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Il futuro dei tre modelli
Realtà e limiti della omogeneizzazione
Il trionfo del modello liberale
• Graduale scomparsa dei giornali di partito, avanzata di giornali commerciali.
• Stile: informazione, narrazione, sensazionalismo a scapito delle opinioni.
• Principi professionali di obiettività e neutralità politica.
• TV: il mercato sostituisce i monopoli del servizio pubblico (anni ‘80-’90).
Forze esogene di omogeneità: americanizzazione
• Tentativi di istituzioni USA di esportare il modello a scopi commerciali e ideologici.
• Free press crusade nei paesi liberati dalle dittature: libertà di stampa, professionismo
• Si rafforza la posizione dei media e delle agenzie di stampa americane.
• Formazione universitaria specifica, studi sulla comunicazione, dottrina coerente.
Forze esogene di omogeneità: cultura globale del giornalismo
• WAN: pressioni sui governi, codice etico. Cultura globale di stampo liberale.
• Interazioni fra giornalisti di paesi diversi.
• Fruizione di media globali americani e inglesi (Bbc, Cnn…) e uso di agenzie di stampa e televisive internazionali.
Forze esogene di omogeneità:la tecnologia
• Permette di condividere gli stessi contenuti anche a distanza.
• Sul lungo periodo produce adattamenti simili nelle società in cui si afferma.
• Competenza tecnica transnazionale fra i giornalisti più giovani.
• Limiti: influenza del contesto nazionale.
Forze endogene di cambiamento
• Secolarizzazione
• Commercializzazione
• Modernizzazione
• Spiegano come un modello possa essere esportato in un contesto diverso: devono intervenire anche cambiamenti interni.
Secolarizzazione
• Declino in Europa di istituzioni importanti per il benessere materiale, l’identità e la partecipazione dei cittadini alla vita sociale
• Società più individualizzata e frammentata Esempi: Olanda e Italia.
• Insistenza sul successo individuale invece che sugli interessi di gruppo.
• Diminuisce la distanza ideologica fra partiti
Declino dei partiti politici
• Secolarizzazione, minore fedeltà.
• Cresce l’importanza di leader e di tecnici, esperti di marketing, consulenti ecc.
• Scomparsa di chiare divisioni sociali, nascita di vari gruppi con interessi specifici
• Dal voto di appartenenza al v. di opinione.
• Organi sovra e transnazionali di decisione.
Cambiamenti nei media: causa o effetto dei mutamenti sociopolitici?
• TV e giornali commerciali omnibus:• Flussi comunicativi indipendenti dai partiti• I leader possono rivolgersi direttamente
agli elettori.• I partiti possono raggiungere persone fuori
dalla propria base.• Ogni cittadino può accedere a informazioni
non filtrate sugli altri gruppi.
Commercializzazione
• Origini: radio extranazionali negli anni ’50.• Spinte: Inserzionisti in cerca di spazi.
Espansione di imprese mediali.
Movimenti sociali che volevano presentare il loro punto di vista.
• Effetti: Vittoria di mercato dei giornali omnibus e declino di quelli politici.
Fine del monopolio pubblico in Tv.
Politiche europee
• La TV va considerata come una forma di commercio, non come istituzione sociale.
• Creazione di un mercato audiovisivo europeo concorrenziale nei cfr. degli USA.
• Spinte alla formazione di imprese mediali transnazionali: logiche di mercato globali sostituiscono le logiche politiche nazionali.
La commercializzazione. Conseguenze
• Spostamento dei media dalla sfera politica a quella economica.
• Obiettivo dei media: vendere informazione e intrattenimento a singoli consumatori.
• Assimilazione della TV pubblica a quella commerciale.
• Nella comun. politica: personalizzazione e punto di vista del cittadino medio.
Limiti e controtendenze
• Diversità dei sistemi partitici ed elettorali.
• Diversità nei sistemi normativi.
• Casi di aumentata polarizzazione politica.
• Giornali commerciali schierati (Repubblica, il Giornale).
• Nuove forme di giornalismo schierato negli USA (talk-show, patriottismo).
Elementi di de-differenziazione
• Maggiore dipendenza dei media dalla logica economica.
• Dipendenza dei media da fonti statali per la raccolta delle notizie.
• In molti paesi, sussidi e agevolazioni offerti dallo Stato.