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TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE E enti Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media Settimanale - Anno 5 N ° 62 Lunedì 17 dicembre 2012 FOCUS NORD OVEST Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media INDAGINE / Territorio dinamico e operativo nonostante la crisi Un trend di crescita a più corsie L’area rimane in testa per il valore più elevato del Pil per abitante S pending review anzitutto, ma non solo. Perché, se si parla di sanità, la sfida si gioca su eccellenza, qualità, appropriatezza e ricerca scientifica, laddove innovazione, Ict, strumen- tazioni diventano la scommessa vincente di un sistema sanitario orientato alle buone prassi. Proprio sul fattore innovativo si gioca la par- tita e, di nuovo, il Nord vi scommette più del Sud. Benché sostanzialmente bassa la spesa in Ict nella sanità italiana, comunque con riferi- mento a quella delle singole strutture, sono le aziende settentrionali ad assorbire due terzi della spesa, raggiungendo budget vicini alle best practice europee. Il dato emerge dall’Os- servatorio Ict in sanità della School of ma- nagement del Politecnico di Milano (edizione 2012). Lo studio sottolinea poi come, sempre il Nord, considerando la spesa complessiva per area geografica e l’entità della popolazione residente, veda pure pro-capite una spesa in Ict più alta del doppio rispetto alla media del Centro e del Sud Italia, isole comprese. La spesa Ict del comparto della sanità tra innovazione e contenimento dei costi L a crisi in Italia non col- pisce allo stesso modo. Ancora una volta emerge il divario tra Nord e Sud, con un Paese che viaggia a due velocità, con le regioni set- tentrionali che hanno la me- glio sulle altre, quasi a guida- re una ripresa che comunque ancora rimane timida, e con un Mezzogiorno che tarda a risalire la china. I conti sono presto fatti. Il Nord-Est ha messo a segno una variazione del Pil del +1,1%, il Nord-Ovest +0,6% e il Centro +0,2%. È calo sul 2010 per il Sud (-0,3%). Lo rivela l’Istat, nei Conti eco- nomici regionali, intorno a fine novembre, conferman- do un trend a più corsie. In particolare, tra 2007 e 2011, a causa della crisi, il Pil è diminuito in tutta Italia, ma comunque con un Nord che è riuscito a riportare al livello del 2005 quello del 2011. Le migliori performance del Pil in volume si sono registrate in Emilia Romagna (+1,6%), Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+1,5%) e Piemonte (+0,9%). Il Nord-Ovest rimane in vet- ta poi per il valore più elevato del Pil per abitante, sempre nel 2011, con 31.452 euro. Seguono il Nord-Est con 30.847 euro e il Centro con 28.240 euro. Infine, velocità quasi doppia del Nord-Ovest rispetto al Pil per abitante nel Mezzogiorno, più basso del 43,8% e pari a 17.689 euro. Insomma, è la testimonianza di un Nord e di un’area che, nonostante la crisi, rimane dinamica, operativa, innova- tiva, con i suoi grossi gruppi industriali lesti a mettere a segno i risultati e con una serie di realtà che man ma- no vengono fuori, deputate quasi a guidare il rilancio del Paese. Fondamentalmen- te, è un buon trend, questo del Nord-Ovest, che non sorprende, per una terra di grandi ambizioni in cui la di- mensione aziendale continua a crescere. Sempre dall’Istat arriva un altro esempio, nel report di fine novembre sui Risultati economici delle aziende agricole. Conside- ra i dati relativi al 2010 che, benché possano sembrare lontani, sono eloquenti sul- la presenza nel Bel Paese di una corposità di aziende che nei prossimi anni potrebbero spingere l’agricoltura made in Italy. Secondo l’indagine, il 49,3% della produzione e il 44,6% del valore aggiunto sono re- alizzati al Nord, dove è pre- sente il 25,1% delle aziende agricole nazionali. Nelle aree settentrionali le aziende assorbono il 23,9% del lavoro dipendente e so- stengono il 28,9% del co- sto del lavoro complessivo, mentre la loro quota di Mol (il Margine operativo lor- do) risulta pari al 47,4% del totale. Tutto questo su un complesso aziendale che nel 2010 ha contato circa 1,6 milioni di aziende agricole italiane, con un’occupazione pari a 948mila unità di lavo- ro (Ula), una produzione di 38,5 miliardi di euro e un va- lore aggiunto di 21,6 miliardi di euro (entrambi valutati ai prezzi base). Secondo l’Istat il Nord-Est ha messo a segno una variazione del Pil del +1,1%. Il Nord-Ovest +0,6%. Il Centro +0,2% Spedizione con tariffa Posta Target Magazine conv. naz./304/2008 del 01-06-2008 ALL’INTERNO Sanità, salute e politiche sociali Le imprese responsabili

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E entiAttività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

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Settimanale - Anno 5 N° 62 Lunedì 17 dicembre 2012

FOCUS NORD OVEST

Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media

■ INDAGINE / Territorio dinamico e operativo nonostante la crisi

Un trend di crescita a più corsie L’area rimane in testa per il valore più elevato del Pil per abitante

Spending review anzitutto, ma non solo. Perché, se si parla di sanità, la s� da si gioca

su eccellenza, qualità, appropriatezza e ricerca scienti� ca, laddove innovazione, Ict, strumen-tazioni diventano la scommessa vincente di un sistema sanitario orientato alle buone prassi. Proprio sul fattore innovativo si gioca la par-tita e, di nuovo, il Nord vi scommette più del Sud. Benché sostanzialmente bassa la spesa in Ict nella sanità italiana, comunque con riferi-mento a quella delle singole strutture, sono le

aziende settentrionali ad assorbire due terzi della spesa, raggiungendo budget vicini alle best practice europee. Il dato emerge dall’Os-servatorio Ict in sanità della School of ma-nagement del Politecnico di Milano (edizione 2012). Lo studio sottolinea poi come, sempre il Nord, considerando la spesa complessiva per area geogra� ca e l’entità della popolazione residente, veda pure pro-capite una spesa in Ict più alta del doppio rispetto alla media del Centro e del Sud Italia, isole comprese.

La spesa Ict del comparto della sanità tra innovazione e contenimento dei costi

La crisi in Italia non col-pisce allo stesso modo.

Ancora una volta emerge il divario tra Nord e Sud, con un Paese che viaggia a due velocità, con le regioni set-tentrionali che hanno la me-glio sulle altre, quasi a guida-re una ripresa che comunque ancora rimane timida, e con un Mezzogiorno che tarda a risalire la china. I conti sono presto fatti. Il Nord-Est ha messo a segno una variazione del Pil del +1,1%, il Nord-Ovest +0,6% e il Centro +0,2%. È calo sul 2010 per il Sud (-0,3%). Lo rivela l’Istat, nei Conti eco-nomici regionali, intorno a � ne novembre, conferman-do un trend a più corsie. In particolare, tra 2007 e 2011, a causa della crisi, il Pil è diminuito in tutta Italia, ma comunque con un Nord che è riuscito a riportare al livello del 2005 quello del 2011. Le migliori performance del Pil in volume si sono registrate in Emilia Romagna (+1,6%), Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+1,5%) e Piemonte (+0,9%). Il Nord-Ovest rimane in vet-ta poi per il valore più elevato del Pil per abitante, sempre nel 2011, con 31.452 euro. Seguono il Nord-Est con

30.847 euro e il Centro con 28.240 euro. In� ne, velocità quasi doppia del Nord-Ovest rispetto al Pil per abitante nel Mezzogiorno, più basso del 43,8% e pari a 17.689 euro.Insomma, è la testimonianza di un Nord e di un’area che, nonostante la crisi, rimane dinamica, operativa, innova-

tiva, con i suoi grossi gruppi industriali lesti a mettere a segno i risultati e con una serie di realtà che man ma-no vengono fuori, deputate quasi a guidare il rilancio del Paese. Fondamentalmen-te, è un buon trend, questo del Nord-Ovest, che non sorprende, per una terra di grandi ambizioni in cui la di-mensione aziendale continua

a crescere. Sempre dall’Istat arriva un altro esempio, nel report di � ne novembre sui Risultati economici delle aziende agricole. Conside-ra i dati relativi al 2010 che, benché possano sembrare lontani, sono eloquenti sul-la presenza nel Bel Paese di una corposità di aziende che nei prossimi anni potrebbero spingere l’agricoltura made in Italy.Secondo l’indagine, il 49,3% della produzione e il 44,6% del valore aggiunto sono re-alizzati al Nord, dove è pre-sente il 25,1% delle aziende agricole nazionali.Nelle aree settentrionali le aziende assorbono il 23,9% del lavoro dipendente e so-stengono il 28,9% del co-sto del lavoro complessivo, mentre la loro quota di Mol (il Margine operativo lor-do) risulta pari al 47,4% del totale. Tutto questo su un complesso aziendale che nel 2010 ha contato circa 1,6 milioni di aziende agricole italiane, con un’occupazione pari a 948mila unità di lavo-ro (Ula), una produzione di 38,5 miliardi di euro e un va-lore aggiunto di 21,6 miliardi di euro (entrambi valutati ai prezzi base).

Secondo l’Istat il Nord-Estha messo a segno

una variazione del Pil del +1,1%.

Il Nord-Ovest +0,6%.Il Centro +0,2%

Spedizione con tariffa Posta Target Magazine

conv. naz./304/2008 del 01-06-2008

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ALL’INTERNO ■ Sanità, salute e politiche sociali

■ Le imprese responsabili

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nua Marino -, ha un campo di acquisizione più ampio con la possibilità di realizzare esami per addome, maxillo-facciale, torace, neuroradiologici, oste-oarticolari e cardiaci”. In più, il paziente viene posizionato in uno spazio più ampio del solito, così da ridurre il senso di claustrofobia. Non stupisce, poiché si è di fronte a un’appa-recchiatura di nuova genera-zione, assolutamente all’avan-guardia. “Prima in Piemonte per caratteristiche tecniche - spiega Vittorio Brignoglio, direttore generale dell’azienda ospedaliera Ordine Maurizia-no di Torino -, garantisce una migliore risoluzione di con-trasto delle immagini, essen-do completamente digitale, ha un campo di acquisizione più ampio con copertura dell’inte-ro corpo e dà appunto un mi-nor senso di “chiuso” grazie a uno spazio maggiore nel quale viene posizionato il paziente”.

2 Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche SocialiEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano

Attività editoriale a cura de: Stampatori:ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano;Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq);Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 - 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr);

Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo);Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi);Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs);

Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005

DIN NEWSLETTERSettimanale - Anno 5 - Numero 62 Lunedì 17 dicembre 2012

Direttore responsabile: Donatella Treu

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E enti

L’azienda ospedaliera Ordine Mauriziano

La nuova risonanza magnetica nucleare

■ ALLIANCE MEDICAL / La società si è aggiudicata l’appalto del macchinario �no al 2018

Un servizio più efficiente e meno costiPeraltro, la Rmn Philips Inge-nia 1,5 Tesla, oltre a innalzare i livelli della qualità delle im-magini, permette di aumenta-re, per una più rapida esecu-zione dell’indagine, il numero di esami eseguiti, e consente una signi�cativa riduzione del costo medio per esame. Alla base di tutto è la collabo-razione tra pubblico e privato pro�cua da diversi anni con il Mauriziano, fondamental-mente nel Dna della Alliance Medical. “Sì, assolutamente - conferma il direttore com-merciale outsourcing -. Il modello pubblico/privato è proprio di Alliance Medical, poiché il principio è quello di avvalersi del privato, in questo caso dell’outsourcing, per fare funzionare meglio il pubblico. È questa la carta vincente per la nostra sanità”.È il modello pubblico/priva-to, varato nel 1997 dall’allora direttore generale Gian Pa-olo Zanetta, che si rinnova quest’anno, non solo con que-sta apparecchiatura nuova e tecnologicamente avanzata, ma pure con una migliore e più e�ciente organizzazione del servizio. Nell’accordo, si-glato tra l’azienda ospedaliera torinese e l’impresa che si è aggiudicata l’appalto in out-sourcing �no al 2018, come

già detto, è previsto il lavoro domenicale, in caso di neces-sità, senza un aumento dei costi per l’ospedale. “Il sistema pubblico/privato adottato per il servizio di risonanza ma-gnetica - conclude Brignoglio - sarà un modello per altre attività dell’ospedale, su cui è possibile ottenere un rispar-mio senza compromettere in nessun modo i servizi o�erti ai cittadini”. Insomma, è un nuovo inizio per ottimizzare l’e�cienza di una realtà ospe-daliera che è riferimento non solo per la città, ma ben oltre gli stessi con�ni piemontesi.

Grazie alla nuova risonanza magnetica nucleare dell’A.O. Ordine Mauriziano di Torino

A poco più di un mese dal suo “debutto” continua-

no a crescere le richieste per la nuova risonanza magneti-ca nucleare (Rmn) comple-tamente digitale dell’azienda ospedaliera Ordine Mauri-ziano. Inaugurata lo scorso 21 settembre e fornita da Allian-ce Medical, è al momento una delle metodiche più innovati-ve presenti in ambito diagno-stico. In questo caso è anche la testimonianza concreta della validità di quel modello di collaborazione tra pubblico e privato che, nell’ospedale piemontese, garantisce servi-

zio ed e�cienza �n dal 1998. Collaborazione da quest’anno ancora più forte, con appalto in out-sourcing �no al 2018. Non solo però servizio più ef-�ciente. In tempi di spending review, non guasta qualche conto: per il Mauriziano si at-tende un risparmio economi-co del 3% annuo. Grazie alla nuova risonanza magnetica si prevedono anche tempi per l’esecuzione degli esami ac-corciati �no al 20%. E, ancora, per il 2013 sono previsti 11mi-la esami rispetto agli attuali 10.195. Insomma, numeri im-portanti e la ragione è presto

spiegata: “L’apparecchiatura - dice Antonio Marino, diret-tore commerciale outsourcing e uno degli amministratori delegati di Alliance Medical - non resta in attività solo du-rante la settimana, ma anche il sabato dalle 8 alle 16, con la possibilità di utilizzo alla domenica nel caso di una lista d’attesa eccezionale. Si tratta quindi di aggiungere un gior-no alla settimana �sso in più e, qualora servisse, addirittura due giorni e senza costi ag-giuntivi”.Per il resto, Alliance Medical nel pacchetto chiavi in mano previsto �no al 2018 mette a disposizione del Mauriziano quattro medici, tre tecnici e quattro impiegati ammini-strativi per supportare, tre giorni alla settimana, il per-sonale dell’ospedale torinese. Dunque, e�cienza a pieno titolo e supporto tecnico al-tamente specializzato, a con-ferma di vantaggi, grazie alla nuova apparecchiatura, mi-surabili non solo in termini economici e di tempistica. “La risonanza magnetica di Al-liance Medical garantisce una migliore risoluzione di con-trasto delle immagini - conti-

La Struttura complessa di oculistica dell’Asl No di

Novara, diretta da Vito Bel-loli, nasce nell’anno 2001 per completare l’o�erta di ser-vizi sanitari del territorio: il reparto cresce con le risorse assegnate dall’Asl, ma si deve confrontare con i noti vincoli di bilancio. È proprio grazie a un percorso d’integrazione tra pubblico e privato che la struttura può ulteriormente migliorare. La Fondazione Salina di Arona, nata per volere di Imer Salina con lo scopo di promuovere la ri-cerca medica e le sue applica-zioni nella cura dei malati, è il primo interlocutore ideale: condivide i progetti dell’ocu-

Raggiungere il pareggio di bi-

lancio riducendo drasticamente le spese per il fun-zionamento della “macchina” logistica ed amministrativa dell’azienda per ri-durre al minimo le ricadute sui servizi sanitari dedicati alla persona: questo l’obiettivo che si è posto il direttore generale dell’AslTo3 Gaetano Cosenza e per rag-giungerlo ha attivato un piano di rientro straordinario che in questi soli 6 mesi ha già con-sentito di ridurre le spese di 15 milioni di euro. Lungo ed arti-colato l’elenco di iniziative in corso di attuazione; troviamo anzitutto il progetto per la cre-azione di Sportelli Polivalenti (centri servizi) per ridurre la frammentazione del front of-�ce attualmente articolato su 140 sedi (stima indicativa di ri-sparmio a regime è di 300.000 euro/anno). Poi si passa dalla digitalizza-zione del sistema della telefo-nia aziendale con sistema Voip che consentirà un risparmio di oltre 250.000 euro l’anno, alla modi�ca dei contratti te-lefonici in essere con sistemi prepagati che porterà ad una

Un successo dovuto anche ai contributi delle fondazioni Snelliti i costi della macchina logistica e amministrativa

L’eccellenza nella cura degli occhi Ridotte le spese di 15 milioni di euro

listica, sostenuti dall’Asl, e �nanzia gli acquisti di appa-recchiature di altissimo livel-lo tecnologico necessarie per la loro realizzazione. Strumenti e�caci grazie all’utilizzo da parte di medici preparati che hanno com-pletato la loro formazione in centri nazionali e inter-nazionali di altissimo livello scienti�co.Sono rapidamente operativi il progetto per la degenera-zione maculare legata all’età il cui percorso di diagnosi e terapia ottiene nell’anno 2009 la certi�cazione di qua-lità Certiquality. La Fondazione dona poi all’Asl un sistema digitale di

riduzione di spe-sa di oltre 400.000 euro, cui si dovreb-bero aggiungere 200.000 euro deri-vanti dall’uni�ca-zione dei centralini aziendali da 4 ad 1.Sul fronte energeti-co, è stato attivato un sistema di te-

legestione per riscaldamento, condizionamento, illumina-zione, antincendio negli ospe-dali aziendali mentre i magaz-zini farmaceutici ed economali sono stati ridotti da 4 a 1 (sti-ma risparmio annuo 100.000 euro). Anche la spesa farma-ceutica territoriale e ospeda-liera si stanno razionalizzando con un risparmio previsto glo-bale nel primo caso di 8,2-9,3 milioni di euro all’anno (oltre

fotogra�a del fondo oculare che consente una gestione integrata con la diabetolo-gia della retinopatia diabeti-ca, permettendo un e�cace screening del paziente dia-betico. Sul medesimo solco ecco importanti donazioni di altre fondazioni: Comunità del novarese Onlus, Bpn per il territorio, Cariplo. Sono così rese possibili nelle sale operatorie dell’ospeda-le di Arona e, dal prossimo anno, di Borgomanero, tec-niche di chirurgia vitreo re-tinica mini invasiva e di tra-pianti lamellari della cornea, che completano l’eccellenza, o�rendo un’opportunità te-rapeutica a tutta l’area del Piemonte nord orientale.La convinzione che il con-fronto con il mondo dei gio-vani specialisti rappresenti uno stimolo per proseguire nel percorso di eccellenza ha portato all’organizzazione di settimane post residenziali per neo-oculisti, operati-ve dal 2007 con tre edizioni annuali della durata di una settimana, che richiamano specialisti da tutta Italia. Una perfetta sintonia tra oculistica, Asl e fondazioni è la chiave del successo di que-sta integrazione.

il 6% della spesa attuale). “Vi-sta la situazione saremo certo costretti a chiedere qualche sa-cri�cio ai nostri cittadini - ha sottolineato Cosenza - ma lo faremo con la consapevolez-za di aver prima messo mano a ogni possibile risparmio in ambiti non sanitari. Si tratta di uno sforzo senza precedenti e per il quale ho potuto contare sulla collaborazione di tutti i servizi coinvolti. E per la gran parte, i provvedimenti presi non avranno ricadute sui cit-tadini”. Tra i numerosi inter-venti in corso di attuazione c’è anche la riduzione dei distretti dell’Asl da 9 a 4.Un progetto quello del dimez-zamento dei distretti che ha appena ottenuto il “via libera” dei sindaci e che non persegue �ni meramente economici ma tende ad assicurare una mi-gliore sostenibilità del sistema organizzativo nel tempo alla luce delle nuove importanti competenze assegnate ai di-stretti stessi Si tratta in pratica di una ride�nizione geogra�ca che rende i distretti più forti ed in grado di svolgere il nuovo ruolo importante, che la legge assegna a questa funzione di governo della domanda e dei bisogni di salute della popola-zione.

■ ASL NOVARA / La Struttura complessa di oculistica nasce nel 2001 ■ ASLTO3 / Risanare l’azienda con l’obiettivo del pareggio di bilancio

L’équipe di oculistica dell’Asl No, con i neo specialisti, durante uno stage ad Arona

Il direttore Gaetano Cosenza

Tra i numerosi interventi in corso di attuazionec’è anche la riduzione

dei distrettidell’Asl da 9 a 4

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Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche Sociali 3EventiLunedì 17 dicembre 2012

Sbagliato chiamarla casa di riposo. Anzi, questo

termine, dal 2013, sarà de�-nitivamente bandito. Il Silver Residence l’Orchidea - con le due strutture di Alessandria e Castelferro - è piuttosto una residenza sanitaria assisten-ziale o, se si preferisce, un luogo dedicato alla salute e al benessere psico-�sico degli anziani. In seguito al cambio di gestione avvenuto nel gen-naio del 2012, le due strutture sono oggi ancor più a misura d’uomo, in grado non solo di accudire gli anziani, ma an-che di stimolarli e di farli sen-tire ancora dinamici sotto il pro�lo �sico e mentale, non-ché di o�rire un’accoglienza che si avvicina molto a quella di una grande famiglia.“Ci contraddistingue una estrema attenzione per la vita di ogni singolo ospite” a�er-ma il direttore dott. Michele Crecchi. “L’atmosfera che si respira da noi è in tutto simile a quella che si vive in famiglia perché attenzione, compren-sione e sensibilità sono di casa”.È dunque la centralità della persona il principio irrinun-ciabile sottostante alle attività che vengono svolte quotidia-namente, laddove l’ospite, con i propri bisogni sanitari, sociali e relazionali, viene po-sto al centro dell’intervento. La prestazione viene erogata sulla base delle speci�che esi-genze degli ospiti attraverso un modello �essibile che tro-va nel piano individualizzato di assistenza la sua espressio-ne operativa.“Questo piano viene elabora-to, per ogni nostro ospite, in collaborazione con i familiari e a seguito di un’attenta ana-lisi e valutazione dei bisogni, medici ma anche quelli quoti-diani” spiega il dott. Crecchi. “Giusto per portare un sem-plice esempio: se una persona era abituata a fare colazione con il ca�elatte continuerà a berlo anche da noi, non gli serviremo del tè. Non da me-no, ogni piano è totalmente dinamico, viene continua-

mente aggiornato e adattato alle necessità che possono di volta in volta emergere nel corso della permanenza”.Le strutture o�rono dunque assistenza a 360° distinta in base alle diverse competenze (medica, infermieristica, ri-abilitativa e psicologia), ma si impegnano anche a tute-lare la salute e a prevenire i peggioramenti. L’assistenza medica e infermieristica è garantita ogni giorno della settimana. Il servizio medico ha come obiettivo il mante-nimento e il miglioramento dello stato di benessere degli ospiti, mentre il personale in-fermieristico, presente 24 ore su 24, si occupa quotidiana-mente dell’igiene personale, della somministrazione delle terapie farmacologiche, del-le medicazioni, dei prelievi e quant’altro. Gli interventi riabilitativi coinvolgono un logopedista, un �sioterapista, un podo-logo e uno psicomotricista, mentre la presenza dello psi-cologo garantisce il servizio a tutti gli anziani e, previo ap-puntamento, anche ai fami-liari che lo richiedono. La col-laborazione con questi ultimi fa infatti parte della terapia: a questi si chiede di parteci-

pare alla vita delle residenze con l’obiettivo di mantenere quanto più possibile i lega-mi a�ettivi con l’ambiente di provenienza e, nello stesso tempo, di aiutare l’anziano a integrarsi nel nuovo contesto.Proprio con il �ne di agevo-lare il rapporto con la fami-glia e di rendere più stretta la

sinergia, partirà, con l’anno nuovo, il progetto del Diario medico online. Grazie alla realizzazione di un’area Web protetta da password - nel pieno rispetto della tutela del-la privacy - la famiglia potrà avere un costante confronto con il personale che quoti-dianamente si occupa del

proprio parente e sapere così, giorno per giorno, che tipo di terapie ha e�ettuato, se sono stati fatti gli esami, se ci sono stati dei miglioramenti.Le strutture Silver Residence l’Orchidea aprono le porte a qualsiasi tipologia di anziano: autosu�cienti e non, oltre a quelli a�etti da di�erenti patologie. In questo senso gli ospiti vengono divisi in 6 di�erenti nuclei al �ne di ac-comunare persone con carat-teristiche simili che possano essere coinvolte in attività comuni. Non viene, infatti, o�erta solo assistenza sanita-ria, ma anche una risposta al-le esigenze di relazioni sociali e benessere. “Il benessere psico�sico è il nostro obiettivo primario, da raggiungere anche attra-verso iniziative di svago utili a facilitare la vita di gruppo,

esaltando gli aspetti sociali e i legami interpersonali” a�er-ma il dott. Crecchi. “In que-sto senso, oltre all’assisten-za di base, a quella medica, infermieristica, riabilitativa e al sostegno psicologico, le nostre residenze appronta-no coinvolgenti attività di socializzazione e ludiche in grado di rendere piacevole e stimolante il soggiorno. Ci avvaliamo della presenza di animatori che si occupano degli aspetti legati alla so-cializzazione e dei laboratori occupazionali”. Le giornate sono dunque strutturate e gli ospiti accedono - in rapporto alle proprie capacità, alle te-rapie occupazionali e alle va-rie attività che si svolgono - in palestra, nel giardino esterno, nella sala polivalente, oppure possono, in tutta libertà, con-sultare libri, riviste, guardare la televisione, giocare a carte, conversare con gli altri ospi-ti. “Nell’arco dell’anno, ogni due mesi, vengono organiz-zate delle feste dove vengono coinvolti i familiari e anche tutto il territorio alessandri-no” spiega il dott. Crecchi. Non da ultimo, le residenze l’Orchidea sono impegnate nei servizi di assistenza do-miciliare sul territorio.“Dallo scorso febbraio, fac-ciamo parte del progetto “Case di riposo aperte” pro-mosso dal Consorzio Cis-saca. Ci rechiamo dunque a casa delle persone per ef-fettuare, con personale qua-li�cato, l’assistenza di base - alzata, igiene, cambio, con-segna del pasto e pulizie do-mestiche - ma siamo anche in grado di o�rire assistenza infermieristica dalle 22 alle 6 del mattino. A oggi, seguia-mo oltre 100 famiglie” con-clude il dott. Crecchi.

L’arcobaleno della memoriaLa Residenza L’Orchidea di Alessandria accoglie anche un centro diurno per i malati di alzheimer e demenza senile

La Residenza l’Orchidea di Alessan-dria accoglie al suo interno il Centro

diurno integrato “L’Arcobaleno della me-moria”, rivolto a persone a�ette da morbo di alzheimer e dalle patologie a esso corre-late. L’alzheimer e le demenze senili colpi-scono il 7% delle persone che hanno oltre i 65 anni e il 30% degli ultra ottantenni. Perdita della memoria, mutamenti carat-teriali, incapacità a provvedere a se stessi sono i terribili sintomi che colpiscono gli individui che so�rono di queste patologie.Il servizio, attivo dal lunedì al venerdì

dalle 8.30 alle 16.30, fruisce di spazi pro-pri e di attività dedicate, ma è integrato nel più generale percorso di assistenza e accoglienza predisposto dalla residenza per malati di alzheimer. È sempre presen-te un medico geriatra, una psicologa, un educatore socio-sanitario, tre operatrici, e una infermiera.Il centro accoglie in semiresidenzialità anche pazienti esterni di grado lieve-mo-derato, con lo scopo di conservarne le abi-lità cognitive e funzionali. La scelta della semiresidenzialità, esattamente come per

gli asili dei bambini, o�re un prezioso supporto alle famiglie e permette all’an-ziano di essere stimolato senza lasciare de�nitivamente il proprio domicilio.Da qualche tempo, sulla base di un’idea dello psicogeriatra olandese Bere Miesen, è approdata anche presso il Centro diurno della R.s.a. l’Orchidea una iniziativa che passa sotto il nome di l’Alzheimer Café. Si tratta di un momento di incontro in-formale, in cui malati, familiari, assisten-ti e volontari possono incontrarsi davanti a un buon ca�é e ricevere informazioni, scambiarsi esperienze e confrontarsi per migliorare l’approccio alla malattia e la qualità della vita dei pazienti e dei loro congiunti.

■ SILVER RESIDENCE L’ORCHIDEA / Due le strutture, situate ad Alessandria e a Castelferro

Non case di riposo, ma luoghi di benessereOltre a fornire assistenza medica, rispondono alle esigenze personali e sociali degli ospiti

Uno scorcio della Residenza L’Orchidea di Alessandria

Una camera riservata agli ospiti

Esterno della Residenza l’Orchidea di Castelferro

La palestra a disposizione degli ospiti

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4 Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche SocialiEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

il Servizio sanitario nazionale. Stiamo lavorando molto sulla comunicazione coinvolgendo i medici di base. Inoltre, siamo impegnati a estendere il ven-taglio delle convenzioni con aziende private, società assi-curative e società sportive. Nei nostri centri diagnostici lavo-rano medici di altissimo livello che rappresentano delle reali opportunità per tutti i pazienti che si sottopongono a visite ed esami”. Dalla parte dell’azienda

■ ALLIANCE MEDICAL / Il network si occupa di servizi di imaging e di medicina nucleare

Tecnologie avanzate a servizio del paziente

ci sono l’eccellenza operativa e l’esperienza maturata nel cam-po dell’imaging che potranno portare Alliance Medical a met-tere a punto una nuova fase e ad accendere un faro luminoso sul suo operato nel privato, avendo

Più di 35 centri diagnostici convenzionati con il Ssn presenti in 7 regioni italiane

Un solido esempio di ef-�cienza, sviluppato per

fornire tutti gli strumenti fon-damentali alla sicurezza e alla trasparenza in ogni fase e livello operativo aziendale.Ecco Alliance Medical, realtà che, fondata in Inghilterra nel 1989, è diventata un gruppo internazionale leader da oltre 20 anni. Alliance Medical è il più importante network na-zionale di servizi di imaging e di medicina nucleare. Una delle linee di business strategi-che dell’azienda è costituita dai centri diagnostici: più di 35 sedi operative convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. L’o�erta comprende i servizi di diagnostica per immagini con particolare riguardo alle tecnologie avanzate - risonan-za magnetica, pet, tomogra�a computerizzata, ecogra�a - per oltre 2 milioni di esami annui totali, oltre ai tradizionali esami clinici di laboratorio.Tutto nel segno dell’innova-zione e di strumenti all’avan-guardia, nonché del servizio al paziente. Basti pensare che ognuna delle sedi operative rappresenta un riferimento nel proprio territorio, un ambiente confortevole e ideale per chiun-

que debba indagare sul proprio stato di salute. È per questo che, potendo contare sulla validità e sull’operatività di un’organizza-zione e�ciente e di un’assisten-za costante, i centri diagnostici di Alliance Medical soddisfa-no ogni speci�ca necessità del cittadino-paziente. Soprattutto, sono garanzia di tecnologie so�sticate e aggiornate di con-tinuo (va ricordato che questo tipo di macchinari è colpito da rapida obsolescenza), di uno sta� medico e tecnico-infer-mieristico ai massimi livelli, di accuratezza dei referti, di rispo-ste rapide e puntuali. Per dare valore aggiunto a un servizio sanitario che passa da profes-sionalità ad alta specialità. “Nell’ambito di un Sistema sanitario nazionale che per ra-gioni economico-�nanziarie si ritrova a ridurre i costi, i Centri diagnostici di Alliance Medical - rivela Mark Young, manager di formazione industriale, già direttore Finance e, da qualche mese, direttore generale dei centri diagnostici di Alliance Medical Italia - dovranno pun-tare alla crescita del mercato privato, con la consapevolezza di non poter mai perdere una visione da servizio pubblico”.

L’azienda è sempre stata e sem-pre sarà un completamento del Servizio sanitario nazionale, ma ora si pone con una mag-giore proattività verso il privato. “Alla base del nostro progetto c’è una consapevolezza nuova e il cuore del problema è sempre lo stesso: un giusto rapporto tra pubblico e privato - prosegue Young -. Questi sono tempi dif-�cili, nonché momenti di enor-me opportunità per creare part-nership tra le imprese private e

presente la �loso�a che da sem-pre la caratterizza: il paziente è al centro di ogni attività.Quanto ai centri diagnostici di Alliance Medical, sono pre-senti in sette regioni italiane. Nello speci�co del Piemonte e della Liguria, si tratta dell’Isti-tuto Salus di Genova (servizi di cardiologia, check-up, co-lonscopia virtuale, ecogra�a, �sioterapia, laboratorio analisi, mammogra�a, medicina del lavoro, medicina dello sport, pet, radiologia digitale tradi-zionale, risonanza magnetica, risonanza magnetica settoria-le, tac, visite specialistiche), lo Studio radiologico Centocan-noni di Alessandria (servizi di ecogra�a, mammogra�a, radiologia digitale tradizionale, risonanza magnetica, Tac) e lo Studio radiologico Newima di Acqui Terme, in provincia di Alessandria (servizi di ecogra-�a, mammogra�a, radiologia digitale tradizionale, risonanza magnetica, Tac).

Esterno dello Studio radiologico Centocannoni di Alessandria

Un macchinario per la risonanza magnetica

Garantire ai cittadini un sussidio o il rimborso

delle spese nei casi di ma-lattia, impotenza al lavoro o vecchiaia, promuovendo prin-cipalmente il diritto alla salute attraverso quali�cati servizi integrativi alla sanità pubblica nazionale. Sono queste le ra-gioni che hanno indotto arti-giani e piccoli imprenditori as-sociati alla Cna Piemonte a dar vita nel 2004 a Mutua Salute, una società di mutuo soccorso senza �ni di lucro, costituita nel pieno rispetto della legge n. 3818 del 15 aprile 1886.“Mutua Salute - spiega Elvio Balboni, amministratore de-legato - si di�erenzia dalle polizze sanitarie private in quanto, per usufruire delle

A un anno dall’avvio del presidio socio-sanitario

di Vinovo, il Gruppo Sere-ni Orizzonti Spa, fondato da Massimo Blasoni e Giorgio Zucchini, ha aperto a Car-magnola una nuova resi-denza per anziani. Il gruppo friulano, da anni attivo nella realizzazione e gestione di residenze per la terza età, ha infatti ristrutturato l’immo-bile dell’ex Hotel Continental, trasformandolo in una Rsa fornita di tutti i confort per ospitare anziani in un am-biente familiare e sereno. La Rsa ha a disposizione 62 posti letto in camere ampie e lumi-nose, con nuclei specializzati per non autosu�cienti ad altissima intensità, supporto psicologico e centro di ascolto interno. La residenza garanti-sce servizi alberghieri di qua-lità, assistenza quali�cata alla persone, assistenza medica e infermieristica, nonché �sio-terapia e animazione con per-sonale altamente preparato.Con questa nuova apertura, la società friulana conta adesso 34 strutture in tutta Italia, di cui 2 in Liguria (a Busalla e a Spotorno) e 13 in Piemonte: oltre a quella di Vinovo, ul-timo gioiello del gruppo (la struttura, costruita secondo i

Prevede contributi più contenuti rispetto ad altre polizze private Il gruppo friulano apre la tredicesima struttura in Piemonte

Servizi qualificati in tre piani sanitari Una nuova residenza a Carmagnola

prestazioni, prevede contributi più contenuti e detraibili Irpef al 19%, individuando due sole fasce di età, under ed over 40 anni, comprendendo automa-ticamente il nucleo famiglia-re. Inoltre, per aderire, non è richiesta visita medica né compilazione di questionario anamnestico, e non sarà mai possibile per la Mutua chiude-re il rapporto col singolo socio dopo l’eventuale ricovero.Nella domanda di adesione sono individuate soltanto otto gravi patologie, le quali, se in essere, impediscono l’accesso a Mutua Salute, trascorsi 5 anni possono aderire anche coloro che hanno subito patologie tumorali. L’adesione è aper-ta a tutti i cittadini compresi

più moderni standard domo-tici, mette a disposizione 118 posti letto), Sereni Orizzonti Spa annovera in Piemon-te residenze in provincia di Cuneo, Asti, Biella, Torino, Vercelli e Novara, dove è in realizzazione una nuova struttura da 80 posti letto, a Momo.Il Gruppo Sereni Orizzonti Spa, nato nel 1996 in Friuli Venezia Giulia, è impegnato sostanzialmente su due fron-ti: il primo riguarda l’attività di costruzione di strutture

tra i 18 e i 65 anni, potendo rimanere nella mutua sino a 75 anni.” L’o�erta sanitaria di Mutua Salute comprende tre piani sanitari.La Ricoveri con massimale di 260.000 euro comprende an-che visite ed accertamenti nei 4 mesi precedenti e anche cure e medicinali nei 6 mesi successi-vi. Sono altresì comprese diarie per assistenza infermieristica e accompagnatore, assistenza domiciliare per inabilità tem-poranea e malattie terminali.La Ricoveri e Diagnostica ag-giunge un massimale annuo di 2.000 euro per diagnostica e �sioterapie senza la necessità di ricovero.Linea Assistenza Infortuni of-fre un capitale nel caso in cui l’infortunio provochi l’invali-dità permanente, un rimborso spese per la riabilitazione e le �sioterapie; un capitale, esen-tasse, per gli eredi o bene�ciari nel caso di decesso.Sul sito www.mutuasalute.com si possono scaricare le condi-zioni dei piani sanitari.Per garantire un’e�ciente ge-stione dei servizi in tempi rapidi, una settimana, Mutua Salute si è convenzionata con UniSalute (Unipol) sia per ac-cedere ai centri convenzionati sia per la gestione dei sinistri.

residenziali per anziani; il se-condo è relativo alla gestione delle residenze costruite, ac-quisite da terzi o assunte in regime di concessione da par-te di enti pubblici. La Sereni Orizzonti nasce dall’idea di combinare la tra-dizionale gestione pubblica dell’assistenza residenziale agli anziani con un’iniziativa privata, necessaria ad assor-bire una sempre maggiore richiesta di servizi di qualità e professionalità nel settore assistenziale.

■ MUTUA SALUTE / Nasce nel 2004 su iniziativa di Cna Piemonte ■ SERENI ORIZZONTI / Conta su 34 centri per anziani in tutta Italia

Sede Cna di Torino

La residenza per anziani appena inaugurata

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Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche Sociali 5EventiLunedì 17 dicembre 2012

La chirurgia laparoscopica fu utilizzata a partire dal

1970 per interventi ostetri-co-ginecologici. Da allora, i progressi sono stati notevoli e la laparoscopia si è estesa a interventi su organi e per patologie �no a pochi anni fa impensabili per i suoi indub-bi vantaggi.Lo sviluppo di questa tecnica è stato tale che oggi, oltre alla chirurgia laparoscopica pro-priamente detta, si è passati alla chirurgia laparoscopica avanzata, impiegata solo in centri specializzati e da équi-pe chirurgiche esperte per la cura di patologie particolari per le quali è necessario un approccio multidisciplinare e che richiedono tecniche e tecnologie più costose e so-�sticate.Alle caratteristiche di questi centri corrisponde la strut-tura complessa di chirurgia generale dell’ospedale regio-nale U. Parini dell’Usl Valle d’Aosta, il cui responsabile, il dottor Rosaldo Allieta, è anche direttore del centro di chirurgia dell’obesità a�e-rente al nosocomio. Il centro chirurgico dell’obesità è an-che sede di formazione nella chirurgia laparoscopica dei laparoceli e delle ernie addo-minali. Tutti centri che rap-presentano l’espressione di una sanità d’eccellenza, oltre che realtà in cui si applica la laparoscopia avanzata.“La nostra esperienza di chi-rurgia oncologica laparosco-pica è iniziata nel 1990 nella cura delle malattie neopla-stiche colo rettali - ricorda Allieta -. Il dottor Parini, deceduto nel 2007, è stato il maestro della nostra scuola, iniziando fra i primi in Ita-lia l’approccio laparoscopico in patologie quali l’obesità e le neoplasie colo rettali nel 1990”. Presso il centro di chirur-gia dell’obesità di Aosta, dal 1999 al 2012 si sono esegui-ti 703 interventi, il 90% dei quali in laparoscopia, con un

tempo di degenza che in 13 anni si è ridotto di 5,1 giorni, passando dai quasi 13 giorni del 1999 ai 7,8 di quest’anno. “Gli interventi chirurgici per la cura dell’obesità - sottoli-nea in premessa il dottor Al-lieta - devono rappresentare un’opzione da riservare a casi selezionati e le indicazioni all’intervento chirurgico so-no state codi�cate da confe-renze internazionali.Lo scopo della chirurgia dell’obesità non è estetico, ma mira a diminuire il Bmi, l’indice di massa corporea, sotto i 35 (Kg/m²) e a curare le patologie correlate, dia-bete, ipertensione arteriosa, patologie ortopediche”. Per-ciò, prima di giungere ad un intervento, vi è un rigoroso percorso diagnostico e si va-luta con estrema attenzione il percorso terapeutico. “Il trat-tamento chirurgico dell’obe-sità - prosegue l’esperto - si è rivelato l’unico metodo duraturo ed e�cace, in con-fronto alla terapia dietetico comportamentale, in grado di curare l’obesità e le patolo-gie ad essa correlate. L’inter-

vento chirurgico diminuen-do il Bmi riduce anche le comorbità, traducendosi in una minor spesa per curare le malattie correlate”.L’équipe è composta da chi-rurghi, dietologi, anestesisti, endocrinologi, pneumolo-gi, psichiatri e psicologi. Il responsabile della struttura semplice di chirurgia baria-trica e metabolica è il dottor Paolo Millo, che coordina tutta l’attività clinica, scienti-�ca e organizzativa a�erente al reparto.“Presso il centro - spiega il dottor Allieta - tutti gli in-terventi per obesità sono e�ettuati con la tecnica lapa-roscopica, salvo poche con-

troindicazioni. Questa non prevede il taglio della parete addominale, bensì vengono e�ettuati dei forellini di circa 1 cm sull’addome, attraver-so i quali gli operatori inse-riscono la telecamera e gli strumenti chirurgici. Diversi i vantaggi, fra cui la ripresa più veloce del paziente do-po l’intervento e un minor rischio di complicanze”. La sala operatoria è dotata delle strumentazioni laparoscopi-che più moderne, compreso il robot “Da Vinci”. “Gli interventi sono diver-si�cati” prosegue il dottor Allieta. Si attuano gli inter-venti cosiddetti restrittivi, che comportano la riduzione dell’assunzione degli alimenti (il bendaggio gastrico regola-bile, la gastroplastica vertica-le, la gastroplastica lunga, la

sleeve gastrectomy). Inoltre, interventi misti, restrittivi combinati con un’azione in-�uenzante il sistema endo-crino neurovegetativo.Questi interventi prendono il nome di bypass gastrico, che riduce il senso di fame senza e�etto di malassorbi-mento dei macronutrienti.Vi sono inoltre gli interventi “malassorbitivi”, che provo-cano un malassorbimento dei macro e micronutrienti (diversione bilopancreatica secondo Scopinaro; diver-sione bilopancreatica con duodenal switch). “Ogni pa-ziente obeso non può essere paragonato ad altri pazienti con la stessa patologia - con-clude Allieta -, pertanto dob-biamo utilizzare diverse ti-pologie di interventi adattati allo speci�co paziente”.

All’avanguardia anche nell’oncologia chirurgica colo rettaleNel centro una Tac di ultima generazione, una Pet, un centro di radioterapia e una tomoterapia

Realtà d’eccellenza presso la struttu-ra complessa di chirurgia generale di

Aosta, diretta dal dottor Rosaldo Allieta, è anche l’oncologia chirurgica colo rettale laparoscopica.“Il nostro centro di oncologia chirurgica - spiega Allieta - fa parte della rete onco-logica Piemonte Valle d’Aosta e il nostro ospedale è fornito di Tac di ultima genera-zione, di una Pet, di un centro di radiotera-pia e tomoterapia installato da meno di un anno. La radiologia ha due punte d’eccel-lenza nell’angiodiagnostica e nell’angioin-terventistica. L’oncologia è all’avanguardia nei protocolli diagnostico terapeutici”. Il centro è sede di corsi indirizzati al tratta-mento laparoscopico dei laparoceli e delle ernie primitive di parete. “È una procedura chirurgica di recente introduzione (1993) e che si sta rapidamente a�ermando come valida alternativa al trattamento conven-zionale (riparazione per via anteriore). La metodica ha dimostrato la sicurezza, l’e�cacia e la riproducibilità della tecnica”, spiega il dottor Mario Jr Nardi. L’accurata selezione dei pazienti “è il punto nevralgi-co dell’approccio laparoscopico”. Risultano

candidabili tutti i pazienti che riescono a tollerare lo pneumoperitoneo dal punto di vista cardiorespiratorio. La tecnica trova indicazione nei difetti unici o multipli di parete di almeno 3,5 cm di diametro, nei pazienti sovrappeso, nell’obesità e soprat-tutto ha come risultato importante la ridu-zione della degenza post operatoria e la ri-duzione delle complicanze post operatorie.Attualmente la tecnica laparoscopica più di�usa è quella a tre trocars ed è quella uti-lizzata presso il Centro di Aosta.“Il trattamento laparoscopico dei laparo-celi e delle ernie di parete rappresenta una tecnica sicura, e�cace e altamente ripro-ducibile se realizzata da un’équipe chirur-gica con adeguata esperienza nelle tecniche di laparoscopia avanzata”, sottolinea il medico. I più recenti studi prospettici di ti-po comparativo con la tecnica open “hanno evidenziato indubbi vantaggi - prosegue -, in termini di riduzione del tasso di com-plicanze infettive del sito chirurgico, una diminuzione dei tempi operatori e una più rapida degenza postoperatoria, mentre il tasso di recidive a distanza sembrerebbe essere uguale in entrambe le tecniche”. Per

quanto riguarda l’intervento con tecnica a tre trocars “lo pneumoperitoneo può essere ottenuto tramite l’introduzione di ago di Veress in ipocondrio sinistro, una tecnica che eseguiamo di routine presso il nostro Centro chirurgico - illustra il dottor Nar-di - o con la tecnica open laparoscopy, con l’utilizzo di trocar di Hasson”. L’intervento inizia con l’esplorazione sistematica della cavità addominale, l’identi�cazione del di-fetto erniario e di eventuali aderenze e la eventuale presenza di altre patologie asso-ciate che non sono identi�cabili con gli esa-mi preoperatori. In presenza di aderenze, si procede con adesiolisi con tagliente �no a corretta delimitazione del difetto erniario. Dopo l’adesiolisi, si riduce il contenuto del sacco erniario in cavità addominale e in seguito si procederà ad eseguire l’eventua-le sezione parziale del legamento rotondo del fegato e/o dell’uraco, per ottenere uno spazio adeguato per l’overlap della rete protesica.“La dimensione del difetto ernia-rio - conclude il medico - è di importanza critica, per la scelta della rete protesica da utilizzare. Oggi le reti protesiche disponibili sono molteplici, semplici e composite”.

■ OSPEDALE REGIONALE U. PARINI / I centri di eccellenza del nosocomio valdostano: chirurgia generale, centro dell’obesità e dei laparoceli e delle ernie

Qui la frontiera più avanzata della tecnica laparoscopicaUtilizzata per la cura di patologie particolari per le quali è necessario un approccio multidisciplinare e di elevata specializzazione

La divisione di chirurgia generale dell’ospedale regionale U. Parini

La sede dell’azienda ospedaliera

L’ingresso della struttura

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6 Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche SocialiEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

La direzione della Cooperativa Ass.i.s.te

Claudio Lazzarone, respon-sabile sanitario della clinica -. Coniugare l’eccellenza delle cure, il progresso delle cono-scenze scienti�che tecniche e l’attenzione al malato conside-rato nella complessità globale della persona è sempre stato l’impegno della clinica. Oggi riabilitare vuol dire ricercare la massima appropriatezza nella selezione del tipo di in-tervento da o�rire, nonché ridurre sempre di più i tempi di ricovero e inserire il pa-ziente in un percorso di cure e di assistenza che eviti inter-venti frammentati e parziali e

concentrazione delle risorse ospedaliere interne, garanzia di un’equipe di lavoro sempre disponibile, reportistica pun-tuale con le attività consuntiva-te, monitoraggio costante sulla qualità ed e�cacia del servizio.Tra i partner di eccellenza della Cooperativa Ass.i.s.te ci sono le Asl To1 e To2 alle quali eroga un’ampia gamma di servizi nel rispetto del piano socio-sanita-rio regionale 2011-2015. “Le attività che la Cooperativa Ass.i.s.te svolge all’interno dei presidi ospedalieri sono, nella loro autonomia logistica e or-ganizzativa, complementari a quelle più speci�catamente sa-nitarie di competenza di �gure professionali quali infermieri, tecnici e medici” evidenzia Giorgio Piantino, direttore del-la Cooperativa Ass.i.s.te. “Ero-ghiamo servizi alle Asl To1 e To2 in uno spirito di collabo-razione e di profondo rispetto dei ruoli a�datici attraverso le procedure previste dalla legge”.Nello speci�co, all’interno dei presidi ospedalieri la Co-operativa Ass.i.s.te o�re una gestione completa di tutto il servizio socio-sanitario (ope-ratori O.s.s.) nei reparti ad alta e media intensità ospedaliera

■ CASA DI CURA MONS. LUIGI NOVARESE / Dal 2000 è un centro di recupero di secondo livello

■ COOPERATIVA ASS.I.S.TE / È una realtà attiva dal 2000 sul territorio piemontese e nazionale

Quando la riabilitazione è eccellente

Pubblico e privato, il punto di incontro

che non lo lasci abbandonato quando il recupero completo non è ottenibile”. In sostanza, la s�da sta nel riuscire a conciliare esigenze divergenti. Anzitutto, lo è se si parla di un ente no pro�t qual è la Casa di cura “Mons. Luigi Novarese”, che �nora è riuscita nell’obiettivo, proprio perché reinveste nell’attività quello che potrebbe rappresentare un guadagno. Peraltro, con la possibilità di usufruire di una struttura innovativa e pensata sulle esigenze dei pazienti e del personale, con organizzazione snella in cui le �gure profes-sionali coinvolte possano lavo-rare al meglio con alto livello di e�cienza. I pazienti ortopedico-trauma-tologici rappresentano circa il 60% dei ricoveri della casa di cura. L’approccio è in team, secondo protocolli interni adattati di volta in volta, per un trattamento individuale e su misura del singolo caso. La strategia prevede un approc-cio multiplo mirato al recu-pero della forza muscolare, delle funzionalità cerebrali e delle altre problematiche per rendere il paziente autonomo al massimo, che comunque non signi�ca essere pronti per rientrare a casa in sicurezza. “Per questo - dice il dottore Lazzarone - diamo grande im-portanza al recupero dell’auto-nomia individuale mediante un programma di terapia occupazionale che si integra con la �sioterapia. I degenti imparano quotidianamente a essere autonomi nella vestizio-

(pronto soccorso, sala operato-ria, emodinamica, ecc.); servizi di accompagnamento pazienti e trasporto materiali all’inter-no dei presidi, con particolare cura e attenzione all’aspetto di umanizzazione del servizio e alla gestione della logistica; servizi di gestione centrali di sterilizzazione ferri chirurgici e di gestione completa di attività ambulatoriali per conto delle Asl di riferimento (per esempio il trattamento farmacologico di soggetti tossicodipendenti).L’interazione tra pubblico e privato per la Cooperativa Ass.i.s.te si estende anche alla sfera della prima e primissima infanzia. Vanta infatti una collaborazio-ne pluriennale con il Comune di Collegno, in provincia di Torino, con l’Opera muni�ca istruzione, con l’azienda ospe-

ne, nella gestione dell’igiene personale e delle faccende do-mestiche”. Mentre un’equipe specializzato si preoccupa di progettare mo-di�che ambientali al domicilio del degente, se necessarie, co-me pure c’è la possibilità di far risiedere il degente, nei giorni precedenti la dimissione, in un appartamento in cui vive da solo e simula il rientro a casa, così da testarne il livello di au-tosu�cienza, eventualmente in compagnia di un familiare. Ancora, in un altro locale della casa di cura c’è un’autovettura per insegnare al degente a sa-lire e scendere in sicurezza da un autoveicolo. Per garantire un percorso completo di cu-ra e assistenza a pazienti con gravi e irrecuperabili disabilità l’associazione Silenziosi operai della croce è impegnata nella realizzazione della residenza sanitaria assistenziale, Rsa Vir-go Potens per persone con pa-tologie neurologiche croniche di alta complessità assisten-ziale quali la Sla, la Locked-in Syndrome e le neoplasie cere-brali. Il progetto Donare acco-glienza prevede di collocare i tre nuclei assistenziali sanitari (Nac, Nsv E Sm), in un grande edi�cio esistente, nel comples-so storico del Santuario del Trompone, sede in passato del seminario della diocesi, in un vasto parco e collegato con un tunnel sotterraneo alla Casa di cura “Mons. Luigi Novarese”, così da rispondere con imme-diatezza alle necessità diagno-stiche e terapeutiche intensive degli assistiti.

daliera Città della salute e della scienza di Torino e con il Co-mune di Torino nella gestione di asili nido. Nello speci�co, ci riferiamo alle seguenti struttu-re: Asilo nido comunale Mario Tortello, Asilo nido La Certosa, Nido della musica, Piccolo mu-lino e Gli amici di Pimpa relati-vamente ai posti in convenzio-ne con la città di Torino. Lo scopo della collaborazione è anche in questo caso l’ottimiz-zazione del servizio, il fornire una qualità elevata ponendo la massima attenzione allo svilup-po e al benessere dei bambini e garantendo, allo stesso tempo, un’adeguata assistenza alle fa-miglie. Ass.i.s.te sembra dun-que rappresentare un concreto esempio di buona interazione tra pubblico e privato, con evi-denti bene�ci per entrambe le parti.

I pazienti ortopedico-traumatologici rappresentano il 60% dei ricoveri

Oltre 300 operatori che lavorano per migliorare la qualità della vita

Le s�de d’eccellenza sanita-ria passano dal Piemon-

te. E, ancora una volta, dalla Casa di cura “Mons. Luigi Novarese”, nel complesso del Santuario del Trompone, a Moncrivello (Vc). Nasce negli anni Settanta come Centro di formazione professionale per disabili, grazie all’associazione Silenziosi operai della croce onlus. Dal 2000 è un Centro di recupero e rieducazione funzionale di secondo livello (riabilitazione per patologie ortopediche, neurologiche e cardiovascolari). Oggi, nel pieno rispetto di una politica di crescita e rinnovamento da sempre fondata su investi-menti importanti in tecnolo-gie e apparecchiature all’avan-

Attenzione verso il pazien-te, professionalità e qua-

lità del servizio. Sono questi i principi che la Cooperativa Ass.i.s.te persegue dall’ini-zio della sua esperienza e che l’hanno portata a intraprendere un percorso di collaborazione con il servizio sanitario pub-blico nell’erogazione di servizi socio-sanitari. Nata a Torino nel luglio 2000, la Cooperati-va Ass.i.s.te opera su territorio

guardia, è la dimostrazione palese di come, pure in tempi di spending review, non man-cano in Italia strutture capaci di mettere a segno risultati sa-nitari ottimali. La stessa eccellenza è facil-mente misurabile in termini di istruzione e formazione, con l’unico corso universitario in Terapia occupazionale di tutto il nord ovest, attivato dal 2005 e coordinato dalla dottoressa Renata Spalek. L’obiettivo è di preparare operatori sani-tari che lavorano nell’ambito della prevenzione, cura e ria-bilitazione dei soggetti a�etti da malattie e disordini �sici e psichici, sia con disabilità temporanee che permanenti, utilizzando attività espressi-

locale e nazionale in ambito socio-assistenziale. I servizi della Cooperativa si rivolgono a enti pubblici e aziende private con esigenza di terziarizzare i servizi sanitari e socio-sanitari.Con oltre 300 operatori profes-sionalmente preparati e sotto-posti a continui cicli formativi, la Cooperativa segue modelli di organizzazione aziendale d’avanguardia che consentono un’o�erta di alto livello quali-

ve, manuali-rappresentative e ludiche della vita quotidiana. “Anche per la riabilitazione è tempo di nuove s�de - spiega

tativo. Ogni azione, progetto, attività e intervento sono rivolti verso l’attuazione degli obietti-vi di benessere e qualità della vita della persona, intesa come “soggetto attivo” che esprime bisogni di�erenziati e mutevoli. “Consapevoli della responsa-bilità che comporta il lavoro di cura, abbiamo voluto fondare la nostra �loso�a gestionale sulla qualità del servizio” a�erma la presidente della Cooperativa Ass.i.s.te Carla Stillavato. “Inve-stiamo dunque costantemente nella formazione del personale e nella ricerca di nuove meto-dologie di lavoro che garanti-scano una maggiore e�cacia degli interventi in un’ottica di continua evoluzione. Credia-mo fortemente che il valore di un’impresa non si evinca solo dai bilanci ma dalla qualità del-le persone che la compongono”. Grazie alla professionalità e al-la specializzazione di Ass.i.s.te, la committenza può mante-nere la supervisione ma, allo stesso tempo, incrementare la qualità del servizio in termini di diminuzione dei tempi di attesa nelle diagnostiche, pre-senza costante di personale nei reparti di movimentazione accompagnamento, maggiore

L’interno della Casa di cura Mons. Luigi Novarese

Una visione panoramica della struttura

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Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche Sociali 7EventiLunedì 17 dicembre 2012

Il Cda di Nuova Assistenza e le istituzioni durante la premiazione del Video Tre minuti show

A sinistra, il rendering del Parco

del Welfare, a destra,

la struttura in costruzione

“Nuova Assistenza ri-cerca costantemen-

te l’eccellenza nella propria gestione assistenziale, al-berghiera e occupazionale. Le attività di animazione in particolare sono fra i primi elementi di innovazione e qualità che i nostri clienti ci riconoscono”, dichiara la vicepresidente di Nuova Assistenza, Annalisa Fiore, sottolineando il �l rouge delle gestioni della società novarese.Il concorso “Video tre minu-ti show”, ovvero un corto-metraggio di tre minuti, in cui ospiti, clienti e soci lavo-ratori di Nuova Assistenza raccontano ogni anno con parole e immagini un tema attinente al proprio lavoro, è un esempio del quid che questa realtà mette nelle proprie gestioni.Il video concorso è un’ini-ziativa di successo, che è cresciuta con gli anni nella quantità dei partecipanti e nella qualità delle produ-zioni (i vincitori sono on line sul canale YouTube di Nuova Assistenza). L’esor-dio avviene nel 2009 con cortometraggi sulla cura, l’anno successivo il tema è il raccontare la storia di tutti i giorni, mentre nel 2011 le strutture sono state coinvolte con video sui 150 anni dell’Unità d’Italia, un’iniziativa che ha avuto l’elogio del Presidente della Repubblica. Quest’anno si è narrata l’espressione creati-va che coinvolge ogni gior-no il lavoro assistenziale ed educativo.Il concorso video è uno di quegli elementi del lavoro interdisciplinare di rete che caratterizzano la ricerca della qualità nelle attività di animazione, mettendo a fattor comune le competenze dei professionisti e le diverse esperienze e progettualità delle strutture socio assisten-ziali, sanitarie ed educative di Nuova Assistenza. Il Progetto interdisciplina-re vuole, da un lato, creare un percorso di scambio fra operatori che sono attivi nelle strutture per gli an-ziani. Durante gli incontri sono condivisi anche alcuni progetti di animazione, per permettere un a�ancamen-to consapevole e competente soprattutto da parte del per-sonale di assistenza. Dall’al-tro si vuole formare un’ équipe costituita da tutti gli animatori che operano nelle strutture gestite da Nuova Assistenza con un program-ma annuale di incontri per la condivisione degli obietti-vi e incentrato sulla comune visione societaria.Il risultato di questo lavoro sono progetti di animazio-ne a cui ciascuna struttura per anziani o minori può aderire: calendari, giornali, mostre di manufatti realiz-zati, mercatini di Natale, cd musicali e altro.

Il concorso “Video Tre minuti show”

Il Parco del Welfare di Nova-ra: un innovativo progetto

per soddisfare i bisogni del-la cittadinanza per gli anni a venire. “Nuova Assistenza sta realizzando, con piena sosteni-bilità e autonomia �nanziaria, una piccola città in cui collo-care i servizi rivolti ad anziani e minori, in modo che si pos-sano stabilire sinergie nell’ero-gazione dei servizi, ma nel contempo conservare distinte autonomie”, spiega Davide Porta, amministratore delega-to di Nuova Assistenza, società cooperativa sociale nata nel 1995 con sede legale a Novara e diverse sedi operative. È una realtà che conta 1.800 soci e che nel 2011 ha realizzato 45 milioni di fatturato.“Il presidio novarese - sotto-linea Porta - si colloca come risposta a una pluralità di esi-genze del territorio in linea con la missione della coope-rativa e le strategie di sviluppo previste per i prossimi anni. Il contesto architettonico ga-rantisce l’indipendenza delle singole unità, con la sola par-ticolarità di avere in comune la piazza. È una città nella città, governata dal terzo settore cui apparteniamo”.Il Parco del Welfare, attual-mente in costruzione, ospiterà una residenza per anziani di 88 posti, un nucleo alzheimer residenziale, un centro diur-no alzheimer, una comunità mamma-bambino, una comu-nità educativa, gli u�ci della sede centrale di Nuova Assi-stenza e un centro per il volon-tariato locale.Progettare, costruire e gestire è quindi un punto di forza di Nuova Assistenza, la cui atti-vità si svolge prevalentemente in Piemonte, Lombardia e Li-guria, gestendo servizi socio-assistenziali, sanitari ed educa-tivi rivolti ad anziani, disabili, minori, con la grande peculia-rità di condividere con i com-mittenti gli obiettivi societari e compiere insieme il percorso a�nché vengano attuati.“Questa �loso�a di progetta-zione, costruzione e gestione”, evidenzia Porta, “trova parti-colare riscontro nell’acquisi-zione e costruzione di strutture proprie, nonché negli inter-venti di costruzione e ristrut-turazione con i maggiori clien-ti”. Dall’inizio degli anni 2000,

Nuova Assistenza ha infatti iniziato a progettare, ristrut-turare e costruire strutture socio-assistenziali, per curarne successivamente la gestione globale. “Una politica di pa-trimonializzazione”, prosegue Porta, “che ha rappresentato la vera innovazione nel settore, garantendo inoltre il nostro ra-dicamento nel tessuto sociale e una stabilità economica indi-pendente dal fatturato ricavato con le strutture clienti”.Molti sono gli interventi rea-lizzati e tra questi alcuni espli-cano in maniera signi�cativa la �loso�a e la capacità proget-tuale, costruttiva e gestionale di Nuova Assistenza: la costru-zione della Residenza Sentiero d’argento di Sozzago (No) di proprietà, dell’asilo nido di Azeglio (To) di proprietà, e quella del condominio solidale per anziani ad Albairate (Mi), in collaborazione con un clien-te privato, il Parco Welfare già citato, la ristrutturazione della Residenza degli ulivi di Geno-va e della Residenza Sant’Edo-ardo nel milanese, entrambe di proprietà, le ristrutturazioni di Rsa e Nidi nel milanese con di-versi clienti pubblici.Il micro-nido di Azeglio, re-alizzato con �nanziamenti regionali in solo 8 mesi, è nato come progetto tipo per eventuali altre realizzazioni da proporre sul territorio e le sue caratteristiche sono innovative rispetto alle norme speci�che sul risparmio energetico. Nel-la sua forma e nelle �niture esterne, si sposa con l’ambiente circostante, connotato da sin-gole costruzioni di tipo rurale. Dispone, inoltre, di un’ampia fascia perimetrale esterna or-ganizzata a verde, con giochi e aree didattiche. All’interno, sono ben riconoscibili tutti gli spazi richiesti dalla normativa. Innovativa anche la concezio-ne con cui è stato pensato e realizzato e ora gestito, il con-dominio solidale di Albairate. Esso è nato dalla necessità di mantenere a capo dell’anziano un’elevata autonomia abitativa in un contesto di servizi co-muni e di un primo livello di protezione. Nello speci�co, le sue peculiarità sono la presen-za di unità immobiliari indi-pendenti (18 di cui 14 bilocali e 4 monolocali) da destinare a residenza di anziani auto-

su�cienti; la realizzazione di una serie di spazi collettivi di supporto alla vita giornaliera, sia per quanto riguarda le ne-cessità degli anziani di ordine pratico-gestionale (sala pran-zo collettiva, bagno assistito, ambulatorio-infermeria, la-

vanderia, depositi sporco-pu-lito), sia per quanto riguarda le opportunità di interazione e di cura della persona che la struttura può e deve garantire agli ospiti (palestra, sala per at-tività collettive). Nuova Assi-stenza, che ha come principali

interlocutori committenti pub-blici e clienti privati, dal 2003 è certi�cata Iso 9001. Inoltre, dal 2006 applica il modello per l’eccellenza e l’autovalutazione organizzativa Efqm e dal 2012 il modello organizzativo ex dlgs 231.

Alzheimer e Sla: le nuove frontiere del sociosanitarioTra i percorsi assistenziali per questi pazienti, lo “sportello per la fragilità”

Nuova Assistenza in que-sti anni ha raccolto i

maggiori bisogni assistenziali dando vita a luoghi di cura per anziani e disabili: fra que-sti i pazienti a�etti da sclerosi laterale amiotro�ca (Sla) e gli anziani colpiti dall’alzheimer.Per le persone colpite da Sla, sono stati avviati importanti percorsi di continuità assisten-ziale. La nascita e lo sviluppo di una rete con “sportelli per la fragilità”, che creano un �lo di-retto tra ospedali, medicina di base e unità di o�er-ta sociosanitarie ha permesso a pazienti di trovare sollievo all’interno dei nu-clei protetti nelle residenze di Nuova Assistenza. L’accesso avviene per segnalazione diretta da parte di servizi sociali territoriali

in comunione con i centri Sla, quale il Centro polifunzionale di Busto Arsizio (Va) gestito da Nuova Assistenza, che hanno in carico il paziente. Nuova Assistenza garantisce perso-nale formato e costantemente aggiornato, un ambiente do-tato di tutti i presidi che per-mettono di soddisfare i bisogni assistenziali e quelli sanitari, con la presenza di specialisti e di uno psicologo, nell’ambito di un piano individualizzato.Per i malati di Alzheimer,

Nuova Assistenza dispone di nuclei specializzati nelle pro-prie strutture, per esempio nella Residenza San Carlo di Prarolo (Vc) o nella Residen-za Mezzaluna di San Mauro Torinese, laddove ambiente e personale in sinergia favo-riscono il “setting di cura”: i locali permettono una totale sicurezza durante la deambu-lazione autonoma, il giardino terapeutico dà uno sbocco sen-soriale esterno, il personale è formato per le modalità di in-

tervento tipiche per l’assistenza e per la terapia comporta-mentale. Tutti gli interventi seguono, appunto, un piano persona-lizzato, a cui corri-spondono azioni di supporto psicologico anche per i fami-gliari.

■ NUOVA ASSISTENZA / È una società cooperativa sociale nata nel 1995 e con sede legale situata a Novara

Una “piccola città” con servizi per anziani e minori È in costruzione il Parco del Welfare, che ospiterà anche una residenza per la terza età da 88 posti

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8 Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche SocialiEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

L’aula corsi Slimet nella sede di Genova

Francesco Prete, presidente Slimet

Entro la fine del 2012 ver-ranno attivati anche i servizi di “scelta e revoca” dei medi-ci di base e pediatri on line, nonché il servizio di custo-mer satisfaction on line, che consiste in un sistema di telesondaggio del grado di soddisfazione dell’utenza, unico nel panorama della sanità regionale.“Con questo sviluppo del portale aziendale - ha pre-cisato il direttore genera-le AslTo2, dott. Maurizio Dall’Acqua - seguiamo in sanità quell’Agenda digitale

nale - dice il dottor Giorgio Conforti, vice segretario re-gionale Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) - è fondamentale per esempio per seguire i piccoli pazienti che a una certa età si trovano a passare a un medico di fa-miglia che non ne conosce il percorso medico”.Slimet attraverso l’analisi dei bisogni formativi e di aggior-namento dei medici territo-riali, organizza corsi di ag-giornamento anche pratici, che possono essere trasver-sali alle aree di appartenenza.È stato per esempio attivato un corso per l’uso dell’eco-grafo seguito con successo anche dai medici di famiglia che prima non avrebbero mai pensato di a�rontare la problematica. Si sono tenuti anche corsi di audiometria, corsi pratici di dermatologia, oculistica e molti altri.I corsi e gli eventi organizza-ti da Slimet danno accesso a crediti formativi in quanto la scuola è provider regionale accreditato Ecm. La scuola non solo fornisce i percorsi formativi, ma ne gestisce in toto tutte le fasi, dai conte-nuti all’organizzazione e per-

■ ASL TO2 / Il progetto pilota riguarda un Centro Prelievi pilota e in futuro sarà esteso a tutti i centri aziendali

■ SLIMET / Il provider regionale accreditato Ecm raggruppa medici di famiglia, pediatri e liberi professionisti

Procedure più snelle con i referti on line

Formazione e rete interprofessionale

europea e italiana che si pro-pone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della

sino alla ricerca di eventuali sponsor. Gli iscritti ai sinda-cati dei medici di famiglia, pediatri e specialisti ambu-latoriali risultano automa-ticamente associati a Slimet senza costi aggiuntivi.“Per �nanziare i corsi le va-rie associazioni destinano una piccolissima parte della quota di iscrizione a Slimet - aggiunge il dottor Prete -. Inoltre noi coordinatori prestiamo la nostra opera a titolo volontario, senza com-pensi.La scuola si trova a Genova, nella sede comune di Fim-mg e Sumai, quindi senza neppure i costi di struttu-ra. Non percepiamo nessun contributo da parte della re-gione, né dalla Asl e questo

è per noi motivo di orgoglio. È dunque un’iniziativa che funziona senza pesare sulla spesa pubblica. Quello che o�riamo è non solo il valore aggiunto della formazione, ma anche l’attitudine a un nuovo modo di concepire la sanità”.Tra i corsi Slimet accessibili nei prossimi mesi segnalia-mo il “3° Corso Apel sulle Linee guida in Pediatria er-go come difendere la salute del bambino e la nostra pro-fessionalità” e il corso “La gestione del paziente con osteoartrosi: dal quadro cli-nico alla strategia terapeutica mirata”.Le informazioni su tutti i corsi Slimet sono reperibili all’indirizzo www.slimet.it.

È un servizio gratuito: ogni paziente può vedere a casa sul pc i risultati degli esami

La scuola ligure organizza corsi di aggiornamento e promuove le sinergie tra professionisti

Sanità on line: efficacia, efficienza ed innovazio-

ne tecnologica finalizzata ad un miglior servizio al citta-dino; questo lo scenario che include l’AslTo2, la prima Azienda sanitaria in Torino e provincia ad attivare l’op-zione della consegna on line per i referti degli esami di laboratorio.Nello specifico, al momento stesso dell’accettazione il pa-ziente può scegliere di vede-re e stampare direttamente da casa i risultati con il pro-prio personal computer.Il servizio, gratuito e attivo 24 ore su 24, è semplice ed immediato: occorre inserire il proprio codice fiscale, il codice personale del referto, assegnato al momento del prelievo, leggere l’informa-tiva sulla privacy e dare il proprio consenso. Il referto on line sostituisce a tutti gli effetti quello cartaceo (che quindi non sarà necessario ritirare) e dovrà essere sca-ricato entro e non oltre 45 giorni dalla data indicata sul modulo ritiro referti conse-gnato al momento dell’accet-tazione. In fase di start up il ser-

La formazione per la me-dicina territoriale ha

un volto nuovo. Un volto che in Liguria ha precorso i tempi. Slimet (Scuola ligure di medicina del territorio), operativa dal 2004, è stata costituita da varie categorie mediche per favorire, oltre all’aggiornamento continuo delle singole componenti, anche l’intrecciarsi di rap-porti di collaborazione e di conoscenza reciproca tra tutti coloro che operano sul territorio.Non è fantascienza e questa nuova iniziativa formativa intercategoriale, nata spon-taneamente ancora prima degli sviluppi di quella che è oggi la legge Balduzzi, è an-cora l’unica nel suo genere in Italia.Slimet raggruppa le tre �gure mediche operanti al di fuori delle strutture ospedaliere: medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali.Gli oltre 1.800 associati so-no iscritti alle società scien-ti�che Metis Fimmg, Simg Ligure, Sumai Sifop, Apel e Fimp. “I medici sul territorio non sono quasi mai collega-

vizio è avviato sulla sede “pilota” del Centro Prelievi di via Pacchiotti 4 ed entro il 2013 sarà esteso a tutti i centri prelievi aziendali. Il nuovo servizio nasce da un progetto elaborato dalle relazioni esterne AslTo2 di-rette da Pier Carlo Sommo con l’Ict diretto dalla dott.sa Maria Teresa Valente, coin-volgendo i laboratori analisi dell’AslTo2. Il sistema è stato realizza-to con l’apporto tecnico di un’Associazione Tempora-nea di Imprese formata dal Gruppo Intesa Sanpaolo - Unimatica - Bsg.Le relazioni esterne dell’Asl-To2 dal 2000 curano i con-tenuti e l’evoluzione del por-tale web aziendale: in questo caso si è voluto dare impulso a uno sviluppo da strumen-to meramente informativo a sistema di erogazione di ser-vizi all’utenza, dotandosi an-che dell’ufficio doc, che cura le applicazioni del web 2.0. Più snellezza nelle procedu-re: i pazienti comodamente da casa potranno accedere agli esiti degli esami e inviar-li, con una semplice mail, al proprio medico curante o

ti fra loro - a�erma il dottor Francesco Prete, presidente Slimet -. Noi abbiamo pen-sato a una rete sinergica che consentisse ai medici delle varie aree di avere competen-ze comuni ed essere in grado di sfruttare appieno anche gli strumenti informativi messi a disposizione dalla sanità, ancora prima che si pensasse a potenziare la medicina del territorio per ridurre la spesa delle strutture ospedaliere.La carta fondamentale è la rete interprofessionale - af-

allo specialista. Il referto on line è scaricabile in forma-to pdf o p7m ed è salvabile, viene archiviato a norma di legge dalla AslTo2 ed è già compatibile con il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse).Quando si avrà un livello di copertura elevato, ponendo-si in linea con quanto previ-sto dai decreti ministeriali in materia di digitalizzazione dei processi amministrativi, l’azienda potrebbe ridurre di circa il 70% i costi di ge-stione dei referti degli esa-mi di laboratorio (stampa, imbustamento, consegna o invio) che a oggi ammon-tano a 362.500 euro l’anno, con risparmio, a regime e sul 100% di utilizzo, di oltre 250.000 euro l’anno.Tenendo conto del digital divide, il progetto prevede, oltre al consueto ritiro di persona, anche la possibi-lità di ricevere il referto via posta all’indirizzo indicato dall’utente in fase di regi-strazione presso il Centro Prelievi.L’AslTo2 ha, da oltre 10 anni, posto una particolare atten-zione al proprio portale, con sviluppo dei servizi on line.

ferma la dottoressa Rosa Anna Bisio, vice presidente Slimet e rappresentante della categoria medici specialisti ambulatoriali -. Vogliamo che si torni a considerare il paziente innanzitutto come un individuo nel suo insie-me. Molto spesso le patolo-gie possono interessare più categorie mediche, proprio per questo è importante che ci sia un collegamento inter-professionale e la formazio-ne deve essere adeguata”. “Il collegamento interprofessio-

comunicazione per favori-re l’innovazione, la crescita economica e il progresso”.A testimoniare la validità delle scelte attuate, lo scorso 19 ottobre il progetto è sta-to premiato a Milano come finalista alla 49° Edizione del Premio Innovazione Ict - Smau 2012.L’onorevole Roberto Maro-ni e il vice presidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, hanno consegnato il riconoscimento a Pier Car-lo Sommo e al responsabile dell’ufficio Comunicazione Digitale, Marco Ranaldo, re-sponsabile tecnico del pro-getto.La AslTo2 è l’unica azienda sanitaria ad essere stata pre-miata in Piemonte.

A Smau 2012 Roberto Maroni consegna il Premio Ict Sanità all’AslTo2. Il primo a sx. è Pier Carlo Sommo, al centro Marco Ranaldo

Maurizio Dall’Acqua,

d.g. dell’AslTo2, intervistatoda RaiTG3

alla presentazionedel progetto

a Torino

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Focus nord ovest - Sanità, Salute e Politiche Sociali 9EventiLunedì 17 dicembre 2012

La residenza Mater Ama-bilis Centro è collocata

all’interno dello stabile del-la Piccola Casa della Divi-na Provvidenza di Cuneo, di proprietà del Cottolengo di Torino, che a partire dal 2009 viene concesso in parte in prestito d’uso al comune di Cuneo.Il Comune ha partecipato alla completa ristruttura-zione dell’edi�cio e a�dato la gestione della struttura al Consorzio socio-assistenzia-le del cuneese, il quale, con gara d’appalto, ha delegato la gestione operativa all’Ati formata dalle cooperative

La vita si allunga e con essa le aspettative dei cittadini,

in particolare degli anziani e di chi li accudisce. Tutela, sicu-rezza e salute di alto livello sia per lungodegenze che per brevi soggiorni sono le prerogati-ve essenziali di una struttura destinata ad anziani autosu�-cienti e non, di bassa e media intensità assistenziale: la Resi-denza S. Giovanni, nel centro di Castagnole delle Lanze, in provincia di Asti. Moderna, appena ristrutturata, ben concepita, o�re in tutto 87 posti letto in camere singole o doppie con ampi servizi, di cui 40 posti Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) per non autosu�cienti e 47 posti Ra (Residenza assistenziale) per autosu�cienti e parzialmente autosu�cienti. Ma, soprattut-to, in una zona panoramica e suggestiva del Piemonte, cir-condata dai vigneti del Mon-ferrato e delle Langhe, facil-mente raggiungibile da Torino e da Milano, la struttura a ra-gione può essere considerata un �ore all’occhiello in termini di assistenza personalizzata e servizi alla persona. Accreditata con le Asl del Pie-monte e convenzionata con l’Asl di Asti, è nota proprio per l’attenzione riservata ai suoi

Uno splendido esempio di sinergia tra pubblico e privato Gestita da Cooperativa Sociale Opera e Consorzio Socialcoop

Il team del Mater Amabilis Centro Assistenza personalizzata per anziani

Quadrifoglio e Proposta 80. La struttura, destinata all’assistenza residenziale e semiresidenziale delle per-sone non autosu�cienti, in particolare anziani a�etti da Alzheimer e altre demenze, oltre a disabili gravissimi, è inserita nella rete delle strut-ture convenzionate dell’Asl Cn1. Vi operano diverse �-gure professionali tra cui un medico geriatra, uno psico-logo, infermieri professio-nali, operatori socio-sanitari ed educatori professionali.“Siamo ben radicati sul ter-ritorio. I cittadini si sentono parte del progetto e ci hanno

ospiti che, dal proprio ingresso, diventano una presenza unica e attiva della comunità, seguiti e assistiti passo passo. A ge-stire la Residenza sono Opera e il Consorzio Socialcoop, da oltre vent’anni intenti a garan-tire qualità, professionalità e competenza, peraltro in un ter-ritorio non certo piccolo, che comprende le province di Asti, Cuneo, Novara e Savona. In realtà, si va molto oltre una ‘semplice’ residenza per anzia-ni. Stefano Origlia, presiden-te della Cooperativa Sociale Opera, spiega: “L’ambiente familiare abbraccia la �loso�a di far sentire gli ospiti sereni come a casa e l’assistenza agli anziani è quali�cata in base alla vigente normativa della Regio-ne Piemonte (D.G.R. 38/92, 41/95 e 17/05), garantita dagli

destinano, tramite il comu-ne di Cuneo, il 5 x 1.000 per l’acquisto di attrezzature - af-ferma Gabriella Aragno, pre-sidente del Consorzio cune-ese -. Abbiamo anche molti volontari che ci supportano in vario modo. La nostra scelta assistenziale è condi-visa con la sanità, tanto che siamo punto di riferimento per tutta l’Asl Cn1”. “L’armo-nia, la condivisione tra Ma-ter Centro, la piccola Casa del Cottolengo, l’Ati e il Co-mune consente di garantire un servizio d’eccellenza, da prendere come esempio per duplicarlo in altre strutture” aggiunge Angelo Visentin, responsabile cooperativa Quadrifoglio.“Stiamo lavorando per fa-re sì che la struttura diventi aperta al territorio - con-clude Aurelio Galfrè, diret-tore del Consorzio cuneese -. Vogliamo dare supporto a chi gestisce a domicilio i malati anche attivando 1 o 2 posti di sollievo. Certo, una criticità è rappresentata dal credito ingente nei confron-ti dell’Asl, tanto che siano costretti a fare anticipazioni di cassa pagando interessi bancari per garantire il pa-gamento delle cooperative”.

infermieri e dagli operatori sociosanitari. In più, è sempre presente un �sioterapista che svolge attività riabilitative e �sioterapiche nella palestra at-trezzata, né mancano progetti di animazione ai quali diamo molta importanza, nel segno della socializzazione e dell’in-trattenimento degli ospiti”.Non a caso, la S. Giovanni è stata concepita per ospitare anziani che hanno necessità di rimanervi temporaneamente, per brevi soggiorni. Così co-me è organizzata e adibita pure per l’accoglienza di ospiti con la necessità di trascorrere un periodo di convalescenza per un recupero post ospedalie-ro. Insomma, tutto nell’ottica di garantire qualità e servizio, nonché etica professionale e alti livelli di ospitalità.

■ CONSORZIO DEL CUNEESE / Con il comune di Cuneo e due cooperative ■ RESIDENZA S. GIOVANNI / Nel centro di Castagnole delle Lanze, Asti

La residenza Mater Amabilis Centro di Cuneo

Residenza San Giovanni di Castagnole delle Lanze (AT)

di patologia mentale e di disagio psicologico - ha pro-seguito Panero -. La terapia comprende ambiti anche molto distanti dalle nevrosi e include le patologie del ca-rattere nelle sue diverse arti-colazioni e le varie forme di dipendenza. In più, oltre che in ambito privato, si svolge sempre di più in ambito isti-tuzionale e le situazioni che i nostri allievi si trovano ad a�rontare nel tirocinio so-no spesso aree ancora poco esplorate, come il sostegno psicologico alle patologie organiche croniche, il lavoro psicologico nel campo dei trapianti d’organo, le patolo-gie e il disagio psichico dei portatori di handicap, degli anziani, e, in misura sempre più frequente, le richieste di aiuto psicologico da parte di migranti provenienti da paesi con culture profonda-mente di�erenti dalla nostra”. Un’area importante, soprat-tutto per il Corso di Psico-terapia dell’età evolutiva, è il sostegno alla genitorialità. In proposito Panero pensa “che queste aree assumeran-no sempre più importanza, anche per i futuri sbocchi la-

■ SPP / Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica. Un percorso quadriennale equipollente ai diplomi di specializzazione universitaria

Ascoltare, aiutare, educare: qui si impara comevorativi per i nostri studenti.”Nel suo programma forma-tivo, quindi, la Scuola tiene conto di quanto il variare del contesto terapeutico in-�uenzi gli aspetti tecnici del trattamento e le sue �nalità. E si propone non solo di “tra-smettere tecniche”, ma anche di sostenere l’allievo nella progressiva presa di coscien-za delle diverse declinazioni che la professione può avere oggi.La metodologia formativa della scuola segue i criteri fondamentali della forma-zione alla psicoterapia psi-coanalitica, mirata a educare terapeuti capaci di ascoltare e intervenire nel contesto par-ticolare della relazione. Per ogni anno le ore totali di in-segnamento sono 500, di cui 200 dedicate al tirocinio.L’asse portante del program-ma formativo è l’elaborazio-ne, in gruppi di discussio-ne condotti da un docente, dell’esperienza clinica degli allievi, maturata nella presa in carico di pazienti nell’am-bito del tirocinio e della pra-tica clinica. I corsi teorici costituiscono momenti di studio, appren-

dimento e discussione dei fondamenti e degli aspetti clinici e tecnici, consenten-do di approfondire i temi che emergono nei gruppi di lavo-ro sull’esperienza clinica. Altri corsi teorico-clinici so-no dedicati all’elaborazione sistematica di temi speci�ci nei campi della diagnostica, della patologia e delle appli-cazioni cliniche in ambito privato, pubblico e istituzio-nale.Un’esperienza fondamenta-le è l’attività di supervisione individuale. Per gli allievi in-teressati, la formazione può proseguire dopo il consegui-mento del diploma, all’in-terno dell’Istituto con Corsi liberi ed eventi accreditati Ecm.Per ulteriori informazioni, consultare il sito web www.sppscuoladipsicoterapia.it.

Per formare psicoterapeuti pronti a relazionarsi con le nuove forme di patologia mentale in modo e�cace

Fondata a Milano nel 1971, la Scuola di Psicoterapia

Psicoanalitica ha una lunga tradizione di insegnamento nel campo della psicoterapia. Ha avuto tra i suoi principali referenti scienti�ci Gaetano Benedetti dell’Università di Basilea e Johannes Cremerius dell’Università di Friburgo.Oggi la Spp è una scuola qua-driennale, riconosciuta dal Ministero, che rilascia un di-ploma abilitante alla psicote-rapia equipollente ai diplomi

di specializzazione universi-taria. E proprio quest’anno festeggia i dieci anni di attivi-tà della sede torinese, la quale ha �nora diplomato 176 spe-cialisti.La Scuola si basa sui fonda-menti classici della Psicoa-nalisi di Freud ed è partico-larmente attenta agli sviluppi contemporanei in campo psi-coanalitico. L’articolazione dei programmi di insegna-mento, la stretta collabora-zione con l’Asp (Associazione

Studi Psicoanalitici, che rac-coglie docenti ed ex-studenti della scuola) e la partecipa-zione di studiosi di ricono-sciuto rilievo nazionale e in-ternazionale (Come ‘Visiting Professors’ hanno insegnato S. Bolognini, V. Gallese, P. Fonagy, S. Mitchell, J. Safran, D. Stern e molti altri) hanno consentito di far assumere particolare rilievo ai percorsi di studio e di ricerca dedicati ai più recenti sviluppi della psicoanalisi interpersonale e relazionale, alle correnti intersoggettive, ai contributi dell’Infant research e delle neuroscienze, al rapporto tra clinica e ricerca empirica e alla consapevolezza storico-critica ed epistemologica. “Prepariamo psicoterapeuti a orientamento psicoanalitico che operino in ambito pub-blico e privato - ha spiegato Marcello Panero, presidente della Scuola - in due distin-ti corsi per l’età adulta e l’età evolutiva”. Possono essere ammessi ai corsi i laureati in Medicina o Psicologia iscritti agli Albi dei rispettivi Ordini.“Cerchiamo continuamente di adattare il metodo psico-analitico alle nuove forme

Marcello Panero, presidente della Scuoladi Psicoterapia Psicoanalitica

Il dr Piergiorgio Battaggia, direttore del Corso Adulti

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EventiLunedì 17 dicembre 201210 Focus nord ovest - Le Imprese Responsabili

Sede della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano

Sede di rappresentanza, Palazzo Taffini d’Acceglio

2011 su un campione di 298 imprese associate all’Unione Industriale di Torino e alle altre associazioni territoriali piemontesi e valdostane ade-renti a Con�ndustria.Alle imprese è stato chiesto di esprimere in modo sintetico una valutazione complessiva sui servizi o�erti dalle banche sulla base di tre parametri: preparazione tecnica del per-sonale, capacità di compren-dere il business, chiarezza e trasparenza. Il primo posto nella classi�ca di gradimen-to se lo è aggiudicato pro-

■ BANCA CRS / La Cassa di Risparmio di Savigliano riceve un riconoscimento da Con�ndustria Torino

Premiata da clienti e analistiprio Banca Crs. In un anno oggettivamente di�cile, sia per la crisi globale sia per gli attacchi che l’istituto ha rice-vuto dal suo interno, questi risultati sono sicuramente un riconoscimento che non sarà �ne a se stesso. Anzi, in un mondo in con-tinua evoluzione, anche dal punto di vista tecnologico, Banca Crs ha deciso infatti di non rimanere a guardare il progresso che avanza, ma di entrarci attivamente. Tant’è che Cassa di Risparmio di Savigliano è sempre stata (e sempre sarà) più di una banca con cui è facile e conveniente entrare in contatto.La dimensione snella dell’isti-tuto non è stata un limite, an-zi, ha consentito di prendere decisioni in modo rapido e di procedere altrettanto ce-lermente con l’attuazione dei progetti.Negli ultimi anni hanno preso il via le prime novità a servizio dei clienti. Il sito Internet www.bancacrs.it è stato completamente rinno-vato nell’aspetto gra�co e, soprattutto, nella fruizione. Una guida virtuale spiega al cliente tutte le principali sezioni, la funzione “chiedi all’esperto” consente di otte-nere le risposte che si cercano direttamente dagli specialisti in materia presenti in Banca Crs. Un’ulteriore sezione, che è dedicata agli indici e agli andamenti di borsa, permette di avere accesso esclusivo a uno spazio dettagliato di ana-lisi e commento del mondo

�nanziario, da utilizzare per orientare le proprie scelte di investimento.È stato poi collocato presso la �liale di Piossasco (ma ne sono previsti altri nei prossi-mi mesi) il primo bancomat “evoluto”, in grado non solo di erogare denaro, ma anche di ricevere versamenti in con-tanti e assegni. In aggiunta a ciò, su tutti gli sportelli bancomat Crs è stata attivata la funzione “Accedi al tuo Conto” che consente la visualizzazione e la stampa in tempo reale del proprio conto corrente e dei propri carnet assegni.Nell’ottica di agevolare la fru-izione da parte della clientela e di incrementare l’attenzio-ne all’ambiente, la banca ha da qualche anno dichiarato guerra agli sprechi di carta: presso tutte le �liali sono state collocate postazioni multime-diali, dove si può consultare a video (e all’occorrenza stam-pare) tutta la documentazio-ne di trasparenza bancaria.Sempre con un occhio all’eco-logia, si è deciso di passare all’archiviazione ottica docu-mentale, che consente la so-stituzione delle fotocopie con immagini elettroniche.In�ne, dato che l’uso di smar-tphone e tablet si sta am-pliando esponenzialmente, Banca Crs ha già provveduto all’adattamento del servizio di Internet Banking a tali stru-menti.A breve queste modi�che interesseranno anche il sito web.

Sito rinnovato nella gra�ca e nella fruizione, attenzione all’ambiente e alla tecnologia

Il lavoro svolto negli ultimi anni dalla Cassa di Rispar-

mio di Savigliano si è merita-to un premio. Ogni anno, in-fatti, la rivista Banca Finanza stila una classi�ca che mette a confronto 610 istituti di cre-dito italiani, raggruppandoli in base al valore del proprio attivo. La Cassa di Risparmio di Savigliano è stata inserita tra le banche piccole, ovvero tra quelle che hanno un attivo compreso tra i 5.200 e i 650

milioni di euro. Gli indicato-ri utilizzati dagli analisti per la valutazione sono quelli re-lativi a solidità, redditività e produttività. Nel loro insieme hanno originato una “super-classi�ca” che vede Banca Crs alla posizione numero 53 su un totale di 148 istituti della stessa categoria. Ma, soprat-tutto, al secondo posto tra le banche della Provincia di Cu-neo. I dati evidenziano inoltre un trend in miglioramento, se

paragonato alla stessa classi�-ca dello scorso anno, e indica-no che sono state le politiche di sviluppo da un lato e di oculatezza e contenimento dei costi dall’altro a premiare Banca Crs.Questo risultato segue di po-chi mesi il riconoscimento dato all’istituto da Con�ndu-stria Torino a seguito dell’ana-lisi, promossa dall’associazio-ne stessa, dal titolo “Indagine sulla situazione �nanziaria e i rapporti Banca Impresa 2012” che è stata condotta nei mesi di gennaio e febbraio

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EventiLunedì 17 dicembre 2012 Focus nord ovest - Le Imprese Responsabili 11

Attenzione alla valorizzazione dei prodotti del territorio

Momenti di formazione e gioco anche con i più piccoli

Nelle Coop Liguria si possono trovare detersivi sfusi

fanzia della linea “Crescen-do” sono privi di parabeni, para�na e allergeni. Coop, inoltre, è stata la prima ca-tena distributiva a bandire i fosfati dai detersivi e a dire no all’utilizzo degli organi-smi geneticamente modi�ca-ti. Le regole �ssate da Coop per gli allevamenti di bovini, suini, ovini, pollame e pesce tengono conto dei parametri che garantiscono il benessere animale. Coop, inoltre, ha bandito dalla vendita le uova prodot-te da galline allevate in batte-ria, il tonno rosso, a rischio di estinzione, il paté di fegato d’oca, ottenuto con metodi di allevamento cruenti e non ri-spettosi degli animali. Anche i cosmetici a marchio Coop non sono testati su animali e l’abbigliamento non contiene pelli o pellicce. Per questo insieme di impegni il mon-do Coop ha ricevuto nume-rosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, l’ultimo dei quali è il pre-mio Leader Europeo 2012, assegnato da Compassion in World Farming, la maggior organizzazione internazio-nale per il benessere degli animali di allevamento. Ancora: Coop Liguria è im-pegnata nella valorizzazione delle tipicità locali e delle tradizioni del territorio, sia con azioni di carattere com-merciale (gli acquisti da im-prese locali rappresentano oltre il 10% di quelli totali), sia attraverso l’informazione e la sensibilizzazione di soci e consumatori. Per non di-sperdere questo patrimonio e trasmetterlo alle giovani generazioni, Coop Liguria ha ideato il progetto “Ban-ca delle tradizioni”, che sti-mola i ragazzi delle scuole a ricercare in famiglia ricette dimenticate o “a rischio di estinzione” per “depositarle” in un archivio nato per con-servarle e tutelarle. Ed è in prima linea anche nel soste-gno alle principali iniziative culturali organizzate dai Co-muni in tutta la regione. La cultura è protagonista anche dei programmi per il tempo libero promossi da Coop Li-guria: da “Coop Incontri” a “Corsi & Percorsi”. Altrettan-to importante la promozione della socialità, come parte integrante del concetto stes-so di cooperazione. Infatti, tutte le attività che Coop Liguria promuove in ambito locale sono attuate in collaborazione con le sezioni soci. Questi ultimi non sono coinvolti solo nella promo-zione e realizzazione di atti-vità sociali in senso stretto, ma anche commerciali, come il progetto “Approvato dai soci”, che li rende protagoni-sti nella valutazione del pro-dotto a marchio, attraverso

■ COOP LIGURIA / Da 65 anni, è l’organizzazione a più ampia base sociale della regione

Quando la cooperazione è vincenteIn prima linea anche nella sicurezza del consumatore: fa eseguire oltre 3 milioni di analisi sui prodotti a marchio proprio, presidiando ogni singola fase del processo produttivo

Impresa cooperativa le-ader nella distribuzione

commerciale in Liguria e nel basso Piemonte, con 39 punti vendita (32 supermercati e 7 ipermercati), un giro d’a�ari che supera i 740 milioni di euro e poco meno di 2.800 occupati, Coop Liguria è l’organizzazione a più ampia base sociale operante nella regione, dov’è presente da ol-tre 65 anni. Impegnata ad as-sicurare ai soci e a tutti i con-sumatori il miglior rapporto qualità/prezzo sulle merci e sui servizi, o�erti attraverso una struttura imprendito-riale multicanale (Ipercoop, Coop Superstore, Coop su-permercati, InCoop), Coop Liguria, in quanto cooperati-va di consumatori a mutuali-tà prevalente (le vendite ver-so i propri soci si attestano intorno al 70% di quelle tota-li) è un’impresa responsabile, che opera a 360 gradi con po-litiche esclusive e innovative verso i lavoratori, le persone, il territorio, per garantire la sicurezza alimentare, la valo-rizzazione delle tipicità e del-le tradizioni, la promozione di cultura, socialità, solida-rietà, educazione al consu-mo consapevole e alla tutela dell’ambiente.Coop Liguria si impegna da sempre per garantire la massima convenienza a soci e non: nel 2011, grazie alle campagne promozionali e ai ribassi sui prodotti a mar-chio Coop, ha assicurato a tutti i clienti oltre 65 milio-ni di euro di sconti. Un dato cresciuto del 12,58% rispetto al 2010, quando era già au-mentato in misura analoga, rispetto all’anno precedente. I soci hanno bene�ciato in via esclusiva di oltre 13 mi-lioni di euro tra sconti a loro riservati e trasformazione in sconti dei punti accumulati con la CartaSocioCoop, ai quali si aggiungono altri 2 milioni di euro, che corri-spondono al valore dei punti erogati e non ancora usufru-

iti entro l’anno 2011. Oltre a centinaia di o�erte speciali rivolte a tutti i consumatori, nell’ambito di decine di cam-pagne promozionali a tema, per un ammontare comples-sivo di 41 milioni di euro di sconti (sui 52 complessivi rivolti anche ai non soci), un dato cresciuto di oltre il 16% rispetto al 2010. Ogni anno, a livello nazio-nale, vengono eseguite oltre 3 milioni di analisi sul pro-dotto a marchio Coop, le cui �liere sono presidiate in ogni singola fase del proces-so produttivo. Ai controlli e�ettuati da Coop Italia si sommano quelli previsti da Coop Consorzio Nord Ovest e dalle singole Cooperati-ve. Nel 2011, Coop Liguria, ha investito direttamente in quest’attività oltre 440mila euro. Nei capitolati di pro-duzione �rmati dai fornitori, Coop è solita inserire clauso-

le particolarmente restrittive per garantire la qualità del prodotto �nale. I residui di pesticidi chimici nell’orto-frutta, per esempio, devono essere più bassi della soglia �ssata dalla legge; nei pro-dotti dolciari da forno non possono essere utilizzati oli tropicali nocivi per la salute; i prodotti per la prima in-

Coop Liguriaè impegnata

ad assicurare ai socie a tutti i consumatori

il miglior rapporto qualità/prezzo

sulle merci e sui servizi

Per i più bisognosi

Iniziative di solidarietà con il recapito di prodotti per i più bisognosi grazie al progetto Buon Fine

Per evitare la distruzione di merci ancora com-

mestibili, dal 2006 Coop Li-guria ha attivato il progetto “Buon Fine”, che permette di donare alle associazioni del volontariato impegnate in azioni di contrasto alla povertà i prodotti cosiddet-ti “invendibili”, ma ancora integri sotto il pro�lo orga-nolettico e della sicurezza. Nel 2011, sono state raccol-te e donate 39 tonnellate di merci.

Gli erogatori di detersivi sfusi fanno risparmiare 10 tonnellate di plastica

Il progetto volto a promuovere la vendita di detersivi sfusi ecologici a marchio Coop Vive Verde, attivo ormai da

alcuni anni, prosegue anche in Liguria, dove a oggi sono at-tivi dieci erogatori: nel 2011, essi hanno permesso di evita-re la vendita di 105.263 �aconi, che corrispondono a circa 10 tonnellate di plastica. Oltre a e�ettuare puntualmente la raccolta di�erenziata di materiali quali plastica, vetro, legno, carta e cartone, metallo e ri�uti organici, Coop Ligu-ria ha stretto accordi con le società incaricate della raccolta dei ri�uti per mettere a disposizione dei clienti contenitori per la raccolta dei farmaci scaduti e delle pile usate.

test di assaggio alla cieca, che lo mettono a confronto con i leader di mercato. Da oltre trent’anni Coop col-labora, inoltre, con il mondo della scuola, proponendo agli insegnanti attività di-dattiche e laboratori sui temi dell’educazione al consumo consapevole - alimentazione, ambiente, comunicazione, intercultura, cooperazione e cittadinanza, legalità - rac-colte nella guida annuale “Saperecoop”. Così sono davvero moltissime le azio-ni adottate da Coop a livello nazionale e locale per tutela-re l’ambiente: ricerca di solu-zioni volte a rendere sempre più ecologici i prodotti a

marchio proprio, lungo tutto il loro ciclo di vita (produ-zione, trasporto, consumo, smaltimento); adozione di tecnologie mirate per conte-nere i consumi di acqua ed energia nei punti vendita e negli u�ci; riduzione degli sprechi e gestione dei ri�u-ti rispettosa dell’ambiente; informazione e sensibilizza-zione di soci e consumatori; formazione dei dipendenti. Coop promuove l’utilizzo dell’acqua del rubinetto, per ridurre l’impatto del traspor-to dell’acqua imbottigliata, e sensibilizza i consumatori a scegliere prodotti a base di carta e legno provenienti da foreste certi�cate.

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12 Focus nord ovest - Le Imprese ResponsabiliEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

Per.Form è l’anima formativa dell’Unione Industriale della provincia di Asti. Nato

nel 1992, l’ente organizza iniziative di analisi, ricerca, consulenza e formazione, rivolte so-prattutto a occupati e imprenditori.Ogni anno Per.Form gestisce centinaia di azio-ni formative in un elevato numero di ambiti, che vanno dall’amministrazione e �nanza all’Ict, dalla sicurezza alle risorse umane.Inoltre, data la collocazione nel territorio astigiano, l’ente organizza anche corsi legati al settore vitivinicolo. Gli interventi formativi di Per.Form vengono erogati anche attraver-so l’utilizzo di �nanziamenti pubblici (Fondo Sociale Europeo). L’ente vanta inoltre un’espe-rienza pluriennale nell’ambito dei Fondi Inter-professionali.Come ente di formazione certi�cato e accre-ditato, Per.Form opera dal 2007 nella gestio-ne dei progetti �nanziati da Fondimpresa con il conto di sistema e con il conto formazione. Analogamente, assiste le aziende anche nella formazione �nanziata per i dirigenti, attra-verso le risorse di Fondirigenti. Tutta l’attività

di Per.Form bene�cia, da un anno, dell’am-pliamento di contenuti e servizi dovuti alla collaborazione con Cesi di Con�ndustria Ales-sandria. Diversi i progetti speciali seguiti da Per.Form. Tra questi spiccano il primo corso in Italia sulle relazioni aziendali e la recente forma-zione del personale in mobilità, per la sua ri-quali�cazione e ricollocazione (avviso 2/2010 Fondimpresa), svolta sia su Alessandria che su Asti. Per.Form sostiene le aziende e i lavo-ratori proponendo corsi che vengono ritenuti di alta qualità, sia dai partecipanti che dalle imprese. “Crediamo - spiega il presidente, An-drea Amalberto - che specie in questo perio-do di crisi le aziende abbiano un’arma in più, per contrastare la spinta alla delocalizzazione: quella dell’utilizzo di personale altamente qua-li�cato”.Per.Form è ugualmente impegnata a sostenere la preparazione e la formazione - che sia re-almente quali�cante - degli apprendisti, �gure che, se ben inserite in azienda, possono contri-buire al suo successo.

Identità e cambiamento, innovazione e tradizione,

globalizzazione e manteni-mento delle radici. E, su tutto, una profonda competenza, tutta made in Italy, che nes-sun nuovo attore improvvisa-to del mercato internazionale potrà mai vantare: anche le aziende del territorio di Ales-sandria e di Asti, come sta avvenendo nel resto d’Italia, trovatesi di fronte a un bivio,

2011 a Roma, presso la sede di Con�ndustria, ha rappre-sentato un punto di svolta nel segno dell’e�cienza e dell’e�-cacia delle attività da svolgere in sinergia. Pur mantenen-do la propria autonomia, le due realtà con�ndustriali si sono impegnate a condivi-dere conoscenza, strumenti ed eccellenza, per migliorare l’o�erta rivolta ai propri as-sociati. Il tutto nel solco del ra�orzamento del rapporto tra associazioni territoriali e, fra queste, e le Con�ndustrie regionali.Quella che è stata delineata è una struttura a rete, nella quale le associazioni provin-ciali e le Con�ndustrie re-gionali sono più integrate in maniera organica. Il sistema territoriale viene così razio-nalizzato, i servizi vengono erogati sempre nel segno della qualità, ma vengono ef-fettuate migliori economie di scala. La rete di aziende che tra loro collaborano non è altro che un network. Il termine è oggi parte del linguaggio comune, e mutuato dal mondo dei social media e della tecnologia. Pro-prio alla tecnologia - e al futu-ro - guardano i due presidenti di Con�ndustria Alessandria e Unione Industriale di Asti.In occasione dell’uscita dell’ultimo numero della ri-vista bimestrale Unindustria, testimone fedele dei cambia-menti industriali sin dal 1988 (dal febbraio di quest’anno emanazione di entrambe le realtà con�ndustriali) i pre-sidenti, nell’editoriale, si con-centrano sull’idea di futuro.Un’idea che Adjiedj Bakas, scenarista e futurologo di fa-ma internazionale, in occa-sione dell’assemblea annuale congiunta di Con�ndustria Alessandria, Unione Indu-striale della Provincia di Asti e Con�ndustria Piemonte, ha saputo trasmettere con lucidi-tà, accogliendo la criticità del tempo che stiamo vivendo, ma lasciando spazio a una

Per.Form, centinaia di azioni formative ogni anno

Corsi e percorsi di eccellenza, paghe e consulenze: ecco l’anima di Cesi

■ SISTEMA IMPRENDITORIALE / Con�ndustria Alessandria e Unione Industriale di Asti consolidano l’accordo di cooperazione

Il network fa la forza e aumenta la qualità dei serviziLa collaborazione fra le strutture ha già un esempio concreto nella neonata società partecipata Hastal-Servizi per la crescita

I partecipanti a un corso organizzato da Per.Form

Da 30 anni Cesi, Centro Servizi per l’Industria, è il braccio operativo, in tema di organizzazione di servizi ad alto valo-

re aggiunto alle imprese, di Con�ndustria Alessandria e dell’An-

speranza che possa concre-tamente diventare occasione di sviluppo per le imprese, le persone e il Paese.Commenta Erminio Renato Goria, presidente dell’Unione Industriale di Asti: “Tutti noi abbiamo bisogno di un mes-saggio che non sia né di cieca adesione alla tecnologia ‘sen-za se e senza ma’, né di analisi disfattista. Bakas ci invita in-fatti a non ascoltare il “canto delle sirene” della recessione. Quella che de�nisce la ‘gran-de stagnazione’ sarà uno dei periodi più a�ascinanti della storia umana, e il suggeri-mento è quello di prendere il meglio di queste tendenze e trarne grandi vantaggi”.Prosegue Marco Giovannini, presidente di Con�ndustria Alessandria: “Prendere il me-glio signi�ca saper coniugare, come dice Bakas, l’economia con l’emozione e l’energia in equazione con il cervello, il cuore e il coraggio”. Questi elementi sono in nuce nella nuova collaborazione che le due realtà con�ndustriali pie-montesi stanno sperimentan-do, e che ha già un esempio concreto nella neonata socie-tà partecipata Hastal-Servizi per la crescita (di cui fanno parte sia Cesi che Per.Form), �nalizzata a erogare servizi innovativi e di alta qualità alle aziende del territorio alessan-drino e di quello astigiano.

è la collaborazione con Inail. Da cinque anni sono stati poi at-tivati percorsi di eccellenza: ultimo in ordine di tempo è quello sulla cultura nella sicurezza sul lavoro (cinque incontri da otto ore), per supportare le aziende a comprendere come accrescere la cultura aziendale con l’integrazione degli aspetti di sicurezza. “È inoltre motivo d’orgoglio”, precisa Guala, “citare la collabo-razione con il Mip, la Business School del Politecnico di Milano,

Per quanto attiene la formazione, il tema più seguito in questi mesi è quello della sicurezza sul lavoro: in questo caso Cesi pro-pone corsi che vanno oltre lo stretto obbligo formativo. Di rilievo

ce. Una tradizione consolidata che si esplica attraver-so tre �loni di intervento: la formazione, anche con assistenza nell’accesso alla formazione �nanziata, il servizio paghe e una serie di servizi legati all’organiz-zazione aziendale (assistenza su �nanza e controllo, transfer pricing, Ict, ambiente ed energia).Il rapporto con le aziende, spiega il presidente, Mi-chele Guala, “si è fatto negli anni sempre più stretto, e prevede oggi anche servizi legati per esempio alla �nanza e alla gestione, specie per le aziende di pic-cola dimensione, peraltro realizzati in collaborazione con professionisti del territorio di dichiarata fama ed estrazione aziendale”.

legata all’alta formazione - nello speci�co sono stati organizzati incontri sulle operation e sulla supply chain - che continuerà anche nel 2013. Tra i percorsi formativi compaiono inoltre progetti di ergonomia e analisi del job design, per migliorare le performance aziendali per alcuni mansioni speci�che”. Da non dimenticare è in�ne la formazione in moda-lità e-learning erogata in collaborazione con Con-�ndustria Genova.La gamma di servizi erogati da Cesi si è ampliata, e verrà ulteriormente allargata, grazie alla sinergia esistente con Per.Form, Consorzio per la formazione dell’unione Industriale di Asti.

Erminio Renato Goria, presidente dell’Unione Industriale di Asti

Marco Giovannini, presidentedi Confindustria Alessandria

hanno scelto quale strada fare propria e percorrere, di quale identità appropriarsi, nel sol-co appunto del cambiamento. Il nostro Paese, di fronte a una crisi profonda e taglien-te, reagisce grazie al vigore delle sue imprese, che hanno compreso come fare rete e fare sistema siano i due im-perativi categorici da sposare. Mettere a fattor comune le competenze, per vantare una massa critica maggiore, dun-que un “peso” più rilevante nella competizione interna-zionale: da qui si parte, da qui si riparte. Con�ndustria Alessandria e Unione Indu-striale di Asti hanno siglato un accordo di cooperazione insieme a Con�ndustria Pie-monte per rendere tangibile la nuova visione del sistema imprenditoriale: l’incontro, che si è tenuto nel maggio del

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Focus nord ovest - Le Imprese Responsabili 13EventiLunedì 17 dicembre 2012

non è più possibile difendere e puntare sulle specializzazioni altamente qualitative. La Rete - continua Cudia - è la migliore alleata per veicolare il made in Italy ai consumatori globali e uscire così dalla crisi”.Per favorire il passaggio al nuovo approccio con la mul-timedialità, Cna sta lavorando su diversi fronti, integrando di�erenti strumenti di comu-nicazione, volti a di�ondere al meglio la nuova cultura della Rete, partendo però dal più classico dei mezzi: il volume “Internet per l’artigianato e la piccola impresa” (Giusep-pe Izzinosa, Luciano Corino e Claudio Pasqua), edito da Cna Torino. “È un libro che chiarisce il ruolo della Rete nel mercato”, a�erma Proven-zano. “Invece, con www.mer-cato2puntozero.it, il portale promosso da Cna alimentare, Impresa donna, Giovani im-prenditori e Piccola industria, le imprese possono fare Rete. Il gruppo Giovani imprenditori, capitanato dal collega biellese

■ CNA PIEMONTE/ Messa a punto una serie di applicazioni utili agli imprenditori da consultare on line

App e cross media per fare businessed essere sempre informati su tutto

Marco Romanelli, è il motore di di�usione di questo nuovo approccio, anche perché du-rante le sue iniziative sfruttano al meglio la comunicazione in streaming, utilizzano i social network ed evidenziano tutti i vantaggi di un nuovo modo di comunicare, che sta inevi-tabilmente contagiando tutto il nostro sistema”. Cna ha inoltre sviluppato una app gratuita (una per ogni as-sociazione provinciale) per smartphone, palmare e tablet, gli strumenti quotidianamente più utilizzati dagli imprendito-ri, per permettere di accedere in tempo reale alle notizie più interessanti per le imprese. “Per informare celermente e aiutare a competere”, speci�ca Provenzano. “Per un’azienda essere aggiornata è strategico, ancor più se si tratta di oppor-tunità di �nanziamento. Ecco

allora che il Con�di della Cna, la Cogart Cna, fornisce infor-mazioni su bandi, convenzioni bancarie e agevolazioni. “Per mettere le imprese in condi-zione di sfuggire alla morsa creditizia e aiutarle a e�ettuare investimenti che serviranno ad agganciare la ripresa”, dice Enzo Innocente, presidente di CogartCna, che ha lavo-rato con Cna per sviluppare l’applicazione. “Perché, pur nelle di�coltà odierne, noi artigiani continuiamo a essere ottimisti: sappiamo produrre e fornire servizi di alta qualità e questo sarà il nostro punto di forza anche in futuro”. Sul sito www.cnapiemonte.it sono di-sponibili i link per scaricare le app delle Cna di Torino, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Os-sola. Attive per �ne anno, inve-ce, quelle di Cna Cuneo, Asti, Alessandria e Vercelli.

Puntare sulla cultura della rete, non per questioni “di moda” ma per fare a�ari

No Internet? No business. Con questa �loso�a Cna

si rivolge ai propri associati per indicare un’opportunità di uscita dalla crisi e proporsi come partner per lo sviluppo delle 37.000 imprese associate nel solo Piemonte, che rag-giungono le 670.000 unità in Italia. “Vogliamo dare un’ac-celerata all’utilizzo della Rete”, spiega Filippo Provenzano, segretario regionale di Cna. “La comparsa di Internet ha rappresentato una vera e pro-pria rivoluzione, paragonabile a quella industriale, di cui le piccole imprese non hanno ancora colto tutte le potenzia-lità. Si tratta di saper sfruttare le opportunità di accesso alle informazioni trasformando-le non in una, ma in cento o mille occasioni di business. Stiamo cercando di dare alle nostre imprese una visione integrata di tutte le chance of-ferte dalla Rete e dal cambio di mentalità imposto da questo nuovo modo di lavorare”.Una nuova forma mentis che

è strettamente necessaria per-ché, dichiara Francesco Cudia, presidente Cna Piemonte, “la Rete distrugge le protezioni così come �no ad ora conce-pite. Da Internet si può sca-ricare tutto ciò che un tempo era protetto. I programmi di

impaginazione hanno portato a una comunicazione fai da te che ha messo in ginocchio le imprese del settore. A que-sta rivoluzione copernicana bisogna ovviare rovesciando l’ottica con cui a�rontare il problema: condividere ciò che

Sportello di pronto in-tervento per i progetti

delle Pmi all’estero: sia che vogliano a�acciarsi per la prima volta su nuovi mer-cati o avviare iniziative più strutturate. Così può essere de�nito il ruolo di Sprint Piemonte, lo Sportello Re-gionale per l’Internaziona-lizzazione delle Imprese nato nel 2001 da un’intesa fra il Ministero del Commercio Internazionale e la Regione Piemonte attraverso il pro-tocollo operativo siglato con Ice (Istituto nazionale per il

A�ermato system integra-tor presente sul mercato

da oltre 20 anni, Lan Service si con�gura come un partner a 360°, dai sistemi informa-tivi, alla connettività, a solu-zioni nel mondo del cloud, presentandosi oggi più che mai, come un volano verso il cambiamento che le aziende dovranno necessariamente a�rontare in ambito It.“C’è molto interesse nei con-fronti del cloud”, a�erma Andrea Guerrera, presidente di Lan Service, “ma anche molta confusione. Il mercato del cloud pubblico non è an-cora maturo, perciò le azien-de andranno nella direzione del cloud privato, o meglio, di quello ibrido. Una formula questa, che incontra la neces-sità delle aziende di spostare i dati in una server farm per migliorare la disponibilità del servizio ma che, al tempo stesso, permette di mantene-re la proprietà sui dati stessi replicandoli sulla propria. L’apertura verso applicazioni standard sul cloud quali ad esempio e-mail e Web è già oggi ampiamente accettata e condivisa”. Ed è proprio in questo contesto che la part-nership con Colt risulta stra-tegica. Insieme al cloud, è poi

Servizio di pronto intervento, aiuta le pmi che vogliono esportare Il partner esperto, pronto per le s�de tecnologiche del futuro

Trampolino di lancio per l’estero Mobili e sulla nuvola ma con metodo

Commercio Estero ora Agen-zia Ice), Sace Spa (Gruppo assicurativo-�nanziario), Si-mest (Società Italiana per le Imprese all’Estero) e Union-camere (Unione Regionale delle Camere di Commer-cio). “L’obiettivo - spiega il re-sponsabile di Sprint Piemon-te e capo di gabinetto della Regione, Luciano Conterno - è quello di fare da trait d’union tra le aziende pie-montesi e gli enti di supporto all’internazionalizzazione a livello regionale o nazionale. Punto di arrivo per le aziende

piemontesi? L’aper-tura di una sede di rappresentanza, un punto vendita o post-vendita, una sede logistica ol-trecon�ne”. Sprint Piemonte funziona da interfaccia per i servizi promozio-nali, assicurativi e �nanziari, stru-menti internazio-nali, comunitari, nazionali e regio-nali svolgendo un’attività di infor-mazione e forma-zione sul territorio e diventerà ancora più strategico con

la virtualizzazione applicativa a presentarsi come la nuova frontiera tecnologica, inte-grando device (tablet, smar-tphone), magari di proprietà del dipendente (byod). I si-stemi informativi dovranno essere rivisti per supportare sistemi operativi diversi e sempre più di�usi quali Ap-ple iOS e Google Android, pubblicando su di essi le ap-plicazioni, e permettendo agli utenti da remoto di accedere ai propri dati con consumi di banda ridotti e tecnologie di accesso diversi�cate.“Le tecnologie per e�ettua-re questa migrazione sono numerose”, spiega Guerre-

la chiusura, a �ne 2012, del-le sedi regionali dell’Agenzia Ice. “Il nostro sportello segue l’azienda che, ad esempio, vuole esportare in Brasile, in India o in Cina - sottolinea Roberto Berutti, coordinatore di Sprint Piemonte - accom-pagnandola in tutto il percor-so. L’azienda viene indirizzata all’Agenzia Ice per de�nire la strategia promozionale e al CeiPiemonte per la ricerca di mercato”. Successivamente, attraverso la rete mondiale degli u�ci dell’Agenzia Ice e quelli del Ceip, viene messa in contatto con potenziali ac-quirenti, buyer, legali, notai e operatori commerciali, men-tre per l’analisi sull’a�dabilità del paese e degli istituti di cre-dito il collegamento è con Sa-ce. Per le esigenze �nanziarie, spiega Berutti, il rapporto è ancora con Sace e con Simest. Quest’ultima può entrare nel capitale sociale di società co-stituite all’estero da imprese italiane �no ad un massimo di 8 anni e, dal 2011, anche in Italia”. All’attivo di Sprint Pie-monte è un database di 2mila contatti raccolti in 10 anni di attività con aziende, banche o associazioni di categoria. Ogni anno si aggiungono 250-300 nuovi contatti.

ra, “ma l’importante è che le aziende assumano una vision complessiva che permetta di comprendere che il sistema informativo deve essere ri-visto alla luce della mobilità e della disponibilità 24 x 7. Questo oggi si può ottenere creando un’infrastruttura ri-dondata, con le proprie appli-cazioni virtualizzate e pubbli-cate su device eterogenei a cui si possa accedere con bande molto ridotte”. Anytime, Anywhere, and on Any Device: dovrebbe essere lo slogan per i prossimi 5 an-ni. Un risultato che si può ot-tenere con un partner a�da-bile e una vision molto chiara.

■ SPRINT PIEMONTE / Sportello per l’internazionalizzazione delle imprese ■ LAN SERVICE / System integrator per aziende da 20 anni nel settore It

Andrea Guerrera,presidente di Lan Service

Enzo Innocente, presidente CogartCna Piemonte

Franco Cudia, presidente Cna Piemonte

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14 Focus nord ovest - Le Imprese ResponsabiliEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

Eccoli in sintesi: Strategy Management, Balanced Score-card, Stakeholder Engagement (Aa1000 Ses); Accounta-

bility Management: Reporting integrato delle performance economiche, sociali e ambientali d’impresa; People Mana-gement: progetti di Welfare integrativo aziendale; Green Management: dematerializzazione dei processi, green pro-curement e sistemi di gestione: Iso 26000, Sa8000, Iso14001, Ohsas 18001, Iso 9001 e 9004.

Più che in altri Paesi europei, l’economia sostenibile rappre-senta la chiave per rigenerare il made in Italy e sostenere

l’a�ermazione di un nuovo modello di sviluppo, fondato su qualità, innovazione e ambiente, all’interno del sistema im-prenditoriale. Questi alcuni dei dati messi in luce dal rappor-to GreenItaly 2012, presentato a Roma da Unioncamere e da Symbola. Oggi la tendenza interessa il 23,6% delle imprese in-dustriali e terziarie con almeno un dipendente, che tra il 2009 e il 2012 hanno investito o investiranno in tecnologie e prodotti green. Interessata l’intera penisola, con le prime 10 posizioni sono occupate da 4 regioni del nord e 6 del Centro-Sud.

Concreta massimizzazione del valore, sostenibilità

economica e ambientale, re-sponsabilità sociale: questi i valori fondanti dell’agire d’impresa, secondo le aziende aderenti a EticLab. È un labo-ratorio sperimentale che dif-fonde, appunto, sul territorio ligure una cultura basata sulla condivisione e la reciprocità attraverso la sperimentazio-ne e la condivisione di buone pratiche e la promozione del dialogo tra realtà produttive, anche con le istituzioni. Il net-work viene presentato per la prima volta il 12 giugno 2009 in occasione di una conferen-za stampa organizzata presso la Camera di commercio di Genova, a conclusione di un lungo percorso formativo. In quella data viene sottoscritta dalle otto organizzazioni pro-motrici la Carta dei Valori, che prevede almeno quattro punti fermi. Dalla “responsa-bilità” - EticLab è responsabile del proprio agire nei confronti di tutti gli stakeholder, sia in termini di risultato che di im-patto -, alla “trasparenza” del metodo e dell’operato. Dalla “concretezza”, che si traduce in un approccio pragmatico, orientato al fare, �no al “con-fronto” continuo, sia tra i soci

Materie prime naturali e biodegradabili al 100%,

certi�cate bio e provenienti da fonti rinnovabili, niente sostanze Ogm e conservanti e profumi solo naturali. Questi alcuni dei must strategici di un’azienda cosmetica come il Saponi�cio Gianasso. Fon-dato nei primi anni Sessanta nel laboratorio di Savona, in cui vennero prodotti i primi saponi, nel 1998 è protago-nista di una svolta epocale a Genova. Da unità produt-tiva per conto terzi assume, infatti, una propria identità, grazie alla proposta di due nuovi marchi: I Provenzali (destinato alla gdo) e Floralia (distribuito in profumeria ed erboristeria). Situata a Genova Campomo-rone, l’azienda dispone di una vasta area (2.000 mq di su-per�cie scoperta e circa 7.000 coperta), che concentra le at-tività produttive, logistiche e amministrative. “A distinguere il Saponi�cio Gianasso sono da sempre i valori della sostenibilità eco-nomica, sociale e ambientale applicati in tutti i principali processi aziendali: dalla pro-gettazione alla produzione, sino alla distribuzione e alla comunicazione - commenta

Il network di 8 organizzazioni ha stilato anche una Carta dei Valori L’azienda aderisce, tra l’altro, a un Codice Etico interno

Verso un business sempre più etico Quando la bellezza è bio

che verso l’esterno. “Ogni me-se, gli associati (attualmente 19) si riuniscono per discutere e approfondire esempi concre-ti di agire etico messi in atto da altre aziende - chiarisce Nicoletta Viziano, presidente del comitato gestione di Eti-cLab -. Gli esempi sono mol-tissimi: dall’adozione del verde pubblico da parte di un’im-presa alle modalità operative con cui conciliare famiglia e lavoro, particolarmente sen-tite in realtà dove prevale la manodopera femminile. Ciò che per noi conta non è tanto conseguire bollini di certi�ca-zione formale, ma compiere un certo percorso confrontan-dosi con gli altri”. Un percor-

Paolo Bassetti, socio e diret-tore marketing -. Valori così essenziali da indurci a stilare un Codice Etico interno, in-centrato, tra l’altro, sul mi-glioramento delle relazioni interne, il consolidamento della reputazione azienda-le, anche attraverso una co-municazione ad hoc, l’abo-lizione di comportamenti irresponsabili o illeciti e, nel contempo, l’incentivazione di dipendenti e stakeholder più prossimi verso comporta-menti in linea con la �loso�a aziendale. A tale proposito, l’azienda aderisce al network EticLab, che si fa portavo-

so per molti versi stimolante, ma di�cile, specie in tempi di crisi come questi. “Si tratta di una vera s�da, che richiede coraggio e voglia di sperimen-tare, non solo per promuovere un business inscindibile da valori etici e sociali, ma anche per di�ondere questa cultura sul territorio, partecipando, nel contempo, al dibattito na-zionale su queste tematiche”, aggiunge Isabella Cristina, presidente del comitato d’in-dirizzo di EticLab. Il prossimo appuntamento? “A gennaio con un work cafè dinamico composto da gruppi di lavoro per progettare insieme le atti-vità del prossimo anno”, con-clude Isabella Cristina.

ce della stessa impostazione strategica”. I risultati? Più di 100 formule completamente naturali, realizzate con me-todiche ancora artigianali e rispettose dell’ambiente, molte delle quali certi�cate bio e oltre 100 referenze che abbracciano merceologie e categorie di prodotto molto di�erenti: dalla cura del cor-po al toeletries, dai prodotti per la bellezza delle labbra al trattamento di viso e pelle. Il tutto realizzato nel rispetto dell’ambiente e grazie a un impianto fotovoltaico che alimenta l’intera produzione aziendale.

■ ETICLAB / Fondato nel 2009, promuove la responsabilità sociale d’impresa ■ SAPONIFICIO GIANASSO / Per una cosmesi al naturale

Completano il pro�lo dell’im-presa Csr oriented, l’attitudine a radicare a tutti i livelli la cul-tura della piani�cazione e della misurazione dei risultati come elemento centrale dei processi di gestione. Ma l’impresa da sola non basta. La parte pubbli-ca può infatti giocare un ruolo altrettanto determinante nella costruzione di dinamiche che valorizzino questo approccio responsabile e sostenibile delle imprese. E, per essere credibile, deve lavorare in parallelo sul proprio modo di essere e agire: dalla piani�cazione strategica, alla valutazione delle perfor-

■ MIXURA / La società di consulenza accompagna i clienti, privati e della Pa, in percorsi di sviluppo strategico

Produrre valore in modo nuovo

mance, alla rendicontazione ai cittadini, nell’ottica di una Pa trend setter in tema di Csr. Per questo Mixura si a�anca alle amministrazioni pubbliche lo-cali e territoriali e le accompa-gna nello sviluppo di percorsi di di�usione della Csr in chiave premiante per le imprese, co-me per la collaborazione allo sviluppo del modello del Regi-stro dei datori di lavoro social-mente responsabili di Agenzia Liguria lavoro per la Regione Liguria. E ancora nei percorsi di sviluppo interno, come nel caso del progetto di formazio-ne - intervento per la revisione, nell’ottica stakeholder oriented, dei sistemi di gestione qualità del Comune di Genova. Mixu-ra lavora in parallelo all’attività di consulenza verso le organiz-zazioni clienti, alla continua

rilettura del proprio modo di fare impresa attraverso gli stessi principi di intelligenza, sostenibilità e inclusività. Tra i progetti realizzati, EticLab, la-boratorio sperimentale tra im-prese per la di�usione sul ter-ritorio della Csr di cui Mixura ha promosso l’avvio e curato il consolidamento.E poi Mixura Art, orientato alla valorizzazione dell’arte contemporanea italiana. Col-labora con artisti, espositori e istituzioni sostenendo mostre ed eventi culturali che coin-volgano in particolare la spe-rimentazione e l’innovazione. “In questo momento - conti-nua Marco Bressani - stiamo collaborando con Lino di Vin-ci, artista genovese le cui opere sono permanentemente espo-ste nella nostra sede”.

Interpreta il suo ruolo come dialogo e coprogettazione con le aziende

Mixura è una società di consulenza di direzione

e organizzazione nata a Geno-va alla �ne del 2007 con l’inten-zione di accompagnare le orga-nizzazioni clienti in percorsi di sviluppo strategico, in stretta collaborazione con tutti gli sta-keholder. Obiettivo: generare valore ampio e condiviso anche nel medio-lungo periodo. Que-sto approccio appare in totale sintonia con la visione relativa al ruolo dell’impresa nella so-cietà promossa da Csr Europe con il progetto Enterprise 2020 alla �ne del 2010.“Le parole da noi utilizzate nel 2007 non erano forse le stesse poi codi�cate a livello inter-nazionale da Enterprise 2020

- sottolinea Marco Bressani a.d. di Mixura - ma l’intenzio-ne sicuramente sì. L’approccio strategico alla Csr rappresenta per Mixura un modo di essere e fare impresa capace di pro-durre valore in modi e forme inaspettate, più ampi di quelli caratterizzanti la tradizionale relazione di scambio tra l’azien-da e il suo cliente”. A livello operativo Mixura interpreta il proprio ruolo consulenziale come processo di dialogo e co-progettazione con le imprese clienti, �nalizzato a far emer-gere e potenziare in particolare alcune caratteristiche. Dai sup-porti tecnologici, che accomu-nano i vari percorsi (piani�ca-zione strategica, progettazione

organizzativa, executive recru-itment, sviluppo delle perso-ne, reporting di sostenibilità) all’inclusività, realizzando percorsi di gestione strategi-ca della relazione con tutti gli stakeholder. Pensiamo soprat-tutto ai progetti per lo sviluppo della cultura della sostenibilità sociale e ambientale all’inter-no della catena della fornitura e a quelli per la costruzione di modelli di Welfare integrativo aziendale. Fino alla sostenibi-lità, ripensando i modelli orga-nizzativi nell’ottica dell’e�cien-tamento non solo economico, ma anche sociale e ambientale.

Un prodotto dell’azienda a marchio I Provenzali

Marco Bressani, a.d. di Mixura

I principali prodotti per le imprese

Meglio lo sviluppo sostenibile

La sede della società

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Focus nord ovest - Le Imprese Responsabili 15EventiLunedì 17 dicembre 2012

Dalle alluvioni agli ecces-si di pioggia o di siccità:

oggi gli eventi climatici sono sempre più imprevedibili e i conseguenti danni collate-rali incalcolabili per i pro-duttori agricoli, che hanno ancora a che fare pure con le grandinate che da tempo immemore affliggono i loro raccolti. Il rischio che si ro-vini il frutto di tanta fatica con la perdita del sacrosan-to ricavo è sempre maggio-re. Ma grazie a Condifesa Piemonte - organismo che riunisce nove Condifesa provinciali capillarmente diffusi in tutta la regione - ci si può proteggere attraverso polizze assicurative che co-prono da qualsiasi rischio atmosferico. “Questo spe-ciale ombrello - dice Pier Luigi Cavallino, presidente di Condifesa Piemonte - permette ai produttori ade-renti che abbiano stipulato la polizza di garantirsi il proprio reddito nonostante le avversità climatiche, visto che operano a cielo aperto”. I Condifesa associano circa 9.000 aziende con una pro-duzione assicurata di oltre 700 milioni. “Purtroppo, pe-rò, - specifica Cavallino - le aziende assicurate rappre-

Grazie a una polizza, i produttori agricoli garantiscono il reddito

Un “ombrello” anti-intemperie

sentano solo il 15% di quelle iscritte al Registro delle im-prese del Piemonte. I Condi-fesa provinciali, dunque, si stanno attrezzando per una forte azione d’informazio-ne in grado di realizzare un significativo allargamento della partecipazione degli agricoltori, con una migliore distribuzione territoriale dei rischi, attivando anche fondi di mutualità di protezione complementare e studiando nuove tipologie di copertura e di meccanismi assicurati-vi per la stabilizzazione dei redditi”. Grazie ai Condifesa aderenti

all’Asnacodi, le aziende agri-cole possono superare i mo-menti di crisi - sia derivanti dagli eventi atmosferici che da crisi di mercato - attra-verso il Piano assicurativo nazionale predisposto ogni anno dal Ministero delle Po-litiche agricole. “Il bilancio italiano - argo-menta Roberto Bernardi, direttore di Condifesa Pie-monte - non è più in grado di attivare interventi compen-sativi ex-post, cioè contri-buti a fondo perduto, ma so-lamente interventi ex-ante, alias, appunto, le polizze as-sicurative, che usufruiscono in gran parte dei finanzia-menti della Ue. E con le pro-spettive future della nuova Pac 2014-2020 si dovrebbe attuare un piano assicurati-vo nazionale orientato verso coperture più rispondenti alla domanda agricola. Per qualsiasi informazione gli imprenditori agricoli posso-no rivolgersi direttamente ai nove Condifesa provinciali (Alessandria, Asti, Casale Monferrato, Cuneo, Novara Uno, Novara, Torino, Ver-celli, Vercelli Due) o cliccare su www.condifesapiemonte.it dove sono riportati tutti i consorzi”.

Pier Luigi Cavallino, presiden-te di Condifesa Piemonte

■ CONDIFESA PIEMONTE / Riunisce nove strutture provinciali

Comi progetta e co-struisce macchine e

impianti per le industrie dolciarie, chimiche, far-maceutiche, metalmec-caniche e per il settore ecologico.Nata nel 1989, l’azienda di Pozzolo Formigaro (Al) continua a usufrui-re dell’esperienza di oltre 50 anni maturata dalla Omir nel settore della manutenzione e costru-zione d’impianti e mac-chine per le industrie, mantenendo con essa una costante collabora-zione tecnica attraverso lo studio di progettazione industriale Spi e la socie-tà Mariner, specializzata nelle lavorazioni e �nitu-re dell’acciaio inossidabile. “I settori in cui operiamo - spiega il presidente Gian Pao-lo Raviolo - sono molteplici e questa nostra versatilità ci sta aiutando a superare indenni la di�cile congiuntura econo-mica: ci fossimo legati solo a pochi grandi clienti di un set-tore speci�co, probabilmente avremmo so�erto di più la cri-si. Grazie alla di�erenziazione, invece, siamo riusciti a com-pensare, non solo mantenendo le posizioni, ma addirittura

Di�erenziando i settori si sono creati anche nuovi posti di lavoro

Oltre la crisi grazie alla versatilità

arrivando a incrementare di qualche unità la forza lavoro”. O�rire occupazione di questi tempi è un ottimo risultato e segno di salute aziendale: “Merito dei settori trainanti - prosegue Raviolo - che per noi sono soprattutto il chimico-farmaceutico e il dolciario. Nel primo caso, costruiamo reattori, serbatoi e impianti di distillazione, di ra�redda-mento e miscelazione, di di-stribuzione acidi, basi e per la produzione e distribuzione di

vapore, acqua e aria. Per il dolciario, realizziamo serbatoi riscaldati, con o senza sistema di agi-tazione, e progettiamo e installiamo impianti per il trasporto e dosaggio dei prodotti, tubazioni a dop-pia parete riscaldate nel rispetto delle normative del settore alimentare”. Comi inoltre progetta e costruisce strutture me-talliche per le industrie e installa, veri�ca e ri-para carriponte. “Per le industrie della lamiera e �lo metallico - aggiunge Raviolo - e�ettuiamo re-visioni, manutenzioni e costruzione di macchine speciali e attrezzature”.Per il settore ecologico e

trattamento ri�uti Comi co-struisce e installa impianti e macchine destinate ad aziende che si occupano del riciclaggio e dello sviluppo di processi tec-nologici per la produzione di compost. “Il nostro personale altamente quali�cato - conclu-de il presidente - è in grado di assistere il cliente anche nella fase di post-vendita, interve-nendo per ottimizzazioni o ri-parazioni. Inoltre disponiamo di macchine utensili per la co-struzione di pezzi meccanici”.

■ COMI / Trainanti per l’azienda il settore chimico-farmaceutico e il dolciario

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16 Focus nord ovest - Le Imprese ResponsabiliEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

Villa Erica a Feriolo di Baveno (Vb), sede storica di Altea

un approccio responsabile nel settore attraverso una check list di autovalutazione speci�ca. Analogo percorso anche per le 15 aziende che aderiscono alla certi�ca-zione “Fiore giusto”, primo importante passo a livello italiano nel settore �oricolo verso il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Questo marchio vuole assi-curare: rispetto della libertà di associazione, salari mini-mi garantiti, orario di lavoro e non impiego di manodope-ra minorile, norme di sicu-rezza dei lavoratori, rispetto dell’ambiente, ridotto impie-go di agrofaarmaci. Sempre in questa direzione vanno le iniziative di Union-camere Piemonte e Regione Piemonte che hanno raccol-to una serie di progetti e casi di buone pratiche di respon-sabilità sociale adottate da piccole e grandi aziende: dal progetto del Centro Ricerche Fiat alle Cantine Volpi di Tortona, dallo stabilimento alessandrino della Michelin �no alla Tnt. Sulla stessa linea Unionca-mere Lombardia, che ha lan-ciato la nuova edizione 2012

li dell’azienda. Rappresenta dunque un valido sistema informativo per assumere decisioni, controllarle e va-lutarle; gestire le priorità e le aspettative dei principali interlocutori; supportare la piani�cazione strategica; ve-ri�care il raggiungimento de-gli obiettivi.Responsabilità e sostenibilità in Altea vengono tradotti in quattro assiomi: rispetto per il territorio e congruenza tra

■ PERCORSI VIRTUOSI / Aumentano le imprese che optano per l’adozione di comportamenti etici

■ ALTEA / Lo scorso settembre l’azienda Ict ha presentato al proprio network e ai suoi stakeholder il suo quinto bilancio sociale

Verso una società più equa e sicura

Responsabilità e sostenibilità: è l’iter della crescita

delle Buone prassi lombarde, una selezione di casi di ec-cellenza di aziende che adot-tano azioni socialmente re-sponsabili con l’obiettivo di individuare le realtà lombar-de impegnate su questo tema per premiarle e valorizzar-

impatto ambientale ed e�-cienza economica; empower-ment delle risorse interne, continuità della formazione e sviluppo di percorsi di car-riera incentivanti, attenzione alla sicurezza; gestione dei rapporti con la comunità, sostituendo alle donazioni nuove iniziative di sostegno; sviluppo del mercato di ri-ferimento e attenzione alla catena di fornitura, nonché sensibilizzazione dei clienti verso scelte responsabili.Per Altea è un processo in continuum verso il progressi-vo ampliamento, nei prossimi anni, delle proprie politiche di corporate social responsi-bility, sulle orme di organiz-zazioni industriali e pubbli-che di maggiori dimensioni e complessità, al �ne di ra�or-zare la propria immagine nel contesto competitivo e sociale in cui opera, sia a livello loca-le che a livello internazionale. Una forte determinazione ad apportare un mutamento cul-turale sul mercato internazio-nale, iniziando dalle piccole cose, per esempio attraverso la “Green Home”, la possibili-tà di lavorare da casa per un prestabilito numero di gior-

le. La novità di quest’anno è una raccolta on line delle imprese lombarde per sot-tolineare pubblicamente i comportamenti socialmente responsabili sul nuovo sito dedicato www.csr.unionca-merelombardia.it.

nate/anno; o il carpooling e l’abitudine a condividere con i colleghi i momenti di spo-stamento verso la sede di la-voro; la creazione di eventi ad “emission free”, che permetto-no di compensare l’emissione di Co2 derivante dall’organiz-zazione di iniziative marke-ting attraverso l’acquisto di crediti certi�cati Ver (Veri-�ed Emissions Reductions) e il sostegno a progetti di rifo-restazione. Senza tralasciare il contesto della Ecofont e l’utilizzo di carta Fsc ed Ecf per la stam-pa tipogra�ca dei documenti istituzionali. Completano l’azione “sostenibilità” le ini-ziative di bene�cenza e soli-darietà, a livello locale (co-me la sponsorizzazione del progetto “Mobilità garantita gratuitamente” per il comune di Baveno che rende disponi-bile un servizio di trasporto a persone con problemi di mobilità) e di più ampio re-spiro (come, per esempio, la partecipazione di Altea alla corsa bene�ca “Innovation Running”, promossa da Avis Milano per sensibilizzare le persone alla donazione del sangue).

Tra le iniziative, il “Fiore giusto”, ovvero la prima certi�cazione nel settore �oricolo

Green Home, carpooling, eventi emission free, solidarietà: tutte le iniziative messe in campo per coniugare etica e business

Azioni di rispetto dei di-ritti umani, sociali, eco-

nomici, di promozione della sostenibilità ambientale delle attività e della coesione so-ciale, di miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro e della possibilità di conciliare lavoro e fami-glia. Si moltiplicano in Italia i casi e i modelli di respon-sabilità sociale delle imprese da quando il tema è entrato formalmente nell’agenda dell’Unione Europea a par-tire dal Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000. Percorsi virtuosi che vanno oltre il rispetto delle prescri-zioni di legge con l’adozione volontaria di pratiche e co-dici di comportamenti etici o�rendo grandi vantaggi per tutti. Per i lavoratori ma anche per le imprese che bene�ciano di un ritorno d’immagine sugli aspetti eti-ci, senza dimenticare il più facile accesso agli appalti pubblici, gli sgravi �scali o i percorsi agevolati sul credi-to. Sul tema della Corpora-te social responsibility si è mossa la Regione Liguria che nel giugno 2012 ha creato, per ora in via sperimentale, il

Impresa, etica e territorio, una missione possibile: nel

mese di settembre 2012 Altea ha presentato al proprio net-work e ai propri stakeholder il suo quinto bilancio socia-le, che dal 2010 è diventato “Bilancio di Sostenibilità” (il documento è pubblicato sul portale Altea www.alteanet.it). Il percorso di responsabi-lità sociale di Altea ha avuto inizio nel 2007, con il sup-porto fornito dalla Camera di commercio del Vco, una

Registro dei datori di lavoro socialmente responsabili, un percorso di autovalutazione che sia aziende private che enti pubblici possono intra-prendere per migliorare le loro strategie e la loro gestio-ne e aggiudicarsi un marchio

tra le prime Camere in Italia ad adottare un modello di bi-lancio sociale, divenuta negli anni promotrice nei confron-ti di selezionate imprese del territorio. In tale ottica si muove la re-cente costituzione del mar-chio Lago Maggiore Social, istituito dall’ente camerale con l’obiettivo di focalizzare sempre più l’attenzione verso la corporate social responsi-bility e di accrescere lo svi-luppo socio-economico del territorio. Responsabilità e sostenibilità, etica e crescita economica, sono abbinamenti che assu-mono da tempo un rilievo crescente in Altea e vengono ben narrati all’interno del bi-lancio di sostenibilità. “Tale documento - a�erma Andrea Ruscica, presidente di Altea - rappresenta ‘lo spirito di azione’ di Altea, divenendo strumento di monitoraggio, rendicontazione e comunica-zione del processo di gestio-ne responsabile intrapreso dall’azienda per uno sviluppo sostenibile”.Il suo modello di rappresen-tazione integrato (econo-mico, sociale e ambientale)

di qualità. Sempre in Liguria sono 24 le imprese del set-tore edile che hanno aderito al progetto “I mattoni della responsabilità sociale” �-nanziato dalla regione e re-alizzato da Ance-Assedil, in collaborazione con Inail per

assume una duplice valenza: strumento di comunicazione, poiché permette di valoriz-zare le eccellenze gestionali, aumenta la comprensione dell’attività svolta dalla azien-da e, attivando adeguati cana-li di ascolto, consente di rile-vare le aspettative legittime, il grado di soddisfazione e di consenso degli stakeholder; strumento di gestione, che misura le performance eco-nomiche, sociali e ambienta-

La green economy italiana in tutte le sue declinazioni. Unioncamere e Fondazione Symbola hanno dato vita al

“Rapporto Annuale 2012 GreenItaly. L’economia verde s�da la crisi”. Un’occasione per fare il punto sulla riconversione in chiave ecosostenibile dei comparti tradizionali dell’industria italiana. Dalla chimica alla farmaceutica, dal legno-arredo all’high tech, dalla concia alla nautica, passando per l’agroa-limentare, l’industria cartaria, tessile, edilizia,la meccanica, l’elettronica e i servizi. Il rispetto per l’ambiente interessa il 23,6% delle imprese industriali e terziarie con almeno un dipendente, che tra il 2009 e il 2012 hanno investito o in-vestiranno in tecnologie e prodotti green. E attraversa tut-ta l’Italia: le prime dieci posizioni sono infatti occupate da quattro regioni settentrionali e sei del Centro-Sud. Sempre le imprese della green Italy puntano sull’innovazione: il 37,9% delle imprese che investono in eco-sostenibilità hanno intro-dotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, contro il 18,3% delle imprese che non investono in chiave ecososteni-bile. Stesso discorso per l’export: il 37,4% delle imprese green spedisce all’estero contro il 22% che non investe.

Un Paese sempre più... green

Andrea Ruscica, presidente di Altea

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Focus nord ovest - Le Imprese Responsabili 17EventiLunedì 17 dicembre 2012

Due settimane di tempo. È il tempo chiesto da

Socialsurf per portare a ter-mine la sua missione. Che consiste nel trovare il candi-dato più idoneo da sottopor-re all’azienda in cerca di una particolare �gura professio-nale. In 15 giorni il team gui-dato da Gaetano Bon�ssuto prepara una short list realiz-zata grazie a un intenso lavo-ro che mixa la “caccia di teste” tradizionale con gli strumenti del Web 2.0. Da Linkedin e in generale dai social network �no a blog, forum e comunità tematiche, Socialsurf scandaglia la Rete con un metodo di ricerca che, anche a livello internazionale, coniuga e�cacia ad e�cienza. Società accreditata con au-torizzazione ministeriale dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Socialsurf è stata fondata da Gaetano Bon�ssuto e Maurizio Bot-tari. La politica della società prevede una tari�a �at che permette al cliente di sape-re subito con certezza i costi totali ai quali va incontro ed è focalizzata soprattutto su �-gure di livello medio-alto. “La nostra attività di ricerca - spiega Bon�ssuto - riguar-da pro�li manageriali, dal

Durante la crisi - che certo non risparmia il settore

delle auto, soprattutto quelle di lusso - non è facile mantenersi ancorati a certi valori positivi, ma Rolandi Auto, concessio-naria Bmw e Mini di Ales-sandria, con �liale a Tortona, continua a essere sinonimo di garanzia, a�dabilità, serietà, dedizione al lavoro e spirito di servizio. Esattamente co-me avviene dal lontano 1966, secondo gli insegnamenti del capostipite Giovanni, il fon-datore, che come ricorda la �glia Riccarda, attiva in azien-da insieme al fratello Davide e all’instancabile madre Carla, “era partito dal niente, venden-do biciclette prima e Lambret-te poi. Poi passò alle auto con l’Innocenti, che allora produ-ceva le Mini in Italia, e quindi a Bmw, prestigioso marchio che rappresentiamo con onore e che abbiamo nel sangue, del resto come l’importanza che diamo al rapporto con i nostri clienti, i quali ci apprezzano per la nostra a�dabilità, cor-tesia e soprattutto correttezza commerciale”. Merce piuttosto rara di questi tempi: “La nostra forza, in questo momento in cui tutto è cambiato - aggiunge Rolandi - risiede proprio nei principi seri ed etici che han-

La “caccia” avviene anche con tutti gli strumenti del Web 2.0 La concessionaria Bmw e Mini rimane ancorata ai suoi valori

Il candidato ideale? Bastano 15 giorni Affidabilità e spirito di servizio

livello impiegatizio a quello dirigenziale”. Con una parti-colare specializzazione nelle professionalità più di�cili da reperire sul mercato. Se ave-te bisogno di un tecnico per un cantiere o un impianto da scovare in qualche parte del mondo, Socialsurf lo trova. La società è un intermediario che o�re un servizio di ricer-ca e selezione completo a costi accessibili anche per le picco-le e medie imprese, opera su mandato dell’azienda cliente e dopo un’attenta analisi del

no da sempre guidato noi e i nostri preziosi collaboratori”. Rolandi Auto continua a dare occupazione a una forza lavoro di una cinquantina di persone: “Sono tempi di�cili - prosegue Rolandi - siamo strutturati per vendere un determinato nu-mero di autovetture e la con-trazione del mercato, le tasse di proprietà e i balzelli vari ci mettono a dura prova, per non parlare delle regolamentazioni �scali che colpiscono la nostra tipologia di prodotto, quella del settore premium e di gran-de cilindrata, ma noi cerchia-mo di resistere e di tener duro, pur nelle evidenti di�coltà”. E proprio per questo amore per il lavoro, pulito e onesto,

fabbisogno del cliente proce-de a uno studio approfondito del mercato di riferimento con analisi della concorrenza e del livello degli retributivo di quella particolare �gura ricercata. E poi ci sono i servizi com-plementari. Socialsurf punta infatti a diventare business partner del cliente aggiungen-do al servizio di recruiting, un supporto, se richiesto, in alcune aree; come la ricerca di partner legali e tributari per aprire le �liali all’estero.

non è di�cile trovare i fratelli Rolandi e i loro diretti collabo-ratori in concessionaria anche fuori dagli orari normali: “Il lato umano è quello che mag-giormente viene apprezzato da chi ha a che fare con noi - as-sicura Riccarda Rolandi - e sa che ci mettiamo l’anima e che cerchiamo di rispettare sempre gli impegni presi, mettendo il cliente al primo posto”. Sulla stessa sintonia anche il fratello Davide: “Il nostro desiderio è quello di voler accontentare davvero chi ci sceglie e quan-do purtroppo sbagliamo è so-lo per la nostra incapacità di comprendere, mai per la vo-lontà di o�endere o mancare di rispetto”.

■ SOCIALSURF / L’azienda scova pro�li manageriali e professionalità più quali�cate ■ ROLANDI AUTO / La sede principale ad Alessandria, con �liale a Tortona

Gaetano Bonfissuto, fondatoredi Socialsurf

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18 Focus nord ovest - Le Imprese ResponsabiliEventi

Lunedì 17 dicembre 2012

Res Nova Spa svolge la propria attività nel pa-

norama dei servizi di facility management integrandosi nei processi produttivi e nel core business dei propri clienti, e progettando in partnership soluzioni su misura, innovati-ve e di qualità. L’o� erta della società com-prende servizi che spaziano dalle pulizie ci-vili, tecniche e industriali alla realizzazione e gestione degli impianti tec-nologici, dalle sanificazioni ospedaliere e alimentari alla gestione del-le aree verdi, dalle attività di verniciatu-ra e resinatu-ra a quelle di reception e portierato. Fon-damentali sono l’impiego di personale quali� cato e rego-larmente inquadrato, l’uti-lizzo di prodotti e tecniche innovativi, l’ecosostenibilità, il rispetto di un serio codice etico aziendale e l’attenzione costante alle tematiche della

Tra i servizi: gestione di impianti e aree verdi, pulizie, reception

Facility management a misura d’azienda

corresponsabilità solidale tra cliente e appaltatore. L’impegno di Res Nova è ra� orzato dalla sua adesio-ne al progetto della Regione Piemonte “Corporate Social Responsability”, promosso in collaborazione con Union-

camere, che si traduce in una politica aziendale “responsa-bile”, in grado di conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territo-rio di riferimento, in un’ottica di sostenibilità presente e fu-tura. Res Nova individua pra-tiche e comportamenti, adot-

tati su base volontaria, nella convinzione di ottenere risul-tati che possano comportare bene� ci e vantaggi a se stessa e al contesto in cui opera. Una costante dell’azienda del resto, � n dall’anno della sua fondazione, è da sempre stata

quella di perse-guire gli obiet-tivi economici pre� ssati senza mai prescindere dai valori etici e sociali, svilup-pando uno spi-rito innovativo e approcciandosi agli utenti con trasparenza e correttezza. La società è in possesso della certif icazione di qualità Uni En Iso 9001 – 2008 e ambien-tale Uni En Iso 14001 – 2004 e

attestazioni Soa nelle categorie Og1, Og11, Os3, Os24, Os28 e Os30; è inoltre prossima, entro dicembre 2012, all’otte-nimento della certi� cazione di sicurezza aziendale conforme alla norma Ohsas 18001. Per informazioni visitare il sito www.resnovaspa.com.

■ RES NOVA / Business e impegno etico possono procedere in parallelo

dono per veri� care e miglio-rare costantemente strategie e prassi. Un’interfaccia Web permette di veri� care il livel-lo di responsabilità sociale e, di conseguenza, ricevere in-

■ REGIONE LIGURIA / Obiettivi: promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e della coesione sociale

Un marchio per le imprese “illuminate”

formazioni per correggere e orientare le proprie attività, anche mediante un’azione di accompagnamento promos-sa da Regione con Unionca-mere Liguria, Agenzia Ligu-

ria Lavoro e in particolare con Inail con cui è stata av-viata una speci� ca collabora-zione per uniformare le pro-cedure al modello Ot 24 che prevede uno sconto del pre-mio assicurativo. Le azien-de che aderiranno a questo marchio di certi� cazione sulla responsabilità sociale godranno di agevolazioni nella partecipazione a bandi, appalti pubblici ed eventuali sgravi � scali regionali”. Più nel dettaglio le imprese private devono soddisfare cinque aree di valutazione: il governo dell’organizza-zione, l’ambiente di lavoro, il mercato, l’ambiente e la comunità locale. Per quanto riguarda le pubbliche am-ministrazioni, la valutazione verrà e� ettuata su: rendi-contazione e trasparenza, valorizzazione del capitale umano, tutela ambientale e gestione sostenibile, relazio-ne con i fornitori. L’iscrizio-ne al registro avviene online accedendo a un sito dedica-to e utilizzando un so� wa-re gratuito. Per iscriversi le imprese possono accedere al portale www.responsabilita-socialeinliguria.it. Assieme al registro, Regione Liguria ha messo a disposizione di im-prese della pubblica ammini-strazione anche un importo di 150 mila di euro mediante un bando di � nanziamento che copre il 70% delle spese sostenute, � no a un tetto di 12 mila euro, per realizzare comportamenti socialmente responsabili.

Nasce il Registro dei datori di lavoro responsabili, la prima sperimentazione nazionale di questo tipo

Promuovere la cultura del-la sostenibilità ambien-

tale e della coesione sociale, migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro assieme alla qualità dell’occupazione premiando le imprese che investono in questi valori. Con questi obiettivi la Re-gione Liguria ha creato, pri-ma in Italia, il Registro dei datori di lavoro socialmente responsabili come strumen-to di crescita sostenibile per le imprese e il territorio. Il progetto è partito in via spe-rimentale nel giugno 2012 su proposta dell’assessore regionale alle Politiche attive del lavoro, dell’occupazione e dell’emigrazione, Enrico Vesco, in collaborazione con l’Agenzia Liguria lavoro e il coinvolgimento delle ammi-nistrazioni pubbliche, delle parti datoriali e delle orga-nizzazioni sindacali e � nora ha coinvolto 40 soggetti, di cui 30 imprese. L’iniziativa nasce dalla legge regionale 30 del 2007 “Nor-me per la sicurezza e la qua-lità del lavoro“ che promuove sul territorio il tema della re-sponsabilità sociale in forma integrata per il settore pub-

blico e privato in modo da favorire una crescita soste-nibile del sistema economico regionale, un tessuto di circa 143mila imprese complessi-vamente registrate al 31 di-cembre 2011 Da sottolineare che, analo-gamente alle aziende, anche la pubblica amministrazio-ne è chiamata a introdurre nuovi approcci e strumenti di gestione per innovare le proprie politiche. Con la dif-ferenza che, in questo caso il tema è direttamente connes-so alle � nalità istituzionali che hanno il dovere di ri-spondere alle istanze sociali e dar conto ai cittadini degli e� etti prodotti.“L’adesione al Registro di Regione Liguria è volonta-ria – sottolinea l’assessore Vesco – ma è la prima spe-rimentazione nazionale di questo tipo. L’iniziativa si inserisce infatti in una più ampia strategia regionale che identi� ca nella responsabili-tà sociale e nella sostenibilità ambientale un vero e proprio vantaggio competitivo per lo sviluppo del territorio ligu-re, soprattutto per le micro e piccole imprese e partico-

larmente attuale in questo di� cile momento di crisi economica”.Dopo i 6 mesi di sperimen-tazione, a inizio 2013, la Giunta regionale approverà il modello de� nitivo di Re-gistro, ma nel frattempo gli incontri informativi organiz-zati da Unioncamere Liguria nelle quattro province liguri avranno già raggiunto un primo importante obiettivo: agevolare le aziende e le pub-bliche amministrazioni che intendono iniziare il percor-so di iscrizione al Registro. Al Registro possono iscriver-si imprese, enti locali e del sistema regionale allargato, quali le Asl, i Parchi e gli En-ti strumentali della regione, a condizione che dimostri-no di aver avviato percorsi responsabili. Agli iscritti al Registro sarà assegnato un marchio che diventa un bi-glietto da visita della qualità e dà riconoscibilità all’ester-no del percorso di responsa-bilità sociale intrapreso. “È stato impostato – preci-sa sempre l’assessore Vesco - come un processo dinami-co di autovalutazione che le aziende e gli enti intrapren-

Enrico Vesco, assessore regionale alle Politiche attive del lavoro dell’occupazione e dell’emigrazione

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