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Il Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 e il QSN 2007-2013 in Italia Corso di Politiche Economiche Regionali Prof. Cristina Brasili A.A 2005-2006

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Il Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006

e il QSN 2007-2013in Italia

Corso di Politiche Economiche Regionali

Prof. Cristina Brasili

A.A 2005-2006

Corso di Politiche Economiche Regionali

Prof. Cristina Brasili

A.A 2005-2006

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http://www.dps.tesoro.it

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http://www.dps.tesoro.itTre sono anche i documenti programmatici Tre sono anche i documenti programmatici attraverso i quali si attuano i fondi strutturaliattraverso i quali si attuano i fondi strutturalinell’attuale periodo di programmazione:nell’attuale periodo di programmazione:

•QCS: Quadro Comunitario di Sostegno : Quadro Comunitario di Sostegno •PON e e POR: Programmi Operativi Nazionali : Programmi Operativi Nazionali e Regionali e Regionali •Docup: Documento Unico di : Documento Unico di Programmazione Programmazione

Per quanto riguarda l’Italia, questo è il Per quanto riguarda l’Italia, questo è il prospetto:prospetto:Obiettivo 1 -> QCS, PON e PORObiettivo 1 -> QCS, PON e PORObiettivo 2 -> DocupObiettivo 2 -> DocupObiettivo 3 -> QCSObiettivo 3 -> QCS

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QCS 2000-2006 per le regioni obiettivo 1

Il Quadro comunitario di sostegno (QCS) è il documento approvato dalla Commissione europea, d’intesa con lo Stato membro interessato, sulla base della valutazione del Piano presentato dallo stesso Stato. Il QCS contiene

la fotografia della situazione di partenza,

la strategia, le priorità d’azione, gli obiettivi specifici, la ripartizione delle risorse

finanziarie, le condizioni di attuazione.

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QCS 2000-2006 per le regioni obiettivo 1

Il percorso che ha portato al QCS 2000-2006

In Italia, il processo formativo di tali documenti è stato avviato nel dicembre 1998 con il coordinamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze Tesoro. I soggetti coinvolti sono stati: regioni, amministrazioni nazionali, enti locali e parti economiche e sociali.

1998 il 2-3-4 dicembre si svolge

a Catania un a presentazione “100 idee per lo sviluppo” delle idee-programma delle amministrazioni e parti economiche e sociali

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QCS 2000-2006 per le regioni obiettivo 1

Il percorso che ha portato al QCS 2000-2006

Prima fase negoziale 1999 il 14 maggio il CIPE approva

“gli orientamenti per la programmazione degli investimenti nel periodo 2000-2006 per lo sviluppo del Mezzogiorno”

1999 il 31 luglio vengono presentati il PSM (Piano di Sviluppo del Mezzogiorno) e POR e PON e trasmessi alla Commissione europea il 6 ottobre 1999

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QCS 2000-2006 per le regioni obiettivo 1

Il percorso che ha portato al QCS 2000-2006

Seconda fase negoziale 2000 da gennaio tra Roma e

Bruxelles prime osservazioni critiche sulla genericità del PSR e impossibilità di valutare l’impatto sullo sviluppo economico e sociale

2000 primo agosto la Commissione europea approva il QCS e subito dopo i POR delle sette Regioni interessate

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PON obiettivo 1 I PON italiani per l’obiettivo 1 si

concentrano su: ricerca, scuola, sicurezza, sviluppo locale, trasporti, pesca, assistenza tecnica.Trattandosi di programmi nazionali, le Autorità di gestione sono i Ministeri di riferimento: Istruzione e Ricerca, Interno, Infrastrutture, Politiche agricole, Economia e Finanza.

I PON sono organizzati, dal punto di vista dei contenuti, in 6 capitoli: analisi della situazione di partenza, strategia di sviluppo, assi prioritari d’intervento, piano finanziario, condizioni di attuazione.

PON Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico, alta formazione

PON Scuola per lo sviluppoPON Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno

PON Sviluppo imprenditoriale localePON TrasportiPON PescaPON Assistenza tecnica e azioni di sistema

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Assi prioritari QCS 2000-2006Gli assi prioritari sono le sei aree di intervento del QCS 2000-2006, individuate nel capitolo 3 del documento. Rappresentano le priorità strategiche per le scelte di investimento da realizzare nel periodo di programmazione (regolamento CE n. 1260 del 1999, articolo 9):

Asse I: Valorizzazione delle risorse naturali e ambientali (Risorse naturali)

Asse II: Valorizzazione delle risorse culturali e storiche (Risorse culturali)

Asse III: Valorizzazione delle risorse umane (Risorse umane)

Asse IV: Potenziamento e valorizzazione dei sistemi locali di sviluppo (Sistemi locali di sviluppo)

Asse V: Miglioramento della qualità delle città, delle istituzioni locali e della vita associata (Città)

Asse VI: Rafforzamento delle reti e nodi di servizio (Reti e nodi di servizio)

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RISORSE FINANZIARIE QCS 2000-2006

Regioni obiettivo 1Risorse totali

Risorse comunitarie*

Risorse Nazionali**

Risorse private

I. Risorse naturali

9.757,6 3.844,6 3.667,0 2.246,0

II. Risorse culturali

2.760,3 1.194,5 1.210,2 355,5

III. Risorse umane

7.587,3 4.509,7 2.409,7 667,8

IV. Sistemi locali

18.583,1 6.887,3 6.217,3 5.478,4

V. Città 2.045,5 884,4 881,9 279,2

VI. Reti e nodi di servizio

9.676,0 4.054,3 3.734,8 1.886,9

Assistenza tecnica

415,9 263,1 152,7 -

Totale 50.826,1 21.638,3 18.273,9 10.913,9

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•Le risorse comunitarie per le regioni dell’obiettivo 1 sono così distribuite

13% per la Calabria25,4% per la Sicilia4,89% per la Basilicata25,18% per la Campania17,38% per la Puglia12,8% per la Sardegna1,19% per il Molise (in sostegno transitorio)

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Un confronto RISORSE FINANZIARIE QCS 1994-

1999POM - Programmi operativi nazionali multifondo POP - Programmi operativi regionali plurifondo

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Un confronto RISORSE FINANZIARIE QCS 1994-

1999

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Programma di Sviluppo del

Mezzogiorno ai sensi del Reg. ce 1260/1999 sui

Fondi strutturali

Il PSM modella le risorse europee per assi o macrosettori (obiettivi globali) e settori (obiettivi specifici)

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Programma di Sviluppo del

Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA

E' necessario individuare alcuni principali aspetti della situazione socio-economica del Mezzogiorno, al cui cattivo andamento può essere legata la precedente stagnazione e a cui, al contrario, possono essere ricondotti i cambiamenti positivi già in atto. Tali aspetti assumono nel programma la natura di "punti di rottura" con l’esperienza passata e sono identificabili con precisione attraverso un numero limitato di variabili di rottura. Tali variabili assumono il ruolo di obiettivi intermedi dell’azione programmatica e possono essere utilizzate quali indicatori dell’efficacia dell’intervento pubblico nel generare i meccanismi endogeni dello sviluppo.

PSM ai sensi del Reg. ce 1260/1999 sui Fondi strutturali

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Programma di Sviluppo del

Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA

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Programma di Sviluppo del

Mezzogiorno LE VARIABILI DI ROTTURA

La scelta degli indicatori statistici per rappresentarle risponde alle stesse esigenze di trasparenza e di misurabilità che sono alla base del PSM; consentono la scomposizione della crescita in obiettivi quantificabili, in indici a forte valenza operativa:

di significato chiaro, univoco ed immediato (evitando il ricorso a indici di sintesi nel cui ambito non sia precisamente distinguibile il contributo delle singole variabili)

monitorabili con continuità, in quanto disponibili con un buon grado di attendibilità per un lasso temporale ampio, così da consentire di verificare gli scostamenti rispetto al trenddel passato;

di facile comprensione per i cittadini, così che questi siano posti in grado di verificare con immediatezza i risultati delle politiche di sviluppo e trarre proprie valutazioni.

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LE VARIABILI DI ROTTURA nel POR Sicilia

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LE VARIABILI DI ROTTURA nel POR Siciliacontinua

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La situazione di partenza: analisi SWOT

•Dal marketing

Strength, Weakness, Opportunities, Threats

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Corso di Politica Regionale e dello Sviluppo- A.A. 2004-205Corso di Politica Regionale e dello Sviluppo- A.A. 2004-205

La situazione di partenza: analisi SWOT

POR Regione Calabria

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La situazione di partenza: analisi SWOT

POR Regione Calabria

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La situazione di partenza: analisi SWOT

POR Regione Calabria

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La situazione di partenza: analisi SWOT

POR Regione Calabria

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La situazione di partenza: analisi SWOT

POR Regione Calabria

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La situazione di partenza: analisi SWOT

POR Regione Sicilia

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La situazione di partenza: analisi SWOT

POR Regione Sicilia

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L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1

Il livello di attuazione complessivo al 31/08/2005 degli Interventi comunitari nel Mezzogiorno è pari al 38,4% degli stanziamenti complessivi. In valori assoluti, nelle aree dell’Obiettivo 1 risultano essere stati spesi al 31/08/2005 circa 17 miliardi e 670 milioni di Euro, a fronte di oltre 29 miliardi e 238 milioni di Euro di impegni giuridicamente vincolanti assunti entro tale data. Gli Assi Prioritari di intervento del Quadro Comunitario di Sostegno che manifestano una migliore performance attuativa al quarto bimestre del 2005 sono il 7 “Assistenza Tecnica”e il 4 “Sistemi locali di sviluppo”, con livelli di spesa che rappresentano rispettivamente il 47,8% e il 46,6% del costo totale 2000-2006. Per quanto riguarda l’attuazione dei Programmi a titolarità regionale (POR), si rileva al 31/08/2005 un livello di spesa complessivo pari al 31,5% del costo totale, con situazioni diversificate in merito ai pagamenti effettuati: il POR Molise mostra la migliore capacità realizzativa, con pagamenti al 31/08/2005 pari al 45,0% del contributo totale 2000-2006. Rispetto ai Programmi Operativi Nazionali (PON), al 31/08/2005 il livello di spesa complessivo risulta pari al 53,8% del costo totale. La migliore performance a livello di pagamenti effettuati sul costo programmato risulta essere stata realizzata dal PON Sviluppo Imprenditoriale Locale, che ha utilizzato al 31/08/2005 risorse pari al 82,4% del totale disponibile . Per ciò che concerne l’analisi dell’andamento finanziario per Fondo Strutturale, è il FSE (Fondo Sociale Europeo) a mostrare un migliore avanzamento: gli oltre 2.691 Meuro spesi rappresentano il 39,7% del contributo totale . Va inoltre segnalato il buon stato di attuazione del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), che mostra un livello di spesa complessivo del 38,9%.

L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 1

Il livello di attuazione complessivo al 31/08/2005 degli Interventi comunitari nel Mezzogiorno è pari al 38,4% degli stanziamenti complessivi. In valori assoluti, nelle aree dell’Obiettivo 1 risultano essere stati spesi al 31/08/2005 circa 17 miliardi e 670 milioni di Euro, a fronte di oltre 29 miliardi e 238 milioni di Euro di impegni giuridicamente vincolanti assunti entro tale data. Gli Assi Prioritari di intervento del Quadro Comunitario di Sostegno che manifestano una migliore performance attuativa al quarto bimestre del 2005 sono il 7 “Assistenza Tecnica”e il 4 “Sistemi locali di sviluppo”, con livelli di spesa che rappresentano rispettivamente il 47,8% e il 46,6% del costo totale 2000-2006. Per quanto riguarda l’attuazione dei Programmi a titolarità regionale (POR), si rileva al 31/08/2005 un livello di spesa complessivo pari al 31,5% del costo totale, con situazioni diversificate in merito ai pagamenti effettuati: il POR Molise mostra la migliore capacità realizzativa, con pagamenti al 31/08/2005 pari al 45,0% del contributo totale 2000-2006. Rispetto ai Programmi Operativi Nazionali (PON), al 31/08/2005 il livello di spesa complessivo risulta pari al 53,8% del costo totale. La migliore performance a livello di pagamenti effettuati sul costo programmato risulta essere stata realizzata dal PON Sviluppo Imprenditoriale Locale, che ha utilizzato al 31/08/2005 risorse pari al 82,4% del totale disponibile . Per ciò che concerne l’analisi dell’andamento finanziario per Fondo Strutturale, è il FSE (Fondo Sociale Europeo) a mostrare un migliore avanzamento: gli oltre 2.691 Meuro spesi rappresentano il 39,7% del contributo totale . Va inoltre segnalato il buon stato di attuazione del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), che mostra un livello di spesa complessivo del 38,9%.

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L’attuazione finanziaria dell’ Obiettivo 2

La dotazione finanziaria totale dei 14 Documenti Unici di Programmazione (Docup) dell’Obiettivo 2 (in Italia uno per ogni regione del Centro-Nord), nel presente periodo di programmazione è pari a oltre 7.203 Meuro. Le Regioni a cui risulta destinata una quota maggiore di fondi sono il Piemonte (17,9% del totale), la Toscana (17,1%) e il Lazio (12,3%). L’analisi dei dati di avanzamento dei pagamenti per gli Interventi Obiettivo 2 al 30/06/2005, rappresentata nella tabella di sintesi, evidenzia spese per circa 2.896 Meuro ed impegni per oltre 4.993 Meuro, con una performance di realizzazione complessiva (pagamenti/contributo totale) del 40,2% e una capacità di impegno (impegni/contributo) che si attesta al 69,3%. Relativamente ai dati di monitoraggio finanziario al 30/06/2005, l’Intervento che risulta aver impegnato e speso di più rispetto al contributo totale è il Docup Valle d’Aosta, con una capacità di impegno del 127,8% (un livello di attuazione ben superiore rispetto al già citato 69,3% complessivo) e un’efficienza realizzativa del 88,1%: 47,9 punti percentuali sopra il valore medio dell’Obiettivo 2. Livelli di avanzamento significativi sono stati altresì raggiunti dai Docup Bolzano e Veneto con pagamenti pari, rispettivamente, al 51,6% e al 47,8% delle risorse stanziate.

L’attuazione finanziaria dell’ Obiettivo 2

La dotazione finanziaria totale dei 14 Documenti Unici di Programmazione (Docup) dell’Obiettivo 2 (in Italia uno per ogni regione del Centro-Nord), nel presente periodo di programmazione è pari a oltre 7.203 Meuro. Le Regioni a cui risulta destinata una quota maggiore di fondi sono il Piemonte (17,9% del totale), la Toscana (17,1%) e il Lazio (12,3%). L’analisi dei dati di avanzamento dei pagamenti per gli Interventi Obiettivo 2 al 30/06/2005, rappresentata nella tabella di sintesi, evidenzia spese per circa 2.896 Meuro ed impegni per oltre 4.993 Meuro, con una performance di realizzazione complessiva (pagamenti/contributo totale) del 40,2% e una capacità di impegno (impegni/contributo) che si attesta al 69,3%. Relativamente ai dati di monitoraggio finanziario al 30/06/2005, l’Intervento che risulta aver impegnato e speso di più rispetto al contributo totale è il Docup Valle d’Aosta, con una capacità di impegno del 127,8% (un livello di attuazione ben superiore rispetto al già citato 69,3% complessivo) e un’efficienza realizzativa del 88,1%: 47,9 punti percentuali sopra il valore medio dell’Obiettivo 2. Livelli di avanzamento significativi sono stati altresì raggiunti dai Docup Bolzano e Veneto con pagamenti pari, rispettivamente, al 51,6% e al 47,8% delle risorse stanziate.

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L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 3

I dati di attuazione finanziaria del Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo 3 al 30/06/2005 mostrano livelli di impegno e di spesa che si attestano rispettivamente al 77,4% e al 54,3% del costo programmato, pur con situazioni diversificate in relazione ai singoli Programmi Operativi e ai diversi Assi prioritari, che individuano gli obiettivi strategici del QCS Obiettivo 3. Per quanto riguarda l’attuazione finanziaria degli Assi prioritari, la migliore performance è fatta registrare dall’Asse A, finalizzato allo sviluppo delle politiche attive del mercato del lavoro, per cui sono stati effettuati pagamenti pari al 59,3% delle risorse disponibili, dimostrando anche un’elevata capacità di impegno (79,7% rispetto al costo totale). Superiore alla media risulta anche il livello di spesa raggiunto Asse B (55,8% delle risorse disponibili), rivolto al finanziamento di progetti tesi alla promozione delle pari opportunità.

L’attuazione finanziaria del QCS Obiettivo 3

I dati di attuazione finanziaria del Quadro Comunitario di Sostegno Obiettivo 3 al 30/06/2005 mostrano livelli di impegno e di spesa che si attestano rispettivamente al 77,4% e al 54,3% del costo programmato, pur con situazioni diversificate in relazione ai singoli Programmi Operativi e ai diversi Assi prioritari, che individuano gli obiettivi strategici del QCS Obiettivo 3. Per quanto riguarda l’attuazione finanziaria degli Assi prioritari, la migliore performance è fatta registrare dall’Asse A, finalizzato allo sviluppo delle politiche attive del mercato del lavoro, per cui sono stati effettuati pagamenti pari al 59,3% delle risorse disponibili, dimostrando anche un’elevata capacità di impegno (79,7% rispetto al costo totale). Superiore alla media risulta anche il livello di spesa raggiunto Asse B (55,8% delle risorse disponibili), rivolto al finanziamento di progetti tesi alla promozione delle pari opportunità.

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Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005

Complessivamente, ossia per il totale del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2000-2006 per le Regioni Obiettivo 1, le domande di pagamento presentate a Bruxelles hanno raggiunto, al 31 luglio 2005, il valore di 8,509 miliardi di euro. Sommando a questo importo 1,515 miliardi di euro di acconto iniziale, pari al 7 per cento di tutti i fondi (pure valido ai fini degli obiettivi fissati dall’Unione), l’importo delle “domande di pagamento lorde” al 31 luglio, sale a 10,024 miliardi di euro. Rapportando tale valore effettivo al “valore desiderabile” prefissato per quella data, si ottiene per il totale del QCS un “grado di realizzazione”, che, al 31 luglio 2005, è pari al 99 per cento . Con riferimento ai singoli Programmi e Fondi (per un totale di 39 casi) il valore desiderabile è stato raggiunto e superato in 16 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 100 e il 139 per cento. Non è stato raggiunto in 23 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 70 e il 99 per cento. La Tavola 1 riporta per ogni Programma i valori relativi ai singoli

Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005

Complessivamente, ossia per il totale del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2000-2006 per le Regioni Obiettivo 1, le domande di pagamento presentate a Bruxelles hanno raggiunto, al 31 luglio 2005, il valore di 8,509 miliardi di euro. Sommando a questo importo 1,515 miliardi di euro di acconto iniziale, pari al 7 per cento di tutti i fondi (pure valido ai fini degli obiettivi fissati dall’Unione), l’importo delle “domande di pagamento lorde” al 31 luglio, sale a 10,024 miliardi di euro. Rapportando tale valore effettivo al “valore desiderabile” prefissato per quella data, si ottiene per il totale del QCS un “grado di realizzazione”, che, al 31 luglio 2005, è pari al 99 per cento . Con riferimento ai singoli Programmi e Fondi (per un totale di 39 casi) il valore desiderabile è stato raggiunto e superato in 16 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 100 e il 139 per cento. Non è stato raggiunto in 23 casi, con valori del grado di realizzazione compresi fra il 70 e il 99 per cento. La Tavola 1 riporta per ogni Programma i valori relativi ai singoli

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Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005

Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per le Regioni Obiettivo 1. Stato di attuazione finanziaria in base alle domande di pagamento inviate al 31 luglio 2005

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QCS 200-2006- OBIETT1 GRADO DI REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI SPESA PER

PROGRAMMA AL 30-9-03

122,2119,1115,1 115 111,8106,7

92,988,4

65,656,8 53,6 53,5

47,1 44,1

73

0

20

40

60

80

100

120

140

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Quadro Strategico Nazionale (QSN)

2007-2013

La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo 2007-2013 prevede un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia dovrà presentare all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord.

Quadro Strategico Nazionale (QSN)

2007-2013

La proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo 2007-2013 prevede un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. A tal fine, l'Italia dovrà presentare all'Unione Europea un Quadro Strategico Nazionale (QSN) con l'obiettivo di indirizzare le risorse che la politica di coesione destinerà al nostro Paese, sia nelle aree del Mezzogiorno sia in quelle del Centro-Nord.

La costruzione del QSN è l'occasione per consolidare e completare l'unificazione della programmazione delle politiche regionali comunitaria e nazionale e per realizzare un più forte raccordo di queste con le politiche nazionali ordinarie. Il percorso definito dalle Linee guida si articola in tre fasi: estrapolazione e visione strategica delle Regioni e del Centro; confronto strategico tra Centro e Regioni; stesura del QSN. In tutte le fasi è previsto un dialogo e un confronto con il partenariato economico–sociale e con le rappresentanze degli Enti locali.

La costruzione del QSN è l'occasione per consolidare e completare l'unificazione della programmazione delle politiche regionali comunitaria e nazionale e per realizzare un più forte raccordo di queste con le politiche nazionali ordinarie. Il percorso definito dalle Linee guida si articola in tre fasi: estrapolazione e visione strategica delle Regioni e del Centro; confronto strategico tra Centro e Regioni; stesura del QSN. In tutte le fasi è previsto un dialogo e un confronto con il partenariato economico–sociale e con le rappresentanze degli Enti locali.

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Quadro Strategico Nazionale (QSN)Quadro Strategico Nazionale (QSN)

Nella prima fase (che si concluderà entro l'estate 2005), ciascuna Regione e Provincia autonoma e il complesso delle Amministrazioni Centrali devono predisporre un proprio Documento strategico preliminare in modo da realizzare nelle fasi successive un confronto che possa entrare nel merito delle proposte. Nel caso Mezzogiorno, nella prima fase le Regioni sono impegnate a realizzare i propri Documenti Strategici preliminari (DSR) in modo coordinato e con il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dell'Economia, al fine anche di elaborare, contestualmente, un documento comune denominato Linee per un nuovo Programma Mezzogiorno (DSM).

Nella prima fase (che si concluderà entro l'estate 2005), ciascuna Regione e Provincia autonoma e il complesso delle Amministrazioni Centrali devono predisporre un proprio Documento strategico preliminare in modo da realizzare nelle fasi successive un confronto che possa entrare nel merito delle proposte. Nel caso Mezzogiorno, nella prima fase le Regioni sono impegnate a realizzare i propri Documenti Strategici preliminari (DSR) in modo coordinato e con il Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dell'Economia, al fine anche di elaborare, contestualmente, un documento comune denominato Linee per un nuovo Programma Mezzogiorno (DSM).All'interno di questo percorso metodologico sono previsti alcuni seminari tematici di riflessione che coinvolgono tutti gli attori impegnati in specifici ambiti di policy, studiosi e operatori.

La seconda fase (fino al dicembre 2005) è dedicata alla discussione e al confronto sulle opzioni strategiche. La terza (gennaio – marzo 2006) è dedicata alla predisposizione del QSN.

All'interno di questo percorso metodologico sono previsti alcuni seminari tematici di riflessione che coinvolgono tutti gli attori impegnati in specifici ambiti di policy, studiosi e operatori.

La seconda fase (fino al dicembre 2005) è dedicata alla discussione e al confronto sulle opzioni strategiche. La terza (gennaio – marzo 2006) è dedicata alla predisposizione del QSN.

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Riferimenti bibliografici

Le istituzioni del federalismoRegione e Governo locale La nuova programmazione dei fondi strutturali in Italia (2000-2006) N. 2 anno 2001 Maggioli Editore Da pag. 539 a pag. 558

Rapporto Annuale 2004 (2005) Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Da pag.176 a pag 202

Pagina web http://www.dps.tesoro.it e sulla destra cliccare su Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per le Regioni italiane dell'obiettivo 1 dicembre 2004 Versione aggiornata a seguito della revisione di metà periodo

Riferimenti bibliografici

Le istituzioni del federalismoRegione e Governo locale La nuova programmazione dei fondi strutturali in Italia (2000-2006) N. 2 anno 2001 Maggioli Editore Da pag. 539 a pag. 558

Rapporto Annuale 2004 (2005) Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Da pag.176 a pag 202

Pagina web http://www.dps.tesoro.it e sulla destra cliccare su Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per le Regioni italiane dell'obiettivo 1 dicembre 2004 Versione aggiornata a seguito della revisione di metà periodo

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