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Giugno 2015 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere sicurezza in città, novità in arrivo Editoriale Le battaglie da vincere per Firenze Matteo Francini L o scorso maggio viale Redi è stato teatro di un tragico incidente mortale. Non il pri- mo, purtroppo, avvenuto nel corso di quest’anno, che ha già visto in città troppe vitti- me della strada. E nemmeno il primo episodio verificatosi in viale Redi, tra le posizioni di testa nella poco prestigiosa classifica delle strade fiorenti- ne con il maggior numero di sinistri, per la cronaca guidata nel 2014 da via Baracca. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 15 P iù controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la rispo- sta messa in campo per fronteggiare la questione sicurezza in città dopo la rapina a una gioielleria avvenuta in via Gioberti, in pieno giorno, lo scorso aprile. Spostando lo sguardo dai negozi alle strade, sono già più di un migliaio gli incidenti registrati a Firenze in questi primi mesi del 2015, di cui quattordici mortali. E allora nasce a Palazzo Vecchio l’ufficio per la sicurezza stradale, una struttura che supporterà sindaco e giunta su questo tema. Sara Camaiora PAGINA 10 PAGINA 14 il calcio storico torna in campo Si riparte con le nuove regole dopo la sospensione del torneo dello scorso anno. fiorentina, “caccia” ai futuri campioni “Le strade di mister Mkovitch”, sesta puntata del racconto PAGINA 12 PAGINA 13 spazi all’aperto, è tempo di eventi E ntrano nel vivo i cartelloni dell’Estate Fiorentina e di quella Fiesolana. Dalla musica al cinema, dalla danza al teatro, ecco che cosa ci aspetta nei mesi più caldi, in città e sul colle. Cultura Anno IX Ed. 27 Firenze Quartiere 2 il quartiere cerca spazio sotto terra Sì al tunnel pedonale a Campo di Marte. Bolognese e Faentina, cosa cambia e cosa no Mobilità PAGINA 3 “uomo della pioggia”, attesa per il ritorno Tre mesi dopo l’incidente che ha coinvolto l’opera, in tanti spera- no di rivederla al suo posto. PAGINA 2 viaggio sulle orme di giovanni boccaccio PAGINA 7 Campo di Marte • Coverciano • Cure Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 27 del 1 giugno 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. La famiglia italiana della frutta

Il Reporter Q2 - Giugno 2015

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“Il Reporter” il mensile del tuo quartiere.

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Giugno2015

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

sicurezza in città,novità in arrivo

� Editoriale

Le battaglie da vincereper Firenze

Matteo Francini

Lo scorso maggio viale Redi è stato teatro di un tragico

incidente mortale. Non il pri-mo, purtroppo, avvenuto nel corso di quest’anno, che ha già visto in città troppe vitti-me della strada. E nemmeno il primo episodio verifi catosi in viale Redi, tra le posizioni di testa nella poco prestigiosa classifi ca delle strade fi orenti-ne con il maggior numero di sinistri, per la cronaca guidata nel 2014 da via Baracca.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

☛ SEgUE a pagina 15

Più controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la rispo-sta messa in campo per fronteggiare la questione sicurezza in

città dopo la rapina a una gioielleria avvenuta in via Gioberti, in pieno giorno, lo scorso aprile. Spostando lo sguardo dai negozi alle strade, sono già più di un migliaio gli incidenti registrati a Firenze in questi primi mesi del 2015, di cui quattordici mortali. E allora nasce a Palazzo Vecchio l’uffi cio per la sicurezza stradale, una struttura che supporterà sindaco e giunta su questo tema.

Sara Camaiora

☛ pagina 10

☛ pagina 14

il calcio storicotorna in campoSi riparte con le nuove regole dopo la sospensione del torneo dello scorso anno.

fiorentina, “caccia” ai futuri campioni

“Le stradedi mister

M� kovitch”,sesta

puntatadel racconto

☛ pagina 12 ☛ pagina 13

spazi all’aperto,è tempo di eventiEntrano nel vivo i cartelloni

dell’Estate Fiorentina e di quella Fiesolana. Dalla musica al cinema, dalla danza al teatro, ecco che cosa ci aspetta nei mesi più caldi, in città e sul colle.

Cultura

Anno IX Ed. 27

FirenzeQuartiere 2

il quartierecerca spaziosotto terraSì al tunnel pedonale a Campo di Marte.Bolognese e Faentina,cosa cambia e cosa no

Mobilità

☛ pagina 3

“uomo della pioggia”,attesa per il ritornoTre mesi dopo l’incidente che ha coinvolto l’opera, in tanti spera-no di rivederla al suo posto.

☛ pagina 2

viaggio sulle ormedi giovanni boccaccio

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Campo di Marte • Coverciano • Cure

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La famiglia italiana della frutta

Arte/2

l’omaggio a pinocchiodel maestro pazzagli

Non solo “l’Uomo della Pioggia” di Folon: pro-

prio nella stessa zona, in largo Monzani – la rotonda che si trova alla fine di via Aretina, all’altezza di via della Casaccia – c’è un’altra opera realizzata da un artista contemporaneo. Qua si trova la statua chiama-ta “I tre Pinocchi” del maestro Enzo Pazzagli, artista che l’an-no scorso ha festeggiato i cin-quant’anni di attività. L’opera venne realizzata in occasione del centenario del libro di Col-lodi, ed è presente anche nel parco d’arte Enzo Pazzagli, in via Sant’Andrea a Rovezzano (per informazioni: www.paz-zagli.com).

F.B.

l’uomo della pioggiatornerà al suo posto?il quartiere attendeil futuro dell’opera

Arte/1

Focus

Fannì Beconcini

quei “messaggi” in strada

Parlando di “street art” a Firenze il pensiero di molti corre subito ai cartelli stradali ritoccati da Clet. Ma l’artista francese non è

stato il solo, ultimamente, a lasciare il proprio “messaggio” nella nostra città, dalla periferia al centro. E da qualche tempo anche nel quartiere 2, magari dove meno te l’aspetti, non è difficile imbattersi in un disegno-graffito facilmente riconoscibile, talvolta con qual-che variazione sul tema. Si tratta di un piccolo omino nero stilizza-to intento a cercare di non far volare via il suo palloncino rosso (a volte, invece, è raffigurato vicino a una forma di cuore), con sopra la scritta “free”. Oppure, una figura che cerca una via di entrata/uscita (enter/exit) dalle piccole porticine del gas presenti sulle fac-ciate di alcuni edifici. Si scopre così, anche in rete, dell’esistenza di altri interventi simili che hanno incuriosito inizialmente i cittadini, poi i social. Dal 2014 sono stati avvistati, a partire dalla Toscana, i caratteristici “omini” in giro per l’Italia e l’Europa (che sono arrivati fino a Pisa, Bologna e Parma, ma anche a Rotterdam e Varsavia). A Firenze ultimamente ne sono apparsi diversi proprio nel quartiere 2, in particolar modo in via degli Artisti (soltanto un caso?). E in tanti, tra coloro che vi passano davanti, si domandano quale sia il loro messaggio: molti vi leggono un riferimento all’amore e alla libertà. Per trovarli non resta che stare con gli occhi ben aperti: se ne contano almeno una decina, tutti da scovare.

V.B.

#Primo piano

All’alba dello scorso 8 marzo “l’Uomo della Pioggia”, che si tro-vava nella rotatoria

tra lungarno Aldo Moro e via Enrico de Nicola, di fronte all’O-bihall, venne danneggiato in se-guito a un incidente. Quello che è rimasto della statua – spezzata in due, con il tronco superio-re separato dalla base dell’ope-ra – è stato rimosso e messo in sicurezza per valutarne danni e recuperabilità. Ad oggi, circa tre mesi dopo, in molti si chiedono se e quando la scultura tornerà al suo posto. “L’Uomo della Pioggia è oggetto di un restauro che sarà lungo, vista l’entità dei danni – dice il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi – ci vorrà almeno un anno. La volontà comune è di riconsegnarlo alla città, quello che resta da deci-dere è se ricollocarlo nella sede originaria oppure altrove. Perso-nalmente – continua – vorrei che tornasse lì dove stava, era una statua bellissima e significativa per tutto il quartiere. C’è anche chi sostiene che quello non sia il posto adatto visto che si tratta del terzo incidente a cui è andata incontro la struttura. Io penso che invece lo sia e combatteremo per riaverla non appena restau-rata”. Dall’assessorato a lavori pubblici e grandi opere confer-mano che l’intenzione è ricollo-

care la statua di Folon lì dove era: ci sono ipotesi progettuali per il ripristino – viene spiegato – e si sta individuando uno sponsor per il sostegno economico dell’o-perazione. L’opera era composta dalla statua dell’artista Jean Mi-chel Folon e dalle strutture cir-costanti per il funzionamento di fontana e illuminazione. Donata da Folon alla città di Firenze in occasione del Social Forum Eu-ropeo del 2002, la fontana venne inaugurata l’anno successivo. La scultura in bronzo, alta circa tre metri, raffigurava un uomo con cappello e cappotto con in mano un manico di ombrello da cui fuoriusciva un getto d’acqua “a cupola”. I fiorentini si erano affe-zionati all’opera tanto che, poco dopo l’incidente, per un giorno l’Uomo della Pioggia aveva ri-preso “vita” in carne e ossa gra-zie a un flash mob promosso da Lady Radio: il musicista Fabrizio Frigo aveva impersonificato la statua per un giorno, con tanto di cartello “ci manchi Uomo del-la Pioggia, torna presto”. Ad oggi, però, restano ancora da capire i tempi del restauro e dell’eventua-le ricollocamento. L’opera di Fo-lon era una piacevole eccezione di modernità nel panorama più classico delle staute cittadine: anche nel Q2 sono numerose le piazze che vantano statue e monumenti che guardano prin-

cipalmente al passato, da quelle dell’arco di piazza della Libertà ai busti e monumenti delle piaz-ze Savonarola e Oberdan, fino – cambiando epoca e riferimenti storici – alla lapide dedicata ai martiri di Campo di Marte e al monumento al calciatore del museo del calcio di Coverciano.

La statua èstata rimossain seguito a un incidente.Ma dopo il restaurodovrebbeessere ricollocatadove prima

La rotonda su cui sorgeva “l’Uomo della Pioggia” dell’artista Jean Michel Folon

2 | Giugno 2015 Quartiere 2Campo di Marte . Coverciano . Cure

un sottopassoper pedonie biciclettealla stazionePer collegarevia Mannelli e viale Fanti

Campo di Marte

Viabilità“Un’opera attesa da anni e un passo concreto mol-to importante”,

aveva commentato a fine marzo il presidente della commissione urbanistica del Comune di Firen-ze Leonardo Bieber a proposito del sottopasso pedociclabile da realizzare alla stazione di Campo di Marte. Con un emendamento approvato all’unanimità dal con-siglio comunale, l’intervento è stato inserito nel regolamento ur-banistico che disegna la città per i prossimi cinque anni. Anche il Quartiere 2 aveva più volte mani-festato l’esigenza di procedere alla realizzazione di questa opera. “Si tratta di un sottopasso che colle-gherà via Mannelli a viale Fanti, un intervento utilissimo per la realizzazione di un collegamento

Fannì Beconcini

Dopo la soppressione del passaggio a livello, interruzione della viabilità in via Faentina

cure-ponte rosso, il passaggio resta “chiuso”

Il programma di soppressione dei passaggi a livello un tempo presenti in città, effettuato nell’ultimo decennio, ha portato

anche all’interruzione della viabilità in corrispondenza di via Faentina e via Vittorio Emanuele II. Per garantire la circolazione dei veicoli, oltre alla viabilità già esistente, sono stati realizza-ti due sottovia in via Lanzi. Per la mobilità pedonale e ciclabile sono stati realizzati due sottopassi, uno in via Faentina e uno in via Vittorio Emanuele, nella zona di via Puccinotti. Il passag-gio a livello di via Faentina costituiva una valvola di sfogo per il traffico della zona, collegando l’area del Ponte Rosso con le Cure senza che le auto dovessero necessariamente passare dalla piaz-za, dove non mancano gli imbottigliamenti, soprattutto nelle ore di punta. Ma, nonostante le difficoltà per la viabilità segnalate dai cittadini, ad oggi non sembrano esserci progetti per “riapri-re” (anche in sotterranea, secondo un’idea di qualche tempo fa) quel passaggio.

F.B.

funzionale al posto del sovrappas-so oggi esistente, inaccessibile alle biciclette e ai disabili”, commenta il presidente del Q2 Michele Pier-guidi. L’opera pubblica è da realiz-zare su un terreno di proprietà di Rfi, Rete Ferroviari Italiana, e ha quindi – viene spiegato – un regi-me speciale. Dovrà essere trovato a breve un accordo con Rfi, indi-pendentemente dalla conclusione dei lavori dell’alta velocità e dalla realizzazione della linea 3.2 della tramvia. “La prosecuzione dei la-vori per la Tav consentirebbe una più veloce realizzazione del sotto-passo e ci consentirebbe di poter disporre dei fondi necessari alla riqualificazione di piazza Alberti e via Gioberti, già messi a bilancio”, spiega ancora Pierguidi. Di fatto l’orizzonte temporale è vasto e ri-guarda il prossimo quinquennio.

Si tratta di una soluzione che con-sentirà la mobilità ciclopedonale attraverso il prolungamento del sottopasso ferroviario esistente, con accesso solo da via Mannelli, fino a largo Achille Gennarelli, e che permetterà di abbattere una barriera architettonica che impe-disce il passaggio a biciclette, pas-seggini e carrozzine, oggi costretti a passare da Ponte al Pino e piazza Alberti. L’opera andrebbe a miglio-rare la mobilità pedociclabile in una zona interessata da forti flussi di traffico stradale, ed è da inseri-re in un’ottica di riorganizzazione dei flussi viari nell’area compresa tra i viali e lo stadio. Una struttura come il sottopasso pedociclabile, sostengono in molti, migliorereb-be anche funzionalità e accesso a strutture e infrastrutture della zona.

conclusi i lavoriin via bolognese

Si è conclusa la riqualifica-zione del sottopasso pedo-

nale di Trespiano. I lavori di rifacimento del sottopassaggio di via Bolognese, all’altezza del cimitero, sono finiti il mese scorso. Riaperto alla fine di marzo dopo un primo inter-vento di svuotatura dell’acqua e di ripulitura, oltre che di veri-fica degli scarichi fognari, nelle scorse settimane il sottopasso era stato interessato da una serie di opere di riqualificazio-ne, come l’imbiancatura delle pareti, l’applicazione di vernice anti-graffi e la riverniciatura ex novo di ringhiere, corrimano e recinzioni.

I.G.

Trespiano

#Primo piano Giugno 2015 | 3 Quartiere 2Campo di Marte . Coverciano . Cure

#Zoom

lo sport scende in camponel nome della solidarietàNasce l’associazione “Firenze Social Club”: servizi (gratis) per il quartiere

area pettini,anziani in attesa

In un’epoca in cui si è fatto il callo a cori da stadio volgari quando non peggio ancora, al lancio di petardi e bombe carta, oltre che a com-

portamenti da condannare in campo o sugli spalti, si fa purtroppo presto a dimenticare che lo sport, oltre a di-vertimento, è anche solidarietà. A ri-cordarlo è però il Firenze Rugby 1931, società sportiva con sede in viale Paoli 23 impegnata a contribuire allo svilup-

po culturale, sociale ed economico del quartiere 2. In che modo? Dandosi una struttura interna, attraverso la nuo-va associazione “Firenze Social Club”, e contando sul supporto di chi, per professione o per passione, è legato al mondo del rugby o, più semplicemen-te, è pronto a tendere la mano al pros-simo, piuttosto che usarla per colpirlo. L’idea nasce su iniziativa dell’allenatore Alessandro Ippolito, della sua fidanza-

ta Martina Lino e del rugbista Filippo Santi che, assieme ad altri giocatori e simpatizzanti biancorossi, hanno deci-so di investire tempo e professionalità in questo progetto. Ciò che cercano di proporre già dallo scorso marzo è di unire i valori sportivi del sostegno e della differenza sotto il segno dell’in-clusione sociale, rispondendo ai biso-gni emergenti del quartiere attraverso una serie di servizi (gratuiti) alle per-sone. Il tutto senza fini di lucro. Ad affiancarli in questa avventura un team di professionisti nel settore educativo, psicomotorio e sociale, che consente all’associazione di aprirsi anche ad atti-vità di socializzazione e accompagna-mento rivolte a persone con situazioni critiche, tra cui bambini con disturbi cognitivi o dai bisogni educativi spe-ciali. Non a caso, è già stato dato il via ad attività educative rivolte ai bambini ospitati nelle case famiglia, oltre che al baby parking, al doposcuola e all’or-ganizzazione di centri estivi multidi-sciplinari, adatti anche a chi non ama particolarmente lo sport. Spazio anche ai temi ambientali, che saranno cen-trali proprio nel prossimo “Summer Camp” (15 giugno-7 agosto), rivolto alla fascia di età 6-14 anni. Quanto al recupero urbano, invece, il Social Club ha collaborato a un progetto di urban knitting ribattezzato “Le maglie sulla città”: questo esperimento artistico, finalizzato a decorare gli spazi grigi e abbandonati della città a colpi di unci-netto e pannelli colorati, è culminato nella decorazione delle colonne della Questura, in via San Gallo.

Ci eravamo lasciati nel dicembre scorso con l’annuncio dell’ampliamento del centro anziani all’interno dell’area Pettini Burresi, ampliamento che sarebbe

dovuto avvenire in breve tempo. Ma ancora i lavori non sono iniziati. Tutti i permessi necessari sono pronti, fanno sapere dal Quartiere 2, così come i fondi stanziati, trentamila euro, per la costruzione un’altra casetta di una trentina di metri quadrati attigua e uguale a quella esistente. Il bilancio è stato approvato nel mese di aprile e al momento – viene spiegato – si sta individuando la ditta che dovrà occuparsi dei lavori, che sembrano ormai davvero prossimi. Il gruppo di tesserati del centro va aumentando sempre più e nella casetta attuale non c’è più spazio. Sono novantotto, adesso, le persone che ogni giorno si danno ap-puntamento a partire dalle 15 all’interno dell’area Pettini, per scambiare quattro chiacchiere e giocare a carte fino al tramonto. I due responsabili, Marcello e Vit-torio, sono ottimisti sull’inizio dei lavori, dopo essersi più volte confrontati an-che con il presidente del Q2 Michele Pierguidi. Con l’occasione dei lavori, inol-tre, vorrebbero che la centralina elettrica del centro fosse indipendente, perché al momento si trova all’interno del centro giovani e, come racconta Marcello, “se salta la luce non sappiamo come fare”. Anche il sindaco Dario Nardella, all’inizio del suo mandato, si era interessato all’ampliamento del centro anziani, recandosi sul luogo e suggerendo oltretutto la costruzione interna dei servizi igienici, che al momento si trovano a fianco del centro giovani e a cui soltanto i tesserati del centro anziani possono accedere con l’uso di una chiave. Durante gli scorsi mesi invernali il centro anziani è stato anche preso di mira da malintenzionati che, più volte, hanno tentato di compiere alcuni furti, scassinando la macchina del caffè in cerca di qualche spicciolo. “Durante la primavera e l’estate viviamo soprattutto nel parco, allestendo lo spazio esterno con tavoli e sedie all’ombra del verde – racconta Vittorio – ci auguriamo però che entro la fine dell’estate inizino i lavori, da noi tanto attesi, perché molti anziani hanno problemi respiratori e non possono stare in un luogo molto affollato”.

Sonia Muraca

Costanza Marrapese

L’iniziativa Per l’ampliamento del centro

Il Firenze Rugby 1931 vuol contribuire allo sviluppo sociale e culturale del quartiere attraverso l’associazione “Firenze Social Club”

Il centro anziani all’interno dell’area Pettini Burresi

�Web firenzerugby1931.it

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Curiamo ogni aspetto del trasloco:dalla gestione di tutte le procedure burocratiche e doganali previste alla copertura assicurativa “All Risk”, dall’esecuzione materiale del trasloco all’assistenza all’estero tramite un network di aziende qualifi cate

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4 | Giugno 2015 Quartiere 2Campo di Marte . Coverciano . Cure

Villa Arrivabene apre questa estate le sue porte per incontri cul-turali, spettacoli teatrali e concerti. “Il Quartiere deve essere sem-pre più la casa di tutti i cittadini -commenta il Presidente Q.2-. Vogliamo realizzare un punto di aggregazione e proporremo va-rie iniziative, in accordo anche con i negozianti di via Gioberti e altre associazioni. Auspico che la sede del Quartiere possa rap-presentare sempre più un punto di riferimento per tutti i cittadi-ni”. Come tutti gli anni al centro dell’Estate Q.2 c’è la rassegna di spettacoli SERESTATE.Seguita da un pubblico eterogeneo per interessi ed età, la ma-nifestazione vedrà la conferma di iniziative che hanno riscosso grande successo ed alcune novità.In primo piano la rassegna di 16 film al Giardino del Cenacolo, via San Salvi 14, in collaborazione con l’Associazione Rive Gauche-Arte cinema. Il ciclo si intitola “Cinema e passioni” e prevede spettacoli il mercoledì e il sabato con inizio mercoledì 1° luglio, ore 21.30 (ingresso con tessera € 5 e biglietto a € 2), e conclusione sabato 29 agosto.Non mancheranno spettacoli e animazioni per bambini (Villa Fa-vard, Parco Cubattoli area Pettini Burresi, giardino del Cenacolo e giardini di Bellariva) in orario tardo-pomeridiano, oltre a laborato-ri di “Gioca con la scienza” in occasione dell’ “Anno della Luce” proclamato dall’Unesco.Fra le novità due visite guidate gratuite alla Fondazione Sensus, collezione di arte contemporanea posta in viale Gramsci 42, in programma giovedì 25 giugno e giovedì 9 luglio, ore 21.

Sabato 20 giugno, come da lunga tradizione, si aprirà presso i Giardini di Bellariva (Lungarno Aldo Moro) la “Festa per lo Sport”, una maratona di spettacolo e ristorazione lunga 59 giorni, orga-nizzata dal Gsd Floriagafir in collaborazione con il Q.2.Il divertimento, la musica e la buona cucina non mancheranno mai nelle piacevoli serate in riva all’Arno. Il grande ristorante sotto il tendone aprirà ogni sera, a partire dalle 19.30, e il palco vedrà passare grandi personaggi, ballo con musica dal vivo, spettacoli eccellenti e serate importanti, insieme a commedie in vernacolo con la prestigiosa presenza e collaborazione di Valerio Ranfagni. Di particolare rilievo l’appuntamento di martedì 21 luglio con   musica lirica e operette, a cura di Alessandro Pegoraro e Anna Ugolini.

Sede del Quartiere 2Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/aTel: 055-2767831 | Fax: 055-2767838E-mail: [email protected]

A cura del Consiglio di Quartiere 2

2CAMPO DI MARTE

puoi trovare queste notizie e molto altrosul sito del Quartiere 2: vai su www.comune.fi.it e nella sezione “Comune” clicca su “Quartieri”

Eventi cultura

VILLA ARRIVABENE Al centro dell’estate Q.2

Al Parterre

È iniziata la 18a Festa d’Estate sotto il Ponte di Varlungo pro-mossa dal circolo ricreativo La Loggetta ‘Corrado Bianchi’, in col-laborazione con il Quartiere 2. La festa si svolge dal 2 giugno al 31 luglio con un ricco programma di eventi e di intrattenimenti ricreativi (ballo, commedie in verna-colo fiorentino, giochi per i bambini, dibattiti), senza dimenticare l’aspetto enogastronomico con cucina casalinga e servizio offer-to dai volontari, insieme al buon gelato preparato dalla gelateria Il Girasole. L’iniziativa è ambientata nell’area verde lungo la pista ciclabile che costeggia l’ Arno, sotto il ponte di Varlungo. Un appuntamento da non perdere e adatto a tutte le età.

PIAZZA DONATELLO E I SUOI ARTISTIPiazza Donatello torna ad animarsi con la “Mostra in Piazza” del Gruppo Donatello. L’affiatato gruppo di artisti, che tanto ha contribuito a valorizzare la città con i suoi interventi e le sue installazioni, propone anche questa volta un ricco programma di eventi, in collaborazione con il Q.2.

PROGRAMMA

Sabato 6 giugno, ore 17, nella sede del Gruppo, apertura della mostra fotografica “Luci della città”, (in collaborazione con la S.I.L.F.I), segue premiazione dei vincitori; ore 18, Piazza Donatello, alla presenza delle autorità, inaugurazione e presen-tazione del catalogo  della “XLV Mostra in Piazza”, seguirà un drink offerto dal Caffè Storico Letterario Le Giubbe Rosse.Domenica 7 giugno, ore 21.15, Concerto della Filarmonica Giuseppe Verdi del Comune di Fiesole, premiazione di Lucia-no Artusi per la sua opera di divulgazione della storia e dell’arte fiorentine.Lunedì 8 giugno, ore 16.30-20, “Gioca con l’arte”, laboratorio del legno e del colore, aperto a ragazzi di tutte le fasce di età, condotto in collaborazione con l’Associazione Fantulin - Bottega di Geppetto.Martedì 9 giugno, ore 18, Animazione a cura dell’Associazione Fantulin con la consegna ai bambini delle creazioni da loro realizzate.Mercoledì 10, ore 20, Chiusura della mostra, ore 20.30 cena degli artisti (solo su invito e prenotazione).

Grande successo per gli eventi di bonsai e suiseki che si sono svolti in aprile al Parter-re di Piazza della Libertà, a cura del club fiorentino Atabs. Prima la mostra dei migliori bonsai e suiseki (le pietre-paesaggio e non solo) selezionati dai club di tutta la regione, poi la settimana successiva, come di consueto da molti  anni, spazio alla mostra degli esemplari dei soci dell’Atabs, il bonsai club fiorentino che ha sede  proprio nel Q.2 e che quest’anno festeggia il suo trentennale. Il Presidente del  Q.2 ha inaugurato entrambe le esposizioni sottolineando la bellezza e il pregio delle realizzazioni e ribadendo l’orgoglio per una presenza così qualificata che conferisce prestigio al territorio locale.

i

La novità di spicco è rappresentata da una rassegna di spetta-coli ed iniziative nel piazzale di Villa Arrivabene, finalizzate alla valorizzazione della struttura sia per la sua funzione istituzionale che per il valore artistico e storico. Si inizierà con uno spettaco-lo teatrale sulla storia di Villa Arrivabene, per proseguire con due spettacoli per famiglie in orario serale, un laboratorio di Geppetto per grandi e piccini, uno spettacolo di burattini dei Pupi di Stac, un laboratorio sulla luce in orario serale e qualche iniziativa musi-cale, a partire dal 2 luglio.

INFO Sul sito internet del Quartiere 2 saranno indicati tutti gli eventi ricreativi, sportivi e culturali dell’estate targata Q.2.

SERATE IN RIVA ALL’ARNO AL FRESCO SOTTO IL PONTE

Anche nel Q.2 è entrato in funzione un servizio di pubblica lettu-ra messo a disposizione da Coop. È stato infatti inaugurato nel Centro Commerciale Coop di via Cimabue il Punto Alimenta la Mente Bibliocoop, allestito con la collaborazione della biblioteca ‘Mario Luzi’. Il punto BiblioCoop di via Cimabue va ad aggiungersi ad altri

quattro spazi di distribuzione dei servizi bibliotecari nei Centri Commerciali: Ponte a Greve; (Q.4), Novoli e Carlo del Prete (Q.5), Gavinana (Q.3).

UN NUOVO PUNTO DI LETTURA ALLA COOP DI VIA CIMABUE

Coverciano

NUOVA VITA PER IL CAMPO DI CALCETTOÈ stato inaugurato lo scorso 14 aprile il campo sportivo di calcetto nel giardino di via Novelli. L’impianto, pavimentato in erba sintetica e recintato con una rete metallica, è molto utilizzato durante tutto l’anno, in particolare dai ragazzi che frequentano il vicino complesso scolastico di Santa Maria a Coverciano. Il manto risultava fortemente consu-mato e necessitava quindi di un intervento di manutenzione. Il Q.2 ha provveduto all’intervento, impegnando 9.450 euro. “Un impianto bello e funzio-nale -ha dichiarato il presidente Q.2- dove i ragazzi di Coverciano potranno continuare a giocare, come avviene del resto da oltre 40 anni. Io e quelli della mia generazione gioca-vamo qui su un campo di terra, mentre i ragazzi di oggi hanno a disposizione materiali più idonei e moderni”.

Mare, monti, terme

VACANZE ANZIANIAnche quest’anno l’Amministrazione Comunale, in accordo con la Direzione Servizi So-ciale e il Q.2, organizza le “Vacanze Anziani”. Si tratta di soggiorni estivi per la terza età in programma in località marine (Lido di Camaiore, Cattolica, Riccione), montane (Fai della Paganella) e termali (Abano Terme), nel periodo compreso tra metà giugno e i primi di agosto. INFO Per informazioni e iscrizioni telefonare la mattina ai seguenti numeri 055.2767853 - 055.2767820

Igiene Pubblica

ZANZARA TIGRE, COMINCIA LA LOTTADopo un inverno mite e molto piovoso, con temperature ben superiori alla media sta-gionale, le zanzare hanno trovato un habitat favorevole al loro sviluppo e proprio per questo è già partita anche quest’anno la “campagna ZZzzanzara Tigre una lotta da vincere insieme”, per la disinfestazione delle aree pubbliche. È in distribuzione in scuole, biblioteche, sedi dei quartieri, presidi e distretti sanitari locali un piccolo manuale di orientamento e di consigli operativi. Nelle città più del 70% dei focolai si trova in area privata ed è quindi importante che tutti i cittadini facciano la loro parte mettendo in atto le misure di prevenzione e trat-tamento, compresa l’installazione delle batbox, i rifugi per pipistrelli, che favoriscono la presenza di un nemico naturale dei fastidiosi insetti. Sono in programma anche incontri formativi con gli amministratori condominiali che rappresentano un punto di snodo fondamentale per introdurre la prevenzione nella sfera privata.Questi i più importanti consigli da seguire per evitare la nascita e lo sviluppo delle larve:eliminare i sottovasi (o comunque non lasciare ristagnare l’acqua) e moderare le an-naffiature; impedire i ristagni di acqua piovana sui teli e sugli oggetti esposti all’aperto;verificare periodicamente che le grondaie ed i pozzetti delle acque piovane e le cana-lette di scorrimento delle acque in eccesso non siano ostruite; non lasciare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua (barattoli, ciotole per animali, piscine gon-fiabili, giochi per bambini, pneumatici) e tenere rovesciato l’annaffiatoio; coprire bidoni, secchi, cisterne e vasche con coperchi ermetici, teli ben tesi o reti zanzariere. Queste misure di prevenzione sono utili anche per combattere le zanzare comuni, che hanno un ciclo di vita simile alla “tigre”.

30 ANNI DI BONSAI

#Il quartiere in pillole

In via Maffei segnalati alcuni problemi dagli abitanti

via maffei, “slalom”tra sporco e radiciChiesti interventi, ma anche più impegno dei cittadini

La segnalazione In biblioteca

incontri alla luzi,prosegue la rassegnaVa avanti “Incontriamoci alla Luzi! 5 appuntamenti per 5 temi”, la rassegna annuale a cura di

Alessandra Borsetti Venier che va in scena alla biblioteca Mario Luzi, in collaborazione con l’associazione culturale MultiMedia91 e l’Archivio della Voce dei Poeti. I primi due incontri si sono tenuti a fine marzo e metà maggio. Poi, una volta passata l’estate, il prossimo appuntamento è in programma giovedì 17 settembre, e sarà dedicato al tema “Memorie e Storia”: durante l’ultima guer-ra, ripercorrendo cinque chilometri di strada, attraverso la memoria di un paese... conversazione con Maria Pagnini, autrice del libro Evelina. Una via crucis di 3.333 passi: la storia dei fucilati di Colle Montici alle porte di Firenze (28-30 giugno 1944), Pagnini Editore. Il quarto incontro si terrà giovedì 22 ottobre sul tema “Poesia e Performance”, con la presentazione della brochure di poesia lineare e visuale “Sotto mentite spoglie” di Kiki Franceschi, con letture live. Il quinto e ultimo ap-puntamento è infine in programma giovedì 10 dicembre, e sarà dedicato al tema “Poesia e donne”. Per informazioni è possibile contattare la biblioteca Mario Luzi (tel. 055.669229) o l’associazione MultiMedia91, al numero 055.8398747.

Lavori

nuova pavimentazioneper il palacovercianoVia libera della giunta di Palazzo Vecchio al progetto definitivo per la nuova pavimentazione del

Palacoverciano. Il piano per il rifacimento dell’impermeabilizzazione e della pavimentazione della terrazza di copertura è stato approvato alla fine di aprile. L’intervento sarà finanziato con un importo complessivo di ottantamila euro di contributo regionale. Gli interventi previsti nel progetto riguardano il completo rifacimento della pavimentazione della terrazza di copertura di spogliatoi e servizi (circa 650 metri quadrati), con la demolizione dell’esistente, il rifacimento completo dei giunti e la stesura di una nuova guaina impermeabilizzante. I lavori – spiegano da Palazzo Vecchio – sono stati decisi per risolvere i problemi di infiltrazioni e ottimizzare l’uso della terrazza. Sono stati previsti materiali diversi per le varie destinazioni d’uso: pavimentazione in gomma per l’area centrale a uso sportivo e pavimentazione in gres porcellanato antiscivolo per la parte restante a uso ricreativo e ristoro. La realizzazione degli interventi è prevista in estate.

Il progetto

le emergenze?si affrontano così Come affrontare le emergenze quali alluvioni o terremoti? Informare i cittadini sui comporta-

menti da tenere in questi casi è uno dei compiti della Protezione Civile comunale. Per questo motivo, lo scorso mese ha preso il via, in via Gioberti, il progetto “Ti informo, ti preparo – È inutile temere ciò che non si può evitare”, che vede rappresentanti delle associazioni di volontariato (nella prima fase sono state coinvolte l’Associazione Europea Operatori di Polizia, l’Associazione Naziona-le Alpini, Prociv-Arci Croce Viola Firenze e la Vab Vigilanza antincendi boschivi) scendere in stra-da per informare direttamente i cittadini. In concreto, i volontari si recano in alcuni luoghi pubblici della città per spiegare agli abitanti come affrontare un eventuale terremoto o alluvione, come com-portarsi durante l’evento e anche nel momento successivo. Nell’occasione viene consegnato anche un pieghevole informativo che descrive le varie fasi da affrontare. Dopo via Gioberti, i volontari si sono spostati al centro commerciale di via Canova, mentre le tappe successive hanno toccato Ponte a Greve, Gavinana, Novoli e il Gignoro. Ma non è finita qua, perché l’attività proseguirà fino al mese di giugno: per conoscere la programmazione è possibile consultare il sito della Protezione Civile (protezionecivile.comune.fi.it).

Servizi

cambiano gli oraridegli sportelli sasI servizi della Sas più vicini ai cittadini. Dalla fine di aprile gli sportelli Sas si sono “avvicinati” agli

abitanti con orari più lunghi nei giorni feriali e una novità che riguarda il sabato mattina. La rior-ganizzazione degli orari – viene spiegato – è stata predisposta per ampliare il servizio e facilitare il disbrigo delle pratiche al cittadino, soprattutto per quanto riguarda il rilascio dei contrassegni e dei permessi temporanei per l’accesso alla ztl. Grazie al nuovo orario, chi deve richiedere un’autorizza-zione “volante” per l’accesso alla zona a traffico limitato può ora recarsi anche a uno sportello Sas e non più soltanto ai distaccamenti della polizia municipale. Nel dettaglio, i check point Nord e Sud sono aperti tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 no stop (con un anticipo di mezz’ora la mattina e un posticipo di mezz’ora la sera). L’ufficio rilascio contrassegni al cubo 8 del Parterre è aperto dal lunedì al venerdì no stop, sempre dalle 7.30 alle 19.30 (finora l’orario era 8.30-13 e 14-16). E, novità, anche il sabato dalle 7.30 alle 15. Nuovi orari anche per il contact center Urp che svolge anche l’attività di infopoint tramvia (cubo 5 del Parterre): l’orario è stato prolungato nei giorni feriali, con apertura no stop dalle 7.30 alle 16.30 (prima era 8.30-13) e, come per gli sportelli del cubo 8, è prevista l’apertura anche il sabato, con l’orario spezzato 7.30-12 e 12.30-16.

che delimitano le radici del gran-de pino che si trova davanti alla scuola. Radici che rendono in-transitabile via Calandrino. Così, nella zona, gli abitanti tornano a chiedere interventi per risolvere la situazione.

Il cartello appeso al tronco del grande pino marittimo di via Maffei, nella zona delle Cure, parla chiaro:

“Il degrado ci fa vivere male. Ci sono i cassonetti per i rifiuti e gli escrementi dei cani, non la-sciamoli fuori”. Un messaggio semplice, che vuol risvegliare l’attenzione dei cittadini al ri-spetto e all’educazione, per far sì che la strada resti pulita e che nessuno – a partire dai ragazzi che tutti i giorni frequentano la scuola media Calvino – sia co-stretto a fare lo slalom tra i rifiuti e gli escrementi dei cani. “Non è un messaggio di critica solo a chi si occupa della pulizia della zona, che negli ultimi anni si è abbastanza impegnato per dar-ci un servizio migliore, ma agli stessi cittadini, per far riflettere che siamo noi a creare lo sporco, e che invece basterebbe poco per

avere una strada più pulita. Dob-biamo essere noi i primi a dare il buon esempio”, commenta una residente. I cassonetti presenti nella via sarebbero anche nu-merosi, “ma spesso poco puliti e posizionati in una maniera così disordinata che quasi stimola la stessa sporcizia”, aggiungono al-tri residenti. Ma non è tutto. Pro-prio accanto ad alcuni cassonetti ci sono da tempo le transenne

Eleonora Magnanelli

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6 | Giugno 2015 Quartiere 2Campo di Marte . Coverciano . Cure

#Ieri & oggi

a spasso sulle tracce del boccaccioViaggio tra i luoghi che ricordano lo scrittore (e le sue opere) nel mese della sua nascita

Per molti studiosi è giu-gno il mese il cui nac-que Giovanni Boccaccio (Certaldo, 1313), amico

di Petrarca, grande ammiratore di Dante Alighieri e innamorato delle colline fiesolane. Nel quar-tiere 2 non mancano certo i luo-ghi che ne ricordano vita e opere: prendono il suo nome una scuola (in vicolo del Cionfo) e una lunga strada che, seguendo il corso del Mugnone, arriva fino a San Do-menico. Via Giovanni Boccaccio, che un tempo si chiamava via Fiesolana Nuova, prende il nome attuale nel 1938 grazie al “Deca-meron”, opera in cui lo scrittore immagina che nel 1348, anno in cui a Firenze scoppia una terribi-le epidemia di peste, sette giovani donne e tre uomini lascino la città ritirandosi in una villa per sottrar-si al contagio. La villa in questio-ne, con il giardino bello come un paradiso terreno, narrato nell’in-troduzione alla Terza Giornata, sarebbe Villa Palmieri. L’edificio si trova sulla destra di via Boccaccio

provenendo da piazza delle Cure, esiste dal 1300 e apparteneva in origine alla famiglia Fini che, nel 1454, la cedette a Matteo Palmieri. Dimora per i soggiorni a Firenze della Regina Vittoria d’Inghilter-ra, è circondata da molto verde e da alberi alti che ne impediscono la visione dei dettagli. Proseguen-do il tour lungo la via dedicata al poeta si nota a un certo punto, sulla sinistra, la presenza di un’al-tra villa. È Villa Schifanoia, con-siderata da alcuni l’abitazione dei protagonisti del Decameron, di-venuta ora sede dell’Istituto Uni-versitario Europeo. Camminare lungo via Giovanni Boccaccio nel mese di nascita dello scrittore permette insomma di riscopri-re una parte meno conosciuta di Firenze e di gustare un’atmosfera d’altri tempi, accompagnata dal suono melodico del Mugnone. Che non può non ricordare Ca-landrino, uno dei protagonisti di alcune novelle del “Decameron”. È proprio giù per il Mugnone che Calandrino, Bruno e Buffalmacco

Valentina Veneziano

Curiosità

tutti a piedialla scopertadell’area naturaledel mensola

“A passeggio sulle colline fra il Mensola e Setti-

gnano” è un piacevole pro-gramma organizzato dal cir-colo ricreativo Faliero Pucci in collaborazione con il Quar-tiere 2. Sei facili escursioni (la prima delle quali ha avuto luo-go ad aprile) che permettono di conoscere i luoghi dell’area naturale protetta del torrente Mensola. Il 14 giugno sarà la volta dei “Percorsi del Deca-merone”, una passeggiata di sette chilometri con partenza dalla fermata di Ponte a Men-sola. Nessuna preoccupazione: il livello di difficoltà è conside-rato facile.

V.V.

Focus

“vanno cercando di trovar l’eli-tropia” (Ottava Giornata, Novella Terza). Chi invece volesse “rivive-re” la travagliata storia d’amore tra Africo e Mensola, protagonisti del poemetto boccaccesco “Ninfale Fiesolano”, pur restando sempre nel quartiere dovrà però spostarsi

verso Ponte a Mensola e scendere all’omonima fermata del bus nu-mero 10. Africo, giovane pastore, si innamora di Mensola, ninfa “con angelico riso” che, conceden-dosi a lui, viola le leggi di Diana e, divorata dal senso di colpa, decide di non incontrarlo più. Africo, di-

sperato, si toglie la vita buttandosi in un fiume, mentre Mensola, dopo aver dato alla luce un figlio, è trasformata da Diana nell’omo-nimo corso d’acqua. Sia l’Africo, ora conosciuto come Affrico, che il Mensola esistono ancora oggi, e sfociano in Arno.

Nel quartiere non mancano i luoghi che ricordano vita e opere di Giovanni Boccaccio: qua prendono il suo nome una scuola e una lunga strada

Giugno 2015 | 7 Quartiere 2Campo di Marte . Coverciano . Cure

#L’inchiesta

in arrivo più controllie nuove telecamere

Più controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la risposta messa in campo per fronteg-giare la questione sicurezza

in città. A riaccendere le luci sul tema l’episodio avvenuto in pieno giorno che ha sconvolto un intero quartiere e non solo: la rapina a un gioielliere di via Gio-berti nell’aprile scorso, in una delle vie più rinomate dello shopping fi orentino. Così, dopo questo preoccupante episo-dio, in tanti si sono domandati se fosse il caso di parlare di una “emergenza sicu-rezza” in città. In realtà i numeri rivela-

no un trend in calo, precisamente del 40 per cento per le rapine e del 7 per cento per i furti, nel primo trimestre 2015 ri-spetto al 2014: secondo quanto emerso dall’analisi del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono sta-te complessivamente 56 le rapine (393 nel 2014) e 2.167 i furti (9.317 nel 2014). Nonostante questo, la percezione di in-sicurezza si fa sentire in molti cittadini, dal momento che i reati predatori toc-cano la sfera più intima delle persone, restano impressi nella memoria e lascia-no conseguenze (fi siche o psicologiche)

in chi li subisce. Così, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da una rappresentanza delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia di Stato e guardia di fi nanza) e del Comune di Firenze (polizia municipale e servizi tecnici). È stato innanzitutto deciso di irrobustire il controllo delle aree a maggior valenza commerciale. E poi si parla di installare più “occhi elettronici” sulla città: la pri-ma fase del lavoro prevede una verifi ca dello stato di manutenzione delle teleca-mere già in funzione, oltre duecento, in parte destinate esclusivamente ai con-trolli mirati alla sicurezza (prevalente-mente in centro) e in parte a quelli per la viabilità (soprattutto sui viali). Entro l’anno, in collaborazione con Prefettu-ra e Questura, il Comune predisporrà un progetto per implementare la rete esistente e arrivare così a coprire tutti i quartieri della città, quantifi cato in circa 250mila euro di investimenti, secondo quanto annunciato dal sindaco Dario Nardella. Circa trenta le aree individua-te da Palazzo Vecchio, in corrisponden-za dei centri commerciali naturali della città, quello di via Gioberti incluso, nel centro storico ma anche in periferia. Le aree, in sostanza, maggiormente fre-quentate della città, sia in orario diurno che notturno. Il gruppo di lavoro elabo-rerà una scala delle priorità, che poi il comitato provinciale valuterà e validerà. Il documento sarà quindi inviato al Mi-nistero degli interni e ad altre istituzioni per accedere a eventuali fi nanziamenti specifi ci.

Sara Camaiora

Sicurezza in città/1

La gioielleria di via Gioberti rapinata in pieno giorno lo scorso aprile: l’episodio ha fatto riaccendere le lucisulla questione della sicurezza in città

Il sindaco Dario Nardella

Parla il sindaco

“un maggior presidio sul territorio”

“Una città di medie dimensioni con un ritmo da capitale”. Ha

defi nito così la sua Firenze il primo cittadino Dario Nardella, parlando del tema della sicurezza a una televisione locale. Ed è proprio per questa sua ca-ratteristica che, a suo avviso, c’è bisogno di controlli capillari e di un impegno costante. Per questa ragione il sindaco si è fatto promotore di un appello al mi-nistro degli interni Alfano, in modo da “avere più agenti sul territorio e quindi un maggiore presidio”. “Per gli eventi che ospita e per le sue caratteristiche – ha fatto presente Nardella – Firenze non può essere considerata una qualunque città da 350mila abitanti”.

S.C.

Focus

“problema diffuso in tutta firenze”

Suo fi glio, dopo quel giorno, ha deciso di interrompere l’attività E così la gioiel-leria di via Gioberti a fi ne mese chiuderà defi nitivamente i battenti. La causa: la

rapina in pieno giorno dell’aprile scorso. Un episodio che ha destato sgomento nel quartiere e nella città intera. “Avevamo già segnalato situazioni sospette – spiega il titolare – da tempo c’è bisogno di più controlli, bene se si parla di interventi ma purtroppo si agisce quando è già tardi”. Quanto al tema della sicurezza, non parla di una “emergenza via Gioberti” ma piuttosto di “un problema generale e diff uso in tutta la città” il presidente del centro commerciale naturale Danilo Bencistà, che aggiunge: “Apprezziamo il lavoro fatto dall’amministrazione, soprattutto l’aver raccolto ciò che da tempo richiedevamo, ovvero l’installazione di telecamere”.

S.C.

Dopo la rapina avvenutain pieno giorno in via Gioberti

fari puntati soprattuttosulle aree commerciali

8 | Giugno 2015

#L’inchiesta

scatta la guerraagli incidential volanteGià più di mille sinistriquest’anno, 14 mortali.Nasce un uffi cio ad hoc

Sicurezza in città/2

Superano il migliaio gli incidenti stradali avvenuti a Firenze in questi primi mesi del 2015, già quattor-dici quelli mortali. Da gennaio ad aprile di quest’anno sono state rilevate circa 1.400 infrazioni, di cui 824 da 137 pattuglie in borghese, una tipologia di controllo che è stato deciso di implementare. Tra le sanzioni più frequenti l’uso del cellulare alla guida (482 multe), ma anche il mancato utilizzo delle

cinture di sicurezza (57 casi) e il passaggio col semaforo rosso (65). La maglia nera per la maggior incidentalità va a via Baracca, che si è aggiudicata il triste primato nel 2014 con 76 incidenti, seguita a ruota da via Pistoiese con 72. Poi viale Strozzi, via di Novoli, via Senese e viale Redi, quest’ultimo teatro anche lo mese scorso di un tragico incidente. Sempre per quanto riguarda lo scorso anno, il totale degli incidenti è stato di 3.646 (3.318 i feriti e 18 le vittime), con 185 sinistri causati da guida sotto l’eff etto dell’alcol e ventuno di droga, oltre a 118 omissioni di soccorso. Tantissime le multe per eccesso di velocità rilevato da autovelox e telelaser (150mila), e molte anche le auto pizzicate senza assicurazione, 1.800. “Non possiamo rimanere inermi di fronte a numeri da bollettino di guerra: le violazioni al codice della strada sono atti potenzialmente omicidi”, è il duro com-mento del sindaco Nardella, che ribadisce la ferma volontà dell’amministrazione di fare il massimo per ridurre gli incidenti. Ed è con questo obiettivo che nasce a Palazzo Vecchio l’uffi cio per la sicurezza stradale, una struttura intersettoriale che supporterà sindaco e giunta su questo tema per quanto riguarda controlli, preven-zione, miglioramento delle infrastrutture, monitoraggio e statistiche e che sarà composta da cinque persone: un dipendente della direzione uffi cio del sindaco, due vigili urbani, un dipendente della direzione generale e un collaboratore del sindaco con competenze in tema di sicurezza stradale e infrastrutture. Un altro tassello del progetto David, messo a punto da Comune e associazione Lorenzo Guarnieri dal 2011 con l’obiettivo di ridurre, entro il 2020, del 50 per cento il numero di decessi e feriti gravi sulle strade. L’altro fronte dell’impegno è quello della viabilità: saranno rifatti entro l’anno 5.200 attraversamenti pedonali e sono in ponte verifi che per la messa in sicurezza di molte strade, tra cui via Toselli e via Maragliano. Altri interventi sono previsti in tutti i quartieri: i bandi sono pronti ma, per andare in gara, necessitano dello sblocco delle risorse del patto di stabi-lità. E dopo l’estate partirà anche una massiccia campagna di comunicazione sul tema della sicurezza stradale.

Sara Camaiora

Entro l’anno l’omicidio stradale potrebbe diventa-re legge. Ne è convinto Stefano Guarnieri, che su

questo tema si batte ormai da tempo. Sono cinque anni esatti che suo fi glio Lorenzo, allora diciasset-tenne, ha perso la vita al parco delle Cascine, cinque anni da quella maledetta notte tra il 1° e il 2 giugno 2010. Portare la violenza stradale in cima alle pri-orità delle amministrazioni, ridurre drasticamente il numero delle vittime di incidenti, sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e sui comporta-menti da tenere alla guida, fornire assistenza alle famiglie coinvolte in drammi di questo tipo: sono gli obiettivi che si è posta l’associazione intitolata a Lorenzo (www.lorenzoguarnieri.com), per ricordar-lo e perché “la sua morte non può e non deve essere vana”, come si legge sul sito. “La violenza stradale è il fenomeno che provoca il numero più alto di mor-ti e invalidità permanenti soprattutto nei giovani, combatterlo deve essere un impegno costante delle amministrazioni”, sottolinea Guarnieri. E proprio la campagna per l’introduzione del reato di omici-dio stradale, ovvero l’inasprimento delle pene per chi causa incidenti guidando sotto l’eff etto di alcol o droga, è stato uno dei suoi principali impegni, af-fi ancato anche dal Comune che, in più occasioni, ha promosso e realizzato iniziative. Superano le ottan-tamila le fi rme raccolte dall’associazione Guarnieri con questo obiettivo e, a livello nazionale, l’iter della normativa in materia prosegue, con un primo sì in Commissione Giustizia al Senato. “Il reato di omi-cidio stradale permette di dare giustizia alle vittime ma è anche un deterrente: lo dimostra il caso dell’In-ghilterra, dove una legge simile esiste e le vittime di incidenti stradali sono la metà di quelle italiane”, conclude Guarnieri.

Verso la legge

omicidio stradale,l’iter continua

Giugno 2015 | 9

#Un mese in una pagina

un calcio storicoda fiorentini “veri”

Allo sparo della colubrina “il pallaio vestito d’amendue i colori giustamente batta la palla”: si rinnoverà allora una delle più belle e antiche tradizioni di Firenze. Torna il calcio storico, un anno fa interrotto sul più bello dopo che nervi tesi e scorrettezze avevano portato alla sospen-sione del torneo. Acqua passata, ora è tempo di pensare di nuovo al calcio giocato. Sabato 13

e domenica 14 giugno le semifi nali, mercoledì 24 giugno la fi nale. Un’edizione diversa dalle precedenti, la prima giocata secondo il nuovo regolamento. “Per compilarlo abbiamo tenuto conto di due criteri: fl uidi-tà del gioco e fi orentinità”, spiega Michele Pierguidi, uno dei quattro saggi incaricati dal sindaco Nardella di mettere a punto le nuove regole. In breve, il testa a testa fra due giocatori continuerà a essere consentito, ma solo per un periodo limitato di tempo e a patto che l’avversario abbia accettato l’ingaggio. Gli arbitri avranno più potere sanzionatorio e se un giocatore si rifi uterà di lasciare il terreno di gioco dopo l’ordine del maestro di campo – da un episodio del genere ebbero inizio i disordini del 2014 – la partita verrà sospesa e la squadra del giocatore disobbediente sanzionata con la sconfi tta a tavolino e cinquemila euro di multa, pene aggravate in caso di recidiva. In campo, poi, ci andranno i fi orentini veri: da quest’anno tutti i calcianti dovranno essere nati a Firenze o residenti in uno dei comuni della Città metropolitana da almeno dieci anni ininterrotti. “Ci impegniamo ad attuare il regolamento alla lettera per non incorrere più in situazioni spiacevoli”, spiega ancora Pierguidi, di recente confermato alla guida del calcio storico. “Prima di tutto deve però cambiare l’atteggiamento delle squadre: se si gioca solo per i cazzotti non è più calcio storico. La lezione è servita, il clima è buono e sono certo che andrà tutto per il meglio”. È d’accordo Luciano Artusi, memoria storica e uomo simbolo del calcio fi orentino: “Sarà una bella edizione”, prevede, e del suo pronostico ci si può fi dare. “Per esperienza ho imparato a riconoscere che le edizioni del calcio storico seguono una sinusoide: alle annate memorabili succedono incontri sottotono, dopodiché la qua-lità torna a risalire. Anno scorso si è toccato il fondo: aspettiamoci quindi almeno due grandi edizioni”, spiega. “D’altra parte – aggiunge – bastano le due ricorrenze che si festeggiano quest’anno in città a rende-re speciale il torneo: i 750 anni dalla nascita di Dante e i 150 di Firenze Capitale”. Con l’entrata in vigore del limite d’età previsto dalle nuove regole, Artusi ha dovuto lasciare l’incarico di direttore del corteo storico, ricoperto per cinquantacinque anni. Sarà ancora in piazza Santa Croce in veste di consigliere delegato a feste e tradizioni popolari, ma questa volta non si udirà il suo grido, famoso nel mondo. Che Artusi accet-ta allora di lanciare dalle colonne de Il Reporter: “Gridate con me: viva Fiorenza!”.

Andrea Tani

Il torneo A 750 anni dalla nascita

e il sommo poeta “invase” FirenzeUn “Dante tram”, le immortali terzine del Sommo Poeta sparse in lungo e in largo per la città

e gli auguri da parte di personaggi celebri dei nostri tempi. Così Firenze ha festeggiato Dante Alighieri nel 750esimo anniversario della sua nascita. L’immagine del Sommo Poeta e le sue terzine hanno “invaso” il capoluogo toscano attraverso i principali mezzi di trasporto, cartelloni, manifesti, un sito internet dedicato (www.comune.fi .it/dante750) e una campagna social. Per l’occasione, come detto, non è mancato nemmeno un “Dante tram” tutto rivestito in onore del poeta, mentre altri Dante hanno fatto la loro comparsa su bussini elettrici, auto del car sharing e pensiline delle fermate. Ma le novità non si sono fermate “fuori”, salendo anche a bordo dei mezzi pubblici grazie all’operazione di animazione culturale ideata dal Museo Casa di Dante in collaborazione con l’uffi cio comunicazione del Comune di Firenze: una coppia di attori è salita a bordo di bus e tram per rivolgere ai passeggeri domande su Dante, la sua opera e il suo tempo. In calendario anche itinerari danteschi, letture e spet-tacoli, mentre sul sito internet del nostro giornale (www.ilreporter.it) è stato organizzato il concorso “Fotografa il tuo Dante”, che invitava a postare su Instagram, fi no al 4 giugno, una foto scattata in città che avesse un legame con la fi gura del Sommo Poeta: in palio c’erano due biglietti per il concerto di Jovanotti del 5 luglio allo stadio Artemio Franchi, messi a disposizione da Prg – Public relations group. Il tutto per festeggiare, da par suo, il Sommo Poeta, 750 anni dopo la sua nascita.

Il progetto

“targhe” alle bici contro i furtiUn progetto contro i furti delle biciclette. Si chiama “Lamìbici”, è stato elaborato dall’Uffi cio Città

Sicura insieme alla polizia municipale e prevede una serie di iniziative e campagne: tra i suoi obiettivi ci sono quelli di arginare il fenomeno della rivendita di mezzi di provenienza non certa e di informare i cittadini sui sistemi antifurto esistenti. Come l’Easy Tag, ovvero l’adesivo indelebile da attaccare alla bicicletta che, collegato al Registro italiano bici, associa al proprietario il numero progressivo della “targa”, il numero di telaio e i dati identifi cativi del mezzo. In questo modo, in caso di furto, con una segnalazione al registro il legittimo proprietario viene avvisato quando la bicicletta viene ritrovata. Lo scorso mese duecento di questi adesivi sono stati distribuiti ad altrettanti fi orentini che si sono recati in piazza Bartali per “Targa la bici”, l’iniziativa di lancio del progetto “Lamìbici”, e nelle prossime settimane l’iniziativa si sposterà anche negli altri quartieri cittadini per “targare” altre biciclette. Ma la targa e la contestuale registrazione sono soltanto alcuni degli strumenti del progetto “Lamìbici”: sono previste anche campagne di comunicazione rivolte sia ai cittadini che ai rivenditori di biciclette, con la sottoscrizione di un accordo tra Comune e commercianti con una serie di impegni reciproci. L’amministrazione diff onderà la lista dei negozi aderenti, pubblicizzandoli come rivenditori di usato sicuro “Lamìbici”, e da parte loro gli esercenti si impegneranno, nel caso di acquisto di bici-clette usate per poi rivenderle, ad archiviare il nominativo e il documento del venditore, a verifi care che il numero di telaio non risulti tra quelli rubati e a rilasciare all’acquirente il certifi cato di vendita della bicicletta.

Animali “insoliti”

in città spuntano cinghiali e caprioliCinghiali (e non solo) in città. Anche a Firenze si vedono sempre più spesso le conseguenze dell’au-

mento della presenza di alcune specie selvatiche registrato a livello provinciale e regionale. Uno degli ultimi casi avvenuti in città in ordine di tempo ha riguardato, a metà maggio, la cattura di un grosso maschio di cinghiale di circa un quintale in via del Palmerino. Nella zona – viene spiegato – solo negli ultimi mesi sono stati catturati oltre trenta esemplari, che oltre a provocare paura negli abitanti rischiavano di fi nire in strada e causare danni a mezzi e persone. Ma non solo cinghiali: altri episodi recenti hanno riguardato caprioli fi niti addirittura in piazza Beccaria e piazza Gavinana. E altri casi, sempre più frequenti, riguardano le operazioni di controllo sui cinghiali in prossimità delle grandi arterie stradali, come nelle zone limitrofe a via Faentina e via Bolognese. Così, sempre più spesso la polizia provinciale è chiamata a intervenire con urgenza per risolvere situazioni di rischio. Anche in piena città.

7501 2 6 5 - 2 0 1 5

ANNI DALLA NASCITA DI DANTE

Tosco che per la città del foco

vivo ten vai così parlando onesto,

piacciati di restare in questo loco.

Inf. 10, 22-24

#Dante750

10 | Giugno 2015

Via dell’Oriuolo prese tale nome perché in una bottega di questa strada, nel 1353, venne fabbricato il primo orolo-

gio destinato a ornare la torre di Palazzo Vec-chio. Prima di allora, e anche qualche tempo dopo, la strada prendeva il nome dall’antica fa-miglia degli Albertinelli. Chi costruì l’oriuolo fu il chiavaiolo Niccolao di Bernardo del Popolo di San Frediano, per la somma non indiff erente di 300 fi orini d’oro. L’innovativo misuratore del tempo iniziò a scandire le ore con il rintocco di una campana della torre il 25 marzo 1353, esattamente per il Capodanno fi orentino. Si fermò cinque anni dopo e, grazie al milanese Giovanni Pacino, riprese a battere regolarmen-te le scansioni temporali della giornata ai cui utilissimi rintocchi si erano già abituati i cittadi-ni. Nel Quattrocento fu necessario un ulteriore restauro fi no a che, nel 1667, un nuovo orologio lo andò a sostituire. Questa volta non si trattò di un dispositivo solo uditivo, bensì anche visi-vo ottenuto per mezzo di una mostra circolare bianca segnata da dodici ore ed un’unica lan-cetta ruotante segnatempo, che comparve sulla bruna facciata del pietrigno fi laretto, alla base della svettante torre. L’orologio venne realizza-to grazie ad un complesso ingranaggio messo a punto dal matematico fi orentino Vincenzio Viviani, e fu un incredibile successo; una “con-quista” del popolo non indiff erente e, per corri-spondere “al desiderio universale dei cittadini” che lamentavano l’inconveniente di non poter vedere le ore durante la notte, si provvide, due anni dopo, alla sua illuminazione dall’imbruni-re fi no all’alba. Allora non esistevano altri oro-logi pubblici illuminati, per cui quello di Palaz-zo Vecchio fu il primo ad esserlo e l’unico per molti anni. Si proiettava un bagliore luminoso sulla grande mostra bianca, a mezzo di alcuni lumi ad olio muniti di lenti rifl ettenti, spinte alla sera dal lumaio che provvedeva all’accensione e poi allo spegnimento al mattino. L’operazione veniva eseguita dall’interno della Torre d’Ar-nolfo, su due guide di ferro che fuoriuscivano da una speciale apertura situata sotto la mostra stessa fra due fessure verticali simili a feritoie. Questo sistema, utilizzato per molti anni, fu abolito in quanto, con il trascorrere del tempo, si ritenne “poco pratico ed effi cace”. Ormai ai primi dell’Ottocento, su proposta del professor Innocenzo Golfarelli, direttore delle Offi cine Galileo, si pensò, senza poi realizzare, d’illumi-nare la mostra dell’orologio “con un rifl ettore

elettrico da collocarsi nella terrazza soprastante la Loggia de’Lanzi, ma tale progetto non venne altrimenti attuato, sia per la complicazione del sistema e sia per la spesa elevata che a quell’epo-ca esigeva la produzione dell’energia elettrica”. I tempi non erano ancora maturi, per consen-tire alle lampade ad incandescenza, collegate alla rete d’illuminazione pubblica, l’attuale vi-sione notturna dell’orologio. Nel 1903 però, la modernizzazione si fece avanti in modo pro-rompente. Dagli atti del Consiglio Comunale del gennaio di quell’anno, l’Amministrazione approvava il progetto per l’installazione di sei orologi elettrici, deliberandone l’acquisto dalla Casa Wagner di Wiesbaden da collocarsi: “uno nella sala dell’Assessore ai Lavori Pubblici, un al-tro a doppio quadrante, trasparente, di cm. 65 di diametro, in Piazza Cavour, poggiato su mensole a braccio di ferro battuto e illuminato in tempo di notte a mezzo di fi ammelle a gas. Due simili al precedente, uno sull’angolo di Via degli Spe-ziali e l’altro sull’angolo di Via dei Banchi e Via Rondinelli. Uno a un solo quadrante in Piazza della Calza in prossimità di uno dei fanali a gas ivi esistenti, in modo che possa essere veduto anche di notte. Uno, simile al precedente, venga montato presso la Porta a S. Frediano”. Il tutto per una spesa complessiva di £. 2.868,34 com-preso imballaggio, trasporto ferroviario e spe-se doganali. Per l’ordinaria manutenzione i sei orologi venivano affi dati alle Offi cine Galileo. Il consenso generale riscontrato dalla cittadi-nanza fu talmente positivo e unanime, che in-dusse addirittura l’Amministrazione Comunale a comunicare da parte dell’Uffi cio Tecnico, al Magistrato di Vienna il successo ottenuto dagli orologi elettrici forniti dalla Maison ch. Th oed Wagner. Visto il felice esito dell’installazione dei sei innovativi orologi, l’Amministrazione, il 4 aprile 1906, ne approva la dislocazione di al-tri dieci, questa volta però “pubblicitari”, forniti gratuitamente dalla Ditta di Aldo Veneziani, del fu ingegner Federigo e Soci di Bologna che collocherà a sua cura, nel centro cittadino in punti da stabilirsi. Tali “orologi reclame” a titolo di esperimento avevano un decorso di 5 anni “tacitamente rinnovato per egual tempo, qualora 6 mesi prima della sua scadenza nessuna delle parti dia all’altra formale disdetta”. La fornitura degli orologi era completamente gratuita per-ché la Ditta Veneziani usufruiva degli apposi-ti spazi sugli orologi stessi su cui riscuotere la pubblicità. Un bel disegno a china dell’orologio

mostrava le superfi ci segnate con le lettere C, D, E sulle quali apporre le pubblicità. Il Comune si riservava inoltre la facoltà di vietare quelle forme di reclame “che ritenesse off ensive alla morale” imponendo alla ditta di ottemperare subito alla rimozione, “sotto pena di immediata decadenza della concessione”. L’Amministrazio-ne si riservava anche il diritto di verifi care in ogni momento “il buon funzionamento degli orologi e per ogni irregolarità constatata, la ditta assuntrice dovrà sottostare ad una multa varia-bile da £ 10 a 50. Accertate tre contravvenzioni al riguardo, il Comune avrà facoltà di rescindere il contratto o di procedere alla riparazione occor-rente, a spese della ditta che non provvedesse nel termine assegnato”. Ormai la modernità aveva fatto breccia e la città si stava aprendo a nuove idee.

LUCIANOE RICCIARDO ARTUSI

�Webartusi.net

In questo periodo dell’anno c’è una categoria di persone che soff re più degli altri, che lotta in modo straziante per la propria dignità e alla quale mi sento di dover esprimere tutto il mio sostegno: mi riferisco

a quelli che hanno deciso di mettersi a dieta! Prima c’era il dietologo che ti consigliava come ridurre i pasti, ora per fortuna c’è la crisi economica e sal-tare i pasti è diventato più naturale! Per chi non l’avesse mai provata la dieta è la cosa più vicina al martirio: mesi e mesi a lottare contro ogni tentazione, a resistere contro i brontolii di pancia, ad amare chi ti sta vicino che invece di sostenerti ti guarda e ti dice “ma lo sai che mi sembri ingrassato!”. La pa-rabola del santo arriva al massimo compimento con un sacrifi cio estremo (viene arso, ucciso), quella della persona a dieta giunge al capolinea con la prova costume. Mesi e mesi di angustie e di passione per potersi infi lare quel pezzettino di stoff a senza essere presi per il c... dagli altri. Il giorno fatidico il nostro fratello (o sorella) a dieta s’infi lano il costume, si guardano allo specchio con un sorriso compiaciuto, poi mettono piede in spiaggia e vengono presi per il c... un’altra volta! Per confortare queste persone vorrei citare loro una massima di un vecchio saggio cinese: “Non sei tu ad essere grasso, sono gli altri che ti vedono in quel modo!”. In poche parole il tuo sovrappeso non è colpa di quello che mangi ma delle poche diottrie di chi ti sta intorno. Non perdere tempo a dimagrire, metti piuttosto un paio di occhiali a chi ti guarda. Magari quelli da fabbro, tutti neri... così non ti ve-dono proprio!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Web andreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

L’OROLOGIO ILLUMINATO della Torre d’Arnolfo

la prova costume?una questione di vistA

#Rubriche Giugno 2015 | 11

#Cultura

se lo scrittore (non) va in vacanzaPiccola selezione delle ultime fatiche di autori toscani: dai saggi alla letteratura per ragazzi

Toscani popolo di santi, navigatori e... scrittori, verrebbe da dire, per-ché sono molti gli abi-

tanti del granducato a dedicare il proprio tempo alla letteratura. Ed è per questo che Il Reporter ha scelto per voi una selezione di libri “freschi di stampa” che, secondo la nostra redazione, meriterebbero di fi nire nelle li-brerie dei fi orentini. Il primo è il curioso “Le strade dei Santi a Firenze”, di Anna Luisa Roma e Roberto Lasciarrea (Edizioni Sarnus), una sorta di itinerario fi orentino sulle orme dei santi che – chi per un motivo, chi per un altro – hanno dato il nome a moltissime vie della nostra città. Senza scostarsi troppo da questo tema ci si imbatte in “Firenze e la sua Chiesa. Due millenni di fede e di storia”, del giornalista Mauro Bonciani (edito da Le Lettere).Storia, non cronaca, per la pri-ma volta riunita in un testo non specialistico, che aiuta a coglie-re l’essenziale della vicenda che

unisce la città alla sua Chiesa, simboleggiata dalla cupola del Brunelleschi. E ancora, si passa al lavoro di un’altra giornalista, Francesca Tofanari, che nel suo “Missa Est” (Edizioni Nicomp L.E.) ha raccolto le storie, le cu-riosità e i racconti di trentotto chiese fi orentine da lei stessa frequentate. Abbandonato il sa-cro e l’interessante letteratura che gli ruota attorno, ci si sposta verso il magico mondo dei libri per ragazzi, dove si incontra “Un nuovo amico per il signor Stravi-deo” (Edizioni Sarnus), racconto scritto dall’attore Bruno Santini – ha recitato nel Ciclone di Pie-raccioni e in una lunga serie di fi ction televisive, oltre a essere autore e conduttore radiofonico – e già arrivato al terzo episo-dio. Il protagonista è un buff o personaggio, ossessionato dalla tencnologia, che invita a rifl et-tere sull’importanza dei rapporti umani. A metà strada tra saggio e romanzo è l’ultima fatica di uno dei giovani scrittori toscani più

Enrica Cinaschi

Tra le pagine

apprezzati, Vanni Santoni, che nel suo “Muro di casse” (Laterza editore) racconta il fenomeno musicale free tekno tra la fi ne degli anni Ottanta e il Duemila. Uno spaccato molto familiare all’autore, che analizza e raccon-ta nel testo, facendosi aiutare da un corposo apparato documen-tale, cos’era e cosa ha signifi cato quel tipo di cultura in in un dato momento storico. Perché ha se-gnato un’epoca. Chi è alla ricerca di qualcosa di leggero ma non banale, può invece “assaggiare” “Mangia con rigore”, della nutri-zionista Valentina Guttadauro, che ha fatto quattro chiacchiere con i giocatori della Fiorentina per farsi raccontare vizi e virtù a tavola (Salvini editore). E chi vuole qualche consiglio in più? Può consultare “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”, gruppo Facebook made in Florence che conta oltre 20mila iscritti e funziona da piazza per chi vuol scambiare opinioni su libri già letti o da leggere.

Danze coreane, Concerti in villa e aperitivi in carcere:Giugno è anche questo

Altro mese, altri eventi, con l’estate alle porte e

la voglia di mare che chiama sempre più. Ma Firenze non si fa certo spaventare dall’arrivo del solleone, anzi propone una lunga lista di appuntamenti che sarebbe meglio segnare in agenda per non rischiare di dimenticare. Tanto per dirne uno, il 21 giugno, all’interno del carcere di Sollicciano, vie-ne organizzato un “Aperitivo Galeotto”, serata durante la quale dieci detenuti (cinque uomini e cinque donne) ven-gono chiamati a realizzare un aperitivo “fi nger food” – aper-to al pubblico su prenotazione – sotto le direttive dello chef Enrico Panero del ristorante Da Vinci di Eataly Firenze. L’intero ricavato della serata (20 euro a persona) contribu-irà al restauro del Battistero di Firenze. Dopo aver ospitato i bassi rock di Vasco Rossi il 12, l’Artemio Franchi impazzirà di gioia il 23 per l’arrivo del can-tante pop Tiziano Ferro, alla sua prima prova con il pubbli-co immenso degli stadi. Una capatina allo Spazio Alfi eri è vivamente consigliata se tra i propri autori preferiti c’è anche Marco Vichi, che il 16 alle 19 aspetta tutti per bere un bic-chiere di vino e discutere del suo ultimo romanzo, Il Con-sole, uscito per Guanda. Gli amanti della musica classica rimasti orfani delle belle sta-gioni al chiuso dei teatri non devono disperare: il 25 giugno, nella bellissima Villa La Petra-ia a Castello, Daniele Giorgi, primo violino dell’Orchestra regionale della Toscana, salirà sul podio e guiderà i professori d’orchestra nella Sinfonia n.36 di Mozart, composta dall’auto-re alla fi ne del 1783. E mentre si aspettano il 4 e 5 luglio per la doppia performance di Lo-renzo Jovanotti allo stadio, ci si può amabilmente intratte-nere con le serate organizzate da Opera di Firenze il 26 e 27, in coproduzione con Fabbrica Europa, quando sul palcosce-nico salirà la danza coreana dello spettacolo Bul-ssang (al Teatro Goldoni), che porta a Firenze ritmi e contaminazio-ni della Korea National Con-temporary Dance Company.

C.G.

Agenda

Patti Smith sarà a Firenze il 18 giugno, quando tornerà a esibirsi in una città a lei particolarmente cara

Estate/1

Sei mesi a tutta cultura

Un’estate (quasi) infi nita. Sei mesi di eventi fi no a ottobre inol-trato, con un caleidoscopio di oltre 700 appuntamenti che

toccano cinema, letteratura, teatro, danza, musica e design. L’Estate Fiorentina 2015 dura quanto Expo e promette grandi cose. In prima posizione tra gli eventi più attesi ci sono senza dubbio i grandi con-certi, che tornano a occupare gli spazi all’aperto: David Gilmour, Patti Smith, i Limp Bizkit e gli attesissimi Mtv Music Awards si contenderanno il parco delle Cascine, l’anfi teatro, l’ippodromo del Visarno, lo stadio Artemio Franchi e la Cavea del Teatro dell’Opera. Dal 4 al 7 settembre si torna a parlare di musica dal vivo con il Cam-pus della musica in programma al teatro dell’Opera, mentre dal 30 giugno al 3 luglio l’appuntamento è con la musica di Controradio: gli artisti del Rock Contest e le band giovanili selezionate dall’emit-tente fi orentina si esibiranno alle Murate. Sempre alle Murate torna il Festival au Desert (30 giugno-3 luglio), con i maggiori autori e interpreti di musica dal continente africano, mentre per la musi-ca elettronica del Festival Next Tech occorrerà aspettare settembre. Tra gli altri festival, Contrasti al museo Novecento fi no a ottobre e Tempo Reale (vari luoghi, 26 settembre-10 ottobre). Grande spazio anche al cinema con il consueto Apriti cinema! in piazza Santissi-ma Annunziata (26 giugno-26 luglio), oltre alle iniziative Cannes a Firenze (18-26 giugno alla Cavea) e Cinema Reale (da giugno a settembre). Si rinnova poi l’appuntamento con la spiaggia sull’Ar-no, aperta con vari eventi fi no a settembre inoltrato: quest’anno, ad esempio, è in programma la kermesse Arcoscenico con un giardino pensile biodinamico sospeso sul fi ume, a pochi metri dalla riva. A ottobre il festival Sonic Somatic porterà in diversi luoghi della città (dalla corte di Palazzo Strozzi al cimitero degli Inglesi) installazioni artistiche audio-visive e le sonorità del noto Festival Helicotrema, dedicato all’audio registrato. Alle Cascine, a luglio, andrà in scena anche un evento dedicato a David Bowie con Andrea Chimenti e Orchestra. E non mancheranno nemmeno la danza di qualità di Virgilio Sieni (luglio), con performance ambientate nei cenacoli fi orentini, e la classica Cena Bianca – ormai diventata un appunta-mento fi sso – che si svolgerà il 3 luglio in piazza del Carmine.

Bollani e Rava,argento e Hiromi:A Fiesole caldo farima con spettacolo

Che “bella stagione” sa-rebbe senza l’Estate Fie-

solana? Sicuramente meno divertente, ed è per questo che, dal colle lunato, arriva un programma di tutto rispetto: da Stefano Bollani a Hiromi ed Enrico Rava fi no al cinema con il maestro dell’horror Da-rio Argento. E poi il teatro di Maurizio Lombardi e Arian-na Scommegna (premio Ubu 2014) e la musica classica con il compositore olandese Louis Andriessen. E ancora il ritorno della danza, con il Balletto di Toscana, l’Opus Ballet e il Bal-letto di Firenze e alcune delle giovani stelle italiane. Sono questi alcuni degli eventi del-la 68esima edizione dell’Estate Fiesolana, in programma dal 21 giugno al 26 luglio. Previsti trenta appuntamenti di mu-sica, cinema, teatro, danza al Teatro Romano e, per la prima volta, alle terme romane, all’in-terno dell’area archeologica, con un nuovo allestimento.

C.G.

sfida all’ultima risata:al teatro “alias”va in scena il contestper il miglior comico

Dopo il successo dello scorso anno, torna il con-

corso per comici emergenti “La Fabbrica della comicità”. È il teatro Alias di Firenze a ospitare le quattro serate di selezione fi no alla fi nale del 19 settembre. La prima si è svolta il 6 giugno, la data successiva è fi ssata per il 20. I candidati che supereranno le due prove arriveranno alla semifi nale del 4 luglio e, poi, alla fi nalissima di settembre. Sono state oltre cento le richieste di parteci-pazione, provenienti da tutta Italia. Al concorso sarà pre-sente una giuria alla quale sarà affi ancato, per la fi nale, il voto del pubblico. In giuria, addetti ai lavori come gli attori Sergio Forconi e Bruno Santini, il re-gista Alessandro Gelli, le gior-naliste Valentina Roselli ed Elisabetta Failla, il presidente del circolo Lippi, proprietario degli spazi del teatro Alias, Maurizio Jaksetich e Marco Colangelo, consigliere del Q5.

C.G.

Estate/2 Il concorso

12 | Giugno 2015

#Cultura

Le strade di Mr. Moskovitch | Sesta puntata

Flipper

Nelle giornate precedenti Helen sovente si rintanava in un bar a Porta San Niccolò. Trovava magico quel luogo, dove si intreccia la vita a seconda delle ore. Alla mattina scolari e mamme, poi artigiani, operai del comune, vigili e qualche pensionato. Pochi turisti. Gli umani sono in perenne migrazione a seconda delle ore; come palline d’acciaio in un vecchio flipper rimbalzano seguendo traiettorie proprie. Ricordava bene i flipper e i suoni di quel gioco, dove inevitabilmente prima o poi la forza di gravità e un rimbalzo imprevisto o un colpo d’anca fuori tempo, fanno inghiottire la biglia dalla bocca mecca-nica della macchina, interrompendo il gioco. Ricordava anche che i giocatori più bravi, per stupire, giocavano con due palline insieme. Trovava magico questo brusco interrompersi della città poco fuori dalla porta, questo cam-biare radicalmente suoni e profumi al di là della linea delle mura. Poi si iner-picava fino al Forte Belvedere e da lì si metteva ad osservare la città di sotto.

* * *

Helen aprì svogliatamente la busta al tavolo del bar.Lesse le prime righe: “Istanza di divorzio”, era l’oggetto. - Come previsto

dall’accordo prematrimoniale da lei firmato col sig...Saltò alle ultime pagine. - Con la presente siamo... qualora... la suddetta... il sottoscritto... imperoc-

ché... le vie legali... abbia in animo di accettare le condizioni poste è sufficiente che consegni copia del presente documento firmato e datato al corrisponden-te italiano del ns. studio, notaio Lo Pinto sito in via San Zanobi ventuno...

Sospirò.In quel momento, preceduti dal cloppete cloppete di otto zampe ferrate,

due poliziotti a cavallo – anzi una poliziotta ed un poliziotto – fecero un in-gresso maestoso attraverso la porta.

I cavalli erano animali imponenti e bellissimi. Del tutto inaspettati in quel luogo.

Come inaspettati sono il più delle volte i fatti della vita. Ed i sentimenti, che solo bisogna ascoltarli.

Helen si sentì emozionata come quando, da bambina, suo padre l’aveva por-tata a teatro. L’attore sulla scena aveva iniziato il suo pezzo raccontando con voce profonda di una balena bianca e di un tale capitano Achab. Non aveva capito un accidente della storia e tanto meno, forse delle parole. Eppure aveva balbettato per sei mesi. E la cura era stata l’inizio della sua carriera d’attrice.

Sollevò la testa dal documento. Prese un profondo respiro e fece un cenno al vecchio cameriere sfoderando il suo migliore sorriso sciogli-cuore.

- Mi scusi... avrebbe per caso una biro? - Certo! Non c’è problema. Eccola.Helen prese la biro e senza nemmeno esaminare il documento firmò in fondo

e appose la data.Immaginò di sentire la voce al megafono del regista che diceva: - stop. È buo-

na, stampiamo questa. Signori ci rivediamo al montaggio. E poi gli elettricisti che spengono i proiettori, l’aiuto operatore che estrae il

caricatore della pellicola dalla macchina da presa e la costumista che viene a pren-derla per accompagnarla al suo improvvisato camerino.

Ma non era un film, era la vita vera.Si sentì rinfrancata, prese un profondo respiro.Mise il documento nella borsa, si alzò per restituire la penna al cameriere e

pagare il suo cappuccino.- Grazie per la biro... saprebbe anche dirmi dov’è via San Zanobi?- Eh, mia bella signora, non le conviene prendere un tassì? Che mi sa che qui

va a piovere.Ogni ultima scena di film che aveva girato aveva per lei un odore, ricordava

quello, di un lavoro appena terminato, assieme ad un senso vago di vuoto e lan-guore.

Oggi, questo finale, aveva per lei il profumo delle ciliegie che il fruttivendolo stava esponendo fuori dalla sua bottega.

Ne comprò mezzo chilo ed iniziò a mangiarle camminando.

Continua ☞

Era rimasto a bighellonare per il centro di Firenze Boogey Moskovich, con la testa ca-rica di pensieri e in mano una lettera minacciosa del suo editore. Stavolta a stringere tra le mani una missiva è Helen, e anche in questo caso il retrogusto è molto amaro. Cosa succederà adesso? Si incontreranno ancora i nostri eroi? Scopritelo nella nuova puntata del racconto di Domenico Luigi Cena.

Una guerra continua: 1914-1944-ciclo di incontri

Iniziative nell’ambito del 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione, a cura dell’Associazione Venti Lucenti

¿ Giovedì 11 giugno, ore 18.00 “ La Seconda Guerra e gli stermini”

¿ Giovedì 25 giugno, ore 18.00-19.30 “Poscritto e i due libri amati da Primo Levi”

BAMBINI

¿ Sabato 6 giugno

ore 11.30 Le letture di Sara Tutti pronti per diventare dei grandi draghi spaventosi? Andiamo a scuola con Zog per imparare tutte le lezioni: sputiamo fiamme, rapiamo principesse e combattiamo contro

i cavalieri! Lettura di Zog di Julia Donaldson con illustrazioni di Axel Scheffler, Emme

Per bambini 4-7 anni

ore 16.30“LA FIABA ..che Emozione!” Un viaggio nel racconto dove si incontrano personaggi, parole,immagini e suoni.Lettura e laboratorio “La fontana della bellezza” da “C’era una Volta..: Fiabe” di Luigi Capuana.

A cura Associazione Arte e Movi-mento “Il Tango delle Civiltà”

Per bambini 5-10 anni

¿ Sabato 13 giugno ore 11.00Palazzo Strozzi alle Oblate

laboratorio Prendi parte all’arte Contemporanea sulla mostra in programma “ Anche le sculture muoiono”

A cura Biblioteca delle Oblate e Dipartimento Educativo della Fondazione Palazzo Strozzi

Per bambini 7-10 anni

¿ Sabato 20 giugnoore 16.30

Laboratorio di legatoria

Realizzazione di un quaderno in ma-

teriale riciclato rivestivo con carta personalizzataA cura di CepissPer bambini dai 5 anni

¿ Sabato 27 ore 16.30

Sorprese a cavallo Lettura animata e laboratorio per costruire un cavallo da tasca!

Letture del libro di Laura Orvieto, Storie della storia del mondo, Giunti

A cura della Cooperativa Le Nuvoleper bambini 5-7 anni

Le iniziative per bambini sono a di ingresso libero su prenotazione al numero 055 2616512

www.biblioteche.comune.fi .itSeguici anche sui profi li social:C Biblioteca Oblate

Biblioteche Comunali Fiorentine

M @iblioblate @Biblio_ComuneFi

BIBLIOTECA DELLE OBLATEVia Dell’Oriuolo, 26, 50122 FirenzeTel. 055 261 6512

¿ Sabato 6 giugno ore 16.30Passeggiata in biblioteca, alla scoperta del complesso delle Oblate in un percorso tra libri e storia, a cura dell’Ass.Akropolis

GIUGNO alla Biblioteca delle Oblate

Giugno 2015 | 13

#Sport

Tatarusanu

angeloni, l’uomo delle (future) stelleIl nuovo dt è un esperto nelloscovare i campioni di domani

Il ritratto

Sul suo biglietto da visita è evidenziato il nome di Alexis Sanchez. Lui è Va-lentino Angeloni, il nuo-

vo direttore tecnico e responsa-bile scouting della Fiorentina. Oggi “el Niño Maravilla” non ha certo bisogno di presentazioni, ma dieci anni fa era solo un ra-gazzino che giocava nel Cobre-loa, prima di essere notato da Angeloni e acquistato dall’Udi-nese per poco meno di tre mi-lioni. Poi l’esplosione nel club dei Pozzo e la cessione al Barcel-

Irene Delfino

lona per 26 milioni più 11,5 di bonus. Una promessa mantenu-ta, non la sola nei quattro anni di lavoro in Friuli di Valentino Angeloni, che all’Udinese ha raggiunto (per il momento) il punto più alto della sua carriera. Lavorando in team con Roberto Policano ed Ernesto Vernier ha portato, oltre al cileno, giocatori del calibro di Isla, Armero, Pe-reyra, Basta e un’altra conoscen-za viola, Cuadrado. Tutti con la stessa formula: arrivati come ragazzini sconosciuti per poche

migliaia di euro principalmente dai campionati sudamericani “low cost” (colombiano o cile-no) o dall’est europeo. E ripartiti a suon di milioni con un glorio-so futuro davanti, riempiendo le casse del club friulano. Ed è pro-prio questo il lavoro che i Del-la Valle chiedono ad Angeloni. Ovvero che torni a occuparsi di ciò che sa fare meglio, scovare i futuri campioni in Sudameri-ca e nell’Europa dell’Est senza disdegnare la serie B italiana, arrivando un paio di anni pri-

ma che entrino nel mirino delle big europee. Prima, cioè, che il loro prezzo cominci a lievitare, diventando inaccessibile per le casse viola. Il metodo di lavo-ro del quarantottenne romano si può analizzare partendo dal suo motto: “Non fi darsi solo dei dvd”. Importantissimi, cer-to, per seguire contemporane-amente tutti i campionati del mondo e individuare il possibi-le profi lo da acquistare. Basti ad esempio pensare che in una sala dello stadio Friuli, il club italia-no che investe maggiormente nel settore scouting, c’erano ben settantacinque televisori per vi-sionare i dvd dei giocatori. Ma questo è solo il primo step del processo. Poi il calciatore deve essere seguito dal vivo dagli osservatori sul posto. Se le re-lazioni tecniche raccolte sono tutte positive, ecco che il capo scouting parte e va a osservarlo direttamente dalle tribune, per-ché per Angeloni è importante vedere dal vivo, con i propri oc-chi, il giocatore da acquistare. Il lavoro, per il nuovo “uomo om-bra” viola, è già iniziato.

Il portiere rumeno Ciprian Tatarusanu ha vissuto in questa stagione una sorta di “staffetta” con il brasiliano Neto

La retrocessione

il rugby scivola in bAnche il rugby è scivolato in serie B. Una retrocessione che porta

con sé molti rammarichi. L’Aeroporto di Firenze Rugby ave-va approfittato, al termine della scorsa stagione, della revisione dei campionati decisa della federugby che aveva unito i tornei di serie A1 e A2, e venne ripescata. In un torneo diviso in due fasi: una prima parte a gironi e poi due poule per decidere salvezza e promozione. I biancorossi hanno fallito la qualificazione al girone promozione, per poi inanellare una serie di sconfitte che hanno de-cretato l’addio alla serie A. Era dalla stagione 1998/99 che il Firenze Rugby 1931 non giocava nel torneo cadetto. In quell’anno arrivò la promozione in A2 e, dal 2002/03, la serie A1. L’allenatore Marco De Rossi non si tira indietro per la prossima stagione. “Dobbiamo fare il campionato di serie B con questi giocatori. Non dimenticando – aggiunge – chi siamo e da dove veniamo. Il torneo è più facile, qual-che giocatore delle giovanili può essere inserito, qualche ‘vecchietto’ può essere utile per dare istruzioni in campo e fuori”.

Sim.Spa

se la “soap” va in scena in porta

Walter Zenga era stato uno dei primi, a novembre, a sostenere a una nota radio dell’hinterland fi orentino che la Fiorentina

avesse un vice-Neto degno della serie A. Parole, le sue, che avevano suscitato reazioni opposte da parte dei tifosi. Neto convince sem-pre di più e le sue prestazioni stabiliscono una gerarchia tra i due portieri. Dopo il mancato rinnovo, a inizio 2015 tocca invece a Ta-tarusanu. In poche giornate “Tata” conquista tutti con prestazioni ben oltre la suffi cienza. Bravo nelle uscite, sicuro tra i pali, qualche sbavatura con i piedi ma sempre più una certezza. Più di un mese da protagonista, ma la storia non fi nisce qui: un mal di schiena blocca il rumeno, in porta torna Neto che inizia a fare il fenomeno. Tata è nuovamente dietro. Poi, in questa sorta di “soap”, dopo Verona e Siviglia qualcuno punta il dito anche contro il brasiliano. Ma ormai è già tempo di pensare alla prossima stagione. Inizia il tormentone: sarà Tatarusanu il numero uno? Arrivano puntuali le voci di mer-cato, e la “soap” Tata sembra destinata a continuare anche in estate.

Lorenzo Mossani

La disciplina

sup protagonista in arnoIl 4 e 5 luglio al Circolo Canottieri Firenze vanno in scena gli “Uf-

fi zi Sup Race”. Si tratta di uno sport emergente che si pratica con un surf e una pagaia. Un mix tra chi, nell’immaginario collettivo, cavalca le onde e chi pratica canottaggio. Si sta in piedi su una tavo-la e si deve fare un percorso. Ci sono diverse classi e varie distanze con tavole tipiche, come quelle che i surfi sti portano sempre sotto-braccio, e quelle gonfi abili. Una disciplina adatta anche ai bambini. Lo scenario è tra i più suggestivi e la gara fi orentina attira molti at-leti italiani e stranieri. Organizzata dalla Toscana Sup e water sport, la due giorni prevede la Race Under the bridge, la gara amatoriale sotto il Ponte Vecchio, la Uffi zi Sprint Race, tappa del circuito ita-liano Sup Fisurf categoria 12.6, la Uffi zi Long distance race, gara di dieci chilometri categoria Pro classi 12.6 e 14 e la gara da quattro chilometri per amatori, oltre alla tappa della Coppa Italia. Un fi ne settimana da vivere tutto sull’Arno, insomma, per scoprire una di-sciplina curiosa e innovativa.

Sim.Spa

Tutti sanno che fare sport fa bene alla salute, ma forse

rendersi conto fino in fondo di tutti i benefici che il movimento può avere a livello fisico e men-tale non è facile: l’attività sporti-va permette di ridurre o preve-nire disturbi come osteoporosi, problemi immunitari, coleste-rolo, malattie cardiovascolari, depressione e questi sono solo alcuni degli effetti positivi che può avere. Un esempio lampan-te di tutto ciò è Renzo Fiorelli, un “arzillo” signore di 84 anni che ha dedicato la sua vita allo sport e al lavoro e che, durante la sua giovinezza, ha conosciuto e ha gareggiato contro un certo Carlo Pedersoli, conosciuto da tutti con il nome di Bud Spencer. Prima di diventare un divo del grande schermo e di cambiare nome, Carlo è stato una celebri-tà del nuoto italiano e interna-zionale, famoso soprattutto per essere stato il primo italiano a scendere sotto il muro del mi-nuto nei 100 metri stile libero (59”5). “Carlo era una monta-gna e mi ricordo che nel 1948 venne a gareggiare in Arno con-tro di me e altri atleti della Rari Nantes – racconta oggi il signor Renzo, che ricorda quel periodo con un po’ di malinconia – ave-va un fisico statuario e quando nuotava si formavano i mulinel-li. Era un ragazzo disponibile e simpatico, però si vedeva che aveva la stoffa del campione e di lì a poco partì per le olim-piadi di Helsinki (1952), prima

ovviamente di diventare quello che è diventato”. Le strade dei due atleti, avversari ma anche e soprattutto amici, presto si sono divise per ovvi motivi di lontananza, e di lì a poco Renzo smise di nuotare per cimentar-si in altri sport. “Ho dedicato la mia vita allo sport, al lavoro e alla famiglia. Dopo il nuoto mi sono cimentato nel canot-taggio ai Canottieri di Firenze, imparando la bellezza dello sport di squadra, dove una tua defezione può compromettere il risultato di tutti e la sintonia con i compagni è fondamentale. Poi ho tentato di mettermi alla prova nel pugilato, portandone ancora le ferite (ride e mostra il naso rotto, ndr), ma le soddisfa-zioni più grandi le ho avute nel podismo”. Renzo ha corso più di mille gare, in Italia e non solo, tra maratone, 24 ore e giri di tappe, e le tantissime medaglie e coppe presenti in casa sua lo dimostrano. “Io devo tutto allo sport, ho fatto tanti sacrifici e durato tanta fatica, ma mi sono divertito molto e mi ha anche ripagato in tutto, facendomi girare l’Italia e l’Europa e rega-landomi la soddisfazione di rag-giungere tanti obiettivi, tagliare diversi traguardi e arrivare alla mia età senza nemmeno un do-lore. Questi – conclude – sono i valori che adesso sto cercando di insegnare a mio nipote, por-tandolo con me in piscina!”.

Niccolò Dainelli

Renzo Fiorelli, 84 anni, durante la sua giovinezza ha gareggiato contro un certo Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud Spencer

Il personaggio

“io che sfidai bud spencer”

14 | Giugno 2015

Lettere

“I PROBLEMI DEI GIARDINI DEL LIPPI”

Gentile giornale, scrivo per l’ennesima volta al vostro giornale per fare sentire (non la mia voce) ma quella dei bambini che frequentano i giardini del Lippi. Ho scritto ennesima volta perché da quando ho cominciato ad interessar-mi (come nonno frequentatore) sono ormai passati 4 anni. Ho bussato ad assessori, all’ex presidente del Quartiere 5, i quali hanno fatto sopralluoghi (assieme ai vari responsabili) riconoscendo lo stato di degrado del giardino, la mancanza dei giochi per bambini, la mancanza e degrado delle panchine, il terreno dove sono le panchine che ogni volta che piove, secondo l’intensità, dobbiamo assentarsi dai giardini per alcuni giorni perché si formano delle pozze che i bambini fan-no andare delle barchette e non esagero. Tutte le volte “sì facciamo”, promesse mai mantenute fi no ad oggi. Il vs cronista Antonio Rettura negli anni precedenti è venuto a fare dei sopralluoghi, ha parlato con i non-ni e le mamme per sentire le loro lamentele, ha fatto anche degli articoli ma tutto rimasto inascoltato. Ora con la stagione buona e la frequentazione dei bambini

ricomincia il calvario delle panchine che mancano o quelle esistenti rotte, giochi per bambini mancanti ecc. ecc. tutto questo grazie al Quartiere che non s’interes-sa a fondo e alla Amministrazione Comunale ancora meno. Grazie per avermi letto, invio cordiali saluti.

Pier Luigi

DIRITTI E DOVERI DEI CICLISTI

Facendo seguito alle segnalazioni “Due ruote 1 e 2” ap-parse nell’edizione dello scorso mese, potreste mettere un punto fermo sulla dibattuta (probabilmente per in-suffi ciente cognizione di causa) questione dei diritti/doveri dei ciclisti e cioè: è lecito (ed in questo caso in base a quale legge, ordinanza del Sindaco o altro prov-vedimento cogente) pedalare sui marciapiedi, oppure è solo oggetto di “moral suasion” nei confronti dei pe-doni affi nché siano tolleranti verso i ciclisti che condi-vidono i marciapiedi? Lo stesso interrogativo è valido per i ciclisti su strada in senso vietato e per gli automo-bilisti che condividono dette strade. Io appartengo a tutte le tre categorie (pedone, ciclista ed automobilista) e non mi schiero, proprio perché cosciente della citata

insuffi ciente cognizione di causa, a favore di nessuna ma sono anche un fautore della “certezza del diritto”: certezza che quindi io, come molti altri suppongo, ri-cerco col presente quesito. La ringrazio molto per l’at-tenzione e La saluto cordialmente.

“ILLUMINAZIONE DI VIALE DE AMICIS, IL NOSTRO GRAZIE”

Desidero segnalare che dopo la pubblicazione da parte del vostro giornale della nostra lettera che evidenzia-va la critica situazione dell’illuminazione pubblica, in Viale de Amicis numeri civici 161 191, in data 4 mag-gio scorso sono iniziati lavori sia per la sistemazione dell’illuminazione pubblica, che per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile, prevedendo quindi a breve la soluzione del problema segnalato. Desideria-mo con queste righe ringraziare il Comune e il Quar-tiere 2, ai quali avevamo sollecitato gli interventi, ma soprattutto il vostro giornale che ci ha aiutato effi cace-mente nell’accelerare la soluzione del problema. Grazie a nome di tutti gli abitanti della zona.

Antonio Di Raimondo

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla primaIl mese precedente, ad aprile, via Gioberti era invece stata scossa da una rapina eff ettuata in pieno giorno ai danni di una gioielleria. Due episodi diversi, ma che hanno contribuito a riaccendere i rifl etto-ri sulla questione della sicurezza in città. Sia sul fronte legato ai re-ati che su quello della viabilità. Per quanto riguarda il primo aspetto è stato deciso di aumentare i con-trolli, anche grazie all’utilizzo di nuovi “occhi elettronici”, in alcu-ne aree cittadine, partendo pro-prio da quelle a maggior valenza commerciale. Mentre, per cercare di contrastare gli incidenti, è stata annunciata la creazione di un uf-fi cio per la sicurezza stradale. Una battaglia da vincere su più fronti, insomma, quella per la sicurezza in città. E intanto continua anche un’altra “battaglia”, quella dell’asso-ciazione Lorenzo Guarnieri (e non solo) per l’introduzione del reato di omicidio stradale. Battaglia che, oltre ad aver già raccolto più di ot-tantamila adesioni, ha segnato lo scorso mese un importante punto a suo favore. L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di ridurre il numero degli incidenti stradali e delle vittime che questi provoca-no. Sicurezza osservata speciale, dunque, nel mese che segna il ritorno uffi ciale dell’estate, perio-do particolarmente delicato sotto questo punto di vista. Un mese che – voltando pagina – vede Firenze celebrare il suo patrono e vestirsi a festa per le tante iniziative in pro-gramma per l’occasione. Tra cui un posto di rilievo è tradizionalmente occupato dalla fi nale del torneo del calcio storico, che quest’anno ci “riprova” – con nuove regole – dopo l’interruzione dell’edizione del 2014. Un altro banco di prova per la città del giglio, che il 24 giu-gno vedrà, questa volta più che in passato, tutti gli occhi puntati su piazza Santa Croce. In quella che in questo caso, più che una batta-glia, dovrà essere solo e soltanto una giornata di festa.

MATTEO FRANCINI

SCRITTE E “SCARABOCCHI” SUI MURI

Buongiorno gentile Redazione,Vi scrivo in merito alle scritte o disegni, io chiamo scarabocchi sui muri del quartiere, ultimamente mi sono accorto dell’invasione di questi esseri che magari si defi niscono artisti, ma sono esclusiva-mente imbrattatori di muri di case meglio se appe-na ristrutturate, naturalmente con la disperazione del proprietario che magari ha fatto anche dei de-biti per fare questi lavori. Vi invito a pubblicare il mio appello così che tutti possono leggere e dire la sua e magari aiutare a far cessare questo degrado. Mi permetto di allegare anche una foto di una fac-ciata appena ristrutturata, come queste ce ne sono altre decine. Ultimamente questi signori si diletta-no anche a scrivere sulle auto parcheggiate in stra-da, di solito furgoni. La scritta fa ben capire di che tipo di persone stiamo parlando, ogni commento è veramente superfl uo.Cordiali saluti,

Alessio P.

IL REPORTER RISPONDECaro signor Alessio,ecco qua pubblicato il suo appello. Non è raro che ven-gano confusi – a Firenze come altrove – la “street art” con quelli che invece altro non sono che “scarabocchi”, come li chiama lei, o peggio ancora vandalismi. Ma le due cose – ben distinte – non devono essere in alcun modo messe sullo stesso piano. Varie volte, in passato, ci siamo occupati sulle pagine del nostro giornale di esempi positivi di arte di strada, laddove questa è an-data a valorizzare zone della città magari più “grigie” di altre. Ma non tutto – anzi – può e deve essere fatto ricadere sotto la defi nizione di “street art”. Perché se a volte i confi ni possono essere labili, ci sono azioni che di artistico non hanno proprio niente. E in questi casi la distanza dal vandalismo è molto breve. Come ben sa chi si ritrova dalla sera alla mattina scritte o quant’altro sul muro di casa o sulla carrozzeria dell’auto. L’arte – è facile capirlo – è ben altra cosa.

MATTEO FRANCINI [email protected]

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Il Reporter del Q2 raggiunge le famiglie del quartiere 2 di Firenze

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Giugno 2015 | 15

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