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1 Dipartimento della Prevenzione – Gruppo Salute Ambiente AMBIENTE E SALUTE CORSO DI FORMAZIONE ASL 11: STRUMENTI E METODOLOGIE PER LE VALUTAZIONI SANITARIE NELL’AMBITO DELLE VAS E VIA Az. Sanitaria Firenze – Dipartimento della Prevenzione Dr. Gaetano Marchese – UFC Igiene e Sanità Pubblica Dr. Alessandro Barchielli – SOS Epidemiologia Dr.ssa Carla Testa – UFC Sanità Pubblica Veterinaria e SA Empoli - 3 Dicembre 2014 IL TERMOVALORIZZATORE DELLA PIANA FIORENTINA (QtHermo Srl) - Case Passerini Sesto Fiorentino _____________ “La sorveglianza sanitaria della popolazione e la possibile correlazione a situazioni di rischio ambientale”

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1Dipartimento della Prevenzione – Gruppo Salute Ambiente

AMBIENTE E SALUTE

CORSO DI FORMAZIONE ASL 11:STRUMENTI E METODOLOGIE PER LE VALUTAZIONI SANITARI E

NELL’AMBITO DELLE VAS E VIA

Az. Sanitaria Firenze – Dipartimento della Prevenzio ne

Dr. Gaetano Marchese – UFC Igiene e Sanità PubblicaDr. Alessandro Barchielli – SOS EpidemiologiaDr.ssa Carla Testa – UFC Sanità Pubblica Veterinaria e SA

Empoli - 3 Dicembre 2014

IL TERMOVALORIZZATORE DELLA PIANA FIORENTINA (QtHermo Srl) - Case Passerini– Sesto Fiorentino

_____________

“La sorveglianza sanitaria della popolazione e la poss ibile correlazione a situazioni di rischio ambientale”

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Determinanti della salute e del benessere

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

DIPARTIMENTO AMBIENTE E PREVENZIONE PRIMARIA – REPAR TO IGIENE DEL’ARIA

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IL TERMOVALORIZZATORE DELLA PIANA A CASE PASSERINI (QtHermo Srl)

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CONVENZIONE (Bozza)

FINALIZZATA ALLA ESECUZIONE DEL PROGRAMMA DI SORVEG LIANZA SANITARIA

DELL’AREA CIRCOSTANTE IL COSTRUENDO TERMOVALORIZZAT ORE DI CASE

PASSERINI TRA CITTA’ METROPOLITANA DI FIRENZE, ARPAT , AUSL 10 E Q.t Hermo

S.r.l.

Art -- Attività di AUSL 10

Le attività a cura di AUSL 10 oggetto della presente convenzione si sostanzieranno nella impostazione e nello svolgimento dei progetti di cui all’art. 2 della presente convenzione. Per tali attività la AUSL 10 si potrà eventualmente avvalere della consulenza e della collaborazione a parti del progetto di Enti ed Istituzioni di ricerca di livello regionale e nazionale con competenze specifiche nei diversi settori di indagine, cui potranno anche essere delegate parti della attività prevista. La attività della AUSL 10 potrà inoltre essere affiancata:

a) da un Gruppo di lavoro che riunirà gli altri Enti con competenze in epidemiologia ambientale presenti nell’area ed interessati alla collaborazione.

b) da un Comitato tecnico-scientifico composto da studiosi di fama nazionale che affianchi il gruppo di lavoro nelle fasi di progettazione delle attività e di quelle operative, anche al fine della valutazione e validazione dl lavoro svolto e dei risultai ottenuti.

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Art -- Attività Q.tHermo S.r.l.

Si impegna a mettete a disposizione di ARPAT ed AUSL 10 con tempestività ed esaustività:a) I dati e tutte le informazioni utilizzate per le costruzione dei modelli di dispersione in atmosfera e di ricaduta degli inquinanti emessi dal nuovo impianto presentati nella fase di autorizzazione del’impianto (VIA / AIA)b) I dati relativi al Piano di Monitoraggio e controllo, così come sarà definito nella AIA, in particolare per quanto riguarda le emissioni convogliate ed il monitoraggio ambientale. Tali dati saranno forniti su supporto informatico, in formato utile a successive a successive utilizzazioni.

Le Parti si impegnano inoltre a concordare le forme di pubblicità relative alle iniziative congiunte concernenti la presente convenzione. In particolare i risultati delle tre fasi del progetto saranno oggetto di uno specifico piano di comunicazione diretto agli Enti Locali ed alla popolazione dell’area. Tale piano utilizzerà principalmente le moderne tecniche di divulgazione informatica e dovrà tenere conto altresì della percezione della popolazione circa la qualità dell'aria locale rispetto alle molteplici sorgenti e all'avvio dell'inceneritore, generalmente identificato da chi vive nelle aree circostanti l’impianto come un potente modificatore della qualità dell'aria locale

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Il progetto di sorveglianza

• Considerata la criticità ambientale dell’area in cui sarà costruito l’impianto di incenerimento (presenza dell’autostrada, aeroporto, varie attività industriali, attività agricole, ect.), si è ritenuto indispensabile prevedere, già in fase di prescrizioni nell’ambito del procedimento di VIA, la realizzazione di un piano di sorveglianza sanitaria e di monitoraggio dello stato di salute della popolazione che risiede e/o lavora nell’area di ricaduta degli inquinanti emes si dall’impianto . Tale piano di monitoraggio dovrà prevedere una fase precedente alla costruzione ed al funzionamento (T0) e due fasi posteriori all’entrata in funzione (T1 – T2) .

1. Sorveglianza sanitaria popolazione residente2. Controllo contaminazione catena alimentare3. Sorveglianza sanitaria e monitoraggio biologico la voratori

termovalorizzatore

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1) PROGETTO DI MONITORAGGIO EPIDEMIOLOGICO DEGLI EFFET TI A BREVE E LUNGO TERMINE SULLA SALUTE DELLA POPOLAZI ONE RESIDENTE NELLE AREE CIRCOSTANTI IL COSTRUENDO TERMOVALORIZZATORE DI CASE PASSERINI

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EVIDENZE DI LETTERATURA

1. Porta e coll . nell’ambito del progetto INTERASE (Integrated Assessment of Health Risks on Environmental Stressors in Europe), finanziato dalla CE hanno pubblicato nel 2009 una revisione sistematica della letteratura riguardanti gli effetti sulla salute del trattamento dei rifiuti. In estrema sintesi per le popolazioni che vivono entro 3 Km da un inceneritore di vecchia generazione è stata trovata una limitata evidenza di un eccesso di rischio (3,5%) per tumori , e in particolare per alcune forme quali linfomi non Hodgkin e sarcomi dei tessuti molli e fegato.

2. Mattiello e coll. hanno pubblicato nel 2013 una nuova revisione sistematica sugli effetti sanitari nelle popolazioni che vivono nei dintorni di impianti di trattamento dei rifiuti, confermando che gli inceneritori di vecchia generazione erano importanti fonti di inquinamento e di danno per la salute ma che i cambiamenti nella tecnologia producano risultati più rassicuranti. I risultati della revisione confermano una evidenza limitata per il totale dei tumori e per i sarcomi dei tessuti molli e segnalano una evidenza limitata per i difetti alla nascita ed i disturbi riproduttivi (in particolare difetti oro-facciali e del tratto genitourinario)

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3. Ashworth e coll. hanno pubblicato nel 2014 una revisione sistematica focalizzata sugli effetti avversi alla nascita e neonatali , che includono anomalie congenite, peso alla nascita, gemellarità, rapporto naturale tra i sessi alla nascita (sex ratio), natimortalitàe mortalità infantile. Per quanto riguarda le malformazioni congenite segnalano una debole associazione con i difetti del tubo neurale ed una più forte con malformazioni facciali e difetti del tratto urinario .

4. Lo studio MONITER , che ha coinvolto le donne residenti in un raggio di 4 Km dagli 8 inceneritori attivi nelle Regione Emilia-Romagna ha evidenziato una relazione tra nascite pretermine (ed anche fortemente pretermine) ed esposizione materna alle emissioni degli inceneritori anche a livelli molto bassi

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In sintesi , i dati di letteratura mostrano che l’attenzione agli eventi avversi per la salute umana nelle popolazioni che vivono nei dintorni degli inceneritori si deve focalizzare su:

- tumori totali ed alcuni specifici tumori (in particolare linfomi non Hodgkin e sarcomi dei tessuti molli);

- effetti avversi per la salute riproduttiva, in particolare alcune malformazioni congenite, nascite pretermine, basso peso alla nascita, gemellarità).

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PERIODO IN STUDIO

Lo studio analizzerà un adeguato intervallo di tempo prima e dopo la attivazione del nuovo impianto . Il periodo in studio è pertanto diviso in 2 sottoperiodi :

- 01/01/2005 – 31/12/2014 (prima dell’entrata in funzione dell’inceneritore, fase “pre-avvio”) - 01/01/2018 – 31/12/2021 (dopo l’entrata in funzione dell’inceneritore, ipotizzando il termine dei lavori di costruzione nel 2017; fase “post-avvio”)

Per ottenere una stima più stabile della situazione precedente all’attivazione dell’inceneritore l’osservazione sarà estesa a 10 anni . L’osservazione post-avvio avrà in una prima fase una durata di 5 anni , con rapporto intermedio a 2 anni . Al termine di questa prima fase sarà valutata l’opportunità di proseguire ulteriormente la osservazione epidemiologica. Riguardo la durata del follow-up post avvio , è da tenere presente che il periodo di tempo considerato èpresumibilmente troppo breve per evidenziare eventuali effetti sanitari con una lunga latenza (patologie croniche, tumori), per cui è ipotizzabile l’opportunità di proseguire la sorveglianza epidemiologica a scadenze temporali più lunghe (almeno 10-15 anni).

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Articolazione progetto di sorveglianza popolazione

Sorveglianza degli effetti sugli esiti riproduttivi (aborti spontanei, nati pretermine e/o di basso peso, malformazioni congenite ecc.) e sull’incidenza dei tumori potenzialmente correlabili alle emissioni del termovalorizzatore nella popolazione residente nell’area di potenziale ricaduta delle emissioni dell’impianto, con particolare riferimento a PM10 e NOx, come indicano i risultati del progetto CCM del Min. della Salute:“Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno ad impianti di trattamento rifiuti”

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COSA SIGNIFICA OPERATIVAMENTE (in estrema sintesi)

• Definizione area di ricaduta emissioni dell’impiant o

• Costruzione Coorte residenziale , comprensiva dei cambi di residenza

• Georeferenziazione residenze per individuare chi risiede nelle aree di ricaduta delle emissioni e nelle aree esposte ad altre fonti di inquinamento (buffer intorno all’autostrada e alle strade ad alto traffico ed ad altre fonti emissive) e ruolo confondenti (es. livello socio-economico)

• Individuazione eventi sanitari avversi verificatisi tra i residenti

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AREA E POPOLAZIONE IN STUDIO

La popolazione in studio è costituita dai soggetti che hanno risieduto nei 3 comunidi Firenze (quartiere 5), Sesto F.no e Campi Bisenzio nei 10 anni precedenti e nei 5 successivi l’attivazione del nuovo impianto, focalizzando l’attenzione su chi ha vissuto nelle aree circostanti il nuovo impianto, potenzialmente esposte alle ricadute delle relative emissioni.

Per la esecuzione del progetto di sorveglianza epidemiologica è indispensabile che le anagrafi dei comuni interessati forniscano l’elenco di residenti/deceduti/emigrati nel periodo dello studio, necessari per la identificazione delle coorti dei residenti che sono alla base dello studio, completo di:- codice fiscale - data di nascita – sesso - indirizzo completo, se disponibili con le coordinate geografiche da utilizzare per la georeferenziazione - data inizio residenza;- data variazione residenza, emigrazione o morte-nazionalità*.

In base alle mappe di ricaduta potenziale delle emissioni dell’impianto, sarà focalizzata l’attenzione sulla popolazione residente in tale area, e comunque entro un raggio di 3 Km dalla localizzazione dell’impianto (camino).

* Data la presenza di una numerosa comunità cinese nell’area in studio sarà necessario avere anche informazioni sulla nazionalità dei cittadini non italiani per tenere conto di tale aspetto in fase di analisi.

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Valutazione Impatto Sanitario Termovalorizzatore ar ea fiorentina, anno 2003 -Georeferenziazione della popolazione residente nell ’area circostante la localizzazione di Case Passerini

3,0 Km 2,5 Km

1,0 Km

0,5 Km

3,0 Km 2,5 Km

1,0 Km

0,5 Km

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Tabella - Residenti nei comuni/quartieri in studio al 1/1/2013 e stima della popolazione residente nell’area di potenziale ricaduta al 2001 (da VIS 2003)

Comune anno Maschi Femmine Totale

Campi Bisenzio

2013

21.197 22.383 43.580

Firenze – Q5 51.004 57.698 108.702

Sesto F.no 22.867 25.328 48.195

Totale 95.068 105.409 200.477

"Area Ricaduta" 2,5 Km da camino 2001 - - 17.379

*

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Nella tabella è riportata la popolazione residente nei 3 comuni/quartieri al1/1/2013 e la popolazione residente nell’area di potenziale ricadutadell’impianto (2,5 Km dal camino) effettuata nel corso della VIS del 2003 . Tenuto conto che il quoziente di incremento della popolazione residente nella Asl 10, ritenuto indicativo della dinamica demografica dell’area in studio, è stato pari a circa il 7% tra il 2002 ed il 2013, si può stimare che la popolazione residente nell’area entro i 2,5 Km dall’impianto sia cresciuta di circa 1.200 persone, e che nel 2013 fossero residenti circa 18.600 persone. Inoltre l’allargamento al raggio di 3 Km comporterà una ulteriore estensione della popolazione residente nell’area in osservazione, in quanto coinvolge un territorio più intensamente urbanizzato. Ipotizzando che nella fascia 2,5-3,0 Km risieda un numero di abitanti simile a quelli residenti nel raggio 1,5-2,5 si può ritenere che la popolazione interessata al progetto di sorveglianza epidemiologica cresca di circa 18.000 e raggiunga i 36.000-37.000 soggetti .

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I risultati saranno raccolti e discussi nei rapporti di studio periodici (decennio pre-avvio; biennio e quinquennio post-avvio), confrontando anche le analisi pre/post-avvio.

I risultati attesi sono :• Misura del Rischio relativo di incidenza tumorale, decesso o ricovero per patologia non tumorale, esiti riproduttivi, in relazione ai valori di esposizionedell’area di residenza.• L’eventuale maggiore rischio statisticamente significativo di malattia nei residenti nelle aree di maggiore ricaduta prossime all’inceneritore (rispetto alle aree di controllo e/o nella analisi pre-post avvio) deporrà per un effetto significativo delle emissioni dell’inceneritore sul la salute della popolazione residente nelle aree circostanti l’impianto. • L’assenza di differenze significative tra i rischi per aree di residenza deporràinvece per l’assenza di effetti misurabili epidemiologicamente .

RISULTATI ATTESI

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2) PROGETTO DI MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI SULLA SALUTE TRAMITE IL BIOMONITORAGGIO DELLE POPOLAZIONI ANIMAL I E DELLA CATENA ALIMENTARE NELLE AREE CIRCOSTANTI IL COSTRUENDO TERMOVALORIZZATORE DI CASE PASSERINI

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Articolazione progetto sorveglianza catena alimenta re

Controllo della contaminazione della catena alimentareda IPA, diossine e PCB, metalli pesanti, attraverso indagini presso le attività di coltivazione e di allevamento presenti nell’area di potenziale ricaduta delle emissioni dell’impianto e monitoraggio delle popolazioni animali; il piano dovràvalutare la presenza di produzione di alimenti per autoconsumo e, se rilevanti, inserirli nel piano di monitoraggio.

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OBIETTIVI DELLO STUDIO E PERIODO IN STUDIO

Obiettivo del programma di monitoraggio è quello di valutare l'impatto degli inquinanti sulla catena alimentare attraverso un monitoraggio da effettuare in un arco temporale tale che permetta l'analisi degli eventuali effetti diretti ed indiretti delle emissioni del termovalorizzatore sulla filiera agronomica.A tale scopo sarà individuato un sistema di indicatori che possano fornire segnali utili per una gestione precoce di eventuali problemi o per avviare approfondimenti. Tale scelta verte su indicatori che possano permettere di valutare lo stato di salute che riguarda direttamente gli organismi viventi (piante e animali) produttori di alimenti e il consumatore, nella loro evoluzione nel tempo.

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Il piano si propone di avviare un programma di monitoraggio attraverso un confronto anteriore e successivo all'attivazione dell'impianto, da proseguire poi per un arco temporale di cinque anni Le attività avranno inizio il 01/01/2015 con la integrazione e la valutazione dei dati già in essere, la definizione della metodologia di indagine e dei protocolli di intervento, l'individuazione dei siti da campionare e dei programmi di campionamento delle matrici prescelte per valutare il T0.

L’osservazione post-avvio avrà in una prima fase una durata di 5 anni , con rapporto intermedio a 2 anni . Al termine di questa prima fase sarà valutata l’opportunità di proseguire ulteriormente l’osservazione epidemiologica per estenderla a 10 anni dalla attivazione del termovalorizzatore.

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AREA E POPOLAZIONE IN STUDIO

Il territorio da considerare come potenzialmente esposto a emissioni dirette e indirette è compreso nel raggio di 0-3 km dal termovalorizzatore estendibili a 5 km se la numerosità campionaria non risulta sufficiente e le aree di provenienza diacque di abbeverata, pascoli e fieno dovessero ricoprire un raggio più ampio.La scelta dell’area di studio permette di verificare, nel corso del tempo, se vi possono essere ricadute delle emissioni sulle filiere agroalimentari in un territorio più ampio a quello considerato dalla mappa delle deposizioni.

La popolazione in studio è costituita dalle aziende agricole e dagli allevamenti ovini presenti in tale raggio. A questo andrà affiancato un analogo campionamento in un’area di controllo ovviamente non esposta ad altre emissioni. Sono previsti n. 3 cicli di attività di campionamento da effettuare all’inizio dello studio (anno 0), a 24 mesi (anno 2) e a 60 mesi (an no 5).

Dopo la definizione della mappa di ricaduta , dall’anagrafe attività della Azienda Sanitaria Firenze, saranno selezionati gli elenchi degli allevamenti ovini e de lle aziende agricole presenti nell’area oggetto di studio.Saranno individuate n.10 aziende che allevano ovini e n.10 aziende agri cole che producono ortaggi nell'area di potenziale esposizione alle emissioni dirette o indirette dell'impianto.

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3) SORVEGLIANZA SANITARIA E MONITORAGGIO BIOLOGICO LAVORATORI ADDETTI ALL’IMPIANTO

Uno studio epidemiologico prospettico, comprensivo di monitoraggio

biologico , sui lavoratori addetti all’impianto con sorveglianza de llo stato di salute (tenendo conto anche degli obblighi di cui al d.lgs 81/08 e dell’andamento dei rischi occupazionali, in partico lare quelli relativi all’esposizione a metalli pesanti, IPA, diossine, P CB ecc.) (da estendere

eventualmente alla popolazione residente/presente ne ll’area di potenziale ricaduta)

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35Dipartimento della Prevenzione – Gruppo Salute Ambiente

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Lo Shapefile ESRI è un popolare formato vettoriale per sistemi informativi geografici.Il formato è stato sviluppato e regolato da ESRI, allo scopo di accrescere l'interoperabilità fra i sistemi ESRI e altri GIS. Di fatto è diventato uno standard per il dato vettoriale spaziale, e viene usato da una grande varietà di sistemi GIS.

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37UO Igiene e Sanità Pubblica – Gruppo Salute Ambiente