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CIRCOLARE SETTIMANALE PER LO STUDIO CIRCOLARE SETTIMANALE NUMERO 10 DEL 13 MARZO 2015 LA SETTIMANA IN BREVE LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA Pagina 3 LE SCHEDE INFORMATIVE UN RIEPILOGO DELLE REGOLE DI DETRAIBILITÀ DELLE SPESE PER MEDICINALI In vista della compilazione delle dichiarazioni dei redditi si riepilogano in questa scheda le regole per fruire della detrazione del 19% relativa alle spese per medicinali sostenute nel 2014. Si ricorda che gli importi di spesa vanno indicati in dichiarazione al lordo della franchigia di 129,11 Euro, sia per il modello 730 sia per il modello Unico PF. Pagina 5 IL NUOVO REGIME FORFETARIO, VALUTAZIONI DI CONVENIENZA L'introduzione del regime agevolato forfetario comporta la necessità per i contribuenti di valutarne la convenienza rispetto al regime ordinario. Oltre alle notevoli semplificazioni vi sono anche una serie di limiti da rispettare per poter usufruire del regime, che potrebbero ridurre i vantaggi della sua adozione. In questa scheda verranno riepilogati gli aspetti cui prestare maggiore attenzione prima del passaggio al nuovo regime. Pagina 8 SOPPRESSO IL MODELLO IRE I soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare non dovranno presentare, entro il prossimo 31.3.2015, il mod. IRE in relazione alle spese sostenute nel 2014 per interventi proseguiti nel 2015. Tale obbligo infatti è stato soppresso ad opera dell’art. 12 del D.Lgs. n. 175/2014 (c.d. Decreto semplificazioni fiscali). Pagina 12 AGGIORNAMENTO CONTINUO: IL SAPERE PER FARE COMUNICAZIONE BLACK-LIST Nella nostra consueta rubrica di aggiornamento, con una serie di domande e risposte, analizzeremo le nuove modalità di invio dati relativi alle operazioni con i Paesi black-list, alla luce delle recenti novità introdotte dal D.lgs. 175/2014 che ha semplificato tale adempimento. Pagina 14 PRASSI DELLA SETTIMANA

IRCOLARE SETTIMANALE - studioapprovato.it · LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA ... In questa scheda verranno riepilogati gli aspetti cui ... FARMACEUTICHE FARMACI E MEDICINALI

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CIRCOLARE SETTIMANALE PER LO STUDIO

CIRCOLARE SETTIMANALE

NUMERO 10 DEL 13 MARZO 2015

LA SETTIMANA IN BREVE LE PRINCIPALI NOTIZIE FISCALI DELLA SETTIMANA

Pagina 3

LE SCHEDE INFORMATIVE

UN RIEPILOGO DELLE REGOLE DI DETRAIBILITÀ DELLE SPESE PER MEDICINALI

In vista della compilazione delle dichiarazioni dei redditi si riepilogano in questa scheda le

regole per fruire della detrazione del 19% relativa alle spese per medicinali sostenute nel

2014. Si ricorda che gli importi di spesa vanno indicati in dichiarazione al lordo della

franchigia di 129,11 Euro, sia per il modello 730 sia per il modello Unico PF.

Pagina 5

IL NUOVO REGIME FORFETARIO, VALUTAZIONI DI CONVENIENZA

L'introduzione del regime agevolato forfetario comporta la necessità per i contribuenti di

valutarne la convenienza rispetto al regime ordinario. Oltre alle notevoli semplificazioni vi

sono anche una serie di limiti da rispettare per poter usufruire del regime, che potrebbero

ridurre i vantaggi della sua adozione. In questa scheda verranno riepilogati gli aspetti cui

prestare maggiore attenzione prima del passaggio al nuovo regime.

Pagina 8

SOPPRESSO IL MODELLO IRE

I soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare non dovranno presentare,

entro il prossimo 31.3.2015, il mod. IRE in relazione alle spese sostenute nel 2014 per

interventi proseguiti nel 2015. Tale obbligo infatti è stato soppresso ad opera dell’art. 12 del

D.Lgs. n. 175/2014 (c.d. Decreto semplificazioni fiscali).

Pagina 12

AGGIORNAMENTO CONTINUO: IL SAPERE PER FARE

COMUNICAZIONE BLACK-LIST

Nella nostra consueta rubrica di aggiornamento, con una serie di domande e risposte,

analizzeremo le nuove modalità di invio dati relativi alle operazioni con i Paesi black-list,

alla luce delle recenti novità introdotte dal D.lgs. 175/2014 che ha semplificato tale

adempimento.

Pagina 14

PRASSI DELLA SETTIMANA

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 2

CIRCOLARI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Una sintesi dei contenuti delle Circolari dell’Agenzia in ordine cronologico

Pagina 19

RISOLUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Una sintesi dei contenuti delle Risoluzioni dell’Agenzia in ordine cronologico

Pagina 19

I COMUNICATI STAMPA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Una sintesi dei contenuti dei Comunicati stampa dell’Agenzia in ordine cronologico

Pagina 19

SCADENZARIO SCADENZARIO DAL 16.03.2015 AL 31.03.2015

Pagina 20

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 3

LA SETTIMANA IN BREVE

Amici e Colleghi,

Ben ritrovati! Vediamo quali sono state le principali novità fiscali dell'ultima settimana.

Con la Risoluzione n. 25/E del 6 marzo 2015, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito

al trattamento IVA per gli interventi di ristrutturazione delle abitazioni. In particolare, ha precisato

che l’agevolazione con Iva al 10, va calcolata al netto del valore dei “beni significativi”, tra i

quali rientrano ad esempio gli infissi. Per l'Agenzia, gli infissi sottostanno ai limiti agevolativi previsti

dal decreto del ministero delle Finanze 29 dicembre 1999, in cui vengono dettagliatamente

elencati i “beni significativi". Non fa differenza se la fornitura sia riconducibile ad un contratto di

cessione di posa in opera o di appalto. A questi prodotti, quindi, l’aliquota IVA del 10% si applica

solo fino a concorrenza del valore della prestazione, considerato al netto del valore degli stessi

beni.

La Corte di Giustizia UE, nella sentenza del 5 marzo scorso relativa alla causa C-479/13

relativa a un caso francese sull'aliquota IVA da applicare agli e-book, ha affermato che la

vendita di libri digitali o elettronici non sconta l'IVA agevolata. La Corte ha ricordato che,

secondo la normativa europea, le aliquote ridotte sono applicabili unicamente alle cessioni di

beni ed alle prestazioni di servizi elencate nell’allegato III della direttiva 2006/112/CE, che fa

riferimento, al punto 6, alla fornitura di libri su qualsiasi tipo di supporto fisico ossia a cessioni di

beni. La fornitura di libri elettronici, invece, non integra una cessione di beni, non potendosi il libro

elettronico qualificare come bene materiale. Questa pronuncia è in linea con l’attuale prassi

dell’Amministrazione finanziaria italiana (circolare n. 23/E/2014), secondo cui il libro digitale

scaricabile da internet è riconducibile alla categoria dei prodotti editoriali elettronici, oggetto di

“commercio elettronico diretto”. Si ricorda, però, che l'Italia ha introdotto, a partire dal 2015,

l'aliquota IVA ridotta al 4% sugli e-book, aliquota ora a rischio in caso di ricorsi in sede

comunitaria.

Con il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 9 marzo 2015, sono state approvate le

nuove specifiche tecniche per il modello di pagamento F24, per consentire l’indicazione, oltre del

codice Bban, anche del codice Iban. La duplice modalità di identificazione del conto corrente

consentirà il graduale adeguamento delle procedure utilizzate dai contribuenti e dei loro

intermediari abilitati. evitando l’indicazione del codice fiscale e dei dati dei vari soggetti coinvolti

nella presentazione del modello F24.

Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato il 9 marzo la circolare n. 1/E/DF, sull'estensione

dell'obbligo di fatturazione elettronica a tutte le Pubbliche Amministrazioni da parte degli

operatori privati che parte il prossimo 31 marzo 2015, chiarendo in maniera definitiva l'ambito di

applicazione . Ribadendo quanto affermato nella nota n. 1858 del 27 ottobre 2014, afferma che

le amministrazioni destinatarie non sono solo quelle dell'elenco Istat, ma anche le autorità

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 4

indipendenti e, comunque, tutte le amministrazioni disciplinate dall'art. 1, comma 2, D.Lgs. n.

165/2001; tra le altre: aziende e amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, Regioni,

Province, Comuni, Comunità montane, istituzioni universitarie, Camere di commercio, aziende e

enti del Servizio Sanitario Nazionale e tutti gli enti pubblici non economici nazionali come gli Ordini

professionali e le federazioni sportive, compreso il Coni.

Da ricordare, entro lunedì 16 marzo, per le società di capitali, comprese le società consortili,

il pagamento della tassa annuale sulle concessioni governative per la numerazione e la bollatura

di libri e registri. L’obbligo riguarda anche le società in liquidazione. La tassa annuale è pari a:

309,87 euro, se l’ammontare del capitale o del fondo di dotazione non supera 516.456,90 euro;

516,46 euro, se il capitale sociale o il fondo di dotazione supera tale importo. La data di

riferimento per quantificare il capitale sociale o il fondo di dotazione è l’1 gennaio dell’anno per il

quale si esegue il versamento. Le modalità di pagamento sono diverse a seconda che si tratti:

del primo anno di inizio attività, in questo caso bisogna utilizzare il bollettino di c/c postale n.

6007 intestato a: “Agenzia delle Entrate – Centro operativo di Pescara – Bollatura

numerazione libri sociali”, prima della presentazione della dichiarazione di inizio attività ai fini

Iva, nella quale vanno riportati gli estremi del versamento;

di anno successivo a quello di inizio attività, entro il 16 marzo di ciascun anno, utilizzando il

modello F24, esclusivamente con modalità telematica anche tramite compensazione. Va

indicato il codice tributo “7085 - Tassa annuale vidimazione libri sociali” e, oltre all’importo,

l’anno per il quale si effettua il versamento, cioè il periodo di riferimento.

Infine segnaliamo che il contratto preliminare stipulato privatamente prima del preliminare

firmato davanti al notaio è legittimo e " produttivo di effetti" . Questo il nuovo orientamento

giurisprudenziale introdotto dalla sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 4628 del 6

marzo 2015. Spesso utilizzato come prima accettazione di una proposta di acquisto, il preliminare

di preliminare si differenzia dal contratto preliminare vero e proprio, che prevede clausole

particolareggiate e la presenza di un notaio, come poi il contratto definitivo (il rogito notarile),

solitamente contestuale al pagamento. La Suprema Corte modifica così il precedente giudizio di

nullità per "inutilità sostanziale" di questa prassi (Cass. n. 8038/2009).

Un augurio di buon lavoro dalla Redazione

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 5

INFORMAZIONE FISCALE

Ai Sig.ri Clienti

Loro Sedi

OGGETTO: Un riepilogo delle regole di detraibilità delle spese per medicinali

Tra le spese sanitarie detraibili quella relativa all'acquisto dei medicinali è tra le più frequenti,

pertanto in vista della compilazione della dichiarazione 2015 (periodo d'imposta 2014) appare

utile ricordare al contribuente le regole per poter fruirne.

E' bene precisare fin da subito che:

la detrazione compete per le spese sostenute nel corso del periodo d'imposta, secondo il c.d.

"principio di cassa" (lo scontrino datato 2014, fino al 31.12.2014, verrà utilizzato per il modello

730/2015, riferito all'anno d'imposta 2014);

è prevista la franchigia di 129,11 euro che deve essere sottratta al totale delle spese dei farmaci, e

solo sulla differenza si applicherà la detrazione del 19%;

l'ammontare delle spese va riportato - al lordo della franchigia- al rigo:

E1 del Mod. 730,

RP1 del Mod. Unico,

la detrazione spetta anche per le spese sostenute per i familiari a carico;

la detrazione spetta al soggetto al quale è intestato il documento di spesa. Se il documento è

intestato al figlio fiscalmente a carico, la detrazione va ripartita tra i genitori in base all'effettivo

sostenimento della spesa, annotando sul documento di spesa la percentuale di ripartizione.

LE SPESE PER MEDICINALI DA BANCO: REGOLE PER LA DETRAIBILITÀ

TIPOLOGIE DI SPESE

FARMACEUTICHE

FARMACI E MEDICINALI Detraibili

Per detrarre i farmaci acquistati con

prescrizione medica o il ticket

attestato nello scontrino non è più

necessario conservare la fotocopia

della ricetta di prescrizione

(Risoluzione 10/E/2010)

MEDICINALI OMEOPATICI Detraibili

Ai sensi del D.lgs. 219/2006 tali

prodotti sono considerati medicinali

(Circolare 21/E/2010 par. 4.7)

PRODOTTI GALENICI

Detraibili a

condizione

che

Siano preparati direttamente dal

farmacista. Se non è possibile

rilasciare lo scontrino parlante il

farmacista può redigere una fattura

dove indica:

natura del prodotto "Farmaco"

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 6

qualità "preparazione galenica"

quantità "numero di confezioni"

PARAFARMACI Non

detraibili

Nemmeno se prescritti in quanto non

sono considerati medicinali.

PRODOTTI FITOTERAPICI

Detraibili a

condizione

che

Si tratti di medicinali approvati

dall'Ag. italiana del farmaco e dotati

di codice AIC (Risoluzione 396/2008)

INTEGRATORI ALIMENTARI Non

detraibili

Nemmeno se prescritti in quanto

appartengono al settore

alimentare(Risoluzione 256/2008)

DISPOSITIVI MEDICI

Detraibili a

condizione

che

Nello scontrino sia indicata la

tipologia di dispositivo e che il

contribuente conservi la

documentazione riportante il

marchio CE (Circolare 20/E/2011

quesito 5.16)

DOCUMENTAZIONE

NECESSARIA

Generalmente la documentazione giustificativa è fornita dallo scontrino

parlante, il quale deve indicare:

NATURA

In genere è riportata la locuzione "farmaco" o "medicinale",

tuttavia sono valide anche queste diciture:

MED. o

F.CO Abbreviazioni di medicinale e farmaco

OMEO Abbreviazione di prodotto omeopatico

TICKET La quota di spesa a carico del paziente

SOP Senza obbligo di prescrizione

OTC Over the counter, ossia medicinali da banco

QUALITÀ

La tipologia del farmaco o la sua denominazione. Dal 1°

gennaio 2010 il nome del farmaco è sostituito dal codice

alfanumerico AIC (= numero autorizzazione immissione in

commercio)

QUANTITÀ In genere il numero di confezioni

CODICE

FISCALE DEL

DESTINATARIO

Cioè del soggetto a cui è destinato il prodotto acquistato, e

che può non coincidere con chi ha acquistato il

medicinale. Per facilitare il riporto del codice fiscale viene

spesso chiesta l'esibizione della tessera sanitaria, tuttavia si

ricorda che «qualora l'assistito non sia in grado di esibire la

tessera sanitaria, il farmacista è comunque tenuto a

rilasciare uno scontrino contenente il codice fiscale

dell'assistito, quando questo sia comunicato dal cliente con

altra modalità (compresa la dichiarazione verbale)»

Circolare ministero salute 15.01.2008

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 7

SPESE

FARMACEUTICHE

SOSTENUTE ALL'ESTERO

Le spese per l'acquisto di medicinali effettate all'estero sono detraibili

purché dalla documentazione rilasciata si possa risalire alle stesse

informazioni contenute negli scontrini parlanti rilasciati in Italia. Il codice

fiscale, in ogni caso, può essere riportato a mano sul documento di spesa,

mentre la natura, qualità, quantità devono essere attestate dal farmacista

estero in un apposito documento ( Circolare 34/E/2008 quesito 6.1)

Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento

Distinti saluti

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 8

INFORMAZIONE FISCALE

Ai Sig.ri Clienti

Loro Sedi

OGGETTO: Il nuovo regime forfetario, valutazioni di convenienza

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto il nuovo regime forfetario per le persone fisiche (imprese e

lavoratori autonomi) in possesso di determinati requisiti, e ha abrogato il regime delle nuove

iniziative produttive (art. 13 L. 388/2000) e quello degli "ex-minimi" (art. 27 comma 3 del D.l.

98/2011).

Anche il regime dei minimi (art. 27 commi 1 e 2 del D.l. 98/2011) era stato soppresso dalla

Legge di stabilità 2015 con un'attenuante data dalla c.d. "clausola di salvaguardia": era

consentita la sua continuazione -fino a scadenza naturale- per i soggetti che al 31.12.2014 erano

nel regime. Successivamente il decreto Milleproroghe, con l'iter di conversione in legge, ha

ripristinato il regime per il 2015, posticipando così la sua abrogazione di un anno. Il regime dei

minimi, quindi, può essere adottato - purché ne sussistano i requisiti - sia dai soggetti in attività alla

data del 31.12.2014, sia da coloro che iniziano nel corso del 2015.

Alla luce di queste novità può essere utile un riepilogo sugli aspetti a cui prestare attenzione

nella valutazione di convenienza fra il regime agevolato forfetario e il regime ordinario. La

comparazione non prende in considerazione il regime dei minimi in quanto, ove fosse possibile

applicarlo, risulterebbe nella maggior parte dei casi il più conveniente. Si ricorda tuttavia che la

sua adozione è riservata a coloro che iniziano un'attività. Il regime, inoltre, a differenza di quello

forfetario e ordinario, ha una durata limitata:

può essere applicato per il periodo d'imposta di inizio attività e per i 4 successivi;

può essere applicato anche oltre il 4° anno successivo ma entro il 35° anno d'età del

contribuente.

IL NUOVO REGIME FORFETARIO, VALUTAZIONI DI CONVENIENZA

IVA

I soggetti che adottano il regime agevolato forfetario sono esonerati

dall’applicazione e dal versamento dell’IVA, parallelamente non possono

esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA a credito.

Questa caratteristica comporta vantaggi o svantaggi a seconda della

tipologia di clientela del contribuente.

Se il soggetto che intende utilizzare il regime forfetario opera per lo più

con i consumatori finali (ossia soggetti senza partita Iva), a parità di prezzo

dei beni/servizi, il regime agevolato comporta un vantaggio, in quanto

l'importo corrispondente all'Iva, che con il regime ordinario andrebbe

versata all'Erario, viene direttamente incassata dal contribuente. Se per

esempio con il regime ordinario si ha un incasso lordo di 610 Euro, dato da

500+Iva 22%, se si utilizza il forfetario e si mantiene lo stesso prezzo si

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 9

incasserà 610 Euro anziché 500. Occorre anche considerare, però, che

l'importo corrispondente all'Iva non versata, incassata come ricavo dal

contribuente, potrebbe determinare il superamento della soglia dei ricavi,

e comunque costituirebbe maggior reddito tassato al 15%. In ogni caso

queste valutazioni di convenienza vanno "bilanciate" considerando anche

l'Iva non detratta sugli acquisti.

Se, invece, il soggetto che intende utilizzare il regime forfetario opera

per lo più con titolari di partita Iva, il regime agevolato porta uno

svantaggio in quanto il prezzo viene concordato al netto dell'Iva (quindi il

fatto di non applicarla non dà vantaggi), in più perde l'Iva sugli acquisti. Se

per esempio con il regime ordinario si ha un incasso lordo di 366 Euro, dato

da 300+Iva 22%, se si utilizza il forfetario e si mantiene lo stesso prezzo, al

netto dell'Iva, si incasserà sempre 300 Euro.

IMPOSTA SUL REDDITO

La determinazione del reddito sulla base di un forfait, senza tenere conto

delle spese effettivamente sostenute, è sicuramente l'aspetto che rende

meno vantaggioso questo regime. Nella valutazione di convenienza

bisogna pertanto tener conto dello scostamento tra la percentuale

forfetaria individuata dal legislatore rispetto all'incidenza dei costi sui ricavi.

Poiché la percentuale forfetaria varia in relazione all'attività economica,

l'incidenza dei costi effettivi e il suo confronto con la percentuale forfetaria

va valutata caso per caso.

L'aliquota del 15%, rispetto agli scaglioni IRPEF, va valutata tenendo conto

delle detrazioni d'imposta per i redditi di lavoro autonomo/redditi

d'impresa.

Inoltre, la presenza di altri redditi rispetto a quello da assoggettare a

imposta sostitutiva, è sicuramente un aspetto fondamentale nella

valutazione di convenienza. Infatti:

con il regime forfetario il reddito è tassato con aliquota sostitutiva al

15%, ma di contro si perdono gli oneri deducibili (tranne i contributi

previdenziali che sono deducibili) e detraibili (a meno che non ci

siano altri redditi che permettano di avere capienza di imposta IRPEF

tale da poter recuperare gli oneri);

con il regime ordinario il reddito è tassato con gli scaglioni IRPEF (il più

basso è il 23%), e con le addizionali, ma si usufruisce della detrazione

degli oneri.

Il regime forfetario non prevede l'applicazione dell'IRAP ma, nella maggior

parte dei casi interessati dalla possibilità di utilizzare il regime agevolato

(quindi professionisti e piccole imprese) l'IRAP non sarebbe applicata

comunque, anche se si utilizzasse il regime ordinario, per mancanza del

requisito dell'autonoma organizzazione.

CONTRIBUTI

PREVIDENZIALI

Per gli imprenditori iscritti alle gestioni INPS artigiani e commercianti va

valutata la possibilità, nel caso si utilizzi il regime agevolato forfetario, di

usufruire dell'ulteriore vantaggio previdenziale dato dall'adesione al

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 10

regime contributivo agevolato. Con questo regime, a cui è necessario

aderire tramite apposita domanda, i contributi da versare si calcolano sul

reddito effettivo, senza applicazione del minimale.

ATRE VARIABILI

Tra le altre variabili da considerare c'è l'eliminazione, nel caso del regime

forfetario, di una serie di adempimenti quali studi di settore,

comunicazione clienti-fornitori, comunicazione black list e tenuta delle

scritture contabili, che sono invece obbligatori nel regime ordinario.

COMPARAZIONE TRA

REGIME ORDINARIO E

REGIME AGEVOLATO

FORFETARIO

CARATTERISTICHE REGIME AGEVOLATO

FORFETARIO REGIME ORDINARIO

Limite dei ricavi

Da 15.000 a 40.000 a

seconda del codice

ATECO

Nessuno

Limite beni

strumentali

20.000 € al 31.12 di

ciascun anno Nessuno

Limite costo del

lavoro 5.000 € Nessuno

Compatibilità con

lavoro dipendente

Sì, purché il lavoro

dipendente non sia

prevalente Sì

Compatibilità con

regimi speciali Iva,

soggetti non

residenti, attività di

cessioni immobili e

mezzi di trasporto,

partecipazione a

società trasparenti

No Si

Applicazione e

detrazione IVA No Si

Ritenute No Si

Determinazione del

reddito

Ricavi × % forfait -

contributi previdenziali

Ricavi - Costi

Principio di

cassa (se

professionista)

Principio di

competenza

(se impresa)

Deducibilità

contributi

Prioritariamente dal

reddito da assoggettare

al regime agevolato

forfetario

Dal reddito complessivo

Deducibilità costo No Si, attraverso gli ammortamenti

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 11

beni strumentali

Imposta 15% Scaglioni e addizionali IRPEF

Studi di settore No Si

Spesometro No Si

Comunicazione

black list No Si

Irap No Si

Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento

Distinti saluti

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 12

INFORMAZIONE FISCALE

Ai Sig.ri Clienti

Loro Sedi

OGGETTO: Soppresso il modello IRE

Con il Decreto “Semplificazioni” è stato abrogato l’obbligo di presentare all’Agenzia delle Entrate

il mod. IRE per gli interventi di riqualificazione/risparmio energetico che interessano più periodi

d’imposta (c.d. "a cavallo d'anno").

Pertanto, per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare non sarà

necessario presentare, entro il prossimo 31.3.2015, il mod. IRE in relazione alle spese sostenute nel

2014 per interventi proseguiti nel 2015.

SOPPRESSO IL MODELLO IRE

LA COMUNICAZIONE

PER I LAVORI CHE

PROSEGUONO OLTRE

IL PERIODO D'IMPOSTA

Per le spese sostenute per interventi di riqualificazione/risparmio

energetico nei casi in cui:

i lavori proseguono oltre il periodo d’imposta, ossia iniziano in un periodo

d’imposta e proseguono in quello successivo o in quelli successivi;

sono sostenute spese in più periodi d’imposta, ossia si sostengono spese

nel periodo precedente a quello in cui i lavori sono terminati e in quello in

cui i lavori terminano;

è richiesta la presentazione all'Agenzia delle Entrate del c.d. "modello

IRE", denominato "Comunicazione per lavori che proseguono oltre il

periodo d'imposta", approvato con Provvedimento del direttore

dell'Agenzia delle Entrate del 06.05.2009.

La comunicazione è finalizzata ad informare l’Agenzia delle spese

sostenute “nei periodi d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono

terminati”, in modo da permettere il monitoraggio della spesa a carico del

bilancio statale per ciascun esercizio finanziario.

Il modello deve essere spedito telematicamente entro 90 giorni dalla

fine del periodo d’imposta nel quale i lavori non erano ancora terminati

ed erano state sostenute spese (31.3 per i soggetti con periodo d’imposta

coincidente con l’anno solare).

Per individuare il periodo d'imposta di sostenimento delle spese, si

doveva fare riferimento al principio di cassa per i privati e per i lavoratori

autonomi, ovvero al principio di competenza per i soggetti esercenti

attività d'impresa.

La mancata o tardiva presentazione del modello, come chiarito

dall’Agenzia delle Entrate nelle Circolari 21/E del 23.4.2010, e 31/E del

30.12.2014, non preclude la possibilità di fruire della detrazione (55%-65%)

ma si applicava la sanzione da € 258 a € 2.065 di cui all’art. 11, comma 1,

D.Lgs. n. 471/97.

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 13

SOPPRESSIONE

DELL'OBBLIGO DI

INVIO DEL MODELLO

IRE

La comunicazione è rimasta in vigore fino all'anno scorso, per gli interventi

iniziati nel 2013 (o in anni precedenti) che proseguivano/terminavano nel

2014. Poi, nell'ottica della semplificazione, l’art. 12 del D.Lgs. n. 175/2014 ha

soppresso tale obbligo a decorrere dal 13.12.2014.

Secondo quanto indicato dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare n.

31/E del 31.12.2014, considerato che il Decreto “Semplificazioni” è entrato

in vigore il 13.12.2014, la soppressione dell'obbligo di comunicazione è

diverso a seconda che i soggetti abbiano o meno periodo d'imposta

coincidente con l'anno solare. Infatti:

SOGGETTI CON PERIODO D'IMPOSTA: LA SOPPRESSIONE DELL'OBBLIGO

RIGUARDA:

Coincidente con l’anno solare le spese sostenute nel 2014 in relazione a

lavori che proseguono nel 2015;

Non coincidente con l’anno solare

le spese sostenute nel periodo d’imposta

rispetto al quale il termine di 90 giorni

scade dal 13.12.2014.

APPLICAZIONE DEL

"FAVOR REI"

Nella Circolare n. 31/E/2014 l'Agenzia ha aggiunto che in applicazione del

principio del favor rei non si applicano le sanzioni previste per omessa o

tardiva comunicazione, nel caso in cui l'irregolarità sia commessa prima

dell'entrata in vigore del decreto semplificazioni e per la quale, alla stessa

data, non sia intervenuto un provvedimento di irrogazione definitivo.

Lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento

Distinti saluti

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

Pag. 14

SAPERE PER FARE

COMUNICAZIONE BLACK-LIST

INTRODUZIONE

La comunicazione black-list è stata oggetto di recenti modifiche da parte del decreto

semplificazioni fiscali (D.lgs. 175/2014), e di recenti chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate

con la Circolare 31/E del 30.12.2014, e con la Circolare 6/E del 19.02.2015.

In base alla disciplina previgente, i soggetti passivi IVA avevano l’obbligo di comunicare

telematicamente all’Agenzia delle Entrate tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi di

importo superiore a € 500 effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti

di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi black list. Tali comunicazioni

avevano cadenza mensile o trimestrale a seconda dell’ammontare delle operazioni da

comunicare.

La nuova disposizione introdotta dal D.lgs. 175/2014 semplifica tale adempimento: dal 2015,

infatti, i dati relativi ai rapporti intercorsi con Paesi black list devono essere forniti con cadenza

annuale, e per le operazioni il cui importo complessivo annuale è superiore a 10.000 Euro. Il limite

di € 10.000 si intende non per singola operazione, come la legislazione previgente, ma come

limite complessivo annuo.

INDICE DELLE DOMANDE

1. Cos'è la comunicazione black list?

2. Ci sono soggetti esonerati dall'obbligo di comunicazione della black list?

3. Quando scade la comunicazione black list?

4. Quando scatta l'obbligo di invio della comunicazione black list?

5. Come si effettua la comunicazione black list?

6. Da quando decorrono le nuove regole sulla black list, introdotte dal decreto

semplificazioni?

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

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CASI RISOLTI

1. Esempio pratico con due operatori black list

2. Esempio pratico con un operatore black list

DOMANDE E RISPOSTE

D.1. COS'È LA COMUNICAZIONE BLACK LIST?

R.1. La comunicazione black list è un adempimento che devono assolvere i titolari di partita Iva

per comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati relativi alle operazioni con operatori

economici (non privati), con sede, residenza o domicilio negli Stati o territori a fiscalità

privilegiata (cosiddetti “Paesi black list”), individuati dal decreto 4 maggio 1999 del ministro

delle Finanze (per le persone fisiche) e dal decreto 21 novembre 2001 del ministro

dell’Economia e delle Finanze (per le società). Le liste devono essere considerate

congiuntamente e a prescindere dalla condizione soggettiva dell’operatore economico.

Devono essere comunicate sia le cessioni che gli acquisti di beni, nonché le prestazioni di

servizi rese e ricevute.

D.2. CI SONO SOGGETTI ESONERATI DALL'OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DELLA BLACK LIST?

R.2. Sì, sono esonerati i contribuenti minimi ex art. 27, commi 1 e 2, del DL n. 98/2011 (come

specificato dall'Agenzia delle Entrate nella circolare 53/E del 21.10.2010), e i contribuenti

che applicano il nuovo regime forfetario riservato alle persone fisiche (imprese e lavoratori

autonomi) ex art. 1, commi da 54 a 89, Legge n. 190/2014. Prima della sua abrogazione, ad

opera della Legge di stabilità 2015, erano esonerati anche i soggetti che adottavano il

regime delle nuove iniziative ex art. 13, Legge n. 388/2000.

D.3. QUANDO SCADE LA COMUNICAZIONE BLACK LIST?

R.3. A seguito delle novità introdotte dal decreto semplificazioni (d.lgs. 175/2014) la

comunicazione ha periodicità annuale, anziché mensile/trimestrale come previsto in

precedenza. Il decreto tuttavia non ha stabilito un termine preciso. E' opinione prevalente

che il termine di invio della comunicazione black-list coincida con quello previsto per lo

spesometro:

10.4 dell’anno successivo, per i contribuenti che effettuano liquidazioni IVA mensili;

20.4 dell’anno successivo per gli altri contribuenti.

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Pag. 16

Sul punto tuttavia è auspicabile un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

D.4. QUANDO SCATTA L'OBBLIGO DI INVIO DELLA COMUNICAZIONE BLACK LIST?

R.4. La comunicazione black list va effettuata per le operazioni il cui importo complessivo

annuale è superiore a 10.000 Euro. Il limite, prima delle modifiche apportate con il decreto

semplificazioni, era fissato a 500 Euro per operazione. Come precisato dall'Agenzia delle

entrate nella Circolare 31/E del 30.12.2014, e nella Circolare 6/E del 19.02.2015, il nuovo

limite va verificato con riferimento all’ammontare complessivo delle operazioni

rese/ricevute intervenute con tutte le controparti “black list”. Al fine di verificare l'eventuale

superamento della soglia è pertanto fondamentale monitorare tutte le operazioni

intervenute con soggetti “black list”, anche se di minimo ammontare.

D.5. COME SI EFFETTUA LA COMUNICAZIONE BLACK LIST?

R.5. A partire dalle operazioni effettuate dal 1° ottobre 2013, la comunicazione va effettuata

utilizzando il Modello di comunicazione polivalente introdotto con il Provvedimento 2.8.2013,

relativo alla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva (spesometro), compilando il

quadro BL.

D.6. DA QUANDO DECORRONO LE NUOVE REGOLE SULLA BLACK LIST, INTRODOTTE DAL DECRETO SEMPLIFICAZIONI?

R.6. Le novità introdotte dal decreto semplificazioni si applicano alle operazioni “poste in essere

nell’anno solare in corso alla data di Entrata in vigore del decreto, quindi già a decorrere

dal 2014.

Tuttavia, per evitare problemi applicativi per la gestione delle operazioni relative a

novembre /dicembre (soggetti mensili), al quarto trimestre 2014 (soggetti trimestrali),

l’Agenzia delle Entrate, con il comunicato stampa 19.12.2014, ha riconosciuto la possibilità

di “chiudere” il 2014 con le regole previgenti, prevedendo così una sorta di regime

transitorio. Ciò è stato confermato anche con la Circolare 31/E del 30.12.2014 e con la

Circolare 6/E del 19.02.2015.

I soggetti che si sono avvalsi di tale facoltà, non saranno tenuti a presentare nel 2015 la

comunicazione annuale relativa al 2014.

Sempre secondo quanto indicato dall'Agenzia delle Entrate nella circolare 31/E/2014, per le

operazioni che, per mancato superamento del vecchio limite di 500 Euro, non sono state

comunicate mensilmente/trimestralmente, potrà essere omessa la comunicazione annuale

anche se effettuate e ricevute dalla data di entrata in vigore del decreto (13.12.2014) fino

al 31.12.2014, e anche se le stesse sono di importo complessivo superiore a 10.000 euro.

Invece, per le operazioni registrate o soggette a registrazione dal 2015 vanno applicate le

nuove disposizioni.

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TABELLA PAESI BLACK-LIST *

Alderney Filippine Kiribati - ex isole

Gilbert Saint Kitts e Nevis

Andorra Giamaica Libano Saint Lucia

Angola Gibilterra Liberia Saint Vincent e

Grenadine

Anguilla Gibuti (ex Afar e

Issas) Liechtenstein Salomone

Antigua Grenada Macao

Samoa

Antille Olandesi Guatemala Sant'Elena

Aruba Guernsey – Isole del

Canale Maldive Sark (Isole del Canale)

Bahamas Herm - Isole del

Canale Malesia Seychelles

Barhein Hong Kong Mauritius Singapore

Barbados Isole Cayman Monaco Svizzera

Barbuda Isole Cook Montserrat Taiwan

Belize Isola di Mann Nauru Tonga

Bermuda Isole Marshall Niue Tuvalu (ex isole Ellice)

Brunei Isole Turks e Caicos Nuova Caledonia Uruguay

Costarica Isole Vergini

britanniche Oman

Vanuatu Dominica

Isole Vergini

statunitensi Panama

Ecuador Jersey – Isole del

Canale Polinesia francese

Emirati Arabi Uniti Kenia Portorico

* Di recente sono stati eliminati dalla lista dei Paesi “black list:

San Marino, escluso ad opera del DM 12.2.2014, pubblicato sulla G.U. 24.2.2014, n. 45, a decorrere

dalle operazioni effettuate dall’11.3.2014 (15 giorni dalla pubblicazione sulla G.U.);

Lussemburgo, escluso ad opera del DM 16.12.2014, pubblicato sulla G.U. 23.12.2014, n. 297, a

decorrere dalle operazioni effettuate dal 7.1.2015 (15 giorni dalla pubblicazione sulla G.U.).

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CASI RISOLTI

C.1. ESEMPIO PRATICO CON DUE OPERATORI BLACK LIST

S.1. Un operatore italiano effettua le seguenti operazioni due soggetti “black list”, denominati nella

tabella come "X" e "Y".

Operazione Soggetto black list X Soggetto black list Y Totale

Cessioni di beni 5.000 5.000

Acquisto di beni --- 6.000 6.000

Prestazioni di servizio

rese 3.000 3.000

Prestazioni di servizio

ricevute --- 8.000 8.000

Totale 8.000 14.000 22.000

Poiché la soglia di € 10.000 si riferisce alle operazioni effettuate con tutti gli operatori, la

comunicazione deve essere presentata, in quanto complessivamente si supera il limite.

C.2. ESEMPIO PRATICO CON UN OPERATORE BLACK LIST

S.2. Un operatore italiano effettua le seguenti operazioni con un soggetto “black list”:

Cessioni di beni 9.000

Acquisto di beni 2.000

Prestazioni di servizio rese 4.000

Prestazioni di servizio

ricevute 8.000

Totale 23.000

Considerato che la soglia di € 10.000 si riferisce all’ammontare complessivo delle operazioni

effettuate (23.000) la comunicazione va presentata.

Non rileva il fatto che l’ammontare di ciascuna delle 4 categorie di operazioni non superi il

limite.

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PRASSI DELLA SETTIMANA

LE CIRCOLARI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Non sono state pubblicate Circolari da parte dell'Agenzia delle Entrate in questa settimana

LE RISOLUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Non sono state pubblicate Risoluzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate in questa settimana

I COMUNICATI STAMPA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Comunicato stampa del 6 Marzo 2015 L’Agenzia delle Entrate informa che sta utilizzando

le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria,

trasmesse dalle banche, dalle assicurazioni e dai

sostituti d’imposta, per elaborare i 730 precompilati

che saranno disponibili a partire dal 15 aprile.

L'Agenzia ricorda che il contribuente può

comunque modificare, integrare o accettare il

modello e trasmetterlo al Fisco, dall’1 maggio al 7

luglio, direttamente dal proprio PC o delegando il

sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, un

Caf o un professionista. Dal 2016 saranno presenti

nella dichiarazione precompilata anche le spese

sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito

o detrazioni d’imposta e altre spese comuni, come

ad esempio le tasse per l’iscrizione all’università.

Comunicato stampa del 11 Marzo 2015 L'Agenzia informa che dal prossimo 1° giugno, gli

atti di aggiornamento del catasto potranno essere

presentati esclusivamente attraverso il canale

telematico, attraverso il Modello Unico Informatico

Catastale (Muic).

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SCADENZARIO

LO SCADENZARIO DAL 16.03.2015 AL 31.03.2015

Lunedì 16 Marzo 2015 Emissione e registrazione delle fatture differite relative

a beni consegnati o spediti nel mese solare

precedente e risultanti da documento di trasporto o

da altro documento idoneo a identificare i soggetti

contraenti

Lunedì 16 Marzo 2015 Registrazione delle operazioni effettuate nel mese

solare precedente dai soggetti esercenti il

commercio al minuto e assimilati

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per annotare, anche con unica

registrazione, l’ammontare dei corrispettivi e di

qualsiasi provento conseguito nell’esercizio di attività

commerciali, con riferimento al mese precedente

dalle associazioni sportive dilettantistiche senza

scopo di lucro ed dalle associazioni pro loco che

hanno effettuato l'opzione al regime di cui all'art. 1

della L. n. 398/1991

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento delle ritenute alla fonte su

redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo

corrisposti nel mese precedente

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento delle ritenute alla fonte su

contributi, indennità e premi vari corrisposti nel mese

precedente

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento dell'addizionale regionale

e comunale all'IRPEF trattenuta ai lavoratori

dipendenti e pensionati sulle competenze del mese

precedente

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento delle ritenute alla fonte su

interessi e redditi di capitale vari corrisposti o

maturati nel mese precedente

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento delle ritenute alla fonte su

indennità di cessazione del rapporto di agenzia o di

collaborazione a progetto corrisposti nel mese

precedente

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Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento delle ritenute alla fonte su

rendite derivanti da perdita di avviamento

commerciale corrisposte nel mese precedente

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento dell'IVA dovuta per il mese

di febbraio per i contribuenti IVA mensili

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento dell'IVA dovuta per il mese

di febbraio per i contribuenti IVA mensili che hanno

affidato a terzi la tenuta della contabilità optando

per il regime previsto dall’art. 1, comma 3, DPR

100/98

Lunedì 16 Marzo 2015 Termine per il versamento dell'imposta sugli

intrattenimenti relativi alle attività svolte con

carattere di continuità nel mese precedente

Lunedì 16 Marzo 2015 Versamento ritenute previdenziali INPS operate dai

datori di lavoro o committenti dei rapporti di

collaborazione sulle retribuzioni/compensi corrisposti

nel mese precedente

Lunedì 16 Marzo 2015 Versamento in unica soluzione o come 1° rata

dell’Iva annuale relativa al 2014 risultante dalla

dichiarazione annuale. senza maggiorazione degli

interessi

Lunedì 16 Marzo 2015 Versamento della tassa annuale di concessione

governativa per la vidimazione dei libri sociali per il

2015 da parte delle società di capitali

Lunedì 16 Marzo 2015 Versamento dell'imposta sulle transazioni finanziarie

("Tobin tax") effettuate nel mese precedente

(Febbraio 2015) da parte degli intermediari finanziari

e dei notai che intervengono nelle operazioni,

nonché da parte dei contribuenti che pongono in

essere tali operazioni senza l'intervento di

intermediari né di notai.

Mercoledì 18 Marzo 2015 Ultimo giorno utile per la regolarizzazione dei

versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o

effettuati in misura insufficiente) entro il 16.02.2015

(ravvedimento) da parte dei contribuenti tenuti al

versamento unitario di imposte e contributi

CIRCOLARE SETTIMANALE DEL 6 MARZO 2015

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Mercoledì 25 Marzo 2015 Presentazione elenchi INTRASTAT delle cessioni e/o

acquisti e prestazioni di servizi intracomunitari

effettuati nel mese precedente da parte degli

operatori intracomunitari con obbligo mensile.

Martedì 31 Marzo 2015 Presentazione della dichiarazione (modello INTRA 12)

relativa agli acquisti intracomunitari registrati nel

mese precedente da parte degli enti non

commerciali

Martedì 31 Marzo 2015 Liquidazione e versamento dell’IVA relativa agli

acquisti intracomunitari registrati nel mese

precedente da parte degli enti non commerciali

Martedì 31 Marzo 2015 Versamento, da parte delle imprese di

assicurazione, dell'imposta sui premi ed accessori

incassati nel mese di Febbraio 2015, nonché degli

eventuali conguagli dell'imposta dovuta sui premi ed

accessori incassati nel mese di Gennaio 2015.

Martedì 31 Marzo 2015 Presentazione del Modello EAS da parte degli enti

non commerciali di tipo associativo e delle società

sportive dilettantistiche per comunicare eventuali

variazioni dei dati rilevanti ai fini fiscali indicati nella

precedente dichiarazione.

Martedì 31 Marzo 2015 Versamento dell'imposta di registro sui contratti di

locazione e affitto stipulati in data 01.03.2015 o

rinnovati tacitamente a decorrere dal 01.03.2015 e

per i quali non si sia optato per il regime della

“cedolare secca”

Martedì 31 Marzo 2015 Comunicazione all'Anagrafe tributaria, da parte

degli intermediari finanziari, dei dati relativi ai

soggetti con i quali sono stati intrattenuti rapporti di

natura finanziaria nel mese precedente.

Martedì 31 Marzo 2015 Comunicazione delle operazioni di acquisto da

operatori economici aventi sede, residenza o

domicilio nella Repubblica di San Marino annotate

nei registri IVA nel mese precedente (Febbraio 2015).