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ITINERARIO BIBLIOGRAFICO PER LE TRADIZIONI POPOLARI DI CAPITANATA TESTI DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE DI FOGGIA A cura di Maria Altobella Galasso INTRODUZIONE La ricerca bibliografica che segue, limitata all'area geografica della Capitanata, ha l'obiettivo di fornire ipotesi di lettura delle tradizioni del popolo dauno. La Biblioteca Provinciale, sollecitata più volte dall'utenza a veicolare le informazioni in campo demologico, indica, quindì, sulla base dei testi posseduti dalla biblioteca stessa, privilegiando così l'immediata reperibilità e fruizione, un repertorio-guida al ricco patrimonio della cultura popolare dì Capitanata. Definire la natura e l'estensione delle tradizioni popolari è molto problematico poiché lo studio di esse ha rapporti con altre scienze (storiche, sociali, linguistiche, etnologiche, psicologiche, etc.), tuttavia intendendo per tradizione il passaggio di un insieme di dati culturali, in senso antropologico, da un antecedente a un conseguente, e per popolare l'adozione di queste tradizioni da parte della collettività, esse si estendono dalle consuetudini legate alla vita fa- miliare a quelle del mondo spirituale, dai comportamenti magico-religiosi alle feste e usanze calendariali, dalle forme letterarie alle 1

ITINERARIO BIBLIOGRAFICO PER LE TRADIZIONI POPOLARI … · itinerario bibliografico per le tradizioni popolari di capitanata testi della biblioteca provinciale di foggia a cura di

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ITINERARIO BIBLIOGRAFICO PER LE TRADIZIONI POPOLARI DI CAPITANATA

TESTI DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE DI FOGGIA

A cura di Maria Altobella Galasso

INTRODUZIONE La ricerca bibliografica che segue, limitata all'area geografica della

Capitanata, ha l'obiettivo di fornire ipotesi di lettura delle tradizioni del popolo dauno.

La Biblioteca Provinciale, sollecitata più volte dall'utenza a veicolare le informazioni in campo demologico, indica, quindì, sulla base dei testi posseduti dalla biblioteca stessa, privilegiando così l'immediata reperibilità e fruizione, un repertorio-guida al ricco patrimonio della cultura popolare dì Capitanata.

Definire la natura e l'estensione delle tradizioni popolari è molto problematico poiché lo studio di esse ha rapporti con altre scienze (storiche, sociali, linguistiche, etnologiche, psicologiche, etc.), tuttavia intendendo per tradizione il passaggio di un insieme di dati culturali, in senso antropologico, da un antecedente a un conseguente, e per popolare l'adozione di queste tradizioni da parte della collettività, esse si estendono dalle consuetudini legate alla vita fa-miliare a quelle del mondo spirituale, dai comportamenti magico-religiosi alle feste e usanze calendariali, dalle forme letterarie alle

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tradizioni storiche e semistoriche; e costituiscono nel loro insieme un tessuto in movimento presupponendo un gruppo sociale che fa proprio questo tessuto e che esprime comunque l'aspirazione ad un mondo alla rovescia.

Le manifestazioni del popolare trovano al loro interno ragioni antropologiche di sopravvivenza; coprono il ciclo dell'anno, quello della vita umana, riguardano il mondo fisico e soprannaturale, le cose fauste ed infauste, il pensiero degli individui e giocano diversi ruoli: di copertura psicologica alla presenza del negativo, di forza disponibile in grado di affrontare i problemi del quotidiano, di momento di abbandono, sia pure transitorio, a condizioni di disagio individuale e collettivo.

Nella raccolta bibliografica proposta, diretta a documentare tutto questo patrimonio tradizionale, sono state individuate quattro sezioni, corrispondenti ai fondamentali aspetti della cultura popolare: 1 - Opere di carattere generale; 2 - Cultura orale. Testi e studi; 3 - Cultura cerimoniale. Testi e studi; 4 - Cultura materiale. Testi e studi.

All'interno di ogni sezione le schede, in ordine alfabetico di intestazione, sono seguite da brevi note esplicative, che mirano a cogliere la tesi del testo suggerito.

Nella prima parte, "Opere di carattere generale", si è ritenuto opportuno segnalare scritti che non potevano essere collocati in aree specifiche, comprendendo prevalentemente storie municipali, che non narrano solo fatti ed avvenimenti in successione cronologica ma presentano nei vari aspetti la vita del paese, essendo ricerche di carattere più vasto della semplice cronaca.

La storiografia dauna è ricca di studi monografici di differente valore, molti dei quali spaziano dalle forme di cultura e di costume alle vicende ecclesiastiche e ricostruiscono la storia del paese attraverso le azioni e le opere dei ceti professionali e di quelli artigiani e contadini. Vengono privilegiati argomenti e aspetti particolari: letteratura dialettale, tradizioni locali e trasformazioni sociali.

Questa parte di carattere generale è stata organizzata in modo da contenere anche gli itinerari turistici quando questi comprendono scorci ambientali e sociali, sguardi ai costumi e alle tradizioni religiose.

La seconda sezione considera la "Cultura orale. Testi e studi" La cosiddetta cultura orale veicola valori e credenze proprie delle

tradizioni costituite da testimonianze verbali concernenti il passato. Sono comprese in questa gli scritti e gli studi riguardanti il patrimonio narrativo connesso una volta con l'attività dei cantastorie, quindi i racconti, le "storie" che in parte conservano caratteri antichi giunti a noi attraverso la memoria, le leggende relative a primitivi culti in cui sono distinguibili lo stato precristiano e quello

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cristiano, spesso sovrapposti. Tutto il ricco patrimonio tradizionale, insomma, avente carattere distintivo per la semplicità dei contenuti e della forma in cui questi sono espressi.

All'interno della cultura popolare compare poi il dialetto poiché le parole, le voci e i suoni non sono mai disgiunti dall'ambiente umano e sociale e camminano di pari passo con le altre manifestazioni della vita del popolo. La letteratura dialettale, attraverso proverbi, canti, poesie, filastrocche, espressioni gergali, fa riferimento a una determinata realtà e rappresenta il momento vitale del gruppo, racchiude inoltre la saggezza popolare dovuta all'esperienza dalla quale si apprende la maniera di comportarsi.

Non sono stati inseriti gli studi riguardanti il dialetto sotto l'aspetto essenzialmente linguistico. Si rinvia per l'argomento al "Saggio di bibliografia linguistica per la Puglia" a cura di Pasquale Caratù e Pasquale Piemontese, pubblicato su Lingua e Storia in Puglia, X, 1980.

La terza sezione esamina la "Cultura cerimoniale. Testi e studi". Il termine "cerimoniale" ha un significato piuttosto ampio in quanto

religioso o no rappresenta la società in scena. Essendo le cerimonie degli atti simbolici espressivi della struttura sociale, il "cerimoniale" costituisce un'attività rituale di rappresentazione durante la quale la società produce forme di comunicazione legate a simboli cui viene attribuito un significato particolare. E’ questa la parte più viva della tradizione popolare.

Importante è il legame con il divino come bisogno di rassicurazione; lasciando da parte le diverse letture ermeneutiche dei comportamenti ed espressioni popolari, sono qui riportati i pellegrinaggi ai santuari, le leggende agiografiche, le processioni, le feste patronali, poiché nel "consumo del sacro", aspetto rilevante della realtà contemporanea, sono più che mai leggibili gli aspetti fondamentali della cultura popolare. Particolarmente documentato il pellegrinaggio garganico di San Michele. Le manifestazioni della devozione micaelica hanno avuto uno sviluppo favorevole dovuto sia alla posizione geografica di Monte Sant'Angelo che alle diverse stratificazioni, testimoni nel tempo, di civiltà culturali, impegnate a livello religioso.

Sono inserite poi le feste calendariali, vissute intensamente anche nel privato, attraverso sia i costumi che i cibi tradizionali legati entrambi alla festività: i primi, intesi come fogge di vestire, hanno un carattere significante poiché accanto alla funzione pratica (il vestire), ne esplicano altre rituali, cerimoniali e di segnaletica sociale: connotano l'età, lo stato e la condizione economica, l'area geografica di appartenenza. I secondi, in quanto la gastronomia è qui intesa come cerimonia alimentare. La preparazione dei cibi e il loro consu-

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mo, infatti, non sono mai privi di simbolismi rituali. L'ultima sezione, infine, "Cultura materiale. Testi e studi", concerne gli

aspetti materiali della cultura popolare. La fortunata e discussa espressione "cultura materiale" abbraccia le

forme materiali di cultura, cioè tutto quanto è connesso con l'attività lavorativa, gli strumenti di lavoro e i risultati delle forze produttive. Fanno quindi parte di essa: l'artigianato, le costruzioni rurali, i materiali della vita quotidiana, civile e religiosa, espressi tutti dalla collettività in modo stabile tanto da caratterizzarla. Questa produzione, essendo comune e anonima, ha un legame solo concreto con la civiltà che l'ha realizzata riferendosi all'ambiente materiale dell'individuo.

L'inserimento di alcuni scritti nell'una o nell'altra sezione, sulla base della loro peculiarità, non sempre è stato parallelo, bensì a volte complementare. Gli ex-voto, per esempio, appariranno nella cultura cerimoniale per le esperienze umane religiose di cui sono espressione e testimonianza, per la carica emozionale sprigionata dal miracolo visualízzato, per l'intervento ritenuto miracoloso che assume carattere cerimoniale. Nello stesso tempo la confezione degli ex-voto (oggettuali, dipinti, fotografici), è forma di cultura e di arte religiosa in senso etnico, è manufatto di arte minore, prodotto artigianale e pertanto rientra nella cultura materiale.

Lo stesso avviene per le leggende agiografiche, inserite nella cultura orale come letteratura e nella cerimoniale per i fenomeni che oltrepassano la conoscenza e il controllo umano, per l'atteggiamento sentimentale e la tendenza ad esaltare miticamente un determinato santo attribuendogli poteri taumaturgici. I più importanti santuari del territorio dauno sono meta di pellegrinaggi e venerazioni a causa sempre di immaginari rinvenimenti e leggendarie apparizioni. E così via, incrociandosi vari aspetti in una stessa opera.

Riferimenti bibliografici di tal genere sono utilissimi strumenti di conoscenza. Questa convinzione ci ha sorretto ad avviare un lavoro, con tutte le incompletezze di ogni bibliografia, che si spera possa avere come risultato una lettura, più ampia possibile, della cultura tradizionale dauna ed un conseguente recupero critico dei suoi valori essenziali, poiché si potranno ricomporre le tappe solenni della vita familiare e collettiva di consumo popolare e scoprire così un mondo fatto di avvenimenti, di espressioni, di comportamenti, di personaggi, di utensili, di attrezzi di lavoro, di case, di chiese, di piazze, dove si ripetono la festa e l'incontro; un mondo che la società dei consumi cerca invano di camuffare, di finalizzare al profitto e di inserire in un circuito le cui componenti appaiono spesso di tipo turistico e pittoresco riducendo così l'autonomia del "popolare".

MARIA ALTOBELLA GALASSO

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BIBLIOGRAFIA

1 - Opere di carattere generale

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Uccisione del maiale a Roseto Valfortore

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Sgranatura manuale del granturco per la semina

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IL CANTASTORIE

Da: De Boucard F., Usi e costumi di Napoli e contorni. Napoli, 1853. Vol 1° tav. 49

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ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI CITATE c. = carta, carte cfr. = confrontare col. = colori ed. = editore, edizione estr. = estratto facs. = facsimile f ront. = frontespizio f.t. = fuori testo ili. = illustrazioni n. = numero p. = pagina, pagine ripr. = riproduzione s.e. = senza edizione s.n.t. = senza note tipografiche s.t. = senza tipografia tip. = tipografia, tipografo

vol. = volume, volumi

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INDICE(I numeri rinviano alle pubblicazioni ordinate progressivamente)

ACCADEMIA, 279. CARUSO, M., 318.ALBERTI, K., 1. CASA, 374.ALTIERI, G.C., 106. CASETTI, A., 127.AMMINISTRAZIONE, 2. CASTIELLI, R., 209.AMOROSO, E., 3, 107, 108. CATAPANO, C., 132.ANGELILLIS, C., 4, 280. CAVALIERI, M., 291.ANGIULI, E., 281, 343, 419. CENACOLO,375.ANTONACCIO, M., 5, 282, 283. CENTRO, 20.ANTONELLIS, L, 6, 7. CENTRO, 292.ANZIVINO, O., 109, 110. CERA, R., 133.APPARIZIONI, 284. CHECCHIA, G. 21.ARIA, 111. CHIARELLA, L., 134, 135, 136.ARTIGIANATO, 366, 367. CIANNAMEO, A., 137, 138.BABUDRI, F., 112. CIAVARELLA, M., 293, 294.BALDACCI, O., 8. CIMEGOTTO, C., 139.BATINI, F., 368. CIUFFREDA, A., 22.BECCIA, N., 9, 113. COLAMONICO, C., 376.BELLI D'ELIA, P., 10. COLAPIETRA, R., 295.BELLIZZI, F., 114. COMITATO, 296.BELLUCCI LA SALANDRA, M.,

115.CONTE, M., 140.

BELTRAMELLI, A., 11. CONVEGNO, 297.BENINCASO, G., 116. CORRAIN, C., 298, 377.BERTACCHI, C., 12. CURATO, F., 378.BIBLIOTECA, 369. CURATO, G., 379, 380.BICCARI, M., 13. CUSTODERO, G., 141.BICCARI, 14. D'ADDETTA, G., 23, 24, 25,

142.BORAZIO, F.P., 117, 118. D'AGRUMA, M., 136.BRANCA, B., 119. D'ALTERIO, V., 111.BRONZINI, G.B. 15, 120, 121, 279, D'ARCANGELO, G., 20. 285, 286, 287, 288, 289 D'ARIENZO, M., 299.BUCCI, O.A., 122, 123, 124, 125,

126.DE AMBROSIO, F., 26.

CAMPANARO, O., 16. DE ANGELIS, M., 143.CAMPIONE, M., 290. DE FEUDIS, N. 381.CANNAROZZI, C., 17. DE GRAZIA, M., 27.CANNAVIELLO, E.F., 370, 371, DE LEONARDIS, G., 28. 372, 373. DELLA MALVA, M., 29.CANTI, 127, 128. DELL'ANNO, M., 30.CAPRIGLIONE, F., 18,20. DELL'AQUILA, M., 144.CAPUANO, C., 19. DELLI MUTI, F., 31.CAPUANO, M., 129, 130, 131. DE LUCA, R., 145.

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DE MATTEIS, G., 111, 146, 147. IOSA, A., 166.DE MEO, N., 300. ITALIA, 388, 389, 390.DE MONTE, N., 32. ITINERARI, 46.DE SANCTIS MURRI, G., 301. IZZO, P., 391, 392.DE SANTIS, M., 148, 302. JAMMARINO, F., 47.DE SANTIS, P., 303, 304. JARUSSI, U., 322, 393, 394.DE TROIA, G., 33. JAVICOLI, F., 167.DI BIASE, P., 34. JORIO, G., 48.DI GIOIA, M., 35, 305, 306, 307. LA MARTA, S., 16.DI TARANTO, C., 36. LA MURA, D., 49, 50.DONOFRIO DEL VECCHIO, D.,

37.LASELVA, D., 168.

D'ONOFRIO DE MEO, G., 308,309.

LA SORSA, S., 51, 169, 170, 171,172,

ENTE, 310. 173, 174, 175, 176, 323, 324,395,

ESPOSTO, G., 149, 150, 151. 396,397.FACCHIANO, A., 38, 39. LAZZARO, D., 398.FARANDA, L., 311. LENORMANT, F., 52.FINI, M., 152. LEONE, E., 325.FIORE, M. A., 153. LEPORE, A., 177.FIORE, V., 312. LEPORE, R., 178, 179, 180, 181,

182,FOGLI, 382, 383, 384. 183, 184, 185.FRACCHIE, 313. LO CAMPO, G., 186.FRANCIOSA, L., 385. LOCO, M., 13.FREJAVILLE, M., 314. LOIODICE, E., 53, 187, 188, 189,

190,GAETA, A., 40. 191, 326, 327, 399.GASTRONOMICAMENTE, 315. LOMBARDI SATRIANI, L. M.,

400.GENTILE, F., 316, 317. LONGO, P., 328.GENTILE, G. A., 41. LO RE, A., 401, 402, 403.GIAGNORIO, C., 318. LUPO, G., 192.GIANCANE, D., 154. MAGNATTA, L., 54.GIFUNI, G.B., 155. MALECORE, I.M., 193, 329.GIUDILLI, M., 156. MANERBA, P., 55.GIUFFREDA, O., 157. MANUPPELLI, A., 56, 57.GOFFREDO, M.T., 158. MANZI, L., 330.GOTHEIN, E., 319. MARANO, U., 58, 59.GRAMEGNA, P., 42, 159. MARCANTONIO, M., 194, 195,

196, 197.GRANATIERO, F., 160, 161, 386. MARCHESINO, E., 198.GRECO, E., 162, 320, 387. MARCHIANO', M., 199, 200, 201.GREGOROVIUS, F., 43. MARCHITELLI, G., 202, 203.GUADAGNO, E., 163. MARUOTTI, G., 204.GUADAGNO, G., 163. MASSELLI, A., 331.GUERRA, D., 164. MASTROBUONI, S., 332.GUERRIERI, M., 44. MASULLO, M. T., 60.GUIDA, 45. MAULUCCI, P., 205.IAFISCO, M., 165. MELE, P., 18, 20.IMBRIANI, V., 127. MELILLO, A.M., 209.INGLESE, G., 321. MELILLO, G., 206.

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MELILLO, M., 207, 208, 209. PITTA, N., 72.MEMORIA, 404. POMPA, A., 416.MENDUNI, M., 210, 333. PRENCIPE, S., 73, 238.MOLA, C., 334. PRIMO, 239, 342, 417.MONTE SANT'ANGELO, 61. PROCACCINI, G., 74.MORENA, S., 368. PROLETARIATO, 418.MOSCA, A., 211, 212, 213. PAGLIA, 75, 76, 77, 343, 344,

419.MOSTRA, 405. PUGLIESE, F.M., 240.MUCELLI, G., 214. RABBAGLIETTI, A., 241.NARDELLA, F., 157. RADUNO, 345.NARDELLA, T., 335, 406. RAGNO, L., 78.NASUTI, F., 157. RASI, F., 79.NENNA, M., 215. RELAZIONE, 346.NICASTRO, C.G., 62, 216, 336. RELIGIOSITA’, 347.NINNA, 217. RICCHIONI, V., 420.NIRO, R., 407. RICCI, M., 242.OGNISSANTI, P., 218, 219, 220, 221, RIGNANESE, A., 348, 349.

222,223,337,408. RIGNANESE, D., 243.OSPITALITA', 63. RINALDI, G., 342, 382, 383,

384, 404,PAGLIA, R., 64. 418.PAGLIARA, M.A., 224. RIVERA, A., 281.PAGLIARA, R., 225. ROMANO, N., 244, 245, 350,

421.PALASCIANO, I., 409. ROSS, J., 80.PALMIERI, M., 89. RUBINO, L., 81.PALOMBA, G., 226. RUSSI, A., 246.PAOLETTA, E., 227. RUSSI, V., 71.PAPA, G., 228. RUSSO, G., 82.PAPA, M., 65. SADA, L., 247, 351, 352.PASCALE, L., 66, 229, 230. SALCESI, A., 248.PAVONCELLI, 410. SAMMARTINO, L., 82PEDIO, T., 338. SANNICANDRO, 83.PERIFANO, C., 67. SAN SEVERO, 84.PERNA, A., 68. SAUCHELLI, G., 422.PERNA, F., 231. SBANO VITALE, A., 353.PETRUCCI, A., 232, 233, 411. SCARALE, G., 249, 250.PETRUCCI, A., 234, 339, 340. SCOPRIAMO, 85.PETRUCCI, S., 69. SERENA DI LAPIGIO, N., 354.PIAZZOLLA, S., 70, 235. SERRICCHIO, C., 251.PICCOLO, F., 236. SERRILLI, G.A., 252, 253.PIEMONTESE, G., 341, 412, 413. SIANI, C., 254.PIEMONTESE, P., 414. SIENA, M., 86.PILLA, V., 71. SILVESTRI, F., 87.PIROZZOLI, A., 415. SOBRERO, P., 342, 382, 383,

384,PIROZZOLI, N., 415. 404, 418.PISTILLO, C., 237. SOCCIO, P., 88, 89, 255.

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SORDA, M., 355. TRADIZIONE, 266.SORRENTI, P., 256. TRIPPUTI, A. M., 360, 361, 362,

363,SPADA, G.N., 356. 425,426,427,428.SPERA, E., 423. TROTTA, M., 267, 268.SPIRITO, G., 90, 91. TUSIANI, G., 269, 270, 27 l.STAGNANI, V., 328. TUTTI, 272.STEFANELLI, V., 92. UVA, N., 96.STRIZZI, G., 257, 258, 259. VALENTE, V.G., 273.STUPPIELLO, A., 357. VENDITTI, E., 97, 98, 274.STUPPIELLO, M., 424. VENTURA, A., 429.SUNTO, 93. VILLANI, C., 275.TAMMEO, C., 260. VILLANI, F., 99, 276.TANCREDI, G., 261, 262, 263, 358. VITULLI, A., 364.TARONNA, M., 264. VOCINO, M., 365.TERRACCIANO, R., 265. VOCINO, M., 100, 101, 102, 103,

105.TIBOLLO, A., 94, 95. ZAFFAR.ANO, A., 104.TOMMASO DA MORCONE, 359. ZINGARELLI, N., 105, 277, 278.

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