vie ed uscite di emergenza

Ai sensi dei D.M. 10.3.1998, Allegato IX, gli "ospedali, case di cura e case di

ricovero per anziani" sono tra le attività a rischio di incendio elevato.

E’necessario che la struttura in cui è ubicato il reparto operatorio. sia In possesso

del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) oppure del Nulla Osta Provvisorio (N.O.P.).

Poiché il reparto 'operatorio è un luogo di lavoro vi è l'obbligo della valutazione dei

rischio d'incendio e la nomina dei lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure

d'emergenza.

A tale riguardo. per il reparto operatorio, sono obbligatori Seguenti punti:

A). Riduzione dell'a probabilità d'insorgenza di un incendio ponendo

attenzione ai seguenti aspetti:

- deposito ed utilizzo di materiali infiammabili e facilmente combustibili:

- utilizzo di fonti di calore;

- impianti ed apparecchi elettrici;

- lavori di manutenzione e di ristrutturazione;

- rifiuti e scarti combustibili.

B). Garanzia dell'efficienza dei sistemi di protezione antincendio sottoponendo a

sorveglianza, manutenzione programmata e controllo periodico dell'efficacia:

- le vie d'uscita e le relative porte;

- le attrezzature per l'estinzione degli incendi;

- i sistemi di rilevazione ed allarme antincendio.

C). Informazione e formazione adeguata dei lavoratori sui rischi d'incendio curando in

particolare:

- l'informazione antincendio;

- la formazione antincendio,

- le esercitazioni antincendio;

- le istruzioni scritte su le misure antincendio.

D). Predisposizione dei piano di emergenza

Deve essere redatto un piano di evacuazione e di intervento che tenga conto dei

rischi d'incendio in funzione dei rischi specifici presenti nel reparto operatorio.

E). Designazione degli addetti al servizio antincendio ed alle emergenze

Il datore di lavoro nomina gli addetti all'interno della' propria azienda tenendo conto

delle caratteristiche psico-fisiche e delle capacità dei dipendenti stessi.

F). Formazione specifica per gli incaricati della gestione della prevenzione incendi

E' necessario che tale personale sia istruito attraverso il corso specifico previsto

dalla norma e consegua l'attestato di idoneità rilasciato dal Comando dei Vigili dei

Fuoco.

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Segnaletica di sicurezza

(La normativa sulla Segnaletica, è contenuta nel D.lg. 14.8.1996 n. 493).

Ai fine di ridurre i rischi presenti nel luogo di lavoro è necessario utilizzare la

segnaletica . di sicurezza allo scopo di:

- avvertire le persone interessate della presenza dei rischio;

- vietare comportamenti che possono causare pericolo; prescrivere determinati

comportamenti: dare indicazioni sulle vie di fuga ed i mezzi di soccorso o di

salvataggio; fornire altre indicazioni di sicurezza.

Per i reparti operatori - in conformità a quanto può emergere dalla valutazione dei

rischi - dovranno essere usati cartelli di dimensioni e colore così come previsti dal

decreto ed indicanti:

- divieto di fumo

- divieto di accesso alle persone non autorizzate

- sostanze corrosive

- sostanze nocive od irritanti

- raggi laser

- rischio biologico

- vie ed uscite di emergenza

- attrezzature antincendio.

La segnaletica va adottata, inoltre, sui recipienti e le tubazioni visibili che

contengono sostanze o preparati pericolosi purché utilizzati per un determinato periodo di

tempo ed in una determinata quantità; detta segnaletica può essere costituita da etichette

riportate sui contenitori ovvero da cartelli d'avvertimento: entrambi devono essere in

posizione visibile,"

Porte d”accesso

Le porte d”ingresso del blocco operatorio devono essere compatibili con la

possibilità di mantenere in funzione il reparto operatorio anche in caso di/o

situazioni d”emergenza . Devono inoltre consentire un ottimale funzionamento

anche in ambiente con pressione aria positiva.

Le dimensioni delle porte solitamente > a 1,2 mt. (devono consentire

liberamente il passaggio di un letto o di una barella)

La chiusura e l”apertura delle porte nel blocco operatorio è costituita da

comandi elettromeccanici che consentono di manovrare il dispositivo senza

necessariamente toccarlo con mani. In pratica in prossimità di questi presidi

troviamo comandi on-touch con fotocellula

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Locali Per locali s”intendono tutti quegli ambienti che vengono utilizzati per ottimizzare

l”insieme delle attività svolte nel reparto operatorio e che nelle nuove strutture sono da

considerarsi indispensabili. Inoltre devono essere proporzionali al numero degli operatori

che ogni locale deve ospitare.

CaposalaAnestesistichirurghi

Riposo Personale

(relax)

Estemporanee AnatomoPatologo

Locale analisi estemporanee anatomo patologichedeve essere presente se le caratteristiche funzionali dei reparto operatorio edella struttura sanitaria lo richiedono; adeguato al n° delle sale operatorie ed altipo dell'attività chirurgica, posto fuori dalla zona pulita.Può essere fuori dal reparto operatorio ma ad una distanzatale che nell'effettuare a piedi il percorso necessario si impieghi un tempo minoredi 3 min.l

Depositi

Nel blocco operatorio i locali impiegati per deposito materiali inerenti all'”attività del reparto vengono

chiamati “spazi operativi”

Gli spazi operativi più comuni sono:

1) Deposito per armamentario

2) Depositi per strumenti particolari

3) Deposito per materiale sterile

4) Deposito per materiale pulito

5) Deposito per materiale sporco

Caratteristiche degli spazi operativi

Devono esse adeguati con lo spazio alla quantità di lavoro.

Al numero delle sale operatorie.

Pavimenti raccordati con le pareti,liscio,uniforme,resistenti ad agenti chimici fisici

Pareti raccordate con soffitto,lisce uniformi,lavabili fino ad 2mt,ignifughe

Soffitto liscio,continuo

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Caratteristiche architettoniche – funzionali

Si tratta di una serie di indicazioni inerenti alle caratteristiche architettoniche del

reparto operatorio, che dove prevedere spazi funzionali di tipo accessorio e/o attrezzato,necessari all'idoneo svolgimento di tutte le attività connesso con l'intervento operatorio.

a. Corridoi

dimensione > 2,00 m

possibilmente dotati di elementi paracolpi

b. Percorsi

deve essere presente un sistema strutturale o organizzativo che

consenta di differenziare i percorsi del materiale sporco e pulito

dovrebbe esservi una compartimentazione antincendio del reparto

Operatorio

c. Distanze

dovrebbero essere garantite le distanze da:

-uscita sicurezza < 30 m)

-luogo sicuro < 30 m

Collegamenti: In una moderna struttura operatoria devono essere garantiti i

seguenti collegamenti orizzontali con un tempo di percorrenza medio a piedi di circa 1mt. ogni 1,6 sec. da:

1) Pronto soccorso

2) Rianimazione

3) Medicina di laboratorio/anatomia patologica

4) Reparto di chirurgia

5) Terapia intensiva/Utic

6) Diagnostica per immagine

7) emoteca

I tempi di percorrenza verticale (in ascensore) dovrebbero rispettare la seguente tabella:

n/piani 1 2 3 4 5 6 7secondi 35 59 61 85 87 110 112

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Caratteristiche illuminotecniche

Illuminazione generale in ogni locale ≥300 lx

Illuminazione campo operatorio (diametro

teorico 32cm) con scialitica:

Max 50.000-150.000 lx

Min > 10.000 lx

Max in ombra > 60.000 lx

Min in ombra > 2.000 lx

n.b. rapporto comparativo

tendenziale riferito a lampade a

fluorescenza

Lux=unità d”illuminazione

1watt=80 lx

Entriamo?

Ma che

strada devo fare?

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I. Aperture differenziate per chirurghi/operandi, pulito/sterile

II. Aperture con locali adiacenti mediante comandi non manuali

III. Pavimenti antiscivolo raccordati con pareti lisce ignifughe resistenti

al lavaggio e disinfezione

IV. Pareti lisce senza condutture esterne arrotondate al soffitto

V. Soffitto liscio

VI. Illuminazione non sporgente dal soffitto

VII. Non presenza di finestre

VIII. Assenza termosifoni

IX. Armadietti interni alla parete

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Schematizzazione di una sala operatoria durante la fase di progettazione

Realizzazione del progetto, arredo e operatività dalla S.O.

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Quali sono i dispositivi e le apparecchiature presenti principalmente nella S.O.?

Tavolo

operatorio

Elettrobisturi Carrello/i

portaferri

Aspiratore

Per

Broncoscoaspiraz.

Armadi a muro per

Materiale in uso

In sala

Apparecchio

Per

anestesia

Aspiratore

chirurgico

Contenitore per

Garze sterili

Respiratore

automatico

Apparecchio

Monitoraggio

Parametri vitali

Contenitore per

Sporco

(telini ecc..)

Contenitore

Per

Taglienti

DefibrillatoreRivelatore di

brillanza

Contenitori per

Liquidi biologici

E reperti anatomici

Menù

successivo

Orologio

cronometro

Schermo per

visualizzazione

Rx

Armadio e cassetti

contenenti

dispositivi

necessari per

l”attività ch per

esempio fili sutura

ecc. ecc.

Prese di

corrente con

relativi

dispositivi di

sicurezza

Sistemi per

erogazione o2 ,gas

anestetici,vuoto,aria

compressa,evacuazi

one gas anestetici

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Erogatore

gas

O2 N2O

Monitor

parametri vitali

Respiratore

automatico

Raccordi per

ventilazione

Linea di aspirazione

Unità di anestesia

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Unità di anestesia computerizzata

Monitor parametri vitali

Siringhe

elettriche

Stazione controllo

erogazione gas

medicali con

impostazione

digitale +respiratore

automatico

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Bisturi elettrico e defibrillatore

Bisturi elettrico

Regolatore intensità

taglio

Regolatore

intensità di

coagulazione

Funzionamento

bipolare.

Regolatore settaggio

strumento

defibrillatore

Bisturi elettrico con comandi digitali.

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Rilevatore di brillanza

Unità tecnologica che permette di eseguire esami radiografici durante

l”intervento

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E per quanto riguarda la

predisposizione dei i ferri

chirurgici?

I ferri chirurgici solitamente sono predisposti

su due carrelli uno detto carrello madre ove

si poggiano tutti quelli necessari per

l”intervento ,e l”altro carrello,detto servente

dove vengono riposti i principali ferri

utilizzati nelle varie fasi dell'”intervento

Carrello madre

Fili di suturaCiotole con disinfettante e S.F.

Pinza di Foerster

Aghi

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Carrello madre

Set divaricatore addominale

Porta-aghi di Ayer e Mayo

Set pinze anatomiche

P.Ze emostatiche di Halsted

P.Ze emostatiche di Crile curve

Carrello madre

Porta-aghi di Mayo

Set telini sterili

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Servente

elettrobisturii

Forbice di Potts-Smith angolata

Pinza di Westphal

emostatica

Forbice di mayo

Pinze atraumatiche corte e lunghe

Bisturi monouso

Pinze emost. di Halstead

Fili di sutura

Set di clemer

Servente

Drenaggio per arteria addominale

Forbice di Strully a punte bottonute

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Oggi giorno con il continuo

sviluppo della tecnologia e del

progresso possiamo portare la

nostra esperienza e professionalità

in ogni parte del mondo,grazie alla

realizzazione di strutture

ospedaliere mobili che ci

consentono d”intervenire,in caso di

eventi eccezionali,in maniera

istantanea

Interno di un ospedale mobileAll'”ingresso segue la sala di ricovero,equipaggiata per

esaminare il pz e prestargli le cure urgenti ed infine l”area destinata alle operazioni di emergenza

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L”elevatore solleva

delicatamente la barella

portando il pz. all'”interno

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Mezzi militari per trasporto

ospedali da campo

Struttura esterna di un ospedale da campo

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Interno dell'”ospedale da campo

Struttura della sala operatoria interna

all'”ospedale da campo

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Impianto elettrico sala operatoria

Ai sensi delle leggi 1 marzo 1968 n° 186 e 5 marzo 1990 n° 46 gli

impianti realizzati secondo le indicazioni delle norme CEI 64-8 e 64-4

si considerano realizzati a regola d'arte. Tutti gli impianti devono

essere corredati da A) documentazione, B) caratteristiche.

A) DocumentazioneResponsabile sanitario deve:- indicare nella planimetria dell'ospedale il reparto operatorio;- documentare il tipo, la quantità e la qualità degli eventuali anestetici presènti(utilizzati)nel reparto operatorio ed atti a formare miscele esplosive.Responsabile tecnico:Il responsabile tecnico deve preparare e tenere aggiornata la documentazione sullacorretta conduzione degli impianti ed apparecchi. In particolare deve avere a disposizione:- gli schemi e le planimetrie aggiornati degli impianti in particolare dei nodiequipotenziali;- il registro delle verifiche periodiche;- la documentazione relativa agli apparecchi elettromedicali;- la documentazione relativa alle caratteristiche delle sorgenti e dei circuiti di sicurezza e riserva;- la documentazione sulle apparecchiature ausiliari non definibilielettromedicali.

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B) Caratteristiche

Caratteristiche generali

Per il dimensionamento degli impianti elettrici dei reparto operatorio occorre fare riferimento alla regola dell'arte e per esso alla norma CEI 64-8.

In ogni sala operatoria deve essere presente un impianto elettrico a soffitto per l”alimentazione della lampada scialitica e per la distribuzione di energia elettrica alle prese a parete.

Caratteristiche elettriche particolari

La caduta di tensione massima ammessa,quando tutti gli apparecchi sono inseriti non deve superare il 4%della tensione misurata nel punto di consegna dell'”impianto utilizzatore(fanno eccezione apparecchi medicali speciali).

L”impianto elettrico deve essere protetto da trasformatore di isolamento continuo e con tensione nominale non superiore ai 230 volt. Il trf. Non può alimentare più di due sale contemporaneamente.

I circuiti che alimentano gli apparecchi radiologici con potenze non superiori ai 5kw possono essere alimentati direttamente in rete con tensioni non superiori ai 400 V

Prese a spina:

Devono essere sotto trasformatore d”isolamento,protette singolarmente contro le sovracorrenti e non intercambiabili con quelle non alimentate dal trasformatore. Quelle alimentate direttamente dalla rete, devono avere un interruttore differenziale con corrente nominale non superiore ai 30 mA,non intercambiabili,protette da sovracorrenti.

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Alimentazione di sicurezza

Nelle camere operatorie deve essere assicurata la

continuità di esercizio anche in caso di

mancanza rete,tramite alimentazione di sicurezza.

Il tempo d”intervento della sorgente deve essere

non superiore ai 15 sec.

Per le lampade scialitiche non superiore ai 5 sec.

Il tempo di funzionamento almeno 3 h.

Il tempo di ricarica almeno 6 h.

Impianto gas medicinali ed anestetici

Gli impianti di gas medicinali hanno la funzione di distribuire all'interno delle strutture sanitarie, gas

medicinali (ossigeno, aria medicale, protossido d'azoto, anidride carbonica, aria motrice, azoto,ecc..) e vuoto ed di evacuare i gas anestetici.

Sia l'impianto completo che l'ampliamento sono considerati come dispositivi medici, soggetti

pertanto al d. lgs.46/97 ed alla marcatura CE.

I

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Il Dlgs 467/1997 classifica i dispositivi medici in 4 classi di rischio in base a rischi potenziali connessi

con l'impiego del dispositivo;la

classificazione dei dispositivi medici è responsabilità del fabbricante secondo la seguente tabella:

Classe Livello di rischio

I basso

II A medio

II B Medio/alto

III alto

DocumentazioneLa documentazione relativa alle caratteristiche dell'impianto, alla sua gestione ed alla manutenzionedeve essere fornita sia per l'impianto nuovo sia in occasione di ampliamenti.Tale documentazione deve essere conservata. e deve essere disponibile per un periodo non inferiorealla durata della vita dell'impianto dichiarata dal fabbricante.Pertanto la quantità e qualità delle informazioni fornite dal fabbricante rivestono la massima -importanza. La responsabilità del fabbricante si estende alle informazioni ed istruzioni che devono risultare chiare e complete escludendo la possibilità di errate interpretazioni.. Al momento della consegna dell'”impianto si consegnano anche le istruzioni per l”uso e manutenzione dell'”impianto.

Impianto Idrico

Le caratteristiche ottimali dell’impianto idrico sanitario dei reparto operatori sono le seguenti:

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Impianto di ventilazione e condizionamento a

contaminazione controllata.

L'impianto ha la funzione di mantenere adeguate condizioni igienico-ambientale in sala

operatoria. In particolare, deve essere in grado di:

a. mantenere condizioni igrotermiche corrette per l'utente ed il personale

b. mantenere una "idonea" areazione dell'ambiente, in grado di contenere le concentrazioni ambientai i di gas anestetici.e/odi:altri inquinanti gassosi, anche nel caso di emissioni anomale

c. mantenere una concentrazione di agenti biologici e di particolato totale aeroportato al di sotto di limiti prefissabili, mediante adeguata filtrazione dell'aria immessa e garantire, che l'aria passi dagli ambienti più puliti a quelli meno puliti. La differenza minima di pressione tra due locali collegati deve essere almeno di 5 Pa (Rif. 18014644).

Caratteristiche igrotermiche

Temperatura interna invernale/estiva 20-

24°c

Umidità relativa invernale/estiva 40-60%

Ricambi aria/ora (aria esterna senza ricircolo) 15v/h

Filtraggio aria 99.97%

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N° ricambi con aria esterna

(senza ricircolo)

N>15 vol/h

Filtrazione aria ε= Efficienza > 99,97% H 12

(Rif. UNI EN 1822)

Carica microbica totale Ct < CFU/m^3 (nell’aria immessa)

Pressione differenziale verso

ambienti limitrofi ed esterni

Pa= Positiva e stabile a porte chiuse

Bocchette e griglie diffusione aria Smontabili e lavabili

Flusso turbolento

Flusso unidirezionale o misto

Chirurgia generale o specialità

a seconda del tipo di Ch e del

modello organizzativo del reparto

operatorio

Le caratteristiche generali minime che l'impianto deve a vere in sala operatoria sono le seguenti:

Pre-post intervento e preparazione chirurghi

N°ricmbi con aria esterna

Pressione differenziale verso S.O

N> 6/h

negativa

Lavaggio strumentaro Ch, sub steriliz.

N°ricmbi con aria esterna

Pressione differenziale verso S.O

N°ricmbi con aria esterna

Pressione differenziale verso S.O

N> 15/hnegativa

N> 2/hnegativa

Nei rimanenti locali

Caratteristiche

generali

dell’impianto

negl’altri locali

del Blocco

Operatorio

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Il progetto degli impianti di ventilazione deve essere tale da garantire nel tempo le

prestazioni, per mezzo di interventi programmati di gestione e manutenzione .

In particolare occorre:

. facile ispezionabilità degli impianti;

introduzione di dispositivi d'allarme acustici/ottici che avvertano immediatamente se alcuni parametri critici sono al di sotto dei limiti di sicurezza (ad es. dispositivi con allarme di minima per la misura delle portate immesse e delle pressioni);

che i filtri ad altissima efficienza siano l'ultimo elemento della distribuzione dell'aria e siano montati direttamente nei soffitti o controsoffitti dei locali ventilati;

che esista nel progetto una procedura programmata di gestione per verificare la funzionalità degli impianti ed il perdurare delle condizioni ambientatiritenute accettabili;

che esista nel progetto una procedura programmata di manutenzione che assicuri nel tempo la funzionalità degli impianti ai valori rnominali di accettazione;

che ogni sala operatoria sia isolabile per permetterne la sanificazione con altre in funzione;

che sia possibile effettuare la riduzione, in condizioni non operative, delle quantità di aria

in ciclo, al fine di contenere i consumi energetici, fermo restando il mantenimento delle pressioni differenziali ambientali.

L'efficienza di filtrazione dell'aria >: 99,97%Un'efficienza di filtrazione dell'aria pari al 99,97% significa installare filtridenominati come "assoluti* o "ad altissima efficienza" (HEPA), che abbiano ovvero una capacità di ritenzione per particelle del diametro di 0,3 mm pari al 99,97%, verso i quali convogliare tutta l'aria immessa negli ambienti. Si evidenzia inoltre che il filtro assoluto va' posto subito prima della griglia di immissione aria nell'ambiente considerato quando non utilizzato esso stesso come distributore.Si sottolinea, per opportuna verifica, che viene attribuita la suddettaclassificazione se i filtri presentano le caratteristiche ed i requisiti indicati dalle norme tecniche Eurovent 4/4, DIN 24183 ed in particolare dalla UNI EN 1822 (per i nuovi filtri che verranno acquistati).

Verifica sistemi filtranti

terminali 1

Perdita di carico dei

dispositivi filtranti 2 Determinazione della carica microbica e dei microrganismi opportunisti e/o

patogeni 5Il valore dei rapporto tra vol. d’aria immessa

e vol. aria in S.O. 3

Valori di pressione

ambientale 4

Caratteristiche tecniche da prendere in considerazione almeno semestralmente per la valutazione e gestione dell’impianto

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Particolari di un impianto di condizionamento ospedaliero

Sistema per produzione aria calda/fredda

Filtri scambiatore di caldo freddo

Condotti per aria in/out

Veduta aerea di un impianto di

condizionamento ospedaliero

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Rete telematica

Tutti i dispositivi elettromedicali possono essere collegati ad un computer

tramite una rete telematica aziendale propriamente detta rete LAN con la

possibilità di far funzionare tali dispositivi anche a in separata sede.

All’interno della S.O. tali dispositivi solitamente sono collegati con cavi UsB,è

sconsigliabile il collegamento Wi-Fi in quanto la trasmissione radio potrebbe

essere disturbata da alterazione di frequenza prodotte da apparecchiature

elettromedicali .

La connessione wireless è consigliabile al difuori del B.O. dove il Router non

trova particolari ostacoli per la trasmissione dati.

Abbinando un sistema misto Cavo-Gateway si ottiene una rete telemetica ad

altissima tecnologia con costi ridotti nella progettazione,costruzione e

manutenzione,garantendo inoltre una elevata velocità di trasmissione dati.

Impianto di rete telematica

Apparecchiature elettromedicali

Server interno al B.O.

Gatway Wi-Fi

PC esterno al blocco/internet/resto del

mondo…

UsB