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1 ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE G. PASTORIBRESCIA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. DP INDIRIZZO: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ARTICOLAZIONE: Produzioni e Trasformazioni ELABORATO nella seduta del 8 Maggio 2017 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA DOCENTE CONTINUITÀ INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ 3 4 5 3 4 5 Religione Prof. Perlotti Paolo X Lingua e Letteratura Italiana Prof.ssa Caniato Michela X X Storia Prof.ssa Caniato Michela X X Lingua straniera (Inglese) Prof.ssa Foray Daniela X Matematica Prof.ssa Trevisani Cristina X X X Produzioni Animali Prof. Bertoli Ivano X X Prof. Fornari Paolo X X X Produzioni Vegetali Prof. Vecchio Angelo X Biotecnologie Agrarie Prof. Vecchio Angelo X Economia, estimo, marketing e legislazione Prof.ssa De Benedetto Tiziana X X Prof Panizza Sergio X Gestione dell’ambiente e del territorio Prof. Treccani Guido X Trasformazione dei Prodotti Prof.ssa Curatolo Amelia X X X Prof. Riggi Angelo X Scienze Motorie e Sportive Prof.ssa Marrese Rosalba X Sostegno Prof.ssa Mastrostefano Monica X X X ALUNNI 01 BAGLIONI Sara 12 RONCARI Stefano 02 DELMIRANI Martina 13 SAOTTINI Alice 03 FORNONI Giulia 14 SCHIAVONI Francesca 04 GHIDINELLI Matteo 15 SERRA Rebecca 05 LODA Patrizia 16 TIRONI Federica 06 MACHINA Damiano 17 TRECCANI Giada 07 MANENTI Sara 18 ZENI Benedetta 08 NODARI Daniele 19 ZILIANI Nicola 09 PELATI Mattia 10 PEZZOTTI Luca 11 ROMANO Roberta

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ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “G. PASTORI” BRESCIA

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. DP

INDIRIZZO: Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ARTICOLAZIONE: Produzioni e Trasformazioni

ELABORATO nella seduta del 8 Maggio 2017

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA DOCENTE CONTINUITÀ INS. TECNICO-PRATICO CONTINUITÀ

3 4 5 3 4 5

Religione Prof. Perlotti Paolo X

Lingua e Letteratura Italiana

Prof.ssa Caniato Michela

X X

Storia Prof.ssa Caniato Michela

X X

Lingua straniera (Inglese)

Prof.ssa Foray Daniela

X

Matematica Prof.ssa Trevisani Cristina

X X X

Produzioni Animali Prof. Bertoli Ivano X X Prof. Fornari Paolo X X X

Produzioni Vegetali Prof. Vecchio Angelo X

Biotecnologie Agrarie Prof. Vecchio Angelo X

Economia, estimo, marketing e legislazione

Prof.ssa De Benedetto Tiziana

X X Prof Panizza Sergio X

Gestione dell’ambiente e del territorio

Prof. Treccani Guido X

Trasformazione dei Prodotti

Prof.ssa Curatolo Amelia

X X X Prof. Riggi Angelo X

Scienze Motorie e Sportive

Prof.ssa Marrese Rosalba

X

Sostegno Prof.ssa Mastrostefano Monica

X X X

ALUNNI

01 BAGLIONI Sara 12 RONCARI Stefano

02 DELMIRANI Martina 13 SAOTTINI Alice

03 FORNONI Giulia 14 SCHIAVONI Francesca

04 GHIDINELLI Matteo 15 SERRA Rebecca

05 LODA Patrizia 16 TIRONI Federica

06 MACHINA Damiano 17 TRECCANI Giada

07 MANENTI Sara 18 ZENI Benedetta

08 NODARI Daniele 19 ZILIANI Nicola

09 PELATI Mattia

10 PEZZOTTI Luca

11 ROMANO Roberta

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PROFILO PROFESSIONALE

Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria:

ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;

interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.

In particolare, è in grado di:

collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;

individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;

esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi;

effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio;

rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio;

collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali;

collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali.

2. Organizzare attività produttive ecocompatibili.

3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza.

4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza.

5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale.

6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate.

7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali.

8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

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OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE

Obiettivi culturali Obiettivi trasversali Obiettivi comportamentali

1 Osservare, conoscere e analizzare, anche da più punti di vista, le diverse realtà in modo da poter formulare giudizi ed operare scelte in modo autonomo, motivato e consapevole

Esprimersi efficacemente in forma sia scritta che orale, utilizzando anche appropriati linguaggi tecnici

Graduale superamento della visione egocentrica della realtà e acquisizione di un'ottica più vasta che tenga conto del punto di vista e dei diritti altrui e li rispetti

2 Esprimersi in modo preciso ed efficace e comprendere significati ed implicazioni dei messaggi altrui

Analizzare ed interpretare testi e documenti di diversa natura

Disponibilità al dialogo e al riesame delle proprie posizioni attraverso il confronto

3 Adattarsi con flessibilità ai diversi contesti e a situazioni professionali nuove, attuando processi di educazione permanente anche attraverso l'attitudine all'autoapprendimento

Effettuare scelte e prendere decisioni ricercando ed assumendo le opportune informazioni

Autocontrollo fisico ed emozionale

4 Organizzare il proprio sapere in modo interdisciplinare applicandolo ai diversi contesti

Capacità di lavorare produttivamente sia in modo autonomo che in gruppo

5 Esprimere giudizi adeguatamente motivati

Acquisizione del senso di responsabilità anche attraverso la consapevolezza delle conseguenze del proprio operato sia per sé che per la collettività

6 Elaborare dati ed analizzare situazioni ed esperienze in modo efficace per favorire processi decisionali

Nell’articolazione “Produzioni e trasformazioni” vengono approfondite le problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie.

Discipline specifiche

Articolazione “Produzioni e trasformazioni”

Discipline III IV V

Produzioni animali 3 3 2

Complementi di matematica 1 1

Produzioni vegetali 5 4 4

Trasformazione dei prodotti 2 3 3

Economia, estimo, marketing e legislazione 3 2 3

Genio rurale 3 2

Biotecnologie agrarie 2 3

Gestione dell’ambiente e del territorio 2

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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO

Al termine dello scrutinio sulla base degli esiti del singolo studente vengono assegnati i punti di credito. Le modalità d’assegnazione del punteggio di credito scolastico sono fissate dalla Tab. A allegata al D.M. 42/2007 La fascia alta della banda di oscillazione viene assegnata agli alunni in possesso di almeno tre dei seguenti descrittori:

1. Regolarità della frequenza

2. Impegno, interesse e partecipazione;

3. Partecipazione positiva ad attività integrative proposte dall’Istituto (tutte le attività aggiuntive certificate dalla scuola)

4. Crediti formativi certificati da Enti esterni;

5. Media dei voti con parte decimale maggiore o uguale a 0,5.

CLIL

In applicazione del regolamento per il riordino degli Istituti Tecnici, la classe ha svolto: - 3 ore di lezione con la prof.ssa Apostoli, docente di scienze dell’istituto; - 8 ore di lezione con il prof. Brodini, insegnante di inglese dell’istituto;

trattando, in lingua inglese, temi relativi agli OGM e ai settori dell’azienda agraria stalla e serra secondo i progetti di seguito allegati.

PROGETTO CLIL Referente del progetto: Prof.ssa Paola Scifo Docente coinvolto nel progetto sulla classe 5DP: Prof. Enrico Brodini. Obiettivi Il progetto Content Language Integrating Learning (CLIL) si prefigge l’obiettivo di implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso di studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico e adeguato. Durante le ore destinate al progetto, agli studenti sarà richiesto di interagire con l’insegnante e fra di loro in lingua inglese e di illustrare le attività a cui sono dediti in maniera esaustiva e il più precisa possibile. Verrà dato particolare risalto alle pratiche che contraddistinguono l’agricoltura sostenibile e alle scelte messe in atto da quest’istituto. Il fine di tale progetto è di permettere agli studenti di analizzare ed approfondire i contenuti disciplinari previsti dalle programmazioni presentate dai docenti curricolari, utilizzando la lingua straniera come lingua veicolare, e favorendo, così, la loro capacità di relazionare in lingua inglese riguardo argomenti specifici. Proposta Si propone un primo incontro in classe (ca. 2 ore) durante il quale, attraverso alcune video proiezioni di materiale didattico in lingua inglese e le relative spiegazioni e osservazioni da parte del docente/facilitatore, verranno presentati i contenuti del progetto e formulate le consegne delle tre attività previste negli altrettanti settori d’interesse proposti dall’Istituto. Durante i successivi tre incontri (2 ore cad.) a scadenza settimanale gli studenti, divisi in piccoli gruppi di lavoro (3-5 studenti/gruppo), presenteranno un elaborato scritto per ognuna delle tre attività proposte e qui di seguito elencate. L’elaborato dovrà essere redatto in lingua inglese a cura degli studenti partecipanti di ogni gruppo (minimo 5, massimo 10 pagine dattiloscritte. Il docente istruirà sulla formattazione del testo) e da loro esposto oralmente ai compagni e al docente durante le tre uscite previste per ogni classe nei vari settori aziendali, così da permettere ad ogni gruppo di trattare contenuti relativi ai tre ambiti principali dell’attività curricolare offerta dall’Istituto. Il docente/facilitatore coordinerà gli interventi dei componenti del gruppo e a sua discrezione, potrà porre qualche domanda relativa al materiale presentato dai docenti e all’elaborato proposto dagli studenti stessi.

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1. Settore allevamenti: allevamento del bestiame da carne e da latte, alimentazione,

produzione del latte, filiera del latte e produzione degli alimenti per la stalla. In questo

modulo particolare attenzione verrà rivolta verso le caratteristiche peculiari degli

edifici preposti e adibiti alla cura e all’allevamento del bestiame.

2. Settore florovivaistico: tipologie di serre, strutture, coperture, materiali, sistemi di

irrigazione, riscaldamento, ventilazione e possibili opzioni nella conduzione delle

stesse e principali pratiche florovivaistiche. Produzioni floricole principali in serra e

ambiente protetto delle coltivazioni vivaistiche in vaso, riconoscimento delle principali

essenze arboree, arbustive ed erbacee utilizzate in campo ornamentale,

riconoscimento delle principali specie che si prestano alla coltivazione in serra.

Il materiale didattico verrà caricato in forma digitale sul registro elettronico e scaricato dagli studenti. Lo stesso verrà presentato in due distinti files pdf, suddiviso nelle due attività relative agli altrettanti settori d’interesse. Detto materiale fornirà uno spunto utile allo svolgimento dell’esercitazione stessa. Sarà cura degli studenti, sulla base delle richieste del docente, del materiale fornito e di quello che ricercheranno in forma autonoma, impegnarsi nell’elaborazione e successiva presentazione in lingua inglese di un loro elaborato, dimostrando sia conoscenza della materia specifica e della lingua settoriale che competenza linguistica, tecnica e strategica che, il docente, in fase di valutazione, potrà apprezzare nelle scelte comunicative e nell’esposizione del gruppo e del singolo. Si propone la seguente suddivisione di topic:

The Greenhouse general outlook

The Farmyard cattle housing

Greenhouse structures Climate control – ventilation, heating and shading Irrigation – drip and sprinkler systems, spray Nursery gardening – potted plants and seedlings Potting – compost and soil composition Flowering plants – herbaceous annuals and perennials Cacti and succulents

Dairy farm cowshed and barn – structures Fencing and hedging Cowsheds and bedding Fodder production – hay and silage Cattle feed – production and preparation Nutritional value of fodder and feed (appeal, digestibility and storage) Animal Welfare Charter

La valutazione del progetto si è tradotta in un voto pratico su lingua inglese. Nella valutazione sono stati tenuti in considerazione diversi aspetti tra cui la conoscenza della materia specifica, la capacità di esposizione orale in lingua straniera, la conoscenza della microlingua settoriale, la comprensione e l'approccio rispetto alla consegna, la capacità di interazione col gruppo e altri aspetti che evidenziano sia le conoscenze specifiche che le competenze dello studente (problem solving).

PROGETTO CLIL: OGM Referente del progetto: Prof.ssa Paola Apostoli Obiettivi Il progetto Content Language Integrating Learning (CLIL) si prefigge l’obiettivo di implementare la competenza linguistica degli studenti negli ambiti specifici del loro percorso

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di studi, principalmente attraverso lo sviluppo di un vocabolario di microlingua specifico e adeguato. Durante le ore destinate al progetto, agli studenti sarà richiesto di interagire con l’insegnante e fra di loro in lingua inglese. Il progetto ha come argomento principale gli organismi geneticamente modificati. Nello specifico verranno definiti gli OGM, saranno fatti dei confronti tra l’agricoltura tradizionale, la selezione naturale e gli organismi ingenierizzati, verranno mostrate agli studenti le tecniche biotecnologiche utilizzate per ottenere tali organismi e saranno presentati loro alcuni esempi di OGM. Verranno quindi identificati quali sono i prodotti GM e dove vengono principalmente coltivati. Infine si delineerà qual è la situazione attuale in Europa e principalmente in Italia e verrà fatto un bilancio tra benefici e rischi delle colture GM. Alla lezione frontale teorica, svolta con l’utilizzo della proiezione di slides e di un filmato, seguirà poi un dibattito con l’obiettivo di avviare un confronto aperto tra gli alunni in lingua inglese. Tale progetto è stato eseguito in compresenza con i docenti di biotecnologie agrarie ed ha come fine quello di permettere agli studenti di analizzare ed approfondire un argomento attualmente molto importante nel mondo dell’economia agro-industriale. L’utilizzo della lingua straniera come lingua veicolare inoltre favorisce la loro capacità di relazionare in lingua inglese riguardo argomenti specifici che potranno trovarsi a dover utilizzare in un futuro a livello internazionale. Proposta Si propongono due incontri in classe (2 ore totali) durante i quali, attraverso alcune video proiezioni di materiale didattico in lingua inglese e le relative spiegazioni e osservazioni da parte del docente/facilitatore, verranno presentati i contenuti del progetto. Infine verrà stesa una verifica in inglese per analizzare l’apprendimento dei contenuti del progetto (1 ora) il cui voto verrà inserito nella disciplina “Biotecnologie agrarie”. Il materiale didattico verrà rilasciato agli studenti insieme a materiale supplementare in italiano per meglio comprendere ed approfondire i contenuti della lezione ed in particolare le tecniche biotecnologiche spiegate durante la lezione.

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è costituita da 19 allievi di cui 12 femmine e 7 maschi tutti provenienti dalla classe 4DP dello scorso anno. Il percorso di studi è stato regolare per la quasi totalità degli studenti. Il gruppo classe iniziale, che in terza era costituito da 25 elementi, è stato ridotto di tre studenti nel passaggio al quarto anno e di altri tre studenti nel passaggio in quinta. Per quanto riguarda la continuità didattica, la classe non ha potuto beneficiare della stabilità del corpo docente per tutto il triennio, come emerge chiaramente dalla tabella a pag.1 del presente documento. Anche nel passaggio dalla classe terza alla quarta l’avvicendamento di insegnanti è stato consistente, sia nelle discipline dell’area d’indirizzo che in quelle dell’area comune. Gli studenti si sono sentiti penalizzati da questo continuo cambio di docenti e in alcuni casi hanno faticato ad adattarsi ai nuovi metodi e alle diverse richieste. La classe, nel corso del triennio, ha incontrato alcune difficoltà a livello di coesione interna, dovute anche a modalità relazionali competitive, che a tratti hanno condizionato il clima generale della vita scolastica. L’atteggiamento prevalente verso il corpo docente è stato sereno e abbastanza collaborativo. Dal punto di vista disciplinare la classe non ha evidenziato particolari problematiche comportamentali, fatta eccezione per qualche sporadico episodio riguardante singoli individui. In particolare durante le conferenze, le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, sia di quarta che di quinta, il comportamento è stato sempre corretto. La classe si è mostrata generalmente interessata allo svolgimento dell’attività didattica in quasi tutte le discipline; gli elementi più motivati hanno saputo partecipare attivamente, fornendo in modo costruttivo il loro apporto personale, mentre la restante parte degli studenti ha evidenziato un atteggiamento meno propositivo. Nella classe è presente un gruppo di allievi dotati di buone capacità, sia di analisi che di sintesi, che si sono sempre impegnati con costanza e regolarità in tutte le discipline, raggiungendo buoni risultati di apprendimento. Altri studenti, pur impegnandosi in modo regolare, hanno evidenziato uno studio più mnemonico e nozionistico, che ha comunque consentito loro di raggiungere un profitto positivo. Un gruppo di studenti, infine, ha manifestato ritmi di apprendimento più lenti: alcuni non sono stati supportati dalla necessaria continuità di studio, altri hanno invece cercato di superare le difficoltà e di colmare le lacune pregresse con sufficiente costanza, senza tuttavia giungere ad una preparazione completa e solida. Gli obiettivi prefissati dal consiglio di classe sono stati globalmente raggiunti. Per l’eventuale presenza di alunni con disabilità certificata (L. 104/92), disturbi specifici dell’apprendimento o con altri bisogni educativi speciali si rimanda alla documentazione riservata depositata in segreteria.

CONVEGNI, ORIENTAMENTO E VISITE L’offerta formativa è stata ampliata con le seguenti attività:

14/10/2016 e 20/10/2016: incontri sul tema “Bere consapevole”;

uscita didattica alla Cantina Sociale di Soave e all’Oleificio Ramanzini di Desenzano;

15/12/2016: Conferenza “Lotta al Doping”;

10/3/2017: Conferenza “Le polveri sottili” organizzata dall’Università Cattolica del

Sacro Cuore;

16/3/2017: Uscita didattica al “Vittoriale degli italiani” a Gardone Riviera;

Seminario organizzato dall'Università Cattolica Facoltà di Agraria di Piacenza sul

tema: "Il vino: da fonte energetica a bene voluttuario";

17/2/2017: Uscita didattica alla fiera agricola di Montichiari;

dal 27/3/2017 al 30/3/2017: viaggio d’istruzione a Chiesa Valmalenco;

Progetto Educhange (periodo novembre/gennaio).

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ELABORATI DA PRESENTARE ALLA FASE ORALE DELL’ESAME I seguenti elaborati sono stati ideati, realizzati e redatti dagli alunni con l’ausilio dei singoli docenti, quando interpellati a riguardo di specifiche parti o nozioni.

ALUNNO TITOLO DELL’ELABORATO

1 BAGLIONI Sara L’agricoltura biologica 2 DELMIRANI Martina Le arance 3 FORNONI Giulia Il ginandromorfismo 4 GHIDINELLI Matteo Il luppolo 5 LODA Patrizia Le mele 6 MACHINA Damiano Il cotone 7 MANENTI Sara Riqualificazione di un’area dismessa nel territorio valsabbino 8 NODARI Daniele Il latte 9 PELATI Mattia I cambiamenti climatici 10 PEZZOTTI Luca La mia azienda 11 ROMANO Roberta L’olio di palma 12 RONCARI Stefano La mia azienda 13 SAOTTINI Alice Il Bagòss 14 SCHIAVONI Francesca La Franciacorta 15 SERRA Rebecca Il miele 16 TIRONI Federica Cherato uveite erpetica (herpes) 17 TRECCANI Giada I limoni 18 ZENI Benedetta L’aloe 19 ZILIANI Nicola La mia esperienza alla scuola “G. Pastori”

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RELAZIONI DELLE SINGOLE DISCIPLINE

RELIGIONE DOCENTE: prof. Paolo Perlotti

La classe - composta da 14 alunni avvalentesi - ha dimostrato un positivo interesse e partecipazione alle attività proposte, specialmente per quanto riguarda i temi di attualità. Ha saputo organizzare il proprio impegno scolastico realizzando lavori di approfondimento e proficue discussioni nei confronti delle tematiche presentate. Ha maturato uno spirito critico, fondamentale per la trattazione degli argomenti.

OBIETTIVI

Superamento del proprio egocentrismo verso una visione inclusiva della realtà.

Capacità di sviluppare un maturo senso critico e un progetto personale di vita, riflettendo sulla propria identità nei confronti del messaggio cristiano.

Riconoscimento dei dati culturali sui quali si fonda una possibile epistemologia dell’ esistenza.

Sviluppo di una sintesi personale riguardante il senso della vita e il rispetto dell’ ambiente che ci circonda.

Capacità di esprimere giudizi adeguatamente motivati.

METODI

Lezioni frontali di esposizione

Lezioni frontali di sintesi e sistematizzazione

Problem solving

Cooperative learning

Didattica multimediale

STRUMENTI

Libri di testo

Quaderno

Supporti audiovisivi

CONTENUTI

il rapporto tra tecnica ed etica

le implicazioni presenti nel concetto di "Guerra"

le difficoltà della vita

il rapporto teologia - sapere scientifico

le implicazioni morali del XXI secolo

OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo totalmente positivo dal gruppo classe. Gli alunni hanno maturato la disponibilità al dialogo e al rispetto delle diversità culturali.

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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA DOCENTE: prof.ssa Michela Caniato

OBIETTIVI (STABILITI DAL DIPARTIMENTO DI LETTERE DEL TRIENNIO) Competenze da raggiungere 1 Storico – letteraria: Saper orientare idee, cultura e contesto letterario nella Storia. 2 Analitica: Comprensione e analisi di testi scritti di vario genere. 3 Critica: Confronto, interpretazione e commento di testi in relazione a epoche, movimenti, autori, generi e opere. Rielaborazione di idee e conoscenze. 4 Testuale: Impostazione e articolazione complessiva del testo. 5 Grammaticale: Utilizzo consapevole delle strutture grammaticali e del sistema ortografico e interpuntivo. 6 Lessicale - semantica: Disponibilità e scelta consapevole di risorse lessicali e interlessicali. 7 Ideativa: Capacità di elaborazione e riordino di contenuti e conoscenze. 8 Metodologica: elaborazione e uso di un metodo di studio personale ed efficace. 9 Contenutistica: Possesso e fruizione dei contenuti. 10 Espositiva: Impostazione e articolazione del discorso. Abilità da raggiungere 1 Storico- letteraria: Saper selezionare e ricostruire gli eventi e i fenomeni significativi dei periodi storici; saper individuare e collocare i fenomeni culturali significativi sull’asse del tempo; saper riconoscere i luoghi del potere e della cultura; saper individuare il rapporto tra cultura e potere; saper individuare le caratteristiche dei generi; saper contestualizzare un movimento ,un autore o un’opera; saper riconoscere il genere di appartenenza di un’opera; saper individuare i fenomeni sincronici e le loro interazioni; saper comprendere un’opera d’arte e individuare i rapporti tra letteratura, arte e cinema. 2 Analitica: Saper fare la parafrasi e il riassunto; saper utilizzare gli strumenti dell’analisi testuale; saper analizzare la molteplicità dei significati di un testo. 3 Critica: Saper individuare i caratteri specifici di un testo; saper contestualizzare un testo; saper spiegare la molteplicità dei significati di un testo; saper commentare gli aspetti di un testo; saper interpretare gli elementi caratterizzanti di un testo alla luce del pensiero e della poetica dell’autore; saper coglier le relazioni tra testi, movimenti, epoche, generi diversi; saper confrontare epoche, movimenti, autori, opere, testi; saper comprendere e utilizzare testi di critica ai fini di un giudizio critico personale. 4 Testuale: Rispettare le consegne; saper scrivere un testo coeso e coerente in base alle consegne; saper organizzare un testo in capoversi e/o paragrafi; saper riassumere un testo; saper produrre testi di tipologie diverse. 5 Grammaticale: Saper scrivere in modo corretto dal punto di vista ortografico e morfosintattico; usare consapevolmente i segni di punteggiatura. 6 Lessicale- semantica: saper usare un lessico appropriato e, all’occorrenza, linguaggi settoriali; saper parafrasare un testo. 7 Ideativa: Saper selezionare gli argomenti in modo pertinente; saper organizzare gli argomenti intorno ad un’idea di fondo; saper organizzare la disposizione degli argomenti in maniera logica e consequenziale; saper rielaborare le conoscenze per esprimere commenti e valutazioni personali motivati. 8 Metodologica: Saper selezionare e gerarchizzare i contenuti in fase di lettura; saper riconoscere i concetti chiave; saper usare strumenti di schematizzazione e di sintesi; saper usare strategie di memorizzazione di informazioni e dati. 9 Contenutistica: Saper ricostruire momenti e fenomeni significativi della storia della letteratura; saper contestualizzare un movimento, un autore, un’opera, un testo; saper analizzare i livelli di un testo. 10 Espositiva: Saper rispondere in modo pertinente alle domande; saper esporre in modo

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coeso e coerente; saper articolare un discorso in base a un’organizzazione logica. Obiettivi minimi - Produrre elaborati scritti formalmente corretti, espositivamente chiari e globalmente coesi; - Saper organizzare e gestire un’esposizione orale in modo chiaro, coerente ed esaustivo; - Saper scegliere e gestire diversi tipi di registro; - Saper riassumere contenuti e concetti in modo esaustivo. Quinto anno - Correttezza formale dell’elaborato con soglia di tolleranza all’errore grammaticale fissata a 1 errori per facciata, comunque non superiori ai 2 totali nell’elaborato; - Capacità di organizzare un’esposizione orale su argomento concordato in modo autonomo, chiaro e puntuale senza l’ausilio di appunti o schemi logici; - Volontà riscontrabile di recupero di una valutazione insufficiente; - Competenza espositiva riscontrabile nella capacità di esporre in un Italiano corretto e il più possibile preciso.

CONTENUTI L’ETA’ DEL POSITIVISMO: IL NATURALISMO E IL VERISMO. IL POSITIVISMO E LA SUA DIFFUSIONE. Una nuova fiducia nella scienza. Un nuovo indirizzo di pensiero : il Positivismo. La fiducia nel progresso e l’esigenza di realismo. La filosofia “positiva” di Comte. Taine e Durkheim. La nascita dell’evoluzionismo. Darwin e la teoria dell’evoluzione. L’origine dell’uomo. Il darwinismo sociale e l’evoluzionismo di Spencer. IL NATURALISMO E IL VERISMO. Dal Naturalismo al Verismo. Il Realismo alle origini del Naturalismo. Flaubert tra Realismo e Naturalismo. Il Naturalismo. Le basi ideologiche del Naturalismo.I fratelli Goncourt. Zola. Guy de Maupassant. Il Verismo. L’influenza del Naturalismo in Italia.Capuana, il teorico del Verismo. Verga : principi e tecniche narrative del Verismo. Naturalismo e Verismo a confronto. LE ESPRESSIONI LETTERARIE DEL NATURALISMO.. . E.ZOLA : breve presentazione dell’autore ,lettura ed analisi di : “Osservazione e sperimentazione “ ( da “Il romanzo sperimentale”), “Gervasia e lall’Assommoir” ( da “L’Assommoir”). GIOVANNI VERGA . La vita. Le opere: la fase preverista; la fase verista; l’ultima fase. Il pensiero e la poetica . La visione della vita nella narrativa di Verga. L’approdo al Verismo. I testi programmatici della poetica verista. Le tecniche narrative. Verga e Zola. “Vita dei campi “: i contenuti della raccolta,i temi, le tecniche narrative. Lettura ed analisi di : “ La Lupa”, Un documento umano” ( Prefazione a “L’amante di Gramigna”). “I Malavoglia” : la genesi del romanzo, la trama, la struttura, il tempo, la visione pessimistica,l’ideale dell’ostrica,lo scontro tra il vecchio e il nuovo,le tecniche narrative. Lettura ed analisi di : “Prefazione”. “Novelle rusticane”: le vicende editoriali, l’ambientazione e i personaggi, i temi, le tecniche narrative, il confronto con “Vita dei campi”. Lettura ed analisi di : “La roba”. “Mastro -don Gesualdo “: le vicende editoriali, il mito della “roba”, lo spazio e il tempo, il significato dell’opera,le tecniche narrative. Lettura ed analisi di : “ La morte di Gesualdo”. Oltre alle letture antologiche, ogni studente ha effettuato la lettura integrale di una delle opere a sua scelta. IL DECADENTISMO. UNA NUOVA SENSIBILITA’.

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Il superamento del Positivismo. Il tramonto del Positivismo.La ripresa di motivi romantici. Tendenze artistiche. L’affermarsi del Decadentismo. Termine, periodizzazione, manifesti. Il significato di Decadentismo. La periodizzazione del movimento decadente. Intellettuali, riviste e manifesti. Le radici filosofiche e scientifiche del Decadentismo. La scoperta “scientifica” dell’interiorità. L’indirizzo nichilista e il superuomo : Nietzsche. Lo spirito dionisiaco e lo spirito apollineo. Lo spiritualismo e il problema del tempo: Bergson . L’intuizionismo. Freud e la nascita della psicanalisi. Una psiche su tre livelli. Einstein e la teoria della relatività. I caratteri del Decadentismo. La sensibilità decadente. I temi della letteratura decadente.Le figure del Decadentismo. Le correnti del Decadentismo. Il Preraffaelismo. Il Simbolismo. I poeti “maledetti”. L’Estetismo. Il Decadentismo in Italia e in Europa. L’esperienza decadente in Italia. Le tendenze decadenti europee. Lettura integrale di : Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Grey”. GIOVANNI PASCOLI. La vita. Le opere. Le raccolte poetiche. La poesia latina e i saggi. Il pensiero e la poetica . Fra umanitarismo e nazionalismo: i valori della concordia e della solidarietà; Pascoli e il nazionalismo. Una nuova poetica : la poetica del “fanciullino”, la poesia come mezzo di conoscenza, l’influsso del Simbolismo,l’impressionismo pascoliano. Temi, motivi, simboli. I temi e i motivi della poesia pascoliana. L’innovazione stilistica. Linguaggio analogico e allusivo; la sinestesia. I simboli. La struttura sintattica. La metrica. Aspetti fonici. Il plurilinguismo. Pascoli e la poesia italiana del Novecento. Lo sperimentalismo. La fortuna di Pascoli. “Myricae” :le edizioni, la struttura, il titolo, i temi, lo stile. Lettura ed analisi di : Lavandare”, “X Agosto”, “L’assiuolo”. “Canti di Castelvecchio” : le vicende editoriali e il titolo , i temi. Lettura ed analisi di : “ Nebbia”, “Il gelsomino notturno, “La mia sera”. GABRIELE D’ANNUNZIO. La vita. Le opere. Dagli esordi all’Estetismo decadente. La produzione del superuomo. I romanzi. L’influsso di Nietzsche. I romanzi del superuomo. Le opere in versi e teatrali. L’ultimo D’Annunzio: il periodo notturno. Il pensiero e la poetica. Gli esordi. L’Estetismo decadente. L’influsso del Simbolismo e l’approdo alla prosa lirica: l’esperienza del Simbolismo, autobiografismo e frammentismo. Tra letteratura e vita . La “bontà”. D’Annunzio e Nietzsche. La figura del superuomo. Dionisiaco e Panismo. Eroismo e narcisismo: il poeta vate, il rapporto arte-pubblico. “Laudi”. Struttura, i libri .lo stile. Lettura ed analisi di : “ La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto””I pastori”. “Il piacere” . La trama, il protagonista, le figure femminili e l’amore, il genere,le tecniche narrative. “ “Notturno”. Le circostanze compositive, la struttura, i temi, lo stile. Lettura ed analisi di :” Deserto di cenere”. LA NARRATIVA DEL NOVECENTO. LE NUOVE FRONTIERE DEL ROMANZO DEL NOVECENTO. L’età della crisi. Il contesto politico, socio-economico e culturale. I presupposti filosofici e scientifici. Verso l nascita del romanzo moderno. I principali autori del romanzo della crisi. Il romanzo in Europa: J. Conrad, T. Mann, F. Kafka, M. Proust, J. Joyce. Il romanzo in Italia. Svevo e Pirandello. Lettura ed analisi di : M. Proust “ La madeleine” ( da “ Alla ricerca del tempo perduto”). LE AVANGUARDIE STORICHE. Significato e caratteristiche generali. L’ Espressionismo ( elementi fondamentali). Il Futurismo .La nascita del Futurismo. I principi dell’ideologia futurista. I manifesti futuristi. Le “serate futuriste”. La letteratura futurista. I temi e i principi di poetica.

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ITALO SVEVO. La vita. Le opere. I primi romanzi. Il periodo del “silenzio letterario”. “La coscienza di Zeno” e le ultime opere. Il pensiero e la poetica. La formazione culturale : l’incontro con Schopenhauer, Darwin, Dostoevskij e Nietzsche, Joyce e la letteratura contemporanea, l’interesse per la psicanalisi. Gli influssi e le nuove tecniche narrative: tra Realismo e Naturalismo, l’adozione di nuove tecniche narrative. “Una vita” . La trama, la figura dell’inetto, l’ambientazione della vicenda, gli influssi letterari ed ideologici, le tecniche narrative e la struttura. Lettura ed analisi di :” L’insoddisfazione di Alfonso”. “Senilità”. La trama, la figura dell’inetto e il sistema dei personaggi, le tecniche narrative. Lettura ed analisi di : “ Amalia muore”. “La coscienza di Zeno”. I modelli e il genere dell’opera: i modelli sveviani l’interesse per la psicanalisi, il significato di “coscienza”, autobiografia o romanzo psicanalitico. La struttura e i contenuti : la struttura, i contenuti. L’impianto narrativo e lo stile : le tecniche narrative, lo stile. Lettura ed analisi di : “ Prefazione e preambolo”, “Una catastrofe inaudita”. Oltre a ciò, ogni studente ha letto integralmente l’opera. LUIGI PIRANDELLO. La vita. Le opere. Le poesie, le novelle, i saggi : le prime prove, le novelle, “L’umorismo”. I romanzi. Il teatro . L’innovazione teatrale: la rivoluzione teatrale, le maschere, vita e teatro. Il teatro dialettale e il teatro del grottesco. Il “teatro nel teatro”. Il “teatro dei miti”. Il pensiero e la poetica. La formazione verista e gli studi di filosofia e psicologia: l’influsso del Verismo, le influenze degli studi di psicologia e filosofia. La maschera e la crisi dei valori: forma e vita, le trappole, alienazione e solitudine, la “filosofia del lontano” e il “forestiere della vita”, l’oltre. La difficile interpretazione della realtà : relativismo conoscitivo e incomunicabilità, la crisi dei valori r la “lanterninosofia”. I personaggi e lo stile: i personaggi pirandelliani, lo stile. “ L’umorismo”. Tra saggio e dichirazione di poetica, l’umorismo come “sentimento del contrario”, i modelli culturali. Lettura ed analisi di : “ Il sentimento del contrario”. “Il fu Mattia Pascal”. La trama, la struttura e i temi,la visone del mondo, le tecniche narrative e lo stile. Lettura ed analisi di : “Io e l’ombra mia”. “ Uno, nessuno e centomila”. La composizione, la struttura, la vicenda, la lingua e lo stile. Lettura integrale dell’opera. “Sei personaggi in cerca d’autore”. La composizione e le rappresentazioni, la trama, i piani della vicenda, i temi, la novità drammaturgica, innovazioni scenografiche e di regia. Lettura ed analisi di : “ La condizione di “ personaggi “ “. LA POESIA ITALIANA TRA ERMETISMO E ANTINOVECENTISMO. Caratteri generali. GIUSEPPE UNGARETTI. La vita. Le opere. “l’allegria”, “Sentimento del tempo”, “Il dolore, “La terra promessa”, “Un grido e paesaggi”, “Il taccuino del vecchio”, “Vita di un uomo”, la prosa. Il pensiero e la poetica. La prima fase : lo sperimentalismo. La lezione simbolista. Autobiografismo e parola poetica. Le innovazioni stilistiche. La seconda fase : il recupero della tradizione. Il ritorno all’ordine, il “barocco” ungarettiano”, un nuovo stile e una nuova sensibilità. L’influenza di Ungaretti sulla poesia del Novecento. “Allegria”. Dal “porto sepolto” all’ “ Allegria. Il titolo, la struttura, i temi, il ruolo del poeta e della poesia., la parola pura ed essenziale,lo sperimentalismo. Lettura ed analisi di : “In memoria”, “I fiumi”. “Sentimento del tempo”. Il recupero della tradizione, la struttura dell’opera, oltre la dimensione soggettiva, i temi, il paesaggio e la Roma barocca, “Sentire il tempo”, lo stile. Lettura ed analisi di : “ La madre”. “Il dolore” . La genesi, la struttura e i temi, il significato dell raccolta, lo stile. Lettura ed analisi di : “ Non gridate più”. EUGENIO MONTALE. La vita. Il pensiero e la poetica. Il “male di vivere”. La funzione della poesia e la possibilità del “varco”. La ricerca del senso. La poetica degli “oggetti”.

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L’evoluzione dello stile. Le opere. “Ossi di seppia”. “le occasioni”. “La bufera e altro”. Satura” e le ultime opere. “Ossi di seppia”. Lettura ed analisi di : “ Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido e assorto”. “Le occasioni”. Lettura ed analisi di : “La casa dei doganieri”. “”Satura”. Lettura ed analisi di : “ Ho sceso, dandoti il braccio”. LA NARRATIVA DELLA RESISTENZA E DEL DOPOGUERRA Gli intellettuali e l’impegno politico. Il Neorealismo .Modelli, caratteri e tendenze. Testimonianze della guerra e della Resistenza. Rappresentazione dei ceti popolari. Il cinema neorealista. METODI Il metodo didattico applicato è stato quello della lezione frontale e del dialogo, nel rispetto delle singole personalità, allo scopo di cogliere le perplessità e le necessità dei singoli studenti. Una lezione, dunque, il più possibile aperta al confronto e alla verifica della comprensione degli argomenti trattati. Nello svolgimento del programma sono stati effettuati frequenti collegamenti tra la storia letteraria e quella civile, al fine di raggiungere una maggiore organicità culturale, dato che, negli Istituti Tecnici, all'Italiano e alla Storia è sostanzialmente affidata l'educazione umanistica , fondamentale per una formazione culturale idonea ad attuare una complessiva maturità umana . Lo studio letterario in questa prospettiva didattica ha visto integrarsi due momenti essenziali: quello dell’inquadramento storico degli autori e dei movimenti e quello della lettura diretta delle pagine più significative dei testi presi in esame, seguiti dalla comparazione tra diversi autori relativamente ad alcuni temi di interesse fondamentale quali, la concezione della vita, l’idea della morte, il senso del mistero, la solitudine esistenziale, l’impegno civile e politico. I riferimenti alle letterature straniere sono avvenuti con il Naturalismo ,con il Decadentismo e con il romanzo del Novecento . L'analisi stilistica dei testi è stata svolta prendendo in considerazione tanto gli aspetti formali quanto quelli relativi ai contenuti, mirando ad individuare i caratteri della poetica degli autori presi in esame. La classe è stata inoltre sollecitata a rafforzare l’apprendimento della lingua italiana ed il possesso delle capacità espressive con opportuni richiami alla struttura morfosintattica della nostra lingua ed al suo patrimonio lessicale onde rafforzare, accanto alla formazione letteraria, l’essenziale educazione linguistica. STRUMENTI Il testo in adozione, obsoleto e, come già sperimentato nel corso del precedente anno scolastico,di complesso utilizzo da parte degli studenti, non è stato utilizzato e gli studenti non ne sono in possesso. Il programma è stato interamente svolto usando fotocopie tratte dai seguenti libri di testo : - M. Sambugar, G. Salà, Letteratura e oltre, 3 Dall’età del Positivismo alla letteratura contemporanea, La Nuova Italia, 2014; - A. Roncoroni, M.M. Cappellini, A. Dendi, E. Sada, O. Tribulato , “Il rosso e il blu”, Edizione Blu, 3 b. Dal Novecento a oggi, C. Signorelli Scuola, 2015. Oltre a ciò, agli studenti sono stati forniti schemi e mappe, onde facilitare l’apprendimento più rapido dei contenuti fondamentali, che hanno dovuto talora essere semplificati , a causa della significativa riduzione delle ore effettive di lezione, dovuta alle esercitazioni di azienda agraria ( tre settimane) e ad altre attività effettuate nel corso dell’anno scolastico.

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VERIFICHE E VALUTAZIONI

Verifiche: Per lo scritto sono state sempre proposte, a partire dal quarto anno, le tipologie previste dall’Esame di Stato. Per l’orale sono state effettuate interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza. Accanto alle prove orali sono state più volte somministrate prove scritte con valore orale, a causa della riduzione delle ore determinata da attività di esercitazione agraria e/o di altra natura. Valutazione La valutazione è stata finalizzata a misurare l’efficacia del progetto didattico attuato e a constatare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla classe e in quale misura. Ogni verifica ha avuto valore formativo, per rafforzare, recuperare ed integrare, e sommativo, per formulare giudizi finali, intesi come valutazione complessiva sull’apprendimento conseguito dagli studenti. In conformità con quanto previsto dalla vigente normativa, è stata utilizzata la scala dei voti da 1 a 10.

OBIETTIVI RAGGIUNTI La classe , che ha potuto beneficiare della continuità didattica soltanto nel quarto e nel quinto anno, presenta una situazione di significativa eterogeneità. Infatti, a fronte di alcuni studenti motivati, impegnati costantemente , dotati di positive e proficue capacità analitiche e di rielaborazione autonoma e personale ed in possesso di un metodo di studio ben organizzato, si è evidenziato un gruppo di studenti il cui profitto, pur se positivo, è frutto essenzialmente di uno studio prettamente mnemonico e nozionistico. Infine, alcuni studenti presentano , e presentavano, carenze e lacune, anche di un certo rilievo, nell’analisi testuale, nell’elaborazione scritta e nella rielaborazione dei contenuti, sia sul piano espositivo che sul piano ideativo, talora non sostenute adeguatamente da un impegno costante e/o da uno studio approfondito ed articolato. In generale, anche se non per tutti e in modo diversificato , si è registrato qualche miglioramento, che ha consentito, complessivamente, il raggiungimento , ma non per tutti, di un livello adeguato di competenze e conoscenze . Permangono tuttavia, soprattutto negli scritti e soprattutto in alcuni studenti, difficoltà , più o meno lievi, a livello espositivo , improprietà ed errori lessicali, sintattici ed ortografici, dovuti a lacune pregresse che solo in parte è stato possibile colmare. La partecipazione al dialogo educativo è apparsa, anche se non per tutti, sufficientemente adeguata. Il metodo di studio per molti studenti è stato quasi esclusivamente di natura mnemonica e manualistica , evidenziando difficoltà a livello di analisi e rielaborazione, forse dovute anche a scarsa o limitata propensione nei confronti delle materie umanistiche.

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STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA DOCENTE: prof.ssa Michela Caniato

OBIETTIVI (STABILITI DAL DIPARTIMENTO DI LETTERE DEL TRIENNIO) Competenze da raggiungere 1 Collocare i principali eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali. 2 Usare in modo appropriato il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina. 3 Rielaborare ed esporre i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni. 4 Ricostruire processi di trasformazione cogliendo elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità fra civiltà diverse. 5 Saper leggere, valutare e confrontare diversi tipi di fonti. 6 Guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente. 7 Orientarsi sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi giuridici e politici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale. 8 Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione globale. 9 Utilizzare categorie, strumenti e metodi della ricerca storica per comprendere la realtà e operare in campi applicativi. 10 Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Abilità da raggiungere 1 Saper individuare i principali eventi storici, collocandoli nella corretta dimensione geografica. 2 Saper usare in modo corretto i testi, cogliendo i nodi salienti dell’interpretazione, dell’esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare. 3 Saper operare confronti tra le diverse realtà politiche attraversate. 4 Saper leggere una fonte scritta (brani storici, testi letterari…) o iconografica (miniature, quadri, arazzi…) cogliendo la specificità del suo linguaggio. 5 Saper padroneggiare gli elementi essenziali di alcune teorie storiografiche relative agli eventi trattati. 6 Saper individuare gli elementi fondanti delle istituzioni, cogliendone i legami esistenti anche con il presente. 7 Saper operare confronti tra le diverse realtà politiche. 8 Saper stabilire relazioni di causa-effetto fra fenomeni naturali, economici, storici e politici, analizzando le principali conseguenze politiche ed economiche degli eventi trattati. 9 Saper stabilire i collegamenti fra la storia e le altre discipline. 10 Saper riconoscere i modi attraverso i quali gli storici costruiscono il racconto della storia, analizzando e confrontando testi di diverso orientamento storiografico. Obiettivi minimi - Saper identificare, collocare e descrivere criticamente un fatto/evento storico in modo interdisciplinare; - Conoscere i princípi-base della Costituzione; - Saper organizzare e gestire un’esposizione orale in modo chiaro, coerente ed esaustivo; - Saper scegliere e gestire diversi tipi di registro. - Capacità di organizzare un’esposizione orale su argomenti concordati in modo autonomo, chiaro e puntuale anche tramite l’utilizzo di appunti o schemi logici; - Volontà riscontrabile di recupero di una valutazione insufficiente; - Competenza espositiva riscontrabile nella capacità di esporre in un Italiano corretto e il più possibile preciso con utilizzo del lessico storiografico fondamentale.

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CONTENUTI L’EPOCA DELL’IMPERIALISMO LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. Dalla prima alla seconda rivoluzione industriale. La catena di montaggio. Il capitalismo monopolistico e finanziario. La critica al progresso. LE GRANDI POTENZE . Sintesi. LA SPARTIZIONE IMPERIALISTICA DEL MONDO. L’imperialismo. La spartizione dell’Africa ( sintesi). La spartizione dell’Asia ( sintesi). Le crisi delle relazioni internazionali. ALL’ALBA DEL NOVECENTO LA SOCIETA’ DI MASSA. Che cos’è la società di massa. Il dibattito politico e sociale. Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo. L’ETA’GIOLITTIANA . I caratteri generali dell’età giolittiana. Il doppio volto di Giolitti. Tra successi e sconfitte. GUERRA E RIVOLUZIONE LA PRIMA GUERRA MONDIALE. Cause ed inizio della guerra. L’Italia in guerra. La grande guerra. I trattati di pace. LA RIVOLUZIONE RUSSA. L’impero russo nel XIX secolo. Tre rivoluzioni. La nascita dell’URSS. L’URSS di Stalin. IL PRIMO DOPOGUERRA. I problemi del dopoguerra. Il biennio rosso. Dittature, democrazie e nazionalismi. L’ETA’ DEI TOTALITARISMI L’ITALIA TRA LE DUE GUERRE : IL FASCISMO. La crisi del dopoguerra. Il biennio rosso in Italia. La marcia su Roma. Dalla fase legalitaria alla dittatura. L’Italia fascista. L’Italia antifascista. LA CRISI DEL 1929. Gli “anni ruggenti”. Il “Big Crash”. Roosevelt e il “New Deal”. LA GERMANIA TRA LE DUE GUERRE: IL NAZISMO. La Repubblica di Weimar. Dalla crisi economica alla stabilità. La fine della Repubblica di Weimar. Il Terzo Reich Economia e società. LA SECONDA GUERRA MONDIALE VERSO LA GUERRA. Giappone e Cina tra le due guerre. Crisi e tensioni in Europa. La guerra civile in Spagna (sintesi). La vigilia della guerra mondiale. IL MONDO IN GUERRA. 1939-’40: la “guerra lampo”. 1941: la guerra mondiale. 1942-’43: la svolta. 1944-’45: la vittoria degli Alleati. Dalla guerra totale ai progetti di pace. La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945.

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IL SECONDO DOPOGUERRA LE ORIGINI DELLA GUERRA FREDDA. Gli anni difficili del dopoguerra. La divisione del mondo. La grande competizione. LA DECOLONIZZAZIONE. Il processo di decolonizzazione. La decolonizzazione del Medio Oriente. L decolonizzazione in Asia (sintesi). La decolonizzazione del Maghreb ( sintesi). La decolonizzazione dell’Africa nera (sintesi). L’ITALIA DALLA FASE COSTITUENTE AL CENTRISMO. L’urgenza della ricostruzione. Dalla monarchia alla repubblica. Il centrismo. METODI Il metodo didattico applicato è stato quello della lezione frontale e del dialogo, nel rispetto delle singole personalità, allo scopo di cogliere le perplessità e le necessità dei singoli studenti. Una lezione, dunque, il più possibile aperta al confronto e alla verifica della comprensione degli argomenti trattati. Nel delineare le tappe più significative del processo storico esaminato, si è cercato di ridurre al minimo l’aspetto nozionistico, dal quale tuttavia non si può prescindere, a favore di una visione critica delle realtà prese in esame. Nella trattazione degli argomenti è stato seguito preferibilmente l'ordine cronologico, cercando di rendere più attuale e interessante lo studio della storia con frequenti collegamenti al presente.

STRUMENTI

Testo in adozione : M. Palazzo, M. Bergese, CLIO Magazine, vol. 2 b, L’Ottocento, Vol. 3 a, Il primo Novecento, vol. 3 b, Dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri, Editrice La Scuola, 2013.

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VERIFICHE E VALUTAZIONE

Verifiche

Le verifiche sono state, per ogni studente, almeno due per trimestre e tre per pentamestre. Per motivi di tempo, sempre in relazione alla riduzione oraria causata dalle esercitazioni agrarie e da altre attività, si è dovuto prevalentemente valutare attraverso la somministrazione di prove scritte, strutturate e semistrutturate. Livello di sufficienza: Conoscenza e comprensione, anche se non approfondite, dei contenuti disciplinari. - Capacità di cogliere i collegamenti tra i diversi contenuti con la guida dell'insegnante. -Esposizione semplice, ma sufficientemente chiara e corretta e uso adeguato della terminologia specifica della disciplina. Valutazione La valutazione è stata finalizzata a misurare l’efficacia del progetto didattico attuato e a constatare se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla classe e in quale misura. Ogni verifica ha avuto valore formativo:,per rafforzare, recuperare ed integrare, e sommativo, per formulare giudizi finali, intesi come valutazione complessiva sull’apprendimento

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conseguito dagli studenti. In conformità con quanto previsto dalla vigente normativa, è stata utilizzata la scala dei voti da 1 a 10.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Anche in questa disciplina, come per Italiano, la classe appare significativamente eterogenea. Alcuni studenti hanno partecipato attivamente alle lezioni, altri hanno mostrato un atteggiamento meno propositivo, ma comunque adeguato. Altri ancora, invece, hanno manifestato un interesse più circoscritto e talora opportunistico. Le competenze acquisite sono sensibilmente differenziate, in base alle capacità, all’interesse, all’impegno e al metodo di studio che per alcuni è autonomo , ben organizzato e di tipo rielaborativo , mentre per altri è essenzialmente nozionistico e manualistico.

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LINGUA STRANIERA (INGLESE) DOCENTE: prof.ssa Daniela Foray

OBIETTIVI Secondo quanto previsto dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, l’attività didattica nella classe terminale del percorso di studio si pone l’obiettivo di condurre gli alunni a padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi all’indirizzo di studio, allo scopo di interagire in ambiti e contesti professionali. Nello specifico, gli obiettivi risultano declinati come segue:

Comprensione orale:

Comprende ciò che viene detto in lingua standard, che tratti temi quotidiani relativi al lavoro, alla scuola e al tempo libero, narrazioni incluse.

Comprende informazioni concrete e astratte su argomenti quotidiani o relativi al settore di indirizzo; segue il discorso, purché sia relativamente familiare e la struttura del discorso sia indicata con segnali espliciti.

Comprensione scritta:

Comprende in modo globale e analitico testi scritti di interesse generale su questioni di attualità o relativi al proprio settore di indirizzo.

Produzione orale:

Sa fornire in maniera scorrevole descrizioni ed esposizioni di vari argomenti che riguardino la sfera di interesse, sostenendo le idee in modo pertinente e utilizzando un lessico relativamente appropriato con un certo grado di autonomia.

Produzione scritta:

Sa scrivere testi articolati su una gamma di argomenti familiari e noti, utilizzando e sintetizzando informazioni tratte da diverse fonti. Scrive semplici e brevi relazioni su argomenti relativi al settore di indirizzo, utilizzando un lessico appropriato con un certo grado di autonomia.

Interazione:

È in grado di comunicare con discreta sicurezza su argomenti di ordine generale, accademico, professionale o familiare. Dispone di un buon repertorio lessicale relativo al suo settore professionale e ad altri settori generali.

CONTENUTI

Nel corso dell’anno l’attività svolta ha complessivamente rispettato il piano di lavoro previsto. In particolare, l’attività di ripasso delle principali strutture morfosintattiche ha intervallato l’attività di approfondimento dei contenuti di microlingua in base alle necessità evidenziate, con particolare riferimento a:

Past and future tenses (mixed use)

Passive form

Reported speech (cenni)

Word formation L’attività di approfondimento dei contenuti attinenti al settore di indirizzo (microlingua) si è articolata come segue:

Dal libro di testo: E. Grasso, P. Melchiori, Into Science, Clitt Languages

Modulo 7 – How do we eat?

Proteins

Carbohydrates

Lipids

Vitamins

Allergy or Intollerance?

Obesity

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Dal libro di testo: G. Barbieri, M. Po, E. Sartori, C. Taylor, New Keys and Stategies for Modern Farming, Rizzoli Languages Modulo 6 – A healthy life Unit 11 – Legumes, cereals and potatoes

Legumes

Cereal crops (main types) Unit 12 – Vegetables and fruit

Vegetables

Fruit bearing plants

Pome fruit

Stone fruit

Grapes

Citrus Unit 13 – Eat better to live longer

Optimum diet (food pyramid vs MyPlate)

The importance of vitamins and fibre

The nutritional properties of legumes

Consumers’ concerns about food Modulo 8 – Eat what you know and know what you eat Unit 17 – Processing Food

The food industry

The best preserving and processing methods

Processing organic food Unit 18 – Olive and wine: pride of Italian production

Olive oil: drops of gold

Growing grapes

Wine making Unit 19 – Products of animal origin

Milk

Butter

Parmesan cheese

The meat we eat

Organic meat Modulo 9 – Housing and breeding Unit 20 – The housing of farm livestock

Farm buildings

Animal housing and breeding systems

Concerns about animal housing in modern farming

The right building for the right animal Unit 21 – Livestock on the farm

Ruminants

Milking and lactation curve

Poultry

METODOLOGIA DIDATTICA

Il metodo di insegnamento, finalizzato al potenziamento equilibrato delle abilità di comprensione e produzione, ha cercato di guidare gli alunni nel lavoro di lettura/ascolto,

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analisi contenutistica e lessicale, riflessione e rielaborazione attraverso lezioni dialogate di esposizione e sintesi, momenti di apprendimento cooperativo e momenti di discussione e confronto.

Allo scopo di migliorare la competenza comunicativa e stimolare il riconoscimento della dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale, gli alunni si sono confrontati su tematiche di ordine generale e di indirizzo con due studenti stranieri non madrelingua nell’ambito del Progetto EduChange.

Gli alunni hanno inoltre fruito di 3 moduli erogati in modalità CLIL, incentrati su Biotechnologies, Greenhouses, Cattle Housing, come già descritto nel presente documento.

VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica degli apprendimenti si è avvalsa di procedure sistematiche, comprendenti prove di tipo oggettivo e soggettivo. La valutazione formativa, che ha permesso di raccogliere informazioni sui processi di apprendimento e sul livello raggiunto considerando il livello di partenza, è stata integrata dall’osservazione sistematica dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione al dialogo educativo. La valutazione sommativa si è avvalsa di 3 verifiche orali e 4 verifiche scritte (prove semistrutturate, domande di comprensione del testo, quesiti a risposta singola), tese all’accertamento della correttezza linguistica, della padronanza del lessico specifico e dell’efficacia comunicativa, nonché della correttezza dei contenuti. La scala dei voti utilizzati è quella deliberata dal Collegio Docenti (voti da 1 a 10). Ai fini della preparazione per la terza prova scritta dell’Esame di Stato, gli alunni hanno sperimentato con 2 simulazioni la tipologia di verifica B, che prevede tre quesiti a risposta singola, riguardanti tematiche di indirizzo.

OBIETTIVI RAGGIUNTI L’interesse e la partecipazione alle attività proposte sono stati costanti e soddisfacenti per la maggior parte degli alunni, mentre solo alcuni hanno dimostrato un atteggiamento più discontinuo. Alcuni alunni hanno dimostrato di possedere un metodo di studio autonomo o, perlomeno, ordinato. Alcuni hanno anche dato prova di sufficienti capacità rielaborative, mentre per la maggior parte lo studio continua a essere perlopiù di tipo mnemonico. Gli obiettivi disciplinari declinati in termini di competenza comunicativa, abilità e conoscenze, individuati nel piano di lavoro, risultano raggiunti con livello discreto o buono per oltre metà degli alunni, mentre per i rimanenti alunni il livello risulta complessivamente sufficiente o più che sufficiente.

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MATEMATICA DOCENTE: prof.ssa Cristina Trevisani

OBIETTIVI L’insegnamento della matematica ha mirato al conseguimento delle seguenti competenze:

- utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

- utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

- utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.

- correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.

CONTENUTI per l’analisi Infinitesimale :

L’integrale indefinito: primitiva di una funzione, integrazioni immediate, integrazione di

funzioni razionali fratte con denominatore di secondo grado (casi delta maggiore di

zero e delta uguale a zero) con il metodo dei coefficienti indeterminati, integrazione

per parti.

L’integrale definito: definizione, proprietà, formula per il calcolo, applicazioni

geometriche al calcolo di aree di regioni di piano, limitate dal grafico di una funzione e

dall’asse x e comprese tra due curve, e al calcolo di volumi di solidi di rotazione;

teorema della media.

Per il calcolo combinatorio:

Le permutazioni semplici e con ripetizione

Le disposizioni semplici e con ripetizione

Le combinazioni semplici e con ripetizione

Per il calcolo delle probabilità: Eventi casuali e spazio degli eventi; eventi elementari, eventi certi e eventi

impossibili.

Definizione di probabilità secondo la concezione classica, statistica, soggettiva e

assiomatica.

Probabilità dell’evento contrario e della somma logica degli eventi; probabilità

condizionata e probabilità del prodotto logico di eventi; il problema delle prove

ripetute; applicazioni della probabilità condizionata: il teorema di disintegrazione e il

teorema di Bayes.

Variabili casuali discrete e distribuzioni di probabilità; la funzione di ripartizione; valori

caratterizzanti di una variabile casuale discreta: valor medio, varianza e deviazione

standard; distribuzioni di probabilità di uso frequente: distribuzione uniforme discreta

e distribuzione binomiale; variabili casuali standardizzate.

Cenni alle variabili casuali continue: la distribuzione normale o gaussiana.

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ABILITA’

- Saper applicare i teoremi e le regole di integrazione ad integrali immediati; saper applicare i vari metodi di integrazione.

- Conoscere il significato geometrico dell’integrale definito ed utilizzarlo per il calcolo di aree e volumi.

- Utilizzare metodi statistici per l’analisi di tabelle di dati. - Riconoscere i raggruppamenti tipici del calcolo combinatorio e saper utilizzare le

relative formule. - Conoscere le varie definizioni di probabilità e saper applicare le relative formule e i

teoremi della probabilità totale, composta e condizionata; saper applicare il teorema di Bayes.

- Saper definire le funzioni di distribuzione di probabilità discrete per costruire modelli matematici di situazioni reali. Saper descrivere una variabile aleatoria individuando la funzione di probabilità e di ripartizione

- Saper calcolare valor medio e varianza di una variabile aleatoria discreta con particolare riferimento alla distribuzione di Bernoulli.

- Saper utilizzare le distribuzione di probabilità continua di Gauss e la funzione standardizzata per rispondere a quesiti sul calcolo di probabilità di una variabile che si distribuisce normalmente.

METODI Le metodologie didattiche prevalentemente utilizzate sono state la lezione frontale, soprattutto nella fase di formalizzazione dei concetti, la lezione dialogata, cercando di coinvolgere gli allievi nel formulare ipotesi e strategie risolutive, e le esercitazioni collettive guidate alla lavagna. MEZZI E STRUMENTI I sussidi didattici prevalentemente utilizzati sono stati i libri di testo in adozione (Dodero-Baroncini-Manfredi, “Lineamenti.math arancione” vol.4, ed. Ghisetti e Corvi e Bergamini-

Trifone, “Fondamenti di probabilità e statistica descrittiva” mod , ed. Zanichelli), sia per i riferimenti teorici che per gli esercizi, e fotocopie di altri testi o di materiale prodotto dalla docente. Per molte spiegazioni è stato utilizzato il tablet personale dell’insegnante e il proiettore presente in classe che hanno consentito di mostrare documenti e utilizzare software specifici della disciplina come Geogebra. VERIFICA E VALUTAZIONE Nel processo di valutazione si è tenuto conto:

- del livello di partenza - delle competenze raggiunte - dell’evoluzione del processo di apprendimento - del metodo di lavoro - della partecipazione e dell’interesse alle attività pianificate - del lavoro di esercizio ed approfondimento a casa

Nel corso di ogni periodo valutativo sono state effettuate due/tre prove scritte e una prova orale. Per la valutazione delle verifiche si è tenuto conto essenzialmente dei seguenti aspetti:

- conoscenza dei contenuti, delle procedure, delle regole - capacità di esporre i contenuti con un linguaggio corretto e preciso e rigore formale - capacità di applicare le regole e le procedure e organizzare le conoscenze - padronanza del calcolo - capacità di elaborare in modo critico i contenuti

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La scala dei voti utilizzata è quella deliberata dal Collegio Docenti e va dall’ 1 al 10. In particolare il voto 10 è stato assegnato in presenza di una completa conoscenza di argomenti che richiedono particolari abilità. OBIETTIVI RAGGIUNTI La partecipazione al dialogo educativo e l’interesse verso la disciplina sono stati positivi nel corso di tutto l’anno scolastico. L’atteggiamento nei confronti dell’insegnante è sempre stato collaborativo. Una parte della classe ha dimostrato una buona predisposizione nei confronti della disciplina e, supportata da un impegno costante, ha raggiunto risultati molto positivi. Altri studenti, pur manifestando abilità logico matematiche meno spiccate, hanno comunque raggiunto un livello di apprendimento discreto, sostenuti da una partecipazione attiva alle attività proposte in classe e da un impegno costante. Un gruppo di studenti, infine, a causa dei ritmi di apprendimento più lenti o per una certa discontinuità nel lavoro, ha faticato maggiormente a raggiungere gli obiettivi prefissati.

TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE DOCENTE: professore Ivano Bertoli

CONOSCENZE DISCIPLINARI RAGGIUNTE DAGLI ALUNNI

Conoscono i principali alimenti utilizzati nelle razioni zootecniche, i loro contenuti alimentari e la loro digeribilità.

Conoscono i meccanismi di utilizzazione dei carboidrati strutturali e non strutturali, delle proteine, dei lipidi, delle vitamine e dei sali minerali contenuti negli alimenti.

Conoscono e calcolano i fabbisogni alimentari degli animali da latte.

Conoscono le tecniche di gestione di un allevamento bovino con particolare riguardo per le BLAPP.

Conoscono le norme sul benessere animale dei suini e dei bovini.

PROGRAMMA SVOLTO U.A. N.1 GLI ALIMENTI DI INTERESSE ZOOTECNICO

I foraggi, raccolta e conservazione.

I principali cereali di interesse zootecnico, raccolta e conservazione.

Le principali leguminose di interesse zootecnico, raccolta e conservazione.

I sottoprodotti di interesse zootecnico dell’industria agroalimentare.

Mangimi e concentrati. U.A. N. 2 ALIMENTAZIONE DELLA VACCA DA LATTE

Il rumine: anatomia e fisiologia. (RIPASSO)

L’apparato digerente dei monogastrici. (RIPASSO)

I glucudi: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano analiticamente, la loro degradazione ruminale e il destino degli AGV.

Le proteine: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti le troviamo, come si determinano analiticamente e la loro degradazione all’interno dell’apparato digerente.

I lipidi: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano analiticamente e la loro degradazione all’interno dell’apparato digerente.

Le vitamine: cosa sono, a cosa servono e la loro integrazione nella razione.

I minerali: a cosa servono, come si determinano analiticamente e modalità di integrazione nella razione.

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U.A. N. 3 I FABBISOGNI DELLA VACCA DA LATTE ED IL RAZIONAMENTO DELLE BOVINE BLAPP

Energia degli alimenti: Energia grezza, Energia digeribile, Energia metabolizzabile, Energia netta.

Unità di misura dell’energia: UFL e UFC.

La capacità di ingestione delle vacche BLAPP.

La fibra effettiva.

Il razionamento dei bovini BLAPP.

La modalità di somministrazione degli alimenti, il carro Unifeed.

Esempi di razionamento su vacche a diverso potenziale produttivo.

La razione nel bovino da carne.

La razione nel vitello a carne bianca.

U.A N.4 TECNICHE DI ALLEVAMENTO E GESTIONE DEGI ANIMALI DI INTERESSE ZOOTECNICO

La vacca da latte.

L’ipofertilità nella BLAPP.

Il bovino da carne.

Il vitello a carne bianca.

U.A. N. 5 IL BENESSERE ANIMALE

Il benessere negli allevamenti dei vitelli a carne bianca.

Il benessere negli allevamenti dei bovini e dei suini. METODO E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI

Materiale del laboratorio di zootecnia.

Stalla per l’osservazione degli animali.

Audiovisivi proiettati in laboratorio di zootecnia.

Riviste specializzate.

Siti web delle associazioni nazionali degli allevatori.

Testi di zootecnia.

COMPETENZE RAGGIUNTE Gli alunni sanno:

Leggere ed interpretare i cartellini degli alimenti destinati agli animali.

Riconoscere, esprimendo un giudizio di massima sulla qualità, gli alimenti impiegati nella razioni dei bovini e dei suini.

Sanno commentare i risultati dell’analisi chimica di un qualsiasi alimento esprimendo un giudizio motivato sulla qualità.

Formulare razioni alimentari in relazione all’età, alla razza, ai livelli produttivi e agli stati fisiologici delle vacche in lattazione ed in asciutta.

Collegare gli errori alimentari alle relative dismetabolie.

Scegliere la razza più idonea a seconda del luogo, dell’allevamento e delle sue finalità.

In casi concreti di allevamento, in particolare del bovino da latte, sono in grado di rilevare i punti critici proponendo eventuali soluzioni.

Sono in grado di riconoscere ed individuare le problematiche dell’allevamento intensivo e sanno trovare le relative soluzioni.

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PRODUZIONI VEGETALI DOCENTE: prof. Angelo Vecchio

OBIETTIVI

Saper scegliere la tecnica colturale più idonea alle esigenze della coltura, alle condizioni pedoclimatiche e al rispetto dell’ambiente.

Saper definire le conseguenze di certi interventi tecnici sui cicli fisiologici delle colture.

Capacità di esporre gli argomenti con un linguaggio tecnico specifico corretto e in modo interdisciplinare.

CONTENUTI

PARTE GENERALE

MORFOLOGIA E FISIOLOGIA: sistema radicale - fusto, chioma, gemme - fioritura e fecondazione - accrescimento e maturazione dei frutti PROPAGAZIONE: di propagazione delle pianta da frutto IMPIANTO DEL FRUTTETO: fattori pedoclimatici ed economici, lavorazioni del terreno e concimazione, sesti d’impianto, posa a dimora

TECNICHE COLTURALI: gestione del terreno, del bilancio idrico e del bilancio nutrizionale POTATURA E RACCOLTA

- potatura di allevamento e di produzione

- forme di allevamento e raccolta PARTE SPECIALE: morfologia, fisiologia, esigenze ambientali, cultivar, propagazione, potatura e forme di allevamento, tecnica colturale di: VITE - MELO - OLIVO - AGRUMI METODO

Lezioni di tipo dialogato che hanno cercato sempre di sviluppare le capacità logiche e di collegamento degli alunni e con riferimenti alla realtà locale per quanto possibile

MEZZI E STRUMENTI

Lavagna tradizionale - Presentazioni PowerPoint - Analisi delle colture arboree dell’Istituto - Testo: Produzioni Vegetali C: Coltivazioni Arboree – Spigarolo, Bocchi, Ronzoni, Caligiore- Ed. Poseidonia

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo diversificato dalla classe in cui si evidenzia un gruppo interessato alle tematiche proposte e che si è impegnato nello studio con costanza. Altri hanno risentito delle lacune accumulate negli anni precedenti e del metodo di studio poco adeguato.

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BIOTECNOLOGIE AGRARIE DOCENTE:.prof. Angelo Vecchio

Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici

seguiti e mete educative raggiunte.

il programma preventivato all’inizio dell’anno, è stato complessivamente rivisto, causa alcune carenze manifestati dai ragazzi su alcuni argomenti (entomologia ) del quarto anno, ritenuti importanti per comprendere i patogeni ed i fitofagi specifici delle colture affrontate in produzioni vegetali. Per quanto concerne l’interdisciplinarietà l’unico coordinamento è stato effettuato con produzioni vegetali. Le lezione sono state affrontate con varie metodologie, lezione frontale, lavoro di gruppo, spiegazione con l’utilizzo di mappe concettuali. Gli obiettivi comportamentali, didattici e formativi prefissati inizialmente, sono stati pienamente raggiunti

Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni e giudizio

sul rendimento di ciascuna classe.

La classe complessivamente ha ottenuto un buon profitto, il comportamento è stato sempre adeguato, rispettoso delle persone e delle regole. L’ impegno è stato continuo ed assiduo. La valutazione è sempre stata chiara e trasparente ed effettuata attraverso l’uso delle griglie di valutazione, nelle verifiche orali è stata utilizzata l’autovalutazione e la valutazione di classe. Programma svolto

Disciplina Anno

scolastico Classe Libro di testo utilizzato

Docente e codocente

Biotecnologie agrarie

2016 /2017 5a Dp Biotecnologie Agrarie Ferrari, Marcon, Menta, Morandini, Rizzitano. Ed. Edagricole

Prof. Vecchio

Contenuti:

n° modulo Titolo del modulo

1 Entomologia Agraria: gli insetti e altri fitofagi

2 Genetica e riproduzione

3 Genetica molecolare

4 Tecniche di base dell’ingegneria genetica

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ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE DOCENTE: prof.ssa Tiziana De Benedetto

OBIETTIVI DIDATTICI PREFISSATI

Competenze (come da Dipartimento)

Essere in grado di applicare le formule di matematica finanziaria appropriate alla risoluzione di problemi estimativi (prerequisito).

Saper applicare in modo appropriato il metodo estimativo e le relative procedure sintetiche ed analitiche. Analisi ed applicazioni sugli aspetti economici.

Essere in grado di elaborare valutazioni di aziende agricole con procedure sintetiche ed analitiche.

Saper analizzare e stimare i frutti pendenti e le anticipazioni colturali. Saper valutare le colture arboree da frutto.

Descrivere le varie tipologie di miglioramento fondiario; saper esprimere un giudizio di convenienza economica, ACB e saper determinare il valore potenziale all’attualità.

Saper individuare gli strumenti di protezione dal rischio agricolo e saper applicare le regole contrattuali/legali nella valutazione dei danni (avversità atmosferiche, inquinamento e sottrazione di acque irrigue).

Saper risolvere quesiti estimativi relativi alle servitù prediali, al diritto di usufrutto e nuda proprietà.

Saper applicare la normativa relativa all’espropriazioni per pubblica utilità; saper determinare gli indennizzi relativi.

Abilità (come da Dipartimento e linee guida ministeriali)

Individuare gli aspetti economici necessari alla valutazione di beni, diritti e servizi.

Individuare le modalità per l’applicazione delle norme nelle varie fasi delle filiere produttive.

Individuare le norme nazionali e comunitarie inerenti il settore.

Conoscenze

Estimo generale: gli aspetti economici, le procedure ed il metodo estimativo.

Estimo rurale: stima dei fondi rustici con procedure classiche

Estimo rurale: stima dei frutti pendenti, anticipazioni colturali e colture arboree da frutto.

Estimo rurale: giudizi di convenienza dei miglioramenti fondiari.

Estimo legale: stima dei danni.

Estimo legale: servitù prediali ed usufrutto.

Estimo legale: le espropriazione per pubblica utilità.

OBIETTIVI MINIMI

Conoscere in maniera essenziale la terminologia economico-estimativa ed essere in grado di capire, descrivere ed interpretare in modo elementare come si valutano beni e diritti in campo agrario.

Avere un metodo di studio quantomeno essenziale che permetta di sviluppare i punti fondanti del processo valutativo.

CONTENUTI Estimo generale

I principi dell’estimo

Gli aspetti economici di stima

Il metodo di stima

Procedimenti di stima Estimo Agrario

Stima dei fondi rustici a colture erbacee ed ordinamento annuo

Stima dei miglioramenti fondiari (giudizi di convenienza ed ACB)

Stima degli arboreti

Stima delle scorte aziendali

Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali. Estimo legale.

Gli strumenti per la protezione del rischio e stima dei danni da avversità atmosferiche, da inquinamento e sottrazione di acque irrigue).

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Espropriazioni per cause di pubblica utilità: Testo Unico DPR. 327/2001, procedure di esproprio e modalità di indennizzo.

Diritti reali: stima delle servitù prediali coattive e usufrutto. METODI - MEZZI E STRUMENTI Oltre alla lezione frontale (di esposizione, di sintesi/sistematizzazione) sono state svolte esercitazioni finalizzate alla risoluzione di casi pratici (in particolare relativi alla stima di fondi rustici). Le esercitazioni pratiche vere e proprie invece sono state svolte dai colleghi ITP per complessive 20 ore concentrate nel periodo settembre/ottobre; in questo ambito la classe ha affrontato le tematiche relative al marketing (indagini di mercato, analisi del prodotto, piano di marketing) e ha svolto esercitazioni di contabilità aziendale. Oltre al libro di testo sono stati utilizzati supporti audiovisivi, materiale multimediale, schede tecniche, riviste di settore, prontuari, prezziari. Testo adottato: S. Amicabile, Corso di Economia, Estimo, Marketing e legislazione - Ed. HOEPLI – Milano VERIFICHE E VALUTAZIONI Sono state svolte complessivamente 4 prove scritte (una nel 1°trimestre e due nel 2°pentamestre), una prova simulata d’esame, 3 prove orali (1+2) e sono stati valutati tutti i casi pratici di stima effettuati come esercitazione; inoltre è stata valutato, separatamente, il lavoro svolto nelle 20 ore di esercitazione pratica (1°trimestre). Di seguito la griglia di valutazione utilizzata. Le verifiche orali, finalizzate a verificare la conoscenza teorica delle nozioni, sono state svolte anche in continuo con modalità time sharing. La valutazione finale scaturisce anche dall’osservazione continua e sistematica dell’impegno, dell’interesse, della partecipazione. GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO

Conoscenze

Possiede conoscenze molto limitate, anche sulle questioni fondamentali. 1-2

Possiede conoscenze limitate e/o superficiali. 3-4

Possiede conoscenze sufficienti anche se poco approfondite. 6

Possiede conoscenze ampie e abbastanza approfondite. 7-8

Possiede conoscenze molto ampie e approfondite. 9-10

Abilità

Non sa applicare le conoscenze fondamentali e commette numerosi e gravi errori anche in situazioni elementari.

1-2-3

Sa applicare solo in parte le conoscenze fondamentali e commette numerosi errori di rilievo.

4-5

Sa applicare le conoscenze fondamentali e solo occasionalmente commette errori di rilievo.

6

Sa applicare le conoscenze fondamentali in situazioni poco complesse senza commettere errori. In situazioni complesse può commettere qualche errore.

7-8

Sa applicare le conoscenze anche in situazioni complesse senza commettere errori e individua la soluzione migliore.

9-10

Competenze

Non emergono. 1-2-3

Non conosce il linguaggio specifico della disciplina, commette gravi errori lessicali. Non sa utilizzare le conoscenze acquisite.

4-5

Utilizza in modo semplice lessico, strutture e conoscenze apprese per operare e comunicare in contesti noti. Individua procedimenti secondo istruzioni dirette.

6

Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per operare e comunicare in modo appropriato in situazioni diverse. Si orienta nella soluzione di problemi complessi.

7-8

Padroneggia lessico e strutture, rielabora le conoscenze apprese in modo sicuro e personale. E’ autonomo nella soluzione di problemi complessi.

9-10

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GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

DOCENTE: prof. Guido Treccani

OBIETTIVI Le competenze che l’alunno deve raggiungere al termine del suo percorso di studi sono:

1. identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali; 2. organizzare attività produttive ecocompatibili; 3. gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei

prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza; 4. interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle

attività agricole integrate; 5. realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari

collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

CONTENUTI Modulo 1 – Paesaggio, territorio e ambiente

Definizione di paesaggio, territorio e ambiente.

Evoluzione del paesaggio nel corso della storia; confronto sulla base delle ortofoto

Ruolo dell’azienda agraria nel mantenimento del paesaggio

Elementi che compongono il paesaggio agrario

Agricoltura intensiva ed estensiva

Esternalità positive dell’agricoltura

Sostenibilità del comparto agricolo

Multifunzionalità in agricoltura

Strumenti per la valorizzazione del paesaggio: introduzione al PSR 2014-2020 Modulo 2 – Piano di Sviluppo Rurale

Obiettivi del PSR: focus area

Misure e operazioni del PSR

Bandi del PSR

PSR e impatti positivi sul clima: sequestro di carbonio

Modulo 3 – LR 31/20014: Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato

Finalità della legge

Definizione di consumo di suolo e rigenerazione urbana

Carta del consumo di suolo

Bilancio ecologico del consumo di suolo Modulo 4 – Mitigazione e compensazione

Interventi di compensazione e opere di mitigazione

Trasformazione del bosco

Calcolo del costo di compensazione forestale

Uso delle tavole del PIF per il calcolo del costo di compensazione Modulo 5 – Pianificazione del territorio

Finalità della pianificazione

Evoluzione storica del concetto di pianificazione

L 1150/42 (Legge urbanistica nazionale); gerarchia dei piani e strumenti di pianificazione

LR 12/2005: PTR, PTCP e PGT

Reti ecologiche: RER, REP e REC

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Modulo 6 – Sistemi informativi territoriali (SIT)

Utilizzo dei SIT di Regione Lombardia e della Provincia di Brescia

Inquadramenti territoriali tramite l’uso dei SIT Modulo 7 – Piano di governo del Territorio (LR 12/2005)

Finalità del PGT

Documento di piano, piano dei servizi, piano delle regole

Utilizzo di PGT Web di Regione Lombardia

Inquadramento territoriale tramite consultazione delle tavole del PGT

Vincoli territoriali dispositivi e ricognitivi Modulo 8 – Vincoli territoriali

Vincolo paesaggistico (Codice Urbani D. Lgs. 42/2004): autorizzazione paesaggistica ordinaria e semplificata

Vincolo idrogeologico (Legge Serpieri)

Vincolo forestale (LR 31/2008) e richiesta di trasformazione del bosco Modulo 8 – Ingegneria naturalistica

Finalità dell’ingegneria naturalistica

Relazione tra ingegneria naturalistica, tutela del paesaggio e prevenzione del dissesto idrogeologico

Idrosemina, palificate, palizzate, viminate, grate vive, terre armate e sistemazione idraulico forestali in ambito torrentizio

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TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI DOCENTE: prof.ssa Amelia Curatolo

Insegnante Tecnico Pratico: prof. Angelo Riggi

CONTENUTI INDUSTRIA ENOLOGICA In cantina il tecnico enologico è una figura che ha il compito di selezionare le uve, stabilire il periodo della vendemmia, di seguire le fasi di vinificazione, di procedere ai diversi controlli analitici al fine di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e della qualità del prodotto finale. Per il raggiungimento di tali competenze, lo svolgimento del programma è stato così suddiviso:

- Uva, maturazione industriale, vendemmia

- Ammostamento: definizione, composizione e tipi di mosto.

- Determinazione: zuccheri, acidità, pH mosto.

- Fenomeni chimici della vinificazione: fermentazione alcolica.

- Tipi di vinificazione: con macerazione, in bianco.

- Composizione chimica del vino, determinazioni analitiche componenti.

- La stabilizzazione: tartarica e proteica

- Difetti e principali malattie del vino.

- Limiti legali di genuinità.

- Classificazione dei vini.

- Vinificazioni speciali: spumantizzazione metodo classico.

- Principali metodiche analitiche per mosto e vino, secondo i metodi di analisi ufficiali.

INDUSTRIA OLEARIA In molte frantoi l’addetto agli impianti di trasformazione olearia ha il compito di effettuare i controlli analitici al ricevimento della materia prima, di seguire le fasi di produzione, garantendo la qualità del prodotto finale, e di classificare gli oli in base alle loro caratteristiche organolettiche. La trattazione degli argomenti è stata così suddivisa:

- Le olive e i sistemi di raccolta.

- L’estrazione dell’olio: ciclo continuo e discontinuo.

- Composizione chimica e classificazione oli in base al valore di acidità.

- Conservazione e confezionamento.

- Difetti ed alterazioni.

- Operazioni di rettifica agli oli.

- Indici chimico-fisici: determinazioni analitiche per il controllo qualità e la ricerca di

frodi.

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INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA Il tecnico del settore è una figura professionale di notevole rilievo. Svolge i controlli analitici della materia prima; è responsabile delle fasi di lavorazione nei processi di caseificazione e burrificazione, garantisce il rispetto delle normative igienico sanitarie e dell’etichettatura dei prodotti finiti. Le conoscenze che deve possedere per svolgere i ruoli sopra menzionati, hanno portato alla seguente suddivisione degli argomenti:

- Il latte: sua composizione e principali indici chimico-fisici. Controlli analitici per qualità

e ricerca di eventuali frodi.

- Latte alimentare: classificazione merceologica e in base ai trattamenti di bonifica.

- Microrganismi del latte: classificazione e loro utilità.

- Burro: fasi principali del processo di burrificazione e composizione chimica.

- Caseificazione: fasi principali per produzione Grana Padano DOP.

- Classificazione merceologica dei formaggi, difetti ed alterazioni.

- Determinazione indici chimico-fisici per determinare la composizione, la freschezza,

la genuinità e la ricerca di eventuali frodi nel latte.

VERIFICHE E METODI DI VALUTAZIONE Le conoscenze sono state valutate attraverso verifiche scritte, mentre competenze ed abilità mediante lo svolgimento di determinazioni analitiche sui prodotti. Al termine di ogni analisi, gli allievi hanno compilato un certificato dove sono stati valutati sia i parametri chimici che organolettici e si è stabilita la necessità di eventuali correzioni. La valutazione delle diverse prove è stata fatta secondo i criteri stabiliti dal POF, con scala da 1 a 10, utilizzando in prevalenza numeri interi. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti dalla quasi totalità della classe. La partecipazione al dialogo educativo è stata quasi per tutti sufficientemente adeguata e alcuni studenti hanno mostrato uno studio di tipo mnemonico. Le conoscenze e le competenze possedute dagli studenti nel complesso sono soddisfacenti, particolarmente per alcuni che hanno raggiunto eccellenti risultati. Gli studenti hanno dimostrato più interesse per l’attività di laboratorio, dimostrando di saper lavorare autonomamente durante lo svolgimento delle analisi. MEZZI E STRUMENTI Come testo, gli studenti hanno utilizzato, sia per la parte teorica che per quella pratica, le

dispense fornite dal Dipartimento di Trasformazione dei Prodotti a cura dei Docenti del

Dipartimento, integrate da PowerPoint per visualizzare meglio alcune fasi dei processi

produttivi. Inoltre, le visite alla Cantina Sociale di Soave e all’Oleificio Ramanzini di

Desenzano hanno contribuito a completare la formazione degli studenti:

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: prof.ssa Rosalba Marrese

PROFILO DELLA CLASSE Gli alunni hanno mostrato, con le relative differenze personali, un soddisfacente interesse per la disciplina e per le attività proposte. L’impegno e la frequenza sono stati nel complesso buoni e il comportamento sempre corretto. La classe ha dimostrato di aver portato a compimento il percorso formativo previsto in tale disciplina, raggiungendo, nel complesso, buoni livelli di conoscenze, competenze e capacità, seppur differenziate singolarmente dalle diverse potenzialità, dall’applicazione individuale e dal percorso scolastico di ciascun alunno. METODOLOGIA - Lezione frontale - Lavoro di gruppo - Ricerca individuale - Avviamento alla pratica sportiva con proposte di tipo prevalentemente globale - Gradualità di esperienze - Interruzione dell’attività pratica alternata a spiegazioni teoriche e motivazioni sull’argomento - Abitudine all’osservazione dei compagni con possibilità di correzione - Partecipazione diretta degli alunni alla lezione Dati gli elementi fondamentali delle singole discipline, si è favorita poi l’elaborazione e l’ideazione personale o di piccoli gruppi, di fasi di lavoro o di combinazioni (dal movimento guidato all’espressione libera). Criteri metodologici adottati per conseguire gli obiettivi d’apprendimento: - verifica dei requisiti mediante test, prove tecniche, osservazione diretta; - diagnosi o ricerca delle cause di successo/insuccesso mediante l’analisi delle situazioni di arrivo e di partenza dei percorsi formativi; - approccio globale ai nuovi argomenti, intervenendo in seguito in modo sempre più analitico; - dosaggio individualizzato degli esercizi e delle attività in rapporto alla tipologia morfologica e funzionale, all’età, al sesso e al ritmo di ciascuno; Le attività motorie vengono strutturate e proposte in moduli autonomi, delimitati e flessibili, adattati alla disponibilità di spazi, attrezzature, orari e tipologia del gruppo classe. OBIETTIVI RAGGIUNTI IN TERMINI DI: Conoscenze - conoscere se stessi attraverso il movimento; - conoscere le proprie capacità e i propri limiti; - acquisizione della capacità di autovalutazione e correzione; - conoscenza del linguaggio corporeo, comunicazione attraverso il movimento; - potenziamento fisiologico come miglioramento delle funzioni vitali e delle capacità motorie; - conoscenza tecnico-pratica della pallavolo e del basket; - conoscere e praticare le attività sportive come consuetudine di vita; - fare sport in modo corretto, anche per prevenire gl’infortuni; - conoscere le principali norme di primo soccorso; - conoscere la terminologia specifica della materia. Competenze - saper lavorare autonomamente con senso di responsabilità; - saper gestire un riscaldamento all’inizio della lezione in modo adeguato; - utilizzare in modo appropriato esercizi di potenziamento muscolare su specifici distretti muscolari;

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CONTENUTI - test motori; - esercizi specifici di riscaldamento e modalità esecutive; - pre-atletici – andature di vario tipo; - miglioramento della resistenza - prove di resistenza; - miglioramento delle capacità condizionali: forza e velocità; - irrobustimento ai grandi attrezzi: spalliera e trave; - circuiti di potenziamento a corpo libero e con piccoli attrezzi; - sviluppo delle capacità coordinative con l’uso della palla e della funicella; - miglioramento delle capacità coordinative: agilità, coordinazione, equilibrio, mobilizzazione; - fondamentali individuali e di squadra: calcio, pallavolo, basket; - elementi di pre-acrobatica di base; esercizi di acrosport; - atletica leggera: partenza dai blocchi, getto del peso, coordinazione agli ostacoli, prove di velocità; - conoscenza teorica dei suddetti contenuti (organizzazione delle conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati); - partecipazione ai tornei di calcio e pallavolo. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata effettuata, in ciascun periodo, mediante tre prove riguardanti obiettivi di natura diversa. Al momento della valutazione finale si terrà conto della situazione motoria di partenza di ciascun alunno, delle attitudini individuali, dei miglioramenti conseguiti, dell’impegno mostrato, della continuità di lavoro, della partecipazione attiva alle lezioni e alle attività sportive proposte nel corso dell’anno scolastico.

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SIMULAZIONE PRIMA E SECONDA PROVA

Verranno effettuate una simulazione di Prima prova scritta in data 19 maggio e una simulazione di seconda Prova scritta il 25 maggio (come segnalato dalla Circ. n.166 del 8/3/2017).

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA

INDICATORI VOTO DESCRITTORI

A. ORTOGRAFIA E MORFOSINTASSI Punti 5

1 2 3 4 5

Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici Presenza di errori ortografici e morfosintattici Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di qualche improprietà lessicale Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto Correttezza generale e buona competenza lessicale

B. CONTENUTO Punti 5

1 2 3 4 5

Contenuto non attinente alla traccia Traccia sviluppata parzialmente Contenuto adeguato alla traccia Contenuto adeguato ed esaustivo Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari ed elementi di creatività e di originalità

C. ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Punti 5

1 2 3 4 5

Elaborato privo di organicità Elaborato semplice, superficiale Elaborato coerente, coeso, ma lineare Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato Elaborato coerente, coeso, ampio e ben argomentato

GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA

INDICATORI Descrittori Livello Punti (15)

Punti prova

Conoscenza dei contenuti disciplinari

Frammentaria e lacunosa Scarso 3

Parziale e poco corretta Insufficiente 4

Superficiale ed incerta Quasi sufficiente 5

Essenziale ma corretta Sufficiente 6

Corretta e adeguata Buono 7

Completa e approfondita Ottimo 8

Competenze e abilità

Inadeguate Scarso 1

Poco adeguate Insufficiente 2

Adeguate Sufficiente 3

Adeguate e approfondite Buono 4

Esposizione e capacità di sintesi

Frammentaria e incompleta Insufficiente 1

Coerente e corretta Sufficiente 2

Completa ed accurata Buono 3

Punteggio totale

/15

SIMULAZIONI TERZA PROVA

In data 14 marzo e 10 maggio (come segnalato dalla Circ. n.166 del 8/3/2017) sono state proposte agli allievi due simulazioni di Terza Prova relative alla tipologia B “Quesiti a risposta singola”, ciascuna vertente su 4 materie con 3 quesiti cadauna. Ogni simulazione di Terza Prova è stata svolta in 2 ore effettive dagli studenti (al netto dei tempi di consegna e presentazione dei quesiti) e prevedeva una risposta a ciascun quesito in massimo 10 righe. E’ stato consentito l’utilizzo della calcolatrice per le prove tecnico/matematiche.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA N.1 14 MARZO 2017 PRODUZIONI VEGETALI QUESITO 1: Quali sono i principali scopi della potatura?

QUESITO 2: Quali sono le principali modalità di controllo della flora avventizia in un vigneto?

QUESITO 3: Quali sono i vantaggi e le criticità delle sistemazioni dei terreni in pendio?

EEML QUESITO 1: Individuare gli aspetti economici applicabili alla valutazione di un fondo rustico ed i relativi casi pratici di stima. QUESITO 2: Indicare i criteri per esprimere un giudizio di convenienza economica relativa alle opere di miglioramento fondiario. QUESITO 3: Valore di capitalizzazione: definizione, modalità di calcolo e casi applicativi di stima.

PRODUZIONI ANIMALI QUESITO 1: Spiega dove è collocata, cosa è e che funzioni ha la doccia esofagea. QUESITO 2: Per quali animali, perché e come si ricorre all’integrazione lipidica nella razione nelle vacche da latte? QUESITO 3: Quali sono i parametri analitici determinati con la procedura Van Soest, su quali alimenti ha senso utilizzarla e a quali livelli produttivi della mandria? INGLESE QUESITO 1: Which are nutrition experts’ recommendations for a healthy lifestyle?

QUESITO 2: Define the functions of proteins and their main food sources.

QUESITO 3: Describe liquid milk and the main processing methods used to kill bacteria.

SIMULAZIONE TERZA PROVA N.2 10 MAGGIO 2017 PRODUZIONI VEGETALI QUESITO 1: Quali sono i principali vantaggi e le criticità delle sistemazioni in pendio utilizzate per la vite? QUESITO 2: Quali sono le principali cultivar e portinnesti della vite utilizzati in Lombardia? QUESITO 3: Descrivere la propagazione dell’olivo. MATEMATICA QUESITO 1:

Dopo aver illustrato il significato geometrico dell’integrale definito di una funzione in un intervallo [a;b],

calcola

.

Aiutandoti con il grafico della funzione

che è riportato qui

accanto, fornisci l’interpretazione geometrica del risultato ottenuto.

QUESITO 2: Trova quante password di 10 caratteri si possono formare usando nell’ordine:

- le 5 vocali non ripetute, - 3 cifre, anche ripetute, scelte fra le 10 cifre decimali;

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- 2 caratteri speciali, non ripetuti, scelti fra i seguenti £, $, % ,&, @, §. Riporta le formule che hai utilizzato.

QUESITO 3: Si prelevano a caso 3 lampadine fra 15, di cui 5 difettose. Determinare la

probabilità che:

a) nessuna sia difettosa; b) esattamente una sia difettosa; c) almeno una sia difettosa.

Il candidato può decidere se affrontare il problema considerando che le 3 lampadine siano estratte in blocco, oppure ipotizzando che vengano prelevate mediante estrazioni consecutive con reimmissione di ciascuna lampadina estratta. La scelta effettuata deve essere esplicitata. INGLESE QUESITO 1: Which are the benefits and main methods of food processing?

QUESITO 2: Why are vitamins and fibre important in our diet?

QUESITO 3: Describe the steps of oil making

BIOTECNOLOGIE AGRARIE QUESITO 1: Quali sono le tre leggi di Mendel?

QUESITO 2: Analogie e differenze tra la mitosi e la meiosi.

QUESITO 3: Quanti tipi di RNA esistono e qual è la loro funzione?

GRIGLIA DI VALUTAZIONE – 3°prova

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO

Conoscenze

Possiede conoscenze molto limitate, anche sulle questioni fondamentali.

1-2

Possiede conoscenze limitate e/o superficiali. 3-4 Possiede conoscenze sufficienti anche se poco approfondite. 5 Possiede conoscenze ampie e abbastanza approfondite. 6 Possiede conoscenze molto ampie e approfondite. 7

Abilità

Non sa applicare le conoscenze fondamentali e commette numerosi e gravi errori anche in situazioni elementari.

1

Sa applicare solo in parte le conoscenze fondamentali e commette numerosi errori di rilievo.

2

Sa applicare le conoscenze fondamentali e solo occasionalmente commette errori di rilievo.

2,5

Sa applicare le conoscenze fondamentali in situazioni poco complesse senza commettere errori. In situazioni complesse può commettere qualche errore.

3

Sa applicare le conoscenze anche in situazioni complesse senza commettere errori e individua la soluzione migliore.

4

Competenze

Non emergono. 1 Non conosce il linguaggio specifico della disciplina, commette gravi errori lessicali. Non sa utilizzare le conoscenze acquisite.

2

Utilizza in modo semplice lessico, strutture e conoscenze apprese per operare e comunicare in contesti noti. Individua procedimenti secondo istruzioni dirette.

2,5

Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per operare e comunicare in modo appropriato in situazioni diverse. Si orienta nella soluzione di problemi complessi.

3

Padroneggia lessico e strutture, rielabora le conoscenze apprese in modo sicuro e personale. E’ autonomo nella soluzione di problemi complessi.

4

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