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IL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO: la documentazione dei beni culturali attraverso le immagini DOCENTE laura taffurelli

IL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO: la documentazione dei beni ... · • Metodo: noti posizioni ed assetto dei fotogrammi, intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto

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L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

I L R I L I E V O F O T O G R A M M E T R I C O l a d o c u m e n t a z i o n e d e i b e n i

c u l t u r a l i a t t r a v e r s o l e i m m a g i n i

D O C E N T E l a u r a t a f f u r e l l i

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Geomatica e il rilievo dei beni culturali

bull Il rilievo diretto

bull Scale di rappresentazione e concetto di precisione nel rilievo enel disegno

bull Elementi di topografia e nozioni di geodesia

bull Fotogrammetria e rilievo fotogrammetrico

bull Basi di cartografia

PROGRAMMA DEL CORSO

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bull La fotogrammetria egrave una tecnica di misura che utilizza le immagini

bull Attraverso il processo fotogrammetrico di acquisizione misura ed interpretazione del dato contenuto nelle immagini si ottengono informazioni spaziali e geometriche di un oggetto fisico

bull Il procedimento fotogrammetrico trasforma le immagini da semplice documento qualitativo a documento quantitativo (metrico)

INTRODUZIONE ALLA FOTOGRAMMETRIA

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bull Lrsquooggetto rappresentato egrave fissato in un preciso momento permettendo lrsquoanalisi anche qualora questo non fosse piugrave accessibile o fosse modificato nel tempo

bull La costruzione di un modello che raccoglie tutti i dati e le informazioni spaziali di ogni punto dellrsquooggetto senza apparente discontinuitagrave permette di effettuare operazioni di misura sul modello stesso come se fossero eseguite sullrsquooggetto reale

bull Nei piugrave recenti sviluppi ha molti punti di contatto con la computer graphicbull image processingbull computer vision

FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

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bull Rilievo di piccoli oggetti o metrologia industriale

bull Rilievo di edifici (monumentali)bull Controllo di strutturebull Restauro bull Diagnosticabull Rilievo archeologicobull Rilievo territoriobull Cartografia e pianificazione urbanabull Cartografia storicabull Controllo del rischio idro-geograficobull Pianificazione urbanabull Virtualizzazione e modellazione 3D

CAMPI DI APPLICAZIONE

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bull Elevata accuratezza geometricabull Elevato livello di dettagliobull Automazionebull Fotorealismobull Low costbull Portabilitagravebull Flessibilitagrave

VANTAGGI DEL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

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FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

bull Esistono diversi tipi di fotogrammetria

bull subacquea

bull terrestre o da vicino close rangephotogrammetry

bull da drone

bull aerea

bull Telerilevamento o remote sensing

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Geomatica e il rilievo dei beni culturali

bull Il rilievo diretto

bull Scale di rappresentazione e concetto di precisione nel rilievo enel disegno

bull Elementi di topografia e nozioni di geodesia

bull Fotogrammetria e rilievo fotogrammetrico

bull Basi di cartografia

PROGRAMMA DEL CORSO

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bull La fotogrammetria egrave una tecnica di misura che utilizza le immagini

bull Attraverso il processo fotogrammetrico di acquisizione misura ed interpretazione del dato contenuto nelle immagini si ottengono informazioni spaziali e geometriche di un oggetto fisico

bull Il procedimento fotogrammetrico trasforma le immagini da semplice documento qualitativo a documento quantitativo (metrico)

INTRODUZIONE ALLA FOTOGRAMMETRIA

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bull Lrsquooggetto rappresentato egrave fissato in un preciso momento permettendo lrsquoanalisi anche qualora questo non fosse piugrave accessibile o fosse modificato nel tempo

bull La costruzione di un modello che raccoglie tutti i dati e le informazioni spaziali di ogni punto dellrsquooggetto senza apparente discontinuitagrave permette di effettuare operazioni di misura sul modello stesso come se fossero eseguite sullrsquooggetto reale

bull Nei piugrave recenti sviluppi ha molti punti di contatto con la computer graphicbull image processingbull computer vision

FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

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bull Rilievo di piccoli oggetti o metrologia industriale

bull Rilievo di edifici (monumentali)bull Controllo di strutturebull Restauro bull Diagnosticabull Rilievo archeologicobull Rilievo territoriobull Cartografia e pianificazione urbanabull Cartografia storicabull Controllo del rischio idro-geograficobull Pianificazione urbanabull Virtualizzazione e modellazione 3D

CAMPI DI APPLICAZIONE

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bull Elevata accuratezza geometricabull Elevato livello di dettagliobull Automazionebull Fotorealismobull Low costbull Portabilitagravebull Flessibilitagrave

VANTAGGI DEL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

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FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

bull Esistono diversi tipi di fotogrammetria

bull subacquea

bull terrestre o da vicino close rangephotogrammetry

bull da drone

bull aerea

bull Telerilevamento o remote sensing

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull La fotogrammetria egrave una tecnica di misura che utilizza le immagini

bull Attraverso il processo fotogrammetrico di acquisizione misura ed interpretazione del dato contenuto nelle immagini si ottengono informazioni spaziali e geometriche di un oggetto fisico

bull Il procedimento fotogrammetrico trasforma le immagini da semplice documento qualitativo a documento quantitativo (metrico)

INTRODUZIONE ALLA FOTOGRAMMETRIA

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bull Lrsquooggetto rappresentato egrave fissato in un preciso momento permettendo lrsquoanalisi anche qualora questo non fosse piugrave accessibile o fosse modificato nel tempo

bull La costruzione di un modello che raccoglie tutti i dati e le informazioni spaziali di ogni punto dellrsquooggetto senza apparente discontinuitagrave permette di effettuare operazioni di misura sul modello stesso come se fossero eseguite sullrsquooggetto reale

bull Nei piugrave recenti sviluppi ha molti punti di contatto con la computer graphicbull image processingbull computer vision

FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

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bull Rilievo di piccoli oggetti o metrologia industriale

bull Rilievo di edifici (monumentali)bull Controllo di strutturebull Restauro bull Diagnosticabull Rilievo archeologicobull Rilievo territoriobull Cartografia e pianificazione urbanabull Cartografia storicabull Controllo del rischio idro-geograficobull Pianificazione urbanabull Virtualizzazione e modellazione 3D

CAMPI DI APPLICAZIONE

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bull Elevata accuratezza geometricabull Elevato livello di dettagliobull Automazionebull Fotorealismobull Low costbull Portabilitagravebull Flessibilitagrave

VANTAGGI DEL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

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FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

bull Esistono diversi tipi di fotogrammetria

bull subacquea

bull terrestre o da vicino close rangephotogrammetry

bull da drone

bull aerea

bull Telerilevamento o remote sensing

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Lrsquooggetto rappresentato egrave fissato in un preciso momento permettendo lrsquoanalisi anche qualora questo non fosse piugrave accessibile o fosse modificato nel tempo

bull La costruzione di un modello che raccoglie tutti i dati e le informazioni spaziali di ogni punto dellrsquooggetto senza apparente discontinuitagrave permette di effettuare operazioni di misura sul modello stesso come se fossero eseguite sullrsquooggetto reale

bull Nei piugrave recenti sviluppi ha molti punti di contatto con la computer graphicbull image processingbull computer vision

FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

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bull Rilievo di piccoli oggetti o metrologia industriale

bull Rilievo di edifici (monumentali)bull Controllo di strutturebull Restauro bull Diagnosticabull Rilievo archeologicobull Rilievo territoriobull Cartografia e pianificazione urbanabull Cartografia storicabull Controllo del rischio idro-geograficobull Pianificazione urbanabull Virtualizzazione e modellazione 3D

CAMPI DI APPLICAZIONE

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bull Elevata accuratezza geometricabull Elevato livello di dettagliobull Automazionebull Fotorealismobull Low costbull Portabilitagravebull Flessibilitagrave

VANTAGGI DEL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

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FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

bull Esistono diversi tipi di fotogrammetria

bull subacquea

bull terrestre o da vicino close rangephotogrammetry

bull da drone

bull aerea

bull Telerilevamento o remote sensing

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
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bull Rilievo di piccoli oggetti o metrologia industriale

bull Rilievo di edifici (monumentali)bull Controllo di strutturebull Restauro bull Diagnosticabull Rilievo archeologicobull Rilievo territoriobull Cartografia e pianificazione urbanabull Cartografia storicabull Controllo del rischio idro-geograficobull Pianificazione urbanabull Virtualizzazione e modellazione 3D

CAMPI DI APPLICAZIONE

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bull Elevata accuratezza geometricabull Elevato livello di dettagliobull Automazionebull Fotorealismobull Low costbull Portabilitagravebull Flessibilitagrave

VANTAGGI DEL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

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FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

bull Esistono diversi tipi di fotogrammetria

bull subacquea

bull terrestre o da vicino close rangephotogrammetry

bull da drone

bull aerea

bull Telerilevamento o remote sensing

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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bull Elevata accuratezza geometricabull Elevato livello di dettagliobull Automazionebull Fotorealismobull Low costbull Portabilitagravebull Flessibilitagrave

VANTAGGI DEL RILIEVO FOTOGRAMMETRICO

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FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

bull Esistono diversi tipi di fotogrammetria

bull subacquea

bull terrestre o da vicino close rangephotogrammetry

bull da drone

bull aerea

bull Telerilevamento o remote sensing

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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FOTOGRAMMETRIAGENERALITArsquo

bull Esistono diversi tipi di fotogrammetria

bull subacquea

bull terrestre o da vicino close rangephotogrammetry

bull da drone

bull aerea

bull Telerilevamento o remote sensing

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Progetto di rilievo bull Rilevamento fotogrammetricobull Rilevamento topografico o misure dirette

sullrsquooggetto

bull Orientamento fotogrammibull Restituzione

bull Editing grafico ndash Cadbull Collaudo

bull Modellazione solida bull Rendering

PROCESSO DI RILIEVO

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull MACCHINA FOTOGRAFICA (o fotocamera)Dispositivo capace di catturare la luce entrante attraverso un elemento dotato di meccanismi ottici (obiettivo) e di registrarla su un sensore fotosensibile -pellicola fotografica (macchine fotografiche tradizionali) -sensore digitale (CCD o CMOS) (macchine fotografiche digitali)

bull Una macchina fotografica puograve lavorare con lo spettro visibile della luce o con altre porzioni dello spettro elettromagnetico (infrarosso)

bull Il diaframma controlla la quantitagrave di luce che entra nella camera durante la ripresa lrsquootturatore controlla la lunghezza del tempo durante il quale la luce colpisce la superficie di registrazione

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
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bull DISTANZA FOCALE - cegrave la distanza tra il centro ottico delllsquoobiettivo e il piano pellicola (o il sensore) alla quale viene messa a fuoco limmagine di un punto posto allinfinito

bull Il centro ottico non sempre coincide con il centro dellobiettivo

bull Un obiettivo composto da piugrave lenti si comporta come una sola lente la cui lunghezza focale puograve essere considerevolmente diversa dalla lunghezza fisica dellobiettivo

c c

bull Dalla lunghezza focale e dalle dimensioni della superficie sensibile dipende llsquoangolo di campo dellobiettivo

D C

LA CAMERA FOTOGRAFICA

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
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  • Diapositiva numero 46
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  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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LA CAMERA FOTOGRAFICA

SEZIONE CORPO MACCHINA NIKON D5

SENSORE CCDASSE OTTICO

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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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  • Diapositiva numero 4
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bull Egrave considerato normale lobiettivo che ha langolo di campo simile a quello dellocchio umano con un angolo di campo compreso tra 43deg e 45deg

bull Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma

bull Per il formato fotografico Leica il piugrave comune detto 35 MM che ha il fotogramma ANALOGICO di 24x36mm egrave considerato normale lobiettivo da 50mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di piugrave sarebbe il 43mm Nel formato 60x60mm il normale ha lunghezza focale di 80mm invece di 85mm calcolati

bull Lampiezza del soggetto (S) che puograve essere riprodotto da unobiettivo (L) egrave determinata dallangolo di campo (w)

bull Questo a sua volta dipende dalla diagonale del formato della pellicola o del sensore e dalla distanza tra obiettivo e piano focale

ANGOLO DI CAMPO w

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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 12
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Il sensore di una fotocamera digitale ha generalmente dimensioni inferiori a quelle della pellicola 35 mm (24 x 36 mm)

A causa di questa differenza langolo di campo dellobiettivo cambia e varia quindi il ricoprimento dellrsquoobiettivo sullrsquoimmagine

Ad esempio se montiamo un 50mm (normale) su una reflex digitale otteniamo gli effetti di un obiettivo da 80mm (medio tele)In genere (ma dipende dalla grandezza del sensore)

il fattore di conversione egrave 16

(Obiettivo Digitale) middot 16 = (Obiettivo Analogico)D

c

PELLICOLA ANALOGICA 24 X36 mm

SENSORE CCD

DIFFERENZE DI ANGOLI DI CAMPO NELLE CAMERE DIGITALI

Attualmente esistono diverse camere digitali FULL FRAME che hanno un sensore di dimensioni 24x36mm

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 20
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  • Diapositiva numero 24
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  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 28
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  • Diapositiva numero 40
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  • Diapositiva numero 79
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  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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(00)

i

j

(ij)

Pixel

bull Lrsquoimmagine viene messa a fuoco sul piano del sensore

bull Il dispositivo CCD trasforma la luce che attraversa lrsquoobiettivo (lrsquoimmagine) in una MATRICE DI NUMERI e la memorizza su un supporto elaborabile da un computer

bull Il sensore egrave costituito da un GRIGLIATO quadrato o rettangolare di tante linee e colonne di PIXEL (picture element) in ognuno dei quali viene registrato attraverso un valore numerico il valore dellrsquointensitagrave luminosa che cade sugli elementi fotosensibili

LrsquoIMMAGINE DIGITALE

image1wmf

(00)

i

j

(ij)

Pixel

_935539885

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

bull Per convertire un dato continuo in una forma discreta o digitale egrave necessario

bull Campionamentobull Quantizzazione

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

bull Minori sono i passi di campionamento (e quindi le dimensioni dei pixel) maggiore egrave la risoluzione del dispositivo di digitalizzazione (scanner o camera digitale)

bull Le dimensioni del pixel di unrsquoimmagine digitale sono generalmente indicate in termini di densitagrave di campionamento (RISOLUZIONE)

bull La risoluzione indicata dal numero di campioni per unitagrave di lunghezze egrave convenzionalmente espressa in dpi (dotsinch) o punti per pollice

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RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 9
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L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RISOLUZIONE GEOMETRICA CAMPIONAMENTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
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  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
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  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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RISOLUZIONE RADIOMETRICA QUANTIZZAZIONE

bull La quantizzazione consiste nellrsquoassegnare aciAscun pixel un valore numerico intero cherappresenti lrsquointensitagrave luminosa dellrsquooggettofotografato

bull Normalmente lrsquointervallo dei valori varia da 0a 255 (256 valori = 28 combinazioni)

bull Nelle immagini BN =256 valori di grigio(0 corrisponde al nero e 255 al bianco)

Immagine BN = 256 livelli = 8 bit

bull Nelle immagini a colori si hanno tre matrici da256 valori sovrapposte nei colori fondamentaliRGB (rosso verde e blu)

Immagine Colori = 2563 livelli = 83 bit =24 bit

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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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LrsquoIMMAGINE DIGITALE

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
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  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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DIMENSIONE SENSORI A CONFRONTO

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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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SENSORI A CONFRONTO

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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

PROSPETTIVA ROVESCIA DI UN OGGETTO PIANO PROSPETTIVA DIRITTA

O

O

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
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  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
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  • Diapositiva numero 74
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  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
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  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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La proiezione del centro di proiezione Osul piano immagine prende il nome di punto principale (PP)

bull Una proiezione centrale egrave ottenuta proiettando i punti dellrsquooggetto su un piano (detto piano o quadro di proiezione) da un punto esterno ad esso (detto centro di proiezione o di vista)

bull Le rette congiungenti i punti dellrsquooggetto con il centro di proiezione sono dette rette proiettanti

bull I loro punti di intersezione con il piano di proiezione costituiscono le proiezioni od ldquoimmaginirdquo dei punti dellrsquooggetto

LA FOTOGRAFIA COME UNA PROSPETTIVA CENTRALE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
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  • Diapositiva numero 94

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 12
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  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
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  • Diapositiva numero 20
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  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
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  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 40
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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
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DALLO SPAZIO OGGETTO ALLO SPAZIO IMMAGINE

Ad ogni punto sulla fotografia corrispondono infiniti punti (tutti quelli sulla congiungente punto sulla foto ndash centro ottico dellrsquoobiettivo)

Esiste una relazione biunivoca tra punti dellrsquooggetto ripreso e punti impressionati sulla fotografia

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
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  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 30
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  • Diapositiva numero 40
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  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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DA IMMAGINE 2D SI PUOrsquo RICOSTRUIRE LO SPAZIO OGGETTO 3D

bull Tutti i punti che giacciono sulla retta che passa per il punto O (centro di prospettiva) e per il punto A hanno come immagine sul fotogramma il punto Arsquo

bull Mentre dallo spazio oggetto si genera lo spazio immagine da un solo spazio immagine (1 fotogramma) NON egrave possibile risalire allo spazio oggetto che lo ha generato

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
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  • Diapositiva numero 6
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  • Diapositiva numero 92
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  • Diapositiva numero 94

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IMMAGINE FOTOGRAFICA E SPAZIO TRIDIMENSIONALE

bull DA DUE FOTOGRAMMI egrave POSSIBILE RICOSTRUIRE LrsquoOGGETTO 3Dbull La determinazione univoca spaziale del punto tridimensionale si ottiene

dallrsquointersezione di raggi omologhi cioegrave riferiti allo stesso punto oggetto provenienti da differenti fotogrammi

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
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  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
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  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
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  • Diapositiva numero 63
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  • Diapositiva numero 65
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  • Diapositiva numero 86
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  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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bull Fotogrammetria ricostruzione di oggetti tridimensionali (3D) a partire da due o piugrave immagini

bull Fondamento collinearitagrave fra punto immagine punto di presa e punto oggetto

bull Metodo noti posizioni ed assetto dei fotogrammi intersecando i raggi omologhi si ottiene la posizione del punto oggetto

bull Egrave quindi necessario che ogni punto risulti visibile in almeno due immagini

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 3D

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 14
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  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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RELAZIONI ANALITICHE TRA COORDINATE IMMAGINE E COORDINATE OGGETTO

bull CONDIZIONE di COLLINEARITArsquo allineamento del centro di proiezione (O) del punto immagine (Prsquo) e del punto oggetto (P)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
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  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
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  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
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  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

033032031

023022021c ) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcyy minus=

) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - X m) (Z - Z) + m (Y - Y) + m (X - Xmcxx c

033032031

013012011minus=

Esprimono lrsquoallineamento tra il punto bull p(xy) immagine bull punto P(XYZ) ldquooggettordquobull centro di prospettiva O usando 9 parametribull 3 di orientamento interno (xcycc ndash coordinate del

punto principale e distanza principale nel sistema riferimento immagine)

bull 6 di orientamento esterno (w f k X0 Y0 Z0 -coordinate del centro di proiezione e 3 parametri di rotazione nel sistema rif oggetto)

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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
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  • Diapositiva numero 6
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  • Diapositiva numero 26
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EQUAZIONI DI COLLINEARITArsquo

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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
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  • Diapositiva numero 20
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  • Diapositiva numero 24
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  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
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  • Diapositiva numero 78
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PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

1

1

21

321

21

321

++++

=

++++

=

ycxcbybxbY

ycxcayaxaX

bull Per OGGETTI PIANI le equazioni di collinearitagrave si semplificano

bull I coefficienti incogniti sono 8 e dipendono dalle otto coordinate piane di quattro punti noti

bull tra il fotogramma e lrsquooggetto esiste una corrispondenza biunivoca punto per punto detta omografia

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull La trasformazione proiettiva egrave una trasformazione lineare

bull Per effetto della prospettiva il rettangolo si trasforma in un trapezoide

bull Ersquo una trasformazione lineare = le rette si trasformano in rette

bull Ersquo possibile ricostruire il rettangolo dal trapezoide

bull ATTRAVERSO IL RADDRIZZAMENTO DI UNA SINGOLA IMMAGINE POSSO RESTITUIRE UN OGGETTO PIANO FOTOPIANO

PRINCIPI DELLA FOTOGRAMMETRIA OGGETTI 2D

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 94

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PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

bull Fase di presa fotogrammetrica dallo spazio oggetto 3D allo spazio immagine 2D attraverso la proiezione centrale

bull Fase di orientamento ricostruzione della posizione delle camere al momento della presa

bull Fase della restituzione fotogrammetrica ricostruzione della geometria 3D a partire dalle immagini 2D

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
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  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
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  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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bull Fase di presa bull Scelta della scala nominalebull Progetto di rilievo fotogrammetrico

bull strumentazione (camera scelta degli obiettivi e determinazione della focale)

bull scala fotogrammibull Individuazione dei punti di presa (basi) della distanza dallrsquooggetto e

degli schemi di presa (ad assi paralleli multipli o ad assi convergenti)

bull Rilievo topografico di laquoappoggioraquo al rilievo fotogrammetricosono necessarie alcune lsquoinformazioni esternersquo per orientare e scalare il modello ottico informazioni costituite da coordinate di punti (XYZ) ottenute per mezzo di misure topografiche sullrsquooggetto

bullRestituzione ed elaborati finali bullOrtofoto (immagini di oggetti 3D) o fotopiani (immagini di oggetti 2D)bullModello mesh tridimensionale dellrsquooggettobullCreazione di texture per modelli tridimensionali

PIPELINE FOTOGRAMMETRICA

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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
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  • Diapositiva numero 3
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Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Copertura = L

Formato del fotogramma o del sensore =s

Angolo di copertura = a

1 = c

copertura del fotogramma

L=tangα D

angolo di copertura

tanα=sc

SCALA DEL FOTOGRAMMA

n D

Scala fotogramma 1n

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
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  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 20
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  • Diapositiva numero 24
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  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 79
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  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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Il modo piugrave corretto per valutare la risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave quello di prendere in considerazione lrsquoarea di superficie reale la cui immagine proiettata sul piano focale e quindi sul sensore copre la superficie di un pixel

GROUND SAMPLING DISTANCE (GSD)

Distanza principale = c

Distanza di presa = D

Angolo di copertura = a

GSD = dimensione del pixel al suolo = D (Δx C)

La risoluzione di unrsquoimmagine digitale egrave legata alla distanza dallrsquooggetto alla lunghezza focale e alla dimensione sensibile del pixel

Δx= DIMENSIONE PIXEL

GSDUnrsquoimmagine digitale a buona risoluzione avragrave un GSD le frac12 eg alla scala di restituzione

LE PROPRIETArsquo GEOMETRICHE DELLE IMMAGINI

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 12
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  • Diapositiva numero 16
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  • Diapositiva numero 20
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  • Diapositiva numero 24
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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Per un eseguire un corretto progetto di presa bisogna considerare diversi parametri che derivano dalla semplificazione geometrica della fotografia a una prospettiva centrale

LS LT = c D = 1 n

LS = parte sensibile del sensore

LT = ricoprimento a terra (o sullrsquooggetto)

D = distanza di presa

c = distanza principale (lunghezza focale)

1n = scala del fotogramma

Dc

LTLS

A seconda delle informazioni in possesso egrave possibile calcolare i vari fattori in modo da stabilire le fasi di acquisizione e i risultati che si vogliono ottenere

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

Conoscendo i parametri dellrsquoorientamento interno(distanza principale posizione del punto principaledistorsioni dellrsquoobiettivo) derivanti dal processo dicalibrazione della camera fotografica e le dimensionidel sensore egrave possibile calcolare

bull il ricoprimento delle prese sullrsquooggetto a una datadistanza

bull la scala di restituzione e la scala del fotogramma

bull Il GSD (ground sample distance) la risoluzione delpixel sullrsquooggetto

bull Il numero di prese e la base tra di esse

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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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PROGETTO DI PRESA FOTOGRAMMETRICA

LS LT = c D = 1 n

Noti i parametri della camera al variare della distanza varianola scala del fotogramma (e di restituzione) e il ricoprimento sullrsquo oggetto

D

Se si stabilisce una scala di restituzioneviene posto un vincolo che permette la determinazione degli altri fattori

ORIENTAMENTO INTERNOE DIMENSIONI CCD NOTI

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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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GEOMETRIA DI PRESA E STEREOSCOPIA

La visione binoculare e il senso stereoscopico Ricostruzione di un oggetto 3Dbull I punti sullrsquooggetto devono essere visti da

due o piugrave fotogrammibull Aree di sovrapposizione tra le immagini

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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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PRESA AD ASSI PARALLELI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Strisciata di fotogrammi nel rilievobull Aereobull Close range

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
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  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
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  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
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  • Diapositiva numero 38
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  • Diapositiva numero 40
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  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
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  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
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  • Diapositiva numero 82
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  • Diapositiva numero 85
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  • Diapositiva numero 90
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  • Diapositiva numero 94

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bull Il fattore di ricoprimento longitudinale S si esprime in rispetto allrsquoabbracciamento L di ciascun fotogramma e generalmente viene stabilito pari ad un minimo del 60

bull Eseguendo una serie di fotogrammi si realizza la cosiddetta STRISCIATA

bull La distanza bfra due fotogrammi successivi detta BASE DI PRESA egrave pari al 40 dellrsquo abbracciamento L del fotogramma

LA STRISCIATA DI FOTOGRAMMI

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
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  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 32
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  • Diapositiva numero 40
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  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
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  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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IL RICOPRIMENTO TRA IMMAGINI PER RISPETTARE LA STEREOSCOPIA

Ricoprimento longitudinale 60 TRA FOTOGRAMMIricoprimento trasversale 20 TRA STRISCIATE

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

Ricoprimento TRA FOTOGRAMMI tra 80-100

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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  • Diapositiva numero 79
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  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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PRESA AD ASSI CONVERGENTI

Tratto daL de Luca La fotomodellazione architettonica

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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LrsquoORIENTAMENTO DEI FOTOGRAMMI

bull Obiettivo della fase di orientamento egrave bull ricollocare le immagini nella loro

posizione iniziale e per farlo devo

bull Conoscere la camera utilizzata ORIENTAMENTO INTERNO ricostruzione delle stelle proiettive di ogni immagine ndashspesso sono tutte uguali (stessa camera stesse impostazioni)

bull Conoscere la posizione di presa di ogni fotogrammmaORIENTAMENTO ESTERNO

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull LrsquoOrientamento interno determina la ricostruzione dei fasci proiettivi per ogni immagine

bull I parametri che definiscono lrsquoOI sono

bull posizione del punto principale N (centro di proiezione) nel piano immagine

bull distanza principale c

bull distorsioni proprie del sistema obiettivo usato

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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ORIENTAMENTO INTERNO

bull Rispetto al modello matematico-geometrico teorico (proiezione centrale) egrave necessario tenere conto che

bull il centro di proiezione non egrave un punto lrsquoobbiettivo egrave un sistema di lentibull il quadro di proiezione non egrave un piano deformazioni di pellicola o

sensorebull le rette proiettanti non sono rette a causa della distorsione indotta dagli

obiettivi

bull Se il modello geometrico fosse rispettato rigorosamente tutte le rette proiettive formerebbero un angolo esterno uguale allrsquoangolo interno

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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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bull effetti dellrsquoatmosfera e delle lenti dellrsquoobiettivobull non esatta conoscenza della posizione del CCD o della pellicola

relativamente alla camerabull decentramento delle lenti rispetto allrsquoasse ottico ecc

bull Una volta eliminate saragrave possibile ricampionare direttamente lrsquoimmagineoriginale ottenendone una versione indistorta con una variazione del punto principale

bull Aberrazioni geometriche

bull Aberrazione cromatica Ersquo dovuta al fatto che lrsquoindice rifrazione dipende dalla lunghezza drsquoonda luci di differente colore vengono rifratte diversamente dal sistema ottico reale (dispersione dellimmagine sul piano focale)

Nei sistemi ottici reali le immagini presentano sempre dei difetti indicati come aberrazioni

bull Cromaticobull Geometrico

ORIENTAMENTO INTERNO LE ABERRAZIONI O DISTORSIONI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
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  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
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  • Diapositiva numero 94

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Si puograve definire la distorsione come il campo dei vettori costituiti dalla differenza tra punto immagine reale (P) e punto corrispondente nellrsquoimmagine ideale (Prsquo)

bull Normalmente lrsquoangolo esterno egrave diverso da quello interno a causa delle lenti degli obiettivi

bull La distanza Prsquo-P egrave detta distorsione

DISTORSIONE

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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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DISTORSIONE

bull Lrsquoeffetto della distorsione varia al variare della distanza principale si assume come valore di distanza principale quello che minimizza la distorsione in tutto il campo dellrsquoimmagine

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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DISTORSIONE

Della distorsione si distinguono una componente radiale ndash prevalente ndashe una tangenziale ndash generalmente trascurata

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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DISTORSIONE RADIALE

Obiettivo Obiettivo conObiettivo con

distorsione positivaortoscopico distorsione negativa

bulldistorsioni proprie del sistema obiettivo usato effetto della distorsione radiale

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

principale

CERTIFICATO DI CALIBRAZIONE

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Per le camere fotografiche metriche o semi- metriche

bull Il valore della distorsione residua egrave fornito dalle case costruttrici ndash o egrave determinato con procedure di taratura ndash ed egrave riportato nel certificato di calibrazione

bull Puograve essere tabulato per valori discreti (in funzione della distanza radiale dal centro dellrsquoimmagine) oppure possono essere forniti i coefficienti del polinomio che la descrive

bull Oltre alle curve di distorsione vengono forniti

bull Distanza principale Cbull Posizione del punto

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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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Camere SEMIMETRICARollei DB44 ndash fotogrammetria terrestre

CAMERE CALIBRATE ndash METRICHE O SEMIMETRICHE

Camere METRICALeica RC30 ndash fotogrammetria aerea

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
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  • Diapositiva numero 94

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CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

bull Per tutte le camere non metriche amatoriali o professionali lrsquooperazione rigorosa di CALIBRAZIONE di una camera egrave il metodo piugrave raffinato che consente di conoscere con precisione

bull la dimensione della parte sensibile del CCD (ogni dimensione del sensore saragrave differente seppur di poco a paritagrave di modello)

bull determinare i parametri di orientamento interno XpYpc

bull assorbire le deformazioni dellrsquoimmagine genericamente le violazioni del principio di collinearitagrave (per cui punto immagine centro di proiezione e punto oggetto si trovano allineati lungo una retta)

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
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  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

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CALIBRAZIONE ANALITICA O IN LABORATORIO

Idealmente scopo della calibrazione egrave modellare cosa egrave avvenuto nel processo di formazione dellrsquoimmagine per una data camera in particolare per ciograve che riguarda il percorso dei raggi nello spazio immagineQueste informazioni vengono utilizzate per poter intersecare piugrave correttamente i raggi omologhi e quindi restituire coordinate oggetto dei punti piugrave accurate

Ersquo possibile affrontare il problema in due modi bull in laboratorio con strumentazione specifica (banco ottico) che mi consentono la determinazione (misura) diretta di parametri di OI eo distorsione

bull analiticamente scrivendo le equazioni di collinearitagrave estese con una serie di parametri incogniti in piugrave bull(parametri di OI parametri di distorsione ecc) e stimando queste in una compensazione in blocco di fotogrammi

Bundle adjustment ndash compensazione a stelle proiettive

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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METODO DI STIMA DELLrsquoORIENTAMENTO INTERNO

bull Si riprende un blocco di fotogrammi e lo si compensa analizzando i risultatibull Si applica cioegrave una compensazione a stelle proiettive per ottenere

contemporaneamente la stima dei parametri dellrsquoorientamento interno ed esterno (quindi considerando come incognite i sei parametri di orientamento esterno delle immagini e i sei parametri di calibrazione della camera (c xp yp K1 K2 K3) piugrave altri parametri di modellizzazione di fenomeni di disturbo)

bull Note le coordinate oggetto e immagine di un certo numero di punti egrave possibile risolvere il calcolo di bundle-adjustment

Bundle adjustmentndash compensazione a stelle proiettive

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bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

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bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

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FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

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bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

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BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

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ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

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RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

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bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull La calibrazione di una camera utilizzata a fini fotogrammetrici dovrebbe essere eseguita periodicamente e questo a maggior ragione per le camere amatoriali che non hanno un sistema di fissaggio del focamento e che possono facilmente essere soggette a colpi

bull Lrsquoinstabilitagrave nellrsquoorientamento interno delle comuni camere digitali egrave tale da consigliare la ripetizione delle calibrazione ogni qual volta ci si appresti ad un nuovo rilievo fotogrammetrico e lrsquoacquisizione delle immagini del reticolo di calibrazione dovrebbe essere eseguita contemporaneamente al rilievo evitando di spegnere la camera e variarne lrsquoassetto ottico

CALIBRAZIONE INTERNA DELLA CAMERA FOTOGRAFICA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 28
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  • Diapositiva numero 30
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  • Diapositiva numero 40
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  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
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  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Lrsquoapproccio scelto per la calibrazione egrave il Bundle Adjustment generale con Self Calibration cioegrave senza alcuna informazione riguardo lo spazio oggetto utilizzando le immagini di un reticolo piano di calibrazione

bull la calibrazione avviene in modalitagrave totalmente automatica in quanto il software effettua sulla base di algoritmi di image matching la collimazione automatica di tutti i punti del reticolo su tutte le immagini disponibili e in seguito lrsquoelaborazione dei dati

Pattern per self-calibrationcon Photomodeler

Geometria di acquisizione immagini del reticolo

Acquisizione immagini del reticolo

CALIBRAZIONE TRAMITE RETICOLO PIANO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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  • Diapositiva numero 4
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  • Diapositiva numero 6
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L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

FIELD CALIBRATION ndash CALIBRAZIONE IN FASE DI RILIEVO

bull Calibrazione della camera sulla base delle immagini di un oggetto di interesse utilizzate anche per la restituzione dello stesso

bull punti di appoggio identificati con target e rilevati topograficamente

bull Elementi che determinino la scala del fotogramma e dellrsquooggetto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
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L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Obbiettivo di un progetto fotogrammetrico egrave la ricostruzione della geometria (3D) dellrsquooggetto fotografato

bull Lo schema di riferimento egrave lrsquointersezione dei raggi omologhi tra coppie di fotogrammi

bull ORIENTAMENTO ESTERNO ricostruzione delle posizioni e dellrsquoassetto della camera per ogni posizione di presa

bull Si tratta di ricostruire la scena iniziale

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
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  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
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LrsquoORIENTAMENTO ESTERNO DEI FOTOGRAMMI

bull Come faccio a descrivere la posizione di una camera nello spazio 3dbull 3 traslazioni + 3 rotazioni per ogni fotogramma = 6 parametri

incogniti per ogni fotogramma

Per calcolare lrsquoorientamento esterno ho bisogno di

bull Misura nota (distanza) Modello in scala ma NON GEOREFERENZIATO

bull Punti di coordinate note in XYZ (ground control points) Modello in scala e GEOREFERENZIATO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
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DIVERSI TIPI DI ORIENTAMENTO ESTERNO

bull ORIENTAMENTO IN DUE FASI DEI 2 FOTOGRAMMIbull ORIENTAMENTO RELATIVO (formazione modello)

bull Simmetricobull Asimmentrico

bull ORIENTAMENTO ASSOLUTO (trasformazione conforme nello spazio determinazione di coordinate assolute)

bull ORIENTAMENTO SIMULTANEO DEI 2 FOTOGRAMMIbull risolvo per i parametri di orientamento esterno e per i punti

incogniti

bull ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI CIASCUN FOTOGRAMMA bull problema del vertice di piramide

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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ORIENTAMENTO RELATIVO + ASSOLUTO

bull Orientamento RELATIVO Nella prima fase si crea un modello stereoscopico a partire dai due fotogrammi in un sistema xyz arbitrario (sistema modello o modello fotogrammetrico)

bull Orientamento ASSOLUTO Nella seconda fase si orienta e scala questo modello nel sistema XYZ

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Per calcolare lrsquoorientamento esterno simultaneo di 2 immagini creare il modello fotogrammetrico e riferire questrsquoultimo al sistema di coordinate generali dellrsquooggetto sono necessari

ORIENTAMENTO SIMULTANEO DI DUE FOTOGRAMMI

bullPunti di appoggio (almeno 3 coppie stereoscopiche)Coordinare oggetto e coordinate immagine note

bullPunti di legame Coordinate immagine note ma coordinate oggetto incognite

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
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  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BUNDLE ADJUSTMENTndash STELLE PROIETTIVE

bull Questa procedura di orientamento egrave la piugrave precisa in senso assoluto e richiede un solo passaggio di calcolo

bull Si ottengono come risultatobull i parametri di orientamento di tutti i fotogrammi bull le coordinate XYZ di punti singoli (determinazione fotogrammetrica di punti)bull stima delle precisioni

bull Pochi punti di appoggio (misurati e ben distribuiti) e piugrave punti di legame collimati sulle immagini

bull Questo approccio sta alla base della compensazione a stelle proiettive della triangolazione fotogrammetrica (BUNDLE ADJUSTMENT)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
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  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
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  • Diapositiva numero 58
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  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

ORIENTAMENTO INDIPENDENTE DI 1 FOTOGRAMMA

bull Per questa procedura sono necessari almeno 3 punti di appoggio in ciascun fotogramma

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
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  • Diapositiva numero 26
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  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
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  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull DISEGNI 2D (vettoriali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull MODELLI 3D DELLA SUPERFICIE DTM o DSMbull Grid (maglia quadrangolare) bull Mesh (triangolari o poligonali)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
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  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull modelli 3D SOLIDI

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
  • Diapositiva numero 35
  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
  • Diapositiva numero 39
  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti dalle immagini da cui successivamente restituire

bull FOTOPIANI (oggetti 2D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
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  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
  • Diapositiva numero 47
  • Diapositiva numero 48
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  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

RESTITUZIONE

bull Ottenuto lrsquoorientamento dei fotogrammi tramite le equazioni di collinearitagrave posso estrarre le coordinate di punti 3D dalle immagini da cui successivamente restituire

bull ORTOFOTO (oggetti 3D)

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
  • Diapositiva numero 13
  • Diapositiva numero 14
  • Diapositiva numero 15
  • Diapositiva numero 16
  • Diapositiva numero 17
  • Diapositiva numero 18
  • Diapositiva numero 19
  • Diapositiva numero 20
  • Diapositiva numero 21
  • Diapositiva numero 22
  • Diapositiva numero 23
  • Diapositiva numero 24
  • Diapositiva numero 25
  • Diapositiva numero 26
  • Diapositiva numero 27
  • Diapositiva numero 28
  • Diapositiva numero 29
  • Diapositiva numero 30
  • Diapositiva numero 31
  • Diapositiva numero 32
  • Diapositiva numero 33
  • Diapositiva numero 34
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  • Diapositiva numero 36
  • Diapositiva numero 37
  • Diapositiva numero 38
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  • Diapositiva numero 40
  • Diapositiva numero 41
  • Diapositiva numero 42
  • Diapositiva numero 43
  • Diapositiva numero 44
  • Diapositiva numero 45
  • Diapositiva numero 46
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  • Diapositiva numero 48
  • Diapositiva numero 49
  • Diapositiva numero 50
  • Diapositiva numero 51
  • Diapositiva numero 52
  • Diapositiva numero 53
  • Diapositiva numero 54
  • Diapositiva numero 55
  • Diapositiva numero 56
  • Diapositiva numero 57
  • Diapositiva numero 58
  • Diapositiva numero 59
  • Diapositiva numero 60
  • Diapositiva numero 61
  • Diapositiva numero 62
  • Diapositiva numero 63
  • Diapositiva numero 64
  • Diapositiva numero 65
  • Diapositiva numero 66
  • Diapositiva numero 67
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  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
  • Diapositiva numero 77
  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Noto il DSM della superficie e gli orientamenti esterni delle prese utilizzate egrave possibile ricostruirericalcolare unrsquoimmagine rettificata mediante le equazioni di collinearitagrave

1 Si parte da un punto P sulla superficie del DSM

2 Si ricostruisce il percorso del raggio ottico della presa con centro di proiezione O planimetricamente piugrave vicino ed ortogonale al punto P e si risale al punto immagine Prsquo

3 Al punto Prdquo sullrsquoortofoto con coordinate Xp e Yp dal modello 3D viene fornito il valore radiometrico RGB di Prsquo

P

Prsquo PrdquoO

GENERAZIONE DELLrsquoORTOFOTO

ortofoto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
  • Diapositiva numero 5
  • Diapositiva numero 6
  • Diapositiva numero 7
  • Diapositiva numero 8
  • Diapositiva numero 9
  • Diapositiva numero 10
  • Diapositiva numero 11
  • Diapositiva numero 12
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  • Diapositiva numero 34
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  • Diapositiva numero 67
  • Diapositiva numero 68
  • Diapositiva numero 69
  • Diapositiva numero 70
  • Diapositiva numero 71
  • Diapositiva numero 72
  • Diapositiva numero 73
  • Diapositiva numero 74
  • Diapositiva numero 75
  • Diapositiva numero 76
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  • Diapositiva numero 78
  • Diapositiva numero 79
  • Diapositiva numero 80
  • Diapositiva numero 81
  • Diapositiva numero 82
  • Diapositiva numero 83
  • Diapositiva numero 84
  • Diapositiva numero 85
  • Diapositiva numero 86
  • Diapositiva numero 87
  • Diapositiva numero 88
  • Diapositiva numero 89
  • Diapositiva numero 90
  • Diapositiva numero 91
  • Diapositiva numero 92
  • Diapositiva numero 93
  • Diapositiva numero 94

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

FOTOPIANO DELLA CITTArsquo DI VENEZIA -ESTRATTO

CAMPANILE

VISTA SCORCIATA DAPRESA AEREANON VIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
  • Diapositiva numero 3
  • Diapositiva numero 4
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  • Diapositiva numero 6
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DIFFERENZA TRA FOTOPIANO ED ORTOFOTO

ORTOFOTO DELLA CITTArsquo DI MANTOVA- ESTRATTO

TORRE DELLA GABBIAVISTA SCORCIATA DA PRESA AEREAVIENE CORRETTA

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

  • Diapositiva numero 1
  • Diapositiva numero 2
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DENSE IMAGE MATCHING

bull Procedura fotogrammetrica multi-immagine

bull Approccio automatico dei processi di orientamento e generazione del modello

bull Si ottengono Dense Point Cloud dalle immagini orientate

bull Mesh delle superfici

bull Modelli mesh testurizzati

bull Ortofoto digitali

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DENSE IMAGE MATCHING

Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione e dense cloud

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Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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Basilica di San Marco a Venezia ndash acquisizione dense cloud e modello 3D mesh

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

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bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

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bull Stazioni

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bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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Basilica di San Marco a Venezia ndash Dense cloud

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distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

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bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

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bull Stazioni

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bull Osservazioni

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bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Buoni risultati in termini di precisionebull Acquisizione molto rapidabull Si puograve usare qualsiasi camerabull Effettua solitamente calibrazione in automatico e correzione delle

distorsionibull In alcuni casi approccio totalmente automaticobull Il modello egrave composto da milioni di puntibull Ersquo necessario calibrare la camera per ottenere i migliori risultatibull Il modello in genere egrave realizzato ldquofuoriscalardquo necessita di misure o

appoggio topografico per la scalatura e per verifica precisione

bull Software Photosynth Photoscan Arc3d Aperomicmac Bundler 123d Catch Photomodeler scanner

DENSE IMAGE MATCHING

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramentobull Acquisizione di target sullrsquooggetto

bull Target codificati riconosciuti automaticamente dal software fotogrammetrico (molto piugrave preciso)

bull Punti architettonici

bull Orientamento georeferenziazione del modello fotogrammetrico per stelle proiettivebundle adjustment

bull Calcolo degli errori residui sui ground control points e tie points

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Rete topografica di inquadramento e acquisizione di dettaglio Piazza Filippini

L a b o r a t o r i o d i P r o g e t t a z i o n e 2 - C o r s o i n t e g r a t o d i T o p o g r a f i a e r i l e v a m e n t o A A 2 0 1 7 1 8

APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Stazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Osservazioni

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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APPOGGIO TOPOGRAFICO PER IL RILIEVO DI GROUD CONTROL POINTS

bull Dxf con rete topografica e punti collimatibull Ellissi drsquoerrore di stima della posizione del punto

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Punti architettonici

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bull Stazioni

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bull Osservazioni

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bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Stazioni

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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bull Compensazione ai minimi quadrati delle osservazioni ndash software Starnet

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BIBLIOGRAFIA

bull R Brumana C Achille L Fregonese Lezioni di Fotogrammetriabull R Galetto Camere digitali per riprese aeree e terrestri Asita 2004bull L de Luca La fotomodellazione architettonica Dario Flaccovio Editore 2011bull Bonora Tucci Lezioni di Fotogrammetria wwwgeomaticaeconservazioneitbull A Adami Lezioni di Fotogrammetria Politecnico di Milano 2016

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BIBLIOGRAFIA

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BIBLIOGRAFIA

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