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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 149 anno XII - 13 Febbraio 2014 r.g. Salvatore Forestieri L’abbraccio DDL Province R. Crocetta G. D’Alia

il Cittadino n. 149

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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n° 14

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L’abbraccioDDL Province

R. CrocettaG. D’Alia

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“C’eravamo

Tutti gli innamoramenti, a maggior ragione quell abbiamo assistito a lanci di stima e affetto da par ricorderà, portarono a proporre la candidatura a

mi periodi si sono registrate critiche piuttosto veemen scaturita da opinioni difformi sulle riforme istituzionali probabilmente, ha creato il clima e le premesse per un incontro telefonico sull’asse Roma-Palermo, sono riusc posta unitaria che prevede l’istituzione dei liberi conso Mentre sciviamo è in corso all’Ars di Palermo il dibat legge predisposto dal governo regionale.Per i messinesi l’approvazione della città metropolitan precedente normativa si inserisce nel dibattito in corso no la realizzazione della città metropolitana dello Stret

AsteriscoAsteriscodi Lillo Zaffino

San Valentino 2014

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tanto amati” i politici, attraversano periodi di alti e bassi. In Sicilia

rte dell’on. D’Alia nei confronti di Crocetta che, come si governatore siciliano dell’ex sindaco di Gela. Negli ulti-

nti, tali da far credere ad un’imminente crisi di governo delle province. La prossima festività di San Valentino,

riavvicinamento tra i due esponenti siciliani, che, in un citi a trovare un punto di equilibrio per rilanciare la pro-

orzi dei comuni e le tre città metropolitane. tito che si concluderà con la votazione del disegno di

na con il perimetro formato dai 51 comuni previsti dalla

o nelle comunità messinesi e calabresi che immagina- tto.

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Primo PianoPrimo Piano

DDL Province

Lavori in corso

Nella notte fra il 10 e l’11 febbraio a Roma, per la precisione a Palazzo Nazareno,sede del Pd si è svolto un vertice della maggioranza all’Ars per il “Ddl Province”durato oltre quattro ore. Presenti Davide Faraone, Gianpiero D'Alia e i leader di

Pd, Udc, Drs, Megafono e Articolo 4, assenti il Presidente Crocetta per via dell’influen-za (sembra che abbia partecipato in videoconferenza) e il Segretario del Pd, Lupo .Non sono mancati i momenti di tensione sulla misura da presentare, il Ministro D'Alia ha lascia-to il vertice rimandando al Segretario Pistorio la discussione, ma qualche minuto dopo l’una unaccordo sembrava raggiunto. In pratica i partiti della maggioranza hanno deciso di rendere più facile la costituzione di con-sorzi di Comuni, che sostituiranno le soppresse Province. All'inizio i consorzi saranno coin-cidenti con il perimetro delle vecchie Province, in seguito entro sei mesi dall’elaborazione dellalegge, più Comuni potranno staccarsi per rendersi autonomi. Il maxiemendamento del Governo regionale incide sulla formazione dei Liberi Consorzi, dandomaggiore peso ai Comuni. Si parte dai nove Liberi Consorzi, corrispondenti alle attuali nove Province, come previsto daltesto della I° Commissione Ars. I Comuni avranno la possibilità di aggregarsi con altri enti loca-li (sul modello delle Unioni tra comuni) per formare nuovi Liberi Consorzi, in questo caso peròdovranno rispettare alcuni paletti: intanto dovranno esprimersi i Consigli Comunali, con unamaggioranza qualificata di due/terzi; inoltre, elemento fondamentale, dovranno consorziarealmeno una popolazione di 150 mila abitanti, dunque stilare una sorta di «piano industriale»per dimostrare una riduzione di spesa pubblica accorpando uffici e funzioni, non c'è un tettostabilito, ma l'indicazione è che l'abbattimento sia intorno al 30%; sarà poi la Regione, entrosei mesi, a valutare il «piano industriale» e ad autorizzare o meno la costituzione del LiberoConsorzio. Prevista anche una premialità, che si dovrebbe tradurre in termini di maggiori tra-sferimenti da parte della Regione sulle spese per investimenti.

Un aforisma, frutto della saggezza popo-lare recita : “La notte porta consiglio”,ma in presenza della politica sicilianaanche la saggezza popolare deve cedereil passo!!!

di Marilena Faranda

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Per le Città Metropolitane di Palermo, Messina e Catania rimane la possibilità per i Comuni diaderirvi o meno. Per quanto riguarda l'aspetto elettivo, la maggioranza conferma l'elezione disecondo livello, ma introduce il voto ponderato per la composizione delle assemblee: insostanza in base alla popolazione sarà stabilito quanti consiglieri potrà esprimere il singoloComune nell'assemblea del Libero Consorzio e successivamente si procederà all'indicazionedei componenti dell'organismo, tutelando le minoranze. Presidente e giunta del Libero consor-zio saranno poi eletti, tra i sindaci, dall'assemblea.Questo quanto “partorito” durante la notte ma il Presidente Ardizzone, ha rinviato tutto al pome-riggio del giorno seguente, concedendo fino alle 13 del giorno 12 febbraio termine per la pre-sentazione degli emendamenti e alle 9:30 era prevista la conferenza dei capigruppo per avvia-re la discussione con le opposizioni.Il confronto non è avvenuto e i deputati di Mpa, Forza Italia, Nuovo Centro Destra hanno “con-gelato” le loro valutazioni, mentre i Pentastellati restano legati all’esito delle votazioni on linecon le quali gli iscritti al meet-up dovranno dare indicazioni di voto ai deputati (attualmente nelsondaggio sono in vantaggio i si, ma non sono dati definitivi).Nel pomeriggio il Presidente Ardizzone, all’apertura dei lavori, ha assegnato un nuovo terminefino alle 20 per presentare i sub-emendamenti, quindi ulteriore rinvio della discussione.Il tempo sta per scadere,il termine del 15 febbraio è alle porte. Voci di corridoio ritengono cheil termine del 15 febbraio potrebbe essere ignorato, sicuri che non ci saranno conseguenze sulpiano politico, anche se per queste nuova violazione di termini potrebbero far balenare inmente al Ministero degli Interni, che esista la persistente violazione dello Statuto, unico ele-mento che permette a Roma un Commissariamento della Sicilia. Parallelamente pare si stialavorando ad una proroga dei Commissari delle Province fino a tarda primavera o addiritturafino ad ottobre.Non ci resta che dire: “Province: work in progress”, ma fino a quando?

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"La frettolosa e sembra non tranquilla riunione della presunta maggioranza di governo a pocheore dal decisivo confronto d'Aula su come superare l'impasse per l'abolizione delle provincie èil segno di una crisi che assume sempre più ogni giorno contorni gravissimi e che richiedereb-be invece che non si perda più tempo. La scadenza per portare a compimento la riforma deglienti locali sovracomunali è ormai prossima ed un ritorno al passato sarebbe certamente sba-gliato visto che le Provincie non hanno mai raggiunto i risultati per cui erano nate. Bisogna piut-tosto favorire l'aggregazione dei comuni in base agli interessi, alla tipologia del territorio, allapossibilità di creare opportunità e strumenti per una economia di scala che permetta la gestio-ne dei servizi e rilanci lo sviluppo, rompendo vecchie logiche schematiche dove il numero deiconsorzi è stabilito aprioristicamente senza alcun criterio espresso dai territori."Roberto Di Mauro, presidente dei parlamentari del Partito dei Siciliani MPA, nel richiamarequindi il Governo al senso di responsabilità, rilancia la proposta del suo gruppo parlamentaree apre al dialogo con la maggioranza"."Per noi è importante affermare il principio del legame fra programmazione e gestione dellerisorse e territorio dove quelle risorse devono portare sviluppo. Per questo abbiamo deposita-to all'ARS da tempo una proposta di legge che serve non solo a dare vero potere decisionalea futuri consorzi, ma li fa nascere sulla base di interessi comuni e per affrontare problematichecomuni, favorendo allo stesso tempo un processo di "dimagrimento" della Regione, oggi obe-rata da troppe competenze.In particolare Di Mauro ricorda che il DDL proposto dal MPA, ha previsto che i liberi consorzidiventino protagonisti nella programmazione e gestione "di servizi essenziali per i quali unavera dimensione di scala può essere la chiave di volta per l'efficienza e l'economicità: le attivi-tà produttive; il commercio; le politiche sociali; la formazione; i lavori pubblici, la tutela e valo-rizzazione dei beni culturali e dell'ambiente; i trasporti, il turismo; la gestione integrata dei rifiu-ti e del servizio idrico.""Su questi temi e per questi obiettivi - conclude il capogruppo del PdS-MpA - siamo pronti aldialogo con la maggioranza, per evitare che l'ARS resti impantanata in discussioni che benpoco hanno a che vedere con gli interessi dei siciliani."

MPA "Pronti al dialogo se consorzi saranno legati al territorio"

"Si faccia presto sulla legge che sopprime le province e istituisce i liberi consorzi tra comuni.All'Ars c'è un partito in agguato fatto da chi vuole far votare a maggio e dunque lavora adaffossare la legge. Credo che l'accordo sancito a Roma sia utile per dare maggiore potere aicomuni e sopprimere i costi della politica. Ora serve lo slancio in Aula per dare corpo ad unariforma voluta in primis dal presidente Rosario Crocetta che si rende necessaria per ridisegna-re le autonomie locali e far funzionare le aree metropolitane". Lo afferma il renziano GianfrancoVullo, deputato regionale del Pd.

Vullo (PD), all’ARS c’è chi lavora ad agguato per far saltare leggeche sopprime le province e istituisce i liberi consorzi tra comuni

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"Abbiamo raggiunto un buon accordo sulla legge elettorale che sopprime le province e dà il vialibera ai liberi consorzi tra comuni. In particolare la norma che verrà emendata subito, rispettoal testo attuale, prevede che al momento dell'entrata in vigore della nuova legge rimanganonove i liberi consorzi. Poi, entro sei mesi, i comuni avranno la possibilità di modificare l'asset-to dei nuovi enti intermedi, attraverso deliberazioni dei consigli comunali, per territori checomunque abbiamo almeno 150 abitanti. Inoltre gli organi amministrativi verranno gestiti diret-tamente da consiglieri comunali, eletti secondo medie ponderate e da sindaci. Questi ultimieleggeranno loro colleghi al vertice della Giunta del libero consorzio. Sono convinto che in que-sto modo, grazie all'accordo raggiunto dalla maggioranza, si dà attuazione ad uno dei puntifondamentali del programma di governo di Rosario Crocetta. Comprendo che talvolta i cam-biamenti, come la riforma della province, vengono visti con tante perplessità. Ma non bisognaavere paura delle novità. Voglio, infine, sottolineare come la riforma intera sia improntata alrisparmio dei costi della politica e di gestione amministrativa. Per quanto riguarda le areemetropolitane si parte dall'attuale assetto che prevede città metropolitane per Palermo,Catania e Messina, ma è auspicabile un intervento normativo serio che le svincoli dalle attua-li aree urbane". Lo afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per laSicilia all'Ars.

Picciolo (DRS), con accordo raggiunto dà attuazione ad uno deipunti più importanti del programma di governo Crocetta, subitonove liberi consorzi e poi sei mesi di tempo per nuovi assetti

“La politica frettolosa partorisce …liberi consorzi ciechi” la battuta è del capogruppo dell’Ncd,Nino D’Asero, che, innanzitutto si riferisce “alla confusione già creatasi nel coacervo formatoda aree metropolitane, consorzi et similia” e, sull’argomento riforma delle province, così conti-nua nella propria disamina: “Se si vogliono evitare strafalcioni, se si vogliono scongiurarenorme dettate da interessi di bottega e delle singole realtà politiche, se si vuole salvaguarda-re il territorio e valorizzare le realtà locali, la riforma delle province deve essere ecumenica e,certamente, non dettata dai tempi stretti”.“Il taglio della spesa pubblica e la funzionalità degli enti locali devono essere gli elementi infor-matori di una riforma, necessariamente epocale e positiva – conclude D’Asero – Per questo,ci vedremo costretti a esercitare il nostro ruolo di opposizione e di non votare una riforma laquale, se dovesse rimanere nei limiti del ddl nato dall’accordo fra governo e maggioranza, nonpotrà soddisfare la Sicilia e i siciliani”.

Nino D’Asero, “Riforma province soltanto con decisione ecumenica”

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di Michele Giunta

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44-45 CittàCronache urbane

40-41 Dietro le quinte

numero 149 anno XI 13 Febbraio 2014

Sicilia46-47

Attualità

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Spettacoli68-71

30-35

Sommario

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42 SettegiorniCronaca della settimana

Mangiare Sano78-79

Cultura54-65

Economia48-49

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice,Gianmarco Vetrano, Mattia Florena

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Elaborazione grafica del dipinto di Giorgio De ChiricoEttore e Andromaca, 1917

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Si comunica la riapertura dei termini per la presentazione delle domande diammissione alle agevolazioni per l’Autoimprenditorialità e l’Autoimpiego, previstidal titolo I e II del decreto legislativo n. 185/2000, erogati dall’Agenzia Nazionaleper l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo dell’Impresa, per iniziative per ini-ziative da realizzarsi esclusivamente nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria,Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Lo stanziamento dei fondi è pari a80 milioni di euro.È, inoltre, prevista una dotazione finanziaria specifica, a valere sul ProgrammaOperativo Interregionale "Attrattori culturali, naturali e turismo" FESR 2007/2013,Asse 2, Ob. Op. II.1. per lo sviluppo delle imprese turistiche e/o connesse allafruizione culturale e naturalistica degli attrattori ricadenti nei Poli di attrazione cul-turali, naturali e/o paesaggistici localizzati nei Comuni delle regioni Calabria,Campania, Puglia e Sicilia. Lo stanziamento dei fondi è pari a 18 milioni di euro.

AutoimpiegoInvitalia sostiene la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali daparte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione attraverso leseguenti iniziative:- Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Investimenti previsti non supe-riori a € 25.823,00.- Microimpresa (in forma di società di persone). Investimenti previsti non supe-riori a € 129.114,00.- Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare conFranchisor accreditati con Invitalia.

Per tutte le tipologie sono previsti contributi a fondo perduto pari al 50% e finan-ziamenti a tasso agevolato pari al 50%; che complessivamente coprono il 100%degli investimenti ammissibili.

AutoimprenditorialitàInvitalia promuove la creazione di nuove società o l’ampliamento di società giàesistenti attraverso le seguenti iniziative:

Annunci utilia cura di Pippo Previti

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- Produzione di beni e servizi (in forma societaria) nei seguenti settori: produzio-ne di beni in agricoltura, industria e artigianato e fornitura di servizi alle imprese(non sono finanziabili i servizi alle amministrazioni pubbliche). Investimenti previ-sti non superiori a € 2.582.000,00.- Fornitura di servizi (in forma societaria) nei seguenti settori: fruizione dei beniculturali (esclusi quelli statali), turismo, manutenzione di opere civili e industriali(esclusa la manutenzione straordinaria), tutela ambientale, innovazione tecnolo-gica, agricoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindu-striali. Investimenti previsti non superiori a € 516.000,00.- Cooperative sociali operanti nei seguenti settori: produzione produzione di beniin agricoltura, industria e artigianato e fornitura di servizi alle imprese (non sonofinanziabili i servizi alle amministrazioni pubbliche). Investimenti fino a €516.000,00 per le cooperative sociali di nuova costituzione e fino a € 258.000,00per le cooperative sociali già esistenti.

L’International Fund for Agriculture Development (IFAD) mette a disposizione un’opportunità di formazione per giovani laureati o laurean-di under 30 interessati al settore dello sviluppo dell’agricoltura.Per candidarsi ai tirocini, aperti in qualunque periodo dell’anno, è necessarioessere in possesso dei seguenti requisiti:• essere cittadini di uno stato membro IFAD; • avere meno di 30 anni; • avere completato il proprio corso di laurea o essere iscritti all’università eavere seguito almeno un corso durante gli ultimi 12 mesi; • avere un’ottima conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua ufficiale IFAD.Per i partecipanti ai tirocini è previsto un rimborso mensile di 600 dollari.Per maggiori informazioni puoi consultare il sito ufficiale dell’IFAD www.ifad.orgalla pagina dedicata ai tirocini.I tirocini sono promossi dall’International Fund for Agriculture Development(IFAD), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dell'incremento delle attivitàagricole dei paesi membri.Documento a cura dell’Ufficio Europa ed Interventi Comunitari

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L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostraAssociazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indiriz-zo: [email protected]

Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologicoconduce la dott.ssa Grazia Tacac/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa Lina-Messina)Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta).

Percorsi di tecniche yogaconduce la dott.ssa Domenica Lucianoc/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, FortunaResidence pal. X – Messina Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15

Pilates matwworkconduce la dott.ssa Maria AnsaldoLunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30Meditazione conduce il prof. re Marcello AragonaLunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina.

Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del bracciooperatoDott.ssa Jessica Messinac/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina(per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286).

Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parruccheIn corso di realizzazione.

Campagna di prevenzioneVisite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus.

Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzionepiù capillare sul territorio.

Il PresidenteGrazia Di Blasi

Programma attività 2012/2013

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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InchiestaInchiesta

Messina - Ci siamo posti delle domande: quanti affitti sono regolari a Messina? Quanti sono inostri concittadini che approfittano di situazioni al limite e ci lucrano sopra? Quante famigliesono costrette a sistemazioni precarie ed esose pur di avere un tetto sulla testa? E gli studen-ti? Quanti di loro vivono nella precarietà? Per trovare le risposte a queste nostre domandeabbiamo passato qualche mese all’interno del variopinto mondo degli affitti messinesi.Abbiamo sentito studenti/esse, famiglie, stranieri (i più sfruttati) e qualche padrone di casa.Premessa importante, ci corre l’obbligo di tutelare la privacy degli affittuari che abbiamo senti-to, non possiamo e vogliamo metterli nella situazione di essere riconosciuti, per cui nel prosie-guo dell’articolo tutti i nomi che leggerete saranno nati dalla nostra fantasia. Di episodi comequelli che andremo a raccontarvi ne abbiamo sentiti a decine, questi sono solo alcuni esempi.Vi proponiamo quelli più significativi ed esplicativi.Iniziamo da Silvia, 44 anni, sposata con Giuseppe, e madre di due bambini, la famiglia vivenella zona sud. Le abbiamo posto alcune domande alle quali ha avuto la cortesia di rispondere.

Il mondo nero degli affitti

Via Lenzi

di Francesco Certoservizio fotografico di Peppe Saya

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Silvia, andiamo subito al centro della questione, quanto paghi di affitto ogni mese?Di solo affitto paghiamo 600 euro mensili, e devo dire che non ci è andata neanche male,

abbiamo girato molto ed i prezzi erano anche più elevati.

La casa non è molto grande, ma sembra in buone condizioni, com’è vivere qui?Se devo dirti la verità questa casa non è affatto male, chiaro ha i suoi difetti, però tutto som-

mato non ci lamentiamo, è davvero il massimo che possiamo permetterci e quindi sopportia-

mo anche i tanti piccoli difetti che ci sono.

Tu e tuo marito lavorate entrambi?Si, però facciamo lavori che non ci permettono di vivere in posto migliore, non voglio dirti quan-

to riusciamo a portare a casa a fine mese, ma non è una cifra che possa permetterci una casa

più grande o addirittura un mutuo.

Prima di venire a vivere qui dove stavate?Abbiamo vissuto per qualche anno con i miei genitori, poi i bambini diventavano sempre più

grandi ed avevamo bisogno dei nostri spazi.

Ti faccio l’ultima domanda, il vostro affitto è regolare? No.

Non avete paura di finire sulla strada da un giorno all’altro?La paura c’è sempre, il padrone di casa ci ha garantito che non verremo cacciati dalla sera alla

mattina, però sappiamo che non potremo stare qui per sempre, ma per adesso è l’unica solu-

zione possibile.

600 euro, è davvero una cifra “onesta”?E’ una cifra che possiamo permetterci, certo a fatica, e spesso non siamo perfetti nelle scaden-

ze, ma c’è manica larga e comprensiva, quindi riusciamo a farcela.

Omar, siete in 4 in questa casa, da quanto tempo vivete qui?Quasi 2 anni.

Questa qui, però, non è proprio una casa, sembra più una mansarda a voler essere gen-tili?Si, insomma, non è proprio una casa come le altre, come hai visto si entra passando per il

tetto dello stabile e all’interno è tutto arrangiato alla ben e meglio.

Quanto pagate al mese per vivere in questa sistemazione?90 euro a testa, e cerchiamo di pagare entro il limite imposto, ma non è sempre facile.

Lavorate tutti?Si, e riusciamo a guadagnare abbastanza per pagare l’affitto e mandare qualcosa a casa.

La conversazione con Silvia è finita, ci sono altre cose che forse ci avrebbe volutodire, ma avrà preferito tenerle per sé. La cosa che ci ha lasciato più stupiti è la sensa-zione di gratitudine avvertita nei confronti del padrone di casa, che è si un evasore,ma mette un tetto a costo accessibile sulle loro teste, per cui la riconoscenza nonmanca, almeno per ora. Cambiamo zona, ci spostiamo al centro, via Tommaso Cannizzaro, più o meno, in unadelle tante traverse e traversine che si intrecciano con l’importante arteria. Qui abbia-mo incontrato Omar, altro nome di fantasia, il giovane è uno straniero, un cingalese, inItalia ormai da 6 anni, lui divide la casa, se così possiamo chiamarla, insieme a 3 immi-grati come lui, 2 indiani ed un altro cingalese.

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Salutiamo anche Omar ed i suoi amici, la loro condizione ci raccontano è simile a quel-la di tanti immigrati nella nostra città, loro vivono in una stanza che sembra quasi unacabina per la manutenzione degli ascensori, è posta all’esterno del tetto che ricopre unodei tanti palazzoni della nostra città, uno di quelli dove vivono tanti professionisti impet-titi. Ci raccontano, però, che sono tra i più fortunati, altri vivono in camere ben peggio-ri ed in numero maggiore. Loro, come nel caso di Silvia, si ritengono fortunati, paganouna cifra elevata per i loro guadagni ma riescono a farcela e non devono dormire perstrada. Rimaniamo in centro, sempre via Tommaso Cannizzaro, ma anche Piazza Duomo, viaSan Filippo Bianchi e tante di queste strade del centro. Cambiamo target però, passia-mo agli studenti, e ne abbiamo incontrati tanti, e con molte storie diverse e paradossa-li. Partiamo da Emma, lei è un’esperta degli affitti messinesi, studentessa fuori sede, hacambiato ben 4 appartamenti in 6 anni, a lei abbiamo chiesto di raccontarci alcuneavventure vissute in città.

Chiaro abbiamo una vita molto sacrificata ma dove stavamo prima era peggio.

Che lavori fate?Qualsiasi, vendiamo rose, aiutiamo in lavori manuali, artigiani o chiunque abbia bisogno di un

lavoro fisico.

Sarete molto stanchi?Si, certo, ma dobbiamo lavorare.

Se avete un regolare contratto è quasi inutile chiedertelo?No, non abbiamo contratto, siamo d’accordo col padrone, e paghiamo all’inizio di ogni mese.

Via degli Amici

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Emma, quando sei arrivata a Messina?Subito dopo il diploma, quindi a 19 anni, ho scelto Messina per seguire i miei interessi univer-

sitari ed anche per uscire di casa ed affrontare il mondo, quello vero.

Ci racconti cosa hai vissuto in tutti questi anni? Quante case hai cambiato?Beh, ho cambiato 4 case in 6 anni, ho vissuto praticamente sempre in centro città, ma in zone

diverse. Dal viale Boccetta alla Tommaso Cannizzaro, case diverse tra loro ma ci ho vissuto

grandi avventure.

Passiamo al tema della nostra inchiesta, contratto si o contratto no?Allora, contratto no, ma con un’eccezione, in una circostanza il contratto è stato stipulato e

rispettato. Nelle altre modalità, invece, ho sempre pagato in nero l’affitto delle camere.

Una sola eccezione, già il fatto che sia tale non è un bel segno, passiamo alle spese chehai dovuto affrontare in queste abitazioni? Che media puoi farci?Una media non certo bassa, se permetti vado con ordine. Il primo anno dividevo la casa con

altre 4 ragazze ed in tutto versavamo 600 euro, tutto in nero, per una casa abbastanza vec-

chia e senza riscaldamento. La seconda avventura mi vedeva protagonista di una convivenza

ancora una volta a 5, ma stavolta il costo era maggiore, 750 euro, abitazione anche in questo

caso non in ottime condizioni, freddissima di inverno e afosa in estate, piccola e con cucina

non proprio abitabile. Successivamente mi sono trasferita nella casa a cui facevo riferimento

all’inizio, quella col contratto di locazione. La dividevo con 3 coinquiline e versavamo una cifra

di 700 euro mensili, non divisi equamente però, perché le varie stanze erano di dimensioni

diverse, per cui anche le pigioni variavano, io personalmente vivevo in una specie di sgabuz-

zino obliquo, una camera ricavata tirando una parete da un angolo all’altro del corridoio, una

Via Rocca Guelfonia

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sistemazione diciamo “accogliente”, ma almeno eravamo in regola e tutelate. Certo anche qui

la casa non era il massimo, abbastanza vecchia e piena di spifferi, anzi, alcuni infissi si face-

va proprio fatica a chiuderli ed in una stanza mancava persino il coperchio che chiude il cas-

sone della serranda e si capisce che era come stare con la finestra aperta. Andata via da lì

sono arrivata nell’ultima casa messinese della mia carriera da studentessa, dove ho trascorso

gli ultimi 3 anni prima della laurea. Lì, sono tornata a non avere il contratto regolare, ed anche

i costi aumentarono. Eravamo infatti in 4 e la padrona di casa, che segnava i nostri conti da

saldati e da saldare nelle sua elegante agenda, è arrivata a guadagnare fino a 900 euro al

mese. Io personalmente pagavo 225 euro al mese ma, come da tradizione, l’ultima arrivata era

anche quella a pagare di più, quindi tutte le ragazze che si sono susseguite come mie coinqui-

line in quei 3 anni hanno pagato cifre maggiori alle mie. Per cui presumo che con questo siste-

ma adesso possa guadagnare anche 1000 euro al mese da quell’appartamento. Li ho visto

davvero di tutto, perché se è vero che affittare una camera in nero ti mette nel pericolo di esse-

re cacciata da un momento all’altro, è altresì vero che non avere vincoli legali puoi farti scap-

pare in qualsiasi momento. Sono stata testimone di sparizioni notturne, ragazze che impossi-

bilitate a pagare andavano via e chi si è visto si è visto, una di loro ha anche portato via con

sé alcune stoviglie dalla cucina. Altre, trovata una sistemazione più economica, hanno chiuso

le valigie e fatto perdere le proprie tracce.

Viale Boccetta

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Salutiamo la nostra “esperta”, e cambiamo ancora zona, passiamo all’Annunziata, e quiincontriamo Giorgio, anche lui molto esperto di affitti a Messina.

E tu come vivevi queste situazioni?Beh, un po’ sbigottita ma devo dire che erano anche intuibili, quando si vive in un contesto di

illegalità è normale possano accadere cose del genere.

Hai parlato di cifre, alcune anche sostanziose, potevi permetterti tali spese?Con difficoltà, però quando esci di casa lo fai anche in cerca di emancipazione, allora preferi-

vo far sacrifici e lavorare parallelamente agli studi, riuscivo così a mantenermi, a fatica, ma ero

indipendente il più possibile.

Come valuti i tuoi anni da affittuaria a Messina?Assurdi, sei costretta a vivere nell’illegalità, a diventarne complice, la prima domanda che

ponevo era se sarebbe stato fatto il contratto, spesso le risposte non erano affatto garbate.

Le case proposte erano, poi, le più cadenti, una situazione davvero poco piacevole ma che ha

aiutato a crescere, almeno le compagnie sono state quasi tutte positive e ne serbo un bel ricor-

do.

Vista dall’alto

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Giorgio, prossimo alla laurea specialistica, ormai ad un passo dal lasciare Messina,come sono andati i tuoi anni da una casa all’altra?Travagliati, ho girato molto, cambiato tante case, e vissuto alcune situazioni grottesche.

Raccontacene qualcuna.

La più incredibile mi è capitata la scorsa estate, ero rientrato in famiglia per le vacanze e quin-

di lasciato la casa per i mesi estivi, con la parola di poter tornare negli ultimi giorni di agosto

per riprendere gli studi e preparare i successivi esami di settembre. Non avevo, come mai

avuto in 7 anni, il contratto, per cui vivevamo sulla parola con il padrone di casa, ma nei due

anni passati lì non avevo mai avuto problemi. Comunque, quel fine agosto rientro in città e nel

andare ad aprire la porta di casa trovo l’abitazione occupata da una famiglia del nord, mi allar-

mo, rimanendo un po’ spaesato, loro si affrettano subito a dirmi che avevano affittato la casa

per una settimana in agosto e che erano d’accordo col padrone di casa. Lì capisco immedia-

tamente il tutto. Il nostro padrone di casa, approfittando del fatto che tutti i 3 inquilini della casa,

passavamo l’estate in famiglia e comunque lontani da Messina, affittava l’appartamento di set-

timana in settimana a persona che trascorrevano, così, le loro ferie in prossimità del mare.

Una storia incredibile, come si è risolta?Io chiaramente ho abbandonato l’appartamento, recuperate le mie cose, che il padrone di casa

conservava in un magazzino per poi rimetterle al loro posto prima del mio rientro, ho cercato

una nuova camera dove finire il periodo universitario.

Parliamo di soldi, quanti in 7 anni?Parecchi, Messina è una città abbastanza cara in rapporto a quello che offre come servizi e

soprattutto come comfort degli appartamenti affittabili. Io ho oscillato sempre tra i 190 e 230

euro, cifre pesanti e spesso ho pagato in ritardo le mie pendenze, ma posso almeno dire di

aver trovato comprensione dai padroni di casa.

Giorgio ci ha raccontato uno spaccato di quello che accade in città, case buone per tuttele stagioni e ragazzi che subiscono il tutto, spesso costretti, pena finire sulla strada conla scocciatura di un trasloco e di un nuovo affitto, quasi mai più conveniente. Abbiamo incontrato altri ragazzi e ragazze, torniamo in centro quindi, zona Duomo perl’esattezza, qui troviamo 3 ragazze che dividono un appartamento e da loro veniamo aconoscenza di un’altra tecnica dei padroni di casa per lucrare sugli affitti.

Facciamo qualche domanda a Marta, una delle ragazze, quanto pagate al mese per vive-re nell’appartamento che occupate?Paghiamo 600 euro al mese, divisi in maniera diversa in rapporto alle stanze che abbiamo,

220, 200 e 180 euro.

Avete regolare contratto?Si abbiamo il contratto, ma con la magagna.

In che senso? Spiegalo ai nostri lettori.Presto detto, il pagamento è di 600 euro ma il contratto registrato è di 380 euro, così la tassa-

zione viene fatta su una cifra non corrispondente al vero.

Un mezzuccio furbo, avevi già vissuto simili situazioni?No, devo dire che è la prima volta, nelle altre circostanze avevo sempre avuto regolare con-

tratto, e dividevamo la spesa per la registrazione col padrone di casa, com’è comune fare.

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Marta e le sue coinquiline ci hanno regalato un’altra perla della situazione messinese,fatta di furbetti e veri e propri approfittatori. Registrare un contratto non costa molto, il2% del fitto annuo che va diviso con i locatari, cifre, quindi, irrisorie ma che però nonconvincono ad agire nella legalità, il motivo non è difficile da comprendere. Zero vinco-li, nessuna spesa e nessuna tassazione sulle cifre incassate, guadagni sporchi che nonfanno altro che peggiorare la situazione economica dell’intero paese. Le testimonianzeche abbiamo raccolto sono molteplici e non finiscono qui, ci sarà in futuro un’ulterioreapprofondimento sul tema, nel frattempo vi lasciamo riflettere su quello che avete lettofin qui, amaramente dobbiamo constatare come tanti esponenti della “Messina bene”vivano sulle spalle dello Stato, che viene gabbato e truffato, tante delle storie racconta-te sono state vissute in stabili di assoluto pregio e con padroni di casa che godono delmassimo rispetto, salvo essere in realtà degli spregevoli approfittatori che lucrano sullesituazioni di precarietà in cui famiglie e studenti vivono, truffando allo Stato somme cheintascano impunemente. Rimaniamo vigili sull’argomento, promettendovi altre testimo-nianze ed ulteriori approfondimenti in futuro.

Via San Filippo Bianchi

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Il dibattito sviluppatosi a Messina in questi giorni sull’AreaIntegrata dello Stretto, oltre ad essere di sicuro interesse intermini politici e giuridici, apre una serie di scenari per il

futuro che occorre approfondire con cognizione di causa econsapevolezza rispetto alle ricadute positive o negative per ilnostro territorio. L’occasione è data certamente dal disegno dilegge regionale che istituisce i Liberi Consorzi di comuni e lecittà metropolitane di Palermo, Catania e Messina, il quale pre-senta molte criticità sia in termini istituzionali e politici sia sulversante del futuro sviluppo economico-sociale della nostraregione.In questo dibattito si è inserita la proposta dei professoriLimosani e Gambino che richiamando, giustamente, la neces-sità di creare una città metropolitana dai confini più vasti della

sola Messina riprendevano la previsione dei cinquantuno comuni da aggregare insiemecon la necessità di creare una rete di trasporti integrata dello Stretto. Così facendo sicostituirebbe, di fatto, una più vasta area metropolitana abbracciante la città di Messinae parte della sua provincia e la provincia di Reggio Calabria.Comprendendo le forti perplessità di autorevoli giuristi, i quali sottolineano le difficoltà diraccordare legislazioni regionali differenti fra Sicilia e Calabria e i limiti imposti dalloStatuto della Regione Siciliana, nel riuscire a creare qualcosa che regga in termini giuri-dici e istituzionali rispetto alla possibile integrazione fra le due sponde dello Stretto, ècomunque arduo non intendere gli enormi vantaggi che questa prospettiva produrrebbe. Vi sono numerosi esempi, già segnalati, in Europa di modelli d’integrazione fra città suversanti opposti di stretti o canali. Così come è inutile soffermarsi sul dato di fatto chel’integrazione culturale, sociale ed economica fra le sponde di Scilla e Cariddi esistaormai da quasi tremila anni. Quel che mi preme segnalare è un modello, infrastrutturaleed economico, che pur diversissimo dal nostro per caratteristiche naturali e contestosociale e giuridico può, ad ogni modo, far comprende cosa significhi per la crescita eco-nomica e per lo sviluppo di un territorio mettere assieme e gestire porti, aeroporti, stazio-ni e terminal così come si è fatto ormai da quasi un secolo nella grande area metropoli-tana di New York.

Una proposta per l’area integratae l’autorita’ portuale dello strettoLe riflessioni di Giuseppe Bottaro, Docente di Storia delle dottrine politiche e socialiUniversità di Messina

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L’autorità portuale di New York e del New Jersey è stata pensata è istituita per risolverele controversie riguardanti il traffico commerciale e quello passeggeri nei porti di NewYork e del New Jersey, ma nel corso degli anni è diventata ciò che una volta veniva defi-nito un autentico volano per lo sviluppo. Creata nel 1921 attraverso un accordo intersta-tale, approvato da una legge federale che autorizzava questo tipo di agenzie, The PortAutority of New York and New Jersey gestisce gran parte della rete di trasporti di un’areavastissima che comprende la città di New York e una parte consistente dello Stato delNew Jersey. L’autorità portuale è composta da 12 commissari nominati dai governatori dei due Statidopo l’approvazione da parte delle rispettive Assemblee legislative. La sua forza risiedenella gestione diretta di una rete impressionante di aeroporti, porti, tunnel e stazioni. Frai sei aeroporti vi sono, ad esempio, il John F. Kennedy International Airport, il LaGuardiaAirport, il Newark Liberty International Airport e l’eliporto di Manhattan. Il sistema integra-to dei porti di New York e del New Jersey è ovviamente il più importante della costa estdegli Stati Uniti e comprende sette fra porti commerciali e Terminal per container.L’autorità portuale gestisce anche i ponti e i tunnel fra New York e il New Jersey (GeorgeWashington Bridge, Lincoln Tunnel, Holland Tunnel ecc.). Infine la più grande stazione diautobus degli Stati Uniti (Port Authority) e il sistema ferroviario fra Manhattan e il NewJersey.L’autorità portuale è certamente una potenza economica (è proprietaria anche del terre-no dove sorgeva il World Trade Center) ma è soprattutto un’unica mente gestionalerispetto ad un elemento fondamentale per lo sviluppo del territorio, vale a dire l’ammini-strazione di una rete di infrastrutture e trasporti in grado di favorire lo sviluppo locale, lavelocità di scambio e mobilità di merci e persone e l’internazionalizzazione del territorio.L’obiezione molto plausibile che sorge a questo punto consiste nell’impossibilità di con-frontare un modello che si manifesta nell’area più sviluppata e ricca del mondo che ha alcentro la città di New York con l’estrema periferia dell’impero dove insistono due realtà,Messina e Reggio Calabria, entrambe sull’orlo del dissesto, con gravissimi problemilegati alla criminalità organizzata e soprattutto con un senso civico ridotto al lumicino epochissime speranze di lavoro per le giovani generazioni costrette a emigrare.Tutto vero, ma fatemi almeno sognare che i cittadini di un’area dal paesaggio sbalorditivocome quello che va da Taormina a Tindari sulla sponda sicula e Reggio Calabria el’Aspromonte dall’altro lato possano comprendere che il futuro si costruisce anche esoprattutto se si rinuncia al proprio isolamento e pensando più in grande, anche se nondovesse esserci il Ponte.Partendo da quello che è attualmente esistente nello Stretto e dintorni, e considerandoche il modello americano nasce quasi cento anni fa non certamente con i numeri attualima con una potenzialità straordinaria già evidente, potremmo per una volta anche pen-sare positivo. Quanti porti, aeroporti, stazioni insistono nell’area dello Stretto? Quanti cit-tadini complessivi potrebbero meglio essere serviti dai mezzi di trasporto di quest’area?Quanti potenziali turisti potrebbero usufruire dell’aeroporto, dei porti turistici, dell’eventua-le eliporto, dei terminal croceristici? Quante imprese artigianali e agricole, grandi e picco-

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le potrebbero meglio pensare di esportare i propri prodotti?Le differenze con le grandi aree metropolitane europee e mondiali sono certamenteenormi sia dal punto di vista del potenziale economico sia sul versante della gestioneamministrativa degli enti locali. Ciò nonostante occorre sottolineare dei punti forza danon sottovalutare.Gran parte della provincia di Messina, comprendendo anche le Isole Eolie, insieme allaprovincia di Reggio Calabria costituisce un’area integrata abitata da oltre un milione dipersone. All’interno di questa vasta area insistono un aeroporto dello Stretto, quello diReggio Calabria (non tenendo conto dell’eventuale progetto di costruzione dell’aeroportodel Mela), molti porti commerciali o turistici anche importanti nel Mediterraneo (GioiaTauro, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Messina, Tremestieri, Milazzo, Isole Eolie),un’ampia rete di mezzi di trasporto, fra pubblico e privato, che collega giornalmente ledue sponde dello Stretto, un numero molto rilevante di stazioni ferroviarie, terminal diautobus e (probabilmente) parcheggi collegati.La proposta è, pertanto, quella di istituire, attraverso la legislazione nazionale, un’unicaautorità di gestione capace di coordinare quello che ruota intorno allo Stretto di Messinascorporando l’argomento, come autorevolmente ipotizzato, dall’istituzione dei Liberi

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Consorzi. In altri termini, tutto ciò che riguardi le infrastrutture, i trasporti e la mobilità, siache rientri nel pubblico come nel privato, deve essere assolutamente governato e coordi-nato da un’Autorità Portuale dello Stretto che abbia la visione d’insieme di un territoriocomplesso e dalle enormi potenzialità (dall’Aspromonte ai Peloritani, dalle Isole Eolie aTaormina, da Gioia Tauro alla piana di Milazzo) ma lasciato per decenni al suo destinosenza alcuna programmazione economica e senza un modello di sviluppo agricolo, indu-striale e turistico.Un’Autorità di questa natura costituirebbe l’interfaccia economica e infrastrutturale diun’unica futura amministrazione dell’Area metropolitana dello Stretto, e potrebbe comple-tarsi in termini culturali e turistici con l’unione delle Università di Messina e ReggioCalabria, e dei Musei, dei teatri e delle area archeologiche delle due sponde, per faresolo alcuni esempi. Ma tutto ciò potrebbe realizzarsi soltanto se la classe dirigente epolitica di quest’Area prendesse consapevolezza dell’ineluttabilità di scelte coraggiose elungimiranti pena la definitiva scomparsa delle nostre comunità. Ma chiedere questo, inquesti tempi, è chiedere forse troppo ad una classe politica prevalentemente impegnataa sopravvivere ai numerosi scandali e a difendersi dai frequenti attacchi che buona partedella società civile giornalmente le rivolge.

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Giovedì 13 gennaio, presso il Cesv di Messina, è stata presentata in Conferenza stam-pa la Campagna “Test’i AMOci” per la prevenzione primaria e secondaria delle malat-tie sessualmente trasmesse (Mst), in programma dal 14 febbraio all’8 marzo a

Messina, a cura dell'Osservatorio sui temi dell'infanzia e dell'adolescenza "Lucia Natoli".L'iniziativa avviene in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Messina.Alla conferenza stampa, condotta dal giornalista Marco Olivieri, sono intervenuti Saro Visicaroper l’Osservatorio Minori “Lucia Natoli”, Ennio Marino (Movi - Movimento di Volontariato Italianoe componente del Direttivo del Cesv Messina), e Umberto De Angelis, del Centro SolidarietàFaro per tossicodipendenti di Messina.Alla campagna "Test’i AMOci" aderiscono i laboratori del Policlinico Universitario e dell’azien-

"Test’i AMO ci"

AttualitàAttualità

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da Papardo, dove si potranno eseguire in anonimato e gratuitamente, e senza richiesta delmedico curante, i test. In programma un’iniziativa con il Cineforum Don Orione, con la proie-zione di un film e il dibattito sul tema, e la collaborazione con Radio Street e con la celebrevoce radiofonica Alfredo Reni.“Per fare brillare ancora i fiocchetti rossi, simbolo della lotta contro l’Aids, ritorna l’appuntamen-to del test, una sorta di mobilitazione collettiva durante la quale prevediamo di organizzarespettacoli cinematografici, teatrali e concerti a tema. Appuntamenti dei volontari che nei finesettimana davanti a bar e locali notturni consegneranno preservativi e invoglieranno a faresubito l'esame gratuito e anonimo presso i Laboratori del Policlinico Universitario edell’Ospedale Papardo. Il problema è proprio l'educazione sessuale. Da noi ci si concentraquasi esclusivamente sulla prevenzione della gravidanza. Quasi nessuno si azzarda a parlare di Aids. Tra i nostri obiettivi, c’è anche quello di coinvolge-re le scuole e in particolare gli Istituti superiori. Insisteremo per creare un rapporto con il mondoscolastico, nonostante le chiusure fino ad ora registrate”, sottolinea Saro Visicaro, coordina-tore dell’Osservatorio “Lucia Natoli” di Messina.

Nella foto da sinistra Marino, Visicaro, De Angelis e Olivieri

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La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento disequestro beni e quote societarie, per un valore di 3.5 milioni di euro,emesso dalla dal Tribunale di Messina a carico dell’imprenditore

Vincenzo Farinella, 51 anni di Capizzi (Me), considerato appartenente coscamafiosa riconducibile al cosiddetto”Gruppo di Mistretta”. La misura adottata suproposta dal Direttore della DIA dr. Arturo De Felice e e gli accertamenti sonostati coordinati da l Procuratore della Repubblica dr. Guido Lo Forte.

servizio di Peppe Saya

Un valore complessivo di 3.5 milioni a carico

di Vincenzo Farinella

La DIA ha eseguito un provvedimento di seque-

stro beni e quote societarie

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Messina. Crocevia fra occidente edoriente nel Mediterraneo, Messina èda sempre una città appetibile dalle

organizzazioni criminali, sulle quali un alone dimistero, durato da secoli, ha incominciato adiradarsi per l’azione della magistratura edelle forze dell’ordine impegnate da molti annia questa parte in una lotta senza quartiere. Aloro si è affiancato l’interessante contributo diMarcello La Rosa, assistente capo di PoliziaScientifica alla Questura peloritana nonchécriminologo, il quale avvalendosi della colla-borazione di eminenti esperti, tra cui la studio-sa Titti Cuomo, ha pubblicato qualche mese faun libro dal titolo “Il fenomeno mafioso. Il casoMessina”, opera prima sotto il profilo bibliogra-fico di settore, giacché la letteratura delittuosaha profuso in gran copia lavori sulla mafiapalermitana e su Cosa Nostra a livello interna-zionale, ma giammai alcuna parola è statascritta su quella messinese, ritenuta a tortomarginale e priva di efficacia sul tessutosocioeconomico locale. Il libro è suddiviso indue parti, di cui la prima offre l’analisi detta-gliata di un’associazione a delinquere, chepuò definirsi un unicum non solo per l’articola-zione interna, ma anche per la capacità d’inte-ragire con sodalizi delinquenziali di differenteubicazione geografica, come ad esempio la‘ndrangheta, e la sua evoluzione fino ai giorninostri comprendendovi casi particolari, quali ilcarcere-albergo di Gazzi, un modello di deten-zione del tutto originale; la seconda illustra latipologia imprenditoriale nonché l’approccio alterritorio contrassegnato dal rapporto con gliabitanti, con alcuni partiti politici e dal ruolo

assunto dalle donne di mafia. Peculiare rilievoassume nel contesto dell’opera il fenomenodel pentitismo, usato dagli artefici non comeuno strumento previsto dalla normativa vigen-te per giungere alla verità dei fatti, ma comeun dispositivo per abbandonarsi a vendettepersonali trascinante qualsivoglia personag-gio della vita pubblica messinese nel vorticedell’illegalità. La trattazione degli eventi èaccompagnata da un’interpretazione fruttodell’accurato studio sulle teorie di importantisociologi, psicologi, pedagogisti e criminologiinternazionali nel tentativo talora efficace didare una soluzione ad un’atavica piaga dila-niante una città dalle notevoli risorse e poten-zialità. Non è risparmiata inoltre una severacritica alle istituzioni nazionali, che in manieratardiva hanno preso atto della mafia soltantonel 1982 con l’introdurre il reato di associazio-ne a delinquere di stampo mafioso nel CodicePenale, nonché a quelle locali ed alle forzedell’ordine accusate all’epoca d’inconcluden-za ed inefficienza dovute anche ad un sistemagiudiziario a tutt’oggi semiparalizzato ed inca-pace di garantire la certezza della pena. “Ilfenomeno mafioso. Il caso Messina” diMarcello La Rosa è dunque un testo da legge-re per cogliere al meglio e profondamente gliaspetti di una realtà negativa, sulla quale,come chiosa lo stesso autore, tutti i cittadinihanno il dovere di vigilare e denunciare, pernon sommergere la propria dignità e speranzaed essere “arbitri del nostro futuro”.

Destinato a divenire un best seller

Il libro inedito sulla mafia messinese

Rodrigo Foti

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Messina - Chiesa del Carmine - 12 Febbraio 2014

Celebrazione della Santa Messa in onore di Sa

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an Francesco di Sales, patrono dei giornalistifoto Peppe Saya

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dietro le quintedietro le quinte

Come noi anche tanti di voi lettori vivono a Messina, per cui lecose che spesso diciamo su vigili urbani non risulterannocosì campate in aria. Ultimamente la nostra attenzione si è

posta sul livello di pericolosità in cui versano le nostre strade.Pericolosità che per noi è figlia, oltre che dell’inciviltà del singolo,dello scarso impegno sul campo della polizia municipale. Lasciamoperdere almeno per oggi il lassismo quotidiano in tema di parcheggi, con le triple file che infestano learterie principali congestionando il traffico (altro che isola pedonale!), vogliamo invece concentrarci suirischi continui che si è costretti a vivere nelle strade cittadine. Ogni incrocio semaforico diventa unazzardo, soprattutto nelle ore notturne, è incauto chi allo scattare del verde parte per attraversare l’in-crocio, troppo elevato il pericolo di essere travolti da una macchina lanciata a folle velocità, o peggioun tir scorrazzante nelle vie del centro. Badate bene, il pericolo è continuo, perché anche in pienogiorno ed ora di punta si vive nel rischio, ne siano prova gli innumerevoli incidenti susseguitisi in que-sti giorni, per questo ancora una volta chiediamo un controllo, continuo ed opprimente.

Vigilare o morte

di Francesco Certo

Armiamoci e partite

Ci sono bastate poche ore passatea Palazzo Zanca per renderciconto del livello dei nostri

Consiglieri Comunali. Poche ore percapire che la cosa più difficile, per l’esse-re umano, è crescere. Perché diciamo-celo, siamo tutti eterni bambini, annoiati,stufi, dispettosi e pigri. Ci è sembrato ditornare per qualche ora in una classicagiornata scolastica. Così non è difficilenotare il consigliere che come a scuolanon vuol farsi vedere dalla maestra men-tre pensa o fa altro. Poi c’è quella sem-pre al telefono, a parlare poi con chi, nonsi sa, ma se sono felici loro noi che pos-siamo mai dirgli? Non mancano i “piacio-ni”, quelli più giovani che stuzzicano edisturbano come ragazzini delle medie,età alla quale si sono forse fermati, lecolleghe del Consiglio. Ci sono i sec-chioni ed i polemici, quelli che studianotroppo o troppo poco ma che comunquenon puoi non notare. Insomma una bellafauna di intelligenza variopinta, colorata,rumorosa e spesso inconcludente, tantol’importante, come a scuola, è passareindenne gli anni previsti.

La politica dei bambini

L’assenza di RosarioCrocetta, Presidentedella Regione Sicilia,

all’incontro tenutosi la scor-sa domenica ed organizza-to dal “Megafono” non èpassata inosservata. Il par-tecipato evento ha visto

presente la maggior parte dei gruppi dirigenti diMessina e della Sicilia intera, presenti anche il sinda-co Accorinti e l’assessore regionale Bartolotta, pre-senti visto il tema centrale trattato, quello della nasci-ta dell’Area Metropolitana dello Stretto. Argomentoche forse non interessa poi molto al PresidenteCrocetta, o forse chissà, anche lui è rimasto intrappo-lato in uno dei mille impegni che una carica come lasua deve svolgere, o chissà ancora, forse la domeni-ca il buon Rosario si riposa. Non è dato sapersi, l’uni-ca cosa certa è che Crocetta era assente, comeassente è stata la Regione, problema endemico dire-te voi, la Regione a Messina è assente da sempre,menefreghista all’infinito, stato di abbandono totale,una città lacerata da beghe politiche al tempo dei vec-chi governanti, con Lombardo in guerra controBuzzanca che non perdeva l’occasione di affossaresempre più la città dello Stretto. Messina ci sperava eci spera ancora di poter trovare nuova attenzione,oggi che al governo c’è un’aria nuova, ma il buonRosario è stato più bravo, finora, a fare luccicanti pro-messe ancora non mantenute. Ma noi speranzosicome siamo, aspettiamo che vengano realizzate.

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Ormai l’aggettivo è abu-sato quando si parla dilui, Pippo Trischitta,

capogruppo FI in ConsiglioComunale, si è spesso fattonotare per il suo atteggiamen-to polemico e straripante.L’ultimo caso lo abbiamo vis-

suto dal vivo, testimoni oculari di uno scambio più cheacceso e quasi fisico col Presidente della IV CircoscrizioneFrancesco Palano Quero. La scintilla era nata già in SalaConsiliare, dove si stava dibattendo sulle alternative da tro-vare per il Pala Giustizia satellite, esclusa a priori la possi-bilità di collocazione alla Casa dello Studente. Ebbene,dopo ore di discussioni alle quali il consigliere Trischittanon era stato presente, impegnato in altre faccende istitu-zionali, lo stesso aveva chiesto la possibilità di prendere laparola, cominciando così il suo straripante sproloquio, aquel punto era Palano Quero a dover interrompere il consi-gliere comunale reo di aver sforato i due minuti concessi,scoppiava, così, un vero finimondo. “Venduto”, l’accusapartita da Trischitta verso Palano Quero, spostatisi fuoridall’aula, colpevole di voler censurare le scomode veritàche l’esponente di FI stava lanciando verso l’amministra-zione. Discussione accesa, reale e quasi fisica, era il vicepresidente del consiglio comunale, Nino Interdonato, ariportare la calma separando i due e facendo rientrarePalano Quero all’interno della Sala. Il tutto mentre il vicesindaco Signorino dava le sue risposte sul tema dell’incon-tro, che andava, così, verso la conclusione, non prima chelo stesso Palano Quero lasciasse presagire possibili con-seguenze legali dopo le accuse rivoltegli.

Come se non bastasse Felice Calabrò, che pare ormai essersimesso a tacere con buona pace delle vedove dell’avvocatomessinese, tocca adesso a Gianfranco Scoglio impartire lezioni

e reprimende all’amministrazione Accorinti. Ma Scoglio chi? L’ex citymanager? Si, si, proprio lui, è già questo basterebbe per strappare unsorriso ai più. Sia chiaro, nulla contro la persona, ma l’ennesimo “ex-poltronato” che vuol dare lezioni ci fa davvero specie. Parlare, con pro-sopopea immotivata, di argomenti per i quali non si è alzato un dito intanti anni di militanza e di governo, rendono qualsiasi commento futile ed inutile. Dover sorbire le drit-te di personaggi che per decenni hanno occupato poltrone importanti e di responsabilità, senza esse-re capaci di risolvere i problemi che attanagliavano la città e, forse, dando contributo ad affossarla deltutto, non è più tollerabile. Scoglio non può essere più ascoltato con la stessa credibilità, non si puòrimanere nel mondo della politica per tutta la vita senza lasciare nulla di concreto ed arrogarsi il dirit-to di impartire verità a chi viene dopo. Non è più il tempo di starli a sentire.

Scoglio chi?

Il consigliocomunale diT a o r m i n a

approva la deli-bera dellaGiunta e rende,così, validi i regi-stri per le unionicivili. Il tema è dibattuto e spinoso, ilperché noi, però, non lo capiamo.Perché si debba dibattere su questoargomento ci risulta troppo complica-to ed astruso, perché in Italia siaancora così difficile riconoscerelegalmente l’amore è una cosa che cirisulta aberrante. L’amore, per chinon lo sapesse, è un sentimento, chepurtroppo, almeno una volta nellavita tutti debbono provare, e chi amanon ce la fa, deve stare insiemeall’amato e non gli importa se intornocrollano palazzi o governi, l’amoresta sopra ogni cosa, rende tra lo stu-pido ed il celestiale ma è così che è,è naturale. Perché si, l’amore è natu-rale, e quindi non staremo qui a dirviquali siano i vantaggi delle unionicivili, vantaggi legali ed amministrati-vi, non faremo come i politicanti chesporcano l’amore con le loro stupideleggi, come se fosse una delibera afar nascere o spegnere un amore.Povera Italia, si crede tanto impor-tante ma non ha ancora capito che isentimenti non hanno commi.

Il focoso TrischittaRiconoscere l’amore

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Trasporto urbano ed extraurbano

Si è tenuta a Palazzo Zanca una conferenza stampa sultrasporto pubblico urbano e sullo Stretto di Messina, pro-mosso dalle rappresentanze sindacali del settore e allapresenza del Sindaco Renato Accorinti.

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giovedì 6

venerdì 7sabato 8

domenica 9

lunedì 10

martedì 11

mercoledì 12

Febbraio 2014

Messinambiente, lente d'ingrandimen-to sulla partecipataA seguito della mancata approvazione dei consuntivi 2011e 2012 di MessinAmbiente, da parte dell’AssessoreDaniele Ialacqua, scoppia il caso sulla partecipata e sueventuali spese gonfiate, da un’inchiesta del consiglieredei Progressisti Democratici, Daniele Zuccarello.

Casa dello studente,rissa sfiorata e possi-bili strascichi legaliLa discussione sulla casa dello studente si è trasformatain quasi rissa tra il Presidente della IV Circoscrizione,Francesco Palano Quero, e il consigliere comunale, PippoTrischitta.

Milazzo, Consiglio comunale

Finalmente i rappresentanti legittimamente eletti possonotornare ad amministrare la città. A causa dell’inerzia diCrocetta abbiamo perso mesi preziosi”, dichiara il deputa-to del NCD Vincenzo Garofalo

Il “Giorno del Ricordo”

Oggi ricorre il “Giorno del Ricordo” , per conservare e rin-novare la memoria della tragedia degli italiani e delle vitti-me delle foibe e dell'esodo degli istriani , fiumani e dalma-ti.

Occupazione cantieri regionali, è pos-sibile presentare le domande on line

Da oggi 11.2. 2014 è possibile presentare le domande dipartecipazione, che dovranno essere compilate on line,collegandosi al sito istituzionale www.comune.messina.it.

Il progetto "Gioventù al Lavoro - Youth at WorkSono state 563 le domande pervenute, entro i termini sta-biliti dagli avvisi di selezione fissati per il 5 febbraio scorso,relative alla partecipazione per la selezione di 55 borselavoro, nell'ambito del progetto "Gioventù al Lavoro - Youthat Work"

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Domande di partecipazione ai Cantieri di Servizio, segnalati disagi per i cittadini

IConsiglieri della V Circoscrizione del Comune di Messina, Fama Bernardo, Barbera Paolo,Laimo Franco Maria, Bucalo Giovanni, con la seguente interrogazione, segnalano la disorga-nizzazione e il disagio dei cittadini in occasione della presentazione delle domande di parteci-

pazione ai Cantieri di Servizio, ecco il testo della nota:

PREMESSO che a far data dal 11/02/2014, è possibile presentare le domande di partecipazioneai Cantieri di Servizio per il Comune di Messina; CONSIDERATO Che le stesse domande dovran-no essere compilate on-line attraverso il sito internet del Comune di Messina, ovvero avvalendosidell´ausilio di un caf autorizzato, e successivamente la domanda deve essere stampata, controfir-mata dal richiedente e presentata alle circoscrizioni o all´Urp di palazzo Zanca entro le 12.30 del13 marzo prossimo APPURATO Che gli uffici amministrativi della V Circoscrizione del comune diMessina non hanno ad oggi, a distanza di 36 ore dalla data di inizio presentazione domande, l´abilitazione del personale preposto per poter inoltrare le domande in merito agli stessi Cantieri diServizio, e gli utenti presentatisi in sede circoscrizionale son dovuti tornare a casa. Tutto ciò pre-messo,considerato ed appurato, noi Consiglieri della V Circoscrizione del Comune di Messina,interrogano la SS.LL. sui fatti fin qui esposti ed in generale sulle iniziative che l´AmministrazioneComunale intende assumere in tempi brevissimi, inoltre si chiede la motivazione per la quale laSS.LL. Non ha predisposto un servizio per tempo idoneo a soddisfare tale richiesta, ma bensi unservizio atto a rincorrere l´emergenza con i ritardi e i disservizi al cittadino sin qui creati e riscon-trati.

CIRCOSCRIZIONI

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E’ stata tenuta a PalazzoZanca, dopo le nume-rose sollecitazioni giun-

te all’Amministrazione comu-nale da più parti della cittadi-nanza, una conferenza stam-pa, presieduta dall’AssessoreMantineo, per illustrare leesenzioni e riduzioni applica-bili alla TARES. Agiamo sull´esigenza diesplicitare le riduzioni, spiegaMantineo, in quanto le esen-zioni le riscontriamo giànell´Articolo 23 che, a mioavviso, non aveva bisogno diulteriori modifiche e ancorameglio nell´articolo 16 delregolamento TARES.

E’ possibile presentare leistanze fino al 7 Marzo 2014negli uffici del DipartimentoSociale - Piazza dellaRepubblica -Palazzo Satellite- PIANO TERRA, per nucleifamiliari con reddito ISEE2012 fino a €. 5.000,00 e peri contribuenti ultrasettantenni,unico componente del nucleo

familiare, con invalidità del100% e con un reddito isee,anno 2012, f ino ad €.10.000,00. . Come previsto dall´ articolo16 al punto 3, per quantoconcerne le riduzioni, sonoesclusi dal conteggio delnucleo familiare:a. un congiunto anziano ospi-te di una casa di riposo;b. un congiunto che svolgaattività di studi e di lavoro dipiù di 6 mesi all´estero;c. un congiunto o ospite coninvalidità tra 80 e 100% .Va espunta dal nucleo fami-liare anche la persona defun-ta o neonata, ma neanche suquesto sono ben chiari i crite-ri della data da cui parte ilconteggio. Tante erano lecategorie previste, ma si èpensato che presentare tuttile istanze, crea difficoltà, percui si spera che laCommissione reddito possaagire anche in auto valutazio-ne.

cittàcittà

Un rebus tra esenzioni e riduzionia cura di Marilena Faranda TARES

Una delle poche spe-ranze rimaste aMessina. Potranno

accedervi, spiega l´asses-sore Mantineo, i disoccu-pati fra 18 e 65 anni, chedichiarino all´ufficio dellavoro la disponibilità allavoro e non possiedanoazioni, obbligazioni, o red-dito.

I posti dilavoro inpercentua-le sonocosì riparti-ti: giovani tra i18 e 34

anni, nella misura del50%; soggetti tra i 37 ed i 50anni, nella misura del20%; soggetti ultra cin-quantenni, nella misuradel 20%; soggetti immigra-ti in possesso di permessodi soggiorno per motivi dilavoro o per ricongiunzio-ne familiare, nella misuradel 5%; soggetti portatoridi handicap, riconosciutidalla competente com-missione sanitaria, nellamisura del 5%. Ladomanda redatta per viainformatica, anche pressoi CAF. Entro 15 giorni dallapresentazione si potrà fareuna richiesta di modifica,comunicando le variazioniper nascita o per morte.

Cantieri di Servizio

In attesa di unagoccia d’acqua peril deserto Messina

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L’Assessore GuidoSignorino, ha reso notoche è stato adottato,

con decreto direttoriale del23 gennaio, il bando per l'in-tervento in favore delle microe piccole imprese localizzatenelle Zone Franche Urbane(ZFU) della RegioneSiciliana. La concessione diagevolazioni sotto forma diesenzioni fiscali e contributi-ve per imprese di micro e pic-cola dimensione localizzatenelle Zone Franche Urbanedi Messina prevede unadotazione finanziaria pari a15.927.414,11 euro e delleriserve finanziarie a favore di:a) imprese di nuova o recen-te costituzione, ; b) impresefemminili. Le domande di

accesso alle agevolazionipotranno essere presentatedalle 12 del 5 marzo e finoalle 12 del 23 maggio prossi-mi attraverso una proceduratelematica consultabile sulsito internet del Ministerodello sviluppo economico,www.mise.gov.it alla sezione"ZFU Convergenza eCarbonia Iglesias".

Polizia Municipale

Controlli con l'autovelox

Venerdì 14, alle ore 10, apalazzo Zanca, ilSindaco, Renato

Accorinti, e l'Assessore allePolitiche Giovanili, FilippoCucinotta, illustreranno i con-tenuti di "Mayors Challenge",(Sfida tra sindaci) 2013-2014, concorso ideato dall'exsindaco di New York, MichaelR. Bloomberg, al fine di sti-molare le città europee, conpiù di 100 mila residenti, aproporre idee originali perrisolvere i problemi più diffusie migliorare la qualità di vita,condividendo le iniziative conaltre città.

Il Comando del Corpo dellaPolizia Municipale ha dispo-sto il controllo della velocità

con autovelox, fino a domenica16. Il servizio sarà effettuatoalternativamente sugli assiviari più interessati dal transito:la S.S. 114 a Galati Marina, l'exS.S. 114 a Mili Marina, viaConsolare Pompea, corsoGaribaldi, S.S. 113 a Spartà evia della Marina Russa.

Progetto a Palazzo Zanca

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“Mayors Challange”Al via le domande per agevolazioni

In occasione della"Giornata mondiale delRene 2014", che si svolge-

rà il 13 marzo, la FondazioneItaliana del Rene Onlus svol-gerà in numerose città italia-ne, in collaborazione con laSocietà Italiana di Nefrologiae la Croce Rossa, il progetto"Prevenzione delle malattierenali", con il patrocinio delComune, della Provincia edella Regione . Il progettoCamper prevede la presenzain una delle piazze di ognisingola città di una postazio-ne Camper o Gazebo, all'in-

terno della quale, si potrà gra-tuitamente effettuare il con-trollo della pressione e il con-trollo dell'eventuale presenzadi proteine su un campione diurine raccolte al momento. Il Progetto Camper/Gazebo/Tenda sarà realizza-to a piazza Cairoli il 13marzo, dalle 10 alle18.

Giornata Mondiale del Rene

Progetto Camper a Messina

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Zone Franche Urbane

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Report Fondazione Curella PalermoLa disoccupazione sale al 20,9%, il Pil scende

del 3,2%. Il 50% dei giovani cerca un lavoro

Prosegue l'emorragia di posti di lavoro: 2013 ancora negativo per la Sicilia con 67 milaoccupati persi. Nel 2014 piccoli segnali di ripresa a livello nazionale ma il dramma lavo-ro non accennerà a fermarsi e la disoccupazione nell'Isola toccherà quota 22%. Ecco i

dati del 40/mo Report Sicilia presentato alla Fondazione Curella a Palermo. Nel 2013, consi-derando i dati del secondo semestre, il Pil della Sicilia chiude con un calo del 3.2% e la perdi-ta di altri 67 mila occupati. La disoccupazione sale al 20.9% (-2% rispetto al 2012), tra i giova-ni ormai il 50% è in cerca di lavoro. Nel 2014 alcuni indicatori fanno sperare in una attenuazio-ne della fase recessiva ma in Sicilia il risveglio di domanda e produzione arriverà con forte ritar-do. "Subito un nuovo patto per la Sicilia che affonda oppure commissariamo la Regione - haaffermato il presidente della Fondazione Curella Pietro Busetta -. L'Italia non si salva senza laSicilia, ma è possibile che affondi tutto il Paese. Bisogna riscrivere un patto con la politica perricominciare. Invece la sensazione è quella di chi scappa con il bottino. Ma vogliamo esserepropositivi: occorre un programma con tempi obiettivi e risorse altrimenti chiediamo di essere

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commissariati. Non ci si rende conto che non siamo di fronte alla Corsica o alla Sardegna, laSicilia ha una popolazione di dimensioni simili alla Croazia, la Danimarca, serve un piano disviluppo per la Sicilia". Secondo il Report Sicilia, il Prodotto interno lordo della Sicilia ha regi-strato nel 2013 una flessione attorno al 3,2%, mentre per l'Italia si stima un calo del 1,8%. Neisei anni di crisi la caduta complessiva della ricchezza prodotta sfiora il 14% nell'Isola e l'8,6%a livello nazionale. Di riflesso alla forte erosione del potere d'acquisto, i consumi delle famiglieripiegano di un ulteriore 3,7% a fronte del -2,5% nella media dell'Italia. Nei sei anni di reces-sione le famiglie siciliane hanno subito un taglio dei consumi di circa il 12%, e quelle italianeuna flessione dell'8%. Per gli investimenti fissi i preconsuntivi del 2013 sono ancora più sfavo-revoli, riportando un crollo del 6,2% cui fa riscontro in Italia un cedimento del 5%. Nel 2013 ilnumero delle persone in cerca di lavoro sul territorio regionale è di oltre 350.000 unità, 110.000in più di due anni prima e circa 130.000 in più del 2007. Si rileva dunque un tasso di disoccu-pazione del 20,9%, superiore di 2,3 punti al dato del 2012 e di ben otto punti al tasso di seianni prima (13,0%). La crisi ha avuto effetti devastanti sulla disoccupazione giovanile, cheormai dovrebbe aver superato abbondantemente il 50% delle ragazze e ragazzi che nellaregione cercano lavoro. "Per il 2014 - dice Busetta - c'è la speranza che le attuali forze reces-sive possano gradualmente attenuarsi, e cedere il campo a una fase meno travagliata dell'eco-nomia. Sembrano avallare quest'attesa i miglioramenti di alcuni indicatori anticipatori, e l'arre-sto della discesa del prodotto nel terzo trimestre 2013. Nell'isola non sembrano però esserviancora le condizioni per un recupero della domanda e della produzione".

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EconomiaEconomia

Il Plafond Casa è provvisto di risorse pari a 2 miliardidi euro, stanziate nell'ambito del decreto-legge n.102/2013. Lo strumento, gestito dalla CDP, prevede

l'erogazione di parte dei fondi alle banche aderenti all'ini-ziativa, che a loro volta utilizzeranno le risorse per con-cedere mutui a condizioni agevolate per l'acquisto del-l'abitazione principale o per la ristrutturazione e il miglio-ramento dell'efficienza energetica.Il Plafond Casa prevede 3 diverse tipologie di agevola-zione, con rimborso a 10, 20 o 30 anni: finanziamentifino a un massimo di 100mila euro per gli interventiristrutturazione con accrescimento dell'efficienza ener-getica, finanziamenti fino a un massimo di 250mila europer l'acquisto di una abitazione principale senza inter-venti di ristrutturazione, finanziamenti fino a un massimodi 350mila euro per l'acquisto di una abitazione principa-le con interventi di ristrutturazione con accrescimentodell'efficienza energetica.Lo strumento è destinato a tutti i cittadini, con particola-re riguardo alle categorie di beneficiari prioritari:• giovani coppie,• famiglie numerose,• nuclei familiari con almeno un soggetto disabile.L'accesso al plafond è regolato a sportello, fino ad esau-rimento delle risorse, con un limite massimo di 150 milio-ni di euro per istituto di credito. I Soci e quant’altri interessati, per consulenza edassistenza. potranno rivolgersi alla Sede Socialedella Cirfen Messina – Peloro – Via A. Gasparro, 798122 Messinahttp://www.cirfen.eu/dove_siamo.htm - o telefonareal n. 090.343782, per fissare incontro con gli esperti.

Plafond casaMutui per le giovani coppie,

famiglie numerose

e famiglie con un disabile

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario AHerat, 6 febbraio 2014

Afghanistan: 20.000 ore di volo per gli elicotteri italianidell’esercito

Nei giorni scorsi, durante un’attività di volo operativa svoltasi nei pressi della base aerea di Herat- “Camp Arena”, la Task Force Fenice, ha raggiunto il traguardo di 20.000 ore di volo operative inAfghanistan.La Task Force, l’unità che impiega gli elicotteri del Regional Command West (RC-W)- il comandomultinazionale a guida italiana su base brigata meccanizzata “Aosta”, sotto il comando del colon-nello Antonio Giovanni Villani, impiega attualmente 21 elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito divisiin tre linee di volo, quali CH-47-“Chinook”, NH90 e A129-“Mangusta” ed è attualmente costituita subase 1° reggimento ‘ANTARES’ di stanza a Viterbo.Dal 2006 ad oggi il contributo offerto dagli elicotteri italiani ha consentito la movimentazione di oltre60.000 militari e 5.500 tonnellate di materiali dimostrando di fatto la versatilità e l’utilità di questiassetti aerei nello svolgimento delle diverse tipologie di missione necessarie in questa area. Il risultato raggiunto, unitamente al supporto tecnico delle linee manutentive dei velivoli impiegati,hanno consentito di garantire l’irrinunciabile cornice di sicurezza per il personale del contingentemultinazionale che svolge operazioni sul terreno a supporto delle forze di sicurezza locali, per ren-derle sempre più efficaci, autonome e sostenibili nel tempo.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Manifesto 20.000 ore dellaTask Force Fenice

CH47 Chinook con VTLMLince al gancio baricentrico

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Herat, 10 febbraio 2014

Le forze di sicurezza afgane si preparano a gestire lasicurezza delle elezioni presidenziali di aprile

Si è conclusa presso la sede del Centro di Coordinamento Operativo Regionale (OperationsCoordination Center Regional - OCCR) di Herat un’esercitazione di tre giorni in cui le Forze di sicu-rezza afgane, con il supporto e l’assistenza di ISAF, hanno potuto testare le procedure di rispostaad un’eventuale situazione di crisi in vista delle prossime elezioni presidenziali che si terranno ilprossimo 5 aprile in tutto il Paese.Ad essa hanno preso parte tutte le massime autorità militari locali delle province occidentalidell’Afghanistan, con la partecipazione del Regional Command West, il comando multinazionale subase brigata meccanizzata “Aosta” che opera nella regione ovest, con l’ausilio della Squadra diconsulenti (Operations Coordination Center Advisor Team – OCCAT), attualmente a guida italiana.L'OCCAT svolge il proprio ruolo in ambito interdipartimentale, ovvero esercita la propria attività diassistenza (advising) non solo nei confronti di una singola forza armata afgana, ma verso vari rap-presentanti delle Afghan National Security Forces (ANSF) e del National Directorate of Security(NDS) che prestano servizio presso il Regional Command West di Herat.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Esercitazione Forze diSicurezza afgane per leelezioni

Esercitazione Forze diSicurezza afgane per le

elezioni- apertura-

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CulturaCultura

La “Notte di Antonello” del 15 febbraio, che celebral’anniversario della morte del pittore che porta ilnome di Messina nel mondo, si sviluppa in modo

poliedrico e articolato attraverso una serie di eventi,concerti, letture, conferenze, allestimenti, manifestazio-ni che vogliono omaggiare la figura del sommo pittore edei suoi luoghi di riferimento, con particolare riferimentoall’antica via dei Monasteri, oggi via XIV Maggio, e alquartiere dei Sicofanti,sede della casa e della bottega diAntonello, in un “Itinerario Antonelliano” che ha comefulcro il Palazzo della Cultura dedicato all’artista. Il programma dell’evento dal titolo AntonellusMessaneus. Progetto Itinerante fra Mostra, musica eanimazioni letterarie nella “Via di Antonello” - promossodall’Associazione culturale “Antonello da Messina” pre-vede alle 19 al foyer del Palazzo della Cultura l’inau-gurazione della “Notte di Antonello” con l’allestimen-to della Mostra didattica delle Riproduzioni delle operedi Antonello, che viene donata alla cittàdall’Associazione “Antonello” che ha opera a Roma da40 anni. La mostra, inaugurata alla Basilica di S.Maria degliAngeli di Roma nel 1998 dal presidente Scalfaro, rap-presenta un unicum straordinario dove è possibileammirare in un unico sito i 50 capolavori antonellianisparsi nel mondo e vuole segnare il centro di promozio-ne dell’arte antonelliana, della cultura messinese,un’occasione di turismo culturale e fulcro di un itinerarioantonelliano. La manifestazione di inaugurazione della Mostra, con-dotta da Milena Romeo (dell’ass. “Antonello”), prevedegli interventi del sindaco Renato Accorinti, dell’assesso-

La “Notte di Antonello”

un poliedricocartellone in omaggio al sommoartista

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re alla Cultura Tonino Perna, del coordinatore della sede delegata dell’Antonello Sergio DiGiacomo, dello storico Salvatore Bottari, dell’”Osservatorio Antonelliano”, che evidenzierà ilrapporto tra Antonello e la sua città, dello scrittore Domenico Cacopardo, che si soffermeràsulla diffusione della figura di Antonello nel mondo.Seguiranno le letture “antonelliane” conbrani di suggestivi testi letterari di Sciascia (“L’ordine delle somiglianze”), Campanile (“GliIgnoti”), Perec (“Il condottiero”) e un omaggio a Vincenzo Consolo, con brani letti e evocatidai due attori messinesi Luca Fiorino e da Daniele Gonciaruk, accompagnati dalle musicheclassiche del “Trio Ars Vetus” composto dal maestro Antero e Joseph Arena, al violino, eMaria Assunta Munafò, al clavicembalo.Dalle 21,00, nella saletta del primo piano del Palacultura, conferenza di Nino Principatodedicato al “codice Antonello” e alle sorprendenti teorie legate al rapporto tra Antonello eS.Eustochia e alla simbologia delle opere antonelliane, seguitoda un dibattito su Antonello e l’identità urbana di Messinamoderato da Sergio Di Giacomo e Giuseppe Ruggeri (let-ture di V.Ciccocioppo).Una serie di eventi vedrà protagonisti l’ArchivioStorico Comunale e la Biblioteca“T.Cannizzaro” siti al Palazzo della Cultura: dalle17 alle 19 al II piano, Merenda a casa diAntonello, laboratorio creativo per i bambini dai7 ai 10 anni a cura dell’Associazione ItaliaNostra con voce narrante della nota attricemessinese Federica De Cola, e dalle 20Ricordando Antonello, mostra al primo piano dimonografie, testimonianze fotografiche e docu-mentarie e esposizione della copia delTestamento di Antonello.Dalle 21,30 l’Itinerario Antonelliano si sviluppa alMonte di Pietà con Letture Antonelliane curate dal-l’attrice Ivana Zimbaro, musiche del duo Pitali-Tusaseguite dalla performance teatrale Il sorriso dell’Ignotomarinaio tratte da Consolo a cura di GiovanniBoncoddo e Angelo Savasta con gli attori delgruppo teatrale universitario, seguito davideoproiezioni, recital e concerti incostume; alla Chiesa delle Barette,Lettura Antonelliana con Giovanni Di

Ritratto d'uomo è un dipinto olio sutavola (25,5x35,5 cm) datato 1475-1476

circa e conservato nella NationalGallery di Londra

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Giacomo, seguito concerto della Corale S. Maria delleGrazie del Maestro Giacomo Arena; concerti allaGalleria d’arte Moderna della Provincia, a Palazzodei Leoni concerti di musica classica di vari gruppi,solisti e musicisti curati dal Conservatorio “A.Corelli”,mentre nei diversi saloni, corridoi, e spazi verranno alle-stite mostre documentarie a cura della Biblioteca“G.Pascoli” con esposizione di libri su Antonello, stam-pe d’epoca, collezioni di libri d’arte. I Giardini di piazzaCrisafulli, dove si trova la statua di Papa GiovanniPaolo I e di S.Eustochia, saranno curati dagli studentidel Liceo “La Farina”.Dalle 22 alla Biblioteca Regionale, incontro moderatodal direttore Sergio Todesco, “Lettura Antonelliana” conil noto attore Antonio Lo Presti e conferenza storica incollaborazione con la Comunità Ellenica dello Strettocon la relazione di Carmelo Micalizzi sulle origini stori-che e toponomastiche del quartiere Sicofanti. Altri sitiverranno coinvolti nella manifestazione: la Chiesa delCarmine, la Basilica di S.Antonio, la Chiesa delloSpirito Santo di piazza del Popolo con visite a cura del-l’istituto Spirito Santo alle stanze di S.Annibale e al sug-gestivo chiostro medievale, dove si trova lo splendidodipinto della Madonna del latte o dei Miracoli, di scuolaantonelliana, che secondo la storica Teresa Pugliatti èriferibile a Giovanello da Itala, insieme alla proiezione diun video sulla vita di Antonello presso il Teatro Annibaledi Francia; Largo Minutoli con l’inaugurazione dello spa-zio verde e lettura antonelliana a cura degli studentidell’Istituto “Minutoli”; la Chiesa Valdese di via Laudamocon concerti d’organo di Roberto Timpanelli e iniziativeculturali; il Gabinetto di Lettura con una mostra docu-mentaria di libri, articoli e documenti legati a Antonello ealla storia dell’arte. L’area pedonale di via dei Mille hagià predisposto nelle vetrine una serie di riproduzionidei capolavori antonelliani a cura di Millevetrine comeomaggio al grande artista. Previsti anche l’estempora-nea artistica dedicata a Antonello al Forte S. Salvatore,i Menù di Antonello in diversi ristoranti cittadini e l’aper-tura di Villa Cinaciafara a Zafferia con l’esposizionedella tavola di Antonio De Saliba la Madonna dellaCatena a cura di G.Musolino.

L’area pedonale di viadei Mille ha giàpredispostonelle vetrineuna serie diriproduzionidei capolavoriantonelliani acura diMillevetrinecome omaggioal grande artista.

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Il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, diretto da Caterina Di Giacomo, ha aderi-to all’evento promosso anche quest’anno dall’Amministrazione Comunale, ospitando, purcon le limitazioni connesse al cantiere PO FESR in corso per l’adeguamento della sede

storica, l’avvio della manifestazione alle ore 17,00 nelle sale dedicate ad Antonello ed agliAntonelleschi, che potranno essere visitate fino all’orario regolare di chiusura (18,30 bigliet-teria/19,00 chiusura cancelli), per un importo “simbolico” riservato ai residenti di euro 1,00.Ha confermato la presenza l’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana,On. Maria Rita Sgarlata che alle 17,30 nella saletta conferenze della struttura museale inter-verrà sul tema proposto dall’Assessore alla Cultura del Comune, Antonio Perna, quale filoconduttore della Notte della cultura.La funzione assegnata al Museo di start point della serata sottolinea il valore delle opere diAntonello nelle collezioni permanenti della struttura, mentre la visita di sabato sarà il giustotributo dei messinesi al maestoso Polittico autografo che fu protagonista, nel 1953, dellamemorabile mostra a Palazzo Zanca.E’ inoltre stato predisposto uno staff di accoglienza per agevo-lare il percorso fruibile e garantire ai visitatori informazio-ni sul patrimonio esposto.

Opere esposte - notizieSi potranno ammirare oltre al Polittico di SanGregorio raff. Madonna in trono col Bambino, SanGregorio, San Benedetto, Annunciazione (inv.548) ed alla tavoletta bifronte raff. Madonna colBambino e francescano in adorazione (recto);Ecce Homo (verso) (inv. 6723), ormai quasiconcordemente attribuita al Maestro.Si segnalano la Madonna del Rosario con legerarchie eseguito nel 1489, il suggestivoCristo alla colonna, acquisito nel 1989, laMadonna del gelsomino, la tavola tra-sportata su tela con S. Caterinad’Alessandria , acquisita dallaSoprintendenza di Messina nel 1994.Nella Sala degli Antonelleschi è anchefruibile una significativa scelta diopere fiamminghe, utili ad individuareuna delle componenti della formazio-ne di Antonello.

Museo Regionale di Messina Starter Point Notte Antonelliana

L'Annunciazione è un dipinto olio su tavola di tiglio(180×180 cm)datato al 1474

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Il 15 Febbraio 2014, in occasione dellaNotte della Cultura, il giornalistaFrancesco Musolino e l’Associazione

Culturale La Gilda dei Narratori organizza-no presso Libreria Mondadori di Messina(sita in Via G. Garibaldi, 56) una giornatadedicata alla lettura, alla celebrazionedella Memoria e dell’incontro fra i libri.Trattasi di eventi gratuiti e senza alcunfine di lucro, con la preziosa e autorevolepartnership di OfficinaMasterpiece, blogdel Corriere della Sera.Si comincia alle ore 19. Il noto fumettistamessinese, Lelio Bonaccorso, presenteràil suo nuovo volume “Jan Karski – L’uomoche scoprì l’Olocausto” (realizzato conMarco Rizzo e pubblicato dalla casa editri-ce Rizzoli Lizard). Già autore di numerosivolumi biografici dedicati a PeppinoImpastato, Che Guevara e Marco Pantani,con questa opera Bonaccorso riscopre lafigura di Jan Karski - militare polacco emembro della resistenza antinazista – chedenunciò gli orrori della Shoah, senza

però riuscire ad essere ascoltato dallacomunità internazionale. LelioBonaccorso dialogherà con il giornalistaFrancesco Musolino e con i fondatori delsocial network, IlBardelFumetto.com,Giampiero Bronzetti e VincenzoRecupero.A seguire, alle ore 21,30, il giornalistaFrancesco Musolino e l’associazione cul-turale La Gilda dei Narratori, introdurran-no #AmoLeggere. Lettori messinesi a rac-colta. Un reading aperto a tutti i lettori. Gliscrittori messinesi Alessia Gazzola,Guglielmo Pispisa, Luigi La Rosa eGraziano Delorda leggeranno un branodedicato all’amore per i libri e la lettura.Volendo celebrare la figura di Antonello daMessina, cui la Notte della Cultura è dedi-cata, il reading sarà aperto da una doppialettura di Francesco Musolino e FilippoNicosia - l'ideatore di Pianissimo - che leg-geranno brani (su supporto digitale e car-taceo) de "Il sorriso dell'ignoto marinaio"di Vincenzo Consolo.

Lelio Bonaccorso e #AmoLeggere. Una notte della cultura fra i libri

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Appuntamento speciale, sabato 15 feb-braio alle 18,30 al Teatro VittorioEmanuele, frutto della collaborazione

tra il Teatro di Messina e la LibreriaBonanzinga.Fabio Volo presenterà al pubblico il suo ilnuovo attesissimo romanzo “La strada versocasa” (Mondadori).Il nuovo romanzo di Fabio Volo racconta lastoria di due fratelli che gli eventi costringonoad avvicinarsi, a capirsi di nuovo. E di uninconfessabile segreto di famiglia che li seguecome un fantasma. Racconta una grande etormentata storia d’amore che attraversa glianni, e come tutte le grandi storie d’amore haa che fare con le cose splendide e con quelleterribili della vita. Racconta il dolore che piegain due e la felicità che fa cantare inventandosile parole. Ci fa ridere, commuovere, emozio-nare.Queste le prime righe: “Negli anni Ottanta sirideva. Si rideva molto di più. Si rideva al lavo-ro, a scuola, con gli amici e soprattutto si ride-va in tv. Quegli anni erano un’epoca favolosa.L’Italia vinceva i Campionati del mondo inSpagna, la musica la facevano i dj e il suoritmo dance pulsava dalle radio e dalle disco-teche”. Sul libro ”Marco non ha mai scelto,perché ha paura che una scelta escluda tuttele altre. Non ha mai dato retta a nessuno, solo

a se stesso. Sembra dire a tutti: amatemipure, ma tenetevi lontani. Andrea, suo fratellomaggiore, ha deciso da subito come dovevaessere la sua vita, ha sempre fatto le cosecome andavano fatte. È sposato con Daniela,una donna sobria ed elegante. Insieme avreb-bero potuto essere perfetti. Marco invece hamolte donne, e Isabella. Lei è stata la suaprima fidanzata. Con lei ha passato quellenotti di magia in cui la bellezza dilata il tempoe la felicità strappa le promesse. Ma neanchecon lei è mai riuscito a decidersi, a capire chela libertà non è per forza mancanza di respon-sabilità. E così continua a vivere in folle,senza mai mettere una marcia, fare una scel-ta. Se non che a volte la vita che hai sempretenuto sotto controllo inizia a cadere a pezzi.Il nuovo romanzo di Fabio Volo racconta lastoria di due fratelli che gli eventi costringonoad avvicinarsi, a capirsi di nuovo. E di uninconfessabile segreto di famiglia che li seguecome un fantasma. Racconta una grande etormentata storia d’amore che attraversa glianni, e come tutte le grandi storie d’amore haa che fare con le cose splendide e con quelleterribili della vita. Racconta il dolore che piegain due e la felicità che fa cantare inventandosile parole. Ci fa ridere, commuovere, emozio-nare. Articolo apparso su panorama (è ilcomunicato stampa copia incollato).”

Sabato 15 febbraio alle ore 18,30 presso il Teatro Vittorio Emanuele in collaborazione con la Libreria Bonanzinga

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Si è svolta presso il Rotary ClubMessina, la presentazione del libroIl Pupo di Carne di Geri Villaroel

giornalista messinese e DirettoreResponsabile del periodico Mensile“Moleskine”.Pubblico e privato si intrecciano nella vitadi Fernando Corvera, giornalista sicilianogiunto nella Roma degli anni Sessanta.Sconvolgenti e di sorprendente impatto glieventi che si susseguono frenetici. Irecessi dell’inconscio turbati dal desiderio,ingombrano la mente sognatrice del prota-gonista indotto da curiosità professionalied avventure intrise di giallo. A presentare il libro del noto giornalistamessinese, nel prestigioso salone delRoyal Palace Hotel, il Consigliere dellaFondazione Bonino Pulejo dott. PieroOrteca, il prof. Girolamo Cotroneo Emeritodell’università degli Studi di Messina, loscrittore Vanni Ronsisvalle Presidente delComitato Scientifico Piccolo diCalanovella e l’autore .Dopo i saluti dell’avv. Ferdinando AmataPresidente del Rotary Club Messina, hapreso la parola il prof. Cotroneo che hasottolineato come le pagine del romanzo Il

pupo di carne, ripercorrono la vita di ungiornalista, i suoi incontri, le sue frequen-tazioni, i suoi viaggi nonché diverse occa-sioni attraverso le quali costanti sono isuoi riferimenti alla letteratura italiana estraniera ed alla storia del secolo scorso:dal fascismo sino alla fine dellaRepubblica, dalla Guerra del Vietnam allastoria del ‘900. Il romanzo, ha aggiunto ilprof. Cotroneo, mira ad interiorizzare lacultura della propria terra stimolandoriflessioni alla ricerca di se’ stessi. A seguire l’intervento del dott. Orteca chesi è soffermato sullo sforzo di introspezio-ne psicologica presente nel romanzo traciò che si è e ciò che si vorrebbe essere.Trattasi, ha aggiunto il ConsigliereCulturale della Fondazione Bonino-Pulejodi uno scritto a macchia di leopardo aven-te un unico filo conduttore: il senso dellamemoria e del tempo. Lo ha definito unlibro che fa molte domande sostanziando-si tale romanzo in un lavoro di ricerca. Aconclusione l’intervento di VanniRonsisvalle che ha ripercorso nel dettaglioframmenti del libro di Gery Villaroel, la cuitrama corre su strade parallele che mal-grado abbiano inclinazione e tendenzediverse, perseguono il liet motiv del ritornonella terra natìa. Presenti nel romanzopause deliranti di sesso appagato o desi-derato, l’angoscia di una quotidiana routi-ne con inquietanti rimescolii letterari, luo-ghi d’immutabile fascino ed una miscella-nea di scene agresti, feste paesane.Commosso l’autore Gery Villaroel che conl’ironia che gli è propria ha concluso rin-graziando i relatori per la suggestiva pre-sentazione della sua narrazione cucita sulsuo protagonista “ un pupo di carne” strat-tonato tra i teneri affetti di famiglia e glisconvolgenti eventi che si susseguono tragli immani problemi del quotidiano esiste-re.

Silvana Paratore

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“C’erano una volta gli anni Cinquanta… glianni del glamour e del bon ton”, così haintrodotto la serata la Responsabile dell’

“Associazione Culturale Kafka”, VittoriaArena, nel presentare la prima collezione dimoda sartoriale della emergente stilista mes-sinese Tania Triolo, già apprezzata pittrice efotografa. La sfilata, che si è svolta martedì 11 febbraiopresso l’elegante lunch time & lounge bar“Venti3” di via Contrada dei Bianchi (il cui Staffha reso impeccabile l’organizzazione dellalocation), ha voluto rievocare il mito dellamoda di quegli anni, in cui il Gentil sesso sco-pre le spalle, sottolinea il punto vita, indossacorsetti e accorcia la gonna voluminosa egonfia. Un’ ispirazione infatti, perché TaniaTriolo ha presentato la collezione Primavera -Estate 2014 dimostrando una personalissimaforza creativa e innovativa, attenzione nelproporre la versatilità delle taglie, accuratezzasartoriale nei piccoli ricami e nelle varie appli-cazioni ed un pizzico di audacia nel volervestire una Donna che sa essere divertenteed allo stesso tempo seducente. Una lineasobria e a tratti stravagante, dalle tinte pastel-lo e dai tessuti ricercati: crepe di seta, raso,cotone, canapina, broccato le scelte dell’arti-sta per confezionare corpetti impreziositi dapaillettes e gonne arricciate, quasi a sembra-re nuvole col sottogonna in tulle. Una “passerella” che ha riscontrato l’apprez-zamento del numeroso pubblico presente pia-cevolmente divertito e sorpreso dalla carrella-ta dei ventuno abiti abilmente indossati da seigiovani donne che, per una sera, hanno rico-perto il ruolo di modelle. La sfilata si è conclu-sa con il pezzo forte della collezione Triolo: unmeraviglioso abito da sposa in raso color

Sfilata di moda ne L’AssociazioneCulturale Kafka presenta la stilistaemergente Tania Triolo

Moda& TendenzeModa& Tendenze

foto Antonio De Felice

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el bon ton anni ‘50

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crema con corpetto riccamente decorato da roselline in tessuto, lavorate pazientemente amano dalla stilista, ed una gonna a ruota con ampia coda impreziosita da nastri di raso e puntiluce argento. Il lungo applauso che ha accompagnato l’uscita finale della giovane promessa,unica artefice dalla progettazione alla confezione dei capi, è stato il segno eloquente dell’ap-prezzamento per un lavoro lungo e paziente, pieno di passione e voglia di mettersi in gioco masoprattutto di ammirazione per chi, come la stessa Tania Triolo cita, nonostante le tante diffi-coltà “trova nella creazione quella luce in fondo al tunnel che ricorda l’importanza di nonarrendersi mai”.

Laura Mauro

foto Antonio De Felice

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SpettacoliSpettacoli

“Il mondo offeso”Viaggio nel mondo letterario di Vittorini per il settimo appu

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A12 anni dalla sua prima messinscena, dopo piùdi cento repliche in giro per lo Stivale, domenica16 febbraio torna a Messina “Il mondo offeso” di

Maria Maglietta. Liberamente tratto da “Conversazione in Sicilia” di ElioVittorini, lo spettacolo, che farà tappa alle ore 21.00 alTeatro Savio, è il settimo appuntamento di “Atto Unico.Scene di Vita, Vite di Scena” e sancisce il primo incon-tro tra la rassegna e le realtà artistiche dell'altra spon-da dello Stretto di Messina. La pièce, infatti, è prodottada Mana Chuma Teatro, compagnia reggina fondata daSalvatore Arena e Massimo Barilla, considerata dallacritica e dal pubblico, non solo nazionale, una dellerealta piu vivaci del teatro di impegno civile italiano. Inserito a pieno titolo nel solco della peculiare ricercacondotta da Mana Chuma Teatro sull'identità culturalee storica del territorio meridionale, "Il mondo offeso"declina il tema del viaggio in modo del tutto inatteso.Sotto la speciale lente offerta dalla conversazione, unattore solitario in scena, Salvatore Arena, immerso inuna scenografia ridotta all'osso da Nicoletta Chiocca eRiccardo Sivelli, prende posto su una sedia e monolo-ga. Tutt'intorno un paesaggio mutevole di immagini(video proiezioni di Mirto Baliani) e note (musiche origi-nali Luigi Polimeni), scandisce le tappe di questo viag-gio dell’anima, tra “visione astratta, colori d’emozioni,sagome di persone che scivolano nello spazio, che sivanno aggregando in paesaggi mentali, sospesi nelvuoto”, per dirla con il critico Valeria Ottolenghi.L’uomo che cammina, che sbarca dal traghetto e siperde nel paesaggio siciliano compie un viaggio indie-tro nel tempo. Il mondo che ritrova, pur primigenio, none puro ne innocente, e aspro. È un mondo fisico diesseri e cose, di odori, che costringe il pensiero e lariflessione a denudarsi, ad ossificarsi, cosi che lesostanze dei problemi emergano potenti, evidenti. Alprincipio l’uomo cammina come protetto da unacorteccia dura che e smarrimento e forse rinuncia, mavia via gli incontri, i personaggi, le figure, sempre inbilico tra realta e simbolo, metafora e sostanza, ammor-bidiscono l’involucro resistente, fino a far scaturire daisuoi occhi le necessarie lacrime. Così la conversazionedi Silvestro, protagonista unico sul palco, è una conver-sazione, prima che col mondo, con se stesso, nutritadall’avvenimento del viaggio.

ntamento di Atto Unico

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L’Accademia Filarmonica di Messina è lieta di potervi con-fermare il concerto dell’ORCHESTRA MULTIETNICA“RITMO LIVE” del prossimo sabato 15 febbraio ore 18:00,

presso l’Auditorium del PalaAntonello, così come previsto nelcartellone stagionale 2013-14. La performance si profila come una perla della musica tribale epercussionistica perché realizzata da un magnifico gruppopeloritano di ben 19 elementi sul palco: Borgia Angela,Brancatelli Maria Chiara, Camarda Davide, Dulanjana Rasith,Ferraguto Andrea, Kalhara Malith, Kavishka Sachin,Maduranga Isuru, Manganaro Giovanna, Merlino Emilia,Naccari Letterio, Pavone Vincenzo, Pezzino Angelo, PiccoloRiccardo, Rasanga Samith, Ruggeri Gabriele, SangeethChalana, Schirò Agata e Sihan Sajith. A dirigerli la M° MARIAGRAZIA ARMALEO, brava percussionista e titolare di cattedraal Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina. Questa orchestra è stata definita “un arcobaleno smisurato disuoni e vibrazioni”. E’ la prima formazione che legge la musicacon l’esclusivo sistema di notazione simbolica ed è costituitasoprattutto da esecutori senza competenze musicali specificheche “interpretano” con cognizione questo sistema di scrittura.E’ stata riconosciuta, nel 2012, tra le 19 ensemble multietniche presenti in Italia, per conto delMEI (Meeting etichette indipendenti) ed inserita nella pubblicazione “Orchestre e bande mul-tietniche in Italia”, edita nel 2013 da Zona.Una curiosità: “Ritmo Live” ha esordito a Messina in occasione della “Notte della Cultura 2011”quindi è particolarmente entusiasta di partecipare ancora una volta in questa ricorrenza comerealtà musicale consolidata. Lo spettacolo cade casualmente nella data della “Notte della Cultura 2014” a cui si incastra inmodo indipendente perché non tratterà il tema “Antonello da Messina” e, allo stesso tempo, sulfilone sinergico della promozione artistica della città. L’Accademia Filarmonica ha inoltre avuto contatti diretti fino questa mattina con l’AssessoreComunale alla Cultura, Tonino Perna per poter sviluppare in maniera programmatica la que-stione della fruizione gratuita del PalaAntonello, lasciata in sospeso. L’esponente della Giunta

“Ritmo live”Sabato 15 febbraio pressol’Auditorium del PalaAntonello, per il cartellone dell’AccademiaFilarmonica di Messina

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Accorinti ha garantito che, superata la fase di organizzazione della “Notte della Cultura”, si sie-derà ad un tavolo insieme all’Accademia Filarmonica ed altre associazioni musicali ed artisti-che in genere per pianificare l’utilizzo del Palazzo di viale Boccetta, cercando di abolire richie-ste finanziarie onerose da parte dell’Amministrazione comunale e valorizzando la validità delleproposte culturali. Dopo il godibile concerto del chitarrista internazionale M° Piero Bonaguri alla Sala Sinopoli delTeatro V. Emanuele, l’Accademia si augura di poter ospitare tutti gli eventi musicali alPalacultura per offrire agli artisti la migliore qualità possibile in termini di acustica. Il M°Bonaguri, ammirato in tutto il mondo dal pubblico e dalla critica, ha dato prova della sua tecni-ca esemplare con il suo “OMAGGIO A SEGOVIA”, l’interprete supremo della musica delNovecento. Andrés Segovia, che è stato anche docente di Bonaguri, ha detto di lui: “Avrà pre-sto un nome illustre fra i migliori chitarristi di questo tempo”.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Nato a Sagunto nel 1901 , Rodrigo cadde vittima di una epidemiadi difterite quando aveva appena tre anni , che lasciò quasi com-pletamente cieco, vista che perse del tutto nel 1948.La sua disabilità fu la molla che lo spinse a sposare con devozio-

ne totale l’arte della musica. Primo grande successo di Rodrigoarrivò nel 1924 , quando il Valencia Symphony Orchestra ha esegui-

to il suo lavoro per orchestra Juglares ( Minstrels ) , e la sua forma-zione musicale iniziata nel 1927, quando andò a studiare sotto Paul

Dukas presso la Schola Cantorum di Parigi . Nel 1933 sposò la talentuo-sa giovane pianista turco Victoria Kamhi , che divenne il suo com-

pagno costante e ispirazione , mentre la gestione della sua car-riera . Rodrigo trascorse gli anni della guerra civile spagnola (1936-39 ) a Parigi e in Germania , affinando il suo stile spudo-ratamente melodioso. A Madrid nel 1939 ,compose la suaprima grande opera: il “Concierto de Aranjuez” per chitarra e

orchestra , il cui successo gettano un'ombra su gran parte delsuo lavoro successivo. Poco dopo la guerra il successo di Rodrigo

fu ufficialmente riconosciuto diventando professore di musicaall'Università di Madrid . Questo appuntamento ha aperto le porteper una serie di composizioni per i prossimi due decenni che lohanno confermato come il più grande compositore vivente dellaSpagna . Nel suo paese d'origine egli è visto come una sorta di eroe

nazionale , con innumerevoli vie e piazze a lui intitolate.

a cura di Francesco Certo

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Sagunto, 22 novembre 1901Madrid, 6 luglio 1999 R

od

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

è stato uno scrittore, partigiano, chimico epoeta italiano, autore di racconti, memorie,poesie e romanzi.Partigiano antifascista, nel 1943 venne cattura-to dai nazifascisti e quindi, nel febbraio del-l'anno successivo, deportato nel campo di con-centramento di Auschwitz in quanto ebreo.L'esperienza nel campo di concentramento losconvolse profondamente,fisicamente e psi-chicamente. Giunto a Torino, si riprese fisica-mente e riallacciò i contatti con i familiari e gliamici superstiti dell'olocausto. Mosso dallaprorompente necessità di testimoniare l'incu-bo vissuto nel lager, si gettò febbrilmente nellascrittura di un romanzo che fosse testimonianza della sua esperienza ad Auschwitz e cheverrà intitolato Se questo è un uomo. In questo periodo conobbe Lucia Morpurgo (1920-2009), che diventò sua moglie. Levi ebbe poi ad affermare che questo incontro sarebbestato fondamentale per la stesura di Se questo è un uomo, permettendogli di passare dallaprospettiva dolorosa di un convalescente a quella descritta dall'autore nel libro Il sistemaperiodico con queste parole: "un'opera di chimico che pesa e divide, misura e giudica suprove certe, e s'industria di rispondere ai perché". Nel 1947 terminò il manoscritto, mamolti editori, tra cui Einaudi, lo rifiutarono. Venne pubblicato da un piccolo editore, DeSilva. Nonostante la buona accoglienza della critica, inclusa una recensione favorevole diItalo Calvino su L'Unità, incontrò uno scarso successo di vendita. Delle 2500 copie stampa-te, se ne vendettero solo 1500, soprattutto a Torino. In questo periodo Levi abbandonò ilmondo della letteratura e si dedicò alla professione di chimico. Dopo una breve esperienzacome lavoratore autonomo con un amico, trovò impiego presso la Siva, una ditta di produ-zione di vernici di Settimo Torinese, di cui, in seguito, assumerà la direzione fino al pensio-namento. Nel 1975 decise di andare in pensione e di dedicarsi a tempo pieno alla attività discrittore. Nello stesso anno uscì la raccolta di racconti Il sistema periodico, in cui episodiautobiografici e racconti di fantasia vengono associati ciascuno ad un elemento chimico.L'opera gli valse il Premio Prato per la Resistenza. Il 19 ottobre 2006 la Royal Institution delRegno Unito scelse quest'opera come il miglior libro di scienza mai scritto. Nel 1978 pub-blicò La chiave a stella. Questo romanzo, concepito durante i suoi numerosi soggiorni lavo-rativi, rappresenta un omaggio al lavoro creativo ed in particolare a quel gran numero ditecnici italiani che hanno lavorato in giro per il mondo a seguito dei grandi progetti di inge-gneria civile portati avanti dall'industria italiana dell'epoca (anni sessanta e anni settanta).Nel luglio del 1978 La chiave a stella vince il premio Strega. L'11 aprile del 1987 Primo Levimorì cadendo dalla tromba delle scale della propria casa di Torino, dando adito al sospettoche si trattasse di un suicidio.

a cura di Francesco Certo

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Levi

"Se comprendere è impossibile, conoscere è

necessario."

"C'è Auschwitz, dunque non può esserci Dio.

Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco,

ma non la trovo."

"Oggi io penso che, se non altro per il fatto che

Auschwitz è esistito, nessuno dovrebbe ai

nostri giorni parlare di Provvidenza: ma è

certo che in quell'ora il ricordo dei salvamenti

biblici nelle avversità estreme passò come un

vento per tutti gli animi."

Torino, 31 luglio 1919Torino, 11 aprile 1987 Pri

mo

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Giornata della Memoria organizzatadall’I.C. Villa Lina - Ritiro, scuola ad indi-rizzo musicale.

foto di Peppe Saya

Messina - 13 Febbraio 2014

Palazzo Zanca Salone delle Bandiere

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Fare una colazione bilanciata è senzadubbio una delle più importanti regoleper un'alimentazione sana. A sottoline-

arlo sono stati i membri dell'Università diUmea, in Svezia, che attraverso una ricercaavrebbero dimostrato che chi fa una colazionescarsa in giovane età, corre maggiori rischi diandare incontro alla sindrome metabolica, inetà adulta. Per giungere a tale conclusione, gliesperti avrebbero preso in esame un campio-ne di dati raccolti da un team di ricerca nel1981, su tutti gli studenti della città di Luleå (inNorvegia),. I dati sono stati raccolti sui volon-tari dell'età di 9 anni, ed a tutti loro era statochiesto di descrivere il tipo di colazione chefacevano. Dopodiché, gli esperti avrebbero analizzato leattuali condizioni di salute dei volontari, adistanza di 27 anni. Il tutto, tenendo in consi-

derazione lo stile di vita dei volontari, i diffe-renti fattori socio economici, e quant'altro. Ebbene, stando a quanto emerso chiaramen-te dalle analisi, pare che chi faceva una cola-zione scarsa 27 anni fa, avrebbe registratoun'incidenza del 68% maggiore di sindromemetabolica in età adulta. Uno studio del gene-re conferma quanto sia importante che i bam-bini, i ragazzi, ed anche gli adulti, prestino lagiusta importanza alla colazione."Sono necessari ulteriori studi al fine di potercomprendere i meccanismi coinvolti nella con-nessione tra la colazione scarsa e la sindromemetabolica, - spiegano giustamente gli autoridella ricerca - ma i nostri risultati e quelli didiversi studi precedenti suggeriscono che unamisera colazione può avere un effetto negati-vo sulla regolazione dello zucchero nel san-gue".

Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Una colazione scarsa aumenta

il rischio di sindrome metabolica

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Mondate la zucca, eliminando la buc-cia e i filamenti interni. Quindi taglia-tela a cubetti. Tritate finemente lacipolla e adagiatela in un tegame conun filo di olio extra vergine d’oliva.Fate stufare per circa 5 minuti, poiaggiungete la zucca e lasciate cuoce-re fino a che non si sarà ammorbidita,bagnando, ogni tanto, con acquacalda. Regolate di sale e frullate tutto nelmixer fino a ottenere una morbidacrema.Versate la purea ottenuta nel tegamee lasciate cuocere per 5 minuti anco-ra, mescolando spesso. Lessate, intanto, le farfalle in abbon-dante acqua salata. Scolate e condite la pasta con lacrema di zucca, mescolando per farinsaporire.

Farfalle alla zucca

Ingredienti per 4 persone

• 240 g di pasta tipo farfalle

• 320 g di zucca

• cipolla o scalogno

• olio extra vergine di oliva

• Sale q.b.

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Amarcord

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Tre passi verso la salvezza

Pallavolo Messina

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