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Instant book Instant book Con Cota Presidente del Piemonte Ugo Cavallera

Instant Book Ugo Cavallera

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Instant Book di Ugo Cavallera

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Instant book

Instant book

Con CotaPresidente

del Piemonte

Ugo Cavallera

Il 30% degli eletti in Italia ha meno di 40 anni. Si tratta di un dato significativo che si discosta da quello che è il sentire comune, ovvero che i giovani sono lontani dalla partecipazione politica e la vivono come qualcosa di vecchio e di noioso. In realtà questi dati, così come gli incontri di è-democracy, hanno sottolineato che i giovani hanno veramente voglia di partecipare.

Quello che a volte manca è il supporto delle generazioni più “anziane”, la possibilità di trasmettere le loro esperienze e il loro vissuto ai giovani, oltre a eventi e momenti di confronto e di formazione più istituzionale. Fondamentale poi è il mezzo internet capace di arrivare direttamente ai giovani che lo utilizzano ogni giorno, per lavoro, per svago, per coltivare le amicizie, ma amato anche dai giovanissimi, che non fruiscono della carta stampata e che saranno gli elettori di domani.

Spesso alcuni ragazzi non scelgono di interessarsi di politica perché le esperienze passate non sono state fruttuose. Di qui nasce il senso di impotenza e di noia. Vedere però altri giovani capaci di compiere un’esperienza positiva può diventare uno stimolo per giudicare meglio la realtà e, di conseguenza, per fornire un importante valore aggiunto al dibattito politico.

I GIOVANI 3Ugo Cavallera

I GIOVANIpartecipazione politica

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internet e i giovani

voglia di partecipare

elettori di domani

formazione

momenti di confronto

attività politica e civile

esperienza positiva

Redazionale sugli incontri è-democracy 1° uscita6 7

RedazionaleRedazionale sugli incontri è-democracy 2° uscita

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democrazia partecipata

Ugo Cavallera

GLI ELETTI

Instant book

Una serie di incontri nella Provincia di Alessandria per favorire la Democrazia Partecipata, attraverso il dialogo con i cittadini, in particolare i giovani e gli amministratori.

Perché il dialogo e la partecipazione potessero poi essere permanenti nel tempo e contemporanei, tutto il materiale degli incontri è stato trasferito su Glieletti.it, il portale internet d’informazione politica che permette a tutti gli eletti in Italia, dai Consigli comunali al Parlamento europeo, di iscriversi gratuitamente, caricare foto, un profilo e dei comunicati stampa. Glieletti.it è registrato anche come testata giornalistica.

GLI ELETTI

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Quargnento 12 Novembre 2009

Castellazzo 16 Novembre 2009

Castellazzo

Quargnento

Reportage fotografico degli incontri è-democracy11

Redazionale

Valenza 19 Novembre 2009

Sezzadio 23 Novembre 2009

ValenzaSezzadio

Reportage fotografico degli incontri è-democracy

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Sale 1 Dicembre 2009

Sale

San Cristoforo 3 Dicembre 2009

San Cristoforo

Reportage fotografico degli incontri è-democracy13

Redazionale

Castelletto Monferrato 10 Dicembre 2009

Castelletto M.to

Viguzzolo 15 Dicembre 2009

Viguzzolo

Reportage fotografico degli incontri è-democracy

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Redazionale14

Vignole Borbera

Vignole Borbera 16 Dicembre 2009

democrazia partecipatacoinvolgimento dei giovani

internet e political’importanza del dialogo

rete di rapporti

vicino alla gente

comunicazione interattiva

bene comunelinguaggio universale

Gli ElettiReportage fotografico degli incontri è-democracy

Ugo Cavallera

Con CotaPresidente

del Piemonte

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La RaGIONEdel DIALOGO

DIALOGO

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Redazionale

La RaG

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OMateriale campagna

Urbanistica e Piano Casa: urgente dare ossigeno all’edilizia1

Trasporto ferroviario locale per pendolari: treni nuovi, pulizia,puntualità e più collegamenti3

Agricoltura: ripensare ad una più concreta politica di filiera5

Infrastrutture, accelerare: ritardi e rinvii ci penalizzano2

Emergenza scuola: risparmiare, ma non sulla didattica4

Sanità: meno dirigismo e un approccio più efficiente per servizi di qualità 6Lavoro ed imprese: più aiuti alle Pmi per rilanciarel’economia piemontese7

Giovani e formazione: intensificare il rapporto fra atenei ed imprese9

Ambiente: è prioritario investire sull’efficienza energetica 11

Opere pubbliche: riqualificare e intensificare gli interventi di difesa del suolo8

Anziani e disagio sociale: serve un’assistenza meno burocratica e più vicina alla gente10

I progetti futuri: ridare peso alla Provincia di Alessandria12

La RaGIONE del DIALOGO

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Nesletter n.1

Nesletter n.2

Urbanistica e Piano Casa: urgente dare ossigeno all’edilizia

Infrastrutture, accelerare: ritardi e rinvii ci penalizzano

1Il settore dell’urbanistica ha bisogno di regole chiare, aggiornate, non vessato-rie e di procedure snelle. La Giunta Bresso invece, come innovazione semplifica-toria di questa legislatura, ha istituito solamente le Conferenze per l’approvazione delle varianti strutturali dei Piani regolatori. Per il resto la maggioranza di centrosi-nistra punta ad un rifacimento totale della normativa urbanistica, cosa che preoc-cupa non poco le categorie economiche. Non sono infatti questi i tempi opportuni per una rivoluzione normativa della materia, che richiederebbe una lunga fase di aggiornamento per gli operatori del settore e un complesso adattamento degli strumenti urbanistici in essere. In una fase critica come quella attuale, è invece ur-gente dare ossigeno al settore dell’edilizia in quanto volàno di una possibile ripresa delle attività produttive e dell’economia nel suo complesso.In che modo? La proposta del Pdl è di predisporre una normativa che modifi-chi la legge regionale attuativa del Piano Casa, ampliandola nella casistica e nelle possibilità di intervento. Si potrebbero così anticipare alcuni contenuti del ddl 488, la legge di riforma complessiva proposta dalla Giunta uscente, senza tuttavia stravolgere l’impianto attuale e già consolidato della pianificazione urbanistica re-gionale e locale.

2La posizione geografica del Piemonte, nel cuore dell’Europa, rende particolarmente strategico l’investimento in opere in-frastrutturali. A livello autostradale è in via di completamento il collegamen-to Asti-Cuneo, mentre rimane aperta la questione della bretella autostradale Acqui Terme-Strevi-Predosa, la cui progettazione ed esecuzione richiede una netta accelerazione se non si vuole far perdere ad Acqui Terme e al suo terri-torio un’importante occasione di rilancio turistico. Problematiche ancora più este-se riguardano le grandi opere ferroviarie, come la Torino-Lione, che inseriscono il Piemonte lungo le grandi direttrici eu-ropee. Qui le contraddizioni interne alla maggioranza di centrosinistra hanno cre-ato ritardi e rinvii operativi con forti pena-lizzazioni per tutta la Regione, nonostante

la disponibilità del governo Berlusconi di intervenire con azioni di sostegno a van-taggio delle comunità locali. Ai notevoli ritardi per il terzo valico Genova-Novi ligure ha invece contribuito l’ex governo Prodi, bloccando la precedente conces-sione di esecuzione dell’opera. Per por-tare a termine entrambe le infrastrutture è necessario che la Regione lavori d’intesa con il governo nazionale per minimizzare l’impatto ambientale sia del cantiere sia dell’opera definitiva. Il potenziamento del collegamento ferroviario di Genova con la pianura alessandrina appare sem-pre più una priorità per il nostro territorio vocato alla logistica. La mancanza delle nuove linee ad alta capacità marginaliz-zerebbe la nostra Provincia, con minor sviluppo dei servizi di trasporto su rotaia e tempi di percorrenza maggiori.

10 dicembre 2009. Catelletto Monferrato. Ugo Cavallera incon-tra giovani e ammi-nistratori. Presenti il Sindaco di Castelletto Paolo Borasio, l’As-sessore Luca Colletti ed Efrem Bovo, diret-tore de Glieletti.it

Il consigliere Cavallera incontra gli studenti dello IED presso la Re-gione Piemonte. Presente anche il Presidente del Consiglio Regio-nale Davide Gariglio.

Lavoro ed imprese: più aiuti alle Pmi per rilanciare l’economia piemontese

Opere pubbliche: riqualificare e intensificare gli interventi di difesa del suolo

7Nei cinque anni di Giunta Bresso il debi-to della Regione è più che raddoppiato, ma l’aumento di spesa non si è tradotto in maggiori investimenti, anzi. Le spe-se in conto capitale sono diminuite sia a livello assoluto sia rispetto alla spesa corrente, con ripercussioni negative sul tessuto produttivo piemontese. Ora oc-corre affrontare le riforme che la Giunta di centrosinistra non ha avuto la capa-cità e la lungimiranza di realizzare. Se la congiuntura economica sfavorevole ha senza dubbio aggravato la situazio-ne piemontese, sono finora mancate misure efficienti e in grado migliorare il quadro generale. Gli scarsi risultati del centrosinistra vanno attribuiti anche alla scelta di impostare la politica delle age-volazioni basandosi in modo eccessi-vo sul risparmio energetico e lo svilup-

po di fonti alternative, ponendo vincoli quantitativi che hanno di fatto escluso da numerosi aiuti i progetti di investi-mento di minori dimensioni. È urgente invece mettere in campo strumenti di sostegno calibrati sulla struttura produttiva piemontese, che è pre-valentemente costituita da piccole e medie imprese, il cuore pulsante dell’attività economica del nostro territorio, il cui rilancio potrà miglio-rare le condizioni dell’occupazione e ridare ossigeno ai consumi. Siamo convinti che, oltre a misure straordinarie necessarie per supportare le aziende in temporanea crisi di liquidità, sia molto utile erogare contributi che consen-tano alle Pmi di riprendere ad inve-stire nella loro attività, nel rinnovo della propria componente tecnica

8Oltre alle grandi infrastrutture che sono pre-viste in Piemonte soprattutto sulle base dei programmi del governo Berlusconi, è ne-cessario riqualificare l’intervento regio-nale a sostegno delle opere pubbliche locali per aiutare i comuni e le province a colmarne le carenze e ad assicurare un’adeguata manutenzione delle opere realizzate: dalle strade agli edifici pubblici, dalle scuole agli impianti sportivi e alle opere igieniche. Per coordinare al meglio la pro-grammazione regionale con le pianificazioni degli enti locali in materia di opere pubbli-che la giunta regionale dovrebbe indicare all’inizio della legislatura la quantità di risorse presumibilmente disponibili con l’indicazio-ne dei criteri per intervenire sulle priorità, in un’ottica di riequilibrio territoriale, tenendo in considerazione quegli enti locali che non hanno autonome disponibilità di bilancio. La dotazione omogenea di adeguate in-frastrutture costituisce una condizione per rendere un territorio attrattivo per gli insediamenti di attività produttive e terziarie e per garantire un’adeguata qualità della vita dei suoi abitanti.

Senza dimenticare che l’opera pubblica più urgente rimane la manutenzione del territorio, ad iniziare dagli interventi per as-sicurare la stabilità dei versanti che, in una regione pedemontana e collinare come la nostra, assumono una rilevanza strategica insieme con gli interventi sugli alvei fluviali e per la pulizia dei corsi d’acqua. Gli even-ti alluvionali degli anni novanta e duemila ci ricordano che trascurando la natura e l’ambiente si determinano delle conseguen-ze gravi per l’incolumità delle persone e la salvaguardia dei beni. E’ quindi necessario predisporre un adeguato budget per la dife-sa del suolo, dai versanti alle opere idrauli-che fino alla sistemazione idrogeologica per evitare interventi più costosi dopo gli eventi calamitosi, oneri amplificati dalla mancanza di manutenzione del suolo e di governo delle acque. A questo proposito occorre rilancia-re anche una politica di valorizzazione delle risorse idriche sia mediante una efficiente gestione del ciclo delle acque sia con una necessaria predisposizione di invasi idrici nei bacini individuati dal piano regionale di tutela delle acque.

e tecnologica, nei processi produt-tivi, stimolando nuovi modelli or-ganizzativi, più snelli ed efficienti. Accanto agli aiuti tradizionali pensiamo di incentivare una riqualificazione delle eccellenze produttive del territorio, fa-vorendo una proficua logica di sistema, realizzabile ad esempio attraverso i poli dell’innovazione. Per quanto riguarda il commercio sarebbe meglio contenere le risorse destinate a generiche ricer-che ed analisi di mercato, sostenendo invece l’utilizzo di efficaci strumenti in-formativi e di promozione, che aiutino fattivamente il settore a riprendere quo-ta, moltiplicando in modo mirato le oc-casioni per raggiungere adeguati bacini di consumatori. Occorre infine consoli-dare le incentivazioni specifiche per le nuove attività imprenditoriali intraprese dai giovani e dalle donne.

Il consigliere Cavallera durante un incontro con la Protezione civile

Il consigliere Cavallera insieme al premio Nobel Carlo Rubbia.

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Agricoltura: ripensare ad una più concreta politi-ca di filieraLe nostre aziende agricole chiedono mi-sure urgenti: fiscali, contributive e di so-stegno, di competenza dello Stato, che mi auguro vengano approvate poiché in buona parte sono proroghe di norme precedenti o interventi a seguito di cala-mità o crisi di mercato.La Regione, oltre a gestire consolidati interventi previsti dalla politica agrico-la europea, dovrebbe adottare tutte le misure regionali per completare la rior-ganizzazione del sistema agricolo sia dal punto di vista strutturale sia del suo orientamento al mercato. Le misure, aventi come obiettivo il livello della re-munerazione della produzione di base, dovrebbero coinvolgere sia le aziende di base sia il sistema cooperativo-con-sortile e le organizzazioni dei produttori. In questo modo consoliderebbero quel

complesso sistema economico che è necessario per poter competere con più forza sul mercato dei prodotti agricoli e zootecnici. A tal proposito vanno regola-ti meglio sia gli accordi interprofessionali sia i contributi all’industria di trasforma-zione dei prodotti agricoli. L’agricoltura costituisce da sempre un fiore all’occhiello dell’economia piemon-tese e va per questo supportata con incentivi ed agevolazioni ad hoc, anche in un’ottica di internazionalizzazione, af-finché l’alta qualità del prodotto locale possa continuare a rappresentare un vantaggio competitivo sul mercato glo-bale.Va quindi ripensata la politica di filie-ra, dato che gli sforzi finora compiuti non hanno sortito risultati incoraggianti. La grande distribuzione continua infatti

a condizionare in modo inac-cettabile i ricavi dei produttori all’origine, facendo ricadere so-prattutto su di essi l’eventua-le riduzione dei prezzi finali, in modo alquanto discutibile. E’ compito della Regione ridefinire quindi più efficacemente la po-litica di filiera, anche con risor-se proprie. E’ al contempo ne-cessario sollecitare l’adozione e l’estensione di alcuni modelli di collaborazione virtuosa recente-mente avviati da parte di alcuni operatori dell’industria agroali-mentare che si sono impegnati a sostenere il prezzo della ma-teria prima dei produttori, così da garantire almeno la copertu-ra dei costi da essi sostenuti.

Sanità: meno dirigismo e un approccio più efficiente per servizi di qualità Uno squilibrio tra spesa sanitaria e fondi assegnati: è questa la pesante eredità che la Giunta regionale uscente si appresta a lasciare in dote al futuro governo del Pie-monte e ciò senza un significativo incremento dei servizi in termini quali-quantitativi. Per imprimere un netto cambio di direzione alla sanità piemontese in evidente stato di difficoltà, nonostante l’impegno generalizzato degli operatori sanitari, vogliamo combattere l’impostazione dirigista e la pianificazione burocratica che fi-nora ha rappresentato il male più grave della gestione guidata dal centrosinistra. Di contro, intendiamo proporre un approccio diverso, più flessibile ed efficien-te, che guarda ai modelli virtuosi già sperimentati in altre Regioni, come la Lombar-dia, adattandolo però alle esigenze e specificità del nostro territorio. L’atteggiamento torinocentrico della Giunta Bresso si è infatti tradotto in una centra-lizzazione che ha impoverito le periferie territoriali, senza tuttavia produrre nella so-stanza gli annunciati risparmi, come nel caso degli accorpamenti delle ASL. A que-sto modello, inadeguato nei fatti, contrapponiamo un metodo nuovo che parte “dal basso”, dove la programmazione rimane sicuramente necessaria ma risulta l’esito di un dialogo costante e di un dibattito condiviso sia con gli enti che governano localmente il territorio, sia con la categoria dei professionisti sanitari e degli operatori dell’amministrazione, che conoscono dall’interno le problematiche più urgenti della sanità. Questo metodo ha l’obiettivo di abbattere gli sprechi, per-seguendo una razionalizzazione delle risorse laddove sia più facilmente realizzabile e meno traumatica, in un’ottica di ridistribuzione della qualità e dell’eccellenza sul territorio.

Il consigliere Cavallera al conve-gno “Sanità: ripartiamo dalla A” tenutosi ad Alessandria il 19 otto-bre 2009.Sotto Un intervento presso il Con-siglio Regionale.

Ugo Cavalle-ra incontra gli allievi dell’Isti-tuto Superio-re A. Volta di Alessandria.

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Giovani e formazione: intensificare il rapporto fraatenei ed impreseL’inevitabile razionalizzazione dei fondi assegnati alle Università ha portato alla luce l’importanza di ripensare il rap-porto fra gli atenei e il territorio, al fine di evitare che la chiusura di alcune sedi decentrate si traduca in un impove-rimento dell’offerta formativa e culturale locale destinata ai giovani.Al contrario, proprio questo delicato momento può offrire nuove chances di dialogo fra prestigiose istituzioni accademiche e i maggiori centri del-le province piemontesi, facendo leva su quanto si è seminato in anni di colla-borazione attiva, soprattutto nell’ambito della ricerca e dell’applicazione delle co-noscenze alla realtà produttiva locale.In provincia di Alessandria, ad esempio, la chiusura dell’attività didattica del Poli-tecnico non può significare la perdita del

patrimonio di saperi e di competenze acquisito negli anni. Sarà impegno del centrodestra nella prossima legisla-tura attivarsi affinché questa presti-giosa istituzione accademica conti-nui a rappresentare un interlocutore strategico per il sistema formativo e produttivo locale, in modo da favo-rire lo sviluppo delle imprese, il loro aggiornamento e la valorizzazione delle eccellenze, umane e tecno-logiche, presenti in loco. Seguendo questa direzione appare altrettanto rile-vante salvaguardare la presenza dell’uni-versità del Piemonte orientale, che ad Alessandria conta un numero significa-tivo di facoltà e corsi di laurea. Affinché tuttavia questa realtà accademica possa costituire un polo culturale e di sviluppo di primo interesse è necessario che la

Regione, in accordo con gli enti locali, fornisca a universitari e ricercatori quel-la serie di servizi indispensabili per un’adeguata esperienza di studio e lavoro. In primo luogo penso alla realiz-zazione di alloggi per studenti e struttu-re ricettive consone alle necessità della vita universitaria.

Anziani e disagio sociale: serve un’assistenza menoburocratica e più vicina alla genteLa crisi economica in atto mette a dura prova le categorie socialmente più de-boli e in primo luogo gli anziani. Nuclei familiari sempre più piccoli e spesso privi del tempo e delle disponibilità ne-cessarie per affiancare l’anziano, o per farlo assistere da una badante, rendono sempre più indispensabili servizi so-cioassistenziali di elevata qualità. In primis il servizio domiciliare, che deve essere maggiormente sostenuto in termini di finanziamenti a disposizio-ne anche per garantire la formazio-ne di équipe professionali in grado di seguire le persone non autosuf-ficienti. Una gestione delle risorse del settore socioassistenziale più ragionata ed efficiente permetterà inoltre di offrire, in alternativa, istituti di accoglienza e ri-

covero in linea con i nuovi bisogni degli assistiti, che costituiscono un bacino di utenza in crescita, anche in considera-zione del progressivo invecchiamento della popolazione. Deve in questo sen-so rafforzarsi l’impegno della Regio-ne a fornire maggiori contributi, in modo da proseguire l’adeguamento delle case di riposo, secondo criteri di rispondenza non meramente formali. Un più cospicuo intervento regionale per il pagamento delle rette consentirebbe infatti di migliorare gli aspetti sostanzia-li del servizio, puntando sull’alto livello dell’accoglienza e della preparazione del personale, assicurando la qualità dei servizi resi, senza tuttavia gravare eco-nomicamente troppo sulle famiglie degli anziani ricoverati.

Ugo Cavallera.Conferenza regioni a Torino.

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Urbanistica e Piano Casa: urgente dare ossigeno all’edilizia1

Trasporto ferroviario locale per pendolari: treni nuovi, pulizia,puntualità e più collegamenti3

Agricoltura: ripensare ad una più concreta politica di filiera5

Infrastrutture, accelerare: ritardi e rinvii ci penalizzano2

Emergenza scuola: risparmiare, ma non sulla didattica4

Sanità: meno dirigismo e un approccio più efficiente per servizi di qualità 6

Ugo Cavallera

Ugo Cavallera consigliere della Regione Piemonte

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Lavoro ed imprese: più aiuti alle Pmi per rilanciarel’economia piemontese7

Giovani e formazione: intensificare il rapporto fra atenei ed imprese9

Ambiente: è prioritario investire sull’efficienza energetica 11

Opere pubbliche: riqualificare e intensificare gli interventi di difesa del suolo8

Anziani e disagio sociale: serve un’assistenza meno burocratica e più vicina alla gente10

I progetti futuri: ridare peso alla Provincia di Alessandria12

Ugo Cavallera

Ugo Cavallera consigliere della Regione Piemonte

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Stampa elettorale a cura del candidato. Mandatario elettorale: Tattoli Nicola

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Ugo Cavalleraconsigliere della Regione Piemonte

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Incontri con gruppi di 15-20 persone nella Provincia di Alessandria

I paesi già coinvolti:Arquata Scrivia, Basaluzzo, Capriata d’Orba, Castelnuovo Bormida, Francavilla Bisio, Fresonara, Montaldo Bormida, Mornese, Pasturana, Pontecurone, Pozzolo Formigaro, Quargnento, Sarezzano, Volpeglino.

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