Inquinamento acusticoInquinamento acustico · prevenzione dell'inquinamento acustico limite delle sorgenti ... valori di rumore da conseguire nel breve, medio e ... prevenire evitare

Inquinamento acusticoInquinamento acustico

Inquinamento acusticoInquinamento acustico

….. introduzione di rumore nell'ambiente abitativo onell'ambiente esterno tale da provocare fastidio odisturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per lasalute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei benimateriali, dei monumenti, o tale da interferire con lelegittime fruizioni degli ambienti stessi.

NORMATIVANORMATIVA NORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NORMATIVA COMUNITARIACOMUNITARIA

NORMATIVA NAZIONALE NORMATIVA NAZIONALE SPECIFICASPECIFICA

P i d l 2002D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616

( i t )Prima del 2002disciplina di settore

(non vigente)

D.P.C.M. 1 marzo 1991

Dopo il 2002 disciplina generaleDIRETTIVA 49/2002 D.P.C.M. 1 marzo 1993

Legge 26 ottobre 1995, n. 447“Legge Quadro

sull’inquinamento acustico”

Decreti attuativi es.D.P.C.M. del 14.11.1997

“Determinazione dei valori limite delle sorgenti

D.P.R. 30 marzo 2004, n. 142 Disposizioni per il contenimento e la

prevenzione dell'inquinamento acustico limite delle sorgenti sonore”

prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare

D.Lgs 19 agosto 2005, n. 194 g g ,Emanato in attuazione della

DIRETTIVA 2002/49/CE

NORMATIVA COMUNITARIANORMATIVA COMUNITARIA

Prima del 2002 DISCIPLINA di SETTORE: non

NORMATIVA COMUNITARIANORMATIVA COMUNITARIA

Prima del 2002 DISCIPLINA di SETTORE: non esisteva una disciplina organica sull’inquinamento acustico. Erano stati adottati solamente una serie diacustico. Erano stati adottati solamente una serie di provvedimenti che regolavano le singole sorgenti mobili.

Dopo il 2002 DISCIPLINA GENERALE: Direttiva p2002/49/CE, pubblicata sulla G.U.C.E. n. 18 del 18.07.2002.

NORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALE

D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 g ,(non vigente)

STATO – funzioni generali.es: disciplina inquinamento acustico porti, aeroporti, p q p , p ,

ferrovie.

REGIONI – controllo e prevenzione inquinamento acustico prodotto da sorgenti fisse in generale.

COMUNI – controllo rumore derivante dalla circolazione stradale.



“limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”.

il decreto è ancora applicato, in quanto richiamato nel pp qregime transitorio della legge quadro 447/1995.



Disciplinava inquinamento acustico proveniente da IMPIANTI INDUSTRIALI e da ATTIVITÀ TEMPORANEE.

Nel preambolo si chiariva il CARATTERE TRANSITORIOdel decreto, in attesa di approvazione di una legge quadro in materia.



Richiedeva ai COMUNI di effettuare la ZONIZZAZIONEACUSTICA ddi id i i i l iACUSTICA – ovvero suddividere territorio in classi o aree acusticamente omogenee.

Non prevedeva un termine entro il quale ultimare la l ifi iclassificazione.

Individuava DUE REGIMI differenti:



TRANSITORIO – in vigore in attesa della i izonizzazione.

Associava alle 4 DIVERSE ZONE individuate all’art. 6, d i li iti di tt bilità il i d didei limiti di accettabilità per il periodo diurno e notturno.

DEFINITIVO – in vigore ultimata la zonizzazione. Pre ede a differenti limiti per le SEI CLASSI in c i siPrevedeva differenti limiti per le SEI CLASSI in cui si sarebbe dovuto suddividere il territorio comunale.



Le SEI CLASSI previste (poi riprese dalla legge quadro) erano:Classe IClasse I – aree particolarmente protetteClasse IIClasse II – aree per uso prevalentemente residenzialeClasse IIIClasse III – aree di tipo mistoClasse IIIClasse III aree di tipo mistoClasse IVClasse IV – aree di intensa attività umanaCl VCl V l t t i d t i liClasse VClasse V – aree prevalentemente industrialiClasse VIClasse VI – aree esclusivamente industriali

CLASSECLASSE II:: AREEAREE PARTICOLARMENTEPARTICOLARMENTEPROTETI'EPROTETI'ERientrano in questa classe le aree nelle quali la

i ti t l di b lquietequiete rappresenta un elemento di base per loroutilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, areedestinate al riposo e allo svago, aree residenzialidest ate a poso e a o svago, a ee es de arurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchipubblici, ecc..

CLASSECLASSE IIII:: AREEAREE DESTINATEDESTINATE ADAD USOUSOPREVALENTEMENTEPREVALENTEMENTE RESIDENZIALERESIDENZIALEPREVALENTEMENTEPREVALENTEMENTE RESIDENZIALERESIDENZIALERientrano in questa classe le aree urbane interessateprevalentemente da trafficotraffico veicolareveicolare localelocale conprevalentemente da trafficotraffico veicolareveicolare localelocale, conbassabassa densitàdensità didi popolazionepopolazione, con limitatalimitatapresenzapresenza didi attivitàattività commercialicommerciali eded assenzaassenza didiattivitàattività industrialiindustriali eded artigianaliartigianali.

CLASSECLASSE IIIIII:: AREEAREE DIDI TIPOTIPO MISTOMISTO

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media d n ità di p p l zi n n p nz di tti itàdensità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree grurali interessate da attività che impegnano macchine operatrici.

CLASSECLASSE IVIV:: AREEAREE DIDI INTENSAINTENSA ATTIVITA'ATTIVITA' UMANAUMANARientrano in questa classe le aree urbane interessate daRientrano in questa classe le aree urbane interessate daintensointenso trafficotraffico veicolareveicolare, con altaalta densitàdensità didipopolazionepopolazione, con elevata presenza di attività

i li ffi i di tti ità ti i licommerciali e uffici, con presenza di attività artigianali;aree in prossimità di strade di grande comunicazione edi linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitatappresenza di piccole industrie.

CLASSECLASSE VV:: AREEAREE PREVALENTEMENTEPREVALENTEMENTEINDUSTRIALIINDUSTRIALI

Rientrano in questa classe le aree interessate dainsediamentiinsediamenti industrialiindustriali ee concon scarsitàscarsità didiinsediamentiinsediamenti industrialiindustriali ee concon scarsitàscarsità didiabitazioniabitazioni..

CLASSECLASSE VIVI:: AREEAREE ESCLUSIVAMENTEESCLUSIVAMENTEI D STRIALII D STRIALIINDUSTRIALIINDUSTRIALI

Rientrano in questa classe le aree esclusivamenteinteressate da attivitàattività industrialiindustriali ee priveprive didiinsediamentiinsediamenti abitativiabitativi..

Le 6 classi di destinazione d’uso iacustica

N. Nome Leqgiorno

Leqnotte

I aree particolarmente protette 50 40

II l t t id i li 55 45II aree prevalentemente residenziali 55 45

III aree di tipo misto 60 50III aree di tipo misto 60 50

IV aree di intensa attività umana 65 55

V aree prevalentemente industriali 70 60

VI l i t i d t i li 70 70VI aree esclusivamente industriali 70 70



L ZONIZZAZIONE ACUSTICA è t t tt tLa ZONIZZAZIONE ACUSTICA non è stata attuata

Solo il REGIME TRANSITORIO ha trovato parziale applicazioneSolo il REGIME TRANSITORIO ha trovato parziale applicazione.

In questo contesto normativo è stata approvata la q pp

LEGGE QUADRO 447/1995


LEGGE QUADRO 447/1995LEGGE QUADRO 447/1995

Attuale riferimento legislativo in materia ditutela ambientale dall’inquinamentoqacustico, perfeziona le regole diapplicazione della classificazione acusticappdel territorio comunale (“zonizzazioneacustica”))


LEGGE QUADRO 447/1995LEGGE QUADRO 447/1995

• Ampi poteri alla REGIONI e agli ENTI LOCALI

ObiettivoObiettivo:: tutela AMBIENTE ESTERNO e AMBIENTE ABITATIVO

p p g

ObiettivoObiettivo: : tutela AMBIENTE ESTERNO e AMBIENTE ABITATIVOdall’inquinamento acustico

Mantiene obbligo per i COMUNI di effettuare ZONIZZAZIONE ACUSTICA

NORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALENORMATIVA NAZIONALELEGGE QUADRO 447/1995LEGGE QUADRO 447/1995

rispetto al D.P.C.M. 1 marzo 1993:Differenza

Ruolo delle REGIONI:Ruolo delle REGIONI:

• elaborare CRITERI GUIDA per zonizzazione

• POTERI SOSTITUTIVI in caso di INERZIA dei Comuni• POTERI SOSTITUTIVI in caso di INERZIA dei Comuni


Riprende dal D.P.C.M. del 1 marzo 1991, specificandoli ulteriormente una serie dispecificandoli ulteriormente, una serie di

LIMITI di ACCETTABILITA’:LIMITI di ACCETTABILITA’: tra cui:

VALORI limite divalore massimo di rumore che può essere

d t D i i iVALORI limite di EMISSIONE

emesso da sorgente sonora. Da misurarsi inprossimità della sorgente stessa.

VALORI limite di IMMISSIONE

valore massimo di rumore che può essereimmesso da una o più sorgenti sonorenell’ambiente abitativo o esterno DaIMMISSIONE nell ambiente, abitativo o esterno. Damisurarsi in prossimità dei ricettori.


VALORI divalore di rumore che segnala la presenza di un

VALORI di ATTENZIONE

potenziale rischio per la salute umana o perl’ambiente.

valori di rumore da conseguire nel breve, medio eVALORI di QUALITA’

lungo periodo, con le tecnologie e le metodichedi risanamento disponibili, per realizzareobiettivi di tutela previsti dalla legge.ob e d u e a p e s da a egge


VALORE LIMITE DIFFERENZIALEVALORE LIMITE DIFFERENZIALETra i valori limite di immissione rientra il

dato dalla DIFFERENZA tra il RUMORE AMBIENTALE il RUMORE RESIDUOAMBIENTALE e il RUMORE RESIDUO

Dal momento che il RUMORE AMBIENTALE è costituito dall’insiemeDal momento che il RUMORE AMBIENTALE è costituito dall insieme del rumore residuo e del rumore prodotto dalle specifiche fonti disturbanti

il VALORE DIFFERENZIALE ha lo scopo di misurare il RUMORE PRODOTTO dalle singole fonti disturbanti


VALORE LIMITE DIFFERENZIALEVALORE LIMITE DIFFERENZIALE

5 dB nel periodo diurno5 dB nel periodo diurno 3 dB nel periodo notturno3 dB nel periodo notturno5 dB nel periodo diurno5 dB nel periodo diurno 3 dB nel periodo notturno3 dB nel periodo notturno

Attenzione:Non trova applicazione per la classe IV che comprende AREE ESCLUSIVAMENTE INDUSTRIALI

DIRETTIVA 2002/49/CEDIRETTIVA 2002/49/CEDIRETTIVA 2002/49/CEDIRETTIVA 2002/49/CE

prevenire evitare e ridurre gli effetti nocivi derivati

ObiettivoObiettivoprevenire, evitare e ridurre gli effetti nocivi derivati

dall’esposizione al rumore ambientale.

EccezioniEccezioniEccezioniEccezioniRumore prodotto dalla stessa persona esposta, dalle

attività domestiche e dal vicinato

DIRETTIVA 2002/49/CEDIRETTIVA 2002/49/CE

La direttiva comunitaria contiene varie definizioniLa direttiva comunitaria contiene varie definizioni

VALORI LIMITEVALORI LIMITELa direttiva comunitaria contiene varie definizioni. La direttiva comunitaria contiene varie definizioni.

Importante è la definizione di Importante è la definizione di “descrittore acustico”“descrittore acustico” –– ovvero ovvero la quantità fisica che descrive il rumore ambientale avente la quantità fisica che descrive il rumore ambientale avente qq

un rapporto con l’effetto nocivoun rapporto con l’effetto nocivo

in essa si individuano, per i diversi periodi della giornata in essa si individuano, per i diversi periodi della giornata --diurno, serale, notturno e complessivodiurno, serale, notturno e complessivo (che include giorno, (che include giorno,

sera e notte), ilsera e notte), il

valore limitevalore limitevalore limitevalore limiteAl superamento di tali valori, fissati dai singoli Stati membri,

le competenti autorità dei singoli Stati esaminano o applicano provvedimenti di attenuazione del rumore

DIRETTIVA 2002/49/CEDIRETTIVA 2002/49/CEVALORI LIMITEVALORI LIMITE

Prevede inoltre una serie di SCADENZESCADENZEIn particolare:

adozione da parte degli Stati membri delle DISPOSIZIONI18 luglio

2004

adozione da parte degli Stati membri delle DISPOSIZIONIlegislative, regolamentari e amministrative necessarie per CONFORMARSI alla direttiva

30 luglio elaborazione da parte degli Stati membri e, ove opportuno, adozione di MAPPE ACUSTICHE relative al g

2007 precedente anno solare per alcune località genericamente indicate

18 luglio 2009

presentazione da parte della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio di una RELAZIONE sull’attuazione della Direttivadella Direttiva

DIRETTIVA 2002/49/CEDIRETTIVA 2002/49/CEVALORI LIMITEVALORI LIMITE

Osservazione:

I valori limite riportati nell’Allegato VI della Di tti d i l ti liDirettiva, pur non essendo vincolanti per gli Stati, sono MENO RESTRITTIVI di quelli attualmente in vigore in Italia ai sensi delattualmente in vigore in Italia, ai sensi del D.P.C.M. 14 novembre 1997

D.lgs 19 agosto 2005, n. 194D.lgs 19 agosto 2005, n. 194

emanato in attuazione dellaDIRETTIVA 2002/49/CE

Il provvedimento stabilisce nuove regole per limitare e prevenire gli effetti, compreso il fastidio, nocivi dellésposizione al rumore ambientale.

a) lélaborazione della mappatura acustica e delle mappe acustiche strategiche;

, p , pDefinisce inoltre le procedure per:

strategiche;

b) lélaborazione e ládozione dei piani di azione, volti ad evitare e a ridurre il rumore ambientale laddove necessario, in particolare, quando i livelli di esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, nonché ad evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose;

c) assicurare línformazione e la partecipazione del pubblico in merito alc) assicurare l informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti.

L’ARTICOLAZIONE DELLE L’ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZECOMPETENZECOMPETENZECOMPETENZE

Piani Comunali di Classificazione Acustica (PCCA)Piani Comunali di Classificazione Acustica (PCCA)

Atto di governo e di pianificazione territoriale che sicolloca nell’ambito dei sottopiani tematicistrettamente legati al Piano Regolatore, al Piano delTraffico ed agli altri eventuali piani in materia diprotezione dell’ambiente e di regolamentazione dellevarie attività antropiche

• piano del commercio• piani di sviluppo industrialip pp• piani di tutela ambientale, ecc.

La zonizzazione acustica deve tenere conto delle"preesistenti destinazioni d'uso del territorio".

La zonizzazioneLa zonizzazioneLa zonizzazione…….La zonizzazione…….

L'obiettivo della zonizzazione acustica è quello diprevenire il deterioramento di zone non inquinatee di fornire un indispensabile strumento dipianificazione, di prevenzione e di risanamento delsistema urbanistico, commerciale e produttivo delComune.

Piani Comunali di Classificazione Acustica (PCCA)Piani Comunali di Classificazione Acustica (PCCA)

Classificazione acustica effettuata in tre fasi :Classificazione acustica effettuata in tre fasi :Classificazione acustica effettuata in tre fasi :Classificazione acustica effettuata in tre fasi :FASE 1 FASE 1 –– Zonizzazione e Classificazione Zonizzazione e Classificazione Acustica del TerritorioAcustica del TerritorioFASE 2FASE 2 –– Valutazione del clima acustico attualeValutazione del clima acustico attualeFASE 2 FASE 2 –– Valutazione del clima acustico attuale Valutazione del clima acustico attuale tramite indagini fonometrichetramite indagini fonometricheFASE 3FASE 3 Piano di Risanamento Acustico delPiano di Risanamento Acustico delFASE 3 FASE 3 –– Piano di Risanamento Acustico del Piano di Risanamento Acustico del TerritorioTerritorio

S 1S 1FASE 1 FASE 1 Zonizzazione e Classificazione acustica delZonizzazione e Classificazione acustica del territorioterritorio

La zonizzazione acusticaLa zonizzazione acustica fornisce il quadro di riferimento fornisce il quadro di riferimento per valutare i livelli di rumore presenti nel territorioper valutare i livelli di rumore presenti nel territorioper valutare i livelli di rumore presenti nel territorio per valutare i livelli di rumore presenti nel territorio comunale e, quindi, la base per programmare interventi comunale e, quindi, la base per programmare interventi e misure di controllo o riduzione dell’inquinamento e misure di controllo o riduzione dell’inquinamento e su e d co t o o o du o e de qu a e toe su e d co t o o o du o e de qu a e toacustico.acustico.

OBIETTIVI:OBIETTIVI: prevenire il deterioramento di aree nonprevenire il deterioramento di aree nonOBIETTIVI:OBIETTIVI: prevenire il deterioramento di aree non prevenire il deterioramento di aree non inquinate e di risanare quelle dove attualmente sono inquinate e di risanare quelle dove attualmente sono riscontrabili livelli di rumorosità ambientale superiori ai riscontrabili livelli di rumorosità ambientale superiori ai valori di limitevalori di limite


pertanto la pertanto la “Fase di Zonizzazione”“Fase di Zonizzazione” è un indispensabile è un indispensabile strumento di prevenzionestrumento di prevenzione per una corretta pianificazioneper una corretta pianificazionestrumento di prevenzionestrumento di prevenzione per una corretta pianificazione, per una corretta pianificazione, ai fini della tutela dall’inquinamento acustico, delle nuove ai fini della tutela dall’inquinamento acustico, delle nuove aree di sviluppo urbanistico o per la verifica di aree di sviluppo urbanistico o per la verifica di a ee d s uppo u ba st co o pe a e ca da ee d s uppo u ba st co o pe a e ca dcompatibilità dei nuovi insediamenti o infrastrutture in compatibilità dei nuovi insediamenti o infrastrutture in aree già urbanizzate.aree già urbanizzate.

La definizione delle La definizione delle zonezone permette di derivare per ogni permette di derivare per ogni punto posto nell’ambiente esterno i valori limite per il punto posto nell’ambiente esterno i valori limite per il rumore da rispettare per ogni impianto, infrastruttura o rumore da rispettare per ogni impianto, infrastruttura o sorgente sonora.sorgente sonora.


Pertanto la zonizzazione rappresenta uno strumento Pertanto la zonizzazione rappresenta uno strumento necessario per poter procedere ad unnecessario per poter procedere ad un controllo efficacecontrollo efficacenecessario per poter procedere ad un necessario per poter procedere ad un controllo efficacecontrollo efficacedei livelli di rumorosità ambientaledei livelli di rumorosità ambientale..

P l’ i l l di i i dP l’ i l l di i i dPer l’avvio al lavoro di zonizzazione devono essere Per l’avvio al lavoro di zonizzazione devono essere analizzati in dettaglio le caratteristiche della realtà analizzati in dettaglio le caratteristiche della realtà insediativa così come individuata negli strumenti diinsediativa così come individuata negli strumenti diinsediativa così come individuata negli strumenti di insediativa così come individuata negli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti e le destinazioni d’uso pianificazione urbanistica vigenti e le destinazioni d’uso previste.previste.


Il processo di zonizzazione non si deve limitare a Il processo di zonizzazione non si deve limitare a “fotografare l’esistente”“fotografare l’esistente” ma tenendo conto dellama tenendo conto dellafotografare l esistentefotografare l esistente ma, tenendo conto della ma, tenendo conto della pianificazione urbanisticapianificazione urbanistica e degli obiettivi di e degli obiettivi di risanamento risanamento ambientaleambientale, deve prevedere una classificazione in base , deve prevedere una classificazione in base a b e ta ea b e ta e, de e p e ede e u a c ass ca o e base, de e p e ede e u a c ass ca o e basealla quale vengano attuati tutti gli accorgimenti volti alla alla quale vengano attuati tutti gli accorgimenti volti alla migliore protezione dell’ambiente abitativo dal rumoremigliore protezione dell’ambiente abitativo dal rumore. .

In questa fase il territorio comunale deve essere In questa fase il territorio comunale deve essere suddiviso in suddiviso in aree omogeneearee omogenee dal punto di vista acustico e dal punto di vista acustico e dell’utilizzo del territorio (PRG)dell’utilizzo del territorio (PRG)


Per giungere a questo risultato, dovranno essere tenuti in conto Per giungere a questo risultato, dovranno essere tenuti in conto principalmente i risultati delle analisi preliminare relative al PRGprincipalmente i risultati delle analisi preliminare relative al PRGprincipalmente i risultati delle analisi preliminare relative al PRGprincipalmente i risultati delle analisi preliminare relative al PRG

tessuto ediliziotessuto ediliziodistribuzione della popolazionedistribuzione della popolazionedistribuzione della popolazione distribuzione della popolazione distribuzione delle attività commerciali e di servizio distribuzione delle attività commerciali e di servizio aree produttive aree produttive ppscuole scuole attrezzature sanitarie attrezzature sanitarie verde pubblicoverde pubblico

oltre all’attuale consistenza e gerarchizzazione dellaoltre all’attuale consistenza e gerarchizzazione dellai bilità ( t l t i t t t t it li i d li bilità ( t l t i t t t t it li i d lviabilità (eventualmente interpretata tramite analisi delviabilità (eventualmente interpretata tramite analisi del

Piano Urbano del Traffico).Piano Urbano del Traffico).


Dall’analisi della classificazione acustica del territorio Dall’analisi della classificazione acustica del territorio effettuataeffettuata sulla base del PRG verificata consulla base del PRG verificata coneffettuataeffettuata sulla base del PRG, verificata con sulla base del PRG, verificata con l’elaborazione dei dati ISTAT si diviene alla l’elaborazione dei dati ISTAT si diviene alla classificazione acustica definitiva che fissa per ogni zona classificazione acustica definitiva che fissa per ogni zona p gp gi i limiti di emissionelimiti di emissione, di , di immissioneimmissione, di , di qualitàqualità e di e di attenzioneattenzione previsti per legge.previsti per legge.


Per la prima fase di classificazione acustica sono stati Per la prima fase di classificazione acustica sono stati introdotti una serie diintrodotti una serie di indicatori quantitativiindicatori quantitativi che inche inintrodotti una serie di introdotti una serie di indicatori quantitativiindicatori quantitativi,, che, in che, in modo modo automaticoautomatico consentono di realizzare una prima consentono di realizzare una prima bozza di bozza di PCCAPCCA da utilizzare nella fase di ottimizzazione, da utilizzare nella fase di ottimizzazione, bo a dbo a d CCCC da ut a e e a ase d ott a o e,da ut a e e a ase d ott a o e,di seguito indicati:di seguito indicati:

1) 1) indicatore indicatore di popolazionedi popolazione

rapportorapporto tratra numeronumero didi abitantiabitanti eeareaarea delladella sezionesezione censuariacensuariadi popolazionedi popolazione areaarea delladella sezionesezione censuariacensuariaconsiderataconsiderata espressaespressa inin kmqkmq..


quantificazionequantificazione delladella presenzapresenza delledelle2) 2) Indicatore Indicatore

di attivitàdi attivitàattivitàattività cheche insistonoinsistono susu didi unauna sezionesezionecensuariacensuaria (produttive,(produttive, agricoleagricole eeterziarie)terziarie) E’E’ datodato daldal rapportorapporto tratraterziarie)terziarie).. EE datodato daldal rapportorapporto tratranumeronumero didi addettiaddetti ee areaarea delladella sezionesezionecensuariacensuaria espressaespressa inin kmqkmq..censuariacensuaria espressaespressa inin kmqkmq..

3) 3) I di t I di t rapportorapporto tratra numeronumero ee tipologiatipologia deidei3) 3) Indicatore Indicatore del traffico del traffico

rapportorapporto tratra numeronumero ee tipologiatipologia deideitrattitratti didi stradastrada sull’areasull’area delladella sezionesezionecensuariacensuaria espressaespressa inin kmqkmq..pp qq


Dall’analisi dei predetti indicatori quantitativi è stata Dall’analisi dei predetti indicatori quantitativi è stata elaborata una classificazione del territorio comunale in elaborata una classificazione del territorio comunale in

tt il fil titt il fil tizone omogenee sotto il profilo acustico:zone omogenee sotto il profilo acustico:

Classificazione del territorio comunale (art.1 D.P.C.M. 14.11.97)Classificazione del territorio comunale (art.1 D.P.C.M. 14.11.97)

Classe I Classe I –– Aree particolarmente protetteAree particolarmente protetteRientranoRientrano inin questaquesta classeclasse lele areearee nellenelle qualiquali lala quietequieterappresentarappresenta unun elementoelemento didi basebase perper lala loroloro utilizzazioneutilizzazione::

aree ospedalierearee ospedalierescolastichescolastichescolastiche scolastiche aree destinate al riposo ed allo svago aree destinate al riposo ed allo svago aree residenziali rurali aree residenziali rurali

di ti l i t b i tidi ti l i t b i tiaree di particolare interesse urbanistico aree di particolare interesse urbanistico parchi pubblici, ecc.parchi pubblici, ecc.



Classe IIClasse II-- Aree destinate ad uso prevalentemente Aree destinate ad uso prevalentemente residenzialeresidenzialeRi tRi t ii tt ll ll bb i t ti t tRientranoRientrano inin questaquesta classeclasse lele areearee urbaneurbane interessateinteressateprevalentementeprevalentemente dada trafficotraffico veicolareveicolare localelocale,, concon bassabassa densitàdensità didipopolazionepopolazione,, concon limitatalimitata presenzapresenza didi attivitàattività commercialicommerciali eded assenzaassenzadidi attivitàattività industrialiindustriali eded artigianaliartigianali..

Classe III Classe III –– Aree di tipo mistoAree di tipo mistoRientranoRientrano inin questaquesta classeclasse lele areearee urbaneurbane interessateinteressate dada trafficotrafficoveicolareveicolare localelocale oo didi attraversamento,attraversamento, concon mediamedia densitàdensità didipopolazione,popolazione, concon presenzapresenza didi attivitàattività commerciali,commerciali, uffici,uffici, concon llimitataimitatapopolazione,popolazione, concon presenzapresenza didi attivitàattività commerciali,commerciali, uffici,uffici, concon llimitataimitatapresenzapresenza didi attivitàattività artigianaliartigianali ee concon assenzaassenza didi attivitàattività industrialiindustriali;;areearee ruralirurali interessateinteressate dada attivitàattività cheche impieganoimpiegano macchinemacchine operatricioperatrici..

FASE 1 FASE 1 Zonizzazione e Classificazione acustica delZonizzazione e Classificazione acustica del territorioterritorio


Classe IVClasse IV-- Aree di intensa attività umanaAree di intensa attività umanaRientranoRientrano inin questaquesta classeclasse lele areearee urbaneurbane interessateinteressate dada intensointensot ffit ffi i li l ltlt d itàd ità didi l il i l tl ttrafficotraffico veicolare,veicolare, concon altaalta densitàdensità didi popolazione,popolazione, concon elevataelevatapresenzapresenza didi attivitàattività commercialicommerciali ee uffici,uffici, concon presenzapresenza didi attivitàattivitàartigianaliartigianali;; lele areearee inin prossimitàprossimità didi stradestrade didi grandegrande comunicazionecomunicazione eedidi lineelinee ferroviarieferroviarie;; lele areearee portualiportuali;; lele areearee concon limitatalimitata presenzapresenza didipiccolepiccole industrieindustrie..



Classe V Classe V –– Aree prevalentemente industrialiAree prevalentemente industrialiRientranoRientrano inin questaquesta classeclasse lele areearee interessateinteressate dada insediamentiinsediamentii d t i lii d t i li itàità didi bit i ibit i iindustrialiindustriali ee concon scarsitàscarsità didi abitazioniabitazioni..

Classe VIClasse VI Aree esclusivamente industrialiAree esclusivamente industrialiClasse VI Classe VI –– Aree esclusivamente industrialiAree esclusivamente industrialiRientrano in questa classe le Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate daaree esclusivamente interessate daattività industriali attività industriali ee prive di insediamenti abitativiprive di insediamenti abitativi..pp

In attuazioneIn attuazione dell’art.3 della legge quadro 447/95, il D.P.C.M. 14 dell’art.3 della legge quadro 447/95, il D.P.C.M. 14 novembre 1997 novembre 1997 determina i seguenti valori limite delle sorgenti determina i seguenti valori limite delle sorgenti sonore per ogni zona:sonore per ogni zona:p gp g

valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della

sorgente stessavalore limite di emissione sorgente stessa

valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei

recettori

valore limite di immissione

valore di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di valori di

qualità risanamento disponibili)qualità

valore di rumore che segnala la presenza di un l i di g ppotenziale rischio per la salute umana o per

l’ambiente

valori di attenzione

VALORI LIMITE ASSOLUTI DI EMISSIONEVALORI LIMITE ASSOLUTI DI EMISSIONE(art. 2 D.P.C.M. 14/11/97)(art. 2 D.P.C.M. 14/11/97)( )( )

Classi di destinazione d’uso del territorioClassi di destinazione d’uso del territorioTempi di riferimento (Leq dBA) Tempi di riferimento (Leq dBA)

Diurno Diurno (06 00(06 00 -- 22 00)22 00)

Notturno Notturno (22 00(22 00 -- 06 00)06 00)(06.00 (06.00 -- 22.00)22.00) (22.00 (22.00 -- 06.00)06.00)

I aree particolarmente protetteI aree particolarmente protette 4545 3535

II l t t id i liII l t t id i li 5050 4040II aree prevalentemente residenzialiII aree prevalentemente residenziali 5050 4040

III Aree di tipo mistoIII Aree di tipo misto 5555 4545

IV aree di intensa attività umanaIV aree di intensa attività umana 6060 5050

V aree prevalentemente industrialiV aree prevalentemente industriali 6565 5555

VI aree esclusivamente industrialiVI aree esclusivamente industriali 6565 6565

T b ll AT b ll ATabella ATabella A

VALORI LIMITE ASSOLUTI DI IMMISSIONEVALORI LIMITE ASSOLUTI DI IMMISSIONE(art. 3 D.P.C.M. 14/11/97)(art. 3 D.P.C.M. 14/11/97)( )( )


Diurno Diurno (06 00(06 00 -- 22 00)22 00)








T b ll BT b ll BTabella BTabella B

VALORI DI QUALITA’VALORI DI QUALITA’(art. 7 D.P.C.M. 14/11/97)(art. 7 D.P.C.M. 14/11/97)( )( )


Diurno Diurno (06 00(06 00 -- 22 00)22 00)








T b ll CT b ll CTabella CTabella C

Per quanto concerne Per quanto concerne i i valori di attenzionevalori di attenzione, espressi come livelli , espressi come livelli continui equivalenti di continui equivalenti di pressione sonora ponderata “A”pressione sonora ponderata “A” riferiti al riferiti al tempotempo a lungo terminea lungo termine (TL)(TL), sono così definiti:, sono così definiti:tempotempo a lungo terminea lungo termine (TL)(TL), sono così definiti:, sono così definiti:

a)a) se riferiti ad se riferiti ad un’oraun’ora, i valori della tabella C(, i valori della tabella C(v.qualitàv.qualità), aumentati:), aumentati:

+ 10 dB per il periodo diurno+ 10 dB per il periodo diurno + 5 dB per il periodo notturno+ 5 dB per il periodo notturno

b)b) se relativi ai se relativi ai tempi di riferimentotempi di riferimento, i valori di cui alla tabella C., i valori di cui alla tabella C.

S ti i l i i di ti i ti ) b) d d tt ti iS ti i l i i di ti i ti ) b) d d tt ti iSe superati i valori indicati ai punti a) e b) devono essere adottati i Se superati i valori indicati ai punti a) e b) devono essere adottati i PIANI PIANI DIDI RISANAMENTO (ART. 7 L. 447/95).RISANAMENTO (ART. 7 L. 447/95).

Solamente per le aree industriali si considera il superamento dei Solamente per le aree industriali si considera il superamento dei valori di cui alla lettera b).valori di cui alla lettera b).

I valori di attenzione suddetti non si applicano alle fasce territoriali di I valori di attenzione suddetti non si applicano alle fasce territoriali di pertinenza delle pertinenza delle infrastrutture stradaliinfrastrutture stradali, , ferroviarieferroviarie eded aeroportualiaeroportuali, in , in quanto regolamentati dalle seguenti disposizioni di legge:quanto regolamentati dalle seguenti disposizioni di legge:q g g p ggq g g p gg

TRAFFICO FERROVIARIO ( D.P.R. 18/11/98 N. 459)TRAFFICO FERROVIARIO ( D.P.R. 18/11/98 N. 459)

L’Inquinamento acustico prodotto dal traffico ferroviario è disciplinato dal L’Inquinamento acustico prodotto dal traffico ferroviario è disciplinato dal D.P.R. 18/11/98 n.459, cheD.P.R. 18/11/98 n.459, che stabilisce le norme di prevenzione ed ilstabilisce le norme di prevenzione ed ilD.P.R. 18/11/98 n.459, che D.P.R. 18/11/98 n.459, che stabilisce le norme di prevenzione ed il stabilisce le norme di prevenzione ed il contenimento dell’inquinamento da rumore avente origine dall’esercizio contenimento dell’inquinamento da rumore avente origine dall’esercizio delle infrastrutture delle ferrovie e delle linee metropolitane di superficiedelle infrastrutture delle ferrovie e delle linee metropolitane di superficie. . A tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione di attenzione e diA tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione di attenzione e diA tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione, di attenzione e di A tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione, di attenzione e di qualità.qualità.Altresì per le infrastrutture ferroviarie non si applicano i valori di Altresì per le infrastrutture ferroviarie non si applicano i valori di immissioneimmissioneimmissione.immissione.


IlIl DD..PP..RR.. 459459//9898 individuaindividua aiai latilati dell’infrastrutturadell’infrastruttura delledelle fasce,fasce,dettedette “fasce“fasce didi pertinenza”pertinenza”,, didi ampiezzaampiezza didi 250250 metri,metri, all’internoall’internodelledelle qualiquali l’infrastruttural’infrastruttura nonnon èè soggettasoggetta aiai limitilimiti delladellaclassificazioneclassificazione acusticaacustica comunalecomunale mama èè soggettasoggetta solosolo aiai limitilimiticlassificazioneclassificazione acusticaacustica comunale,comunale, mama èè soggettasoggetta solosolo aiai limitilimitistabilitistabiliti nelnel decretodecreto medesimomedesimo..

limitilimiti nellenelle fascefasce didi pertinenzapertinenza perper infrastruttureinfrastrutture didi nuovanuovarealizzazionerealizzazione concon velocitàvelocità didi progettoprogetto >> aa 200200 Km/hKm/h ee << aa 200200 Km/hKm/h::


Limiti nelle fasce di pertinenza per infrastrutture di nuova Limiti nelle fasce di pertinenza per infrastrutture di nuova realizzazione con velocità di progetto superiore a 200 Km/hrealizzazione con velocità di progetto superiore a 200 Km/h

Infrastrutture Infrastrutture Tempi di riferimento (Leq dBA) Tempi di riferimento (Leq dBA)

Diurno Diurno (06 00(06 00 22 00)22 00)

Notturno Notturno (22 00(22 00 06 00)06 00)(06.00 (06.00 -- 22.00)22.00) (22.00 (22.00 -- 06.00)06.00)

Ospedali, case di cura e riposoOspedali, case di cura e riposo 5050 4040ScuoleScuole 5050 --ScuoleScuole 5050Altri ricettori (insediamenti industriali e Altri ricettori (insediamenti industriali e centri commerciali)centri commerciali) 6565 5555


Limiti nelle fasce di pertinenza per infrastrutture di nuova Limiti nelle fasce di pertinenza per infrastrutture di nuova realizzazione con velocità di progetto non superiore a 200 Km/h realizzazione con velocità di progetto non superiore a 200 Km/h

InfrastruttureInfrastruttureTempi di riferimento (Leq dBA) Tempi di riferimento (Leq dBA)

Diurno Diurno (06 00(06 00 22 00)22 00)

Notturno Notturno (22 00(22 00 06 00)06 00)(06.00 (06.00 -- 22.00)22.00) (22.00 (22.00 -- 06.00)06.00)

Ospedali, case di cura e riposoOspedali, case di cura e riposo 5050 4040ScuoleScuole 5050 --ScuoleScuole 5050Recettori ricadenti nella fascia “A”Recettori ricadenti nella fascia “A”(infrastruttura distante 100 m. dalla linea (infrastruttura distante 100 m. dalla linea ferro iaria)ferro iaria)

7070 6060ferroviaria)ferroviaria)Recettori ricadenti nella fascia “B”Recettori ricadenti nella fascia “B”(infrastruttura distante 150 m. dalla linea (infrastruttura distante 150 m. dalla linea 6565 5555ferroviaria)ferroviaria)


Qualora non siano tecnicamente conseguibili i valori di immissione Qualora non siano tecnicamente conseguibili i valori di immissione nelle nelle fasce di pertinenza sopra indicatefasce di pertinenza sopra indicate, deve essere assicurato il rispetto dei , deve essere assicurato il rispetto dei

i li i i ( i i fi hi i fi li i i ( i i fi hi i fseguenti limiti ( misurati a centro stanza, a finestre chiuse con microfono seguenti limiti ( misurati a centro stanza, a finestre chiuse con microfono a 1,5 m. dal pavimento):a 1,5 m. dal pavimento):

ospedali, case di cura e riposo Leq 35 dBA notturno

l L 45 dBA discuole Leq 45 dBA diurno

altri ricettori Leq 40 dBA notturno

TRAFFICO STRADALE ( D.P.R. 30/03/2004 N. 142).TRAFFICO STRADALE ( D.P.R. 30/03/2004 N. 142).

L’Inquinamento acustico prodotto dal traffico stradale è disciplinato dal L’Inquinamento acustico prodotto dal traffico stradale è disciplinato dal D.P.R. 30/03/2004 n.142,D.P.R. 30/03/2004 n.142, che stabilisce le che stabilisce le norme di prevenzione ed il norme di prevenzione ed il contenimento dell’inquinamento da rumore avente origine contenimento dell’inquinamento da rumore avente origine dall’esercizio delle infrastrutture stradali. dall’esercizio delle infrastrutture stradali. A tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione di attenzioneA tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione di attenzioneA tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione, di attenzione A tali infrastrutture non si applicano i valori di emissione, di attenzione e di qualità. e di qualità. Altresì per le infrastrutture stradali non si applicano i valori di Altresì per le infrastrutture stradali non si applicano i valori di i i ii i iimmissione.immissione.

TRAFFICO STRADALE ( D P R 30/03/2004 N 142)TRAFFICO STRADALE ( D P R 30/03/2004 N 142)TRAFFICO STRADALE ( D.P.R. 30/03/2004 N. 142).TRAFFICO STRADALE ( D.P.R. 30/03/2004 N. 142).

TABELLA 1 STRADE NUOVA REALIZZAZIONETABELLA 1 STRADE NUOVA REALIZZAZIONES lS l

TIPO DI TIPO DI STRADASTRADA

(secondo Codice(secondo Codice

SOTTOTIPI AI SOTTOTIPI AI FINI ACUSTICIFINI ACUSTICI

(secondo D.M. 5.11.01(secondo D.M. 5.11.01--Norme funz e geomNorme funz e geom

Ampiezza Ampiezza fascia di fascia di

pertinenza pertinenza titi

Scuole, Scuole, ospedali, case ospedali, case

di cura e di di cura e di riposoriposo

Altri RicettoriAltri Ricettori

(secondo Codice (secondo Codice della Stradadella Strada

Norme funz. e geom. Norme funz. e geom. Per la costruzione delle Per la costruzione delle

stradestrade

acustica acustica (m)(m)

posoposoDiurno Diurno dB(A)dB(A)

Notturno Notturno dB(A)dB(A)

Diurno Diurno dB(A)dB(A)


AA-- autostradaautostrada 250250 5050 4040 6565 5555AA autostradaautostrada 250250 5050 4040 6565 5555

BB-- extraurbana extraurbana principaleprincipale 250250 5050 4040 6565 5555

CCCC-- extraurbana extraurbana secondariasecondaria

C1C1 250250 5050 4040 6565 5555

C2C2 150150 5050 4040 6565 5555

DD-- extraurbana extraurbana 100100 5050 4040 6565 5555di scorrimentodi scorrimento 100100 5050 4040 6565 5555

EE-- urbana di urbana di quartierequartiere 3030

definitidefiniti daidai Comuni,Comuni, nelnel rispettorispetto deideivalorivalori riportatiriportati inin tabellatabella "C""C" DD..PP..CC..MM..1414//1111//9797 ii ddquartierequartiere 1414//1111//9797 ee comunquecomunque inin modomodoconformeconforme allaalla zonizzazionezonizzazione acusticaacusticadelledelle areearee urbane,urbane, previstaprevista dall'artdall'art.. 66delladella LL.. nn.. 447447//9595..

FF-- localelocale 3030


TABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILITABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILIS lS l












stradestrade






100 100 7070 6060AA-- autostradaautostrada

(fascia A)(fascia A)5050 4040

7070 6060

150 150 (fascia B)(fascia B) 6565 5555

BB-- extraurbana extraurbana principaleprincipale

100 100 (fascia A)(fascia A)

5050 40407070 6060

150 150 (fascia B)(fascia B) 6565 5555(fascia B)(fascia B)

TRAFFICO STRADALE ( D.P.R. 30/03/2004 N. 142).TRAFFICO STRADALE ( D.P.R. 30/03/2004 N. 142).

TABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILITABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILITABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILITABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILI



( d D M 11 01( d D M 11 01



di cura e didi cura e di Altri RicettoriAltri RicettoriSTRADASTRADA


(secondo D.M. 5.11.01(secondo D.M. 5.11.01--Norme funz. e geom. Norme funz. e geom.

Per la costruzione delle Per la costruzione delle stradestrade

pertinenza pertinenza acustica acustica

(m)(m)






Ca Ca (strade a carreggiate (strade a carreggiate

separate)separate)


5050 40407070 6060

150 150 6565 5555CC-- extraurbana extraurbana secondariasecondaria

p )p )(fascia B)(fascia B) 6565 5555

Cb Cb (tutte le altre strade (tutte le altre strade

extraurbaneextraurbane


5050 40407070 6060

150150extraurbane extraurbane secondarie)secondarie)

150 150 (fascia B)(fascia B) 6565 5555


TABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILITABELLA 2 STRADE ESISTENTI E ASSIMILABILIS lS l












stradestrade






Da Da 7070 6060

DD-- extraurbana extraurbana di scorrimentodi scorrimento

(strade a carreggiate (strade a carreggiate separate e separate e

interquartiere)interquartiere)

100100 5050 40407070 6060

6565 5555

DbDb 7070 6060DbDb(tutte le altre strade (tutte le altre strade

urbane di scorrimento)urbane di scorrimento)100100 5050 4040

7070 6060

6565 5555

EE-- urbana di urbana di 3030definitidefiniti daidai Comuni,Comuni, nelnel

quartierequartiere 3030 rispettorispetto deidei valorivalori riportatiriportati inintabellatabella "C""C" DD..PP..CC..MM.. 1414//1111//9797ee comunquecomunque inin modomodoconformeconforme allaalla zonizzazionezonizzazioneacusticaacustica delledelle areearee urbane,urbane,previstaprevista dall'artdall'art.. 66 delladella LL.. nn..447447//9595..

FF-- localelocale 3030

FASE 2 FASE 2 Valutazione del clima acustico attuale tramite indagini fonometricheValutazione del clima acustico attuale tramite indagini fonometriche

Al fine di caratterizzare la rumorosità attuale, si Al fine di caratterizzare la rumorosità attuale, si predispone una campagna di monitoraggio acustico predispone una campagna di monitoraggio acustico p p p g ggp p p g ggcompleta ed estesa a tutte le zone del territorio completa ed estesa a tutte le zone del territorio comunale.comunale.

La campagna di La campagna di misurazioni fonometrichemisurazioni fonometriche deve essere deve essere concepita come unoconcepita come uno strumento conoscitivostrumento conoscitivo che oltre adche oltre adconcepita come uno concepita come uno strumento conoscitivostrumento conoscitivo che, oltre ad che, oltre ad individuare il generale individuare il generale stato acustico dei luoghistato acustico dei luoghi, , permetta:permetta:pp


di di stimare l’entità dei livelli sonoristimare l’entità dei livelli sonori prodotti da sorgenti potenzialmente prodotti da sorgenti potenzialmente molto inquinanti (strade statali, ferrovia, strade urbane ad elevato molto inquinanti (strade statali, ferrovia, strade urbane ad elevato traffico veicolare etc ) anche al fine della redazione del piano ditraffico veicolare etc ) anche al fine della redazione del piano ditraffico veicolare, etc.) anche al fine della redazione del piano di traffico veicolare, etc.) anche al fine della redazione del piano di risanamento risanamento

didi verificare il rispetto dei limiti di zonaverificare il rispetto dei limiti di zona ed interpretare i conflitti generatied interpretare i conflitti generatidi di verificare il rispetto dei limiti di zonaverificare il rispetto dei limiti di zona ed interpretare i conflitti generati ed interpretare i conflitti generati dalla contiguità di zone che sotto il profilo urbanistico e funzionale dalla contiguità di zone che sotto il profilo urbanistico e funzionale devono essere associate alle classi devono essere associate alle classi

valutarevalutare metrologicamente metrologicamente i livelli prodotti da sorgenti fissei livelli prodotti da sorgenti fisse quali zone quali zone industriali, insediamenti produttivi al di fuori di contesti prettamente industriali, insediamenti produttivi al di fuori di contesti prettamente industriali, cantieri, ecc. industriali, cantieri, ecc.

il il clima acustico reale del territorioclima acustico reale del territorio che dipende da fattori spaziali e da che dipende da fattori spaziali e da fattori temporali, oltre che dalle attività rumorose in esso presentifattori temporali, oltre che dalle attività rumorose in esso presenti


Nelle Nelle linee guidalinee guida, redatte dall’, redatte dall’ANPAANPA (Agenzia Nazionale per la (Agenzia Nazionale per la Protezione AmbientaleProtezione Ambientale Ministero dell’Ambiente) per laMinistero dell’Ambiente) per laProtezione Ambientale Protezione Ambientale –– Ministero dell Ambiente), per la Ministero dell Ambiente), per la realizzazione del realizzazione del monitoraggio acustico monitoraggio acustico su su territori comunaliterritori comunali, si , si consiglia di effettuare un gran numero di misure distribuite su tutto consiglia di effettuare un gran numero di misure distribuite su tutto il territorio, secondo un maglia di il territorio, secondo un maglia di 100 m di lato100 m di lato, e nelle , e nelle 24 ore24 ore. .

ÈÈ questoquesto unun metodometodo moltomolto costosocostoso,, perchéperché costringecostringe adad effettuareeffettuareunun grangran numeronumero didi misuremisure,, magarimagari nellenelle 2424 oreore oo perper periodiperiodisuperiorisuperiori ee perchéperché risultarisulta assaiassai onerosooneroso analizzareanalizzare lala grandegrande molemolesuperiori,superiori, ee perchéperché risultarisulta assaiassai onerosooneroso analizzareanalizzare lala grandegrande molemoledidi datidati cheche nene derivaderiva.. InoltreInoltre ilil metodometodo descrittodescritto èè pocopoco compatibilecompatibileconcon lele modernemoderne metodologiemetodologie didi approccioapproccio allealle problematicheproblematicheacusticheacustiche..


Di contro è preferibile effettuare un Di contro è preferibile effettuare un numero di misure più ridottonumero di misure più ridotto, , che eventualmente non ha la pretesa della esaustività, ma che fa che eventualmente non ha la pretesa della esaustività, ma che fa p ,p ,dipendere dalla osservazione dei fenomeni territoriali di rilevanza dipendere dalla osservazione dei fenomeni territoriali di rilevanza acustica acustica (arterie stradali e ferroviarie, presenza di recettori (arterie stradali e ferroviarie, presenza di recettori sensibili ecc )sensibili ecc )sensibili, ecc.),sensibili, ecc.),

la definizione di una campagna mirata di rilevazione nella quale ci la definizione di una campagna mirata di rilevazione nella quale ci i t ii t i titi hh ti t iùti t iùsi concentra sui si concentra sui puntipunti che emergono come che emergono come acusticamente più acusticamente più

rilevantirilevanti a seguito delle prime attività di a seguito delle prime attività di zonizzazione acusticazonizzazione acustica. .

ConCon questoquesto approccioapproccio sisi riduconoriducono didi moltomolto ii costicosti didi avvioavvio deldelprocessoprocesso didi gestionegestione acusticaacustica deldel territorio,territorio, ee sisi ottieneottiene concon discretadiscretaefficaciaefficacia nana “immagine”“immagine” delledelle problematicheproblematiche emergentiemergentiefficaciaefficacia unauna “immagine”“immagine” delledelle problematicheproblematiche emergentiemergenti..


La scelta dei punti di monitoraggio acustico viene effettuata La scelta dei punti di monitoraggio acustico viene effettuata utilizzando i seguenti criteri :utilizzando i seguenti criteri :

●● la criticità della posizione rispetto alle sorgenti sonorela criticità della posizione rispetto alle sorgenti sonore

●● la criticità della posizione la criticità della posizione rispetto all’esposizione rispetto all’esposizione al rumore di ricettori sensibili al rumore di ricettori sensibili

Le rilevazioni saranno eseguite utilizzando diversi sistemi Le rilevazioni saranno eseguite utilizzando diversi sistemi l til ti f tf t i t ti t t li t t ti tili t t ti ticompleti completi fonometrofonometro -- integratoreintegratore -- analizzatore statisticoanalizzatore statistico..


Tale strumentazioneTale strumentazione, in ottemperanza a quanto richiesto dal , in ottemperanza a quanto richiesto dal vigente vigente D.P.C.M.D.P.C.M. 16/03/1998 "Tecniche di rilevamento e di 16/03/1998 "Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico"misurazione dell'inquinamento acustico", è di , è di classe Iclasse Isecondo le normati esecondo le normati e EN 60651/1994 e EN 60804/1994EN 60651/1994 e EN 60804/1994 eesecondo le normative secondo le normative EN 60651/1994 e EN 60804/1994EN 60651/1994 e EN 60804/1994 e e consente la misurazione consente la misurazione dei dei livelli sonori massimilivelli sonori massimi, , minimiminimi ed ed equivalentiequivalenti deldel valore di piccovalore di picco e deie dei valori statisticivalori statistici perperequivalentiequivalenti, del , del valore di piccovalore di picco e dei e dei valori statisticivalori statistici per per ciascun intervallo di misura.ciascun intervallo di misura.


LaLa metodologiametodologia descrittadescritta precedentementeprecedentemente consenteconsente didi realizzarerealizzarelele mappemappe acusticheacustiche perper ogniogni unitàunità territorialeterritoriale deldel comunecomune.. TaliTaliee appeappe acust c eacust c e pepe ogog u tàu tà te to a ete to a e dede co u eco u e aamappaturemappature andrannoandranno aa rappresentarerappresentare ilil risultatorisultato dell’indaginedell’indagineacusticaacustica condottacondotta sulsul territorioterritorio comunalecomunale ee caratterizzatacaratterizzata dada::

CensimentoCensimento delledelle sorgentisorgenti acusticheacustiche fissefisse sulsul territorioterritorio

EffettivaEffettiva valutazionevalutazione strumentalestrumentale delledelle stessestesse fornitafornita dalladallaEffettivaEffettiva valutazionevalutazione strumentalestrumentale delledelle stesse,stesse, fornitafornita dalladallacampagnacampagna didi misura,misura, secondosecondo lele specifichespecifiche tecnichetecniche riportateriportate nelneldecretodecreto deldel 1616 marzomarzo 19981998

AnalisiAnalisi deidei datidati rilevatirilevati ee restituzionerestituzione susu schedeschede descrittive,descrittive, conconallegatiallegati graficigrafici ee tabellaritabellari (diagrammi,(diagrammi, sintesisintesi delledelle misuremisure rilevate,rilevate,indicazioneindicazione planimetricaplanimetrica deldel punto,punto, fotografiefotografie durantedurante lala misura,misura,eccecc..))

FASE 3 FASE 3 Piano di risanamento acustico del territorio Piano di risanamento acustico del territorio

La sovrapposizione delle La sovrapposizione delle mappe di classificazione acusticamappe di classificazione acustica di cui di cui alla alla fase metodologica Ifase metodologica I con quelle relative alla con quelle relative alla campagna campagna f t if t i f t d l i IIf t d l i II lt li i it bili t tti dilt li i it bili t tti difonometricafonometrica, , fase metodologica IIfase metodologica II, oltre agli inevitabili contatti di , oltre agli inevitabili contatti di classe acustica superiori ai 5 classe acustica superiori ai 5 dBdB, , permetterà di estrapolare nel quadro permetterà di estrapolare nel quadro territoriale i punti o le aree che necessitano delterritoriale i punti o le aree che necessitano del piano di risanamentopiano di risanamento..territoriale i punti o le aree che necessitano del territoriale i punti o le aree che necessitano del piano di risanamentopiano di risanamento..

PerPer quantoquanto attieneattiene aiai contenuticontenuti eded allealle finalitàfinalità deldel pianopiano didirisanamentorisanamento inin generalegenerale sisi possonopossono distingueredistinguere alal paripari didi altrealtrerisanamentorisanamento,, inin generalegenerale sisi possonopossono distinguere,distinguere, alal paripari didi altrealtretematichetematiche ambientali,ambientali, aspettiaspetti spiccatamentespiccatamente “settoriali“settoriali””(appartenenti,(appartenenti, perper motivazionimotivazioni eded esiti,esiti, allaalla precipuaprecipua sferasfera acusticaacustica),),dada aspettiaspetti piùpiù propriamentepropriamente interdisciplinariinterdisciplinari,, dovedove ilil contenimentocontenimentodeldel rumorerumore puòpuò entrareentrare inin conflittoconflitto concon altrialtri obiettiviobiettivi ee dovedove occorreoccorrequindiquindi trovaretrovare unun terrenoterreno comunecomune tratra diversediverse esigenzeesigenze susu cuicuiquindiquindi trovaretrovare unun terrenoterreno comunecomune tratra diversediverse esigenze,esigenze, susu cuicuiinnescareinnescare politichepolitiche didi composizionecomposizione ““intersettorialeintersettoriale””..


Il Piano di disinquinamento Il Piano di disinquinamento individueràindividuerà quindi interventi specifici o quindi interventi specifici o settoriali quali:settoriali quali:

interventi diretti interventi diretti Atti di indirizzo agli altri strumenti della pianificazione di livello Atti di indirizzo agli altri strumenti della pianificazione di livello

llcomunale comunale strumenti normativi e procedurali strumenti normativi e procedurali

Gli interventi diretti Gli interventi diretti e settoriali risultano opere specifiche per il e settoriali risultano opere specifiche per il contenimento del rumore, su base attiva o passiva, quali:contenimento del rumore, su base attiva o passiva, quali:

barriere antirumore barriere antirumore asfalti fonoassorbenti asfalti fonoassorbenti infissi infissi fonoisolantifonoisolanti applicati a recettori particolarmente sensibili, applicati a recettori particolarmente sensibili, ecc ecc


Gli atti di indirizzo Gli atti di indirizzo degli strumenti di programmazione territoriale degli strumenti di programmazione territoriale comunali, consistono nella revisione, modifica ed integrazione di:comunali, consistono nella revisione, modifica ed integrazione di:

Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Generale Piani Attuativi (eventuali prescrizioni puntuali per schede progetto) Piani Attuativi (eventuali prescrizioni puntuali per schede progetto) Piano Urbano del Traffico Piano Urbano del Traffico Norme tecniche di attuazione del PRG Norme tecniche di attuazione del PRG Regolamento edilizio Regolamento edilizio Regolamento di polizia municipale Regolamento di polizia municipale R l t di i i ità bbliR l t di i i ità bbliRegolamento di igiene e sanità pubblica Regolamento di igiene e sanità pubblica Regolamento per lo svolgimenti delle attività temporanee e Regolamento per lo svolgimenti delle attività temporanee e manifestazioni in luogo pubblico ed all’aperto (es attività musicalimanifestazioni in luogo pubblico ed all’aperto (es attività musicalimanifestazioni in luogo pubblico ed all aperto (es. attività musicali manifestazioni in luogo pubblico ed all aperto (es. attività musicali sui lungomare) sui lungomare)


Tali indirizzi e modifiche andranno ad agire specificatamente sulle Tali indirizzi e modifiche andranno ad agire specificatamente sulle trasformazioni urbanistiche, individuando procedure e principi di trasformazioni urbanistiche, individuando procedure e principi di

tt i i d di i l tibilità ti ditt i i d di i l tibilità ti diprogettazione in grado di assicurare la compatibilità acustica di:progettazione in grado di assicurare la compatibilità acustica di:

Aspetti specifici delle procedure per la pianificazione attuativa Aspetti specifici delle procedure per la pianificazione attuativa Prescrizioni e norme specifiche per la progettazione e la Prescrizioni e norme specifiche per la progettazione e la ristrutturazione edilizia ristrutturazione edilizia Coordinamento tra zonizzazione urbanistica e classificazioneCoordinamento tra zonizzazione urbanistica e classificazioneCoordinamento tra zonizzazione urbanistica e classificazione Coordinamento tra zonizzazione urbanistica e classificazione acustica acustica Meccanismi e limiti delle deroghe Meccanismi e limiti delle deroghe ggProcedure integrate (acustiche ed edilizie) per il rilascio delle Procedure integrate (acustiche ed edilizie) per il rilascio delle autorizzazioni edificatorie autorizzazioni edificatorie Caratteristiche costruttive acustiche degli edifici e degli impianti Caratteristiche costruttive acustiche degli edifici e degli impianti tecnici (D.P.C.M. 5 dicembre 1997) tecnici (D.P.C.M. 5 dicembre 1997)


Caratteristiche acustiche delle pareti e dei solai Caratteristiche acustiche delle pareti e dei solai Caratteri e prescrizioni acustiche degli edifici adibiti a ricettori Caratteri e prescrizioni acustiche degli edifici adibiti a ricettori p gp gsensibili (scuole, palestre, centri ricreativi, ospedali, ecc.) sensibili (scuole, palestre, centri ricreativi, ospedali, ecc.) Disciplina delle attività rumorose permanenti (attività produttive Disciplina delle attività rumorose permanenti (attività produttive industriali/artigianali, attività terziarie comportanti l’installazione di industriali/artigianali, attività terziarie comportanti l’installazione di apparati rumorosi quali: compressori, frigoriferi, generatori elettrici apparati rumorosi quali: compressori, frigoriferi, generatori elettrici autonomi, ecc.)autonomi, ecc.)autonomi, ecc.) autonomi, ecc.) Disciplina delle attività rumorose temporanee (circhi, fiere, Disciplina delle attività rumorose temporanee (circhi, fiere, manifestazioni itineranti, attività di ristorazione, discopub, ecc.) manifestazioni itineranti, attività di ristorazione, discopub, ecc.) Disciplina dei cantieri di costruzione Disciplina dei cantieri di costruzione Disciplina delle altre attività rumorose (tosatura dei giardini, Disciplina delle altre attività rumorose (tosatura dei giardini,

bbli ità tif ti t t ti )bbli ità tif ti t t ti )pubblicità sonora, antifurti per auto e per appartamenti, ecc.) pubblicità sonora, antifurti per auto e per appartamenti, ecc.)

Pratiche edilizie

L L Q dr intr d n m r n itàLa Legge Quadro introduce numerose novitànell'ambito delle procedureprocedure didi prevenzioneprevenzioneambientaleambientale in particolare per le pratiche relative allaambientaleambientale, in particolare per le pratiche relative allarealizzazione di nuovi insediamenti abitativi olavorativi.

Ai ComuniComuni come specificato nell'art 14 della LeggeAi ComuniComuni, come specificato nell art. 14 della LeggeQuadro, è affidato il compito di valutare lacorrettezza della documentazione acustica che dovràcorrettezza della documentazione acustica che dovràessere prodotta dai soggetti titolari di nuoviinsediamenti lavorativi o residenziali (Art. 8 commi(2, 3 e 4).

Tale verifica riguarda essenzialmente la completezzae la correttezza formale, rimandando la valutazione

i d ll f i à i ll'AA RR PP AA iltecnica della conformità acustica all'AA..RR..PP..AA., ilsoggetto tecnico competente a supporto alleA i i i i L liAmministrazioni Locali.

La documentazione acustica da produrre dai soggettititolari è:

- Documentazione di Impatto Acustico (D.I.A.A.)- Documentazione Previsionale di Clima Acusticoz

(D.P.C.A.).

La documentazione di impatto acusticoLa documentazione di impatto acustico

Deve fornire gli elementi necessari per prevedere nelmodo più accurato possibile gli effetti acustici derivantidalla realizzazione di quanto in progetto e dal suoesercizio, nonché di permettere l’individuazione el’apprezzamento delle modifiche introdotte nellel’apprezzamento delle modifiche introdotte nellecondizioni sonore dei luoghi e degli ambienti limitrofi,di verificarne la compatibilità con gli standard e lep gprescrizioni esistenti, con gli equilibri naturali, con lapopolazione residente e con lo svolgimento delle attivitàpresenti nelle aree interessate.

Contenuto della Documentazione di Impatto Acustico Ambientale

- tipologia dell’opera o attività in progettoimpianti attrezzature e macchinari di cui è- impianti, attrezzature e macchinari di cui è prevedibile l’utilizzo

- ubicazione dell’insediamento- ubicazione dell insediamento- orari di attività e di quelli di funzionamento

degli impianti principali e sussidiarig p p p- planimetria generale con descrizione delle zone

confinanti con l’opera- provvedimenti tecnici che si intendono adottare

per il contenimento delle emissioni rumorosei i di i i i- interventi di mitigazione

CLIMA ACUSTICO

Per clima acustico si intendono le condizioni sonorePer clima acustico si intendono le condizioni sonoreesistenti in una determinata porzione di territorio,derivanti dall’insieme di tutte le sorgenti sonorederivanti dall insieme di tutte le sorgenti sonorenaturali e antropiche.

MONITORAGGIO ACUSTICO

Con l'approvazione del piano di classificazione acusticaogni porzione del territorio comunale viene ad essered di ifi i li i i l'i i idotata di specifici limiti per l'inquinamento acustico.

Il i tt di t li li iti h d ' tti ità diIl rispetto di tali limiti consegue anche da un'attività dicontrollo, la quale dovrà essere svolta dalleAmministrazioni Comunali.

Il ruolo esercitato dal Comune dovrà essere di tipoamministrativo avvalendosi anche dell'A.R.P.A perl'esecuzione tecnica delle attività di monitoraggio.

La verifica della conformità delle opere con le previsioniLa verifica della conformità delle opere con le previsionidel progetto può essere effettuata in qualunquemomento anche su richiesta e a spese del committente,d ll' q ir nt d ll'imm bil d l nd tt rdall'acquirente dell'immobile o dal conduttore.

In caso di accertamento di difformità in corso d'opera,pil Sindaco ordina la sospensione dei lavori.In caso di accertamento di difformità su opereterminate, il Sindaco ordina, a carico del proprietario, le, , p p ,modifiche necessarie per adeguare l'edificio allecaratteristiche previste dalla presente legge.

Il Sindaco, con i provvedimenti mediante i qualip qordina la sospensione dei lavori, ovvero le modifichenecessarie per l'adeguamento dell'edificio, devep gfissare il termine per la regolarizzazione.

L'inosservanza del termine o la non congruità delleopere realizzate comporta l'irrogazione dellaopere realizzate comporta l irrogazione dellasanzione amministrativa

I Comuni assumeranno uno specifico ruolo dicontrollo anche in relazione alla verifica delraggiungimento degli obiettivi prefissati dai pianidi risanamento acustico delle imprese.

PIANI PIANI DIDI RISANAMENTO ACUSTICO RISANAMENTO ACUSTICO

(P.R.A.)(P.R.A.)

Legge Quadro: le Amministrazioni ComunaliLegge Quadro: le Amministrazioni Comunali devono predisporre i P.R.A.

- superamento dei limiti di attenzionep

- raggiungimento dei valori di qualità

Il P.R.A. può prevedere provvedimenti p p pdi varia natura

di i i i i ( d i di i i i d didi tipo amministrativo (proposte ed indirizzi in sede diattività pianificatoria)normativo e regolamentare (P.R.G.C., regolamentod'igiene, regolamento edilizio e di polizia municipale,

)ecc.)interventi di mitigazione acustica anche mediante lail li i d ll i " " lrilocalizzazione delle sorgenti sonore "estranee" al

contesto urbanistico ed acustico all'interno del qualesono inseritesono inserite.

In particolare l'interazione che risulteràstrategicamente più importante sarà quella con ilstrategicamente più importante sarà quella con ilP.U.T., che può permettere provvedimenti incisiviper modificare situazioni di eccessiva esposizione alper modificare situazioni di eccessiva esposizione alrumore in aree particolarmente sensibili.

Interventi di bonifica acusticaInterventi di bonifica acustica

DEROGHE DEI LIMITI ACUSTICIACUSTICI

La Legge Quadro contempla la possibilità di operareLa Legge Quadro contempla la possibilità di operareriduzioni relativamente ai limiti d'immissione perl'inquinamento acustico.

Tali riduzioni, a cura delle Amministrazioni Comunali,potranno essere svolte secondo le seguenti modalità:

- con l'introduzione di valori di qualità da conseguirsi nelbreve, medio e lungo periodo

- con l'introduzione di limiti di esposizione al rumoreinferiori nel caso che il territorio presenti un rilevanteinteresse paesaggistico ambientale e turisticointeresse paesaggistico-ambientale e turistico.

In senso opposto, seppure a carattere limitato nelt mp i C m ni p tr nn ril i r t rizz zi nitempo, i Comuni potranno rilasciare autorizzazioni(anche in deroga ai valori limite) per lo svolgimentodi tti ità temp r nee e di m nifest zi ni in ldi attività temporanee e di manifestazioni in luogopubblico o aperto al pubblico e per spettacoli acarattere temporaneo o ero mobilecarattere temporaneo ovvero mobile.

MANIFESTAZIONI TEMPORANEE: DEROGHE DEI LIMITI ACUSTICI

Q d ?Quando?

• DPCM 1/3/1991, art.4 : … Le attività temporanee, quali cantieri edili, le manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, , g p p p ,qualora comportino l’impiego di macchinari ed impianti rumorosi, debbono essere autorizzate anche in deroga ai limiti dal Sindaco, il quale stabilisce opportune prescrizioni per limitare l’inquinamento acustico sentita la competente USL.

Autorizzazioni Comunali in deroga ai limiti di emissione

sonora

• Si deroga ai limiti di zona, ma la deroga deve riportare i nuovi limiti darispettare, considerati come limiti di emissione dell’attività nel suocomplesso

• i limiti di emissione si intendono misurati in facciata degli edifici piùi limiti di emissione si intendono misurati in facciata degli edifici piùdisturbati o più vicini (D.M. 16/3/1998 “Tecniche di rilevamento e dimisurazione dell’inquinamento acustico”)

• Sono esonerati: interventi per urgenze di pubblica utilità• Sono esonerati: interventi per urgenze di pubblica utilità

Deroghe : il ruolo della USLDeroghe : il ruolo della USLgg

Cosa valutare?

d d ll if i• La durata della manifestazione

• l’orario

l l li i i t i bit ti i i ità di• la localizzazione in centri abitati o comunque in prossimità di abitazioni o altri recettori sensibili

• la tipologia dell’attività e delle apparecchiature rumorose utilizzatep g pp

• gli accorgimenti tecnici per ridurre il disturbo per gli abitanti

FINEFINE

Documents

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