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Il Nuovo Niguarda: il Presidente in visita Formigoni: “Uno dei più importanti progetti di trasformazione strutturale sanitaria mai realizzatiIn piena estate, Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, accompagnato da Luciano Bresciani, Assessore Regionale alla Sanità, da Antonio Rognoni, Direttore Generale di Infrastrutture Lombarde, e da Pasquale Cannatelli, Direttore Generale di Niguarda, ha visitato i cantieri del Nuovo Ospedale. Il Governatore ha mostrato tutta la sua soddisfazione per un’opera così imponente: 230.000 mq di superficie interessata, 6 anni di lavori in due fasi, circa 260 milioni di euro di costo complessivo, 961 posti letto e 29 sale operatorie. Questi i numeri più significativi del nuovo complesso ospedaliero, il cui rinnovamento e ristrutturazione verranno completati entro il 2013. Nel corso della prima fase (che terminerà nel giugno 2009) saranno pronti l’edificio sud (che ospiterà i reparti “high care”, con 450 posti letto, 23 camere operatorie, 60 posti letto day hospital e 77 ambulatori), il polo logistico e quello tecnologico, un grande parcheggio multipiano e i passaggi sotterranei, nella seconda fase verrà invece realizzato l’edificio Nord. “Qui a Niguarda - ha detto il Presidente Formigoni - abbiamo messo a punto e avviato uno dei più importanti progetti di trasformazione strutturale sanitaria mai realizzati... ...SEGUE A PAGINA 2 > EDITORIALE > PREVENZIONE Check up cuore: chi, dove, come, quando In Villa Marelli esami gratuiti ANNO 2 - NUMERO 5 Settembre - Ottobre 2007 Poste Italiane SpA - Sped.abb.post. Dl n 353/2003 - art 1 (comma1) D&B Milano - DISTRIBUZIONE GRATUITA Continua l’adesione di Niguarda alla campagna di prevenzione delle malattie cardiovascolari promossa dalla ASL di Milano. Si offrono gratuitamente ai cittadini alcuni esami che consentono il calcolo del rischio cardiovascolare secondo i criteri delle Carte di Rischio della Popolazione Italiana predisposte dall’Istituto Superiore di Sanità. Chi può usufruire del servizio? Tutti i residenti a Milano, di età compresa tra i 40 e i 69 anni e che non hanno mai sofferto di una malattia cardio-cerebrovascolare come infarto, angina, angioplastica, by-pass aorto-coronarico, ictus e TIA (attacco ischemico transitorio). Gli esami saranno effettuati presso la sede di Villa Marelli, dalle 8.00 alle 9.00, dal lunedì al venerdì. Occorre presentarsi a digiuno e solo dopo aver prenotato. Tel. 02 6444.5822/5868 lun-ven, 8.30-12.00 Cardiologia 5 Territoriale Istituto di Villa Marelli [email protected] > PER PRENOTAZIONI Nuovi centri, nuovi servizi di Pasquale Cannatelli* È questo un periodo di profondi cambiamenti per il nostro ospedale. I nostri collaboratori, i nostri pazienti e tutti coloro che ogni giorno visitano Niguarda si rendono conto che all’interno delle nostre mura qualcosa si muove, ci si adopera per rendere la struttura sempre più moderna e funzionale: fuori si costruisce, dentro si avviano nuovi centri e servizi che ci mettono nella condizione di rispondere sempre meglio alle esigenze di ogni paziente. Il tutto è iniziato a marzo quando gli Appartamenti Domotici arricchivano le attività della nostra Unità Spinale Unipolare. La realizzazione dei 2 appartamenti, grazie ai quali i nostri pazienti paraplegici e tetraplegici ora possono sperimentare la vita domestica prima del rientro nello loro abitazioni, completava, così, definitivamente il progetto della struttura inaugurata nel 2000. A settembre il Centro di studio e Trattamento per la Vescica Neurogena e per le Disfunzioni dell’Area Sacrale, attivo dal 2004, è stato dedicato a colui che è riconosciuto come il padre della Neurourologia, Alberto Zanollo. Questo centro, diretto da Michele Spinelli, in tre anni ha curato oltre 1.000 pazienti e ha offerto trattamenti d’avanguardia per le disfunzioni vescicali e sessuali dovute a lesione midollare e a neuropatie in genere. Si è distinto, inoltre, per la sua importante attività di training, in ambito sia nazionale che internazionale, nel campo della stimolazione delle radici sacrali tramite pacemaker. Nei prossimi giorni verrà inaugurata la nuova sede del reparto di Pediatria. ...SEGUE A PAGINA 4 * Direttore Generale - Niguarda ESAMI GRATUITI: QUALI? - misurazione della pressione arteriosa - prelievo venoso per il dosaggio di glicemia, colesterolo totale, colesterolo HDL (“buono”) e LDL (“cattivo”) e trigliceridi - risposta ad alcune brevi domande inerenti la presenza di diabete, ipertensione arteriosa ed all’eventuale uso di farmaci. SIDS: questo è il nome della morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano, che rimanga inspiegata anche dopo l’esecuzione di un’autopsia, l’esame dello scenario in cui si è verificata e l’analisi della storia clinica del bambino. La sindrome colpisce i bambini nel primo anno di vita (i mesi critici sono quelli compresi tra i 2 e i 4 mesi di vita) e le stime affermano che vengono colpiti fino a un bambino su mille, di questi il 60% sono maschietti. Colpisce sia di giorno che di notte, sia in culla che in passeggino, sia nel seggiolino dell’auto che in braccio a mamma o a papà. Ma perché questi bambini muoiono? Si stanno compiendo studi in proposito? Ci risponde Chiara Moretti, specialista presso la Pediatria di Niguarda. La sua causa rimane per ora sconosciuta. Recenti studi hanno confermato l’identificazione di alcuni fattori di rischio importanti per la prevenzione nella popolazione generale e hanno sottolineato la possibilità di una predisposizione genetica. Nuove evidenze supportano anche l’ipotesi di una alterazione del sistema serotoninergico cerebrale (legato alla serotonina, n.d.r.) poiché la serotonina regola alcune funzioni del sistema nervoso autonomo come il respiro, la temperatura corporea, il sistema cardiovascolare, il ciclo sonno-veglia....SEGUE A PAGINA 2 La sindrome della morte improvvisa Un bambino su 1.000 è colpito da morte in culla > PEDIATRIA Da sinistra: l’Assessore Bresciani, C. Nicora, Direttore Medico di Presidio, il Presidente Formigoni e Pasquale Cannatelli

Il Nuovo Niguarda: il Presidente in visita · Il Governatore ha mostrato tutta la sua soddisfazione per un’opera così imponente: 230.000 mq di superficie interessata, 6 anni di

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Page 1: Il Nuovo Niguarda: il Presidente in visita · Il Governatore ha mostrato tutta la sua soddisfazione per un’opera così imponente: 230.000 mq di superficie interessata, 6 anni di

Il Nuovo Niguarda:il Presidente in visitaFormigoni: “Uno dei più importanti progetti di trasformazionestrutturale sanitaria mai realizzati”

In piena estate, Roberto Formigoni,Presidente della Regione Lombardia,accompagnato da Luciano Bresciani,

Assessore Regionale alla Sanità, da Antonio

Rognoni, Direttore Generale di

Infrastrutture Lombarde, e da Pasquale

Cannatelli, Direttore Generale di Niguarda,

ha visitato i cantieri del Nuovo Ospedale.Il Governatore ha mostrato tutta la suasoddisfazione per un’opera così imponente:

230.000 mq di superficie interessata, 6 anni dilavori in due fasi, circa 260 milioni di euro dicosto complessivo, 961 posti letto e 29 saleoperatorie. Questi i numeri più significativi delnuovo complesso ospedaliero, il cuirinnovamento e ristrutturazione verrannocompletati entro il 2013. Nel corso della primafase (che terminerà nel giugno 2009) sarannopronti l’edificio sud (che ospiterà i reparti “highcare”, con 450 posti letto, 23 camere

operatorie, 60 posti letto day hospital e 77ambulatori), il polo logistico e quellotecnologico, un grande parcheggio multipianoe i passaggi sotterranei, nella seconda fase verràinvece realizzato l’edificio Nord. “Qui aNiguarda - ha detto il Presidente Formigoni -abbiamo messo a punto e avviato uno dei piùimportanti progetti di trasformazionestrutturale sanitaria mai realizzati...

...SEGUE A PAGINA 2

> EDITORIALE

> PREVENZIONE

Check up cuore: chi, dove, come, quandoIn Villa Marelli esami gratuiti

ANNO 2 - NUMERO 5 Settembre - Ottobre 2007Poste Italiane SpA - Sped.abb.post. Dl n 353/2003 - art 1 (comma1) D&B Milano - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Continua l’adesione di Niguardaalla campagna di prevenzione dellemalattie cardiovascolari promossadalla ASL di Milano.Si offrono gratuitamente aicittadini alcuni esami checonsentono il calcolo del rischio

cardiovascolare secondo i criteridelle Carte di Rischio della

Popolazione Italiana predispostedall’Istituto Superiore di Sanità.Chi può usufruire del servizio?Tutti i residenti a Milano, di etàcompresa tra i 40 e i 69 anni e chenon hanno mai sofferto di unamalattia cardio-cerebrovascolare

come infarto, angina, angioplastica,by-pass aorto-coronarico, ictus eTIA (attacco ischemico transitorio).Gli esami saranno effettuati pressola sede di Villa Marelli, dalle 8.00

alle 9.00, dal lunedì al venerdì.Occorre presentarsi a digiuno e solodopo aver prenotato.

Tel. 02 6444.5822/5868lun-ven, 8.30-12.00Cardiologia 5 TerritorialeIstituto di Villa [email protected]

> PER PRENOTAZIONI

Nuovi centri,nuovi servizi

di Pasquale Cannatelli*È questo un periodo di profondicambiamenti per il nostro ospedale. Inostri collaboratori, i nostri pazienti e tutticoloro che ogni giorno visitano Niguardasi rendono conto che all’interno dellenostre mura qualcosa si muove, ci siadopera per rendere la struttura semprepiù moderna e funzionale: fuori sicostruisce, dentro si avviano nuovi centri eservizi che ci mettono nella condizione di rispondere sempre meglio alle esigenze diogni paziente. Il tutto è iniziato a marzoquando gli Appartamenti Domoticiarricchivano le attività della nostra UnitàSpinale Unipolare. La realizzazione dei 2appartamenti, grazie ai quali i nostripazienti paraplegici e tetraplegici orapossono sperimentare la vita domesticaprima del rientro nello loro abitazioni,completava, così, definitivamente ilprogetto della struttura inaugurata nel2000. A settembre il Centro di studio eTrattamento per la Vescica Neurogena eper le Disfunzioni dell’Area Sacrale,attivo dal 2004, è stato dedicato a coluiche è riconosciuto come il padre dellaNeurourologia, Alberto Zanollo.Questo centro, diretto da Michele Spinelli,in tre anni ha curato oltre 1.000 pazienti eha offerto trattamenti d’avanguardia perle disfunzioni vescicali e sessuali dovute alesione midollare e a neuropatie in genere.Si è distinto, inoltre, per la sua importante attività di training, in ambito sia nazionaleche internazionale, nel campo dellastimolazione delle radici sacrali tramitepacemaker. Nei prossimi giorni verràinaugurata la nuova sede del reparto diPediatria.

...SEGUE A PAGINA 4* Direttore Generale - Niguarda

ESAMI GRATUITI: QUALI?- misurazione della pressione arteriosa- prelievo venoso per il dosaggio di glicemia, colesterolo totale,

colesterolo HDL (“buono”) e LDL (“cattivo”) e trigliceridi- risposta ad alcune brevi domande inerenti la presenza di

diabete, ipertensione arteriosa ed all’eventuale uso di farmaci.

SIDS: questo è il nome della morte improvvisa edinaspettata di un lattante apparentemente sano, cherimanga inspiegata anche dopo l’esecuzione diun’autopsia, l’esame dello scenario in cui si èverificata e l’analisi della storia clinica delbambino.

La sindrome colpisce i bambini nel primo anno divita (i mesi critici sono quelli compresi tra i 2 e i 4mesi di vita) e le stime affermano che vengonocolpiti fino a un bambino su mille, di questi il 60%sono maschietti. Colpisce sia di giorno che di notte,sia in culla che in passeggino, sia nel seggiolinodell’auto che in braccio a mamma o a papà.Ma perché questi bambini muoiono? Si stannocompiendo studi in proposito? Ci risponde Chiara

Moretti, specialista presso la Pediatria diNiguarda.“La sua causa rimane per ora sconosciuta. Recentistudi hanno confermato l’identificazione di alcunifattori di rischio importanti per la prevenzionenella popolazione generale e hanno sottolineato lapossibilità di una predisposizione genetica. Nuoveevidenze supportano anche l’ipotesi di unaalterazione del sistema serotoninergico cerebrale(legato alla serotonina, n.d.r.) poiché la serotoninaregola alcune funzioni del sistema nervosoautonomo come il respiro, la temperaturacorporea, il sistema cardiovascolare, il ciclosonno-veglia.”

...SEGUE A PAGINA 2

La sindrome della morte improvvisaUn bambino su 1.000 è colpito da morte in culla

> PEDIATRIA

Da sinistra: l’Assessore Bresciani, C. Nicora, Direttore Medico di Presidio, il Presidente Formigoni e Pasquale Cannatelli

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2 Il Giornale di Niguarda

Niguarda è tra i primi ospedali ad avere inaugurato il servizio di prenotazione di visite

ed esami dalla farmacia.

È sufficiente consegnare l’impegnativa del medico e la carta CRS (Carta Regionale deiServizi) al farmacista che vi darà i tempi di attesa dei vari ospedali, permettendovi discegliere dove prenotare in base all’urgenza o alla comodità.Il giorno dell’appuntamento, secondo la procedura abituale, vi recherete direttamentepresso i nostri sportelli di accettazione. Insieme all’impegnativa del vostro medico, nondimenticate la tessera sanitaria magnetica che vi garantisce una maggior rapidità esicurezza nel riconoscimento e la possibilità di utilizzare i diversi servizi che stiamoattivando gradualmente a Niguarda con grande impegno.Un esempio? Grazie a una rete informatica sicura e dedicata e alla firma digitale, il vostromedico curante potrà vedere direttamente dal suo studio i referti dei vostri esami.Il numero di ospedali, quello delle farmacie e il numero di prestazioni prenotabili è incontinua evoluzione per una sanità non solo più efficiente ma anche a misura delcittadino.

Visite ed esami? Prenotali in farmacia

> PER I PICCOLI PAZIENTI

Finalmente tre squadre che giocano “per bene”.Una partita di calcio diventa strumento peraiutare la medicina ad essere sempre piùtempestiva nelle diagnosi.E’ il 22 settembre e siamo a Bresso per un torneodi calcio che ha visto scendere in campo la

Nazionale dello stile, la Croce Rossa di Bresso

e la Rappresentativa di calcio di Niguarda.Il ricavato della partita sarà devolutoall’Associazione Amici della Neonatologia di

Niguarda per acquistare uno strumento utile peril monitoraggio cerebrale del neonato. Lo strumento verrà utilizzato nella neonatologia

e terapia intensiva neonatale di Niguarda,diretta da Stefano Martinelli; sarà, dunque,possibile visualizzare in tempo reale l’attivitàcerebrale del neonato permettendo al medico dieffettuare interventi salva-vita.Fischio di inizio e si sa subito chi ha vinto: lasolidarietà.

“Dolori mestruali? Mal di testa? Mal di denti? Nimesulide è la risposta.”Sembra quasi una pubblicità ma in molti casi è realtà. Infatti la nimesulide è una delle sostanze in assolutopiù utilizzate in Italia e il suo nome per moltissimi è la soluzione a questi problemi.In realtà è un anti-infiammatorio (FANS) e come tale, se consumato in eccesso, cosa purtroppo moltocomune, può provocare danni al fegato anche molto gravi. Per questo, alcuni paesi del nord Europa nehanno vietato il commercio. Ma come stanno le cose?“Nel mio reparto abbiamo rivalutato questo problema – sostiene Giovambattista Pinzello, direttoredell’Epatologia e Gastroenterologia di Niguarda - e posso dire che nel corso degli ultimi sei anni 27persone sono state ricoverate per un’ epatite da farmaci, 3 sono state anche trapiantate per questoproblema e 11 di queste persone sono state ricoverate per un’epatite da FANS, da Nimesulide”. Se preso secondo le dosi consigliate, il nimesulide è dannoso per il fegato?

“Il nimesulide ha un profilo di maggiore epatotossicità rispetto agli altri anti infiammatori anche se sitratta di reazioni molto rare. E’ consigliabile non superare i 200mg al giorno”.Sulla epatotossicità della nimesulide e dei FANS si duscute da tempo. Senza provocare allarmi esagerati èimportante sapere che sono tantissimi i farmaci con effetti collaterali seri e che il fatto che siano molte lepersone a consumarli non li rende innocui.Attenzione quindi: usare solo se strettamente necessario, in assenza di controindicazioni, senza superare ledosi consigliate e, soprattutto, consultare il proprio medico.

> FARMACI

Nimesulide: fa male al fegato?In Irlanda ritirato dal commercio. Sentiamo l’esperto

> NOVITA’

> LE FARMACIE VICINE A NIGUARDA CHE HANNO ADERITO ALSERVIZIO. CLICCA SU WWW.CRS.LOMBARDIA.IT PER CONSULTARE L’ELENCO COMPLETOFarmacia Bicocca, viale Suzzani, 273Farmacia Nizza, viale Murat, 85Farmacia Rondò Farini, piazza Maciachini, 24Farmacia Scevola, viale Fulvio Testi, 74Farmacia Suzzani SNC, viale Suzzani,18

> COSA POTETE PRENOTARE ATTUALMENTEVisita chirurgica generale (prima visita)Visita endocrinologica (prima visita)Visita otorinolaringoiatrica (prima visita)Visita pneumologica (prima visita)Visita ginecologica (prima visita)RX torace ortopanoramica arcate dentarie (ortopantomografia)Visita chirurgica toracica (prima visita)Visita diabetologica (prima visita)Visita proctologica (prima visita)

Per maggiori informazioni sul servizio regionale, clicca su www.crs.lombardia.it

numero verde 800.030.606

Solidarietà da Serie AIn campo la Nazionale dello Stile,Niguarda e Croce Rossa

Le squadre prima del fischio di inizio

...E lo abbiamo fatto nel pienorispetto del valore artistico earchitettonico del luogo,universalmente riconosciuto comegrande esempio di architetturasanitaria razionalista e per questomotivo sottoposto a tutela. Questagrande opera - ha aggiunto ilPresidente Formigoni - permetteràdi superare gli attuali limitistrutturali, creando unaaccoglienza migliore e unmaggiore comfort alberghiero perle tantissime persone che quivengono a farsi curare, ma anchemigliori condizioni di lavoro, unamaggiore razionalità nellalogistica e nelle scelte tecnologichein vista di un più alto livello diefficienza gestionale.”“Tra soli due anni, con il termine

dei lavori della prima fase - haspiegato il Direttore GeneralePasquale Cannatelli - saremo ingrado di offrire ai pazientiun’assistenza sanitaria ancor piùd’eccellenza in tutta una serie dispecialità.”E alla conclusione del giro deicantieri il Presidente ha definitoeccezionale l’opera, un esempiodel successo del modellolombardo, che si inserisce nelpiano di grandi investimenti, datempo perseguita dalle strutturesanitarie pubbliche in corso da undecennio in Lombardia, con larealizzazione di nuovi ospedalid’avanguardia, la radicaleriqualificazione di altri el’adeguamento dei restanti ai nuovistandard qualitativi richiesti.

...continua dalla primaLA VISITA DEL PRESIDENTE FORMIGONI

Il 18 settembre si è riunito per la primavolta il Consiglio di Amministrazione dellanuova O.C.G.O. (Oncologia Ca’ Granda

Onlus) Fondazione. Infatti da settembre2007 è avvenuto il passaggio daAssociazione a Fondazione.Cosa vuol dire?La Fondazione, a differenza dell’as-sociazione, ha un patrimonio da dedicare

ad uno scopo. Ciò offre maggioripossibilità di migliorare il servizio alpaziente grazie alla collaborazione dialcune persone che si sono distinte in

ambito culturale, scientifico eimprenditoriale che daranno un forteslancio alla nostra Oncologia. Non ècambiata, invece, la missionedell’organizzazione che è sempre quella disostenere la ricerca e l’assistenza

nell’Oncologia Falck di

Niguarda. Ma un patrimonioadeguato riesce a garantiresempre tecniche e strumentid’avanguardia, specialmentein ambito oncologico.Per questo, l’interesse dellaFondazione è quello di

potenziare il suo patrimonio per stare alpasso con le sempre maggiori esigenze deimalati oncologici. In questo caso, le

donazioni assumono un’importanza

cruciale.In 23 anni i contributi dell’Associazioneall’Oncologia Falck di Niguarda sono statimolti. Ora il testimone passa allaFondazione per aiutare a vincere la staffettapiù importante, quella che sembra nonfinire mai: la vittoria sul cancro.

> ONCOLOGIA

Una Fondazione per i tumoriOncologia Falck: da Associazione a Fondazione

> COME DONAREPer conoscere le modalità didonazione è possibile:- chiamare il numero 02 6444.2291- lun-ven, 8.30 - 16.00- visitare il sito www.ocgo.org

Ecco alcuni consigli utili per il sonno delbambino dell’Associazione Semi per la SIDS

(www.sidsitalia.it) e che riducono il rischio diSIDS di circa il 50%:- mettete il vostro bambino a dormire a pancia in su, almeno nei primi sei mesi di vita;

- non fumate se avete intenzione di avere unfiglio e in nessun caso in gravidanza e durante l’allattamento. Inoltre non esponete il vostro piccolo al fumo;

- non coprite il bambino con troppi vestiti e non copritegli il capo;

- non avvolgetelo in troppe coperte;- mantenete il riscaldamento della stanza non

superiore ai 20° C.

Pediatria - tel. 02 6444.2432lun-ven, 8.30 - [email protected]

> PER INFORMAZIONI

> LA SINDROME DELLA MORTE IMPROVVISA ...continua dalla prima

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Una chirurgia che non lascia segni, che tieneconto dell’aspetto emotivo e psicologico delpaziente e che risponde alle esigenze esteticheche la società contemporanea impone. Nessunpunto, nessuna ferita da medicare: una

chirurgia senza cicatrici.Fino a qualche anno fa tutto questo sembravaun’utopia. Oggi, invece, è tutto vero: aNiguarda, tutto è iniziato a luglio, quando èstato eseguito con successo il quarto

intervento al mondo di colecistectomia pervia trans-vaginale in una donna affetta dacoliche biliari dovute a calcoli della colecisti.In pratica, anziché intervenire aprendo la pareteaddominale con il bisturi, si inserisce unospeciale endoscopio flessibile attraverso lostomaco o la vagina e si utilizzano strumentiminuscoli che permettono di intervenire e dirimuovere la colecisti colpita dai calcoli biliari.Niente più tagli, niente più disagi in costume dabagno. L’intervento è stato condotto da Raffaele

Pugliese, direttore della Chirurgia 1 e

Videolaparoscopia di Niguarda, affiancato daun’ équipe multidisciplinare di ginecologi e

chirurghi, tra i quali Antonello Forgione, oraparte della squadra di Pugliese e provenientedal Centro di Ricerca IRCAD di Strasburgo,dove per la prima volta è stato eseguito questointervento da Jacques Marescaux. Per minimizzare il rischio di qualsiasiinconveniente al momento dell’operazione ilteam si è avvalso delle avanzate tecnologiediagnostiche di immagine disponibili nelnostro ospedale. “I vantaggi di questa tecnica –ci spiega Pugliese – sono rappresentati daottimi risultati funzionali ed estetici e da unminimo trauma anche psicologico per ilpaziente legato all’assenza di cicatrici”. Latecnica utilizzata si chiama N.O.T.E.S.,Natural Orifice Transluminal EndoscopicSurgery, e permette di rispettare gli stessi tempichirurgici dell’intervento tradizionaleutilizzando solo le vie naturali offerte dal corpoumano: “In questo caso – continua Pugliese -la strada naturale è fare una piccola incisionenella parete posteriore della vagina, attraversoquesto si entra nella cavità peritoneale”.E quali sono i risultati? Chi meglio dellapaziente operata può rispondere a questa

domanda: “Devo dire che il dolore di unacolica è esagerato. Subito dopo l’operazionenon ho avuto nessun tipo di dolore. Un grandeintervento senza neppure un punto”.Visto il successo dell’operazione i nostrispecialisti hanno continuato a utilizzare questatecnica e hanno eseguito altri due interventi.Questo colloca Niguarda tra gli ospedali conuna casistica tra le più ampie d’Europa.

> CHIRURGIA

4 Il Giornale di Niguarda

> IN BREVE

Calcoli alla colecisti: una chirurgia senza cicatriciLa paziente: “Un grande intervento senza neppure un punto”

Da Monaco di Baviera a Genova con un riscio, una bici atre ruote che trasporta la gente a mo’ di taxi. A Monaco è giàuna moda e uno degli autisti, Rocco Marvaso (nella foto),ha deciso di intraprendere questo viaggio per sensibilizzarel’opinione pubblica sulla nostra responsabilità nel

consumo energetico. L’iniziativa si chiama “Felicità a

basso consumo” e il 24 agosto ha visto partire l’intrepidoautista sul suo simpatico veicolo ed attraversare l’Europa

per giungere a Genova il 15 settembre. Il 10 settembre hafatto sosta a Milano e ha visitato Niguarda, l’ospedale doveè stata salvata la vita al cugino. “Voglio lanciare unsassolino nella direzione della conversione dei centricittadini al solo traffico pulito – sostiene il ciclista - (…) emagari convincere qualcuno a convertirsi dall’auto alriscio, un veicolo che non consuma alcun combustibilefossile e che produce gratuitamente felicità e benessere”.

> IN BICI PER L’EUROPAVai col “riscio”: da Monaco a Genova. Tappa a Niguarda

> EDITORIALE...Al secondo piano del padiglione AntoniniRossini, è stata realizzata una struttura a misura dibambino molto moderna ed accogliente. Perquesto, dobbiamo dire grazie anche ai volontari diFondazione ABIO Italia Onlus e a Mediafriendsper il loro prezioso sostegno, anche economico, perl’arredo dei locali e per le attrezzature fornite. Anovembre verrà completato l’aggiornamento dellaRadioterapia, iniziato già dal mese di gennaio ecompletata nel mese di giugno, il reparto è statodotato di 2 nuovi acceleratori lineari,apparecchiature per la Radioterapia Adattativa 4Dguidata da immagini, tra le prime del genere inEuropa. Così, con un totale di 4 acceleratori, ilnostro Ospedale ha aperto nuove prospettive allaradioterapia clinica di grande precisione per lacura dei tumori ed ha incrementato l’offerta diservizi qualificati in un settore così importante econ criticità nelle liste d’attesa.Ma mancava ancora qualcosa; ecco, dunque, chel’ aggiornamento si completerà a novembre

quando per la Radioterapia e la Neurochirurgiaentrerà in funzione il più recente modello“Perfexion” estensione Leksell della GammaKnife, uno strumento fortemente innovativo perla radiochirurgia del sistema nervoso che potràdare un importante contributo per il trattamentodei processi degenerativi o tumorali cerebrali. Cicaratterizza, in quest’ambito, una tendenza adotare il nostro ospedale di nuove tecnologie che sitraducono nella possibilità di formulare diagnosisempre più precise e cure sempre più efficaci esicure nel campo oncologico.A dicembre verrà inaugurato un nuovo CentroClinico gestito dalla Fondazione Serena, il CentroNEMO, una struttura di riferimento per la cura ela prevenzione di malattie neuromuscolari comela distrofia muscolare e la sclerosi lateraleamiotrofica. Il centro nasce da una collaborazionetra Niguarda, UILDM (Unione Italiana Lotta allaDistrofia Muscolare), Fondazione Telethon eAISLA (Associazione Italiana Sclerosi

Amiotrofica).Entro l’anno verrà avviato l’Hospice per malatiterminali realizzato presso l’ex Ospedale PaoloPini. L’Hospice di Niguarda accoglierà, con unaéquipe specializzata ed ogni confort alberghiero,fino a 15 pazienti con i loro famigliari, con lapossibilità di effettuare anche ricoveri di sollievo,day hospice e cure domiciliari.Le realizzazioni di cui ho riportato sono parteintegrante del grande progetto di riqualificazionedel Niguarda iniziato in questi anni e cheraggiungerà la sua massima espressione alla finedei lavori che stanno interessando il nostroospedale; queste realizzazioni sono il risultatodell’impegno di quanti mettono nel loro lavoroprofessionalità, passione e competenza. Sono ilriconoscimento e l’investimento della GiuntaRegionale per il rilancio del Niguarda, di unospedale pubblico a favore della gente.Ancora una volta, grazie.

Pasquale Cannatelli

...CONTINUA DALLA PRIMA

Nuovi orari inVilla MarelliCambio di orari al Centro diPneumotisiologia di Villa

Marelli: per le prestazionisenza obbligo di appunta-mento, visite pneumologiche

con eventuali radiografie al

torace, presentarsi allo spor-tello dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 10.00. Per In-

tradermoreazione – Test

Mantoux i giorni sono il lunedì e il martedì, dalle 13.30

alle 14.30. Ecco invece gli ag-giornamenti per le prestazionicon obbligo di appuntamento:per le visite e i test per aller-

gie respiratorie, funzionalità

respiratoria e radiografie al

torace l’appuntamento si puòfissare al 02 6444.5867, dalle

14.00 alle 15.30 oppure pre-sentarsi allo sportello dalle

8.00 alle 15.15.

Porte aperte aicervelloniIl 18 ottobre alle 9.30, nel-l’aula Magna di Niguarda, cisarà il primo incontro dedicatoal mondo dell’Università, inparticolare ai corsi di laureascientifici. L’obiettivo consistenel dare un’idea sulle profes-sionalità e sulle prospettiveche le lauree come quella inmatematica, fisica, informa-

tica e ingegneria possono offrire all’interno di una strut-tura ospedaliera. Tutti possonopartecipare.L’ingresso è gratuito ma ègradita l’iscrizione che può es-sere effettuata sul nostro sitowww.ospedaleniguarda.it.

Abbonarsi alGiornale diNiguarda?Per ricevere gratuitamente ilnostro periodico a casa vostra,basta comunicarci il vostro indirizzo di casa alla [email protected]

oppure al numero di telefono02 6444.2562, lun-ven,

dalle 9.00 alle 16.30.

Raffaele Pugliese parla con la paziente

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In tutto il mondo sono stati trattati circa40 pazienti con la tecnica endoscopica eNiguarda è tra i primi centri in

Europa ad utilizzare questa nuovaprocedura.I risultati a breve termine sono davverosignificativi, dunque, anche se perl’effettiva valutazione del potenzialeterapeutico di questa tecnica ènecessaria un’analisi a lungo terminecon uno studio che coinvolga altricentri. Ma per ora, per rimanere in tema,c’è aria di speranza.

5 Il Giornale di Niguarda

> CHIRURGIA

Non ci si può affidare solo altrapianto, specialmente quando cisono pochi donatori e il tempoproprio non c’è. È il casodell’enfisema polmonare.È una malattia cronica, irreversibileed invalidante, che impedisce unarespirazione corretta e che peggiorala qualità della vita. È un problemadovuto alla degenerazione dellefibre elastiche del polmone che

ostacola una corretta fuoriuscita

(espirazione) dell’aria che,intrappolata all’interno, danneggiagli alveoli.Il 20% dei malati è rappresentato dapersone con più di 65 anni, lamaggior parte uomini. La medicina

interviene obbligando la cessazione del fumo, utilizzando broncodilatatori e steroidi finoall’introduzione dell’ossigenoterapia che diventa indispensabile. La chirurgia non ha ancoradato risultati apprezzabili. Solo la tecnica di Lung Volume Reduction Surgery (L.V.R.S.)sembra offrire speranze ma le complicanze a lungo termine e la mortalità sono ancora unproblema. Il trapianto, dunque, è ancora una scelta obbligata. Ma trapianto vuol dire attesadi mesi o anni, tempo che molte persone non hanno. Occorrono dunque, strategie alternative. Una di queste è l’endoscopia e l’utilizzo di valvole

endobronchiali (vedi foto) che hanno il compito di controllare il flusso dell’aria. In pratica,la valvola permette la fuoriuscita dell’aria (espirazione) dal segmento polmonare isolato ene impedisce l’ingresso durante l’inspirazione.In questo modo, a mano a mano che si respira, la quantità di aria all’interno della parte dipolmone trattata diminuisce (pneumoriduzione).“La procedura viene effettuata in camera operatoria in anestesia generale e in ventilazionespontanea assistita – sostiene Massimo Torre, direttore della Chirurgia Endoscopica del

Torace - il successo dell’intervento necessita di una stretta collaborazione tra chirurgooperatore e anestesista che tiene addormentato il paziente in condizioni davvero delicate.In un’unica seduta è possibile impiantare più valvole e, in seguito a malfunzionamento,eventualmente, la valvola può essere rimossa facilmente e in qualsiasi momento. Ilvantaggio è l’incremento del VEMS (il volume d’aria espulsa al primo secondo – n.d.r.) edunque della qualità della vita, per non parlare del tempo che viene regalato al pazientein attesa di trapianto”. Proprio l’équipe di Massimo Torre, a Niguarda, per la prima volta nella nostra regione, haoperato un paziente di 56 anni affetto da enfisema polmonare grave e da tumore al polmoneal primo stadio.Al paziente sono state applicate due valvole e già dalla prima giornata post-operatoria imiglioramenti nella capacità di espirazione sono stati evidenti sia soggettivamente checlinicamente con un incremento del VEMS di circa il 10%

Enfisema polmonare: c’è aria di speranzaSpunta l’alternativa endoscopica

L’utilizzo delle valvole endobronchiali apre nuove prospettive nel trattamentodi quei pazienti che per età avanzata o per la coesistenza di patologieassociate non può beneficiare del trapianto polmonare o della chirurgia diriduzione del volume polmonare (L.V.R.S.).Ma non soltanto per questi; infatti un editoriale recentemente comparso suChest (gennaio 2007), forse la più autorevole rivista internazionale sullemalattie del torace, riporta risultati promettenti ottenuti nel trattamento diuna complicanza nel trapianto monopolmonare per enfisema. Infatti il buonesito del trapianto può venire compromesso dalla iperdistensione del polmonenativo, cioè quello non trapiantato, che di solito è sostenuta dal progrediredella malattia di base (enfisema) associata o meno alla presenza di unapatologia bollosa.In questa situazione il polmone trapiantato viene per così dire “schiacciato”da quello nativo, con serie ripercussioni sul suo corretto funzionamento. Intali casi la tradizionale riduzione di volume chirurgica è stata proposta edeffettuata con successo, ma con un margine di rischio decisamente elevato.L’impiego delle valvole endobronchiali può rappresentare una soluzionealternativa molto valida, soprattutto perché di facile applicazione e conrischio molto contenuto.La disponibilità di questo dispositivo può aiutare a risolvere situazioni a voltecritiche in pazienti delicati quali sono i trapiantati di polmone.

A cura di Mario Ravini, Direttore della Chirurgia Toracica

Chirurgia Endoscopica del ToraceTel. 02 6444.3664lun-ven, 8.00-15.40

> PER INFORMAZIONI

> PIANO URBANO PER LA SALUTE MENTALE

Il Piano Urbano è un intervento riabilitativoindirizzato a pazienti “difficili” in cura presso iservizi psichiatrici. Ha avuto inizio nel 2003 e havisto coinvolti più di 240 soggetti ai quali è statoofferto un percorso di cura innovativo, finalizzatoa restituire al paziente la quotidianità al di fuoridelle mura domestiche. I pazienti hanno avutoanche l’occasione di imparare ed esprimersi

attraverso percorsi riabilitativi artistici comelaboratori di fotografia e di scrittura.Dal 23 al 25 ottobre le attività del Piano Urbanosaranno esposte nella mostra “Disagio Mentale e

Città” presso la Triennale di Milano. Nel giornodell’inaugurazione, alle ore 11.00, interverrannoCarla De Albertis, Assessore alla Salute delComune di Milano, Luciano Bresciani, Assessore

alla Sanità Regione Lombardia, e Pasquale

Cannatelli, Direttore Generale di Niguarda.

Psichiatria in immagini, video e paroleDal 23 al 25 ottobre una mostra alla Triennale con le attività artistiche del Piano Urbano

23-24-25 ottobre 2007Triennale di Milano - Saletta LABviale Alemagna 6dalle 10.30 alle 20.30

> LA MOSTRA

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6 Il Giornale di Niguarda

Si pensava che il trapianto di fegato nei pazienti con epatite C nonfosse efficace, in parole povere, che “il gioco non valesse lacandela”. Il Centro Trapianti di Fegato di Niguarda, diretto daLuciano De Carlis, dice no, non è vero! Il nostro Centro ha da poco superato i 900 trapianti e di questi circail 40% degli interventi sono stati effettuati in pazienti con cirrosicausata dal virus dell’epatite C.Le probabilità che il nuovo fegato si reinfetti con il virus C esviluppi nuovamente una epatite cronica sono alte. Purtroppo, ogginon ci sono ancora terapie efficaci per prevenire la re-infezione e,di conseguenza, la cirrosi. Come se ciò non bastasse, a partire daglianni ’90 il peggioramento della sopravvivenza di questi pazienti,osservata in alcuni prestigiosi centri di trapianto, aveva sollevatomolti dubbi.A quel punto la domanda era: “è opportuno continuare atrapiantare i pazienti con cirrosi causata da virus da epatite C?”

Qui Niguarda gioca un ruolo chiave. Recentemente sono statipubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Liver

Transplantation due importanti lavori che hanno consentito digettare nuova luce sull’argomento. Il primo proviene da Baltimorae ha analizzato i dati della maggiore organizzazione americananella fornitura di organi, UNOS, relativi a 5.000 personetrapiantate tra il 1991 e il 2001. Ebbene, i dati affermano che irisultati dei trapianti non sono affatto peggiorati nel corso deglianni. Ma non è finita. Il secondo lavoro, coordinato a Niguarda da Luca

Belli e Giovambattista Pinzello, rispettivamente Responsabiledella Liver Unit e Direttore dell’Epatologia e Gastroenterologia

di Niguarda, analizzando la casistica del nostro centro trapianti equella del centro trapianti di Padova e del Royal Free Hospital diLondra, ha fatto anche di meglio. Ecco i risultati emersi dal lavoro:- la sopravvivenza dei pazienti presenta una tendenza al

miglioramento negli ultimi anni;- la possibilità che il nuovo fegato trapiantato venga re-infettato da

epatite C e che si sviluppi una cirrosi è rimasta sostanzialmente

invariata nel corso degli anni ‘90;- trapiantare un fegato proveniente da un donatore anziano (per

esempio, maggiore di 60 anni) ad una donna anziché ad un uomo sembra essere sfavorevole: il rischio di contrarre nuovamente la cirrosi è circa il doppio nel ricevente femminile. Questo dato, se riconfermato potrebbe cambiare la strategia di assegnazione degli organi nei pazienti in lista trapianto per una cirrosi da virus C.

Sembra, dunque, che i trapianti di fegato per epatite C vadanoancora praticati. D’altronde, dicerie e congetture non possonoavere la meglio sugli studi e sui dati.

> EPATITE E TRAPIANTI

Un premio per chi ha fegatoAl Congresso Internazionale I.A.S.G.O. premiato Luciano De Carlis

Che a Niguarda ci fosse un ottimo reparto per i trapianti di fegato lo si sapeva già e ilfatto che sia stato anche premiato Luciano De Carlis, il responsabile, primo in Italia a

eseguire un trapianto da donatore vivente in un paziente adulto a Niguarda, non è affatto una sorpresa. Era solo questione di tempo e, infatti, il premio è arrivato. Stiamoparlando del Congresso Internazionale della International Society of Surgeons

Gastroenterologists and Oncologists (I.A.S.G.O.) che ha premiato, con una targad’oro, alcuni specialisti che si sono distinti nel trattamento di patologie oncologiche e deltratto gastroenterico. Così, accanto a nomi illustri della chirurgia mondiale, a settembrec’era anche il nostro dottor De Carlis. “È stato un grandissimo onore – dice De Carlis -ricevere tale premio di fronte a una platea così qualificata e insieme a grandi nomi dellachirurgia mondiale. Penso che questo riconoscimento sia di grande valore non solo perme ma soprattutto per Niguarda che, grazie all’intensa collaborazione dei colleghichirurghi, epatologi, anestesisti e di tutto il personale infermieristico, ha consentito ilraggiungimento di qualità professionali estremamente elevate”.

Trapianto si, trapianto no. Niguarda: sì!Uno studio sui trapianti di fegato ed epatite C

Epatologia e GastroenterologiaTel. 02 6444.2396lun-ven, 8.00-13.00/[email protected]@ospedaleniguarda.it

> EPATITE E TRAPIANTI

NEMO: un riferimento per la distrofia muscolareA dicembre nasce un nuovo centro clinico a Niguarda

Curare le malattieneuromuscolari comela sclerosi lateraleamiotrofica (SLA),creare un punto diriferimento capace dirispondere a bisogni easpettative diversi;tutti aspetti che

convergeranno verso un progetto ben preciso: si chiamaN.E.M.O. (Neuro Muscolar Omnicentre), un nuovocentro clinico di Niguarda.Il centro, gestito da Fondazione Serena, nasce dallacollaborazione tra UILDM (Unione Italiana Lotta alla

Distrofia Muscolare), Fondazione Telethon, AISLA(Associazione Italiana Sclerosi Amiotrofica) e Niguarda.A due mesi dall’apertura 3 sono gli obiettivi principali:- promuovere terapie cliniche e riabilitative per migliorarela qualità della vita delle persone affette da patologieneuro muscolari, con interventi efficaci a limitare i dannicausati dalla progressiva immobilità;- prevenire le stesse malattie, grazie alla consulenzagenetica e l’ identificazione dei portatori sani di talipatologie;-promuovere la corretta informazione verso il pubblico efavorire la giusta formazione agli addetti ai lavori.Per maggiori dettagli vi invitiamo a leggere il prossimonumero.

> RICONOSCIMENTI > NUOVI CENTRI

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7Il Giornale di Niguarda

> NEUROLOGIA

Sentirsi liberi con l’epilessiaUna ricerca e un progetto per i pazienti più piccoli16 paesi nel mondo e più di 1.000 tra bambini e adolescentidai 2 ai 19 anni (237 le persone intervistate solo in Italia) unitida uno scopo comune: capire l’epilessia e guardarla dal puntodi vista del piccolo paziente, dei genitori e di chi prestaassistenza. Tutto questo è “Future in Mind”, una indagineeducativa dell’International Bureau for Epilepsy (IBE) conil patrocinio di UCB Pharma. L’iniziativa è nata nel maggiodel 2005 per renderci tutti più consapevoli delle conseguenzecausate dall’epilessia in età pediatrica. Questo disturbo infatti,pur essendo tra i più comuni nei bambini e nei giovani, sembranon potersi scrollare di dosso la disinformazione che spessocolpisce proprio i nuclei sociali in cui cresce il piccolopaziente: la famiglia e la scuola.“Mi preoccupo di quello che i miei compagni possono pensarenel caso io abbia una crisi, perché le crisi possono far paura.”E ancora: “L’epilessia mi ha fatto perdere molti giorni discuola, ma non voglio che mi impedisca di fare le cose.” Ecco

che nelle parole dei bambini spicca la prima problematica:malinformazione, superstizione. Sembra incredibile, ma sonoancora queste le prime cause del disagio e dell’emarginazione

che perseguitano chi soffre di epilessia. Pochi infatti sanno checosa significhi vivere con la paura della crisi; o come siadifficile concentrarsi quando si assumono farmaciantiepilettici; o quanto sia complicato avvicinarsi a un’amiciziae un rapporto speciale quando si ha paura che gli altri vedanola tua malattia.Per non parlare del futuro, il timore più grande. Potrò farel’università? Viaggiare? Avere un impiego di responsabilità?Si, si e si. Ma molti non lo sanno, poiché i genitori e gli stessieducatori non sono stati adeguatamente informati.Future in Mind ha voluto mettere in luce l’obiettivo primarionella gestione dell’epilessia: assicurare che i bambini siano ilpiù possibile liberi dalle crisi e minimizzare gli effetticollaterali del trattamento.

“Il sacerdote e il levita passarono altre (…) Il Samaritanosi fermò e si prese cura di lui”. È la parabola del

Samaritano, raccontata da Gesù e citata nel Vangelo diLuca. Oggi, rappresenta lo spirito dell’Associazione“Unione Samaritana”, un gruppo di persone che si èmesso al servizio del prossimo, di chi chiede aiuto, di chivive in condizioni di sofferenza a causa di una malattia.Era il 1947 quando la seconda guerra mondiale, appenaconclusa, riempiva gli ospedali di ammalati. Così, la “CasaGrande”, il nostro ospedale, è stato il terreno in cui piantareil primo seme che è diventato l’ albero robusto e frondosoche oggi è l’Unione Samaritana, la dimostrazione chel’indifferenza può essere sconfitta.Sono passati sessant’anni e l’Associazione è ancorapresente a Niguarda con circa 190 volontari in 14 reparti.

Nel corso degli anni le forme di solidarietàdell’Associazione sono state diverse proprio perchénascevano come risposta a bisogni in continua evoluzione.Nel lontano ‘47 i volontari portavano ai bisognosi, oltre allaloro disponibilità di ascolto e conforto, anche qualchebiscotto, zucchero e indumenti: erano quelli i bisogni diallora. Col tempo, per gli ammalati soli, sempre piùnumerosi, si è organizzato un servizio di lavanderia e peri parenti dei pazienti provenienti da altre regioni è statarealizzata la “casa dell’ospitalità”.Ma l’Unione Samaritana non opera solo a Niguarda. Ilnostro ospedale è la radice di una realtà che conta ormai 10

Nuclei in cui operano circa 1.000 volontari, angeli che sicaratterizzano per attenzione, calore umano, ascolto ecomprensione, discrezione, umiltà, rispetto, pazienza eperseveranza. L’Associazione quest’anno ha festeggiato il60esimo anno di attività. Il 6 ottobre presso l’Aula Magnadi Niguarda si è tenuto il concerto di Alois & James Sextet

(nella foto) che hanno interpretato i più famosi brani diNino Rota, Ennio Morricone, George Gershwin e Astor

Piazzola. Sono stati inoltre distribuiti degli “attestati di

fedeltà” ai volontari in servizio da 5, 10, 15 e 20 anni.“Ciò che a volte può apparire scontato, banale oinsignificante – commenta Luigi Venturini, Presidentedell’Associazione - è, invece, un dono di inestimabilevalore per chi è solo o nel dolore”. Poi lancia un appello:“Se vuoi sperimentare anche tu quanto sia prezioso egradito il dono di sé e del proprio tempo a chi soffre,associati a noi, diventa un Samaritano.”Dunque, come si fa sempre in questi casi, tanti auguriall’Unione Samaritana: mille di questi giorni, masoprattutto, GRAZIE.

> VOLONTARIATO

Unione Samaritana60 anni di amore per il prossimo

> LE DOMANDE ALLO SPECIALISTA

Freedom in Mind è un progetto IBE che permette a chi èaffetto da epilessia di comunicare la propria idea di “libertà

dalle crisi” attraverso l’espressione artistica.Può partecipare chiunque abbia realizzato un lavoroartistico originale sotto qualsiasi forma (disegno, fotografia,

poesia, racconto…), senza limitazioni di età o confine.L’opera dovrà essere accompagnata da una descrizione delmodo in cui l’artista ha affrontato il tema della libertà dallecrisi, dal titolo dell’opera e da un desiderio per il futuro.Le opere selezionate saranno incluse in mostre multimedialiintitolate “Freedom in Mind Experience” e saranno espostenel corso del 2008 in vari congressi medici internazionali.Il modulo per la partecipazione si può trovare presso lostudio medico di neurologi, neuropsichiatri o pediatri che sioccupano espressamente di diagnosi e terapia dell’epilessia.Termine ultimo, 31 dicembre 2007.

www.freedominmind.com

Un concorso artistico per chi è affetto da epilessia

Risponde Stefania Meregalli, Neurofisiopatologa.

> L’epilessia può intervenire sulle capacità di apprendimento?

Ci sono diverse variabili che possono condizionare in senso negativo le funzioni cognitive del bambino affetto daepilessia, e di conseguenza le sue capacità di apprendimento: il tipo di epilessia, la presenza di eventuali lesioni cerebrali,l’età di esordio delle crisi e la frequenza delle stesse, la localizzazione della zona epilettogena, la terapia farmacologica,la presenza di anomalie intercritiche o in sonno...> Il trattamento con farmaci antiepilettici può garantire al bambino una vita scolastica più serena?

Sicuramente il controllo delle crisi che si mira ad ottenere con l’utilizzo di farmaci antiepilettici è un fattore determinanteper una buona “performance” scolastica, sia dal punto di vista cognitivo che relazionale. D’altra parte gli antiepiletticipossono di per sé indurre effetti collaterali anche sul versante neuropsicologico (da disturbi di attenzione econcentrazione, a deficit più specifici ad es. della memoria o della denominazione...)> I farmaci di nuova generazione riducono la possibilità di avere effetti collaterali?

Nessun farmaco di vecchia o nuova generazione è del tutto esente da effetti in ambito cognitivo; da questo punto di vista,però, i nuovi farmaci risultano meno penalizzanti rispetto, ad esempio, al barbiturico, per il quale esiste oramai un’ampialetteratura che descrive gli effetti negativi sullo sviluppo cognitivo (è stato un italiano, il fu Prof. F. Viani, a far emergerea livello internazionale questa problematica).

FREEDOM IN MIND

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Decreto, per esempio, sono state definite“videoterminalisti” le persone che lavoranodavanti a un monitor per venti oresettimanali e per le quali è previstol’obbligo di sottoporsi a sorveglianzasanitaria periodica”, così affermaGianpaolo Micheloni, Responsabile delServizio di Medicina e SorveglianzaSanitaria dei Lavoratori. Inoltre, Michelonici ha fornito alcune regole di buon senso peruna prevenzione intelligente (Box in basso).Quindi, a quanto pare, non è solo il capoufficio ad esigere che si lavori al meglio.Anzi, l’imperativo sta proprio nell’aver cura per la prima cassetta degli attrezzi

necessaria al nostro lavoro (ma non solo): il nostro corpo.

NIGUARDA NOI

> NEURO-UROLOGIA

8Il Giornale di Niguarda

Alberto Zanollo, considerato il pioniere della neuro-

urologia italiana, scomparso 6 anni fa, ha iniziato la suaformazione professionale proprio a Niguarda. Nel nostro

ospedale, con il quale ha collaborato dal 1958 al 1970, hamaturato il suo interesse per i pazienti con lesione midollare,che in passato avevano un’alta mortalità e morbilità (problemia lungo termine), per le disfunzioni dell’apparato urinario inseguito alla para e alla tetraplegia.Zanollo è stato primario dell’Ospedale di Magenta (1970) e inseguito ha fondato la sezione neurolesi a rischio urologico,coordinando,dal 1990, la prima Unità Spinale Integrata dellaRegione Lombardia.Dal settembre 2004, l’Unità Spinale Unipolare di Niguarda,diretta da Tiziana Redaelli, ha attivato, con l’arrivo diMichele Spinelli (allievo di Zanollo), un Centro di Studio e

Trattamento per la Vescica Neurogena e per le disfunzioni

dell’area sacrale. Il Centro in tre anni ha curato oltre 1.000

pazienti offrendo trattamenti d’avanguardia per le disfunzionivescicali e sessuali dovute a lesione midollare e neuropatie ingenere. Si distingue per la sua attività di training a livello

> LAVORO E TECNOLOGIA

Il Centro Zanollo di NiguardaTrattamenti d’avanguardia per i pazienti mielolesi

Pasquale Cannatelli, Direttore Generale di Niguarda,ha incontrato il Presidente di Mediaset, Fedele

Confalonieri, in occasione di una donazione delcolosso televisivo al nostro ospedale. Il gesto è

finalizzato a istituire un contratto per Serena Conforti,diventata ora una specialista del nostro ospedale pressola Chirurgia Endoscopica del Torace, diretta daMassimo Torre. La donazione è stata indirizzata allaricerca e alla cura dei tumori del torace ed è statadedicata alla memoria di Carlo Bernasconi, esponentedi Mediaset, venuto a mancare nel 2001.

Una donazione contro i tumori

Oggi si lavora in ufficio. La maggior parte di noi, quindi, non fa i conti con gli odorisgradevoli della fabbrica, con il freddo, non rischia la vita nelle catene di montaggio. Iproblemi, però, non sono finiti. Ci sono malattie nuove con cui fare i conti.Se prima i problemi erano alla schiena, ora sono agli arti superiori e alla vista; se prima sisoffriva per allergie o decibel troppo alti, ora il disturbo più diffuso è lo stress, imputabileanche all’utilizzo eccessivo del computer. Quest’ultimo colpisce anche la nostra vista:l’astenopia,ad esempio, una malattia legata all’uso del monitor che si manifesta conl’affaticamento e l’eccessiva lacrimazione degli occhi. Per le malattie degli arti superiori, ilnostro medico, Bruno Bono, che si occupa di patologia della mano in Day Surgeryortopedica, afferma: “Le malattie professionali, come la sindrome del tunnel carpale edulnare causano formicolii, dolore e riducono la sensibilità o la forza della mano. In altricasi le infiammazioni dei tendini provocano dolore e possono colpire spalla, gomito, manoe polso. Queste malattie sono causate dalla esecuzione di gesti ripetitivi in posizioniobbligate”.Come prevenire, dunque? L’ergonomia della postazione di lavoro e la disposizione deglistrumenti (tastiera, mouse, monitor, ecc.) sono fondamentali e devono essere studiate sia inbase alla posizione del nostro corpo che all’illuminazione naturale e artificiale. Leapparecchiature da ufficio presenti sul mercato sono studiate a proposito. Quindi, un po’ dibuon senso, può aiutarci a stare lontani dal medico e ad evitare cure, spesso, impegnative.Ma dove non arriva il buon senso, occorre la legge.“Dall’introduzione del D.lgs 626 del 1994, aggiornato dalla legge Comunitaria 422/2000,Niguarda si è adeguato alle norme previste. Siamo stati i primi in Italia a tenere un corsosulla sua applicazione nelle strutture sanitarie. Era il 1995. Alcune centinaia di lavoratorisono stati formati e si sottopongono a sorveglianza sanitaria. Con l’introduzione del

Mediaset a Niguarda

Il lavoro nobilita, ma a volte debilitaLe nuove malattie da ufficio

> ALCUNE REGOLE DI BUON SENSO- Dotarsi di un sedile stabile, regolabile sia in altezza che in inclinazione;- Mai appoggiare il monitor sopra il computer

(l’inclinazione deve essere leggermente verso il basso);- Posizionare il monitor in modo che l’illuminazione (artificiale o naturale)

non provochi riflessi. In alternativa utilizzare tende schermanti;- Quando si ricopia un testo assicurarsi che il foglio sia posizionato su un mi-

ni leggio e che stia accanto al monitor in modo da evitare troppi movi-menti del collo;

- Posizionare la tastiera ad almeno 15 cm dal bordo della scrivania in modo da poter appoggiare l’avambraccio e non stancare le spalle.

nazionale e internazionale nel campo della stimolazionedelle radici sacrali a mezzo di “pacemaker vescicali” e comepromotore di studi per la ricerca di soluzioni innovative

nel trattamento della vescica neurogena.A 6 anni dalla scomparsa di Alberto Zanollo, Niguarda havoluto far conoscere queste attività e dedicare il centro allasua memoria. Così, il 20 settembre è stata dedicata una targa(vedi foto) in memoria del luminare e si è ribadito l’impegnodel nostro ospedale nel migliorare continuamente le tecnicheper il trattamento di pazienti con lesione midollare. È statoricordato anche Clay Regazzoni, campione del volante che,per anni, ha sostenuto la ricerca nel campo della neuro-urologia supportando l’attività del Centro consentendo, così,l’arrivo di nuovi specialisti e l’acquisto di importantistrumenti diagnostici e terapeutici.

> PER INFORMAZIONIUnità Spinale UnipolareTel. 02 6444.3898lun-ven, [email protected]

> FLASH

da sinistra: Pasquale Cannatelli, Serena Conforti e Fedele Confalonieri

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14 settembre, una data importante per chisoffre di Sclerodermia. Niguarda ha deciso dicompiere un passo importante per andareincontro ai pazienti tramite un Protocollo

d’Intesa con il G.I.L.S (Gruppo Italiano perla Lotta alla Sclerodermia). A concluderel’accordo sono stati il nostro Direttore

Generale, Pasquale Cannatelli, laPresidente G.I.L.S., Carla Garbagnati

Crosti, e il Referente Scientifico dellaDental Niguarda, Dario Perego.La collaborazione permetterà a tutti i

pazienti iscritti al G.I.L.S. di sostenere visiteodontostomatologiche a tariffario agevolato,lo stesso di quello applicato ai dipendenti diNiguarda.Le visite si effettuano presso i CentriOdontostomatologici del D.E.A. e di ViaIppocrate.La Sclerodermia, il cui termine significa“pelle dura”, in realtà è una malattia cronicache colpisce i piccoli vasi arteriosi eimportanti organi interni ed è caratterizzata dauna iperattività del sistema immunitario.

Malattia poco conosciuta, può esserealtamente invalidante e molto grave. Oggi perfortuna la progressione può essere arrestata ela diagnosi precoce è fondamentale perprevenire danni irreversibili. Una malattia cheprovoca altre malattie, dunque, e per quelledella bocca il nostro ospedale ha intenzione diagire concretamente.L’accordo in ambito odontostomatologico,risponde all’esigenza di curare malattie dellabocca come: Xerostomia (scarsa salivazione),Microstomia (scarsa apertura della bocca),aumento della frequenza delle carie e malattieparodontali, tutte causate spesso dallaSclerodermia e che richiedono interventiodontostomatologici frequenti e complessi daparte di specialisti. Un ulteriore esempio di come “l’unione fa laforza” e, in questo caso, è quella di chi soffredi Sclerodermia.

NIGUARDA NOI

25 ottobre – Gestione della cartella clinica, dalla certificazione ISO9000 agli standardJoint Commission07 novembre – RCA – Strumenti di analisi reattiva14/15 novembre – Strumenti per la prevenzione dell’errore in ambito farmacologico: la

farmacovigilanza11/12/13 dicembre – Strumenti di gestione per la qualità – modulo avanzato

> FORMARSI IN OSPEDALE

> COLLABORAZIONI

9 Il Giornale di Niguarda

Il Giornale di NiguardaPeriodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera -

Ospedale Niguarda Ca’ Granda - MilanoDIRETTORE RESPONSABILE: PASQUALE CANNATELLI

Coordinatore Editoriale:Monica CremonesiIn redazione: Giovanni G. Mauri, Federico Rossi, Francesco Scarpace Marketing: Matteo StoccoDirezione e redazione:Piazza Ospedale Maggiore 3 - 20162 Mila-no - tel. 02 6444.2562 - [email protected]: Archivio Niguarda copyrightProgetto grafico: Lara Angonese

Stampa: S.P.A. Tipografia Sociale - Viale Europa 12 - 20052 MonzaTiratura: 30.000 copieReg. Tribunale Milano:n. 326 del 17 maggio 2006Pubblicità: Spada Pubblicità - 02.24.30.85.60- Fax 02.24.30.01.56www.spadapubblicita.it.Pubblicato online sul sito:www.ospedaleniguarda.it

I corsi MCQ - Qualità di ottobre, novembre e dicembre

Sclerodermia: un’alleanzasulla bocca di tuttiTariffe agevolate per gli iscritti al G.I.L.S.

Stop ai problemi con il computerArriva il test informatico

> FORMAZIONE

L’informatica è uno strumento importante del nostrolavoro ma a volte proprio non leghiamo con icomputer che sembrano quasi un ostacolo più che unaiuto concreto.Per questo, la Direzione di Niguarda, con la Formazione e i Sistemi Informativi, ha decisodi mettere a disposizione di tutti i collaboratori un test informatico sui programmi di usocomune. Obiettivo: aiutare a raggiungere una conoscenza informatica adeguata allamansione svolta in ospedale con sessioni di formazioni mirate.Il test è disponibile su Niguarda Net >Corsi e Convegni >Formazione Siapri.

> PER INFORMAZIONIServizio Qualità – M.C.Q.tel. 02 6444.2866/2967 - lun-ven, [email protected]

Il G.I.L.S, Gruppo Italiano per laLotta alla Sclerodermia, dal ’93 sioccupa di combattere questa “rara”malattia offrendo importanti serviziagli ammalati per migliorarne laqualità della vita, sensibilizza einforma l’opinione pubblicasull’importanza di una diagnosiprecoce, raccoglie fondi per laRicerca Scientifica.L’ esempio è la Giornata delCiclamino nella quale in oltre 100piazze italiane, a settembre, èpossibile acquistare un ciclaminoper sostenere la ricerca.Per qualsiasi dubbio contattate ilnumero verde GILS, 800.080.266.

> IL G.I.L.S.: COS’E’?

Centro Odontostomatologico DEATel. 02 6444.7008 - lun-sab, 8.00-19.30Centro Odontostomatologico di Via Ippocrate (Ing. Via Besta)Tel. 02 6444.5261 - lun-sab, 8.30-16.00

> PER INFORMAZIONI

Grazie Milan> VOLTI NOTI

Fondazione Milan, con la firma delsuo Presidente Leonardo, grande exgiocatore, mesi fa ha donato una

culla termica attrezzata allaNeonatologia e Terapia Intensiva

Neonatale di Niguarda, diretta daStefano Martinelli.

Ma le sorprese non finiscono qui:adesso è anche venuto a trovarciniente meno che un giocatore delMilan campione del mondo, e cioèAndrea Pirlo.Il campione ha visitato sia laNeonatologia che la Pediatria delnostro ospedale e ha portato ai bambini dei simpatici gadget della squadra campioned’Europa. Come sempre Fondazione Milan non si dimentica mai dei bambini edimostra generosità nei confronti di chi già appena nato si trova in difficoltà.

da sinistra: Stefano Martinelli e Andrea Pirlo

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È tutto splendido quando il piccoloviene alla luce: una vita che riempiealtre vite, quelle di mamma e papà.Tuttavia, dopo il parto qualcosa nellamente della madre potrebbe incontrarequalche ostacolo: è il caso delladepressione post partum. Ne esistonodi tre i tipi: la sindrome del terzo

giorno, la depressione post-natale e lapsicosi puerperale. Il primo, in inglese Maternity Blues, è ilpiù frequente. Colpisce il 70-80% delleneo mamme e si manifesta con una certainstabilità emotiva, spesso dal terzogiorno dal parto. È un fenomenotransitorio e i sintomi più importantisono: insonnia, mancanza di

energia/iperattività, iper-eccitabilità,disturbi dell’appetito, ansia, confusione, tristezza, perdita di

interesse per il bambino, senso di inadeguatezza, pianto, irritabilità.Non è una malattia, ma attenzione: la solitudine, un partner non

comprensivo o conflittualità familiari sono fattori di rischio per ilpassaggio alla depressione post-natale vera e propria.La depressione post-natale colpisce il 10-15% delle neo mamme. È un

vero e proprio stato depressivo che si manifesta dalle 5 alle 8 settimanedal parto. Non si risolve da sola, va affrontata con trattamentifarmacologigi o psicoterapeutici. I sintomi, in aggiunta a quelli dellasindrome del terzo giorno, sono: pianto incontrollato, attacchi di

panico, forte senso di colpa e di disperazione, mancanza di forze,pensieri pessimisti, e, a volte, fantasie suicide.C’è ancora di peggio: un vero e proprio stato psicotico raro e grave è la

11Il Giornale di Niguarda

> GINECOLOGIA

> OSTETRICIA

Ogni anno in Italia 3.500 donne si ammalano di tumore del collo dell’utero, causato dalPapillomavirus umano (HPV) e 1.700 muoiono per questa neoplasia. È un virus molto diffusotra gli adulti ed è in grado di infettare la cute o le mucose, in particolare degli organi genitali.I tipi virali più diffusi sono il 6, l’11, il 16 e il 18. Non tutti hanno la stessa pericolosità, inoltrehanno una capacità infettante e siti di infezione differenti. Il 6 e l’11 colpiscono prevalentemente la cute dando origine a verruche, papillomi econdilomi genitali. Il 16 e il 18 sono i più patogeni, infettano le mucose genitali e sonoall’origine della maggior parte delle lesioni displasiche, considerate i precursori dellaneoplasia della cervice uterina, il cosiddetto tumore al collo dell’utero.In molti casi non ci sono sintomi, in altri possono esserci verruche e papillomi cutanei,condilomi e displasie genitali di basso o alto grado. In soggetti predisposti, raramente, puòessere la causa di carcinomi dell’apparato genitale femminile.Ma c’è una buona notizia: è stato trovato un vaccino efficace contro i quattro ceppi virali piùdiffusi (6, 11, 16 e 18). A riguardo, abbiamo fatto qualche domanda ad Antonio Canino,specialista dell’Ostetricia e Ginecologia di Niguarda:Dottore, quali sono i vantaggi dell’utilizzo del nuovo vaccino?

“L’utilizzo di un vaccino efficace che sia in grado di neutralizzare la capacità patogena deiceppi virali HPV più pericolosi, porterà nel tempo a una difesa immunitaria efficace control’infezione del virus nella popolazione più a rischio rappresentata dalle donne sessualmenteattive. Il risultato sarà una diminuzione dell’incidenza dei casi di neoplasia cervicale con ilrisparmio di sofferenze, spese sanitarie e sociali e di migliaia di vite nei prossimi anni”.Questo significa che le donne non dovranno più preoccuparsi?

Tumore all’utero: pronto un vaccinoGià partita la campagna di informazione

OstetriciaTel. 02 6444.2618 lun-ven, 8.00-13.00

Depressione post-partumQuando il lieto evento diventa un incubo

> PER INFORMAZIONI

“Assolutamente no. È chiaro che l’utilizzo di un vaccino, che non protegge contro tutti isierotipi del virus, non esime dal continuare ad utilizzare metodiche di prevenzione ediagnosi precoce che si basano sull’utilizzo del Pap Test, della colposcopia e di un’adeguataeducazione sessuale”.Tutte le donne potranno essere vaccinate da subito?

“No. La strategia attuale è offrire una copertura alle ragazze più giovani (11-12 anni) chepermetta una immunizzazione contro i tipi virali più diffusi e più a rischio, prima di iniziareun’attività sessuale potenzialmente infettante. In questa fascia di età si sta organizzando unintervento istituzionale con strategie vaccinali che permetteranno una copertura gratuita ecompleta. In età successive, dove è possibile sia già avvenuto il contatto con il virus, devonoessere ancora focalizzate le modalità di prescrizione e somministrazione più opportune perfavorire una copertura vaccinale efficace. Ma in questi casi, la vaccinazione è volontaria eil costo a carico dell’utente”.La campagna di informazione per far conoscere i diversi aspetti di un problema che hanotevoli implicazioni mediche, sociali e relazionali è già partita e i nostri esperti Antonio

Canino e Marcello Gambacorta, direttore dell’Anatomia Istologia Patologica e

Citogenetica di Niguarda, saranno i relatori di quattro incontri organizzati per discutere delproblema. Due si sono già tenuti e altri 2 incontri si terranno il 18 e il 25 ottobre.La prevenzione esige conoscenza e, come recitava un vecchio spot, “prevenire è meglio checurare”.

> CALENDARIO DEI PROSSIMI INCONTRI A MILANO18 ottobre - ore 21.00 - Parrocchia S. IldefonsoPiazza Damiano Chiesa25 ottobre - ore 21.00 - Teatro RosetumVia Pisanello 1

psicosi puerperale che necessita di un intervento psichiatrico immediato.I sintomi sono confusione estrema o incoerenza, preoccupazione

eccessiva per dettagli insignificanti, sospettosità, allucinazioni

(soprattutto uditive, le cosiddette “voci nella testa”), agitazione. Levoci nella testa sono il campanello d’allarme,occorre intervenire subito per evitare conseguenzedisastrose come il suicidio o l’infanticidio.Ma come identificare i soggetti a rischio, comeprevenire e come intervenire?Ci risponde Roberto Merati, responsabiledell’Ostetricia di Niguarda:“Se la psicosi puerperale colpisce maggiormentedonne con una storia familiare di schizofrenia e dipsicosi maniaco depressiva, il “maternity blues” ela depressione post-natale possono colpirequalsiasi donna. Occorre, dunque, attuare unaprevenzione primaria che si basa innanzitutto sullainformazione della donna e del marito.Informazione significa parlare della depressionepostpartum, perchè è il primo atto per far emergereciò che sta sotto alla punta dell’iceberg.L’informazione passa oggi attraverso i corsi di

preparazione al parto dove la coppia può trovare aiuto per lacomprensione del fenomeno e la soluzione. È importante che la donnasappia che ogni stato di difficoltà e di disagio dopo il parto non sonouna colpa ma una condizione. Il legame espresso come sostegno daparte del marito e del contesto familiare sono i primi fattori di rapidasoluzione degli stadi più semplici della depressione postpartum edelementi di modulazione dei quadri più complessi.”

Nondimenticate di donare il

sangue. Fa bene a voi

e agli altri

Donare il sangue aNiguarda èsemplice.

Basta andare alCentro Prelievi,sportello del

SIMT, dal lunedì al venerdì,

dalle 8.00 alle12.30, e comuni-care i propri dati. Verrà effettuata

una visita di controllo dallaquale risulterà

l’eventualeidoneità.

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“Una mela al giorno toglie ilmedico di torno”, ma se neacquistate una il 13 e il 14ottobre aiutate anche la ricercascientifica. L’iniziativa sichiama “Una Mela per la

Vita”, è promossa da AISM,

Associazione Italiana Sclerosi

Multipla, e si terrà in circa 150piazze di Milano, a due passi da casa vostra.L’AISM opera in tutta Italia e a Niguarda. Dal 1998 èaffiancata dalla FISM, Fondazione Italiana Sclerosi

Multipla, con la quale collabora per combatterequesta malattia. Insieme finanziano il 70% dellaricerca scientifica italiana e hanno stanziato, negliultimi 12 anni, 15 milioni di euro senza ricorrere ad

alcun finanziamento pubblico. Nelle Sezioni AISMogni giorno operano 4000 volontari, un insieme dicompetenze, impegno e disponibilità presentepraticamente in ogni provincia italiana che garantiscel’indispensabile continuità di sostegno alle personecon sclerosi multipla e alle famiglie, in ogni aspettodella loro vita. AISM, inoltre, lavora per garantire ilrispetto dei diritti delle persone con sclerosi

multipla, attraverso il confronto attivo con Istituzionied Enti. L’impegno dell’associazione, in particolare,si è rafforzato intorno al tema del diritto al lavoro,per sostenere la piena integrazione sociale dellepersone con disabilità.

12 Il Giornale di Niguarda

> CULTURA E SALUTE

M.A.P.P.: porte aperte alla culturaUna notte al Museo 2007. Artisti a confronto

AISM - Tel 02 6444.4495lun: 14.00-16.30ven: [email protected]

> PER INFORMAZIONI

Signore e Signori, ancora una volta, va in scena il M.A.P.P., il

Museo d’arte Paolo Pini. Questa volta l’iniziativa si chiama“Una notte al museo 2007”, promossa dalla Provincia di Milanoe realizzata dall’Associazione Arca Onlus in collaborazione conil Comune di Milano, Consiglio di zona 9. L’evento ha visto ilmuseo affiancato alle maggiori istituzioni dello scenario

culturale milanese, con la presentazione di tre installazioni a curadi artisti famosi a livello internazionale: Tabellone Consumisticodi Paolo Scirpa, Fiteiro Cultural di Fabiana De Barros e Magic

Lanterns di Deon Winter. L’artista Paolo Scirpa è stato presenteall’evento con l’inaugurazione del Tabellone Consumistico, operaimponente di denuncia sociale, incentrata sull’assemblaggio diuna gran quantità di involucri e contenitori a perdere, un muroattraversato da tagli, segni che si moltiplicano come contrasto,mettendo in luce i falsi valori del consumismo.Nel workshop Magic Lanterns, realizzato “a quattro mani” daifrequentatori dei laboratori di arteterapia “Botteghe d’arte” edall’artista inglese Deon Winter, ogni partecipante ha potuto

interpretare la propria lanterna, costituita da un foglio di acetato,dipinto con colori acrilici, sviluppando un tema particolare. Lastessa Deon Winter è convinta dell’utilità dell’arte per la cura:“Come artista visuale ritengo che sia necessario esplorare eimparare ogni giorno di più come l’arte possa influire in modobenefico sugli esseri umani e come possa essere un aiuto per chisoffre di qualche patologia, sia essa fisica o mentale”.Del Fiteiro Cultural (foto a lato), in italiano Chiosco Culturale,abbiamo già parlato qualche numero fa. L’artista è la brasilianaFabiana De Barros e il suo progetto è un’opera collettiva chesimboleggia un luogo aperto alla discussione e alla conoscenza,un’opera che contiene un’utopia: far incontrare la gente e porretutti sullo stesso livello. I modi per farlo sono sempre gli stessi, ciòche cambia è il contesto che rende l’opera sempre ricca di nuoviapprocci e di nuove realtà. Si passa, così, da un laboratorio perartisti su una spiaggia brasiliana a un luogo di gioco per bambiniarmeni o, ancora, a museo effimero per il campo nomadi allaperiferia di Atene. A Milano l’artista ha ritenuto importante lacollocazione del Chiosco Culturale al MAPP e ne ha affidato larealizzazione alle Botteghe d’Arte, con la collaborazionedell’architetto Paolo Canevari e della Falegnameria Angelo

Butti. In occasione della serata di inaugurazione è statosimbolizzato l’ingresso nel Chiosco nella collezione permanentedel MAPP, come rappresentazione di una utopia di libertà.

> 13 E 14 OTTOBRE

Una Mela per la VitaCombattiamo la sclerosi multipla

M.A.P.P. Museo d’arte Paolo PiniTel. 02 6444.5392 - lun-ven, 9.00-16.00

> PER INFORMAZIONI

Un Museo con tutte le carte in regolaIl Museo d’arte Paolo Pini (M.A.P.P.), sezione del museoregionale della psichiatria, è stato accreditato dalla RegioneLombardia come raccolta museale. Che significa? Ebbene, ilnostro M.A.P.P. è diventato un museo ufficiale regolarmente

riconosciuto. Dal 1993 si è sempre caratterizzato per unaforte vocazione sociale è questo lo ha portato alla ribalta dinumerose iniziative culturali che, di volta in volta, hannoarricchito la sua storia. Era solo questione di tempo ma ilgiusto riconoscimento è finalmente arrivato.

www.mapp-arca.it

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Era il 1981 e l’Aids diventava una realtà. Una vastacampagna di informazione iniziava a far parte della vita ditutti: che cos’è l’aids, come si contrae, quali sono icomportamenti a rischio?Bersaglio di HIV (il virus della malattia) sono i linfocitiCD4, cellule fondamentali del sistema immunitario la cuidiminuzione porta ad un suo progressivo indebolimentoesponendoci a infezioni anche molto rare. Tra il momentodel contagio con HIV, a cui fa seguito la sieropositività, e lacomparsa dei primi sintomi dell’AIDS passanoabitualmente molti anni. In questo periodo potrebbe nonesserci alcun sintomo.A più di vent’anni, il quadro è molto cambiato: da un lato lamedicina ha fatto notevoli passi avanti pur non essendo statoindividuato un vaccino, dall’altro l’informazione hasensibilizzato le persone per renderle più consapevoli delrischio. Prima non c’era modo di intervenire sull’infezione,ora la medicina sa controllarla; prima erano colpitiprevalentemente i giovani, gli omosessuali e itossicodipendenti, ora sono anche gli adulti maturi ad

infettarsi con i rapporti sessuali. Tra questi, la maggiorparte delle donne acquisisce l’infezione da un partner che

sapeva di essere HIV-positivo.È anche aumentata la quota di soggetti che scopre di essereinfetta solo in fase avanzata di malattia. Sembra diminuitala percezione del rischio che espone a contrarre il virus e a

ritardarne la cura. Ciò èprobabilmente dovuto a uncalo dell’informazione.Nel 2006 sono statinotificati 1.452 nuovi casidi AIDS in Italia, inmaggioranza associati atrasmissione sessuale e adignoranza della propriasieropositività.Ad oggi si stima che isieropositivi in Italia sianocirca 120.000 e che ognianno si infettino almeno

3.500 persone. Ora, un siero-positivo, con una terapia

adeguata prima di ammalarsi, può avere teoricamente

una vita “normale” e le probabilità di non ammalarsi maidi AIDS, pur rimanendo portatore del virus, sono molto alte.Diverso è il quadro in fase di malattia avanzata.Ma in cosa consiste la terapia?

Liliana Caggese, direttore del reparto Malattie Infettive diNiguarda risponde: “La terapia dell’infezione da HIV sibasa sull’associazione di più farmaci antiretrovirali. Non siottiene però l’eradicazione del virus e la terapia deve essereassunta quotidianamente, con periodici esami e visitespecialistiche perchè non si sviluppino resistenze da parte

13Il Giornale di Niguarda

> REPORT & COMUNICAZIONE

> MALATTIE INFETTIVE

AIDS: a che punto siamo?Ora si può controllare ma la prevenzione è fondamentale

Tutto in un AnnualPresentato l’Annual 2006

Come ormai è consuetudine, è stato presentato, nelle scorse settimane,l’Annual 2006, vero e proprio resoconto di un anno di attività a Niguarda. L’Annual di quest’anno è titolato “Niguarda: un’opera per la salute”

ed ha lo scopo di mettere in evidenza l’importanza del lavoro di gruppo(tema prescelto per rappresentare un anno di impegni e risultati) ancheattraverso le immagini contenute al suo interno. L’Annual 2006 vuolessere anche uno stimolo e un riconoscimento a quanti, con disponibilità,competenza e passione, lavorano a Niguarda.

> OSPEDALE E PAZIENTI

Low Care: oltre la medicinaUn’assistenza infermieristica per il recupero del pazienteA Niguarda abbiamo ben presente quanto siadifficile curare gli ammalati in famiglia e sappiamoancora meglio quanto questo diventi problematicoquando sono coinvolte persone senza fissa dimora.Per questo c’è un reparto qualificato.Si chiama Low Care, e accoglie pazienti con unasituazione clinica stabile, che hanno concluso l’iterdiagnostico ma che per il recupero della completaautonomia necessitano di proseguire un percorsoclinico in vista di una successiva dimissione.Provengono per la maggior parte dalla MedicinaGenerale; un medico e una responsabile dellavalutazione dei casi visitano i pazienti direttamentepresso il reparto di provenienza e decidono seaccettarlo in base ai criteri di appropriatezza.“Si tratta perlopiù di anziani con pluripatologia –sottolinea Marco Ispano, Direttore del reparto –che necessitano di recupero di autonomia o diconsolidamento o monitoraggio della loro stabilitàclinica. La loro degenza media è di 22 giorni. Iltermine Low Care è riferito a una bassa intensità diassistenza medica, a fronte di una elevata intensitàdi assistenza infermieristica, con 12 infermieri a

tempo pieno e il personale di supporto O.S.S.(Operatori Socio-Sanitari).” Il nostro reparto di Low care esprime un modelloinnovativo di assistenza che ha ottenuto svariatiriconoscimenti per la qualità in Sanità come quellodel Forum PA 2002, del Premio Gulliver 2002,

promosso dal servizio Assistenza – ASL Bologna,e del premio Andrea Alesini 2002.Inoltre, il reparto è stato inserito in Buoni Esempi,una banca dati delle esperienze di innovazione nelleamministrazioni pubbliche, su richiesta delDipartimento della Funzione Pubblica.

Un chiaro esempio di come sia importante e utileaffiancare le competenze tecniche e la tecnologiache la medicina ci offre, agli aspetti umani eassistenziali che un paziente, in quanto persona,necessita.

Low CareTel. 02 [email protected]

> PER INFORMAZIONI

Regione Lombardia, uniformandosi alleindicazioni internazionali, ha favoritol’istituzione in ogni ASL di Centri per ilcontrollo delle infezioni a trasmissionesessuale.Il numero da contattare è 02 8578.8912(lun-ven, dalle 10.00 alle 15.00).

del virus e tossicità da farmaci. Si tratta di cure costosetuttora precluse alla larga maggioranza delle persone HIV-positive che vivono nei paesi con limitate risorseeconomiche. In Italia, per fortuna, la terapia è interamentecoperta dal Sistema Sanitario Nazionale”.Perché non è stato ancora trovato un vaccino?

“Le difficoltà incontrate sono la mancanza di modellianimali perfetti, l’incompleta conoscenza del sistemaimmunitario, la variabilità del virus e delle vie ditrasmissione, la genetica delle popolazioni, la numerositàdei volontari da arruolare nei trial clinici e la lunga duratadella storia naturale dell’infezione da HIV. Tutto ciò rendeimprobabile che si possa disporre di un vaccino entro iprossimi 10 anni”.Rimane importante, dunque, avere la consapevolezza chel’aids è una malattia grave. Sappiamo che è possibilecontrollare l’infezione da HIV ma non dobbiamo aspettarei sintomi (tra l’altro simili a quelli di malattie comuni).L’imperativo è sottoporsi al test dell’HIV al minimo

sospetto di essere entrati a contatto con il virus. Il test è

anonimo e gratuito. Ad ammalarsi si rischia di morire, a risultare sieropositivisi “rischia” di vivere. Fate voi.

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15Il Giornale di Niguarda

Sono l’1,5% della popolazione italiana, sono particolarmentefragili e hanno un gran bisogno di assistenza ad hoc: sono imalati di Alzheimer, per i quali non esiste, nei ProntoSoccorso italiani, un protocollo di presa in carico che liprotegga dal trauma dell’emergenza e del ricovero, comeesiste, per esempio, per i bambini. Per chi soffre di questamalattia, l’ingresso in Pronto Soccorso è sempre traumatico. Ilmalato di Alzheimer è un paziente gravemente limitato nellasua capacità di comunicare e la permanenza in un ambientenon sempre tranquillo e sconosciuto, peggiora la suacondizione di demenza. Da qualche mese si è costituitoGAPS, Gruppo Alzheimer in Pronto Soccorso, checomprende neurologi, neuropsicologi, medici di famiglia efamiliari di malati. L’obiettivo è un sistema di gestione

specifica del paziente colpito da alzheimer in situazioni diemergenza e di portare avanti iniziative di ricerca esensibilizzazione nei confronti delle istituzioni. È stato propriodi questo che si è discusso il 22 settembre durante il convegno“Un bisogno trascurato: la tutela del paziente con demenza

nell’emergenza clinica” organizzato da AIMA, AssociazioneItaliana Malati di Alzheimer, nel quale sono intervenuti alcuni

> SERVIZI AL PAZIENTE

Il paziente di cristalloNasce G.A.P.S. - Gruppo Alzheimer in Pronto Soccorso

Una missione che lascia il segnoUno spaccato di vita in Eritrea: parlano i nostri infermieri

> INFERMIERI OLTRE CONFINE

Di tanto in tanto vi è capitato di leggere, su questo giornale, diincontri tra il nostro ospedale con una delegazione straniera.Ma come vanno le cose quando queste collaborazioni sonomesse in pratica?Ve lo raccontiamo utilizzando uno spaccato di vita vissuta edevidenziando sia gli aspetti professionali che umani.Sentiamo, dunque, cosa ci raccontano due nostri specialisti,Giovanna Bollini, direttore della Direzione Infermieristica eTecnica Riabilitativa Aziendale di Niguarda, e Renzo Doneda,caposala in Pronto Soccorso, che si sono recati per la primavolta nel 2005 in missione in Eritrea.Dottoressa Bollini, ci racconta la sua missione?

“Nell’ospedale che ci ha ospitati, ad Asmara, le risorse e leconoscenze erano molto povere. Molti degli strumenti in

dotazione non erano utilizzati perché non si conoscevano. Mi haimpressionata molto, però, la voglia di imparare di queglioperatori: dopo un anno ho constatato che tutte le tecniche e glistrumenti erano finalmente utilizzati. Uno sforzo ripagato. È unpopolo che non ha davvero niente ma con una dignitàeccezionale e parlo anche della gente comune. Per loro èfondamentale il rispetto delle differenti culture e religioni.Questo si vedeva benissimo all’interno di quell’ospedale. Glioperatori erano vestiti diversamente, a seconda della religione.Tutti, però a viso scoperto. C’era una tolleranza dalla qualedovremmo imparare. Inoltre mi ha impressionato la calma checaratterizza gli eritrei. Se una persona si reca in un ambulatoriosi presenta e attende il proprio turno. Se questo non arriva ingiornata si torna il giorno successivo. Impensabile da noi. Perstrada la gente riconosceva che ero italiana. Si fermava e michiedeva, in italiano, del perchè della mia presenza lì. Eradavvero bello girare per Asmara”. Signor Doneda, quali aspetti l’hanno colpita di più di

quell’esperienza?

“Gli infermieri e i medici venivano ai nostri corsi senza esserepagati e fuori servizio, tale era la voglia di imparare.L’aspetto umano poi lascia il segno: ricordo un bambino, avevauna brutta ferita al piede. Noi siamo abituati al frastuono,all’agitazione. Immagino il dolore che in quel momento potevasentire, la ferita era davvero brutta. Quel bambino, invece, erasul suo lettino, tranquillo. Un rapporto con il doloreimpressionante, probabilmente perché abituato alle difficoltà.Mi hanno colpito, poi, i segni “italiani” in città. L’architetturaera quella milanese degli anni’20, sui tombini c’era scritto“Milano”.

Da settembre sono disponibili i nuovi sportelli dell’areaprivata.Operatori e operatrici qualificate saranno a vostracompleta disposizione per prenotare privatamente visiteed esami. Gli sportelli si trovano al Centro Prelievi esono aperti, al momento, dalle 8.30 alle 17.00, dallunedì al venerdì. Prossimamente verranno estesi gliorari di apertura: dalle 8.00 alle 20.00, dal lunedì alvenerdì e dalle 8.00 alle 14.00 il sabato.

Per informazioni:02.6444.2409

(lun-ven, dalle 8.30 alle 17.00)

Area privata:i nuovi sportelli

> PRIVATI

Renzo Doneda durante una esercitazione nell'ospedale di Asmara

specialisti del nostro ospedale come Roberto Sterzi, direttoredella Neurologia, Pietro Tiraboschi, neurologo, Gabriella

Bottini, direttore del Centro di Neuropsicologia Cognitiva eStefano Paglia, specialista del Dipartimento EmergenzaUrgenza.“Se la patologia è avanzata, l’anziano non è in grado dispiegare cosa gli sta succedendo e come si sente – sostieneGabriella Bottini. Magari è accompagnato solo da unabadante, il più delle volte straniera, che ha difficoltà a fornireal medico un’anamnesi corretta. Conclusione: viene curatosenza tenere nel dovuto conto la sua malattia di base”.Ne deriva, quindi, che la situazione risulta drammatica per ilmalato e difficile per il medico che deve curarlo; eccol’esigenza di adattare la struttura a questo tipo di malati.“Vorremmo ottenere cambiamenti pratici - dice Sterzi - unastanza dove far attendere il malato di Alzheimer, come già sifa per i bambini; una corsia preferenziale per ridurre i tempidi permanenza; un tutor che guidi il malato e il suoaccompagnatore durante gli accertamenti e l’eventualericovero; creare un contatto tra l’ospedale e il medico difamiglia per il ritorno a casa.”

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