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Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Francesca Falconi – LCA-lab
SRL
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Università di Pescara Facoltà di Economia
GRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCAGRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCA
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
COMPLESSITÁ AMBIENTALE
IL TERRITORIO È OGGETTO DI POLITICHE DA SVILUPPARE A DIVERSI LIVELLI MA CON RICADUTE SU UNO SPECIFICO AMBITO GEOGRAFICO.
LE POLITICHE AMBIENTALI COINVOLGONO DIVERSI LIVELLI DI GOVERNO: SISTEMA INTERNAZIONALE, ISTITUZIONI COMUNITARIE, STATO, REGIONI ED ENTI LOCALI.
LE POLITICHE AMBIENTALI DOVRANNO DEFINIRE GLI INTERVENTI DA ATTUARSI IN TUTTI I SETTORI (RIFIUTI, ACQUA, ENERGIA) E PER ORIENTARE IN SENSO ECOLOGICO IL NOSTRO MODO DI PRODURRE E CONSUMARE.
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
SVILUPPO SOSTENIBILE
UNA QUESTIONE ANTICA DAI TONI NUOVI
una famosa definizione dell’economista Kenneth Boulding (1966)
Sia pure in modo pittoresco chiamerò “economia del cowboy” l’ECONOMIA
APERTA; il cowboy è il simbolo delle pianure sterminate, del comportamento
instancabile, romantico, violento e di rapina che è caratteristico delle società
aperte. L’ECONOMIA CHIUSA del futuro dovrà rassomigliare invece
all’”economia dell’astronauta”: la Terra va considerata una navicella
spaziale, nella quale la disponibilità di qualsiasi cosa ha un LIMITE, per
quanto riguarda sia la possibilità di uso, sia la capacità di accogliere i rifiuti,
e nella quale perciò bisogna comportarsi come in un sistema ecologico
chiuso capace di rigenerare continuamente i materiali, usando soltanto un
apporto esterno di energia"
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
SVILUPPO SOSTENIBILE
UNA QUESTIONE ANTICA DAI TONI NUOVI
- la questione della sostenibilità è legata all’idea del LIMITE
- lo sviluppo sostenibile è un approccio operativo e pertanto ha
bisogno di strumenti
ANALISI DEL CICLO DI VITA (LIFE CYCLE ASSESSMENT – LCA)
ANALISI PER LA QUANTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
ANALISI DEL CICLO DI VITA
La valutazione del ciclo di vita è un processo di valutazione dei carichi
ambientali associati ad un prodotto, un processo o ad una attività che
passa attraverso l'identificazione e la quantificazione dell'energia e dei
materiali utilizzati e dei rifiuti immessi nell'ambiente; la valutazione degli
impatti di energia e materiali utilizzati e dei rilasci all'ambiente;
l'identificazione e la valutazione delle opportunità che comportano un
miglioramento ambientale. La valutazione comprende l'intero ciclo di vita
di un prodotto, processo od attività, ed include l'estrazione ed il
trattamento delle materie prime; la manifattura, il trasporto e la
distribuzione; l'uso, il riutilizzo, la manutenzione; il riciclaggio e
l'eliminazione finale".
definizione classica della SETAC (Society of Environmental Toxicology and Chemistry
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
ANALISI DEL CICLO DI VITA - LCA
Ogni prodotto, servizio o attività porta con sé una “storia”, sia A MONTE
e sia A VALLE del proprio utilizzo.
Estrazione e lavorazione materie
prime
Produzione e assemblaggio
Fine vita
Uso e manutenzione
Uso e manutenzione
fase del ciclo di vita che dura per il tempo utile del prodotto/servizio/
attività, e che è ovviamente
estremamente variabile a seconda del prodotto
medesimo
Distribuzione
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
PROFILO AMBIENTALE COMPLETO DEL PRODOTTO/PROCESSO
QUANTIFICARE LE EMISSIONI ASSOCIATE AD OGNI SINGOLA FASE DEL CICLO DI VITA
in termini di:
EMISSIONI DI SOSTANZE
POTENZIALI IMPATTI AMBIENTALI
INDICATORI AGGRAGATI DI IMPATTO POTENZIALE
servono a quantificare i potenziali impatti sull'ambiente derivanti dalle emissioni e dai consumi contabilizzati nella precedente fase di
ecoinventario. Più sostanze emesse possono contribuire ad un
singolo impatto.
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
INDICATORI AGGRAGATI DI IMPATTO POTENZIALE
SALUTE DELL’UOMO DALY: Disability-Adjusted Life Years, anni di vita persi a causa di una invalidità o morte prematura.
QUALITÁ DELL’ECOSISTEMA
PDF*m2*yr: Potentially Disappeared Fraction, ossia la frazione percentuale di specie che hanno una alta probabilità di non sopravvivere nell’area considerata, a causa di sfavorevoli condizioni di vita.
UTILIZZO DI RISORSE
MJ surplus: MJ in più necessari all’estrazione delle risorse quando la richiesta di queste sarà di 5 volte superiore a quella che è stata nel 1990.
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Processi
Materie
Energie
Risorse
Unità funzionale
Confini del sistema
Finalità dell’analisiEmissioni
ANALISI DEGLI IMPATTI
Classificazione Caratterizzazione sostanze Normalizzazione Valutazione
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO
ANALISI DI INVENTARIO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI CONFINI
DEL SISTEMA
Processi
Materie
Energie
Risorse
Unità funzionale
Confini del sistema
Finalità dell’analisiEmissioni
ANALISI DEGLI IMPATTI
Classificazione Caratterizzazione sostanze Normalizzazione Valutazione
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO
Processi
Materie
Energie
Risorse
Unità funzionale
Confini del sistema
Finalità dell’analisiEmissioni
ANALISI DEGLI IMPATTI
Classificazione Caratterizzazione sostanze Normalizzazione Valutazione
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO
ANALISI DI INVENTARIO
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI CONFINI
DEL SISTEMA
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
PERCHÈ È IMPORTANTE UN APPROCCIO DI CICLO DI VITA NELLA
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI?
Perché si evita il rischio di trasferire semplicemente l’inquinamento da
una fase all’altra del ciclo di vita anziché diminuire gli effetti globali.
Solo tenendo conto dell’intero ciclo di vita del prodotto si evita che, nel
migliorare alcuni processi industriali in un certo luogo, per esempio
nella fase di produzione, non si generino altri problemi ambientali in un
altro, per esempio nella fase di smaltimento finale.SMALTIMENTO FINALE
RIFIUTI
L’ANALISI LCA SOMMA GLI EFFETTI AMBIENTALI E I CONSUMI
DI RISORSE PER PRODURRE LE MERCI, PER IL LORO UTILIZZO
E PER IL LORO SMALTIMENTO
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Giunto al proprio FINE VITA il prodotto può:
- essere riutilizzato nei processi produttivi (totalmente o in
parte);
- i materiali componenti possono essere riciclati per la
produzione dello stesso tipo o di altri prodotti
- essere utilizzato a fini di recupero energetico (incenerimento
e termovalorizzazione)
- essere smaltito in discarica.
CONFRONTO CON LCA
SMALTIMENTO FINALE
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
DAI RIFIUTI DEI CICLI PRODUTTIVI E DOMESTICI CONVIENTE, DA UN
PUNTO DI VISTA ENERGETICO E AMBIENTALE, ESTRARRE
PRELIMINARMENTE ENERGIA O QUESTI STESSI FLUSSI POSSONO
ESSERE UTILIZZATI COME GIACIMENTI DI MATERIA DA RIUTILIZZARE,
PER QUANTO POSSIBILE, NEI CICLI PRODUTTIVI?
LCA: MISURA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E AMBIENTALE DELLE DUE SOLUZIONI
Con la combustione di un
inceneritore, a livello attuale
delle tecnologie disponibili
riusciamo ad estrarre circa il 25-
30% del contenuto energetico
del rifiuto a fronte di ingenti
emissioni gassose e solide
Con il riciclo si tratta di separare,
trattare i rifiuti con tecnologie a freddo
(trattamenti fisici quali lavaggi,
selezioni, triturazioni, granulazioni e
simili) così da ottenere una materia che
possa essere reintrodotta dei cicli
produttivi (in toto o in parte)
fonte: Ing. Massimo Cerani, Associazione ergETICA - Brescia
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
ESEMPIO: 1 ton di PETESEMPIO: 1 ton di PET
nell’analisi LCA si confrontano, oltre alla produzione a partire dai combustibili fossili e la loro lavorazione anche le destinazioni finalidestinazioni finali: DISCARICA, INCENERIMENTO o RICICLO
ANALISI ENERGETICA
- CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE NON RINNOVABILI -
PET IN DISCARICAPET IN DISCARICA
MATERIA PRIMA
83900 MJ83900 MJ
LAVORAZIONE
7790 MJ7790 MJ
FINE VITA
335 MJ335 MJ
PET INCENERITOPET INCENERITO
MATERIA PRIMA
83900 MJ83900 MJ
LAVORAZIONE
7790 MJ7790 MJ
FINE VITA
-21700 MJ-21700 MJ
PET RICICLATOPET RICICLATO
MATERIA PRIMA
83900 MJ83900 MJ
LAVORAZIONE
7790 MJ7790 MJ
FINE VITA
-77500 MJ-77500 MJ
Elaborazione da Metodo IMPACT 2002+ con software SIMAPRO 7.0
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
DA QUESTA ELABORAZIONE RISULTA CHE, A FRONTE DI UN
RISPARMIO DI 55800 MJRISPARMIO DI 55800 MJ, LA MIGLIORE SOLUZIONE DAL PUNTO DI
VISTA ENERGETICO È IL RICICLAGGIO MECCANICORICICLAGGIO MECCANICO.
L’OSSERVAZIONE PUÒ ESSERE APPLICABILE A TUTTE LE FRAZIONI DI
RIFIUTO AD ALTO POTERE CALORIFICO E CHE ABBIANO UNA
COLLOCAZIONE SUL MERCATO DEL RECUPERO.
Riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili, conservazione
dell’energia di feedstock e prevenzione dell’ingente flusso
energetico richiesto per la produzione primaria dei beni!
MA NON C’È SOLO L’ENERGIA!!!
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
VALUTAZIONE IMPATTI AMBIENTALI
- CONFRONTO FRA LE SOLUZIONI DI SMALTIMENTO -
Elaborazione da Metodo IMPACT 2002+ con software SIMAPRO 7.0
SALUTE UMANASALUTE UMANAQUALITQUALITÁÁ
ECOSISTEMAECOSISTEMACAM BIAMENTI CAM BIAMENTI
CLIMATICICLIMATICISALUTE UMANASALUTE UMANAQUALITQUALITÁÁ
ECOSISTEMAECOSISTEMACAM BIAMENTI CAM BIAMENTI
CLIMATICICLIMATICISALUTE UMANASALUTE UMANAQUALITQUALITÁÁ
ECOSISTEMAECOSISTEMACAM BIAMENTI CAM BIAMENTI
CLIMATICICLIMATICI
Qualche numero…
Per l’indicatore SALUTE UMANASALUTE UMANA riciclare il PETriciclare il PET
anzi che conferirlo in discarica comporta una
riduzione dell’impatto pari al 95,36%95,36%
Per l’indicatore QUALITQUALITÁ DELL’ECOSISTEMAÁ DELL’ECOSISTEMA riciclare il PETriciclare il PET anzi che
incenerirlo comporta una riduzione dell’impatto pari al 77,81%77,81%
Per l’indicatore CAMBIAMENTI CLIMATICICAMBIAMENTI CLIMATICI riciclare il PETriciclare il PET anzi che
incenerirlo comporta una riduzione dell’ emissione di gas serra pari al 99%99%
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
EFFETTI CANCEROGENI
IDROCARBURI AROMATICIIDROCARBURI AROMATICI
in ariain aria
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,3611 kg rispetto alla discarica0,3611 kg rispetto alla discarica
0,3591 kg rispetto all’inceneritore0,3591 kg rispetto all’inceneritore
DIOSSINADIOSSINA
in ariain aria
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,45E-10 kg rispetto alla discarica0,45E-10 kg rispetto alla discarica
7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore
0
0,1
0,2
0,3
0,4
kg
em
essi
FINE VITA 0,363 0,361 0,0019
PET IN DISCARICA
PET INCENERITO PET RICICLATO0,E+00
2,E-09
4,E-09
6,E-09
8,E-09
1,E-08
kg
em
essi
FINE VITA 4,77E-10 8,00E-09 2,48E-11
PET IN DISCARICA
PET INCENERITO PET RICICLATO
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
AFFEZIONI RESPIRATORIE
OSSIDI DI AZOTOOSSIDI DI AZOTO
in ariain aria
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,00661 kg rispetto alla discarica0,00661 kg rispetto alla discarica
0,00385 kg rispetto all’inceneritore0,00385 kg rispetto all’inceneritore
BIOSSIDO DI ZOLFOBIOSSIDO DI ZOLFO
in ariain aria
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,45E-10 kg rispetto alla discarica0,45E-10 kg rispetto alla discarica
7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore
0,00000
0,00100
0,00200
0,00300
0,00400
0,00500
0,00600
0,00700
0,00800
kg
em
essi
FINE VITA
FINE VITA 0,00732 0,00456 0,00071
PET IN DISCARICA
PET INCENERITO
PET RICICLATO
0,00000
0,00200
0,00400
0,00600
0,00800
0,01000
kg
em
es
si
FINE VITA
FINE VITA 0,00792 0,00793 0,00111
PET IN DISCARICA
PET INCENERITO
PET RICICLATO
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE
COD (Chemical Oxigen Demand)COD (Chemical Oxigen Demand)
in acquain acqua
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,26081 kg rispetto alla discarica0,26081 kg rispetto alla discarica
0,12681 kg rispetto all’inceneritore0,12681 kg rispetto all’inceneritore
FOSFATIFOSFATI
in acquain acqua
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
7,1E-5 kg rispetto alla discarica7,1E-5 kg rispetto alla discarica
5,91E-5 kg rispetto all’inceneritore5,91E-5 kg rispetto all’inceneritore
0,000
0,050
0,100
0,150
0,200
0,250
0,300
kg
em
essi
FINE VITA
FINE VITA 0,261 0,127 0,00019
PET IN DISCARICA
PET INCENERITO
PET RICICLATO
0,00E+00
2,00E-05
4,00E-05
6,00E-05
8,00E-05
1,00E-04
kg e
me
ssi
FINE VITA
FINE VITA 7,83E-05 6,64E-05 7,27E-06
PET IN PET PET
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
RISCALDAMENTO GLOBALE
COCO2 EQUIVALENTE2 EQUIVALENTE
in ariain aria
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
2,33 kg rispetto alla discarica2,33 kg rispetto alla discarica
3,53 kg rispetto all’inceneritore3,53 kg rispetto all’inceneritore
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
kg e
me
ssi
FINE VITA
FINE VITA 2,71 3,91 0,38
PET IN PET PET
CO2EQUIVALENTE
i quantitativi di CO, CH4, N2O si esprimono in
chilogrammi di CO2 equivalente, in base a
parametri di conversione calcolati tenendo
conto dell'effetto che tali composti hanno sul
fenomeno rispetto all'effetto della molecola di
CO2, considerato pari a 1.
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
LA CHIAVE DI VOLTA DI UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI DEVE
ESSERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTARACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTA CHE RAPPRESENTA LA
PRIMA FASE DI TUTTO IL CICLO, SU QUESTA SI DEVE INVESTIRE
POTENZIANDO PIATTAFORME ECOLOGICHE, SITI DI SELEZIONE,
LAVORAZIONE, STOCCAGGIO E ANCHE AVVICINANDOSI AL PRODUTTORE
CON SISTEMI DOMICILIARI DI RACCOLTA E DI IDENTIFICAZIONE, TALI DA
PREMIARE I COMPORTAMENTI SOSTENIBILI.
PUNTO DI PARTENZAPUNTO DI PARTENZA
LCA DI SISTEMALCA DI SISTEMA
Es. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Provincia di RovigoEs. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Provincia di Rovigo
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
PROVINCIA DI ROVIGO
COMPOSTO DA UN UNICO BACINO DI RACCOLTA FORMATO DA 50 COMUNI.
SI SPERIMENTANO 4 DIVERSI TIPI DI RACCOLTA*:
* PIANO PROVINCIALE 2003-2010
RACCOLTA TRADIZIONALE CON CASSONETTI STRADALI
RACCOLTA PORTA A PORTA PARZIALE
RACCOLTA PORTA A PORTA INTEGRALE
RACCOLTA FRAZIONE UMIDA CON CASSONETTI STRADALI
ANALISI DEL CICLO DI VITA PER INDAGARE LO STATO AMBIENTALE DI TALI SCELTE
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Un estratto dello studio…*
CONFRONTO FRA RACCOLTA INDIFFERENZIATA A SECCO E RACCOLTA DIFFERENZIATA (37,8%)
ANNO 2005
* TESI DI LAUREA MICHELE BARI – SCIENZE NATURALI UNIVERSITÁ DI FERRARA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
RACCOLTA INDIFFERENZIATA
L’IMPATTO AMBIENTALE DELLA RACCOLTA INDIFFERENZIATA L’IMPATTO AMBIENTALE DELLA RACCOLTA INDIFFERENZIATA DERIVA SOPRATTUTTO DALL’UTILIZZO DELLA DISCARICA. LA DERIVA SOPRATTUTTO DALL’UTILIZZO DELLA DISCARICA. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA INVECE CONSENTE DI CONFERIRE RACCOLTA DIFFERENZIATA INVECE CONSENTE DI CONFERIRE
PARTE DEI RIFIUTI AL RICICLO O ALLA TERMOVALORIZZAZIONE.PARTE DEI RIFIUTI AL RICICLO O ALLA TERMOVALORIZZAZIONE.
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
I NUMERI DEL CONFRONTO
Per gli indicatori legati agli effetti sulla salute umana, alla qualità Per gli indicatori legati agli effetti sulla salute umana, alla qualità
dell’ecosistema e al consumo di risorse la dell’ecosistema e al consumo di risorse la riduzione degli impattiriduzione degli impatti è è
superiore al 100%, anche perché il riciclo comporta un superiore al 100%, anche perché il riciclo comporta un
VANTAGGIO AMBIENTALE:VANTAGGIO AMBIENTALE:
SALUTE UMANA: 219%SALUTE UMANA: 219%
QUALITQUALITÁ DELL’ECOSISTEMA: 488,5%Á DELL’ECOSISTEMA: 488,5%
ESAURIMENTO DELLE RISORSE: 226,88%ESAURIMENTO DELLE RISORSE: 226,88%
RIDUZIONE, IN PARTICOLARE, DEL PARTICOLATO EMESSO IN ARIA
(-4210 kg ), DEGLI OSSIDI DI AZOTO EMESSI IN ARIA (-96200 kg),
DEL PETROLIO CONSUMATO (-2490000 kg)
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
93348 ton di rifiuti
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
UN OSSERVAZIONE CONCLUSIVA
Nel passato la produzione di merci è stata considerata sempre e comunque un
fatto positivo e solo di recente sono apparsi evidenti i costi ambientali che essa
comporta. La produzione sottrae materie prime ed energia dalle riserve naturali di
dimensioni finite e i rifiuti dei processi invadono gli ecosistemi, (la cui capacità di
ricevere e assimilare tali rifiuti e’ anch’essa finita).
Proprio una corretta gestione dei rifiuti e la possibilità che essi diventino nuova
materia prima può essere una soluzione da perseguire.
PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFUTI OCCORRONO:PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFUTI OCCORRONO:
- RESPONSABILIT- RESPONSABILITÁ INDUSTRIALE Á INDUSTRIALE (A MONTE) (A MONTE)
- RESPONSABILIT- RESPONSABILITÁ DELLA COMUNITÁ Á DELLA COMUNITÁ (A VALLE) (A VALLE)
- RESPONSABILIT- RESPONSABILITÁ DI CHI GOVERNA (PER SALDARE ENTRAMBE).Á DI CHI GOVERNA (PER SALDARE ENTRAMBE).
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
LCA E TERRITORIO
In quanto analisi di sistema, che prende in considerazione le iterazioni fra
apparati socio-economico ed ambientale, la LCA può consentire l’inserimento
della dimensione energetico-ambientale nel quadro della valutazione della
sostenibilità delle politiche di sviluppo economico del territorio.
In particolare, può essere usata come supporto:
- Nella gestione ottimale dei servizi pubblici (per esempio nella gestione dei
rifiuti e del sistema dei trasporti);
- Nella definizione delle politiche di prodotto (per esempio regolamenti da
seguire nella produzione e nello smaltimento di un prodotto);
- Nelle decisioni per l’istituzione di tasse o incentivi (La LCA permette di
individuare i prodotti ecologici da incentivare e quelli più impattanti da tassare);
- Nella valutazione e nella promozione dell’innovazione tecnologica ambientale
( Le amministrazioni pubbliche possono individuare le nuove tecnologie più
"pulite" per poi favorirne la diffusione).
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Università di Pescara Facoltà di Economia
GRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCAGRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCA
Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
GRAZIE GRAZIE DELL’ATTENZIONE!!!DELL’ATTENZIONE!!!
Francesca FalconiFrancesca Falconi
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