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Il Sistema di Misurazione e Valutazione della CCIAA di Perugia ANNO 2016

Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Trasparente... · 2017-01-25 · Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 3 1. Introduzione

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  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della

    CCIAA di Perugia

    ANNO 2016

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 2

    1 Introduzione 3

    2 Descrizione del sistema 9

    2.1 Caratteristiche distintive della Camera di Commercio 9

    2.1.1 Le funzioni camerali 9

    2.1.2 Le risorse umane 9

    2.2 Metodologia adottata 12

    2.2.1 Il modello generale 12

    2.2.2 Il sistema degli indicatori 12

    2.2.3 La rilevazione della qualità percepita dagli utenti 14

    2.2.4 La rilevazione del livello di benessere organizzativo e del grado di condivisione 15

    del sistema di valutazione e la rilevazione della valutazione del superiore gerarchico

    2.2.5 La definizione del modello di misurazione della performance organizzativa 15

    2.2.6 La definizione del modello di valutazione della performance organizzativa 18

    2.2.7 La definizione del modello di misurazione della performance individuale 20

    2.2.8 La definizione del modello di valutazione della performance individuale 22

    3 Processo operativo di misurazione e valutazione della performance 25

    3.1 Il processo di misurazione e valutazione della performance organizzativa 25

    3.1.1 Fasi 26

    3.1.2 Tempi 26

    3.1.3 Soggetti e responsabilità 27

    3.2 Il processo di misurazione e valutazione della performance individuale 29

    3.2.1 Fasi 29

    3.2.2 Tempi 31

    3.2.3 Soggetti e responsabilità 31

    4 Procedure di conciliazione ai fini della correttezza valutativa

    4.1 Coerenza e garanzie del sistema 34

    4.2 Gestione delle contestazioni 34

    5 Modalità di raccordo e integrazione con i sistemi di programmazione

    controllo esistenti 35

    6 Allegati 37

    6.1 Manuale di valutazione 38

    6.2 Ricognizione degli obblighi dalla cui violazioni discendono forme di 50

    responsabilità dirigenziale

    6.3 Dizionario delle competenze 59

    6.4 Modelli schede di assegnazione obiettivi/valutazione 73

    6.5 Questionario di rilevazione del livello di benessere organizzativo e del grado di 84

    condivisione del sistema di valutazione e rilevazione della valutazione del superiore

    gerarchico

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 3

    1. Introduzione

    Ai sensi dell’art.3 del D. Lgs.150/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del

    lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, ogni

    amministrazione pubblica è tenuta a misurare ed a valutare la performance con

    riferimento all’amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di

    responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, secondo modalità conformi alle

    direttive impartite dalla CIVIT (Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle

    amministrazioni pubbliche, ridenominata successivamente ANAC).

    La misurazione e la valutazione della performance sono volte al miglioramento della

    qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle

    competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l’erogazione dei

    premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di

    pari opportunità di diritti e doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni

    pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento. L’art. 7 dello stesso D.

    Lgs. prevede che le amministrazioni pubbliche valutano annualmente la performance

    organizzativa e individuale. A tale fine adottano con apposito provvedimento il Sistema di

    misurazione e valutazione della performance.

    La funzione di misurazione e valutazione delle performance è svolta:

    a) dagli Organismi indipendenti di valutazione, cui compete la misurazione e valutazione della

    performance di ciascuna struttura amministrativa nel suo complesso, nonché la proposta di

    valutazione annuale dei dirigenti di vertice ai sensi del comma 4, lett.e) dell’art.14;

    b) dai dirigenti di ciascuna amministrazione, secondo quanto previsto agli articoli 16 e 17,

    comma 1, lettera e - bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificati dagli

    articoli 38 e 39 del D. Lgs. 150/2009.

    Il Sistema di misurazione e valutazione della performance individua:

    a) le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e

    valutazione della performance, in conformità alle disposizioni del presente decreto;

    b) le procedure di conciliazione relative all’applicazione del sistema di misurazione e valutazione

    della performance;

    c) le modalità di raccordo e di integrazione con i sistemi di controllo esistenti e con i documenti di

    programmazione finanziaria e di bilancio.

    Ai sensi dell’art. 8 dello stesso Decreto, il Sistema di misurazione e valutazione della

    performance organizzativa concerne i seguenti ambiti di misurazione:

    a) l’attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività;

    b) l’attuazione di piani e programmi, ovvero la misurazione dell’effettivo grado di attuazione dei

    medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi

    definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse;

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 4

    c) la rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi

    anche attraverso modalità interattive;

    d) la modernizzazione e il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle competenze

    professionali e la capacità di attuazione di piani e programmi;

    e) lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli

    utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e

    collaborazione;

    f) l’efficienza nell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla

    riduzione dei costi, nonché all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi;

    g) la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati;

    h) il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità.

    Ambiti di misurazione previsti dal D.lgs.

    150/2009 art.8

    Traduzione in ambito Camerale

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 5

    Ambiti di misurazione previsti dal D.lgs.

    150/2009 art.8

    Traduzione in ambito Camerale

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    Ambiti di misurazione previsti dal D.lgs.

    150/2009 art.8

    Traduzione in ambito Camerale

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 7

    In merito agli ambiti di misurazione e valutazione della performance individuale,

    previsti dall’art.9, la misurazione e la valutazione della performance individuale dei

    dirigenti e del personale responsabile di una area di posizione organizzativa è collegata:

    a) agli indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilità;

    b) al raggiungimento di specifici obiettivi individuali;

    c) alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura;

    d) alle competenze professionali e manageriali dimostrate;

    e) alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa

    differenziazione dei giudizi (solo per i dirigenti).

    La misurazione e la valutazione svolte dai dirigenti sulla performance individuale del

    restante personale sono effettuate sulla base del sistema di cui all’articolo 7 e

    collegate:

    a) al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali;

    b)alla qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza;

    c) alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.

    Il collegamento tra la dimensione organizzativa e quella individuale è ben rappresentato dal

    grafico, contenuto nella Delibera Civit 114/2010, che si focalizza sul processo di misurazione “ex

    ante”. Esso individua 4 livelli (politico/istituzionale, strategico, operativo ed individuale) e ad

    ognuno di essi associa opportuni di indicatori volti alla misurazione dei programmi, degli obiettivi

    strategici ed operativi nonché degli obiettivi individuali del personale dirigente e non.

    Ambiti di misurazione previsti dal D.lgs.

    150/2009 art.8

    Traduzione in ambito Camerale

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 8

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 9

    2. Descrizione del sistema

    2.1 Caratteristiche distintive della Camera di Commercio di Perugia

    2.1.1 Le funzioni camerali

    In linea con la mission definita per le Camere di Commercio, le funzioni possono essere così

    sintetizzate:

    2.1.2 Le risorse umane

    L’organigramma dell’ente prevede un’articolazione dell’organizzazione interna in quattro

    macro-aree organizzative (aree dirigenziali), unità operative complesse (U.O.C.), unità

    operative semplici (U.O.S.) e una unità di staff (U.STAFF) .

    Le quattro macro-aree organizzative sono:

    a) Area Segreteria Generale, assistenza Presidenza e Organi Collegiali;

    b) Area Studi e Promozione Economica;

    c) Area Servizi amministrativi alle imprese e Regolazione del mercato;

    d) Area Finanza e Gestione.

    L’organigramma dell’Ente è riportato nella figura che segue.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 10

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 11

    Dotazione organica 95

    Dipendenti in servizio 70

    di cui 44 donne

    26 uomini

    di cui 2 Dirigente

    33 Categ. D

    33 Categ. C

    2 Categ. B

    N° dipendenti appartenenti alle categorie

    protette (L.68/99)

    5

    N° dipendenti titolari di posizione

    organizzativa/alta professionalità

    7

    N° dipendenti in part-time 2

    Età media dipendenti 51 anni

    % dipendenti in possesso di laurea 57%

    Criteri per la valutazione del personale non

    dirigente

    1.Raggiungimento obiettivi

    2.Comportamenti/capacità

    3.Presenza in servizio

    Criteri per la valutazione del personale dirigente 1.Risultati generali Ente

    2.Raggiungimento obiettivi

    3.Comportamenti/capacità

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 12

    2.2 Metodologia adottata

    2.2.1 Il modello generale

    Secondo le previsioni della delibera CIVIT n° 104/2010:

    “La scelta metodologica effettuata dall’Ente Camerale dovrà essere opportunamente esplicitata

    prediligendo i modelli che integrano in modo sistematico le diverse dimensioni della performance,

    ma che al contempo valorizzano le metodologie di pianificazione e controllo esistenti nelle Camere

    di Commercio”.

    Come descritto dalle delibere CIVIT e dalle Linee Guida UnionCamere, le Camere di Commercio

    non sono chiamate ad adottare uno specifico modello per il sistema di misurazione e

    valutazione, ma possono decidere di adottarne uno proprio che sia in grado di rispondere ai

    requisiti previsti dalla legge e prevedere possibili sviluppi futuri.

    Il processo di misurazione e valutazione della performance della Camera di Commercio di

    Perugia si realizza attraverso:

    a) le modalità e gli strumenti che consentono di misurare e valutare i diversi ambiti

    della performance. Sono assi portanti:

    • gli obiettivi, gli indicatori e i target;

    • l’attivazione di sistemi di benchmarking;

    • le specifiche metodologie per la misurazione dei diversi ambiti della performance

    organizzativa.

    b) l’utilizzo di una impostazione (modello) che consente:

    • il coordinamento di tali modalità e strumenti e la loro rispondenza agli obiettivi

    funzionali (perché misuro e valuto) e all’oggetto della misurazione (cosa misuro e

    valuto);

    • l’utilizzo delle informazioni e dei dati che emergono dalla misurazione e dalla

    valutazione per l’attivazione di azioni di miglioramento e/o il supporto ai processi

    decisionali (come agisco).

    2.2.2 Il Sistema degli Indicatori

    Le attività di acquisizione, analisi e rappresentazione delle informazioni rilevanti ai fini della

    misurazione (e successivamente valutazione) della performance organizzativa e di quella

    individuale verranno rese possibili dalla definizione e dal monitoraggio di indicatori (Key

    Performance Indicator) associati alle cinque dimensioni di interesse indicate dalla

    delibera n°104 della CIVIT:

    - grado di attuazione della strategia (obiettivi strategici e operativi assegnati)

    - portafoglio delle attività e dei servizi

    - salute dell’Amministrazione

    - impatto dell’azione amministrativa (outcome)

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 13

    - confronto con le altre amministrazioni (benchmarking)

    Gli indicatori utilizzati nell’ambito del sistema dipendono dagli ambiti di misurazione e

    valutazione della performance e possono essere classificati in:

    - indicatori di outcome: esprimono l’impatto, il risultato ultimo di una azione. Con

    riferimento alla realtà Camerale gli indicatori di outcome cercano di quantificare gli

    impatti dell’azione dell’Ente nel suo complesso nell’ambiente esterno, in termini di

    risposta ai bisogni degli stakeholders camerali;

    - indicatori di output: esprimono ciò che si ottiene immediatamente al termine di una

    attività o di un processo. Con riferimento alla realtà Camerale gli indicatori di output

    misurano i risultati ottenuti nell’ambito di programmi strategici e progetti operativi;

    - indicatori di efficienza: esprimono “la capacità di ottimale sfruttamento delle risorse” e

    sono generalmente rivolti alla misurazione economica dei fattori impiegati come input di

    processi (es. costo dell’input, lavoro complessivo, ecc.), anche se possono essere

    riferiti, in alcuni casi, alla misurazione dell’output di un programma (efficienza del

    programma). Essi sono dati dal rapporto tra risorse umane o materiali impiegati (input)

    e risultati ottenuti (output);

    - indicatori di efficacia: esprimono la capacità di raggiungere gli obiettivi e sono rivolti alla

    misurazione di azioni, progetti, programmi specifici (efficacia in senso stretto). Essi

    sono dati dal rapporto tra risultati ottenuti (output) ed obiettivi;

    - indicatori di qualità: sono definiti come quantificazioni, misure o rapporti tra misure, in

    grado di rappresentare in modo valido, pertinente ed affidabile un certo fenomeno di

    interesse (ad esempio una dimensione della qualità effettiva). La qualità effettiva dei

    servizi è rappresentata ricorrendo a quattro dimensioni ritenute essenziali: accessibilità,

    tempestività, trasparenza ed efficacia. L’analisi della qualità effettiva di un servizio

    indica in che modo ed in che misura si è in grado di dare una risposta pronta, coerente

    ed esauriente alle richieste degli utenti minimizzando per esempio il numero dei

    passaggi necessari, i disagi o gli imprevisti provocati da disservizi. Essa sarà misurata

    mediante opportuni standard di qualità del servizio definiti ex ante. La qualità percepita

    dagli utenti, è diversa dalla qualità effettiva dei servizi, e potrà, invece, essere rilevata

    con questionari, interviste ed altri tecniche di misurazione della customer satisfaction.

    A ciascun ambito di misurazione corrispondono uno o più strumenti di misurazione e

    rilevazione, come sintetizzato nella tabella che segue:

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 14

    AMBITO DI MISURAZIONE FINALITA’ STRUMENTI DI

    MISURAZIONE

    Grado di attuazione della

    strategia

    Identificazione degli obiettivi

    strategici e relativa

    articolazione; valutazione

    della capacità di tradurre gli

    obiettivi strategici in risultati

    in linea con quanto previsto

    Indicatori di outcome volti a

    quantificare l’efficacia delle

    iniziative camerali

    Portafoglio delle attività e dei

    servizi

    Indicazione dell’insieme di

    attività e servizi che

    l’amministrazione mette a

    disposizione degli utenti e del

    livello di attività e servizi

    effettivamente realizzati

    Indicatori di output, di

    efficienza, di efficacia e di

    qualità

    Stato di salute

    dell’amministrazione

    Valutazione della capacità di

    raggiungere i propri obiettivi

    garantendo un utilizzo

    equilibrato delle risorse, lo

    sviluppo delle competenze e

    dell’organizzazione.

    Valutazione della capacità dei

    processi interni di supporto

    di raggiungere adeguati livelli

    di efficienza ed efficacia

    Indicatori di efficienza

    Indicatori di equilibrio

    economico-finanziario

    Misurazione dei tempi medi

    di gestione dei procedimenti

    Impatti dell’azione

    amministrativa

    Identificazione degli impatti

    che l’attività si propone di

    produrre sull’ambiente di

    riferimento e sui bisogni della

    collettività e valutazione del

    reale conseguimento degli

    impatti previsti

    Indicatori di outcome volti a

    quantificare l’efficacia delle

    iniziative camerali.

    Indicatori da indagini di

    customer satisfaction esterna

    Confronti con le altre

    amministrazioni

    Fornitura di un quadro del

    posizionamento

    dell’amministrazione rispetto

    alle altre camere di

    commercio

    Indicatori Pareto

    Unioncamere

    L’elenco completo degli indicatori individuati come base di dati utile al sistema di

    misurazione e valutazione della performance organizzativa e di quella individuale

    collegata al livello organizzativo di appartenenza viene rivisto e aggiornato

    annualmente.

    2.2.3 La rilevazione della qualità percepita dagli utenti

    L’Ente promuove la rilevazione della qualità percepita dagli utenti sia esterni sia interni

    all’amministrazione, anche attraverso rilevazioni mirate a singole fasce di utenti, allo scopo di

    un continuo miglioramento dei servizi prestati. Tali rilevazioni vengono svolte anche attraverso

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 15

    modalità interattive e sistemi telematici, individuate di volta in volta sia in base alle finalità

    dell’indagine, sia delle risorse umane e finanziarie a disposizione.

    2.2.4 La rilevazione del benessere organizzativo e del grado di condivisione del

    sistema di valutazione e la rilevazione della valutazione del superiore

    gerarchico

    L’art.14 del D. Lgs. 150/2009, tra i compiti assegnati agli organismi indipendenti di

    valutazione, prevede al comma 5 che gli stessi curino annualmente la realizzazione di indagini

    sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di

    condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio

    superiore gerarchico da parte del personale, sulla base di appositi modelli forniti dalla CIVIT

    (ora ANAC).

    Il testo del questionario è stato revisionato e approvato dalla CIVIT (ora ANAC) il 29 maggio

    2013. Le domande individuate hanno carattere obbligatorio e possono eventualmente essere

    integrate in relazione alle peculiarità dell’ente.

    Il testo del questionario per la Camera di Perugia, predisposto dall’OIV sulla base delle

    indicazioni della CIVIT, è allegato al sistema di misurazione e valutazione.

    2.2.5 La definizione del modello di misurazione della performance organizzativa

    La performance organizzativa viene misurata su due livelli, strettamente correlati:

    - performance complessiva di Ente: afferisce alla realizzazione degli obiettivi complessivi

    dell’Ente, nel quadro della sua mission e degli ambiti istituzionali di intervento;

    - performance a livello di unità organizzativa: si riferisce al contributo che ciascun ambito

    di responsabilità (area dirigenziale, area di posizione organizzativa, ufficio) apporta alla

    performance complessiva dell’Ente.

    Come già richiamato al paragrafo 2.2.2, la delibera n°104 della CIVIT definisce la performance

    organizzativa come misurabile lungo cinque dimensioni di interesse:

    1) Grado di attuazione della strategia: l'amministrazione è chiamata ad identificare,

    sulla base delle priorità degli organi di indirizzo, gli obiettivi strategici e la relativa

    articolazione. Scopo di tale "macro-ambito" è consentire, attraverso le modalità

    esplicitate nel Sistema, di rappresentare ex ante quali sono le priorità

    dell'amministrazione e di valutare ex post se l'amministrazione ha saputo tradurre i propri

    obiettivi strategici in risultati in linea con quanto previsto. Il raggiungimento di tali

    obiettivi verrà misurato da indicatori di output collegati ad indicatori di outcome.

    Annualmente ogni obiettivo strategico viene articolato in obiettivi operativi per ciascuno

    dei quali vanno definite le azioni, i tempi, le risorse, le responsabilità organizzative. Ogni

    obiettivo operativo sarà misurato tramite indicatori di output, di efficienza, di efficacia e

    di qualità.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 16

    Gli obiettivi, che possono essere obiettivi di innovazione (relativi a progetti strategici

    innovativi) i quali creano valore, o obiettivi “di routine” (relativi al miglioramento

    dell’attività ordinaria) i quali aggiungono valore, devono essere:

    - specifici e misurabili: traguardi specifici e concreti, ancorati ad indicatori

    - rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività: non devono essere

    autoreferenziali, ma devono avere un impatto sul bisogno esterno, tradotto ed

    esplicitato nelle priorità politiche e nelle strategie dell’amministrazione

    - realistici: sfidanti, ma possibili, quindi correlati alla quantità e alla qualità delle risorse

    disponibili

    - riferibili ad un arco temporale determinato: annuale per obiettivi operativi, pluriennale

    per obiettivi strategici

    Modalità di misurazione

    La Camera di Commercio di Perugia ha individuato per ogni obiettivo strategico ed

    operativo previsto dal Piano della Performance uno o più KPI che ne misura il grado di

    attuazione. Il pool di indicatori oggetto di questo ambito di misurazione è quindi

    dipendente dal set di obiettivi strategici ed operativi individuati nel Piano triennale della

    performance per l’anno di riferimento.

    2) Portafoglio delle attività e dei servizi: il Sistema si struttura sulla base dei processi

    (primari e di supporto) attraverso i quali l'amministrazione esplica la propria azione

    rispetto all'ambiente di riferimento, ai portatori di interesse (stakeholder) e, laddove le

    funzioni istituzionali dell'amministrazione lo prevedano, rispetto agli utenti. Mediante

    l'articolazione di tale "macro-ambito", viene data indicazione, ex ante, dell'insieme

    programmato di attività e servizi che l'amministrazione mette a disposizione degli utenti

    e, comunque, della collettività - secondo le esigenze informative delle diverse categorie di

    portatori di interesse (stakeholder) - ed, ex post, del livello di attività e servizi

    effettivamente realizzati.

    Modalità di misurazione

    Il portafoglio delle attività e dei servizi della Camera di Perugia è misurato sulla base di

    indicatori, costituiti da una selezione di indicatori del sistema Pareto relativi ai processi,

    approvato da un’apposita Commissione istituita presso Unioncamere e uguali a livello

    nazionale per tutte le Camere di Commercio, sui quali sarà operato il benchmarking con

    le altre Camere di Commercio e da alcuni indicatori costruiti ad hoc laddove necessari e

    non previsti dal sistema Pareto.

    3) Salute dell’amministrazione: l'amministrazione è tenuta a indicare le condizioni

    necessarie a garantire che il perseguimento delle strategie, lo svolgimento delle attività e

    l'erogazione dei servizi avvenga in condizioni ottimali. A tal fine, il Sistema deve essere

    strutturato in modo tale da consentire di valutare ex ante ed ex post se: a)

    l'amministrazione è in grado effettivamente di raggiungere i propri obiettivi, garantendo

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 17

    un utilizzo equilibrato delle risorse, lo sviluppo delle competenze e dell' organizzazione, il

    miglioramento delle relazioni con interlocutori e portatori di interesse (stakeholder); b) i

    processi interni di supporto, che rendono possibile il funzionamento dell'amministrazione,

    raggiungono adeguati livelli di efficienza ed efficacia.

    Modalità di misurazione

    Per valutare la salute dell’amministrazione sono stati individuati, tra gli indicatori Pareto

    a disposizione alcuni indicatori ritenuti più significativi.

    Gli indicatori individuati sono di due tipi:

    a) Indicatori di struttura, che misurano le scelte di dimensionamento del personale sia in

    termini di unità impiegate che in termini di costo;

    b) Indicatori economico-patrimoniali, che misurano gli equilibri di bilancio (economico,

    patrimoniale e finanziario) e l’efficienza della gestione (organizzativa e produttiva).

    4) Gli impatti dell’azione amministrativa – outcome: il Sistema deve considerare gli

    impatti prodotti nell'ambiente esterno in termini di risposta ai bisogni, fornendo elementi

    utili a valutare se gli impatti previsti sono stati realmente conseguiti.

    Modalità di misurazione

    Sono individuati gli indicatori utili alla misurazione dell’impatto dell’azione amministrativa

    (outcome), pur con i limiti riscontrati nel selezionare indicatori i cui impatti spesso non

    sono direttamente ed univocamente attribuibili all’azione specifica della Camera di

    Commercio e nell’implementare in relazione ad essi un sistema informativo adeguato.

    5) Il confronto con le altre Amministrazioni – il benchmarking: mediante tale "macro-

    ambito", che risulta trasversale ai precedenti, ciascuna amministrazione deve identificare

    i soggetti rispetto ai quali intende svolgere una comparazione della propria performance.

    Il Sistema deve, quindi, permettere di fornire un quadro del posizionamento

    dell'amministrazione rispetto a soggetti che svolgono attività simili. L'analisi del

    posizionamento consente ex post di valutare quali sono i punti di forza e le principali

    carenze da colmare.

    L’attivazione di un sistema di benchmarking fornisce un alto valore aggiunto al sistema di

    monitoraggio che ogni singola realtà camerale può attivare. Il confronto, con tutte le

    accortezze necessarie ed opportune, può permettere di leggere il proprio dato con

    maggiore significatività. Per tale motivo in attuazione di quanto previsto dall’articolo 35,

    comma 6, del DPR 254/2005 è stata istituita presso l’Unione italiana delle Camere di

    Commercio un’apposita commissione che ha definito alcuni indicatori misurabili su tutte le

    Camere di Commercio (sistema Pareto) e che provvede periodicamente al loro

    aggiornamento.

    Anche il decreto legislativo 150/2009 prevede che il sistema di monitoraggio si debba

    basare sulla definizione degli indicatori utili per “...la comparazione con amministrazioni

    analoghe”.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 18

    Modalità di misurazione

    A tal fine sono utilizzati gli indicatori del sistema Pareto già richiamati nei punti

    precedenti.

    2.2.6 La definizione del modello di valutazione della performance organizzativa

    Sui risultati misurati a livello di ciascun indicatore (relativi ad ognuno dei cinque

    macro ambiti di interesse), viene operata una valutazione normalizzata su una scala

    da 0 a 4.

    0: totalmente insoddisfacente (risultato conseguito < 20% del target atteso)

    1: insoddisfacente (risultato conseguito >= 20% e < 40% target atteso)

    2: soddisfacente (risultato conseguito >= 40% e 60% e 80% target atteso)

    Il target atteso viene definito annualmente dalla Giunta su proposta del Segretario Generale,

    coadiuvato dall’OIV, in funzione di:

    valore assunto dall’indicatore negli anni passati (analisi della serie storica) se

    disponibile;

    valore assunto dall’indicatore in altre realtà camerali di riferimento – benchmarking –

    (ove disponibile);

    decisioni assunte dagli organi politici

    vincoli normativi

    La percentuale di raggiungimento dell’obiettivo dipende dal valore realizzato rispetto al valore

    atteso.

    Qualora il target atteso non venga raggiunto, la performance sarà pari a zero; qualora,

    tuttavia, il valore raggiunto dall’indicatore sia migliorativo rispetto allo stesso registrato

    nell’anno precedente, ancorché non abbia raggiunto il target, si terrà conto di detto

    miglioramento.

    In caso di indicatori di tipo temporale, la performance dipenderà dall’incidenza temporale del

    ritardo.

    Come criterio generale, per ognuna delle dimensioni di interesse individuate, la valutazione

    della performance organizzativa sarà operata per singolo ambito organizzativo, partendo dal

    più elementare (ufficio) fino a giungere, per risalita, al livello più sintetico (ente).

    Pertanto la performance di Ente sarà data dalla sintesi (media aritmetica) delle performance

    registrate a livello di aree dirigenziali.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 19

    La performance organizzativa di area dirigenziale sarà data come sintesi (media aritmetica)

    delle performance registrate a livello di aree di posizione organizzativa ricadenti all’interno

    dell’area dirigenziale.

    La performance di area di posizione organizzativa sarà data dalla media aritmetica delle

    performance organizzative registrate a livello di singoli uffici.

    La performance organizzativa a livello di ufficio sarà data dalla media aritmetica dei punteggi

    assegnati ai singoli indicatori di performance individuati per il singolo ufficio.

    Relativamente alle due dimensioni di interesse “Outcome” e “Salute dell’amministrazione” la

    valutazione della performance organizzativa sarà operata solo a livello di area dirigenziale e a

    livello di ente.

    Ai fini della valutazione sintetica della performance organizzativa dei diversi ambiti

    organizzativi (ente, area dirigenziale, area di P.O., ufficio), ciascuna dimensione di interesse

    viene pesata come segue:

    A – Grado di attuazione della strategia 30%

    B – Portafoglio servizi e attività 10%

    C – Benchmarking 10%

    D – Salute dell’amministrazione 10%

    E – Outcome 40%

    Il minor peso assegnato agli ambiti B-C-D è giustificato dal fatto che utilizzano in parte gli

    stessi indicatori. La media aritmetica ponderata dei punteggi di valutazione delle dimensioni di

    interesse costituirà, per ciascun ambito di valutazione (Ente, area dirigenziale, area di P.O.,

    ufficio) la valutazione sintetica della performance organizzativa.

    dimensioni

    di interesse

    ambiti

    organizzativi

    A

    Grado di attuazione

    della strategia

    30%

    B

    Portafoglio attività e

    servizi

    10%

    C

    Benchmarking

    10%

    D

    Salute

    amministrazione

    10%

    E

    Outcome

    - impatti dell'azione

    40%

    Punteggio sintetico

    di valutazione

    performance

    organizzativa

    1 - ENTE

    1A

    Media aritmetica

    performance aree

    dirigenziali

    1B

    Media aritmetica

    performance aree

    dirigenziali

    1C

    Media aritmetica

    performance aree

    dirigenziali

    1D

    (Media aritmetica

    performance aree

    dirigenziali + Media

    aritmetica

    performance KPI

    Ente)/2

    1E

    Media aritmetica

    performance aree

    dirigenziali

    Media aritmetica

    ponderata punteggi (1A+1B+1C+1D+1E)/5

    2 - AREA

    DIRIGENZIALE

    2A

    Media aritmetica

    performance aree di

    P.O.

    2B

    Media aritmetica

    performance aree di

    P.O.

    2C

    Media aritmetica

    performance aree di

    P.O.

    2D

    Media aritmetica

    performance KPI (di

    struttura e di

    equilibrio econom.-

    finanz.) dell'area

    dirigenziale

    2E

    Media aritmetica

    performance KPI (di

    struttura e di equilibrio

    econom.-finanz.)

    dell'area dirigenziale

    Media aritmetica

    ponderata punteggi (2A+2B+2C+2D+2E)/5

    3 - AREA DI

    P.O.

    3A

    Media aritmetica

    performance uffici

    dell'area di P.O.

    3B

    Media aritmetica

    performance uffici

    dell'area di P.O.

    3C

    Media aritmetica

    performance uffici

    dell'area di P.O.

    Media aritmetica

    ponderata punteggi (3A+3B+3C)/3

    4 - UFFICIO

    4A

    Media aritmetica

    performance KPI su

    obiettivi Piano

    Performance

    4B

    Media aritmetica

    performance KPI su

    attività uffici

    4C

    Media aritmetica

    performance KPI

    sistema Pareto

    Media aritmetica

    ponderata punteggi (4A+4B+4C)/3

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 20

    2.2.7 La definizione del modello di misurazione della performance individuale

    Per quanto attiene alla performance individuale, il sistema di misurazione e

    valutazione, sempre con riferimento alla Delibera CIVIT n°104 deve:

    Evidenziare l’importanza del contributo individuale del personale valutato rispetto agli

    obiettivi dell’amministrazione nel suo insieme e della struttura organizzativa di

    appartenenza;

    Chiarire e comunicare che cosa ci si attende – in termini di risultati e comportamenti –

    dalla singola persona;

    Supportare le singole persone nel miglioramento della loro performance (generare

    allineamento con gli obiettivi complessivi dell’amministrazione);

    Valutare la performance e comunicare i risultati e le aspettative future alla singola

    persona (supportandone l’allineamento);

    Contribuire a creare e mantenere un clima organizzativo favorevole;

    Premiare la performance attraverso opportuni sistemi incentivanti;

    Promuovere una corretta gestione delle risorse umane.

    La performance individuale viene definita per i seguenti ruoli:

    Segretario Generale

    Dirigenti

    Posizioni Organizzative

    Personale non titolare diposizione organizzativa

    Ai sensi dell’art.9 comma 1 del D.Lgs.150/2009, la misurazione e la valutazione della

    performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di unità

    organizzativa in posizione di autonomia e di responsabilità (che, vista

    l’organizzazione della struttura camerale, corrisponde al personale titolare di

    posizione organizzativa) è collegata:

    a) agli indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilità;

    b) al raggiungimento di specifici obiettivi individuali e/o di gruppo;

    c) alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura;

    d) alle competenze professionali e manageriali dimostrate

    e) ai comportamenti e alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite

    una significativa differenziazione dei giudizi. A tal fine saranno utilizzati indici statistici di

    variabilità, che analizzino la distribuzione delle valutazioni effettuata in generale e per ogni

    valutatore.

    Il comma 2 dello stesso articolo prevede, inoltre, che la misurazione e la valutazione del

    personale svolte dai dirigenti sulla performance individuale del personale (per esclusione quello

    non dirigenziale e non titolare di posizione organizzativa) sono effettuate sulla base del sistema

    di cui all’articolo 7 e collegate:

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 21

    a) al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali;

    b)alla qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di

    appartenenza;

    c) alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.

    Per le quattro categorie di personale sopra definite, la misurazione e valutazione della

    performance individuale interesserà quindi i seguenti macro-ambiti:

    1) Performance dell’unità di riferimento: in funzione del ruolo ricoperto, per ogni

    risorsa operante presso l’Ente Camerale è possibile individuare una unità organizzativa

    di riferimento sulla quale la risorsa stessa produce un maggiore impatto con il proprio

    operato.

    - Per il Segretario Generale l’unità di riferimento – intesa come area sulla quale il

    Segretario produce maggior impatto con il proprio operato – è l’Ente, per cui la

    performance del Segretario Generale dipenderà dalla Performance dell’Ente.

    - Per i Dirigenti l’unità di riferimento è l’area dirigenziale di competenza;

    - Per le Posizioni Organizzative l’area organizzativa di riferimento è rappresentata dagli

    uffici appartenenti all’area di competenza;

    - Per i Dipendenti l’ambito organizzativo di riferimento è quello dei processi/attività

    presidiati dall’ufficio di appartenenza.

    2) Quota di performance del livello organizzativo gerarchicamente superiore (per

    i dirigenti): volta ad evidenziare l’importanza di individuare e porre in giusto risalto il

    legame presente tra l’operato dei singoli e il raggiungimento dei risultati previsti

    dall’unità organizzativa gerarchicamente superiore.

    3) Raggiungimento degli obiettivi individuali e/o di gruppo: definiti come quegli

    obiettivi che vengono assegnati al personale afferente ai diversi livelli, sia ricavabili dal

    piano della performance, sia quelli eventualmente assegnati ad hoc dal dirigente.

    4) Competenze e/o capacità manageriali e comportamenti professionali e

    organizzativi: misurate e conseguentemente valutate sulla base dei comportamenti,

    delle capacità e competenze dimostrate dai singoli nell’adempimento delle proprie

    responsabilità. Tali capacità e competenze saranno declinate sulla base delle specificità

    relative al ruolo ricoperto all’interno dell’amministrazione.

    Il soggetto valutatore per ogni specifico livello organizzativo è il seguente:

    performance di Ente: Organismo Indipendente di Valutazione (OIV)

    performance di Area dirigenziale: Segretario Generale

    performance di Area di Posizione Organizzativa: Dirigente competente

    performance attività/processi di ufficio: Dirigente competente

    Gli ambiti di valutazione individuale possono essere esemplificati come segue:

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 22

    2.2.8 La definizione del modello di valutazione della performance individuale

    Una volta individuati gli ambiti di misurazione della performance per tutti i livelli dell’Ente

    (Segretario Generale, Dirigenti, Posizioni organizzative e dipendenti) relativi a:

    1. Performance del livello organizzativo di appartenenza;

    2. Obiettivi individuali (e/o di gruppo per i dipendenti);

    3. Quota parte della performance del livello organizzativo gerarchicamente superiore (per i

    Dirigenti);

    4. Competenze, comportamenti e capacità manageriali ed organizzative (diversificate in

    base al ruolo organizzativo di riferimento - Segretario Generale, Dirigenti, Posizioni

    organizzative e dipendenti)

    ai fini della valutazione finale, lo step successivo è dato dall’attribuzione, per ogni ambito

    individuato, dei pesi più adeguati per la determinazione del punteggio complessivo nel quale si

    esprime la valutazione del personale ai differenti livelli. Questa Camera di Commercio propone

    di ripartire i pesi relativi ai vari ambiti di valutazione come illustrato nella tabella che segue.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 23

    Più nel dettaglio le performance di Ente, di area dirigenziale, di area di P.O. e delle

    attività/processi si scompongono come segue:

    Performance Area

    dirigenzialeObiettivi assegnati

    Comportamenti/

    Capacità

    Risultati Piano Performance

    annuale

    Risultati indicatori di

    performance Ente

    A2 60% A1 40%

    Performance Ente Obiettivi assegnatiComportamenti/

    Capacità

    Risultati indicatori di

    performance area dirig.

    Risultati indicatori di

    performance uffici area

    A1 50% A2 50%

    Performance Area

    dirigenzialeObiettivi assegnati

    Comportamenti/

    Capacità

    Risultati indicatori di

    performance area P.O.

    Risultati indicatori di

    performance uffici coordinati

    40% 60%

    Performance

    attività/processi

    u.o.

    Obiettivi assegnatiComportamenti/

    Capacità

    10% 50% 40%

    ANNO 2016

    CRITERI

    - 30% 30%

    Dipendente

    Performance Ente

    40%

    Performance Area dirigenziale

    30%DIRIGENTE

    SEGRETARIO

    GENERALE

    Performance Area di p.o.

    -

    25% 25%

    Performance Area di p.o.

    20%Posizione Organizzativa

    40% 40%

    20%

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 24

    Ogni ambito di valutazione elencato è caratterizzato da:

    risultati misurati sui target programmati ed assegnati e sulle performance raggiunte ai

    vari livelli organizzativi

    il peso attribuito a quell’ambito ai fini della valutazione finale.

    Il target atteso viene definito annualmente dal Segretario Generale, coadiuvato dall’OIV, in

    funzione di:

    valore assunto dall’indicatore negli anni passati (analisi della serie storica) se

    disponibile;

    valore assunto dall’indicatore in altre realtà camerali di riferimento – benchmarking –

    (ove disponibile);

    decisioni assunte dagli organi politici

    vincoli normativi

    La percentuale di raggiungimento dell’obiettivo dipende dal valore realizzato rispetto al

    valore atteso.

    Qualora il target atteso non venga raggiunto, la performance sarà pari a zero; qualora,

    tuttavia, il valore raggiunto dall’indicatore sia migliorativo rispetto allo stesso registrato

    nell’anno precedente, ancorché non abbia raggiunto il target, si terrà conto di detto

    miglioramento secondo la formula:

    (valore raggiunto anno t – valore raggiunto anno t-1)/(valore anno t-1 – valore atteso anno t).

    In caso di indicatori di tipo temporale, la performance dipenderà dall’incidenza temporale del

    ritardo, secondo lo schema di seguito indicato:

    Inoltre, il mancato/parziale raggiungimento di obiettivi assegnati non influirà negativamente

    sulla valutazione della performance individuale qualora venga fornita una motivazione

    convincente, pertinente, esaustiva e tempestiva.

    Incidenza temporale del ritardo

    (gg. ritardo/totale gg. assegnati)

    % raggiungimento

    target

    10% - 40% - 70% 0%

    se giorni di ritardo > 60 0%

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 25

    Sui risultati misurati a livello di ciascun indicatore (relativi ad ognuno dei cinque

    macro ambiti di interesse), viene operata una valutazione normalizzata su una scala

    da 0 a 4.

    0: totalmente insoddisfacente (risultato conseguito < 20%)

    1: insoddisfacente (risultato conseguito >= 20% e < 40% target atteso)

    2: soddisfacente (risultato conseguito >= 40% e 60% e 80% target atteso)

    Per ogni ambito di valutazione verrà quindi definito un punteggio di valutazione

    sintetico, come media aritmetica dei punteggi attribuiti agli indicatori facenti parte

    del set individuato. Poiché gli ambiti di valutazione possono essere caratterizzati da

    un numero diverso di indicatori, il calcolo della media aritmetica dei punteggi per

    ciascun ambito garantirà una uniformità di valutazione.

    Il punteggio complessivo di valutazione individuale assegnato sarà dato dalla somma dei

    punteggi sintetici attribuiti a ogni ambito di misurazione ponderati con i relativi pesi.

    Per maggiori dettagli si rinvia all’Allegato 2 – Manuale di valutazione.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 26

    3. Processo Operativo di Misurazione e Valutazione della Performance

    3.1 Il Processo di misurazione e valutazione della performance

    organizzativa

    Sono identificati i tre macro-ambiti del Ciclo di Gestione della Performance, in cui intervengono

    la misurazione e la valutazione:

    1. Pianificazione e controllo strategico: vi rientrano le attività di indirizzo e la declinazione della

    strategia di medio e lungo periodo dell’Ente Camerale, conseguenti alla lettura e all’analisi

    dell’ambiente di riferimento e delle proprie condizioni organizzative. Vengono selezionati in

    questo ambito gli indicatori di outcome e output, su cui si basa l’attività di valutazione

    strategica. Gli indicatori di outcome hanno un orizzonte triennale (o comunque coerente con

    quello del mandato), gli indicatori di output sono declinati a livello annuale e sono funzionali al

    raggiungimento (nel periodo come sopra individuato) degli obiettivi di outcome.

    Ai sensi dell’art. 10, comma 3 del D.Lgs. 150/2009, “eventuali variazioni durante l'esercizio

    degli obiettivi e degli indicatori della performance organizzativa e individuale sono

    tempestivamente inserite all'interno nel Piano della performance”. Si prevede una verifica

    infra-annuale, al termine del primo semestre dell’anno di riferimento.

    2. Programmazione e controllo: vi rientrano le attività che l’Ente Camerale pone in essere per

    definire, e, successivamente, monitorare il piano di azione operativo, il rapporto tra risorse e

    risultati in corrispondenza di ciascuno dei propri obiettivi. All’interno dei processi di

    Programmazione e controllo si collocano la misurazione e la valutazione della performance

    organizzativa e la performance individuale e la relativa gestione delle risorse umane.

    Per poter misurare e valutare la performance organizzativa e quella individuale, l’Ente

    Camerale traduce i propri obiettivi in set di indicatori monitorabili che, articolandosi in

    relazione alle specifiche linee di azione camerali, permettono di misurare l’efficienza e

    l’efficacia dei processi interni ed esterni, il corretto utilizzo delle risorse umane e materiali,

    nonché i risultati ottenuti (in termini di output) in relazione ai progetti in corso, progetti che

    sono opportunamente correlati a puntuali obiettivi di outcome e di output.

    Soggetti responsabili della definizione degli obiettivi operativi e dei relativi indicatori e target

    sono i dirigenti ed i responsabili di progetto e di processo, coadiuvati dalla struttura di

    Programmazione e Controllo. Il documento rappresentativo di questa fase del processo è il

    Piano della Performance, in relazione ai suoi elementi operativi e di processo.

    Nel corso dell’anno si sviluppano le azioni di “controllo”, al fine di verificare, in itinere, la

    progressiva realizzazione degli obiettivi individuati. E’ in questa fase che vengono segnalati

    eventuali scostamenti significativi rispetto al possibile raggiungimento dei target e poste in

    essere le necessarie azioni correttive.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 27

    Soggetti interessati a queste azioni di misurazione e valutazione sono i dirigenti e i responsabili

    di progetto/processo, coadiuvati dalla struttura di Programmazione e Controllo.

    3. Rendicontazione e trasparenza: i risultati dell’attività di monitoraggio vengono condivisi e

    resi pubblici nella c.d. fase di Rendicontazione e Trasparenza. Essa comprende le attività che

    l’Ente pone in essere per rappresentare il livello di performance raggiunto durante il periodo di

    riferimento e portare i propri interlocutori, interni ed esterni, a conoscenza dei risultati

    ottenuti, utilizzando tutti gli strumenti disponibili e ritenuti più efficaci (es.incontri pubblici,

    sedute di Consiglio diffuse in streaming, sito internet, ecc.).

    3.1.1 Fasi

    Per ciascuno degli ambiti descritti, si procede ad una misurazione “ex ante”, “in itinere” ed “ex

    post”:

    • La misurazione “ex ante” è finalizzata ad individuare gli oggetti da misurare (outcome,

    output, attività, servizi, progetti, ecc.) ed a definire gli obiettivi attraverso l’individuazione dei

    target attesi;

    • La misurazione “in itinere” consiste nella verifica in corso d’anno, laddove possibile in

    funzione della disponibilità dei dati, dello scostamento tra obiettivi e risultati e ha come finalità

    l’avvio di azioni correttive volte, possibilmente, al rispetto del target atteso;

    • La misurazione “ex post” consiste nella verifica, a fine anno, dello scostamento tra obiettivi e

    risultati conseguiti.

    3.1.2 Tempi

    EX ANTE

    I processi di pianificazione, programmazione e budgeting trovano nel Piano della Performance

    la loro rappresentazione sistematica, raccordata e integrata con i documenti di

    programmazione economica, in un quadro di sintesi che associa agli obiettivi strategici, di

    struttura ed operativi, individuati nell’ambito dei processi descritti come rilevanti e significativi,

    i relativi indicatori e target.

    Il processo di pianificazione prende avvio nel mese di settembre dell’anno precedente a quello

    di riferimento per concludersi entro il mese di ottobre. Si colloca in questa fase la ricognizione

    dei bisogni rappresentati dal contesto esterno ed interno, mediante incontri ed iniziative di

    confronto e raccordo con gli stakeholders di riferimento, la rilevazione delle risorse interne

    (umane, strumentali ed economiche) e la previsione delle stesse in prospettiva.

    Da ottobre a dicembre sono definiti i piani di attuazione degli obiettivi stabiliti nella RPP,

    vengono quindi negoziati i relativi valori economici e concordati indicatori e target.

    Entro il 31 dicembre è approvato il Preventivo Economico e il Budget Direzionale. Non oltre il

    31 gennaio dell’anno di riferimento è approvato il Piano della Performance.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 28

    IN ITINERE

    Con riferimento ai tempi della misurazione e della valutazione della performance, i dirigenti e i

    responsabili di progetto e di processo (le Posizioni Organizzative e i responsabili di ufficio)

    monitorano le attività e gli obiettivi assegnati alla struttura di riferimento, valorizzando i dati

    relativi agli indicatori selezionati e comunicandoli alla struttura di Programmazione e Controllo

    entro la prima quindicina del mese successivo al periodo di riferimento e comunque alle

    scadenze definite.

    EX POST

    Le schede report, aggiornate nel corso dell’anno dalla struttura di Programmazione e Controllo,

    anche mediante elaborazioni dei dati, porteranno, entro il 30 giugno dell’anno successivo a

    quello della rilevazione, alla redazione della Relazione sulla Performance.

    3.1.3. Soggetti e responsabilità

    FASE EX ANTE

    Soggetti responsabili della definizione degli obiettivi strategici e dei relativi indicatori e target

    sono gli Organi politici-amministrativi. Il relativo processo di definizione (ivi compresi i

    momenti di condivisione con gli stakeholders) è sotto la responsabilità del Segretario Generale.

    I responsabili della definizione degli obiettivi operativi e dei relativi indicatori e target sono i

    Dirigenti ed i responsabili di progetto e di processo (Posizioni organizzative e responsabili di

    ufficio). Il relativo processo di definizione (ivi compresi i momenti di condivisione con gli

    stakeholders) è sotto la responsabilità del Segretario Generale.

    In entrambe le attività, è prevista la collaborazione della struttura di Programmazione e

    Controllo e la validazione di procedure, indicatori e target da parte dell’OIV.

    Su proposta del Segretario Generale viene adottato dagli Organi politici il Piano della

    Performance, che individua gli obiettivi (strategici ed operativi) perseguiti e le modalità per la

    loro misurazione e valutazione (indicatori di outcome, ouput, efficienza, ecc.).

    FASE IN ITINERE

    Al termine del primo semestre i dirigenti e i responsabili di progetto e di processo provvedono

    a valorizzare e a validare i dati e le informazioni necessarie a misurare le azioni di propria

    competenza. La responsabilità del dato e della valorizzazione/validazione nei tempi definiti

    attiene alle Posizioni Organizzative competenti.

    Le schede di report sono aggiornate dal Controllo di gestione secondo la tempistica descritta.

    Con cadenza quadrimestrale, inoltre, verranno raccolti dal Controllo di Gestione, con la

    collaborazione dei dirigenti e dei responsabili ai vari livelli, i dati che andranno a valorizzare gli

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 29

    indicatori del pannello di controllo direzionale che compongono una short list da presentare alla

    Giunta.

    Le schede di report direzionale contengono dati e informazioni relativi all’Ente camerale nel suo

    complesso e sono destinate alla Giunta. Le schede di report operativo contengono dati ed

    informazioni relativi alle unità organizzative in cui si articola la struttura camerale e sono

    destinate ai responsabili delle stesse unità organizzative (Dirigenti e Posizioni Organizzative).

    La Giunta riceve ed analizza le schede di report direzionale, che rappresentano l’andamento

    delle attività e il grado di raggiungimento aggiornati a quella data, degli obiettivi strategici ed

    operativi. Laddove si renda necessario un approfondimento, in itinere, sugli esiti del

    monitoraggio delle performance organizzativa, il Segretario Generale e la struttura di

    Programmazione e Controllo concordano con i responsabili (Dirigenti e Posizioni Organizzative)

    le necessarie azioni. L’Organismo Indipendente di Valutazione valuta l’idoneità delle schede di

    report come strumento per lo svolgimento delle attività di controllo di gestione e la validità dei

    dati e degli indicatori prescelti come strumento di monitoraggio del livello di performance

    raggiunto.

    Ai fini di un buon controllo della performance, il Segretario Generale indice, anche

    semestralmente e comunque annualmente, incontri, finalizzati all’analisi delle schede di report,

    con i vari responsabili coinvolti (Dirigenti, Posizioni Organizzative e responsabili di ufficio), al

    fine di mantenere un elevato livello di coordinamento all’interno dell’Ente Camerale.

    La chiara attribuzione delle responsabilità ai soggetti coinvolti nella redazione delle schede di

    programmazione e report e la tracciabilità dei dati garantiscono l’affidabilità e la funzionalità

    del Sistema.

    La necessaria integrazione tra programmazione e rendicontazione è assicurata dall’utilizzo

    delle schede di programmazione e di report, che organizzano le informazioni articolandone i

    contenuti per livello strategico, operativo e finanziario.

    FASE EX POST

    La responsabilità in ordine alla redazione della Relazione sulla Performance è in capo al

    Segretario Generale, che, coadiuvato dalla struttura di Programmazione e Controllo, analizza i

    dati valorizzati e validati dai responsabili di progetto e/o di processo, senza effettuare ulteriori

    controlli circa l’eventuale necessità di aggiornamento e/o la correttezza dei dati riportati. A

    questo proposito, è opportuno che Dirigenti e Posizioni Organizzative relazionino

    tempestivamente, e comunque entro il mese di gennaio dell’anno successivo a quello di

    riferimento, sulle eventuali criticità affrontate e forniscano elementi di contesto, utili alla

    valutazione dei risultati conseguiti.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 30

    3.2 Il Processo di misurazione e valutazione della performance

    individuale

    3.2.1 Fasi

    Il processo di misurazione e valutazione della performance individuale si compone di tre fasi:

    I fase: Identificazione e condivisione degli obiettivi (individuali e di performance di struttura)

    La Giunta, supportata dall’Organismo Indipendente di Valutazione, individua gli obiettivi

    oggetto della valutazione della performance individuale per il Segretario Generale. Il Segretario

    Generale provvede, poi, sulla base degli obiettivi indicati nel Piano della Performance,

    all’attribuzione degli obiettivi alla dirigenza e, ove mancante, agli incaricati di Posizione

    organizzativa e ai dipendenti da questi coordinati. La dirigenza provvede all’attribuzione degli

    obiettivi agli incaricati di Posizione Organizzativa e a tutti i dipendenti dell’area dirigenziale di

    appartenenza.

    In questa fase si realizzano i colloqui iniziali da parte dell’Organismo Indipendente di

    Valutazione nei confronti del Segretario Generale, da parte del Segretario Generale nei

    confronti del personale dirigente, del personale in staff alle dirette dipendenze e del personale

    incaricato di Posizione Organizzativa ove manchi la figura dirigenziale, da parte del personale

    incaricato di Posizione organizzativa nei confronti del personale coordinato, finalizzati a

    illustrare la metodologia di valutazione della performance individuale, gli obiettivi oggetto della

    valutazione e i comportamenti richiesti.

    Con i colloqui vengono condivise e firmate le schede individuali di assegnazione degli obiettivi.

    II fase: valutazione in itinere

    In corrispondenza della fase intermedia di monitoraggio e valutazione della performance

    vengono realizzati colloqui di valutazione finalizzati a verificare il grado di raggiungimento degli

    obiettivi e delle performance dell’area di appartenenza, le eventuali cause di scostamento e le

    possibili integrazioni e modifiche da apportare agli obiettivi annuali.

    I colloqui intermedi sono realizzati dall’Organismo Indipendente di Valutazione nei confronti del

    Segretario Generale, dal Segretario Generale nei confronti del personale dirigente, del

    personale in staff alle dirette dipendenze e del personale incaricato di Posizione Organizzativa

    ove manchi la figura dirigenziale, dal personale incaricato di Posizione organizzativa che

    coadiuva il dirigente nei confronti del personale coordinato.

    Durante il colloquio si procede anche alla valutazione dei comportamenti organizzativi agiti nel

    periodo dal valutato, al fine di innescare meccanismi di rinforzo e orientamento verso i

    risultati.

    In mancanza di colloqui intermedi, i Dirigenti non potranno procedere, in fase ex post, a

    valutazioni negative degli interessati.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 31

    Al termine di questa fase si attivano tutte le procedure atte a formalizzare le modifiche

    apportate, tra le quali:

    • ai sensi dell’art. 10, comma 3 del D.Lgs. 150/2009, “eventuali variazioni durante l'esercizio

    degli obiettivi e degli indicatori della performance organizzativa e individuale sono

    tempestivamente inserite all'interno nel Piano della performance”;

    • l’integrazione delle schede individuali di assegnazione degli obiettivi.

    III fase: valutazione ex post

    I Dirigenti, i titolari di Posizione Organizzativa e i responsabili di ufficio predispongono le

    apposite relazioni finali sull’attività svolta nell’anno, utili a valutare sia la performance

    organizzativa che quella individuale e a motivare gli eventuali scostamenti rilevati.

    Sulla base dei dati forniti, la struttura di Programmazione e Controllo fornisce le misurazioni

    degli indicatori di risultato, collegati al raggiungimento degli obiettivi, e degli indicatori di

    performance, al fine di individuare le cause di eventuali scostamenti, sulla base di specifiche

    osservazioni svolte dai soggetti responsabili dell’obiettivo/attività oggetto di valutazione,

    comunicate tempestivamente e comunque alle scadenze prefissate.

    I Dirigenti, coadiuvati dagli incaricati di Posizione organizzativa, il Segretario Generale,

    direttamente per il personale in staff alle sue dirette dipendenze e coadiuvato dagli incaricati di

    Posizione Organizzativa per il personale di aree dirigenziali ove manchi il Dirigente, provvedono

    inoltre a compilare le schede individuali di valutazione delle competenze, in relazione al

    personale assegnato alle dipendenze della propria Area Dirigenziale, sulla base delle metriche e

    dei criteri prestabiliti. Le schede vengono conseguentemente valorizzate mediante il relativo

    punteggio.

    La valutazione viene altresì effettuata sulla base delle misurazioni degli indicatori di risultato,

    che danno conto della misura del raggiungimento degli obiettivi di struttura ed operativi e

    consentono la valorizzazione dei diversi parametri di valutazione previsti nelle schede

    individuali, in relazione alla competenza e alla responsabilità del ruolo ricoperto.

    All’esito della valutazione conclusiva, è assegnato un punteggio sintetico individuale.

    Prima della consegna delle schede individuali di valutazione finale, il Segretario Generale

    convoca una riunione con i Dirigenti e gli incaricati di Posizione organizzativa per condividere i

    criteri di valutazione applicati, al fine di assicurare omogeneità nelle logiche di valutazione

    applicate dai valutatori ed eventualmente rettificare le valutazioni stesse.

    All’atto della consegna delle schede di valutazione finale, vengono comunicati gli esiti della

    valutazione, commentati i risultati raggiunti e i comportamenti agiti nel periodo al fine di

    orientare il valutato verso obiettivi e azioni utili nel futuro.

    I colloqui saranno realizzati dal Segretario generale con i Dirigenti, con il personale in staff alle

    dirette dipendenze e con le P.O. delle aree dirigenziali da lui dirette, dai Dirigenti con gli

    incaricati di Posizione organizzativa, dagli incaricati di posizione organizzativa con il resto del

    personale.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 32

    3.2.2. Tempi

    Con riferimento ai tempi, la definizione e l’assegnazione degli obiettivi di performance

    individuale si concludono entro il mese di febbraio dell’anno di riferimento, con l’ultima

    operazione prevista, ossia la comunicazione al personale delle priorità individuate e degli

    obiettivi assegnati, mediante consegna della relativa scheda individuale.

    E’ prevista la valutazione in itinere da concludere entro il mese di settembre.

    La valutazione finale della performance individuale prende avvio nel mese di febbraio per la

    valutazione dei comportamenti agiti e degli obiettivi assegnati, e si conclude successivamente

    alla definizione e all’approvazione della Relazione sulla performance.

    La graduatoria, al fine di effettuare la ripartizione dei premi in base ai criteri stabiliti, è redatta

    e comunicata entro il mese di luglio dell’anno successivo a quello di riferimento.

    3.2.3. Soggetti e responsabilità

    Il D.Lgs. 150/2009 all’art. 12 individua, in termini generali, i soggetti che intervengono nel

    processo di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale ed in

    particolare: gli Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV), l’Organo di indirizzo politico-

    amministrativo, i Dirigenti di ciascuna amministrazione (di vertice e non).

    E’ l’Organo d’indirizzo politico – amministrativo (art. 14, comma 4, lett. e, del D. Lgs. n.

    150/2009) ad occuparsi della “valutazione annuale dei dirigenti di vertice ed attribuzione ad

    essi di premi”.

    In particolare, ai sensi del D.P.R. 254/2005 art. 35, la valutazione è affidata alla Giunta, che si

    avvale di un apposito organo, l’Organismo Indipendente di Valutazione, che fornisce alla

    Giunta “elementi di giudizio per la valutazione del Segretario Generale e allo stesso per la

    valutazione dei dirigenti”.

    La valutazione dei dirigenti è effettuata da parte del Segretario Generale. Rimane in capo

    all’Organo politico-amministrativo, in caso di coincidenza nella stessa persona dei due diversi

    ruoli.

    La valutazione del personale non dirigente è di competenza del Dirigente di riferimento, che

    può avvalersi della collaborazione delle P.O. delle unità organizzative di appartenenza per la

    valutazione del personale, sotto la supervisione ed il coordinamento del Segretario Generale.

    Il Segretario Generale e la dirigenza diffondono nell’organizzazione i principi della valutazione

    del personale e assicurano la gestione coordinata dei relativi strumenti. In tal senso Segretario

    Generale e dirigenza sono responsabili della correttezza dei processi di valutazione ed hanno il

    compito di chiarire il ruolo organizzativo di ogni dipendente e gli obiettivi ad esso assegnati. Gli

    obiettivi del personale devono essere coerenti con gli obiettivi attribuiti alla Dirigenza ed alle

    Posizioni Organizzative, al fine di creare un coinvolgimento di tutto il personale rispetto al

    raggiungimento della performance di unità e di Ente.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 33

    Scadenza Descrizione Attività Responsabile Attività

    1-15 Dicembre

    Comunicazione inviata a Dirigenti, P.O. e

    Responsabili di ufficio al fine di coordinare la

    fase di raccolta delle proposte di

    obiettivi/azioni da inserire nella bozza di Piano

    della Performance.

    Segretario Generale/

    Programmazione e

    Controllo

    16 Dicembre –

    15 Gennaio

    Richiesta proposte di obiettivi/azioni da parte

    degli incaricati di P.O. ai propri collaboratori,

    validazione degli stessi da parte delle P.O. e

    invio al Segretario Generale e alla

    Programmazione e Controllo

    P.O./Responsabili di

    progetto e/o processo

    1-20 Gennaio Predisposizione bozza Piano della Performance

    Segretario Generale/

    Programmazione e

    Controllo

    31 Gennaio

    Approvazione del Piano della Performance e

    assegnazione obiettivi al Segretario Generale

    Aggiornamento sistema di misurazione e

    valutazione della performance

    Giunta

    15–28 febbraio

    Assegnazione degli Obiettivi ai Dirigenti, alle

    P.O. e al personale, consegna e sottoscrizione

    schede individuali

    Segretario Generale/

    Dirigenti/ P.O.

    1-15 Maggio

    Raccolta dati per misurazione indicatori

    pannello di controllo direzionale (short list) da

    presentare alla Giunta

    Programmazione e

    Controllo/ P.O. /

    Responsabili di progetto

    e/o processo

    16-25 Maggio

    Elaborazione dati e predisposizione report

    pannello di controllo direzionale (short list) per

    la Giunta

    Programmazione e

    Controllo/OIV

    15-20 Giugno

    Comunicazione inviata ad ogni incaricato di

    P.O al fine di coordinare la fase di raccolta dei

    dati relativi al primo semestre.

    Programmazione e

    Controllo / Segretario

    Generale

    20-30 Giugno

    Richiesta dati da parte degli incaricati di P.O.

    ai propri collaboratori, validazione degli stessi

    da parte delle P.O. e invio al Controllo di

    Gestione

    P.O. / Responsabili di

    progetto e/o processo

    1-15 Luglio

    Raccolta dati da parte del Controllo di

    Gestione e avvio del processo di analisi e

    consolidamento delle informazioni al fine di

    predisporre un report sintetico relativo al

    primo semestre di attività

    Programmazione e

    Controllo / Segretario

    Generale

    1-15 agosto

    Trasmissione report primo semestre all’ O.I.V.,

    al Segretario Generale, ai Dirigenti, alle P.O.

    ed ai responsabili di ufficio.

    Programmazione e

    Controllo / Segretario

    Generale

    SCHEMA RIEPILOGATIVO PROCESSO DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 34

    Scadenza Descrizione Attività Responsabile Attività

    Agosto –

    Settembre

    Colloqui di valutazione intermedia su obiettivi,

    capacità/comportamenti e performance area di

    riferimento, volto a fornire un’analisi critica dei

    gap eventualmente riscontrati nel

    monitoraggio del primo semestre tra target

    attesi e risultati effettivamente raggiunti,

    predisposizione e consegna schede di

    valutazione intermedia

    OIV con Segret. Gener.,

    Segretario Generale con

    Dirigenti, personale in

    staff e P.O. delle aree

    dirigenziali dirette,

    Dirigenti con P.O., P.O.

    con personale

    1-15

    Settembre

    Raccolta dati per misurazione indicatori

    pannello di controllo direzionale (short list) da

    presentare alla Giunta

    Formalizzazione al Segretario Generale di

    eventuali proposte di aggiornamento del Piano

    della Performance

    Programmazione e

    Controllo/P.O./

    Responsabili di progetto

    e/o processo

    Dirigenti, P.O., OIV

    16-25

    Settembre

    Elaborazione dati e predisposizione report

    pannello di controllo direzionale (short list) per

    la Giunta

    Programmazione e

    Controllo/OIV

    20-30

    Settembre Aggiornamento del Piano della Performance Giunta

    15-20

    Dicembre

    Comunicazione inviata a Dirigenti, P.O. e

    Responsabili di ufficio al fine di coordinare la

    fase di raccolta dei dati relativi al secondo

    semestre.

    Programmazione e

    Controllo / Segretario

    Generale

    20 Dicembre –

    15 Gennaio

    Richiesta dati di rendicontazione da parte degli

    incaricati di P.O. ai propri collaboratori,

    validazione degli stessi da parte delle P.O. e

    invio al Controllo di Gestione

    P.O./Responsabili di

    progetto e/o processo

    15-31 Gennaio

    (anno t+1)

    Raccolta dati da parte dell’Ufficio

    Programmazione e Controllo e avvio del

    processo di analisi e consolidamento delle

    informazioni al fine di predisporre un report

    sintetico relativo all’anno concluso

    Programmazione e

    Controllo / Segretario

    Generale

    Maggio (anno

    t+1)

    Predisposizione dati su performance

    organizzativa e su realizzazione obiettivi a

    seguito approvazione Consuntivo.

    Predisposizione schede di valutazione finali,

    verifica con Segretario Generale

    Predisposizione della Relazione sulla

    Performance

    Consegna della Relazione sulla Performance

    all’OIV per l’esame e la validazione

    Programmazione e

    Controllo

    Segretario Generale,

    Dirigenti, P.O.

    Programmazione e

    Controllo

    OIV

    1-15 Giugno

    (anno t+1)

    Validazione della Relazione sulla Performance

    da parte dell’OIV

    Proposta di Valutazione del Segretario

    Generale

    OIV

    15-30 Giugno

    (anno T+1)

    Approvazione della Relazione sulla

    Performance

    Consegna schede individuali di valutazione al

    personale

    Giunta

    Segretario Generale,

    Dirigenti, P.O.

    Assegnazione della retribuzione di risultato al Giunta, Segretario

    SCHEMA RIEPILOGATIVO PROCESSO DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 35

    Scadenza Descrizione Attività Responsabile Attività

    1-10 Luglio

    (anno t + 1)

    Segretario Generale e ai Dirigenti,

    assegnazione dei premi al personale non

    dirigente

    Compilazione graduatoria delle valutazioni

    individuali del personale dirigenziale, distinto

    per livello generale e non, e del personale non dirigenziale.

    Redazione di un report per gli Organi politici

    dell’ente su valutazione e controllo strategico

    Generale

    OIV

    4 Procedure di conciliazione ai fini della verifica della correttezza valutativa

    4.1 Coerenza e garanzie del sistema

    La coerenza del sistema di valutazione delle performance e la “correttezza” del giudizio di

    valutazione, sono garantite, oltre che dalla normativa di riferimento, da alcuni elementi chiave:

    il processo di assegnazione degli obiettivi da raggiungere nel periodo di valutazione,

    riportati sulla scheda di assegnazione, fondato sulla negoziazione tra “valutatore” e

    “valutato”.

    il monitoraggio di avanzamento lavori, durante l’anno, finalizzato ad adeguare

    costantemente gli obiettivi alle effettive risorse umane/finanziarie a disposizione da

    parte del valutato, con eventuale rinegoziazione degli obiettivi assegnati

    (sostituzione/modifica obiettivi, target attesi, azioni, ecc.);

    il rapporto capo-collaboratore, ovvero l’impegno da parte dei responsabili volto a

    sostenere i propri collaboratori nel raggiungimento degli obiettivi definiti, attraverso

    incontri di verifica intermedia dell’avanzamento lavori rispetto a quanto pianificato, e

    soprattutto, a creare un ambiente imperniato sulla fiducia e sulla collaborazione, al fine

    di fornire un feedback costruttivo, orientato alla crescita professionale del personale;

    il contraddittorio, ovvero la possibilità per il valutato di “contestare” in sede di

    valutazione il giudizio espresso dal valutatore.

    4.2 Gestione delle contestazioni

    Al fine di gestire la possibilità che il valutato non concordi con la sua valutazione finale, l’Ente

    Camerale è tenuto ad individuare, ai sensi dell’art.7 comma 3 lett. b) del D. Lgs.150/2009 le

    procedure di conciliazione relative all’applicazione del sistema di misurazione e valutazione

    della performance.

    L’attività di conciliazione deve ritenersi eccezionale ed ammissibile sono nei casi in cui:

    1. vi siano errori materiali nello sviluppo della procedura di valutazione (errato soggetto

    valutatore, errore nell’utilizzo di parametri, mancanza di elementi fondamentali della

    valutazione come per esempio il colloquio finale, ecc.)

    SCHEMA RIEPILOGATIVO PROCESSO DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 36

    2. vi siano elementi di carattere generale che facciano ritenere distorsioni nel processo di

    valutazione, per esempio comportamenti palesemente difformi del valutatore rispetto ai suoi

    colleghi.

    Le procedure di conciliazione sono volte a risolvere i conflitti nell'ambito della

    processo di valutazione della performance individuale e a prevenire l'eventuale

    contenzioso in sede giurisdizionale.

    Nell'ambito della valutazione della performance individuale, infatti, per effetto della concreta

    implementazione del Sistema, potrebbero sorgere contrasti tra i soggetti responsabili della

    valutazione ed i valutati: a tal fine, occorre definire delle procedure finalizzate a prevenirli e

    risolverli.

    Occorre, quindi, individuare soggetti terzi rispetto al valutato e al valutatore, imparziali ed

    esterni alla struttura di appartenenza del valutato (delibera CIVIT n.124/2010), chiamati a

    pronunciarsi sulla corretta applicazione del Sistema, nel caso in cui insorgano conflitti (ad

    esempio, nel caso di valutazione negativa contestata dal valutato), con il compito di adoperarsi

    attivamente affinché le parti possano raggiungere un accordo, formulando anche motivate

    proposte al riguardo di cui lasciare comunque traccia nel verbale del tentativo di conciliazione.

    In ogni caso, la disciplina delle procedure di conciliazione deve ispirarsi ai principi della celerità,

    della efficacia, della efficienza e della economicità.

    Qualora dunque il valutato non concordasse con la valutazione finale, è tenuto a presentare

    formale domanda di conciliazione entro sette giorni dalla conoscenza della valutazione. L’Ente,

    entro quindici giorni dal ricevimento della domanda, dovrà nominare un apposito collegio di

    conciliazione o attivare le procedure previste dall’art.410 del codice di procedura civile.

    E’ data facoltà al valutato di farsi assistere da un rappresentante sindacale.

    5 Modalità di raccordo ed integrazione con i sistemi di

    programmazione e controllo esistenti

    La cosiddetta “Riforma Brunetta” si innesta in un contesto, quello degli enti camerali, già

    disciplinato dal Regolamento di Contabilità approvato con Dpr n.254/05, che prevede un

    dettagliato processo di pianificazione – programmazione - controllo che si realizza attraverso

    l’adozione dei seguenti documenti:

    Il Bilancio Pluriennale, approvato dal Consiglio all’atto dell’insediamento, nel quale

    vengono esplicitati gli obiettivi strategici di medio-lungo periodo, solitamente coincidenti

    con la durata del mandato;

    La Relazione Previsionale e Programmatica, approvata dal Consiglio su proposta della

    Giunta entro il mese di ottobre di ogni anno, che contiene la parte di programmi – progetti

    che si intende realizzare nell’anno;

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 37

    Il Preventivo, approvato dal Consiglio entro il mese di novembre, in cui vengono

    individuate le risorse necessarie alla realizzazione dei programmi-progetti che si intende

    realizzare nell’anno;

    Il Piano degli Indicatori e dei Risultati Attesi di Bilancio (P.I.R.A.), previsto dal D.Lgs. 31

    maggio 2011 n.91 e approvato in allegato al bilancio di previsione 2016. L’art. 19, c.3, del

    D.Lsg. 91/2011, prevede infatti che il PIRA “ …è coerente con il sistema di obiettivi ed

    indicatori adottati da ciascuna amministrazione ai sensi del D. Lgs. 150/2009”. La sua

    funzione è, secondo l’art. 19 del D. Lgs. 91, “ illustrare gli obiettivi della spesa, misurarne i

    risultati e monitorarne l’effettivo andamento in termini di servizi forniti e di interventi

    realizzati”. Le linee guida emanate in riferimento alle norme del D. Lgs. 91/2011 sui

    contenuti e modalità di predisposizione dei documenti contabili previsti, in particolare il

    D.P.C.M. 12.12.2012, prevedono un’articolazione del P.I.R.A per missioni (funzioni e

    finalità principali delle amministrazioni) e programmi (aggregati omogenei di attività

    realizzate dalle amministrazioni nel perseguimento delle loro finalità), specificamente

    individuati per le camere di commercio dal MSE con nota n.148123 del 12.9.2013.

    Il Budget Direzionale, approvato dalla Giunta entro il mese di dicembre, con il quale, su

    indicazione dell’Organo di Valutazione Strategica (oggi dell’Organismo Indipendente di

    Valutazione), vengono determinati i parametri per la valutazione dei risultati da conseguire

    nello svolgimento dei progetti da realizzare in attuazione dei programmi prefissati nella

    Relazione previsionale e programmatica e dei servizi o attività assegnati alla competenza

    delle diverse aree organizzative.

    Il Bilancio d’esercizio, approvato dal Consiglio entro il mese di aprile, contenente la

    Relazione della Giunta sull’andamento della gestione, nella quale sono individuati i risultati

    conseguiti rispetto agli obiettivi e ai programmi prefissati dal Consiglio con la Relazione

    revisionale e programmatica, nonché il Piano degli Indicatori e dei Risultati Attesi di

    bilancio (P.I.R.A.).

    Occorre pertanto integrare i predetti strumenti con i nuovi documenti di pianificazione e

    rendicontazione introdotti dalla “Riforma Brunetta”, ovvero:

    Il Piano triennale delle performance, approvato dalla Giunta camerale entro il mese di

    gennaio: tale documento illustra in modo sintetico sia gli obiettivi strategici contenuti nei

    documenti di pianificazione pluriennale e nella RPP, sia gli obiettivi gestionali affidati alle

    singole unità organizzative, individuando i relativi indicatori per la misurazione dei risultati

    attesi. Il Piano, una volta adottato, va illustrato e condiviso, a cura della dirigenza, con i

    titolari di posizioni organizzative e con il personale in un apposito incontro;

    La Relazione sulla performance, approvata dal Consiglio entro il 30 giugno: la Relazione

    evidenzia a consuntivo, con riferimento all’anno precedente, i risultati organizzativi e

    individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati e alle risorse impiegate.

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 38

    I risultati vanno comunicati e resi disponibili a tutti i soggetti interessati, interni ed esterni

    all’ente, mediante comunicazioni agli organi, apposite azioni di trasparenza, utilizzando tutti gli

    strumenti disponibili e, primo fra tutti, il proprio sito internet.

    Il Piano della Performance e la Relazione sulla Performance raccordano ed integrano tutti i

    documenti di programmazione e di rendicontazione descritti, nei contenuti strategici, operativi

    ed economici, nonostante il termine previsto per la relativa approvazione sia fissato in un

    momento successivo ai termini previsti per l’approvazione degli altri documenti programmatori

    e di rendicontazione.

    6 Allegati

    Allegato 1 – Manuale di valutazione

    Allegato 2 – Ricognizione degli obblighi dalla cui violazione discendono forme di

    responsabilità dirigenziale

    Allegato 3 – Dizionario delle competenze

    Allegato 4 – Modelli schede di assegnazione obiettivi/valutazione

    Allegato 5 - Questionario di rilevazione del livello di benessere organizzativo e del grado di condivisione del sistema di valutazione e rilevazione

    della valutazione del superiore gerarchico

  • Il Sistema di Misurazione e Valutazione della performance della CCIAA di Perugia Pag. 39

    Manuale di valutazione

    A) Manuale di valutazione della dirigenza

    Al termine e sulla base del processo di rendicontazione della performance ed a seguito

    dell’approvazione della Relazione sulla performance e della relativa validazione, prende avvio il

    processo di misurazione dei risultati attesi e di valutazione del raggiungimento degli obiettivi

    programmati.

    Le schede di valutazione, valorizzate per quanto attie