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P AGINA 2 GIUGNO 2014 CENTR O AIUT O ALLA VIT A Storie di vite salvate È indispensabile quando si fa qualche cosa tenere conto del “fine”, ossia perché si fa. Tutto quello che i Centri di Aiuto alla Vita fanno nello svol- gere il loro delicato compito rimane di solito nel segreto del cuore di tanti volontari: si preferi- sce vivere delle storie piuttosto che raccontarle. Mi permetto di fare un’eccezio- ne perché nello scorso mese di Maggio sono giunte al Cav due testimonianze che desidero con- dividere con tutti i tesserati e i sostenitori perché è grazie anche al loro aiuto che si può operare a favore della vita nascente. La prima testimonianza è di una volontaria del Centro di Ascolto presso l’Ospedale di Me- legnano, aperto il 18 marzo u.s. in collaborazione con il Cav di San Donato: “Una mamma si presenta allo sportello del Cav all’Ospedale di Vizzolo Predabissi. Quando tre mesi fa mi è stato proposto di diventare volontaria presso il Centro di Aiuto alla Vita, non avrei mai pensato che il mio cuore si sarebbe riempito di così tanta gioia. Il Cav si occupa di prestare supporto sia psicologico che materiale alle mamme in dif- ficoltà. La gravidanza è senza dubbio l’esperienza più entusia- smante nella vita di una donna. Ma in determinate circostanze alcune mamme scelgono di inter- romperla. L’aborto è materia di discussione da molti anni per le implicazioni scientifiche, mediche e morali che comporta. Ma spes- so nel fiume di parole e di retori- ca ci si dimentica la sofferenza immediata e futura che questa scelta può causare. Le moderne tecnologie permet- tono ai neonatologi di curare feti del peso di una mela, bambini nati prematuri che per mesi devo- no stare in incubatrici sofisticate e monitorati con apparecchiature di alta tecnologia e tutti dimostra- no una vitalità inaspettata data l’età e le dimensioni. Sappiamo con certezza che il feto dentro l’utero materno percepisce odori, sapori, suoni e li ricorda dopo la nascita. Pare addirittura che a trenta settimane il bimbo sia capace di sognare. Mi piace pen- sare che parte di questi sogni riguardino già la sua mamma, i sacrifici e le rinunce che sta facendo per metterlo al mondo ma anche la felicità che sta pro- vando. Ho deciso di scrivere queste poche righe per condividere la gioia che ho provato nella mia prima giornata come volontaria presso lo sportello dell’ospedale di Vizzolo Predabissi. Una mamma ha deciso di con- fidare la sua storia fatta di picco- le e grandi paure, dubbi e diffi- coltà contingenti; tutti ostacoli che sola non riusciva a superare. Sono bastate poche parole per dare fiducia e la promessa di un supporto concreto per farle cam- biare idea e decidere di portare a termine la sua gravidanza. Forse è solo una goccia nel mare ma sono certa che l’immen- sa gioia che ho provato quando mi ha comunicato la sua decisio- ne, non è neppure paragonabile all’emozione che lei proverà tenendo fra le braccia il suo bimbo. M. L. La seconda testimonianza, scritta su un foglio a quadretti, è di una ragazza che si è rivolta a noi, perché, dopo aver detto al suo ragazzo che era incinta, que- sti reagì malamente e le disse che se non avesse abortito l’avrebbe lasciata. “Care sig.re …………. Voglio esprimere il mio ringraziamento a voi e allo staff per la cortesia, l’umanità e la comprensione che mi state manifestando in questo mio momento di difficoltà.” C. V. (Ora la ragazza è al 5° mese di gravidanza che procede nel mi- gliore dei modi) Tutte le esperienze vissute nel nostro volontariato ci confermano che, quando una mamma è riusci- ta a scegliere per il “SI alla vita” non si è mai pentita di quella scel- ta benedetta. Per questo torna sempre da noi per ringraziare, con gli occhi lucidi. In preghiera con Maria nelle vie della Parrocchia Maggio, il mese delle rose, è tradizional- mente dedicato alla Madonna, per questo viene anche definito “Mese Mariano”, molto caro alla pietà popolare. La devozio- ne a Maria è stato uno dei fili conduttori e caratteristici di San Giovanni Paolo II, che ha scelto come “motto” del suo ministero l'espressione Totus tuus. Il Papa ha desiderato profondamente che ogni credente possa servirsi di Maria per arrivare più speditamente a Cristo. Maria è infatti la stella del mare, colei che ci aiuta a non perdere mai la bussola, e a virare sempre verso Cristo. Nel mese mariano è vivamente consigliata la quotidiana recita del Santo Rosario. Si tratta di una preghiera semplice, appa- rentemente ripetitiva, ma quanto mai utile per penetrare nei misteri di Cristo e di sua Madre. È, al tempo stesso, un modo di pre- gare che in tante apparizioni Ella ci chiede e San Giovanni Paolo II mai si stancò di ricordarci. Per tanto tempo, dopo una gior- nata d’intenso lavoro, raccolti nella quiete serena delle pareti domestiche, genitori e figli si riunivano intorno a un’immagine della Vergine Santa per pregare il santo Rosario. Papa Giovanni Paolo II, che molte foto ritraggono con la corona del Rosario in mano, ci ricordava: “il Rosario è anche, da sempre, preghiera della famiglia…. La famiglia che prega unita, resta unita”. Il Rosario era il mezzo per elevare la mente, rasserenare i cuori, trovare conforto nelle sofferenze e, soprattutto, unire i cuori dei familiari e volgerli tutti a Dio. Il Rosario era davvero la preghiera familiare per eccellenza. Anche noi quest’anno abbiamo confer- mato la devozione a Maria, ripetendo il pellegrinaggio di preghiera, con la statua della Madonna, per le via della parrocchia. Quest’anno poi abbiamo avuto la possibi- lità di portare per i nostri quartieri una sta- tua particolare e bellissima: una Madonna di Fatima che per molti anni ha seguito il ministero sacerdotale del nostro caro ed indimenticabile don Carlo Cerri (gentil- mente concessa dalla famiglia Cerri). Anche se il clima non sempre è stato favorevole, il coinvolgimento al momento di preghiera, è stato molto partecipato. Va tuttavia rilevato che, rispetto agli anni pre- cedenti, la presenza dei bambini non sem- pre è stata significativa. Un ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita degli incontri di preghiera e a Benito, Antonio e Tanino per il trasporto quotidiano del carro con la statua e l’organizzazione degli incontri. Parrocchiani alla “scoperta”di Pavia e della Certosa In gita con le Acli tra le ricchezze artistiche di Pistoia Pavia, che conobbe il dominio dei Longobardi e dei Visconti, ha accolto, lo scorso 21 maggio, un gruppo di parrocchiani che, guidati dal nostro Parroco, mons. Livraghi, e da don Travaini, ha potuto ammirare le meraviglie religiose, artistiche e culturali che questo luogo, a pochi chilome- tri dalla nostra città, offre. Il pellegrinaggio è iniziato con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di San Pietro in Ciel d’oro, nota perché accoglie, i resti di Sant’Agostino. Successivamente, accompagnati dalla guida Ileana, abbiamo iniziato una passeggiata per il centro storico di Pavia iniziando dal Castello Visconteo, edificato nel 1360. La seconda tappa, l’Università degli Studi creata nel 1361. Si è poi passati a Piazza della Vittoria e al Duomo, eret- to a partire del 1488. Si è giunti poi alla chiesa di San Michele, uno dei più famosi monumenti italiani, risalente al 1118 sulle rovine di una preesistente chiesa altomedievale. Dopo esserci rifollaciti al “santuario” della cucina pavese, ci siamo trasferiti alla Certosa di Pavia un capolavoro del rinascimento lombardo. Nella sua costruzione,si sono avvicendati i migliori tra archi- tetti, scultori e pittori come Bernardo da Venezia, il Mantegazza, il Bergognone. Questi e altri artisti si sono potuti apprezzare visitando il Monumento con la guida di un Frate Cistercense. Il pomeriggio si è chiuso con la visita all’Oasi di S. Alessio, dove abbiamo provato una esperienza nuova e diversa da quelle che si hanno in altri parchi. L’immersione nella natura e nell’habitat degli animali è stato dav- vero coinvolgente. La giornata è risultata per tutti i partecipanti (anche se pochi, rispetto ad altri pel- legrinaggi) molto soddisfacente e con la consapevolezza di aver trascorso un giorno felice nell’ammi- razione dei doni culturali e naturali che il buon Dio ci ha regalato. Pistoia, città d'arte Toscana, meno nota di vicini "giganti d'arte" quali Firenze, Pisa, Siena ..... ma non certo meno ricca di tesori d'arte ed un centro gradevolissimo, è stata la meta della tra- dizionale gita di primavera organizzata dal Circolo A.C.L.I di sabato 17 maggio 2014. Accompagnati da una guida particolarmente disponibile, sono state visitati importanti monu- menti, quali la chiesa di S. Andrea, custode del celebre pergamo di Giovanni Pisano, capolavoro di scultura medioevale. La visita a Pistoia è quindi proseguita verso il centro cittadino, con lo splendido Duomo, il Battistero, il Palazzo Comunale e del Podestà. Particolarmente pregevoli nel Duomo le terracotte vetrificate di finissima fattura, opere di Andrea Della Robbia. Dalla piazza si dipartono vicoli e si incrociano piazzette, di tipico sapore medioevale e carat- terizzate da botteghe e laboratori, ricordo e testimonianza di un tempo passato. Nel pomeriggio la visita è proseguita nella Lucchesia, per una conoscenza di Villa "Torregiani", sita nel Borgo di Cornigliano. La villa, sorta fra il ‘500 e ‘600 è tra le più importanti e scenogra- fiche dimore del periodo e, sempre con la presenza di una simpaticissima e spumeggiante guida, si sono apprezzati saloni affrescati, arredi d'epoca ed opere d'arte di eccellente fattura. La villa, tuttora abitata nei piani alti, è altresì circondata da un vastissimo parco all'inglese, perfettamente curato, ricco di essenze, arbusti e varietà floreali di vario genere. La giornata di sole ha reso particolarmente gradevole l'intero programma, concluso in serata col rientro a Sant’Angelo. BENEDIZIONE DELLE CASE Con il mese di giugno, il Parroco procederà alla Benedizione delle Case che, quest’anno, interesserà la parte est della nostra Parrocchia (rioni S. Martino, Lazzaretto, Vignole, Guattera, Pedrina, Pedrinetta, quartiere dei Boschi) ed alcune vie della zona ovest che lo scorso anno non sono state visitate. Quotidianamente, mediante un avviso, che verrà apposto agli ingressi delle case e delle palazzine, verranno informati i residenti delle zona che verrà visitata.

In preghiera con Maria nelle vie della Parrocchia · Parrocchiani alla “scoperta”di Pavia e della Certosa ... Si è giunti poi alla chiesa di San Michele, ... la parte est della

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Page 1: In preghiera con Maria nelle vie della Parrocchia · Parrocchiani alla “scoperta”di Pavia e della Certosa ... Si è giunti poi alla chiesa di San Michele, ... la parte est della

PAGINA2 GIUGNO 2014

CENTRO AIUTO ALLA VITA

Storie di vite salvateÈ indispensabile quando si fa

qualche cosa tenere conto del“fine”, ossia perché si fa. Tutto quello che i Centri di

Aiuto alla Vita fanno nello svol-gere il loro delicato compitorimane di solito nel segreto delcuore di tanti volontari: si preferi-sce vivere delle storie piuttostoche raccontarle.Mi permetto di fare un’eccezio-

ne perché nello scorso mese diMaggio sono giunte al Cav duetestimonianze che desidero con-dividere con tutti i tesserati e isostenitori perché è grazie ancheal loro aiuto che si può operare afavore della vita nascente.La prima testimonianza è di

una volontaria del Centro diAscolto presso l’Ospedale di Me-legnano, aperto il 18 marzo u.s.in collaborazione con il Cav diSan Donato:“Una mamma si presenta allo

sportello del Cav all’Ospedale diVizzolo Predabissi.Quando tre mesi fa mi è stato

proposto di diventare volontariapresso il Centro di Aiuto alla Vita,non avrei mai pensato che il mio

cuore si sarebbe riempito di cosìtanta gioia. Il Cav si occupa diprestare supporto sia psicologicoche materiale alle mamme in dif-ficoltà. La gravidanza è senzadubbio l’esperienza più entusia-smante nella vita di una donna.Ma in determinate circostanzealcune mamme scelgono di inter-romperla. L’aborto è materia didiscussione da molti anni per leimplicazioni scientifiche, medichee morali che comporta. Ma spes-so nel fiume di parole e di retori-ca ci si dimentica la sofferenzaimmediata e futura che questascelta può causare.Le moderne tecnologie permet-

tono ai neonatologi di curare fetidel peso di una mela, bambininati prematuri che per mesi devo-no stare in incubatrici sofisticatee monitorati con apparecchiaturedi alta tecnologia e tutti dimostra-no una vitalità inaspettata datal’età e le dimensioni. Sappiamocon certezza che il feto dentrol’utero materno percepisce odori,sapori, suoni e li ricorda dopo lanascita. Pare addirittura che atrenta settimane il bimbo sia

capace di sognare. Mi piace pen-sare che parte di questi sogniriguardino già la sua mamma, isacrifici e le rinunce che stafacendo per metterlo al mondoma anche la felicità che sta pro-vando.Ho deciso di scrivere queste

poche righe per condividere lagioia che ho provato nella mia

prima giornata come volontariapresso lo sportello dell’ospedaledi Vizzolo Predabissi.Una mamma ha deciso di con-

fidare la sua storia fatta di picco-le e grandi paure, dubbi e diffi-coltà contingenti; tutti ostacoliche sola non riusciva a superare.Sono bastate poche parole perdare fiducia e la promessa di un

supporto concreto per farle cam-biare idea e decidere di portare atermine la sua gravidanza.Forse è solo una goccia nel

mare ma sono certa che l’immen-sa gioia che ho provato quandomi ha comunicato la sua decisio-ne, non è neppure paragonabileall’emozione che lei proveràtenendo fra le braccia il suobimbo. M. L.

La seconda testimonianza,scritta su un foglio a quadretti, èdi una ragazza che si è rivolta anoi, perché, dopo aver detto alsuo ragazzo che era incinta, que-sti reagì malamente e le disse chese non avesse abortito l’avrebbelasciata.“Care sig.re …………. Voglio

esprimere il mio ringraziamento avoi e allo staff per la cortesia,l’umanità e la comprensione chemi state manifestando in questomio momento di difficoltà.”C. V.(Ora la ragazza è al 5° mese di

gravidanza che procede nel mi-gliore dei modi)Tutte le esperienze vissute nel

nostro volontariato ci confermanoche, quando una mamma è riusci-ta a scegliere per il “SI alla vita”non si è mai pentita di quella scel-ta benedetta. Per questo tornasempre da noi per ringraziare, congli occhi lucidi.

In preghiera con Marianelle vie della Parrocchia

Maggio, il mese delle rose, è tradizional-mente dedicato alla Madonna, per questoviene anche definito “Mese Mariano”,molto caro alla pietà popolare. La devozio-ne a Maria è stato uno dei fili conduttori ecaratteristici di San Giovanni Paolo II, cheha scelto come “motto” del suo ministerol'espressione Totus tuus. Il Papa ha desiderato profondamente che

ogni credente possa servirsi di Maria perarrivare più speditamente a Cristo. Maria èinfatti la stella del mare, colei che ci aiutaa non perdere mai la bussola, e a viraresempre verso Cristo. Nel mese mariano èvivamente consigliata la quotidiana recitadel Santo Rosario. Si tratta di una preghiera semplice, appa-

rentemente ripetitiva, ma quanto mai utileper penetrare nei misteri di Cristo e di suaMadre. È, al tempo stesso, un modo di pre-gare che in tante apparizioni Ella ci chiedee San Giovanni Paolo II mai si stancò diricordarci. Per tanto tempo, dopo una gior-nata d’intenso lavoro, raccolti nella quieteserena delle pareti domestiche, genitori efigli si riunivano intorno a un’immaginedella Vergine Santa per pregare il santoRosario. Papa Giovanni Paolo II, che molte foto

ritraggono con la corona del Rosario inmano, ci ricordava: “il Rosario è anche, dasempre, preghiera della famiglia…. Lafamiglia che prega unita, resta unita”. IlRosario era il mezzo per elevare la mente,rasserenare i cuori, trovare conforto nellesofferenze e, soprattutto, unire i cuori deifamiliari e volgerli tutti a Dio. Il Rosarioera davvero la preghiera familiare pereccellenza. Anche noi quest’anno abbiamo confer-

mato la devozione a Maria, ripetendo ilpellegrinaggio di preghiera, con la statuadella Madonna, per le via della parrocchia.Quest’anno poi abbiamo avuto la possibi-lità di portare per i nostri quartieri una sta-tua particolare e bellissima: una Madonnadi Fatima che per molti anni ha seguito il

ministero sacerdotale del nostro caro edindimenticabile don Carlo Cerri (gentil-mente concessa dalla famiglia Cerri).

Anche se il clima non sempre è statofavorevole, il coinvolgimento al momentodi preghiera, è stato molto partecipato. Vatuttavia rilevato che, rispetto agli anni pre-cedenti, la presenza dei bambini non sem-pre è stata significativa.Un ringraziamento a tutti coloro che si

sono impegnati per la buona riuscita degliincontri di preghiera e a Benito, Antonio eTanino per il trasporto quotidiano delcarro con la statua e l’organizzazione degliincontri.

Parrocchiani alla “scoperta” di Pavia e della Certosa

In gita con le Acli tra le ricchezze artistiche di Pistoia

Pavia, che conobbe il dominio dei Longobardi e dei Visconti, ha accolto, lo scorso 21 maggio,un gruppo di parrocchiani che, guidati dal nostro Parroco, mons. Livraghi, e da don Travaini, hapotuto ammirare le meraviglie religiose, artistiche e culturali che questo luogo, a pochi chilome-tri dalla nostra città, offre. Il pellegrinaggio è iniziato con la celebrazione della Santa Messa nellachiesa di San Pietro in Ciel d’oro, nota perché accoglie, i resti di Sant’Agostino.

Successivamente, accompagnati dalla guida Ileana, abbiamo iniziato una passeggiata per ilcentro storico di Pavia iniziando dal Castello Visconteo, edificato nel 1360. La seconda tappa,l’Università degli Studi creata nel 1361. Si è poi passati a Piazza della Vittoria e al Duomo, eret-to a partire del 1488. Si è giunti poi alla chiesa di San Michele, uno dei più famosi monumentiitaliani, risalente al 1118 sulle rovine di una preesistente chiesa altomedievale.

Dopo esserci rifollaciti al “santuario” della cucina pavese, ci siamo trasferiti alla Certosa di Pavia uncapolavoro del rinascimento lombardo. Nella sua costruzione,si sono avvicendati i migliori tra archi-tetti, scultori e pittori come Bernardo da Venezia, il Mantegazza, il Bergognone. Questi e altri artisti sisono potuti apprezzare visitando il Monumento con la guida di un Frate Cistercense. Il pomeriggio siè chiuso con la visita all’Oasi di S. Alessio, dove abbiamo provato una esperienza nuova e diversa daquelle che si hanno in altri parchi. L’immersione nella natura e nell’habitat degli animali è stato dav-vero coinvolgente. La giornata è risultata per tutti i partecipanti (anche se pochi, rispetto ad altri pel-legrinaggi) molto soddisfacente e con la consapevolezza di aver trascorso un giorno felice nell’ammi-razione dei doni culturali e naturali che il buon Dio ci ha regalato.

Pistoia, città d'arte Toscana, meno nota di vicini "giganti d'arte" quali Firenze, Pisa, Siena .....ma non certo meno ricca di tesori d'arte ed un centro gradevolissimo, è stata la meta della tra-dizionale gita di primavera organizzata dal Circolo A.C.L.I di sabato 17 maggio 2014.

Accompagnati da una guida particolarmente disponibile, sono state visitati importanti monu-menti, quali la chiesa di S. Andrea, custode del celebre pergamo di Giovanni Pisano, capolavorodi scultura medioevale.

La visita a Pistoia è quindi proseguita verso il centro cittadino, con lo splendido Duomo, ilBattistero, il Palazzo Comunale e del Podestà. Particolarmente pregevoli nel Duomo le terracottevetrificate di finissima fattura, opere di Andrea Della Robbia.

Dalla piazza si dipartono vicoli e si incrociano piazzette, di tipico sapore medioevale e carat-terizzate da botteghe e laboratori, ricordo e testimonianza di un tempo passato.

Nel pomeriggio la visita è proseguita nella Lucchesia, per una conoscenza di Villa "Torregiani",sita nel Borgo di Cornigliano. La villa, sorta fra il ‘500 e ‘600 è tra le più importanti e scenogra-fiche dimore del periodo e, sempre con la presenza di una simpaticissima e spumeggiante guida,si sono apprezzati saloni affrescati, arredi d'epoca ed opere d'arte di eccellente fattura.

La villa, tuttora abitata nei piani alti, è altresì circondata da un vastissimo parco all'inglese,perfettamente curato, ricco di essenze, arbusti e varietà floreali di vario genere.

La giornata di sole ha reso particolarmente gradevole l'intero programma, concluso in seratacol rientro a Sant’Angelo.

BENEDIZIONE

DELLE CASECon il mese di giugno,

il Parroco procederà alla

Benedizione delle Case che,

quest’anno, interesserà

la parte est della nostra Parrocchia

(rioni S. Martino, Lazzaretto,

Vignole, Guattera, Pedrina,

Pedrinetta, quartiere dei Boschi)

ed alcune vie della zona ovest

che lo scorso anno

non sono state visitate.

Quotidianamente,

mediante un avviso,

che verrà apposto agli ingressi

delle case e delle palazzine,

verranno informati i residenti delle

zona che verrà visitata.