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I RISCHI FISICI Rumori – Vibrazioni – Microclima - Illuminazione Nei cantieri edili, si possono individuare alcune tipologie di rischio nel campo dell’igiene del lavoro legati all’uso di macchine e attrezzature. Tra questi: Rischi legati all’uso di Macchine operatrici che espongono gli addetti ad elevati livelli di rumore e a vibrazioni al corpo intero Rischi legati all’uso di Martelli pneumatici, pressatrici, levigatrici che espongono gli addetti al rumore e a vibrazioni al sistema mano-braccio

I RISCHI FISICI Rumori –Vibrazioni –Microclima ... · Proposta di Direttiva UE sugli Agenti Fisici 94/C230/03 ... •Le linee guida per la valutazione delle vibrazioni dell'ISPESL

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I RISCHI FISICI

Rumori – Vibrazioni – Microclima -

Illuminazione

Nei cantieri edili, si possono individuare alcune t ipologie di rischio nel campo dell’igiene del lavoro legati all’uso di macchine e attrezzature. Tra questi:

Rischi legati all’uso di Macchine operatriciche espongono gli addetti ad elevati livelli di rum ore e a vibrazioni al corpo intero

Rischi legati all’uso di Martelli pneumatici, pressatrici, levigatriciche espongono gli addetti al rumore e a vibrazioni al sistema mano-braccio

Ad essi si aggiungono i rischi legati all’esposizione di agenti chimici, di agenti

biologici durante l’attività specifiche, nonché rischi da sforzi fisici .

Le attività nei cantieri edili vengono, in genere, svolte all’aperto,per cui vi è il rischio dell’esposizione a clima caldo o freddo in rapporto alle condizioni metereologiche esterne.

I fattori di rischio fisici si identificano in:

�Rumore

�Vibrazioni

�Clima

Il Rumore è molto diffuso nel mondo moderno industrializzato

Si possono distinguere diversi tipi di esposizioni:

quelli in ambito professionale

quelli in ambito non professionale

Ambito professionaleindustria, artigianato, agricoltura

Ambito non professionaleEsposizione volontaria ed esposizione non volontaria

I suoni sono prodotti da rapide variazioni della pr essione atmosferica che si propagano sotto forma di onde concentriche (onde sonore).La pressione sonora è espressa in decibel (dB) e l'immagine illustra la scala di misurazione dell'in tensità.

Il rumore è un suono importuno, sgradevole o dannoso e costituisce un tipo di inquinamento con implicazioni tipicament e sanitarie in grado di:• causare alterazioni delle normali funzioni fisiolog iche• determinare condizioni di stress psicologico, di m alessere generale e di disagio

Quando il suono al soggetto ricevente è sgradevole s i definisce RUMORE

SUONO E RUMORE

I parametri essenziali che caratterizzano e permett ono la misurazione dei suoni e/o rumori sono tre:

L’Intensità o livello sonoroche esprime l’ampiezza (entità della variazione di p ressione dell’onda sonora sinusoidale)

La Frequenzache indica il numero delle oscillazioni di un’onda in un secondo e si misura in Hertz (Hz)

La Duratache è il tempo di percorso dell’onda sonora.

Il rumore agisce sull’orecchio essenzialmente trami te l’energia acustica.

Tre sono i compiti dell’orecchio: • La percezione delle onde sonore che esistono nell’ambiente • La trasformazione di queste onde in segnali che possono essere interpretati dal cervello • L’analisi di questi segnali.

Nell’orecchio umano possono essere distinte tre par ti:Orecchio esterno, orecchio medio, orecchio interno

Il suono viene chiamato: costante, fluttuante, impulsivo a secondo di come si comporta il suono nel tempo nel quale “e siste”

Un suono è costante quando il suo livello sonoro ha variazioni trascurabili, entro 5 dB, a bassa intensità nel temp o

Un suono è fluttuante quando il suo livello sonoro è estremamente variabile nel tempo, superiore a 5 dB

Un rumore è impulsivo quando il livello sonoro ha una breve durata, ma di elevata intensità

L’unità di misura più adatta del livello sonoro sareb be il Pascal, ma si usa nella pratica il decibel .

• Soglia di udibilità = 0,00002 Pa = 20 µPa• Soglia del dolore = 200 Pa • Rottura del timpano = 300 Pa

• in decibel da 0 a 140 dB

Nell’orecchio umano vi sono circa 20.000 cellule ciliate che dopo alcuni anni di esposizioni a forti rumori si danneg giano per poimorire senza la possibilità di essere guarite

L’effetto uditivo dipende non solo dal livello sono ro, ma anche dalla durata dell’esposizione

E’ importante eseguire un controllo audiometrico per iodico per le persone esposte al rumore ambientale che segnali tempestivamente l’insorgenza di una ipoacusia di or igine professionale

Ormai si tende generalmente accettare che il rumore provochi anche effetti extrauditivi, che interessano:

� l’apparato circolatorio (ipertensione arteriosa)

� l’apparato digerente (acidità di stomaco)

� il sistema nervoso centrale (fatica nervosa)

Per le vibrazioni trasmesse al sistemamano-braccio:

• il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, e' fissato a 5 m/s2; mentre su periodibrevi è pari a 20 m/s2

• il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, che fa scattare l'azione e' fissato a 2,5 m/s2

Per le vibrazioni trasmesse al corpo intero:

• il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, e' fissato a 1,0 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 1,5 m/s2;

• il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, e' fissato a 0,5 m/s2.

Nel caso di variabilità del livello di esposizione giornaliero va considerato il livello giornaliero massimo ricorrente.

Dr.ssa Rosella DI BENEDETTO e-mail:

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Si definiscono “vibrazioni” i processi dinamici indotti in corpielastici da sollecitazioni aventi carattere ripetitivo nel tempo.

Sono rappresentate da un’onda sinusoidale e caratterizzate da una frequenza e dalla ampiezza dell’oscillazione.

La frequenza viene espressa in Hertz e sarebbe il numero di oscillazione al secondo;

La ampiezza rappresenta lo spostamento massimo della posizione di equilibrio e si misura in unità di lunghezza

La accelerazione sarebbe la variazione della velocità con cui si verifica lo spostamento massimo dalla posizione di equilibrio di singoli punti dei corpi

vibranti nell’unità di tempo e viene espressa in metri al secondo.

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

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Il rischio da vibrazioni emerge nelle più varie circostanzequali la guida di mezzi di trasporto terrestre, navali o aereo,

l’utilizzo di macchine industriali, l’impiego di ut ensili o strumenti individuali ad elettricità o ad aria compressa.

Le vibrazioni dei mezzi di trasporto si trasmettono al conducente ed ai passeggeri attraverso il pavimento o il sedile ed interessano tutto il corpo.

Le vibrazioni da utensili si trasmettono all’operatore attraverso il manico al sistema mano-braccio.

E’ noto che le esposizioni umane a vibrazioni meccaniche può rappresentare un fattore di rischio rilevante per i lavoratori esposti; la sola

osteoangeneurosi da vibranti costituiscono in Italia la quinta causa di mp indennizzata dall’INAIL.

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

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CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO: per vibrazioni al corpo intero secondo la Proposta di

Direttiva UE sugli Agenti Fisici 94/C230/03

LIVELLO DI SOGLIA A(8) = 0,25 m/s 2

LIVELLO DI AZIONE A(8) = 0,5 m/s2

VALORE LIMITE A(8) = 0,7 m/s2

LIVELLO DI RISCHIO RILEVANTE aweq = 1,25 m/s2

La direttiva dovrà essere recepita dagli Stati Membri entro il 6 luglio 2005

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

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GESTIONE DEL RISCHIO:

� Informazione e formazione:-Rischi potenziali di una esposizione a vibrazioni superiori al livello di azione;- Individuazione e segnalazione precoce dei sintomi iniziali di disturbi;- Scopo ed importanza della sorveglianza sanitaria;- Misure di prevenzione adottate;- Metodo di lavoro e di comportamento che riducono il rischio

� Sorveglianza sanitaria

�Misure di riduzione del rischio:-Adozione di macchine con minori valori di A(8) (DPR 459/96)- Adozione di accorgimenti tecnici come sedili antivibranti- Organizzazione del lavoro con pause fra periodi lavorativi (10 min. ogni ora) con riposo in ambienti riscaldati).

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

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CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO: per vibrazioni al sistema mano-braccio secondo la

Proposta di Direttiva UE sugli Agenti Fisici 94/C230/03

LIVELLO DI SOGLIA A(8) = 1,0 m/s 2

LIVELLO DI AZIONE A(8) = 2,5 m/s2

VALORE LIMITE A(8) = 5,0 m/s2

LIVELLO DI RISCHIO RILEVANTE aweq = 20,0 m/s2

La direttiva dovrà essere recepita dagli Stati Membri entro il 6 luglio 2005

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

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GESTIONE DEL RISCHIO:

� Informazione e formazione:-Rischi potenziali di una esposizione a vibrazioni superiori al livello di azione;- Individuazione e segnalazione precoce dei sintomi iniziali di disturbi;- Scopo ed importanza della sorveglianza sanitaria;- Misure di prevenzione adottate;- Metodo di lavoro e di comportamento che riducono il rischio- uso e manutenzione dei DPI� Sorveglianza sanitaria�Misure di riduzione del rischio:-Adozione di attrezzi con minori valori di A(8) (DPR 459/96)- Adozione di accorgimenti tecnici come sistemi di riscaldamento delle mani/impugnature per evitare sindrome dito bianco- Organizzazione del lavoro con pause fra periodi lavorativi (10 min. ogni ora) con riposo in ambienti riscaldati;- Uso di DPI

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

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Le vibrazioni prodotte dai martelli a percussione utilizzatiin edilizia sono molte elevate e costituiscono un notevole

rischio per gli operatori.

I martelli perforatori e demolitori tradizionali pr oducono accelerazioni ponderate in frequenza (rms) da un minimo di 16 m/s2 ad un massimo di 30

m/s2: valori molto alti per cui anche per una adibizione di 15 minuti al giorno si ha rischio.

I tipi di martelli posti oggi sul mercato provvisti di sistemi meccanici ammortizzanti sulle impugnature, quindi ergonomici, producono

accelerazioni ponderate in frequenza (rms) da un minimo di 4 m/s2 ad un massimo di 10 m/s2: e così utile organizzare il lavoro in modo da ridurre i

tempi di esposizione con rotazione del personale; si possono adottare anche DPI adeguati.

VIBRAZIONI IN CANTIERI EDILI

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

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Le vibrazioni all’intero corpo determinanti da automezzi di trasporto e macchine semoventi sono comprese entro 1,0 m/s2, pertanto basta utilizzare macchine con cabina

isolata, sedile ergonomico e ammortizzante.

Elementi di prevenzione sono l’acquisto di strumenti e di macchine dotate di idonei sistemi ammortizzanti, puntuale manutenzione con sostituzione dei

pezzi usurati, utilizzazione di guanti imbottiti

VIBRAZIONI IN CANTIERI EDILI

FATTORI DI RISCHIO FISICI: VIBRAZIONI

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni si basa sul calcolo dell'esposizione giornaliera A (8) espressa come l'accelerazione continua equivalente su 8 ore, calcolata come il piùalto dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate infrequenza, determinati sui tre assi ortogonali (1,4awx, 1,4awy, 1awz, per un lavoratore seduto o in piedi), conformemente alla norma ISO 2631-1 (1997) che viene qui adottata in toto.

•La valutazione del livello di esposizione può essere effettuata sulla base di una stima fondata sulle informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti, e sull'osservazione delle specifiche pratiche di lavoro, oppure attraverso una misurazione.•Come elementi di riferimento possono essere utilizzate anche le banche dati dell'ISPESL e delle regioni contenenti i livelli di esposizione professionale alle vibrazioni.

•Le linee guida per la valutazione delle vibrazioni dell'ISPESL e delle regioni hanno valore di norma di buona tecnica.

Sistema di riferimento basicentrico del corpo umano, ISO 2631 - 1:1997