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Direzione didattica di Leno Anno Scolastico 2011-2012 Diario di bordo di matematica esperienze e attività della sperimentazione metodologico didattica in classe 1ª di Castelletto Insegnante: Tironi Emanuela

Insegnante: Tironi Emanuela - icleno.it · INCONTRO DEL TEMI TRATTATI TEMPI DI ATTUAZIO- NE DELLE ESPERIEN- ZE E ATTIVITA’ 09/09/2011 Presentazione sperimentazione. Ritmi, seriazione

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Direzione didattica di Leno

Anno Scolastico 2011-2012

Diario di bordo

di matematica

esperienze e attività della

sperimentazione metodologico

didattica in classe 1ª

di Castelletto

Insegnante: Tironi Emanuela

DIREZIONE DIDATTICA DI LENO

A.S. 2011/2012

SPERIMENTAZIONE DI

DIDATTICA DELLA MATEMATICA

SCUOLA DI CASTELLETTO CLASSE 1^

Formatore : dott. Beppe Pea

Insegnanti coinvolti : Emanuela Tironi, Valeria Scafaria

SINTESI DELLA METODOLOGIA ADOTTATA La sperimentazione è di tipo metodologico didattico e riguarda la matematica, essa

accerta e verifica strategie didattiche non tradizionali.

Un curricolo diverso da quello tradizionale ma con la garanzia del generare le

strutture mentali richieste di classe in classe e le strutture mentali devono produrre

competenze.

Non si può fare matematica solo ed esclusivamente attraverso la scrittura delle cose

matematiche. Le forme linguistiche non danno concetti astratti, per ottenerle bisogna

passare dalla proceduralità e questo in tutte le discipline.

Dopo la fase esperienziale vi è la traduzione attraverso le forme linguistiche. Per

ottenere l’astrazione c’è bisogno di un approccio con le tante forme linguistiche

diverse riferite tutte allo stesso concetto che servono a fare emergere il concetto

stesso. Ogni forma linguistica fa emergere una sfaccettatura del concetto per cui

bisogna utilizzarne tante per rappresentare un concetto: spiegazione, immagini, slide,

movimento del corpo, produzione di disegni ecc.

I bambini apprendono molto di più sulla base delle esperienze piuttosto che sulla base

delle comunicazioni linguistiche, sta a noi far passare il pensiero dell’alunno

dall’analogico al logico per ottenere un apprendimento duraturo.

Il bambino è molto bravo sul piano dell’apprendimento analogico, cioè apprendere

“ad imitazione degli altri”;ma se inizialmente l’apprendimento deve essere tale, deve

poi essere completato sulla spiegazione del perché per portare l’analogico al logico. I

bambini devono imparare a chiedersi: “Perché ho ottenuto questo risultato?” “lo

stesso risultato può essere ottenuto in modo diverso?”.

Questa è la conquista della struttura mentale che può essere riferita ad altri contesti.

INCONTRO DEL TEMI TRATTATI TEMPI DI ATTUAZIO-

NE DELLE ESPERIEN-

ZE E ATTIVITA’

09/09/2011 Presentazione sperimentazione.

Ritmi, seriazione e

classificazione

Settembre

27/09/2011 Prove Gestalt.

Prove Stambak.

Avvio al concetto di numero e

di operazioni.

Ottobre

27/10/2011 Giochi di memorizzazione. Il

concetto di addizione. Novembre

23/11/2011 Problemi: situazioni di

partenza, ragionamento, calcolo

mentale additivo e sottrattivo.

Dicembre

17/01/2011 Consolidamento del numero:

contiamo, confrontiamo,

ordiniamo fino al 20.

Gennaio e Febbraio

28/02/2012 Ordine temporale del numero.

Prove Stambak.

Marzo

20/03/2012 Struttura del numero: le

cassettiere. Aprile

27/04/2012 Problemi e confronto fra

numeri: dalla realtà alla

rappresentazione grafico-

simbolica, numerica, ecc...

Addizioni e sottrazioni con le

regioni numerate.

Prove Gestalt.

Maggio

21/05/2012 Verifiche e valutazione per

competenze. Giugno

SETTEMBRE Dal 12 al 17 si attua il progetto di accoglienza.

1) Esperienze di ritmo.

2) Classificare.

3) Seriare.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

1) Le esperienze di ritmo : percettivo-uditivo e corporeo sono importanti

non solo in matematica ma anche in tutte le altre discipline, esse aiutano a

risolvere problematiche di tipo spazio-temporali sia nella scrittura che nel

calcolo, inoltre sviluppano l’attenzione e la concentrazione, la simultaneità

e la lateralizzazione.

19/09/’11

Si batte un ritmo: una battuta di mani, una battuta con un piede, i bambini

sono invitati a imitarlo.

Se ne propongono altri: una battuta di mani, una con un piede e un’altra

con l’altro piede; un passo lungo e uno corto; un passo lungo e due corti;

una battuta sul tavolo con un legnetto, un'altra a terra con i piedi e via via

se ne fanno sempre di più complessi.

20/09/’11

Si ripropongono i ritmi del giorno precedente, ma dopo averne eseguito

uno, sul quaderno a quadretti di 1 cm. si chiede di riproporlo graficamente

abbinando alla battuta delle mani un quadrato rosso, per i piedi un cerchio

giallo.

Si fa la stessa cosa con gli altri ritmi proposti cambiando i simboli grafici.

21/09/’11

L’insegnante propone delle greche alla lavagna, i bambini copiano e

continuano il ritmo contornando la prima pagina del loro quaderno;

ogniqualvolta si inizierà un quaderno nuovo verrà richiesta la cornicetta “a

ritmo”.

Si consegna una scheda con una greca di disegni uguali che i bambini

colorano alternando due tinte.

22/09/’11

Muoversi a ritmo: si utilizzano 3 o più strumenti, si abbina ad ogni

strumento un movimento corporeo; l’insegnante suona un ritmo e i

bambini lo devono rappresentare con il corpo.

22 e 23/09/’11

- Classificare significa scoprire che alcuni elementi di un universo, pur

essendo tutti diversi e distinti, hanno qualche cosa di uguale.

2) Esperienze di classificazione:

dato un mucchietto di bottoni diversi per colore e dimensione il bambino

deve suddividerli secondo il criterio del colore, poi secondo quello della

dimensione.

Successivamente gli si chiede di trovare lui altri criteri per suddividere

l’insieme dei bottoni.

Si propone la stessa attività utilizzando i blocchi logici e introducendo

l’aspetto che riguarda lo spessore e le forme dei blocchi.

Si propongono altre esperienze con giocattoli e materiale scolastico

(matite, pennarelli, quaderni, ecc.) utilizzando anche la negazione:

raggruppa i pennarelli secondo la caratteristica non gialli, ecc.

26/09/’11

- Seriare significa cogliere dei nessi di diversità fra gli elementi di un

insieme e di una classe.

3)Esperienze di seriazione: date una serie di striscioline di carta di diverse

lunghezze i bambini devono ordinarle dalla più corta alla più

lunga, poi incollarle sul quaderno.

27/09/’11

Data una serie disordinata di immagini di ghiaccioli i bambini li

dispongono in ordine crescente e li incollano sul quaderno; fanno lo stesso

con immagini di gelati ma li dispongono in ordine decrescente.

28/09/’11

I bambini della classe devono disporsi in riga seguendo i seguenti

comandi: dal più basso al più alto, dal più alto al più basso.

Costruisci una torre alta e una bassa con le costruzioni, con le stesse fai

una scala alta e una bassa.

* Si utilizza diverso materiale (nastri, scatole, adesivi, palloni, pennarelli

ecc.) e si pongono le domande: qual è il/la più grande e il/la più piccola tra

questi oggetti? Qual è la/il meno grande? E la/il meno piccola/o?

* Disegna un albero grande e uno piccolo, disegna un albero basso e uno

alto, disegna un pallone piccolo e uno grande.

* Scheda dove si confrontano più oggetti della stessa categoria e si chiede

di colorare: il pallone più grande, il gelato più piccolo, la spada più corta,

il treno più lungo, il fiore più basso, l’albero più alto.

Classificare e seriare se sviluppati adeguatamente portano il bambino

all’organizzazione mentale e non solo del mondo che lo circonda, ma lo

aiutano a risolvere più facilmente i problemi che gli capiteranno, oltre che

ad approfondire il concetto di ordine del numero.

30/09/’11

Vista la poca conoscenza e dimestichezza dei termini: tanti, molti, pochi,

tutti, usati spesso durante l’attività scolastica, si propongono le seguenti

esperienze:

* dal tuo astuccio prendi tutti i pennarelli,

* ora prendi tanti pennarelli, ma non tutti,

* metti sul tavolo pochi pennarelli,

* metti sul tavolo molti bottoni bianchi e pochi neri,

* conta tante pagine del tuo quaderno,

* conta poche pagine del tuo quaderno,

* disegna pochi bottoni neri,

* disegna pochi pastelli,

* disegna tanti pastelli.

OTTOBRE 1) prove Gestalt, test che serve a controllare le capacità relative a spazio-

tempo, logica e numero;

2) esperienze ludiche logico-aritmetiche da tradurre in diverse forme

linguistiche, per codificarle e astrarle.

Dimensione del numero a livello: di cardinalità (numerosità e valenza) e

ordinalità, di grafema arabo.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

03/10/’11

Si continua l’attività del giorno precedente problematizzando l’attività:

a) prendi tanti pastelli e fanne un mucchietto

b) prendi pochi pennarelli e fanne un mucchietto

c) quali sono quelli di più?

d) quali sono quelli di meno?

e) cosa dobbiamo fare per verificare la correttezza delle risposte?

f) quanti non hanno il “compagno” pennarello?

g) quelli che non hanno il compagno sono in più o sono in meno?

h) per sapere quanti sono quelli in meno cosa devo fare? Ecc.

04/10/’11 me

1) prove Gestalt.

Ai bambini viene distribuito un foglio A4 bianco sul quale dovranno

ricopiare esattamente i grafismi consegnati precedentemente senza

utilizzare il righello, tempo a disposizione massimo 15 minuti.

Grafismi prove Gestalt:

RISULTATI PROVE GESTALT

Eseguito in prima fascia oraria, tempo a disposizione 15 minuti.

LEGENDA:

R = OK riuscita; CT = con qualche titubanza; CA = con aiuto;

NR = non riuscito.

codice

alunno

Prova1

Prova2

Prova3

……….

Prova4

Prova5

Prova 6

Prova 7

……

……

……

Prova 8

.

...

..…

…….

1AC.. NR NR NR NR NR NR NR NR

1AC.. R NR NR NR NR NR NON

ESEGUITO

NON

ESEGUITO

1AC.. R R CT R R NR NR R

1AC.. CT CT NR R NR NR NR NR

1AC.. CT R R NR NR NR NR NR

1AC.. NR NR NON

ESEGUITO NR NR NR NON

ESEGUITO

NON

ESEGUITO

1AC.. R R R R NR R NR NR

1AC.. NR NR R NR NR NR NR NR

1AC.. A S S E N T E

1AC..

1AC.. R NR NON

ESEGUITO NR NON

ESEGUITO

NON

ESEGUITO

NON

ESEGUITO

NON

ESEGUITO

Dai risultati è evidente che la classe necessita di molto lavoro spazio-

temporale, i problemi che si riscontrano sono di ordine relazionale,

mancanza di ritmo e di corrispondenza di cardine, di obliquità, problemi di

lateralizzazione e coordinamento.

Per valutare:

-le obliquita’: vedere se le riproduce o no. Se sì come, se ne taglia alcune

parti, oppure se il disegno è tentennante e poi aggiunge le punte. Questo ci

dà indicazioni sulla lateralizzazione; solo un bambino ben lateralizzato

riproduce correttamente le obliquità.

-figura n° 1: valutare se visto come unica figura o come due oggetti

separati. Il contatto-separazione ci dice se il bambino vede i legami oppure

no, così anche nella figura n° 4.

-figura n° 2: concetto di dentro-fuori.

-figura n° 3: vedere se viene mantenuta l’equidistanza fra i punti

(interiorizzazione del ritmo)vedere se riproduce l’esatto numero di punti

(se capace di cardinalità) se disegna i punti come cerchiolini può essere un

po’ di insicurezza.

-figura n° 4: come per la n°1, inoltre ci dice il possesso del concetto di

inclusione.

-figura n° 5: è una figura più difficile perché c’è l’ondulato. Ci dà

informazioni su contatto- separazione e su lateralizzazione.

-figura n° 6: ritmo e obliquità, vedere come tracciano.

-figura n° 7:struttura a doppio ordine, ad ogni punto sopra corrisponde un

punto sotto, anche se obliquo.

-figura n° 8: ancora più complessa perché il bambino deve interpretare la

legge numerica, anche se aiutato da una disposizione spaziale ordinata.

2)giochi a squadre.

Per ogni gioco prima di iniziare si formano le squadre: ai bambini vengono

distribuiti casualmente dei gettoni colorati, coloro che avranno lo stesso

colore saranno della stessa squadra; si abbinano le squadre ad un simbolo,

un bambino per squadra sorteggia da un sacchetto l’immagine di un

animale che rappresenta la propria squadra (si formano quattro squadre di

5 bambini ciascuna).

Si propongono i seguenti giochi: centra il buco, le torri, il flipper manuale.

Per ogni gioco si pattuiscono le regole che vengono scritte su un

cartellone: chi gioca? In che modo? Cosa si lancia? Da dove si lancia?

Quanto vale ogni lancio esatto? Come si ricordano i punti ottenuti? Chi

vince?

CENTRA IL BUCO

Si ritagliano due pannelli di compensato rettangolare di circa 1m. per

70cm., su ciascuno si intagliano 3 buchi di dimensioni diverse in modo da

formare occhi e naso di un pagliaccio, il viso viene completato

colorandolo con tempere, il rettangolo viene fissato su un cavalletto.

Per un certo tempo i bambini si allenano tirando una pallina e cercando di

centrare uno dei buchi posizionando il corpo e il lancio nel modo

migliore; tale esercitazioni sono utili per interiorizzare le percezioni del

proprio corpo al fine di dominarlo e utilizzarlo nel migliore dei modi.

Si organizzano due squadre e si danno le regole del gioco spiegandole

molto chiaramente. Si tira tre volte ad una distanza di circa due metri, con

un piede avanti appoggiato su una striscia di riferimento. Si dà un valore a

ogni buco del pagliaccio, concordandolo con i bambini: l’occhio di dx vale

1 punti, quello di sx 2 il naso 3 punti, il tiro fuori dai buchi vale NIENTE.

I punti devono essere testimoniati da qualche cosa, ad esempio fagiolini.

Una volta terminato il gioco, si torna in classe e ogni bambino lo

rappresenta sul proprio quaderno.

05/10/’11

Prove ritmiche Stambak.

Sono quattro: riproduzione strutturale, simbolizzazione spaziale,

simbolizzazione temporale-lettura, simbolizzazione temporale-dettato.

Da esse si traggono informazioni riguardanti le difficoltà che i bambini

possono avere durante la lettura, scrittura di parole, numeri e

punteggiatura.

La prova Stambak svolta durante le ore di matematica è quella sotto

riportata che riguarda la simbolizzazione temporale-lettura.

Al bambino si presenta una struttura per volta simbolizzata visivamente e

lui deve essere in grado di batterla.

Si assegna un punto per ogni struttura riuscita.

Tre battiti di mani ravvicinati.

Due battiti ravvicinati, pausa, due battiti

ravvicinati

Due battiti ravvicinati, pausa, un battito.

Un battito, pausa, un battito.

Due battiti ravvicinati, pausa, due battiti

ravvicinati, pausa, ecc.

Mentre un bambino viene chiamato in un'altra aula per eseguire la prova

Stambak, gli altri con l’insegnante di sostegno proseguono l’attività del

giorno precedente: ora i fagiolini vengono cambiati con l’equivalente di

mattoncini lego che ogni bambino mette sul banco e incolonna, conta e

mostra alla classe, poi posiziona la torre sulla cattedra e la contrassegna

con il proprio nome.

Segue una serie di domande alcune individuali e altre al gruppo classe:

quanti mattoncini hai? Chi ne ha di più? Chi ne ha di meno? Chi ha la

stessa quantità? Chi è arrivato primo rispetto alla classe? Chi è arrivato

ultimo? Da cosa lo avete capito? Mettiamo in ordine le torri di ciascuno e

vediamo chi è arrivato 1°-2°-3° ecc.

Se confrontiamo i mattoncini di… con quelli di…chi ne ha di più? Chi ne

ha di meno? Quanti sono quelli in più? Quanti sono quelli in meno?

Qualcuno ha tanti mattoncini quanti ne ha…?

*Si passa alla rappresentazione grafica sul quaderno attraverso un

istogramma a blocchi orizzontale che registra il risultato di ogni bambino

(un mattoncino per ogni punto).

SCHEDA DI REGISTRAZIONE DEI RISULTATI DELLA PROVA

STAMBAK: simbolizzazione temporale lettura.

07/10/’11

Si concludono gli istogrammi che riguardano il punteggio di ogni

bambino; si legge il grafico ottenuto proponendo le domande proposte

precedentemente.

10/10/’11

I componenti di ogni squadra vengono chiamati alla cattedra a sovrapporre

le singole torri per comporre quella di squadra così da formare il punteggio

del gruppo.

Si confrontano le torri delle diverse squadre e si pongono ancora domande

dello stesso genere, con terminologia diversa; contemporaneamente si

fanno alla lavagna gli istogrammi dei gruppi con il simbolo degli stessi ed

ogni giocatore segna un quadretto per ogni punto.

11/10/’11

Si disegna sul quaderno una linea orizzontale che rappresenta il banco,

sotto questa si ritagliano e incollano i simboli delle squadre (leoni,

coccodrilli, elefanti, serpenti) e sopra l’istogramma a blocchi verticali dei

gruppi, così come si è rappresentato alla lavagna (i risultati di ogni squadra

sono mattoncini di colore uguale, ma diverso da squadra a squadra).

12/10/’11

Si continua l’attività del giorno precedente.

Si leggono gli istogrammi dei risultati delle squadre attraverso le stesse

domande fatte durante la fase manipolatoria; si scrivono sinteticamente

alcune osservazioni sui dati ricavati dall’istogramma.

14/10/’11

Per valutare la comprensione della terminologia di confronto e la

cardinalità si consegna una scheda prestabilita con i simboli delle squadre

vicino ai quali sono disegnati 11 mattoncini.

Le consegne vengono date oralmente: osserva i grafici delle squadre

costruiti precedentemente, poi colora tanti mattoncini quanti sono quelli

disegnati per ogni squadra; oppure colora solo i mattoncini delle squadre

che hanno avuto uguale punteggio; oppure…. la squadra che ha avuto

minor punteggio; oppure …..che ha avuto maggior punteggio.

Dal 17-18-19-21/10/’11

LANCIO DEGLI ANELLI

Si ritagliano dischi di legno spessi 3cm., saranno le basi delle torri, al

centro di essi viene invitato un parallelepipedo alto 30cm. circa e largo

4cm.; con tempere vengono colorati come se fossero torri di un castello

(per costruire le torri è possibile sostituire il legno con del das). A parte

con del filo di ferro vengono formati 9 anelli per ogni torre poi rivestiti con

del nastro adesivo colorato: tre gialli,tre bianchi,tre azzurri, ogni colore ha

un punteggio diverso: bianco vale 1punto, giallo 2 punti e azzurro 3 punti.

Modalità del gioco e regole pattuite rispecchiano quelle del gioco “Centra

il buco” come pure le attività svolte in classe e le rappresentazioni

grafiche.

Prima di gareggiare, gli alunni si allenano a diverse distanze dalla torre,

sperimentando diverse modalità di tiro :braccio semi-teso dal basso verso

l’alto, braccio piegato e polso teso,braccio semi-piegato e polso piegato,

corpo retto o piegato in avanti ecc., momento importante per stimolare lo

sviluppo della guaina mielinica che permette il confronto con i compagni e

la regolazione dell’agire più o meno veloce dell’individuo.

Questi lanci danno abilità fine e sono importanti per la capacità di stima

delle distanze nella metrica. I bambini devono valutare la forza necessaria

per lanciare rispetto alla distanza dell’oggetto, quindi si sviluppa la

capacità di adattare il lancio rispetto alla stima fatta della distanza.

Ci sono altri giochi che sviluppano questa capacità: tiro del disco, tiro del

tappo, o delle biglie.

24-25-26-28/10/’11

FLIPPER MANUALE

In un foglio di polistirolo di spessore 6 cm. circa si ritaglia un rettangolo

lungo 1m. e largo 70cm. circa; in esso a distanze diverse, si intagliano

alcune forme geometriche: rettangolo, quadrato, triangolo e cerchio, di

pochi centimetri, e dislocati qua e là si collocano alcuni scivoli o barriere.

L’utilizzo delle forme geometriche nel gioco è utile per avviare i bambini

alla loro conoscenza, cogliendone alcune semplici caratteristiche al fine di

riconoscerle e saperle denominare.

Su tre lati del pannello si incollano bordi alti 20 cm. e negli angoli sotto il

flipper, si incollano dei piedini di polistirolo, più alti nella parte chiusa dai

bordi così da rendere il piano inclinato in avanti.

Ogni figura geometrica viene colorata diversamente e vi si attribuisce un

punteggio da 1 a 4 secondo le difficoltà per centrare il poligono, il resto

del flipper è decorato a piacere, si incolla una fettuccia davanti alla quale si

poggerà la biglia da tirare.

Ogni alunno deve tirare tre biglie appoggiando la mano prima della

fettuccia. Tutte le regole vengono scritte su un cartellone e condivise con

gli alunni.

I bambini, prima di iniziare il gioco, si allenano sperimentando diverse

modalità di tiro: pollice-indice, pollice-medio, appoggiando solo una parte

della mano o tutta, ecc., attività importante per stimolare lo sviluppo della

guaina mielinica.

Le attività svolte in classe e le rappresentazioni grafiche sono come quelle

dei giochi precedenti.

NOVEMBRE 1) Ancora esperienze ludiche logico-aritmetiche da tradurre in diverse

forme linguistiche, per codificarle e astrarle.

Dimensione del numero a livello: di cardinalità (numerosità e valenza),

ordinalità e somma di valore, confronto di torri.

2) Conteggi additivi.

3) Giochi per sviluppare la concentrazione, l’attenzione e il mantenimento

della quantità numerica.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

1) Ancora esperienze ludiche logico-aritmetiche da tradurre in diverse

forme linguistiche, per codificarle e astrarle.

Dimensione del numero a livello: di cardinalità (numerosità e valenza),

ordinalità e somma di valore, confronto di torri.

02/11/’11

Per valutare la comprensione della terminologia di confronto e la

cardinalità si consegna una scheda prestabilita con i simboli delle squadre

vicino ai quali sono disegnati 11 mattoncini; le consegne vengono date

oralmente: osserva i grafici delle squadre costruiti precedentemente, poi

colora tanti mattoncini quanti sono quelli disegnati per ogni squadra;

oppure colora solo i mattoncini delle squadre che hanno avuto uguale

punteggio; oppure….che ha avuto minor punteggio; oppure …..che ha

avuto maggior punteggio.

*Il gioco del flipper manuale viene riproposto su insistente richiesta dei

bambini.

04/11/’11

Tutto ciò che riguarda il gioco riproposto non è documentato sul quaderno,

nemmeno tutte le osservazioni, riflessioni e attività manipolatorie che

vengono comunque attivate durante il gioco.

07/11/’11

Inoltre si confrontano torri rappresentandole sul quaderno, scrivendovi: i

numeri, qual è la maggiore tra due e la minore e quali sono quelle uguali.

2) Conteggi additivi.

08-09-11-14/11/’11 Ci si avvia alla scrittura dei numeri e a quella dell’addizione come calcolo

rappresentato da simboli: i numeri e il +.

Si riprendono i risultati di ogni bambino facente parte di una squadra,

- si fa la loro rappresentazione sul quaderno attraverso gli istogrammi a mattoncini,

- sotto ogni colonna di mattoncini si scrivono i numeri e i simboli +,

- si calcola la somma degli addendi,

- si verifica il risultato contando tutti i mattoncini,

- si costruisce la “torre” data dal conteggio di tutti i mattoncini.

Questo lavoro si fa per ognuna delle quattro squadre.

Es. risultati gioco squadra dei leoni: 4+6+4+3=17

4 + 5 + 4 + 2 = 15

15/11/’11

Con la plastilina si compongono i numeri dallo 0 al 9, poi ogni bambino

compone diversi numeri con le cifre a disposizione e le denomina.

Si avvia ad una prima conoscenza dei i regoli, ognuno viene abbinato al

numero costruito con la plastilina, poi si rileva la loro quantità formandolo

con regoli di valore 1.

I bambini giocano costruendo oggetti con i regoli.

16/11/’12

GIOCO DEL DISCO Prima di iniziare il gioco si formano le squadre e si pattuiscono le regole scritte

(vedere domande primo gioco).

Sul pavimento si incollano due strisce di nastro adesivo parallele distanti una

dall’altra circa 80 cm., e lunghe 2metri.

All’interno di queste e perpendicolarmente alle stesse si incollano altre quattro strisce

di nastro adesivo così da formare 3 spazi di misura diversa.

Lo spazio centrale deve essere più stretto degli altri e le strisce che lo formano

colorate, è la superficie con valenza maggiore, ad esempio vale 3 punti, lo spazio

dopo questo vale 2, quello antecedente le strisce colorate 1e fuori da dall’area di

gioco o sulle righe vale nessun punto.

Il bambino a gambe divaricate si posiziona seduto dalla parte della valenza minore e

con un disco di polistirolo o di legno cerca di farlo scivolare nell’area di maggior

punteggio; i lanci per ogni bambino sono tre.

La prima fase consiste nell’ esercitazione utile per sollecitare i sensi alla percezione

di sé, dell’ambiente circostante e allo sviluppo della guaina mielinica oltre che a

sviluppare la capacità di stima delle distanze nella metrica.

18/11/’11 al 02/12/’11

Si rappresenta il gioco.

Concretamente si rilevano i risultati dei componenti della squadra dei

coccodrilli: tre risultati per ogni bambino, utilizzando, per i tre lanci, solo

tre colori di mattoncini, ognuno abbinato a ogni lancio.

Ciò è importante per mantenere visivamente distinti i tre elementi da unire

prima con l’istogramma e sommare poi, con i numeri.

21/11/’11

Per costruire l’istogramma si utilizzano gli stessi colori usati nella fase

manipolatoria.

22/11/’11

Vengono ancora esplicitati alcuni significati già conosciuti del simbolo +

(come aggiunta, mettere insieme) e il nome dell’operazione eseguita,

quindi per ogni alunno si scrive la somma con i numeri arabi e il simbolo +

Infine si raccolgono allo stesso modo i risultati di tutta la squadra e si

costruisce concretamente la torre, poi sul quaderno si rappresenta con la

relativa operazione.

Si consegna una scheda con diagrammi di Eulero-Venn con la seguente

consegna: collega con una linea i numeri alle torri.

23/11/’11

Si attiva la stessa procedura del giorno 18 per la squadra dei serpenti.

25/11/’11

Si conclude l’attività del giorno 23.

28-29/11/’11

Anche per la squadra dei leoni si procede allo stesso modo.

30/11/’11lu

3) Giochi per sviluppare la concentrazione, l’attenzione e il mantenimento

della quantità numerica.

-Si sparpagliano dei pastelli o quant’altro e si chiede quanti sono, il

bambino conta e risponde; gli si chiede se è sicuro, il bambino spesso

riconta ciò evidenzia l’incapacità del mantenimento della quantità

numerica.

DICEMBRE 1) Giochi a squadre: conteggio additivo.

2) Giochi per sviluppare la concentrazione, l’attenzione ; per memorizzare

la conta in avanti e a ritroso e per mantenere la quantità numerica.

3) Giochi di carte per affrontare e risolvere problemi additivi e sottrattivi e

per consolidare la capacità di confronto tra numeri (< > = ).

4) I numeri con i regoli e conteggio additivo con gli stessi.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

02/12/’11

1) giochi a squadre: conteggio additivo.

Si gioca ancora con il gioco del disco.

Si rilevano concretamente i risultati di ogni bambino per somma di valenze

utilizzando i regoli per fare le torri.

Ciò significa che il punteggio ottenuto con due lanci, ad esempio 2 più 3,

non è più per somma di due mattoncini singoli più tre mattoncini singoli,

ma si sommano il regolo che ha valore 2 e il regolo che ha valore 3 e si

inizia a considerare attentamente i colori dei regoli e le loro valenze.

05/12/’11

In una tabella a tre colonne si inseriscono i numeri dei risultati di ogni

alunno e mentalmente si calcola la somma.

06/12/’11

Si riprende l’attività del giorno precedente.

Per rappresentare l’istogramma sul quaderno si disegnano i risultati delle

tre squadre con i regoli e i rispettivi colori; successivamente per ogni torre

ottenuta si scrive la somma con i numeri arabi e il simbolo + .

Ancora si sottolinea il significato del simbolo + e il nome dell’operazione

eseguita.

2) Giochi per sviluppare la concentrazione, l’attenzione ; per memorizzare

la conta in avanti e a ritroso e per mantenere la quantità numerica

07/12/’11

Dettato di numeri fino al 20.

La conta mattutina

Tutte le mattine come prassi i bambini contano fino al 20 in avanti e poi a

ritroso mentre si mettono in fila prima di entrare in classe al fine di

memorizzare con sicurezza la sequenza numerica nei due versi e sveltire il

momento dell’entrata.

*Essendo i giochi piuttosto lunghi da svolgere e potendo usufruire

dell’insegnante di sostegno si dividono i bambini in due gruppi che

seguono attività diverse, così da permettere ad ogni bambino, soprattutto a

quelli in difficoltà, di provare più volte lo stesso gioco.

Gioco sulla linea dei numeri per apprendere e consolidare il conteggio in

avanti e all’indietro.

Si verifica se c’è la capacità di contare in avanti e all’indietro, i bambini

si possono aiutare con la linea dei numeri da 1 a 20, che viene appesa alla

parete.

Successivamente si intraprendono esperienze camminando sulla linea dei

numeri disegnata per terra, si conta in avanti.

Per tornare indietro il bambino conta senza girarsi, ma retrocedendo a

gambero.

Serpente di numeri mancanti:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

-Con dei cerchi si costruisce la linea dei numeri come un serpente, ogni

cerchio è un numero, ma si mette l’etichetta col numero solo in alcuni

cerchi.

Il bambino, posizionato in un cerchio con un numero, deve saper dire il

numero o i numeri mancanti negli altri cerchi senza fare il percorso.

Il gioco è facile quando manca solo 1 numero, meno con due o più vuoti.

I bambini devono arrivare a non aver più dubbi sulla posizione del

numero, anche se non è scritto.

Numeri in fila

*Si posizionano 10 cerchi in fila senza alcun numero, il bambino salta nei

cerchi contando, allo stop gli si chiede: a quale numero sei arrivato?

Quanti numeri hai dietro di te? Quanti ne hai davanti? Quali numeri hai

davanti e quali hai dietro? Prima di te quanti cerchi hai? Dopo di te quanti

cerchi hai?

Questo gioco aiuta a riflettere sulle domande poste, quindi predispone

all’attenzione e alla concentrazione anche per apprendere correttamente la

successione numerica.

*L’insegnante mette i bambini in fila e sceltone uno, gli attribuisce un

numero, gli altri bambini devono dire il proprio numero rispetto a quello

dell’alunno di riferimento.

Questo gioco costringe all’attenzione e alla concentrazione.

Per i bambini che stanno dietro quello di partenza non ci sono grossi

problemi, per quelli che stanno davanti ci sono più difficoltà perché

devono contare a ritroso.

3 1

2

5 6

9

Contare in cerchio

I bambini si mettono in cerchio e si fanno passare un oggetto dicendo il

numero successivo a quello del bambino precedente fino al 20 poi si

ricomincia da uno.

Si procede con l’esperienza contando anche a ritroso.

VARIANTE: Alcuni bambini del cerchio hanno la consegna di muovere le

labbra ma di non far uscire la voce, il bambino successivo deve essere

comunque pronto e dire il numero successivo esatto.

*Seduti a cerchio, l’insegnante stabilisce quale cifra non va mai

pronunciata, al suo posto, a chi tocca, deve dire BUM, pena

l’eliminazione; la conta può andare oltre il 20.

Nel conteggio è indispensabile essere attenti e concentrati.

*I bambini rappresentano, a piacerre, uno dei giochi proposti.

09/12/’11

Per decidere alcune realtà di classe si propone di eleggere la

rappresentante di classe, questo fatto diventa occasione per consolidare i

confronti numerici e il conteggio additivo.

Si candidano tre bambini che vengono votati segretamente.

Si tabulano i risultati ottenuti in una tabella a colonne mettendo una

crocetta per ogni voto e si fa la somma dei voti di ogni candidato.

Si pongono delle domande:

chi ha ottenuto maggiori voti?

Chi ha ottenuto minor voti?

Chi ha ottenuto una votazione media?

Chi ha vinto e quindi diventa rappresentante?

Chi ha perso?

12/12/’11

Su e giù per le scale.

Per visualizzare la posizione del numero in rapporto al suo valore

quantitativo (numero maggiore di uno dato ↑ gradino seguente e superiore;

numero minore di uno dato ↓ gradino precedente e inferiore), si

posizionano sulle scale i cartellini da 0 a 13 partendo dal piano terra o dal

pianerottolo, dove si mette il n°0, al gradino successivo il n°1 e via

dicendo.

I bambini salgono contando in avanti e scendono contando a ritroso; dopo

alcune prove si tolgono alcuni cartellini e si riprova soprattutto a ritroso

che è la parte più difficile, fino a togliere tutti i cartelli.

13/12/’11

3) Giochi di carte per affrontare e risolvere problemi additivi e sottrattivi e

per consolidare la capacità di confronto tra numeri (< > = ).

*Carte di poker, da 1 a 10, spiegazione delle regole: si gioca in due, un

bambino mescola due mazzi di carte e distribuisce 2 carte al suo

compagno, 2 a se stesso e 4 si mettono sul banco; il restante mazzetto si

mette in disparte.

Comincia chi ha ricevuto per primo le carte, deve accoppiare alla carta che

possiede una o più carte che sono sul banco purché abbiano lo stesso

valore della carta posseduta.

Se non ha nessuna carta utile all’accoppiamento deve lasciarne una a

piacimento sul banco; quindi passa il turno all’avversario.

Quando in mano non hanno più carte si ridistribuiscono due carte ad ogni

giocatore.

Vince chi ha accumulato più carte.

14/12/’11

2° gioco: ruba mazzetto

Due bambini di fronte, ciascuno mescola il suo mazzo di carte e lo tiene in

mano capovolto.

Contemporaneamente girano sul banco una carta e dicono il numero della

propria carta, vince le due carte, chi dice per primo il numero.

Vince la partita chi riesce a portar via tutte le carte all’avversario.

VARIANTE: Prima l’uno e poi l’altro mettono una carta sul banco

dicendone il valore.

Vince, prende le carte e le mette sotto il proprio mazzetto, chi ha la carta

con il punteggio maggiore.

Così via fino a quando uno dei due mazzi è finito.

Al termine si contano le carte: vince chi ne ha di più.

*Dopo aver giocato i bambini rappresentano il gioco.

Dal 16 /12/’11

Per consolidare la somma, ma anche per avviare alla sottrazione si

costruiscono 4 dadi giganti:

i bambini sono divisi in due gruppi ognuno dei quali ha due dadi, seduti in

cerchio li utilizzano a turno, uno li lancia e chiama un compagno che deve

velocemente dire il risultato prima come somma e poi come sottrazione

stando attento a sottrarre dal numero maggiore.

Tiene il tempo l’insegnante e se va oltre quello stabilito (viene concordato

con gli alunni) chiama un altro bambino per avere le risposte.

L’alunno che non risponde per tempo o sbaglia ha una penalità, dopo 3

penalità c’è la penitenza da scegliere a occhi bendati tra tre dita di una

mano che corrispondono a: dire- fare- baciare. L’insegnante sceglie cosa

deve fare, dire, o baciare.

Si calcolano somme disegnando i dadi e sostituendoli poi con i numeri.

19/12/’11 lu

I bambini rappresentano il gioco dei dadi.

20/12/’11 ma

Si gioca ancora con i dadi.

4) I numeri con i regoli e conteggio additivo con gli stessi.

Si continua l’attività riguardo la conoscenza più approfondita dei regoli, il

loro valore, colore, si confrontano per rilevare le differenze qualitative e

quantitative, si gioca costruendo soggetti a piacere.

Esempi di confronto tra i regoli 2 e 4

Ai bambini si chiede di esprimere tutti i nessi fra le due realtà:

tra le altre cose emerge che il rosso è la metà del ciclamino, il ciclamino è

il doppio del rosso.

Oppure si considerano i regoli 2 e 6

Si chiede ai bambini di dire i legami, di fare il confronto fra i due:

il verde è più lungo del rosso; il rosso è largo quanto il verde;

il verde è il triplo del rosso; il rosso è la terza parte del verde;

messi insieme fanno come il marrone, sono addendi; la loro differenza è

come un ciclamino; il verde pesa più del rosso; ecc.

Ci sono legami numerici, operativi,….tutto ciò sviluppa il pensiero

analitico.

*Si accoppiano i regoli per formare “gli amici nel 5”

21/12/’11 me

Si continua l’attività sui regoli: si costruisce concretamente il muretto del

5, si rappresenta sul quaderno con i relativi numeri, per compito a casa si

memorizzano gli amici nel 5.

23/12/’11

Si verifica oralmente la conoscenza degli amici nel 5.

Si consegnano i compiti delle vacanze natalizie: si richiede di completare

alcune pagine del libro che riguardano i numeri fino al 10: le relative

quantità, le combinazioni con i regoli, i confronti e alcuni problemi

additivi e sottrattivi; si invitano i bambini a giocare a carte con i genitori e

a dadi.

GENNAIO 1) La linea dei numeri. 2) Confronto di numeri: < > =

3) Problemi additivi e sottrattivi.

4) Giochi per il mantenimento della quantità numerica, per il conteggio

additivo e sottrattivo.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

1) la linea dei numeri.

09/01/’12

Si correggono i compiti delle vacanze, non tutti i bambini hanno seguito il

suggerimento di giocare con i genitori per la poca disponibilità di

quest’ultimi.

10/01/’12

Si conclude la correzione dei compiti delle vacanze.

Si ripropone l’attività di riconoscimento dei numeri con i regoli poi i

bambini rappresentano sul quaderno la linea dei numeri fino al 20 e sotto

si abbinano i relativi regoli.

11/01/’12

Si conclude il lavoro iniziato il giorno precedente, poi si stimolano i

bambini a osservare i regoli come nell’attività del 20/12/’11 e scoprono

che ogni numero successivo a un altro risponde alla regola +1(ha sempre

un regolo bianco in più), come ogni numero precedente ad un altro

risponde alla regola – 1 (ha sempre un regolo bianco in meno).

1

2

3

4

5

6

7

8

9

Ecc.

13/01/’11

Dettato di numeri, lettura di numeri, schede che riguardano il numero

precedente-successivo e l’ordinamento.

Dalla verifica risulta che alcuni bambini riscontrano difficoltà nella

scrittura dei numeri oltre il 10, nella lettura e negli altri ambiti, perciò si

intensificano i giochi che riguardano gli aspetti valutati.

2) Confronto di numeri: < >

Giochi

Si dividono i bambini in due squadre, in terra disponiamo in fila10 scatole

della frutta, una accanto all’altra, numerate da 1 a 0 e si preparano 2 palle

di carta con nastro adesivo colorato diversamente.

Due alunni, uno di ogni squadra, si dispongono davanti alle scatola n°1

distante circa 2 m. e lanciano a turno la palla cercando di centrare la

scatola con valore maggiore cioè la più lontana.

Se la palla non entra in alcuna scatola il punteggio è zero.

A lancio avvenuto si confronta il punteggio facendo alcune domande del

tipo: qual è la palla più lontana e quella più vicina? Controlliamo in quale

numero è andata ( i concorrenti si dispongono osservando le scatole in

riga, dove sono scritti i numeri ). Si fa osservare così che la palla entrata

nella scatola più lontana è quella con numero maggiore, mentre quella

nella scatola più all’uno è quella con valore minore.

Si prendono le due scatole e si avvicinano, si chiede qual è il numero

minore? Quale quello maggiore? Se le inverto di posto cambiano il loro

valore?

Si rientra in classe e si rappresenta il gioco.

16/01/’12

Si costruiscono grosse carte, dal 1 al 20, che riportano il numero e la

rispettiva quantità (dei pallini), dietro viene incollato il velcro così da poter

appiccicarle su un pannello di feltro appeso al muro che funge da lavagna.

A turno si chiamano i bambini e si richiede loro:

metti in ordine i numeri disordinati;

costruisci la linea dei numeri dal… al…. (numeri oltre il 10);

nella linea che è stata costruita ci sono numeri mancanti? Quali?

Metti i numeri che mancano.

Denomina i numeri che ti indico.

Leggi la linea dei numeri dal numero maggiore al numero minore.

Si consegnano alcune schede che riguardano il riordino della linea dei

numeri e la successione numerica.

17/01/’12

Si continua con l’attività del giorno precedente.

Per consolidare il confronto tra numeri si propongono le seguenti domande

e attività:

qual è il numero maggiore tra i due o tra questi 3 o più numeri?

Qual è il numero minore tra i due o tra questi 3 o più numeri?

Metti in ordine crescente i numeri che ho scelto;

metti in ordine decrescente i numeri che ho scelto.

Si rappresenta il gioco sul quaderno.

18/01/’12

Ancora giochi in quanto esistono ancora titubanze: consegna ad un tuo

compagno 3 palline, ad un altro un numero maggiore di cerchi, oppure

minore. Si preparano dei gruppi di oggetti e si chiede qual è il < ? e il > ?

quali sono gli oggetti = ecc.

Lupo lupone

Si presenta lupo Lupone per fissare i simboli > < =.

Su un cartoncino si disegna il muso di un lupo, evidenziandone la bocca e

si recita e poi scrive la filastrocca di lupo Lupone: “lupo Lupone è un gran

mangione, guarda di qua, guarda di là, mangia sempre la maggior

quantità”.

La filastrocca aiuta i bambini a direzionare correttamente la bocca aperta

del lupo, ma non li aiuta a riconoscere i simboli.

Per questo aspetto, i bambini con le mani formano la bocca del lupo e si fa

notare loro, che quando la bocca è aperta a sx significa >, quando è chiusa

a sx significa < (inizialmente si dà un punto di riferimento legato alla

classe: maggiore bocca aperta “dalla parte delle finestre”, minore bocca

chiusa “dalla parte delle finestre”).

L’insegnante dice i simboli e i bambini li compongono con le mani; lo

stesso gioco si può fare costruendo la bocca con due striscioline di cartone

fermate da un lato con un fermacampione.

Si rappresenta sul quaderno lupo lupone con la bocca aperta a sx e si scrive

la parola e il simbolo di riferimento.

Sotto si disegna il lupo con la bocca chiusa a sx e aperta a dx, e si fa come

sopra ma abbinando il simbolo <.

Ancora sotto si rappresenta il lupo con la bocca completamente chiusa per

imparare il simbolo =

Anche con i regoli si costruiscono i tre simboli come rappresentato sotto:

maggiore

minore

uguale

Con due legnetti incollati da un lato, si costruiscono i simboli < >, dietro si

incolla del velcro e si utilizzano sulla lavagna velcro per giocare con i

cartoncini di quantità e/o di numeri.

Si consegnano alcune schede che prevedono di:

- mettere il simbolo < > = tra quantità di oggetti ( con numeri abbinati),

- mettere il simbolo < > = tra quantità espresse solo con i numeri,

- dato un numero e il simbolo mettere l’altro numero,

- dato un simbolo i bambini mettono i due numeri.

20/01/’12

Sul quaderno, si costruisce ancora la linea dei numeri fino al quattordici,

con la freccia che indica il verso; si disegna sul fondo della pagina in una

striscia rettangolare di due quadretti per uno di altezza.

Si mette un numero per ogni rettangolo e su ogni numero in verticale, si

incollano dei bollini (con l’accortezza che sia inserito nel quadretto non a

cavallo tra due) a seconda della quantità da rappresentare.

Si invitano gli alunni a osservare la rappresentazione.

Osservazioni dei bambini: è una scala, una scala che sale, che cresce,

cresce sempre dello stesso numero cioè 1, +1, i pallini che vengono dopo

sono sempre di più di quelli che vengono prima, quelli che vengono prima

sono sempre minori di quelli che vengono dopo.

I bambini scrivono scala crescente e mettono +1 su ogni colonna, poi

scrivono: il numero che viene prima, cioè precede un altro, è sempre

minore ( e introduco il simbolo < ) e quello che viene subito dopo cioè

segue un altro, è sempre maggiore ( e introduco il simbolo >).

23/01/’12

Si utilizzano dei post-it per ogni numero,ai bambini si chiede se li

conoscono e se ne dà uno a ciascuno chiedendo come si possono ordinarli

in sequenza sulla parete. Alcuni esprimono il proprio parere e vengono

così invitati a incollarli. Si pongono domande di riflessione del tipo perché

sono messi proprio in questo ordine?

24/01/’12

Ogni bambino cammina di fianco alla linea dei numeri e gli si pongono

domande che favoriscono l’apprendimento dei termini: precedente e

seguente o successivo, sostituendoli ai termini: prima e dopo utilizzati fino

ad ora.

25/01/’12

Per consolidare il confronto tra i numeri e far propri i simboli, si utilizzano

i numeri con il velcro che vengono attaccati in colonna alla lavagna velcro

( è la rappresentazione su un piano verticale del gioco in orizzontale delle

scatole dei numeri) si invitano i bambini a indicare il numero detto

dall’insegnante e ad indicare quello maggiore rispetto a quello indicato ( è

maggiore perché viene dopo quello dato, ma anche perché visivamente è

più in alto) e quello minore ( è minore perché viene prima di quello dato e

perché visivamente è più in basso ).

Si incollano due numeri indicati dall’insegnante e si chiede di inserire tra

loro il simbolo esatto.

Si chiedono tutti i numeri che vengono prima e tutti quelli che vengono

dopo ad un numero dato.

Si scrive brevemente la conclusione delle osservazioni fatte a voce.

3) Problemi additivi e sottrattivi.

4) Giochi per il mantenimento della quantità numerica, per il conteggio

additivo e sottrattivo.

27/12/’11

Si lavora sul numero pensato in tanti modi cioè come operazione additiva

e qualche volta sottrattiva.

Si pongono soprattutto problemi che costringono il bambino a ragionare,

ad esempio, si fanno appoggiare il regolo 10 e il 7 in verticale sul banco

(non su quadrettatura), affiancati, si chiede loro:

“Cosa manca al regolo 7 per fare 10?”

Non avendo i quadretti devono astrarre per dare la risposta.

” Se diminuisco il 7 di 1 diventa……? Allora quanti ne mancano per fare

10.”

E così via.

Per evidenziare la complementarietà dei numeri che danno somma 10 si fa

completare la tabella.

30/01/’12

Si gioca ancora alla lavagna velcro per consolidare il confronto tra numeri

e giochi sulla linea dei numeri.

31/01/’12

Si propone il “gioco dello scatolone” per consolidare il mantenimento

della quantità numerica, intuire la proprietà commutativa e esercitarsi sulla

1° 2°

9 1

8 2

7 3

… …

Se il numero diminuisce da una parte, aumenta dall’altra.

somma come composizione degli addendi e come soluzione di semplici

situazioni problematiche sottrattive.

Ad uno scatolone lungo circa cm. 60 , largo e alto circa 40 cm., si fanno

due buchi su ogni lato più corto e si toglie completamente la parete di un

lato lungo, si posiziona su un tavolo con il fondo rivolto verso l’alto e la

parte aperta rivolta verso la scolaresca, così da poter vedere all’interno.

Si chiama una coppia di bambini che infilano le braccia nei buchi,

l’insegnante dice un numero e i bambini con le dita lo devono comporre

velocemente.

Oppure l’insegnante attribuisce ad ogni alunno una quantità e chiede a uno

di dire la somma, i bambini devono comporre il proprio numero con le dita

e quello chiamato per la somma deve toccare le dita del compagno per

sommarle alle sue possibilmente senza contare le proprie.

Si possono fare anche sottrazioni: sempre con le braccia infilate nei buchi:

a un alunno l’insegnante dice il minuendo entro il 10 che rappresenta con

le dita, all’altro bambino dice il sottraendo e questi deve toglierlo

abbassando le dita all’altro bambino contando a ritroso, oppure deve

togliere il sottraendo abbassando le dita al compagno e contando quelle

che restano alzate; ad uno dei due chiede qual è la differenza, oppure

imposta la soluzione dell’operazione come un problema da risolvere.

FEBBRAIO 1) I numeri con i regoli e conteggio additivo con gli stessi.

3) Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

Mantenimento della quantità per evitare che i bambini contando ripartano

sempre da 1.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

1) I numeri con i regoli e conteggio additivo con gli stessi.

01/02/’12

Si continua l’attività riguardo la conoscenza dei regoli fino al 10:

- il loro valore, colore;

- si confrontano per rilevare le differenze qualitative e quantitative.

03/02/’12

- si gioca costruendo soggetti a piacere;

- si costruiscono concretamente i muretti del 6 provando tutte le

combinazioni e si rappresentano sul quaderno ponendo a fianco i relativi

numeri;

- si fanno le coppie formando “gli amici nel 6”, ponendo accanto i relativi

numeri es. 1+5=6;

- si memorizzano per compito a casa.

06/02/’12

Si verifica oralmente la conoscenza degli amici nel 6.

Si procede con lo stesso percorso per il numero 7.

07/02/’12

Si conclude l’attività del giorno precedente, si avvia e si termina quella che

riguarda il numero 8.

08/02/’12

Si verifica la conoscenza degli” amici nel 7”.

Si avvia e si conclude il percorso che riguarda il numero 9.

10/02/’12

Si verifica la conoscenza degli “amici nel numero 8”.

Si avvia il percorso che riguarda il numero 10.

13/02/’12

Si verifica la conoscenza degli “amici nel numero 9”.

Si conclude l’attività iniziata il giorno precedente.

Quando possibile per non annoiare i bambini, l’attività dei regoli si alterna

con esperienze ludiche di confronto di numeri.

3)Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

Mantenimento della quantità per evitare che i bambini contando ripartano

sempre da 1.

14/02/’12

Giochi delle valenze di base.

Si dispongono 4 cerchi da palestra: Rosso –Giallo – Verde – Blu ( i colori

sono codici);

Giallo e rosso sono le posizioni lontane;

Verde e blu sono le posizioni vicine;

Blu e giallo sono le posizioni a destra;

Verde e rosso sono le posizioni a sinistra;

una striscia di cartone fa da linea di riferimento così da orientare l’alunno;

dietro la linea si pone l’alunno.

Dalla parte opposta della linea, dopo i cerchi rosso e giallo, si dispongono

anche in ordine lineare dei mattoncini o fogli dello stesso colore dei cerchi

e dietro questi si fa corrispondere anche uno strumento musicale per ogni

mattoncino , così da generare una corrispondenza tra una struttura lineare,

suoni-colori, e una spaziale, i cerchi-colori.

GRANCASSA TAMBURO PIATTI TRIANGOLO

*Si spiega il gioco ai bambini:

un alunno deve disporsi davanti alla linea, l’insegnante suona uno o più

strumenti, il bambino ascolta, memorizza e guarda a quale o a quali colori

sono abbinati gli strumenti quindi si dispone nel o nei cerchi dello o degli

stessi colori.

Ad esempio, se si vuole che il bambino entri nel percorso a gambe

divaricate rosso/blu, si suona grancassa e triangolo; se si suonano tre

strumenti il bambino occupa i tre spazi utilizzando le gambe e una mano,

ecc.

Si fanno molte esercitazioni affinché per gli alunni le corrispondenze

suono-colore-cerchio, diventino automatiche.

15/02/’12

*Si introducono quindi 4 cardini della base 2: in ogni cerchio si mettono

oggetti (permettono il conteggio 1 a 1), o anche regoli (il conteggio è più

immediato), corrispondenti ad un colore del cerchio, così da poterli

combinare e ottenere numeri in modo additivo.

Con i 4 cerchi si possono ottenere i numeri fino al 15.

Blu vale 1 punto, metto 1 oggetto,si chiama unità;

Verde vale 2 punti, metto 2 oggetti, si chiama duina;

Giallo vale 4 punti, metto 4 oggetti, si chiama quartina;

Rosso vale 8 punti, metto 8 oggetti, si chiama ottina.

O Q

D U

*Se si suono il Tamburo il bambino deve andare nel cerchio giallo e dire:

“quartina, vale 4” , osservando e contando gli oggetti; dopo molte

esercitazioni deve riuscire a memorizzazione il nome dei cardini ed il

relativo valore perché gli serviranno successivamente per ottenere

velocemente la somma.

*Per aiutare il bambino a ricordare i passaggi lo si fa riflettere ponendogli

alcune domande dopo aver suonato ad esempio il tamburo e i piatti:

quanti suoni? Quanti colori? Quali?Quanti valori?Quali valori?

*Si passa a suonare 2 strumenti. Chi parte mette un piede in un cerchio e

uno nell’altro e deve dire es. 4 + 2 fa 6, oppure subito 6.

*Si danno alcune regole:

- un suono per ogni strumento,

- la somma di qualsiasi numero si trova iniziando a contare dalla valenza

più grande dei due addendi,

- si incentiva il mantenimento della quantità per evitare che i bambini

contando ripartano sempre da 1(per fare 4 + 2 partire da 4 e dire 5 -6 e non

1-2-3-4-5-6-)

*Si rappresenta sul quaderno il gioco.

16/02/’12

Si termina la rappresentazione sul quaderno del gioco dei cerchi.

*Si continuano i giochi dei giorni precedenti.

*Si può giocare anche in questo modo: andare nei cerchi “ suonati” e

chiudendo gli occhi dire il totale. Tamburo e Triangolo quanto fanno?

17/02/’12

Si continuano le esercitazioni dei giorni precedenti.

*Ora il bambino è pronto per andare a suonare perché è in grado di

ragionare con reversibilità di pensiero.

Si invita l’alunno a decidere un numero entro il 15, a comporlo con gli

strumenti,mentre un altro lo compone con le valenze nei cerchi, poi si

invertono i ruoli.

*Oppure chiediamo: Il 7 di quanti suoni è fatto? Di quali suoni è

composto? Di quali colori? Di quali cardini?

Si chiede di comporre dei numeri entrando direttamente nei cerchi: es.

Componi il numero 11. Il processo che fa il bambino è di scomporlo in

parti, ottenendo così la complementarietà.

22/02/’12

Gioco delle valenze sul banco

Si lavora sul banco dividendolo in 4 regioni, ogni regione rappresenta un

cerchio, per i bambini che ne hanno bisogno si mettono i bollini adesivi

che indicano le quantità.

L’insegnante dice ad esempio le valenze quartina e duina, i bambini

devono indicare con le dita le regioni e dire il numero che insieme

formano.

Si gioca chiedendo tutte le combinazioni possibili con due dita e i relativi

numeri che ne escono.

Si rappresenta il gioco sul quaderno.

Successivamente, ogni bambino per proprio conto è invitato a registrare,

sul quaderno, tutti i numeri che ha trovato con le relative combinazioni di

valenze.

Esempio:

3= duina + unità (ricordarsi della regola: scrivi prima la valenza

maggiore).

Abbreviamo con le iniziali: D= duina, U=unità, Q=quartina, O=ottina.

Allora 3= D+U; 5=Q+U; 6= Q+D; 12= O+Q.

Si chiede a ognuno quante combinazioni ha trovato registrandole alla

lavagna e poi si avvia al confronto delle registrazioni fatte dai bambini per

far completare l’attività a chi non ha trovato tutte 6 le combinazioni.

24 /02/’12

Si continua proponendo la stessa attività precedente ma con tre dita;

quante combinazioni diverse si possono avere?

Poi con quattro dita.

Si chiede di procedere anche al contrario: partire dalle sigle delle valenze

per trasformarle in numeri e ottenere la somma di due o tre addendi.

27/02/’12

Si termina l’attività del 24.

I bambini che terminano velocemente l’attività, manipolano la plastilina

solo con un dito (quello che rimane fuori dal guanto di lattice tagliato; a

turno poi provano anche le altre dita), ciò per sviluppare e padroneggiare il

movimento digitale.

28/02/’12

Si completa una scheda di coppie di amici di regoli dove è necessario

colorare adeguatamente i regoli che compongono le coppie e completare le

addizioni vicine ad ogni coppia di regoli. L’attività non è stata facile.

29/2/’12

Sul piano della valenza ora si passa ad una fase dinamica: dalla scrittura

del numero fatta da posture del corpo, (come ci si dispone con i 4 arti nei

cerchi), a una sequenza di azioni (movimento dei soli arti inferiori davanti

o dietro: a destra o a sinistra). In questo modo si sostituisci il valore

posizionale con quello direzionale e ciò permetterà più avanti l’esperienza

della ripetizione e delle equivalenze.

Si propongono gli esercizi dei 4 cerchi (vedere mese di gennaio) usando

inizialmente i cerchi colorati e successivamente cerchi di legno non

colorati.

Si mettono gli oggetti nei cerchi solo in caso di difficoltà degli alunni.

Gioco con i cerchi

Il bambino si mette al centro dei 4 cerchi così da

averne due davanti e due dietro.

L’insegnante ad esempio suona il 5: il bambino con un piedi entra nella Q

e ritorna al centro, poi entra nella U e ritorna al centro, poi dice il numero

composto, il tutto senza girare il capo per vedere le valenze dietro.

Il bambino deve fare uno sforzo di memorizzazione per ricordare la

direzione dell’azione fatta con la gamba per ricordare la valenza, c’è il

mantenimento della quantità.

bambino

MARZO 1) Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

2) Confronto fra numeri.

3) Valore posizionale.

4) Problemi additivi.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

1) Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

02/03/’12

Si ripropone il gioco con i cerchi.

Gioco delle cannucce

Si suddivide il banco come per il gioco delle dita, ma al centro si mette

una pallina di pongo, che rappresenta il bambino e diamo ad ogni

bambino 4 cannucce che rappresentano il movimento.

L’insegnante dice un numero da 1 a 15 e i bambini lo rappresentano

infilando le cannucce nel pongo, direzionandole nelle regioni esatte.

I bambini rappresentano sul quaderno il gioco.

4) Problemi additivi.

05/03/’12

Si stimolano gli alunni a risolvere dei problemi orali, ma anche scritti da

risolvere con la rappresentazione delle quattro regioni, operazione e

relativa risposta; esempio: Elena, Paolo e Anand giocano con le cannucce

e la croce. Elena mette la cannuccia nella duina, Paolo nella quartina e

Anand nell’ottina.

Che numero hanno ottenuto i tre bambini con tutte tre le cannucce?.......

Se al gruppo si aggiunge Khushbo e mette la cannuccia nell’unità, che

risultato ottengono ora i bambini?

Oppure si chiede all’alunno di combinare le due cannucce date, in modo

da esprimere tutte le possibili quantità, poi gli si fornisce una terza

cannuccia e si chiede la stessa cosa e poi con quattro cannucce(è lo stesso

gioco fatto con le dita).

1) Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

06/03/’12

Quando i bambini sono esperti nel contare con le cannucce, sul quaderno

si costruisce una tabella con cinque colonne: quella dei numeri, quella

degli oggetti, poi quella dei cerchi, quella del banco-croce e infine quella

delle cannucce.

Si dà un numero ad esempio 9 e nelle varie colonne si rappresenta nei

modi diversi.

Dopo alcuni numeri, si fa lo stesso lavoro ma si utilizza una scheda

prestampata che i bambini completano, ritagliano e incollano sul quaderno

nelle apposite colonne.

La scheda deve proporre:

- numero da rappresentare

- insieme per rappresentare il numero con oggetti:

- i cerchi delle valenze

- i quadranti sul banco diviso

- la pallina di pongo e le cannucce

Nell’esempio si vede la scheda compilata con la rappresentazione del

numero 9 nei modi conosciuti.

I bambini rappresentano tutti i numeri conosciuti fino al 15 più il

niente = 0.

Una volta terminata l’attività si invitano gli alunni a riflettere su qual è la

scrittura più veloce tra quelle sperimentate, si conclude quindi che è quella

con le cannucce.

2) Confronto fra numeri.

3) Valore posizionale.

07 e 09 /03/’12

Si predispongono alcune schede con le 4 regioni, alcune ancora con le

quantità di riferimento altre no.

In alcuni esercizi il bambino deve leggere il numero con le cannucce e

scriverlo; in altre dato il numero deve mettere le cannucce; in altre ancora

date due colonne, con numero espresso a cannucce, deve inserire tra esse il

simbolo > < =

X

X

Numero

Nove-9

1) Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

2) Confronto fra numeri.

3) Valore posizionale.

13/03/’12

Si rappresentano sul quaderno i numeri fino al 15 solo con le cannucce.

Si fa notare che le rappresentazioni 4-5-6-7- sono le stesse del 0-1-2-3 più

la cannuccia de l4; che quelle del 8-9-10-11 sono sempre le stesse del 0-1-

2-3 più la cannuccia del 8; che le rappresentazioni del 12-13-14-15 sono

ancora quelle del 0-1-2-3 più la cannuccia del 12.

Si costruisce la rubrica telefonica di alcuni numeri di telefono conosciuti,

si comincia in classe con il numero della scuola e quello di ogni alunno,

poi per compito a casa ne rappresentano altri nove o dieci; in questo modo

gli alunni apprendono velocemente il codice posizionale.

Scuola primaria di Castelletto tel.

0 3 0 9 0 7 9 0 8

Come sopra, + can-

nuccia quartina.

.

Come 1° riga, + can-

nuccia ottina.

Come 1° riga, + 2 can-

nucce ottina e quartina

.

Casa tel.

14/03/’12

CARTE DEI CERCHI

Preparare per ogni bambino 16 carte fotocopiate su fogli A4 ( vedi pagina

successiva), ognuna di cm.5x4 che successivamente verranno plastificate.

Ogni alunno colora i cerchi e scrive il proprio nome nello spazio di

riferimento, poi mette le crocette sui cerchi per generare le carte da 0 a 15.

Numero 9

Nome del bambino

16/03/’12 ve

Si ripropongono i giochi di carte fatti nel mese di dicembre, sia con le

carte di poker, che con quelle nuove dei cerchi.

1° gioco con le carte

Spiegazione del gioco: due bambini di fronte, ciascuno mescola il suo

mazzo di carte e lo tiene in mano capovolto.

Contemporaneamente mettono una carta sul banco e dicono il valore.

Vince, prende le carte e le mette da parte, chi ha la carta con il punteggio

maggiore, lo zero viene preso con qualsiasi altra carta.

Così via fino a quando il mazzo è finito.

Al termine si contano le carte: può vincere chi ne ha di più, oppure si fa il

conteggio dei punti. Pian piano capiranno che chi ha più di 16 carte ha

vinto.

2° gioco: ruba mazzetto

Due bambini di fronte, ciascuno mescola il suo mazzo di carte e lo tiene in

mano capovolto.

Contemporaneamente girano sul banco una carta e dicono il numero della

propria carta, vince le due carte, chi dice per primo il numero.

Vince la partita chi riesce a portar via tutte le carte all’avversario.

19/03/’12

Si gioca ancora ai giochi precedenti.

3°gioco: indovina il numero.

le carte dei due giocatori vengono unite, il mazzo quindi viene posizionato

in mezzo al banco capovolto. A turno i bambini scoprono una carta.

Il primo bambino orienta la carta secondo il proprio verso di lettura, il

secondo deve indovinarne il valore senza toccarla ne spostandosi.

Se indovina vince la carta altrimenti la perde e viene messa di nuovo sotto

il mazzo.

Vince chi, finito il mazzo, ha più carte.

Con questo gioco si vuole evidenziare il concetto di riferimento per

leggere le valenze che non possono più essere lette basandosi sulla propria

dx sx, in quanto i bambini devono leggere le carte anche secondo

l’orientamento dell’avversario e ciò è utile perché anche nella scrittura

araba le valenze si attribuiscono in base alla posizione dx sx.

Questi giochi hanno la finalità di:

- favorire il calcolo mentale senza che la quantità sia indicata sulla carta,

- consolidare i confronti (> < =),

- favorire il valore posizionale,

- dare importanza ai riferimenti, dx- sx, alto- basso.

* Calcolo mentale: i bambini risolvono addizioni scritte con due o più

addendi.

20/03/’12

Un altro percorso dinamico è fatto con il gioco di Zorro, con esso si vuole

condurre il bambino all’ordine temporale dei numeri dove tutte le valenze

vengono “vissute”, anche se non tutte verranno utilizzate per comporre il

numero.

Serve per imparare anche ad escludere, oltre che a considerare le valenze.

Gioco di Zorro

Per introdurre l’ordine temporale nei numeri, fattore molto importante

nella scrittura degli stessi, si propone il gioco di Zorro.

Si dispongono a terra i soliti 4 cerchi non colorati perché si posizionano

come riferimento gli strumenti e i mattoncini.

Si mette una corda a Z che indica il percorso che dovrà essere effettuato.

Ogni bambino deve fare tutto il percorso, partendo dalla valenza maggiore

per passare via via attraverso le minori, ciò perché le valenze devono

essere pensate tutte anche quelle che non serviranno per comporre il

numero.

Spiegazione del gioco.

L’insegnante suona o dice un numero, il bambino deve battere le mani solo

nei cerchi necessari a comporre quel numero.

Dopo molte esercitazioni i bambini possono sostituirsi all’insegnante nel

suonare o dire i numeri da comporre.

Es. Se si suona il 6, suonando una volta il tamburo e una volta i piatti, il

bambino lo compone così: passa nell’ottina e non fa nulla, entra nella

quartina e batte le mani una volta cioè “prende” questo numero una volta,

passa nella duina, batte le mani una volta e la “prende”una volta, entra

nell’unità senza far nulla, poi esce.

21/03/’12 me

Si gioca ancora e si rappresenta graficamente il gioco sul quaderno.

23/03/’12

Si registrano sul quaderno, partendo dalla valenza maggiore, quanti

colpi di mani vengono o non vengono battuti per ogni valenza e si

registra con 0 le valenze non battute.

Numero

richiesto

OTTINA QUARTINA DUINA UNITA’

6 0 1 1 0

10 1 0 1 0

7 0 1 1 1

9 1 0 0 1

Si gioca e si registra ancora perché l’attività non è chiara per tutti.

26/03/’12

Si continua l’attività del giorno 23.

I bambini scrivono autonomamente i numeri da 1 a 20 in senso progressivo

e regressivo.

27/03/’12

Percorso di Zorro

Spiegazione del “percorso di Zorro”che diventa rettilineo, si traslano i

cerchi con le valenze maggiori (8 e 4) a sinistra delle valenze minori (2 e

1), così com’è nella scrittura convenzionale del numero, si passa quindi

alla struttura lineare del numero, inoltre si sollecita il cambio e il

concetto di equivalenze.

Si lascia la linea di riferimento, l’alunno parte sempre dalla valenza

maggiore e si dirigi verso quella minore.

Si ripropone il percorso di Zorro, dicendo i numeri o solo suonandoli.

Gioco dei cerchi in linea

Si ripete il gioco di battere le mani solo nei cerchi necessari per formare il

numero richiesto .

Rosso giallo verde blu

*Si usano gli strumenti e mentre un bambino compone il numero battendo

gli strumenti, un altro bambino precorre i cerchi battendo le mani nelle

valenze giuste, poi possono scambiarsi i ruoli.

28/03/’12

Si ripropongono le prove Stambak per valutare i progressi e le difficoltà

dei bambini che ancora persistono.

Mentre un bambino viene chiamato in un'altra aula per eseguire la prova

Stambak, gli altri con l’insegnante di sostegno proseguono l’attività del

giorno precedente.

Si rappresenta il gioco.

Dopo aver fatto questo gioco con tutti i bambini, si toglie uno strumento ed

i bambini devono trovare la soluzione per sostituire il valore dello

strumento che è stato tolto con il valore di un altro strumento battendolo,

però, più volte. Se tolgo la gran cassa, che vale 8, posso sostituirla

percuotendo due volte il tamburo, che vale 4.

SCHEDA DI REGISTRAZIONE DEI RISULTATI DELLA PROVA

STAMBAK: simbolizzazione temporale lettura.

30/03/’12

Nella registrazione avremo allora:

Numero

richiesto

Gran Cassa

OTTINA

Tamburo

QUARTINA

Piatti

DUINA

Triangolo

UNITA’

6 0 1 1 0

10 0 2 1 0

7 0 1 1 1

9 0 2 0 1

Si possono ora porre diversi problemi:

se si toglie anche il tamburo come può essere suonato il numero 9?

Oppure: puoi fare il numero 9 con cinque colpi di mani?

Si possono trovare tre modi diversi per suonare il 4? Quali?

APRILE 1) Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

2) Valore posizionale.

3) Problemi scritti additivi e sottrattivi.

4) Mantenimento della quantità numerica.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

1) Il numero diventa operazione, calcolo combinatorio.

2) valore posizionale.

02/04/’12

Un altro gioco che permette di sperimentare la soluzione di problemi

simili ai precedenti, ma anche più complessi è il gioco delle cassettiere.

La cassettiera

Si uniscono con biadesivo quattro piccole vaschette di cartoncino

recuperate dalla frutta (può andare anche un coperchio di scatola di scarpe

diviso in quattro spazi con del cartoncino), sono i quattro cerchi; con un

pennarello si segna la linea di riferimento sul bordo delle vaschette con

valenza 2 e 1.

Per agevolare i bambini in difficoltà, si possono colorare i fondi con il

colore dei cerchi.

03/04/’12

Gioco della cassettiera

Si utilizzano fagioli o sassolini.

Invece di camminare nei cerchi e battere le mani si mettono i fagioli nelle

valenze giuste.

Cassettiera + rappresentazione grafica

Si chiede di trovare tutti i modi per ottenere 12 ( poi altri numeri) con la

cassettiera; si registrano i casi sul quaderno disegnando la cassettiera con i

fagioli e ponendovi accanto il numero che rappresentano.

Per tre bambini in difficoltà inizialmente è stato necessario scrivere il

valore di ogni cassetto all’interno della cassettiera.

Esempio: questo è un

modo per fare 13

04/04/’12

La cassettiera con qualche vincolo

Nell’uso della cassettiera si aggiunge un vincolo: “Trova il 12 utilizzando

solo 5 fagioli” (non 4, non 6).

C’è solo una soluzione?

L’aggiunta di vincoli è un approfondimento sempre maggiore del numero:

comporta il trovare strategie e introduce il concetto di equivalenze.

Esempio:

Se inizio con 2 fagioli 8 +4= 12, poi

devo fare i cambi, perché ne devo

usare 5 di fagioli 4+4+2+1+1=12.

Nella fase iniziale si lavora seguendo le indicazioni dell’insegnante,

successivamente, con altri esercizi simili, gli alunni si lasciano operare da

soli; viste le difficoltà di alcuni bambini, vengono affiancati

dall’insegnante, quando non è possibile (perché da sola o con troppi in

“crisi”) si lavora a coppie dove i bambini più abili hanno il compito di

aiutare quelli in difficoltà.

13/04/’12

Altri giochi

Dopo le vacanze pasquali si riprende il lavoro con le cassettiere:

si presenta la cassettiera, con dei fagioli.

Ad esempio, si fanno inserire sette fagiolini, come sotto, e si chiede agli

alunni di leggere il numero così composto.

*A questo punto si problematizza la situazione, si dice che ci si è sbagliati

e che si voleva fare il 15, ma è caduto 1 fagiolo in più. Quale?

*Successivamente “Aggiungendo 1 solo fagiolo si vuole fare 23, dove lo si

deve mettere?”

*E ancora “ Ho sbagliato perché dovevo fare 21, i fagioli sono giusti, ma

uno è caduto nel posto sbagliato. Quale devo spostare?

Oppure

8+1+1+1+1=12

I bambini leggono

19

*Si fa notare ai bambini che quando il numero diminuisce i fagiolini si

spostano nelle valenze minori, al contrario quando si vuole aumentare il

numero i fagiolini si spostano verso le valenze maggiori.

3) problemi scritti additivi e sottrattivi.

16/04/’12

Ogni bambino viene sentito nella conta in senso progressivo e regressivo.

*Si attivano percorsi di logica per comprendere problemi scritti, additivi e

sottrattivi entro il 20.

Essi si riferiscono ad esperienze che o sono già state fatte o si potrebbero

fare di unire, aggiungere, salire, mettere insieme, ecc. per i problemi

additivi; di toglier, vendere, scendere, diminuire, ecc. per i problemi

sottrattivi.

Esempio:

Papà mi regala 6 figurine, la mamma 7.

Quante figurine mi regalano?

Si legge bene il problema e si discute sul testo attraverso domande per

darne una rappresentazione mentale.

Chi sono i personaggi?

Cosa fanno?

Cosa regalano?

A chi le regalano?

Quante figurine regala papà?

Quante figurine regala la mamma?

Qual è il problema da risolvere?

Cosa possiamo fare per risolverlo?

Si chiede ai bambini di mettersi a gruppetti per drammatizzare la

situazione, e di trovare la soluzione, quindi si fornisce un mazzetto di

figurine a ciascun gruppo.

Poi si rappresenta suggerendo l’incolonnamento delle figurine come per

costruire le torri.

Importante è che i tre elementi, cioè le tre torri di figurine, siano ben

distinti e soprattutto visibili come i tre numeri.

Ora, la struttura sopra descritta, si scrive con il linguaggio matematico.

6

+

13

7

Oppure

+7

6 13

Oppure

6 + 7 = 13 dove + sta per unione e = sta per ottengo

U

di unione

6 13

7

Si risponde al quesito del problema.

Si privilegia e si potenzia l’ultima scrittura simbolica perché permette di

generalizzare; infatti molti problemi calati in contesti reali diversi,

vengono espressi con lo stesso linguaggio simbolico.

E’ opportuno considerare la scrittura simbolica come il punto di arrivo di

un processo fatto di tanti passaggi intermedi e di tante esperienze

diversificate e non il punto di partenza per conoscere e dominare la

matematica.

17/04/’12

*Si gioca con la cassettiera componendo diversi numeri e poi si scrive

l’operazione che corrisponde al modo o ai modi trovati per comporre il

numero.

*Si continua con la comprensione di problemi additivi, in questo caso di

aggiunta.

Testo

Mi regalano 7 figurine, nel cassetto ne avevo già 6.

Quante ne ho adesso?

Si procede come per il problema precedente, ma la rappresentazione è

diversa.

6 7

+7

6 13

6 + 7 = 13

Si risponde alla domanda.

18/04/’12

Si lavora ancora con le cassettiere come il giorno precedente:

Si problematizza la situazione: si voleva dire 20, ci si è sbagliati,

spostando un fagiolo come si fa a farlo diventare 20?

*Si ritorna alla situazione di partenza e si dice di togliere un fagiolo per

fare 11.

*Di nuovo si ritorna alla situazione di partenza e si dice di aggiungere un

fagiolo affinché diventi 17.

E’ utile non rimanere più di mezz’ora sul calcolo con le cassettiere, in

quanto i bambini si potrebbero demotivare, è quindi necessario cambiare

attività per sollecitare la motivazione e l’attenzione.

*Si propone un problema:

una pagina dell’album di figurine ha incollate 6 figurine, ne mancano 7 per

riempirla.

Quante figurine ci saranno quando la pagina sarà piena?

L’attività è di classe: si riflette sul testo, si evidenziano i dati e la domanda,

si rappresenta la situazione, si pensa alla possibile soluzione per arrivare a

individuare l’operazione e risolverla, si risponde alla domanda.

20/04/’12

Si continua l’attività con le cassettiere:

fai il 18 con sei fagioli.

Per comporlo non si va per tentativi ma si parte mettendo tutti i fagioli

nelle unità e facendo i cambi, oppure si parte con due fagioli nell’ottina e

si fanno i cambi fino a utilizzare 6 fagioli.

*Con le cassettiere si propongono problemi di sottrazione:

si chiede ai bambini di mettere nella cassettiera una quartina e tre duine, si

chiede loro che numero formano, poi si dice che un topino si è mangiato

una duina, ora che numero è rappresentato nella cassettiera?

*Si fanno tornare alla situazione di partenza con i fagiolini: e se il topino

ne avesse mangiate due di duine?

*E se avesse mangiato una quartina?

Che valore hanno tutti

insieme i fagioli?

*E se avesse mangiato una duina e una quartina?

*altro problema scritto:

ora ho 6 figurine,me ne regalano una al giorno, dopo una settimana quante

figurine avrò?

Troppi bambini faticano a leggere e comprendere il testo quindi viene

svolto ancora insieme.

23/04/’12

Si propongono alcuni problemi alla lavagna, da risolvere oralmente, con

situazione sottrattiva:

Ho 13 figurine, ne perdo 6.

Quante ne ho ora?

Per la comprensione del testo si procede come per i problemi additivi,

dopo la drammatizzazione a coppie si insiste sul significato di perdere e

dei suoi sinonimi (non avere più, smarrire) per far capire che la situazione

iniziale delle figurine si modifica, cambia, se ne hanno di meno, non di

più. Quindi ai bambini si pongono alcune domande:

“ bisogna togliere delle figurine o aggiungerne?

“ è possibile rappresentare il problema allo stesso modo come si fa con

quelli additivi?”

“ per risolvere il problema si può utilizzare l’addizione?”

La maggior parte degli alunni danno la risposta corretta, ma non tutti

hanno capito.

Alla lavagna si rappresentano le 13 figurine e si chiede come si possa

rappresentare la perdita delle figurine, quasi tutti rispondono cancellando

le 6 perse, quindi si visualizza in questo modo:

Prima avevo 13

figurine,

poi ne ho

perse 6,

ora ho 7 figurine.

24/04/’12

Ci si esercita con le cassettiere per eseguire i cambi.

Si lavora con la classe per risolvere il seguente problema:

ho un mazzo di figurine, Giovanni ne alza una parte del mazzo, le conta e sono 6,

Marco conta quelle che sono rimaste e sono 7.

Quante figurine aveva il mazzo?

4) Mantenimento della quantità numerica.

25/04/’12

Si propongono alcuni giochi che consolidano il mantenimento della quantità

numerica:

i bambini lavorano a coppie, uno dispone 18 pastelli sul banco e li conta ad alta voce,

poi all’altro bambino gli si dice di chiuderli in un sacchetto precedentemente dato,

quindi si chiede ad entrambi se la quantità è rimasta 18 o se è cambiata.

3) problemi scritti additivi e sottrattivi.

Problema che ogni alunno risolve da solo.

Pollicino cerca dei sassi bianchi per segnare la strada.

Trova un sasso, poi 5, poi ancora 4.

Dimmi quanti sassi ha trovato Pollicino.

Alcuni termini del testo sono sconosciuti per alcuni bambini, quindi vengono

spiegati; poi vengono invitati a leggere con attenzione il problema e a lavorare da

soli.

27/04/’12

Ancora problemi: situazione sottrattiva svolta con il gruppo classe perché diversi

bambini hanno difficoltà.

Gian Luigi aveva sul suo cappotto 5 bottoni.

Ne ha perduti 2.

Quanti bottoni gli restano?

Si procede come per il 23/04/’12

Problema da svolgere da soli.

Una bambina sorveglia i suoi 9 pulcini.

Si accorge che ne mancano 3.

Quanti pulcini le restano?

Per la rappresentazione si fa la legenda: a ogni pulcino corrisponde un quadratino.

4) Mantenimento della quantità numerica.

-Si sparpagliano dei pastelli o quant’altro e si chiede quanti sono, il bambino conta e

risponde; gli si chiede se è sicuro, il bambino spesso riconta ciò evidenzia

l’incapacità del mantenimento della quantità numerica.

MAGGIO 1) Problemi additivi e sottrattivi scritti.

2) Calcolo mentale e valore posizionale.

3) Problematizzare una situazione.

4) Verifiche e valutazione per competenze.

ESPERIENZE E ATTIVITA’

1) Problemi additivi e sottrattivi scritti.

2) Calcolo mentale e valore posizionale.

02/05/’12

Problemi

Una bambina ha colto 3 fiori.

Ne coglie altri 2, e poi ancora 2.

Quanti fiori ha colto la bambina?

Oggi il millepiedi ha deciso di trasportare le formichine all’altro capo del prato.

Quando parte salgono 6 formiche, arrivati al secondo formicaio ne salgono altre 8

Quante formiche trasporta il millepiedi?

04/05/’12

Prova del conteggio a ritroso in modo sciolto, non veloce, senza fermarsi:

“ conta da….a….”.

Se si riscontrano ancora difficoltà nel conteggio a ritroso, entro il 20, potrebbe

trattarsi di discalculia in quanto questo conteggio richiede capacità temporali,

ritmiche e logiche.

Tre alunni non riescono a contare a ritroso con disinvoltura.

*con le cassettiere:

“ componi il numero…”

“ scomponi il numero…. con 3 fagioli, o con 2, o con i fagioli che vuoi tu”

“componi il numero….ora sposta un fagiolo dalla valenza…alla valenza….che

numero hai ora?”

“ora metti due fagioli per ottenere…”

07/05/’12

Mezz’ora con le cassettiere, poi ancora un problema:

Giannina offre la merenda ad alcuni bambini.

Ha preparato 2 tovaglioli.

Ci sono in tutto 7 piccoli.

Quanti tovaglioli mancano?

Dopo la riflessione sul testo e sulla rappresentazione si disegnano due torri per

trovare la differenza.

08/05/’12

Si termina il problema del giorno precedente.

Si consegna una scheda con diversi esercizi:

A) due diverse forme di scrittura di numeri:

insieme di 11 crocette e cassettiera con la quantità 11: 2 fagioli nella quartina, uno

nella duina e uno nell’unità, i quesiti sono:

nella cassettiera sono stati posti 4 fagioli per indicare una certa quantità di oggetti.

E’ vero che la quantità di crocette dell’insieme è la stessa?

Esprimi la stessa quantità disegnando 5 fagioli nella cassettiera a fianco.

B) sono disegnate 4 cassettiere:

tre esprimono la stessa quantità (il 10) con numero diverso di fagioli, una il numero 9.

Richiesta: fai una croce sulla cassettiera che esprime una quantità diversa dalle altre.

C) sono disegnate 4 cassettiere, in tutte è espressa la stessa quantità, il 9, ma con

numero diverso di fagioli ( nlla prima 3 f., nella seconda 5 f., nella terza 2 f.; l’ultima

è vuota.

Richiesta: con cinque fagioli esprimi nell’ultima cassettiera la quantità espressa nelle

altre.

D) da un insieme di 13 crocette partono tre frecce, ognuna delle quali indica una

cassettiera vuota.

Vicino alla prima si trova scritto:”con tre fagioli”, vicino alla seconda: “con quattro

fagioli”, vicino alla terza: “ con sette fagioli”.

Richiesta: scrivi nelle cassettiere la quantità di elementi dell’insieme, utilizzando solo

i fagioli specificati.

Per un discreto numero di bambini le richieste sono state difficili da comprendere, è

stato necessario spiegare singolarmente il da farsi.

09/05/’12

Ancora una scheda di cassettiere sul genere di quella del giorno precedente; inoltre

data una colonna di 5 cassettiere, la prima con quantità 7 espressa con 3 fagioli, si

chiede:

sapendo che:

1otttina si può cambiare con 2 quartine,

1 quartina si può cambiare con 2 duine,

1 duina si può cambiare con 2 unità,

fai un cambio per, registrandolo nelle cassettiere sotto, fino a quando non ne puoi più

fare e registra ogni passaggio con i numeri a raggera negli spazi disegnati a fianco di

ogni cassettiera.

Quest’ultimo esercizio è risultato difficile per molti, quindi dopo un primo approccio

individuale, è stato spiegato e svolto alla lavagna.

11/05/’12

Scheda:

A) date alcune cassettiere a confronto i bambini devono scegliere e cerchiare, tra i tre,

il simbolo adatto.

B) vengono dati tre gruppi di cassettiere incolonnate con una quantità diversa

espressa su ogni colonna, alcune valenze sono annerite, i bambini devono disegnare i

fagiolini in quelle non annerite per esprimere le quantità indicate.

C) sul libro completare alcune sequenze di numeri.

14/05/’12

Per generalizzare gli esercizi della cassettiera si disegna su un foglio bianco un

quadrato di cm. 5x5, all’interno un triangolo e delle linee che disturbano la visione di

quest’ultima figura.

Si formano così 8 regioni che vengono numerate.

Esempio:

Si pongono domande o consegne del tipo:

*in quanti modi con quei numeri posso fare il 9?

*componi il 9 con due regioni.

*posso fare il9 con 3 regioni?

*posso fare il 9 con 4 regioni?

*qual è la combinazione che mi fa un triangolo e fa 9?

*contando in avanti, quanto è il totale?

*per contare aggiungi i numeri in modo tale che si raggiungano le decine per

facilitare il conto.

*se tolgo il triangolo quello che mi rimane quanto è?

*se tolgo il 10 come fosse una figura, quale figura posso togliere?

Prima di lavorare con otto regioni è opportuno disegnare e fare esperienza con un

quadrato più semplice di 4 o 5 regioni.

Inoltre è necessario attivare forme linguistiche diverse, oltre le regioni, che rafforzino

la cassettiera, come ad esempio il gioco dei birilli.

16/05/’12

Si continua l’attività del giorno precedente.

17/05/’12

Si consegnano due schede:

A) data una serie di cassettiere vuote, i bambini rappresentano con i fagiolini la

quantità scritta sopra ognuna.

B) *data una serie di cassettiere con rappresentati i fagiolini, i bambini devono

comporre e scrivere il numero di ognuna.

*data una serie di cassettiere con rappresentati i fagioli, i bambini devono

aggiungerne toglierne o spostarne secondo ciò che dice la consegna di ogni

cassettiera.

*data una serie di tabelle per la rappresentazione con le cannucce, i bambini

rappresentano i numeri o scrivono il numero che le cannucce esprimono.

18/05/’12

Si riprendono i problemi additivi e sottrattivi, creando anche dei dubbi affinché le

parole siano giudicate in funzione del contesto in cui vengono usate; si riprendono

forme linguistiche diverse (schemi, ideogrammi, ecc.) per economizzare il tempo nel

rappresentare i problemi, si insiste sulle fasi logiche dei problemi.

Camilla dice a Pietro: “lasciami spazzare i gradini della scala.”

Pietro risponde :“come vuoi, ma ne ho già spazzati 5.”

In tutto ci sono 10 gradini.

Quanti gradini avrà da spazzare Camilla?

3) Problematizzare una situazione.

Ora ai bambini si danno SITUAZIONI non problemi affinché essi trovino delle

domande possibili per problematizzare la situazione e domande impossibili, non

adeguate a quella situazione.

Esempio:

- Giovanni ha un pacchetto di 12 caramelle e per averlo ha speso 2euro (situazione).

- Se volessi comprare 20 caramelle, spenderei di più o di meno di 2 euro?

(problematizzazione con domanda lecita)

- 5 caramelle costano di più di 2 euro?

- 5 caramelle non costano 2 euro?

- Quanto costano 5 caramelle?

Le ultime tre domande sono impossibile perché non si capisce se sono riferite alla

situazione.

Quindi il compito per i bambini è di trovare tre domande possibili del tipo:

Giovanni ha di più di 7 caramelle?

Giovanni ha speso di più o di meno di 5 euro?

Ma se avessi avuto 4 euro avrei potuto avere più di 12 caramelle?

Adesso il compito dei bambini è di trovare tre domande impossibili.

TROVARE LE DOMANDE GIUSTE, DATA UNA SITUAZIONE, VUOL DIRE

PROBLEMATIZZARE.

Queste situazioni e le relative domande vengono svolti a livello orale.

4) Verifiche e valutazione per competenze.

21/05/’12

Si iniziano le verifiche e relativa valutazione di fine anno per competenze, assegnate

dal professor Pea nell’ultimo incontro.

Sono prove pratiche di seguito allegate,( le prove di spazio e tempo sono state svolte

dalla collega Fracassi e i relativi risultati sono nel diario di bordo della medesima).

1) SERIAZIONE Corretto e sicuro 3

Corretto per tentativi 2 Confuso ma corretto 1 Non corretto 0

2) CLASSIFICAZIONE

3) ORDINALITA’

Corretto 1

Non corretto 0

4) CARDINALITA’

5) CALCOLO

6) PROBLEMI

7) SPAZIO

8) TEMPO

OSSERVAZIONI

Il punteggio massimo raggiungibile è 93.

Per valutare i risultati dei bambini di una classe ed esprimere poi i giudizi su ciascun bambino, è

necessario decidere quante classi di giudizio si vogliono utilizzare.

Supponiamo di utilizzare 5 classi dal NON SUFFICIENTE all’OTTIMO.

La classe media (corrisponde al Discreto) si individua nel seguente modo:

- si fa la media aritmetica dei risultati di ogni bambino della classe (supponiamo che risulti

58)

- si aggiunge e si toglie 9 a questa media aritmetica per ottenere gli estremi della classe

media. Nell’esempio supposto la classe media andrebbe dal 49 al 67.

La classe medio/alta (corrisponde al Buono) si ottiene dividendo a metà l’intervallo che c’è tra la

classe media e il valore massimo che è 93. Nell’esempio riportato risulterebbe: (93+67)/2 cioè 80,

quindi la classe medio/alta andrebbe dal 68 all’80.

La classe alta (corrisponde all’Ottimo) risulterebbe, ovviamente, dall’81 al 93.

La classe medio/bassa (corrisponde al Sufficiente) si ottiene dimezzando l’estremo inferiore della

classe media. Nell’esempio riportato risulterebbe: 49/2 cioè 24.5, quindi la classe medio/bassa

andrebbe dal 25 al 48.

La classe bassa (corrisponde al Non Sufficiente) risulterebbe, ovviamente, dallo 0 al 24.

Criterio a 7 classi:

La classe bassissima (corrisponde al Gravemente Insufficiente) dallo 0 al 12

La classe bassa (corrisponde al Non Sufficiente) dal 13 al 24

La classe medio/bassa (corrisponde al Sufficiente) dal 25 al 36

La classe media (corrisponde al Discreto) dal 37 al 49

La classe medio/alta (corrisponde al Buono) dal 50 al 64

La classe alta (corrisponde al Distinto)dal 65 al 78

La classe altissima (corrisponde all’Ottimo) dal 79 al 93

Questo criterio di valutazione può essere aggiustato qualora l’insegnante riscontrasse che i valori

ottenuti per i bambini non sono molto distanti dalle valutazioni che l’insegnante stesso si era fatto

durante l’anno scolastico.

22/05/’12

Si continuano le prove pratiche di verifica condotte per singolo alunno, il resto della

classe si esercita sui confronti tra numeri, sulla conta in avanti e indietro.

2) Calcolo mentale.

23/05/’12

Si procede con altre verifiche individuali, nel frattempo il resto della classe si esercita

con le cassettiere e inizia a costruire il gioco del domino entro il 20 per contare

addizionando:

28/05/’12

Si continua a verificare le competenze di ogni alunno, il resto della classe

termina di costruire il domino delle addizioni.

29/05/’12

I bambini calcolano addizioni e sottrazioni scritte, inoltre risolvono un

problema scritto proposto nelle verifiche del prof. Pea.

30/05/’12

Soluzione di un problema scritto proposto nelle verifiche del prof. Pea.

*Esercizi con i quadrati a 8 regioni, consegna: colorando fai

- 10 con 2 regioni,

- 5 con 2 regioni,

- 20 con 5 regioni,

- 12 con 4 regioni,

- 19 con 3 regioni, ecc.

15 6 + 4 10 8 + 8 E così via….

GIUGNO 1) Verifiche e valutazione per competenze.

2) Calcolo additivo e sottrattivo.

3) Prove Gestalt.

ATTIVITA’ E ESPERIENZE.

1) Verifiche e valutazione per competenze.

2) Calcolo additivo e sottrattivo.

3) Prove Gestalt.

01/06/’12

Soluzione di tre problemi scritti proposti nelle verifiche del prof. Pea.

Di nuovo prove Gestalt per rilevare i progressi ottenuti rispetto all’inizio

dell’anno scolstico.

RISULTATI PROVE GESTALT

Eseguito in prima fascia oraria, tempo a disposizione 15 minuti.

LEGENDA:

R = OK riuscita; CT = con qualche titubanza; CA = con aiuto;

NR = non riuscito.

codice

alunno

Prova1

Prova2

Prova3

……….

Prova4

Prova5

Prova 6

Prova 7

……

……

……

Prova 8

.

...

..…

…….

1AC01 NR R NR NR NON

ESEGUITA NR NR NR

1AC02 R R NR R NR NR NR CT

1AC03 R R R R R NR NR R

1AC.. A S S E N T E

Confrontando le prove di inizio anno con quest’ultime si evidenziano notevoli

miglioramenti anche se nella maggior parte dei casi i risultati evidenziano prove non

positive.

04/06/’12

Si continuano le prove pratiche di verifica condotte per singolo alunno, il resto della

classe si esercita con una scheda da completare che rappresenta le cassettiere e i

numeri a cannucce.

05/06/’12

Si procede con altre verifiche individuali, nel frattempo il resto della classe conclude

la scheda del giorno precedente e inizia a costruire il gioco del domino entro il 20 per

contare sottraendo:

06/06/’12

Ancora altre verifiche, mentre la classe termina il domino delle sottrazioni e vi gioca.

08/06/’12

Si terminano le verifiche, e si consegnano i compiti per le vacanze estive che

consistono nel completare il testo in adozione, giocare con entrambi i tipi di carte,

giocare a domino.

RISULTATI PROVE DI VERIFICA SPERIMENTAZIONE

MATEMATICA

ALUNNI SERIAZIONE CLASSIFICAZIONE ORDINALITA’ CARDINALITA’ CALCOLO PROBLEMI TOTALE

1AC01 3 7 6 8 0 0 24

1AC02 A S S E N T E

15 6 - 4 2 18 - 7 E così via….

12%12%

53%

23%

0%

PROVE FINALI MATEMATICA

OTTIMO

BUONO

DISCRETO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

Per i risultati delle verifiche in itinere si fa riferimento al registro di classe.

RELAZIONE FINALE

ANALISI DELLA CLASSE

La classe 1^ è estremamente eterogenea per quanto riguarda la

provenienza, l’origine e le precedenti esperienze di scolarizzazione degli

alunni.

E’ composta da 20 alunni, di cui 9 maschi e 11 femmine. E’presente un

alunno in situazione di handicap con la diagnosi di disturbo evolutivo

specifico del linguaggio, seguito dall’insegnante di sostegno per dieci ore

settimanali.

Sei alunni risiedono a Milzanello, uno a Gottolengo, uno a Leno, e dodici a

Castelletto.

Due provengono dalla scuola dell’infanzia di Manerbio, tre dalla scuola

dell’infanzia di Leno, due direttamente dall’India senza precedenti anni di

scolarizzazione nel paese d’origine, uno dalla scuola primaria di

Castelletto di Leno in quanto ripetente e dodici dalla scuola dell’infanzia

di Castelletto.

Nella classe sono presenti 8 alunni stranieri, di cui 5 di origine indiana,1

pakistano e 2 marocchini; uno di loro è ripetente, 5 hanno frequentato

abbastanza regolarmente la scuola dell’infanzia di Leno e Castelletto e 2

sono di recente immigrazione ( estate 2011). Una delle due alunne di

recente immigrazione ( n° 1AC09 dell’elenco ) non ha mai frequentato la

scuola durante il corso dell’anno.

Si è rilevato che, in particolare, quattro degli otto alunni stranieri (

1AC01- 1AC08-1AC10 – 1AC18 ) non hanno possibilità di ricevere aiuto

in famiglia per l’apprendimento dell’italiano e, in genere, per lo

svolgimento dei compiti scolastici. Si è poi proposta per tre di essi la

frequenza nel corso dell’anno scolastico 2011-2012, per tre ore

settimanali, del laboratorio di prima alfabetizzazione linguistica.

E’ un gruppo di bambini piuttosto vivace; in alcuni prevalgono

atteggiamenti esplosivi e di ricerca del contatto fisico in modo non sempre

corretto.

Gli stessi tendono, talvolta, ad attirare anche l’attenzione degli adulti con

comportamenti inadeguati. Gli altri alunni spesso si coalizzano e tendono

ad esprimere giudizi negativi nei confronti dei compagni che presentano

comportamenti scorretti, creando situazioni di esclusione.

Alcuni alunni non ammettono l’errore e faticano ad accettare l’insuccesso,

tendendo ad autogiustificarsi o ad incolpare i compagni.

Mostrano, in generale, un limitato grado di autonomia nell’organizzare le

proprie attività di vita pratica e nel gestire il proprio materiale, ad

eccezione di un piccolo gruppo.

Alcuni bambini sono particolarmente fragili a livello emotivo e

necessitano di incoraggiamenti e conferme per procedere nelle attività

Spesso è necessario richiamare individualmente la loro attenzione

attraverso un contatto visivo in quanto le consegne e le istruzioni rivolte

alla classe non vengono quasi mai ascoltate e recepite dalla maggior parte

degli alunni. Hanno anche tempi di attenzione e di concentrazione

piuttosto brevi e poca tolleranza alla fatica, per cui lo svolgimento delle

attività risulta spesso rallentato; in particolare vanno stimolati all’ascolto e

alla partecipazione, guidati in alcune fasi del lavoro e aiutati nella

riflessione, anche se di fronte a situazioni nuove appaiono, nel complesso,

tranquilli e disponibili.

ANALISI DEI VANTAGGI E DELLE PROBLEMATICHE DELLA

SPERIMENTAZIONE

PROBLEMATICHE

-La mancanza di uno spazio all’interno dell’edificio scolastico sempre

fruibile, adeguato e dedicato alle attività psico-motorie.

-L’impossibilità di creare semiclassi o gruppi ristretti per mancanza di ore

di compresenza; trattandosi di attività che gli alunni dovevano svolgere

individualmente e più volte, i tempi di attesa del proprio turno risultavano

lunghi e per alcuni bambini l’attesa diventava demotivante e creava

l’occasione per disturbare e infastidire i compagni.

-La ripetitività di alcune attività corporee, manipolatorie e grafiche è

risultata talvolta demotivante: è stato necessario in alcuni casi creare con

gli alunni un contesto fantastico narrativo nel quale collocare alcune

proposte per renderle più coinvolgenti e interessanti.

-La ristrettezza dei tempi per la somministrazione delle prove di fine anno

( consegnate il 21/05/2012); le prove si sono concentrate in un momento

dell’anno già particolarmente denso di impegni e iniziative ( viaggio

d’istruzione, giochi della gioventù, organizzazione festa di fine anno ) che

hanno contribuito a rallentare e rinviare l’esecuzione di alcune prove; non

è stato inoltre possibile somministrarle a tutti gli alunni in quanto due si

sono assentati anticipatamente per motivi familiari.

-L’esigenza di tempi più distesi durante gli incontri di formazione per un

confronto diretto con l’esperto sulle criticità e le problematiche dei singoli

alunni e sulle strategie da adottare.

-La necessità di una maggiore informazione alle famiglie circa il percorso

della sperimentazione prevedendo incontri con i formatori non solo in

corso d’anno, come è avvenuto, ma soprattutto all’inizio delle attività.

VANTAGGI

Questo tipo di pratica ha aumentato la consapevolezza e l’attenzione

rispetto all’importanza dell’osservazione sistematica degli alunni e della

documentazione che impone una continua riflessione sul percorso e

favorisce il confronto, la conoscenza e l’approfondimento.

L’uso dei mediatori didattici da quelli attivi a quelli simbolici ha permesso

a tutti gli alunni di esprimere il proprio stile cognitivo. L'approccio ad

alcuni concetti con il corpo, che si esprime attraverso lo spazio ed il

tempo, è risultato particolarmente efficace soprattutto per alcuni alunni.

Le esperienze della sperimentazione, per le modalità con cui sono state

proposte, hanno contribuito a migliorare l’autostima nei bambini

particolarmente fragili, infondendo sicurezza e impedendo l’insorgere di

stati d’ansia e di sofferenza che ostacolano qualsiasi conquista.

Si sono osservate ricadute positive nella maggior parte degli alunni che,

attraverso le attività didattiche della sperimentazione, sono stati stimolati

ad essere più attenti, attivi e propositivi.