IL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE IN ITALIA. NUOVO SCENARIO NUOVO SCENARIO LEGGE FINANZIARIA 2006: Art...
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IL NUOVO OBBLIGO DI IL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE IN ITALIA ISTRUZIONE IN ITALIA
IL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE IN ITALIA. NUOVO SCENARIO NUOVO SCENARIO LEGGE FINANZIARIA 2006: Art 1, comma 622: Art 1, comma 622: Listruzione, impartita
NUOVO SCENARIO NUOVO SCENARIO LEGGE FINANZIARIA 2006: Art 1,
comma 622: Art 1, comma 622: Listruzione, impartita per almeno 10
anni, obbligatoria;Listruzione, impartita per almeno 10 anni,
obbligatoria; E finalizzata a conseguire un titolo di studio di
scuola secondaria superiore o una qualifica professionale, di
durata almeno triennale, entro il 18 anno di et;E finalizzata a
conseguire un titolo di studio di scuola secondaria superiore o una
qualifica professionale, di durata almeno triennale, entro il 18
anno di et; Laccesso al lavoro , di conseguenza, elevato da 15 a 16
anni;Laccesso al lavoro , di conseguenza, elevato da 15 a 16 anni;
Ladempimento dellobbligo di istruzione finalizzato allacquisizione
di saperi e competenze previsti dai curricoli dei primi due anni
degli I.I.S.S;Ladempimento dellobbligo di istruzione finalizzato
allacquisizione di saperi e competenze previsti dai curricoli dei
primi due anni degli I.I.S.S;
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NUOVO SCENARIO LEGGE FINANZIARIA 2006: Art 1, comma 631: Art 1,
comma 631: Riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione
tecnica superiore (IFTS) allo scopo di potenziare la formazione
professionale;Riorganizzazione del sistema di istruzione e
formazione tecnica superiore (IFTS) allo scopo di potenziare la
formazione professionale; Art 1, comma 632: Art 1, comma 632: I
Centri provinciali per listruzione degli adulti (ex centri
territoriali permanenti e corsi serali) sono riorganizzati allo
scopo di consentire linnalzamento delle competenze della
popolazione adulta, anche immigrata;I Centri provinciali per
listruzione degli adulti (ex centri territoriali permanenti e corsi
serali) sono riorganizzati allo scopo di consentire linnalzamento
delle competenze della popolazione adulta, anche immigrata;
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NUOVO SCENARIO Fanno parte del sistema dellistruzione
secondaria superiore [] i Licei, gli Istituti Tecnici e gli
Istituti Professionali.Fanno parte del sistema dellistruzione
secondaria superiore [] i Licei, gli Istituti Tecnici e gli
Istituti Professionali. Gli istituti distruzione secondaria
superiore attivano ogni utile collegamento con il mondo del lavoro
e dellimpresa (ivi compreso il volontariato, il privato, il
sociale), con la formazione professionale, con luniversit, con la
ricerca e con gli enti locali.Gli istituti distruzione secondaria
superiore attivano ogni utile collegamento con il mondo del lavoro
e dellimpresa (ivi compreso il volontariato, il privato, il
sociale), con la formazione professionale, con luniversit, con la
ricerca e con gli enti locali.
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LISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE Riorganizzazione delle
discipline dinsegnamento al fine di potenziare le attivit
laboratoriali, di stage e di tirocinio; Riorganizzazione delle
discipline dinsegnamento al fine di potenziare le attivit
laboratoriali, di stage e di tirocinio; Legge 40/07:Legge 40/07:
nascono i Poli tecnico-professionali e rientrano nel sistema della
pubblica istruzione statale gli istituti professionali che la legge
Moratti aveva destinato al sistema regionale. nascono i Poli
tecnico-professionali e rientrano nel sistema della pubblica
istruzione statale gli istituti professionali che la legge Moratti
aveva destinato al sistema regionale.
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I RIFERIMENTI EUROPEI Raccomandazione del Parlamento europeo e
del Consiglio del 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave per
lapprendimento permanente;Raccomandazione del Parlamento europeo e
del Consiglio del 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave per
lapprendimento permanente; Raccomandazione sul quadro europeo dei
titoli e delle qualifiche.Raccomandazione sul quadro europeo dei
titoli e delle qualifiche.
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DECRETO DEL 22 AGOSTO 2007: IL NUOVO OBBLIGO IN ITALIA
Regolamento;Regolamento; Documento tecnico;Documento tecnico; Gli
assi culturali (All. 1 );Gli assi culturali (All. 1 ); Competenze
chiave di cittadinanza da acquisire al termine dellistruzione
obbligatoria;Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al
termine dellistruzione obbligatoria; Linee guida previste dal
regolamento ( art.5 ).Linee guida previste dal regolamento ( art.5
).
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ASPETTI CARATTERIZZANTI DEL NUOVO OBBLIGO Competenze
chiave;Competenze chiave; Assi culturali;Assi culturali;
Equivalenza formativa di tutti i percorsi;Equivalenza formativa di
tutti i percorsi; Rispetto delle identit che caratterizzano i
curricoliRispetto delle identit che caratterizzano i curricoli dei
diversi ordini ed indirizzi; dei diversi ordini ed indirizzi; Non
terminalit.Non terminalit.
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COMPETENZE CHIAVE Combinazione di conoscenze, abilit ed
attitudini adeguate al contesto che gli alunni devono possedere
alla fine dellobbligo di istruzione- formazione.Combinazione di
conoscenze, abilit ed attitudini adeguate al contesto che gli
alunni devono possedere alla fine dellobbligo di istruzione-
formazione. Sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo
personale, la cittadinanza attiva, linclusione sociale e
loccupazione.Sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo
personale, la cittadinanza attiva, linclusione sociale e
loccupazione.
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SAPERI Competenza Competenza Abilit / capacit Abilit / capacit
Conoscenza teorica e pratica. Conoscenza teorica e pratica.
Riferimento alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio del 7 settembre 2006. Quadro europeo delle qualifiche e
dei titoli.
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SAPERI DEFINIZIONE DI COMPETENZA: Comprovata capacit di usare
conoscenze, abilit e capacit personali sociali e/o metodologiche in
situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale. E una combinazione di conoscenze, abilit e attitudini
appropriate al contesto. Comprovata capacit di usare conoscenze,
abilit e capacit personali sociali e/o metodologiche in situazioni
di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o personale.
E una combinazione di conoscenze, abilit e attitudini appropriate
al contesto. Es. saper usare la lingua inglese nelle diverse
situazioni comunicative. Le competenze sono descritte in termini di
responsabilit ed autonomia.
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SAPERI ABILITA/CAPACITA: Capacit di applicare conoscenze e di
usare know- how per portare a termine compiti e risolvere problemi.
Le abilit sono descritte come cognitive e pratiche (che
implicano,cio, labilit manuale e luso di mezzi materiali e
strumenti). CONOSCENZA TEORICA E PRATICA: Risultato
dellassimilazione di informazioni attraverso lapprendimento.
Insieme di fatti, teorie e pratiche relative a un settore di studio
o lavoro. Risultato dellassimilazione di informazioni attraverso
lapprendimento. Insieme di fatti, teorie e pratiche relative a un
settore di studio o lavoro.
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COMPETENZE CHIAVE PER LAPPRENDIMENTO PERMANENTE Raccomandazione
UE 5 settembre 2006 Comunicazione (madre lingua e lingua
straniera);Comunicazione (madre lingua e lingua straniera);
Competenza matematica;Competenza matematica; Competenza di base
scientifica (scienze e tecnologia);Competenza di base scientifica
(scienze e tecnologia); Competenza digitale;Competenza digitale;
Imparare ad imparare;Imparare ad imparare; Spirito di
iniziativa;Spirito di iniziativa; Competenze sociali e
civiche;Competenze sociali e civiche; Consapevolezza ed espressione
culturale.Consapevolezza ed espressione culturale.
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COMPETENZE CHIAVE AL TERMINE DEL BIENNIO Comunicazione nella
madrelingua;Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle
lingue straniere;Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza
matematica;Competenza matematica; Competenze di base in scienza e
tecnologia;Competenze di base in scienza e tecnologia; Competenza
digitale.Competenza digitale.
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LE FINALITA DELLE COMPETENZE CHIAVE Rafforzamento della
dimensione educativa dei saperi;Rafforzamento della dimensione
educativa dei saperi; Soglia culturale comune per preparare i
giovani alla vita adulta ed offrire loro un metodo per continuare
ad apprendere nella loro esistenza;Soglia culturale comune per
preparare i giovani alla vita adulta ed offrire loro un metodo per
continuare ad apprendere nella loro esistenza; Saperi che diventano
atteggiamenti e stili di vita.Saperi che diventano atteggiamenti e
stili di vita.
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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISITE CON LISTRUZIONE
OBBLIGATORIA Lelevamento dellobbligo di istruzione a dieci anni
intende favorire il pieno sviluppo della Persona nella costruzione
del s, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una
positiva interazione con la realt naturale e sociale. Imparare ad
imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,
scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalit di
informazione e di formazione (formale, non formale e informale),
anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e
del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e
realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attivit
di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese, per
stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative
priorit, valutando i vincoli e le possibilit, definendo strategie
di azione e verificando i risultati raggiunti.
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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISITE CON LISTRUZIONE
OBBLIGATORIA Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso e
di complessit diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi
mediante diversi supporti; Rappresentare eventi, fenomeni,
principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati danimo,
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti. Collaborare e partecipare:
interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacit, gestendo la
conflittualit, contribuendo allapprendimento comune ed alla
realizzazione delle attivit collettive, nel riconoscimento dei
diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e
responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella
vita sociale e far valere, al suo interno, i propri diritti e
bisogni riconoscendo, al contempo, quelli altrui, le opportunit
comuni, i limiti, le regole, le responsabilit.
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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISITE CON LISTRUZIONE
OBBLIGATORIA Risolvere problemi: affrontare situazioni
problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le
fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema,
contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare
collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la
natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare linformazione: acquisire ed interpretare
criticamente linformazione ricevuta nei diversi ambiti ed
attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone
lattendibilit e lutilit, distinguendo fatti e opinioni.
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ASSI CULTURALI Costituiscono il tessuto per: la costruzione di
percorsi di apprendimento; la costruzione di percorsi di
apprendimento; lacquisizione di competenze chiave per preparare
alla vita adulta; lacquisizione di competenze chiave per preparare
alla vita adulta; il consolidamento e laccrescimento dei saperi e
delle competenze in un processo di apprendimento permanente. il
consolidamento e laccrescimento dei saperi e delle competenze in un
processo di apprendimento permanente.
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ASSI CULTURALI I saperi e le competenze per lassolvimento
dellobbligo di istruzione sono riferiti a quattro assi culturali:
Dei linguaggi Matematico Scientifico tecnologico Storico
sociale.
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Ha come obiettivi: Ha come obiettivi: la padronanza della
lingua italiana; la padronanza della lingua italiana; la conoscenza
di almeno una lingua straniera; la conoscenza di almeno una lingua
straniera; la fruizione di molteplici forme espressive non verbali;
la fruizione di molteplici forme espressive non verbali;
unutilizzazione adeguata delle tecnologie dellinformazione e della
comunicazione. unutilizzazione adeguata delle tecnologie
dellinformazione e della comunicazione. ASSE DEI LINGUAGGI
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Consente di: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire linterazione comunicativa
verbale in vari contesti; Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire linterazione comunicativa
verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare
testi scritti di vario tipo; Leggere, comprendere ed interpretare
testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in
relazione ai differenti scopi comunicativi; Produrre testi di vario
tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; Utilizzare una
lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi
ed operativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una
fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario;
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole
del patrimonio artistico e letterario;
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ASSE DEI LINGUAGGI Consente di: Utilizzare e produrre testi
multimediali; Utilizzare e produrre testi multimediali; Avere
relazioni con gli altri per far crescere la consapevolezza di s e
della realt; Avere relazioni con gli altri per far crescere la
consapevolezza di s e della realt; Interpretare la realt in modo
autonomo; Interpretare la realt in modo autonomo; Lasse dei
linguaggi comune a tutti gli assi culturali e: Sviluppa il
plurilinguismo; Sviluppa il plurilinguismo; Apre alla
multiculturalit; Apre alla multiculturalit; Facilita la mobilit di
studio e di lavoro. Facilita la mobilit di studio e di lavoro.
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ASSE MATEMATICO Ha come obiettivi: Lacquisizione di un
orientamento consapevole nei contesti problematici del mondo
contemporaneo; Lacquisizione di un orientamento consapevole nei
contesti problematici del mondo contemporaneo; Lindividuazione e
lapplicazione di procedure per affrontare situazioni problematiche;
Lindividuazione e lapplicazione di procedure per affrontare
situazioni problematiche; Luso di linguaggi formalizzati, di
modelli matematici di pensiero dialettico ed algoritmico e di
rappresentazione grafica e simbolica; Luso di linguaggi
formalizzati, di modelli matematici di pensiero dialettico ed
algoritmico e di rappresentazione grafica e simbolica; La
valutazione della coerenza logica delle argomentazioni proprie ed
altrui; La valutazione della coerenza logica delle argomentazioni
proprie ed altrui;
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ASSE MATEMATICO Consente di: Confrontare e analizzare figure
geometriche, individuando invarianti e relazioni; Confrontare e
analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi, anche con lausilio di rappresentazioni
grafiche, ed usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialit offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi, anche con lausilio di rappresentazioni
grafiche, ed usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialit offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico.
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ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO HA COME OBIETTIVO di facilitare lo
studente nellesplorazione del mondo circostante per misurarsi con
lidea di molteplicit, problematicit e trasformabilit del reale. HA
COME OBIETTIVO di facilitare lo studente nellesplorazione del mondo
circostante per misurarsi con lidea di molteplicit, problematicit e
trasformabilit del reale. Consente di: Osservare, descrivere ed
analizzare fenomeni appartenenti alla realt naturale ed artificiale
e riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di
complessit; Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realt naturale ed artificiale e riconoscere,
nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di complessit;
Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dallesperienza; Analizzare qualitativamente
fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dallesperienza; Essere consapevole delle potenzialit e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate. Essere consapevole delle potenzialit e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate.
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ASSE STORICO-SOCIALE HA COME OBIETTIVO di far percepire gli
eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e
mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali per
comprendere la complessit dei fenomeni analizzati. HA COME
OBIETTIVO di far percepire gli eventi storici nella loro dimensione
locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le
coordinate spazio-temporali per comprendere la complessit dei
fenomeni analizzati. Consente di: Comprendere il cambiamento e la
diversit dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso
il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso
il confronto fra aree geografiche e culturali; Comprendere il
cambiamento e la diversit dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione
sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali; Formare lesperienza personale con un sistema di regole
fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione a tutela della persona, della collettivit e
dellambiente; Formare lesperienza personale con un sistema di
regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti
dalla Costituzione a tutela della persona, della collettivit e
dellambiente; Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema
socio- economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema
socio- economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio
territorio.
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VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Ripensare profondamente le
strategie didattiche e la valutazione;Ripensare profondamente le
strategie didattiche e la valutazione; Rimotivare gli
alunni;Rimotivare gli alunni; Valorizzare i saperi e le competenze
possedute anche a livello non formale ed informale;Valorizzare i
saperi e le competenze possedute anche a livello non formale ed
informale; Contrastare la dispersione scolastica;Contrastare la
dispersione scolastica; Valutare in modo coerente con gli assi e le
competenze in esito;Valutare in modo coerente con gli assi e le
competenze in esito;
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VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE Fase di transizione;Fase di
transizione; Riferimenti normativi esistenti;Riferimenti normativi
esistenti; Regolamento sullautonomia ed O.M. sugli scrutini e sugli
esami;Regolamento sullautonomia ed O.M. sugli scrutini e sugli
esami; Elaborazione sperimentale dei modelli di
certificazione;Elaborazione sperimentale dei modelli di
certificazione; Lettura trasparente delle competenze acquisite
anche da parte degli studenti e delle famiglie.Lettura trasparente
delle competenze acquisite anche da parte degli studenti e delle
famiglie.
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LE FINALITA DELLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Orientare;Orientare; Favorire il passaggio tra i diversi percorsi
formativi ed il rientro in formazione;Favorire il passaggio tra i
diversi percorsi formativi ed il rientro in formazione; Favorire la
prosecuzione degli studi.Favorire la prosecuzione degli studi.
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CERTIFICAZIONE DEI TITOLI E COMPETENZE ACQUISITE Certificazione
essenziale per la mobilit dei cittadini.Certificazione essenziale
per la mobilit dei cittadini. 2004: La Commissione Europea ha
istituito un Quadro Unico per la trasparenza delle qualifiche e
delle competenze.2004: La Commissione Europea ha istituito un
Quadro Unico per la trasparenza delle qualifiche e delle
competenze. Europass: portafoglio di documenti attestante il
patrimonio di conoscenze, competenze ed esperienze acquisite e i
percorsi professionali formativi realizzati. Europass: portafoglio
di documenti attestante il patrimonio di conoscenze, competenze ed
esperienze acquisite e i percorsi professionali formativi
realizzati. 2006: Anno europeo per la mobilit professionale dei
lavoratori.2006: Anno europeo per la mobilit professionale dei
lavoratori.
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I RIFERIMENTI ITALIANI per la certificazione delle competenze
Documento del 15 gennaio sulle competenze di base per i percorsi
triennali;Documento del 15 gennaio sulle competenze di base per i
percorsi triennali; Documenti delle Regioni.Documenti delle
Regioni.
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LINEE GUIDA Danno indicazioni su: - Aspetti caratterizzanti; -
Aspetti didattici generali: - Orientamento; - Formazione; -
Valutazione; - Sostegno e osservazione del percorso.
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I FONDAMENTI DELLE LINEE GUIDA Nuova prospettiva educativa
fondata sui saperi e sugli assi culturali;Nuova prospettiva
educativa fondata sui saperi e sugli assi culturali; Impostazione
dei processi didattici in termini di apprendimento per
competenze;Impostazione dei processi didattici in termini di
apprendimento per competenze; Valenza educativa delle competenze
chiave;Valenza educativa delle competenze chiave; Nuove metodologie
didattiche basate soprattutto sullattivit di laboratorio e
lapprendimento fondato sullesperienza;Nuove metodologie didattiche
basate soprattutto sullattivit di laboratorio e lapprendimento
fondato sullesperienza; Progettazione dellofferta formativa con lo
sguardo rivolto allinterconnessione tra le discipline;Progettazione
dellofferta formativa con lo sguardo rivolto allinterconnessione
tra le discipline;
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I FONDAMENTI DELLE LINEE GUIDA Ripensamento dellorganizzazione
e nuova centralit del Consiglio di classe;Ripensamento
dellorganizzazione e nuova centralit del Consiglio di classe;
Analisi del documento e dei programmi vigentiAnalisi del documento
e dei programmi vigenti per una reciproca compatibilit;
Individuazione delle metodologie necessarie allacquisizione delle
competenze chiave che sottintendono ai nuclei disciplinari e
pluridisciplinari;Individuazione delle metodologie necessarie
allacquisizione delle competenze chiave che sottintendono ai nuclei
disciplinari e pluridisciplinari; Individuazione e sviluppo, anche
con i docenti della scuola media, degli elementi di continuit tra
il Decreto 139 e le indicazioni per il primo ciclo.Individuazione e
sviluppo, anche con i docenti della scuola media, degli elementi di
continuit tra il Decreto 139 e le indicazioni per il primo
ciclo.
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LE AZIONI DI SOSTEGNO In questa prima fase, il sostegno
allinnovazione e losservazione della sua attuazione progressiva
avvengono prevalentemente attraverso: Attivazione di momenti di
consulenza e di facilitazione organizzativa; Elaborazione di
progetti di rete in un quadro coordinato ed organico.
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LE AZIONI DI SOSTEGNO: I SOGGETTI Ministero della Pubblica
Istruzione;Ministero della Pubblica Istruzione; Agenzia nazionale
per lo sviluppo dellautonomia scolastica;Agenzia nazionale per lo
sviluppo dellautonomia scolastica; INVALSI;INVALSI; Gruppi di
lavoro regionali e, successivamente, anche provinciali e
locali;Gruppi di lavoro regionali e, successivamente, anche
provinciali e locali; Gruppo di lavoro nazionale;Gruppo di lavoro
nazionale; Uffici scolastici regionali;Uffici scolastici regionali;
Le singole scuole.Le singole scuole.
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LE AZIONI DEI VARI SOGGETTI Il Ministero predispone: Con
lAgenzia un servizio di consulenza on line al cui interno prevista
unarea di dialogo con le scuole.Con lAgenzia un servizio di
consulenza on line al cui interno prevista unarea di dialogo con le
scuole. Con LINVALSI:Con LINVALSI: -la rilevazione dei profili
qualitativi e quantitativi delle competenze in uscita dallobbligo;
-la comparazione di tali profili con gli esiti delle rilevazioni
internazionali.
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LE AZIONI DEI VARI SOGGETTI I gruppi di lavoro regionali:
Promuovono linnovazione, a partire dalle buone pratiche coerenti
con lobbligo;Promuovono linnovazione, a partire dalle buone
pratiche coerenti con lobbligo; Offrono consulenze alle scuole per
la creazione di reti e nuove soluzioni organizzative;Offrono
consulenze alle scuole per la creazione di reti e nuove soluzioni
organizzative; Curano la costituzione di gruppi di progetto di
docenti per aree disciplinari afferenti ai quattro assi;Curano la
costituzione di gruppi di progetto di docenti per aree disciplinari
afferenti ai quattro assi;
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LE AZIONI DEI VARI SOGGETTI Costituiscono gruppi di docenti di
scuole del primo e del secondo ciclo per lavorare sulla
continuit;Costituiscono gruppi di docenti di scuole del primo e del
secondo ciclo per lavorare sulla continuit; Progettano un curricolo
verticale per competenze;Progettano un curricolo verticale per
competenze; Creano una biblioteca on-line.Creano una biblioteca
on-line.
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LE AZIONI DEI VARI SOGGETTI Il gruppo nazionale, in funzione da
gennaio, svolger le funzioni di: Osservazione del
processo;Osservazione del processo; Facilitazione dei gruppi di
lavoro territoriali;Facilitazione dei gruppi di lavoro
territoriali; Raccolta e valutazione dei risultati in itinere della
sperimentazione;Raccolta e valutazione dei risultati in itinere
della sperimentazione; Redazione di rapporti intermedi e
finali.Redazione di rapporti intermedi e finali.
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LE AZIONI DEI VARI SOGGETTI Gli Uffici scolastici regionali
predispongono piani di intervento per: Realizzare confronti a
livello locale; Realizzare confronti a livello locale; Collegare i
vari livelli territoriali. Collegare i vari livelli
territoriali.
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LE AZIONI DEI VARI SOGGETTI Ciascuna scuola, nelle forme pi
opportune, potr dotarsi di gruppi di lavoro che dovranno: Mettere
in atto, sostenere e collegare la realizzazione dellobbligo;Mettere
in atto, sostenere e collegare la realizzazione dellobbligo;
Costruire insieme competenze nel quadro dellassetto del secondo
ciclo distruzione;Costruire insieme competenze nel quadro
dellassetto del secondo ciclo distruzione; Predisporre un modello
di certificazione sulla base delle nuove pratiche;Predisporre un
modello di certificazione sulla base delle nuove pratiche;
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LE AZIONI DEI VARI SOGGETTI Rilanciare lautonomia scolastica e
le reti territoriali;Rilanciare lautonomia scolastica e le reti
territoriali; Innalzare i livelli di istruzione ed acquisizione
delle competenze chiave.Innalzare i livelli di istruzione ed
acquisizione delle competenze chiave.
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IL PARADOSSO DELLEDUCAZIONE LA SCUOLA ESCLUDE NON INCLUDE
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OBBLIGO DI ISTRUZIONE Decreto 22 agosto 2007 Contrastare la
dispersione, la demotivazione, linsuccessoContrastare la
dispersione, la demotivazione, linsuccesso Diritto allistruzione e
diritto di tutti a possedere competenze chiave per la cittadinanza
attiva;Diritto allistruzione e diritto di tutti a possedere
competenze chiave per la cittadinanza attiva; Innalzamento del
livello medio di istruzione;Innalzamento del livello medio di
istruzione; Non omologazione dellofferta formativa ma equivalenza
dei risultati;Non omologazione dellofferta formativa ma equivalenza
dei risultati; Percorsi diversificabili e orientativi;Percorsi
diversificabili e orientativi; Percorsi a Scuola e Formazione
Professionale;Percorsi a Scuola e Formazione Professionale;
Apprendimento per competenze e per saperi e contenuti
disciplinari;Apprendimento per competenze e per saperi e contenuti
disciplinari; Protagonismo di tutti gli attori;Protagonismo di
tutti gli attori; Successo formativo per tutti gli
studenti.Successo formativo per tutti gli studenti.
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OBBLIGO DI ISTRUZIONE ORGANIZZAZIONE
DELLINSEGNAMENTO:ORGANIZZAZIONE DELLINSEGNAMENTO: Sviluppare
lesperienza personale di ciascuno e la significativit degli
specifici apprendimenti; Sviluppare lesperienza personale di
ciascuno e la significativit degli specifici apprendimenti;
Contestualizzazione integrata dei diversi saperi.
Contestualizzazione integrata dei diversi saperi.
DIDATTICA:DIDATTICA: Didattica laboratoriale; Didattica
laboratoriale; Didattica per compiti; Didattica per compiti;
Declinazione delle conoscenze disciplinari per lacquisizione delle
Competenze chiave. Declinazione delle conoscenze disciplinari per
lacquisizione delle Competenze chiave.
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LE POLITICHE EDUCATIVE IN ITALIA Innalzare i livelli medi di
istruzione di base;Innalzare i livelli medi di istruzione di base;
Contrastare la dispersione, la demotivazione e
linsuccesso;Contrastare la dispersione, la demotivazione e
linsuccesso; Legge 296/2006;Legge 296/2006; Art. 1, comma 622 -
Nuovo obbligo;Art. 1, comma 622 - Nuovo obbligo; Art. 1, comma 631
- Istruzione tecnico-professionaleArt. 1, comma 631 - Istruzione
tecnico-professionale Art. 1, comma 632 Istruzione degli
adulti;Art. 1, comma 632 Istruzione degli adulti; Memorandum OO.SS.
giugno 2007.Memorandum OO.SS. giugno 2007.
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PUNTI DI CRITICITA DEL SISTEMA ITALIA Scarsa mobilit
sociale;Scarsa mobilit sociale; Debole verticalit del sistema
scolastico e di formazione;Debole verticalit del sistema scolastico
e di formazione; La formazione professionale non fa sistema;La
formazione professionale non fa sistema; Debole rapporto tra scuola
e formazione professionale;Debole rapporto tra scuola e formazione
professionale; Qualifiche professionali raggiunte dal 79% (media
U.E. = 85%);Qualifiche professionali raggiunte dal 79% (media U.E.
= 85%); Abbandoni al 17% (media U.E. = 15,5%);Abbandoni al 17%
(media U.E. = 15,5%); Ritardi di 1 o 2 anni al 30%;Ritardi di 1 o 2
anni al 30%; Deficit delle competenze di base.Deficit delle
competenze di base.
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DISTANZA TRA ITALIA ED EUROPA Ci sono stati significativi
progressi nella quantit di istruzione Partecipazione allistruzione
secondaria superiore nella fascia di et tipica. Fonte: ISTAT
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ma il ritardo storico non ancora stato colmato.
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ESISTE UN PROBLEMA DI QUALITA: gli studenti italiani ricchi di
competenze sono troppo pochi Percentuale di studenti 15-enni con
competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi. Anno
2003. Fonte: OCSE-PISA
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mentre quelli poveri di competenze sono troppo numerosi.
Percentuale di studenti 15-enni con competenze in matematica e in
lettura inferiori al primo livello in alcuni paesi OCSE. Anno 2003.
Fonte: OCSE-PISA
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che non interamente spiegato dal contesto territoriale del Sud
Percentuale di studenti 15-enni con competenze inferiori al primo
livello. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA Esiste poi un grave divario
fra Nord, Centro e Sud
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Punteggio medio e percentuale di studenti quindicenni con
competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi per
macro-area e tipologia di scuola (media OCSE=500). Anno 2003.
Fonte: OCSE-PISA e la disparit territoriale persiste per tipologia
di scuola.
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Allo stesso tempo: la retribuzione media dei docenti modesta,
la progressione retributiva lenta e non premia il merito. Fonte:
OCSE
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Sussiste unampia variabilit territoriale non correlata con la
quantit del servizio offerto. Numero di insegnanti (senza sostegno)
per 100 studenti nella primaria e copertura del tempo pieno, a.s.
2005-2006. Fonte: MPI
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Lelevato rapporto insegnanti / studenti dipende, oltre che
dalle caratteristiche del territorio, da previsioni normative
(orario scolastico, modalit per il sostegno ai diversamente
abili... una rete di oltre 42 mila sedi scolastiche un impegno
orario in aula elevato (tempo pieno in tutta la scuola dellinfanzia
e nel 25% della scuola elementare, ritardo nella riorganizzazione
di alcuni indirizzi della scuola secondaria superiore) insegnanti
di sostegno per linserimento degli alunni diversamente abili Fonte:
OCSE
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... e la dimensione delle classi), ma anche dallorganizzazione
della rete scolastica e dalla sua efficacia, Distribuzione di
scuole e studenti in base alla dimensione media delle classi nel
secondo anno della scuola secondaria inferiore, a.s. 2005-06.
Fonte: MPI.... e non vi convenienza per i soggetti locali a rendere
pi efficiente la rete, visto che potrebbero ritrovarsi
successivamente a sostenere tagli simili a quelli chiesti a
territori non virtuosi.
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La distinzione tra organico di diritto e di fatto crea opacit e
incertezze e frena lapplicazione di indirizzi generali. Scostamenti
tra organico di fatto e organico di diritto ed evoluzione
dellorganico di fatto. Fonte: MPI
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La carenza di un vero sistema di valutazione nazionale ha
impoverito gli strumenti degli insegnanti, ha limitato la
possibilit di individuare le criticit del sistema e di fissare
standard, ha tolto credibilit ai titoli e orientamento per
studenti, famiglie, insegnanti e territorio. Voti e competenze.
Fonte: OCSE-PISA
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La valutazione un tema delicato nel nostro Paese, anche a causa
dei fallimenti del passato, dellassenza di chiarezza circa i suoi
obiettivi e della sottostima dellimpegno di ricerca, organizzativo
e professionale necessario Indagine nazionale sull'opinione dei
docenti e dirigenti scolastici. Fonte: Gasperoni (2002) eppure la
valutazione richiesta dalla maggioranza degli insegnanti e molte
realt hanno avviato percorsi di valutazione autonomi
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In assenza di riferimenti a livello nazionale, molte realt
hanno avviato percorsi di autovalutazione, costruito reti
fiduciarie fra scuole e con il territorio, ricorrendo in modo
esteso a OCSE- PISA o a valutazioni esterne ad hoc; nelle
esperienze locali, dove si manifesta lautonoma volont delle scuole
di ricorrere alla valutazione, anche esterna, vi grande attenzione
alle modalit di circolazione dei risultati; manca una base
informativa di riferimento: i risultati delle indagini esistenti
non sono tutti facilmente accessibili e in generale si fatta troppa
poca valutazione degli effetti della valutazione. Lesperienza
italiana mostra che:
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POLITICA EDUCATIVA IN ITALIA LOGICA AZIENDALISTICALOGICA
AZIENDALISTICA TAGLI TAGLI COMPETIZIONE COMPETIZIONE LOGICA
ESPANSIVALOGICA ESPANSIVA AUMENTO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI
AUMENTO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI LOGICA DELLE RIFORME
PROGRAMMATELOGICA DELLE RIFORME PROGRAMMATE RIFORME DI ORDINAMENTO
RIFORME DI ORDINAMENTO PROGRAMMAZIONE A MEDIO TERMINE
PROGRAMMAZIONE A MEDIO TERMINE
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RIFORME PROGRAMMATE DI ORDINAMENTO INDICAZIONI PER I CURRICOLI
INDICAZIONI PER I CURRICOLI SCUOLA DELLINFANZIA E I CICLO SCUOLA
DELLINFANZIA E I CICLO SAPERI ESSENZIALI SAPERI ESSENZIALI BIENNIO
DELLOBBLIGO BIENNIO DELLOBBLIGO RIORDINAMENTO RIORDINAMENTO
ISTITUTO TECNICO ISTITUTO TECNICO ISTITUTO PROFESSIONALE ISTITUTO
PROFESSIONALE SISTEMA I.T.S. E POLI TEC-PROF. SISTEMA I.T.S. E POLI
TEC-PROF. APPRENDIMENTO PERMANENTE APPRENDIMENTO PERMANENTE
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PROGRAMMARE E VALUTARE PRESUPPOSTO NECESSARIO PER SCELTE
QUALIFICATE AL FINE DI MIGLIORARE: a) LORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E
LA VALORIZZAZIONE DELLA CARRIERA DOCENTE; b) LORGANIZZAZIONE DELLA
RETE SCOLASTICA SUL TERRITORIO.
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I PASSI GIA COMPIUTI / 1 Ripristino di un sistema coerente di
obiettivi di apprendimento; Indicazioni nazionali per il curricolo
per la scuola dellinfanzia e primaria; Innalzamento dellobbligo di
istruzione; Riorganizzazione istituti tecnici e professionali;
Rafforzamento dei sistemi di valutazione interni ed esterni alla
scuola; Riforma degli esami di Stato; Interventi sui debiti
formativi; Riordino dellINVALSI.
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I PASSI GIA COMPIUTI / 2 Effettiva attuazione dellautonomia;
Assegnazione diretta delle risorse relative alle competenze dovute
al personale (stipendi esclusi) e al funzionamento delle
istituzioni scolastiche; Creazione di presupposti per una migliore
organizzazione del lavoro e la valorizzazione personale Immissione
in ruolo di 170 mila docenti + ATA; Intesa Governo-Sindacati di
giugno 2007; Risorse aggiuntive (nazionali e comunitarie) per il
Sud (QSN 2007-2013).
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I PASSI DA COMPIERE / 1 Proseguire il percorso avviato per
attuare lautonomia attraverso un rinnovato ruolo dello Stato come
centro di competenza nazionale che definisca indirizzi generali e
garantisca livelli essenziali di prestazione; Costruire un sistema
nazionale di valutazione credibile, articolato in valutazione
esterna e interna (autovalutazione), promuovendo diagnosi
valutative a livello di singola scuola; Programmare a medio-lungo
termine il fabbisogno territoriale di personale e organici, al fine
di costruire un quadro di certezze e valutare limpatto di
interventi strutturali alternativi.
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Riorganizzare la formazione iniziale e il reclutamento; Creare
meccanismi di incentivazione del personale; Migliorare la
formazione in servizio; Favorire un pi proficuo incontro tra scuola
e insegnante. I PASSI DA COMPIERE / 2 Migliorare lorganizzazione
della rete e valorizzare la carriera degli insegnanti; ED AGIRE
SUBITO SUL SUD
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I PRINCIPI GENERALI per una maggiore flessibilit
nellorganizzazione del servizio e la valorizzazione della
professione di insegnante sono oggetto dellIntesa per un'azione
pubblica a sostegno della conoscenza siglata da Governo e
Organizzazioni sindacali il 27 giugno 2007 e possono sintetizzarsi
nei seguenti punti: Innovare il sistema di reclutamento; Costruire
migliori prospettive di progressione retributiva legate allimpegno
e al merito; Rafforzare la formazione in servizio affinch rifletta
i bisogni; Favorire lincontro fra competenze/aspirazioni degli
insegnanti ed esigenze delle scuole.
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La definizione ad esaurimento delle graduatorie occasione per
innovare il sistema di reclutamento, accorciando i tempi necessari
per avere la nomina in ruolo ed evitando di creare aspettative
infondate nei nuovi assunti. Intesa per un'azione pubblica a
sostegno della conoscenza, http://www.funzionepubblica.it/572.htm
Dimensionato in base alle previsioni territoriali del fabbisogno;
Accessibile dopo la laurea; Con tirocinio attivo dopo la
specializzazione; Un concorso pubblico con offerta di contratto a
tempo determinato che diventa poi indeterminato tramite una
valutazione anche degli esiti didattici; Maggiori forme di
flessibilit fra cattedre e fra tipologie di scuole; Diversi
impieghi di ore in surplus a favore di priorit individuate, anche,
grazie a un sistema di riqualificazione professionale da attivare
in caso di sovrastima del fabbisogno o depressione della
domanda.
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FORME DI INCENTIVAZIONE (sperimentali, prima, e generalizzate,
poi) basate sul raggiungimento di obiettivi prefissati, possono
diventare un mezzo per favorire il lavoro di squadra in ogni scuola
e, in prospettiva, una modalit di progressione di carriera. Intesa
per un'azione pubblica a sostegno della conoscenza,
http://www.funzionepubblica.it/572.htm Il sistema dovrebbe basarsi
su obiettivi di progresso - anche in relazione alle competenze
degli studenti - identificati sulla base di diagnosi valutative a
livello di scuola; Gli incentivi dovrebbero coinvolgere il
complesso dei docenti e del personale della scuola in modo da
favorire il lavoro di squadra; La stratificazione dei risultati nel
tempo diverranno parte di un curriculum che, integrando i crediti
formativi cumulati, consentir ai singoli di compiere progressioni
di carriera.
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FORME DI INCENTIVAZIONE possono favorire, inoltre, il
diritto/dovere ad una formazione organica e di qualit dei docenti
ed il loro continuo aggiornamento finalizzato a rispondere al
meglio alle esigenze di professionalit. Intesa per un'azione
pubblica a sostegno della conoscenza,
http://www.funzionepubblica.it/572.htm Definire standard di qualit
(oggi assenti) e superare la frammentazione dellofferta formativa;
Ridefinire le modalit di accreditamento degli Enti e delle
iniziative; Le diagnosi valutative a livello di scuola possono
orientare la scelta di formazione in servizio legandola alle
esigenze riscontrate; Maggiore autonomia finanziaria delle scuole
per la formazione; I crediti formativi dovrebbero, come gi detto,
essere tenuti in conto per la progressione di carriera degli
insegnanti; Tra le esigenze formative generali, si avverte la
necessit di innovare i metodi insegnamento volti ad avvicinare gli
studenti allindagine sperimentale e alla progettazione.
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Stabilizzazione dellorganico e maggiore flessibilit nel
meccanismo che fa incontrare scuola e personale. Intesa per
un'azione pubblica a sostegno della conoscenza,
http://www.funzionepubblica.it/572.htm Le diagnosi valutative, che
a livello di scuola potranno suggerire profili professionali e
supportare la scuola nella scelta di candidati, consentiranno di
superare il criterio di estrazione puramente meccanica da una
graduatoria. Ladesione a progetti speciali per i quali siano
previsti incentivi specifici (scuole in zone disagiate, aree a
rischio ecc.) prevedono la rinuncia al trasferimento per tutta la
durata del progetto. Tale modalit potrebbe essere estesa ad altre
scuole volontarie. Sulla base anche delle esperienze
internazionali:
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1)il completamento del quadro di indicazioni nazionali e
standard sui livelli di apprendimento; 2)una rilevazione annuale di
natura censuaria progressivamente estesa a diversi anni di
scolarit: per misurare competenze, per cominciare, in 3 aree
disciplinari; per raccogliere le informazioni necessarie per la
valutazione: i profili socio-demografici degli studenti, le
caratteristiche del contesto territoriale e della governance della
scuola; 3)una misurazione, oltre che dei livelli di apprendimento,
del valore aggiunto dellazione educativa. Iniziare da subito: Al
sistema nazionale di valutazione vanno affidate due funzioni: la
realizzazione di una rilevazione nazionale di alto livello tecnico
sugli apprendimenti...
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discutere i risultati delle rilevazioni nazionali (e
internazionali), favorire il confronto tra scuole e la creazione di
reti; elaborare una diagnosi valutativa a livello di scuola tenendo
conto degli input materiali/immateriali, condizione sociale degli
studenti, contesto territoriale, organizzazione della scuola;
suggerire azioni per ridurre le criticit e individuare obiettivi di
progresso (anche in termini di formazione in servizio e dei profili
professionali richiesti); apprendere dalle esperienze locali per
diffondere buone pratiche, lautovalutazione e migliorare la stessa
misurazione degli apprendimenti. Team di supporto nazionali,
composti da esperti qualificati, per: Al riordino dellINVALSI, con
un team di alto livello, bisogna poi affiancare la valorizzazione
dellautovalutazione, il rilancio della ricerca, il rafforzamento
dei titoli e meccanismi di incentivazione modificabili..... e, al
contempo, lattuazione di un programma permanente di
supporto/confronto per le scuole che consenta lanalisi e lutilizzo
della valutazione e lelaborazione di diagnosi valutative a livello
di scuola.
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Per pervenire a unorganizzazione della rete scolastica pi
efficace e rispondente ai bisogni dellutenza, occorre individuare e
coinvolgere tutti i soggetti che hanno la responsabilit della sua
realizzazione.
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ESCLUSIVA DELLO STATO CONCORRENTE ESCLUSIVA DELLE REGIONI norme
generali sull istruzione livelli essenziali delle prestazioni
concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti
su tutto il territorio nazionale principi fondamentali a cui si
deve ispirare la legislazione concorrente istruzione, salva
lautonomia delle istituzioni scolastiche l istruzione e la
formazione professionale Potest legislativa nelle materie
dellistruzione e della formazione professionale Competenze ai sensi
del Titolo V della Costituzione
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La potest regolamentare cos ripartita: allo Stato nelle materie
di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni; alle Regioni
in ogni altra materia; ai Comuni, alle Province e alle Citt
metropolitane in ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello
svolgimento delle funzioni loro attribuite Per quanto riguarda le
funzioni amministrative, l'art. 118 ne prevede l'attribuzione ai
Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano
conferite a Province, Citt metropolitane, Regioni e Stato, sulla
base dei principi di sussidiariet, differenziazione ed
adeguatezza.
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Competenze dello Stato art. 137 Restano allo Stato, ai sensi
dell'articolo 3, comma 1, lettera a), della legge 15 marzo 1997, n.
59, i compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per
l'organizzazione della rete scolastica, previo parere della
Conferenza unificata, le funzioni di valutazione del sistema
scolastico, le funzioni relative alla determinazione e
all'assegnazione delle risorse finanziarie a carico del bilancio
dello Stato e del personale alle istituzioni scolastiche, le
funzioni di cui all'articolo 138, comma 3, del presente decreto
legislativo. di personale finanziarie Competenze ai sensi del
decreto legislativo 112/98
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Competenze delle Regioni art. 138 Competenze ai sensi del
decreto legislativo 112/98 programmazione dell'offerta formativa
integrata tra istruzione e formazione professionale programmazione,
sul piano regionale della rete scolastica, sulla base dei piani
provinciali suddivisione, sulla base anche delle proposte degli
enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti
funzionali al miglioramento dell'offerta formativa
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Competenze delle Province e dei Comuni art. 139 l'istituzione,
l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in
attuazione degli strumenti di programmazione la redazione dei piani
di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche i
servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per
gli alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio il
piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature,
d'intesa con le istituzioni scolastiche Competenze ai sensi del
decreto legislativo 112/98
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Attribuzione ai comuni di funzioni concernenti: educazione
degli adulti orientamento scolastico e professionale pari
opportunit di istruzione continuit in verticale e orizzontale tra i
diversi gradi e ordini di scuola prevenzione della dispersione
scolastica educazione alla salute Competenze delle Province e dei
Comuni art. 139 Competenze ai sensi del decreto legislativo
112/98
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Si tratta di attuare una riforma gi fatta seguendo gli
indirizzi tracciati dalla Corte Costituzionale. rafforzamento del
ruolo dello Stato come centro di competenza nazionale che, oltre a
fissare le norme generali sullistruzione, definisca indirizzi e
obiettivi e stabilisca standard, si ritragga dalla gestione, e
supporti lazione locale attraverso Direzioni regionali del
Ministero, rafforzate e incentivate; lassunzione effettiva da parte
delle Regioni, oltre alla potest legislativa fissata dalla
Costituzione, della competenza nella programmazione territoriale
della rete scolastica regionale, a partire da risorse umane e
finanziarie stabilite dallo Stato in modo plausibile, fondato e
rigoroso; un loro rapporto con le Direzioni regionali del Ministero
(secondo un disegno istituzionale peraltro gi avviato); una pi
piena autonomia economico-finanziaria delle istituzioni
scolastiche, accompagnata da capacit e trasparenza contabile e
dalla crescente potest di attuare gli interventi necessari al
miglioramento dei risultati.
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Occorre SPERIMENTARE PATTI TERRITORIALI per lesercizio
integrativo delle competenze in materia di istruzione U.S.R.
Provincia Scuola Comuni Regione U.S.P. Gestire in modo integrato le
risorse destinate alla scuola da parte dei diversi soggetti
Riutilizzare a favore dei soggetti del patto territoriale (scuole e
enti locali) i risparmi ottenuti
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Servono infatti incentivi appropriati per i diversi livelli di
responsabilit, che possono trovare attuazione solo attraverso un
confronto tra Stato, Regioni, enti locali e istituti scolastici.
Sulla base di previsioni demografiche e la valutazione della
situazione territoriale specifica, un organismo di coordinamento in
cui sono rappresentati Stato, Regioni, Enti locali e istituzioni
scolastiche definisce: obiettivi territoriali per il rapporto
insegnanti/studenti piano di intervento per il patto territoriale
(periodicamente monitorato) priorit per lutilizzo di risorse che si
rendano disponibili I risparmi conseguiti vengono re-investiti sul
territorio a favore di priorit individuate (per es., innalzamento
dei livelli di apprendimento, accoglienza alunni stranieri, tempo
pieno, etc. ) ed eventualmente allincentivazione del personale. Da
sperimentare anche a partire dalla prossima legge finanziaria.
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Una grossa dotazione di risorse aggiuntive per il Sud, che pu
produrre risultati se ben coordinata con le politiche ordinarie,
maggiormente mirata alle criticit emerse da processi di valutazione
e volta a interventi di sistema . Per il Mezzogiorno, oltre 3,6
miliardi tra risorse comunitarie dei fondi strutturali e nazionali
del Fondo Aree Sottoutilizzate nel periodo 2007-2013 (con un
incremento di risorse pari a circa quattro volte rispetto al
settennio precedente). Al Programma, gestito dal Ministero della
Pubblica Istruzione, si aggiungono circa 600 milioni di euro
affidati alla gestione diretta delle Regioni. Gli obiettivi sono
ambiziosi. Vanno presidiati con strumenti forti di valutazione:
conseguimento di livelli minimi di competenza per tutti; riduzione
della dispersione scolastica; maggiore attrattivit delle scuola,
anche come motore di inclusione sociale e di contrasto
allillegalit. necessaria una nuova consapevolezza da parte dei
beneficiari dei rischi conseguenti al mancato raggiungimento degli
obiettivi.
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ISTRUZIONE TECNICA E ISTRUZIONE PROFESSIONALE * L. 296/2006
Art. 1 comma 631 * D.L.vo 31.01.07 Art. 13 * L. 40/2007 Art. 13
D.M. 22.08.07 COMPETENZE IN USCITA OBBLIGO D.M. 22.08.07 COMPETENZE
IN USCITA OBBLIGO FRAMEWORK EUROPEI ECVET FRAMEWORK EUROPEI ECVET
EQF EQF KEV COMPET. KEV COMPET. ASSIC. QUALITA ASSIC. QUALITA
SUPERARE LA RAPIDA OBSOLESCENZA DELLE COMPETENZE TECNICHE E
RINNOVARE LA CULTURA TECNICA SUPERARE LA RAPIDA OBSOLESCENZA DELLE
COMPETENZE TECNICHE E RINNOVARE LA CULTURA TECNICA VALORIZZARE
TECNOLOGIE IN TERMINI PEDAGOGICI VALORIZZARE TECNOLOGIE IN TERMINI
PEDAGOGICI COMPETENZE TRASVERSALI IN CUI CONIUGARE DISCIPLINE E
IMPRENDITORIALITA COMPETENZE TRASVERSALI IN CUI CONIUGARE
DISCIPLINE E IMPRENDITORIALITA IMPARARE AD IMPARARE IMPARARE AD
IMPARARE
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AREA TECNICO PROFESSIONALE con due identit AREA TECNICO
PROFESSIONALE con due identit 1.PREPARAZIONE ALLE PROFESSIONI
AUTONOME REGOLAMENTATE 2.PREPARAZIONE AD ATTIVITA DI PROFILO
NAZIONALE CON FORTI CONNOTAZIONI LOCALI con obiettivi comuni
TECNOLOGIA PATRIMONIO CULTURALETECNOLOGIA PATRIMONIO CULTURALE
PERSONALIZZAZIONE APPRENDIMENTIPERSONALIZZAZIONE APPRENDIMENTI
COMPETENZE TRASVERSALICOMPETENZE TRASVERSALI OBBLIGO 1 BIENNIO CON
LINEE DI INDIRIZZOOBBLIGO 1 BIENNIO CON LINEE DI INDIRIZZO PERCORSI
DI ORIENTAMENTOPERCORSI DI ORIENTAMENTO RACCORDI CON ALTRI
SEGMENTIRACCORDI CON ALTRI SEGMENTI RICONOSCIMENTO
CREDITIRICONOSCIMENTO CREDITI TITOLI FINALI (PER PERCORSI
ACCADEMICI, IFTS)TITOLI FINALI (PER PERCORSI ACCADEMICI, IFTS) AREE
DI APPROFONDIMENTOAREE DI APPROFONDIMENTO
QUINQUENNALITAQUINQUENNALITA
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ECVET European Credit System for Vocational Education Training
Diritto alla capitalizzazione delle competenze acquisite
indipendentemente dagli ambiti; Centralit delle competenze (non del
percorso o del titolo); E strumento per convertire i risultati in
apprendimento nei diversi sistemi nazionali; Consiste nelladozione
di un sistema comune di: - definizione - attribuzione -
trasferimento di crediti; E strumento di integrazione tra
istruzione, formazione e lavoro; E supporto al sistema nazionale e
transnazionale; Coordinamento aperto (volontariet e
responsabilit).
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I.F.T.S. D.L. 436/2000 L. 144/1999 art. 69 IFTS Percorsi per
formare figure professionali a livello post-secondariaIFTS Percorsi
per formare figure professionali a livello post-secondaria
PROGRAMMAZIONE REGIONALE servizi e settori produttiviPROGRAMMAZIONE
REGIONALE servizi e settori produttivi PERCORSI Flessibili e
modulariPERCORSI Flessibili e modulari ACCREDITO attraverso le
competenze acquisite e creditiACCREDITO attraverso le competenze
acquisite e crediti DURATA Minimo 1.200 ore in 2 sez., Max 2.400
ore in 4 sez.DURATA Minimo 1.200 ore in 2 sez., Max 2.400 ore in 4
sez. ATTIVITA Teorica, Pratica, LaboratorialeATTIVITA Teorica,
Pratica, Laboratoriale STAGE e TIROCINI 30% del monte oreSTAGE e
TIROCINI 30% del monte ore SOGGETTI ASSOCIATI Scuola + Formazione
Professionale + Universit + ImpresaSOGGETTI ASSOCIATI Scuola +
Formazione Professionale + Universit + Impresa
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I.F.T.S. MODULI:MODULI: - Unit capitalizzabile - Competenze
riconosciute nel mondo del lavoro e identificate quale risultato
formativo COMITATO DI PROGETTOCOMITATO DI PROGETTO STANDARD MINIMI
DI COMPETENZE:STANDARD MINIMI DI COMPETENZE: - Per accesso ed esito
- Competenze di base trasversali - Competenze di base
tecnico-professionali CREDITI:CREDITI: - riconoscimento di
competenze precedentemente acquisite durante, o prima del percorso,
o da esterno RISORSE: INTEGRATE (MPI / REGIONI / ALTRI)RISORSE:
INTEGRATE (MPI / REGIONI / ALTRI) CERTIFICAZIONE: (dopo verifica)
ATTESTATO QUALIFICA PROFESSIONALECERTIFICAZIONE: (dopo verifica)
ATTESTATO QUALIFICA PROFESSIONALE MONITORAGGIO E VALUTAZIONE:
NAZIONALEMONITORAGGIO E VALUTAZIONE: NAZIONALE
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I.T.S. L. 296/2006 Art. 1 comma 631L. 296/2006 Art. 1 comma 631
L. 40/2007 Art. 13L. 40/2007 Art. 13 EVOLUZIONE I.F.T.S.:
EVOLUZIONE I.F.T.S.: In 5 Microaree industriali nel QUADRO
STRATEGICO NAZIONALE In 5 Microaree industriali nel QUADRO
STRATEGICO NAZIONALE FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE FONDAZIONE DI
PARTECIPAZIONE Con PERSONALITA GIURIDICA Con PERSONALITA GIURIDICA
Con i 4 soggetti + EE.LL. + RICERCA Con i 4 soggetti + EE.LL. +
RICERCA Con PROPRI ORGANI Con PROPRI ORGANI FONDI TRIENNALI FONDI
TRIENNALI 70% ITS 30% IFTS 70% ITS 30% IFTS SERVIZIO IN AMBITO
NAZIONALE SERVIZIO IN AMBITO NAZIONALE