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Il culto dell’Eucaristia fuori della Messa. Adorazione eucarística per la vita del mondo 2º Rvdo. Don Roberto Pedrini. Riflessione sulla Ecclesia de Eucaristia di Giovanni Paolo II. Prendiamo in esame il seguente tema. Si crea un noi. . - PowerPoint PPT Presentation
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Il culto dell’Eucaristia fuori della Messa
Adorazione eucarística per la vita del mondo
2º Rvdo. Don Roberto Pedrini
Riflessione sulla Ecclesia de Eucaristia di Giovanni Paolo II
Un obiettivo di G. P. II era di risvegliare nei fedeli un
atteggiamento di meraviglia verso l’eucaristia:
“Questo stupore desidero ridestare con la presente Lettera enciclica, in
continuità con l’eredita giubilare, che ho voluto consegnare alla
Chiesa con la Lettera apostolica Novo millennio ineunte e con il suo
coronamento mariano Rosarium Virginis Mariae” (EdE n.6).
Lo stupore è il motore generatore di ogni ricerca e scienza umana,
dicevano i grandi filosofi.
EdE n.25: “Il culto reso all’Eucaristia fuori della Messa è
di un valore inestimabile nella vita della Chiesa”.
Questo culto è particolarmente
raccomandato nel Magistero della Chiesa, nota la EdE sempre al
n.25.
Prendiamo in esame il seguente tema
•l’adorazione e la costruzione della Chiesa quale carità del Cristo eucaristico sparso nello spazio e nel tempo.
1) Aspetto ecclesiologico:
1 Cor. 10,16-17: “E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti, infatti,
partecipiamo dell’unico pane”.
“La comunione con Cristo nel sacramento diventa necessariamente comunione anche
con tutti quanti che lo ricevono”
(card. J. Ratzinger, Weggemeinschaft des Glaubens. Kirche als Communio, Ausburg
2002, Ss.68-73)
La Chiesa infatti è il corpo del Signore
prodotto dal Corpo e Sangue del Cristo.
Si crea un noi.
Dice Giovanni in
11,52:
“Gesù doveva morire per la sua nazione, e non
soltanto per la sua nazione, ma per
raccogliere insieme i dispersi figli di Dio”.
In Gv 17,21 Gesù dice:
“perché siano tutti una cosa sola come tu sei in me, o
Padre, e io in te”.
Risultato: dobbiamo amarci a vicenda gli uni gli altri perché altra
strada non è possibile!
S. Agostino: ”e in questo pane vi viene raccomandato come voi dovete amare l’unità. Infatti quel pane è forse fatto di un sol chicco di grano? Non erano molti i chicci di frumento?”
Nella pagine del Nuovo Testamento scopriamo l’arte di amare.
Siamo il corpo eucaristicizzato del Cristo pasquale.
1 Gv 4,19: “Dio per prima ci ha amati”.
amare con i fatti non solo a parole (1 Gv 3,18)
L’eucaristia ci insegna l’arte di amare.
Gv 13,1:
“Avendo amato
i suoi che
erano nel mondo, li
amò
sino alla fine/all’estremo.
Romani 12,15:
“gioite con chi
gioisce; piangete con chi piange”.
Questa è l’importan
za e la necessità del culto eucaristic
o fuori della
Messa: scoprire il
nostro identikit
eucaristico.
Il 2 giugno 2013, papa Francesco ha fatto un’adorazione eucaristica planetaria: un evento senza precedenti; è bastato il silenzio a dare forza alle sue intenzioni di preghiera.
Adorando si scopre l’identikit eucaristico, perché adorando si realizzano le cose e la realizzazione è la vita della religione (card. Newman).
Il frutto dell’adorazione eucaristica è scoprirci tutti membri dell’unico corpo di Cristo.
“Quando guardo al SS mo Sacramento, penso ai poveri e quando vedo i poveri, penso al Santissimo”. (madre Teresa di Calcutta).
Dove trovarci?
www.opera-eucharistica.orgwww.adorazioneperpetua.itwww.evangelizaciondigital.org