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- I.C. MARCHENO -
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE
SCUOLA SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO CLASSI DISCIPLINA AREA
2017-18 TUTTE RELIGIONE CATTOLICA
RISULTATI DI APPRENDIMENTO E STRUMENTI ORGANIZZATIVI E METODOLOGICI
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
- L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. - Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. - Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni. - Identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. - Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo. - Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento. - Coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
METODOLOGIE Durante l’anno scolastico si proporranno i seguenti processi cognitivi e le seguenti attività: • lettura e analisi di brani biblici, semplificati in un linguaggio comprensibile agli alunni; • lettura e analisi di semplici brani e storie per la comprensione di valori come l’amicizia, il rispetto, la tolleranza, la diversità; • conversazioni guidate con domande mirate in cui gli alunni avranno la possibilità di esprimere ad alta voce i propri pensieri riguardo l’argomento trattato; • confronto con le fonti religiose per rispondere alle domande sul mondo, sull’uomo e sulla vita; • sequenze di disegni da riordinare, completare o commentare (in modo autonomo o in gruppo); • attività di associazione o completamento per riformulare quanto appreso; • attività come prospetti, disegni, giochi, drammatizzazioni finalizzati a trasformare in modo autonomo le abilità acquisite e utilizzarle in altri contesti; • attività laboratoriali di gruppo in cui applicare le competenze personali e/o acquisite e sviluppare compiti manipolativi con materiali differenti; • lettura dei testi adottati nonché ulteriori testi di approfondimento; • visione collettiva di materiale audiovisivo in cassetta o DVD; • utilizzo di materiali multimediali (PC-LIM).
PROFILO, QUADRO ORARIO, RISULTATI DI APPRENDIMENTO
L’insegnamento della religione cattolica nella scuola primaria prevede una collocazione di due ore settimanali all’interno del monte ore complessivo di ogni alunno che si avvale di questa disciplina.
FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interrogano sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo. L’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese. Religione cattolica Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che, portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e promuove in tutte le discipline, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e inconoscibili. Il confronto, poi, con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti. La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato, l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione sui grandi interrogativi posti dalla condizione umana (ricerca identitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine della vita, radicali domande di senso…) e sollecita il confronto con la risposta maturata nella tradizione cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità differenziate a seconda della specifica fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona, nell’esercizio della propria libertà, riflette e si orienta per la scelta di un responsabile progetto di vita. Emerge così un ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’Irc, si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, per proporre percorsi di sintesi che, da una peculiare angolatura, aiutino gli alunni a costruire mappe culturali in grado di ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realtà. I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di senso che ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale. Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo: - Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo; - la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
- il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali; - i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
RISORSE UMANE
I docenti dell’Istituto Comprensivo:
BIENA ROMANO – TEOTTI EDOARDO – ZUBANI CINZIA – BERTUSSI KETTY – GHIZZARDI
ROBERTA – SALERI PIERLUIGI
I.C. MARCHENO data
2017-2018
pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017-18 PRIMA RELIGIONE CATTOLICA
BIENA
SALERI
TEOTTI
ZUBANI
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ MODU
LI
1. L'alunno comprende
che il mondo, la natura e
la vita sono doni di Dio:
prende coscienza di sé
nella relazione con gli
altri e con l'ambiente che
lo circonda;
scopre le tracce di Dio
nella bellezza della
natura
2. L'alunno riconosce il
significato cristiano del
Natale:
individua i simboli che
caratterizzano il Natale e
li distingue da quelli a
carattere consumistico;
riflette sul valore di tale
festa e conosce gli
episodi principali legati
alla nascita di Gesù
3. L'alunno riflette sui
dati fondamentali della
vita di Gesù:
descrive gli aspetti
quotidiani, familiari,
sociali e religiosi della sua
terra
4. L'alunno riconosce la
Pasqua come la festa
cristiana più importante
nella quale si celebra la
risurrezione di Gesù
5. L'alunno identifica la
comunità chiesa come un
insieme di credenti in
Cristo.
Dio Creatore e Padre fin dalle
origini ha voluto stabilire
un'alleanza con l'uomo
I segni cristiani del Natale e la
storia della nascita di Gesù
Gesù di Nazaret: Emmanuele e
Messia
I segni cristiani della Pasqua
nell'ambiente, nelle celebrazioni e
nella tradizione popolare
Il significato di gesti e segni
liturgici propri della religione
cattolica
- Cogliere nell'ambiente i segni che
richiamano ai Cristiani tracce della
presenza di Dio;
- Riconoscere che Dio è Creatore
dell'uomo e dell'universo
- Prendere coscienza dell'Avvento
come tempo di attesa;
- Cogliere i segni cristiani del
Natale;
- Riconoscere gli avvenimenti
legati alla nascita di Gesù
- Scoprire l'ambiente in cui è
vissuto Gesù;
- Ricostruire alcuni aspetti della
vita di Gesù e confrontarli con la
nostra vita
- Scoprire gli elementi simbolici
che caratterizzano nell'ambiente
la festa della Pasqua;
- Conoscere gli episodi più
significativi della Pasqua vissuta da
Gesù;
- Confrontare il risveglio della
natura a primavera con la
risurrezione di Gesù
- Riconoscere il valore della
domenica;
- Scoprire la funzione dell'edificio
chiesa e degli elementi presenti al
suo interno;
- Comprendere che la chiesa è una
famiglia.
OBIETTIVI MINIMI
- Conoscere la persona di Dio Creatore - Conoscere la figura di Gesù - Riconoscere i segni cristiani nell’ambiente
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Durante l’anno scolastico si proporranno i seguenti processi cognitivi e le seguenti attività: • lettura e analisi di brani biblici, semplificati in un linguaggio comprensibile agli alunni; • lettura e analisi di semplici brani e storie per la comprensione di valori come l’amicizia, il rispetto, la tolleranza, la diversità; • conversazioni guidate con domande mirate in cui gli alunni avranno la possibilità di esprimere ad alta voce i propri pensieri riguardo l’argomento trattato; • confronto con le fonti religiose per rispondere alle domande sul mondo, sull’uomo e sulla vita; • sequenze di disegni da riordinare, completare o commentare (in modo autonomo o in gruppo); • attività di associazione o completamento per riformulare quanto appreso; • attività come prospetti, disegni, giochi, drammatizzazioni finalizzati a trasformare in modo autonomo le abilità acquisite e utilizzarle in altri contesti; • attività laboratoriali di gruppo in cui applicare le competenze personali e/o acquisite e sviluppare compiti manipolativi con materiali differenti; • lettura dei testi adottati nonché ulteriori testi di approfondimento; • visione collettiva di materiale audiovisivo in cassetta o DVD; • utilizzo di materiali multimediali (PC-LIM).
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Premessa la finalità educativa e culturale della disciplina, primo criterio di valutazione sarà il coinvolgimento dell’alunno nel lavoro di maturazione umana e religiosa. Coinvolgimento che si rileverà nelle varie occasioni del rapporto scolastico: dialogo educativo partecipazione attiva alle lezioni attività di gruppo o personali lavori svolti sul quaderno a scuola o a casa. Secondo elemento della valutazione sarà l’effettiva competenza raggiunta attraverso la padronanza delle conoscenze e delle abilità raggiunte che si verificherà o attraverso il dialogo in classe o attraverso prove di valutazione (a domande aperte, a completamento, a scelta multipla, vero – falso, ecc.) o con schede che il testo stesso offre come sussidio per ogni modulo.
I.C. MARCHENO data
2017-18
pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017-18 SECONDA RELIGIONE CATTOLICA
BIENA
SALERI
TEOTTI
ZUBANI
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ MODU
LI
1. L'alunno manifesta
stupore di fronte alla
bellezza dell'universo:
Conosce le tappe
fondamentali della
creazione raccontate nel
libro della Genesi;
Apprezza la natura e la
vita come doni gratuiti da
rispettare e custodire.
2. L'alunno riflette sul
significato del Natale:
riconosce la Bibbia come
testo sacro dei cristiani;
coglie nei racconti della
natività atteggiamenti di
accoglienza e di rifiuto
verso Gesù.
3. L'alunno sa descrivere
aspetti fondamentali
della vita familiare,
sociale e religiosa
dell'ambiente in cui visse
Gesù mettendoli a
confronto con la propria
esperienza,
4. L'alunno coglie nella
Pasqua il più grande
dono d'amore di Gesù.
5. L'alunno conosce la
missione d'amore di
Gesù:
percepisce il legame
speciale che lo lega agli
apostoli;
conosce le principali
parabole.
Il mondo è affidato alla
responsabilità dell'uomo
Gesù, il Messia, compimento delle
promesse di Dio
La vita quotidiana in Palestina
Il significato cristiano della Pasqua
La missione d'amore di Gesù
- Conoscere San Francesco d'Assisi
e il suo amore per il creato;
- Riconoscere che per i cristiani la
creazione è opera di Dio da
custodire e rispettare
- Conoscere i fatti storici della
nascita di Gesù;
- Cogliere il significato simbolico
dei doni offerti dai magi.
- Capire che Gesù è un
personaggio storico;
- Conoscere l'ambiente terreno in
cui Gesù è vissuto;
- Conoscere alcuni momenti della
vita di Gesù.
- Conoscere gli episodi più
significativi della Pasqua vissuta da
Gesù, in particolare quelli celebrati
nella Settimana Santa
- Conoscere alcuni episodi della
vita pubblica di Gesù: parabole e
miracoli;
- Conoscere la figura degli apostoli
come amici di Gesù
OBIETTIVI MINIMI
- Conoscere la persona di Dio Padre - Riconoscere i segni del Natale e della Pasqua nell’ambiente
- Saper riferire circa alcuni episodi evangelici - Conoscere il principio evangelico dell’amore e del perdono
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Durante l’anno scolastico si proporranno i seguenti processi cognitivi e le seguenti attività: • lettura e analisi di brani biblici, semplificati in un linguaggio comprensibile agli alunni; • lettura e analisi di semplici brani e storie per la comprensione di valori come l’amicizia, il rispetto, la tolleranza, la diversità; • conversazioni guidate con domande mirate in cui gli alunni avranno la possibilità di esprimere ad alta voce i propri pensieri riguardo l’argomento trattato; • confronto con le fonti religiose per rispondere alle domande sul mondo, sull’uomo e sulla vita; • sequenze di disegni da riordinare, completare o commentare (in modo autonomo o in gruppo); • attività di associazione o completamento per riformulare quanto appreso; • attività come prospetti, disegni, giochi, drammatizzazioni finalizzati a trasformare in modo autonomo le abilità acquisite e utilizzarle in altri contesti; • attività laboratoriali di gruppo in cui applicare le competenze personali e/o acquisite e sviluppare compiti manipolativi con materiali differenti; • lettura dei testi adottati nonché ulteriori testi di approfondimento; • visione collettiva di materiale audiovisivo in cassetta o DVD; • utilizzo di materiali multimediali (PC-LIM).
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Premessa la finalità educativa e culturale della disciplina, primo criterio di valutazione sarà il coinvolgimento dell’alunno nel lavoro di maturazione umana e religiosa. Coinvolgimento che si rileverà nelle varie occasioni del rapporto scolastico: dialogo educativo partecipazione attiva alle lezioni attività di gruppo o personali lavori svolti sul quaderno a scuola o a casa. Secondo elemento della valutazione sarà l’effettiva competenza raggiunta attraverso la padronanza delle conoscenze e delle abilità raggiunte che si verificherà o attraverso il dialogo in classe o attraverso prove di valutazione (a domande aperte, a completamento, a scelta multipla, vero – falso, ecc.) o con schede che il testo stesso offre come sussidio per ogni modulo.
I.C. MARCHENO data
2017-18
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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017-18 TERZA RELIGIONE CATTOLICA
BIENA
SALERI
TEOTTI
ZUBANI
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ MODU
LI
1. L'alunno sa rilevare
come le teorie
scientifiche non sono in
contrapposizione con la
religione cristiana bensì
complementari ad essa in
riferimento alle domande
di senso dell'uomo.
2. L'alunno individua
nella Bibbia il documento
che racconta l'alleanza
fra Dio, gli uomini e Gesù,
sa analizzare e ricercare
brani al suo interno.
3. L'alunno sa
confrontare Pasqua
ebraica e cristiana
rilevando le differenze di
significato e
comprendendo il valore
della festa vissuta da
entrambe le religioni
monoteiste.
4. L'alunno conosce in
modo approfondito il
testo sacro dei cristiani:
coglie la specificità della
singolare alleanza tra il
popolo ebraico e il Dio di
Abramo.
L'origine del mondo e dell'uomo
Il documento fonte della vita
cristiana: la Bibbia
Significato della Pasqua per ebrei
e cristiani
Le principali tappe della storia
della salvezza
- Scoprire che l'uomo, fin dalla sua
origine, si è sempre posto delle
domande su di sé e sull'universo
per dare senso alla vita
- Conoscere l'ipotesi scientifica
sull'origine della vita
- Comprendere che la risposta
sull'origine del mondo di Bibbia e
scienza sono complementari
- Approfondire la conoscenza della
Bibbia, libro sacro per cristiani ed
ebrei
- Conoscere le fasi della redazione
della Bibbia: la sua struttura, gli
autori e i generi letterali.
- Conoscere i riti e i simboli della
Pasqua ebraica
Comprendere il significato
cristiano della Pasqua di Gesù
- Collocare nello spazio e nel
tempo alcune figure dell'Antico
Testamento
- Conoscere le vicende del popolo
ebraico
OBIETTIVI MINIMI
- Conoscere la persona di Dio Padre - Conoscere la struttura della Bibbia
- Conoscere alcui brani del N.T. - Conoscere le figure principali della storia del popolo d’Israele
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Durante l’anno scolastico si proporranno i seguenti processi cognitivi e le seguenti attività: • lettura e analisi di brani biblici, semplificati in un linguaggio comprensibile agli alunni; • lettura e analisi di semplici brani e storie per la comprensione di valori come l’amicizia, il rispetto, la tolleranza, la diversità; • conversazioni guidate con domande mirate in cui gli alunni avranno la possibilità di esprimere ad alta voce i propri pensieri riguardo l’argomento trattato; • confronto con le fonti religiose per rispondere alle domande sul mondo, sull’uomo e sulla vita; • sequenze di disegni da riordinare, completare o commentare (in modo autonomo o in gruppo);
• attività di associazione o completamento per riformulare quanto appreso; • attività come prospetti, disegni, giochi, drammatizzazioni finalizzati a trasformare in modo autonomo le abilità acquisite e utilizzarle in altri contesti; • attività laboratoriali di gruppo in cui applicare le competenze personali e/o acquisite e sviluppare compiti manipolativi con materiali differenti; • lettura dei testi adottati nonché ulteriori testi di approfondimento; • visione collettiva di materiale audiovisivo in cassetta o DVD; • utilizzo di materiali multimediali (PC-LIM).
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Premessa la finalità educativa e culturale della disciplina, primo criterio di valutazione sarà il coinvolgimento dell’alunno nel lavoro di maturazione umana e religiosa. Coinvolgimento che si rileverà nelle varie occasioni del rapporto scolastico: dialogo educativo partecipazione attiva alle lezioni attività di gruppo o personali lavori svolti sul quaderno a scuola o a casa. Secondo elemento della valutazione sarà l’effettiva competenza raggiunta attraverso la padronanza delle conoscenze e delle abilità raggiunte che si verificherà o attraverso il dialogo in classe o attraverso prove di valutazione (a domande aperte, a completamento, a scelta multipla, vero – falso, ecc.) o con schede che il testo stesso offre come sussidio per ogni modulo.
I.C. MARCHENO data
2017-18
pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017-18 QUARTA RELIGIONE CATTOLICA
BIENA
SALERI
TEOTTI
ZUBANI
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ MODU
LI
1. L'alunno conosce i
Vangeli canonici ed i
relativi autori, sapendoli
collocare
cronologicamente in un
contesto storico preciso.
2. L'alunno conosce le
tradizioni legate alla festa
del Natale nel nostro
paese e distingue ciò che
appartiene ai testi
evangelici da ciò che
viene rielaborato dalla
cultura popolare.
3. L'alunno riconosce le
fondamentali
caratteristiche di un
ambiente di vita diverso
dal proprio.
4. L'alunno riflette sui
dati fondamentali della
vita di Gesù e sa
collegare i contenuti
principali del suo
insegnamento alle
tradizioni dell'ambiente
in cui vive.
5. L'alunno conosce le
origine delle prime
comunità cristiane e
l'azione evangelizzatrice
degli apostoli
Il Nuovo Testamento
Le diverse tradizioni natalizie
La vita al tempo di Gesù
Gesù vero uomo vero Dio
Il Cristianesimo: origini e sviluppo
- Scoprire le caratteristiche
principali dei testi evangelici e
relativi autori
- Conoscere il contesto storico-
culturale in cui sono nati i Vangeli
e le relative tappe di formazione
- Conoscere il senso religioso del
Natale attraverso le narrazioni
evangeliche
Scoprire le tradizioni natalizie del
nostro paese
- Scoprire l'ambiente di vita di
Gesù nei suoi aspetti quotidiani,
familiari, sociale e religiosi
- Comprendere l'identità storica di
Gesù che rivela all'uomo il volto
del Padre e annuncia il regno di
Dio con parole ed azioni
- Conoscere alcune parabole ed
alcuni miracoli narrati nei Vangeli
e comprenderne messaggio,
elementi fondamentali e struttura
- Comprendere lo sviluppo del
cristianesimo nelle prime tappe
del suo cammino storico
- Conoscere i simboli ed i luoghi di
preghiera delle prime comunità
cristiane
OBIETTIVI MINIMI
- Saper collocare la figura di Gesù nel conteso storico-sociale del suo tempo
- Accostarsi al messaggio di Gesù attraverso le parabole
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Durante l’anno scolastico si proporranno i seguenti processi cognitivi e le seguenti attività: • lettura e analisi di brani biblici, semplificati in un linguaggio comprensibile agli alunni; • lettura e analisi di semplici brani e storie per la comprensione di valori come l’amicizia, il rispetto, la tolleranza, la diversità;
• conversazioni guidate con domande mirate in cui gli alunni avranno la possibilità di esprimere ad alta voce i propri pensieri riguardo l’argomento trattato; • confronto con le fonti religiose per rispondere alle domande sul mondo, sull’uomo e sulla vita; • sequenze di disegni da riordinare, completare o commentare (in modo autonomo o in gruppo); • attività di associazione o completamento per riformulare quanto appreso; • attività come prospetti, disegni, giochi, drammatizzazioni finalizzati a trasformare in modo autonomo le abilità acquisite e utilizzarle in altri contesti; • attività laboratoriali di gruppo in cui applicare le competenze personali e/o acquisite e sviluppare compiti manipolativi con materiali differenti; • lettura dei testi adottati nonché ulteriori testi di approfondimento; • visione collettiva di materiale audiovisivo in cassetta o DVD; • utilizzo di materiali multimediali (PC-LIM).
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Premessa la finalità educativa e culturale della disciplina, primo criterio di valutazione sarà il coinvolgimento dell’alunno nel lavoro di maturazione umana e religiosa. Coinvolgimento che si rileverà nelle varie occasioni del rapporto scolastico: dialogo educativo partecipazione attiva alle lezioni attività di gruppo o personali lavori svolti sul quaderno a scuola o a casa. Secondo elemento della valutazione sarà l’effettiva competenza raggiunta attraverso la padronanza delle conoscenze e delle abilità raggiunte che si verificherà o attraverso il dialogo in classe o attraverso prove di valutazione (a domande aperte, a completamento, a scelta multipla, vero – falso, ecc.) o con schede che il testo stesso offre come sussidio per ogni modulo.
I.C. MARCHENO data
2017-18
pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
PRIMARIA
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017-18 QUINTA RELIGIONE CATTOLICA
BIENA
SALERI
TEOTTI
ZUBANI
COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ MODU
LI
1. L'alunno conosce le
diverse confessioni
all'interno del
cristianesimo e sa riferire
le cause della loro origine
e le caratteristiche
fondamentali.
Comprende il concetto di
ecumenismo e rivela
come il dialogo
costruttivo favorisca la
conoscenza ed il rispetto
dell'altro.
2. L'alunno apprezza il
valore delle feste
religiose come
espressione di identità e
di appartenenza
3. L'alunno sa che nel
mondo esistono diverse
religioni, ognuna degna
di rispetto e coglie i valori
umani comuni ed
universali.
Matura atteggiamenti di
rispetto e tolleranza
verso culture e religioni
diverse dalla propria.
Il Cristianesimo e le altre
confessioni cristiane
Le tradizioni natalizie nel mondo
Le grandi religioni mondiali
- Conoscere le origini e lo sviluppo
del cristianesimo
- Riconoscere avvenimenti,
persone e strutture fondamentali
della chiesa cattolica e metterli a
confronto con quelli delle altre
confessioni cristiane
- Evidenziare le prospettive del
cammino ecumenico
- Riconoscere nelle tradizioni
natalizie manifestazioni di
religiosità popolare
- Scoprire alcune tradizioni
natalizie mondiali
- Conoscere gli elementi
fondamentali delle grandi
religioni: ebraismo, islamismo,
induismo, buddismo
OBIETTIVI MINIMI
- Conoscere alcune figure significative della Chiesa Cattolica dalle origini a oggi - Conoscere alcuni elementi distintivi delle principali religioni mondiali
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Durante l’anno scolastico si proporranno i seguenti processi cognitivi e le seguenti attività: • lettura e analisi di brani biblici, semplificati in un linguaggio comprensibile agli alunni; • lettura e analisi di semplici brani e storie per la comprensione di valori come l’amicizia, il rispetto, la tolleranza, la diversità; • conversazioni guidate con domande mirate in cui gli alunni avranno la possibilità di esprimere ad alta voce i propri pensieri riguardo l’argomento trattato; • confronto con le fonti religiose per rispondere alle domande sul mondo, sull’uomo e sulla vita; • sequenze di disegni da riordinare, completare o commentare (in modo autonomo o in gruppo); • attività di associazione o completamento per riformulare quanto appreso; • attività come prospetti, disegni, giochi, drammatizzazioni finalizzati a trasformare in modo autonomo le abilità acquisite e utilizzarle in altri contesti; • attività laboratoriali di gruppo in cui applicare le competenze personali e/o acquisite e sviluppare compiti manipolativi con materiali differenti; • lettura dei testi adottati nonché ulteriori testi di approfondimento;
• visione collettiva di materiale audiovisivo in cassetta o DVD; • utilizzo di materiali multimediali (PC-LIM).
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Premessa la finalità educativa e culturale della disciplina, primo criterio di valutazione sarà il coinvolgimento dell’alunno nel lavoro di maturazione umana e religiosa. Coinvolgimento che si rileverà nelle varie occasioni del rapporto scolastico: dialogo educativo partecipazione attiva alle lezioni attività di gruppo o personali lavori svolti sul quaderno a scuola o a casa. Secondo elemento della valutazione sarà l’effettiva competenza raggiunta attraverso la padronanza delle conoscenze e delle abilità raggiunte che si verificherà o attraverso il dialogo in classe o attraverso prove di valutazione (a domande aperte, a completamento, a scelta multipla, vero – falso, ecc.) o con schede che il testo stesso offre come sussidio per ogni modulo.
VALUTAZIONE DI RELIGIONE CATTOLICA
La valutazione rappresenta un momento importante nel processo educativo e si fonda su criteri che permettono:
- all’insegnante di constatare quali siano i progressi nell’apprendimento e la crescita globale della personalità dell’alunno;
- all’allievo di cogliere, attraverso lo sviluppo delle proprie capacità, le attitudini particolari che possiede e di potenziarle.
La valutazione risulterà come la sintesi tra misurazione di dati quantitativi( verifiche, prove oggettive,…) e la descrizione di dati qualitativi( processi, atteggiamenti, stili, …). Attraverso le osservazioni di processo riferite a interesse, impegno, socializzazione, metodo di lavoro, collaborazione, rispetto delle opinioni altrui, si rileveranno quindi nell’alunno le trasformazioni di tipo cognitivo e meta cognitivo.
DESCRITTORI
Corrispondenza
valutazione in
decimi
GIUDIZIO
Partecipazione discontinua e impegno limitato . La conoscenza degli argomenti affrontati è superficiale e incompleta. Le competenze di base vengono utilizzate in maniera parziale. Il linguaggio utilizzato non è sempre corretto.
5 NON
SUFFICIENTE
Partecipazione accettabile e impegno non sempre adeguato. L’allievo conosce gli elementi essenziali degli argomenti affrontati. Utilizza le competenze di base in maniera elementare. Il linguaggio utilizzato è sostanzialmente corretto.
6
SUFFICIENTE
Partecipazione adeguata e impegno accettabile. L’allievo mostra una conoscenza abbastanza completa degli argomenti affrontati. Sa applicare le competenze apprese. Si esprime in maniera chiara senza una personale rielaborazione.
7
DISCRETO
Partecipazione attiva e impegno adeguato. L’allievo ha acquisito una conoscenza completa degli argomenti affrontati. Comprende e sa applicare i contenuti esaminati dimostrando autonomia. Sa utilizzare in maniera adeguata il linguaggio specifico della disciplina.
8
BUONO
Partecipazione attiva e impegno costante. L’allievo presenta una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti esplicitati. Utilizza le competenze acquisite in maniera personale ed autonoma. Sa effettuare sintesi significative e corrette utilizzando un linguaggio specifico adeguato.
9
DISTINTO
Partecipazione attiva connotata da spirito di iniziativa; impegno costante e costruttivo. E'in grado di organizzare le sue conoscenze in maniera autonoma, individuando opportuni collegamenti interdisciplinari e utilizzando un linguaggio specifico completo e accurato. Sa utilizzare le competenze apprese in situazioni nuove ed esprime valutazioni personali.
10
OTTIMO
ISTITUTO COMPRENSIVO MARCHENO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE
SCUOLA SETTORE
Secondaria Marcheno, Lodrino, Pezzaze, Bovegno, Collio.
ANNO SCOLASTICO CLASSI DISCIPLINA AREA
2017-2018 1 °A-B-C-D-E-F-G-
H RELIGIONE
CATTOLICA
RISULTATI DI APPRENDIMENTO E STRUMENTI ORGANIZZATIVI E METODOLOGICI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di
primo grado
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. -Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. -Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. -Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. - Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. STRUMENTI ORGANIZZATIVI -Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) - Schemi esemplificativi e mappe concettuali - Lettura e commento del testo (Il tesoro che c’è, I vol., ed Marietti-Un Tesoro per tutti, vol unico., ed Marietti) utilizzando anche gli esercizi inseriti all'interno delle unità didattiche, enigmistica. - Lettura e commento dei Vangeli e di brani tratti dai libri della Bibbia - Utilizzo dei supporti audiovisivi, riviste. - Utilizzo di siti internet appositi. METODOLOGIE DIDATTICHE - Lezione frontale - Brain storming, lettura di opere d’arte. - Promuovere un clima relazionale sereno, di conoscenza reciproca e di socializzazione attraverso il dialogo, l’ascolto attivo, la conversazione e la discussione dei temi affrontati. - Porre attenzione e valorizzare i vissuti extrascolastici degli alunni. - Sollecitare le domande, secondo il metodo maieutico per favorire la riflessione personale, gli
approfondimenti e gli interrogativi sul senso e sul significato delle esperienze umane (significato della vita, della morte, il senso dell’impegno, lo studio, il confronto con gli altri, il significato delle norme sociali, il senso morale). - Introdurre gli argomenti attraverso un immagine o una frase, esplicitando gli obiettivi e le finalità da raggiungere.
PROFILO, QUADRO ORARIO, RISULTATI DI APPRENDIMENTO
L’ora di Religione prevede una collocazione di un ora settimanale, all’interno del monte ore complessivo di ogni alunno che si avvale di tale disciplina.
FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interrogano sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo. L’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese. Religione cattolica
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che, portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e promuove in tutte le discipline, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e inconoscibili. Il confronto, poi, con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo
per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di
appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti. La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato, l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione sui grandi interrogativi posti dalla condizione umana (ricerca identitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine della vita, radicali domande di senso…) e sollecita il confronto con la risposta maturata nella tradizione cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità differenziate a seconda della specifica fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona, nell’esercizio della propria libertà, riflette e si orienta per la scelta di un responsabile progetto di vita. Emerge così un ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto
delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’Irc, si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, per proporre percorsi di sintesi che, da una peculiare angolatura, aiutino gli alunni a costruire mappe culturali in grado di ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realtà.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di senso che ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale. Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo: - Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo; - la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza; - il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali; - i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
RISORSE UMANE
Docenti GHIZZARDI (plesso di Marcheno) BETTINSOLI (plesso di Lodrino) BERTUSSI (Plesso di Pezzaze-Bovegno-Collio)
I.C MARCHENO data 30/09/2017
pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017/2018 1° RELIGIONE
CATTOLICA
Competenze Conoscenze ABILITÀ Moduli
1. L’alunno sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso,cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. Interagisce con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
• Ricerca umana e rivelazione di Dio nella storia
• Riconosce il valore culturale e storico della religione nell’uomo.
• Riconosce le religioni politeiste naturali e monoteiste
• Scopre i comportamenti dell’uomo religioso
• Legge e analizza i segni del sacro
1. un progetto
meraviglioso. Le
domande di senso.
2. le
religioni nella
preistoria e nell'antichi
tà.
2. Individua a
partire dalla Bibbia, le tappe essenziali della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
3. Riconosce i linguaggi espressivi della religione (simboli,preghiere e riti…) imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
4. Coglie le
implicazioni etiche della cultura religiosa e le rende oggetto di riflessione.
5.
6.
• Il libro della Bibbia, documento storico- culturale e Parola di Dio
• Tappe della storia della Salvezza e Storia di Israele
• L’opera di Gesù, la sua morte e risurrezione
• La persona e la vita di Gesù nell’arte e nella cultura
• Strutture e significati dei luoghi sacri cristiani.
• I comandamenti e le forme di preghiera nelle varie religioni
• Sa adoperare la Bibbia e ne sa spiegare la struttura, la formazione e il valore dei credenti
• Sa ricostruire le principali tappe della storia della Salvezza
• Individua il contenuto centrale di alcuni testi biblici veterotestamentari
• Riconosce il valore della fede di alcuni personaggi biblici.
• Individua le
categorie fondamentali della fede ebraico- cristiana.
• È in grado di dare
valore religioso, storico, artistico, culturale dell’evento pasquale.
• Riconosce il contesto storico, geografico, culturale in cui è nato e vissuto Gesù.
• Individua gli elementi e i significati dello spazio sacro
• Confronta comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana
3. La Bibbia , parola di
Dio
4. Storia di Israele e patriarchi
5. Gesù di Nazareth, centro del cristianesi
mo
6. Ebraismo
TEMPI DELL’ATTIVITÀ DI INSEGNAMENTO
Moduli settembre ottobre novem. dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno 1 x x
2 x x
3 x x x
4 x x
5 x x x
6 x x x x x
OBIETTIVI MINIMI
-L’alunno osserva e descrive i fatti religiosi in linea generale. -coglie le principali domande di senso che l’uomo si pone. -sa adoperare la Bibbia e individua il contenuto essenziale di alcuni testi. -approfondisce l’identità, la predicazione e la conoscenza generale dell’opera di Gesù Cristo. Per gli alunni a rischio di insuccesso scolastico si cercherà di promuovere l’apprendimento attraverso la semplificazione dei contenuti ed alcune strategie di intervento che mirino al rafforzamento dell’autostima e dell’autonomia.
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Nel rispetto dei contenuti che contraddistinguono la disciplina è necessario che l’insegnante guidi il percorso formativo degli allievi tenendo conto dei loro interessi. -Verranno valorizzate le competenze possedute e il vissuto personale di ognuno. -Si utilizzeranno percorsi multimediali semplificati con ampio uso di immagini. -Mappe concettuali e schemi tratti dal libro di testo in adozione Si utilizzerà il lavoro nei piccoli gruppi per promuovere l’apprendimento collaborativo e l’aiuto reciproco. L’insegnante stesso, in mancanza del supporto dell’insegnante di sostegno o assistente, affiancherà gli alunni in difficoltà differenziando e/o semplificando anche le richieste di prestazione durante i momenti di verifica.
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Le misurazioni saranno certificative, cioè esprimeranno con una percentuale o un aggettivo o una frase e/o un numero il livello di raggiungimento di un obiettivo prefissato sulla base di una prestazione dell’alunno (compito scritto, lavoro, interrogazione, etc). La discriminante principale sarà la misura della sufficienza, intesa come livello essenziale per proseguire nell’apprendimento. Le valutazioni quadrimestrali saranno esclusivamente formative: terranno quindi conto del percorso svolto dall’alunno, considerando oltre al raggiungimento degli obiettivi disciplinari i seguenti indicatori, relativi al comportamento apprenditivo: -attenzione -partecipazione -impegno -ritmo di lavoro -autonomia -metodo di lavoro -modalità di apprendimento. Saranno utilizzati i seguenti sette livelli: -4 (che assorbe anche i livelli 1-2-3: non si utilizzeranno pertanto numeri inferiori al 4 per non mortificare inutilmente l’allievo), 5, 6, 7, 8, 9, 10. Non sarà possibile usare livelli intermedi nella scheda di valutazione.
ISTITUTO COMPRENSIVO MARCHENO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE
SCUOLA SETTORE
Secondaria Marcheno, Lodrino, Pezzaze,Bovegno, Collio
ANNO SCOLASTICO CLASSI DISCIPLINA AREA 2017-2018 2 °A-B-C-E-F-G-H RELIGIONE
CATTOLICA
RISULTATI DI APPRENDIMENTO E STRUMENTI ORGANIZZATIVI E METODOLOGICI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di
primo grado
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. -Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. -Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. -Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. - Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. STRUMENTI ORGANIZZATIVI -Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) - Schemi esemplificativi e mappe concettuali - Lettura e commento del testo (Il tesoro che c’è, I vol., ed Marietti- Un tesoro per tutti., vol unico., ed Marietti) utilizzando anche gli esercizi inseriti all'interno delle unità didattiche, enigmistica. - Lettura e commento dei Vangeli e di brani tratti dai libri della Bibbia - Utilizzo dei supporti audiovisivi, riviste. - Utilizzo di siti internet appositi. METODOLOGIE DIDATTICHE - Lezione frontale - Brain storming, lettura di opere d’arte. - Promuovere un clima relazionale sereno, di conoscenza reciproca e di socializzazione attraverso il dialogo, l’ascolto attivo, la conversazione e la discussione dei temi affrontati. - Porre attenzione e valorizzare i vissuti extrascolastici degli alunni. - Sollecitare le domande, secondo il metodo maieutico per favorire la riflessione personale, gli
approfondimenti e gli interrogativi sul senso e sul significato delle esperienze umane (significato della vita, della morte, il senso dell’impegno, lo studio, il confronto con gli altri, il significato delle norme sociali, il senso morale). - Introdurre gli argomenti attraverso un immagine o una frase, esplicitando gli obiettivi e le finalità da raggiungere.
PROFILO, QUADRO ORARIO, RISULTATI DI APPRENDIMENTO
L’ora di Religione prevede una collocazione di un ora settimanale, all’interno del monte ore complessivo di ogni alunno che si avvale di tale disciplina.
FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interrogano sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo. L’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese. Religione cattolica
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che, portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e promuove in tutte le discipline, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e inconoscibili. Il confronto, poi, con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo
per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di
appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti. La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato, l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione sui grandi interrogativi posti dalla condizione umana (ricerca identitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine della vita, radicali domande di senso…) e sollecita il confronto con la risposta maturata nella tradizione cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità differenziate a seconda della specifica fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona, nell’esercizio della propria libertà, riflette e si orienta per la scelta di un responsabile progetto di vita. Emerge così un ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto
delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’Irc, si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, per proporre percorsi di sintesi che, da una peculiare angolatura, aiutino gli alunni a costruire mappe culturali in grado di ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realtà.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di senso che ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale. Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo: - Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo; - la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza; - il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali; - i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
RISORSE UMANE
Docenti GHIZZARDI (plesso di Marcheno) BETTINSOLI (plesso di Lodrino) BERTUSSI (plesso di Bovegno-Pezzaze-Collio)
I.C MARCHENO data 30/09/2017
pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017/2018 2° RELIGIONE
CATTOLICA
Competenze Conoscenze ABILITÀ Moduli
10. Individua a
partire dalla Bibbia, le tappe essenziali della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
• L’identità storica di Gesù e il riconoscimento di Lui come Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo
• La persona e la vita di Gesù nell’arte e nella cultura
• L’opera di Gesù, la sua morte e resurrezione
• I Vangeli
• Identifica i tratti fondamentali della vita e della figura di Gesù nei Vangeli
• Riconosce il contesto storico, geografico e culturale in cui è nato e vissuto Gesù.
• Si confronta con il
messaggio d’amore, di perdono e salvezza portato da Gesù.
• E’ in grado di dare
valore artistico e storico all’evento pasquale.
• Individua autori,
simboli e caratteristiche dei Vangeli.
1. Gesù di Nazaret
2. Nascono i Vangeli
11. Ricostruisce gli
elementi fondamentali della Storia della Chiesa confrontandoli con le vicende della storia civile passata e recente.
12. Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti…) imparando a fruirne in senso
artistico, culturale e spirituale.
• La Chiesa generata dallo Spirito Santo, Comunità dei credenti in Cristo, edificata da carismi e ministeri
• Storia della Chiesa
• Strutture e significati dei luoghi sacri cristiani
• I sacramenti e la preghiera cristiana
• Individua autori, simboli e contenuto del Nuovo Testamento
• Sa ricostruire al storia delle prime comunità cristiane e dei suoi principali protagonisti
• Conosce l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa
• Individua le caratteristiche e responsabilità di ministeri, stati di vita, carismi e istituzioni ecclesiali
• Individua gli elementi e i significati dello spazio sacro
• Sa riconoscere i principali luoghi sacri cristiani, la loro origine e la loro importanza per la Chiesa
• Sa riconoscere le
principali preghiere cristiane
• Coglie gli aspetti
costitutivi e il significato delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti
3.Nasce la Chiesa. Atti degli apostoli e prima comunità cristiana. 4.Storia della Chiesa, le radici cristiane d’Europa, le divisioni e il rinnovamenti 5.Arte sacra: le cattedrali e i luoghi di culto 6.I segni della salvezza e la preghiera
TEMPI DELL’ATTIVITÀ DI INSEGNAMENTO
Moduli settembre ottobre novem. dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno 1 x x x
2 x x
3 x x
4 x x
5 x x
6 x x
OBIETTIVI MINIMI -L’alunno osserva e descrive i fatti religiosi in linea generale. -coglie le principali domande di senso che l’uomo si pone. -sa adoperare la Bibbia e individua il contenuto essenziale di alcuni testi. -approfondisce l’identità, la predicazione e la conoscenza generale dell’opera di Gesù Cristo. Per gli alunni a rischio di insuccesso scolastico si cercherà di promuovere l’apprendimento attraverso la semplificazione dei contenuti ed alcune strategie di intervento che mirino al rafforzamento dell’autostima e dell’autonomia.
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Nel rispetto dei contenuti che contraddistinguono la disciplina è necessario che l’insegnante guidi il percorso formativo degli allievi tenendo conto dei loro interessi. -Verranno valorizzate le competenze possedute e il vissuto personale di ognuno. -Si utilizzeranno percorsi multimediali semplificati con ampio uso di immagini. -Mappe concettuali e schemi tratti dal libro di testo in adozione Si utilizzerà il lavoro nei piccoli gruppi per promuovere l’apprendimento collaborativo e l’aiuto reciproco. L’insegnante stesso, in mancanza del supporto dell’insegnante di sostegno o assistente, affiancherà gli alunni in difficoltà differenziando e/o semplificando anche le richieste di prestazione durante i momenti di verifica.
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Le misurazioni saranno certificative, cioè esprimeranno con una percentuale o un aggettivo o una frase e/o un numero il livello di raggiungimento di un obiettivo prefissato sulla base di una prestazione dell’alunno (compito scritto, lavoro, interrogazione, etc). La discriminante principale sarà la misura della sufficienza, intesa come livello essenziale per proseguire nell’apprendimento. Le valutazioni quadrimestrali saranno esclusivamente formative: terranno quindi conto del percorso svolto dall’alunno, considerando oltre al raggiungimento degli obiettivi disciplinari i seguenti indicatori, relativi al comportamento apprenditivo: -attenzione -partecipazione -impegno -ritmo di lavoro -autonomia -metodo di lavoro -modalità di apprendimento. Saranno utilizzati i seguenti sette livelli: -4 (che assorbe anche i livelli 1-2-3: non si utilizzeranno pertanto numeri inferiori al 4 per non mortificare inutilmente l’allievo), 5, 6, 7, 8, 9, 10. Non sarà possibile usare livelli intermedi nella scheda di valutazione.
ISTITUTO COMPRENSIVO MARCHENO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE
SCUOLA SETTORE
Secondaria Marcheno, Lodrino, Pezzaze, Bovegno, Collio.
ANNO SCOLASTICO CLASSI DISCIPLINA AREA
2017-2018 3 °A-B-C-D-E-F-G-
H RELIGIONE
CATTOLICA
RISULTATI DI APPRENDIMENTO E STRUMENTI ORGANIZZATIVI E METODOLOGICI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di
primo grado
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. -Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. -Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. -Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. - Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. STRUMENTI ORGANIZZATIVI -Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) - Schemi esemplificativi e mappe concettuali - Lettura e commento del testo (Il tesoro che c’è, I vol., ed Marietti- Un tesoro per tutti, vol. unico, ed Marietti) utilizzando anche gli esercizi inseriti all'interno delle unità didattiche, enigmistica. - Lettura e commento dei Vangeli e di brani tratti dai libri della Bibbia - Utilizzo dei supporti audiovisivi, riviste. - Utilizzo di siti internet appositi. METODOLOGIE DIDATTICHE - Lezione frontale - Brain storming, lettura di opere d’arte. - Promuovere un clima relazionale sereno, di conoscenza reciproca e di socializzazione attraverso il dialogo, l’ascolto attivo, la conversazione e la discussione dei temi affrontati. - Porre attenzione e valorizzare i vissuti extrascolastici degli alunni. - Sollecitare le domande, secondo il metodo maieutico per favorire la riflessione personale, gli
approfondimenti e gli interrogativi sul senso e sul significato delle esperienze umane (significato della vita, della morte, il senso dell’impegno, lo studio, il confronto con gli altri, il significato delle norme sociali, il senso morale). - Introdurre gli argomenti attraverso un immagine o una frase, esplicitando gli obiettivi e le finalità da raggiungere.
PROFILO, QUADRO ORARIO, RISULTATI DI APPRENDIMENTO
L’ora di Religione prevede una collocazione di un ora settimanale, all’interno del monte ore complessivo di ogni alunno che si avvale di tale disciplina.
FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interrogano sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo. L’insegnamento della religione cattolica si colloca nell’area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese. Religione cattolica
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che, portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e promuove in tutte le discipline, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e inconoscibili. Il confronto, poi, con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo
per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di
appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti. La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato, l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. La proposta educativa dell’Irc consente la riflessione sui grandi interrogativi posti dalla condizione umana (ricerca identitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine della vita, radicali domande di senso…) e sollecita il confronto con la risposta maturata nella tradizione cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità differenziate a seconda della specifica fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona, nell’esercizio della propria libertà, riflette e si orienta per la scelta di un responsabile progetto di vita. Emerge così un ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto
delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. In tal senso l’Irc, si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, per proporre percorsi di sintesi che, da una peculiare angolatura, aiutino gli alunni a costruire mappe culturali in grado di ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realtà. I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte
di senso che ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale. Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo: - Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo; - la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza; - il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali; - i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
RISORSE UMANE
Docenti GHIZZARDI (plesso di Marcheno) BETTINSOLI (plesso di Lodrino) BERTUSSI (Plesso di Bovegno-Pezzaze- Collio)
I.C MARCHENO data 30/09/2017
pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE
SCUOLA SETTORE
Secondaria Marcheno
ANNO SCOLASTICO CLASSE DISCIPLINA DOCENTE
2017/2018 3° RELIGIONE
CATTOLICA
Competenze Conoscenze ABILITÀ Moduli
1. Coglie le implicazioni
etiche della fede cristiana e vi riflette in vista di scelte di vita responsabili.
2. Impara a dare valori
ai propri comportamenti relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
3. Sa interagire con
persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
• Il decalogo, il comandamento dell’amore e le beatitudini
• Il cristianesimo e il pluralismo religioso.
• Confronta
spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita
• Confronta
comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana
• Descrive
l’insegnamento cristiano sui rapporti interpersonali, sull’affettività e sul valore della vita
• Evidenzia gli elementi specifici della dottrina, del culto e dell’etica di altre religioni.
• Individua l’originalità
della speranza cristiana rispetto alla proposta di altre visioni religiose.
• Sa rispettare le
diversità.
1.Tra fede e scienza: creazione ed evoluzione (la Genesi) 2. Il decalogo e le Beatitudini 3.Prepararsi all’amore: insegnamento della Chiesa su affettività e sessualità 4.Le religioni del mondo- il concetto di Trinità e il pensiero della Chiesa sul pluralismo religioso.
TEMPI DELL’ATTIVITÀ DI INSEGNAMENTO
Moduli settembre ottobre novem. dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno 1 x x
2 x x
3 x x
4 x x x x x
OBIETTIVI MINIMI -L’alunno osserva e descrive i fatti religiosi in linea generale. -coglie le principali domande di senso che l’uomo si pone. -sa adoperare la Bibbia e individua il contenuto essenziale di alcuni testi. -approfondisce l’identità, la predicazione e la conoscenza generale dell’opera di Gesù Cristo. Per gli alunni a rischio di insuccesso scolastico si cercherà di promuovere l’apprendimento attraverso la semplificazione dei contenuti ed alcune strategie di intervento che mirino al rafforzamento dell’autostima e dell’autonomia.
METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
Nel rispetto dei contenuti che contraddistinguono la disciplina è necessario che l’insegnante guidi il percorso formativo degli allievi tenendo conto dei loro interessi. -Verranno valorizzate le competenze possedute e il vissuto personale di ognuno. -Si utilizzeranno percorsi multimediali semplificati con ampio uso di immagini. -Mappe concettuali e schemi tratti dal libro di testo in adozione Si utilizzerà il lavoro nei piccoli gruppi per promuovere l’apprendimento collaborativo e l’aiuto reciproco. L’insegnante stesso, in mancanza del supporto dell’insegnante di sostegno o assistente, affiancherà gli alunni in difficoltà differenziando e/o semplificando anche le richieste di prestazione durante i momenti di verifica.
VERIFICA DELLA PROGETTAZIONE
Le misurazioni saranno certificative, cioè esprimeranno con una percentuale o un aggettivo o una frase e/o un numero il livello di raggiungimento di un obiettivo prefissato sulla base di una prestazione dell’alunno (compito scritto, lavoro, interrogazione, etc). La discriminante principale sarà la misura della sufficienza, intesa come livello essenziale per proseguire nell’apprendimento. Le valutazioni quadrimestrali saranno esclusivamente formative: terranno quindi conto del percorso svolto dall’alunno, considerando oltre al raggiungimento degli obiettivi disciplinari i seguenti indicatori, relativi al comportamento apprenditivo: -attenzione -partecipazione -impegno -ritmo di lavoro -autonomia -metodo di lavoro -modalità di apprendimento. Saranno utilizzati i seguenti sette livelli: -4 (che assorbe anche i livelli 1-2-3: non si utilizzeranno pertanto numeri inferiori al 4 per non mortificare inutilmente l’allievo), 5, 6, 7, 8, 9, 10. Non sarà possibile usare livelli intermedi nella scheda di valutazione.
I.C. MARCHENO data
30/09/2017 pag. 1 / 2
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
DISCIPLINA RELIGIONE CATTOLICA
TIPO
VERIFICA INDICATORI DI VALUTAZIONE
APPRENDIMENTO STUDENTE GIUDIZIO / VOTO
CORRISPONDENTI
La valutazione rappresenta un momento importante nel processo educativo e si fonda su criteri che permettono :
� All’insegnante di constatare quali siano i progressi nell’apprendimento e la crescita globale della personalità dell’alunno
� All’allievo di cogliere, attraverso lo sviluppo delle proprie capacità, le attitudini particolari che possiede e di potenziarle in vista di una scelta futura
La valutazione risulterà come la sintesi fra misurazione di dati quantitativi (verifiche, prove oggettive…) e la descrizione di dati qualitativi ( processi, atteggiamenti, stili…). si rileveranno quindi nell’alunno, trasformazioni di tipo cognitivo e meta cognitivo attraverso osservazioni di processo riferite a : interesse, impegno,socializzazione, metodo di lavoro, collaborazione, rispetto delle opinioni altrui. Per quanto riguarda la peculiarità della disciplina le valutazioni espresse in decimi trovano corrispondenza a giudizi espressi in sede di valutazione quadrimestrale come espresso dalla normativa vigente:
DESCRITTORI Corrispondenza
valutazione in
decimi GIUDIZIO
Partecipazione discontinua e impegno limitato . La conoscenza degli argomenti affrontati è superficiale e incompleta. Le competenze di base vengono utilizzate in maniera parziale. Il linguaggio utilizzato non è sempre corretto.
5 NON
SUFFICIENTE
Partecipazione accettabile e impegno non sempre adeguato. L’allievo conosce gli elementi essenziali degli argomenti affrontati. Utilizza le competenze di base in maniera elementare. Il linguaggio utilizzato è sostanzialmente corretto.
6 SUFFICIENTE
Partecipazione adeguata e impegno accettabile. L’allievo mostra una conoscenza abbastanza completa degli argomenti affrontati. Sa applicare le competenze apprese. Si esprime in maniera chiara senza una personale rielaborazione.
7 DISCRETO
Partecipazione attiva e impegno adeguato. L’allievo ha acquisito una conoscenza completa degli argomenti affrontati. Comprende e sa applicare i contenuti esaminati dimostrando autonomia. Sa utilizzare in maniera adeguata il linguaggio specifico della disciplina.
8
BUONO
Partecipazione attiva e impegno costante. L’allievo presenta una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti esplicitati. Utilizza le competenze acquisite in maniera personale ed autonoma. Sa effettuare sintesi significative e corrette utilizzando un linguaggio specifico adeguato.
9
DISTINTO
Partecipazione attiva connotata da spirito di iniziativa; impegno costante e costruttivo. E' in grado di organizzare le sue conoscenze in maniera autonoma, individuando opportuni collegamenti interdisciplinari e utilizzando un linguaggio specifico completo e accurato. Sa utilizzare le competenze apprese in situazioni nuove ed esprime valutazioni personali.
10
OTTIMO