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IL RISCHIO CHIMICOIN PISCINA
Massimo de Sanctis
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COSA SI INTENDE PER RISCHIO CHIMICO ?
Il RISCHIO CHIMICO è riconducibile all’insieme dei rischi per la Sicure zza e la Salute connessi alla presenza di “AGENTI CHIMIC I PERICOLOSI”
Per AGENTI CHIMICI PERICOLOSI si intendono le sostanze ed i preparati che, in base alle loro caratteristiche chimiche, ch imico-fisiche e Tossicologiche di cui al D.Lgs. 52/97 e al D.Lgs.285 /98, o che rientrano comunque nei criteri di classificazione ivi previsti .
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RISCHIO CHIMICO
Rischi per la sicurezza:(R. infortunistici,)
Rischi per la salute:(R. igienico-ambientale )
RISCHI di:Incendio, esplosioni, contatto consostanze aggressive e/o corrosive(ustioni chimiche, corrosione
metalli e degrado impianti)
RISCHI da:esposizione a sostanze tossichee/o nocive con compromissione dell’equilibrio biologico (intossicazione o malattie prof.li)
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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
Un RISCHIO CHIMICO insorge quando si presentano ins ieme due fattori di rischio:
1- Presenza di agenti chimici pericolosi ( fattori di rischio chimico );2 - Presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo ).
Rischio chimico derivante da esposizione ad agenti chimici pericolosi
=Presenza di agentichimici pericolosi(ciclo tecnologico)
Presenza di condizionidi esposizione(modalità operative)
RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE
X
= X
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sostanze chimiche presenti nelle piscine,acque termali ecc.
Derivate dall’acquadi alimento. Precursori
Derivate dagli utenti:urina, sudore, sporco, lozioni (creme solari, cosmetici, residui saponi ecc.)
Derivate dalla disinfezioneacque:disinfettanti, correttori pH,alghicidi, sequestranti,flocculanti ecc .
Sotto-prodotti disinfezione:Trialometani, clorammine, clorati ecc.
Rischio chimico in piscina: esposizionea sostanze/inquinanti chimici
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RISCHIO CHIMICO IN PISCINA
Nelle piscine sussiste la possibilità che agenti chi mici pericolosi, tal quali o sotto forma di emissioni possano essere assorbiti dall’organismo attraverso:
ingestionediretta di acqua
ASSORBIMENTOGASTRICO
contatto diretto
ASSORBIMENTO TRANSCUTANEO
inalazione di solutivolatili o in aerosol
ASSORBIMENTOPOLMONARE
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INGESTIONE
La quantità d’acqua ingerita dipende da esperienza, e tà e bravura delnuotatore e dal tipo di attività .
30ragazze
45ragazzi
12donne
22uomini
16adulti
37bambini
Volume medio acquaingerita (mL)
UTENTE PISCINA Studio condotto su campioni di urineprelevate nelle 24 ore successive su utentidi piscina trattata con dicloro isocianurato.Analisi su quantità cianurati presenti.
Il 5% dei bambini ingerisce piùdi 90 mL
Valore conservativo di riferimento
100 mL
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INALAZIONE
I nuotatori inalano aria dall’atmosfera sul pelo li bero dell’acqua (maggiormente inquinata) in proporzione anche allo s forzo compiuto.
Problematiche maggiori nelle piscine indoor rispett o alle outdoor.
L’esposizione è associata alla presenza di sostanze vol atili che si liberano dall’acqua, ma possono includersi anche ae rosol formati in prossimità di idromassaggi o cadute d’acqua.
Il volume d’aria inalata da un adulto in un turno l avorativo di 8 ore è
circa 10 mc , sebbene dipenda dal tipo di attività ed eventuale esercizio fisico svolto.
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CONTATTO CUTANEO
La pelle è molto esposta alle sostanze chimiche conte nute nell’acqua, conimpatto diretto sulla pelle, occhi e mucose.
Alcune sostanze possono però anche essere assorbite attraversolo strato corneo esterno ed essere assorbite dal co rpo.
Fattori principali di assorbimento sono:
- tempo di contatto con l’acqua
- temperatura dell’acqua
- concentrazione delle sostanze disciolte.
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SOSTANZE CHIMICHE NELLE ACQUE DI ALIMENTO
Tutte le acque di alimento contengono sostanze chimi che:
Acque da acquedotto municipale : materiale organico, sottoprodotti disinfezione, monoclorammine, argilla, alcali, fosfati ecc.
Acqua di mare : alte concentrazioni di ioni bromuro (Br-)
Acque di falda : solfuri, ossidi, radon (Rn, radioattivo cancerogeno)
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SOSTANZE CHIMICHE INTRODOTTE DAI BAGNANTI
In buona parte composti di azoto, secreti in vario m odo (sudore, urine) daibagnanti. Reazione con i disinfettanti base cloro c on formazione sottoprodotti inquinanti.
SUDORE: azoto circa 1% sotto forma di urea, ammoniaca, amm inoacidi, creatinina.
URINE: rilascio medio 25-30 mL/bagnante. Soprattutto ure a e ammoniaca.
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Sostanze chimiche aggiunte per il controllo chimico-batteriologico dell’acqua
1. Cloro gas2. Ipoclorito di calcio/sodio3. Isocianurati clorinati4. Biossido di cloro5. Ozono6. UV
1. Acido cloridrico (HCl)2. Acido solforico (H2SO4). 3. Bisolfato di sodio (NaHSO4). 4. Bisolfito di sodio (Na2SO3).
Polialluminio cloruro
BIOCIDI CORRETTORI pH
FLOCCULANTI
Sali di ammonio quaternario
ANTIALGHE
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Biocidi ossidanti
• ossidano il citoplasma cellulare dei
microrganismi e li uccidono.
• Forti ossidanti, instabili e potenzialmente
pericolosi.
• Tossicità non trascurabile.
Per i cloroderivati il titolo in cloro presente
nell’acqua si esprime come CLORO
LIBERO (CL).
Biocidi ossidanti a base di cloro
1. ipoclorito di sodio/calcio
(NaOCl/Ca(OCl)22. Dicloro/tricloro isocianurati
Altri biocidi ossidanti
1. Biossido di cloro (ClO2)2. acqua ossigenata (H2O2)
3. ozono (O3).
Biocidi non ossidanti
• Più selettivi e complessi dei biocidi
ossidanti
• Velocità di reazione più lenta
• Si impiegano solo quando la
protezione offerta dai biocidi
ossidanti sia insufficiente.
Esempi di biocidi non ossidanti:
1. Composti di ammonio quaternario
(QAC)
2. Glutaraldeide,
3. Isotiazolo
4. sali di rame.
Queste sostanze vengono comunemente
chiamate ANTIALGHE.
RISCHIO CHIMICO: BIOCIDI
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RISCHIO CHIMICO: BIOCIDII composti a base di cloro
• Ipoclorito di sodio non stabilizzato• Ipoclorito di calcio non stabilizzato• Acido tricloroisocianurico (Tricloro) stabilizzato• Dicloroisocianurato di sodio (Dicloro) stabilizzato
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OClOCl-- (aq.)(aq.) + H+ H22O O �������� HClOHClO + OH+ OH--((aqaq.).)
Quando si immette un cloroderivato in acqua, ad esempio un ipoclorito,si instaura in soluzione acquosa il seguente equilibrio:
Le due specie OCl- e HClO sono entrambe sostanze ossidanti e biocide.Si definisce CLORO ATTIVO LIBERO (CL):
CL = [HClO] + [ClO-] espresse in mg/Kg (ppm) Cl2
Per l’Accordo tra Stato e Regioni del 2003 0,7 < CL < 1,5 ppm in vascaTuttavia i limiti variano nelle diverse nazioni. In U.S.A CL < 3.0 ppm.
Fino a CL = 5.0 ppm non ci sono rischi per la salute. Per CL> 5.0 ppm
possibile irritazione delle mucose e degli occhi ma non vero rischio
in caso di ingestione.
RISCHIO CHIMICO: BIOCIDI BASE CLORO (OSSIDANTI)
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RISCHIO CHIMICO: composti a base di cloro (ossidanti)
IPOCLORITO di sodio NaOCl- Liquido- Poco costoso- pH alto (12-14) caustico, corrosivo- Prodotto commerciale poco stabile nel tempo - Biocida instabile agli UV quando sciolto in H 2O- Contenuto di cloro non elevato (13-15 %Cl 2)- Possibile contaminazione da metalli pesanti- Aumenta consumo di acido per controllo pH
Comportamento in soluzione acquosa:
NaOCl ���� Na+(aq.) + ClO-
(aq.)
OCl- (aq.) + H2O ���� HClO + OH-(aq.) idrolisi salina
immissione OH- in soluzione
sostanza basica pH
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RISCHIO CHIMICO: composti a base di cloro (ossidanti)
immissione OH- in soluzione
sostanza basica pH
Specie ossidanti immesse in soluzione
IL POTENZIALE REDOX SALE !!!
• IPOCLORITO di calcio Ca(OCl)2
- Solido (granulare o pasticconi)- pH alto (verso 11)- Prodotto commerciale stabile nel
tempo - Biocida instabile agli UV in H 2O- Può dare incrostazioni
- Contenuto in cloro elevato (65%)
Comportamento in soluzione acquosa:Ca(OCl)2 ���� Ca++
(aq.) + 2ClO-(aq.)
OCl- (aq.) + H2O ���� HClO + OH-(aq.) idrolisi salina
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Ca(OCl)2
GRANULARE PASTICCONI
• da sciogliere preventivamente in acqua (1:10) in serbatoi con agitatore.
• quando dosato direttamente in vasca(ad es. clorazione shock) i granuli indiscioltipossono danneggiare i liner vinilici
• nel tempo aumenta la durezza calcica e l’acquadiviene incrostante
• si impiegano dosatori a lambimento(MAI usarli per pasticche di TRICLORO!!!)
• spesso in congiunzione con sostanzeSEQUESTRANTI del CALCIO
RISCHIO CHIMICO: composti a base di cloro (ossidanti)
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RISCHIO CHIMICO: composti a base di cloro (ossidanti)
DICLORO ISOCIANURATO (CNO)3Cl2Na(ANIDRO O BI-IDRATO)
- Solido (granulare). Da sciogliere in H 2O (1:10) - pH vicino alla neutralità (circa 8,0)- Prodotto commerciale stabile nel tempo - Biocida stabilizzato contro UV quando - sciolto in H 2O (contiene acido cianurico)- Contenuto in cloro elevato (65%)- Contiene il 57% in peso di acido cianurico
(CNO)3Cl2Na· 2H2O (CNOH)3 + Na+ + OH- + HClO
ossidante e biocida
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ACIDO TRICLOROISOCIANURICOACIDO TRICLOROISOCIANURICO (CNO)3Cl3
-- Solido (PASTICCONI)Solido (PASTICCONI)
-- pH basso (circa 3)pH basso (circa 3)
-- Prodotto commerciale stabile nel tempo Prodotto commerciale stabile nel tempo
-- Biocida stabilizzato contro UV quando Biocida stabilizzato contro UV quando
sciolto in Hsciolto in H22O (contiene acido cianurico)O (contiene acido cianurico)
-- Contenuto in cloro molto elevato (90%)Contenuto in cloro molto elevato (90%)
-- Contiene il 54% in peso di ac. cianuricoContiene il 54% in peso di ac. cianurico
RISCHIO CHIMICO: composti a base di cloro
(CNO)3Cl3 + 3H2O (CNOH)3 + 3HClO
ossidante e biocida
clorinatori
Per l’Accordo tra Stato e Regioni del 2003 acido is ocianurico < 75 ppm in vasca
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RISCHIO CHIMICO: BIOCIDI (ossidanti) NON A BASE CLORO
Biossido di cloro : in soluzione acquosa produce cloriti e clorati ed agisce in modo diverso rispetto ai biocidi base cloro, non producendo cioè cloro libero.
Per l’acqua potabile c’è un limite di 0,7 ppm sia pe r i cloriti che per i clorati.
Nelle piscine pericolo di incremento nel tempo di t ali composti, con limiti relativi di 3 ppm per evitare pericoli nell’ ingestione ( basati su 100 mL ingeriti da un bambino di 10 kg di peso)
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RISCHIO CHIMICO: BIOCIDI NON A BASE CLORO
OZONO e RADIAZIONI UV : purificano l’acqua nel passaggioattraverso apposite apparecchiature e non lasciano residui in vasca.
Non avendo attività biocida residuale in vasca devon o essere usatisempre in congiunzione con prodotti biocidi convenzi onali.
Principale rischio dell’ozono (fortemente irritante per le vie respiratorie) sonole perdite in prossimità del generatore e del serbat oio di contatto, nonchéIl possibile trascinamento in vasca.
Necessario disporre di rilevatori di ozono, cos’ come di uno stadio di deozonazione e di una buona ventilazione nei locali tec nici e in vasca.
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RISCHIO CHIMICO: I correttori di pH
Poiché molti degli agenti disinfettanti alterano il grado di pH delleacque trattate, è necessario introdurre dei corretto ri di pH che permettano di garantire sia Il benessere dei bagnanti, sia un’ adeguato funzionamento dei disinfettanti, sia una sufficiente funzionalità d egli impianti. Il valore di pH indicato per disposizioni di legge dev’essere com preso tra 6,5 e 7,5,
sebbene l’esperienza operativa suggerisca un’interva llo tra 7,2 e 7,5.
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H2O
pH = - log 10 [ H+] analogamente pOH = - log 10 [ OH
-]KW = - log 10 (10
-14) = 14 pH + pOH = 14pH =pOH= 7 neutralità
Si definisce pH dell’acqua il valore del logaritmo della
concentrazione dello ione H+ cambiato di segno:
H+ OH-
Diminuisce il pHDiminuisce il pH Aumenta il pHAumenta il pH
+
Prodotto Ionico Kw = [H+][ OH-] = 10-14
dell’Acqua = 0,00000000000001
0 1 2 3 4 5 6 8 9 10 11 12 13 147,0
Zona dei pH ACIDI Zona dei pH ALCALINI
Zona del pHNEUTRO
AUTOIONIZZAZIONE DELL’ACQUA
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Le sostanze acide immettono ioni H+ nell’acqua:
HCl H+ + Cl-
H2SO4 2H+ + SO4=
accade quindiaccade quindi [H+] e pH
Le sostanze basiche immettono ioni OH- nell’acqua:
NaOH Na+ + OH-
NaOCl + H2O Na+ + OCl- + OH-
accade quindi [H+] e pH
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MISURA DEL pH IN PISCINA
INDICATORE ROSSO-FENOLO
(media precisione)
pH-METRO
(Alta precisione)
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Le sostanze acide di comune impiego nelle piscine sono:
-ACIDO CLORIDRICO (HCl). Acido forte. Economico. Liquido di colore giallo paglierino. Sopra il 20% di produce f umi molto irritanti e deve essere diluito fino al 10% prima di aggiungerl o in vasca . Azione sul pH molto veloce.
-ACIDO SOLFORICO (H2SO4). Acido forte. Normalmente in flaconi/taniche al 50% in peso di acido. Azione rapi da sul pH
-BISOLFATO DI SODIO (Dry acid, NaHSO4). Spesso venduto come polvere cristallina da sciogliere. Non genera fumi ma ha un’azione abbastanza lenta. Il residuo di solfati nell’acqua ( come del resto con H2SO4), se accumulati nel tempo, possono attaccare le ma lte cementizie.
-BISOLFITO DI SODIO (Na2SO3). Acido. Venduto in soluzione acquosa o in polvere da sciogliere. Usato per abbassare il Cloro-Libero nell’acqua dopo trattamenti shock.
RISCHIO CHIMICO: I correttori di pH
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Le sostanze basiche di più comune impiego nelle piscine sono:
SODA CAUSTICA (NaOH). Base forte venduta in diluizione con acqua. Quando concentrata è corrosiva e provoca peri colose ustioni.
CARBONATO DI SODIO (Soda ash, Na2CO3). Base debole. Prodotto economico e disponibile sotto forma di pol vere fine da sciogliere in acqua.
BICARBONATO DI SOD IO (NaHCO3). Base debole. Disponibile sotto forma di polvere fine. Deve essere sciolto in acqua.
RISCHIO CHIMICO: I correttori di pH
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RISCHIO CHIMICO: SOTTOPRODOTTI BIOCIDI BASE CLORO
ACIDIALOACETICI
TRIALOMETANI
CLORATI
CLORAMMINE
(MONO- , DI-, TRI-)
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RISCHIO CHIMICO: SOTTOPRODOTTI BIOCIDI BASE CLORO
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L’azione dei derivati del cloro è quella di abbatter e la carica batterica, ossidando la materia organica e dando composti di a ddizione tra cloro ed azoto ammoniacale, quali come mono- /di-/tri-cloroa mmine inorganiche e organiche (clorofenoli). La concentrazione nell’acqua di questi prodotti di ossidazione intermedia viene indicata come CLORO COMBINATO (CC).La somma CL + CC costituisce il cosìdetto CLORO TOTALE (CT).
CL + CC = CT
IL CLORO COMBINATO (CC) E IL CLORO TOTALE (CT)
Le clorammine sono composti di ossidazione intermedi a dell’ammoniaca(contenuta nelle urine ad es.) da parte del cloro a ttivo libero. Essendovolatili causano il tipico odore di cloro presente nelle piscine e possonoprovocare effetti irritanti per il nuotatore e per gli astanti (lavoratori, pubblico ecc.)
In particolare:- le mono- e dicloroammine causano soprattutto CONGIUNTIVITI- le tricloroammine causano DISTURBI OCULARI e possono irritare
le VIE AEREE
RISCHIO CHIMICO: SOTTOPRODOTTO CLORAMMINE
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RISCHIO CHIMICO: SOTTOPRODOTTO TRIALOMETANI
I TRIALOMETANI (THMs) derivano dalla reazione del cloro con le sost anzeorganiche.I più importanti cloro-derivati sono:
•Cloroformio•Diclorometano
Questi composti sono volatili e quindi nuotatori e operatori sono espostisoprattutto per inalazione nelle piscine coperte .La loro concentrazione nell’aria indoor è in funzione della ventilazion ee della temperatura dell’acqua .
Il CLOROFORMIO è classificato come possibile cancerogeno . Oltre cheper inalazione viene assorbito per via cutanea , distribuendosi in particolarenel sangue e nell’ adipe . Si accumula con effetti tossici nei reni , nei polmonie nel sistema nervoso .
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RISCHIO CHIMICO: SOTTOPRODOTTO Acidi Aloacetici (HAAs)
Gli Acidi Aloacetici sono:
• Composti non volatili
• Sospettati di aumentare il rischio di cancro (tumori epatici)
• Sono stati prefigurati effetti sulla riproduzione
• Ad alte dosi sono neurotossici
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RISCHIO CHIMICO: SOTTOPRODOTTO DISINFEZIONE CON OZONO
ALDEIDI:
Sospettate di essere mutagene e cancerogene, soprat tutto la formaldeide che, oltre ad essere irritante per gli occhi e le mucose,A concentrazioni > 0,1 ppm è considerata cangerogena p er l’uomo.
BROMATO di POTASSIO :
Considerato come possibile cancerogeno per l’uomo
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GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICONELLE PISCINE
Il rischio da agenti chimici in piscina dovuto sia ai prodotti di disinfezione che ai loro sottoprodotti è una realtà ineliminabile e sarebbe un grave errore sottovalutarne l’importanza.
Tuttavia, l’impiego di tali prodotti è necessario pe r contenere il rischio biologico , anch’esso presente e assai rilevante.
Occorre pertanto gestire al meglio il rischio chimico , in modo da ridurreal minimo la sua incidenza e pericolosità.
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Per ridurre al minimo il rischio chimico da esposizi one in piscina occorre:
• Una gestione accurata degli impianti tecnici, in particolare:1. Regole di comportamento per i bagnanti e limitazio ne numero di picco;2. Corretto ricambio d’aria nel locale vasca;3. Impiego di centraline dosaggio chemicals e control lo stabilità pH,
CL/CC, temperatura;4. Efficienza impianto di filtrazione;5. Sufficiente ricambio acqua (almeno 5%/giorno);6. Pulizia della vasca e degli spazi perimetrali;7. Clorazioni shock periodiche.
• Possibile adozione di sistemi misti di disinfezione per ridurre i dosaggi di biocidi base cloro (ad esempio con UV, ozono).
• Formazione tecnica specifica di coloro che operano negli impianti(manutentori in primis, ma in parte anche bagnini, istruttori ecc);
• Stoccare e manipolare i prodotti chimici in modo op portuno.
GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICONELLE PISCINE
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INCIDENTI NEL COMPLESSO DELLE PISCINE PUBBLICHE E PRIVATE
Negli Stati Uniti (per cui sono reperibili dati sta tistici) si registrano circa 5000 visite mediche d’urgenza per danni da pro dottichimici usati nelle piscine.
Le persone subiscono spesso danni per inalazione di fumi quando apronoi container prodotti, quando pre-dissolvono i prodot ti chimici, omanipolano i chemicals impropriamente.
Dall’analisi degli incidenti più frequenti appare ev idente che questisono SEMPRE PREVENIBILI e che circa metà accade in piscine private .
RISCHIO CHIMICO E SICUREZZA NELLE PISCINE
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Gli acidi e basi forti hanno come caratteristiche :1 - Di avere un alto calore di diluizione. 2 - Di reagire in modo quantitativo e violento tra loro.
QUESTE SOSTANZE INTACCANO LA PELLE, CAUSANO USTIONI e i loro fumi SONO IRRITANTI PER INALAZIONE .
Occorre quindi:- Stoccarle nelle loro taniche originali , in luoghi freschi e areati. - Stoccarle in locali separati e all’interno di vasche di contenimento.- Maneggiarle con gli opportuni Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).- Nelle operazioni di diluizione aggiungere i prodotti concentrati in acqua e non viceversa (schizzi di acido/base concentratI).
- Mai mescolare prodotti concentrati tra loro.-- Disporre possibilmente nei locali tecnici di una doccia anti-acido
e vaschetta lava-occhi .- Predisporre la corretta segnaletica di sicurezza e consultare/conservare
le schede tecniche dei prodotti.- Formare adeguatamente il personale tecnico che oper a in impianto
RISCHIO CHIMICO E SICUREZZA NELLE PISCINE:
ACIDI E BASI FORTI
39
RISCHIO CHIMICO E SICUREZZA NELLE PISCINE:
ACIDI E BASI FORTI
40pH 4 pH 5 pH 6 pH 7 pH 8 pH 9 pH 10 pH 11
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
OCl-
Ione Ipocloroso
pH 7.0
75% HOCl
pH 8.0
22% HOCl
HOCl
Acido Ipocloroso
pH 4 pH 5 pH 6 pH 7 pH 8 pH 9 pH 10 pH 11pH 4 pH 5 pH 6 pH 7 pH 8 pH 9 pH 10 pH 11
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
OCl-
Ione Ipocloroso
pH 7.0
75% HOCl
pH 8.0
22% HOCl
HOCl
Acido Ipocloroso
OClOCl-- (aq.) + H(aq.) + H22O O �������� HClOHClO + OH+ OH--((aqaq.).)
CL = [HClO] + [OCl-]
specie molto
attiva
specie poco
attiva
A PARITA’ DI CL misurato DPD1
pH = 7,0
75% HClO
25%OCl-
pH = 8,0
22% HClO
78%OCl-biocida
efficiente
biocida poco
efficiente
RISCHIO CHIMICO E SICUREZZA NELLE PISCINE:
BIOCIDI BASE CLORO
Equilibrio HClO in soluzione acquosa
A pH=4 tutto HClOMa a pH << 4 cosa succede?
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RISCHIO CHIMICO E SICUREZZA NELLE PISCINE:
BIOCIDI BASE CLORO + SOSTANZE ACIDE
decomposizioneHClO
SviluppoCl2 gassoso !!!
• comburente (incendio)• letale se inalato• corrosivo per il tratto
respiratorio• grave irritazione oculare
Cl2 gas
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MANIPOLAZIONE, STOCCAGGIO ESMALTIMENTO PRODOTTI CHIMICI
NO ! NO !
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• Immagazzinare le sostanze chimiche separatamente• Per le sostanze a rischio incendio, evitare combusti bili•Separare tutti i prodotti base cloro tra loro (ad e s. ipoclorito di calcio
e prodotti stabilizzati di-/tri-cloro, rischio incend io)•Separare i prodotti base cloro dai prodotti acidi
• Conservare le sostanze chimiche in un locale fresco , areato e non umido
• evitare fonti di calore e irraggiamento solare• controllare l’integrità dei container• riparare dalla pioggia e da eccessivo pulviscolo
• Mantenere puliti e organizzati i magazzini di stocc aggio• si riducono gli spillaggi e le contaminazioni/reazioni incrociate
STOCCAGGIO CORRETTO CHEMICALS:COSE DA FARE
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• Conservare le sostanze chimiche in locali sicuri• lontano dalla portata dei bambini e animali• Conservare le sostanze nei contenitori originali con etichettatura• Esporre le segnaletiche di sicurezza (pericolo/avvert imento)
STOCCAGGIO CORRETTO CHEMICALS:COSE DA FARE
• Usare l’intero contenuto dei recipienti prima dello smaltimento• Adottare le procedure idonee di impiego e smaltimen to dei recipientI
• Usare estrema cautela nell’apertura dei recipienti perevitare sversamenti di sostanza .
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STOCCAGGIO CORRETTO CHEMICALS:
COSE DA NON FARE
MAI mescolare prodotti chimici o prodotti base cloro tr a loro….. pericolo di INCENDI/ESPLOSIONI/FUMI TOSSICI
MAI conservare liquidi al di sopra di solidiIn caso di perdita….
MAI permettere contatto diretto tra qualsiasi prodotto a base cloroe sostanza acida:
CLORO + ACIDO = CLORO GASSOSO LETALE!
MAI aggiungere acqua ad un reagente concentrato,ma sempre reagente ad una grande quantità d’ acqua
…….. rischio di VIOLENTE reazioni chimiche e schizzi di reagente
46
MAI permettere contatto diretto tra sostanze chimiche e olio, grasso, cherosene
pericolo di innesco di reazioni pericolose
MAI mescolare prodotti chimici o prodotti base cloropericolo di INCENDI/ESPLOSIONI/FUMI TOSSICI
MAI fumare in vicinanza di prodotti chimiciregola di buon senso, mani alla bocca
• MAI utilizzare composti chimici diversi per pulire eventu ali sversamenti•incompatibilità chimica, reazioni indesiderate
STOCCAGGIO CORRETTO CHEMICALS:
COSE DA NON FARE
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IMPIEGO CHEMICALS IN VASCA:
COSE DA NON FARE
MAI aggiungere acido in uno skimmer o vicino il bocchell o di aspirazione dell’acqua in vasca. L’acido corrode le linee e app arecchiature metalliche e può entrare dentro un lambitore a erosi one causando lagenerazione di grandi quantità di CLORO GASSOSO;
MAI aggiungere prodotti di cloro solubili direttamente all’interno di skimmer o vicino il bocchello di aspirazione dell’acq ua in vasca se èinstallato un lambitore ad erosione.
Il cloro può entrare nel lambitore e causarne l’ESPL OSIONE;
MAI permettere la presenza di bagnanti in vasca quando si addizionano reagenti chimici. Tempo minimo 1 ora.
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• SEMPRE indossare un buon paio di guanti di gomma a prova d i sostanze ( DPI);chimiche quando si maneggia qualsiasi tipo di sosta nza chimica;
• SEMPRE indossare un grembiule protettivo (DPI);
• SEMPRE indossare una maschera anti-polvere quando si maneg giano reagenti in polvere (DPI);
• SEMPRE indossare una maschera anti-gas se si maneggiano so stanze che possono liberare fumi (DPI);
• SEMPRE assicurarsi che persone non autorizzate si avvicinino o impieghino sostanze chimiche;
REGOLE PER LA MANIPOLAZIONE DI SOSTANZE CHIMICHE
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SEMPRE lavare abbondantemente le mani dopo aver maneggiato chemicals o contenitori relativi;
MAI lasciare che i reagenti chimici vengano a contatto con la pelle;
MAI indossare calzature assorbenti (di tela) se si maneg giano reagenti liquidi;
MAI fumare, mangiare e bere quando si maneggiano sostan ze chimiche.
REGOLE PER LA MANIPOLAZIONE DI SOSTANZE CHIMICHE
50
GRAZIE PER L’ATTENZIONE !