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INQUADRAMENTO TERRITORIALE
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Armatura Territoriale
La Fraschetta, piccolo territorio della Bassa Pianura Padana piemontese, è situato in Provincia di Alessandria e
raccoglie al suo interno vari Comuni. Fisicamente si presenta come una lingua di terra che scende dai preappennini
al Po, fiancheggiata da due torrenti, lo Scrivia ad est e l'Orba ad ovest. Da un punto di vista geofisico, la distesa
pianeggiante della Fraschetta è rappresentata graficamente da un triangolo, il cosiddetto "conoide alluvionale", la
cui base è una linea immaginaria che congiunge le colline di Tortona con le colline di Montecastello e il vertice si
trova presso la città di Novi Ligure.
Il nucleo principale di questo territorio, ovvero il cuore della regione Fraschetta, è contenuto nel Comune di
Alessandria, entro i limiti territoriali della Circoscrizione Comunale "Fraschetta", comprendente le frazioni di:
Cascinagrossa, Castelceriolo, Litta Parodi, Lobbi, Mandrogne, San Giuliano Nuovo, San Giuliano Vecchio, Spinetta
Marengo. Detta area si estende su una superficie di circa 86,668 km2 con una popolazione di 15138 abitanti, così
suddivisa:
Il Comune di Tortona si trova a 122 metri di altitudine sul livello del mare, collocandosi ai piedi delle ultime
propaggini collinari dell’Appennino ligure-piemontese. La città si è venuta sviluppando in parte in un’area
pianeggiante attraversata dal torrente Scrivia e in parte sulle colline orientali.
Fin dalla fondazione, infatti, la città si è attestata sulla sponda destra del fiume, protetta dalla presenza di una
fortificazione sul massiccio collinare e non è stata interessata da fenomeni di espansione fino all’abbattimento
della fortezza e delle mura, avvenuto agli inizi del 1800. La realizzazione della strada ferrata tra città e fiume, dei
collegamenti autostradali tra Milano, Genova e Torino, e la presenza del massiccio collinare sul lato opposto,
hanno avuto come conseguenza un’evoluzione urbana indirizzata esclusivamente a nord est e a sud. Questo ha
avuto un peso notevole nella formazione del carattere urbano della città.
Inquadramento
Tortona corrisponde all’antica Dertona (nel basso impero Terdona), città dei Liguri. La fondazione di Tortona si
ricollega forse alla costruzione nel 148 a.C. della Via Postumia, fra Piacenza e Genova.
Dell’antica Julia Dertona sopravvivono oggi interessanti testimonianze. Nella zona del Castello, lungo via Alle
Fonti, è visibile una parte dell’antica cerchia murata, in masselli squadrati; lungo via Emilia si trova l’area
cimiteriale romana e qui sono i resti di un ponte e di alcuni monumenti funerari.
In pieno centro, nel cortile della chiesa di San Matteo, c’è il cosiddetto sepolcro di Maiorano, l’imperatore ucciso a
Tortona nel 461 d.C.
Presso il Museo Civico sono custoditi circa 2000 reperti per la maggior parte di epoca romana, ma anche preistorici
e medievali, alcuni pezzi unici e pregevoli come il sarcofago di Elio Sabino, altri significativi per la loro
abbondanza (come lucerne ed anfore). Lo spazio espositivo è costituito da diverse sale, dall’annesso “giardino
archeologico” e dal “lapidario cristiano” ricco di 70 epigrafi, alcune di notevole antichità, tutte di grande
importanza documentaria. Attualmente il museo, costituito negli anni ’50, è in fase di riorganizzazione.
Nel centro storico di Tortona si possono ancora ammirare alcuni edifici medioevali. Risalgono, infatti, al XV secolo
una casa in Via Pinto sotto la quale è sito un caratteristico pozzo dell’epoca e un edificio a due piani in C.so
Leoniero. Anche Palazzo Guidobono, attuale sede di mostre ed eventi, fu dimora signorile nel XV secolo;
parzialmente ricostruito nel 1939, conserva all’interno un soffitto ligneo quattrocentesco con motivi decorati
araldici, porte settecentesche con sovrapporte dipinte e, nel sotterraneo, una scala romana e una “nivera”
rinascimentale.
Tortona possiede Chiese e Conventi di notevole pregio, come il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta , iniziato
nel 1574 e aperto al culto nel 1585, la Chiesa di Santa Maria Canale, già citata nel 1151, la Chiesa di San Matteo,
risalente al sec. XII, la Chiesa di San Giacomo, annessa all'Ospizio dei templari nel 1252, la Chiesa dei Cappuccini,
risalente al 1664, fino al Santuario della Madonna della Guardia, costruito nel 1931, per volontà di Don Orione, nel
sito dove, già nell'anno 1000, sembrava sorgesse una Chiesa dedicata alla Beata Vergine delle Grazie.
Aspetti Climatici
L’area della Fraschetta è ubicata in una fascia climatica temperata a clima continentale.
Dati termometrici. La temperatura nella zona presenta escursioni termiche notevoli: oscilla tra i -15 °C di
Gennaio-Febbraio e i +37 °C di Luglio-Agosto. La temperatura media annua è pari a 10,7 °C. Durante i tre mesi
estivi la temperatura media si aggira intorno a 17÷19 °C, mentre nei mesi più freddi (gennaio-febbraio) la
temperatura media è di 0,5 °C.
Dati anemometrici. Durante il quinquennio 1990÷1995 i venti hanno spirato preferibilmente lungo determinati
quadranti e secondo le seguenti percentuali riguardanti il numero di ore: NE (18,58%), SE (15,67%), SW (15,06%);
prevalenza dal ventaglio sud con 45% di ore, mentre i venti da nord hanno percentuale del 40% di ore. Talvolta i
venti sono molto forti e raggiungono come velocità massima picchi di 10 m/s, in special modo in primavera-estate.
Per il 60% di ore la velocità è comunque di 0÷1 m/s.
Dati pluviometrici. Le precipitazioni si aggirano, a seconda degli anni, tra una media di 400 mm (min) e di 1200
mm (max) annui, su un totale medio annuo di 25÷30 giorni di pioggia. I valori medi mensili più elevati si
riscontrano nel mese di ottobre (85 mm) e nel mese di maggio (70 mm). I valori medi minimi si registrano in luglio
(30÷35 mm) e in gennaio (40 mm). La primavera e l'autunno si confermano le stagioni più piovose. In autunno è
frequente un’intensa nebbia.
Dati idrometrici. I valori oscillano tra l'8% e il 100% di umidità relativa, con valori massimi concentrati in autunno,
inverno ed estate.
Dati barometrici. I valori barometrici oscillano tra i 981 e i 1030 Mbar. Dati relativi alla radiazione solare massima.
I valori si aggirano tra i 350 W/m2 (inverno) e i 1295 W/m2 (estate).
Aspetti geologici
Più in dettaglio, le formazioni terziarie affioranti nel bordo collinare tortonese si raccordano sotto i depositi
continentali quaternari mediante un'ampia struttura sinclinale costituente il cosiddetto Bacino Alessandrino.
L'elevato spessore dei sedimenti Pliocenici al centro di questa depressione (ca 2000 m) testimonia la forte
subsidenza che si è instaurata in tale regione e che è poi proseguita fino al Quaternario.
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Il bacino subsidente di Alessandria è sbarrato a NE da una dorsale sepolta di origine terziaria, nota in letteratura
come "alto di S. Giuliano" posta tra lo Sperone di Tortona e il Monferrato Orientale. Tale dorsale separa il Bacino
Alessandrino dall'altrettanto subsidente Bacino Tortonese. La pianura oggetto di monitoraggio si è così formata in
seguito al riempimento di due conche strutturali contigue (Pianura Alessandrina s.s. e Pianura Tortonese) e alla
successiva estensione verso l’alto di tale fase di deposizione sino al completo seppellimento, per una lunghezza di
15 km, della dorsale interposta.
I depositi quaternari sono tutti di origine fluviale e/o fluvio-lacustre e sono caratterizzati da sensibili variazioni di
facies sia laterali che verticali con fenomeni di eteropia e discordanza.
L’area di appartenenza al bacino Padano (Pianura Tortonese) è caratterizzata da una superficie di appoggio dei
depositi quaternari che presenta una costante immersione verso nord con inclinazioni blande.
Le varie formazioni marine terziarie sono costituite da alternanze di sedimenti argilloso-marnoso-arenaceo
conglomeratici passanti superiormente a depositi argilloso-sabbioso-ghiaiosi di facies fluviolacustre
(“Villafranchiano Auct.”) depositati in seguito alla regressione del “mare padano” nel Pliocene Superiore. Dal
punto di vista litologico i sedimenti “Villafranchiani” risultano essere per lo più sciolti, costituiti da un'alternanza
di sabbie da fini a grossolane, di argille limoso-sabbiose e di marne argillose grigio-verdastre (con faune lacustri);
sono anche presenti livelli ghiaiosi; sono rinvenibili talora concrezioni calcaree e livelli ricchi di materia organica.
Gli apporti detritici di questa unità sono generalmente meridionali (clasti di serpentiniti, arenarie, calcari, scisti).
Le litologie sopra descritte sembrano essere assenti nelle aree immediatamente adiacenti ai rilievi collinari, nella
zona a ovest di Tortona.
La pianura rappresenta il colmamento dei bacini Tortonese e Alessandrino, ad opera dei corsi d’acqua provenienti
dai rilievi alpini e appenninici. Essa è infatti costituita da una serie di ampi conoidi alluvionali che, dallo sbocco
delle rispettive valli, si aprono a ventaglio verso Nord, saldandosi lateralmente l’uno all’altro; i loro depositi,
prevalentemente grossolani, si interdigitano lungo il bordo del Monferrato con i materiali più fini del Tanaro. Nella
Pianura Alessandrina, tali conoidi si presentano profondamente incisi e terrazzati in seguito all'alternarsi di cicli
erosivo-deposizionali legati a cause tettoniche e climatiche.
Il complesso dei sedimenti alluvionali è costituito da depositi fluviali depositati dai corsi d'acqua che solcano (o
hanno solcato) la pianura: è caratterizzato da materiali a granulometria differente (ghiaie, sabbie e limi). I
depositi del Pleistocene medio sono rappresentati da un'alternanza di prevalenti ghiaie in matrice pelitica più o
meno abbondante e livelli limoso - argillosi; tali sedimenti sono caratterizzati da una coltre di alterazione a
granulometria fine di colore giallastra - rossastra.
I depositi d'età Pleistocene superiore-Olocene sono costituiti essenzialmente da ghiaie con presenza variabile di
matrice fine, intercalate alle quali si ritrovano lenti limoso - argillose; tali sedimenti sono caratterizzati dalla
presenza di una coltre di alterazione di ridotto spessore.
I caratteri litostratigrafici dei depositi quaternari sono strettamente legati all’evoluzione della piana alessandrina,
in particolare del suo margine meridionale, compresa tra le attuali aste dei torrenti Orba e Scrivia. Il conoide dello
Scrivia che dal quaternario ha subito un progressivo spostamento verso est verso la base dei rilievi collinari, in
epoca antecedente era radicato ben più a ovest e si interdigitava con i depositi provenienti dal bacino dell’Orba.
Analisi Evolutiva degli Insediamenti
Lo sviluppo urbanistico della Tortona alla fine del ' 700, si presentava come un piccolo centro urbano racchiuso da
una cinta muraria della lunghezza di 4.000 metri e protetto dal forte San Vittorio, a sua volta circondato da mura
perimetrali dalla lunghezza di 1.375 m. In quel momento storico era possibile ravvisare la presenza dei vecchi assi
viari del castrum romano; il duomo occupava una posizione centrale nell’assetto del tessuto urbano esistente.
Nel complesso il centro storico urbano aveva un estensione territoriale di 26 ha, nella quale era possibile
identificare una misura media per gli isolati di circa 0,7 ha e una densità edilizia di circa 8 mc/mq. E’ delimitato
da Via Matteo Bandello e Corso Montebello ad Ovest, Via Calderai e Via Domenico Schiavi a Nord-Est e dalle
pendici collinari a Sud.
Lo sviluppo urbanistico della Tortona all'inizio dell' 800 invece vede radicalmente modificarsi in questi primi anni
del secolo XIX l’assetto urbano ed il rapporto con il suo territorio con la demolizione del forte San Vittorio e
l’abbattimento della cinta muraria voluta da Napoleone.
La città tuttavia dopo l'abbattimento delle mura non si espande: fino al 1860-70 occuperà soltanto 32 ha con una
superficie fondiaria totale di circa 20 ha.
Il primo piano regolatore viene redatto nel 1837 a cura del cavalier Pietro Pernigotti e si pone come obiettivo non
solo quello di organizzare l’espansione del tessuto urbano, ma soprattutto di restituire una forma alla città storica
tramite gli interventi tipici dei piani di quest’epoca: l’allineamento degli edifici sul reticolo viario principale,
l’allargamento delle piazze e la realizzazione di portici nei luoghi di commercio più importanti.
Nella seconda metà dell’ottocento viene redatto un nuovo Piano Regolatore dall’ingegnere civico Giò Pincetti che
riprende di fatto quello precedente del Pernigotti. Gli elementi che caratterizzano il piano Pincetti sono il nuovo
tracciato della circonvallazione, posizionato il più vicino possibile alla stazione, e la creazione di un asse
privilegiato tra quest’ultima ed il Duomo.
Nel 1861 viene affidato l’incarico di redigere il nuovo Piano d’Ampliamento per la disciplina delle aree da
urbanizzare ex novo. Viene così stesa una serie di norme per l’espansione esterna della città, comprese quelle per
la regolazione dei 14 nuovi isolati che sorgeranno tra il vecchio perimetro della città (C.so Montebello) e la nuova
via di circonvallazione passante per la stazione ferroviaria.
Il riordinamento della città è portato a termine mediante la realizzazione di “viali alberati” che ne connettono i
punti nevralgici.
Le modifiche sul tessuto urbano di Tortona fino ai primi anni del ‘900 si concentrano soprattutto nell’interno della
città ed interessano il riordino delle nuove piazze, delle vie e dei viali alberati.
Nel 1896 viene redatto un nuovo Piano Regolatore che tiene conto del reale sviluppo della città. Si procede,
quindi, all’individuazione di tre aree utilizzabili per l’espansione: una zona ad ovest, una a nord ed una a sud.
L’area ad ovest del rilevato urbano è quella compresa tra la vecchia circonvallazione (Corso Romita) e la nuova
(Corso Repubblica). La scelta della destinazione d’uso per quest’area deriva direttamente dalla necessità di creare
la connessione tra stazione ferroviaria e centro città, connessione ancora molto debole al tempo della stesura del
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piano del 1896. per questo motivo si decide di destinare l’area alla realizzazione di edifici ad uso principalmente
pubblico (scuola, macello, mulino).
La zona a nord dell’abitato è caratterizzata da un tessuto urbano le cui vie principali si raccordano direttamente
alle strade uscenti dalla città.
La terza zona di espansione, quella a sud dell’agglomerato urbano, si localizza tra Corso Don Orione e Corso
Alessandria e vede l’affermarsi di fenomeni edilizi del tipo “quartiere-giardino”. Lo sviluppo di questa zona è
fortemente condizionato dalla presenza dei due assi polarizzanti (Corso Don Orione e Corso Alessandria) che
concentrano l’attività edilizia tanto da riuscire a spostare il baricentro della città dalla piazza del Duomo a Piazza
Roma.
Si insediano in questo periodo i primi opifici che sfruttano proprio la presenza della ferrovia per il trasporto delle
merci e la forza del torrente Scrivia per la generazione dell’energia necessaria alle macchine industriali. La prima
industria di una certa importanza è la filanda Pedemonti che arriva ad occupare, nei primi anni del Regno, 120
operai. Altre industrie sono la Della Beffa (macchine agricole, 50 operai), Parodi & Traversa (fornaci meccaniche,
150 dipendenti), Vignolo - Colombino e Buscaglia (cartiera, 400 operai).
Vi sono attività economiche che occupano lavoro in modo temporaneo tra le quali è possibile citare alcune filande,
fornaci e distillerie. In questi casi risulta problematico un esatto computo dei lavoratori effettivamente occupati.
Per quanto riguarda gli interventi previsti nel PRG del 1951, è possibile citare,la volontà di:
riordinane e adeguare il centro amministrativo e commerciale di Tortona, identificabile con la Via Emilia
risanare e migliorare il vecchio nucleo cittadino;
riordinare e attrezzare i quartieri sorti spontaneamente con un riferimento particolare alla città giardino
creare nuovi quartieri residenziali, necessari al presumibile sviluppo della città; in particolare nell’area a
nord-est tra la ferrovia e la strada per Voghera e a sud-ovest tra la tangenziale e la strada per Genova.
organizzare le zone industriali a nord-ovest della ferrovia
riorganizzazione, completamento o integrazione dei servizi e delle attività cittadine quali: la stazione
autolinee, il mercato all’ingrosso della frutta e della verdura, i mercati settimanali, il municipio, gli asili,
il macello i pompieri e l’ospedale
valorizzare la collina attraverso una strada d’accesso partendo dal punto di innesto dal Corso Alessandria in
via Emilia, l’istituzione di un vincolo a verde, il vincolo di particolari punti panoramici. Inoltre si prevede
un azzonamento a ville e la sistemazione della rete stradale per lo stadio già in costruzione.
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Nel P.R.G. del '70 invece si nota immediatamente lo sviluppo industriale nelle aree ad ovest della ferrovia diretta a
Novi Ligure, precedentemente destinate a terreno agricolo e nelle aree a nord della stazione ferroviario. Vengono
adibite a destinazione industriale anche alcune aree a nord della città lungo la statale per Voghera e a sud lungo la
statale per Genova.
Per quanto riguarda le zone residenziali sono previste delle aree d’espansione a sud del territorio di Tortona e sul
suolo collinare.
Le principali attività economiche sono ancora quelle legate all’agricoltura e all’industria.
Riguardo il comparto agricolo è possibile evidenziare la tendenza da parte dei coltivatori diretti, localizzati in
collina, ad allargare la propria dimensione aziendale.
Altro fenomeno in atto in questi anni è la scomparsa degli orti a conduzione famigliare posti ai margini della città
a causa del continuo sviluppo edilizio sul suolo urbano.
Riguardo alle attività industriali si rileva il problema dell’inadeguatezza delle superfici su cui vi sono le aziende;
questa insufficienza si ritiene d’intralcio per il normale iter produttivo, maggiorando notevolmente i costi di
produzione.
In conseguenza di ciò, e data l’impossibilità di acquisire terreni contigui alla loro proprietà, molte aziende sono
costrette a trasferirsi e a sostenere notevoli costi di spostamento.
I luoghi di rilievo culturale e paesaggistico del territorio tortonese esprimono la storia della città; musei, gallerie
d’arte, folklore cittadino, tradizione agricola e culinaria, parchi naturalistici, specie protette e salvaguardia
ambientale sono il quadro di riferimento della promozione territoriale in quanto esprimono concretamente
l‘evoluzione di questa terra.
In città risiede il 82% della popolazione, mentre il 17% risiede nelle frazioni.
Attività economiche
Le principali attività economiche sono ancora quelle legate all’agricoltura e all’industria.
Riguardo il comparto agricolo è possibile evidenziare la tendenza da parte dei coltivatori diretti, localizzati in
collina, ad allargare la propria dimensione aziendale.
Altro fenomeno in atto in questi anni è la scomparsa degli orti a conduzione famigliare posti ai margini della città
a causa del continuo sviluppo edilizio sul suolo urbano.
Riguardo alle attività industriali si rileva il problema dell’inadeguatezza delle superfici su cui vi sono le aziende;
questa insufficienza si ritiene d’intralcio per il normale iter produttivo, maggiorando notevolmente i costi di
produzione.
In conseguenza di ciò, e data l’impossibilità di acquisire terreni contigui alla loro proprietà, molte aziende sono
costrette a trasferirsi e a sostenere notevoli costi di spostamento.
In relazione alle superfici destinate all’industria si rileva che:
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- meno del 4% delle aziende dispone di una superficie di terreno minore di 500 mq
- circa il 2% delle aziende dispone di una superficie compresa tra 500 e 1.000 mq
- più del 7% delle aziende dispone di una superficie compresa tra 1.000 e 2.000 mq
- poco più del 50% delle aziende ha un a superficie che supera i 5.00mq
- il 23% delle aziende dispone di una superficie che supera i 20.000 mq
Si stima che per le esigenze in atto siano necessari 300.000 mq di nuovi terreni industriali.
Riguardo il trasporto delle merci tramite ferrovia, si segnala per l’anno 1967 97.275 tonnellate di merci in partenza
così suddivise:
- 83.854 tonnellate dal deposito tabacchi (importante centro di riferimento per il nord)
- 13.032 tonnellate di merci in genere
- 390 tonnellate di collettame
Si segnalano per lo stesso anno 106.895 tonnellate di merci in arrivo così suddivise:
- 78.252 tonnellate al deposito tabacchi
- 28.306 tonnellate di merci in genere
- 337 tonnellate di collettame
Per l’anno 1968 si segnala la partenza di 91.127 tonnellate di merci così suddivise:
- 83.360 tonnellate dal deposito tabacchi
- 7.432 tonnellate di merci in genere
- 390 tonnellate di collettame
Si segnalano per lo stesso anno 131.181 tonnellate di merci in arrivo così suddivise:
- 102.525 tonnellate al deposito tabacchi
- 28.316 tonnellate di merci in genere
- 341 tonnellate di collettame
E’ possibile quindi osservare nel biennio ‘67-‘68, per quanto riguarda il trasporto su ferro, una diminuzione delle
merci in partenza ed un incremento delle merci in arrivo sul territorio tortonese.
Riguardo l’ambito commerciale, dall’esame del movimento delle licenze si rileva una contrazione delle nuove
licenze emesse.
Per quanto riguardo l’ambito alimentare si osserva, dopo un periodo di espansione delle licenze, una contrazione
ed una migliore distribuzione sul territorio comunale. Il tessile e l’abbigliamento risultano efficienti.
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Sviluppo infrastrutturale
Nel 1958 entra in funzione il tratto d’autostrada Tortona – Serravalle facente parte dell’autostrada Milano –
Genova, mentre è del 1970 l’entrata in funzione della Torino – Piacenza.
Entro il 1971 è prevista la realizzazione dell’interscambio tra le due autostrade e la realizzazione di un nuovo
casello.
Per quanto riguarda la viabilità urbana è prevista la realizzazione di una strada collinare panoramica che
dall’estremità nord-est giunge fino a sud della città.
Il Piano Regolatore del 1995 non nasce solo come insieme di vincoli e regole da seguire, ma risulta più sensibile
alla questione ambientale predisponendo una strumentazione preventiva per garantire il diritto dell’ambiente così
come sancito dalla Costituzione.
Affronta inoltre tematiche emerse anche nelle direttive comunitarie e nello statuto della Regione Piemonte
riguardante gli effetti negativi delle attività produttive: la produzione non è più vista solo come mero strumento di
occupazione e fonte di reddito individuale, ma deve contribuire alla conservazione dell’ambiente, al ripristino dei
sistemi naturali e alla salvaguardia dei beni culturali.
A tal riguardo il nuovo Piano punta al contenimento del consumo delle aree agricole e alla salvaguardia degli
incolti tramite la coesistenza degli interessi economici e dell’ambiente.
La rivalutazione dell’uso agricolo del suolo sotto il profilo ambientale ed economico coincide con la difesa sia
dall’erosione provocata dall’espansione residenziale ed industriale, sia dalla compromissione operata
dall’edificazione sparsa e dalle reti infrastrutturali.
Il Piano conserva, per le zone residenziali, la struttura degli agglomerati urbani del passato che comprende le
abitazioni, i luoghi di lavoro produttivi e commerciali, le istituzioni per l’istruzione e l’assistenza, il centro di
governo e gli edifici per il culto. Allontana invece dal centro cittadino gli impianti per le attività agricole e
industriali localizzandole in aree apposite.
Le zone residenziali R25 e R26, situate alle estremità Nord e Sud dell’abitato, vengono destinate a futuri
insediamenti dei attività commerciali e alla formazione di poli terziari.
Viene proposta la formazione di un parco fluviale per la salvaguardia degli incolti e degli habitat di una grande
varietà di specie e per la conservazione e la regolamentazione degli invasi delle piene.
Il posizionamento degli insediamenti industriali è condizionato dalla posizione geografica e dall’inserimento
all’interno della rete infrastrutturali viaria e ferroviaria; da questo punto di vista, Tortona ricopre una posizione
vantaggiosa collocandosi sull’incrocio di grandi assi ferroviari e stradali, tuttavia tale rete risulta caotica e priva di
strutture intermodali a supporto del comparto produttivo.
Variazioni allo Strumento Urbanistico
Il Comune di Tortona è dotato di PRG approvato con DGR N. 43-42735 in data 30 Gennaio 1995, operante
dall'avvenuta pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte N. 9 dell'1/3-1995, dall'epoca della sua
approvazione ad oggi è stato necessario redigere oltre 47 varianti parziali approvate di cui n. 5 dal 1995 al 2000, n.
14 dal 2001 al 2005 e n. 27 dal 2006 ad oggi; n. 1 varianti normativa, n. 1 variante ai sensi art. 16 bis comma 3
della LR 56/77 e s.m.i. (varianti strutturali), nonchè n. 12 variazioni di cui all' art. 17, comma 8, della LR 56/77 e
s.m.i.
Di seguito si riporta l’elenco delle varianti approvate, adottate e in fase di stesura.
Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i. Variante al PRG approvato con DGR n. 43 – 42735 del 30 gennaio 1995
Approvata con DCC n. 14 del 22/02-1996.
Il progetto di variante era finalizzato all’individuazione di una nuova area industriale, la I24 , sulla quale
l’Amministrazione comunale ha realizzato il progetto per la creazione di un Piano per Insediamento Produttivo al
fine di beneficiare del contributo finanziario previsto dal Regolamento CEE 2081/93 ob.2 – Sottoprogramma FESR,
azione 1.6 “Creazione e sviluppo di aree attrezzate industriali e artigianali”.
Variante parziale al PRG – Via Galilei – Vai S. Pellico – Vai Sada (zona ex Loreto)
Approvata con D.C.C. n. 145 del 19/12-1997.
Il progetto di variante prevedeva la formazione di un parcheggio pubblico a raso esteso nell'area compresa tra Via
Sada, Via S. Pellico e Via Galilei, individuata e disciplinata dalla Tav.4 del nucleo antico del P.R.G. e dalle Norme
di Attuazione all'art. 25, gruppo 7.
Variante parziale al PRG – Zone industriali, viabilità e servizi di zona nord.
Approvata con DCC n. 146 del 19/12-1997.
Il progetto di variante prevedeva, relativamente alle zone industriali soggette a S.U.E., la suddivisione in
comparti, con modifica delle N.d.A e correzione cartografica della nuova circonvallazione nord del P.R.G. e la
classificazione di un terreno idoneo all'insediamento dell'area attrezzata per la popolazione zingara in zona
agricola A2 a servizi pubblici, con finalità socio-assistenziali.
Legge regionale 5/12-1977, n. 56, art. 17, comma 8, lett. g) – variazione alla categoria d’uso di area destinata a
servizi pubblici dal PRG in località Rivalta Scrivia.
Approvata con D.C.C. n. 50 del 18/05-1998
Il progetto di variante prevedeva la sostituzione della destinazione a servizi pubblici "aree per attrezzature
sportive" con quella ad "aree per piazza e/o parcheggi pubblici ed aree a verde pubblico" in zona residenziale R18,
su un area di proprietà comunale, adiacente all’Abbazia Cistercense in occasione del Grande Giubileo del 2000, per
la realizzazione di una struttura attrezzata per l’accoglienza e la sosta dei pellegrini in visita.
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Variante parziale al PRG – Viabilità zona I4. Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione progetto definitivo.
Approvata con D.C.C. n. 132 del 28/09-1998.
Il progetto di variante prevedeva, al fine di consentire la corretta progettazione del Piano particolareggiato
relativo al comparto b) della zona industriale I4 un aggiornamento della cartografia al fine di far coincidere la
cartografia di P.R.G. con la situazione di fatto già realizzata. Il progetto di variante, aveva il duplice scopo di
eliminare il contrasto tra lo stato di fatto e cartografia, relativamente alla viabilità già realizzata e ceduta al
Comune, ponendo altresì rimedio alla minima sovrapposizione riscontrata in merito alla delimitazione del Parco
dello Scrivia, ed adeguare l'incrocio della Via S. Ferrari, costituito dalla strada già realizzata (in posizione traslata)
e quella ancora da realizzare, prevista dal P.R.G., che è stata anch'essa lievemente traslata verso ovest.
Variante parziale al PRG – Nucleo Antico di Tortona – Via Sada – Ampliamento area servizi.
Approvata con D.C.C. n. 134 del 28/09-1998.
Il progetto di variante prevedeva la rimozione dei vincoli di Tutela Ambientale, di competenza comunale del
fabbricato prospicente Via Sada e della relativa area di pertinenza ed è stata estesa a tutto l'isolato la
destinazione a servizi pubblici previsti (area per parcheggi pubblici).
Variante parziale al PRG – Via Postumia/loc. Ribrocca. Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione progetto
definitivo.
Approvata con D.C.C. n. 102 del 08/11-2000.
Il progetto di variante prevedeva la modifica della destinazione urbanistica di alcune aree site in zona industriale
I5 e I6 originato da due ordini di motivi quali l'avvio da parte dell'Amministrazione Comunale del programma di
dismissioni patrimoniali e dalla necessità da parte di una azienda tortonese, di razionalizzare le proprie strutture
nel rispetto della tempistica imposta dai patti territoriali della provincia di Alessandria.
Legge regionale 5/12-1977, n. 56, art. 17, comma 8, lett. a) e b) – Area destinata a servizi pubblici esistenti
"Caserma vigili del Fuoco"
Approvata con D.C.C. n. 109 del 29/11-2000.
Il progetto di variante prevedeva l'adeguamento esatto dell'area per servizi pubblici sulla quale insisteva il nuovo
fabbricato dei VV.FF. e la relativa area di pertinenza.
Variante parziale al PRG – Nucleo antico – strutture a servizi di interesse generale. Controdeduzioni alle
osservazioni e approvazione progetto definitivo.
Approvata con D.C.C. n. 37 del 24/04-2001.
Il progetto di variante prevedeva l’ampliamento dell’area a Servizi Pubblici Esistenti tra via Passalacqua e Via
Emilia e l’individuazione sulla Tav. 4a di due nuovi ambiti di intervento, "D" e" E", definiti ambiti di riqualificazione
di immobili destinati allo svolgimento di attività di interesse generale.
Variante parziale al PRG – zona residenziale R13 – Approvazione progetto.
Approvata con D.C.C. n. 74 del 03/08-2001.
Il progetto di variante prevedeva il cambio di destinazione da "abitazione" ad "ospitalità" della porzione di
fabbricato ad uso residenziale, posto in Strada Viola, pari a mq. 174 per la realizzazione di una attività turistico –
alberghiera.
Variante parziale al PRG – Viabilità zona R4 – R5 – I6 Controdeduzioni alle osservazioni – Approvazione progetto.
Approvata con D.C.C. n. 75 del 03/08-2001.
Il progetto di variante prevedeva nella zona R4 R5 la modifica della viabilità a causa dei ritrovamenti archeologici
rinvenuti nei pressi delle viabilità prevista e conseguente individuazione di aree da sottoporre a SUE; nella zona I6
la variante prevedeva un tratto nuovo di viabilità al fine di collegare Le due aree interessate dai ripettivi PIP,
ovvero la CO.IN.ART. I e la CO.IN.ART. II.
Legge regionale 5/12-1977, n. 56, art. 17, comma 8, lett. b). Adeguamento di limitata entità della localizzazione
delle aree destinate a servizi sociali e ad attrezzature di interesse generale Località Cascina Claudia.
Approvata con D.C.C. n. 87 del 28/09-2001.
Il progetto di variante prevedeva, secondo l’art. 17, comma 8 della LR 56/77, una ridistribuzione, in misura
parziale, delle aree destinate a servizi sociali e ad attrezzature di interesse generale Località Cascina Claudia per
soddisfare maggiormente le esigenze della committenza (ASL 20)
Variante parziale al PRG – zona industriale I3, comp a).
Approvata con D.C.C. n. 85 del 28/09-2001.
Il progetto di variante prevedeva la ridistribuzione delle aree destinate a servizi pubblici previsti nell’ambito di
intervento del comparto a) del SUE in zona I3 in quanto interamente dislocate su un'unica proprietà.
Variante parziale al PRG – Zona a servizi sanitari socio assistenziali – Approvazione progetto definitivo.
Approvata con D.C.C. n. 51 del 22/05-2002.
Il progetto di variante prevedeva la trasformazione di un area di mq. 22.000, da zona agricola A3 a zona destinata
a strutture sanitarie e socio – assistenziali in quanto l’area era stata individuata dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Tortona per la realizzazione di una nuova struttura socio – sanitaria.
Variante parziale al PRG – Viabilità zona I4
Approvata con D.C.C. n. 52 del 22/05-2002.
Il progetto di variante prevedeva una contenuta rettifica di un tratto di strada prevista dal P.R.G. vigente in zona
industriale I4, propedeutica alla formazione di un Piano Particolareggiato da realizzarsi sul comparto a) della
citata zona industriale.
Variante parziale al PRG – zona industriale I2.
Approvata con D.C.C. n. 36 del 08/04-2003.
Il progetto di variante prevedeva la variazione urbanistica di alcuni terreni siti in strada provinciale per
Castelnuovo Scrivia, per ottenerne la destinazione industriale in luogo di quella agricola allo scopo di trovare una
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soluzione al problema relativo alla viabilità di collegamento fra i terreni che fanno parte del SUE a cui la zona I2 è
sottoposta, di fatto interclusi, e la strada provinciale per Castelnuovo Scrivia.
Variante parziale al PRG – Dismissione aree per Servizi pubblici in zona R8.
Approvata con D.C.C. n. 45 del 15/04-2003.
Il progetto di variante prevedeva la rimozione del vincolo a servizi pubblici esistenti previsti in Strada Viola Rosè
Faceto al fine di poter attivare la procedura di alienazione prevista nell’ambito del programma di dismissione di
alcuni beni patrimoniali da tempo avviato dall’Amministrazione.
Legge regionale 5/12-1977, n. 56, art. 17, comma 8, lett. c) – Adeguamento di limitata entità di area sottoposta a
SUE.
Approvata con D.C.C. n. 72 del 17/09-2003.
Il progetto di variante prevedeva ai sensi dell’art. 17, comma 8 lett. c) della LR 56/77, una rettifica cartografica
del limite di azzonamento per le parti corrispondenti al sconfinamento sulle aree limitrofe adibite a ferrovia e
strada.
Variante parziale al PRG – Riconoscimento impianto produttivo in zona impropria.
Approvata con D.C.C. n. 117 del 16/12-2003.
Il progetto di variante prevedeva il riconoscimento di una attività artigianale per la manutenzione motori per
trattori agricoli e attrezzature similari, autocarri commerciali e veicoli privati, fra quelle comprese all’ art.51
delle Norme di Attuazione del PRG vigente, essendo la medesima collocata in zona agricola A2.
In corrispondenza della località sulla quale è ubicato l’insediamento in argomento, è stato posto il simbolo “IP” ed
il perimetro dell’area sulla quale viene svolta l’attività.
Variante parziale al PRG – Tamai Giuliano – zona residenziale R13. Approvazione
Approvata con D.C.C. n. 118 del 16/12-2003.
Il progetto di variante prevedeva il cambio di destinazione da "abitazione" ad "ospitalità" (mq 25) di una porzione di
fabbricato ad uso residenziale, posto in Strada Viola, parte già destinata ad attività turistico – alberghiera.
Variante parziale al PRG – Rilocalizzazione aree destinate a Servizi Pubblici.
Approvata con D.C.C. n. 119 del 16/12-2003.
Il progetto di variante interessava esclusivamente aree destinate a servizi pubblici o private di interesse generale,
ubicate nell’ambito del territorio comunale.
In particolare il progetto di variante prevedeva: la trasformazione da area agricola A2 ad area per "Servizi
destinata ad Impianti Sportivi", di una superficie di mq10.000 circa sita nell’ambito aziendale della cascina
Riccarda, già sede del circolo sportivo per attività ippica "Centro Ippico Torrione" e la trasformazione di alcuni
fabbricati a destinazione residenziale a "Servizi esistenti privati di uso o interesse pubblico" di proprietà della
Congregazione delle "Piccole Suore Missionarie della Carità – Don Orione".
Variante parziale al PRG – Attività estrattiva.
Approvata con D.C.C. n. 6 del 21/01-2004.
Il progetto di variante prevedeva il rinnovo ed ampliamento dell’autorizzazione alla coltivazione di una cava di
sabbia e ghiaia in località Cascina Castello Armellino, già autorizzata con deliberazione della Giunta Comunale
n.113 del 3 aprile 2001, in quanto ai sensi dell’art.3 della Legge Regionale n.69 del 22 novembre 1978
l’autorizzazione all’esercizio di cava, costituisce avvio del procedimento di variante al PRG vigente relativamente
ai mappali interessati.
Legge regionale 5/12-1977, n. 56, art. 17, comma 8, lett. c). Adeguamento del perimetro di area sottoposta a SUE
in C.so Repubblica.
Approvata con D.C.C. n. 68 del 29/09-2004.
Il progetto di variante prevedeva ai sensi dell’art. 17, comma 8 lett. c) della LR 56/77, un adeguamento del
perimetro dell’area sottoposta a SUE riguardante la zona compresa tra C.so Cavour e C.so della Repubblica a causa
di una non esatta corrispondenza ai limiti catastali.
Variante parziale al PRG – Adempimenti per esecuzione sentenza TAR Lazio nr. 1406/2004.
Approvata con D.C.C. n. 8 del 09/02-2005.
Il progetto di variante prevedeva di eliminare dalla cartografia la retinatura che contraddistingue le aree soggette
a vincolo archeologico di cui al D.M. 9 giugno 1993 sostituendo ad essa la simbologia delle aree a forte potenziale
archeologico.Tale determinazione è motivata dalla necessità, da parte dell’Amministrazione Comunale, di
garantire ogni cautela possibile affinché la futura edificazione sul territorio non pregiudichi gli aspetti legati alla
storia ed alla cultura locali.
Variante parziale al P.R.G. – Zona industriale I6 – Norme per attività commerciali
Approvata con D.C.C. n. 22 del 16/03/2005.
Il progetto di variante prevedeva la modifica delle Norme di Attuazione, in particolare l’art. 49 lett. a), della zona
industriale I6, limitatamente all’introduzione della possibilità di attuare esercizi commerciali di tipo L1, sulle aree
oggetto dell’istanza in funzione dei contenuti della deliberazione n.61 del 17 giugno 2002, con la quale si stabiliva
di riconoscere la possibilità di attivare esercizi commerciali di tipologia L1 (localizzazioni commerciali urbane non
addensate) solamente nelle zone urbanisticamente compatibili e con indice di edificabilità corrispondente o
superiore a 1 mc./mq. escludendo le zone di collina ove l’indice di edificabilità risulta invece inferiore, la
deliberazione n.8 del 21 gennaio 2004 estendeva tale possibilità ad ulteriori aree, corrispondenti alla zona
industriale I3 (con esclusione della parte priva dei requisiti in materia commerciale e della parte compresa nella
fascia C del PAI), all’intera zona industriale I5 ed alla zona industriale I6 (limitatamente alla porzione nord,
provvista dei requisiti commerciali necessari).
Variante Normativa generale. Approvazione atti integrativi.
Adozione con D.C.C. n. 23 del 16/03-2005. (Adozione progetto definitivo)
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Variante Normativa generale. Approvazione atti integrativi.
Approvata con D.C.C. n. 85 del 28/11-2005.
Variante generale normativa al P.R.G. vigente - Delibere del Consiglio Comunale N. 23 del 16/3-2005 e N. 85 del
28/11-2005 - Adozione determinazioni ai sensi dell'art. 15, camma 13, della L.R. 56/77 e successive modificazioni
ed integrazioni.
Approvata con DCC n. 110 del 11/12/2006.
Approvazione della Regione Piemonte con DGR n. 18-6108 del 10 dicembre 2007.
L’evoluzione del panorama normativo in materia urbanistica dopo l’entrata in vigore di nuove disposizioni
legislative strettamente connesse alla gestione dello strumento urbanistico comunale, unitamente all’esperienza
maturata nell’attuazione del P.R.G. a far tempo dalla sua approvazione, hanno determinato la necessità di
intervenire allo scopo di aggiornare ed adeguare le norme stesse, cogliendo nel contempo l’occasione per dissipare
ogni possibile dubbio ed offrire interpretazioni univoche, soprattutto nel tentativo di fornire ai tecnici e
professionisti un apparato normativo costituito da elementi certi e di semplice applicazione.
Variante parziale al PRG – Nucleo Antico di Tortona – Via S. Marziano e Vicolo Trinità.
Approvata con D.C.C. n. 52 del 16/06-2005.
Il progetto di variante prevedeva la rimozione del vincolo di facciata imposto sui fabbricati posti in via S. Marziano
– ang. Vicolo della Trinità, dal PRG vigente. L’eliminazione del vincolo di tutela ambientale di competenza
comunale limitata ai prospetti – gruppo 3 – , ed il passaggio quindi al gruppo 4, che individua gli edifici privi di ogni
tipo di tutela, che consente, ai sensi dell’art.25 delle Norme di Attuazione, un generale riassetto degli immobili,
con una serie di interventi di recupero della volumetria preesistente.
Inoltre sulla tavola 2 mappa 7 in scala 1:5.000 “Azzonamento – Viabilità – Servizi” è stata indicata la superficie di
mq. 190 da destinare a spazi pubblici ai sensi dell’art. 21 della LR 56/77 e smi, con la collocazione dell’area a
servizi pubblici previsti, corredata dei simboli “parcheggio pubblico” e “verde pubblico secondo quanto indicato
dalla Giunta Comunale.
Variante parziale al P.R.G. – Misure atte a favorire il contenimento degli interventi edilizi nelle aree collinari.
Approvata con D.C.C. n. 28 del 20/04/2006.
Il progetto di variante prevedeva la modica delle Norme di Attuazione all’art. 19 che disciplina le cosiddette zone
residenziali di collina, meglio definite in R11, R12, R13, R23, R27, R28 e R29, dove sono state introdotti nuovi
parametri edilizi, in particolare prescrivendo che il lotto fondiario minimo sia di mq. 1500, allo scopo di limitare la
realizzazione di nuovi interventi su lotti eccessivamente esigui, con il conseguente rischio di addossare più
fabbricati in aree che rivestono particolare pregio ambientale.
Variante parziale al PRG – Riperimetrazione zona I8 – Ridistribuzione zona I3 e R1 – Ampliamento zona I17 –
rimozione servizi pubblici zona R2.
Approvata con D.C.C. n. 29 del 20/04-2006.
Il progetto di variante interessava quattro differenti aree del territorio comunale che possono essere così
sintetizzate:
Riperimetrazione della zona industriale I8 senza alcuna modificazione della superficie territoriale
complessiva della medesima, in strada Savonesa per insediamento di uno scalo ferroviario con area
logistica e centro intermodale strettamente connessi alla Linea AC/AV Terzo Valico dei Giovi Genova –
Milano.
Ridistribuzione della zona industriale I3 e della zona residenziale R1 con incremento di mq. 1.559 di
quest’ultima e conseguente pari riduzione della zona industriale, in corso Repubblica (futuro insediamento
del supermercato Esselunga);
Ampliamento di mq. 12.782 della zona industriale I17, in prossimità di strada comunale Capannoni allo
scopo di realizzare, nell’ambito di un programma di espansione e riorganizzazione aziendale, fabbricati
destinati alla produzione di nuove tipologie costruttive prefabbricate (società Codelfa SpA);
Rimozione di area destinata a servizi pubblici esistenti di mq. 3.300, in zona residenziale R2 (corso Cavour
– via Leonardo da Vinci) sull’area denominata ex- Enel dal momento che gli uffici e le strutture Enel sono
stati collocati in altra località. Contestualmente il progetto di variante prevedeva anche l’imposizione
della procedura di strumento urbanistico esecutivo unitario sull’intera superficie di proprietà, così come
indicato dalla Giunta Comunale.
L.R. 5/12-1977, N. 56, articolo 17, comma 8, lettera c) - Adeguamento del perimetro di area sottoposta a
Strumento Urbanistico Esecutivo, in zona residenziale "R18" - Frazione Rivalta Scrivia.
Approvata con DCC n. 34 del 20/04/2006
Il progetto di variante consiste nell’adeguamento del perimetro di alcune aree sottoposte a strumento urbanistico
esecutivo, tutte comprese nella zona residenziale R18 in frazione Rivalta Scrivia, allo scopo di stralciare un area
sottoposta a SUE ma già edificata.
Variante parziale al P.R.G. – Imm. Adriatica – ampliamento zona I18.
Approvata con D.C.C. n. 65 del 27/07/2006.
Il progetto di variante era finalizzato alla trasformazione di un terreno posto in strada statale n. 211 della
Lomellina incrocio strada comunale Bosco, della superficie di mq. 51.065, da zona agricola A2 a zona industriale
I18 in considerazione del programma di sviluppo delle aziende della società Immobiliare Adriatica ITAC TRASPORTI
spa, S.A.M. srl, CENTAUTO spa poste su altra area del territorio tortonese.
Variante parziale al P.R.G. – Ampliamento zona industriale I18 e retrocessione zona industriale I23.
Approvata con D.C.C. n. 94 del 13/11/2006.
Il progetto di variante prevedeva la trasformazione di un terreno posto in strada statale n. 211 della Lomellina,
della superficie di mq 17.230, da zona agricola AS a zona industriale I18, nonché una retrocessione a destinazione
agricola di una un area attualmente inclusa in zona industriale I23 allo scopo di collocare sull’area un nuovo
insediamento industriale destinato alla manutenzione di autoveicoli industriali.
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Variante parziale al P.R.G. – Soc. Appia S.r.l. – Ampliamento zona industriale I18.
Approvata con D.C.C. n.112 dell’11/12/2006.
Il progetto di variante era finalizzato alla trasformazione di alcuni terreni posti in strada statale n. 211 della
Lomellina, della superficie complessiva di circa mq. 330.000, da zona agricola A2 a zona industriale I18, con
contemporanea retrocessione da zona industriale I23 a zona agricola A1 di alcuni terreni pari a mq. 430.000. La
variante è motivata dal pervenire alla società Appia srl, da parte di aziende importanti di vari settori, di proposte
di localizzazione di nuove attività nelle aree circostanti l’area logistica principale, di oltre mq 500.000.
Variante parziale al P.R.G. – zona industriale I11 – art. 50, lett. c) delle Norme di attuazione del P.R.G.
Approvata con D.C.C. n. 9 del 26/02/2007.
L’intervento di variante urbanistica consisteva nella sola modificazione dell’art. 50 lettera c) “Altezza massima dei
fabbricati”, attualmente fissata in ml 10,00.All’articolo suddetto è stato aggiunto un nuovo comma formulato
come segue: "Per esigenze strettamente connesse alla riorganizzazione delle fasi produttive e di stoccaggio,
l’altezza massima è fissata in ml. 26,00, esclusivamente per il fabbricato ubicato sul mappale n. 1045 del foglio
48. Nell’occasione il relativo permesso di costruire sarà disciplinato da convenzione edilizia che, oltre a definire le
modalità dell’intervento comprenderà azioni mirate alla mitigazione ed alla compensazione".
Variante parziale al P.R.G. – Soc. Marina Srl – zona residenziale R15.
Approvata con D.C.C. n. 11 del 26/02/2007.
Il progetto di variante prevedeva la trasformazione di una striscia di terreno da zona agricola A3 a zona R15, ad
essa adiacente, allo scopo di assicurare alle costruzioni previste nel piano esecutivo in essere, un ottimale
orientamento. Quest’ultime rispondono a quanto dettato dal Protocollo di Kyoto, approvato nel 1997 ed entrato in
vigore nel 2005, l’Unione Europea ha adottato le disposizioni di risparmio energetico idonee a ridurre le emissioni
dei gas serra. Il tutto si è tradotto, per l’Italia, in alcune normative di riferimento, fra le quali è il D.Lgs. 192/2005
che prevede, a far tempo dall’anno 2006, la certificazione del consumo energetico degli edifici di nuova
costruzione.
Variante parziale al P.R.G. – Declassamento vincolo fabbricato sito in Via Guidobono n. 5. Art. 17, comma 8,
lettera a) della LR 56/77.
Approvata con D.C.C. n. 27 del 08/05/2007.
L’intervento di variante urbanistica consisteva nella correzione di un errore materiale, costituito dalla
individuazione nel gruppo 3 del fabbricato sito in via Guidobono, 5 (censito a catasto al Foglio 41 mappali 160-
1840), in luogo del gruppo 5 contrassegnato nella planimetria del PRG vigente. La correzione è avvenuta mediante
intervento sulla cartografia di piano, con particolare riferimento alla tavola 4 in scala 1:1.000 (Nucleo Antico di
Tortona), dove sul fabbricato oggetto di variazione viene inserita la simbologia che contraddistingue i fabbricati
appartenenti al gruppo 3.
Variante parziale al P.R.G. – Attività Turistico-ricettiva in ex S.S. 10 e impianto sportivo in Strada Viola.
Approvata con D.C.C. n. 53 del 02/07/2007.
L’intervento di variante urbanistica consisteva, per una parte, nella riduzione della perimetrazione che
contraddistingue l’attività turistico – ricettiva in zona impropria che fa capo all’Albergo La Pagoda sito in ex SS 10
Padana Inferiore; in zona I4, la perimetrazione di cui sopra è stata contenuta e limitata alla porzione di complesso
edilizio effettivamente destinato all’attività turistico ricettiva, sulla base delle indicazioni fornite dalla proprietà.
Per quanto riguarda invece la variazione relativa all’impianto sportivo di proprietà del sig. Cerchi Pierguido, è
stata perimetrata, con apposita simbologia e con il simbolo I.S. (impianto sportivo), la superficie corrispondente a
quella sulla quale viene esercitata l’attività.
Variante parziale al P.R.G. – Soc. Appia S.r.l. – Ampliamento zona industriale I18.
Approvata con D.C.C. n.54 del 02/07/2007.
Il progetto di variante prevedeva la trasformazione urbanistica di un area di mq 20.000 a margine della strada
comunale Bosco, da agricola A2 ad industriale I18, e retrocessione della zona industriale I23 a agricolo A2 ( attuata
con provvedimento deliberativo di Consiglio Comunale n. 60 del 6 luglio 2006), allo scopo di Le motivazioni della
variante vanno ricercate nella necessità di collocare sull’area un importante complesso destinato al deposito ed
alla distribuzione di prodotti di una primaria marca dell’industria alimentare dolciaria.
Variante parziale al P.R.G. – Dismissioni immobili comunali – Fabbricato ex Bar Ideal.
Approvata con D.C.C. n.63 del 16/07/2007.
Il progetto di variante prevedeva la rimozione del vincolo a servizi pubblici su un immobile di proprietà comunale,
classificato dal PRG in area per servizi pubblici con destinazione a verde pubblico, in zona residenziale R2.
L’Amministrazione Comunale, nell’ambito dei programmi di dismissione di alcuni immobili, aveva da tempo
inserito l’immobile “Bar Ideal”, nella consapevolezza che il recupero del fabbricato, in cattivo stato di
conservazione, ed il ritorno ad un suo pieno ed efficace utilizzo, consentirebbero una migliore fruizione dei
giardini pubblici dei quali potrebbe, come un tempo, tornare ad essere punto di riferimento.
Variante parziale al P.R.G. – Servizi pubblici.
Approvata con D.C.C. n.64 del 16/07/2007.
Il progetto di variante prevedeva una revisione delle aree sottoposte a vincolo, mediante una loro sostituzione con
altre aree da sottoporre a vincolo, sia esistente, se concretizzato in ambito di intervento pubblico o privato in
attuazione di SUE, sia previsto nell’ambito della programmazione amministrativa, da concretizzarsi nel prossimo
quinquennio. La variante si è resa necessaria in quanto il P.R.G. di Tortona, approvato con D.G.R. n. 43 – 42735 del
30 gennaio 1995 divenuto operante dalla data di pubblicazione sul B.U.R. del 1° marzo 1995, si sviluppa, in parte,
sul concetto perequativo, che produce gli effetti precisati dalle Norme di Attuazione all’articolo 55, comma 5 che
testualmente recita:” Il ricorso alla cessione delle aree da parte dei privati in sede di piani esecutivi
convenzionati costituisce la garanzia della disponibilità di aree da destinare all’uso pubblico oltre il termine dei
cinque anni di validità dei vincoli con contenuto espropriativo, stabiliti in sede di Piano regolatore Generale”. La
situazione dei vincoli inclusi in aree soggette all'obbligo di S.U.E. rimaneva sotto controllo, rimaneva aperto il
24
problema delle rimanenti aree private sulle quali gravava da oltre un quinquennio un vincolo (viabilità o spazi
pubblici previsti) da attuarsi mediante espropriazione.
Con l’occasione sono state inserite fra queste ultime, oltre ad aree di proprietà pubblica, anche aree private, su
specifica richiesta della proprietà, da assoggettare ad impianti sportivi ed a strutture per spettacoli da
convenzionarsi con l’Amministrazione Comunale.
Variante parziale al P.R.G. – Zona residenziale R22 (complesso ex Istituto Dante Alighieri).
Approvata con D.C.C. n.65 del 16/07/2007.
La variante prevedeva, in forza del cessato interesse pubblico alla destinazione per attività scolastica, la rimozione
del vincolo a "Servizi privati esistenti di uso pubblico" di PRG, appartenenti alla tipologia "Aree per istruzione" e
"Luoghi di culto", sull’area ubicata nel centro storico del Comune di Tortona, delimitata da via Giulia e dall’area
del bosco del Lavello. In luogo della destinazione a servizi pubblici, è stata perimetrata una superficie di maggiori
dimensioni, da assoggettare a piano di recupero, secondo le modalità precisate in un’apposita scheda, denominata
“Ambito F” che costituirà integrazione alla Norme di Attuazione del PRG. La perimetrazione comprende infatti,
oltre al gruppo di fabbricati costituenti l’ex complesso scolastico, anche il terreno corrispondente al parcheggio
del Lavello, che diverrà parte dell’area oggetto di intervento.
Variante parziale al P.R.G. – Rilocalizzazione vincolo a servizi pubblici in zona residenziale R4.
Approvata con D.C.C. n.76 del 10/09/2007.
Il progetto di variante prevedeva la ridistribuzione della destinazione a servizi pubblici esistenti "verde pubblico" di
un area ubicata in zona R4 e più precisamente in Via dei Fragolai, lungo via Brighenti, sempre in zona R4. Mediante
l’operazione sopra indicata, grazie all’accorpamento dell’area di via dei Fragolai ad una ulteriore superficie di
terreno disponibile, anch’esso di proprietà comunale, è stato ricavato un unico lotto di mq 3.694 in grado di
ospitare alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Variante parziale al P.R.G. – Modifica viabilità zona industriale I19.
Approvata con D.C.C. n.101 del 22/11/2007.
Il progetto di variante prevedeva essenzialmente la modifica della viabilità del PRG vigente, nella zona industriale
I19, al fine di consentire l’insediamento di attività che si svilupperanno su ampie aree di movimentazione e
stoccaggio, e che dovranno localizzarsi all’interno del piano esecutivo in essere sui comparti c), d), e). In
particolare nel comparto d), si prevedeva la realizzazione di un insediamento logistico con un parcheggio a raso di
circa 50 stalli per mezzi pesanti e circa 530 stalli per le autovetture, oltre a circa 120 ribalte per il carico e lo
scarico delle merci.
La variante interessava anche l’inclusione, nel comparto d), di un appezzamento di terreno di mq 10.140,
attualmente già in zona industriale I19 soggetta a permesso di costruire diretto.
Legge regionale 5.12.1977 n. 56 e s.m.i., art. 17, comma 8, lett. b) e c). Zona industriale I10. Comparti a) e b)
D.C.C. n. 47 del 14.07.2008.
Il progetto di variante prevedeva la suddivisione dell’area industriale I10 soggetta all’obbligo di SUE unitario, in
due differenti ambiti di intervento, motivata dalla mancata adesione delle altre proprietà incluse nel perimetro
cui detto obbligo è previsto, alla formazione di un Piano Esecutivo Convenzionato unitario.
Legge regionale 5.12.1977 n. 56 e s.m.i., art. 17, comma 8, lett. b) e c). Zona industriale I19. Comparti a) e h)
D.C.C. n. 48 del 14.07.2008
Il progetto di variante prevedeva la suddivisione in due separati ambiti di intervento dell’attuale ambito a) della
zona industriale I19 in ambito a) e ambito h) a causa dall’impossibilità di addivenire ad accordi, con i
comproprietari dei rimanenti terreni facenti parte dell’ambito a), per la formazione di uno strumento urbanistico
esecutivo unitario esteso all’intero ambito, come invece richiesto dalle Norme di Attuazione del PRG vigente.
Variante parziale al P.R.G. - Retrocessione zona industriale I23 e ampliamento zona industriale I8.
Approvazione con D.C.C. n. 58 del 28.07.2008
Il progetto di variante prevedeva la retrocessione da zona industriale I23 ( mq. 295.000) a zona agricola A1 di
alcuni terreni ubicati tra l’autostrada A7 Milano – Genova ed il torrente Scrivia, e nella trasformazione da zona
agricola A2 a zona industriale I8 (mq. 225.000) di aree poste in frazione Rivalta Scrivia, motivate dalla necessità di
collocare sull’area posta in prossimità della linea ferroviaria, un impianto per la trasformazione della granella di
mais in bioetanolo.
Variante parziale al P.R.G. - Viabilità e servizi pubblici. I11.
Approvata con D.C.C. n. 13 del 30.03.2009.
Il progetto di variante prevedeva due punti:
Rilocalizzazione della viabilità di PRG in zona industriale I11 con previsione di nuovo collegamento, dotato
di rotatoria, alla ex SS n. 10 Padana Inferiore in ambito di competenza comunale consentendo una migliore
accessibilità della zona ed una conseguente ottimizzazione dei flussi di traffico anche in considerazione
delle previsioni insediative degli ambiti edificabili circostanti;
Ridistribuzione parziale dell’area per servizi pubblici prevista dal PRG vigente nell’area sottoposta
all’obbligo di SUE sita in zona industriale I11, ai quantitativi minimi pari al 20% della superficie territoriale
previsti dalle norme regionali in materia (art. 21 della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.).
Variante parziale al P.R.G. Modifica ed integrazione alle Norme di Attuazione (art. 12).
Approvata con D.C.C. n. 15 del 07.04.2009.
Il progetto di variante è stato predisposto nella necessità di migliorare l’assetto della norma prevista dall’art. 12
delle Norme di Attuazione del PRG vigente, con particolare riferimento alla lettera d) "Altezza massima dei
fabbricati" (nelle zone residenziali R1, R2, R5 e R6) e di consentire, pertanto, una univoca interpretazione ed una
conseguente certa applicazione, affrontando come elementi fondamentali dell’analisi, gli assi urbani ed i tessuti,
ed associando una indicazione di conformità paesistica e paesaggistica.
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Variante parziale al P.R.G. Adeguamento del PRG ai criteri comunali per la Programmazione dello sviluppo della
rete distributiva.
Approvata con D.C.C. n. 58 del 21.10.2009.
Il progetto di variante prevedeva un adeguamento delle Norme di attuazione del PRG vigente in materia
commerciale, in adempimento agli artt. 22 e seguenti dell’allegato A alla Deliberazione del Consiglio Regionale n.
563 – 13414 del 29 ottobre 1999 "Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del
commercio al dettaglio in sede fissa in attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114", come modificato dall’allegato
A alla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 347 – 42514 del 23 dicembre 2003 e dall’allegato A alla
deliberazione del Consiglio Regionale n. 59 – 10831 del 24 marzo 2006.
Legge Regionale 5.12.1977 e s.m.i., art.17, comma 8, lettere c) ed e) - Zona industriale I19.
Approvata con D.C.C. n. 76 del 16.12.2009.
Il progetto di variante prevedeva l’imposizione dell’obbligo di SUE su un terreno, già in zona I19, e nella sua
annessione al comparto b) della zona industriale I19 soggetta a SUE (già avviato e regolarmente operante), al fine
di riordinare l’area e dalla volontà di eliminare i fabbricati preesistenti sul terreno in oggetto, in quanto
provenienti da precedenti utilizzazioni sia residenziali che rurali, incompatibili con l’attuale destinazione di zona,
attualmente dimessi.
Soc. Pietraserena S.r.l.. Legge regionale n. 56 e s.m.i., art. 17 comma 8, lett. c). Zona industriale I17 comp) b;
Approvata con D.C.C. n. 17 del 11.03.2010
Il progetto di variante prevedeva una modifica al perimetro del comparto b) della zona industriale I17, sottoposto
a SUE al fine di escludere corrispondente alla proprietà della società Santa Rita 58 srl, motivava dalla necessità,
dei proprietari dei terreni restanti, di dare immediata attuazione al piano esecutivo convenzionato per la
realizzazione di alcuni insediamenti di natura logistica, ed all’impossibilità di predisporre quanto necessario, in
virtù della mancata adesione della società Santa Rita 58 srl, proprietaria di un’area all’interno del comparto b)
soggetto a SUE obbligatorio.
Imm. Biellebi S.r.l. e altri. L.R. n. 56 e s.m.i., art. 17 comma 8, lett. c). Zona industriale I6.
Approvata con D.CC. n. 18 del 11.03.2010
Il progetto di variante prevedeva di attuare un adeguamento di limitata entità del perimetro dell’area sottoposta a
SUE in zona industriale I6, motivata dalla presenza, all’interno del perimetro del SUE stesso, di una cabina
elettrica a servizio del confinante supermercato collocata all’interno dell’area, avente una superficie di mq. 76.
Soc. Interporto Rivalta Scrivia S.p.a. Legge regionale n. 56/77 e s.m.i., art. 17 comma 8, lett. b). Zona industriale
I20, comp. d).
Approvata con D.C.C. n. 30 del 22.04.2010.
Il progetto di variante prevedeva una contenuta rettifica del tracciato della viabilità prevista dal PRG vigente in
zona industriale I20, comparto d). La rettifica richiesta, ha comportato una lieve traslazione del tracciato stradale,
che interessava anche una decina di altre proprietà incluse nei comparti b) e c), affinché il tracciato stesso
potesse ricadere esclusivamente sui terreni della società richiedente la variante.
Società Appia Srl - Intervento di ampliamento fabbricato industriale in zona industriale I18 mediante procedura di
cui all'art. 5 del D.P.R. 447/98 e s.m.i.
Approvata con D.C.C. n. 72 del 20.07.2010.
Il progetto di variante, da attuarsi secondo le modalità dell’art. 5 del DPR 447/1998 come modificato dal DPR
440/2000, ovvero tramite procedura semplificata per l’insediamento di strutture produttive, prevedeva
l’ampliamento della zona industriale I18, al fine di ottenere le autorizzazioni necessarie alla realizzazione di un
ampliamento di un fabbricato industriale esistente, attualmente dato in locazione alla Ditta Bennet che lo
utilizza come deposito.
Variante parziale al P.R.G. - Legge Regionale N. 56/77 e s.m.i., art. 17, comma 7. Ridistribuzione delle aree a
servizi pubblici.
Approvata con D.C.C. n. 119 del 18.10.2010.
Il progetto di variante prevedeva la rimozione della simbologia che caratterizza le aree per servizi pubblici e la
simbologia che caratterizza le aree per viabilità nonché l’introduzione della corrispondente simbologia sulle nuove
aree destinate a servizi pubblici (esistenti o previsti), al fine di procedere ad una più equa distribuzione delle aree
a servizi pubblici ed in ossequio al Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni 2010.
Variante parziale al P.R.G. Area verde di pertinenza di immobile sottoposto a tutela in C.so Leoniero. Fg. 41.3
map. 1154.
Approvata con D.C.C. n. 10 del 27.11.2010.
Il progetto di variante prevedeva la soppressione della definizione "Area a verde di pertinenza di immobili
sottoposti a tutela" imposta dal PRG vigente sull’area sita in corso Leoniero n. 30, in quanto non aveva più ragione
di essere essendo il giardino in questione ormai inesistente
Variante parziale al P.R.G. Adeguamento norme relative all’Istituto della monetizzazione.
Approvata con D.C.C. n. 56 del 10.06.2011.
Il progetto di variante prevedeva la modifica ed integrazione alle norme di attuazione del PRG vigente,
introducendo negli articoli che disciplinano le zone omogenee residenziali ed industriali all’interno delle quali sono
presenti aree compatibili con gli Addensamenti Commerciali A1 e A4 e con le Localizzazioni Commerciali L1, la
regolamentazione della monetizzazione riferita agli esercizi di somministrazione alimenti e bevande, in attuazione
del disposto di cui dall'art. 8, comma 5 dell'allegato “A” alla D.G.R. Piemonte 08/02/2010, n. 85 – 13268.
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Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i. - art.17, comma 8, lettera e). Individuazione area soggetta a SUE in zona
residenziale R5. Via Emilia - angolo Via F.lli Pepe.
D.C.C. n. 57 del 10.06.2011
Il progetto di variante prevedeva la riperimetrazione dell’area afferente il PEC in zona R5 ricomprendendovi quella
di proprietà Biondini & Brichese, in quanto adiacente e sulla medesima il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte) aveva
confermato la dichiarazione di “interesse archeologico” sostanziatasi con il vincolo posto con D.M. 9 giugno 1993,
n. 24406. Quest’ultima circostanza ha reso l’area, di fatto, inedificabile nonostante la stessa godesse di una
propria capacità edificatoria determinata dall’applicazione dei parametri della zona di appartenenza, che solo in
presenza di un piano esecutivo avrebbe potuto essere concretamente rilocalizzata, all’interno del perimetro del
PEC, su terreni non sottoposti a vincolo archeologico.
Piano Comunale di ricognizione del patrimonio immobiliare, di cui all’art. 16 bis, comma 2, LR 56/77 e s.m.i.
Disposizione di efficacia della variante.
Approvata con DCC n. 92 del 02/11-2011;
Il progetto di variante prevedeva la modifica della situazione urbanistica dei beni inseriti nel programma di
dismissione approvato dal Consiglio Comunale con la Deliberazione n. 36 del 31 marzo 2011, con il quale
l’Amministrazione Comunale ha deciso di attivare le procedure finalizzate all’alienazione di detti immobili, con la
rimozione del vincolo a servizi pubblici esistenti individuati dal PRG vigente, ai sensi dell’art. 16 bis, comma 2, LR
56/77 e s.m.i.
Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari – Anno 2011 – art. 16 bis, comma 3. legge regionale 56/77 e
s.m.i.
Approvata con DCC n. 32 del 06/04-2012
Il progetto di variante prevedeva la modifica della situazione urbanistica dei beni inseriti nel programma di
dismissione approvato dal Consiglio Comunale con la Deliberazione n. 36 del 31 marzo 2011, con il quale
l’Amministrazione Comunale ha deciso di attivare le procedure finalizzate all’alienazione di detti immobili, con la
rimozione del vincolo a servizi pubblici esistenti individuati dal PRG vigente, ai sensi dell’art. 16 bis, comma 3, LR
56/77 e s.m.i.
Variante parziale al P.R.G. Ampliamento zona industriale I24.
Approvata con DCC n.30 del 16/04-2012
Il progetto di variante prevedeva la trasformazione a zona industriale I24, dei terreni ubicati in zona agricola A2,
per una superficie di mq. 14.064. La richiesta era motivata dalla necessità di riordinare l'intera proprietà dei
richiedenti, con recinzioni, sistemazione piazzali ed impianti tecnologici, consentendo quindi un potenziamento
dell'attuale sito produttivo.
Variante parziale al P.R.G. Carta paesistica dei tessuti, della morfologia urbana e delle tipologie degli
azzonamenti R1, R2, R5. Scheda Zona R2_M_7
Approvata con DCC n.29 del 16/04-2012
Il progetto di variante prevedeva, in considerazione della trasformazione da area a servizi ad area residenziale
delle strutture corrispondenti all'ex mercato coperto, ai sensi DCC n. 92 del 02/11-2011 "Piano delle alienazioni e
valorizzazioni immobiliari – Anno 2011 – art. 16 bis, comma 3. legge regionale 56/77 e s.m.i.", la modifica della
scheda “Zona R2_M_7 Tessuto misto” della “Carta paesistica dei tessuti, della morfologia urbana e delle tipologie
degli azzonamenti R1 – R2 – R5” prevedendo per l’area dell’ex Mercato Coperto una conformità paesaggistica di 5
piani.
Variante Parziale al P.R.G. - Rimozione vincolo a Tutela Ambientale di competenza comunale in frazione
Passalacqua
Approvata con DCC n. 31 del 16.04.2012
Il progetto di variante prevedeva la cancellazione del vincolo urbanistico di competenza comunale attribuito dal
PRGC vigente al fabbricato posto nella frazione Passalacqua di Tortona, esterno al nucleo storico della tenuta
“Passalacqua”; con la rimozione del vincolo di appartenenza al gruppo 2 il fabbricato rientra tra quelli
appartenenti al gruppo 4, privi di tutela. La variante era motivata dal fatto che l’immobile non ha un concreto
valore storico – artistico e/o ambientale o documentario, in quanto non era caratterizzato da alcuna pregevole
peculiarità architettonica o di stile, l'obsoleta conformazione strutturale era un ostacolo impervio per un recupero
funzionale e moderno, si trovava in condizioni di avanzato decadimento.
Variante parziale al P.R.G. Ampliamento area ad attività turistico – ricettiva in fraz. Rivalta Scrivia.
Adottata con D.C.C nr.110 del 22/12-2011.
Il progetto di variante prevedeva un cambio di destinazione da agricola a turistico – ricettiva, di una superficie
complessiva di terreno di mq 10.700 dei quali mq 3.800 alla spalle dell'attuale struttura e mq. 6.900 a margine
dell'esistente parcheggio, allo scopo di consentire di ospitare pullman di turisti che vengono in zona per conoscere
e visitare il territorio o per l'organizzazione di eventi della durata superiore alla singola giornata.
La Giunta Comunale ha ritenuto accoglibili le seguenti richieste di variante parziale al PRG vigente ai sensi
dell’art. 17, comma 7 della LR 56/77 e s.m.i. avanzate rispettivamente:
dalle società APPIA srl ed ITINERA spa nell'intento , rispettivamente, di ottenere il mutamento dall'attuale
destinazione agricola A2 a quella industriale I18, ed il mutamento dall'attuale destinazione industriale I23
a quella agricola A1 di alcuni terreni di proprietà;
dalla Società SIMCO srl nell'intento di ottenere la modifica dell'altezza dei fabbricati previsti nell'ambito
del piano esecutivo convenzionato in fase di realizzazione in via Emilia – via Sacro Cuore;
dalla Società CN CONTINENTAL SpA per la costruzione di una tensostruttura e la formazione di un piazzale
in SS per Genova, 41/A, in deroga agli strumenti urbanistici ai sensi dell'art. 5 del DPR 447/98 e s.m.i.;
dal Consiglio Comunale con DCC n. 9 del 23 gennaio 2012 è stato deciso l'acquisto del terrno identificato a
catasto al foglio 44 mappale 82 per una superficie di mq. 1.540 da destinarsi all'accoglimento della
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popolazione zingara, in relazione al quale al punto 3 del dispositivo è stato incaricato il Settore Territorio
e Ambiente di procedere alla variazione urbanistica dell'area;
dalla società CAR.DIS. Srl, nell'intento di inserire nelle previsioni del PRG stesso, due rotatorie lungo la ex
SP 99 Tortona – Rivanazzano in corrispondenza delle intersezioni con il prolungamento di via Vanoni e con
la corsia di uscita del Centro Commerciale OASI, oltre all'eliminazione dalle previsioni del PRG della
viabilità, parallela alla ex SP 99 all'interno del comparto “a” del SUE in zona I9;
Inoltre dall’ing. Roberto Mutti in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio SUE R9,
soggetto incaricato di attuare il P.I.R.U. è pervenuta la richieste di poter apportare alcune varianti al PIRU R9,
ai sensi dell’art. 8 della LR18/1996, nell’intento di ridefinire il perimetro di alcuni ambiti, in considerazione
del fatto che alcune proprietà marginale, non interessate da opere di urbanizzazione primaria, non intendono
partecipare alla realizzazione del P.I.R.U. Inoltre si chiede di abolire il tratto di strada prevista all’interno
dell’Ambito 4 che collega l’asse principale di comprensorio, che attraversa da sud a nord il PIRU, con strada
Viola in quanto non va a servire alcun insediamento né nuovo né esistente; infine i richiedenti propongono di
non realizzare il collegamento della strada a servizio dell’Ambito 9 con la nuova strada di PRG sul lato SUD
dell’area di PIRU per evitare l’effetto attraversamento