32
Periodico del COMUNE DI JESI Direttore responsabile: FRANCESCO CHERUBINI In redazione: Simone Brunori e Francesco Maria Tiberi / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srl Registrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972 Jesi Oggi anno XXII n. 1 / Marzo 2015 felcini SHOES • FASHION • BAGS [email protected] Alle famiglie di Jesi ASFALTATURE: SI PARTE Subito un primo intervento per 280 mila euro p. 6 p. 13 p. 9 POLIZIA MUNICIPALE NEI QUARTIERI PIÙ SENSIBILI La nuova auto blu del Comune di Jesi AGROALIMENTARE JESI CAPITALE SARÀ DEMOLITO IL VECCHIO OSPEDALE Accordo con l’Asur per l’abbattimento entro giugno 2016 p. 4

Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

Periodico del COMUNE DI JESIDirettore responsabile: FRANCESCO CHERUBINIIn redazione: Simone Brunori e Francesco Maria Tiberi / Direzione e Redazione: piazza Indipendenza 1 Jesi (tel.0731.538365 - [email protected]) Stampa: Rotopress International srlRegistrato al Tribunale di Ancona (n.27 del 14/12/93). Fondato nel 1972

JesiOggianno XXII n. 1 / Marzo 2015

felciniSHOES • FASHION • BAGS

[email protected]

Alle famiglie di Jesi

ASFALTATURE:SI PARTE

Subito un primo intervento per280 mila euro

p. 6 p. 13

p. 9

POLIZIA MUNICIPALE NEI QUARTIERI PIÙ SENSIBILI

La nuova auto blu del Comune di Jesi

AGROALIMENTARE JESI CAPITALE

SARÀ DEMOLITO IL VECCHIO OSPEDALE

Accordo con l’Asur per l’abbattimento entro giugno 2016

p. 4

Page 2: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015
Page 3: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

3

Numeri ed azioni Me lo ripete sempre un amico: che Jesi sia stato uno dei pochissimi Comuni d’Italia ad aver approvato il bilancio di previsione 2015 prima che l’anno abbia avuto inizio non è tema che appassiona i cittadini. Ed il fatto che tale situazione si sia verificata appena una volta negli ultimi due decenni non contribuisce ad aumentare l’appeal. Aggiunge inoltre, quasi a smorzare ogni entusiasmo, che nei cittadini non scatta neanche un bri-vido di emozione nel constatare come questo bilancio riduca ulteriormente l’indebitamento del Comune, destinato a scendere di un terzo in pochi anni (da 31 a 20 milioni). Anche perché non han-no la percezione che si tratta di un debi-to per tutti noi, una cambiale in bianco lasciataci in eredità dagli amministratori degli anni passati e che noi non voglia-mo passare ai nostri figli. Insomma, questo mio amico è perento-rio: lascia perdere i numeri, ai cittadini interessa poco, loro vogliono vedere azioni concrete. Allora provo a spiegare quali vantaggi avranno i cittadini di Jesi rispetto a quel-li di qualsiasi altro Comune qui intorno per il fatto che abbiamo approvato il bi-lancio già a dicembre.Perché in quell’atto sono contenute tutte le scelte che andremo a realizzare nei prossimi mesi e che, proprio per-ché decise per tempo, non sconteranno i proverbiali ritardi della pubblica am-ministrazione. Parlo dell’asfaltatura di alcune importanti strade, che già a fine mese prenderà il via in diversi quartie-ri, o del taglio di erba che potrà essere completato prima che i bambini vadano

a giocare nei parchi o degli interventi nelle scuole così da organizzare i lavori nel periodo estivo quando gli alunni non sono in classe. O ancora di tutte quelle manutenzioni grandi e piccole di cui la città ha urgente bisogno e che saranno programmate puntualmente.Ma penso anche ad una maggiore si-curezza, con le nuove telecamere che potranno essere installate in altre zone della città o agli ulteriori strumenti per il controllo (come quello sulle auto sprov-viste di assicurazione o senza revisione) in dotazione alla Polizia Municipale che beneficerà tra l’altro dell’immediata as-sunzione di tre agenti per garantire una maggiore presenza sulle strade ed in particolare nei quartieri più sensibili. Aggiungo anche che un bilancio appro-vato in anticipo consente di girare subito le risorse all’Azienda Servizi alla Perso-na per affrontare con tempismo e pun-tualità le criticità legate alle fasce sociali più deboli della popolazione come gli anziani, i disabili, coloro che vivono in condizioni di marginalità sociale ed economica. Così come permette di avere un quadro certo per programmare azioni a soste-gno delle categorie produttive, ora che con i nuovi regolamenti possiamo soste-nere le attività che nascono e le imprese che assumono a tempo indeterminato.Ma anche sviluppare iniziative sociali, culturali ed aggregative che contribu-iscono a far vivere appieno la nostra città, riscoprendo insieme identità, or-goglio e senso di appartenenza che sem-brano essersi risvegliati dal torpore in cui erano caduti.

Il sindaco Massimo Bacci

www.facebook.com/massimobaccisindaco

Certo, avessimo i 5 milioni di euro in più all’anno che poteva vantare chi ci ha preceduti, gli interventi sarebbero sta-ti anche maggiori. Ma dobbiamo fare i conti con i continui e ricorrenti tagli di governo che solo parzialmente riuscia-mo a mitigare, eliminando - come abbia-mo fatto fin dal giorno del nostro inse-diamento - spese inutili ed improduttive. Perché, e torno alla questione del bi-lancio iniziale, amministrare una città significa assumersi responsabilità, gesti-re le risorse con oculatezza, avere bene in mente cosa sia l’interesse pubblico e come provare a dare risposte esaurienti. Dando noi per primi l’esempio, lascian-do da parte demagogia e promesse inu-tili. Con un obiettivo finale che è il mio e di tutti coloro che insieme a me stanno portando avanti l’azione di questa Am-ministrazione comunale: rendere la città migliore di come l’abbiamo trovata!

Page 4: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

4

Accordo per l’abbattimento entro giugno 2016. Sarà salvaguardata la parte storica che si affaccia sul Corso. Nel frattempo l’area sarà messa in piena sicurezza ed i piazzali dati al Comune per farne un parcheggio pubblico. Un concorso di idee dovrà suggerire il miglior piano di recupero

Sarà demolito il vecchio ospedale di viale della Vittoria. Lo hanno deciso di comune accordo Amministrazione co-munale ed Asur Marche, proprietaria dell’area, in un protocollo d’intesa dove viene disciplinato il percorso che porte-rà non solo all’abbattimento dell’intera struttura che si affaccia sul Viale (sarà invece mantenuta quella storica che dà su Corso Matteotti), ma anche al con-seguente piano di recupero per nuove destinazioni. Fissato anche il termine massimo entro il quale l’operazione va conclusa: giu-gno del prossimo anno. L’unica condi-zione posta è che la demolizione risulti - come tutto per altro lascia pensare - so-stenibile sia sotto il profilo tecnico che sotto quello economico. Nello stesso accordo tra Comune ed Asur Marche sono anche fissati gli in-terventi per la messa in piena sicurezza dell’area in questi mesi, al fine di evitare intrusioni di persone non autorizzate e di mantenere quel decoro sempre a rischio in strutture abbandonate.Il crono-programma concordato prevede di procedere entro il 31 marzo prossimo alla gara per affidare il servizio di inge-gneria relativo alla progettazione del-le opere di demolizione della struttura. L’assegnazione dovrà essere formalizzata entro settembre, così da completare la de-molizione entro il mese di giugno 2016.Nel frattempo l’Asur si impegna ad ef-fettuare tutti quegli interventi necessari a mantenere la sicurezza ed il decoro dell’a-rea del vecchio ospedale con lo sbarra-mento di finestre e porte al piano terra, l’illuminazione esterna, la pulizia del ver-de e la chiusura dei passaggi nel cortile interno, oltre ad una vigilanza dell’area eseguita con proprio personale.Deciso anche che l’intera area esterna dell’ospedale sarà assegnata al Comune così da poterla adibire a parcheggio pub-blico, con il collegamento pedonale diret-tamente su Corso Matteotti tramite il giar-dino di fronte all’ex laboratorio analisi. Ma cosa sorgerà dalle ceneri del vecchio ospedale? A questa domanda Comune ed Asur hanno deciso che si risponde-rà con un concorso di idee, da adottar-si entro ottobre del prossimo anno. Il concorso dovrà individuare l’idea pro-

Sarà demolitoil vecchio ospedale

gettuale migliore, tra quelle presentate dai professionisti che vi parteciperanno, per valorizzare al massimo le proprietà ricadenti nell’area interessata, ma anche per ipotizzare eventuali trasferimenti di diritti edificatori o permute immobi-liari. Su cosa poi ospiterà questa nuova

struttura frutto del concorso di idee è certamente presto per dirlo. Stando alle previsioni del piano regolatore, sono previsti appartamenti e uffici al posto dell’ex ospedale. Ma la situazione del mercato immobiliare potrebbe spingere la proprietà a compiere scelte differenti.

Con il completo trasferimento dei ser-vizi ospedalieri “Carlo Urbani”, si è subito evidenziato il problema degli in-sufficienti spazi per la sosta. Una que-stione che l’Amministrazione comu-nale - pur non avendo alcuna titolarità diretta al riguardo - sta responsabilmen-te affrontando con gli altri due sogget-ti coinvolti: da una parte l’Asur quale unica proprietaria e titolare esclusiva della gestione interna del parcheggio e dall’altra Conerobus per concordare un

servizio di trasporto pubblico che possa disincentivare l’uso dell’auto.In particolare il Comune ha formaliz-zato all’Asur la proposta di destinare una parte dei parcheggi a pazienti e parenti, in un numero pari all’utenza media giornaliera. Allo stesso tempo sta condividendo un miglior servizio di trasporto pubblico con Conerobus, così da ottimizzare il numero delle corse ed i relativi collegamenti con le varie parti della città.

SOSTA AL “CARLO URBANI”

Page 5: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

5

PRESTIGIOSA LEADERSHIP PER JESI

“Jesi capitale culturale delle Marche”. È il riconoscimento, molto gradito, che giunge direttamente dal Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche. L’arch. Stefano Gizzi, dal 2012 a capo della sede regionale (che ha lasciato appena qualche giorno fa per assumere analogo incarico a Perugia) non ha dub-bi: “La città di Jesi, ancora integralmente racchiusa nelle sue mura, si presenta in ammirevole stato di conservazione. E mi sembra ottimamente amministrata, a dif-ferenza di altre città delle Marche”. Dichiarazioni rese al quotidiano Il Resto del Carlino qualche settimana fa, ampli-ficate tra l’altro in una logica mediatica, perché in contrapposizione alla situazio-ne di Ancona. Sullo sfondo una dichia-razione di Vittorio Sgarbi, proprio sulla leadership della nostra città. “Concordo perfettamente con Sgarbi - ha eviden-ziato il Soprintendente - e credo che Jesi sia la vera capitale culturale delle Mar-che, non Ancona E questo per una serie di motivi: una ricchezza ed una vivacità culturale che Jesi ha”.Ovviamente soddisfatto il sindaco Mas-simo Bacci che ha commentato: “Rin-grazio il Soprintendente per i Beni Ar-chitettonici e Paesaggistici delle Marche per i lusinghieri apprezzamenti sulla no-stra città. Sotto il profilo personale, mi ha

fatto estremamente piacere che abbia an-che aggiunto come Jesi sia “ottimamen-te amministrata”. Sono riconoscimenti che inorgogliscono e, allo stesso tempo, ci stimolano a continuare con senso di responsabilità ed impegno nell’azione di governo cittadino. Le criticità da af-frontare sono tante, vogliamo continuare a dare risposte concrete”.Anche l’assessore alla cultura Luca Buti-ni, coinvolto nel dibattito, ha evidenziato la ricchezza e la vivacità fin dall’insedia-

mento nell’esecutivo cittadino: “Sono rimasto sorpreso io stesso - ha ammes-so - perché c’è un fermento e arrivano sempre nuove proposte. Operatori, asso-ciazioni e singole persone che vengono a portarci le loro idee, con la voglia di condividerle. È molto importante que-sta cultura che viene dal basso, essendo difficile oggi proporre grandi eventi. Mi piacerebbe che tutti gli jesini conosces-sero meglio la loro città così da raccon-tarla agli altri”.

Condivisa con la Soprintendenza, la riqualificazione della parte alta di Corso Matte-otti è ormai in dirittura d’arrivo. Ed una volta conclusi i lavori - con asfaltatura finale e nuova segnaletica - si potranno apprezzare al meglio le soluzioni progettuali dello Studio Sardellini Marasca a cui l’Amministrazione comunale ha affidato tale incari-co, avendo lo stesso Studio già vinto il concorso di idee per la nuova pavimentazione che dovrà essere realizzata nella parte pedonale di Corso Matteotti. Tra queste soluzioni, la più evidente è senz’altro l’ingresso veicolare direttamente sotto l’Arco Clementino, studiata proprio per impreziosire l’entrata nella parte stori-ca della città. Le due cortine di fioriere che seguono stanno ad anticipare l’uniformi-tà tra i due lati, con i parcheggi posti non più a spina di pesce ma paralleli alla sede stradale. Valorizzata poi la pista ciclabile che collega perfettamente parte pedonale del Corso e intero centro storico ai nuovi 5 chilometri di percorsi ciclabili che parto-no da viale Cavallotti e che raggiungono le parti a nord e a sud-est della città.Importante anche l’area pedonale davanti alla scuola Savoia che mette in piena sicurez-za un punto nevralgico dove quotidianamente si riversano centinaia di alunni.

Un ingresso sotto l’Arco che dà lustro alla nostra storia

Il Soprintendente per i Beni Architettonici concorda con Vittorio Sgarbi ed assegna alla nostra città il ruolo di protagonista culturale della regione

Page 6: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

6

Asfaltature SI PARTEVia libera alla prima fase dei lavori di manutenzione di strade e marciapiedi finanziati con i 280 mila euro assegnati al Comune di Jesi a parziale copertura dei danni provocati dalle nevicate degli anni passati.Sono stati infatti appaltati due distinti in-terventi che interessano la sistemazione delle reti veicolari e pedonali ubicate a nord tra i quartieri Colli e Colle Paradiso ed a sud tra i quartieri San Giuseppe e Prato. Per quanto riguarda la zona nord le asfaltature interesseranno innanzitutto viale Aldo Moro (la strada che condu-

ce al nuovo ospedale) e la parallela via Ugo La Malfa, dove verranno sistemati anche i marciapiedi. Si tratta di strade che, dal tempo della loro realizzazione negli anni ‘80, non hanno mai registra-to interventi di manutenzione. Soggette ad asfaltature, al quartiere Colli, anche via Ippocrate, via Eustachi e via Galeno, mentre, sul versante di Colle Paradiso, gli interventi sono in programma alle vie Monte Conero, Monte Catria e Monte San Vicino. Per quanto riguarda il quartiere San Giu-seppe, l’intervento interesserà le sedi

Subito un primo intervento per 280 mila euro Previsti poi altri 900 mila euro nel triennio

stradali dell’intera via Garibaldi, via Ancona e via Marche, oltre che tratti dei marciapiedi. La manutenzione di questi ultimi sarà estesa anche ad alcune strade della zona Prato. Le economie derivate dai ribassi d’a-sta sono destinate ad interventi sempre sul fronte della manutenzione stradale. C’è da aggiungere, inoltre, che nel pro-gramma triennale delle opere pubbliche 2015-2017, l’Amministrazione comu-nale ha previsto per ogni anno almeno 300 mila euro da destinare alla manuten-zione stradale.

Riqualificazione per rotatorie e aiuole dei viali principaliNuovo intervento di riqualificazione all’arredo urbano citta-dino che vede coinvolte rotatorie, spazi verdi e aiuole sparti-traffico in alcuni dei viali principali della città. Lo coordina l’Area Servizi Tecnici dopo che la Giunta ha autorizzato i lavori suddividendone i compiti tra gli operai comunali ed il personale coordinato da JesiServizi nell’ambito del progetto di ricollocamento degli over 45 disoccupati. Si comincia con viale Trieste dove oggetto di riqualificazio-ne sono tanto le aiuole della storica strada che conduce alla stazione, quanto le due rotatorie agli incroci. È prevista la rimozione di tutti gli arbusti e del relativo telo di protezione delle aiuole poste ai lati del viale principale che vengono sostituiti da un più gestibile prato con sistemazione dell’im-pianto di irrigazione. Oleandri e cespugli, laddove presenti, sono oggetto di adeguata potatura, mentre entrambe le rota-torie, una volta riparate dai danneggiamenti vari anche alle parti di marmo, saranno arredate con rampicanti centrali che garantiranno la piena visibilità ai veicoli che le attraversano. Si rifà il look anche la grande rotatoria di viale Verdi, all’in-crocio con viale M.L.King e viale Papa Giovanni XXIII. Al-lestita 15 anni fa con un roseto e cipressi, di fatto è ultimamen-te soffocata da erbe infestanti. L’intervento, in questo caso,

prevede di re-stituire piena dignità all’a-rea attraverso la potatura dei cipressi centrali ed il rinnovo del roseto, limitando in futuro gli interventi manutentivi attraverso il posizionamento di un telo coperto con ghiaia di giardino. Nella stessa zona saranno sistemate anche le aiuole lungo viale Papa Giovanni XXIIII con taglio delle siepi, posa in opera di un telo ricoperto con ghiaia, così da evitare in futuro che l’erba invada la sede stradale. Altro importante intervento riguarderà le aiuole di viale Ca-vallotti dove le siepi sono tutte cresciute in maniera eccessi-va perdendo forma e diventando un ricettacolo di rifiuti. Qui gli operai del Comune provvederanno ad un efficace taglio di rinnovo sia per le siepi che per i roseti, procedendo poi alla posa in opera di teli che impediscano la crescita di erbe infestanti e ne facilitino in seguito la migliore pulizia. Pro-prio perché affidato a personale comunale, i lavori, per un investimento complessivo di 16.700 euro, sono già in pieno svolgimento.

Page 7: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

7

Benefici sia volumetrici che economici per il recupero dell’edilizia storica minore

BORGHI, incentivi alla riqualificazione

Incentivi volumetrici ed economici a quanti decideranno di recuperare i “re-tri” degli edifici dei borghi storici, eli-minando quelle antiestetiche costruzioni posticce, spesso costituite da bagni so-praelevati. Lo ha deciso la Giunta comunale che ha dato mandato all’Area Servizi Tecnici di modificare le relative norme urbanisti-che. Un provvedimento per il recupero dell’edilizia storica minore che interesse oltre un centinaio di abitazioni presenti nei borghi, da via Roma a via Garibal-di, da via Rosselli a via Marconi. Abi-tazioni, queste, cresciute lungo le diret-

trici storiche costituite da un fabbricato principale su strada, normalmente di due-tre piani, e di una serie di corpi di fabbrica accessori posti in aderenza sul retro dell’edificio. Questi hanno avuto per lo più origine con la realizzazione del piccolo servizio igienico “a sbalzo” in corrispondenza del pianerottolo delle scale. In seguito hanno anche subito tra-sformazioni in ragione delle accresciute esigenze dei residenti, fino ad assumere maggiori dimensioni e diverse confor-mazioni. Per lunghi decenni queste parti di abita-zione, proprio perché poste sul retro, ri-

manevano nascoste. Poi, i vari interventi di recupero dei grandi complessi edilizi produttivi dismessi, le hanno di fatto “portate alla luce”, rendendole visibili nella loro poco elegante conformazione urbanistica. Di qui l’opportunità di di-sciplinare ed incentivare il recupero e la ricomposizione di queste parti di abita-zione, attraverso norme che consentano la demolizione e una ricostruzione più razionale, più presentabile, più corretta, con un duplice vantaggio: da un lato la possibilità di aumentare leggermente la volumetria rispetto al corpo dell’edificio demolito, dall’altro una riduzione degli oneri di costruzione. La decisione è stata assunta, oltre che per fini estetici, anche perché in questi borghi storici vi è una spiccata sensibili-tà ad interventi di recupero da parte dei residenti. Benché infatti si tratta di zone limitate, in queste aree si concentrano la maggior parte degli interventi di recupe-ro della città storica, che rappresentano circa il 15% dell’intera attività edilizia del territorio comunale.

Page 8: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

8

AUTOVELOX? NO GRAZIETecnologia a servizio della Polizia Mu-nicipale per un migliore controllo dei veicoli a garanzia dei cittadini e per in-formatizzare il servizio di sanzioni al codice della strada. Un investimento che consente di ottimizzare il lavoro, rispar-miare tempo e risorse da liberare per gli altri servizi di competenza degli agenti (ed infatti sono stati già spostate 2 unità in servizio esterno di viabilità). Un inve-stimento per certi versi in controtenden-za. Il perché lo ha spiegato direttamente il sindaco Massimo Bacci: “C’è chi sceglie di acquistare autovelox per far cassa con le multe, noi abbiamo scelto di acquistare un’altra apparecchiatura elettronica alla nostra Polizia Municipale. Perché non misura quei 10 chilometri orari in più per “vessare” il cittadino, ma è in grado, leggendo una targa, di rilevare se quel veicolo è sprovvisto di assicurazione o non ha la revisione. E potete immaginare cosa significa essere coinvolti in un in-cidente dove vi è un’auto non assicurata o quale rischio può arrecare un veicolo non revisionato al conducente e agli altri. Con questa apparecchiatura elettronica non mandiamo la multa a casa, ma l’au-tomobilista viene fermato per verificare se effettivamente i documenti che ha con sé confermano quanto è riportato sulla banca dati. Nel qual caso l’infrazione viene immediatamente contestata”. Gli agenti - avvalendosi della banca dati della Motorizzazione Civile e di quella che raggruppa le agenzie di assicura-zioni - potranno insomma verificare in

tempo reale se l’auto è in regola con la revisione, in termini assicurativi, o se è in stato di fermo amministrativo, poten-do così subito bloccarne la circolazione.

E per le sanzioni al Codice della Stradagradualmente vanno in pensione i foglietti verdiAl loro posto ricevute tipo scontrini predisposte tramite smartphone e stampante

Gli agenti della Polizia Municipale saranno presto dotati di strumenti di autotutela per poter affrontare in piena sicurezza anche le situazioni più problematiche che dovessero loro presentarsi durante le attività di servizio nel territorio. In particola-re avranno manette e uno spray urticante, regolarmente autorizzato dalle autorità competenti per questo tipo di finalità.Sono dunque strumenti di difesa e non di offesa che saranno utilizzati solo in casi estremi. Al riguardo 30 agenti hanno concluso un corso di formazione ad hoc per acquisire conoscenze e modalità di autotutela, svolto dai colleghi di Rimini già in possesso della necessaria specializzazione ed esperienza. Hanno partecipato al corso anche due istruttori di vigilanza di Santa Maria Nuova in forza dell’accordo sulle funzioni sottoscritto di recente con questo Comune.

Il Comune scegliedi non vessare il cittadino preferendo un’apparecchiatura tecnologica che individua i veicoli senza assicurazione o revisione

E non è l’unica novità per la Municipa-le che, come detto, da alcune settimane si avvale anche di smartphone e mini-stampanti per le sanzioni stradali. Si tratta di cinque cellulari di ultima gene-razione, e del relativo software, per mul-tare le auto in divieto di sosta e in doppia fila con un semplice clic sul display del telefono. Mandando progressivamente in soffitta inchiostro e foglietto verde, il dispositivo in dotazione stamperà ra-pidamente la multa da posizionare sotto al tergicristallo e invierà tutte le informa-zioni ai terminali della Polizia Munici-pale, riducendo così il lavoro degli uffici (sarà in dotazione anche agli ausiliari del traffico per controllare i parcheggi a pa-gamento). Il trasgressore, sul parabrezza, non si troverà più dunque il verbale di colore verde, bensì un preavviso bianco, analogo allo scontrino della spesa che se pagato entro cinque giorni darà diritto, come prevede la normativa, a uno scon-to del 30% sul totale della sanzione (ad esempio: invece dei 41 euro per il divieto di sosta si pagherà 28,70 euro).

Strumenti di autotutela per gli agenti

Page 9: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

9

Sta riscuotendo consensi tra i cittadini il nuovo servizio di Ufficio Mobile iti-nerante della Polizia Municipale che intende garantire una presenza puntua-le nei quartieri più sensibili di Jesi con una serie di attività: controllo sul rispetto delle regole, punto di informazione al cittadino, recepimento di segnalazioni su disservizi o problematiche del territo-rio. Quattro le basi operative dell’Ufficio Mobile: piazzale San Savino, Porta Val-le, Largo Grammercato e Parco Mattei (quartiere ex Smia) con presenza alter-nata il giovedì mattina e il venerdì sera di ogni settimana.Il servizio predisposto prevede, oltre al furgone attrezzato della Polizia Munici-pale in sosta operativa - vale a dire do-tato di tutti gli strumenti tecnologici ed informatici come un vero e proprio Uffi-cio - anche l’intervento di due agenti che presidiano la zona, attraversando a piedi le strade del quartiere, e di un mediato-re sociale e culturale, coordinato con l’Azienda Servizi alla Persona, quale referente per aspetti legati alla migliore integrazione.

Il servizio viene svolto ogni giovedì e venerdì. Nel corso di queste prime set-timane di attività si è subito registrata la valenza del servizio e l’utilità per i cit-tadini. Sono state infatti raccolte segna-lazioni su manutenzioni e arredo urbano (dalla classica buca stradale al cartello stradale abbattuto, dal cestino danneg-giato ai cani senza guinzaglio) che ven-gono trasmesse agli uffici competenti.

Dal canto suo, il mediatore sociale e culturale incontra regolarmente persone immigrate per affrontare problemati-che specifiche e risolvere controversie. La presenza dei due agenti sulle strade, inoltre, oltre a rappresentare un servizio per il rispetto del Codice della strada e delle norme contenute nel Regolamento di Polizia Municipale, contribuisce a ri-durre la percezione di insicurezza.

// L’Ufficio Mobile a piazzale San Savino

L’UFFICIO MOBILE della Polizia Municipale

Effettuano periodicamente in divisa un controllo minuzioso sul territorio, con particolare riferimento alle aree verdi, an-notando criticità, elementi di degrado o danneggiamenti, ma anche raccogliendo segnalazioni dai cittadini. Loro sono i carabinieri in congedo che, con una squadra composta da due volontari e per un turno giornaliero di 6 ore continuative da svolgersi due volte a settimana per quattro anni, rappresentano una importante presenza sul territorio.L’accordo di collaborazione con l’Amministrazione comu-nale vede coinvolta a pieno titolo l’Associazione nazionale carabinieri attraverso i volontari di protezione civile “I Leo-ni Rampanti Jesi”. Adeguatamente formati con conoscenze di primo soccorso, psicologia dell’emergenza, operatività radio e Gps, i volontari dell’Associazione carabinieri as-sicurano il controllo delle aree verdi pubbliche, compreso

quello sullo stato della vegetazione presente, ma anche sugli elementi di arredo urbano (giochi, panchine, cestini, tran-senne, ecc.) sia dei parchi che in strade e quartieri, annotan-do danni all’ambiente o ai monumenti, presenza di animali in libertà pericolosi per l’incolumità pubblica o abbandono di rifiuti in luoghi impropri.

I carabinieri in congedo controllano parchi e arredo urbano

// Un presidio nell’area verde di Porta Valle

Page 10: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

10

Jesi potrà avere presto il suo nuovo Commissariato. È stato infatti finalmen-te concluso l’intervento al piano terra ed al primo piano dell’edificio che sor-ge dietro alla stazione fer-roviaria. Si potrà pertanto procedere al trasferimento dell’attività della polizia di Stato e della polizia strada-le nei nuovi e più capienti locali, dotati certamente di una migliore logistica e distribuzione degli spazi inter-ni ed esterni. Il Provveditorato regionale delle opere pubbliche, titolare della realizzazione del Commissariato, ha inoltre comunicato al Comune che il Governo ha assegnato un

Pronto il nuovo CommissariatoPresto il trasferimento

ulteriore finanziamento, pari a circa 500 mila euro, per il completamento del se-condo piano dell’edificio (da destinare ad alloggi e servizi). Tali lavori saranno as-segnati, mediante gara d’appalto, entro il prossimo mese di giugno e permetteranno, una volta completati, di rendere pienamen-

Un ulteriore finanziamento di 500 mila euro per completare anche il secondo piano

te efficiente questa sede operativa. L’Amministrazione comunale, pur non avendo la titolarità dell’in-tervento, ha sempre seguito con particolare attenzione l’iter della costruzione di questa nuova sede, consapevole dell’importanza di do-tare la polizia di Stato di ambienti

idonei dove poter svolgere i propri servizi a beneficio della comunità di Jesi e del-la Vallesina. A tal fine ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno contribuito a mante-nere alta l’attenzione sul completamento anche di questa opera che può dirsi final-mente portata a termine.

Nei mesi di aprile e maggio i quartieri della città saranno coinvolti in incon-tri su “Consigli per evitare le truffe ed i raggiri ai danni degli anziani”. L’ini-ziativa, promossa dall’Amministrazione comunale, attraverso gli agenti di Poli-zia Municipale, permetterà ai cittadini di avere informazioni utili per difendersi da truffe e raggiri, un fenomeno che crea preoccupazione ed insicurezza soprat-tutto negli anziani e nelle persone sole.Gli incontri hanno lo scopo di miglio-rare la consapevolezza nei cittadini e la percezione di sicurezza perché - oltre al lavoro delle forze dell’ordine e della Po-lizia Municipale - per sventare le truffe e i raggiri, alle volte basta seguire sempli-ci indicazioni per migliorare la qualità di vita e difendersi da chi vuole approfitta-

Incontri nei quartieri con la Polizia Municipale per dare informazioni utili ad anziani e persone sole

Consigli contro truffe e raggiri

re della buona fede delle persone.“L’intento - ha dichiarato l’assessore ai servizi alla persona Marisa Campanelli - è anche quello di aumentare il senso di appartenenza alla comunità, promuove-re legami tra vicini di casa e nello stesso tempo far sentire la presenza delle Istitu-

zioni e la disponibilità ad ascol-tare chi ne ha bisogno”. La Polizia Municipale spiegherà le tecniche comunemente utiliz-zate dai truffatori che cercano di raggirare soprattutto le persone anziane, forniranno consigli e indicazioni utili per evitare di essere truffati e illustreranno il comportamento da adottare nel caso in cui si venga avvicinati da persone sospette.

Gli incontri, che saranno ampiamen-te pubblicizzati con luoghi ed orari, si terranno sabato 11 aprile a Minonna e nei sabati del mese di maggio a San Giuseppe (teatro Il Piccolo), sala dell’ex II circoscrizione di via San Francesco e palazzo dei Convegni di corso Matteotti.

// La nuova sede del Commissariato di Jesi

Page 11: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

11

Forte apprezzamento e pioggia di richie-ste per l’iniziativa dell’Amministrazio-ne comunale volta a sostenere le nuove attività del commercio e dell’artigianato che nascono in centro e nei borghi stori-ci, attraverso contributi che abbattono la tassazione locale per tre anni. Ben 27 sono state le domande per acce-dere alle agevolazioni pervenute a chiu-sura del primo bando che prendeva in esame le attività nate nel corso del 2014. Ora gli Uffici provvederanno a nomina-re la commissione che dovrà verificare l’ammissibilità delle domande e stilare la relativa graduatoria, tenuto conto che i punteggi maggiori sono attribuiti alle

Ben 27 domande per le agevolazioni alle nuove attività nate in centro o nei borghi storici

“NO TAX ZONE”boom di richieste

nuova attività avviata da donne, giovani fino a 35 anni o sog-getti che hanno perso lavoro. Ma, viste le risorse stanziate dal Comune - comples-sivamente 70 mila euro - c’è la certezza che tutte le doman-de regolari saranno finanziate. Il contri-buto, come noto, è pari a 1.500 euro. Tale cifra è pari alla media stima-ta della tassazione

locale per tre anni su numerose tipolo-gie di negozi e laboratori (ad esclusione di quelli del settore alimentare o mer-ce deperibile), comprendendo Tari, la percentuale Tasi a carico dell’inquilino e tassa pubblicità. Ne potevano benefi-ciare le attività presenti all’interno della “No tax zone”, come era stata definita l’area compresa tra il centro ed i borghi storici individuato dal Piano regolatore (San Giuseppe, Prato, via Roma, zona via Gramsci).

Page 12: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

12

CICLOTURISMO IN VALLESINA

Jesi capofila di un progetto che vede coinvolti 18 Comuni che si affacciano sul fiume, Legambiente e strutture ricettive. Interessanti prospettive economiche ed occupazionali

Il Comune di Jesi sarà il soggetto capo-fila per un interessante progetto di ciclo-turismo della Vallesina già candidato a un importante finanziamento regionale. Si tratta di un progetto condiviso fra 18 Comuni - da Sassoferrato a Monte-marciano - per un’area compresa tra le Grotte di Frasassi e la foce dell’Esino e che, in nome di ambiente, salute, cultu-ra ed enogastronomia, coinvolge anche strutture ricettive e associazioni a partire da Legambiente, che svolge il ruolo di coordinamento, e Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Il progetto punta a mettere a sistema i percorsi già esistenti ed in costruzione, i servizi e le strutture ricettive-ristorative, promuovendo il completamento del-le lacune presenti in modo da formare una rete integrata di percorsi ed itinerari ciclo-pedonali segnalati ed attrezzati da offrire alla crescente domanda di turismo sostenibile. L’iniziativa - che prevede anche la rea-lizzazione di un sito web dedicato e di moderne forme di promozione ed infor-mazione - parte dall’esigenza di promuo-vere una mobilità sostenibile a servizio della popolazione residente, ma anche di favorire lo sviluppo del turismo nelle aree interne come importante azione di sostegno all’economia locale. Nel corso

dell’incontro avuto tra Comuni, strutture ricettive, Legambiente ed enti coinvolti nel progetto, è emerso che nelle realtà dell’entroterra a forte vocazione turistica (come nel caso del Trentino) il turismo in bici è un quarto del totale ed è in grado di generare un significativo indotto an-nuale. La rete ciclo-pedonale della Vallesina, che non sarà esclusivamente quella ac-canto al fiume Esino, ma permetterà di raggiungere tutti i paesini, attività ricet-tive e punti di attrazione culturale, am-bientale, enogastronomica, sarà com-posta da più percorsi esclusivi e strade a dominante vocazione ciclabile, dove sarà consentito il traffico auto, ma a ve-locità ridotta (30 km/h).Firmato nei giorni scorsi il protocol-lo d’intesa tra tutti i soggetti coinvolti, che porterà poi ad affidare l’incarico di progettazione: 800 mila euro la spesa prevista per mettere a sistema i percorsi già esistenti e creare un vero e proprio distretto cicloturismo. “Si tratta - ha spiegato l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano - di un progetto davvero interessante, anche per le prospettive economiche ed occupazio-nali che potrà generare. È in continuità con un’azione a tutto tondo del Comune di Jesi per promuovere l’uso della bici-

cletta: in pochi mesi abbiamo approva-to il Biciplan che è il piano delle piste ciclabili in città, abbiamo completato 5 chilometri di piste nel territorio urbano, abbiamo dato contributi per l’acquisto di bici ad oltre un centinaio di cittadini, con l’aiuto dell’associazione Bike Team abbiamo ripulito la pista del fiume. In-somma, una precisa scelta politica ed amministrativa nel segno di una mobilità davvero sostenibile in cui questo proget-to di cicloturismo entra a pieno titolo”. Pieno e convinto il sostegno di Legam-biente, il cui presidente regionale Lu-igino Quarchioni ha sottolineato: “La Vallesina è una delle aree delle Marche individuate per una progettazione che punta a recuperare il ritardo rispetto alle regioni limitrofe nell’ambito della svi-luppo di una dorsale adriatica del ciclo-turismo. Percorsi litoranei che si inter-secano con quelli montani che offrono interessanti opportunità economiche per il territorio in una prospettiva fortemente sostenibile, ambientale e culturale”.Questi i Comuni aderenti, oltre a Jesi: Falconara, Chiaravalle, Monsano, Maio-lati Spontini, Castelbellino, Agugliano, Castelplanio, Monte Roberto, Mergo, Serra San Quirico, Genga, Sassoferrato, Cupramontana, Rosora, Montemarcia-no, Monte San Vito e Camerata Picena.

un progettoin grande stile

Page 13: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

13

Nasce il Polo enogastronomico regionale: un catalizzatore unico per l’incoming di operatori italiani e stranieri, per il business e per il turismo

JESI guiderà la promozionedell’agroalimentare delle Marche

Jesi guiderà la promozione dei prodotti agroalimentari marchigiani in Italia e nel mondo. Grazie ad un intelligente accordo tra Comune e Istituto Marchigiano Tutela Vini, la nostra città è stata prescelta quale sede del nuovo Polo enogastronomico re-gionale. Dal tartufo di Acqualagna a nord fino alle olive ascolane a sud, tutte le pro-duzioni certificate delle Marche - trenta le eccellenze presenti - avranno una sede espositiva congiunta nei locali di Palazzo Balleani di via Federico Conti (ex enoteca e scuola di cucina). Un marchio unico - Food Brand Marche - caratterizzerà l’attività del Polo che si quali-ficherà come centro polifunzionale all’avan-guardia, ma anche un punto di riferimento per chiunque voglia entrare in contatto con realtà produttive e industriali, consorzi, tour operator, cultura marchigiani. A Palazzo Balleani si realizzeranno per-corsi tematici e multimediali, degustazio-ni, eventi promozionali e aziendali, corsi di cucina professionali e amatoriali con gli chef stellati Mauro Uliassi e Moreno Cedroni (ambasciatori del Polo), corsi di formazione, incoming per operatori na-zionali e esteri. Tra le azioni in program-ma anche la realizzazione, il prossimo anno, nel centro Zipa di Jesi, di un’enote-ca didattica dedicata agli studenti, a parti-re dalle scuole primarie fino alle superio-ri. Previsto inoltre un Osservatorio Food Terroir and Wine per l’analisi dei trend di consumo, stili di vita e percezione dei ter-ritori in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Un centro delle eccellenze che richiame-rà certamente turisti. I nove protagonisti dell’agroalimentare che partecipano al Polo sono TreValli Cooperlat (fregiata della certificazione Qualità Marche per il latte), Consorzio Casciotta d’Urbino Dop, BovinMarche, Con Marche Bio, Consor-

zio Vini Piceni, Istituto Marchigiano Tu-tela Vini, Associazione Maccheroncini di Campofilone Igp, Consorzio Tutela Oliva Ascolana del Piceno Dop, Consorzio del Tartufo di Acqualagna e delle Marche. Con loro aderiscono al Polo altri quattro soggetti: l’Agenzia dei Servizi del Settore Agroalimentare delle Marche (Assam), il Consorzio Frasassi che gestisce le grot-te, l’agenzia di viaggi Esitur ed il Centro Agroalimentare San Benedetto del Tronto.Giova ricordare che questi soggetti ade-renti all’iniziativa - ora uniti in Marche-FoodBrand - rappresentano il 40,2% del valore dell’intera produzione regionale, pari a circa 439 milioni di euro. La presentazione ufficiale del Polo eno-gastronomico si è tenuta in Regione, alla presenza del governatore Gian Mario Spacca. Soddisfatto il sindaco Massimo Bacci che, nel salutare il raggiungimen-to di un altro prestigioso obiettivo per la nostra città, ha detto: “Ringrazio l’Istitu-to Marchigiano Tutela Vini e la Regione

Marche, con i quali abbiamo presentato ufficialmente il progetto, per la piena con-divisione di questa nuova grande opportu-nità. Jesi diventa sempre più protagonista: nelle Marche, in Italia, all’estero”.“Questa - ha evidenziato il governato-re Spacca - è una iniziativa sostenuta da una sofisticata strategia di produzione e di marketing che ha messo in moto un processo assolutamente originale, un mo-dello tecnico organizzativo ancora unico in Italia e che, come altri ideati sempre nelle Marche, sarà di esempio per altre realtà. Siamo i primi su questo sentiero con operatori molto qualificati. Come Regione apprezziamo con convinzione questo sforzo e si proseguirà nell’azione di sostegno al processo di internaziona-lizzazione. Si continuerà a incentivare la crescita qualitativa dell’agricoltura che è attualmente un settore trainante nell’ex-port. Continuando a valorizzare le diffe-renze, nel loro rapporto col territorio, po-tremo vincere sfide importanti”.

// La presentazione del Polo presso la Regione Marche

Page 14: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

14

Università: boom di iscrizioni PER JESI È L’ANNO DEI RECORD

È boom di iscrizioni all’università di Jesi: 183 sono i nuovi iscritti che nel 2014-2015 hanno scelto i corsi di laurea presenti nella sede distaccata di Giuri-sprudenza dell’ateneo di Macerata, con un record assoluto rispetto alle statisti-che siglate in 18 anni di attività. Il picco più significativo era infatti stato raggiun-to nel 2012-13 con 140 matricole, che nel 2013-14, ovvero l’anno scorso, erano scese a 95.“Il nuovo record assoluto di iscrizioni all’Università di Jesi - ha evidenziato il sindaco Massimo Bacci - è uno straor-dinario risultato, ma non mi sorprende. E provo a sintetizzare il perché. Fin dal primo giorno ho impostato l’attività dell’Amministrazione Comunale su due pilastri: basta sprechi o sacche di privi-legi e maggiore efficienza per garantire migliori servizi. Allo stesso modo, quan-do ci siamo fatti carico di nominare il nuovo presidente della Fondazione Co-locci chiamata a gestire l’Università - e non a caso ho scelto il vicesindaco Luca Butini - il messaggio è stato il medesimo. Risultato: forte abbattimento delle spe-se, che per il Comune scendono da 190 mila a 75 mila euro l’anno, modifica del regolamento per una migliore efficacia, ampliamento dell’offerta formativa con l’introduzione di un biennio di scienze dell’amministrazione pubblica e privata a completare il percorso universitario in un’unica sede. Ottimi presupposti per la naturale conseguenza del significativo aumento di iscrizioni. Ringrazio Luca Butini per aver raggiun-to questi obiettivi, tra l’altro rinunciando interamente all’indennità che pure gli sa-rebbe spettata. Auguro a Gabriele Fava, da poco nominato nuovo presidente, di proseguire su questi risultati”.

Il Sindaco Bacci: “Risultato ottenuto aumentando l’offerta formativa, migliorando i servizi e abbattendo gli sprechi con un risparmio per il Comune di 125 mila euro”

“Un risultato formidabile quello rag-giunto dal biennio - ha aggiunto lo stes-so Fava - che ha rappresentato una op-portunità straordinaria per i laureati del nostro triennio di conseguire una laurea quinquennale completa. Tra i due indi-rizzi specialistici (Public Law e Business Law), quello pubblico conta il numero maggiore di preferenze (28) ed ha visto

un marcato interesse da parte di tanti la-voratori del pubblico impiego che, iscri-vendosi a Jesi, hanno potuto rafforzare le loro competenze professionali”. La maggioranza degli studenti proviene dal territorio locale. Ad oggi 119 sono in-fatti gli iscritti della provincia di Ancona: di questi 24 risiedono a Jesi ed ulteriori 22 comunque nell’area della Vallesina.

// Valentina Petrellini di Falconara, miglior laureata dell’anno accademico 2012-2013A sinistra, l’Aula Magna della Fondazione Colocci

Page 15: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

15

JESI e ANCONAA teatro si gioca di squadraNasce la Stagione Lirica invernale delle MarcheUn solo cartellone, 5 spettacoli di alto livello

Prende forma e sostanza l’accordo tra Jesi ed Ancona in ambito teatrale. Dopo la collaborazione nella Stagione di Prosa, anche per la Lirica si creano importanti sinergie per un cartellone unico che alla fine vedrà ben 5 spettacoli più alcune originali “chicche”. Una vera e proprio Stagione Lirica invernale delle Marche, come hanno tenuto a sottolineare i due sindaci, Massimo Bacci di Jesi e Valeria Mancinelli di Ancona in una presentazio-ne ufficiale avvenuta nella nostra città.“L’annuncio che abbiamo dato la scorsa estate - ha evidenziato il sindaco di An-cona - non è stato solo un spot. Stiamo costruendo fattivamente questa coopera-zione, giorno dopo giorno e l’intento delle due Amministrazioni è di applicare questa modalità anche ad altri ambiti. Non ci fer-meremo qui”.“È una collaborazione non solo opportu-na per offrire spettacoli di alto livello su area vasta senza sovrapposizioni di date - ha aggiunto Massimo Bacci - ma anche necessaria ed imprescindibile per creare

sinergie e far fronte alle sempre minori risorse pubbliche a disposizione. Attra-verso il teatro, ma non solo in questo am-bito, Jesi e Ancona stanno finalmente di-mostrando di saper collaborare superando anacronistici campanili e steccati”. A tradurre in termini concreti la sostanza dell’accordo l’amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, Wil-liam Graziosi: “A partire da questo 2015 e nell’arco del prossimo triennio (come prevede il Ministero) procederemo con un cartellone integrato delle stagioni li-riche, una biglietteria unica, un’attività di promozione e di marketing coordina-te. Adotteremo strategie condivise per la contrattualizzazione delle prestazioni arti-stiche e tecniche, individueremo congiun-tamente partner nazionali e internazionali e ci interfacceremo con gli altri soggetti del settore condividendo proposte e scel-te”.Accattivanti e suggestivi i titoli delle ope-re che andranno in scena a Jesi. Una an-teprima - Le Nozze di Figaro, il 2 ottobre

riservato agli studenti - ed un epilogo - l’omaggio a Mario del Monaco nel cente-nario della nascita in data da definire. Nel mezzo tre spettacoli di altissimo livello: il Nabucco (16 e 18 ottobre) in coproduzio-ne con i teatri di Modena e Piacenza, il Don Pasquale (13 e 15 novembre) e La Vedova Allegra (11 e 13 dicembre) che torna nella stagione jesina dopo 40 anni. Quest’ultima, diretta produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, nasce con la regia di Vittorio Sgarbi. Per Don Pasquale, invece, l’allestimento è a cura delle maestranze jesine per uno spettacolo che circuiterà in ben 12 teatri tra italiani e francesi. Al Teatro delle Muse di Ancona sono invece in programma il 9 e 11 otto-bre, La Bohème, il 23 e 25 ottobre sarà la volta di Falstaff.

I sindaci Bacci e Mancinelli concordano: “Superati anacronistici campanili, sinergia per offrire eventidi qualità”

// I sindaci Bacci e Mancinelli durante la conferenza stampa

Page 16: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

16

CARDIO-PROTETTE TUTTE LE SCUOLE DELLA CITTÀ

Nell’ambito delle politiche volte a promuovere forme di mo-bilità sostenibile per diminuire le emissioni inquinanti nell’aria che respiriamo, oltre al Piedibus, l’Amministrazione comunale ha realizzato un progetto per i genitori degli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1° grado denominato Car Pooling Sco-lastico, che significa condividere una sola auto tra famiglie per accompagnare più alunni a scuola.A tal fine è stata creata una sezione sul sito http://jesi.viaggiain-sieme.it/ dedicata alle scuole di Jesi, attraverso la quale è possi-bile registrarsi ed accordarsi con altri genitori che fanno lo stesso percorso per accompagnare e andare a riprendere i figli a scuola, usufruendo di posteggi auto riservati al Car Pooling che saranno previsti nei parcheggi vicini alle diverse scuole negli orari di in-gresso e uscita degli alunni.Per incentivare ancora di più l’utilizzo del Car Pooling - ma an-che del Piedibus e dello Scuolabus - l’assessorato all’ambiente ha coinvolto alcune strutture della grande distribuzione presenti in città ed altri esercizi commerciali in una proposta che prevede la concessione di buoni spesa e buoni sconto a favore delle fami-glie che partecipano a tali iniziative.Tali buoni saranno dati a tutti quelli che registrano il proprio “viaggio” sull’apposito sito internet e a tutti i genitori dei bambi-ni che utilizzano il Piedibus o lo Scuolabus per andare a scuola.“Abbiamo già illustrato ai rappresentanti di classe - ha sotto-lineato l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano - finalità e modalità di una iniziativa che permette alle famiglie di rispar-miare tempo e denaro, rendendo la città meno inquinata, meno rumorosa e più vivibile. Ci auguriamo che le adesioni siano si-gnificative, così come già numerose sono quelle del Piedibus. Ringrazio i supermercati e le numerose attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa offrendo buoni spesa e sconti. Una adesione, la loro, che dimostra la grande sensibilità attorno ad un tema centrale qual è quella della mobilità sostenibile. Di certo la nostra azione volta a promuovere una città che abbia una mo-bilità pienamente sostenibile proseguirà con sempre maggiore convinzione. E coinvolgendo costantemente i giovani, affinché prendano coscienza che è possibile immaginare di vivere senza l’assillo dell’auto per ogni minimo spostamento”.

A SCUOLA?Buoni sconto alle famiglie degli alunni che scelgono, oltre al già noto Piedibus, anche il Car Pooling, il nuovo servizio per condividere una sola auto tra più famiglie

Tutti i 24 plessi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di 1° grado di Jesi - per complessivi 4700 alunni - sono state dotate di un defibrillatore.“Una scelta precisa - ha sottolineato l’assessore ai ser-vizi alla persona Marisa Campanelli - che l’Ammini-strazione comunale ha inteso compiere in una logica di prevenzione e piena sicurezza dei luoghi frequentati dai minori e resa possibile dalla squisita disponibilità della Cometech di Stefano Fabbi che ha donato la strumenta-zione nell’ambito del progetto Trenta Ore per la Vita”. Fondamentale anche il supporto della Croce Rossa che ha formato le 120 persone - tra docenti, personale Ata e col-laboratori scolastici - abilitate all’utilizzo dei defibrillatori.Jesi è uno dei primi Comuni d’Italia ad avere tutte le scuole dell’obbligo cardio-protette. E tra l’altro non solo quelle perché, sempre con il medesimo progetto defi-brillatori sono stati posizionati anche nelle due farmacie comunali e presso il Comando della Polizia Municipale, mentre, già in precedenza altri defibrillatori erano stati installati in diversi impianti sportivi. Prossimo obietti-vo: dotare di un simile servizio anche le scuole superiori della città.

ANDIAMOCI INSIEME

Page 17: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015
Page 18: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

18

L’attività di controllo ed accertamento delle posizioni tributarie svolta nel corso del 2014 ha portato 610 mila euro nelle casse del Comune di Jesi, con un incre-mento di 80 mila euro rispetto all’anno precedente. Il recupero delle somme non versate dai contribuenti comprende Ici/Imu, tassa rifiuti e tributi dati in conces-sione alla Sorit, vale a dire tassa occupa-zione suolo pubblico e pubblicità.Per quanto riguarda l’Ici/Imu sono stati quasi 1300 i provvedimenti emessi per circa 300 mila euro di recupero di impo-ste, sanzioni ed interessi. Per 630 contri-buenti invece l’Ufficio ha provveduto al rimborso delle somme versate in ecce-denza negli anni pregressi, comprensive degli interessi maturati, per complessivi 110 mila euro. Altri 170 mila euro derivano da 650 accertamenti sulla tassa rifiuti, a segui-to di controlli su denunce presentate od omesse per abitazioni ed attività produt-

Recuperati 610mila eurotive. Un’attività questa svolta sia con-vocando direttamente i contribuenti, sia incrociando i dati di anagrafe, camera di commercio, catasto, subentri. Sfiora infine i 140 mila euro - al netto dell’ag-gio - anche la somma che il Comune ha introitato grazie all’attività di recupero della Sorit, la concessionaria di tassa occupazione (45 mila euro) e pubblicità (95 mila euro).

La lotta all’evasione rappresenta un obiettivo strategico dell’Amministra-zione comunale. E sarà ulteriormente rafforzata in questo 2015 quando - com-pletata la fase di formazione - saranno pienamente operativi i due nuovi istrut-tori direttivi inseriti in organico nei mesi scorsi che permetteranno di attivare non solo maggiori controlli, ma anche nuovi sistemi di riscossione.

Il Comune abbatte un primo pezzetto di muro della buro-crazia in cui si trova spesso imprigionato il cittadino con-tribuente con provvedimenti che puntano a rendere più agevole, immediato e chiaro il rapporto con il personale dell’Ufficio Tributi o dei diversi Uffici che si occupano di riscuotere entrate comunali. Il primo riguarda la presa in consegna diretta della riscos-sione. Sperimentata con successo e risparmio la riscossio-ne ordinaria in capo al Comune in sostituzione di quella svolta dalla concessionaria Equitalia, è nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale pervenire alla gestione interna anche della successiva fase di riscossione coattiva. Tutto ciò tenendo ben presente il quadro legislativo nazio-nale, in continua e spesso confusa evoluzione, che prevede l’uscita di Equitalia dalla gestione diretta di tale attività e l’attuazione di una complessiva riforma della riscossione delle entrate locali. Ciò significa, in primo luogo, che il Comune potrà risparmiare sull’aggio dovuto alla società concessionaria (così come ha risparmiato, ad esempio, predisponendo internamente i solleciti di pagamento della tassa rifiuti); ma, aspetto tutt’altro che secondario, avrà un

contatto diretto con il contribuente, rafforzando quel rap-porto privilegiato che deve esserci tra Comune e cittadino. Il contribuente che vedrà recapitarsi un atto di riscossione non troverà più di fronte a sé un muro costituito da mattoni e burocrazia, ma un Ufficio con persone pronte ad analiz-zare insieme a lui gli accertamenti contestati, valutando modalità di rientro tramite rateizzazione.E di questi ultimi aspetti se ne occupa il nuovo “Regola-mento per la disciplina delle rateizzazioni per il pagamento di entrate comunali” entrato in vigore a partire dal 1° gen-naio di quest’anno. In esso si prevede la facoltà, concessa al contribuente, di rateizzare gli importi dovuti al Comune di Jesi per avvisi di accertamento relativi ad entrate tributarie, per avvisi di pagamento relativi alle altre tipologie di entrate e per le somme derivanti da ingiunzioni fiscali o altri strumenti di riscossione coattiva. La rateizzazione, che viene così intro-dotta in maniera ufficiale nella regolamentazione dei rap-porti con il contribuente, potrà essere concessa per importi superiori ai 100 euro, con restituzione fino a 24 mesi con i soli interessi previsti per legge.

TRIBUTI, SPALLATA ALLA BUROCRAZIA

Dalla lotta all’evasione

E quest’anno l’azione di contrasto sarà rafforzata grazie ad altre due nuove unità operative

Più agevole, immediato e chiaro il rapporto per il cittadino contribuente

Page 19: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

19

Dieci mezzi a pedalata assistita forniti gratuitamente dal Ministero dell’Ambiente. Saranno utilizzati anche dal personale comunale per le attività di servizio nel territorio urbano

Sono state consegnate al Comune di Jesi le dieci nuove biciclette a pedalata assi-stita destinate a sostituire le auto blu e le auto di servizio nei tragitti all’interno del territorio urbano.Fornite gratuitamente dal Ministero dell’Ambiente a seguito di un apposito bando a cui il Comune aveva partecipa-to, saranno utilizzate tanto da sindaco ed assessori quanto dal personale impiega-to nelle attività di servizio. Nei locali adiacenti al Comune dove sono parcheggiate è stato predisposto l’impianto elettrico per l’alimentazione, ma anche un impianto di cablaggio per la connessione in rete: trattandosi di un progetto sperimentale a livello naziona-le, infatti, è previsto il monitoraggio del loro utilizzo con invio dei dati ad una apposita centralina.Sulla base delle previsioni dell’Ammi-nistrazione comunale le 10 biciclette sostituiranno, per i percorsi urbani, 5 autovetture di vecchia immatricolazio-ne, due a diesel e tre a benzina, con un abbattimento di emissioni di anidride carbonica stimato in circa una tonnellata all’anno, oltre ad una riduzione signifi-cativa di ossido di carbonio. L’obiettivo del progetto è comunque quello di rap-presentare un messaggio positivo per un

La scelta del Comune di Jesi di sostituire le auto blu e le auto di servizio con bici-clette elettriche ha avuto vasta eco anche a livello nazionale. Caterpillar, una delle più popolari trasmissioni radiofoniche della Rai - da sempre in prima linea sui temi ambientali (ideatrice della campagna “M’illumino di meno”) - si è complimentata chiamando in diretta il sindaco Massimo Bacci che ha avuto modo di illustrare come sia nata questa idea e le finalità che si prefigge. “Ritengo - ha sottolineato via radio Bacci - che quando un’Amministrazione comunale invita i cittadini a preferire una mobilità sostenibile, poi devono essere sindaco ed assessori a dare per primi l’esem-pio. Ecco perché farò in modo che queste biciclette, specialmente quando il tempo lo consente, vengano sempre preferite alle auto negli spostamenti in città. Indicazione che darò anche a tutti i dipendenti comunali che per esigenze di servizio devono compiere piccoli spostamenti”.

cambiamento delle abitudini. Una sfida rispetto alla quale l’Amministrazione comunale è fortemente impegnata per-ché pienamente convinta che anche a Jesi sia possibile sviluppare una efficace mobilità sostenibile. Il bando a cui ha partecipato la nostra città - beneficiando non solo delle 10 bi-ciclette, ma anche di 11 mila euro per le spese degli impianti di alimentazione

L’auto blu resta in garage SINDACO E ASSESSORI IN BICICLETTA

e cablaggio - è frutto di un accordo tra Ministero dell’Ambiente, Associazione dei Comuni e Ducati Energia per spe-rimentare un prototipo di bicicletta ad alto rendimento e ad emissioni zero pro-dotto dalla stessa Ducati Energia così da mettere in condizioni gli enti locali che si dimostrano più sensibili di rafforzare le politiche di sostegno per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

I COMPLIMENTI VIA RADIO DI CATERPILLAR

// Il sindaco Massimo Bacci in sella alla nuova ...auto blu

Page 20: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

20

Con il progetto “Tavolo della Solidarietà” pasti e generi alimentari ad oltre 200 famiglie. Una splendida rete tra aziende, mense, supermercati e volontariato

A poco più di due mesi dall’entrata in vigore della legge sul “divorzio facile” - la possibilità cioè di separarsi consen-sualmente non più in tribunale, ma con la negoziazione assistita dell’avvocato o dinanzi al Sindaco quale ufficiale di Stato Civile - già diverse sono state le richieste di informazioni pervenute agli uffici dei Servizi Demografici.Superando lungaggini burocratiche e tensioni giudiziarie, il “divorzio facile” permette alle coppie che non hanno figli minori, maggiorenni non autosufficienti, maggiorenni incapaci, portatori di handi-cap grave e che non hanno controversie patrimoniali, di avviare la pratica di sepa-razione o divorzio, con un costo di 16 euro, presentandosi personalmente all’Ufficio

“Divorzio facile”, Anagrafe già operativadi Stato Civile. La firma dell’accordo, da confermare dopo non meno di 30 giorni, avvia la pratica di separazione o divorzio. Un passaggio che risulta semplificato an-che con la negoziazione assistita presso lo studio di un legale, qualora si scelga questa strada, obbligatoria nel caso di figli non autosufficienti. In questo caso il legale formalizza la comunicazione al Tribunale che, con il successivo nullaosta del pubblico ministero, la trasmette allo Stato Civile per la registrazione entro 10 giorni. Proprio per capire come meglio applica-re le nuove procedure di separazione e divorzio e superare le prime difficoltà ri-scontrate individuando efficaci soluzioni operative, il Comune di Jesi si è fatto cari-

co di organizzare con l’Anusca - Associa-zione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe - un incontro aperto ad oltre 50 ufficiali di stato civile della provincia di Ancona. L’incontro, tenuto da Grazia Benini, fun-zionaria dei servizi demografici di Rimi-ni ed esperta dell’Associazione, ha dato l’opportunità di chiarire i vari aspetti normativi, permettendo così agli Uffici di poter essere pienamente operativi. In con-siderazione del positivo riscontro registra-to attorno a queste nuove procedure sem-plificate, vi è infatti la netta sensazione che potranno presto diventare il percorso principale che sarà intrapreso dalle coppie che intendono avviare la separazione o il divorzio.

Assegnato a Jesi il premio nazionale

Jesi diventa un modello nazionale per il recupero e la redistribuzione dei beni alimentari. Il progetto “Tavolo della solidarietà” del Comune si è infatti ag-giudicato il premio nazionale “Vivere a spreco zero” promosso da Last Minu-te Market. La premiazione si è tenuta a Bologna, alla presenza del Ministro dell’Ambiente, nell’ambito della con-vention internazionale “Stop food wa-ste, feed the planet”.Jesi è stasta scelta per la sezione enti locali insieme alla Regione Piemonte e alla Provincia Autonoma di Trento, sulla base dei progetti selezionati da una qualificatissima giuria coordinata da Andrea Segrè, presidente del Comi-

tato tecnico scientifico del Programma Nazionale di Prevenzione dei rifiuti del Ministero dell’Ambiente e composta dai giornalisti Antonio Cianciullo di Repubblica, Marco Fratoddi direttore de La Nuova Ecologia e dal conduttore di Radio2 Caterpillar Massimo Cirri.“Il premio - ha avuto modo di sottoli-neare il consigliere delegato al proget-to, Andrea Torri - vale senz’altro ad ulteriore stimolo per portare avanti con sempre maggiore entusiasmo questa iniziativa. È un riconoscimento che va condiviso con Adra, Amicizia a Domi-cilio, San Vincenzo de Paoli e Caritas diocesana, vale a dire le meritevoli as-sociazioni che si fanno carico della rac-

colta e della redistribuzione di pasti e generi alimentari. A loro va il nostro più sincero ringraziamento che estendiamo ovviamente alle aziende fornitrici delle materie prime: le ditte che forniscono i pasti delle mense pubbliche e private, i supermercati Sì con Te, Coop e Iper-simply che mettono a disposizione i prodotti non più commercializzabili, le aziende Fileni, Baldi Carni, Cooperlat e Martellini che garantiscono cibi di pros-sima scadenza. L’augurio è che, anche in forza di questo premio, si possa allar-gare ancor di più la rete di solidarietà”.Ad oggi il Tavolo della solidarietà at-tivato dal Comune di Jesi permette di assistere a rotazione oltre 200 famiglie.

“VIVERE A SPRECO ZERO”

Page 21: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

21

Una solidarietà concreta e funzionale: in un anno garantite 6613 ore di attività tra pulizie, facchinaggio e manutenzione

Lavori di utilità sociale a chi chiede aiuti economiciPrende sempre più campo, e con risul-tati estremamente incoraggianti, l’inno-vativo progetto dell’Amministrazione comunale volto a trasformare i sostegni alle famiglie in condizioni di temporanea difficoltà economica da semplici contri-buti diretti a compensi dietro prestazioni di piccoli lavori di utilità sociale. Nel 2014 l’Azienda Servizi alla Persona - a cui il Comune ha affidato la gestio-ne del welfare - ha attivato voucher in favore di 107 soggetti in difficoltà eco-nomica che hanno effettuato 6613 ore lavorative. Un investimento di 66.130 euro mila euro (pari a 10 euro orarie) che ha permesso ai cittadini che ne ave-vano i requisiti di beneficiare di con-tributi dietro lo svolgimento di alcune attività lavorative come facchinaggio, pulizie, giardinaggio e piccole manu-tenzioni presso il Comune, la società Jesiservizi, le scuole o le parrocchie. L’obiettivo dell’Azienda è destinare sempre più risorse dell’area disagio e povertà a voucher lavoro e pacchi ali-mentari, con conseguente riduzione di contributi economici diretti come avve-niva invece in passato. “Riteniamo - aveva avuto modo di spie-gare il sindaco Massimo Bacci nell’an-nunciare questo nuovo cambio di impo-stazione nell’assistenza - che chi chiede aiuto al Comune per gravi e documen-tate difficoltà economiche momenta-nee, comprovate dall’assistente sociale, possa offrire in cambio prestazioni la-vorative se è in condizioni fisiche che lo consentono. Si tratta di piccole ma importanti attività, da svolgere per un numero di ore il cui controvalore eco-nomico è pari all’importo previsto per questo tipo di sostegno temporaneo”. In subordine, prevede il regolamento, qualora in famiglia non vi siano compo-nenti con possibilità lavorative il buono alimentare sarà sempre preferito all’as-

segno economico.“Mi ha fatto estremamente piacere - aveva aggiunto il sindaco - riscontrare che queste nuove modalità di sostegno siano state molto apprezzate da chi si trova in condizioni di indigenza econo-mica temporanea, con la piena disponi-bilità a restituire attraverso il proprio la-voro alla comunità, ciò che la comunità dà alla sua famiglia per aiutarla in un momento particolare”.Questa tipologia di contributi tempora-nei, ottenibili tramite voucher lavoro,

fanno parte di una serie di interventi predispo-sti dall’Azienda Ser-vizi alla Persona per contrastare la povertà e che comprendono anche redditi di man-tenimento (anziani o invalidi al di sotto del

trattamento minimo Inps), contribu-ti per il mantenimento dell’abitazione (per chi è in grave svantaggio economi-co e a rischio sfratto) e contributi una tantum (per spese di straordinario onere economico).Importante sottolineare anche l’entità delle risorse destinate agli indigenti: erano ben 375 mila euro nel 2014, sono salite a quasi 440 mila nel 2015. I requi-siti per l’ammissione al sostegno sono verificati dall’assistente sociale (info Asp: tel. 0731 218961).

Al via i lavori di riqualificazione al Parco del Cannocchiale. Con un primo investimento di circa 39 mila euro, l’Amministrazione comunale dà concre-tezza all’impegno assunto di risistemare i principali parchi cittadini, dopo gli interventi già effettuati in quelli principali di viale Cavallotti.Proprio il Parco del Cannocchiale - sito tra via Agraria e via Pio La Torre so-pra l’ospedale Carlo Urbani - insieme al parco Mattei alla ex Smia erano stati individuati come priorità tra le 13 aree verdi cittadine da sistemare.L’intervento prevede il ripristino di tutti i gazebo in legno, l’installazione di giochi multifunzionali, le pavimentazioni dei percorsi pedonali, la sistema-zione dei campi di basket e di calcio. Obiettivo è rendere il parco pienamente funzionale con l’arrivo della bella stagione. Dopo tale intervento, come detto, sarà la volta dei lavori al Parco ex Smia.

SI RIQUALIFICA IL PARCO DEL CANNOCCHIALE

Page 22: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

22

L’attenzione alle fasce sociali più deboli della popolazione resta al centro dell’a-zione dell’Amministrazione comunale che, malgrado i tagli del Governo, ha voluto mantenere inalterate le risorse per il welfare. E grazie all’Azienda Ser-vizi alla Persona, vale a dire il braccio operativo del Comune sul fronte del so-ciale, si sta riuscendo non solo a confer-mare tutte le attività già presenti, ma an-che ad istituire nuovi importanti servizi. Tra questi meritano di essere segnalati il Telesoccorso e la Teleassistenza, due servizi importanti per dare sicurezza agli anziani soli, e ai loro familiari, e consentire la loro presenza a casa piut-tosto che in strutture pubbliche.Il Telesoccorso si svolge attraverso una centrale operativa, attiva 24 ore su 24, alla quale sono collegati apparecchi istallati al domicilio dell’utente tramite la presa telefonica; ciò consente di as-sicurare tempestivamente i soccorsi in caso di richiesta.Attraverso la Teleassistenza, invece, vengono effettuate da operatori in ser-vizio presso la centrale operativa delle telefonate periodiche di cortesia al fine di stabilire una relazione continua e fi-duciaria con la persona, verificarne lo stato di salute psico-fisica e monitorar-ne le condizioni generali. Il servizio è rivolto agli ultra 65enni o anche disabili di qualsiasi età con ridot-ta autonomia fisica, soli o con famiglia non in grado di garantire una assistenza completa nell’arco delle 24 ore.La strumentazione necessaria per l’at-tivazione del servizio consiste in un kit formato dalla Stazione Base che si collega facilmente alla linea telefonica e dotato di un potente sistema di viva voce assistito da un radiocomando fa-cile da indossare (collare a strappo) e dotato di un pulsante rosso ben visibile

Telesoccorso e Telecontrollo Gli anziani non li lasciamo soliNuovi servizi gratuiti per un punto di riferimento sicuro

da azionare in caso di necessità. Ogni volta che si premerà il pulsante sul radiocomando, la persona si troverà in contatto e in viva voce con la centrale operativa dove, personale specializza-to rileva la situazione di emergenza in tempo reale, 24 ore su 24, utilizzando precisi protocolli di intervento (in caso di bisogno si contatteranno i familiari di riferimento ed eventualmente si potran-no attivare anche i mezzi di soccorso).

I servizi saranno gratuiti per i primi cento utenti per tutto il primo anno. Co-munque il servizio sarà a prezzi molto contenuti anche in seguito, specialmen-te in riferimento alla sua importanza (circa 10 euro al mese).

Info: ASP AMBITO 9 - Area Anziani - Via Gramsci n.95 - 0731/236911 - fax 0731/236955 - www.aspambitonove.it, e-mail: [email protected]

Mediatore linguistico-culturale del Nord Africa

Lunedì Dalle 9.00 alle 13.00

Mediatore linguistico-culturale Nigeriano

Giovedì Dalle 9.00 alle 12.00Dalle 15.00 alle 17.00

Mediatore linguistico-culturale Bengalese

Sabato Dalle 9.00 alle 13.00

MEDIATORI LINGUISTICI PER FAVORIRE L’ACCESSO AI SERVIZI PUBBLICIPresso l’Ufficio dei Servizi Demografici del Comune di Jesi, in via Mura Oc-cidentali 8, sono a disposizione tre mediatori linguistico-culturale nei seguenti giorni:

La presenza dei mediatori presso gli Uffici del Comune, resa possibile dalla partecipazione dell’Azienda Servizi alla Persona ad un Progetto Europeo (FEI In.Medias.Res) che ha l’obiettivo di favorire l’integrazione, vuole essere di aiuto ai migranti nell’accesso ai servizi pubblici.

Page 23: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

23

Confronto a tutto campo su occupazione, welfare, ambiente, cultura e fiscalità locale

La visita di due giorni del sindaco - o meglio borgomastro - di Waiblingen, Andreas Hesky a Jesi è stata l’occasione non solo per rinsaldare rapporti di amici-zia, ma per istituire un vero e proprio ta-volo politico e tecnico dove confrontare le problematiche comuni tra le due città e capire se le scelte adottate dall’una o dall’altra Amministrazione possano es-sere replicabili. Dalle start up per nuove imprese ai servizi sociali per le categorie più deboli, dall’ambiente alla fiscalità lo-cale, sono stati numerosi i temi in agen-da. Ed è stata comune la convinzione che questo scambio di esperienze stimolerà soluzioni innovative per le due comuni-tà, dando così più forza e più sostanza al gemellaggio.Incontrando il sindaco Massimo Bacci e gli assessori della Giunta, il primo citta-dino di Waiblingen ha infatti concordato come si possa arricchire di nuovi conte-nuti il legame tra le due città cercando in particolare di costruire un nuovo ap-proccio comparativo nello studio e nella ricerca di soluzioni comuni alle diverse questioni che si pongono sul piano della gestione amministrativa.“La Germania è sicuramente più avanti di noi. Ed è più coerente - ha affermato il sindaco Bacci - Ma i problemi che i sindaci affrontano quotidianamente sono analoghi ovunque. Perché non fronteg-giarli insieme per prendere il meglio da entrambe le esperienze? Da ciò è partita questa sinergia”.“Il programma concordato con l’ammini-strazione di Jesi è molto impegnativo e tocca tutti gli argomenti che, ogni giorno, coinvolgono noi sindaci – osserva He-sky – L’obiettivo è individuare soluzioni comuni. Abbiamo il compito di fare del nostro meglio con i soldi che abbiamo a disposizione. Evitando di contrarre altri

debiti, che poi ricadranno sulle spalle del-le future generazioni. Il nostro è un ruolo molto complicato e delicato. Crediamo pertanto che, come si dice qui in Germa-nia, un peso diviso in due è mezzo peso”. Una particolare attenzione è stata dedica-ta al tema dell’ambiente e dello sviluppo ecosostenibile, inquadrando le questioni all’interno delle linee guida della progra-mazione europea. Poi, insieme all’asses-sore ai servizi sociali Marisa Campanelli e al direttore dell’Azienda Servizi alla Persona Franco Pesaresi sono state af-frontate le problematiche legate all’or-ganizzazione del welfare, in particolare l’assistenza degli anziani, la marginalità adolescenziale e la gestione delle politi-che di integrazione. In una successiva sessione di lavoro, il sindaco Bacci ha discusso con il suo omologo tedesco le questioni legate all’uso della fiscalità locale come leva per la ripresa e lo sviluppo economico e il funzionalmento della macchina comu-nale attraverso lo scambio di informazio-

ni tra le due realtà amministrative. Hesky, accompa-gnato dall’asses-sore alla cultura Luca Butini ha poi visitato la sede del progetto Jes! a Palazzo Santoni,

documentandosi riguardo ai contenuti e ai risultati dell’iniziativa dedicata allo sviluppo e alla promozione di nuove professioni e opportunità occupazionali legate alla creatività giovanile e all’uso delle nuove tecnologie e dei social me-dia, di cui Jesi è stato comune capofila e soggetto cofinaziatore. L’ospite tedesco è stato poi accompagnato al Liceo Arti-stico “E. Mannucci”, dove ha incontrato il prof. Massimo Ippoliti, autore della pietra scolpita donata da Jesi a Waiblin-gen nel 2013, quando fu inaugurata una strada che porta il nome della nostra cit-tà, la Jesi Strasse. Ultima tappa, la nuova sala di lettura multimediale realizzata nei locali della Salara, al piano terra del Pa-lazzo della Signoria. I saluti finali in Comune, con i consi-glieri comunali riuniti in seduta plena-ria che hanno salutato l’ospite tedesco dandosi appuntamento a Waiblingen per un nuovo incontro nel nome di Federico II e dell’integrazione politica dei paesi dell’Unione Europea.

JESI-WAIBLINGENPiù sostanza al gemellaggio

// Il sindaco Massimo Bacci con il borgomastro di Waiblingen Andreas Hesky

Page 24: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015
Page 25: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

25

Nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni dell’Italia nella Grande Guerra (1915-2015) il Comune di Jesi, in colla-borazione con l’Istituto di Storia Marche di Ancona, ha ideato e organizzato una serie di iniziative per ricordare e appro-fondire, sul piano storiografico, didattico e documentario la Prima Guerra Mon-diale e il ruolo dell’Italia nel conflitto a partire dal 1915. La Grande Guerra rappresentò un evento epocale che determinò una trasformazio-ne radicale della storia d’Europa e del mondo, segnando indelebilmente anche il destino del nostro Paese. Dopo la fine delle ostilità nel 1918 tre grandi imperi dalla storia secolare, quello austrounga-rico, quello tedesco e quello ottomano scomparvero dalla carta geografica e il vuoto territoriale e politico fu colmato dagli stati nazionali e dal principio di na-zionalità declinato spesso su base etnica e religiosa, fattori incubatori di successi-vi laceranti conflitti. Per il nostro paese la Grande Guerra

costituì il compimento del processo di unità nazionale grazie all’annessione di Trento e Trieste e insieme la polveriz-zazione dei vecchi equilibri costruiti dal ceto politico liberale postrisorgimentale con l’ingresso tumultuoso delle masse nella storia e il successivo avvento del regime fascista.“L’Italia nella Grande Guerra” è il tito-lo di un denso programma che prevede, dalla metà di marzo alla fine di maggio, un ciclo di conferenze tenute da storici contemporaneisti delle maggiori uni-versità italiane, sotto la direzione di un comitato scientifico formato da Fulvio Cammarano dell’Università di Bologna e Riccardo Piccioni dell’Università di Macerata e una rassegna cinematografi-

ca di cinema d’autore, curata da Barba-ra Montesi dell’Università di Urbino e componente della direzione dell’Istituto Storia Marche. Al programma del Comune di Jesi si ag-giungeranno le iniziative oganizzate dal Liceo Classico “V. Emauele II”, previste al Palazzo dei Convegni nella seconda metà di maggio: una videomostra docu-mentaria e due interessanti sessioni di pubbliche letture, tenute dagli studen-ti, di testi letterari dedicati alla Grande Guerra. L’intero programma delle inizi-tive gode del patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche.

Francesco Maria Tiberi

Un ricco programma di eventi per celebrare i 100 anni dall’inizio del primo conflitto mondiale

CONFERENZE, MOSTRE E FILMPER RICORDARE LA NOSTRA STORIA

Page 26: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

26

L’estensione dell’Art Bonus a soste-gno delle attività dei Teatri di tradizio-ne è una buona notizia per Jesi e per la Fondazione Pergolesi Spontini che può beneficiare della misura promossa dal Governo per favorire il mecenatismo culturale attraverso la defiscalizzazione delle erogazioni liberali. La Fondazio-ne è stata tra i promotori dell’iniziativa che ha visto uniti ATIT, AGIS e i sin-daci di 25 città d’Italia (tra cui Jesi) e che ha indotto il Ministro Franceschini ad estendere gli sgravi fiscali anche alle donazioni spontanee in denaro destinate ai teatri di tradizione.

L’ART BONUS PER LA FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI

L’Art Bonus è un regime fiscale agevo-lato di natura temporanea in favore di tutti i soggetti che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo. Chiun-que intende sostenere l’attività della Fondazione Pergolesi Spontini, in quan-to Teatro di Tradizione, può usufruire di importanti sgravi fiscali per tre anni, attraverso un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016. Le erogazioni liberali possono ri-guardare sia il sostegno alle attività della Fondazione (tra cui la Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi e il Fe-

stival Pergolesi Spontini) sia la realiz-zazione di nuove strutture, il restauro e potenziamento di quelle esistenti, come ad esempio la riqualificazione del Teatro Pergolesi con l’abbattimento delle bar-riere architettoniche e la climatizzazione della sala teatrale.Le donazioni possono essere effettuate con un versamento su conto corrente in-testato a: Fondazione Pergolesi Spontini Banca d’appoggio: Banca Delle Marche Ag. 305 – Corso Matteotti, 8 – 60035 JESI (AN)IBAN: IT59 L060 5521 2050 0000 0016 795Info: www.fondazionepergolesispontini.com

Deducibili i finanziamenti a sostegno delle attività

Page 27: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

27

Una delle tante peculiarità della città di Jesi è quella di aver dato i natali, o comunque in qualche modo cresciu-to nel corso dei secoli, personaggi che hanno segnato la storia. Lasciando da parte per una volta Federico II o Pergo-lesi, intendiamo mantenere l’orizzonte all’800 e ai primi decenni del ‘900. Pe-riodo durante il quale registriamo: uno jesino tra i primi senatori del Regno d’Italia, sempre di Jesi un celebre stu-dioso della cultura gitana, poi Jesi città ospitante di colui che inventò il sistema di catalogazione dell’Armeria Reale di Torino: personaggi semisconosciuti che finalmente gli istituti culturali della cit-tà hanno deciso di andare a cercare per presentarli come si deve.AAA infatti sono le iniziali di Antonio Colocci, Adriano Colocci e Angelo An-gelucci personalità poliedriche e ricche di argomenti di discussione su cui si è deciso di portare avanti la programma-zione culturale. Facendo rete, infatti, i Musei Civici, la Biblioteca Planettiana, il Museo e l’Archivio Diocesano espon-gono al pubblico documenti (in alcuni casi per la prima volta!) con lo scopo di restituire alla città tre dei suoi eroi che in qualche modo hanno definito la sua identità. Gli archivi comunali e diocesani sono pieni di materiale riguardante diversi aspetti dei singoli personaggi che, ol-tre ad essere uniti dallo stesso periodo storico, coltivarono rapporti di amici-zia. Pochi sanno che Antonio Colocci, importante politico cittadino, chiese una consulenza all’ingegnere architetto Angelo Angelucci, quando era giunto il momento di decidere dove far passare la ferrovia che collega la costa adriatica con Roma. L’Angelucci, con conti alla mano, dimostrò come fosse più conve-niente il passaggio della linea ferrovia-ria a Jesi e non a Macerata.Non basterebbe un intero numero di questa rivista per raccontare le mera-vigliose avventure di Adriano Colocci viaggiatore, politico, giornalista e uno dei più noti ricercatori della cultura zi-gana. Su questo tema Adriano pubblicò un saggio, ancora punto di riferimento per molti studiosi, e il manoscritto di questo testo con una selezione di im-

AAAEroi in città

magini fotografiche di gitani di tutta Europa sono fino a maggio visibili alla Biblioteca Planettina. Allora che aspettare? Sono già tre mesi che la città offre la possibilità di effet-tuare due persorsi AAA: uno dedica-to ad Antonio e Adriano Colocci che comprende la Biblioteca Planettiana, la Casa Museo Colocci, lo Studio per le Arti della Stampa (dove si propone una particolare amicizia tra Adriano Colocci e Duilio Diotalevi) e l’altro riferito ad Angelo Angelucci presentato al Museo Diocesano e nell’appartamento ottocen-tesco di Palazzo Pianetti (fu proprio lui a dare a questi ambienti l’attuale aspetto).Ma molte sono anche le novità in arri-vo. A partire dalla metà di aprile, grazie alla collaborazione con la Scuola In-

ternazionale di Comics di Jesi, il polo culturale del Comune di Jesi e il Mu-seo Diocesano rilanceranno il progetto AAA con: Happy Hour col baffo (sco-prite che bei baffoni hanno i tre eroi!), trekking urbano, perfomance, percorsi ottocenteschi in città, Street Art alla Stazione Ferroviaria. Tutte operazioni giustificate e nutrite dal fatto che la ri-scoperta di questi personaggi è necessa-ria per riappropriarsi del proprio patri-monio culturale e sviluppare un senso civico a partire dalla conoscenza del proprio territorio così ricco, stimolante e pronto a proiettarci in una dimensione nazionale piena di opportunità. Non la-sciamocelo sfuggire. Stay tuned!

Simona Cardinali

Antonio Colocci, Adriano Colocci, Angelo Angelucci: Jesi riscopre tre suoi personaggi che hanno segnato la storia dell’800

Page 28: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

28

L’attenzione ai problemi della città e dei suoi cittadini e, nel contempo la ricerca e la pro-mozione dello sviluppo economico, sono pre-supposti di ogni buona Amministrazione. La “nostra” dimostra apertura e partecipazione nei confronti dei cittadini: ne ha dato prova in oc-casione del “Bici-Plan” pubblicando sul sito il progetto ed organizzando un incontro ai Giar-dini pubblici, per far conoscere alla città l’ela-borato, prima della sua attuazione. Tutti hanno avuto la possibilità di offrire il proprio contri-buto con suggerimenti ed osservazioni, il tut-to nel rispetto della più ampia trasparenza. Un impegno senz’altro positivo: ha contribuito alla creazione del distretto ciclo-turistico che vede coinvolti ben 18 Comuni di cui Jesi è capofila, favorendo un’opportunità per lo sviluppo turi-

stico della fascia tra Frasassi e la costa adriatica.È di poche settimane fa la pregevole iniziativa messa in atto dall’Assessorato ai lavori pubblici che ha posto on-line gli interventi di manuten-zione programmati per la città, affinché ogni cittadino conosca ciò che verrà fatto nel proprio quartiere e i relativi tempi di esecuzione. “Mi-glioriamo la città” è il titolo di tale iniziativa, chiaramente aperta alle eventuali segnalazioni, circa le criticità presenti nel nostro territorio. Nelle nostre strade, molte buche sono state si-stemate, ma la situazione generale è preoccu-pante ed è il risultato evidente di carenze strut-turali maturate negli anni precedenti. Sarebbero necessari interventi di tipo straordinario. Nel bilancio attuale, l’Amministrazione ha per le manutenzioni di tutta la città la somma di 1,2 milioni, del tutto insufficiente a far fronte alle varie necessità.Come si fa in famiglia, si è cercato di porre ordine ai conti con un operazione di risparmio e di razionalizzazione delle risorse senza pe-nalizzare il settore sociale ma, anzi, prestando la giusta attenzione nei confronti di coloro che sono meno fortunati. Costituiscono esempi rap-presentativi: la costruzione del centro per disa-bili “Maschiamonte”, la ricerca di una sede per

il centro diurno Alzheimer, dopo che sono stati accreditati venti posti per tali malati, la realiz-zazione del centro di prima accoglienza presso l’ex Cascamificio. Si sta anche lavorando alla possibilità di costruire la nuova casa di riposo.Risultato non di poco conto e risalente alla fine dello scorso anno è stato il completamento del nuovo ospedale “Carlo Urbani” con il trasferi-mento di tutti i reparti nella nuova struttura con un grande risparmio economico (non più due strutture) e fornendo un servizio migliore ai pa-zienti ed ai loro familiari.Anche i contributi messi a disposizione con la “No Tax Area” sono un esempio dell’atten-zione di questa Amministrazione allo sviluppo economico ed all’aiuto alle piccole e medie imprese colpite dalla crisi economica che dura da troppo tempo. Meritevole infine il progetto di riqualificazione dei borghi, con ampliamen-to di volume e riduzione di oneri, che offre ai proprietari di abitazioni in cattivo stato e con certe caratteristiche l’opportunità di poterle mi-gliorare e, allo stesso tempo, alle imprese edili di poter lavorare.

Gruppo ConsiliareInsieme Civico

Mentre la città a poco a poco si risveglia dal lungo torpore grazie alle tante iniziative ed ope-re intraprese dal Comune (anche con le pole-miche, segno di un nuovo senso critico che si era assopito), l’Amministrazione continua nel suo percorso virtuoso di risanamento dei conti comunali e di conseguimento di nuovi obiettivi.Fra gli ultimi ci sentiamo di evidenziare l’avvio dell’operazione di restyling del Corso che, oltre a riqualificare la zona dell’Arco, permetterà ai cittadini della parte alta della città di scendere fino in centro con la bicicletta in piena sicu-rezza nell’ambito del piano di mobilità soste-nibile. Un piano, questo, che ha visto di recen-te anche la firma di un protocollo fra diciotto comuni della Vallesina per la realizzazione di un percorso cicloturistico dal Parco Gola della Rossa - Frasassi fino al mare, collegando loca-

lità, borghi e aree dell’entroterra, favorendo la promozione delle eccellenze storico-culturali e i prodotti tipici di cui il territorio è ricco, con un nuovo impulso allo sviluppo economico-turistico.Risparmio e qualità sono anche i risultati con-seguiti con la Fondazione Colocci che con i due anni di presidenza a costo zero dell’Assessore Butini - che nuovamente ringraziamo - ha visto una notevole riduzione del contributo comuna-le ed ha introdotto il primo corso magistrale di Scienze dell’amministrazione pubblica e priva-ta, oltre al considerevole aumento degli iscritti, con previsione di uno studentato in città, che potrebbe essere altro motivo di sviluppo eco-nomico per Jesi. Un tema molto sentito è oggi quello della si-curezza che il Comune sta contribuendo a ga-rantire con una ormai collaudata sinergia con le forze dell’ordine e l’avvio del progetto di videosorveglianza, non tanto e non solo come strumento di controllo, quanto come deterrente che favorisca la prevenzione. Ed è proprio in questa ottica e dando risposta all’invito delle stesse forze dell’ordine di acquistare in città una maggiore consapevolezza ed attenzione

che permettano di rilevare in tempo utile com-portamenti o situazioni anomali, che arriva l’Ufficio Mobile itinerante della Polizia Muni-cipale: sarà come una sentinella sul territorio, spostandosi nei giorni di giovedì e venerdì nelle diverse zone della città, con un furgone attrez-zato e l’intervento di due agenti e di un media-tore sociale. L’Ufficio Mobile, oltre al compito di controllare il rispetto delle regole, sarà un punto di informazione al cittadino e di recepi-mento di segnalazioni da parte dello stesso.Vari dunque gli ambiti a cui si sta lavorando, ma ancora molti gli obiettivi in fase di realizza-zione o da mettere in cantiere.Intanto continua l’opera dell’Associazione Je-siamo, che nel dicembre scorso ha rinnovato a scadenza il proprio direttivo, a sostegno con gli altri gruppi dell’attività dell’Amministrazione. In particolare con il suo impegno ad approfon-dire tematiche importanti come quelle econo-miche per valutare proposte volte ad ottenere risparmio di risorse e nuovi stimoli alla ripresa e quelle sociali nel campo del disagio e dell’in-tegrazione.

Paola LentiCapogruppo Jesiamo

LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI

Page 29: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

29

Cosa dovrebbe fare la Politica? …Dovreb-be cambiare l’atteggiamento delle persone verso la cosa pubblica. E quando parlo di “persone” penso proprio a tutti, amministra-tori e cittadini, il cui atteggiamento resta la questione irrisolta di questo Paese. Almeno se consideriamo che - pur parlandone da più di trent’anni - con la “questione morale” non abbiamo ancora risolto nulla. Anzi, siamo costantemente peggiorati.Come dimostra la storia dei 66 indagati della Regione Marche, di cui non parla più nessu-no. E che non è in nessuna agenda politica, specialmente in questi giorni di frenetici po-sizionamenti in vista delle prossime elezioni regionali. Un silenzio che - tuttavia, se ne può esser certi - contribuirà ad un ulteriore deterioramento delle cose e che, proprio per questo, produrrà (se va bene..) un altro gradi-no nella crescita dell’astensione.Una delle motivazioni di Patto x Jesi è la con-

vinzione che ciascun cittadino debba dare il suo contributo a questo cambio di atteggia-mento. Una motivazione che ci ha guidato in tutta la nostra azione politica e che abbiamo perseguito nonostante le accuse di “populi-smo” che ci sono arrivate dall’opposizione PD, anche nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale proprio a proposito dei 66 indagati regionali, appunto, quelli di cui “non si parla più”!E ci siamo costantemente impegnati a cam-biarle le cose; sostenendo in maniera costan-te l’azione della Giunta Bacci ma anche me-diante iniziative consiliari adeguate. Come la mozione sulla fedeltà fiscale che, prendendo spunto da leggi dello Stato già esistenti, ha proposto la collaborazione dei cittadini con le autorità fiscali tramite la segnalazione anonima di situazioni ed occorrenze degne di controllo. Come avviene già (e senza pro-blemi…) in tanti altri Paesi da molti lustri e come finalmente ci avviamo a fare anche in Italia con una legge varata a fine Febbra-io proprio dal governo Renzi! Un’iniziativa quanto mai opportuna specie in un comune come il nostro in cui oltre la metà dei nuclei familiari dichiara un reddito lordo annuo in-feriore ai 15.000 €, guarda caso la soglia di esenzione dall’addizionale comunale Irpef che l’Amministrazione ha dovuto abbassare

a 10.000€ per poter evitare, mediante un au-mento di gettito in grado di contrastare la ri-duzione dei trasferimenti dello Stato, il taglio dei servizi che avrebbe colpito specialmente i più deboli!Ed abbiamo continuato a farlo anche me-diante l’ultima mozione, presentata nella scorsa seduta di Consiglio sull’affidamento della cura dei marciapiedi ai cittadini pro-prietari degli immobili; con lo scopo - oltre che di “risparmiare” - soprattutto di stimo-lare nei nostri concittadini sensibilità civile e responsabilità personale per il decoro e la funzionalità di una parte non secondaria di città.È significativo osservare che questa mozio-ne - esattamente come quella sulla fiscalità di qualche mese fa - non ha raccolto l’appoggio del PD locale, con ogni probabilità per que-stioni di mera “opposizione” politica. Al PD locale auguro veramente di cuore che anche questa iniziativa non debba essere ripresa altrove, magari proprio dalla loro parte po-litica. Intanto a Milano qualcuno ci sta pen-sando, almeno a giudicare da quanto riporta la stampa: sarebbe la seconda volta in pochi mesi!

Alfredo PunzoCapogruppo Patto X Jesi

Una recente iniziativa organizzata dal Con-siglio Direttivo Confcommercio di Jesi e dal suo Presidente Tania Luminari - un tavolo tecnico a cui hanno partecipato rappresen-tanti delle Forze dell’Ordine, dell’Ammi-nistrazione e delle varie forze politiche, oltre ad artigiani e commercianti - è stata l’occasione per affrontare il tema scottante della Sicurezza.Le Forze dell’Ordine hanno rilevato come la situazione attuale nella Vallesina non sia caratterizzata da un reale incremento nel numero dei reati, ma da un aumento del grado di efferatezza degli stessi, una mag-giore aggressività e gravità degli atti crimi-nosi che ne ha aumentato la percezione da

parte dei cittadini.Cosa fare? Gli operatori sottolineano il fat-to che debba essere anche il semplice citta-dino ad attivarsi, segnalando prontamente tutte quelle situazioni che ritiene sospette o pericolose.Il quadro legislativo all’interno del quale si devono muovere Carabinieri e Polizia è sconfortante e indecente, una situazione che li vede costretti a lavorare tra continui tagli alle risorse destinate a Prevenzione e Sicurezza e problemi di coordinamento locale.Ma l’aspetto più drammatico è costituto dalle attuali norme in vigore che sono as-surde: nel tempo necessario agli operatori della sicurezza per sbrigare le pratiche ne-cessarie all’arresto (circa 7/8 ore), il mal-vivente torna già incredibilmente libero e dovrà essere arrestato per almeno altre cinque o sei volte prima di poter finire giu-stamente in prigione!Chi sono i primi e reali responsabili politici di questa situazione? Chi ha creato queste norme che sembrano fatte appositamente

per tenere fuori dalla galera i malviventi?Ovvio! Le forze politiche di destra e si-nistra che queste leggi le hanno scritte e votate, le stesse che oggi si lamentano e gridano alla paura della violenza, le stes-se che sono rappresentate anche nel nostro Consiglio comunale, chi in modo palese e chi invece “ammantato di civismo”…Come si può pretendere che partiti politici che annoverano nelle loro fila fior fiori di condannati in via definitiva, che siedono dal Parlamento fino ai Consigli Regionali, possano garantire la Sicurezza nel nostro Paese?Legalità è la parola chiave. I cittadini de-vono pretendere la Legalità ed il rispetto delle leggi anzitutto all’interno delle isti-tuzioni e solo così sarà possibile arrivare a vivere in una società dove queste saranno maggiormente rispettate e dove sarà poi possibile perseguire in maniera reale ed efficace criminali e malfattori.

Gruppo ConsiliareMoVimento 5 Stelle

Page 30: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

3030

Le primarie per l’elezione del candidato presidente per il centrosinistra alle Re-gionali di maggio hanno rappresentato un passaggio molto importante per l’Italia dei Valori. La candidatura di Ninel Donini, che a Jesi ha raccolto il 4,7% delle preferenze, è servita soprattutto per far sì che questo importante appuntamento di partecipazio-ne democratica che ha visto andare alle urne oltre 40 mila cittadini nelle Marche non fosse soltanto un affare interno al Pd e, come ha spesso ricordato la stessa Ninel Donini, “una questione tra soli uomini”. Infatti proprio sulla parità di genere l’Italia dei Valori ha giocato le sue carte, coeren-

temente con le battaglie che da mesi sta portando avanti a livello nazionale, se pen-siamo ad esempio alla raccolta firme per l’approvazione di leggi a contrasto della violenza sulle donne. E non solo. Sul pia-no regionale una sanità attenta al problema alle liste di attesa e al rispetto del territorio con un equilibrio nel rapporto aree interne-costa e un’attenzione al mondo del lavoro con politiche attive.Queste idee ci hanno caratterizzato e conti-nueremo a proporle in attesa della sfida più importante. Quella di maggio quando si eleggerà il presidente della Regione Mar-che. Ceriscioli, al quale va il pieno soste-gno del partito, ha avuto una legittimazio-ne popolare molto importante, però è bene non dare per scontato nulla e continuarsi ad adoperare per il buon governo della Re-gione con gran parte della coalizione che l’ha guidata in quest’ultima legislatura. Italia dei Valori ha partecipato alle pri-marie proprio per far sentire la sua voce e portare un contributo differente su quel-le tematiche per le quali riteniamo avere

sensibilità più marcate rispetto al Pd. In-somma un contributo importante in termini di idee perché siamo un partito aperto al confronto. A tal proposito cogliamo l’oc-casione dello spazio su queste colonne per invitare i concittadini che si riconoscono nelle battaglie di Italia dei Valori a portare il proprio contributo in termini di parteci-pazione e proposte. L’impegno di ciascuno è determinante. Idv c’è e vuole confron-tarsi su progetti di qualità. Non amiamo la politica urlata, meglio quella ragionata. Abbiamo fatto sentire la nostra voce in campagna elettorale quando è stato neces-sario, mettendo i puntini sulle “i”. Dall’e-sperienza delle primarie esce un partito più solido e consapevole di ciò che è neces-sario fare per le Marche. Jesi si conferma punto di forza, noi continuiamo a lavorare con entusiasmo.

Gruppo Consiliare Italia dei Valori

In questi giorni la crisi economica morde ancora. La SICC, una delle aziende stori-che del nostro territorio, mette in mobilità i propri dipendenti, con conseguente aggra-vamento delle prospettive occupazionali per i tanti giovani della nostra città e per chi da tempo è alla ricerca di un lavoro.Nel frattempo, a Roma il Governo guidato da Matteo Renzi ha iniziato la decretazione attuativa del Jobs Act, promuovendo incen-tivi e sgravi fiscali al fine di favorire nuove assunzioni, introducendo altresì il contratto a tutele crescenti con l’intento di ridurre la precarizzazione nel mondo del lavoro.Fondamentale, inoltre, il dibattito aperto dal Governo nazionale sul tema della rior-ganizzazione degli ammortizzatori sociali, sulla loro razionalizzazione e sull’introdu-zione, anche nel nostro Paese, del reddito minimo garantito.

Il tutto con la speranza che i primi segnali di ripresa provenienti dal nord Italia non si arrestino, ma si estendano presto anche alla nostra regione e al resto del paese.Ad ogni modo, anche la Regione Marche dovrà fare la sua parte. Chiuse infatti le primarie che hanno incoronato Luca Ce-riscioli quale candidato Presidente per il Centrosinistra, le prime sfide che attendono tutti noi sono proprio quelle economiche e sociali, a partire dalla lotta all’emarginazio-ne sociale, dal sostegno all’occupazione e alla formazione. A Jesi, invece, altre sono le priorità del governo cittadino. È di questi giorni, in-fatti, la forte insoddisfazione dei cittadi-ni per la principale opera pubblica voluta dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Bacci, ovvero i lavori all’Arco Clementino, i quali, ad oggi, sono costati alla collettività ben 139.058,97 euro, di cui 16.000 euro spesi per incarichi professio-nali e direzione artistica.Costi destinati ad aumentare, visto che il piede del pilastro sinistro dell’Arco, come disposto dalla Sovraintendenza dei Beni Culturali, dovrà essere liberato dal cemen-to ivi versato.Risorse pubbliche, dunque, che ben avreb-bero potuto essere investite in opere prio-

ritarie e in interventi di manutenzione non più rimandabili per i nostri quartieri sempre più in sofferenza.I lavori di Corso Matteotti, tuttavia, sono l’emblema della confusione che regna a Palazzo: in tre anni si è infatti operato in soli 300 metri di territorio, cambiando più volte idea e posizioni, con risultati che sono oggi sotto gli occhi di tutti. Presto, infine, dovremo dire addio all’Arca Felice, alle farmacie comunali e forse all’Ostello di Villa Borgognoni. Lo stesso sventolato ac-cordo Bacci - Mancinelli sulla gestione dei teatri sembra oggi fermo al palo: Ancona, infatti, si rivolgerà per la lirica a Ravenna e a Palermo, lasciando Jesi ancora una volta isolata, come isolata è su ogni altro tema d’area vasta.Da parte nostra, continueremo a lavorare per segnalare ciò che non va e per costru-ire una nuova proposta politica che possa presto ridare visione e prospettive a Jesi, in colleganza alle iniziative nazionali e re-gionali. A quanto pare, ce n’è un grande ed urgente bisogno.

Matteo Marasca Capogruppo Partito Democratico

Page 31: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015

31

Liste Civiche per l’Italia è a ribadire che “la sicurezza è un diritto dei cittadini” ed è per questo sacrosanto diritto che faccia-mo riferimento agli ultimi fatti di cronaca accaduti nella vicina Ostra Vetere. “Cara-biniere spara, ladro in fin di vita. Morte celebrale per il ladro ferito alla testa da un colpo di pistola”. In merito a questo ennesimo fatto di cro-naca, emergono nuove iniziative in ambito

regionale finalizzate a sostenere l’attività delle forze dell’Ordine.Ultimamente il capogruppo di Liste Civi-che per l’Italia Cesare Santinelli ha fatto sapere che intende portare avanti una ini-ziativa mirata ad esprimere la solidarietà e la gratitudine dei cittadini jesini alle Forze dell’Ordine che - nonostante le gravi dif-ficoltà per carenza di uomini, mezzi e non solo - si impegnano per garantire la sicu-rezza della collettività.Lo stesso Santinelli è a sottolineare che la politica deve dimostrare più coraggio, evi-tando di chiudersi in un senso d’impotenza che alla lunga può portare a risposte indi-viduali che potrebbero sfociare in tragedie. Pertanto sul tema sicurezza auspica un’ampia convergenza di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale,

con la partecipazione di tutti i Consigli Co-munali della Vallesina, al fine di stilare un documento politico condiviso, in grado di rappresentare il nostro territorio, da porre all’attenzione del Ministero degli Interni e al Consiglio dei Ministri. Tale documento politico oltre a contenere i buoni propositi intrapresi dalle Ammini-strazioni fino ad oggi, dovrà chiedere con forza più risorse a disposizione sul fronte sicurezza e più uomini e mezzi alle For-ze dell’Ordine da sempre in prima linea a fronteggiare l’escalation di nuovi casi di criminalità. Nel ricordare che la sicurezza non è né di destra né di sinistra.

Capogruppo ConsiliareListe Civiche per l’Italia

Page 32: Jesi Oggi n. 1 - Marzo 2015