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n° 88 anno X - 20 Settembre 2012 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it “Paura di volare” Giuseppe Raffa e Nanni Ricevuto Forum SOGAS 2.0

il Cittadino n. 88

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Settimanale gratuito d'informazione

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“Paura di volare”Giuseppe Raffa e Nanni Ricevuto

Forum SOGAS 2.0

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La campagna elettorale e la “N

AsteriscoAsterisco

E’ iniziata la campagna elettorale per il rinnovo dell’asse no ha fino ad ora indicato un progetto che proponga un c ne della Regione. La classe politica siciliana continua a limitandosi a gestire quel po’ di clientele che le scarse ris misti indicano la Sicilia come possibile punto di converge nienti dai nuovi paesi emergenti ed in particolare dalla C luppo dell’Isola sia incompatibile con l’attuale classe dell’Agrigentino vengono lentamente e costosamente av tre a Comiso vi è un aeroporto commerciale non operati gono utilizzai. Il Sud povero, diventa sempre più povero l’economia legale che tende a ritrarsi, con l’economia cr tà economiche esistenti e ne promuove altre avvalendo mente. Oggi nelle città siciliane per un giovane che vuole buzione irregolare. In buona sostanza, la sorte che al no la per gran parte dei lavoratori. Gli imprenditori privati no alla concorrenza dell’economia criminale e scappono pe E’ questa la nuova “questione meridionale”. La classe p disperatamente voti senza offrire progetti credibili di svil giori, affidate a gestioni senza anima e senza speranza, cittadini del sud si contrae sempre più . La grande crisi e Per chi dobbiamo votare? C’è nell’elettorato un nuovo vig ra strumentalizzare. Facebook e gli altri canali di dialogo to e di partecipazione alla realizzazione di nuovi modelli p e con spirito di servizio, per poter affondare realmente le pero dei fondi pubblici.

Dal blog di “la nuova città” riportiamo un artico

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Nuova Questione meridionale” emblea regionale. Il conflitto è duro fra candidati, ma nessu- cambiamento sostanziale della politica e dell’amministrazio- beccarsi inutilmente come i tacchini di Renzo Tramaglino,

sorse economiche consentono. Eppure da tempo gli econo- enza, di trasformazione e di smistamento delle merci prove- Cina e dalI’Africa. Ma sembra che qualsiasi possibilità di svi- politica. Le nostre produzioni agricole del Ragusano e

vviate al Nord attraverso la Salerno- Reggio Calabria, men- vo. I progetti Europei languono ed i fondi stanziati non ven-

o, ed al suo interno cresce un processo di sostituzione del- riminale che invece, si impadronisce sempre più delle attivi-

si del lavoro nero e del riutilizzo di capitali acquisiti illecita- e lavorare, c’é soltanto l’offerta di lavoro precario e con retri- rd tocca agli immigrati irregolari, dalle nostre parti è la rego-

on sorretti sufficientemente dal potere politico non reggono er non subire i ricatti della politica e della mafia.

politica ormai si contorce in se stessa limitandosi a cercare uppo. Le città siciliane stanno vivendo uno dei periodi peg-

mentre la capacità di acquisto e di impegno economico dei economica fa il resto.

gore, una voglia di capire, un bisogno di non lasciarsi anco- o telematico, testimoniano una forte richiesta di cambiamen- politici. E’ tempo di costruire e di partecipare con nuove idee tante carriere politiche fondate sul clientelismo, e sullo sper-

lo di Franco Providenti ex sindaco di Messina

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Sommario

39 CircoscrizioniNotizie dai quartieri

40-41 CittàCronache urbane

44-47 ProvinciaNews dal territorio

38 SettegiorniCronaca della settimana

10-17 Primo PianoForum SOGAS 2.0

numero 88 anno X - 20 Settembre 2012

24-27

6 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT6

AttualitàCooperativa Faro 85ATM

SiciliaGesip

48-51

TurismoTaormina e Giardini Naxos

54-57

Ecomonia52-53

20-21 L’intervistaIl geologo Giuseppe Cincotta

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

Coordinamento:Tiziana Zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,Antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, Cristina D’Arrigo, Giuseppe Zaffino, Enza Di Vita, Maria Cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori Andrea Castorina, Hermes Carbone, MarilenaFaranda, Chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaAntonio De Felice, Riccardo Caristi, Orazio D'Arrigo, Nunzio Di Dio, Peppe Saya, Gianmarco Vetrano

Direttore marketing Francesco Micari

Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

62-63 Pane per tuttiCome un bambino

Mangiare Sano66-67

CulturaFeltrinelli Point

60-61

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di Michele Giunta

immagineimmagine

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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di Marilena Farandaservizio fotografico di Peppe Saya

Quando pareva che l’argomentoAeroporto dello Stretto forseormai finito, e proprio quando

l’aeroporto di Catania annuncia 40giorni di chiusura per l’adeguamento,l’aeroporto Tito Minniti si rilancia e sireinventa. Di questo si è discussoall’interno del forum Sogas 2.0, che siè tenuto alla Camera di Commercioalla presenza del Presidente dellaProvincia di Messina, Nanni Ricevuto,del Presidente della Provincia diReggio Calabria, Giuseppe Raffa,dell’Assessore provinciale alle parteci-pate, Michele Bisignano,dell’Assessore al turismo MariellaPerrone, del Presidente della Sogas,Carlo Alberto Porcino, nonché delPresidenti di Confindustria Messina, diquello dei Confesercenti e dei rappre-sentanti delle categorie produttive. LaSogas riparte da zero, adesso, graziealla Regione Calabria che si è fattagarante insieme alla Provincia diReggio, sborsando 25 milioni di euro,del debito della società, affermaRicevuto, ormai la società ha il bilan-cio in pareggio, per cui non sarebbe unrischio puntare su di essa. Io, afferma

Riproporre Affare SOGA

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e la validità dell’aeroporto AS

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Ricevuto, sono sempre stato assertore della validità di un aeroporto dell che non dobbiamo rimetterci denaro. La partecipazione della Provincia investitori, che parteciperanno alla società aeroportuale per il 40%. Già offerte per la privatizzazione e saranno valutate a breve termine. L’obiettiv stati quasi 600 mila e si spera di arrivare ad 800 mila a breve. Il presidente ti esterni. Controllare tutti i contratti che andavano svolti. Molti giovani ci sonam che andavano ben oltre i contratti collettivi di lavoro. Questo ci ha industriale, non più sulla base di statistiche senza realtà, ma con dati conc struttura diversa rispetto al passato. Domani ci sarà un incontro finale che si potrà contare anche sulla charteristica. Fin’ora, ci siamo appoggiati su Abbiamo creato una scoutistica sull'utenza messinese.

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o Stretto, più nostro di quello catanese e molto più vicino, per di più ora Messinese, inoltre, dovrebbe essere valida fin quando non si trovano gli

à ci sono 2 gruppi imprenditoriali internazionali che hanno presentato le vo della Sogas è arrivare a 1 milione e 200 mila passeggeri. Nel 2012 sono

e Porcino, afferma : La prima battaglia sarà quella di tagliare tutti i contrat- sono stati vicini pur non conoscendo le realtà aziendali. Contratti ad per-

a consentito di respirare per almeno due anni ed abbiamo creato un piano creti. Una concessione 20ennale ci permetterà di strutturare. Oggi c'è una

intende sancire questo discorso. Grazie ad un video realizzato dall'Alitalia Metromare, ma questo servizio si è rivelato inefficiente ed antieconomico.

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Il Presidente di Confinfindustria, Ivo Blandina,:noi eravamo pronti a gestire due parchi ceck-insecondo le direzioni Enac. Io proporrei di tornarea ragionare secondo un passaggio in più, tenendopresente il problema del bagaglio. Siamo interes-sati sugli aspetti marittimi e sulle infrastrutturazio-ni, perché alcuni nostri associati possono interve-nire.

L'ing. Massimo Rinaldi, soluzione interna alla soc giungimento dell’aeroport sul servizio, e quindi di ar prendere l’aereo. Ricevu convinto della validità del Metromare non è stato un tampone. Abbiamo, però, ad un servizio di pullman si è di certo in aeroporto.

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Giovanni Calabrò, Presidente deiConfesercenti: io mi sono interessato oltre chedell'aeroporto di Reggio anche di quello del Mela.Io vado, però, a Catania. Se, invece, si definisco-no i termini della partecipazione e del servizio, sipuò anche pensare al Tito Minniti come principaleaeroporto.

propone di trovare una cietà stessa per il rag-

to, per essere garantiti rrivare nei tempi giusti a

uto, ribadisce, io sono l'aeroporto dello stretto,

n servizio valido, era solo sperimentato che, grazie

funzionante, in 40 minuti

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In merito all’ “Affare SOGAS” cosa farà il PD inConsiglio?Noi continueremo a pretendere trasparenza e chiarez-za, rispetto ad un’avventura che è quella del collega-mento fra la città di Messina e l’aeroporto di ReggioCalabria che ha visto la mistificazione, la presa in giro,la truffa politica di intere classi dirigenti nei confronti deicittadini messinesi. A fronte di tutto questo, noi ci augu-riamo che l’aeroporto di Reggio possa diventare il vola-no di sviluppo per un’ economia che ha bisogno di un’in-frastruttura aeroportuale. Pretendiamo, però, dopoquindici anni di presa in giro fra ipotesi di: pontile ,check in a Messina, collegamento diretto e veloce conl’aeroporto di Reggio Calabria, chiarezza e soprattuttoche qualcuno ci dica cosa ne è stato dei soldi investitisu un’opera per la quale la Provincia di Messina ha pen-sato di fare l’imprenditrice dei trasporti messinesi con irisultati che gli stessi cittadini vivono quotidianamente.Siete comunque disponibili ad un confronto e arivedere le vostre posizioni?Noi siamo disponibili a collaborare con tutti coloro chedimostrano buona volontà per lo sviluppo ed il benesse-re del nostro territorio. L’aeroporto è un’infrastrutturastrategica, ne siamo consapevoli, ma il PD non è piùdisposto a farsi prendere in giro e a fare prendere in giroi messinesi.

PIPPO RAOCapogruppo Provinciale PD

“Pretendiamo chiarezza e trasparenza”

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Siete d’accordo con Ricevuto sull’aeroporto delloStretto?Non sappiamo di cosa stiamo parlando, non c'è nessunaccordo con il Presidente Ricevuto. Noi restiamo fermialla delibera votata in aula per la dismissione dellaSogas. Se il Presidente ha delle idee lo ascolteremo ed,eventualmente, potremo rivedere nostre posizioni.Quando abbiamo deciso di abbandonare la Sogas, loabbiamo fatto perché il bilancio era in passivo e non cidovevano rimettere le finanze. Il nostro unico obiettivo èla salvaguardia del bilancio. Certo, io sono convinto chebisogna potenziare i servizi verso l'aeroporto di Catania.In misura maggiore, dare avvio, secondo il programmache ci siamo prefissi per le elezioni ad un nostroAeroporto nella Valle del Mela. Se ci sono proposte vali-de per l'aeroporto dello Stretto, non escludiamo di poterrivedere la nostra posizione, perché noi non escludiamoa priori altre possibilità. L'unico accordo, però, è con ilpopolo della provincia di Messina.

MATTEO FRANCILIACapogruppo Provinciale UdC

“Non escludiamo a priori altre possibilità”

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Possiamo descrivere la conformazione particolare del territorio eoliano e in par-ticolare quello dell'isola da cui prende il nome l'intero arcipelago?

“Le Isole Eolie sono tutte di origine vulcanica, alcune hanno una morfologia semplice carat-terizzata da un unico cono vulcanico, come Alicudi o Stromboli, altre come Lipari, in parti-colare, hanno invece una conformazione molto più complessa derivante da centinaia dimigliaia di anni di attività vulcanica che ha messo in posto diverse strutture con caratteri-stiche geologiche molto diverse tra loro. Analizzando nello specifico i fatti dello scorso 15Settembre merita particolare attenzione il Monte S. Angelo uno stratovulcano (ormai spen-to) di 594 m s.l.m. che si trova circa al centro dell'isola, attorno al quale insistono i maggio-ri centri abitati. I versanti di questo rilievo sono solcati da incisioni vallive più o meno gran-di che prendono il nome di "valloni", lungo i quali si incanalano e scorrono le acque meteo-riche. Ciò è importante perché i disagi maggiori si sono avuti proprio lungo tali valloni chedurante eventi di pioggia intensa si trasformano in veri e propri fiumi in piena, assumendouna tipologia assai simile a quella delle fiumare di Messina e trasportando a valle enormiquantitativi di detriti. Normalmente durante le prime piogge autunnali si registra ogni annoqualche disagio in particolare in Via Roma - Marina Corta e Canneto zona Calandra, doveè rimasto bloccato un pullman nella pomice. La straordinarietà dell'evento meteorico inquestione che ha riversato su Lipari ben 82 mm di pioggia in poco più di 2 ore ha fatto siche tutte le strade costruite dentro o in prossimità dei valloni si trasformassero in torrentidove le acque cariche di detriti generati da alcune frane nelle zone sommitali hanno inve-stito tutto quello che si trovava lungo la loro strada.”In che modo la violenza di alcuni fenomeni atmosferici viene vissuta dagli isolani?“Un evento di tale violenza alle Eolie non si ricorda a memoria d'uomo, l'unica cosa che cisi avvicina da quanto raccontano alcuni è un episodio avvenuto circa cinquant'anni faquando un acquedotto che si trovava proprio sul monte S. Angelo si ruppe, e le acque che

L’intervistaL’intervistaa cura di Vincenza Di Vita

“Medico della Terra”Abbiamo contattato il geologo Giuseppe Cincotta a seguito del nubifragio che ha coinvolto l’isola di Lipari

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vi erano contenute percorsero i fianchi della montagna arrivando ad allagare il CorsoVittorio Emanuele, esattamente come sabato scorso. Tutto questo serve a far capire comela gente di Lipari sia completamente disabituata ad eventi meteorologici di tale violenza,ma nonostante questo appena passato lo sconforto dei primi minuti dovuto al fatto che unacosa di questo tipo non si era mai verificata, tutti si sono subito adoperati per riportare lasituazione alla normalità senza perdersi d'animo.”Quello che è accaduto negli ultimi giorni ha in qualche modo mosso delle polemichesull'operato della politica nei confronti della gestione delle calamità ma come stan-no realmente le cose?“Assolutamente nessuna polemica, al contrario, sia sui blog locali che nei social networksono numerosi i messaggi di ringraziamento all'Amministrazione per la celerità e l'efficien-za degli interventi, oltre che a tutte le forze dell'ordine, Vigili Urbani, Carabinieri, CorpoForestale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e naturalmente i numerosi volontari (tantissi-mi ragazzi) che come sempre in queste occasioni si rivelano di fondamentale importanza.”Cosa rappresenta per un giovane geologo siciliano il patrimonio ambientale che puòoffrire la propria terra d'origine?“Senza ombra di dubbio il patrimonio geologico-naturalistico della Sicilia è qualcosa che vatutelato e opportunamente valorizzato perché potrebbe rappresentare una buona occupa-zione per tutti i giovani laureati in scienze geologiche ma non solo. Infatti oltre ad uno sboc-co lavorativo classico come medico della Terra così vengono a volte definiti i geologi, lanostra regione ha un'economia in parte fondata sul turismo, e questo è importante in quan-to da tempo si sta affermando un tipo di turismo che si potrebbe definire Ambientale, desi-deroso di figure specializzate in grado di far comprendere al turista-viaggiatore tutti gliaspetti che caratterizzano il territorio che lo circonda, in modo da capire appieno il signifi-cato delle forme e dei colori dell'ambiente circostante.”

Lipari 15 settembre 2012

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Mittente Il CittadinoDestinatari Comando Vigili Urbani

Sosta selvagMessina - Via Santa Maria Alemanna

foto di Peppe Saya

20 settembre 2012

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La situazione delle cooperative sociali sul territorio messinese continua a destare pre-occupazione. Questa volta a scendere in piazza, o meglio davanti la sede dell’IstitutoDon Orione, sono i lavoratori della cooperativa Faro 85 che non ricevono il pagamen-

to degli stipendi dal mese di aprile e il versamento del Tfr integrativo. Una situazione trop-po pesante da sopportare che porta inevitabilmente a una paralisi del sistema e alla inevi-tabile protesta dell’utenza.Dalla loro parte la Cisl Funzione Pubblica che pretende la garanzia per i servizi e la tuteladei lavoratori.

AttualitàAttualità

Cooperativa Faro 85NO stipendi, SI… protesta

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Cristina D’Arrigo

“Nonostante i diversi solleciti e malgrado abbia incassato somme da parte dei committentiper circa un milione e cinquecentomila euro – spiega Calogero Emanuele, segretario pro-vinciale della Cisl Fp - purtroppo la Cooperativa Faro 85 ancora non ha pagato gli stipen-di di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto. Bisogna fare chiarezza perché le fatture paga-te, utilizzate anche per ripianare i debiti con le banche, vengono liquidate per pagare gli sti-pendi dei lavoratori e non per riconoscere compensi o fare assunzioni di unità di persona-le. Purtroppo bisogna constatare che il perdurare di tale situazione rischia di compromet-tere il buon funzionamento dei servizi ma anche la disaffezione dei lavoratori che sinorahanno svolto il servizio con senso di responsabilità e abnegazione. Le responsabilità degli altri e le difficoltà economiche della cooperativa non possono esse-re scaricate sui lavoratori, piuttosto è necessario che gli stessi soci della cooperativa, chie-dano chiarimenti sulla gestione e sulle scelte operate dai vertici della cooperativa”.

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Dieci autobus effettivamente in circolazione e molto spesso in ritardo: questa l’offertafornita attualmente dall’Atm a tutti coloro che, a Messina, vorrebbero spostarsi uti-lizzando i mezzi pubblici. La denuncia arriva da Carmelo Altadonna, sindacalista Ugl

e autista dell’azienda di trasporto pubblico.“Al momento- spiega Altadonna- ci sono in lineasoltanto 10 autobus, per l’esattezza i numeri: 1, 2, 6, 32, 35, 45, 50, 53, 73, 81 autostradae 81 statale. Quindi appena 10 bus ai quali si aggiungono quattro tram in circolazione.Tantissimi sono invece i mezzi guasti che non possono essere riparati a causa dei proble-mi economici dell´azienda. Vorremmo sapere dal Comune di Messina - conclude- comedovremmo affrontare i prossimi mesi adesso che è anche ricominciata la scuola”. Se da una parte, dunque, si preannunciano tempi duri per tutte quelle persone che hannobisogno degli autobus e del tram per spostarsi quotidianamente ( persone che ormai daanni sono abituate a lunghe attese alle fermate), dall’altra non si trovano in una situazionemigliore i dipendenti dell’Atm. Sono circa seicento i lavoratori dell’azienda di trasporto pub-blico e circa seicento, quindi, le famiglie che ogni mese attendono gli stipendi dall’Atm.Molte di queste famiglie sono mono-reddito. Tutte, negli ultimi quattro anni, a causa della

Atm: soltanto 10 gli a Sempre più carenti i servizi offer

I dipende

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autobus in circolazione ti dall’azienda di pubblico trasporto.

nti, intanto, attendono due mensilità

grave crisi in cui si trova l’azienda, si sono dovute abituare a ricevere le mensilità in mediacon due o tre mesi di ritardo. A scoraggiare i dipendenti attualmente in attesa di due mensilità c’è, adesso, un comuni-cato proveniente proprio dall’Atm, firmato dal direttore generale Claudio Conte e dal diret-tore amministrativo Ferdinando Garufi. “Da informazioni in possesso da questa Azienda- silegge nel documento scritto il 13 settembre- relativamente ai tempi tecnici necessari alTesoriere Comunale (Unicredit) e Tesoriere Aziendale (BNL) per finalizzare il trasferimen-to, è ragionevole prevedere che il pagamento della retribuzione avverrà entro venerdì 21settembre 2012. In funzione dell´importo erogato dal Comune di Messina pari ad€1.333.333,33 si potrà corrispondere il saldo della 14° mensilità e circa l´80% della retribu-zione di luglio”. A breve, dunque, i lavoratori dell’azienda trasporti dovrebbero ricevere quasi per intero lostipendio di luglio e la quattordicesima mensilità. Non c’è ancora nessuna notizia, invece,sullo stipendio di agosto.

Lilly La Fauci

foto di Peppe Saya

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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO

La tragedia dello Scoppio diForte Polveriera al Campo degli Inglesi

Portale d’ingresso di Forte Polveriera (oggi Forte Masotto).

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Nel piazzale d’ingresso del Gran Camposanto di Messina, entrando sulla destra, spic-ca un monumento funebre caratterizzato da tre cannoni e una lapide. Su questa si evi-denzia la seguente epigrafe:“Il 27 dicembre 1888 immane disastro per scoppio di polveri nel Forte Polveriera.Capitano e soldati intenti al dovere trasse a miseranda fine. Ai caduti gli ufficiali del 25°artiglieria per rimpianto e ricordo. Colà cadde pure Amalia De Manzoni Toscano tratta-vi dall’affetto di sposa. Messina munificamente l’Arca donava”.Il 27 dicembre 1888 è una data che ha qualche assonanza con il 28 dicembre 1908.Vent’anni prima dello spaventoso sisma, in una data pressoché simile, la frase “tre-menda sciagura a Messina” campeggia sulle prime pagine di tutti i giornali.Lo scoppio di una riservetta munizioni del costruendo Forte Polveriera (oggi intitolato

a Masotto) al Campo degli Inglesi1 , provocò grande sconcerto nella popolazione acausa della morte di numerosi soldati del 25° Reggimento Artiglieria di stanza al Fortee della moglie del Capitano De Manzoni, recatasi col marito ad ispezionare i lavori dicostruzione.In quegli anni, i lavori di realizzazione delle fortificazioni sulle alture delle due costemessinese e calabrese, erano al culmine. In nome dell’alto interesse della Nazione,migliaia di operai lavoravano in contemporanea, giorno e notte, senza sosta, per edi-ficare in tempi strettissimi otto delle ventitrè opere a difesa dello Stretto.Forte Polveriera (dal nome dell’omonima collina), insieme a Forte Matiniti superiore,posto sulla costa opposta, rappresentava l‘opera più imponente dell’intero sistema. Ilavori, appaltati dalla Ditta Diana nell’ottobre del 1884, avevano comportato una spesa,escluso l’armamento, di due milioni delle vecchie lire. Poteva contenere oltre 1.000uomini di presidio e la potente artiglieria con cui era stato armato rappresentava quan-to di meglio la tecnologia bellica potesse a quel tempo mettere in campo per la difesacostiera: otto obici da 280 mm, due cannoni da 149, quattro cannoni da 120, quattrocannoni da 90 e due mortai da 150 Krupp.Le ispezioni da parte del Comandante la Divisione Militare di Messia, TenenteGenerale Carlo Genè si susseguivano periodicamente e la stampa cittadina ne ripor-tava la notizia con grande risalto, quasi a documentare non solo l’avanzamento deilavori, ma soprattutto l’impegno dello Stato per la difesa dei suoi cittadini.L’ampio spazio che la Gazzetta del tempo dedicava alle attività dell’Esercito in cittàera, di contro, il segnale di una ferma volontà da parte delle autorità militari a volercostruire un positivo rapporto con i civili. La promozione di una nuova immagine

dell’Esercito al servizio della collettività2 era divenuta, dopo l’Unificazione, di priorita-ria importanza. Per tale motivo si era reso necessario portare a conoscenza della

1 Campo degli Inglesi è l’antica denominazione dell’odierno Campo Italia. In tale luogo gli inglesi duran-te la loro presenza a Messina stabilirono un loro acquartieramento. La trasformazione del toponimo siriferisce, per noti obiettivi di regime, al periodo fascista. 2 La costruzione di fortificazioni e nuovi edifici militari in città, comportò un florido periodo per l’econo-mia cittadina grazie all’impiego di numerose ditte civili che ne appaltarono i lavori. A questo si aggiun-sero i benefici ricavati dalle locande che accoglievano gli operai al termine dei turni di lavoro, delle ditteche si occuparono del vettovagliamento delle truppe e degli operai, di quelle che ebbero in appalto ilforaggiamento degli animali, il trasporto di materiali ed artiglierie

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popolazione anche le mansioni e i compiti che l’Esercito avrebbe svolto con “virtù e

abnegazione” in tempo di pace.3 Esercitazioni, parate, esibizioni della banda militareallo Chalet erano di fatto ben accolte dalla gente che partecipava festosa ai vari even-ti.Ed è in questo clima di crescente stima e fiducia da parte della cittadinanza nei confron-ti dell’Esercito che il 27 dicembre 1888 si diffonde la notizia della tremenda sciagura chelascia attoniti e provoca dolore nel cuore dei messinesi. La morte di 21 soldati, delCapitano, Conte Luigi De Manzoni, e della moglie Amalia Toscano avvolge nel cordo-glio l’intera città. Una fatalità dovuta all’urto casuale di una granata, aveva provocatol’esplosione all’interno del locale ove la moglie del Capitano era entrata seguendo ilmarito. La figlioletta Sofia di quasi tre anni era rimasta provvidenzialmente fuori a gio-care.

3 Cerami M. Messina post-unitaria: la città e l’Esercito. In Lo Curzio M., Caruso V. La FortificazionePermanente dello Stretto di Messina. Edas, 2006

Batteria di obici puntati dagli spalti di Forte Masotto. Foto d’epoca, coll. Riccobono

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La descrizione dei fatti è riferita in modo particolareggiato dalla Gazzetta di Messina del28 dicembre 1888:

Ieri verso le 4 p., si divulgava per la città una notizia gravissima che riceveva sempre

più consistenza.

La voce corsa rivelava purtroppo una sciagura gravissima.

Verso sera la triste nuova invadeva da un capo all’altro la città, impressionava profon-

damente ogni classe di cittadini.

Si affermava che nel nuovo forte al Campo degli Inglesi, che dista circa 12 chilometri,

era scoppiata una granata, e che si deploravano parecchi soldati morti assieme al capi-

tano De Manzoni, distaccato colà per la direzione dei lavori d’armamento, e parecchi

feriti.

Ma nelle prime ore dell’accaduto disastro, le notizie non potevano fornire precise parti-

colari; né poté darne un soldato che, scampato alla morte per trovarsi lontano dal luogo

del disastro, venne di corsa in città, facendo la lunga via in meno dun’ora, per darne

avviso alla Direzione d’artiglieria.

Né notizie precise forniva la staffetta inviata dall’assistente del Genio alla Direzione del

Genio.

Essa riferiva che molti erano i soldati morti, parecchie i feriti; che il capitano De Manzoni

e la sua signora erano entrambi morti.

Era un’ansia indescrivibile in tutti era profondo il

senso dell’angoscia.

E mentre il comandante della Direzione Generale

Genè, partiva per il Campo degli Inglesi, accompa-

gnato dal colonnello del Genio cavaliere Tersola,

dal capitano sig. Selo, direttore dei lavori della for-

tificazione, e dal maggiore dei RR. Carabinieri,

nonostante il tempo cattivo e l’ora inoltrata, qui, in

città la triste notizia si raccontava in mille versioni.

Chi diceva che i morti erano 20, chi 16, chi 12, chi

solamente 6; chi narrava che era morto il capitano

De Manzoni che trovatasi incolume la sua signora;

chi li diceva morti entrambi; chi, morti assieme alla

bambina; chi diceva che mezza fortezza era crol-

lata; chi, insomma, la raccontava in una guisa, chi

in un’altra.

Poco dopo del Generale Genè col suo seguito,

partiva per il Campo Inglese il Prefetto conte

Capitelli, accompagnato dall’ispettore sig.

Falcone.

Frattanto si spedivano sul luogo dalla città carri

d’ambulanza, barelle, e ogni specie di soccorsi.

A sera partiva pure per il Campo degli Inglesi una

Il Generale Carlo Genè (1836 –1890), Comandante la DivisioneMilitare di Messina negli anni 1888– 1889

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compagnia di zappatori.

A mezzanotte facevano ritorno il Generale Genè e il Prefetto conte Capitelli.

Sventuratamente la realtà era ben più grave di quello che le voci riferivano.

Il disastro avvenuto alla fortezza del Campo degli Inglesi, era stato tremendo, immane,

La sciagura accadde poco prima della 2 pom.

Il capitano De Manzoni, con la sua bella e spendila consorte, trovandosi presso una

delle cosiddette riservette - che sono i luoghi di una fortezza dove si caricano i proiet-

tili – la loro bambina, la vezzosa Sofia, era poco più lontano da loro.

In una riservetta mentre i cannonieri erano intenti a caricare i proiettili, una granata, non

si sa come, si accese. Ne seguì tosto uno scoppio con una spaventevole detonazione.

Il fuoco si comunicò a due casse di polvere e nelle riservette attigue. Le volte e i muri

crollarono. Confusa tra le macerie rimase vittima tutta la gente che era intenta al lavo-

ro.

I coniugi De Manzoni, colpiti dallo scoppio, rimanevano cadaveri. La bambina restava

salva.

Dei soldati che si trovavano nelle riservette crollate, due solo gravemente feriti, uno

Cortile interno di Forte Masotto. Foto d’epoca, coll. Riccobono

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contuso, gli altri in numero di venti, tutti morti.

Quest’oggi i cadaveri saranno trasportati all’Ospedale militare.

Stamani, negli albori, s’è recato al Campo degli Inglesi il Procuratore del Re, cav.

Restivo, insieme al giudice signor Cajo Micali e al cancelliere sig. Carmelo Fleres.

Il signor Giovanni Toscano, lo sventurato fratello della signore Amalia Toscano, moglie

del capitano Luigi De Manzoni, ieri sera, mezzo inebetito dell’orrenda novella, s’è reca-

to sul luogo che fu la tomba dei suoi due cari congiunti.

La scena che ne seguì non si può immaginare, tampoco descrivere.

I nomi dei morti, secondo il rapporto del Comandate di Divisione al Ministero della

Guerra, sono i seguenti:

Morti : Capitano De Manzoni Luigi – De Manzoni Amalia nata Toscano – sergente Lanti

Sebastiano – caporale maggiore Martoni Tommaso – Caporale Bergamaschi Annibale

– appuntato Magni Luigi.:

Soldati: Pradella Vittorio – Zagaglia Francesco – Piratino Pietro – Pozzobon

Alessandro – Basso Giuseppe – Tarsitano Vincenzo – Achille Antonio – Predraccini

Carlo – Savi Enrico – Belleucci Mariano – Emanuele Sebastiano – Camilletti Luigi –

Martirone Pietro – Marucci Agostino – Anastastio Filippo – Bignami Virgilio - Pleggi

Antonio.

Ferito grave: sergente Demarchis Filippo

Ferito leggero: soldato Caresi Ivo.

Cartolina della Direzione di Artiglieria di Messina presso la Cittadella. Coll. Caruso

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Accertata la dinamica dei fatti il Comandante della Divisione Militare di Messina, inviòil proprio rapporto al Ministro della Guerra, riportato fedelmente nella Gazzetta del 29dicembre.

IL CORTEO FUNEBRE DELLE VITTIME DELLA CATASTROFE AL CAMPO DEGLIINGLESI(Gazzetta di Messina del 30-31/12/1888)

L’accompagnamento funebre dei militari d’artiglieria, morti nello infortunio di ieri l’altroal Campo degli Inglesi, riuscì imponentissimo, commovente, ordinato.L’Autorità Militare merita ogni elogio per la maniera come lo ha disposto e lo ha fattoeseguire.Verso le ore 9 ant. Lo spiazzale davanti l’Ospedale Militare era già pieno di gente.Alle ore 10,14 il corteo mosse dall’Ospedale Militare per il Camposanto.L’ordine era il seguente:Apriva la marcia una sezione di dieci file del 25 Regg. Artiglieria, venivano in seguito lamusica del 69 fanteria, il comandante di truppa sotto le armi con due sezioni; la musi-ca del 70 fanteria, il carro apprestato dal Municipio tirato da quattro cavalli, sul qualeera il feretro della Contessa De Manzoni-Toscano, un altro carro fornito anche dalMunicipio sul quale era il feretro del capitano Conte De Manzoni; quattro carri da bat-teria tirati da 8 pariglie, su ciascuno dei quali erano le salme dei militari di truppa.Dopo i carri era il Sindaco Barone Cianciolo, il Prefetto Conte Capitelli in uniforme, ilGenerale Genè, il Generale Brunetta d’Osseaux, il Consigliere Delegato Cav. Celli, ilConsigliere Adami Rossi, la Giunta Municipale, la Deputazione Provinciale, i Presidentidei Club cittadini, altre autorità, la Società Operaja con la bandiera, quello del Tiro aSegno Nazionale con la bandiera, un drappello di pompieri municipali col loro coman-dante, la musica cittadina, una sezione del 22° Reggimento Artiglieria.Otto soldati della 4 compagnia del 25° Reggimento Artiglieria fiancheggiavano i primidue carri. Le guardie municipali fiancheggiavano il convoglio.Faceva coda al corteo una folla straordinaria.[…]Il corteo era maestoso, lunghissimo, tanto che una delle bande che procedevano icarri e quella ch’era in fine al corteo suonavano spesso contemporaneamente senzache la musica dell’una si confondesse con quella dell’altra.I balconi della via della Maddalena e di quella Zaera erano gremite di gente. Lungo levie, ai fianchi del corteo, era addirittura una siepe di popolo.Giunto il corteo al Camposanto, i feretri furono tolti dai carri e sulle spalle dei soldativennero condotti e disposti sulla spianata dell’ingresso. Le ghirlande vi furono sparsesopra.Le autorità, le ufficialità si schierarono all’ingresso.Il Capitano del 22° Artiglieria signor Palizzolo, coadiuvato dal Tenente aiutante maggio-re Sig. Bazan, cui fu affidata la direzione dello accompagnamento, compì la sua mis-sione delicata con rara competenza e precisione.La solennità commovente con la quale furono resi gli onori ai caduti del disastro del

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Puntamento di un Obice da 280 mm. dagli spalti dei Forti. Illustrazione Francato

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Campo degli Inglesi è statauna splendida conferma dellasolarità che regna tral’Esercito e il popolo, solaritàche rappresenta la forza delleforze di una nazione, perchémeglio che sulla spada, èpoggiata sul cuore!

Del triste ricordo di quella tra-gedia, rimane oggi il monu-mento al Gran Camposanto,di cui gran parte dei messine-si non hanno più memoria, ela tomba dei coniugi DeManzoni presso la GalleriaMonumentale, dove giaccionodimenticati molti illustri intel-lettuali messinesi come loscienziato GiuseppeSeguenza, lo scrittoreRiccardo Mitchell, il poeta Vincenzo Amore e il filosofoAntonio Catara Lettieri.

Monumento alle vittime delloscoppio di Forte Polveriera.

Piazzale d’ingresso del GranCamposanto di Messina.

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

14venerdì

13giovedì

15sabato

16domenica

17lunedì

18martedì

19mercoledì

L’allarme è della Cisl zonale di Barcellona Pozzo di Gotto che evidenziacome in alcuni casi questi rappresentino un vero pericolo alla salute pubbli-ca. “I parapetti in metallo – spiega Roberto Isgrò, responsabile territorialeCisl – nella maggior parte dei casi sono ossidati, alcuni totalmente corrosie inadeguati a mantenere la funzione e la sicurezza per cui sono stati instal-lati. I guardrail spesso sono non a norma e, in alcuni casi, addirittura divel-ti”.

Gioveni: si eviti lo scempio dei manifesti selvaggiTra poco più di un mese si terranno le elezioni regionali, la città in diversipunti ospita già diversi manifesti elettorali. Il consigliere della IIICircoscrizioneLibero Gioveni pone l’attenzione sulla possibilità di “manifestiselvaggi” che, come già accaduto negli scorsi anni, tappezzavano la città inogni angolo. Gioveni ha inviato una nota al Comandante della PoliziaMunicipale Marco Crisafulli affinché aumenti il numero delle pattuglie cheespletano il servizio notturno.

Itala: pensionata muore travolta da una motoAncora sangue sull'asfalto delle strade messinesi. Questa mattina ,intornoalle 9.30, a Itala marina una pensionata di 77 anni è stata travolta da unamoto mentre attraversava la strada. Antonia Schifilliti è morta subito dopo iltrasporto al Policlinico di Messina. La morte dell'anziana donna è stata cau-sata dalla gravità delle ferite riportate. Carabinieri e Polizia Municipale stan-no cercando di ricostruire la dinamica.

Messinambiente: esplode la protestaHanno incrociato le braccia, a partire dalle quattro di stamattina, i dipendenti diMessinambiente. Si asterranno dal servizio per tutta la giornata di oggi, garan-tendo soltanto i servizi essenziali nei mercati rionali e negli ospedali. I lavorato-ri dell’azienda non hanno ancora ricevuto lo stipendio di agosto,e non ci sonocertezze sulla data in cui riceveranno le spettanze. Il commissario diMessinambiente Armando Di Maria esclude che gli stipendi possano arrivarenel giro di qualche giorno.

Lettera aperta del consigliere provinciale Salvatore coppolino sulla SoGAS

Settembre 2012Settembre 2012

Dieci autobus effettivamente in circolazione e molto spesso in ritardo: que-sta l’offerta fornita attualmente dall’Atm a tutti coloro che, a Messina, vor-rebbero spostarsi utilizzando i mezzi pubblici. La denuncia arriva daCarmelo Altadonna, sindacalista Ugl:“Al momento- spiega Altadonna- cisono in linea soltanto 10 autobus, per l’esattezza i numeri: 1, 2, 6, 32, 35,45, 50, 53, 73, 81 autostrada e 81 statale.”

Atm: soltanto 10 gli autobus in circolazione

Cavalcavia e sottopassi dell’autostrada A20 a rischio

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Una vittoria e un pareggio per le squadre messinesi

L’ACR Messina conquista la sua terza vittoria consecutiva superando neiminuti finali l’Agropoli per 2-1. Decide ancora una volta il giovane CostaFerreira che anche a Noto aveva realizzato la rete della vittoria nei minutidi recupero. Bene anche il Città di Messina che porta a casa un punto dalladifficile trasferta di Cava dei Tirreni grazie al goal del bomber Saraniti.

«Caro Presidente, sono fermamente convinto che la Provincia regionale diMessina, debba riappropriarsi del suo ruolo di primo piano in seno allaSogas, anche per rilanciare e riscattare l’intera provincia e tutti i messinesi.Ma per fare ciò è indispensabile e giusto dare luce propria alla città.Pertanto, Le chiedo se non ritenga opportuno proporre di rinominare lo scaloaereo da Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” ad “Aeroporto dello Stretto diMessina”».

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circoscrizionicircoscrizioni

Già 3 giorni sono trascorsi dall’avviodell’anno scolastico nel 10° IstitutoComprensivo “Giorgio La Pira” di

Camaro (che comprende, fra gli altri, i ples-si “La Pira 1, La Pira 2 e La Pira 3” che sitrovano a Camaro S. Paolo e la scuola ele-mentare “Domenico Gentiluomo” che inve-ce risulta ubicata nel versante opposto diCamaro S. Luigi); tale minuziosa descrizio-

ne circa l’ubicazione dei plessi è volta ad evidenziare meglioil fatto che le scuole sono divise geograficamente dal gran-de, pericoloso e trafficato viale di Camaro che si collegadirettamente con lo svincolo di Messina Centro. Mentre la scuola “Gentiluomo” risulta presenziata già dalprimo giorno, sia nelle ore d’ingresso che di uscita dallascuola, da una pattuglia di agenti della Polizia Municipale, irestanti plessi dell’Istituto Comprensivo “La Pira” risultanoda venerdì scorso (ivi compresa la giornata di oggi) scoper-te da questo prezioso servizio che serve a preservare l’inco-lumità dei ragazzi e dei piccoli alunni accompagnati daigenitori (che adesso manifestano sempre più preoccupazio-ne). Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, il consiglie-re della III CircoscrizioneLibero Gioveni si rivolge alComandante dei Vigili Urbani Marco Crisafulli chiedendo dipredisporre un servizio di presenziamento di una pattuglia diagenti nel trafficato viale di Camaro all’altezza dei 3 plessidell’Istituto Comprensivo “Giorgio La Pira”.

III quartiere

di Andrea Castorina

Scerbatura a Cumia? Ci pensano i residenti

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ACumia gli abitanti del luogo hanno provveduto ad effettuare alcuniinterventi di scerbatura lungo la via Comunale. Armati di pale, rastrellie decespugliatori i residenti del villaggio collinare si sono dati da fare

per coprire ancora una volta la grave mancanza di Palazzo Zanca. Non sonobastate le rassicurazioni dell’ormai ex-sindaco Buzzanca, che in occasionedella scopertura della targa marmorea per l’intitolazione di una via di CumiaSuperiore a Sant’Annibale (era il 21 Aprile scorso) aveva assicurato che lastrada, a breve, sarebbe stata interamente ripulita. Gli interventi dei tecnicidel Comune si sono infatti limitati ai tratti strada in cui sarebbero stati portatiin processione i Santi patroni dei villaggi: per Cumia circa 200 metri, a fron-te dei circa 4 Km di strada che da Bordonaro vanno a Cumia Superiore. A denunciare la vicenda ilconsigliere della III Circoscrizione Claudio Cardileche aveva richiesto i suddetti interventi per ben trevolte nell’arco di un solo anno. Lo stesso Cardile oltre a sottolineare il degrado che contraddistinguela zona pone l’attenzione sulla sicurezza: “numerosi tratti di strada curvilinei erano diventati partico-larmente pericolosi in quanto i rovi impedivano la visuale; allo stesso tempo i rami aggettanti nellasede stradale consentivano il transito a senso unico alternato in altre zone, col rischio di scontri fron-tali, senza trascurare i danni, inevitabili e consequenziali, alla carrozzeria delle autovetture”.

Gioveni: regolare l’attraversamento del viale di Camaro

III quartiere

Una città di quasi 250.000 abi-tanti servita da dieci autobus.E' questa la situazione che

vive Messina negli ultimi giorni acausa della perenne crisi dell'ATM,azienda che gestisce (o megliogestiva) il trasporto pubblico urba-no. Notevoli i disagi per i residentisoprattutto dei villaggi collinari. E' ilcaso di Zafferia dove la linea 10,che collegava il villaggio con il cen-tro cittadino, non effettua più rego-lare servizio. Lavoratori, studenti eanziani aspettano inutilmente allafermata un bus che non arriva. A denunciare il grave disagio il con-sigliere della II CircoscrizioneGiampiero Terranova che si schieracon i suoi concittadi-ni evidenziandocome l'ATM nonabbia nemmenoprovveduto a darecomunicazione deldisservizio tramitestampa.

Niente bus a Zafferia, la denuncia di Terranova

II quartiere

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E’ stato presentata aPalazzo Zanca dalpresidente del

Consiglio Comunale,Pippo Previti, la nuovafigura prevista dallo Statoa tutela dei minori: il“Garante dei diritti dell'in-fanzia e dei minori”. IlGarante ha il compito, atitolo gratuito, di promuo-vere il rispetto e la garan-zia dei diritti e l'osserva-zione dei conseguentidoveri, di cui i minori sonotitolari, per la convenzionesui diritti del fanciullo del20/11/1989. In sinergiacon l'Amministrazionecomunale, il Garante tute-la il diritto alla famiglia,all'educazione, all'istruzio-ne e alla salute, e segna-la alle autorità giudiziariee agli organi competentichiunque commetta abusicontro i minori. IlGA.D.I.A. rimane in caricacinque anni ed è rieleggi-bile una sola volta. IlConsiglio Comunale,nomina il Garante, a mag-

gioranza assoluta dei suoicomponenti ed ogni con-sigliere può esprimereuna sola preferenza. Ilcandidato ideale devenon rivestire ruoli diamministratore o dipen-dente del Comune diMessina, né di aziende e/o organismi di partecipa-te dello stesso Comune.Non, può, altresì, rivestireruoli e/o incarichi elettivi inPartiti politici, sindacato,associazione anche nonlucrative, ordini professio-nali o qualsiasi altro orga-nismo che svolge attivitànel settore dell’infanzia.Non può rivestire il ruolodi G. A.D. I.A., il coniuge,ascendenti discendenti,parenti ed affini fino alterzo grado diAmministratori comunali.Anche a Messina saràistituita la “Giornata deidiritti dell'infanzia e del-l'adolescenza”, che saràcelebrata il 20 novembredi ogni anno.

cittàcittà

Istituito il G.A.D.I.A. a cura di Marilena Faranda

Minori

E’ stato ripresentatoalla cittadinanzal’Archivio Storico

Comunale, il cui manteni-mento dei documenti erastato oggetto di denunciada parte del prof. RenatoAccorinti. Questo, perAccorinti, è un giorno daricordare. La missione perònon è ancora del tutto com-piuta. Il servizio di consulta-zione al pubblico del patri-monio librario, dellaBiblioteca ed dell'ArchivioStorico comunale, è limita-to, infatti, a martedì e giove-dì, dalle ore 9.30 alle 12.30,mentre secondo Accorintidovrebbe essere fruibilesempre. Abbiamo parlatocol dirigente dello sportellocultura del Comune, dott.Salvatore De Francesco, il

quale hadichiarato chel ’ a p e r t u r adell’Archivio edella Bibliotecatutti i giornisarebbe bello,come sostieneAccorinti, ma iofin’ora ho fattoil massimosenza risorse.Il nostro obietti-vo principale,però, resta la

creazione di una bibliotecaonline, per cui si sta giàlavorando. Anche telefoni-camente, comunque, al difuori dei giorni stabiliti, sicercherà di mantenere ilservizio.

Cultura

Riapertura archivioe biblioteca

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Il Consiglio Comunale si èriunito, in seduta straordi-naria d'urgenza, per pro-

cedere alla surroga deldimissionario consigliereGiuseppe Ansaldo, conSalvatore Ruello, secondodei non eletti della lista “IlCentro con D'Alia” alle ammi-nistrative del 2008, con 184voti individuali. Ruello 38anni, ingegnere, è statoConsigliere dell'XI Quartiere

dal 2003 al 2005; Presidentedella VI Municipalità dal 2005al 2007 e, successivamentesino al giugno 2008,Consigliere della stessaCircoscrizione. Dal dicembredel 2008, è componentedella CommissioneUrbanistica. L'Aula, dopo ilgiuramento e la convalida delneo consigliere, approvataall’unanimità, ha chiuso ilavori, aggiornandoli allaprossima convocazione. Ilcapogruppo dell’U.D.C. per ilterzo polo, VincenzoMessina rivolge un saluto alcollega di gruppo dimissiona-rio e porge il suo saluto dibenvenuto ed augurio dibuon lavoro a Ruello.

Consiglio comunale

Determina del commissario

Reintegro di Ferlisi

Il Dipartimento urbanizzazioniprimarie e secondarie, inda-gini geognostiche e arredo

urbano, effettuerà un nuovoorario. Lunedì e giovedì saràaperto, dalle 10 alle 12; marte-dì dalle 15.30 alle 16.30. Ogniresponsabile di servizio garan-tirà l'apertura del proprio ufficioal pubblico negli orari stabiliti,con la presenza continua dialmeno una unità di personalee dovrà organizzare gli impegniesterni del servizio al di fuoridell'orario previsto.

Con determina delCommissario straordinario,Luigi Croce, in pubblicazio-

ne all'Albo Pretorio, è stato dispo-sto, a partire dal 1° ottobre, il rein-tegro dell'avv. Calogero Ferlisiquale comandante della PoliziaMunicipale. Ferlisi manterrà adinterim per trenta giorni, sempredal 1° ottobre, la direzione dellostaff dell'Avvocatura comunale.

Dipartimento Urbanizzazioni

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Orario di apertura Insediamento dell’ingegnere Ruello

Éstato presentato,"Ascolta il tuo Udito2012", patrocinato dal

Comune, che si terrà alPalazzo della Cultura sabato22 e domenica 23.L'iniziativa è stata presentatadal dott. Fabio Morabito(audioprotesista) e dall'ing.Eliseo Stefano Maini (ammi-nistratore unico Aerfon

Sordità), e coinvolgerà diver-se figure specialistiche(medici otorino, logopedistied audiometristi), che effet-tueranno visite gratuite perl'individuazione dei disturbiuditivi nell'adulto e nel bam-bino. Nelle due giornate alPalacultura interverranno ilprof. Carlo Salviera, i dott.Francesco Carfì, MassimoCerniglia, Daria Caminiti, esarà inoltre allestito unosportello informativo e divalutazione logopedica,coordinato dalla dott.ssaValeria Conti Nibali.

Disturbi uditivi

Ascolta il tuo Udito 2012

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Foto notiziaFoto notiziafoto di Antonio De Felice

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Sono tornati a protestare i dipendenti delTeatro Vittorio Emanuele contro le falsepromesse delle istituzioni e dell’ammini-strazione.Gli stessi sono pronti a presentare le lorocartelle elettorali a palazzo Zanca rinun-ciando al loro diritto di voto fino a quan-do non vedrannointerventi concreti.Affianco a loro, difronte al Teatro, i rap-presentanti sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl,Uilcom-Uil, Fials Cisal, S.a.di.r.s. cherivendicano gli stidenpi arretrati dellaprecedente stagione.Da non dimenticare l’ultimatum lanciatodall’assessore regionale alla culturaDaniele Tranchida di voler commissaria-re l’Ente.

Messina20 settembre 2012

Protesta dipen-denti del TeatroVittorio Emanuele

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Il segretario cittadino del PD, Giuseppe Grioli, annuncia che ricominceranno i forum, unpercorso parallelo sarà quello della scuola, in quanto bisogna puntare su cultura, cono-scenza e formazione. Bersani, nostro segretario, si occupa di civismo, afferma Grioli, ma

dobbiamo cambiare la forma mentis, sono tanti i temi di discussione, ma la cultura deveessere centrale. Attualmente siamo indietro, come segnalato dal Prefetto, con i fondi Inailed ex Inail, per la messa in sicurezza delle scuole. Pippo Caliri, esperto del PD per il set-tore scuola, dichiara: Bisogna dare occupazione e sviluppo a questa città. Non può vigereil clientelismo. Nella nostra provincia c'è il 10% di persone che si perdono e si disperdonoscolasticamente. Bisogna aprire laboratori ed usare strumentazioni didattiche e scientifi-che; si deve aprire la scuola del territorio, la scuola del quartiere una scuola che fa teatro,

provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

Conferenza del PD a Palazzo dei Le

Una scuola di quartiere p

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cinema, sia al centro. Progetti simili, possono anche loro essere oggetto di finanziamentieuropei. Un piano condiviso in città e a livello provinciale. Divertirsi, giocare insieme aglialtri, stare in compagnia. Io credo che, questo metodo deve continuare e deve essere unpunto fondante di tutte le forze politiche. Noi abbiamo 1 milione di precari. Il più giovane ha50 anni. Il piano Prodi prevedeva inserimento di insegnanti nelle zone disagiate, questopiano si è consumato con Berlusconi nel 2008, vi è stato un taglio di 70 Mila posti.Auspichiamo l'incontro con il nostro candidato alle regionali,Crocetta, continua Caristi, perpresentare queste istanze. Se un ragazzino a 15 anni già perde ogni stimolo a sognareforse dobbiamo porci delle domande, forse sarà anche un po' colpa nostra.

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oni

per le nuove generazioni

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Il consigliere Francesco Alesci che qualche giorno addietroera intervenuto sul degrado esistente all’Antiquarium, nelprendere atto della risposta dell’assessore Stefania Scolaro,

chiede di conoscere ufficialmente la data in cui la struttura saràriaperta al pubblico. “L’assessore – afferma Alesci – ha dichia-rato che i lavori di rifacimento sono stati fatti e che tutto è pron-to. Mi auguro che sia davvero così, anche se dalle foto che hoscattato e che metto a disposizione non credo che la situazionesia quella e anzi i locali dell’Antiquarium versano in stato ditotale abbandono, con evidente presenza di umidità e muffaalle pareti e sulle scaffalature”.

Il consigliere Alesci chiede disapere i tempi di riaperturadell’Antiquarium di Milazzo

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APalermo da due settimane gli operaidella Gesip, una società municipalizzatache si occupa di giardini, cimiteri di

canili e del verde delle scuole manifestanodavanti al Palazzo delle Aquile. Il comune diPalermo ha un debito colossale, i soldi per la Gesipnon ci sono. Nel maggio scorso la situazione era lastessa ma il giorno prima delle elezioni comunali daRoma su pressioni del presidente della regione SiciliaLombardo, erano stati promessi 10 milioni di euro.Quei soldi, gli ultimi secondo Monti, sono stati bloccatie adesso si vuole il lavoro ma Palermo non ha un euro.Chi deve pagare? I politici locali eletti a Roma con ivoti dei siciliani in cambio facevano arrivare dei soldima nessuno mai si è preoccupato di fare progetti. InSicilia è così: fin quando ci sono stati i soldi, tanti,sono stati spesi in lavoro, assunzioni per opere pubbli-che troppo spesso finite male come per esempio ladiga sulle Madonie. Questa doveva essere uno dei piùgrandi bacini idrici della Sicilia. I lavori sono comincia-ti nel 1989 poi tutto si è fermato. Lavori cominciati emai terminati. Soldi pubblici per 500 miliardi di vecchielire, spesi per nulla. Tutto è fermo così per più di ventianni. Quando poi ci sono le elezioni si ricomincia aparlarne. E’ sempre così, le elezioni si avvicinano e lepromesse non mancano mai. Ora però i soldi non ci sono più in Sicilia, né a Roma. Unaltro esempio negativo. La Spo, società per l’occupazione , aveva assunto dipendenti qua-lificati per gestire il lavoro di altri precari quelli dei Pip, piani di inserimento professionali.Successivamente gli ex Pip sono stati assunti e i 90 ex Spo licenziati. Questi ultimi hannolavorato dal 2004 al 201, per sei anni consecutivi e poi gli hanno detto di non andare più alavorare. Provenivano da una passata gestione, dalla presidenza Cuffaro e appenaLombardo si è insediato ha tagliato tutto quello che era stato fatto dalla precedente ammi-nistrazione. La Sicilia ormai è diventata questo, non c’è altro o soldi pubblici o niente. Illavoro in Sicilia dipende dalla politica, dai soldi di una regione sull’orlo della bancarotta. Main Sicilia vi sono cose ancora di più paradossali delle incompiute, come l’aeroporto diComiso. In questo caso i soldi pubblici si sono trovati e l’aeroporto è pronto. Vi sono diecibanchi ceck in, computer, display, microfoni, le apparecchiature già montate per i control-li di sicurezza. Nel gennaio 2011 il ministro Mattioli aveva visitato la stazione promettendol’apertura entro l’estate. A Comiso l’idea di un aeroporto civile risale al 1998, la prima pie-tra è stata messa nel 2004, l’ultima nel 2010. Ben 43 milioni di euro ci sono voluti percostruire e collaudare una struttura che non entra in funzione. A Palermo invece dove glioperai della Gesip sono intanto saliti nell’aula del consiglio comunale, si attendono le ele-zioni regionali. Le elezioni si fanno sentire e la politica si muove infatti è arrivata la propo-

SiciliaSicilia Gesip: giù le mani

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sta del sindaco Orlando della cassa integrazione per tuttigli operai Gesip fino al 31 dicembre 2012. Si va avantialmeno per un po’. In merito alla situazione siciliana eall’operazione di spending review richiesta anche dalgoverno centrale, tagli ovunque oppure cos’altro?Gaspare Sturzo uno dei candidati alla presidenza dellaregione Sicilia ci ha riferito che la spending review regio-nale è fallita. Pensare di fare la così detta macelleriasociale sui dipendenti regionali degli enti locali è una fol-lia. In fondo bisogna far capire ai dipendenti e dirigentidella regione che sono il valore aggiunto di una ripresadel sistema economico e sociale siciliano. Bisogna lavo-rare di più, lavorare per obiettivi, mettersi a disposizionedei cittadini per far accelerare lo sviluppo e soprattuttoriprodurre un concetto costituzionalmente previsto, cioèche si accede nella pubblica amministrazione per con-corso e che si fa carriera per merito. Se si vuol fare unasola grande riforma della pubblica amministrazione ènecessario cancellare la capacità dell’uomo politico dinominare consulenti e dare incarichi inutili per mettere alcomando della funzione amministrativa dei soggettisenza qualità e senza capacità ma solo per prenderedanaro pubblico. Si devono rivedere, lo sta facendo laCorte dei Conti, ma chiunque arriverà al governo regio-nale dovrà farlo, l’insieme degli incarichi e delle consu-lenze date per cancellarli. Si deve, secondo il candidato

di ILeF (Italiani Liberi e Forti) ridare autonomia alla dirigenza pubblica che avrà degli obiet-tivi di cui dovrà rispondere. Tutte quelle società miste e quelle aziende che fanno capoalla Regione e agli enti locali che da decine di anni sono passive ma sono servite soltantoper assumere amici degli amici e dare incarichi dirigenziali e nei consigli di amministrazio-ne a politici trombati devono essere cancellate. Queste hanno aggravato il bilancio dellaRegione di un debito pubblico gigantesco che poi paghiamo tutti noi. Queste sono nuovetasse per la mancata capacità di trovare risorse per lo sviluppo. In merito alle elezioni sici-liane e non solo, Gaspare Sturzo, ricordando che ILeF è presente in tutto il territorio nazio-nale, ci ha detto: “Matteo Renzi ci dica se, oltre alla giusta rottamazione di Berlusconi, siimpegnerà a rottamare Crocetta, Lumia, Cracolici e Lupo, responsabili del degrado delgoverno Lombardo. Ci dica se la sua voglia di cambiare la storia del Pd passa anche perle attuali elezioni siciliane, governate da persone che vengono dalla prima repubblica o chenel corso della seconda hanno fallito tutti gli obiettivi di progresso materiale e morale. Cifaccia capire Renzi se intende chiedere notizie ai responsabili siciliani del suo partito, chesi poggia sull’ala imprenditoriale interna al governo Lombardo, delle critiche sollevate daVecchio e Venturi. Renzi ha l’occasione ora o ADESSO come dice lui, di passare dalleparole ai fatti !”.

dai posti di lavoro

Vito Piepoli

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Sarà operativa in Sicilia entro il 2015 laprima centrale al mondo con tecnolo-gia italiana a sali fusi. Si avvera così il

sogno di Carlo Rubbia, il premio Nobel perla fisica che, quando ricoprì la carica di pre-sidente dell’Enea, lanciò l’energia solare ter-modinamica come una delle soluzioni ener-getiche del futuro. La centrale a solare ter-modinamico e integrata a biomasse cherealizzata da Enel Green Power fornirà elet-tricità sufficiente agli usi domestici di circa40 mila famiglie. L’impianto in provincia diCatania - con un investimento di 200 milionidi euro - avrà una potenza di 30 megawatt(MW) ed è già in fase di autorizzazione; pro-durrà il 60% di una centrale di pari potenza

a fonti fossili (una quantità di energia doppiarispetto a quella prodotta dal solare fotovol-taico).Una tecnologia che i recenti decretigovernativi sulle rinnovabili hanno scelto disostenere e che puo' dare un contributodecisivo al mix nazionale di fonti rinnovabilicompatibili con il paesaggio e la sensibilita'sociale. Il solare termodinamico, commentail ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, "e'uno degli assi nella manica del sistemaItalia, e ha la sua area di eccellenza nel sud.Brevetti e tecnologia, oltre a un altissimoindice di insolazione, ci forniscono incredibi-li condizioni di partenza per diventare ilpaese europeo a piu' alto sviluppo di questatecnologia rinnovabile innovativa".

La Sicilia punta sul solare termodinamicoEntro il 2015 la prima centrale operativa al mondocon tecnologia italiana a sali fusi

Dario Buonfiglio

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Padre Pino Puglisi saràbeatificato il 25 maggio2013. E la cerimonia

avverrà a Palermo, probabil-mente in un luogo all’apertoper permettere a più personepossibili di partecipare allamanifestazione.L’annuncio èstato dato dal cardinale diPalermo Paolo Romeo a mar-gine delle celebrazioni per ildiciannovesimo anniversariodel martirio del sacerdoteucciso dalla mafia il 15 set-tembre del 1993. Sabatoscorso i volontari del CentroPadre Nostro hanno sfilato incorteo dal Policlinico fino allasua tomba, nel cimitero diSant'Orsola. «Aspettavamo ladata per partire con la pro-grammazione delle iniziative.Adesso organizzeremo unaserie di incontri e di riflessioniper ripercorrere la storia di padre Puglisi - haprecisato padre Maurizio Francoforte, parro-co di Brancaccio - E riscoprire così cosa hafatto, e perché, nel corso della sua vita.L'anno prossimo mi auguro anche di esserein una nuova chiesa, nel nuovo spazio cheproprio lui aveva più volte chiesto». "Quelmodello di prete che la mafia voleva caccia-re in Sagrestia, oggi viene riconosciuto dallaChiesa come massima fedeltà al Vangelo".A sostenerlo è don Luigi Ciotti. "Morì perstrada, dove viveva - ricorda Don Ciotti -dove incontrava i 'piccoli', gli adulti, glianziani, quanti avevano bisogno di aiuto equanti, con la propria condotta, si rendeva-no responsabili di illegalità, soprusi e violen-

ze. Probabilmente per questo lo hanno ucci-so: perchè un modo così radicale di abitarela strada e di esercitare il ministero del par-roco è scomodo. Lo hanno ucciso nell'illu-sione di spegnere una presenza fatta diascolto, di denuncia, di condivisione. Quelmodello di prete, che la mafia voleva caccia-re in sagrestia, viene oggi ufficialmente rico-nosciuto dalla Chiesa come massima fedel-tà al Vangelo". "Il prete palermitano - prose-gue Don Ciotti - ha incarnato pienamente lapovertà, la fatica, la libertà e la gioia delvivere, come preti, in parrocchia. Con la suatestimonianza don Pino ci sprona a sostene-re quanti vivono questa stessa realtà conimpegno e silenzio".

Padre Puglisi beato, la cerimonia a Palermo

D.B.

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EconomiaEconomiaa cura di Gino Morabito

L’Ance Sicilia preannuncia che a breve falli-ranno centinaia di imprese edili e che saran-no licenziati migliaia di dipendenti, se ilgoverno regionale non riuscirà ad ottenerein tempi celeri da quello nazionale l’esenzio-ne dei fondi Fas dal Patto di stabilità, al finedi sboccare i pagamenti per opere eseguiteche, altrimenti, saranno postergati al prossi-mo anno. “Non siamo più in condizione dipagare stipendi, fornitori e adempimentifiscali – dichiara il presidente di Ance Sicilia,Salvo Ferlito (nella foto) – e nel frattemposulla vicenda è calato un preoccupanteblack-out di informazioni. Sappiamo –aggiunge Ferlito – che l’assessore regiona-le all’Economia, Gaetano Armao, si trova daieri a Roma per tentare di ottenere qualcosadal governo centrale. Ma il fatto che non siriesca a sapere nulla di questi incontri èinquietante. Non comunicare difficoltà oeventuali dinieghi ci impedisce di intervenire

e serve solo a rinviare un esito negativo chevorremmo evitare ad ogni costo”. “La politi-ca non pensi solo alla campagna elettoralee a garantirsi i bacini di consensi clientelarie assistenziali – conclude Ferlito – , ci diasubito risposte. Se entro pochi giorni nonsapremo quando la Regione sarà in grado disbloccare i nostri crediti, chiederemo ai sin-dacati di scendere in campo con noi perchiedere con urgenza un incontro diretto colpremier Mario Monti e col ministrodell’Economia Vittorio Grilli, ai quali voglia-mo spiegare le disastrose conseguenzesociali che avrebbe il caparbio mantenimen-to di principi ragionieristici. Conseguenzeben più gravi e devastanti, per dimensioni eper impatto sociale e sull’ordine pubblico,che avrebbero le vertenze Alcoa, Sulcis, Ilvae Gesip messe insieme e per le quali, inve-ce, la politica e il governo nazionale sonotanto impegnati”.

L’Ance Sicilia: a breve falliranno centinaia di imprese edili

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT53foto di Peppe Saya

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TurismoTurismoa cura di Max Leone

Sono gli stranieri a salvare la meta turistica più importante della Sicilia dal crac turisti-co. E’ormai solo il mercato estero che genera numeri (+10.21%) tali da salvare, inun panorama turistico nazionale che, Federalberghi, reputa un mezzo disastro

nazionale con un calo del fatturato del 10% e dell’impiego con – 2.8% a tempo indetermi-nato e – 2.5% a tempo determinato risolleva la meta turistica Taormina. Può sembrare undato irrilevante il +0,21%, fatto registrare sulle presenze turistiche del mese di agosto ma,questo, è di gran lunga il risultato più importante del 2012; Agosto nel panorama turisticolocale, era il mese degli italiani ed invece la città, stante l’attuale crisi che ha fatto restarea casa circa il 40% degli italiani, ha subito una debacle del 16.09%. Nel mese, in cui stori-camente il mercato italiano è stato sempre determinante per la Città, l'unico periodo del-l'anno in cui fino a qualche anno fa i turisti italiani superavano gli stranieri, l'essere riuscitia mantenere le quote di mercato, anzi l'avere fatto registrare un seppur lieve incremento(appena 327 pernottamenti in più), è la dimostrazione e la conferma della vitalità diTaormina sul mercato mondiale dei viaggi, in un momento in cui per la prima volta il turi-smo in Italia ad agosto diminuisce di oltre il 2%.Nonostante, dunque, la conferma del trendnegativo del turismo in Italia, anche Agosto conferma il trend positivo della destinazione,raggiungendo quasi le 160.000 presenze. Sono state, infatti, 159.380 le presenze comples-sive, con +0,21% (+327 pernottamenti) rispetto al 2011, dato da 108.610 presenze stranie-re (+10,21%) e da 50.770 presenze italiane (-16,09%). I numeri più interessanti e confor-tanti sono dati sul mercato straniero dalla Francia (+9,76%), dalla Germania (+9,85%),

Taorm Ad agosto

Taormina vista da Giardini Naxos

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mina, avanti pianissimo o solo le presenze straniere salvano la “Perla”

dalla Danimarca (+24,40%), dalla Norvegia (+92,44%), dalla Svezia (+0,14%), dall'Irlanda(+9,33%), dalla Gran Bretagna (+26,60%), dalla Russia (+44,92%), dagli Stati Uniti(+1,04%), dal Brasile (+4,98%), dal Giappone (+20,03%) e dall'Australia (+15,68%). In ognicaso Taormina continua ad essere una delle mete preferite del turismo mondiale riuscen-do completamente a compensare la notevole flessione sul mercato italiano, grazie sia aipaesi di tradizione, quali Germania, Regno Unito, Francia e Paesi Scandinavi, sia allenuove frontiere del turismo, su tutti Russia e Brasile. Ovviamente l'eccellente risultato diAgosto fa mantenere il segno positivo all'intero periodo dell'anno, che presenta un incre-mento del 3,91%, con 658.707 presenze contro le 633.905 del 2011. Gli stranieri nei primiotto mesi dell'anno crescono del 7,95% con 517.599 presenze rispetto alle 479.491 del2011 (Germania +3,83%, Francia +5,79%, Irlanda +13,99%, Gran Bretagna +17,93%,Norvegia +64,48%, Russia +35,95%, Svizzera +10,71%, Stati Uniti +8,71%, Giappone+14,62%, Brasile +28,84%, Australia +15,92%), mentre gli italiani presentano una flessio-ne del 8,62% con 141.108 rispetto alle 154.414 del 2011 (con Lazio -15,78%, Campania -11,66% e Sicilia -9,50% su tutti per perdite di quote di mercato). Per quanto riguarda lecategorie ricettive quasi tutte presentano un segno positivo, fatta eccezione per le 5 stellee lusso – meno 6%- 2 stelle e gli RTA. Il buon risultato del mercato straniero fa si che lapermanenza media si attesti su 4,02 giornate (4,09 sulle strutture alberghiere e 3,24 sullestrutture extralberghiere).

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Tre serate di musica, spettacoli

“Festa di fine estate” a Giar

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i ed arte pirotecnica

rdini NaxosDal 21 al 23 settembre, aGiardini Naxos, tre giorni di livecon cabaret, spettacoli piromu-sicali ed un omaggio a LucioDalla. E’ la «Festa di fine esta-te»: un mix di musica e spetta-colo organizzata dal Lido diNaxos. Il weekend si aprirà conuna serata di cabaret del grup-po «Comicamente Insieme», ilquartetto televisivo capitanatoda Salvo La Rosa, con Litterio,Toti e Totino. Sabato 23 saràfesta in spiaggia fino all’albacon birra, grigliata, fuochi d’arti-ficio, dj set e i live musicali dellaMimì Sterrantino Band e deiMerce Fresca (special guestPippo Barrile ex Kunsertu eDaniel Zappa). La serata didomenica sarà dedicata alleband siciliane emergenti e siconcluderà con la perfomancedel gruppo I Samarcanda.Ognisera, un grandissimo spettacolopiro musicale vedrà gli artisticifuochi pirotecnici dellaVaccalluzzo Eventi illuminare ilcielo sulle note di «NessunDorma» di Luciano Pavarotti,«My Way» nella versione deltenore insieme a Sinatra, «Nelblu dipinto di blu» di Modugno econ il gran finale di «Caruso» diLucio Dalla.

a cura di Max Leone

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La cartolinaLa cartolina

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Saluti da Itala Marina

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CulturaCultura

Apre a Messina la Feltrinelli pointLa scommessa è di mantenere

lo spirito di Pickwick e ad esso

sommare le competenze

del marchio Librerie Feltrinelli

“Era da tempo che desideravano aprire una libre-ria a Messina. Da diversi anni cercavamo il postoo il partner giusto che finalmente abbiamo trovato

in questa libreria, già aperta da qualche anno consuccesso dai soci Trimarchi e Trifirò. Persone adattea realizzare questo progetto della Feltrinelli point”Stefano Sardo, amministratore delegato di librerieFeltrinelli, ha così risposto a una nostra domanda inoccasione dell’inaugurazione del nuovo punto vendi-ta sito in via ghibellina 32.“Con l’impulso dell’assortimento Feltrinelli, gli eventie gli incontri che promuoverà potrà dare soddisfazio-ne al pubblico messinese – continua così l’ammini-stratore delegato. è una libreria per lettori attenti eappassionati che ha una qualità di catalogo adattaalla città e ai lettori che speriamo possano aumenta-re. Un motivo che ci ha indotti a creare questo matri-monio era la formula che i soci avevano già applica-to in questa libreria e cioè quella di puntare sugli incontri e sul caffè, fare vivere la libreriacome spazio vivo, aperto, curioso anche per i giovani che hanno voglia di scoprire spaziculturali nuovi e non troppo tradizionali”.Il circolo Pickwick lascia definitivamente spazio alla Feltrinelli, alla direzione del punto ven-dita resta Salvo Trimarchi. Per accrescere la presenza sul territorio i fondatori hanno deci-so di affiliarsi al progetto di franchising del gruppo milanese. Questo sodalizio porta avan-ti un percorso che dal 2009 lo stesso Trimarchi insieme a Stefano Trifirò hanno messo inatto per creare qualcosa di nuovo per la città, contando anche sulla volontà degli altri socicome Giusy Chiricosta e Titti Boitolo.

foto di Antonio De Felice

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foto di Antonio De Felice

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La libreria si presenta al pubblico messinese così: 180 mq. di superficie; 20.000 titoli di let-teratura, manualistica, saggistica, un´area per ragazzi, musica classica e jazz e un fornitosettore di cartoleria e giochi didattici. E poi un Bristot per le pause di gusto. Tra le novità viè l’idea di creare un caffè non solo letterario ma un caffè d’arte e scientifico per avvicinareun pubblico più giovane.

La Feltrinelli point di Messina resterà aperta tutti i giorni, dal lunedì al giovedì dalle 09:00alle 20:30, venerdì e sabato dalle 09:00 fino alle 24:00, la domenica dalle 09:00 alle 12:30e dalle 17:00 alle 24:00.

Cristina D’Arrigo

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«Di che cosa stavate discutendo lungo la via?»,chiede Gesù ai discepoli. Immaginiamo che lastessa domanda venga rivolta a noi: di che cosaparliamo abitualmente? Un tempo c’erano quat-tro argomenti di cui gli uomini non si stancavanomai di parlare: le donne, il cibo, il tempo e lo statodei raccolti. Ora la «musica» non è molto cam-biata, anche se bisognerebbe togliere qualcosaal precedente elenco e aggiungere lo sport, gliaffari, le tasse... Non è cambiata la «musica»,soprattutto se si prendono in esame le passioniche innervano i discorsi abituali.Ce le ricorda l’apostolo Giacomo quando parla digelosia e di spirito di contesa, di bramosia e diinvidia. L’apostolo usa diverse espressioni perdire una cosa semplice ed elementare: che cia-scuno di noi sente il bisogno di primeggiare, di«essere qualcuno», di godere di onori e di presti-gio. I discepoli, che pure avevano già ascoltatosu questo punto tanti richiami da parte di Gesù,incorrono anch’essi nella stessa debolezza: «Perla via avevano discusso tra loro chi fosse il piùgrande». Non avevano alcun prestigio sociale,ma intanto sognavano. È quello che succedeanche a noi. Se non riusciamo a raggiungerequello che vorremmo (i primi posti sono solo perpochi), ci buttiamo a fantasticare, proiettiamo inostri sogni nei miti del nostro tempo, ci appa-ghiamo con una grandezza «virtuale». Il desiderio di primeggiare è un modo per esor-cizzare la paura legata alla nostra finitezza,soprattutto la paura della morte, paura cheappartiene a tutte le età della storia. Questabreve osservazione permette forse di compren-dere meglio perché i discepoli lungo la via aves-sero avviato quel discorso. Gesù aveva appenaparlato della violenza che l’avrebbe colpito edella morte che avrebbe dovuto affrontare.Il Vangelo dice che «essi non comprendevanoqueste parole e avevano timore di chiederglispiegazioni». Non capivano e non avevano alcu-

Come un bambino

Commento al Vangelo

In quel tempo, Gesù e i suoi

discepoli attraversavano la

Galilea, ma egli non voleva che

alcuno lo sapesse. Insegnava

infatti ai suoi discepoli e diceva

loro: «Il Figlio dell’uomo viene

consegnato nelle mani degli

uomini e lo uccideranno; ma,

una volta ucciso, dopo tre giorni

risorgerà». Essi però non capi-

vano queste parole e avevano

timore di interrogarlo. Giunsero

a Cafarnao. Quando fu in casa,

chiese loro: «Di che cosa stava-

te discutendo per la strada?».

Ed essi tacevano. Per la strada

infatti avevano discusso tra loro

chi fosse più grande. Sedutosi,

chiamò i Dodici e disse loro:

«Se uno vuole essere il primo,

sia l’ultimo di tutti e il servitore

di tutti». E, preso un bambino, lo

pose in mezzo a loro e, abbrac-

ciandolo, disse loro: «Chi acco-

glie uno solo di questi bambini

nel mio nome, accoglie me; e

chi accoglie me, non accoglie

me, ma colui che mi ha manda-

to».

(Mc 9,30-37)

23 Settembre 2012XXV domenica T.O. (B)

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na voglia di capire. Avevano voglia soltanto di dimenticare. Quei sogni di gloria erano pro-prio il modo più semplice per allontanare fantasmi inquietanti. Gesù è perciò costretto ariprendere da capo il suo impegno pedagogico e lo fa una volta che si sono raccolti «incasa». Sembra questo un particolare da niente, eppure ha un significato non trascurabile:serve a suggerire che è il momento dell’intimità, quando si può parlare con una totale tra-sparenza interiore, da cuore a cuore. Questa volta però Gesù affida il suo insegnamento auna parabola non raccontata, ma illustrata e resa leggibile attraverso un’immagine: «Presoun bambino, lo pose in mezzo». Perché un bambino? Qui il bambino non è simbolo di inno-cenza, ma di povertà, a causa della sua condizione di dipendenza. Per i contemporanei diGesù i bambini, come le donne e gli infermi, facevano parte delle categorie inferiori, social-mente irrilevanti. Gesù dunque invita a riflettere sulla povertà e a riconoscere in quel bambi-no tutti i poveri. In quel bambino va riconosciuto soprattutto lui, Gesù, come il più povero ditutti: «Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me».Gesù non si limita però a stabilire uno stretto legame tra il povero e il bambino, tra lui e ilbambino, ma indica anche il cammino per realizzare pienamente la propria vita. Come sevolesse dire: «Avete ragione di parlare di primi posti. È un desiderio più che legittimo. Soloche vi sbagliate nella scelta della via da seguire. Se uno vuole essere primo, “sia l’ultimo ditutti e il servo di tutti”».E tutte le nostre piccole o grandi ambizioni sono investite da una ruvida provocazione. Come brucia la parola del Signore! Brucia per quelli che si dicono credenti e amano essere incensati, onorati, complimentati.Dovrebbe bastare la fierezza di dire: «Io sono cristiano» e invece hanno bisogno di qualchetitolo onorifico per riempire la vita. Brucia la parola del Signore per quelli che dicono a tutti di essere umili, il che è un altro modoper mettersi in vista. Nessuno deve mettersi al centro: è un altro che ti deve mettere al cen-tro… Brucia la parola di Dio soprattutto là dove dice che uno, oltre ad accogliere i piccoli, devefarsi lui stesso piccolo e mettersi aservire. Se bastasse fare la carità,sarebbe ancora abbastanza facile.Ma fare la carità a volte è ancora unmodo per primeggiare, per esercitareuna superiorità su chi la riceve, pergodere di sottili gratificazioni interiori.Gesù non ci chiede solo di fare lacarità, ma di servire chi è piccolo. È chiaro che un bambino (che nelvangelo rappresenta chi è povero)non lo si può servire stando in piedi:occorre chinarsi, abbassarsi, rappor-tarsi alla sua misura.Questa è la «sapienza dall’alto» dicui ci parla l’apostolo Giacomo. Èuna sapienza che si impara soloattraverso la fede in un Dio che si èfatto lui bambino, per essere accantoai piccoli della terra.

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parole in bluparole in blu

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C'è una fonte della giovinezza: è nella tuamente, nei tuoi talenti, nella creatività cheporti nella vita. Quando impari ad attingere aquesta sorgente, avrai davvero sconfitto l'età.

Una volta ho odiato Meryl Streep perché erastata scelta da Clint Eastwood per "I ponti diMadison County". Ma come, mi chiedevo,hanno preso un'attrice che fa l'italiana imi-tando me! E non me? (citato in Festa del cine-ma, roma-città.it, 19 ottobre 2007)

Buon compleanno

Non ho mai cercato di rimuovere i miei ricor-di, neppure quelli più tristi. Non capisco lepersone che si nascondono dal loro passato:ogni evento che hai vissuto ti aiuta ad esserela persona che sei oggi.

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Lo

ren

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fiaRoma, 20 settembre 1934

Non sono mai appartenuta al mondo cinema-tografico di Fellini io e mio marito CarloPonti avevamo dei progetti con lui, ma a voltele cose non riescono, cosa che mi dispiacemolto. Così recuperare Fellini, attraverso unmusical americano [Nine, ispirato a 8 1/2], èstato bello e commovente. Io poi ho semprevoluto recitare in un musical, dai tempi in cuibambina guardavo quelli con Betty GrableoCarmen Miranda. (citato in la Repubblica,13 gennaio 2010)

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olo

ne

Buon compleanno

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Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Mentre in Italia è sempre in fermento lapolemica sulle bibite zuccherate, su Natureè stato pubblicato uno studio che prova amettere un punto fermo sull’annosa questio-ne per cui la longevità sarebbe strettamentecorrelata alla restrizione calorica. Secondo iricercatori del National Institute on Aging(Nia), uno degli istituti degli Nih statunitensi,ridurre le calorie non allunga la vita, almenonelle scimmie. Nel 2009 cominciarono ad arrivare i primirisultati di uno studio durato vent’anni con-dotto sui primati. E secondo i ricercatori delWisconsin National Primate ResearchCenter (Wnprc), a capo dei lavori, quantodetto in passato per topi e vermi valevaanche per le scimmie: mangiare meno allun-gava la vita. In particolare, ricorda Nature,gli animali a dieta morivano meno di vec-chiaia rispetto a quelli non a regime: 1 percento contro il 37 per cento. E allora, i nuovirisultati del Nia come si spiegano? A rendere ragione delle differenze tra i lavo-ri del Wisconsin National Primate ResearchCenter e quello del National Institue of Aging

è la struttura degli studi. Le diete adottatesono infatti piuttosto diverse per contenutodi nutrienti: per esempio, in quella del Wnprcc’era oltre il 28 per cento di saccarosio men-tre in quella del Nia lo zucchero è presentesolo per il 3,9 per cento, la prima poi preve-deva antiossidanti e olio di pesce. E ancora:gli animali controllo del Wnprc potevanomangiare a dismisura, mentre quelli del Niaricevevano porzioni prefissate. Sembrerebbe che siano più la genetica e lacomposizione delle calorie assunte a pesa-re sulla longevità, come spiega Don Ingram,che alla fine degli anni Ottanta disegnò lostudio del Nia: "Quando abbiamo comincia-to le nostre ricerche il dogma era che unacaloria è una caloria. Credo sia chiaro che iltipo di calorie che le scimmie assumono fac-cia la grande differenza". Ma in attesa diulteriori studi, per ora i ricercatori si limitanoa osservare come non ci siano chiare evi-denze che una dieta ipocalorica sia un fatto-re in grado di regolare la longevità, tanto piùnell’essere umano.

Mettersi a dieta non allunga la vita

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Mangia sanoMangia sano

Frittata al forno ai ceci

Ingredienti per 4 persone

• 250 gr di Ceci in scatola precotti,

sgocciolati

• 70 gr di Cipolla rossa

• 70 gr di Olio

• Pepe q.b.

• ½ Peperoncino rosso fresco

• 150 gr di Piselli medi surgelati

• 180 gr di Pomodori

• 3 cucchiai di Prezzemolo tritato

• 150 gr di Ricotta fresca

• Sale q.b.

• 1 cucchiaino di Semi di finocchio

• 3 ciuffi di Timo

• 8 Uova

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Per realizzare la frittata al forno ai ceciiniziate preparando tutti gli ingredienti:mondate e tritate la cipolla, lavate ipomodori e tagliateli a dadini, quindi tri-tate finemente il prezzemolo, il timo emezzo peperoncino rosso fresco (circaun cucchiaino) . Ponete a soffriggere la cipolla con trecucchiai di olio extravergine di oliva e,quando sarà imbiondita, unite un cuc-chiaino di semi di finocchio, il peperon-cino tritato, i ceci, estratti dalla scatola,sciacquati in acqua e sgocciolati, i pisel-li, che nel frattempo avrete fatto sconge-lare, ed infine il pomodoro. Lasciatecuocere il tutto a fuoco medio per 10minuti. Sbattete le uova intere con l’aiuto di unafrusta, quindi unitevi la ricotta, il timo, ilprezzemolo ed amalgamate tutti gliingredienti. Quando saranno cotte leverdure unitele al composto di uova emescolate per bene. Lavate un foglio dicarta da forno sotto l’acqua corrente perrenderlo più modellabile, poi strizzatelobene e sistematelo in una pirofila deldiametro di 28 cm, versate il compostodi uova e verdure e infornate il tutto a190° per 60 minuti, in forno ventilato. Lafrittata al forno ai ceci è pronta, servite-la a temperatura ambiente, tagliata afette oppure a quadratini. Potete con-servare la frittata al forno ai ceci per unpaio di giorni in frigorifero, posta in uncontenitore ermetico.

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Amarcord

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