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Istituti Paritari “Giovanni Falcone” Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing Classe III a. s. 2014-2015 Programmazione annuale di Costituzione e Cittadinanza A) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE A.1. Strumenti utilizzati per rilevare i livelli di partenza: Introduzione, anche tramite la lettura di un quotidiano, degli argomenti di attualità per testare l’interesse e la preparazione della classe circa la Costituzione, la forma dello Stato etc. e, in generale, la conoscenza delle regole della convivenza sociale e civile all’interno di uno Stato democratico. A.2. Situazione della classe Le osservazioni hanno rilevato una preparazione sufficiente e un interesse medio per la disciplina. Inoltre gli alunni partecipano abbastanza attivamente alle lezioni, alcuni più di altri, cosa che facilita la comprensione di nuovi argomenti proposti e in generale la memorizzazione dei temi che mano a mano si affrontano. Il ritmo di apprendimento non è particolarmente veloce e ciò è dovuto alla mancanza di un metodo di studio applicato con rigore e sistematicamente nello studio individuale; infatti non sempre rispettano le consegne date. Gli alunni hanno comunque un comportamento corretto e mostrano di possedere una sufficiente scolarizzazione. B) FINALITA’ GENERALI E OBIETTIVI COGNITIVI ED OPERATIVI DI APPRENDIMENTO DELLA DISCIPLINA. L'insegnamento di costituzione e cittadinanza ha come obbiettivi: l'approccio ai problemi in qualità di “cittadini del mondo”; la capacità di elaborare un pensiero critico;

Istituti Paritari “Giovanni Falcone” · La situazione di partenza della classe è stata analizzata attraverso dei test di ingresso alla lavagna nei quali sono stati richiamati

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Istituti Paritari “Giovanni Falcone”

Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing

Classe III

a. s. 2014-2015

Programmazione annuale di

Costituzione e Cittadinanza

A) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

A.1. Strumenti utilizzati per rilevare i livelli di partenza:

Introduzione, anche tramite la lettura di un quotidiano, degli argomenti di attualità per

testare l’interesse e la preparazione della classe circa la Costituzione, la forma dello

Stato etc. e, in generale, la conoscenza delle regole della convivenza sociale e civile

all’interno di uno Stato democratico.

A.2. Situazione della classe

Le osservazioni hanno rilevato una preparazione sufficiente e un interesse medio per la

disciplina. Inoltre gli alunni partecipano abbastanza attivamente alle lezioni, alcuni più di

altri, cosa che facilita la comprensione di nuovi argomenti proposti e in generale la

memorizzazione dei temi che mano a mano si affrontano.

Il ritmo di apprendimento non è particolarmente veloce e ciò è dovuto alla mancanza di un

metodo di studio applicato con rigore e sistematicamente nello studio individuale; infatti non

sempre rispettano le consegne date. Gli alunni hanno comunque un comportamento corretto

e mostrano di possedere una sufficiente scolarizzazione.

B) FINALITA’ GENERALI E OBIETTIVI COGNITIVI ED OPERATIVI DI

APPRENDIMENTO DELLA DISCIPLINA.

L'insegnamento di costituzione e cittadinanza ha come obbiettivi:

l'approccio ai problemi in qualità di “cittadini del mondo”;

la capacità di elaborare un pensiero critico;

la comprensione e l'apprezzamento della multiculturalità;

la disponibilità alla pacifica convivenza anche con persone diverse da loro e in

contesti diversi dal loro contesto abituale;

la comprensione e applicazione delle regole che sono alla base di una Repubblica;

un cambiamento di stile di vita per la difesa dell’ambiente;

la sensibilità verso la difesa dei diritti umani;

la partecipazione politica a livello locale, nazionale e internazionale.

C) METODOLOGIA DIDATTICA: STRATEGIE E STRUMENTI

a)strategie

o Lezione frontale ed interattiva;

o Produzione di mappe concettuali e schemi esemplificativi;

o Esercitazioni guidate.

b) strumenti

Lezione frontale e aperta con lo stimolo alla proposta e al suggerimento di nuovi

spunti da parte degli alunni;

Lettura in classe del quotidiano;

Produzione di schemi e riassunti;

Interdisciplinarietà con altre discipline quali la Storia e la Geografia;

c) sussidi didattici

o Libri di testo adottati: A. Galante Garrone, “Il giusto e l'Utile”, Loecher Editore.

D) CONTENUTI: PIANO DEL PROGRAMMA ANNUALE

Il programma sarà strutturato in moduli, a loro volta, suddivisi in unità didattiche:

Modulo 1: “L'Europa dei popoli”. U.D.1. Le migrazioni nella storia dell'Europa

U.D.2. I flussi migratori nell'Europa occidentale oggi

U.D.3 I problemi economici e politici

Modulo 2: “L'islam e occidente”. U.D.1. Le origini dell'Islam

U.D.2. Due sistemi sociali, politici e giuridici diversi

U.D.3. Conflitto o convivenza

Modulo 3: “Le origini dell'Europa”. U.D.1. La nascita dell'Unione Europea

U.D.2. Le istituzioni dell'Unione Europea

U.D.3. Unione Europea e Repubblica Italiana a confronto.

Modulo 4:”L’allargamento dell’Unione Europea a Est e ad Oriente”

U.D.4. I tentativi di apertura dell’Unione Europea ai paesi dell’Est e del bacino orientale del

Mediterraneo

U.D.5. Il caso della Turchia.

Tale piano annuale potrà subire variazioni in qualsiasi momento in relazione alle esigenze del

docente e in relazione all'apprendimento degli alunni.

E) VERIFICA E VALUTAZIONE

E.1. Tipologia delle verifiche

o Interrogazioni orali su argomenti del programma (due o tre per ogni trimestre);

o Test scritti sugli argomenti svolti;

o Riferimenti agli argomenti dell’Educazione Civica anche durante le interrogazioni di Storia

e Italiano (interdisciplinarietà).

E.2. Criteri di valutazione

La valutazione singola terrà conto del livello di partecipazione e dunque delle osservazioni e

considerazioni svolte durante le lezioni, della qualità dell’impegno, dell’attenzione, della puntualità

e delle assenze e soprattutto dei progressi effettuati. Si tratterà dunque di una valutazione basata sul

processo di apprendimento da considerare “in itinere”, anche se il voto finale si baserà,

naturalmente, anche sul grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, ma tenendo sempre presente

il punto di partenza.

Colleferro, 27 Ottobre 2014 L'Insegnante

Ilaria Pelle

ISTITUTO SCOLASTICO

“G. FALCONE” COLLEFERRO (RM)

Classe: III A I.T. AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

A.S.: 2014/2015

Materia: DIRITTO

Situazione di partenza

La situazione di partenza della classe è stata analizzata attraverso dei test di ingresso alla lavagna

nei quali sono stati richiamati i concetti basilari della materia. La classe è composta da studenti

proveniente da realtà scolastiche diverse e ciò rende difficoltoso lo svolgimento del programma.

L’impegno all’inizio dell’anno, comunque, risulta essere regolare e i compiti vengono svolti con la necessaria regolarità. In classe tuttavia gli studenti mostrano un atteggiamento positivo nei confronti

della materia e la partecipazione risulta essere attiva. Il livello di partenza risulta essere

disomogeneo ma comunque sufficiente nella maggior parte degli alunni.

METODOLOGIE E CRITERI DIDATTICI

Alle spiegazioni dirette dell’insegnante si alterneranno presentazioni di situazioni problematiche, stimolando gli allievi a fare riflessioni e proporre soluzioni, inducendoli a sfruttare al massimo le conoscenze e le abilità già acquisite. Sarà comunque cura dell’insegnante aiutare gli alunni ad avere sempre anche una visione globale delle problematiche, nonché approfondire gli aspetti teorici dei vari argomenti.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le interrogazioni orali saranno tese ad individuare se l’alunno possiede una conoscenza approfondita e consapevole, valutando anche il modo di argomentare e l’organicità della esposizione.

Al termine di ogni argomento verranno, comunque, proposte delle prove di verifiche anche in

forma strutturata atte a verificare il raggiungimento delle competenze conoscenze acquisite.

La continuità e il grado di partecipazione e impegno costituiranno elementi fondamentali soprattutto

per la valutazione di fine anno.

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Gli alunni che conseguiranno valutazioni insufficienti nelle verifiche saranno interessati ad attività

di recupero che potranno essere effettuate nei seguenti modi:

Lavoro in classe: l’insegnante sarà disponibile per dare chiarimenti su questioni specifiche a richiesta dei singoli alunni mentre nel frattempo gli altri studenti saranno impegnati in attività di

lettura e di ripasso.

Sportello scolastico : l’insegnante sarà disponibile a dare chiarimenti per il recupero su questioni specifiche a richiesta dei singoli alunni o di piccoli gruppi con le medesime incertezze o carenze.

CONTENUTI

La norma giuridica I soggetti di diritto: persone fisiche e persone giuridiche Gli oggetti del diritto I diritti reali: la proprietà Le obbligazioni La tutela del credito Il contratto e l’autonomia contrattuale Compravendita, Locazione, Mutuo Il principio di responsabilità Il Docente

Prof.ssa Ida Civitella

ISTITUTO PARITARIO

“GIOVANNI FALCONE”

COLLEFERRO (RM)

ISTTUTO TECNICO “AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING”

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ECONOMIA AZIENDALE

CLASSE TERZA

SEZ. A

DOCENTE: Prof.ssa Federica Di Ruzza

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ISTITUTO PARITARIO “GIOVANNI FALCONE”

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ECONOMIA AZIENDALE

classe III - SEZ. A

ISTITUTO TECNICO AMMINIASTRAZIONE FINANZA E MARKETING

Anno scolastico 2014/2015.

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE:

La classe si presenta non omogenea per età e composizione. Si notano delle differenze all’interno del gruppo per quanto riguarda il livello di preparazione: mentre la prevalenza degli alunni ha una preparazione bassa c’è qualche elemento che spicca per conoscenze pregresse, capacità e voglia di apprendere. Si tratta di un gruppo costituito da 7 maschi e da 3 femmine, per un totale di dieci alunni. Alcuni elementi hanno maturato esperienze in istituti pubblici di diverso indirizzo e quindi non hanno alcuna conoscenza pregressa della materia che presupporrà un sistematico ritorno sugli argomenti degli anni precedenti nel momento in cui alcune tematiche verranno richiamate. La classe nel complesso dimostra un basso interesse nei confronti della disciplina nonostante sia la materia di indirizzo anche se non manca qualche elemento in cui l’interesse verso lo studio è più presente. Il clima giocoso e spesso infantile che caratterizza la classe, tuttavia, a volte pregiudica la condotta del gruppo che si mostra, durante le lezioni, poco attento e poco disposto nei confronti della specifica disciplina e degli impieghi della stessa nella vita quotidiana e aziendale. Nella classe è presente un ragazzo con ritardo mentale. Il ragazzo spicca nel contesto in quanto nonostante la difficoltà nell’apprendimento è fortemente motivato e interessato alla disciplina. Lo si supporterà nell’acquisizione dei contenuti con materiali e spiegazioni aggiuntive che verranno fornite in maniera sistematica ogni volta che avrà difficoltà in modo tale che si potrà riallineare con il resto della classe.

FINALITA’ DELLA DISCIPLINA:

Le finalità dell’insegnamento di Economia aziendale nel terzo anno consistono nel far acquisire agli alunni un quadro conoscitivo dell’azienda in relazione a:

il sistema azienda e alla sua organizzazione;

la gestione, la rilevazione e il sistema informativo aziendale;

la contabilità generale, le scritture d’esercizio, le scritture di chiusura e di riapertura dei conti.

L’Economia aziendale, infatti, ha la finalità di fornire informazioni sull’andamento della gestione aziendale al fine di orientare le scelte, misurare i risultati e prendere future decisioni gestionali e organizzative.

L’insegnamento sarà impostato in modo da cogliere quale è l’oggetto della disciplina, i suoi obiettivi, quali sono i suoi metodi di osservazione e di analisi.

DESTINATARI:

Alunni del III –Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing.

CONTENUTI:

I contenuti sono suddivisi in moduli.

IL SISTEMA AZIENDA: ORGANIZZAZIONE, GESTIONE, RILEVAZIONE

L’ Imposta sul Valore Aggiunto

L’Iva: caratteristiche, presupposti di applicazione e classificazione delle operazioni

La fatturazione immediata e differita

La determinazione della base imponibile e le variazioni Iva

Il Sistema Azienda e la sua organizzazione

L’attività economica, l’azienda e l’ambiente in cui opera

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Le classificazioni delle aziende

L’imprenditore e gli altri soggetti che operano nell’azienda

L’organizzazione aziendale

Localizzazione, delocalizzazione, globalizzazione e internazionalizzazione dell’azienda

I preventivi d’impianto

Le strutture organizzative

La gestione

La gestione e i cicli dell’attività aziendale

L’aspetto finanziario della gestione: fabbisogno finanziario e fonti di finanziamento

L’aspetto finanziario della gestione: investimenti e disinvestimenti

L’aspetto finanziario della gestione: la correlazione tra investimenti e finanziamenti

L’aspetto economico della gestione: costi, ricavi ed equilibri della gestione

I valori finanziari, i valori economici e le loro variazioni

I concetti di patrimonio e di reddito

Il reddito e il patrimonio riferiti all’intera vita aziendale

Il reddito d’esercizio e il principio della competenza economica

Il calcolo del reddito d’esercizio

Il patrimonio di funzionamento

La rilevazione e il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale (SIA) e la rilevazione

Il conto: concetto, terminologia e classificazioni

Gli obblighi contabili

Metodo di scritture, sistemi di scritture e contabilità generale (CO.GE.)

Gli strumenti della CO.GE.: il libro giornale e il libro mastro

LA CONTABILITA’ GENERALE: SCRITTURE DI ESERCIZIO, DI CHIUSURA E DI RIAPERTURA DEI CONTI

La contabilità generale: scritture d’ esercizio

La costituzione dell’azienda

I costi d’impianto

L’acquisizione delle immobilizzazioni

L’acquisizione dei beni a fecondità semplice

L’acquisizione dei servizi

Le rettifiche relative agli acquisti

Il regolamento dei debiti

Il rinnovo di cambiali passive

Le operazioni di vendita

Le rettifiche relative alle vendite

Le vendite delle immobilizzazioni

Il regolamento dei crediti

Il rinnovo di cambiali attive

L’insolvenza dei debitori

I rapporti con le banche: il conto corrente

I rapporti con le banche: i finanziamenti

I rapporti con le banche: i servizi bancari

La retribuzione del personale dipendente

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Le operazioni connesse all’IVA

Altre operazioni d’esercizio

Le operazioni di chiusura e di riapertura

Le operazioni di chiusura dell’esercizio: motivazioni e classificazioni delle scritture

Le scritture di completamento: classificazione, interessi attivi e passivi, trattamento di fine rapporto

Le scritture di completamento: fatture da ricevere e da emettere, debiti e crediti da liquidare

Le scritture di completamento: ratei attivi e passivi

Le scritture di completamento: le imposte

Le scritture di rettifica: classificazione e rimanenze di magazzino

Le scritture di rettifica: risconti attivi e passivi

Le scritture di rettifica: l’ammortamento

Le scritture di rettifica: l’accantonamento a fondi oneri e rischi

Le scritture di rettifica: la svalutazione dei crediti

Le scritture di riclassificazione e di riepilogo a Conto economico

La rilevazione del risultato economico d’esercizio e le operazioni connesse

Le scritture di chiusura generale dei conti

La riapertura dei conti

METODI E STRUMENTI:

Saranno utilizzati:

Brain – storming (all’inizio di ogni unità didattica, non solo per accertare il possesso dei prerequisiti richiesti ma anche per cercare di stimolare la curiosità e la capacità di scoprire degli allievi);

Verifiche immediate dell’apprendimento, orali, da effettuarsi sia in gruppo che singolarmente.

Per il processo di insegnamento – apprendimento saranno utilizzati i seguenti strumenti:

Libro di testo: Con noi in azienda plus –Economia Aziendale per il Secondo Biennio – F. Fortuna, F. Ramponi, A. Scucchia – Le

Monnier Scuola 2012

o Tomo A- Il Sistema Azienda: organizzazione, gestione, rilevazione

o Tomo B- La contabilità generale: scritture d’esercizio, di chiusura e di riapertura dei conti.

Lezioni interattive, mappe concettuali, documenti Word, presentazioni Powerpoint, dispense fornite dal docente.

STRUMENTI DI VERIFICA:

Per valutare il processo di apprendimento saranno utilizzate interazioni di tipo verbale fatte a fine lezione e all’inizio della successiva.

Inoltre, verranno valutate anche le ricerche di gruppo e gli approfondimenti di specifiche tematiche.

Sono programmate verifiche formative alla fine di ogni unità didattica e verifiche sommative alla fine di ogni modulo.

Le interazioni verbali saranno almeno tre per quadrimestre o, comunque, in numero superiore a tre se dovessero presentarsi particolari

esigenze nel corso dell’anno scolastico.

CRITERI DI VALUTAZIONE:

Sarà ritenuto sufficiente l’alunno: che conosce in maniera completa pur se non approfondita i contenuti indicati come minimi;

che fornisce delle argomentazioni per giustificare le proprie affermazioni e se guidato si orienta e riesce a corregge gli errori;

che usa la corretta terminologia specifica.

Per l’area non cognitiva sarà valutato sufficiente l’alunno: che ha acquisito una mentalità tecnico-scientifica;

che trae profitto dall’occasione formativa che gli viene offerta;

che rispetta gli impegni.

Nel processo di valutazione si terrà, dunque, conto non solo dei risultati delle verifiche verbali ma anche: dell’impegno, dell’assiduità nello studio e nella frequenza, del comportamento.

Per le interazioni di tipo verbale si allega la corrispondente griglia di valutazione:

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GRIGLIA per la VALUTAZIONE della VERIFICA ORALE

Indicatori Descrittori Punteggio 10/10

Acquisizione delle conoscenze A

Lo studente dimostra di possedere una conoscenza approfondita

dei contenuti e arricchita da spunti di riflessione critica personale

3,5

Lo studente dimostra di possedere una conoscenza dei contenuti

esauriente

3,0

Lo studente dimostra di possedere una conoscenza degli

argomenti sufficiente

2,5

Lo studente dimostra di possedere una conoscenza degli

argomenti superficiale e lacunosa in alcuni punti

2,0

Lo studente dimostra di possedere una conoscenza degli

argomenti gravemente lacunosa

1,5

Lo studente dimostra di possedere una conoscenza insufficiente

degli argomenti

1,0

Capacità espositive e padronanza del linguaggio

specifico B

Lo studente espone i contenuti utilizzando correttamente il

linguaggio specifico e li applica per spiegare i fenomeni osservati

nella realtà

3,5

Lo studente espone i contenuti utilizzando correttamente il

linguaggio specifico applicandoli per risolvere problemi semplici

2,5

Lo studente espone i contenuti in modo approssimativo

utilizzando sempre correttamente il linguaggio specifico

1,5

Lo studente espone i contenuti in modo non sicuro e senza

utilizzare il linguaggio specifico

0,5

Uso delle competenze C

Lo studente mette in relazione i contenuti ponendosi in modo

problematico di fronte ai fenomeni e utilizza correttamente i

modelli interpretativi applicandoli anche in contesti nuovi

3

Lo studente mette in relazione i contenuti secondo i procedimenti

caratteristici dell'indagine scientifica

2

Lo studente pur mostrando capacità di riflessione critica analizza

i contenuti proposti in modo non sempre pertinente e talvolta non

aderente alla realtà

1

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MODALITÀ DI RECUPERO:

Ogni momento di verifica sarà correlato da opportune strategie di recupero, modulate sulle singole necessità e da attivare come immediata

conseguenza della verifica stessa.

Il recupero potrà essere attivato:

in itinere, saggiando ripetutamente le conoscenze attraverso test ed interrogazioni, in orario scolastico ed alla fine di ogni unità

didattica;

alla fine di ogni modulo è prevista una prova sommativa.

Per il recupero il numero di lezioni non è quantificabile.

Per quanto attiene alle modalità di recupero: ogni qualvolta saranno individuate delle lacune si attiveranno le strategie di recupero più

opportune da modulare in base alle necessità.

Si cercherà, in particolare, di privilegiare gli interventi brevi ed immediati affinché l’allievo possa cogliere positivamente l’attività di soccorso dell’insegnante. L’insegnante provvederà, così, a fornire ulteriore spiegazione (utilizzando metodologie diverse da quelle già adottate) sui contenuti non

appresi e, presentando ulteriore materiale documentario ed esemplificativo, atto a guidare l’allievo (o gli allievi) in difficoltà nella

comprensione dell’argomento per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Colleferro (RM), 03 novembre 2014 Il docente

Di Ruzza Federica

ISTITUTO SCOLASTICO

“G. FALCONE” COLLEFERRO (RM)

Classe: III A I.T. AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

A.S.: 2014/2015

Materia: ECONOMIA POLITICA

Situazione di partenza

La situazione di partenza della classe è stata analizzata attraverso dei test di ingresso alla lavagna

nei quali sono stati richiamati i concetti basilari della materia. L’impegno all’inizio dell’anno

risulta essere regolare e i compiti vengono svolti con la necessaria regolarità. In classe gli studenti

mostrano un atteggiamento positivo nei confronti della materia e la partecipazione risulta essere

attiva. Il livello di partenza risulta sufficiente nella maggior parte degli alunni.

METODOLOGIE E CRITERI DIDATTICI

Alle spiegazioni dirette dell’insegnante si alterneranno presentazioni di situazioni problematiche, stimolando gli allievi a fare riflessioni e proporre soluzioni, inducendoli a sfruttare al massimo le conoscenze e le abilità già acquisite. Sarà comunque cura dell’insegnante aiutare gli alunni ad avere sempre anche una visione globale delle problematiche, nonché approfondire gli aspetti teorici dei vari argomenti.

VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le interrogazioni orali saranno tese ad individuare se l’alunno possiede una conoscenza approfondita e consapevole, valutando anche il modo di argomentare e l’organicità della esposizione.

Al termine di ogni argomento verranno, comunque, proposte delle prove di verifiche anche in

forma strutturata atte a verificare il raggiungimento delle competenze/ conoscenze acquisite.

La continuità e il grado di partecipazione e impegno costituiranno elementi fondamentali soprattutto

per la valutazione di fine anno.

ATTIVITA’ DI RECUPERO

Gli alunni che conseguiranno valutazioni insufficienti nelle verifiche saranno interessati ad attività

di recupero che potranno essere effettuate nei seguenti modi:

Lavoro in classe: l’insegnante sarà disponibile per dare chiarimenti su questioni specifiche a

richiesta dei singoli alunni mentre nel frattempo gli altri studenti saranno impegnati in attività di

lettura e di ripasso.

Sportello scolastico : l’insegnante sarà disponibile a dare chiarimenti per il recupero su questioni specifiche a richiesta dei singoli alunni o di piccoli gruppi con le medesime incertezze o carenze.

CONTENUTI

Il sistema economico La famiglia, l’impresa, lo Stato I fattori della produzione I costi e i ricavi La sfera della domanda I mercati La sfera della distribuzione Il Docente

Prof.ssa Ida Civitella

Istituti Paritari

Giovanni Falcone

Colleferro

EDUCAZIONE FISICA

PROGRAMMAZIONE

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

CLASSE 3 A

ISTITUTO TECNICO

AMMINISTRAZIONE E FINANZA

Prof.ssa: Giordani Assunta

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

PERIODO DI CRESCITA:

- tappa auxologica = proceritas seconda

- ciclo vitale = adolescenza

- fase di accrescimento = puberale

VALUTAZIONE INIZIALE

- test di resistenza

- test a velocità

- test di forza

- test di mobilità articolare

FINALITA'

1. Potenziamento fisiologico

2. Rielaborazione degli schemi motori di base

3. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico

4. Conoscenza e pratica delle attività sportive

5. Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli

infortuni

OBIETTIVI

CONOSCENZA DEL CORPO UMANO

Conoscenze (sapere) delle basi scientifiche relative a:

1. sistemi, apparati

2. apparato scheletrico ed articolare

3. apparato respiratorio

4. sistema muscolare

5. paramorfismi dell'età scolare

Competenze (saper fare, saper essere):

- Utilizzare le conoscenze teoriche acquisite e svilupparle praticamente per una

maggiore funzionalità ed una migliore prestazione motoria.

MOVIMENTO E SPORT

Conoscenze pratico–teoriche di:

1. capacità di base e sviluppo psicomotorio

2. movimenti fondamentali e loro espressioni tecnico – sportive

3. tecniche relative ai fondamentali e tattiche di squadra

4. forme semplici di schemi mdi gioco

Competenze:

1. Potenziare le capacità motorie condizionali : - forza

- resistenza

- velocità

- mobilità articolare

. Migliorare le capacità motorie coordinative : - equilibrio

- orientamento

- ritmizzazione

- differenziazione spazio -temporale e dinamica

- anticipazione motoria

- combinazione motoria

- fantasia motoria

. Rielaborare gli schemi motori di base : - camminare

- correre

- saltare

- lanciare

- afferrare

- calciare

- rotolare

- arrampicarsi

4. Praticare i giochi di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcetto) nei vari ruoli.

5. Utilizzare opportune strategie di gioco in diverse situazioni.

EDUCAZIONE ESPRESSIVA

Conoscenze:

1. il linguaggio del corpo (postura, gestualità)

2. le tecniche simbolico - espressive

Competenze:

1. utilizzare e gestire gli elementi del corpo in funzione di una comunicazione

volontaria

2. utilizzare principi e tecniche di alcune attività simbolico espressive

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Conoscenze:

1. stile di vita

2. educazione alimentare

3. elementi di pronto soccorso

4. norme igieniche sanitarie

Competenze:

1. realizzare, con un opportuno stile di vita, una condizione di armonico equilibrio

psico – fisico

2. adeguare l'alimentazione in funzione dell'attività motoria e sportiva

3. usare adeguatamente l'abbigliamento sportivo

4. utilizzare in modo corretto le principali tecniche per un pronto intervento

CARATTERE E PERSONALITA'

Conoscenze:

1. la personalità nelle diverse aree (psico-socio-affettiva e cognitiva)

Competenze:

1. accrescere la consapevolezza di sé e il senso di responsabilità

- osservare l'impegno assunto ed eseguire correttamente il ruolo assegnato

- rispettare le regole

- accettare e rispettare l'altro

- consolidare le abitudini di collaborazione reciproca

CONTENUTI

- Ordinamento sul posto e schieramenti liberi

- Esercizi a carico naturale

- Esercizi di mobilità articolare

- Esercizi per la velocità, forza e resistenza

- Esercizi di coordinazione generale

- Esercizi con piccoli e grandi attrezzi

- Esercizi per il controllo della respirazione

- Esercizi per il potenziamento addominale e dorsale

- Esercizi di equilibrio in situazioni statico – dinamiche

- Attività sportive individuali e di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcetto,rugby)

- Attività a circuito e a percorso misto

- Lezioni teoriche sugli argomenti del libro di testo

METODI

- DEDUTTIVI: prescrittivo, misto (analitici e globale), assegnazione dei compiti

- INDUTTIVI: risoluzione dei problemi

Le fasi della didattica saranno svolte in:

- Condizioni FACILI d'esecuzione motoria

- Condizioni NORMALI d'esecuzione motoria

- Condizioni MODIFICATE d'esecuzione motoria

- Condizioni COMPLESSE d'esecuzione motoria

STRUMENTI E SUSSIDI

GRANDI ATTREZZI:

- tappeti

- canestri

- rete da pallavolo

PICCOLI ATTREZZI:

- palloni vari

- coni

- ostacoli

- bastoni e bacchette

- steps

SPAZI

palestra

VERIFICHE

- INIZIALI

- INTERMEDIE

- QUADRIMESTRE

Saranno effettuate verifiche: INIZIALI, con prove e test d'ingresso; INTERMEDIE, per

conoscere il grado di apprendimento in itinere e variare eventualmente i tempi e i metodi

del piano di lavoro; QUADRIMESTRALI, per guidare la valutazione.

VALUTAZIONE

- DIAGNOSTICA

- FORMATIVA

- SOMMATIVA

Con la valutazione DIAGNOSTICA si misurano conoscenze, capacità, abilità, carenze che

lo studente presenta nella fase iniziale del processo formativo. Durante il corso delle

attività, la valutazione FORMATIVA consentirà di conoscere il grado di progresso o di

regresso verso gli obiettivi programmati e di mettere in atto tecniche e didattiche

differenziate per coloro che presentano difficoltà di apprendimento. A conclusione, con la

SOMMATIVA, si valuterà il grado di conseguimento degli obiettivi programmati, nonché

la produttività e l'incisività dell'azione didattica e la validità delle tecniche e delle

metodologie proposte.

COLLEFERRO, 27/11/2014

Il Docente

(Prof.ssa Assunta GIORDANI)

ISTITUTO PARITARIO “G. FALCONE”

VIA ARTIGIANATO, 13

COLLEFERRO

PROGRAMMA DISCIPLINARE ANNUALE CLASSE III° A – I.T.C.

INDIRIZZO “FINANZA E MARKETING”

ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015

Docente: Iacobelli Daniela

Identificativo unità

Unità A

Contenuti disciplinari:

Concetti di base: hardware e software

Obiettivi:

- Possedere una visione di insieme del sistema di elaborazione e della logica di

funzionamento;

- Conoscere l’hardware e il software di base di un sistema di elaborazione

- Comprendere le funzioni complessive di uno specifico sistema operativo;

- Conoscere le principali offerte del mercato software e hardware e essere in

grado di valutare il rapporto costi-prestazioni dei componenti hardware e

software.

Attività proposte:

Lezioni frontali

- Definizione di base

- Software proprietario e software open source

- Le risorse hardware e software:

La memoria centrale

La CPU

Le unità di I/O

Le memorie di massa

Classificazione dei computer

I sistemi operativi (il S.O. Windows e DOS)

Il software applicativo

Indicatori e verifiche:

Verifiche

- Esercizi orientati a misurare la conoscenza e comprensione

- Esercizi di applicazione e di riepilogo

- Esercizi di riepilogo, interrogazioni individuali, test semi strutturati

Indicatori

- Conoscenza della terminologia dell’informatica

- Descrizione in modo articolato della struttura di un moderno elaboratore

secondo l’architettura di Von Neumann

- Definire le funzionalità di un sistema operativo

- Definire le funzionalità di un programma applicativo

Identificativo unità

unità B

Contenuti disciplinari:

progettazione di una base di dati

Obiettivi:

- Conoscere la differenza fra sistema informativo e sistema informatico

- Conoscere il concetto di DBMS

- Sapere rappresentare una realtà di interesse con un diagramma di E/R

- Saper trasformare un diagramma E/R in uno schema relazionale

- Conoscere la sintassi dell’istruzione SELECT per effettuare interrogazioni alla base di dati

Attività proposte:

Lezioni frontali

- Definizione di processo di risorsa

- Definizione di sistema informativo e sistema informatico

- Definizione di base di dati e relative caratteristiche

- Schema, istanza e categoria

- Definizione di DBMS

- Schema E/R: entità, istanza, attributi, chiave primaria, associazioni

- Cardinalità di una associazione

- Regole per la derivazione dello schema relazionale dal diagramma E/R

- Normalizzazione

- Struttura di un select

Attività di laboratorio

- Realizzazione ed interrogazione di semplici basi di dati con ACCESS

Indicatori e verifiche:

Verifiche

- Esercizi orientati a misurare la conoscenza e comprensione

- Esercizi di applicazione e di riepilogo

- Esercizi di riepilogo, interrogazioni individuali, test semistrutturati

Indicatori:

- Conoscenza della terminologia delle basi dati

- Rappresentare la realtà attraverso modelli

- Applicare procedure appropriate per la progettazione di una Data Base

Access

- Realizzazione di semplici progetti

Identificativo unità

Unità C

Contenuti disciplinari:

reti e internet

Obiettivi

- Conoscere la struttura stratificata con cui vengono gestite le reti di calcolatori

- Conoscere le tipologie e le topologie di reti

- Conoscere la terminologia specifica della rete internet

- Descrivere le componenti hardware e software necessarie per strutturare una

rete geografica

- Conoscere il concetto di protocollo

- Conoscere le problematiche inerenti lo smistamento e l’indirizzamento dell’informazione in una rete geografica

- Conoscere la struttura di una applicazione client-server

Attività proposte:

Lezioni frontali

- Internet e www

- L’architettura del web: il browser, URL, il protocollo http

- Pagine HTML

Attività di laboratorio

- Realizzazione di pagine HTML

Indicatori e verifiche

- Esercizi orientati a misurare la conoscenza e comprensione

- Esercizi di applicazione e di riepilogo

- Esercizi di riepilogo, interrogazioni individuali, test semistrutturati

Indicatori

- Navigazione in internet

- Conoscenza dei principali comandi in HTML

Colleferro 27/10/14 Insegnante

Iacobelli Daniela

Istituti Paritari “Giovanni Falcone”

Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

DI

Lingua e Letteratura Italiana

Classe III

A) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

A.2. Situazione della classe

L’osservazione avvenuta durante le lezioni del primo mese ha consentito di evidenziare, in

alcuni alunni, le carenze nell’esposizione, soprattutto orale, della lingua italiana: l’idioma

utilizzato dai ragazzi infatti non si sovrappone esattamente alla lingua italiana formale.

Nonostante questo la classe mostra buone capacità descrittive e argomentative ed è stata

rilevata una preparazione in gran parte sufficiente in relazione alle competenze

morfosintattiche della lingua.

Gli alunni, inoltre, partecipano attivamente alla lezione manifestando un interesse medio-

alto per la disciplina, che per la maggior parte di loro può considerarsi addirittura elevato;

ciò permette una buona comprensione degli argomenti e una discreta memorizzazione.

Nonostante questo l’apprendimento, se per alcuni è buono, per gli altri è appena sufficiente

perché questi ultimi non compiono a casa uno studio e un approfondimento sistematico degli

argomenti. Il comportamento di tutti gli alunni è abbastanza corretto e la classe mostra di

possedere una sufficiente scolarizzazione (a parte un unico caso).

B) FINALITA’ GENERALI E OBIETTIVI COGNITIVI ED OPERATIVI DI

APPRENDIMENTO DELLA DISCIPLINA.

Lo studente dovrà dimostrare di:

•Saper esporre discorsi corretti dal punto di vista grammaticale e i cui nuclei concettuali

rispettino un ordine sequenziale;

•Saper analizzare sia i testi in prosa che i testi in poesia anche appartenenti all’età

dell’origine della lingua letteraria;

•Saper commentare in forma orale e scritta i testi proposti anche con commenti e

considerazioni personali;

•Saper operare sintesi e trans-codificazioni (da linguaggi visivi a linguaggi verbali);

•Essere in grado di contestualizzare storicamente un testo letterario inquadrando l’opera nel

suo ambito storico- culturale.

C) METODOLOGIA DIDATTICA: STRATEGIE E STRUMENTI

a)strategie

o Lezione frontale e aperta con lo stimolo al dibattito sulle questioni centrali da parte degli

alunni;

o Lettura in classe dei brani presenti sul libro di testo (testi in poesia e in prosa) e

sull’antologia dantesca, al fine di guidare l’alunno nell’analisi del testo, ma non solo, nella

comprensione dell’opera tutta degli autori di volta in volta proposti;

o Interdisciplinarietà con la Storia e Costituzione e Cittadinanza (anche attraverso la

riflessione sui temi dell’attualità).

b) strumenti

o Libri di testo in adozione;

o lettura e analisi dei testi;

o visione di film e documentari;

o lettura in classe del quotidiano.

c) sussidi didattici

Libri di testo adottati:

o Roncoroni A., Cappelini M.M., Dendi A., Il rosso e il blu (e antologia dantesca),Carlo

Signorelli Editore.

o Fotocopie da altri testi;

o DVD.

D) CONTENUTI: PIANO DI PROGRAMMA ANNUALE

Il programma sarà strutturato in moduli a loro volta suddivisi in unità didattiche

Modulo 1: “Il medioevo: Quadro culturale e letterario”.

U.D.1 La nascita delle letterature moderne;

U.D.2. La poesia delle origini in Italia;

Modulo 2: “Dante Alighieri ”.

U.D.1. La vita;

U.D.2. La figura di intellettuale e il pensiero;

U.D.3 Le opere minori

U.D.4 La Divina Commedia

Modulo 3: “L'autunno del medioevo: quadro culturale e letterario”.

U.D.1. La crisi della civiltà medioevale e il preannuncio di una nuova età

U.D.2 La nuova figura dell'intellettuale e i generi letterari.

Modulo 4: “Francesco Petrarca”.

U.D.1. La vita;

U.D.2 Il poeta del dissidio interiore

U.D.3 il padre dell'umanesimo

U.D.4 Le opere in latino.

Modulo 5: “Giovanni Boccaccio ”

U.D.1. La vita;

U.D.2 La figura dell'intellettuale e la visione laica

U.D.3 Le opere minori

U.D.4 Il Decameron

Modulo 6: “Il quattrocento: quadro culturale e letterario”

U.D.1. L' Umanesimo

U.D.2. I generi letterari .

U.D.3 Luigi Pulci

U.D.3 Matteo Maria Boiardo

Modulo 7: “Il cinquecento: quadro culturale e letterario”.

U.D.1. Il Rinascimento;

U.D.2. Classicismo e anticlassicismo

U.D.3 La novellistica e il teatro

Modulo 8: “Ludovico Ariosto ”.

U.D.1. la vita;

U.D.2. Ariosto uomo del rinascimento

U.D.3 La produzione letteraria

U.D.4 Orlando Furioso

Modulo 9: “Machiavelli e Guicciardini”.

U.D.1. le figure intellettuali e il pensiero politico;

U.D.2. Il principe.;

Modulo 10: “Torquato Tasso ”.

U.D.1. La vita

U.D.2. La personalità

U.D.3 la poetica e le opere

U.D.4 la Gerusalemme Liberata

Tale piano annuale potrà subire variazioni in qualsiasi momento in relazione alle esigenze del

docente e in relazione all'apprendimento degli alunni.

E) VERIFICA E VALUTAZIONE

E.1. Tipologia delle verifiche

Produzione di testi scritti (analisi del testo; saggio breve e articolo di giornale; tema-

relazione);

Verifiche orali su argomenti del programma;

Test di verifica variamente strutturati sugli argomenti svolti;

Ripetizione dell’argomento trattato all’inizio della lezione successiva.

E.2. Criteri di valutazione

La valutazione singola terrà conto del livello di partecipazione e dunque delle riflessioni e

considerazioni svolte durante le lezioni, della qualità dell’impegno, dell’attenzione, della puntualità

e delle assenze e soprattutto dei progressi effettuati. Si tratterà dunque di una valutazione basata sul

processo di apprendimento da considerare “in itinere”, anche se il voto finale si baserà,

naturalmente, anche sul grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, ma tenendo sempre presente

il punto di partenza.

Colleferro , 27 Ottobre 2014 L'Insegnante

Ilaria Pelle

Istituti Paritari “Giovanni Falcone”

Istituto Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing

Classe III

A. S. 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

DI

STORIA

LA CLASSE

A.1. Strumenti utilizzati per rilevare i livelli di partenza:

Osservazione della classe mediante lezioni partecipate e aperte che abbiano come scopo

la verifica della conoscenza del programma generale del biennio e il livello di interesse

degli alunni agli argomenti della storia medioevale e moderna oltre che la constatazione

dell’acquisizione della terminologia storica.

A.2. Situazione della classe

Il ripasso generale di quanto già studiato nell’anno precedente ha rilevato una preparazione

non omogenea sugli argomenti trattati: per alcuni pienamente sufficiente e per altri non

ancora sufficiente. Inoltre soltanto pochi elementi della classe mostrano la conoscenza di un

appropriato linguaggio storiografico (è da considerare che non tutti gli alunni hanno la stessa

provenienza scolastica).

Nonostante ciò tutti mostrano interesse per la disciplina e partecipano abbastanza

attivamente alla lezione alcuni e in modo più altalenante altri. Dunque, per questi ultimi, è

meno facile la comprensione e la memorizzazione degli argomenti che via via si affrontano.

Di conseguenza se l’apprendimento avviene per una parte in modo veloce, per gli altri

risente del fatto che non si applica un metodo corretto allo studio della Storia. Il

comportamento degli alunni è abbastanza corretto e la classe mostra di possedere una

sufficiente scolarizzazione (ad eccezione di un unico caso).

B) FINALITA’ GENERALI ED OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA

DISCIPLINA.

B.1 FINALITA’ GENERALI DELL’INSEGNAMENTO

L’insegnamento di Storia è finalizzato a promuovere e sviluppare:

La capacità di recuperare la memoria del passato in quanto tale;

La capacità di orientarsi nel presente avendo come riferimento i “giusti modelli” del

passato;

La capacità di contestualizzare sull’asse del tempo e dello spazio gli eventi trattati;

La capacità di comprendere l’attualizzazione e la riproposizione di schemi del

passato nel presente (la ciclicità delle crisi economiche);

La comprensione delle fasi di evoluzione della civiltà umana e, allo stesso modo,

delle fasi di regressione;

La comprensione del senso della Storia come insegnamento atto a favorire la non

riproposizione di soluzioni alle questioni che si sono rivelate già traumatiche per

l’uomo nel Medioevo e nel Rinascimento (ad esempio le guerre, i conflitti religiosi,

etc.);

La consapevolezza della necessità di selezionare e valutare criticamente le

testimonianze (metodo dello storico).

B.2 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA DISCIPLINA

Lo studente deve dimostrare di:

Confrontare, in casi semplici, le differenti interpretazioni che gli storici danno di un

medesimo fatto o fenomeno, in riferimento anche alle fonti usate;

Ricostruire le connessioni sincroniche e gli sviluppi diacronici riferiti ad un

determinato problema storico studiato.

Conoscere i contenuti storici e dunque il tempo, lo spazio e la forma dei fatti trattati,

attraverso lo sviluppo di un adeguato metodo di studio;

Esporre in forma chiara e con un adeguato linguaggio le questioni storiche studiate;

Distinguere i molteplici aspetti di un evento e l’incidenza in esso dei diversi soggetti

storici (individui, gruppi sociali);

Interpretare e valutare, in casi semplici, le testimonianze utilizzate (fatti, ragioni,

opinioni e pregiudizi); individuare incoerenze ecc..;

Confrontare, in casi semplici, le differenti interpretazioni che gli storici danno di un

medesimo fatto o fenomeno, in riferimento anche alle fonti usate;

Ricostruire le connessioni sincroniche e gli sviluppi diacronici riferiti ad un

determinato problema storico studiato.

C) CONTENUTI: PIANO DI PROGRAMMA ANNUALE

Il programma sarà strutturato in moduli, a loro volta, suddivisi in unità didattiche

Modulo 1: “La rinascita dopo il mille”.

U.D.1 Il mondo rurale;

U.D.2. La città: artigiani e mercanti;

U.D.3. L'Italia dei comuni.

Modulo 2: “Chiesa e Impero fra XII e XIII secolo ”.

U.D.1. Potere laico e potere ecclesiastico;

U.D.2. La riforma della chiesa;

U.D.3 L'impero verso la crisi.

Modulo 3: “la crisi economica e demografica ”.

U.D.1. La crisi del trecento

Modulo 4: “La crisi politica”.

U.D.1. Papato e Impero nella crisi;

U.D.2 Il consolidarsi delle monarchie nazionali.

Modulo 5: “L'Italia dei poteri regionali ”

U.D.1. Dal comune al Principato;

U.D.2. Umanesimo e Rinascimento ;

Modulo 6: “Scoperte e conquiste ”

U.D.1. La rivoluzione astronomica;

U.D.2. La conquista del nuovo mondo .

Modulo 7: “Riforma e Controriforma”.

U.D.1. Il protestantesimo;

U.D.2. L' età della Controriforma;

Modulo 8: “La nascita del capitalismo ”.

U.D.1. Carlo V e la nascita del capitalismo;

U.D.2. Le grandi potenze del secondo cinquecento;

Modulo 9: “Le grandi monarchie nazionali fra assolutismo e parlamentarismo”.

U.D.1. Il seicento tra crisi e sviluppo protestantesimo;

U.D.2. Impero Francia e Inghilterra nel XVII secolo;

Tale piano annuale potrà subire variazioni in qualsiasi momento in relazione alle esigenze del

docente e in relazione all'apprendimento degli alunni.

D) METODOLOGIA DIDATTICA: STRATEGIE E STRUMENTI

a) strategie

o Lezione frontale e aperta con lo stimolo al dibattito sulle questioni centrali da parte degli

alunni;

o Lettura in classe del libro di testo, al fine di guidare l’alunno nella metodologia di studio e

di fargli acquisire un adeguato linguaggio storiografico;

o Produzione di schemi e riassunti;

o Interdisciplinarietà con altre discipline quali la Geografia e l’Educazione civica e non

ultima per importanza la Letteratura (autori e opere);

b) strumenti

o Libri di testo in adozione;

o Atlante storico (se necessario)

o Lettura e analisi dei testi

o Visione di film o documentari storici riguardanti il periodo trattato.

c) sussidi didattici

o Libro di testo adottato: De Luna G., Meriggi M., Sulle tracce del tempo 1, Paravia

E) VERIFICA E VALUTAZIONE

E.1. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE VERIFICHE

o Interrogazioni orali su argomenti del programma (due o tre per ogni trimestre);

o Test scritti sugli argomenti svolti;

o Riferimenti agli argomenti della Storia anche durante le interrogazioni di Educazione Civica

e Italiano (interdisciplinarietà).

E.2. CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione singola terrà conto del livello di partecipazione e dunque delle osservazioni e

considerazioni svolte durante le lezioni, della qualità dell’impegno, dell’attenzione, della puntualità

e delle assenze e soprattutto dei progressi effettuati. Si tratterà dunque di una valutazione basata sul

processo di apprendimento da considerare “in itinere”, anche se il voto finale si baserà,

naturalmente, anche sul grado di raggiungimento degli obiettivi fissati, ma tenendo sempre presente

il punto di partenza.

Colleferro, 27 Ottobre 2014 L'insegnante

Ilaria Pelle

ISTITUTO "GIOVANNI FALCONE" – COLLEFERROI.T. AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

Programmazione didatticaA. S. 2014/2015

Classe: III AMateria: Lingua e civiltà franceseDocente: Antonella ErmellinoLibri di testo: F. Ponzi, A. Renaud, J. Greco, Le monde des affaires. Dossier de presse, Lang,2014.

Analisi della situazione di partenza.La classe presenta una conoscenza sufficiente della lingua francese. Le eventuali lacune saranno

colmate con una revisione di quelle che sono le strutture grammaticali di base.

Finalità.Lo studio della LS, dovrà contribuire a sviluppare negli alunni le capacità di comprensione e di

comunicazione. Al termine dell’anno scolastico gli alunni dovranno possedere le competenze che

gli consentano di comprendere messaggi orali e testi scritti di carattere generale.

Metodologia.L’attività didattica sarà svolta principalmente attraverso la conversazione e la lettura. La

grammatica sarà spiegata dal punto di vista della LS per evitare un precoce confronto con le

strutture della lingua madre. In classe si farà ricorso a CD audio per l’ascolto, laboratorio

linguistico.

Strumenti di lavoro.Libro di testo, testi di supporto, fotocopie di approfondimento sugli esercizi fatti in classe, Cd

audio, cartine geografiche, giornali e riviste, cd-rom, ecc.

Strumenti di verifica.Verranno effettuate verifiche di tipo scritto e orale al fine di controllare e valutare la capacità dello

studente di comunicare attraverso la lingua scritta ed orale.

Programmazione.

Grammaire.Révision du programme des annèes passées:

Les trois conjugaisons;

la phrase affermative, négative et intérrogative;

les pronoms relatifs;

les auxiliares être et avoir;

les prépositions;

l'accord des auxiliaires avec le participe passé;

la différence entre c’est, il est;

les galllicismes.

Civilisation. Le cadre naturel.

La région de l’île de France: un des centres de l’Europe.

La région Rhône-Alpes, une dimension européenne.

L’Arc méditerranéen: Provence - Alpes - Côtes d’azur.

L’Alsace-Lorraine, une région européenne.

L’Arc Atlantique: la Bretagne.

L’Espace Dom-Tom.

La francophonie.

Le rayonnement culturel: Paris.

Économie et gestion. L’entreprise.

L’enteprise et ses partenaires.

Les moyens de communication.

Présentation de la lettre commerciale.

Demande de documentation et de conditions de vente.

Demande de conditions particulières.

La commande.

La vente.

L’insegnante

Antonella Ermellino