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Il contratto di Il contratto di leasing leasing
Inquadramento Inquadramento e casi praticie casi pratici
Avv. Davide Guardamagna - www..gealex.eu
Consiglio dell'Ordine Avvocati e AIGAConsiglio dell'Ordine Avvocati e AIGA- Varese 17 gennaio 2014 -- Varese 17 gennaio 2014 -
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DefinizioneDefinizione
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Il leasing è un negozio giuridico negozio giuridico atipico atipico nel quale una parte concede
all'altra il godimento di un bene dietro corresponsione di un canone periodico, con la possibilità per la parte che ha ricevuto il godimento,
al termine del contratto, di restituire il bene, acquistarlo per
una somma residua predeterminata, rinnovare il rapporto …
Cass.civ. 28/10/1983, n. 6390 2
Caratteristiche Caratteristiche del del leasingleasing
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• Rinnovo
• Acquisto
€€
• Restituzione
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Sviluppi modelloSviluppi modello
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• OggettoOggetto: mobiliare (beni di consumo o strumentali) /vs/ immobiliare (immobili da acquistare, costruire o ristrutturare)
• SoggettiSoggetti: concedente, utilizzatore, fornitore, costruttore, banca, manutentore
• FunzioneFunzione: semplice godimento, compravendita differita, finanziamento …
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Rilevanza Rilevanza soggettisoggetti
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• Leasing operativo o direttoLeasing operativo o diretto: due soggetti, il produttore concede in locazione il bene all'utilizzatore, con stretta analogia al contratto di locazione al quale può essere collegato anche il servizio di manutenzione
• Leasing finanziarioLeasing finanziario: tre o più soggetti, la finanziaria acquista il bene da un produttore/fornitore al fine di concederlo in locazione all'utilizzatore ... 5
Leasing Leasing finanziariofinanziario
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L'operazione di leasing finanziario non dà luogo ad un unico contratto plurilaterale,
ma realizza una figura di collegamento negoziale collegamento negoziale tra
contratto di leasing e contratto di fornitura …
Cass.civ. 23/05/2012, n. 8101
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Struttura negozi Struttura negozi giuridicigiuridici
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Consegna VENDITAVENDITAPrezzo
LEASINGLEASINGCanoni
BENBENEE
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Conseguenze Conseguenze dei vizi o difformità dei vizi o difformità del bene concesso del bene concesso
in leasingin leasing
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Leasing Leasing finanziariofinanziario
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L'operazione di leasing finanziario, pur non dando luogo ad un
contratto plurilaterale, realizza un collegamento negoziale tra
contratto di fornitura e contratto di leasing, e tale collegamento ha l'effetto giuridico di legittimare
l'utilizzatore ad esercitare in nome proprio le azioni scaturenti dal azioni scaturenti dal
contratto di fornituracontratto di fornitura…Cass.civ. 12/10/2012, n. 17604
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- Clausola - Clausola contrattuale -contrattuale -
Obbligo Obbligo pagamentopagamento
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Solve et repeteSolve et repete•Mancata consegna del bene•Non funzionamento del bene•Vizi o difetti del bene•Furto o sottrazione del bene
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Inadempimento Inadempimento fornitorefornitore
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Nel contratto di leasing, se il concedente imputa all'utilizzatore l'inadempimento
costituito dalla sospensione del pagamento dei canoni e se l'utilizzatore eccepisce
l'inadempimento del fornitore all'obbligazione di consegna,
l'accoglimento dell'eccezione, che deve avvenire sulla base dell'art. 1463 c.c., non
può trovare ostacolo nel fatto che il contratto di leasing contenga una clausola che riversi sull'utilizzatore il rischio della
mancata consegna, dovendosi ritenere invalide siffatte clausole, ma … Cass. civ. 23/5/2012, n. 8101
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Inadempimento Inadempimento fornitorefornitore
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… ma se l'utilizzatore accetta di sottoscrivere senza riserve il verbale di
consegna, pure a fronte di una incompleta o a fortiori mancata consegna da parte del
fornitore, egli pone il concedente nelle condizioni di dover adempiere la propria
obbligazione verso il fornitore, con la conseguenza che in tal caso non gli può
essere consentito di opporre al concedente che la consegna non è stata completa o che non c'è stata, né di fondare su ciò il diritto di sospendere il pagamento dei canoni…
Cass. civ. 23/5/2012, n. 8101
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Tutela direttaTutela diretta
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Nel contratto di locazione finanziaria all'utilizzatore può essere riconosciuta una tutela diretta tutela diretta verso il fornitore per
i vizi della cosa non solo attraverso specifiche clausole contrattuali, perché
con il contratto in questione l'utilizzatore, nell'ambito dello schema
del mandato senza rappresentanza (art. 1705 c.c.), si appropria degli
effetti del rapporto gestorio instaurato dal concedente…
Cass. civ. 19/5/2006, n. 11776
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Vizi del beneVizi del bene
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Poiché la causa del leasing va individuata nel finanziamento erogato finanziamento erogato
per l'acquisto della disponibilità per l'acquisto della disponibilità immediata di un beneimmediata di un bene, ne deriva che i
canoni dovuti dall'utilizzatore, lungi dal costituire il corrispettivo per il
godimento del bene medesimo, altro non sono che una forma di rateale
restituzione della somma anticipata dal concedente il quale, pertanto, non
risponde dell'eventuale esistenza di vizi ...
Trib Mondovì 26/5/200615
Conseguenze Conseguenze della risoluzione della risoluzione del contratto di del contratto di
leasing per leasing per inadempimento inadempimento dell'utilizzatoredell'utilizzatore
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Leasing finanziarioLeasing finanziarioSSUU 63/93SSUU 63/93
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• Leasing di godimentoLeasing di godimento: alla scadenza del rapporto i beni concessi non sono non sono idonei a conservare un apprezzabile valore residuale e i canoni configurano il corrispettivo per l'uso
• Leasing traslativoLeasing traslativo: alla scadenza del rapporto i beni concessi sono sono idonei idonei a conservare un valore residuo superiore all'importo convenuto per l'opzione d’acquisto e i canoni hanno la funzione di scontare anche una quota parte del prezzo d'acquisto
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Leasing di Leasing di godimentogodimento
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• l'insieme dei canoni è inferiore, in modo consistente, alla remunerazione del capitale investito nell'operazione di acquisto e concessione in godimento del bene e lascia scoperta una rilevante parte di questo capitale;
• il prezzo pattuito per l'opzione è di corrispondente grandezza al valore residuale del bene o è prevista un'alternativa all'opzione sotto forma di rinnovazione del contratto.
Cass.civ. 25/1/2011, n. 1748
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Leasing Leasing traslativotraslativo
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• il valore residuo del bene alla scadenza sopravanza in modo non indifferente il prezzo d'opzione (e ciò sta a significare che i canoni hanno incluso per una parte il corrispettivo del valore d'uso e per un'altra il corrispettivo del valore d'appartenenza)
• l'insieme dei canoni che devono essere pagati dal conduttore remunera interamente il capitale impiegato nell'operazione e il prezzo di opzione è in rapporto a tale insieme irrilevante
Cass.civ. 25/1/2011, n. 1748
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BENBENEE
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Capitale Capitale + +
InteressInteressii
OpzioneOpzioneCapitaleCapitale
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Valore iniziale /vs/ Valore finaleValore iniziale /vs/ Valore finale
Leasing di Leasing di godimentogodimento
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La risoluzione della locazione finanziaria, per inadempimento dell'utilizzatore, non si
estende alle prestazioni già eseguite, in base alle previsioni dell'art. 1458, 1°c1458, 1°c, c.c. ove si tratti di leasing cd "di godimento", pattuito con funzione di finanziamento,
rispetto a beni non idonei a conservare un apprezzabile valore residuale alla scadenza
del rapporto (con conseguenziale marginalità dell'eventuale opzione), e dietro
canoni che configurano esclusivamente il corrispettivo dell'uso dei beni stessi.
SSUU 7 Gennaio 1993, n. 65
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Leasing Leasing traslativotraslativo
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La risoluzione, invece, si sottrae a dette previsioni, e resta soggetta all'applicazione in
via analogica delle disposizioni fissate dall'art. 1526 c.c. con riguardo alla vendita con riserva della proprietà, ove si tratti di
leasing cd traslativo, pattuito con riferimento a beni atti a conservare a quella scadenza un
valore residuo superiore all'importo convenuto per l'opzione, e dietro canoni che
scontano anche una quota del prezzo in previsione del successivo acquisto (rispetto a
cui la concessione in godimento assume funzione strumentale).
SSUU 7 Gennaio 1993, n. 65
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Leasing Leasing traslativotraslativo
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In tema di locazione finanziaria cd. "traslativa", qualora tale tipo contrattuale
si risolva per inadempimento dell'utilizzatore, la disciplina applicabile in via analogica è quella dettata per la
risoluzione del contratto di vendita con riserva di proprietà,
di talché il venditore, da un canto, deve restituire i canoni riscossirestituire i canoni riscossi, dall'altro, e ha
diritto ad un equo compensodiritto ad un equo compenso per l'uso della cosa, oltre al risarcimento del dannorisarcimento del danno
…Cass. civ. 13/1/2005, n. 574
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Compenso + Compenso + dannodanno
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… l'equo compenso comprende l'equo compenso comprende la remunerazione del godimento del bene, il deprezzamento conseguente alla sua non commerciabilità come nuovo, il logoramento per l'uso, escluso il mancato guadagno;
… il risarcimento del danno il risarcimento del danno deriva, a sua volta, da un eventuale deterioramento anormale della cosa dovuto all'utilizzatore ...
Cass. civ. 13/1/2005, n. 57425
L’utilizzatore deve provvedere a proprie L’utilizzatore deve provvedere a proprie spese all'immediata restituzione del bene spese all'immediata restituzione del bene nonché al pagamento:nonché al pagamento:a) tutti gli importi maturati e insoluti; a) tutti gli importi maturati e insoluti; b) a b) a titolo di penale titolo di penale la somma dei canoni la somma dei canoni non ancora scaduti, attualizzati al tasso non ancora scaduti, attualizzati al tasso ufficiale di sconto. ufficiale di sconto. Restano in ogni caso acquisiti i canoni Restano in ogni caso acquisiti i canoni già pagati, nonché quanto versato alla già pagati, nonché quanto versato alla firma del contratto. firma del contratto. Nell'ipotesi in cui si riesca a ricollocare il Nell'ipotesi in cui si riesca a ricollocare il bene sul mercato, il ricavato della bene sul mercato, il ricavato della vendita sarà dedotto da quanto dovuto vendita sarà dedotto da quanto dovuto dall’Utilizzatore, al netto delle spese dall’Utilizzatore, al netto delle spese sostenute e dell'IVA.sostenute e dell'IVA.
Clausola per inadempimentoClausola per inadempimento
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Clausola penaleClausola penale
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In materia di leasing traslativo, la clausola clausola penale penale azionata dal concedente non
contrasta con la disciplina di cui all'art. 1526 c.c.1526 c.c., poiché,
mentre quest'ultima ha lo scopo di rendere eque le conseguenze della risoluzione, la penale predetermina pattiziamente il danno.
Pertanto, la penale può validamente sostituirsi all'accertamento analitico del
danno da inadempimento purché non sia iniqua.
Cass. civ. 20/12/2012, n. 23620
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Vendita beneVendita bene
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… La finalità del finanziamentofinalità del finanziamento, che la Suprema Corte riconosce quale causa presente
in ogni contratto di leasing, è sufficiente a caratterizzare tale tipologia contrattuale anche
quando il fine dell'utilizzatore sia quello di acquistare la proprietà del bene alla scadenza
stabilita nell'accordo. Deve ritenersi legittima la clausola penale legittima la clausola penale che preveda il pagamento dei canoni scaduti e a scadere, se ivi è inclusa la ri-attribuzione se ivi è inclusa la ri-attribuzione
al debitore del ricavato della vendita del bene.
Trib. Milano 22/11/200728
Restituzione Restituzione benebene
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… In tema di contratto di leasing il richiamo all'applicazione del disposto dell'art. 1526 c.c.1526 c.c., anche ove lo si ritenga legittimo per contratti la cui natura è essenzialmente finanziaria ed i cui canoni assolvono alla funzione di restituzione di un prestito, presuppone che il benebene oggetto
del contratto sia stato restituitorestituito. In assenza dell'assolvimento di tale obbligo
viene inibito alla regolamentazione pattizia di poter riportare ad equilibrio le posizioni
economiche delle parti con l'attribuzione del ricavato della vendita del bene al debitore…
Trib. Milano 22/11/2007
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Art. 72Art. 72quater quater LFLF
Al contratto di locazione finanziaria si applica, in caso di
fallimento dell’utilizzatore, l’articolo 72.
Se è disposto l’esercizio provvisorio dell’impresa il
contratto continua ad avere esecuzione salvo che il curatore dichiari di volersi sciogliere dal
contratto.
Avv. Davide Guardamagna - www..gealex.eu 30
Contratti in essereContratti in essereA
rt. 7
2 L
FA
rt. 7
2 L
F Se un contratto è ancora ineseguitocontratto è ancora ineseguito … l'esecuzione del contratto … rimane
sospesa fino a quando il curatore, con l'autorizzazione del comitato dei creditori,
dichiara di • subentrare nel contratto in luogo del fallito,
assumendo tutti i relativi obblighi ovvero di• sciogliersi dal medesimo
Se il curatore subentra in un contratto ad esecuzione continuata o periodica deve pagare integralmente il prezzo delle consegne già avvenute o dei servizi già
erogati … il tutto in prededuzioneprededuzione
Art
. 7
4 L
FA
rt. 7
4 L
F
31Avv. Davide Guardamagna - www..gealex.eu
Art. 72Art. 72quater quater LFLF
In caso di scioglimento del contrattoscioglimento del contratto, il concedente ha diritto alla restituzione del
bene ed è tenuto a versare alla curatela l'eventuale differenza fra la maggiore
somma ricavata dalla venditavendita o da altra collocazione del bene stesso avvenute a
valori di mercato rispetto al credito residuo in linea capitale.
Il concedente ha diritto ad insinuarsi nello stato passivo per la differenza fra il
credito vantato alla data del fallimento e quanto ricavato dalla nuova allocazione del
bene.Avv. Davide Guardamagna - www..gealex.eu 32
Art. 72Art. 72quater quater LFLF
Per le somme già riscosse si applica l'articolo 67, 3c, lett. a) e cioè i
pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attività d'impresa
nei termini d'uso sono esclusi dall’azione revocatoria.
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Valutazione alla data del Valutazione alla data del fallimentofallimento
1.1. Contratto in essere Contratto in essere nonostante la morosità dell’utilizzatore poi dichiarato fallito e proseguito dal curatore
2.2. Contratto risoltoContratto risolto (di diritto) primaprima della dichiarazione del fallimento per inadempimento dell’utilizzatore
3.3. Contratto sciolto Contratto sciolto dal curatore del fallimento
4.4. Contratto risolto dopo Contratto risolto dopo la dichiarazione di fallimento per inadempimento del curatore
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Applicazione Applicazione analogicaanalogica
Avv. Davide Guardamagna - www..gealex.eu
L’art. 72 quater LF, che disciplina la sorte del contratto di leasing sciolto dal curatore in pendenza della procedura fallimentare, si
applicaapplica anche nel caso in cui il contratto sia stato risolto, per inadempimento
dell’utilizzatore, prima della dichiarazione di fallimento.
Conseguentemente il concedente ha sempre diritto alla restituzione del bene, mentre la
sua domanda di ammissione al passivo è inammissibile prima della ri-allocazione del
bene.
Trib. Treviso 6/5/201135
Applicazione Applicazione analogicaanalogica
Avv. Davide Guardamagna - www..gealex.eu
L'art. 72 quater l.f. L'art. 72 quater l.f. (spec. commi II e (spec. commi II e III), che disciplina i diritti della III), che disciplina i diritti della
concedente nel caso di scioglimento da concedente nel caso di scioglimento da parte del curatore del contratto di parte del curatore del contratto di
leasing ancora pendente alla data del leasing ancora pendente alla data del fallimento, fallimento, dev'essere applicato in via dev'essere applicato in via
analogica analogica anche ove il contratto di anche ove il contratto di leasing sia stato risolto prima della leasing sia stato risolto prima della
dichiarazione di fallimento. dichiarazione di fallimento. Tribunale Udine, 10 febbraio 2012
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Applicazione Applicazione analogicaanalogica
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La disciplina delle sorti del contratto di leasing introdotta con l’art. 72 quater LF risulta
applicabileapplicabile solo in presenza di un contratto di locazione finanziaria pendente alla data di
dichiarazione di fallimento, mentre in presenza di risoluzione già avvenuta o già avviata a tale
data, le sorti del contratto devono essere disciplinate - in via analogica - tenendo in
considerazione la distinzione effettuata dalla Corte di Cassazione tra leasing di godimento e leasing traslativo, con conseguente ricorso, in presenza di quest’ultima tipologia, a quanto
previsto dall'art. 1526 c.c.
Trib. Napoli 9/6/201037
Applicazione Applicazione analogicaanalogica
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L'art. 72 quater LF, L'art. 72 quater LF, nella parte in cui disciplina i diritti della concedente nel caso di
scioglimento da parte del curatore del contratto di leasing non ha una dimensione "sostanziale" ed è pertanto inapplicabile in via analogica al di fuori della procedura fallimentare quando
il contratto di leasing sia stato risolto prima della dichiarazione di fallimento.
Per la disciplina dei rapporti risolti prima del fallimento resta, pertanto, ferma la distinzione
giurisprudenziale tra leasing traslativo e finanziario…
Tribunale Milano 12 dicembre 2012
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Insinuazione al Insinuazione al passivopassivo
Avv. Davide Guardamagna - www..gealex.eu
E' ammissibileammissibile, anche prima della nuova collocazione del bene, la domanda di insinuazione dell'intero credito vantato dal concedente alla data del fallimento, rappresentato dalla somma
algebrica delle rate e degli interessi e delle spese scadute prima della dichiarazione di fallimento e delle rate rappresentanti il capitale residuo, oltre
al prezzo di opzione, scadenti dopo la dichiarazione di fallimento, depurate tuttavia degli interessi e
degli altri accessori non ancora maturati a tale data, con deduzione del valore di mercato del
bene risultante dalla nuova collocazione.
Trib. Udine 24/2/2012
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Insinuazione al Insinuazione al passivopassivo
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Qualora il curatore opti per lo scioglimento del contratto di leasing, deve ritenersi illegittima la illegittima la
pretesa pretesa avanzata dal concedente di ottenere l'ammissione al passivo dell'intero importo dei intero importo dei canoni non ancora scaduti canoni non ancora scaduti al momento della dichiarazione di fallimento, canoni cioè la cui
maturazione presuppone il permanere della utilizzazione e, quindi, il godimento di un bene,
che, invece, con lo scioglimento del contratto, viene restituito al concedente e rientra così nella sua
disponibilità, tant'è vero che questi può immediatamente provvedere ad una nuova
allocazione dello stesso.
Cass. civ. 1/3/2010, n. 486240
Insinuazione al Insinuazione al passivopassivo
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… il concedente non può richiedere subitonon può richiedere subito, mediante l'insinuazione al passivo anche il pagamento dei canoni residui che l'utilizzatore avrebbe dovuto
corrispondere, in quanto con la cessazione dell'utilizzazione viene meno l'esigibilità di tale
credito, ma ha esclusivamente diritto alla diritto alla restituzione immediata del benerestituzione immediata del bene ed un diritto di diritto di
credito eventualecredito eventuale, da esercitarsi mediante successiva insinuazione nei limiti in cui, venduto o
altrimenti allocato a valori di mercato il bene oggetto del contratto di leasing, dovesse verificarsi una
differenza tra il credito vantato alla data del fallimento e la minor somma ricavata dalla allocazione del bene
…
Cass. civ. 1/3/2010, n. 486241
Insinuazione al Insinuazione al passivopassivo
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Nel caso in cui il curatore opti per lo scioglimento del rapporto giuridico pendente, l'ammissione allo stato passivo del concedente è subordinata subordinata alla accertata inferiorità del
corrispettivo per la collocazione a valori di mercato del bene oggetto del contratto rispetto al credito residuo per canoni
comprensivo anche dei canoni a scadere dopo la dichiarazione di fallimento (questi ultimi
depurati degli interessi, previa operazione di attualizzazione del credito).
Trib. Milano 8/7/2010, n. 25678 42
Insinuazione al Insinuazione al passivopassivo
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E' ammissibileammissibile, anche prima della nuova collocazione del bene, la domanda di insinuazione dell'intero credito vantato dal concedente alla data del fallimento, rappresentato dalla somma
algebrica delle rate e degli interessi e delle spese scadute prima della dichiarazione di fallimento e delle rate rappresentanti il capitale residuo, oltre
al prezzo di opzione, scadenti dopo la dichiarazione di fallimento, depurate tuttavia degli interessi e
degli altri accessori non ancora maturati a tale data, con deduzione del valore di mercato del
bene risultante dalla nuova collocazione.
Trib. Udine 24/2/2012
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SviluppiSviluppiEvoluzione in Evoluzione in
ambito finanziario ambito finanziario del del leasingleasing
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Sviluppi Sviluppi finanziarifinanziari
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• Sale and lease backSale and lease back: un’impresa cede un bene strumentale ad una società finanziaria, la quale paga il prezzo e contestualmente lo ri-concede in locazione finanziaria alla medesima impresa venditrice, verso il pagamento di un canone e con possibilità al termine del contratto di riacquistare il bene venduto/goduto.
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Sale & lease Sale & lease backback
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Art. 2744 cod. civ.Art. 2744 cod. civ.: è nullo il patto col quale si conviene che, in mancanza in mancanza del pagamento del del pagamento del credito credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore. Il patto è nullo anche se posteriore alla costituzione dell'ipoteca o del pegno.
CANONI PREZZO
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Validità astrattaValidità astratta
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La vendita nel sale and lease back ed il complesso rapporto atipico nel quale si inserisce non è di per sè in frode al divieto del patto commissorio. Tale divieto, essendo diretto ad impedire al creditore l'esercizio di una coazione morale sul debitore spinto alla ricerca di
un mutuo da ristrettezze finanziarie e a precludere, quindi, al predetto creditore la possibilità di fare proprio il bene attraverso un meccanismo che lo
sottrarrebbe alla regola della par candido creditorum, deve ritenersi violato ogniqualvolta lo scopo di garanzia costituisca non già mero motivo del
contratto, ma assurga a causa concreta della vendita con patto di riscatto o di retrovendita ...Cass.civ. 9 marzo 2011, n. 5583
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Validità astrattaValidità astratta
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Il contratto di sale and lease-back sale and lease-back - che configura un contratto d'impresa socialmente tipico e, come tale, in linea di massima, astrattamente astrattamente
valido valido - può certamente nascondere un intento fraudolento delle parti di realizzare un patto commissorio, ma a tal fine è necessario che
ricorrano le seguenti circostanze: a)a) l'esistenza di una situazione di credito e debito tra la società finanziaria e l'impresa venditrice utilizzatrice; b)b) le difficoltà economiche di questa ultima; c)c) la sproporzione tra il valore del bene trasferito e il corrispettivo versato dall'acquirente.
Cass. civ. 28/6/2006 , n. 1490348
Sviluppi Sviluppi finanziarifinanziari
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• Leasing addossèLeasing addossè: il produttore di beni di largo consumo cede i propri prodotti ad un acquirente (ente finanziario). Quest'ultimo, in qualità di concedente, conclude un contratto di leasing finanziario con il medesimo produttore, che ne diventa utilizzatore. Il venditore-utilizzatore si preoccupa di collocare tali beni sul mercato presso gli utenti finali con sub-leasing operativo, incassando i corrispettivi e pagando i canoni di leasing al concedente..
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Avv. Davide Avv. Davide GuardamagnaGuardamagna
Piazza San Pietro in Gessate Piazza San Pietro in Gessate 22
Milano, 20122Milano, 20122Tel. +3902579601Tel. +3902579601
Studio Legale Guardamagna e Associati – www.gealex.eu
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